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Go Like Hell: Brad Pitt al fianco di Tom Cruise

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Vi avevamo già parlato di Go Like Hell, adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo scritto da A. J. Baime. Il libro, il cui sottotitolo è: Ford, Ferrari, and their battle for speed and glory at Le Mans“, racconta della rivalità, nel corso degli anni ’60, tra Henry Ford II ed Enzo Ferrari; l’adattamento cinematografico, invece, sarà firmato dal regista di Oblivion, Joseph Kosinski, e vedrà Tom Cruise nei panni di Carroll Shelby, il noto pilota automobilistico che conquistò la vittoria nel 1959 alla 24 Ore di Le Mans.

Adesso, The Hollywood Reporter ha diffuso la notizia che Brad Pitt potrebbe recitare nel film, anche se al momento non sappiamo quale ruolo gli sarà affidato. Se il coinvolgimento di Pitt dovesse diventare realtà, sarà la seconda volta che lui e Cruise reciteranno insieme: tutti ricorderanno la straordinaria performance dei due attori hollywoodiani in Intervista col vampiro del 1994.

Vi invitiamo a restare connessi con Cinefilos per tutte le novità.

Fonte: ComingSoon.net

Go Home – A Casa Loro, uscita evento il 15, 16 e 17 aprile

Go Home – A Casa Loro, uscita evento il 15, 16 e 17 aprile

Arriva oggi nelle sale GO HOME – A CASA LORO, uscita evento nei 15, 16 e 17 aprile. Di seguito trovate l’elenco delle sale che proietteranno il film di Luna Gualano in questi prossimi tre giorni, ma molte altre hanno già aderito per prolungare la programmazione del film su tutto il territorio italiano nei giorni successivi.

Nasce da una riflessione estemporanea, da una scintilla, il fuoco che ha portato Luna Gualano a realizzare Go Home – A Casa Loro, lo zombie movie presentato ad Alice nella Città durante al tredicesima Festa del Cinema di Roma. La regista ha infatti spiegato che l’idea è partita mentre discuteva con il suo compagno, il produttore musicale Emiliano Rubbi (autore della sceneggiatura) dell’omicidio a Fermo del migrante nigeriano, ucciso in seguito ai suoi tentativi di difendere la sua compagna, insultata.

Leggi tutta la recensione del film a questo link.

Gnomeo e Juliet: Sherlock Gnomes, ecco il regista di Kung Fu Panda

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John Stevenson, regista di Kung Fu Panda, dirigerà Gnomeo e Juliet: Sherlock Gnomes, sequel di Gnomeo e Giulietta, uscito in Italia nel marzo 2011 (regia di

Gnomeo e Giulietta: un sequel con Sherlock Holmes

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Sarà Elton John a produrre il  sequel di Gnomeo e Giulietta, film d’animazione in CGI che aveva reinventato la storia shakesperieana raccontandola dal punto di vista di due fazioni in guerra di Nani da giardino, su una sceneggiatura di Andy Riley e Kevin Cecil.

Il sequel cercherà di sfruttare un nuovo personaggio letterario che sta attualmente godendo di straordinaria popolarità: Sherlock Holmes, per l’occasione trasformato in Sherlock Gnomes,  che si troverà ad indagare sulla sparizione di alcuni dei protagonisti. Le musiche saranno scritte ancora una volta da Elton John.

Gnomeo e Giulietta: recensione del film

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Gnomeo e Giulietta: recensione del film

Arriva al cinema distribuito da Walt Disney Pictures Italia Gnomeo & Giulietta, il film di d’animazione diretto da Kelly Asbury, con le voci originali di James McAvoy e Emily Blunt.

“Oh Gnomeo Gnomeo, perché sei tu Gnomeo!” Recita così la “nana” da giardino Giulietta nel nuovo cartoon di Kelly Asbury (Shrek 2), che trae evidentemente ispirazione dall’immortale e irripetibile tragedia di William Shakespeare.

Si parla di Gnomeo e Giuletta 3D, un film di animazione ambientato a Verona Street nei giardini di due vicini di casa londinesi. I protagonisti sono i nani da giardino che non appena i padroni sono lontani, escono allo scoperto, vivendo la loro vita. Abbiamo già visto, ad esempio in Toy Story, come si può lasciare spazio alla fantasia e all’immaginazione nel dar vita a “oggetti inanimati”, ma qui c’è l’aggiunta della rivalità epocale tra i due giardini/casate, quella dei Rossi e quella dei Blu. Giorno dopo giorno, i nani appartenenti ai due diversi giardini, portano avanti una ‘faida’ continua, tra sfide in sella ai tagliaerba e incursioni notturne in territorio nemico. Un giorno però, mentre Gnomeo, uno dei più giovani nani dei Blu, fugge dopo un’incursione nel giardino dei Rossi, incontra Giulietta, una bellissima nana dei Rossi, fuggita dal padre iperprotettivo. Tra i due nani, esplode subito un amore incondizionato, che supera ogni barriera o divisione “razziale”. Ma il loro amore è destinato alla condanna, o almeno questa è la storia dei più famosi Romeo e Giulietta

Decisamente più infantile rispetto agli ultimi prodotti Pixar, Gnomeo e Giulietta 3D è un cartoon che, eccetto alcune trovate registiche e una sceneggiatura a tratti molto divertente, non convince fino in fondo. Due dei personaggi più riusciti sono senz’altro la rana, Nanette, “balia” di Giulietta, e il fenicottero, Piuma Rosa, amico della coppia. Uno straordinario supporto al film è dato dalla musica di Elton John, Lady Gaga e Nelly Furtado, che cantano le canzoni della pellicola, creando un mix perfetto tra la classicità della storia d’amore e la contemporaneità della musica pop.

Un discorso a parte è doveroso farlo sul doppiaggio italiano creato dalla Disney Italia. I Rossi parlano un siciliano, napoletano e calabrese poco credibile. I blu parlano un fastidioso emiliano, torinese e milanese. A parlare il romano, unica eccellenza nel doppiaggio, è lo spassoso “Piuma Rosa”, doppiato eccellentemente da Francesco Pannofino. In generale un’operazione di doppiaggio mal riuscita e notevolmente stridente, ma d’altronde era facile snaturare un film che in lingua originale vede doppiatori del calibro di James McAvoy, Emily Blunt, Michael Caine, Maggy Smith, Ozzi Osbourne e Jason Statham.

Gnomeo e Giulietta 3D, dopotutto è un cartoon per i più piccini e a loro piacerà senz’altro, forse i genitori storceranno il naso, o forse no, ma questo lo potrete scoprire solo dal 16 marzo 2011 nei cinema.

Gnomeo e Giulietta in TV

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Gnomeo e GiuliettaSerata all’insegna dell’animazione quella in programma su Italia 1. Infatti, in prima serata andrà in onda il film Gnomeo e Giulietta, parodia in chiave fantasy dell’eterna storia d’amore di William Shakespeare.

Nel film sono presenti musiche di molti cantanti famosi come Lady Gaga, Nelly Furtado e Kiki Dee ma soprattutto di Elton John. Il brano The Tiki Tiki Tiki Room è il tema ufficiale di Enchanted Tiki Room, un’attrazione del parco Disneyland di Anaheim, in California. Fu scritto nel 1963 dai fratelli Robert e Richard Sherman. L’attrazione consisteva in una vasta esposizione di uccelli meccanici il cui movimento era determinato da una tecnologia nota come audio-animatronica.

Gnomeo, gnomo da giardino della famiglia Montecchi (blu) e Giulietta della famiglia Capuleti (rossa), sono una e uno gnomo da giardino, e le loro famiglie sono in completa rivalità, persino i padroni dei giardini. Giulietta è combattiva e coraggiosa, Gnomeo è prudente e dolce. Una notte, Giulietta corre in un giardino vicino per rubare una bella orchidea. Si incontrano e si innamorano non sapendo di appartenere a famiglie rivali, cioè Giulietta crede che Gnomeo sia un rosso e Gnomeo crede che sia una blu. Quando se ne rendono conto, continuano ad incontrarsi di nascosto e in una di queste occasioni conoscono Piumarosa, un fenicottero di plastica al corrente della loro storia, che ha vissuto una triste storia di amore. Ma quando, durante uno di questi incontri un amico di Gnomeo,Benny,li scopre insieme,Gnomeo cerca di spiegargli tutto. L’altro, però, correndo incontra il cugino perfido di Giulietta, Tebaldo, che gli distrugge il cappello, così Gnomeo lo attacca e per sbaglio Tebaldo finisce contro un muro andando in mille pezzi. Tutti i Rossi danno la colpa a Gnomeo che finisce in strada. Tutti credono che sia morto sotto una macchina, ma invece Funghetto e Nanette, i migliori amici di Gnomeo e Giulietta consolano i due. Per strada Gnomeo incontra una statua di William Shakespeare che gli dirà come era finito il suo libro, dando a Gnomeo il coraggio di tornare a casa. Quando Gnomeo torna a casa però finisce con Giulietta sotto un mucchio di pietre: infatti i blu si sono vendicati distruggendo il giardino dei rossi, ma alla fine hanno distrutto pure quello loro. Però per fortuna tutti sopravvivono e i due giardini vivranno senza più essere in conflitto. Piuma Rosa ritrova il suo amore, Tebaldo viene incollato, Benny si sposa con una bambola di porcellana, e si festeggiano molti matrimoni insieme a quello di Giulietta e Gnomeo. Il film si conclude con Gnomeo e Giulietta sul tagliaerba di nozze.

Glynis Johns: è morta la Signora Banks di Mary Poppins

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Glynis Johns: è morta la Signora Banks di Mary Poppins

Glynis Johns, ricordata dal pubblico cinematografico come la Signora Banks di Mary Poppins e dai devoti di Broadway come la prima persona a cantare “Send in the Clowns” di Stephen Sondheim, è morta giovedì per cause naturali in una casa di residenza assistita a Los Angeles. Aveva 100 anni.

La sua morte è stata annunciata dal manager e pubblicista Mitch Clem. “Oggi è un giorno triste per Hollywood”, ha detto Clem in una nota. “Lei è l’ultima degli ultimi della vecchia Hollywood.”

Vincitrice di un Tony (migliore attrice/musical) per la sua interpretazione di Desiree Armfeldt nel cast originale A Little Night Music del 1973 di Sondheim-Hugh Wheeler, la Johns ha debuttato e, grazie al suo ampio consenso, ha contribuito a rendere popolare “Send in the Clowns”.

Nata a Pretoria, in Sud Africa, Glynis Johns fece il suo debutto nel West End nel 1931 all’età di 8 anni in Judgment Day di Elmer Rice, ma non salì sul palco di Broadway fino al 1952, quando interpretò il ruolo principale nella commedia di Enid Bagnold Gertie. Nel decennio successivo apparve di nuovo a Broadway due volte – in Major Barbara del 1956 e in Too Good To Be True del 1963 – ma fu solo nel 1973, con Night Music, che divenne una delle maggiori star di Broadway dell’epoca.

Sondheim scrisse “Send in the Clowns” appositamente per lei (e la sua voce roca). La canzone sarebbe diventata uno standard popolare, con versioni di Frank Sinatra, Judy Collins, Barbra Streisand e innumerevoli altri.

Nel frattempo, ha lasciato un’impronta indelebile nei panni dell’eccentrica Winifred Banks, una madre liberale, anche se tormentata, che ha un disperato bisogno di una tata nel film di grande successo di Walt Disney del 1964 Mary Poppins con Julie Andrews. Nei panni della signora Banks, Johns ha eseguito uno dei brani più memorabili del film tra quelli non cantati da Andrews o dal co-protagonista Dick Van Dyke: “Sister Suffragette”.

 

Glynis Johns si è sposata e ha divorziato quattro volte: la prima con l’attore Anthony Forwood, che notoriamente la lasciò per l’uomo che sarebbe diventato il suo partner a lungo termine, l’attore Dirk Bogarde. Un figlio avuto dal matrimonio, Gareth Forwood, era il suo unico figlio ed è morto nel 2007. Lascia un nipote e tre pronipoti.

Glory – Non c’è tempo per gli onesti: trailer ufficiale

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Glory – Non c’è tempo per gli onesti: trailer ufficiale

L’avvincente parabola di un uomo qualunque schiacciato dagli ingranaggi di un sistema che umilia i più deboli. Glory – Non c’è tempo per gli onesti, la nuova opera degli autori rivelazione del cinema europeo Kristina Grozeva e Petar Valchanov arriverà al cinema dal 21 Settembre.

Tornano sul grande schermo gli autori rivelazione del cinema europeo Kristina Grozeva e Petar Valchanov, salutati dalla critica come i nuovi fratelli Dardenne: a partire dal 21 settembre arriva nelle sale italiane GLORY – NON C’È TEMPO PER GLI ONESTI, distribuito da I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection.

Il film, ispirato a una vicenda realmente avvenuta, racconta con stile raffinato e con ritmo avvincente la parabola di un umile ferroviere che si troverà a pagare caro un gesto di onestà.

GLORY – NON C’È TEMPO PER GLI ONESTI

Magnifiche e indimenticabili le interpretazioni dei due attori protagonisti: Stefan Denolyubov nei panni di un uomo qualunque schiacciato negli ingranaggi di un sistema che umilia i più deboli, e la brillante Margita Gosheva che interpreta Julia, cinica e implacabile capo PR del Ministero dei Trasporti, che in quello stesso sistema è perfettamente integrata.

A volte un oggetto ha un valore che va al di là della sua materialità. È il caso del vecchio orologio Glory che il protagonista del film ha ricevuto da suo padre e che usa per svolgere al meglio il suo lavoro di ferroviere. Finché un atto di estrema onestàla restituzione alla polizia di un’ingente somma di denaro trovata sui binari del trenonon lo obbligherà, per un’assurda combinazione di eventi, a separarsene. Per lui, divenuto riluttante simbolo di onestà nelle mani del Ministero dei Trasporti e inconsapevole vittima di meri calcoli politici, recuperare il Glory diventerà anche un modo per recuperare la propria dignità di uomo. Sulla sua strada troverà l’implacabile capo PR del Ministero dei Trasporti, interpretata dalla splendida Margita Gosheva, forse l’unica persona che può aiutarlo. O forse, l’unica che può davvero rovinargli la vita.

Presentato in anteprima nazionale durante la tredicesima edizione di Biografilm Festival – International Celebration of Lives, GLORY – NON C’È TEMPO PER GLI ONESTI ha già ricevuto numerosi premi nei festival di tutto il mondo, tra cui il Festival del Film di Locarno e lo stesso Biografilm Festival, ed è uno dei film della selezione ufficiale del Premio LUX 2017 del Parlamento Europeo.

Glory – non c’è tempo per gli onesti: il trailer italiano

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Glory – non c’è tempo per gli onesti: il trailer italiano

Tornano sul grande schermo gli autori rivelazione del cinema europeo Kristina Grozeva e Petar Valchanov, salutati dalla critica come i nuovi fratelli Dardenne: a partire dal 21 settembre arriva nelle sale italiane Glory – non c’è tempo per gli onesti, distribuito da I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection.

Il film, ispirato a una vicenda realmente avvenuta, racconta con stile raffinato e con ritmo avvincente la parabola di un umile ferroviere che si troverà a pagare caro un gesto di onestà.

Magnifiche e indimenticabili le interpretazioni dei due attori protagonisti: Stefan Denolyubov nei panni di un uomo qualunque schiacciato negli ingranaggi di un sistema che umilia i più deboli, e la brillante Margita Gosheva che interpreta Julia, cinica e implacabile capo PR del Ministero dei Trasporti, che in quello stesso sistema è perfettamente integrata.

A volte un oggetto ha un valore che va al di là della sua materialità. È il caso del vecchio orologio Glory che il protagonista del film ha ricevuto da suo padre e che usa per svolgere al meglio il suo lavoro di ferroviere. Finché un atto di estrema onestàla restituzione alla polizia di un’ingente somma di denaro trovata sui binari del trenonon lo obbligherà, per un’assurda combinazione di eventi, a separarsene. Per lui, divenuto riluttante simbolo di onestà nelle mani del Ministero dei Trasporti e inconsapevole vittima di meri calcoli politici, recuperare il Glory diventerà anche un modo per recuperare la propria dignità di uomo. Sulla sua strada troverà l’implacabile capo PR del Ministero dei Trasporti, interpretata dalla splendida Margita Gosheva, forse l’unica persona che può aiutarlo. O forse, l’unica che può davvero rovinargli la vita.

Presentato in anteprima nazionale durante la tredicesima edizione di Biografilm Festival – International Celebration of Lives, Glory – non c’è tempo per gli onesti ha già ricevuto numerosi premi nei festival di tutto il mondo, tra cui il Festival del Film di Locarno e lo stesso Biografilm Festival, ed è uno dei film della selezione ufficiale del Premio LUX 2017 del Parlamento Europeo.

Gloria!, recensione dell’esordio alla regia di Margherita Vicario

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In un anno cinematografico in cui l’esordio da regista di un’attrice ha rappresentato il centro del racconto cinematografico del nostro Paese, parliamo ovviamente di Cortellesi e del suo C’è Ancora Domani, arriva in sala un altro esordio di un’attrice (e cantante), Margherita Vicario, che con Gloria! (qui il trailer) aveva già concorso a Berlino 2024, e che adesso si approccia al pubblico italiano dall’11 aprile con 01 Distribution.

Gloria! la trama

La storia è ambientata “all’alba dell’Ottocento”, in un decrepito istituto femminile, il Sant’Ignazio, nei pressi di Venezia. Qui, le orfane ospiti della struttura studiano musica e sognano in grande, chi di comporre le proprie opere, chi di trovare marito e essere felice, chi di avere la libertà di essere se stessa, ma tutte vogliono lasciare quel posto che per quanto le abbia protette, adesso limita la loro vita e le loro aspirazioni. Ma con loro c’è anche “la muta”, Teresa, la giovane sguattera che si occupa della pulizia dell’istituto e che ha un dono: riesce a sentire la musica in ogni suono e rumore che la circonda, ha un ritmo interno che le fa immaginare meravigliose e insolite melodie. Quando il suo cammino si incrocerà con alcune delle orfane della struttura, la rivoluzione sembrerà possibile.

Margherita Vicario fa il suo ingresso nel mondo del cinema con un irruento scoppio di creatività in cui racconta una piccola grande ribellione. La sue giovani protagoniste si schierano contro le leggi sociali e religiose del tempo, diventando delle piccole guerriere e combattendo per realizzare i propri sogni. Alla base di questa storia c’è l’archetipo narrativo della ricerca di sé e del proprio posto nel mondo, della realizzazione dei propri sogni, soprattutto c’è un racconto puro e onesto di sorellanza che con spirito di iniziativa e grande brio si schiera contro le regole del patriarcato, rappresentato da Don Perlina (un fantastico Paolo Rossi).

gloria!Un patriarcato depotenziato

Proprio nella rappresentazione del “Patriarcato”, il film di Vicario rivela la sua natura gioiosa e brillante: i cattivi del film sono un prete/musicista presumibilmente omosessuale e completamente in crisi creativa e il direttore dello stesso Istituto (Natalino Balasso), un uomo buffo e minuto, con debolezze e peccati da tenere nascosti. Con eleganza e leggerezza Gloria! di Margherita Vicario mette alla berlina gli uomini di potere, contrapponendoli a giovani donne “senza mezzi” che nella comunione tra di loro riescono a trovare la propria voce. O la propria musica, è il caso di dire.

Proprio l’aspetto musicale ricopre un ruolo fondamentale in Gloria!, sia perché le sue protagoniste sono delle musiciste e compositrici, sia perché il film ha a sua volta un andamento fluido ed estremamente “intonato”. Vicario dimostra di saper gestire la macchina da presa e, forte di una storia avvincente, regala al pubblico un esordio divertente e gioioso, che per una volta racconta il riscatto femminile lontano dai toni drammatici e polemici che di solito si adottano per questo tipo di racconto.

Le splendide protagoniste di Gloria!

Vicario si avvale poi di uno straordinario cast, che oltre al citato Rossi e a Elio in un piccolo e tenero ruolo, vanta la presenza di giovani interpreti come Galatea Bellugi, Carlotta Gamba, Maria Vittoria Dallasta, Sara Mafodda e Veronica Lucchesi (dei La Rappresentante di Lista), un quartetto di archi e voce splendido.

Al netto di alcuni formalismi e ingenuità registiche, Gloria! è un buon esordio, un coming of age in costume, che strizza l’occhio alle commedie per ragazzi e che apre a Margherita Vicario (anche) le porte della settima arte dal punto di vista della sedia di regia. La sua estetica pittorica e luminosa ricorda le opere di Alice Rohrwacher e Pietro Marcello, ma con un pizzico di brio e di gioventù in più, in cui poi risiede l’aspetto più interessante e personale del film.

Gloria!, il trailer del film d’esordio di Margherita Vicario

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Gloria!, il trailer del film d’esordio di Margherita Vicario

È stato distribuito oggi il trailer di Gloria! film d’esordio di Margherita Vicario, presentato in concorso ufficiale al 74. Festival Internazionale del Cinema di Berlino e al cinema dall’11 aprile con 01 Distribution.

L’anteprima italiana sarà invece ospitata dal Bifest di Bari. Nel cast Galatea Bellugi, Carlotta Gamba, Veronica Lucchesi (La Rappresentante di Lista), Maria Vittoria Dallasta, Sara Mafodda, Paolo Rossi, Elio (Elio e le storie tese), Natalino Balasso, Anita Kravos, Vincenzo Crea, Jasmin Mattei. Firmano la sceneggiatura Anita Rivaroli e Margherita Vicario mentre le musiche del film sono composte dalla stessa Vicario con il produttore musicale Dade.

Gloria!, la trama

Ambientato in un istituto femminile nella Venezia di fine ‘700, Gloria! racconta la storia di Teresa, una giovane dal talento visionario, che, insieme a un gruppetto di straordinarie musiciste, scavalca i secoli e sfida i polverosi catafalchi dell’Ancien Régime inventando una musica ribelle, leggera e moderna. Pop!

Gloria! è una produzione tempesta con Rai Cinema, in coproduzione con tellfilm (Svizzera), con il contributo di MIC – Ministero della Cultura, Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, con il supporto di Ufficio Federale della Cultura Svizzero (UFC), con il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia – FVG Film Commission e della Ticino Film Commission. Al Cinema dall’11 aprile con 01 Distribution. Prodotto da Valeria Jamonte, Manuela Melissano e Carlo Cresto-Dina, coprodotto da Katrin Renz. Sul set del film, tempesta, ha adottato EcoMuvi, il disciplinare internazionale di sviluppo sostenibile per la certificazione delle produzioni audiovisive.

Gloria recensione del film di Sebastián Lelio

Gloria recensione del film di Sebastián Lelio

gloria recensioneÈ possibile vivere pienamente la vita a sessant’anni? È possibile per una donna che si è sempre vista ai margini, conquistare il centro della propria scena? A giudicare dalla protagonista di Gloria del regista cileno Sebastián Lelio, pare proprio di sì. Gloria è una quasi sessantenne divorziata. Lavora, è sola, ma ama la vita e non vuole darsi per vinta. Cerca ancora la felicità, magari l’amore, andando spesso a ballare. Incontra un uomo, Rodolfo, col quale vive una folgorante passione, ma proprio quando pensa di aver trovato la felicità, scopre che le cose non sono così facili come sembrano.

Il film è il ritratto di una donna, una commedia che parte in sordina e cresce, come la sua protagonista. Affronta coraggiosamente il tema della vita a sessant’anni – anche nei suoi aspetti solitamente taciuti come quello del sesso – con un realismo sincero, privo di ogni retorica, e con un’ironia sapientemente dosata.

gloria recensione posterLa protagonista, Paulina García, è bravissima in questo ruolo, per il quale ha meritato l’Orso d’Oro al Festival di Berlino, in cui coniuga vari aspetti: apparenza ordinaria, sensualità, vivacità, umorismo, forza. È madre amorevole, ma anche donna seducente, spericolata e casalinga, sfrontata e libera. Ricorda per certi versi le figure femminili nel cinema di Almodóvar. Ci sono anche rimandi precisi: la femminilità espressa nell’irrinunciabile cura di sé; il tacco a spillo su cui la donna può inciampare, ma sempre si riprende; l’avversione per i telefoni, attraverso cui passano comunicazioni sgradite, false o moleste, e che spesso fanno una brutta fine, qui in un paio di scene davvero godibilissime. Un’ispirazione riplasmata però in modo del tutto originale, con tutt’altri efficacissimi toni: più essenziali, asciutti, a volte anche impietosi e duri nel fotografare la solitudine e lo scorrere del tempo.

Le figure maschili, poi, sono quasi sempre infantili e fonte di problemi – l’ex marito e il nuovo compagno, Rodolfo (Sergio Hernández). Di fronte a loro il quesito è: cercare un uomo per essere felici, o piuttosto innanzitutto essere felici e magari, anche cercare un uomo? Tra le due prospettive si muove il percorso di Gloria. Il regista la segue, mostrandoci come cambia  il suo punto di vista. Lo vediamo sul suo volto e su quello degli altri personaggi. Il passaggio è sottolineato anche dalle canzoni che compaiono nel film e che Gloria spesso canta con trasporto: dagli amori finiti, ad altri che cominciano e poi di nuovo finiscono, con l’amante che sempre pone in essi grandi speranze, fino a Gloria di Umberto Tozzi, che diventa per la protagonista una sorta di inno a sé stessa, una nuova Gloria, protagonista della sua vita con forza, coraggio e determinazione. La pellicola è prodotta da Pablo Larraín, regista di No – I giorni dell’arcobaleno.

Gloria Guida: 10 cose che non sai sull’attrice

Gloria Guida: 10 cose che non sai sull’attrice

Icona della commedia sexy all’italiana, l’attrice Gloria Guida ha conquistato il cuore degli italiani nel corso di tutti gli anni Settanta, ottenendo un notevole successo anche all’estero. Grazie alla sua bellezza, alla sua spontaneità e alle sue buone capacità recitative è entrata a far parte dell’immaginario collettivo, distinguendosi in particolare per il ruolo della liceale.

Ecco 10 cose che non sai di Gloria Guida.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Gloria Guida biografia

Gloria Guida: la sua biografia

10. Aveva intrapreso una carriera da cantante. Prima di diventare una celebre attrice del panorama nazionale, la Guida aveva avuto modo di compiere i suoi primi passi nel mondo dello spettacolo come cantante. Iniziò infatti a 17 anni, nel 1972, partecipando alla manifestazione canora Un disco per l’estate, grazie a cui ottenne una prima popolarità. Dopo aver avuto modo di incidere qualche singolo, come L’uomo alla donna non può dire di no e Cuore, fatti onore, si candida per partecipare al Festival di Sanremo del 1973, non venendo però ammessa. Tale evento la spinge probabilmente a dedicarsi più alla carriera cinematografica, tralasciando quella musicale.

9. Ha abbandonato le scene. Dopo circa un decennio di attività cinematografica, l’attrice decide di rinunciare al grande schermo, concentrandosi invece sul teatro. Ben presto, tuttavia, annuncia il totale abbandono delle scene. Questo avviene in seguito al suo matrimonio, e la Guida afferma che tale decisione è stata da lei presa anche per poter avere più tempo di dedicarsi alla figlia. Tornerà soltanto nel 2009 in televisione per recitare nella serie Fratelli Benvenuti. Dal 2018, invece, ha intrapreso l’attività di conduttrice di programmi come Le ragazze e L’Attesa.

Gloria Guida: la sua filmografia

8. Ha recitato in celebri film italiani. Il debutto cinematografico avviene per lei grazie ai film La ragazzina e La minorenne, entrambi del 1974. Negli anni successivi, acquista sempre più popolarità grazie a titoli come Quell’età maliziosa (1975), Blue Jeans (1975), La novizia (1975), e La liceale (1975), che la consacra definitivamente. Reciterà poi anche in Il medico… la studentessa (1976), Scandalo in famiglia (1976), L’affittacamere (1976), Il triangolo delle Bermude (1978), La liceale nella classe dei ripetenti (1978), Avere vent’anni (1978), Travolto dagli affetti familiari (1978), L’infermiera di notte (1979), La liceale seduce i professori (1979), La liceale, il diavolo e l’acquasanta (1979), Fico d’India (1980), Bollenti spiriti (1981), La casa stregata (1982) e Sesso e volentieri (1982).

7. Ha preso parte ad alcune produzioni televisive. Dopo aver abbandonato il grande schermo, l’attrice ha particolarmente diradato le proprie presenze nel mondo dello spettacolo, comparendo solo a teatro e in alcune produzioni televisive. La prime di queste fu la commedia Se devi dire una bugia dilla grossa, del 1986. Nel 1988, invece, recita nelle due puntate che compongono la miniserie comica Festa di Capodanno. Dopo di ciò, si ritira dalle scene per tornarvi, come anticipato, soltanto nel 2009 con Fratelli Benvenuti, dove recita nel ruolo di Doris, moglie del protagonista Lorenzo, interpretato dall’attore Massimo Boldi.

Gloria Guida e Lino Banfi

6. Ha recitato in alcuni film con il noto attore. Quello della commedia sexy è un genere che ha visto avvicendarsi diversi nomi noti del cinema italiano. Tra questi vi è Lino Banfi, che ha avuto modo di recitare insieme alla Guida in diverse occasioni. La prima di queste fu per il film L’affittacamere, dove l’attore interpreta il futuro sposo della sorella della Guida, in un susseguirsi di imprevisti comici e piccanti. I due hanno poi nuovamente condiviso la scena in La liceale nella classe dei ripetenti, dove Banfi stavolta è il padre di lei, e in La liceale seduce i professori, dove i due attori sono invece legati dalla parentela zio-nipote. Hanno infine recitato insieme anche in L’infermiera di notte, replicando dinamiche già viste nei precedenti film.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Gloria Guida Johnny Dorelli

Gloria Guida e Johnny Dorelli

5. È sposata con il noto cantante e attore. Grazie allo spettacolo teatrale Accendiamo la lampada, del 1979, la Guida ha modo di conoscere il noto attore e cantante Johnny Dorelli, con il quale intraprende una lunga relazione. Dal loro amore nascerà poi la figlia Guendalina, per la quale la Guida deciderà di abbandonare le scene e dedicarsi alla famiglia. La coppia, infine, si sposerà ufficialmente soltanto nel 1991. Nel corso degli anni, hanno sempre mantenuto un velo di riservatezza sulla loro vita privata, evitando l’ingresso indesiderato del gossip in essa.

4. Hanno recitato insieme in alcuni film. Dopo essersi conosciuti sul palcoscenico di un teatro, i due hanno poi avuto modo di recitare insieme nel film Bollenti spiriti, del 1981, dove recitano nel ruolo di due eredi di uno stesso castello, trovandosi così a doverlo condividere malvolentieri. Il secondo titolo è invece Sesso e volentieri, basato su diversi episodi dove i due attori interpretano vari personaggi. La coppia ha infine avuto l’occasione di ritrovarsi anche sul set della miniserie Festa di Capodanno, uno degli ultimi titoli in cui ha recitato l’attrice.

Gloria Guida è su Instagram

3. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 26,5 mila persone. All’interno di questo, con un totale di oltre 900 post, la Guida è solita condividere numerose immagini relative alla propria quotidianità, tra curiosità e momenti di svago. Non mancano poi anche post relativi ai suoi nuovi lavori in televisione, come anche ricordi della sua passata carriera da attrice degli anni Settanta. Variegato e colorato, l’attrice ha sempre dimostrato una grande attenzione al proprio profilo, mantenendolo continuamente aggiornato.

Gloria Guida: oggi

2. È una conduttrice. A partire dal decennio appena trascorso la Guida è tornata ad essere un volto popolare della televisione italiana, prendendo da prima parte a programmi come Io canto, Lasciami cantare!, e Tale e quale show, dove ha avuto modo di impersonare le cantanti Patty Pravo, Raffaella Carrà, Arisa e Noemi. In seguito, ha collaborato come inviata per il programma Verissimo, mentre dal 2018 al 2019 ha condotto Le ragazze, dove si proponevano eventi della storia italiana raccontati attraverso il punto di vista di donne diverse per estrazione sociale e culturale.

Gloria Guida: età e altezza

1. Gloria Guida è nata a Merano, in Trentino-Alto Adige, Italia, il 19 novembre 1955. L’attrice è alta complessivamente 170 centimetri.

Fonte: IMDb

Gloria Bell: tutto quello che c’è da sapere sul film con Julianne Moore

Al regista cileno Sebastian Lelio si devono alcuni dei più entusiasmanti e memorabili personaggi femminili apparsi negli ultimi anni sul grande schermo. Con film come Una donna fantastica, Disobedience e Il prodigio ha non solo dato prova di grande sensibilità nel raccontare l’universo femminile ma si è anche distinto come uno dei registi più interessanti della sua generazione. Il film che lo ha reso noto è però Gloria, del 2013, del quale nel 2018 Lelio ha realizzato un remake in lingua inglese intitolato Gloria Bell. Il motivo? L’imperdibile occasione di lavorare con l’attrice premio Oscar Julianne Moore.

Lelio ha infatti dichiarato di aver maturato l’interesse a realizzare una versione statunitense del suo film cileno per poter scoprire in che modo il personaggio di Gloria potesse cambiare nel nuovo contesto e soprattutto in mano ad un’attrice come Moore. Il risultato è dunque un film che segue in tutto e per tutto quanto già fatto dal lungometraggio del 2013, ma nel quale si inseriscono le ovvie differenze culturali e geografiche. Un’operazione dunque rischiosa ma che è poi stata molto apprezzata dalla critica e ha permesso ad un più ampio pubblico di scoprire Gloria e la sua irresistibile voglia di vita.

Naturalmente non è necessario aver visto il film cileno prima di lanciarsi nella visione di Gloria Bell, lungometraggio capace di incuriosire, appassionare ed emozionare. Per chi dunque è alla ricerca di un film che, libero da ogni orpello, racconta una storia d’emancipazione femminile, questo è il film giusto. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di Gloria Bell

Protagonista del film è Gloria Bell, una donna di cinquant’anni con due figli ormai adulti e un divorzio alle spalle. Nonostante la routine e la solitudine di tutti i giorni, Gloria non ha però nessuna intenzione di smettere di godersi la vita e di credere all’amore, tra notti di balli sfrenati nei club di Los Angeles e amanti passeggeri. Proprio durante una di queste serate, incontra Arnold e tra loro nasce una passione inaspettata, che li travolgerà con tutte le sue gioie e, soprattutto, le sue complicazioni. Ma per Gloria Bell, in fondo, nulla è insuperabile finché si può continuare a danzare sulle note della vita.

Il cast di Gloria Bell

Nel film si ritrova la premio Oscar Julianne Moore nel ruolo di Gloria Bell, ex moglie di Dustin, madre di Peter e Anne, figlia di Hilary, nonché interesse amoroso di Arnold e amica di Vicky. Ad interpretare il primo di questi, Dustin, vi è l’attore Brad Garrett, mentre i figli Peter e Anne sono interpretati da Michael Cera e Caren Pistorius. Hilary, la madre di Gloria, ha invece il volto di Holland Taylor, mentre il noto attore John Turturro interpreta l’interesse amoroso Arnold. Sia Moore che Turturro avevano recitato insieme in Il grande Lebowski, pur senza condividere mai la scena. Nel ruolo dell’amica Vicky, invece, vi è l’attrice Rita Wilson.

Gloria Bell cast Julianne Moore

Jeanne Tripplehorn ricopre il ruolo di Fiona Mason, la nuova moglie di Dustin, mentre completano il cast Chris Mulkey nel ruolo di Charlie, Barbara Sukowa in quello di Melinda e Alanna Ubach in quello di Veronica. Tyson Ritter è il vicino di casa di Gloria, mentre cassi Thomson interpreta Virginia. Infine, l’attore Sean Astin, noto per aver interpretato Sam ne Il Signore degli Anelli, ricopre qui il ruolo di Jeremy. Il ruolo era in realtà stato originariamente scritto per Corey Feldman, ma a causa di un conflitto di riprese, Feldman ha rifiutato il ruolo e lo ha offerto a Sean Astin, un suo caro amico sin dai tempi del film I Goonies, dove hanno recitato insieme.

Gloria Bell: la colonna sonora del film

Per un film con una protagonista che ama tanto lanciarsi in pazze serate a base di alcol e musica o che in generale ascolta quante più canzoni possibili anche nel corso della propria giornata, un elemento fondamente è decisamente la colonna sonora. Nel film, oltre ad alcune musiche originali, si possono dunque ritrovare brani come Total Eclipse of the Heart di Bonnie Tyler, No More Lonely Nights di Paul McCartney, Alone Again (Naturally) di Gilbert O’Sullivan, A Little More Love di Olivia Newton-John, e naturalmente Gloria, il celebre brano di Umberto Tozzi qui presente però nella versione incisa da Laura Branigan.

Il trailer di Gloria Bell e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Gloria Bell grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 14 febbraio alle ore 21:10 sul canale Rai Movie.

Globi d’Oro 2020, tutti i vincitori

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Globi d’Oro 2020, tutti i vincitori

Sono stati annunciati i vincitori dei Globi d’Oro 2020, il premio cinematografico italiano che viene assegnato con cadenza annuale dai giornalisti della stampa estera accreditata in Italia. Di seguito tutte le nomination.

Tutti i Globi d’Oro 2020

  • Miglior film – Volevo nascondermi – Giorgio Diritti
  • Miglior attore – Pierfrancesco Favino – Hammamet
  • Miglior attrice Valeria Bruni Tedeschi – Aspromonte
  • Migliore regia Damiano e Fabio D’Innocenzo – Favolacce
  • Migliore sceneggiatura Damiano e Fabio D’Innocenzo – Favolacce
  • Miglior Commedia Tolo Tolo
  • Miglior Fotografia Matteo Cocco – Volevo nascondermi
  • Miglior Serie TV The New Pope
  • Miglior opera prima Picciridda di Paolo Licata 
  • Miglior Cortometraggio L’amore oltre il tempo
  • Miglior documentario Vulnerabile bellezza
  • Miglior Colonna Sonora – Pericle Odierna – Picciridda
  • Premio alla carriera a Sandra Milo
  • Globo come Giovane Promessa Virginia Apicella – Nevia
  • Gran Premio della Stampa Estera Carlo Poggioli

Globi d’Oro 2020, ecco le nomination

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Globi d’Oro 2020, ecco le nomination

Sono stati annunciati i nominati ai Globi d’Oro 2020, il premio cinematografico italiano che viene assegnato con cadenza annuale dai giornalisti della stampa estera accreditata in Italia. Di seguito tutte le nomination.

Le nomination ai Globi d’Oro 2020

Miglior Film
Pinocchio
Volevo nascondermi
Picciridda – Con i Piedi nella Sabbia

Migliore Regia
Giorgio Diritti, Volevo nascondermi
Matteo Garrone, Pinocchio
Damiano e Fabio D’Innocenzo, Favolacce

​​​Miglior Opera Prima
Picciridda – Con i Piedi nella Sabbia, Paolo Licata​

​​​​Miglior Attrice
Paola Lavini, Volevo nascondermi
Marta Castiglia, Picciridda – Con i Piedi nella Sabbia
Valeria Bruni Tedeschi, Aspromonte – La Terra degli Ultimi

​​​​Miglior Attore
Elio Germano, Volevo nascondermi
Luca Marinelli, Martin Eden
Pierfrancesco Favino, Hammamet

Premio Giovane Promessa
Virginia Apicella, Nevia

Migliore Sceneggiatura
Volevo Nascondermi, Giorgio Diritti, Tania Pedroni, Fredo Valla
Favolacce, Damiano e Fabio D’Innocenzo
Picciridda – Con i Piedi nella Sabbia, Paolo Licata e Catena Fiorello

​​Miglior Fotografia
Volevo nascondermi, Matteo Cocco
Pinocchio, Nicolaj Bruel
Aspromonte – La Terra degli Ultimi, Stefano Falivene

Gran Premio della Stampa Estera
Carlo Poggioli, costumista

Premio alla Carriera
Sandra Milo

Miglior Serie Tv
Diavoli
L’Amica Geniale – Storia del Nuovo Cognome
The New Pope

Miglior Commedia
Tolo Tolo, Checco Zalone
Odio l’estate, Massimo Venier
7 ore per farti innamorare, Giampaolo Morelli

​​​Miglior Colonna Sonora​
Marco Biscarini, Volevo nascondermi
Pericle Odierna, Picciridda – Con i Piedi nella Sabbia
Nicola Piovani, Aspromonte – La Terra degli Ultimi

​​​​Miglior Documentario
La passione di Anna Magnani, Enrico Cerasuolo
Vulnerabile bellezza, Manuele Mandolesi
La Mafia non è più quella di una volta, Franco Maresco

Miglior Corto
Gli occhi dell’altro, Rosario Errico
Delitto naturale, Valentina Bertuzzi
L’amore oltre il tempo, Emanuele Pellecchia

La cerimonia di premiazione si terrà il 15 luglio.

Globi d’Oro 2018: le foto degli ospiti della serata

Globi d’Oro 2018: le foto degli ospiti della serata

Ecco le foto degli ospiti d’onore della serata di premiazione dei Globi d’Oro 2018. L’associazione della Stampa Estera in Italia annuncia i vincitori della 58a edizione dei Globi d’Oro, i premi della Stampa estera al cinema italiano, che saranno consegnati questa sera durante la cerimonia di premiazione, a inviti, a Villa Medici, insieme con i premi speciali.

Ecco le foto di Aurora Leone:

Globi d’Oro 2018: ecco tutti i vincitori

Globi d’Oro 2018: ecco tutti i vincitori

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Globi d’Oro 2018: ecco tutti i vincitori

L’associazione della Stampa Estera in Italia annuncia i vincitori della 58a edizione dei Globi d’Oro, i premi della Stampa estera al cinema italiano, che saranno consegnati questa sera durante la cerimonia di premiazione, a inviti, a Villa Medici, insieme con i premi speciali: il Globo d’Oro alla Carriera al regista Gianni Amelio, il Gran Premio della Stampa Estera a L’esodo di Ciro Formisano.

I titoli che concorrono al premio Globo D’Oro vengono selezionati ogni anno dal comitato cinema della Stampa Estera, fra le opere della stagione in corso. I premi vengono assegnati con votazione, da una giuria di trentatré giornalisti stranieri. Quest’anno sono stati selezionati 31 lungometraggi, 71 documentari e 90 cortometraggi.

Il Comitato Cinema della Stampa Estera è composto da: Richard Heuzé, Tatiana Covor, Peter Loewe, Bernard Bedarida, Carmen Del Vando, Teresa Bustelo.

A seguire l’elenco dei premi assegnati con le motivazioni.

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO

Stai Sereno di Daniele Stocchi

Motivazione

Per come illustra, con assoluta economia di tempo e mezzi, e senza mai cadere nella pedanteria o nel pietismo, lo smarrimento e la vergogna dei tanti che perdono il lavoro ma sono invitati ad essere sereni. Quelli che, diventati i nuovi poveri, sono costretti a fingere che tutto va bene.

MENZIONE SPECIALE al cortometraggio Numeruomini di Gianfranco Ferraro

 Motivazione

Una speciale menzione va a “Numeruomini”, prodotto dalla ONG CESVI di Bergamo, realizzato con il sostegno di Brembo, che si occupa di integrazione di migranti minorenni arrivati in Italia da soli. Ci è sembrato giusto incoraggiare questa collaborazione tra una ONG e una grande azienda con l’augurio che anche altre realtà come queste possano seguirne l’esempio di responsabilità sociale.

MIGLIOR DOCUMENTARIO

Caravaggio – L’anima e il sangue di Jesús Garcés Lambert

Motivazione

A partire dai documenti originali dopo un’approfondita indagine in diversi archivi storici, la narrazione si sviluppa su due livelli: quello della digressione artistica con un’eccellente citazione dei luoghi e delle opere dell’artista, mentre l’uomo viene esplorato attraverso scene evocative e simboliche, come metafore della condizione esistenziale di Caravaggio, consentendo di entrare nella sua mente, nei suoi impulsi irrefrenabili.

MIGLIOR MUSICA

Dove non ho mai abitato – Pino Donaggio

Motivazione

Per aver saputo completare, con le sue composizioni musicali raffinate, l’atmosfera elegante e sofisticata raccontata da Paolo Franchi nel film “Dove non ho mai abitato”, e sublimare i sentimenti e le emozioni dei due protagonisti.  

MIGLIOR FOTOGRAFIA 

The Place – Fabrizio Lucci

Motivazione

Per aver dato una luce particolare al lato oscuro che c’è in noi e aver punteggiato di molteplici sfumature l’interno cupo di un bar romano nel quale si confidano insospettabili protagonisti.

MIGLIOR OPERA PRIMA

Maria per Roma di Karen Di Porto

Motivazione

Perché il cinema è questo, farci guardare la realtà da un punto di vista sempre nuovo e il cinema di Karen Di Porto guarda il mondo con gentilezza e sottile ironia. “Maria per Roma” si muove tra inconcludenti casting, usuali approfittatori ed esilaranti personaggi con la leggerezza di una piuma. 

MIGLIOR COMMEDIA

Ammore e malavita dei Manetti Bros.

Motivazione 

Per aver saputo trasformare la classica commedia all’italiana in una pittoresca Sceneggiata Napoletana, fatta di crisi isteriche, grandi sentimenti e sparatorie ma senza dimenticare l’amore, anzi, l’Ammore e la musica neomelodica, due inimitabili caratteristiche partenopee!

MIGLIOR SCENEGGIATURA

La ragazza nella nebbia – Donato Carrisi

Motivazione

A Donato Carrisi per aver trasformato il suo romanzo criminale in una sceneggiatura spettacolare che rende i personaggi credibili e fedeli sullo schermo conservando l’intensità e tutta l’atmosfera del suo libro.

GRAN PREMIO DELLA STAMPA ESTERA 

L’esodo di Ciro Formisano

Motivazione

Un film dal grande coraggio che riflette una realtà invisibile, scomoda ma estremamente vera. Un’immagine forte della frattura esistente tra il “palazzo” e la vita vera. Un vero film politico.

Un esempio anche di perfetta simbiosi tra il lavoro del regista e l’interpretazione eccezionale dell’attrice Daniela Poggi.       

MIGLIOR ATTRICE

Paola Cortellesi  – Come un gatto in tangenziale

Motivazione

A Paola Cortellesi che fin dalla prima immagine di “Come un gatto in tangenziale” provoca un’immediata empatia nello spettatore: il suo tono a volte verace a volte dolce fa di lei una delle attrici più spiritose del cinema italiano.

MIGLIOR ATTORE

Luca Marinelli  –  Una questione privata

Motivazione

Luca Marinelli che in “Una questione privata” mostra la sua totale devozione al cinema dando di nuovo una grande prova di recitazione nell’ultimo gioiello diretto da Paolo e Vittorio Taviani.

Toni Servillo  – La ragazza nella nebbia

Motivazione

A Toni Servillo, attore che ci ha regalato un Andreotti surreale, un Berlusconi con una somiglianza da brivido per arrivare al corrotto e alternativo ispettore Vogel, con una tale bravura e naturalezza come se fosse al ristorante e si godesse la vita mentre passa dal primo al secondo.

MIGLIOR FILM

L’intrusa di Leonardo Di Costanzo

Motivazione

Per aver sfidato il pubblico scegliendo un racconto frammentario che va ad incastrarsi come un puzzle logico e visivo fino alla sorprendente soluzione: il mosaico è completo.

GLOBO D’ORO ALLA CARRIERA a Gianni Amelio

Motivazione

A Gianni Amelio che ci ha regalato tanti gioielli cinematografici, da “Colpire al cuore”, “Porte aperte”, “Il ladro di bambini”, fino a “La tenerezza”, descrivendo nel suo cinema indimenticabili figure paterne, rendendole centri di gravitazione creativa attorno ai quali costruire storie meravigliose.

L’Associazione della Stampa Estera in Italia, fondata nel 1912, conta 350 corrispondenti esteri che rappresentano media di 54 Paesi.

Globi d’Oro 2017: tutti i vincitori

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Globi d’Oro 2017: tutti i vincitori

Sono stati assegnati i Globi d’Oro 2017, i premi di cinema che l’Associazione della Stampa Estera in Italia assegna da cinquantasette anni nella cornice di Villa Medici a Roma.

Ecco i Globi d’oro 2017

MIGLIOR FILM
La stoffa dei sogni di Gianfranco Cabiddu

MIGLIOR ATTORE
Renato Carpentieri per La tenerezza di Gianni Amelio

MIGLIOR ATTRICE
Isabella Ragonese per Il padre d’Italia di Fabio Mollo

MIGLIOR COMMEDIA
Lasciati andare di Francesco Amato

MIGLIOR OPERA PRIMA
La ragazza del mondo di Marco Danieli

MIGLIOR SCENEGGIATURA
La pazza gioia di Paolo Virzì e Francesca Archibugi

MIGLIOR MUSICA
Enzo Avitabile per Indivisibili di Edoardo De Angelis

MIGLIOR FOTOGRAFIA
Daria D’Antonio per La pelle dell’orso di Marco Segato

MIGLIOR DOCUMENTARIO
L’uomo che non cambiò la storia di Enrico Caria

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO
Penalty di Aldo Iuliano

I premi già precedentemente assegnati sono quelli a Restaurare il cielo di Tommaso Santi, a cui va il Gran Premio della Stampa Estera, e Dario Argento, che riceverà il Globo d’Oro alla Carriera. I premi vengono assegnati con votazione, da una giuria di trentatré giornalisti stranieri. Quest’anno sono stati selezionati 28 lungometraggi, 72 documentari e 90 cortometraggi.

Globi d’Oro 2016: annunciati i vincitori

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Globi d’Oro 2016: annunciati i vincitori

Lo chiamavano Jeeg Robot di Gabriele MainettiPerfetti sconosciuti di Paolo Genovese si confermano trionfatori della stagione dei premi, conquistando i Globi d’Oro rispettivamente per il miglior film e la migliore commedia. I Globi sono i riconoscimenti assegnati dai membri dell’Associazione della Stampa Estera in Italia ai film italiani.

Tra i vincitori di questa 56esima edizione, vanno sottolineate due menzioni speciali: il Gran Premio della Stampa Estera a Fuocoammare di Gianfranco Rosi, già Orso d’Oro alla Berlinale, e il Globo d’Oro alla Carriera a Nicoletta Braschi e Roberto Benigni.

Ecco l’elenco completo dei premi assegnati e le rispettive motivazioni.

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO

Premiato: Tra le dita di Cristina K. Casini

Motivazione:

A Cristina K. Casini, che ha saputo con poesia, delicatezza e un tocco di surrealismo, fotografare i sentimenti che risiedono in uno scatto.

MIGLIOR DOCUMENTARIO

Premiato: If Only I Were That Warrior di Valerio Ciriaci

Motivazione:

Per il coraggio, l’equilibrio e la maestria tecnica, davvero notevoli per un’opera prima, con cui getta luce sulle pagine buie del passato coloniale italiano, aprendo uno squarcio sulle troppe amnesie che lo circondano.

MIGLIOR MUSICA

Premiato: Carlo Crivelli per Sangue del mio sangue

Motivazione:

Per aver saputo rendere, con pari efficacia e armonia, le atmosfere di due epoche così diverse tra loro: il ‘600 e i giorni nostri.

MIGLIOR FOTOGRAFIA

Premiato: Fabio Zamarion per La corrispondenza di Giuseppe Tornatore

Motivazione:

Con sfumature ora gotiche ora mediterranee Fabio Zamarion ha saputo tradurre in meravigliose immagini i toni drammatici e il tessuto narrativo dell’intenso film di Giuseppe Tornatore, dove convivono vita e morte, realtà e immaginazione.

MIGLIOR OPERA PRIMA

Premiato: L’Attesa di Piero Messina

Motivazione:

Il film è poesia pura, con splendide riprese. Vi è interiorità, vi sono silenzi eloquenti, come nell’abbraccio silenzioso della fine che dice più di mille parole. Grazie alla raffinatezza nel presentare i sentimenti attraverso immagini bellissime, ci sembra chiaro che abbiamo a che fare con un promettente talento del cinema italiano che mette la sua Sicilia in primo piano.

MIGLIOR COMMEDIA

Premiato: Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese

Motivazione:

Per una commedia tagliente, che, fedele alla tradizione italiana, svela vizi e virtù del terzo millennio e con un finale amarognolo sa omaggiare degnamente il Maestro Ettore Scola e la sua Terrazza ormai vuota.

MIGLIOR SCENEGGIATURA

Premiato: Ivan Cotroneo e Monica Rametta per Un bacio

Motivazione:

Quello che noi della giuria del Globo d’Oro abbiamo apprezzato, nella sceneggiatura del film “Un Bacio”, è stato il coraggio di raccontare, con fantasia e sensibilità, un tema particolarmente complesso, come è quello del bullismo e dell’omofobia.

MIGLIOR ATTRICE

Premiata: Ondina Quadri per Arianna

Motivazione:

Per un’interpretazione mirabolante che in un modo poetico chiude le porte dell’infanzia e con delicatezza affronta i dubbi della prima giovinezza, rendendo universale la domanda sul proprio essere.

MIGLIOR ATTORE

Premiato: Elio Germano per Alaska

Motivazione:

Ad un attore che riesce sempre a superarsi in bravura e intensità e a creare personaggi spessi e intensi utilizzando mezzi e aiuti anche non ‘ortodossi’. Con la sfida totale il risultato aumenta.

MIGLIOR FILM

Premiato: Lo chiamavano Jeeg Robot di Gabriele Mainetti

Motivazione:

Un premio doppiamente motivato. Perché confronta per la prima volta il mondo coriaceo della periferia romana con la carica esplosiva della “science fiction”. Perché si è imposto all’attenzione di tutti grazie ad uno straordinario passaparola.

GRAN PREMIO 2016 DELLA STAMPA ESTERA
Fuocoammare di Gianfranco Rosi

Motivazione:

Il “Gran Premio della Stampa Estera 2016” rende omaggio a un’opera forte che è un grido di rivolta di fronte a una tragedia continua ormai percepita con rassegnazione, come una sorta di normalità. “Fuocoammare” descrive un popolo di pescatori che accoglie a braccia aperte tutto quello che viene dal mare, compresa la disperazione umana, con una generosità che riscatta l’Europa dal filo spinato e delle ossessioni identitarie.

GLOBO D’ORO 2016 ALLA CARRIERA
Premiati: Nicoletta Braschi e Roberto Benigni

Motivazione:

L’Associazione della Stampa Estera consegna il “Globo d’Oro 2016 alla Carriera” alla coppia più popolare del cinema italiano di oggi. Fuori dagli schemi in tutto, loro due non raccontano la cultura, la fanno. Più italiani tra gli italiani, rappresentano una vera quintessenza dell’imprevedibile anima di questo Paese. Sanno di continuo tradurre l’arduo in un linguaggio universale che affascina e incanta. Una coppia la cui carriera ha raggiunto e superato vette e sogni.

Globi d’oro 2014: tutti i vincitori

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globi d'oro 2014Dopo i David, continua con i Globi d’Oro la lista dei premi assegnati al nostro cinema. Vincitori di questa edizione del premio sono Virzì, Sibilia e Oleotto. Di seguito la lista completa dei vincitori dei premi assegnati dall’Associazione della Stampa Estera in Italia:

Miglior Film
Il Capitale Umano di Paolo Virzì

Gran Premio
In grazia di Dio di Edoardo Winspeare

Miglior Opera Prima
Zoran, il mio nipote scemo di Matteo Oleotto

Miglior Commedia
Smetto quando voglio di Sydney Sibilia

Miglior Attore Protagonista
Antonio Albanese per l’Intrepido

Miglior Attrice Protagonista
Sara Serraiocco per Salvo

Miglior Fotografia
Stefano Falivene per Still Life di Uberto Pasolini

Miglior Sceneggiatura
La mafia uccide solo d’estate di Pierfrancesco Diliberto (Pif), Michele Astori e Marco Martani

Migliori musiche
Pivio e Aldo De Scalzi per Song ‘e Napule

Miglior Documentario
The Stone River di Giovanni Donfrancesco

Miglior Cortometraggio
Sassywood di Antonio Andrisani e Vito Cea

Globi d’oro 2013-14: le candidature

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Globi d'oro 2013-14L’Associazione della Stampa Estera in Italia è felice di annunciare i nominati per la 54a edizione del GLOBO D’ORO, premio al cinema italiano. La consegna dei Premi avrà luogo presso Palazzo Farnese (Roma) GIOVEDÌ 12 GIUGNO. Durante la cerimonia verrà assegnato anche il PREMIO ALLA CARRIERA a CLAUDIA CARDINALE e il GRAN PREMIO DELLA STAMPA ESTERA.

FINALISTI GLOBI D’ORO 2013-14

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO

Bike Roulette regia di Davide Enrico Agosta

Io non ti conosco regia di Stefano Accorsi

Mia regia di Diego Botta

Sassiwood regia di Antonio Andrisani e Vito Cea per

The Deep regia di Haider Rashid

MIGLIOR DOCUMENTARIO

Ciò che mi nutre me distrugge regia di Ilaria De Laurentis e Raffaele Brunetti 

Dell’arte alla guerraregia di Silvia Luzi e Luca Bellino

Il carattere italiano regia di Angelo Bozzolini

Le cose belle regia di Agostino Ferrente e Giovanni Piperno

The Stone Riverregia di Giovanni Donfrancesco

MIGLIOR MUSICA

Giorgio Ciampà per Il sud è niente 

Pivio e Aldo De Scalzi per Song’ e Napule

Fratelli Mancuso per Via Castellana Bandiera

Franco Piersanti per Anni felici 

Paolo Seget per Piccola Patria

 

MIGLIOR SCENEGGIATURA

Emma Dante, Lucia Eminenti e Giorgio Vastaper Via Castellana Bandiera

Mirko Lucatelli e Giuditta Tarantelli per I corpi estranei 

Pif, Michele Astori e Marco Martani per La mafia uccide solo d’estate

Matteo Oleotto, Daniela Gambaro, Marco Pettenello ePier Paolo Piciarelli perZoran il mio nipote scemo 

Paolo Virzì, Francesco Bruni e Francesco Piccolo per Il capitale umano

MIGLIOR FOTOGRAFIA

Luca Bigazzi per L’intrepido 

Daniele Ciprì per Salvo

Michele D’Attanasio per In grazia di Dio 

Stefano Falivene per Still Life

Luciano Tovoli per Che strano chiamarsi Federico

MIGLIOR COMMEDIA

Song’ e Napule regia diMarco e Antonio Manetti

La sedia dell felicità regia di Carlo Mazzacurati

Zoran il mio nipote scemo regia diMatteo Oleotto

La mafia uccide solo d’estate regia di Pif

Smetto quando voglio regia di Sydney Sibilia

MIGLIOR OPERA PRIMA

Border regia di Alessio Cremonini

Il sud è nienteregia di Fabio Mollo

Zoran il mio nipote scemo regia di Matteo Oleotto

La mafia uccide solo d’estate regia di Pif

The Special Need regia diCarlo Zoratti

MIGLIOR ATTORE

Antonio Albanese per L’intrepido

Giuseppe Battiston per Zoran il mio nipote scemo

Fabrizio Bentivoglio per Il capitale umano

Alessandro Roja per Song’e Napule

Filippo Timi per I corpi estranei

MIGLIOR ATTRICE

Celeste Cascairo per In Grazia di Dio

Elena Cotta per Via Castellana Bandiera

Miriam Karlkvist per Il sud è niente

Micaela Ramazzotti per Anni Felici

Sara Serraiocco per Salvo

MIGLIOR FILM

Zoran il mio nipote scemo regia di Matteo Oleotto

La mafia uccide solo d’estate regia di Pif

Smetto quando voglio regia di Sydney Sibilia

Il capitale umano regia di Paolo Virzì

In Grazia di Dioregia di Edoardo Winspeare

Giuria Globo d’Oro 2013-14

Megan Williams, Canada, CBC (Coordinatore del Globo d’Oro)

Richard Heuze’, Francia, Le Figaro (Coordinatore del Globo d’Oro)

Bernard Bedarida, Francia-Svizzera, Eurovision

Marina Collaci, Italia-Germania, WDR Radio

Carmen Del Vando Blanco, Spagna, Canal sur Radio

Cristina Gonzales, Venezuela, Ultimas Noticias

Christa Langen Peduto, Germania, Augsburger Allgemeine Zeitung

Peter Loewe, Svezia, Dagens Nyheter

Dimitrios Mihouis, Grecia, freelance

Michaela Namuth, Germania, Brand Eins

Milica Ostojic , Serbia, Vecernje Novosti

Marcelle Padovani, Francia, Le Nouvel Observateur

Elena Postelnicu, Romania,Radio Romania

Dennis Redmont, USA

Vera Shcherbakova, Russia, ITAR-TASS

Domenico Stinellis, Italia, Associated Press

Constanze Templin, Germania, ZDF

Hedwig Zeedijk, Belgio-Olanda, Belga VRT- Radio Televisione

Giuria Cortometraggio

Carmen Córdoba,  (Capo Giuria)

Bernard Bedarida, Francia-Svizzera, Eurovision

Cristina Gonzales, Venezuela, Ultimas Noticias

Ewout Kieckiens, , Olanda, Reformatorisch Dagblad

Mario Osorio, Messico, Notimex

Giuria Documentari

Carmen del Vando Blanco, Spagna, Canal sur Radio (Capo Giuria)

Marie Delphine Bonada , Svizzera

Maryvonne Le Pennec, Francia, Agra-Europe

Vera Shcherbakova, Russia, ITAR-TASS

Luciana Zigiotti, Italia

Global James Bond Day: 50 anni di 007

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Global James Bond Day: 50 anni di 007

Venerdì 5 ottobre, sarà il Global James Bond Day, che celebra il 50° anniversario della serie dei film di James Bond. Con 23 film prodotti fino ad oggi, la serie di 007 è la più

Global Frequency: la FOX produrrà un pilot dal fumetto DC Comics

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global-frequencyArriva da Deadline l’annuncio che la Fox si è impegnata ufficialmente a produrre un nuovo pilot basato su un’alta proprietà della DC Comics, il fumetto Global Frequency, una miniserie di 12 numeri edito dalla DC Comics Wildstorm Pubblicazioni. La serie racconta di un’organizzazione segreta che risolve crminimi spinosi arruolando una serie di operatori investigativi. Il fumetto è stato creato da Warren Ellis (Red) che verrà coinvolto come produttore esecutivo della serie al fianco di Jerry Bruckheimer, Rockne S. O’Bannon e Jonathan Littman. Il pilot si baserà su una sceneggiatura scritta da Rockne S. O’Bannon (Farscape e Defiance).

Questo è il terzo tentativo di costruire una serie su questo fumetto, dato che nel 2005 fu prodotto un altro pilota mai andato in onda. Nel 2009 anche il networ americano The CW aveva assunto lo scritto Scott Nimerfro per sviluppare un adattamento seriale ma anche in quel caso non se ne fece mai niente di buono. Che sia la volta buona?

Gli Young Avengers stanno arrivando nel MCU? Ecco 10 segnali

Gli Young Avengers stanno arrivando nel MCU? Ecco 10 segnali

Kevin Feige l’aveva confermato tempo faStiamo preparando il terreno.”, riferendosi al possibile arrivo degli Young Avengers nel MCU. Ma quali sono gli indizi concreti di questa prospettiva? Quali indizi sono stati seminati nel corso degli ultimi anni?

Ecco qualche suggerimento:

I rumor sulla serie di Disney +

young avengers

Le ultime indiscrezioni trapelate dal podcast di Daniel Richtman hanno ipotizzato che i Marvel Studios starebbero sviluppando non un film, ma una serie tv destinata alla piattaforma di Disney + sugli Young Avengers e che anche i Campioni di Los Angeles (The Campions) potrebbero essere coinvolti nella trama insieme ad America Chavez a.k.a. Miss America. Sarà davvero così?

Più spazio per personaggi LGBT

Come dichiarato da Kevin Feige nei mesi scorsi, il MCU è pronto ad accogliere personaggi LGBT aprendosi ad una rappresentazione sempre più omogenea della società (un esempio sarà Gli Eterni, con il primo supereroe gay dei Marvel Studios), e considerando le run originali dei fumetti, alcuni Giovani Vendicatori si adatterebbero perfettamente a quella descrizione…

Kate Bishop

Kate Bishop

Come annunciato nei mesi scorsi, Kate Bishop sarà la co-protagonista della serie di Disney + su Occhio di Falco, e la storia si concentrerà sulle avventure dei due supereroi. Il personaggio è uno dei membri originali degli Young Avengers, quindi questo potrebbe essere un primo segnale del futuro arrivo del team nel MCU

Cassie Lang

Un altro membro degli Young Avengers nei fumetti è Cassie Lang, figlia di Scott Lang già introdotta nel MCU in due versioni, una bambina e una adolescente. La seconda potrebbe candidarsi a entrare nel team ereditando i poteri del padre e diventando così la nuova Ant-Man.

Hulkling

Teddy Altman è uno deipersonaggi più complessi dei fumetti Marvel, oltre a essere un alieno Skrull, che nel MCU sono stati dipinti in maniera del tutto diversa dall’originale. In questo senso Hulkling avrebbe tutte le possibilità di apparire nelle prossime fasi come un abitante della Terra sotto copertura che si sta nascondendo dai Kree…

Wiccan

William Kaplan aka Wiccan è un supereroe con proprietà magiche, praticamente il corrispettivo di una Scarlet Witch o di un Doctor Strange, reduce da una storia complicata e legami familiari difficili. In molti sostengono che sarà introdotto a partire dalla serie WandaVision, ma staremo a vedere…

Speed

Alcune voci delle ultime settimane hanno suggerito il possibile ritorno di Quicksilver nel MCU grazie all’intercessione di Doctor Strange nel sequel, ma se così non fosse l’universo avrebbe bisogno di un nuovo eroe superveloce. Quindi perché non introdurre Thomas Shepherd, aka Speed?

Ms. Marvel

Sappiamo che lo studio Kevin Feige è già al lavoro su un progetto che avrà come protagonista Ms. Marvel, uno degli alter ego di Captain Marvel che ha debuttato nel 2013 sui fumetti. Nella versione originale Kamala Khan è un’adolescente americana di origini pakistane che ammira molto Carol Danvers e che acquisisce accidentalmente il potere della superelasticità, entrando a far parte dei Vendicatori. Sarà quindi questo il destino dell’eroina nel MCU? Oppure la rivedremo in azione anche nel sequel di Captain Marvel annunciato che arriverà, molto probabilmente, nella Fase 5?

Miles Morales

SPIDER-MAN (MILES MORALES)

Lo Spider-Man di Miles Morales è in realtà un membro dei Champions, ma nulla seclude che il suo ruolo del MCU venga riadattato per entrare negli Young Avengers (con la speranza che Sony e Disney possano trovare un accordo).

Ironheart

Riri Williams è uno dei personaggi più controversi della storia recente della Marvel Comics, ora conosciuta come Ironheart, ma originariamente esordì nel ruolo di Iron Man nel 2014 tra l’amore e l’odio dei fan. E ora che i Marvel Studios sono sempre più aperti alla possibilità di dedicare spazio alle eroine – sfruttando la scia del successo di Captain Marvel al botteghino – Riri potrebbe essere l’erede perfetta di Tony Stark nel MCU dopo l’addio di Robert Downey Jr.

Leggi anche – Young Avengers: 10 personaggi che potrebbero arrivare nel MCU

Fonte: CBR

Gli X-Wing si alzano in volo nel nuovo poster IMAX di Star Wars

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Gli X-Wing si alzano in volo nel nuovo poster IMAX di Star Wars

Poe Dameron (Oscar Isaac) e gli X-Wing in formazione da battaglia sono i protagonisti del nuovo poster IMAX di Star Wars il Risveglio della Forza.

LEGGI LA RECENSIONE

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Star Wars Il Risveglio della Forza è arrivato sul grande schermo il 16 dicembre 2015 con un cast che include il ritorno di Harrison Ford, Carrie Fisher, Mark Hamill, Anthony Daniels, Peter Mayhew e Kenny Baker con le nuove aggiunte John BoyegaDaisy RidleyAdam DriverOscar IsaacAndy SerkisDomhnall GleesonLupita Nyong’oGwendoline Christie Max von Sydow.

Gli X-Men sbarcheranno nella Terra Selvaggia?

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Gli X-Men sbarcheranno nella Terra Selvaggia?

L’universo cinematografico degli X-Men si sta espandendo in maniera sostanziosa anche se apparentemente poco programmatica. Le ambizioni ovviamente crescono a ogni successo di Bryan Singer. Deadpool sembra ormai un colpo sicuro, c’è in sviluppo un film su Gambit, Hugh Jackman continua a lavorare su un terzo Wolverine. Poi ci sono i New Mutants e la X-Force in sviluppo. Ma c’è ancora una aspetto degli X-Men che sembra non essere stato toccato dalla produzione in casa Fox: la Terra Selvaggia.

Ecco cosa ha risposto in merito Hutch Parker, produttore di X-Men Apocalypse: “A essere completamente onesti, non lo so, e dovrei saperlo data la mia presenza allo studio, ma è qualcosa di attentamente catalogato e una volta che abbiamo scelto le storie manteniamo la massima attenzione in ciò che facciamo. Non devo tornare indietro a controllare ma ora che mi fai la domanda dovrei”.

La risposta, piuttosto vaga, sembra volerci dire che per adesso il mondo immaginario non verrà affrontato. Chissà cosa riserverà il futuro!

Gli X-Men arriveranno nel MCU prima di quanto si pensi, secondo Brad Winderbaum

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Da quando la Walt Disney Company ha acquisito la 21st Century Fox nel 2019, il pubblico ha speculato su quando il franchise X-Men si sarebbe fuso con l’universo cinematografico Marvel. Da allora, ci sono stati alcuni importanti aggiornamenti. Kamala Khan/Ms. Marvel è stata confermata come mutante in Ms. Marvel. Patrick Stewart ha ripreso il ruolo del Professor X/Charles Xavier in Doctor Strange nel multiverso della follia. X-Men ’97 ha riportato i mutanti alla Marvel sul piccolo schermo. Deadpool si è ufficialmente unito all’MCU insieme a un’incarnazione di Wolverine interpretato da Hugh Jackman in Deadpool & Wolverine in una storia multiversale.

Tuttavia, sembra che non ci sia alcuna apparizione confermata della tanto amata squadra nel MCU vero e proprio. Screen Rant ha parlato con il responsabile dello streaming dei Marvel Studios Brad Winderbaum del futuro degli X-Men nel MCU, nonché delle voci secondo cui una serie Academy X potrebbe essere in lavorazione:

ScreenRant: Recentemente è circolata la notizia che potrebbe essere in lavorazione una serie su X-Men. Cosa può dirci sui piani di Marvel per i mutanti in live action sul fronte televisivo?

Brad Winderbaum: Penso che chiunque possa dire qualsiasi cosa online, e la voce si diffonde e la gente si eccita. Al momento stiamo ancora lavorando alla seconda stagione di X-Men 97. Sta venendo fuori in modo incredibile e le sceneggiature per la terza stagione sono pazzesche. Questo sicuramente sta soddisfacendo la mia voglia di X-Men in televisione.

E c’è un lungometraggio sugli X-Men in fase di sviluppo in questo momento, quindi questo è il focus degli X-Men al momento.

Sebbene Winderbaum sia stato reticente riguardo ai piani della Marvel per gli X-Men, ha confermato apertamente che il loro futuro sarà diretto verso il grande schermo. Inoltre, gli X-Men continueranno ad essere rappresentati in televisione attraverso X-Men ’97, che è stato rinnovato sia per la seconda che per la terza stagione.

Cosa significano i commenti di Brad Winderbaum sugli X-Men per l’MCU

X-MEN

La conferma di Winderbaum di un lungometraggio degli X-Men non è certo la prima dimostrazione che gli X-Men sono diretti all’MCU, ma dà un’idea della priorità dello studio per il franchise. Principalmente, gli X-Men dell’MCU live-action faranno parte del lato cinematografico della Marvel invece di apparire in una serie televisiva, almeno all’inizio. Ciò significa che molto probabilmente non saranno introdotti tramite una serie Disney+, come ha fatto l’MCU con diversi nuovi eroi come Ms. Marvel, She-Hulk, Kate Bishop/Occhio di Falco e Billy Kaplan/Wiccan, quest’ultimo con legami lontani con gli X-Men.

In precedenza, Kevin Feige, presidente della Marvel Studios, aveva commentato l’arrivo degli X-Men nell’MCU, indicando che dopo Avengers: Secret Wars, il franchise si sarebbe concentrato maggiormente sui mutanti. Ha dichiarato: “Penso che continuerà così nei nostri prossimi film con alcuni personaggi degli X-Men che potreste riconoscere. Subito dopo, tutta la storia di Secret Wars ci conduce davvero in una nuova era di mutanti e degli X-Men. Ancora una volta, è uno di quei sogni che si avverano. Finalmente abbiamo di nuovo gli X-Men.

Gli uomini d’oro: il film con Fabio De Luigi

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Gli uomini d’oro: il film con Fabio De Luigi

Gli uomini d’oro è il film tratto da una storia incredibilmente vera diretto da Vincenzo Alfieri. Protagonisti sono Fabio De Luigi, Edoardo Leo, Giampaolo Morelli, Giuseppe Ragone, Mariela Garriga, Matilde Gioli, Susy Laude e con la partecipazione di Gian Marco Tognazzi.

Gli uomini d’oro arriverà al cinema dal 7 Novembre distribuito da 01 Distribution. Prodotto da Fulvio e Federica Lucisano per Italian International Film con Rai Cinema.

Gli uomini d’oro: trailer

Gli uomini d’oro, la trama

In Gli uomini d’oro un crime metropolitano ispirato a un’incredibile storia vera. Torino, 1996. Luigi, impiegato postale con la passione per il lusso e le belle donne, ha sempre sognato la baby pensione e una vita in vacanza in Costa Rica. Quando il sogno si dissolve scopre di essere disposto a tutto, persino a rapinare il furgone portavalori che guida tutti i giorni, perché la svolta della vita è proprio lì, alle sue spalle e il confine fra l’impiegato modello e il criminale è veramente sottile. Anche se dovrà rinunciare ad Anna, la seducente ragazza incontrata in una notte sfrenata.

Un colpo grosso, un piano perfetto. Niente armi. Niente sangue. Un disegno criminale per cui avrà bisogno dell’aiuto del suo migliore amico Luciano, ex postino quarantenne insoddisfatto, e soprattutto dell’ambiguo collega Alvise, tutto casa e famiglia e con una vita apparentemente senza scosse. Nella banda anche un ex pugile, il Lupo, tutto muscoli e poche parole, legato a Gina, una donna forse troppo bella e forte per lui, e a Boutique, un couturier d’alta moda con un’insospettabile doppia vita. Ma il crimine non è per tutti e per uomini qualunque – ciascuno con la voglia di intascarsi il bottino – si rivela un groviglio inestricabile e un gioco pericoloso…

Clip dal film

Ispirato a una storia incredibilmente vera e diretto da Vincenzo Alfieri, che ne firma la sceneggiatura insieme ad Alessandro Aronadio, Renato Sannio e Giuseppe G. Stasi, GLI UOMINI D’ORO è una produzione Italian International Film con Rai Cinema ed è prodotto da Fulvio e Federica Lucisano. Uscirà in sala il 7 novembre con 01 Distribution.

 

Gli uomini d’oro: 10 cose che non sai sul film

Gli uomini d’oro: 10 cose che non sai sul film

Distribuito in sala nel novembre del 2019, Gli uomini d’oro ha raccolto buoni consensi all’interno della produzione cinematografica italiana. Scritto, diretto e montato da Vincenzo Alfieri, il film ripercorre un reale fatto di cronaca della metà degli anni Novanta, condendolo tanto di tinte noir quanto di situazioni da commedia nera.

Ecco 10 cose che non sai su Gli uomini d’oro.

Parte delle cose che non sai sul film

Gli uomini d'oro storia vera

Gli uomini d’oro: la trama del film

10. Narra di una pericolosa rapina. Il film è ambientato a Torino nel 1996, dove un semplice impiegato delle poste vede sfumare la propria pensione anticipata per via di una riforma governativa. Per vendetta, decide di rapinare il furgone portavalori che ha guidato per anni. Per farlo, si avvale dell’aiuto di alcuni amici, ma nel momento in cui nella banda entreranno anche due veri criminali, le cose si complicheranno in modo pericoloso.

Gli uomini d’oro: la storia vera

9. È ispirato ad una storia vera. La vicenda narrata nel film avvenne realmente nel giugno del 1996, ed è nota come la “rapine alle poste di Torino”. L’evento ebbe grande risalto mediato all’epoca, specialmente per via della somma derubata e per l’efferatezza degli omicidi legati all’evento. La banda criminale, proprio per via del bottino di oltre 2 miliardi di lire, venne soprannominata “gli uomini d’oro”.

8. Fu un colpo ben organizzato. Per quanto gli autori della rapina vennero infine individuati, il loro piano era inizialmente progettato a regola. Durante il trasporto del contante nel blindato, infatti, la banda avrebbe scambiato le reali banconote con pezzi di carta dall’uguale peso. Tuttavia, nel dimenticare uno dei sacchi contenenti il vero denaro, il gruppo si rovina con le sue mani, lasciando così sufficienti prove per l’operazione che infine li smaschererà.

Gli uomini d’oro: la colonna sonora del film

7. Vanta una colonna sonora molto apprezzata. Le musiche originali del film sono state curate dal compositore Francesco Cerasi, il quale ha realizzato per la pellicola otto brani dai titoli Calcio di rigore, La buca, Se credi che una cosa sia impossibile, La rapina del lupo, L’infarto, L’amore, Dancing with wolves e C’è differenza. La colonna sonora può essere ascoltata anche in streaming grazie alla piattaforma Spotify.

Gli uomini d’oro è in streaming

6. È possibile trovarlo sulle principali piattaforme. Per chi volesse vedere o rivedere il film, è possibile farlo grazie alla sua presenza su alcune delle principali piattaforme di streaming oggi in circolazione. Questi è infatti presente nel catalogo di Rakuten TV, Chili e iTunes. Per poterlo vedere, basterà noleggiarlo o acquistarlo alla cifra indicata.

Parte delle cose che non sai sul film

Gli uomini d'oro cast

Gli uomini d’oro: il cast del film

5. Giampaolo Morelli è il protagonista. Nel ruolo di Luigi, impiegato delle poste in cerca di vendetta, vi è l’attore Giampaolo Morelli. Nel raccontare come ha lavorato sul proprio personaggio, questi ha raccontato di essersi concentrato sulle sue motivazioni. Per quanto il suo sia un gesto criminale, infatti, l’attore ha cercato di far trasparire come questo sia stato dettato da una situazione tragica, cercando quindi di rivelare l’uomo oltre il rapinatore.

4. Fabio de Luigi ha un ruolo inedito. Nel film è presente anche l’attore Fabio De Luigi nei panni di Alvise Zago. Per lui si è trattato di un vero e proprio cambio di tono, trovandosi a lavorare su sfumature noir. Per costruire il suo personaggio, De Luigi si è principalmente concentrato sul rendere credibile il suo accento torinese, per poi ricercare anche una personalità nelle movenze del personaggio.

3. Edoardo Leo si è sottoposto ad una trasformazione fisica. Per ricoprire il ruolo di Lupo, uno dei veri criminali del film, Edoardo Leo ha raccontato di aver guadagnato circa dieci chili di muscoli per poter risultare ancor più minaccioso. Particolarmente impegnativo è stato il lavoro svolto per ottenere un accento che potesse contribuire a questa minacciosità.

Gli uomini d’oro: il finale del film

[ALLERTA SPOILER]

2. È strutturato in capitoli. Il film si divide in tre capitoli, chiamati “il playboy”, “il cacciatore” e “il lupo”. Ognuno di questi narra gli eventi dalla prospettiva di uno dei protagonisti. Alla fine, queste tre linee narrative si ricongiungono per arrivare alla tragica conclusione della storia degli uomini d’oro.

1. Tutt’oggi vi sono misteri irrisolti sul crimine. Come riportato anche nel finale del film, sono ancora molti gli interrogativi senza risposta relativi alla rapina del 1996. Quello che più di altri ancora oggi rimane senza alcuna risposta né indizio è dove siano finiti parte dei soldi rapinati. Un’ingente somma, infatti non fu mai ritrovata, e ancora oggi nessuno dei criminali ancora in vita ha mai confessato.

Fonte: IMDb

 

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