Ecco un nuovo poster di gruppo per
Gods of Egypt, il prossimo film di
Alex Proyas con protagonisti Gerard Butler e Nikolaj Coster–Waldau nei panni, rispettivamente, Set
e Horus.
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Gods of
Egypt è diretto da Proyas e si basa su una
sceneggiatura scritta da Proyas, insieme
a Matt Sazama e Burk Sharpless.
Trama:
Magico, mostri, dei efolliaregnano neipalazzie nelle piramididella valle
delNiloinquesto film action
d’avvenura ispirato allamitologiaclassicadell’Egitto.
Conla
sopravvivenzadel genere umanoin bilico, uneroeinaspettato
intraprende unemozionante viaggioper salvare il
mondoe salvareil suo vero amore. Set
(Gerard Butler),
lo spietato dio delle
tenebre, ha usurpatoil tronod’Egitto, facendo
precipitare l’impero, una volta
pacifico e ricco,in
caos econflitti. Conpochissimiribellieroici che si
contrappongono al selvaggio governo diSet, Bek(Brenton
Thwaites), un
mortaleaudace eprovocatorio, arruolal’aiuto delpotente
dioHorus(Nikolaj Coster–Waldau) in
un’improbabile alleanzacontro ilsignore del male.
Dato che laloro
battagliamozzafiatocontroSete i suoi scagnozzi ha luogo nell’aldilà, sia gli Dei che i mortalidevono superareprove di coraggioe di
sacrificiose sperano diprevalere nellospettacolarescontrofinale.
La data di uscita nelle sale
cinematografiche di Gods of Egypt è prevista per
il 12 febbraio 2016.
Ecco il nuovo spot di
Gods of Egypt, il prossimo film di
Alex Proyas con protagonisti Gerard Butler e Nikolaj Coster–Waldau nei panni, rispettivamente, Set
e Horus. Il filmato verrà trasmesso in tv durante il Super Bowl 50
di oggi.
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Gods of
Egypt è diretto da Proyas e si basa su una
sceneggiatura scritta da Proyas, insieme
a Matt Sazama e Burk Sharpless.
Trama:
Magico, mostri, dei efolliaregnano neipalazzie nelle piramididella valle
delNiloinquesto film action
d’avvenura ispirato allamitologiaclassicadell’Egitto.
Conla
sopravvivenzadel genere umanoin bilico, uneroeinaspettato
intraprende unemozionante viaggioper salvare il
mondoe salvareil suo vero amore. Set
(Gerard Butler),
lo spietato dio delle
tenebre, ha usurpatoil tronod’Egitto, facendo
precipitare l’impero, una volta
pacifico e ricco,in
caos econflitti. Conpochissimiribellieroici che si
contrappongono al selvaggio governo diSet, Bek(Brenton
Thwaites), un
mortaleaudace eprovocatorio, arruolal’aiuto delpotente
dioHorus(Nikolaj Coster–Waldau) in
un’improbabile alleanzacontro ilsignore del male.
Dato che laloro
battagliamozzafiatocontroSete i suoi scagnozzi ha luogo nell’aldilà, sia gli Dei che i mortalidevono superareprove di coraggioe di
sacrificiose sperano diprevalere nellospettacolarescontrofinale.
La data di uscita nelle sale
cinematografiche di Gods of Egypt è prevista per
il 12 febbraio 2016.
Online il primo trailer di
Gods od Egypt, del regista Alex
Proyas, atteso in Italia il prossimo febbraio. Il film
vedrà Gerard Butler nel ruolo di Set, dio crudele
che, dopo aver usurpato il trono d’Egitto, ha inaugurato un periodo
buio e di terrore per la popolazione. Il giovane mortale Bek
(Brenton Thwaites), affiancato da un manipolo di
ribelli, chiede allora aiuto ad un altro dio potente, Horus
(Nikolaj Coster-Waldau): unendo le forze, insieme
condurranno una rivolta per rovesciare il re spietato. La loro
battaglia li porterà nell’aldilà, dove le fazioni si scontreranno
in uno spettacolare scontro finale.
Proyas, regista de
Il Corvo, dirige una sceneggiatura
firmata da Matt Sazama e Burk
Sharpless (autori degli script di The Last
Witch Hunter – L’ultimo cacciatore di streghe e
Dracula Untold). Nel cast, assieme a
Gerard Butler, Brenton Thwaites e Nikolaj
Coster-Waldau, anche Courtney Eaton, Abbey Lee,
Geoffrey Rush, Rufus Sewell e Chadwick
Boseman. Il film sarà nelle sale italiane a partire dal 25
febbraio.
Gods of
Egypt non solo non ha trovato il favore del pubblico,
ma nemmeno quello della critica, che non ha particolarmente amato
il film, diretto da Alex Proyas.
Il lavoro del critico si sa, non è
facile, e spesso le critiche più dure generano delle reazioni, come
quella piuttosto aspra del regista di Gods of
Egypt, che ha definito i critici dei ”cretini
folli”.
Ecco il suo lungo sfogo scritto su
Facebook:
”Non ho mai avuto grandi
recensioni… su qualsiasi film io abbia fatto, a parte quei
recensori che pensano per se stessi e dicono le loro opinioni.
Purtroppo questi tipi di critici sono quasi tutti morti. Penso di
avere l’abilità di scontrarmi con i recensori nel modo
sbagliato – l’ho sempre avuta. Questa volta ovviamente hanno dei
grandi assi da giocare – possono fare a pezzi il mio film
provando a rendere i loro culi pallidi politicamente corretti
urlando ”Sconfitta totale”! come fossero degli idioti folli quali
sono tutti loro.
… Questa era di messaggistica li
ha reso meno inutili, quindi alla fine faranno la fine dei
dinosauri o dei giornali tra poco – non i film – loro che
vanno a scrivere ai loro amici che cosa ne pensi del film? Sembra
che la maggior parte dei critici passi il loro tempo a cercare di
capire cosa la gente voglia sentire. Come si fa? Perché in questi
giorni è così facile – basta andare su internet e leggere le
recensioni o quello che dicono i blogger – non importa quanto possa
essere sbagliata un opinione su un film prima che esca veramente.
Bloccate un critico in una stanza con un film che nessuno ha ancora
visto e non sapranno cosa dire. Perché contrariamente a quanto un
critico dovrebbe essere, non hanno gusto personale, perché basano
le loro opinioni su quello che pensa la gente.
… Applaudo qualsiasi persona che
va al cinema che dà importanza alla propria opinione abbastanza da
non basarla sulla mentalità del buono o cattivo”.
Insomma, un attacco frontale senza
mezzi termini. Cosa ne pensate?
Gods of
Egypt è diretto da Proyas e si basa su una
sceneggiatura scritta da Proyas, insieme
a Matt Sazama e Burk Sharpless.
Trama: Magico, mostri, dei efolliaregnano neipalazzie nelle piramididella valle delNiloinquesto film action d’avvenura ispirato allamitologiaclassicadell’Egitto.
Conla
sopravvivenzadel genere umanoin bilico, uneroeinaspettato
intraprende unemozionante viaggioper salvare il
mondoe salvareil suo vero amore. Set
(GerardButler), lo
spietato dio delle
tenebre, ha usurpatoil tronod’Egitto, facendo
precipitarel’impero, una volta
pacifico e ricco,in
caos econflitti. Conpochissimiribellieroici che
sicontrappongono al selvaggio governo diSet, Bek(Brenton
Thwaites), un
mortaleaudace eprovocatorio, arruolal’aiuto delpotente
dioHorus(Nikolaj Coster–Waldau) in
un’improbabile alleanzacontro ilsignore del male.
Dato che laloro
battagliamozzafiatocontroSete i suoi scagnozzi ha luogo nell’aldilà, sia gli Dei che i mortalidevono
superareprove di coraggioe di sacrificiose
sperano diprevalere nellospettacolarescontrofinale.
La data di uscita nelle sale
cinematografiche di Gods of Egypt è prevista per
il 12 febbraio 2016.
Gods of
Egypt è diretto da Proyas e si basa su una
sceneggiatura scritta da Proyas, insieme
a Matt Sazama e Burk Sharpless.
Trama:
Magico, mostri, dei efolliaregnano neipalazzie nelle piramididella valle
delNiloinquesto film action
d’avvenura ispirato allamitologiaclassicadell’Egitto.
Conla
sopravvivenzadel genere umanoin bilico, uneroeinaspettato
intraprende unemozionante viaggioper salvare il
mondoe salvareil suo vero amore. Set
(Gerard Butler),
lo spietato dio delle
tenebre, ha usurpatoil tronod’Egitto, facendo
precipitare l’impero, una volta
pacifico e ricco,in
caos econflitti. Conpochissimiribellieroici che si
contrappongono al selvaggio governo diSet, Bek(Brenton
Thwaites), un
mortaleaudace eprovocatorio, arruolal’aiuto delpotente
dioHorus(Nikolaj Coster–Waldau) in
un’improbabile alleanzacontro ilsignore del male.
Dato che laloro
battagliamozzafiatocontroSete i suoi scagnozzi ha luogo nell’aldilà, sia gli Dei che i mortalidevono superareprove di coraggioe di
sacrificiose sperano diprevalere nellospettacolarescontrofinale.
La data di uscita nelle sale
cinematografiche di Gods of Egypt è prevista per
il 25 febbraio 2016 anche in 3D.
La Lionsgate ha diffuso i character
poster di Gods of Egypt, il fantasy diretto
da Alex Proyas
e con protagonisti Gerard Butler
e Nikolaj
Coster–Waldau.
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Gods of
Egypt è diretto da Proyas e si basa su una
sceneggiatura scritta da Proyas, insieme
a Matt Sazama e Burk Sharpless.
Trama:
Magico, mostri, dei efolliaregnano neipalazzie nelle piramididella valle
delNiloinquesto film action
d’avvenura ispirato allamitologiaclassicadell’Egitto.
Conla
sopravvivenzadel genere umanoin bilico, uneroeinaspettato
intraprende unemozionante viaggioper salvare il
mondoe salvareil suo vero amore. Set
(Gerard Butler),
lo spietato dio delle
tenebre, ha usurpatoil tronod’Egitto, facendo
precipitare l’impero, una volta
pacifico e ricco,in
caos econflitti. Conpochissimiribellieroici che si
contrappongono al selvaggio governo diSet, Bek(Brenton
Thwaites), un
mortaleaudace eprovocatorio, arruolal’aiuto delpotente
dioHorus(Nikolaj Coster–Waldau) in
un’improbabile alleanzacontro ilsignore del male.
Dato che laloro
battagliamozzafiatocontroSete i suoi scagnozzi ha luogo nell’aldilà, sia gli Dei che i mortalidevono superareprove di coraggioe di
sacrificiose sperano diprevalere nellospettacolarescontrofinale.
La data di uscita nelle sale
cinematografiche di Gods of Egypt è prevista per
il 12 febbraio 2016.
Guarda il full trailer del
film Gods of Egypt, il fantasy con
protagonisti Gerard
Butler e Nikolaj Coster–Waldau
nei panni degli dei dell’antico Egitto.
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Gods of
Egypt è diretto da Proyas e si basa su una
sceneggiatura scritta da Proyas, insieme
a Matt Sazama e Burk Sharpless.
Trama:
Magico, mostri, dei efolliaregnano neipalazzie nelle piramididella valle
delNiloinquesto film action
d’avvenura ispirato allamitologiaclassicadell’Egitto.
Conla
sopravvivenzadel genere umanoin bilico, uneroeinaspettato
intraprende unemozionante viaggioper salvare il
mondoe salvareil suo vero amore. Set
(Gerard Butler),
lo spietato dio delle
tenebre, ha usurpatoil tronod’Egitto, facendo
precipitare l’impero, una volta
pacifico e ricco,in
caos econflitti. Conpochissimiribellieroici che si
contrappongono al selvaggio governo diSet, Bek(Brenton
Thwaites), un
mortaleaudace eprovocatorio, arruolal’aiuto delpotente
dioHorus(Nikolaj Coster–Waldau) in
un’improbabile alleanzacontro ilsignore del male.
Dato che laloro
battagliamozzafiatocontroSete i suoi scagnozzi ha luogo nell’aldilà, sia gli Dei che i mortalidevono superareprove di coraggioe di
sacrificiose sperano diprevalere nellospettacolarescontrofinale.
La data di uscita nelle sale
cinematografiche di Gods of Egypt è prevista per
il 12 febbraio 2016.
Ecco il trailer ufficiale italiano
di Gods of Egypt, il prossimo film di
Alex Proyas con protagonisti Gerard Butler e Nikolaj Coster–Waldau nei panni, rispettivamente, Set
e Horus.
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Gods of
Egypt è diretto da Proyas e si basa su una
sceneggiatura scritta da Proyas, insieme
a Matt Sazama e Burk Sharpless.
Trama:
Magico, mostri, dei efolliaregnano neipalazzie nelle piramididella valle
delNiloinquesto film action
d’avvenura ispirato allamitologiaclassicadell’Egitto.
Conla
sopravvivenzadel genere umanoin bilico, uneroeinaspettato
intraprende unemozionante viaggioper salvare il
mondoe salvareil suo vero amore. Set
(Gerard Butler),
lo spietato dio delle
tenebre, ha usurpatoil tronod’Egitto, facendo
precipitare l’impero, una volta
pacifico e ricco,in
caos econflitti. Conpochissimiribellieroici che si
contrappongono al selvaggio governo diSet, Bek(Brenton
Thwaites), un
mortaleaudace eprovocatorio, arruolal’aiuto delpotente
dioHorus(Nikolaj Coster–Waldau) in
un’improbabile alleanzacontro ilsignore del male.
Dato che laloro
battagliamozzafiatocontroSete i suoi scagnozzi ha luogo nell’aldilà, sia gli Dei che i mortalidevono superareprove di coraggioe di
sacrificiose sperano diprevalere nellospettacolarescontrofinale.
La data di uscita nelle sale
cinematografiche di Gods of Egypt è prevista per
il 12 febbraio 2016.
Ecco i character poster ufficiali
italiani di Gods of Egypt, il prossimo
film di Alex Proyas con protagonisti Gerard Butler e Nikolaj Coster–Waldau nei panni, rispettivamente, Set
e Horus.
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Gods of
Egypt è diretto da Proyas e si basa su una
sceneggiatura scritta da Proyas, insieme
a Matt Sazama e Burk Sharpless.
Trama:
Magico, mostri, dei efolliaregnano neipalazzie nelle piramididella valle
delNiloinquesto film action
d’avvenura ispirato allamitologiaclassicadell’Egitto.
Conla
sopravvivenzadel genere umanoin bilico, uneroeinaspettato
intraprende unemozionante viaggioper salvare il
mondoe salvareil suo vero amore. Set
(Gerard Butler),
lo spietato dio delle
tenebre, ha usurpatoil tronod’Egitto, facendo
precipitare l’impero, una volta
pacifico e ricco,in
caos econflitti. Conpochissimiribellieroici che si
contrappongono al selvaggio governo diSet, Bek(Brenton
Thwaites), un
mortaleaudace eprovocatorio, arruolal’aiuto delpotente
dioHorus(Nikolaj Coster–Waldau) in
un’improbabile alleanzacontro ilsignore del male.
Dato che laloro
battagliamozzafiatocontroSete i suoi scagnozzi ha luogo nell’aldilà, sia gli Dei che i mortalidevono superareprove di coraggioe di
sacrificiose sperano diprevalere nellospettacolarescontrofinale.
La data di uscita nelle sale
cinematografiche di Gods of Egypt è prevista per
il 12 febbraio 2016.
Ecco due nuovi spot televisivi per
Gods of Egypt, il prossimo film di
Alex Proyas con protagonisti Gerard Butler e Nikolaj Coster–Waldau nei panni, rispettivamente, Set
e Horus.
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Gods of
Egypt è diretto da Proyas e si basa su una
sceneggiatura scritta da Proyas, insieme
a Matt Sazama e Burk Sharpless.
Trama:
Magico, mostri, dei efolliaregnano neipalazzie nelle piramididella valle
delNiloinquesto film action
d’avvenura ispirato allamitologiaclassicadell’Egitto.
Conla
sopravvivenzadel genere umanoin bilico, uneroeinaspettato
intraprende unemozionante viaggioper salvare il
mondoe salvareil suo vero amore. Set
(Gerard Butler),
lo spietato dio delle
tenebre, ha usurpatoil tronod’Egitto, facendo
precipitare l’impero, una volta
pacifico e ricco,in
caos econflitti. Conpochissimiribellieroici che si
contrappongono al selvaggio governo diSet, Bek(Brenton
Thwaites), un
mortaleaudace eprovocatorio, arruolal’aiuto delpotente
dioHorus(Nikolaj Coster–Waldau) in
un’improbabile alleanzacontro ilsignore del male.
Dato che laloro
battagliamozzafiatocontroSete i suoi scagnozzi ha luogo nell’aldilà, sia gli Dei che i mortalidevono superareprove di coraggioe di
sacrificiose sperano diprevalere nellospettacolarescontrofinale.
La data di uscita nelle sale
cinematografiche di Gods of Egypt è prevista per
il 12 febbraio 2016.
Ecco due nuovi poster di
Gods of Egypt. Protagonisti del film sono
Gerard Butler e Nikolaj Coster–Waldau nei panni degli dei
dell’antico Egitto.
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Gods of
Egypt è diretto da Proyas e si basa su una
sceneggiatura scritta da Proyas, insieme
a Matt Sazama e Burk Sharpless.
Trama:
Magico, mostri, dei efolliaregnano neipalazzie nelle piramididella valle
delNiloinquesto film action
d’avvenura ispirato allamitologiaclassicadell’Egitto.
Conla
sopravvivenzadel genere umanoin bilico, uneroeinaspettato
intraprende unemozionante viaggioper salvare il
mondoe salvareil suo vero amore. Set
(Gerard Butler),
lo spietato dio delle
tenebre, ha usurpatoil tronod’Egitto, facendo
precipitare l’impero, una volta
pacifico e ricco,in
caos econflitti. Conpochissimiribellieroici che si
contrappongono al selvaggio governo diSet, Bek(Brenton
Thwaites), un
mortaleaudace eprovocatorio, arruolal’aiuto delpotente
dioHorus(Nikolaj Coster–Waldau) in
un’improbabile alleanzacontro ilsignore del male.
Dato che laloro
battagliamozzafiatocontroSete i suoi scagnozzi ha luogo nell’aldilà, sia gli Dei che i mortalidevono superareprove di coraggioe di
sacrificiose sperano diprevalere nellospettacolarescontrofinale.
La data di uscita nelle sale
cinematografiche di Gods of Egypt è prevista per
il 12 febbraio 2016.
L’attore Chadwick
Boseman entra a far parte del cast dell’annunciato
film Gods of Egypt, a confermarlo è
Deadline. L’attore quindi si unisce ai già
confermati Gerard Butler, Geoffrey Rush, Nikolaj
Coster-Waldau, Brenton Thwaites e Courtney
Eaton.
Gods of
Egypt è diretto da Proyas e si basa su una
sceneggiatura scritta da Proyas, insieme
a Matt Sazama e Burk Sharpless. La
pellicola racconterà la storia di un comune ladro che si unirà
ad Horus (Nikolaj Coster-Waldau), Dio del Cielo e
alla Dea dell’Amore Hathor per vendicare la morte del loro
padre Osiride: Rush avrà il ruolo di Ra, Dio del sole e padre di
Set e Osiride, mentre Butler sarebbe in trattative per
interpretare lo stesso Set, dio del deserto, delle tempeste e
degli stranieri.
Per Proyas non è la prima incursione
nell’Olimpo delle divinità: nel 2010 era stato infatti annunciato
che il regista avrebbe diretto Paradise Lost, pellicola tratta dall’omonima opera
di John Milton, ma nonostante il casting fosse già stato completato
e fossero stati avviati i primi screen test in CGI, dati gli
esorbitanti costi l’intero progetto venne infine
abbandonato. Gods of
Egyptarriverà nelle sale cinematografiche il 12
febbraio 2016.
Continua il casting del progetto
di Alex Proyas che come sappiamo sarà
prodotto dalla Summit Entertainment e che si
intitolerà Gods of
Egypt.Oggi arriva la conferma da
Variety che l’attore in ascesa Brenton
Thwaites sarà il protagonista della pellicola in cui
dovrebbe interpretare il ruolo di un ladro che si unisce a un Dio
in una spedizione attraverso l’Egitto. L’attore Brenton
Thwaites si unisce quindi ai già
confermati Nikolaj
Coster-Waldau, Gerard Butler
eGeoffrey
Rush, che interpreteranno
rispettivamente Horus, Seth
e
il Dio del
soleRa.
Nonostante i progressi produttivi però non è stata ancora
ufficializzata una data di uscite, ma sappiamo che la sceneggiatura
è stata scritta da Burk Sharpless e
Matt Sazama.
Presentato nella sezione Fuori
Concorso, Gods Behaving Badley di Marc
Turtletaub, è tratto dall’omonimo romanzo scritto da Marie
Phillips. La sceneggiatura adattata dalla stesso regista e
Josh Goldfaden fa leva sulla popolarità che gli Urban
Fantasy stanno acquisendo sempre più nel contemporaneo panorama
cinematografico. Seppur venga naturale il collegamento con
Percy Jackson; la storia in realtà si distacca molto
dalla saga di Rick Riordan, infatti il percorso di scrittura
procede in maniera opposta, declinando le relazioni e le dinamiche
degli Dèi nella società del XXI secolo.
In Gods Behaving Badley la
relazione tra Kate e Neil è ostacolata da una causa soprannaturale:
l’imperitura ostilità che divide ancora gli antichi dei greci.
Ritiratisi a vivere in esilio a Manhattan gli dei dell’Olimpo si
nascondono allo sguardo dell’umanità in una villetta, trascorrendo
il tempo fra schermaglie e liti. Quando Apollo s’innamora
perdutamente di Kate, Neil deve riconquistarla e salvare anche la
razza umana dalla minaccia dell’estinzione.
Gods Behaving Badley, il film
La trama di Gods Behaving
Badley prende come spunto solo alcune delle
caratteristiche e degli attriti degli Déi per poi sviluppare una
storia del tutto personale senza risaltare leggende o miti. Proprio
per questa caratteristica, la sceneggiatura risulta essere
abbastanza lineare e di facile lettura fino alla sua conclusione,
mostrando i celebri capricci di alcuni Dèi, contornati e caricati
di un ironica contemporaneità. Infatti, questi sono ormai
“umanizzati” per via dei loro esili poteri e quindi ridotti ad
essere schiavi di egoistici capricci, difatti, uno dei punti
nevralgici della storia ruota proprio sulla mancanza di “fede” e i
loro poteri che li ha portati a rintanarsi e dimenticarsi del loro
mondo. In questo scenario, il loro torpore viene svegliato dal
coinvolgimento di Kate e Neil che attraverso le loro disavventure e
i loro sentimenti umani riusciranno a ricordare agli Dèi la loro
figura e l’importanza che ricoprono.
Gods Behaving
Badley riesce a distinguersi con piccole novità che
notiamo sin dai titoli di testa e nell’incipit, ma spicca
soprattutto per il divertente e brillante cast da cui è composto,
su cui spiccano tra tutti Ebon Moss-Bachrach, Edie Falco, Oliver
Platt, Nelsan Ellis e il meraviglioso duo Zeus-Ade,
Christopher Walken e John Turturro. Difatti saranno proprio loro che con i
loro meravigliosi tempi comici sosterranno l’intera linea narrativa
del film, suscitando la maggior parte delle volte la risata.
Gods Behaving Badley, come
già suggerisce il titolo, gioca e diverte con le figure classiche
della mitologia greca, usando soprattutto rimandi e nuovi percorsi
narrativi che riescono a intrattenere la sala e a divertire il
pubblico senza aggiungere nulla di nuovo al genere Urban Fantasy ma
rinvigorendolo con un’altra storia.
Questo pomeriggio presso la Sala
Petrassi dell’Auditorium del Parco della Musica, si è tenuta la
conferenza stampa di Gods Behaving Badley, film Fuori
concorso di Marc Turtletaub. In sala era presente il regista
e il produttore Peter Saraf.
Una carriera di produttore molto
consolidata, sono curiosa di sapere in questo progetto cosa ti ha
incuriosito? Marc Turtletaub: Avevo letto il libro di Marie
Phillips e avevo pensato di lavorare nella regia. Avevo
lavorato ad un corto metraggio qualche anno fa e mi è piaciuta
moltissimo l’esperienza e cercavo una bella storia con cui esordire
nel cinema. Ho letto le prime tre pagine del libro e ho detto è
questo.
Mi interessa il modo in
cui è cambiata la dinamica operativa tra voi due, dato che sono
anni che lavorate insieme in qualità di produttori. M.T.: La dinamica tra noi due è cambiata poiché in quanto
regista devo ascoltare Peter un po’ di più, fa un lavoro
straordinario e da molti più anni di me, in quanto regista ho
potuto ascoltarlo in un modio che come co-produttore non sarebbe
stato lo stesso.
Peter è un film che ha molta
ambizione, ci sono state delle sfide particolari per portarlo sullo
schermo? Peter Saraf: Certamente è un film ambizioso in termini di
dimensioni della storia, poiché si crea tutto un altro mondo.
Quindi Mark e io dovevamo creare un mondo realistico di New York e
contemporaneamente ci sono questi personaggi di dimensioni fuori
misura che vivono in questa realtà e in mezzo ai mortali. E poi
dovevamo creare quest’altro mondo complementare degli inferi, però
penso che la sfida più grande era da gestire questo cast enorme di
attori straordinari con tutte queste storie che si intrecciano.
Mark come primo film si è preso un progetto molto impegnativo.
Ti ha messo un po’ paura questa
storia? Infondo viene da un libro molto letto. M.T.:
L’autrice del libro ha passato del tempo sul set mentre giravamo e
quando ha cominciato a vedere un po’ del girato mi ha detto “hai
catturato l’essenza del libro e la storia nel senso letterale”
è stato difficile gestire questo
cast stellare? M.T.: Si è stato impegnativo in certi momenti in
particolare, quando abbiamo girato per sei giorni e notti di fila
in quanto molti di questi famosi attori erano impegnati solo per
una piccola parte della sera, magari dovevamo vederci alle tre del
mattino e chiedere a Sharon Stone di scendere sul set per un
ora, oppure chiederlo a Christopher Walken. Abbiamo cercato
di gestire la faccenda nel migliore dei modi possibili. Quello che
ho imparato è che con ogni attore ti devi rapportare in maniera
differente, devi dirigere ognuno in maniera differente. Per esempio
Christopher Walken deve avere tutte le sue battute pronte
con molte settimane di anticipo e nessuna variazione in maniera
tale che può fare tutte le sue prove, poi quando è sul set è
disposto a cambiare una parola o due. Mentre John Turturro e
Rosie Perez che hanno lavorato molto insieme, immediatamente
vengono sul set e cominciano ad improvvisare e se vuoi tirare il
meglio da loro ti devi levare di mezzo e lasciarli fare. Con ogni
attore devi trovare quella chiave.
Avendo lavorato anche nella
sceneggiatura avevi già in mente qualche attore? M.T.: No non ne avevo qualcuno in particolare, quando ho
finito di scrivere Peter e io e la nostra direttrice del cast ci
siamo seduti e abbiamo cominciato a dire “chi sarebbero degli Dèi
contemporanei?” Ovviamente le stelle del cinema ma quelle “più
stelle di tutte” e quindi di una certa età, perché gli Dèi dovevano
essere un pochino invecchiati, la storia lo richiedeva, quindi Zeus
non poteva essere un ragazzo di 25anni, ma un signore un po’
invecchiato e da lì è nata l’idea di Christopher Walken, e
poi gli altri a seguire…e tutti mi hanno detto di si.
Mi chiedevo se è stato difficile
collocare delle figure mitologiche come gli Dèi a New York e nel
mondo contemporaneo? E lei come si è preparato? M.T:
Nel libro vediamo che questi Dèi stanno diventando umani, per
questo non li abbiamo ripresi con qualcosa di sfavillante, o con
una luce particolare. Ho pensato di scriverli come persone
qualsiasi, che si comportano peggio delle persone normali. In cui
il morale della storia è che gli Dèi assomigliano ai mortali ed
imparano la lezione dai mortali, e di cose si ha bisogno l’uni
degli altri.
Attraverso questo staff si è
cercato di segnare un certo tipo di Hollywood e c’è qualche critica
allo star system? M.T.: Un pensiero molto interessante, ma non era mia
intenzione io volevo fare più osservazioni sulla società, sui
difetti e manie, come l’avidità, l’egoismo, però esagerati e
caricati. Più che una critica a Hollywood è una critica all’intera
società. E questi personaggi fuori misura, potevano interpretarli
solo delle icone come loro.
È uno dei titoli che
accompagnano l’inaugurazione di Star, Godfather of
Harlem, disponibile su Disney+ all’interno
dell’offerta del suo nuovo canale che offrirà contenuti più adulti
ai suoi abbonati. E non a caso si tratta di una storia di violenza,
di mafia, di potere e di lotta per i diritti civili.
Ispirato a persone ed
eventi reali, Godfather of Harlem reimmagina la
storia del famigerato boss del crimine Bumpy Johnson (il vincitore
Premio Oscar Forest Whitaker), che nei primi anni ’60 torna
dopo dieci anni di prigione e trova in rovina il quartiere che un
tempo governava. Con le strade controllate dalla mafia italiana,
Bumpy deve affrontare la famiglia criminale Genovese, che nel
frattempo aveva steso la sua mano su Harlem, per riprendere il
controllo. Durante la brutale battaglia, forma un’alleanza con il
predicatore radicale Malcolm X (Nigél Thatch) e la
loro storia si interseca tra l’ascesa politica di Malcolm, in pieno
sconvolgimento sociale, e una guerra di mafia che minaccia di fare
a pezzi la città. Godfather of Harlem è una collisione tra la
malavita e il movimento per i diritti civili durante uno dei
periodi più tumultuosi della storia americana.
Godfather of Harlem: reimmaginando una storia vera
Scritto da Chris
Brancato e da Paul Eckstein,
Godfather of Harlem deve la sua esistenza al suo
produttore esecutivo e protagonista, Forest Whitaker, che ha scelto di indagare per
prima cosa luoghi e persone, per ricreare il suo Bumpy Johnson,
nato Ellsworth Raymond Johnson, che per 38 anni
governò a tutti gli effetti il grande quartiere di New York, per il
quale era “uomo d’affari, un padre di famiglia, un poeta, uno
stratega, un giocatore di scacchi”, a tutti gli effetti un
supervisore, un padrino.
L’aspetto più
interessante di questa storia è che la malavita si intreccia con la
politica, in una circostanza che però ha come obbiettivo il bene
comune, o almeno queste erano le motivazioni di Malcolm X, che si
alleò con il boss per portare avanti la sua rivoluzione per la
difesa e la promozione dei diritti civili dei neri. A interpretare
il politico radicale è stato chiamato Nigél
Thatch, che aveva già interpretato il personaggio storico
in Selma, di Ava DuVernay, e che
qui torna ad offrire non solo i suoi tratti, ma il suo spirito ad
una delle figure più fondanti e controverse della storia
americana.
Tra Whitaker e
Thatch si inserisce un gigantesco, non solo per la sua stazza,
Vincent D’Onofrio, a cui è stato affidato il
ruolo di Vincent Chin Gigante, appartenente alla
famiglia italiana che aveva preso il controllo della zona in
assenza di Johnson, e che era un personaggio violento e
profondamente razzista. Molte sono le dichiarazioni di D’Onofrio
proprio in merito alla sgradevolezza del suo personaggio, che
spesso, ha detto, era difficile da interpretare perché gli lasciava
addosso un’energia negativa che lo seguiva fino a casa. Lo sforzo
interpretativo dell’attore è stato però premiato da un risultato
eccellente, come ci ha abituato da molto tempo fino a oggi.
Un’altra difficoltà riscontrata da D’Onofrio, è stata che se
Whitaker e Thatch hanno avuto la possibilità di parlare e
confrontarsi con i parenti delle persone chiamate ad interpretare,
o comunque di avere riferimenti audiovisivi su cui studiare il
personaggio, per lui questo non è stato possibile, il che aggiunge
un grado di difficoltà ulteriore alla performance.
Tuttavia, proprio questo
elemento introduce una componente a cui la piattaforma produttiva
tiene molto, ovvero che la storia, pur basandosi su fatti reali, è
stata oggetto di drammatizzazione e invenzione, per rendere i fatti
raccontati più adatti alla struttura seriale, che prima di tutto
tende all’intrattenimento. Nei comunicati ufficiali di Godfather of
Harlem si legge infatti che “nonostante questa storia sia
ispirata a eventi reali, alcuni personaggi, caratterizzazioni,
fatti, luoghi e dialoghi sono stati romanzati o inventati per
necessità di drammatizzazione”.
Se Godfather of
Harlem trova il suo punto di forza principalmente nelle
interpretazioni degli attori, così solidi e in parte, è anche una
serie tv che è un piacere guardare da un punto di vista estetico,
visto che offre una ricostruzione davvero curata e attenta degli
anni Sessanta ad Harlem, e pure se spesso indugia su scenari
trasandati e non certo gradevoli, lo fa con una ricercatezza e una
verità filologica che non fanno altro che arricchire il valore
complessivo del lavoro svolto.
I primi due episodi di
Godfather of Harlem saranno disponibili su
Disney+ dal 23 febbraio, mentre dal 26
in poi verranno resi disponibili in streaming gli altri otto
episodi della prima stagione.
IFC Films ha diffuso
on line il trailer di God’S Poket,
l’ultimo film che vede trai protagonisti Philip
Seymour Hoffman. Accanto al compianto attore ci saranno
anche Christina Hendricks, Glenn Fleshler, Caleb Landry
Jones e John Turturro. Ecco il trailer a
seguire:
John
Slattery ha diretto e co-sceneggiato il film con
Alex Metcalt. God’s
Pocket uscirà il 9 maggio.
Leon, ragazzo sempre in cerca di
guai, il muratore nella desolata periferia di God’s Pocket, a
Philadelphia, perde la vita nel cantiere, in quello che viene
descritto dal suo capo, come un incidente sul lavoro. Il patrigno
Mickey sembra, come tutti, voler chiudere al più presto la vicenda.
Ma quando un giornalista locale in cerca della verità mette in
dubbio la versione ufficiale della storia, la situazione precipita.
Mickey si trova bloccato tra un corpo da seppellire, una moglie da
accontentare e un debito che non può pagare.
Arriva da Empire Magazine la
notizia che Chris O’Dowd (Le
amiche della sposa, The Program) e Ziyi
Zhang (La tigre e il dragone, Memorie di una
geisha) si sono ufficialmente uniti al cast del
thriller sci-fi God Particle (La
Particella di Dio), prodotto dalla Bad Robot
di J.J. Abrams sulla base di uno script di
Oren Uziel. Nel film reciteranno anche
Daniel Bruhl (Captain America Civil
War), John Krasinski (13
Hours), David Oyelowo
(Selma), Elizabeth
Debicki (Operazione UNCLE)
e Gugu Mbatha-Raw (La Ragazza del
Dipinto).
La Paramount Pictures distribuirà
God Particle a partire dal 24 febbraio
2017. Definito a microbudget, il film era stato annunciato già nel
2012. God Particle racconta di una
stazione spaziale americana che, dopo un incidente con un
acceleratore di particelle, scopre che la Terra è sparita del
tutto. Quando scoprono la presenza di un’altra stazione spaziale in
prossimità, le cose cominciano a diventare sempre più strane.
In fisica la Particella di
Dio, da cui il titolo del film God Particle, è il
bosone di Higgs, un bosone elementare, massivo e scalare che
gioca un ruolo fondamentale all’interno del Modello standard. Venne
teorizzato nel 1964 e rilevato per la prima volta nel 2012 negli
esperimenti ATLAS e CMS, condotti con l’acceleratore LHC del CERN.
La sua importanza è quella di essere la particella associata al
campo di Higgs, che secondo la teoria permea
l’universo conferendo la massa alle particelle elementari. Inoltre
la sua esistenza garantisce la consistenza del Modello standard,
che senza di esso porterebbe a un calcolo di probabilità maggiore
di uno per alcuni processi fisici. Il film sarà diretto da
Julius Onah e basato su una sceneggiatura
riscritta da Doug Jung.
La Paramount Pictures
distribuirà a partire dal 24 febbraio 2017 God
Particle, lo sci-fi prodotto dalla Bad
Robot di J.J. Abrams. Il film,
definito a microbudget, era stato annunciato già nel 2012.
Il film racconta di una stazione
spaziale americana che, dopo un incidente con un acceleratore di
particelle, scopre che la Terra è sparita del tutto. Quando
scoprono la presenza di un’altra stazione spaziale in prossimità,
le cose cominciano a diventare sempre più strane.
In fisica la Particella di
Dio, da cui il titolo del film God
Particle, è il bosone di Higgs, un bosone
elementare, massivo e scalare che gioca un ruolo fondamentale
all’interno del Modello standard.
Venne teorizzato nel 1964 e rilevato
per la prima volta nel 2012 negli esperimenti ATLAS e CMS, condotti
con l’acceleratore LHC del CERN.
La sua importanza è quella di essere
la particella associata al campo di Higgs, che
secondo la teoria permea l’universo conferendo la massa alle
particelle elementari. Inoltre la sua esistenza garantisce la
consistenza del Modello standard, che senza di esso porterebbe a un
calcolo di probabilità maggiore di uno per alcuni processi
fisici.
Il film sarà diretto da
Julius Onah e basato su una sceneggiatura
riscritta da Doug Jung.
Gugu Mbatha-Raw,
nel cast dello sci-fi God Particle,
prodottodalla Bad Robot di J.J.
Abrams, ha confessato a Screen Rush di non avere idea del
fatto che il film diretto da Julius
Onah fosse il terzo titolo dell’universo condiviso di
Cloverfield.
“Non ne avevo davvero idea. È
stata una novità per me. Quando ho preso parte al progetto, si
trattava di un thriller ambientato nello spazio, uno sci-fi
assolutamente indipendente. Non saprei perciò dirti in che modo il
film sia connesso con il franchise. Non so se sia soltanto un
rumor”, ha dichiarato l’attrice, che vedremo in
Miss Sloane di John
Madden con Jessica Chastain.
Gugu Mbatha-Raw
starà cercando di mantenere il riservo più assoluto sul
film oppure sarà stata davvero all’oscuro? Potrebbe essere
vera la seconda ipotesi, considerando che anche Mary
Elizabeth Winstead aveva assicurato di non essere a
conoscenza della connessione di 10 Cloverfield
Lane alla serie prima della diffusione del
trailer. God Particle potrebbe quindi seguire
le stesse orme del predecessore.
Il film, che vede nel cast anche
John Krasinski, Elizabeth
Debicki, Daniel
Bruhl, Zhang Ziyi e John
Ortiz, uscirà nelle sale americane il 24 febbraio
2017.
Ancora delle new entry per il
thriller sci-fi God Particle (La
Particella di Dio), prodotto dalla Bad Robot
di J.J. Abrams sulla base di uno script di
Oren Uziel. Si tratta
di JohnOrtiz e
AkselHennie, che si uniscono
agli ultimi arrivati Chris
O’Dowd e Ziyi Zhang. Nel film
reciteranno anche Daniel Bruhl
(Captain America Civil War), John
Krasinski(13 Hours),
David Oyelowo (Selma),
Elizabeth Debicki (Operazione
UNCLE) e Gugu Mbatha-Raw
(La Ragazza del Dipinto).
La Paramount Pictures distribuirà
God Particle a partire dal 24 febbraio
2017. Definito a microbudget, il film era stato annunciato già nel
2012. God Particle racconta di una
stazione spaziale americana che, dopo un incidente con un
acceleratore di particelle, scopre che la Terra è sparita del
tutto. Quando scoprono la presenza di un’altra stazione spaziale in
prossimità, le cose cominciano a diventare sempre più strane.
In fisica la Particella di
Dio, da cui il titolo del film God Particle, è il
bosone di Higgs, un bosone elementare, massivo e scalare che
gioca un ruolo fondamentale all’interno del Modello standard. Venne
teorizzato nel 1964 e rilevato per la prima volta nel 2012 negli
esperimenti ATLAS e CMS, condotti con l’acceleratore LHC del
CERN.
La sua importanza è quella di
essere la particella associata al campo di Higgs, che
secondo la teoria permea l’universo conferendo la massa alle
particelle elementari. Inoltre la sua esistenza garantisce la
consistenza del Modello standard, che senza di esso porterebbe a un
calcolo di probabilità maggiore di uno per alcuni processi fisici.
Il film sarà diretto da Julius Onah e basato su
una sceneggiatura riscritta da Doug Jung.
Ronald D. Moore,
showrunner di God of War, condivide un nuovo aggiornamento
sul prossimo adattamento di Prime
Video. Annunciato per la prima volta nel 2022,
l’adattamento della fortunata serie di videogiochi per PlayStation
era stato originariamente guidato da Mark Fergus, Hawk
Ostby e Rafe Judkins. Si diceva che la
serie TV
God of War seguirà il protagonista del gioco, Kratos,
mentre si imbarca in un pericoloso viaggio con il figlio da cui è
separato dopo la morte della moglie. La serie ha però incontrato un
ostacolo lo scorso ottobre, quando Fergus, Otsby e Judkins hanno
lasciato il progetto e Amazon ha cercato di portare le cose in una
nuova direzione.
Durante una recente intervista con
Katee Sackhoff sul podcast The Sackhoff Show, Moore, che si è unito al team una
settimana dopo la partenza del team precedente, rivela che
Amazon ha già ordinato due stagioni della God of War
serie di. Lo showrunner dice che attualmente sta lavorando sodo
nella stanza degli sceneggiatori per la serie, nonostante non sia
effettivamente in grado di giocare. Guarda il suo commento qui
sotto:
“In questo momento sto lavorando all’adattamento di questo
videogioco chiamato God of War, un grande titolo nel mondo dei
videogiochi di cui Amazon ha ordinato due stagioni e mi hanno
chiesto di partecipare. Sono letteralmente nella sala degli
sceneggiatori e ci sto lavorando. Questa è la mia nuova attività
[…] E non sono un giocatore, quindi è ancora più come, ‘Ok, non
l’ho mai fatto prima’.”
Quando Sackoff chiede se Moore ha
provato a giocare, lo showrunner spiega che non è riuscito ad
andare molto lontano a causa della scarsa familiarità con i moderni
controller per videogiochi:
“Ci ho provato. Non sono un giocatore, sapete. Ci ho provato
ma non ho… Sono cresciuto nell’era delle sale giochi […] ma i
controller ora […] ‘Premi R1’. E io penso, quale è R1? Oh, sono
morto.”
Cosa significa l’aggiornamento
di Moore per la serie TV God of War
Amazon è fiduciosa nella nuova
direzione della serie
La revisione del team creativo di
qualsiasi programma televisivo può a volte essere fonte di
problemi. Chiaramente, dietro le quinte c’erano disaccordi su come
procedere con la serie God of War, che hanno portato alla
partenza di Fergus, Otsy e Judkins. Il fatto che Amazon abbia ora
ordinato due stagioni dello show, tuttavia, quando le riprese della
prima stagione non sono nemmeno iniziate, parla della fiducia
che l’azienda ripone nella serie sotto la sua nuova guida.
Anche se Moore potrebbe avere
difficoltà a interpretare i veri giochi God of War, è un
veterano nel mondo della TV. Ha sviluppato programmi come
For All Mankind, Outlander
e il reboot di Battlestar Galactica. Ha anche scritto più di
90 episodi solo per il franchise di Star Trek, tra cui
The Next Generation, Deep Space Nine e Voyager. Anche
se non è chiaro quale sia la visione di Moore per God of
War, la decisione di Amazon potrebbe essere stata stimolata
anche dal successo della serie TV Fallout,
che ha debuttato lo scorso anno e ha ottenuto recensioni
entusiastiche oltre a diventare un successo di pubblico.
Alla fine dell’anno
scorso, è
stato rivelato che una serie televisiva
basata sul franchise di
videogiochi God of War
sarebbe arrivata su Prime Video di
Amazon. Ora il presidente dei Sony
Pictures Television Studios, Katherine Pope, ha promesso che la
serie si sarebbe attenuta per la maggior parte al gioco.Pope ha fornito un aggiornamento su ciò che i fan possono
aspettarsi dalla serie Prime Video e ha rivelato
che il lavoro sul progetto era iniziato. Ha anche notato che
sarebbe “mantenere tutti i valori del gioco”, ma anche espanderli
dove necessario.
“Stiamo lavorando
su God of
War , il titolo PlayStation, che è
ancora nelle fasi iniziali“, ha dichiarato Pope
a Deadline . “Conosco
abbastanza bene il gioco e sono così impressionato da quello che
stanno già facendo in termini di costruzione ed espansione di quel
mondo, mantenendo tutti i valori del gioco ma anche espandendolo in
modo che se non lo sai il gioco, sarà comunque uno spettacolo
davvero soddisfacente da solo.”
Sebbene sia ancora all’inizio
della fase di sviluppo, i fan stanno aspettando con ansia come
potrebbe essere una potenziale serie di
God of War , soprattutto
dopo l’enorme successo che HBO ha avuto
nell’adattare The
Last of Us in una serie
televisiva.
La serie vedrà Rafe
Judkins (The Wheel of Time) nel rulo
di showrunner, mentre Mark Fergus e Hawk Ostby (Iron
Man , The Expanse) saranno al suo
fianco come sceneggiatori e produttori esecutivi.
Sebbene originariamente
ambientato nell’antica Grecia e trattasse della mitologia greca, le
ultime due uscite hanno spostato Kratos in una nuova
ambientazione e hanno affrontato la mitologia norrena. Le
ultime uscite avevano una trama molto più matura e hanno affrontato
il fatto che God of War diventasse
padre. God of War
Ragnarök è stato rilasciato a
novembre con il plauso della critica ( dai
un’occhiata alla nostra recensione).
L’adattamento in forma di serie tv
di “God of War”
in lavorazione presso Amazon ha trovato il suo nuovo
showrunner. Variety ha confermato che
Ronald D. Moore è salito a bordo della serie come
scrittore, showrunner e produttore esecutivo. Moore si è unito alla
serie in sostituzione di Rafe Judkins.
Judkins ha lasciato “God of War”
insieme ai produttori esecutivi Hawk Ostby e
Mark Fergus. Secondo quanto riferito, avevano
completato più sceneggiature per la serie, ma Amazon e lo studio
collega Sony Pictures Television hanno deciso di andare in una
direzione creativa diversa.
God of War ha un nuovo sceneggiatore!
Moore è tornato di recente alla Sony
Pictures Television con un nuovo accordo generale dopo aver
lasciato lo studio indipendente per un accordo con Disney e 20th
Television. In precedenza era stato con Sony per circa un decennio,
durante il quale ha prodotto spettacoli di successo come
“Outlander” e “For All Mankind“.
Una serie prequel di “Outlander” e uno spin-off di
“For All Mankind” sono attualmente in
lavorazione.
Moore è anche noto per il suo lavoro
nel franchise di “Star Trek“, lavorando a serie
come “Next Generation”, “Voyager” e “Deep Space Nine”, oltre ad
aver scritto i film “Star Trek: Generations” e
“Star Trek: First Contact“. È forse più noto per
il suo reboot di “Battlestar Galactica“, andato in
onda per quattro stagioni su Syfy (all’epoca Sci-Fi Channel) e che
ha anche generato due film per la TV, concludendosi nel 2009. Una
serie prequel, “Caprica”, è andata in onda su Syfy per una stagione
nel 2010.
Prime Video ha ordinato una serie a God
of War, basato sul famosissimo videogioco a tema mitologia
antica di PlayStation. Coprodotto da Sony Pictures Television e
Amazon Studios in associazione con PlayStation Productions,
God of War sarà presentato in anteprima su Prime
Video in più di 240 paesi e territori in tutto il mondo. La serie
era in lavorazione presso lo streamer da marzo, quando Deadline ha riferito in
esclusiva che Prime Video era in trattative per la proprietà.
Scritta da Mark
Fergus e Hawk Ostby (Iron Man,
Children of Men), con Rafe Judkins
(The Wheel of Time) come showrunner, la serie
segue Kratos, il dio della guerra, che, dopo essersi esiliato dal
suo passato intriso di sangue nell’antica Grecia, ripone le sue
armi per sempre nel regno nordico di Midgard. Quando la sua amata
moglie muore, Kratos parte per un pericoloso viaggio con il figlio,
con il quale sono estranei, per spargere le sue ceneri dalla vetta
più alta: l’ultimo desiderio di sua moglie. Kratos si rende presto
conto che il viaggio è un’epica ricerca sotto mentite spoglie, che
metterà alla prova i legami tra padre e figlio e costringerà Kratos
a combattere nuovi dei e mostri per il destino del mondo.
Il franchise God of
War del Santa Monica Studio di Sony comprende un totale di
sette giochi su quattro console PlayStation. La serie di giochi
d’azione è stata lanciata nel 2005 su PlayStation 2, con il primo
God of War. Al centro c’è l’ex guerriero spartano
Kratos e il suo pericoloso viaggio per vendicarsi di Ares, il dio
greco della guerra, dopo aver ucciso i suoi cari sotto l’influenza
della divinità. Dopo essere diventato lui stesso lo spietato dio
della guerra, Kratos si ritrova costantemente alla ricerca di
un’opportunità per cambiare il suo destino.
“God of War è un franchise
avvincente e basato sui personaggi che crediamo cattureranno i
nostri clienti di tutto il mondo tanto con i suoi mondi espansivi e
coinvolgenti quanto la sua ricca narrazione”, ha affermato
Vernon Sanders, capo della televisione globale di Amazon Studios.
“Siamo onorati di condividere l’avventura di esplorare la
mitologia di God of War in un modo così importante con Sony
Pictures Television, PlayStation Productions e Santa Monica
Studio”.
Judkins è produttore esecutivo
della serie con i candidati all’Oscar Fergus e Ostby e il direttore
creativo dello studio di Santa Monica Studio, Cory
Barlog. Altri produttori esecutivi includono Playstation
Productions Asad Qizilbash e Carter
Swan, Yumi Yang di Santa Monica Studio e
Roy Lee di Vertigo. Jeff Ketcham
di Santa Monica Studio fungerà da co-produttore esecutivo.
“Siamo così orgogliosi ed
entusiasti di lavorare con i nostri amici di Amazon Studios e i
nostri partner di PlayStation Productions per adattare questo
bellissimo e straziante gioco in una serie premium
live-action”, ha dichiarato Katherine Pope,
presidente di Sony Pictures Television Studios. Rafe, Mark e Hawk
stanno creando una serie emozionante che traccia un percorso
attraverso l’antico viaggio mitologico di Kratos.
Dopo diversi titoli su varie
console PlayStation, tra cui PS3 e PSP portatile, Santa Monica
Studio ha riavviato il franchise con il gioco del 2018 su
PlayStation 4. In esso, Kratos arriva nelle terre selvagge norrene
dove ha una seconda possibilità di paternità con suo figlio Atreo.
La puntata ha ottenuto una serie di riconoscimenti ai Game Awards
2018, tra cui Game of the Year.
“God of War è uno dei
videogiochi più premiati di PlayStation, quindi siamo entusiasti di
collaborare con Sony Pictures Television e Amazon Studios per
portare il nostro amato franchise ai fan e al nuovo pubblico in un
modo audace e autentico”, ha affermato Asad
Qizilbash, head delle produzioni PlayStation.
Questo è l’ultimo titolo per
PlayStation ad aver ottenuto una serie TV nell’ultimo anno o giù di
lì, unendosi a Twisted Metal, presso Peacock, con
Anthony Mackie come protagonista, e The Last
of Us, con Pedro Pascal e
Bella Ramsey, presso HBO.
Molti di voi probabilmente
non se li ricorda ma oltre ai
Transformers c’erano i
GoBots, una serie di giocattoli e cartoni animati
dove i protagonisti erano sempre dei robot senzienti che si
trasformavano in veicoli e auto. Ebbene, secondo alcune fonti oggi
arriva la notizia che la Hasbro, società che ne
detiene i diritti dal 1991, ha recentemente depositato una serie di
marchi sui GoBots con le specifiche di
Film, Serie televisive e Giocattoli.
La notizia anche se solo un rumors
sarebbe in linea con i pieni dell’azienda di estendere i marchi
presenti sul mercato dell’entertainment con altri film oltre al
franchise sui Transformers.
Pubblicato online il trailer della
horror-comedy francese Goal of the Dead,
film incentrato su una squadra di calcio che si dirige in un
piccolo paesino nel nord della Francia per disputare un importante
match contro la squadra del posto; ma la serata non sarà così
tranquilla poiché un’apocalisse zombie trasforma giocatori,
spettatori e abitanti in creature assetate di sangue.
Il film è diviso in due segmenti, il primo intitolato First Leg è
stato diretto da Benjamin Rocher (The
Horde) mentre la seconda parte, intitolata Second
Leg, è stata girata da Thierry Poiraud
(Atomik Circus).
Di seguito trovate locandina e trailer del film francese.
Tratto dall’omonimo libro dello
scrittore americano Castle Freeman Jr., arriva il
13 ottobre nelle sale italiane Go With Me,
thriller ad alta tensione che annovera un cast di tutto rispetto.
Oltre al premio Oscar AnthonyHopkins, infatti, incontriamo la protagonista
Julia Stiles, l’immenso RayLiotta e il bravo Alexander
Ludwig, nuova e promettente scoperta dello star system
hollywoodiano.
Le peculiarità di questo action
movie sono principalmente due: la prima è l’unità di tempo, il film
è girato quasi completamente in tempo reale. Lo spettatore segue di
pari passo con gli interpreti il succedersi degli accadimenti, in
climax ascendente ma pacato, e proprio per questo più verosimile di
molte storie frenetiche e “spezzettate” alle quali siamo
abituati.
La seconda particolarità di un film
come Go With me è che più che di un action, si
dovrebbe parlare di un road movie. Non ci sono
scene particolarmente movimentate, non ci sono sparatorie di grande
rilievo e soprattutto, non ci sono esplosioni.
La vicenda si disvela durante i
numerosi viaggi in macchina dei tre protagonisti principali,
metafora di un viaggio esistenziale che – al suo punto di svolta –
i tre decidono in qualche modo di compiere insieme.
La trama è semplice: in una
sperduta e gelida cittadina americana, a nord ovest del Pacifico,
una donna (Julia Stiles) comincia a essere
molestata in maniera pesante da un ex-poliziotto (Ray
Liotta) che pare tenere in pugno la cittadina. Liquidata
frettolosamente dallo sceriffo del posto, l’ultima chance della
donna sarà quella di rivolgersi all’anziano taglialegna Lester
(AnthonyHopkins) – uomo
dall’oscuro passato ma dalla ferrea morale – e dal suo strambo
aiutante Nate (Alexander Ludwig).
Il tema della famiglia “adottiva”,
tanto caro alla narrativa americana, si fa evidente anche in questo
film, laddove i tre protagonisti che si coalizzano, a mano a mano
riusciranno a stringere un inscindibile legame, chiaro latore di un
“bene” che vince sempre.
Nonostante i buoni propositi,
Go with me è un film che non decolla. E non tanto
perché sceglie di raccontare l’action o la suspense in modi sui
generis, quanto perché – pur avvalendosi di espedienti
interessanti – non sa sfruttarli appieno.
Non solo. Nonostante
l’ottima colonna sonora scritta da Anders Niska & Klas
Wahl – che ricorda estremamente da vicino le inquietanti
note di Bernard Hermann in Psycho
– lo suspense è… “stiracchiata”.
Sì, perché quando si assiste alla
visione di Go with me, l’aggettivo “stiracchiato”,
per quanto poco consono ed elegante sia, pare adattarsi
perfettamente a questa pellicola. Il mistero non è mai mistero e i
pochi momenti di tensione sono affrontati più con rassegnazione che
con stupore.
Gli stessi attori appaiono
svogliati e fuori ruolo, ed il bravo Hopskins –
che si cimenta in battute dalla scarsissima verve comica – sembra
non capire bene perché sia lì.
Microcinema Distribuzione e Minerva Pictures hanno
diffuso le prime due clip di Go with me,
il nuovo thriller che vede protagonista Anthony Hopkins. Il film arriverà in Italia il prossimo 13 ottobre.
Go with me, il nuovo avvincente
thriller con il premio Oscar® Anthony Hopkins insieme a
Julia Stiles e Ray Liotta, per la regia di
Daniel Alfredson, approderà nelle sale cinematografiche
italiane il 13 ottobre, distribuito
da Microcinema, e presentato in collaborazione con Minerva
Pictures.
“I nostri eroi si trovano vicini
all’oscurità più totale. Ed è per questo che ho deciso di fare il
film” dichiara il regista Daniel Alfredson parlando del
suo ultimo thriller Go with me,
irriducibile viaggio di due uomini e una donna, in cerca di
giustizia contro il molesto e influente criminale Blackway,
che spadroneggia indisturbato e prepotente nella piccola comunità
di taglialegna ai limiti della foresta.
Considerato dall’American
Film Institute il miglior cattivo cinematografico di
tutti i tempi, grazie alla sua leggendaria interpretazione
di Hannibal Lecter, il premio Oscar® Anthony
Hopkins, con i suoi quasi cinquant’anni di carriera,
in Go with me è il “folle” Lester,
l’anziano taglialegna a caccia
di Blackway (Ray Liotta), lo stalker che
molesta da mesi Lillian (Julia Stiles), e con cui ha
un vecchio conto in sospeso.
Julia Stiles, definita dal Los
Angeles Times “una delle attrici più coraggiose e di
maggior talento di Hollywood”, conosciuta dal grande pubblico
con Save the last dance e divenuta
popolare in tutto il mondo grazie alla sua partecipazione alla
saga JasonBourne, in questo thriller
è Lillian, e mostra, come non mai, grande cura ed empatia per
il suo personaggio.
Spetta al poliedrico
Ray Liotta vestire i panni dello spietato Blackway,
a conferma dell’indiscusso talento di questo straordinario
interprete che conta al suo attivo un curriculum di oltre 60 titoli
e altrettanti personaggi, su tutti l’eccellente Henry Hill
in Quei bravi
ragazzi (Good Fellas) di Martin
Scorsese.
Infine, gli imponenti territori del
Canada in cui il thriller è ambientato, caratterizzati da
incontaminate distese forestali a perdita d’occhio, come
sottolinea il regista, diventano anch’essi indiscussi protagonisti
del film.
Sinossi
Lillian, una giovane donna da poco
tornata a vivere nella sua città natale, una comunità di
taglialegna ai limiti della foresta, è vittima delle persecuzioni
di Blackway, un ex poliziotto diventato un potente criminale,
libero di spadroneggiare impunemente in questo luogo ai confini
della civiltà. Dopo essere stata abbandonata dagli abitanti, in
particolare dallo sceriffo (che le consiglia di lasciare la
città), Lillian decide invece di combattere il
pericoloso stalker, grazie all’aiuto di un ex taglialegna e
del suo giovane assistente, gli unici due uomini tanto coraggiosi
(e folli) da mettersi contro Blackway.
Arriva al cinema il prossimo 13
ottobre, distribuito da Microcinema Distribuzione, in collaborazione con
Minerva Pictures, il nuovo thriller con
Anthony Hopkins, Go with
me, diretto
da Daniel Alfredson. Cinefilos.it vi offre
la possibilità di vedere il film in anteprima, lunedì 10
ottobrealle 21.00 al cinema Adriano (Piazza
Cavour Roma).
Manda una e-mail a
[email protected] specificando il titolo del film (in
questo caso Go with me) nell’oggetto e
NOME COGNOME DEI
PARTECIPANTI (entrambi) nel testo per avere la
possibilità di vincere un invito valido per 2 persone!
Ecco il trailer del film:
Di seguito la trama
ufficiale del film: Lillian, una giovane donna da poco
tornata a vivere nella sua città natale, una comunità di
taglialegna ai limiti della foresta, è vittima delle persecuzioni
di Blackway, un ex poliziotto diventato un potente criminale,
libero di spadroneggiare impunemente in questo luogo ai confini
della civiltà. Dopo essere stata abbandonata dagli abitanti, in
particolare dallo sceriffo (che le consiglia di lasciare la
città), Lillian decide invece di combattere il
pericoloso stalker, grazie all’aiuto di un ex taglialegna e
del suo giovane assistente, gli unici due uomini tanto coraggiosi
(e folli) da mettersi contro Blackway.