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Chicago Fire 3: anticipazioni su Mills e Severide

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Chicago Fire 3: anticipazioni su Mills e Severide

Cresce l’attesa per la messa in onda dei prossimi episodi di Chicago Fire 3, la serie di successo targata ABC Chicago Fire e oggi per ingannare l’attesa vi sveliamo alcune anticipazioni sui prossimi episodi:

In ,  Mills e Severide avranno degli attriti a causa della decisione del vigile del fuoco di entrare nella squadra di salvataggio, non aspettando il risultato della sua valutazione medica.

Chicago Fireè una serie televisiva statunitense in onda sulla NBC creata da Michael Brandt e Derek Haas e prodotta da Dick Wolf, trasmessa dal 10 ottobre 2012. È stato realizzato uno spin-off della serie intitolato Chicago P.D., in onda sulla NBC dal gennaio 2014.

La serie segue le vicende di alcuni pompieri e paramedici del Chicago Fire Department. Quando una tragedia colpisce un membro del Chicago Firehouse 51, si generano tensioni e conflitti all’interno della squadra, soprattutto tra il tenente Matthew Casey, che tenta di riconquistare la sua ex fidanzata, e l’esuberante tenente della squadra di soccorso Kelly Severide. Ma questi conflitti verranno messi da parte ogni volta che si ritrovano in prima linea nel salvare vite umane.

Chicago Fire 3: anticipazioni

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Chicago Fire 3: anticipazioni

Ieri ha debuttato finalmente Chicago Fire 3, l’atteso terzo ciclo di episodi della serie di successo Chicago Fire con protagonista Jesse Spencer. Ebbe oggi nell’attesa dei prossimi episodi vi sveliamo alcune anticipazioni.

LEGGI ANCHE: Chicago Fire 3×01: anticipazioni e promo della season premiere con Jesse Spencer

 

ATTENZIONE QUANTO SEGUI POTREBBE CONSIDERARSI SPOILER

In Chicago Fire 3, il team scoprirà che Joe Cruz è un istruttore di Zumba e l’uomo non sarà contento che la notizia è trapelata, dato che ha fatto di tutto per mantenere il segreto.

Chicago Fire è una serie televisiva statunitense in onda sulla NBC creata da Michael Brandt e Derek Haas e prodotta da Dick Wolf, trasmessa dal 10 ottobre 2012. È stato realizzato uno spin-off della serie intitolato Chicago P.D., in onda sulla NBC dal gennaio 2014.

La serie segue le vicende di alcuni pompieri e paramedici del Chicago Fire Department. Quando una tragedia colpisce un membro del Chicago Firehouse 51, si generano tensioni e conflitti all’interno della squadra, soprattutto tra il tenente Matthew Casey, che tenta di riconquistare la sua ex fidanzata, e l’esuberante tenente della squadra di soccorso Kelly Severide. Ma questi conflitti verranno messi da parte ogni volta che si ritrovano in prima linea nel salvare vite umane.

Chicago Fire 13×03: trailer e le anticipazioni del terzo inedito episodio

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Il network americano NBC ha diffuso il trailer e le anticipazioni di Chicago Fire 13×03, il terzo episodio della tredicesima stagione di Chicago Fire.

In Chicago Fire 13×03 che si intitolerà “All Kinds Of Crazy” Severide e Van Meter indagano su un incendio in un ristorante a conduzione familiare. Pascal mette in discussione la leadership di Kidd.

L’ossessione della 13ª stagione di Chicago Fire

Nel quadro generale, l’arrivo di un nuovo capo manterrà vivo il ricordo di Boden. Il capo Dom Pascal non assomiglia affatto a Boden e i suoi metodi sono diversi. Alcuni personaggi, come Stella, hanno nostalgia dei tempi di Boden, cosa che si sentirà per tutta la stagione. Per Severide, invece, è l’improvvisa comparsa di un altro figlio di Benny Severide a ricordargli l’uomo che aveva faticosamente superato. “Severide… [ha] lavorato duramente per mettere il padre nello specchietto retrovisore e diventare un pompiere a sé stante. Quindi, l’improvvisa comparsa del figlio di Benny, il suo fratellastro, nella sua vita, lo costringe a riesaminare tutte quelle cose. Quindi, per Severide, si tratta di un’occasione importante…”, ha dichiarato Newman a Entertainment Weekly a proposito di questo arco narrativo.

L’apparizione di Damon fa riemergere anche i fantasmi del passato di Cruz. Guardare Severide e Damon interagire gli ricorda il suo rapporto con il fratello Leon. Ha affrontato molte cose con Leon e sa come qualcuno possa perdersi nei confronti di un fratello. Questo lo rende preoccupato per la direzione che sta prendendo questa storia. “Sa che avvicinarsi, avere un fratello, è un’esperienza completamente nuova e che potrebbe comportare dei rischi per Severide, in termini di peso emotivo e di ciò che Cruz è disposto a fare per suo fratello”, ha detto Newman a TV Line a proposito di questo episodio.

L’ossessione continuerà con Carver, che è invischiato in una moltitudine di segreti del suo passato. Suo fratello è apparso nell’undicesima stagione di Chicago Fire, rendendo più complicate le dinamiche familiari del personaggio. Questo passato oscuro fa capolino anche in questa stagione. Strettamente legata a Carver è Violet, che ha cercato di portare avanti una relazione con Carver. Ha dovuto superare la perdita di Evan, ma se non ci fosse ancora riuscita? “Violet è perseguitata da Hawkins e da quello che è successo con Hawkins e quella relazione”, ha detto Newman a proposito dell’arco narrativo di Violet nella stessa intervista con Entertainment Weekly.

Chicago Fire 13: lo showrunner sull’imminente evento crossover “Si stanno prendendo grandi decisioni”:

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L’epico evento crossover di One Chicago mette a dura prova la coppia Stella e Severide, beniamini dei fan di Chicago Fire. La stagione 13 di Chicago Fire ha continuato a proporre forti archi narrativi e di personaggi, e l’episodio crossover di mercoledì non ha fatto eccezione. Stella e Severide sono stati ancora una volta al centro dell’attenzione: gli eventi hanno cospirato per separare la coppia sposata e Stella si è trovata in pericolo di vita dopo che un’esplosione di gas l’ha vista intrappolata sottoterra su un treno, con comunicazioni limitate. Severide e la caserma dei pompieri 51 sono riusciti a raggiungere il treno appena in tempo, ma questo ha certamente contribuito a mettere le cose in prospettiva per la coppia.

Secondo TVLine, la showrunner Andrea Newman rivela che gli eventi dell’episodio potrebbero essere un momento importante per Stella e Severide, e cambiare il modo in cui la coppia affronta la propria relazione. L’episodio, inoltre, riporta a galla una questione che era stata affrontata per la prima volta tra i due nella season premiere, oltre ad aiutare la coppia a rivalutare le proprie priorità. La Newman continua suggerendo che Stella e Severide devono ora capire dove si trovano come coppia. Di seguito riportiamo i suoi commenti completi sull’argomento:

“Si sono fatti la promessa di non separarsi di nuovo e di non stare lontani il più possibile, e poi questo episodio li ha divisi. Andando avanti, si tratta di capire dove si trovano come coppia, e le conversazioni sulla famiglia vengono davvero fuori.

È qualcosa con cui devono fare i conti in futuro, e vengono prese decisioni importanti. Penso che tra gli eventi del crossover e la persona del suo passato che si fa avanti e parla del suo passato in un modo in cui non ci aveva mai pensato prima, questo avrà un impatto sul modo in cui lei vede il suo rapporto con Severide e come vede l’idea di famiglia in futuro”.

Cosa significa per il futuro di Stella e Severide

Il fatto che Stella e Severide abbiano già accettato di passare meno tempo lontani l’uno dall’altra nella stagione 13 di Chicago Fire significa che quest’ultimo sviluppo è destinato a causare molta angoscia per entrambi. I due hanno già discusso di lasciare la città, con Severide che vuole aspettare un momento migliore. La frase pronunciata da Severide alla moglie, “Andiamocene da qui”, suggerisce che si è avvicinato al suo modo di pensare. In effetti, l ‘esperienza di quasi morte di Stella potrebbe portare entrambi a riconsiderare ciò che vogliono dalla loro carriera e dalla loro relazione, decidendo di mettere se stessi al primo posto.

Non è chiaro quale sarà l’impatto sulla coppia, ma potrebbe spingere uno dei due, o entrambi, a prendere in considerazione un cambiamento di carriera.

All’inizio della stagione, Stella aveva detto al marito di voler avere un bambino, e gli eventi del crossover hanno probabilmente cementato ulteriormente questa decisione. Gli eventi della stagione 13, episodio 9, di Chicago Fire sembrano aver spianato la strada a un arco di gravidanza di Stella, e la sua esperienza di quasi morte nel crossover potrebbe spingere lei e Severide a cercare subito una famiglia. Questo sarà probabilmente un punto di svolta per il loro futuro e metterà le cose più a fuoco per entrambi i personaggi a lungo termine, il che potrebbe portare a grandi cambiamenti di vita e forse anche a una discreta quantità di attriti.

Chicago Fire 13: lo showrunner spiega perché è spettrale e infestata da fantasmi

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Il numero “13” è associato all’orrore o ad eventi ultraterreni, e quando gli sceneggiatori di Chicago Fire 13 (tredicesima stagione di Chicago Fire) hanno iniziato a scrivere, è stato chiaro che anche la stagione sarebbe stata infestata. “È divertente, perché è la stagione 13. E all’inizio continuavamo a chiamarla Lucky 13 o Spooky 13, tutte queste cose diverse. E poi ci siamo resi conto che la tematica faceva ombra a una parte enorme di questa stagione”, ha dichiarato la showrunner Andrea Newman a The Hollywood Reporter. Nella stagione si respira un’aria di ombre del passato che si aggirano nei paraggi e alcune visitano i personaggi. La Newman ha anticipato l’aspetto di queste ombre per diversi personaggi, dicendo,

“L’ombra di Boden incombe sulla caserma dei pompieri, e Severide ha l’ombra di Benny [suo padre] che incombe sempre su di lui. Trovare questo fratello in questa relazione con il fratellastro Jack Damon ci ricorda davvero quell’ombra. Abbiamo Carver con le ombre del suo passato. E ora anche Cruz sarà perseguitata da un fantasma del suo passato. Quindi, quest’anno abbiamo un sacco di eventi spettrali e paurosi”.

L’ossessione della 13ª stagione di Chicago Fire

Nel quadro generale, l’arrivo di un nuovo capo manterrà vivo il ricordo di Boden. Il capo Dom Pascal non assomiglia affatto a Boden e i suoi metodi sono diversi. Alcuni personaggi, come Stella, hanno nostalgia dei tempi di Boden, cosa che si sentirà per tutta la stagione. Per Severide, invece, è l’improvvisa comparsa di un altro figlio di Benny Severide a ricordargli l’uomo che aveva faticosamente superato. “Severide… [ha] lavorato duramente per mettere il padre nello specchietto retrovisore e diventare un pompiere a sé stante. Quindi, l’improvvisa comparsa del figlio di Benny, il suo fratellastro, nella sua vita, lo costringe a riesaminare tutte quelle cose. Quindi, per Severide, si tratta di un’occasione importante…”, ha dichiarato Newman a Entertainment Weekly a proposito di questo arco narrativo.

L’apparizione di Damon fa riemergere anche i fantasmi del passato di Cruz. Guardare Severide e Damon interagire gli ricorda il suo rapporto con il fratello Leon. Ha affrontato molte cose con Leon e sa come qualcuno possa perdersi nei confronti di un fratello. Questo lo rende preoccupato per la direzione che sta prendendo questa storia. “Sa che avvicinarsi, avere un fratello, è un’esperienza completamente nuova e che potrebbe comportare dei rischi per Severide, in termini di peso emotivo e di ciò che Cruz è disposto a fare per suo fratello”, ha detto Newman a TV Line a proposito di questo episodio.

L’ossessione continuerà con Carver, che è invischiato in una moltitudine di segreti del suo passato. Suo fratello è apparso nell’undicesima stagione di Chicago Fire, rendendo più complicate le dinamiche familiari del personaggio. Questo passato oscuro fa capolino anche in questa stagione. Strettamente legata a Carver è Violet, che ha cercato di portare avanti una relazione con Carver. Ha dovuto superare la perdita di Evan, ma se non ci fosse ancora riuscita? “Violet è perseguitata da Hawkins e da quello che è successo con Hawkins e quella relazione”, ha detto Newman a proposito dell’arco narrativo di Violet nella stessa intervista con Entertainment Weekly.

Chicago Fire 13: lo showrunner parla della famiglia di Stella, del futuro “tortuoso” di Violet e Carver

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Non ci sarà un bambino nel futuro immediato di Kelly Severide e Stella Kidd. È stato a metà della première della stagione 13 di Chicago Fire che la coppia ha finalmente affrontato la questione che era stata sollevata alla fine della scorsa stagione, quando Severide aveva annunciato di voler mettere su famiglia. Ma sua moglie è dello stesso avviso? Dopo un salvataggio straziante che ha coinvolto due bambini piccoli, Stella ha confessato al marito che le chiamate con i bambini la terrorizzano (presumibilmente per preoccupazione). Poi ha aggiunto che non si sente ancora pronta ad avere un figlio, e Severide è sembrato comprensivo in risposta.

Con l’avanzare della stagione, gli spettatori – e Stella stessa – avranno modo di capire meglio perché esita a fare il prossimo passo. Oltre alle esigenze che l’avere un figlio comporterebbe per Stella, dal punto di vista professionale, in quanto donna del Dipartimento dei Vigili del Fuoco di Chicago, ci sono anche ragioni più profonde e personali che verranno a galla.

Cosa ha detto Andrea Newman su Chicago Fire 13? 

Non abbiamo mai esplorato il suo background, la sua famiglia, come è cresciuta”, ha detto la showrunner Andrea Newman a TVLine, ‘e quando la questione di creare una famiglia propria [viene fuori], lei intraprenderà un viaggio tutto suo per esplorare meglio il motivo per cui si sente come si sente riguardo alla famiglia’.

Nel frattempo, Severide ha il suo dramma familiare da affrontare con il fratellastro Damon, appena rivelato, e anche questo avrà un impatto sul viaggio di Severide e Stella e potenzialmente metterà in pausa i loro progetti di figli.

Penso che in un certo senso sia inevitabile, perché all’improvviso c’è questa responsabilità familiare che Severide deve gestire e che è un po’ separata”, dice Newman. Ma la storyline Damon/Severide è “una cosa a sé stante” che esiste accanto all’arco familiare Severide/Stella, “quindi la informa, ma non la cambia davvero”, chiarisce Newman.

Nella première, il nuovo capo Dom Pascal (Dermot Mulroney) ha fatto sentire la sua presenza alla caserma 51 introducendo diversi cambiamenti: niente cellulari durante i pasti e controlli individuali con i suoi tre tenenti dopo le chiamate. Durante l’incontro con Severide, Pascal ha fatto notare che i membri della famiglia non dovrebbero lavorare nello stesso turno, quindi terrà d’occhio Severide e Stella. (Severide, opportunamente, non ha menzionato il suo legame con Damon). Per quanto riguarda Stella, ha finito per opporsi al nuovo capo perché le manca Boden, che era come un padre per lei. Sia Stella che Severide concordano sul fatto che c’è qualcosa di strano in Pascal, che ha ricevuto una visita sospetta da un ex collega che ha saputo di quanto accaduto a Miami. Alla fine dell’episodio, Pascal torna a casa, dove è rimasto chiuso fuori dalla moglie (KaDee Strickland), ma riesce a convincerla ad aprire la porta e a baciarlo.

A sorpresa, è stato Herrmann a scaldarsi di più con Pascal dopo il loro faccia a faccia. Mouch era dubbioso sulle lodi di Herrmann e gli ha chiesto se avesse davvero saltato la prova del capitano perché era malato. Nel caso in cui Herrmann dubitasse di se stesso, Mouch gli ha assicurato che potrebbe fare tutto quello che fa Pascal e che sarebbe bravissimo. Poiché Mouch non intende sostenere l’esame da tenente fino a quando Herrmann non sarà salito di grado e si sarà liberato un posto al 51°, i loro futuri professionali sono ora legati in modo complicato.

Ci sono sicuramente dei colpi di scena anche in questo caso, e in un certo senso sono inesorabilmente legati l’uno all’altro”, dice Newman. “Quello che fa l’uno ha un impatto sull’altro, e questo creerà molti drammi per la loro amicizia e il loro rapporto in futuro”.

A proposito di drammi, Violet e Carver avranno la loro parte di drammi ora che lui è tornato dalla sua licenza di sei settimane, in visita alla sua famiglia in Texas, con una nuova fidanzata al seguito. Anche dopo le scuse di Violet, Carver ha detto di aver smesso di vivere nel passato e di non voler fingere che siano solo colleghi. Ahi.

Newman dice che gli sceneggiatori si riferiscono alla nuova stagione come alla “Stagione 13 infestata, perché c’è molto passato [e] fantasmi che incombono su tutti questi personaggi”, il che è particolarmente vero per Violet e Carver.

Per la paramedica, il suo defunto amore Hawkins “è il fantasma che incombe su tutto, e per Carver, la sua famiglia e la storia della sua famiglia a casa incombe su tutto, e il suo passato incombe su di lui”, condivide Newman. “Entrambi hanno molto da risolvere e tra i due si scatena un dramma tormentoso”.

L’idea di Carver era quella di tornare a casa e risolvere alcuni problemi con la sua famiglia, per poi tornare e vedere come stanno le cose”, spiega Newman. Ma, come ha lasciato intendere l’umore cupo di Carver nella première, egli sta ancora “portando con sé i fantasmi nella dinamica tra [lui e Violet], e devono capire molte cose. Non sarà un viaggio facile per loro”.

Chicago Fire 13: Jocelyn Hudson riceve una promozione a regular

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Chicago Fire 13: Jocelyn Hudson riceve una promozione a regular

Un nuovo paramedico dell’Ambulanza 61 ha appena ricevuto una meritata promozione per la stagione 13 di Chicago Fire. Jocelyn Hudson, che si è unita alla serie drammatica procedurale nella stagione 12 come nuovo paramedico di nome Lyla Novak, sarà presente regolarmente nella prossima stagione 13, recentemente autorizzata dalla NBC. April è entrata a far parte della squadra per sostituire Lennox (interpretato da Wesam Keesh) che se n’è andato dopo che il suo personaggio è stato licenziato dal capo della squadra, Boden. Il suo personaggio si è rivelato fondamentale per la squadra dei vigili del fuoco e, come ricompensa, apprendiamo da Deadline che il suo ruolo è stato potenziato.

Oltre a Keesh, Chicago Fire ha visto un paio di partenze nella stagione 12, tra cui quella di Sylvie Brett (Kara Killmer), che si è unita alla serie nella stagione 3 in sostituzione della defunta Leslie Shay (Shiri Appleby). Con l’abbandono del personaggio della Kilmer a metà della stagione 12 e un paio di altre partenze, lo show ha creato spazio per l’ingresso di nuovi personaggi, ed è emozionante vedere la Hudson scalare i ranghi dopo la sua impressionante interpretazione nella stagione 12.

La Lyla della Hudson è stata introdotta nella seconda metà della stagione 12 come un nuovo paramedico che si accontentava di lavorare come freelance. In seguito, però, ha accettato di unirsi alla squadra a tempo pieno e ha subito avuto un impatto sulla squadra. Lyla interviene spesso per prendere il comando e colmare le lacune ogni volta che è necessario, caratteristiche che hanno impressionato i capi e sarà interessante vedere come si svilupperà il suo arco nella prossima stagione.

La fama di Jocelyn Hudon è in ascesa

Anche se la Hudon è una nuova arrivata nel franchise di One Chicago, non è estranea ai procedurali e arriva a Chicago Fire con un bagaglio di esperienza tale da lasciare il segno nello show. In passato ha recitato in procedurali di successo come Criminal Minds, 9-1-1 e The Rookie: Feds. Interprete molto versatile, la Hudon ha partecipato ad altri show televisivi, in particolare alla serie FX Dave, alla serie horror di Guillermo del Toro, The Strain, a 21 Thunder, Ice e When Hope Calls.

Hudon è un volto familiare al pubblico di Hallmark, essendo apparsa in commedie romantiche come Innamorarsi a Niagra e Romance With a Twist. Recentemente ha assunto il ruolo di protagonista nel dramma romantico The Fall con Thomas Cocquerel e Jeremy Sumpter. Per la sua interpretazione di Lacey Huxley, una trentenne divisa tra due amanti, è stata nominata come miglior attrice al Mammoth Film Festival 2024.

Hudon si unisce agli altri attuali regular della serie Taylor Kinney, David Eigenberg, Eamonn Walker, Miranda Rae Mayo, Christian Stolte, Hanako Greensmith e Joe Minoso, che torneranno tutti alla prima stagione 13 sulla NBC. Restate sintonizzati per ulteriori aggiornamenti su Chicago Fire.

Chicago Fire 12×11: promo e trama dall’undicesimo episodio

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Chicago Fire 12×11: promo e trama dall’undicesimo episodio

Il network NBC ha diffuso ha diffuso il promo e la trama di Chicago Fire 12×11, l’undicesimo inedito episodio della dodicesima stagione di Chicago Fire

In Chicago Fire 12×11 che si intitolerà “Inside Man” Severide va a fare un giro inaspettato sul camion 81. I mondi di Ritter si scontrano quando il suo fidanzato poliziotto segreto aiuta 51 a rintracciare Severide e il camion scomparso.

La dodicesima stagione di Chicago Fire

La sinossi della dodicesima stagione di Chicago Fire: “In seguito a un incendio/minaccia estremista, la vita di Mouch è in bilico. La relazione di Sylvie con Dylan si è conclusa e una nuova porta si è aperta quando Casey le ha proposto di sposarlo, nel frattempo lei stava cercando di adottare una bambina. Stella prende la decisione di lasciare Chicago nella speranza di riportare indietro Kelly”.

Oltre a Kinney, la dodicesima stagione del procedurale della NBC è interpretata anche da David Eigenberg nel ruolo del tenente Christopher Herrmann, Joe Minoso nel ruolo del pompiere Joe Cruz, Miranda Rae Mayo nel ruolo del tenente Stella Kidd, Daniel Kyri nel ruolo di Darren Ritter, Hanako Greensmith nel ruolo della paramedica Violet Mikami, Eamonn Walker nel ruolo del vice capo distretto Wallace Boden e Christian Stolte nel ruolo di Randall McHolland.

Kara Killmer, che nella serie interpretava la paramedica Sylvie Brett, lascerà Chicago Fire nel corso della 12ª stagione. D’altra parte, il Blake Gallo di Alberto Rosende ha fatto un’ultima apparizione durante la première della Stagione 12.

Chicago Fire 12×08: promo e trama dall’ottavo episodio

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Chicago Fire 12×08: promo e trama dall’ottavo episodio

Il network NBC dopo il settimo episodio ha diffuso il promo e la trama di Chicago Fire 12×08, l’ottavo inedito episodio della dodicesima stagione di Chicago Fire

In Chicago Fire 12×08 che si intitolerà “All The Dark” Una chiamata per prodotti pericolosi in un centro di dialisi porta a una scoperta scioccante; Boden si scontra con il capo paramedico Robinson; Carver nota un cambiamento preoccupante nel comportamento di Gibson.

La dodicesima stagione di Chicago Fire

La sinossi della dodicesima stagione di Chicago Fire: “In seguito a un incendio/minaccia estremista, la vita di Mouch è in bilico. La relazione di Sylvie con Dylan si è conclusa e una nuova porta si è aperta quando Casey le ha proposto di sposarlo, nel frattempo lei stava cercando di adottare una bambina. Stella prende la decisione di lasciare Chicago nella speranza di riportare indietro Kelly”.

Oltre a Kinney, la dodicesima stagione del procedurale della NBC è interpretata anche da David Eigenberg nel ruolo del tenente Christopher Herrmann, Joe Minoso nel ruolo del pompiere Joe Cruz, Miranda Rae Mayo nel ruolo del tenente Stella Kidd, Daniel Kyri nel ruolo di Darren Ritter, Hanako Greensmith nel ruolo della paramedica Violet Mikami, Eamonn Walker nel ruolo del vice capo distretto Wallace Boden e Christian Stolte nel ruolo di Randall McHolland.

Kara Killmer, che nella serie interpretava la paramedica Sylvie Brett, lascerà Chicago Fire nel corso della 12ª stagione. D’altra parte, il Blake Gallo di Alberto Rosende ha fatto un’ultima apparizione durante la première della Stagione 12.

Chicago Fire 12: promo e trama dal terzo episodio “Trapped”

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Chicago Fire 12: promo e trama dal terzo episodio “Trapped”

Il network americano della NBC ha diffuso promo e trama del terzo episodio di Chicago Fire 12, l’attuale dodicesima stagione di Chicago Fire.

In Chicago Fire 12×03 che si intitolerà “Trapped” e andrà in onda negli USA il 31 Gennaio 2024 Mentre i coraggiosi vigili del fuoco, la squadra di soccorso e i paramedici della caserma 51 di Chicago si lanciano nel pericolo, lottando coraggiosamente per salvare gli abitanti della loro città dal pericolo, stringono anche legami profondi e indissolubili tra loro.

La dodicesima stagione di Chicago Fire

La sinossi della dodicesima stagione di Chicago Fire: “In seguito a un incendio/minaccia estremista, la vita di Mouch è in bilico. La relazione di Sylvie con Dylan si è conclusa e una nuova porta si è aperta quando Casey le ha proposto di sposarlo, nel frattempo lei stava cercando di adottare una bambina. Stella prende la decisione di lasciare Chicago nella speranza di riportare indietro Kelly”.

Oltre a Kinney, la dodicesima stagione del procedurale della NBC è interpretata anche da David Eigenberg nel ruolo del tenente Christopher Herrmann, Joe Minoso nel ruolo del pompiere Joe Cruz, Miranda Rae Mayo nel ruolo del tenente Stella Kidd, Daniel Kyri nel ruolo di Darren Ritter, Hanako Greensmith nel ruolo della paramedica Violet Mikami, Eamonn Walker nel ruolo del vice capo distretto Wallace Boden e Christian Stolte nel ruolo di Randall McHolland.

Kara Killmer, che nella serie interpretava la paramedica Sylvie Brett, lascerà Chicago Fire nel corso della 12ª stagione. D’altra parte, il Blake Gallo di Alberto Rosende ha fatto un’ultima apparizione durante la première della Stagione 12.

Chicago Fire 12: promo dal settimo episodio “Red Flag”

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Chicago Fire 12: promo dal settimo episodio “Red Flag”

Il network NBC ha diffuso il promo di Chicago Fire 12×07, il settimo episodio della dodicesima stagione di Chicago Fire che si intitolerà “Red Flag”.

Chicago Fire 12×07 andrà in onda il 20 marzo 2024 negli USA. In Italia Chicago Fire è disponibile in streaming su Prime Video.

La dodicesima stagione di Chicago Fire

La sinossi della dodicesima stagione di Chicago Fire: “In seguito a un incendio/minaccia estremista, la vita di Mouch è in bilico. La relazione di Sylvie con Dylan si è conclusa e una nuova porta si è aperta quando Casey le ha proposto di sposarlo, nel frattempo lei stava cercando di adottare una bambina. Stella prende la decisione di lasciare Chicago nella speranza di riportare indietro Kelly”.

Oltre a Kinney, la dodicesima stagione del procedurale della NBC è interpretata anche da David Eigenberg nel ruolo del tenente Christopher Herrmann, Joe Minoso nel ruolo del pompiere Joe Cruz, Miranda Rae Mayo nel ruolo del tenente Stella Kidd, Daniel Kyri nel ruolo di Darren Ritter, Hanako Greensmith nel ruolo della paramedica Violet Mikami, Eamonn Walker nel ruolo del vice capo distretto Wallace Boden e Christian Stolte nel ruolo di Randall McHolland.

Kara Killmer, che nella serie interpretava la paramedica Sylvie Brett, lascerà Chicago Fire nel corso della 12ª stagione. D’altra parte, il Blake Gallo di Alberto Rosende ha fatto un’ultima apparizione durante la première della Stagione 12.

Chicago Fire 10×01: foto dall’episodio

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Chicago Fire 10×01: foto dall’episodio

Il network americano NBC ha diffuso le foto promozionale di Chicago Fire 10×01, il primo episodio della decima stagione di Chicago Fire.

Chicago Fire 10×01 che si intitolerà “Mayday” andrà in onda

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Chicago Fire 10×01

Chicago Fire 10 è la decima stagione di Chicago Fire, la serie creata da Michael Brandt e Derek Haas e prodotta da Dick Wolf per la NBC.

Nel cast di Chicago Fire 10 ritorneranno i personaggi Matthew Casey (stagione 1-in corso), interpretato da Jesse Spencer, Tenente del Camion 81.  Kelly Severide (stagione 1-in corso), interpretato da Taylor Kinney, tenente della Squadra di Soccorso 3. Ha vissuto insieme a Leslie Shay, sua migliore amica. È un “don Giovanni”. Gabriela Dawson (stagione 1-in corso), interpretata da Monica Raymund, paramedico nell’Ambulanza 61 e amica di Leslie Shay. Successivamente seguirà il corso per diventare vigile del fuoco.

Comandante Wallace Boden (stagione 1-in corso), interpretato da Eamonn Walker, è il Comandante della Caserma 51. Christopher Herrmann (stagione 1-in corso), interpretato da David Eigenberg, Vigile del fuoco del Camion 81. È sposato e ha 5 figli. Insieme a Dawson e Otis ha un locale, il Molly’s. Brian “Otis” Zvonecek (stagione 1-in corso), interpretato da Yuri Sardarov Vigile del fuoco del Camion 81. Ha avuto una relazione con la sorellastra di Kelly Severide. Joe Cruz (stagione 1-in corso), interpretato da Joe Minoso, Vigile del fuoco del Camion 81. È coinquilino di Otis e ha avuto una relazione con Sylvie Brett. Randy “Mouch” McHolland (stagione 1-in corso), interpretato da Christian Stolte, Vigile del fuoco del Camion 81. Si sposerà con il sergente Trudy Platt di Chicago P.D..

Chicago Fire 10×01: anticipazioni dall’episodio

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Chicago Fire 10×01: anticipazioni dall’episodio

Il network americano NBC dopo le foto ha diffuso le anticipazioni di Chicago Fire 10×01, il primo episodio della decima stagione di Chicago Fire.

In Chicago Fire 10×01 che si intitolerà  “Mayday” Firehouse 51 si occupa delle conseguenze del salvataggio della barca capovolta. Gallo, Ritter e Violet discutono dei piani per un concerto secondario.

Chicago Fire 10×01

Chicago Fire 10 è la decima stagione di Chicago Fire, la serie creata da Michael Brandt e Derek Haas e prodotta da Dick Wolf per la NBC.

Nel cast di Chicago Fire 10 ritorneranno i personaggi Matthew Casey (stagione 1-in corso), interpretato da Jesse Spencer, Tenente del Camion 81.  Kelly Severide (stagione 1-in corso), interpretato da Taylor Kinney, tenente della Squadra di Soccorso 3. Ha vissuto insieme a Leslie Shay, sua migliore amica. È un “don Giovanni”. Gabriela Dawson (stagione 1-in corso), interpretata da Monica Raymund, paramedico nell’Ambulanza 61 e amica di Leslie Shay. Successivamente seguirà il corso per diventare vigile del fuoco.

Comandante Wallace Boden (stagione 1-in corso), interpretato da Eamonn Walker, è il Comandante della Caserma 51. Christopher Herrmann (stagione 1-in corso), interpretato da David Eigenberg, Vigile del fuoco del Camion 81. È sposato e ha 5 figli. Insieme a Dawson e Otis ha un locale, il Molly’s. Brian “Otis” Zvonecek (stagione 1-in corso), interpretato da Yuri Sardarov Vigile del fuoco del Camion 81. Ha avuto una relazione con la sorellastra di Kelly Severide. Joe Cruz (stagione 1-in corso), interpretato da Joe Minoso, Vigile del fuoco del Camion 81. È coinquilino di Otis e ha avuto una relazione con Sylvie Brett. Randy “Mouch” McHolland (stagione 1-in corso), interpretato da Christian Stolte, Vigile del fuoco del Camion 81. Si sposerà con il sergente Trudy Platt di Chicago P.D..

Chicago Fire – Stagione 13: data di uscita, cast, trama, trailer e tutto quello che sappiamo

Chicago Fire ha lanciato la serie di successo One Chicago per la NBC, ed è stata ora rinnovata per una tredicesima stagione. Debuttata nel 2012, la serie segue i vigili del fuoco e i paramedici della fittizia caserma 51 di Chicago, che rispondono ad alcune delle emergenze più pericolose che scuotono la città. Come molti dei migliori procedurali, Chicago Fire brilla perché si concentra tanto sulle strazianti avventure quanto sulle complicate vite personali dei personaggi.

Naturalmente, il successo immediato di Chicago Fire ha spinto la NBC a lanciare una miriade di spinoff ambientati nello stesso universo, e alla fine il genio televisivo Dick Wolf è salito a bordo per dirigere l’intera serie One Chicago . Nonostante la sua rapida espansione, Chicago Fire è rimasta fedele alla sua forma e continua a offrire un dramma avvincente stagione dopo stagione. Anche se la stagione 12 è stata ritardata a causa degli scioperi di Hollywood del 2023, nulla ha intaccato la popolarità della serie o del franchise, e la serie di punta non mostra segni di arresto a breve.

Chicago Fire – Stagione 13: ultime notizie

In vista del ritorno di One Chicago il mercoledì a settembre, la NBC ha rivelato un teaser che rappresenta il primo assaggio della nuova stagione. Rivelato sull’account ufficiale Instagram di One Chicago, il teaser presenta prevalentemente Chicago Fire e mette in evidenza l’arrivo del nuovo capo, Dom Pascal. Nonostante all’esterno sembri affabile, il nuovo stile di comando di Pascal mette chiaramente in difficoltà gli altri personaggi, e la tensione sarà alta nella stagione 13.

Chicago Fire – Stagione 13 – Data di uscita

Chicago Fire è stata rapidamente rinnovata per la 13ª stagione insieme al resto degli show di One Chicago, e ora la NBC ha rimesso in palinsesto la serie. I mercoledì di One Chicago tornano il 25 settembre, e lo show di punta sarà ancora una volta la serie più giovane, Chicago Med. Lo show di punta, Chicago Fire, andrà in onda con la sua tredicesima stagione alle 21.00 del mercoledì.

Chicago Fire in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

Chicago Fire Stagione 13 Cast

Anche se la lista completa del cast è ancora lontana, non è difficile fare ipotesi su chi riprenderà il proprio ruolo nella 13ª stagione. Spettacoli come Chicago Fire hanno ensemble piuttosto coerenti, ma i tumultuosi cambiamenti avvenuti prima della stagione 12 si stanno ripetendo anche per la stagione 13. Ciononostante, i fan possono aspettarsi di rivedere molti volti familiari, tra cui il Severide di Taylor Kinney, che ha fatto il suo grande ritorno nella 12ª stagione. Sebbene si sia unito alla serie solo all’inizio della 12ª stagione, Rome Flynn non tornerà nel ruolo di Derrick Gibson nella 13ª stagione.

Altre due importanti partenze hanno scosso la stagione 12, anche se una era molto più attesa dell’altra. In primo luogo, Kara Killmer ha lasciato la serie dopo 10 stagioni nel ruolo di Sylvie Brett, e la stagione si è conclusa con le dimissioni del capo del distretto Wallace Boden, interpretato da Eamonn Walker. Dermot Mulroney è stato scelto per interpretare il nuovo capo Dom Pascal, che si dice abbia uno stile di leadership diverso. La paramedica Lyla Novak, interpretata da Jocelyn Hudon, sarà un personaggio ricorrente per riempire il vuoto lasciato dalla partenza di Brett.

Chicago Fire Stagione 13 – Storia

La storia della 13a stagione di Chicago Fire sarà caratterizzata dalla conclusione della 12a stagione, che ha visto Boden ritirarsi dal suo ruolo di capo e scegliere il suo successore, Christopher Hermann. Tuttavia, è stato rivelato che il capo sarà un nuovo personaggio di nome Dom Pascal (interpretato da Dermot Mulroney), lasciando intendere che il cambio della guardia potrebbe essere tumultuoso. Anche se prevedere la trama generale è impossibile in questo momento, è garantito che la tredicesima stagione vedrà una nuova serie di emergenze cittadine che metteranno a dura prova i limiti della squadra della caserma 51.

Trailer di Chicago Fire – Stagione 13

La NBC ha iniziato a pubblicizzare le nuove stagioni della serie One Chicago condividendo un promo su Instagram che accenna a tutti e tre gli show che ritornano. Lastagione 13di Chicago Fire è al centro della scena, quando l’arrivo del capo Dom Pascal non è accolto così calorosamente dal team della caserma 51. Anche se di breve durata, il teaser suggerisce che le tensioni rimarranno alte per tutta la prossima stagione.

Chiara: trailer del film scritto e diretto da Susanna Nicchiarelli

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01 Distribution ha diffuso il trailer di Chiara è un film scritto e diretto da Susanna Nicchiarelli con Margherita Mazzucco, Andrea Carpenzano, Carlotta Natoli, Paola Tiziana Cruciani, Flaminia Mancin, Valentino Campitelli, Paolo Briguglia e con la partecipazione di Luigi Lo Cascio.

Chiara è scritto stato da Susanna Nicchiarelli, in collaborazione alla sceneggiatura Chiara Frugoni, fotografia Crystel Fournier, montaggio Stefano Cravero, scenografia Ludovica Ferrario, costumi Massimo Cantini Parrini, acconciature Desirée Corridoni, trucco Valentina Tomljanovic, suono in presa diretta Adriano Di Lorenzo, musiche Anonima Frottolisti, produttrice delegata Italia Serena Alfieri, organizzatore generale Maurizio Milo, aiuto regia Nicola Scorza, casting Francesca Borromeo, adattamento dialoghi e consulenza linguistica Nadia Cannata, montaggio presa diretta Daniela Bassani, Marzia Cordò, montaggio suono Marc Bastien, mixage Franco Piscopo.

Prodotto da Marta Donzelli e Gregorio Paonessa, coprodotto da Joseph Rouschop e Valérie Bournonville, produttore associato Alessio Lazzareschi. Una produzione Vivo film con Rai Cinema e Tarantula, con il sostegno di Eurimages, MIC – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, Regione Lazio, con la partecipazione di Wallimage, con il supporto di Tax Shelter du Gouvernement Fédéral Belge – Casa Kafka Pictures Belfius. Distribuzione italiana 01 Distribution. Vendite internazionali The Match Factory.

Chiara: recensione del film di Susanna Nicchiarelli

Chiara: recensione del film di Susanna Nicchiarelli

Tutti conosciamo Santa Chiara da Assisi, ma sappiamo molto poco della ragazza di 18 anni che si è spogliata dei suoi abiti nobiliari per ”stare insieme agli umili”. Con Chiara, la regista Susanna Nicchiarelli continua il suo lavoro sulle figure femminili che hanno vissuto accanto, o spesso nell’ombra, di uomini potenti. Margherita Mazzucco (L’amica geniale) è la giovane Chiara, mentre Andrea Carpenzano (La Terra dell’Abbastanza, Calcinculo) è San Francesco. Il film è stato presentato in Concorso alla 79ª Mostra internazionale di Venezia ed è una produzione Vivo film con Rai Cinema e Tarantula.

La storia di Chiara d’Assisi

Dopo Nico, 1988 e Miss Marx, Susanna Nicchiarelli torna a raccontare di una donna in grado di segnare la storia. Agli inizi del Duecento, una giovane ragazza nobile di nome Chiara (Margherita Mazzucco) scappa con una cara amica dalla casa paterna per seguire le orme di Francesco (Andrea Carpenzano). Francesco ha fondato un ordine di frati basato sulla vita in povertà che prontamente accoglie le ragazze. Chiara, spogliata delle sue nobili vesti, non avrà però vita semplice: le opposizioni paterne, quelle del pontificato e infine anche gli scontri con Francesco, ostacoleranno il desiderio della ragazza di servire il popolo. D’altronde, ricordiamolo, a vivere tutto ciò è una donna diciottenne del XIII Secolo.

L’Umbria protagonista

A livello paesaggistico, la protagonista del film è l’Umbria. La terra d’origine non solo di Santa Chiara, ma anche di Nicchiarelli. La location principale è la Chiesa di San Pietro a Tuscania (ambientazione di film come Uccellacci e Uccellini), ampia pietra immersa nel verde che è luminosa di giorno e angosciante di notte, ma sempre credibile. Infine, una nota di merito va alle scene conviviali: in Chiara i banchetti non mancano e, a seconda della situazione e dei personaggi, sono ricchi, scarni o esotici.

La musicalità di Chiara

Chiara è un film che viaggia indietro nel tempo ma che porta con se il presente, soprattutto a livello sonoro. La lingua in cui i personaggi parlano è un volgare dialettale dalle cadenze umbre, che si alterna al latino dei testi e al francese delle canzoni che pervadono le scene. L’utilizzo di queste tre lingue collabora a trasmettere  l’atmosfera del XIII Secolo: Chiara parlava in volgare, predicava in volgare perché era la lingua del popolo, un parlato distante dal latino ecclesiastico. Francesco inoltre amava il francese, il suo nome deriva proprio da quella lingua, quella delle chanson.

La modernità di Chiara non è tanto nelle parole utilizzate, quanto nel montaggio sonoro: pur non essendo un musical, nel film i personaggi ballano e cantano interrompendo l’azione e venendo pervasi dalla musica. Nel film si scorgono le tracce gioiose di Jesus Christ Superstar come di tanti altri musical ”laici”. In questo senso, si coglie la volontà della regista di realizzare un film che possa parlare dei giovani di allora – nel 1211 Chiara è una diciottenne e Francesco ha solo trent’anni – e che sia allo stesso tempo in grado di comunicare ai giovani di oggi. Gli accostamenti tra sequenze d’azione e sequenze musicali possono apparire kitsch o incoerenti, ma denotano uno stile registico forte e riconoscibile che, ovviamente, può piacere o non piacere.

Il duo Mazzucco – Carpenzano

Le scene più belle sono quelle in cui Chiara e Francesco sono fianco a fianco. La forza dei personaggi nella storia è resa dal potente duo attoriale Mazzuccco e Carpenzano. Lei, una ragazza di diciotto anni reduce dalla serie di successo L’amica geniale. Lui, un attore promettente del cinema indipendente italiano (soprattutto con i Fratelli D’Innocenzo).

I volti di pietra, gli sguardi persi che hanno contraddistinto i personaggi precedentemente interpretati dalla coppia di attori, questa volta vengono adattati allo scenario religioso e pittorico di ChiaraMazzucco Carpenzano sanno alternare spiritualità e pathos religiosi ai tipici sentimenti dei giovani: l’entusiasmo, l’idealismo, la voglia di cambiare il mondo.

Chiara: il manifesto del film di Susanna Nichiarelli

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Chiara: il manifesto del film di Susanna Nichiarelli

01 Distribution ha diffuso il poster di Chiara è un film scritto e diretto da Susanna Nicchiarelli con Margherita Mazzucco, Andrea Carpenzano, Carlotta Natoli, Paola Tiziana Cruciani, Flaminia Mancin, Valentino Campitelli, Paolo Briguglia e con la partecipazione di Luigi Lo Cascio.

Chiara, ecco il manifesto

Chiara è scritto stato da Susanna Nicchiarelli, in collaborazione alla sceneggiatura Chiara Frugoni, fotografia Crystel Fournier, montaggio Stefano Cravero, scenografia Ludovica Ferrario, costumi Massimo Cantini Parrini, acconciature Desirée Corridoni, trucco Valentina Tomljanovic, suono in presa diretta Adriano Di Lorenzo, musiche Anonima Frottolisti, produttrice delegata Italia Serena Alfieri, organizzatore generale Maurizio Milo, aiuto regia Nicola Scorza, casting Francesca Borromeo, adattamento dialoghi e consulenza linguistica Nadia Cannata, montaggio presa diretta Daniela Bassani, Marzia Cordò, montaggio suono Marc Bastien, mixage Franco Piscopo.

Prodotto da Marta Donzelli e Gregorio Paonessa, coprodotto da Joseph Rouschop e Valérie Bournonville, produttore associato Alessio Lazzareschi. Una produzione Vivo film con Rai Cinema e Tarantula, con il sostegno di Eurimages, MIC – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, Regione Lazio, con la partecipazione di Wallimage, con il supporto di Tax Shelter du Gouvernement Fédéral Belge – Casa Kafka Pictures Belfius. Distribuzione italiana 01 Distribution. Vendite internazionali The Match Factory.

Chiara Mastroianni incontra il pubblico in occasione dell’Omaggio a Marcello Mastroianni

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In occasione della vera data di nascita di Marcello Mastroianni – due giorni prima di quella registrata all’anagrafe – domani, giovedì 26 settembre, la Casa del Cinema di Roma ospiterà una serie di eventi per celebrare il mito del pluripremiato attore.

Il primo appuntamento si terrà alle ore 17 quando l’attrice Chiara Mastroianni, figlia di Marcello e Catherine Deneuve, introdurrà la proiezione di Marcello mio di Christophe Honoré. Nel film, presentato al Festival di Cannes 2024, Chiara decide di far rivivere suo padre attraverso se stessa, con un talento fuori dal comune, pieno di incredibile coraggio e irresistibile ironia: si veste come lui, parla come lui, respira come lui, con una tale forza che chi le sta intorno comincia a crederci e a chiamarla “Marcello”.

Al termine della proiezione, si terrà un incontro su Mastroianni che vedrà nuovamente protagonista Chiara affiancata, in questo caso, da una serie di registi che hanno lavorato, nel corso degli anni, insieme all’attore: fra questi, Liliana Cavani (che lo ha diretto in film come La pelle e Oltre la porta), Luciano Tovoli (Il generale dell’armata morta), Francesca Archibugi (Verso sera) e Roberto Faenza (Sostiene Pereira).

Festa del Cinema di Roma 2024
Cortesia di Festa del Cinema di Roma 2024

Chiara Mastroianni incontra il pubblico in occasione dell’Omaggio a Marcello Mastroianni

Alle ore 21 si terrà la proiezione di 8½ di Federico Fellini, il film che valse all’attore il successo internazionale: un capolavoro premiato con due Oscar®, imprescindibile pietra di paragone per qualsiasi opera sulla fatica e la magia del cinema.

La giornata dedicata a Mastroianni rientra nell’ambito della retrospettiva “Viva Marcello” che dallo scorso 9 settembre e fino al prossimo 31 ottobre, celebra il mito dell’attore, con un’ampia rassegna di circa cinquanta titoli: un lungo viaggio, dagli anni Cinquanta agli anni Novanta, attraverso una filmografia impressionante che costituisce una parte fondamentale del nostro cinema e di quello internazionale.

L’omaggio a Mastroianni proseguirà inoltre alla Festa del Cinema di Roma, in programma dal 16 al 27 ottobre 2024, che ha dedicato all’attore l’immagine ufficiale della diciannovesima edizione, e che ospiterà una serie di film, documentari, eventi, incontri e mostre che coinvolgeranno tutta la Capitale, dall’Auditorium Parco della Musica alla Casa del Cinema fino a Castel Sant’Angelo.

Chiara Iezzi: 10 cose che non sai sull’attrice

Chiara Iezzi: 10 cose che non sai sull’attrice

Dopo una ricca carriera nel settore musicale, Chiara Iezzi è oggi una promettente interprete, divista tra l’Italia e gli Stati Uniti. Divisa tra recitazione, scrittura, regia e produzione, oggi la Iezzi ha abbracciato il cinema a 360° gradi, distinguendosi per i suoi numerosi progetti di livello internazionale.

Ecco 10 cose che non sai di Chiara Iezzi.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Chiara Iezzi Instagram

Chiara Iezzi: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in diversi lungometraggi. Il primissimo ruolo cinematografico dell’attrice risale al 2004, quando ottiene il ruolo di una compositrice musicale nel film Christmas in Love, cinepanettone che vede la presenza dell’attore Danny DeVito. Nel 2016 ottiene invece il suo primo vero e proprio ruolo, interpretando Anna in Il ragazzo della Giudecca, con Giancarlo Giannini. Nel 2017 è invece Esther nel film di fantascienza The Broken Key. Prossimamente reciterà invece nel lungometraggio intitolato Sidus.

9. Ha recitato in alcune serie TV. Dopo essere comparsa in alcuni episodi delle serie comedy Sensualità a corte (2008) e I soliti idioti (2010), l’attrice ottiene maggior popolarità grazie al ruolo nella serie di Disney Channel Alex & Co, dove interpreta Victoria Williams, mamma di Linda e proprietaria della scuola dove si svolgono le vicende.

8. Ha scritto, diretto e prodotto un cortometraggio. Con la sua società, la Licantro Bros Film, nel 2014 la Iezzi avvia la produzione del cortometraggio The Age of Wars, da lei anche scritto, diretto e interpretato. Tale progetto, tuttavia, non è ancora stato reso pubblico poiché in lavorazione per una sua versione più estesa.

Chiara Iezzi ha partecipato a The Voice of Italy

7. È stata concorrente del noto programma. Affermata cantante, nel 2015 la Iezzi si mette alla prova partecipando alla terza edizione del programma televisivo The Voice of Italy. Qui riesce ad attirare l’attenzione dei giudici, dapprima entrando nella squadra capitanata dal rapper J-Ax, e in seguito in quella di Roby e Francesco Facchinetti.

Chiara Iezzi: chi è suo marito

6. Si è sposata civilmente. Nell’agosto del 2014 vengono ufficializzate le nozze tra la cantante e attrice ed un ex rabbino ortodosso di nome Meir. Sulla coppia vi sono poche informazioni, poiché questi preferiscono mantenere una certa riservatezza per quanto riguarda la propria vita privale. È tuttavia noto che il loro matrimonio è avvenuto con formula civile sull’isola di Cipro.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Chiara Iezzi è su Instagram

5. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 31,4 mila persone. All’interno di questo la Iezzi è solita condividere numerose foto di suoi momenti di svago quotidiano, il più delle volte in compagnia di amici o colleghi. È inoltre possibile vedere le sue storie Instagram, salvate in evidenza nella home del suo profilo.

4. Condivide molti dei suoi progetti professionali. Il profilo social è però il canale privilegiato attraverso cui l’attrice condivide informazioni sui suoi progetti da interprete. All’interno di questo si ritrovano infatti immagini promozionali ma anche interviste e foto tratte da conferenze stampa o eventi di gala.

Chiara Iezzi e la musica

3. Ha vinto al Festival di Sanremo. Nel 1996, in coppia con sua sorella firma un contratto con la Sony Music Italia, e le due si presentano al Festival di Sanremo nella categoria giovani come Paola & Chiara. Le due torneranno anche l’anno successivo, vincendo il primo premio nella categoria “Nuove proposte” grazie al brano Amici come prima.

2. Ha intrapreso la carriera da solista. Progressivamente, a partire dal 2006, Chiara ha perseguito una carriera da solista, staccandosi dal duo composto con la sorella. In seguito, ha pubblicato quattro EP e quattro singoli. Tuttavia, dal 2016 si dedica in modo quasi esclusivo alla sua carriera da attrice, passione avuta sin da bambina.

Chiara Iezzi: età e altezza

1. Chiara Iezzi è nata a Milano, Italia, il 27 febbraio 1973. L’attrice è alta complessivamente 160 centimetri.

Fonte: IMDb

Chiara Ferragni – Unposted, recensione del documentario #Venezia76

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Per tutti quelli che di cinema si interessano poco o niente, il documentario Chiara Ferragni – Unposted era il titolo da seguire per questa Venezia 76. Un titolo che non ha mancato di sollevare qualche polemica dal suo primo annuncio nella selezione ufficiale di Barbera, a luglio scorso.

Il documentario, diretto da Elisa Amoruso, si presenta come un racconto di come Chiara Ferragni è arrivata a costruire il suo impero, dagli inizi con il suo blog, fino al successo travolgente, la fama, le Fashion Week in giro per il mondo e il marchio d’abbigliamento che arricchisce il suo impero.

Nella prima parte del film, la Amoruso fa un ottimo lavoro di raccolta di immagini, a partire dal materiale di repertorio, i filmati delle vacanze di Chiara con la famiglia girati dalla madre, ex modella e appassionata di fotografia. Questo racconto cronachistico però perde ogni possibilità che ha per porsi delle domande che si discostino dall’intento di dipingere un ritratto perfetto di ciò che vediamo già sui social, ogni giorno. Sorge così il dubbio su quello che è il titolo scelto per il documentario: unposted significa infatti “non postato/pubblicato” il che lascia intendere ad una vita segreta in cui Chiara magari si sveglia spettinata. Non è così.

L’intento cronachistico della prima parte scivola vertiginosamente verso l’agiografia che non si pone domande sui meccanismi, sulle cause e sul processo della nascita e dell’ascesa di questa giovane imprenditrice che è a tutti gli effetti un brand, un prodotto. E così anche il film diventa un costoso spot pubblicitario che calca la mano sul modello positivo che rappresenta Chiara: sempre gentile, bella, perfetta, Chiara Ferragni deve tutto il suo successo alla sua bravura e alla sua determinazione.

E anche per quello che riguarda la vita privata, nulla è stato aggiunto al già pubblico e ricco racconto del matrimonio, della gravidanza, del piccolo Leone e del rapporto con Fedez.

Chiara Ferragni – Unposted è niente più che un’agiografia, uno spot pubblicitario, un’emanazione del marchio Ferragni. Un progetto che potenzialmente poteva regalare soddisfazioni alla sezione Sconfini della Mostra di Venezia, dove è stato presentato, ma che si è rivelato essere soltanto terribilmente fuori posto.

Chiara Ferragni – Unposted: il trailer del docufilm presentato a Venezia 76

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Sarà presentato in anteprima nella sezione Sconfini di Venezia 76 il docufilm Chiara Ferragni – Unposted, di Elisa Amoruso, un evento speciale che arriverà anche nel cinema il 17, 18 e 19 settembre.

Chiara Ferragni, 32 anni, 17 milioni di follower, secondo la rivista Forbes prima influencer al mondo nel campo della moda, in pochissimo tempo è diventata un’icona, di stile, di eleganza, di vita. Nell’era dei social network, in cui la popolarità conta più di qualunque altro valore, avere milioni di fan virtuali è un potere immenso, che stravolge ogni forma di comunicazione e porta ad avere successo attraverso una strada apparentemente facile, diffondendo l’illusione per cui basta fare dei post su Instagram per guadagnare e avere una vita da sogno. Il 2018 per Chiara Ferragni è stato un anno denso di avvenimenti: la nascita del figlio Leone, il matrimonio con il rapper Fedez, la decisione di condurre in prima persona entrambe le società che ha fondato, la Tbs Crew e Chiara Ferragni Collection, diventando Ceo di entrambe, l’aumento sempre più rapido e incessante di follower. #Chiaraneverstop è un hashtag che ricorre nei suoi post e si addice perfettamente ai ritmi sempre più incalzanti che Chiara ha affrontato negli ultimi mesi. Il racconto segue le tappe di questa crescita, personale e professionale, scandita dalle stagioni che si susseguono e dalla vita frenetica della fashion blogger più influente del mondo. Ma chi è davvero e come si diventa Chiara Ferragni? Come si evolve una società basata sempre di più sui like di Facebook, che comunica le notizie più importanti tramite i post di Twitter, in cui chiunque può aprire un blog, parlare col resto del mondo e costruirsi una fama da solo? Che ruolo hanno i mass media, nell’epoca della rivoluzione culturale dei social? Quali sono le aspettative delle ragazze che sognano di diventare Chiara Ferragni e a quale modello femminile aspirano? Queste sono solo alcune delle domande a cui il film intende dare una risposta. Chiara Ferragni incarna perfettamente un fenomeno che il film indaga e approfondisce attraverso interviste a giornalisti, scrittori, sociologi, docenti di Harvard: come l’avvento dei social network abbia trasformato radicalmente, oltre alle nostre vite personali, il mondo dei media e quello del business, influenzando anche le sfere della politica. Non esiste più nulla di irraggiungibile, grazie al web, ogni obiettivo sembra improvvisamente possibile e il vecchio modo di pensare appartiene a una realtà che sembra svanire giorno dopo giorno. Il film indaga questi temi in una forma narrativa contemporanea, dai molteplici linguaggi, in cui le interviste dirette si mescolano a scene che raccontano momenti significativi della vita di Chiara, a materiali di repertorio presi direttamente dalla società virtuale, il favoloso mondo di Instagram, di cui lei è la regina indiscussa.

Chiara di Susanna Nicchiarelli in concorso a Venezia79

Chiara di Susanna Nicchiarelli in concorso a Venezia79

Chiara  scritto e diretto da Susanna Nicchiarelli sarà presentato in concorso alla 79. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Protagonisti del film Margherita Mazzucco, Andrea Carpenzano, Carlotta Natoli, Paola Tiziana Cruciani, Flaminia Mancin,, Valentino Campitelli, Paolo Briguglia e con la partecipazione di Luigi Lo Cascio. Una produzione Vivo film con Rai Cinema e Tarantula.

La storia di Chiara e Francesco è entusiasmante. Riscoprire la dimensione politica, oltre che spirituale, della “radicalità” delle loro vite – la povertà; la scelta di condurre un’esistenza sempre dalla parte degli ultimi, ai margini di una società ingiusta; il sogno di una vita di comunità senza gerarchie e meccanismi di potere – significa riflettere sull’impatto che il francescanesimo ha avuto sul pensiero laico, interrogandosi con rispetto sul mistero della trascendenza. La vita di Chiara, meno conosciuta di quella di Francesco, ci restituisce l’energia del rinnovamento, l’entusiasmo contagioso della gioventù, ma anche la drammaticità che qualunque rivoluzione degna di questo nome porta con sé. Susanna Nicchiarelli

Clip dal film

https://youtu.be/AwMT2x8EVKc

Chiara è un film scritto e diretto da Susanna Nicchiarelli, collaborazione alla sceneggiatura Chiara Frugoni, fotografia Crystel Fournier, montaggio Stefano Cravero, scenografia Ludovica Ferrario, costumi Massimo Cantini Parrini, acconciature Desirée Corridoni, trucco Valentina Tomljanovic, suono in presa diretta Adriano Di Lorenzo, musiche Anonima Frottolisti, produttrice delegata Italia Serena Alfieri, organizzatore generale Maurizio Milo, aiuto regia Nicola Scorza, casting Francesca Borromeo, adattamento dialoghi e consulenza linguistica Nadia Cannata, montaggio presa diretta Daniela Bassani, Marzia Cordò, montaggio suono Marc Bastien, mixage Franco Piscopo.

Prodotto da Marta Donzelli e Gregorio Paonessa, coprodotto da Joseph Rouschop e Valérie Bournonville, produttore associato Alessio Lazzareschi. Una produzione Vivo film con Rai Cinema e Tarantula, con il sostegno di Eurimages, MIC – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, Regione Lazio, con la partecipazione di Wallimage, con il supporto di Tax Shelter du Gouvernement Fédéral Belge – Casa Kafka Pictures Belfius. Distribuzione italiana 01 Distribution. Vendite internazionali The Match Factory.

La trama del film

Assisi, 1211. Chiara ha diciotto anni, e una notte scappa di casa per raggiungere il suo amico Francesco: da quel momento la sua vita cambia per sempre. La storia di una santa, la storia di una ragazza e del suo sogno di libertà.

Chiamatemi Francesco: dal 3 dicembre al cinema

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Chiamatemi Francesco: dal 3 dicembre al cinema

Ecco le prime immagini dal nuovo film diretto da Daniele Luchetti. Chiamatemi Francesco, con Rodrigo De La Serna e Sergio Hernández, Muriel Santa Ana, José Ángel Egido e con Alex Brendmühl e la partecipazione di Mercedes Moran.

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Prodotto da Taodue Film e distribuito da Medusa, Chiamatemi Francesco uscirà in circa 700 sale cinematografiche italiane dal 3 dicembre.

Si tratta del racconto del percorso che ha portato Jorge Bergoglio, figlio di una famiglia di immigrati italiani a Buenos Aires, alla guida della Chiesa Cattolica. E’ un viaggio umano e spirituale durato più di mezzo secolo, sullo sfondo di un paese – l’Argentina – che ha vissuto momenti storici controversi, fino all’elezione al soglio pontificio nel 2013.

Chiamatemi Anna: stagioni, episodi e curiosità sulla serie

Chiamatemi Anna: stagioni, episodi e curiosità sulla serie

Chiamatemi Anna è la serie tv del 2017 canadese basata sul romanzo di Anna dai capelli rossi di Lucy Maud Montgomery e adattata da Moira Walley-Beckett. La serie è una coproduzione CBC e Netflix.

Chiamatemi Anna: dove vederla in streaming

La serie tv Chiamatemi Anna è disponibile su Netflix. La serie è stata presentata in anteprima il 19 marzo 2017, su CBC e il 12 maggio a livello internazionale su Netflix. È stato rinnovato per una seconda stagione il 3 agosto 2017 e per una terza stagione nell’agosto 2018. Poco dopo l’uscita della terza stagione nel 2019, CBC e Netflix hanno annunciato che la serie è stata cancellata. na petizione è stata lanciata dai fan per protestare contro la cancellazione dello spettacolo e ora ha raggiunto oltre 300.000 firme.

Chiamatemi Anna, la quarta stagione si farà?

Purtroppo la quarta stagione di Chiamatemi Anna non si farà. Nell’ottobre 2019 la presidente della CBC Catherine Tait ha dichiarato che non si sarebbe più impegnata in coproduzioni con Netflix, in quanto costituiscono accordi “che danneggiano la redditività a lungo termine della nostra industria domestica”.

Chiamatemi Anna: la trama e il cast

La serie tv racconta di Anna Shirley una ragazza orfana che viene affidata alla signora Thomas, una vicina povera e con il marito alcolizzato. La bambina vive con la famiglia Thomas fino all’età di 8 anni, accudendo i figli della signora, fino a che il marito, mentre picchiava Anna mori’. A questo punto per Anna non c’è più posto nella famiglia e viene quindi affidata alla signora Hammond, che vive con il marito e i suoi 8 figli (tra cui tre coppie di gemelli) in una misera baracca in riva al fiume. La bambina, esperta di bimbi piccoli, accudisce anche i figli della signora Hammond, fino a che, con la morte del marito avvenuta due anni dopo, viene affidata all’orfanotrofio di Hopetown, dove rimane per quattro mesi. In questo periodo, Anna viene presa in giro dalle sue compagne, a causa della sua spiccata immaginazione.

In Chiamatemi Anna protagonisti sono Anna Shirley Cuthbert (stagioni 1-3), interpretata da Amybeth McNulty, Marilla Cuthbert (stagioni 1-3), interpretata da Geraldine James, Matthew Cuthbert (stagioni 1-3), interpretato da R.H. Thomson, Diana Barry (stagioni 1-3), interpretata da Dalila Bela, Gilbert Blythe (stagioni 1-3), interpretato da Lucas Jade Zumann, Jerry Baynard (stagioni 1-3), interpretato da Aymeric Jett Montaz, Rachel Lynde (stagioni 1-3), interpretata da Corinne Koslo, Sebastian “Bash” Lacroix (stagioni 2-3), interpretato da Dalmar Abuzeid, Cole Mackenzie (stagioni 2-3), interpretato da Cory Grüter-Andrew.

Nei ruoli ricorrenti troviamo Josephine Barry (stagioni 1-3)’ interpretata da Deborah Grover, Ruby Gillis (stagioni 1-3), interpretata da Kyla Matthews e Teddy Phillips (stagioni 1-2), interpretato da Stephen Tracey.

Curiosità

  • La stagione 1 di Rotten Tomatoes ha un punteggio di approvazione dell’83% basato su 29 recensioni. La serie ha ricevuto un punteggio di 79 su Metacritic basato su quindici recensioni.
  • Nell’ottobre 2019 la presidente della CBC Catherine Tait ha dichiarato che non si sarebbe più impegnata in coproduzioni con Netflix, in quanto costituiscono accordi “che danneggiano la redditività a lungo termine della nostra industria domestica”.
  • Motivi alternativi di cancellazione sono stati forniti il ​​27 novembre in risposta a una campagna su Twitter per salvare lo spettacolo, vale a dire una mancanza di crescita del pubblico nella fascia di età 25-54 anni.
  • Nonostante il CBC abbia rivelato che Netflix aveva concordato che la terza stagione sarebbe stata l’ultima dello show, i fan hanno avviato una campagna online e offline concertata, in gran parte guidata dai fan di Twitter attraverso l’hashtag #renewannewithane.
  • I fan hanno anche finanziato il crowdfunding per erigere cartelloni pubblicitari a Toronto e New York City. L’attore canadese Ryan Reynolds e la cantante inglese Sam Smith hanno anche twittato a sostegno della serie.

Le stagioni

Chiamatemi Anna 1 stagione

Chiamatemi ANNA è una storia di formazione, la cui protagonista è un’emarginata che, a dispetto di una sorte avversa e di mille difficoltà, lotta per farsi accettare, per il diritto ad avere un posto in questo mondo e per essere amata. Ambientata nell’isola di Prince Edward alla fine dell’800, la serie racconta le vicende di Anna Shirley (Amybeth McNulty), una giovane orfana che, dopo aver trascorso una terribile infanzia tra istituti e case di estranei, viene affidata per errore a due anziani fratelli. Col passare del tempo e grazie a uno spirito unico, a un grande acume e a una fervida immaginazione, la tredicenne trasformerà le vite di Marilla (Geraldine James) e Matthew Cuthbert (R.H. Thomson) e dell’intera cittadina in cui vivono. La storia di Anna affronta temi sempre attuali come identità, femminismo, pregiudizi e bullismo.

La prima stagione è ambientata tra l’estate del 1896 e l’inverno a cavallo tra il 1896 e il 1897. Marilla e Matthew Cuthbert sono due anziani fratelli. Nessuno dei due si è mai sposato, quindi entrambi vivono assieme in una fattoria chiamata “Green Gables” ad Avonlea, cittadina rurale dell’Isola di Prince Edward in Canada. Matthew sta invecchiando e soffre di problemi al cuore e, dal momento che non hanno prole, i fratelli decidono di adottare un ragazzo per avere un aiuto nel faticoso lavoro dei campi.

Chiamatemi Anna 2 stagione

Chiamatemi Anna 2 stagione

La seconda stagione di “Chiamatemi Anna” continua a tracciare coraggiosamente nuove rotte, aggiungendo nuovi personaggi e trame e continuando a esplorare le tematiche legate a identità, pregiudizio, femminismo, bullismo, parità di trattamento ed emancipazione viste con gli occhi della fiera, idealista e irrefrenabile quattordicenne protagonista. Storia di formazione reinventata dall’ideatrice Moira Walley-Beckett, “Chiamatemi Anna” ripropone l’amatissimo cast composto da Amybeth McNulty (Anne Shirley-Cuthbert), Geraldine James (Marilla Cuthbert), R.H. Thomson (Matthew Cuthbert), Corrine Koslo (Rachel Lynde), Dalila Bela (Diana Barry), Aymeric Jett Montaz (Jerry Baynard), Lucas Zumann (Gilbert Blythe) e Kyla Matthews (Ruby Gillis). In questa stagione debuttano nuovi personaggi, tra cui Dalmar Abuzeid (Sebastian Lacroix) e Cory Grüter-Andrew (Cole MacKenzie), concepiti da Moira Walley-Beckett insieme a un team di sceneggiatrici. Serie originale targata CBC e Netflix, “Chiamatemi Anna” è prodotta da Northwood Entertainment e creata da Moira Walley-Beckett. I produttori esecutivi sono Miranda de Pencier, Moira Walley-Beckett, Debra Hayward, Alison Owen e Ken Girotti. John Calvert funge da produttore. Segui “Chiamatemi Anna” su Netflix.

Chiamatemi Anna 3 stagione

Chiamatemi Anna 3 stagione

La terza stagione della serie televisiva Chiamatemi Anna, composta da 10 episodi, è stata trasmessa sul canale canadese CBC Television dal 22 settembre al 24 novembre 2019. In Italia, la stagione è stata interamente pubblicata il 3 gennaio 2020 sul servizio di video on demand Netflix.

Gli episodi della terza stagione di Chiamatemi Anna

  • S3 episodio 1: Il sedicesimo compleanno di Anne la ispira a saperne di più sulla sua genealogia.
  • S3 episodio 2: La ricerca di Anne la riporta all’orfanotrofio, dove è costretta a confrontarsi con nuove realtà. Nel frattempo, Elia fa visita ad Avonlea.
  • S3 episodio 3: Con l’avvicinarsi della Pasqua, la malattia di Mary porta un cambiamento ad Avonlea.
  • S3 episodio 4: Ka’kwet va a scuola, mentre Anne intraprende la fase successiva della sua ricerca.
  • S3 episodio 5: Una prova di ballo genera scintille (e tensione).
  • S3 episodio 6: I Cuthbert ottengono una nuova prospettiva sull’Isola del Principe Edoardo
  • S3 episodio 7: Anne raduna la città per denunciare l’ingiustizia.
  • S3 episodio 8: Gli studenti siedono per gli esami di ammissione al Queens.
  • S3 episodio 9: Matthew e Anne viaggiano per aiutare Ka’kwet.
  • S3 episodio 10: Anne entra nel prossimo capitolo della sua vita.

Chiamatemi Anna 4 si farà? la posizione di Netflix

Chiamatemi Anna 4 si farà? la posizione di Netflix

Molto di voi hanno seguito con trepida attesa l’evolversi del personaggi di Anna interpretat da Amybeth McNulty ma la domanda che tutti si sono posti è se Chiamatemi Anna 4 si farà? l’incertezza sulla quarta stagione della serie originale Netflix Chiamatemi Anna ha tenuto banco per qualche tempo, tanto che i fan hanno incalzato le due società responsabili. Ebbene purtroppo per i fan la quarta stagione della serie non ci sarà. Infatti dopo tre stagioni la serie ‘Chiamatemi Anna’ è stata cancellata, perché sia la CBC che Netflix hanno deciso di non proseguire con la storia raccontata dallo show.

In merito alla scelta le società hanno diffuso un commento “Siamo stati entusiasti di portare agli spettatori di tutto il mondo la storia canadese per eccellenza di Chiamatemi Anna”, hanno dichiarato CBC e Netflix in una dichiarazione congiunta. “Siamo grati alle produttrici Moira Walley-Beckett e Miranda de Pencier e al talentuoso cast e alla troupe per il loro incredibile lavoro nel condividere la storia di Anne con una nuova generazione [di spettatori]. Speriamo che i fan della serie adorino questa stagione finale tanto quanto l’abbiamo adorata noi e che porti una conclusione soddisfacente al viaggio di Anna”.

La reazione dei fan

Questa notizia ha mandando in incandescenza tutto il fan della serie che ha subito avviato una serie di petizioni online per cercare di convincere la piattaforma a rivedere la propria decisione. Tuttavia il colosso dello streaming ha confermato la propria scelta nonostante tutto. Ad oggi la petizione ha raccolto ben 6.867 hanno firmato e non è l’unica attiva. Infatti ci sono molte diverse petizione online.

Anche la creatrice della serie tv Moira Walley-Beckett  ha commentato: “Il sostegno dei fan e l’amore per Chiamatemi Anna è travolgente, incoraggiante e meraviglioso: vi amo così tanto, Spiriti Affini. Questo mi dimostra quanto questa serie sia riuscita a toccare un pubblico così variegato in tutto il mondo, e cosa questa serie abbia significato per tutti. Sono incredibilmente orgogliosa di queste tre stagioni. La creazione di Chiamatemi Anna è stata un’esperienza straordinaria: è stato il mio progetto del cuore e ci ho dato tutta me stessa. Sono molto grato al mio straordinario cast, alla troupe, agli sceneggiatori e ai registi per aver portato in scena con passione la mia idea”.

E ora?

Ora in attesa di sorprese tutti voi vi starete chiedendo cosa possiamo vedere dopo aver visto Chiamatemi Anna? per consolarvi ecco qualche serie simile per temi e sviluppo che potrebbe placare la vostra delusione.

  • Chesapeake Shores.
  • I Durrell – La mia famiglia e altri animali.
  • Julie and the Phantoms.
  • Call the Midwife.
  • Cinque in famiglia.
  • Piccole donne – BBC.

Chiamata senza risposta: la spiegazione del finale del film

Chiamata senza risposta: la spiegazione del finale del film

Il film Chiamata senza risposta del 2008 ha fatto molto parlare di sé sia prima che dopo la sua uscita. Remake del J-Horror di Takashi Miike intitolato The Call – Non rispondere (2004), questo film diretto da Eric Valette ha infatti vissuto numerosi problemi produttivi e accesi dibattiti pubblici. Lo sceneggiatore originale, Andrew Klaven, ha infatti detto più volte di aver scritto la sceneggiatura pensando che sarebbe stata una commedia horror e di essere rimasto molto sorpreso quando il film è stato trasformato in un horror “serio”. Riguardo ad alcuni dialoghi molto goffi, ha anche dichiarato che: “Dovevano essere battute“.

Nel corso della lavorazione, infatti, la produzione decise di trasformare radicalmente il progetto, fino a fargli assumere un tono completamente diverso rispetto a quanto inizialmente stabilito. Durante la preparazione del film, il regista ha anche evitato di guardare la versione originale giapponese e ha chiesto agli attori di fare altrettanto, così da non correre il rischio di replicare alcuni degli elementi presenti in quel film. C’è dunque stato un evidente scontro tra chi voleva realizzare un vero e proprio remake e chi invece dar vita ad un’opera solo liberamente ispirata al titolo giapponese del 2004.

Chiamata senza risposta, in ogni caso, è stato l’ultimo remake horror giapponese a essere distribuito nelle sale cinematografiche dopo l’inizio della tendenza iniziata con The Ring (2002). A questo film viene dunque spesso attribuita la colpa di aver spento l’interesse del pubblico per i remake horror giapponesi. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Chiamata senza risposta. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Chiamata senza risposta trama

La trama e il cast di Chiamata senza risposta

Protagonista del film è ElizaBeth Raymond, una giovane ragazza che ha visto quattro dei suoi amici morire in situazioni poco chiare dopo aver ricevuto a turno una telefonata dal futuro in cui erano registrate le loro ultime parole, con il giorno e l’ora esatta della loro morte. Le telefonate provengono sempre da una persona recentemente morta, trasmettendosi dunque quasi come un virus. Gli agenti di polizia credono si tratti di una follia di gruppo, mentre Jack Andrews, investigatore, non è convinto sia così e vuole approfondire anche l’aspetto paranormale della vicenda, soprattutto perché sua sorella è scomparsa in modo molto simile, come se ci fosse una terribile maledizione.

Così l’uomo comincia a indagare insieme a Beth, cercando di capire da dove provengano le telefonate. Le tracce portano a Marie Layton, una donna affetta dalla sindrome di Polle che in passato aveva molestato le sue figlie Ellie e Laurel: la prima era morta per un attacco di asma, mentre la seconda era stata affidata a una casa-famiglia. Il sospetto ricade dunque sulla, ma quando la trovano è già deceduta. Beth e Jack si mettono allora in viaggio per comunicare a Laurel che la madre è morta. Una volta arrivati da lei, però, scoprono qualcosa che stravolgerà completamente quanto credevano di sapere sugli abusi subiti in passato dalle due sorelle.

Ad interpretare la protagonista, Elizabeth Raymond, vi è l’attrice Shannyn Sossamon, nota per i film Il destino di un cavaliere e Le regole dell’attrazione. Nel ruolo del detective Jack Andrews vi è invece l’attore Edward Burns, mentre Ana Claudia Talancón è Taylor Anthony, amica di Beth. Completano poi il cast Ray Wise – celebre per il ruolo di Leland Palmer in Twin Peaks – nel ruolo del produttore televisivo Ted Summer, Rhoda Griffis in quello di Mary Layton e Raegan Lamb in quello di Laurel Layton. Ariel Winter, invece, interpreta Ellie Layton da bambina, mentre nella sua versione fantasma è interpretata da Sarah Jean Kubik.

Chiamata senza risposta cast

La spiegazione del finale del film

Nel finale del film, nel tentativo di trovare Laurel, Jack e Beth si recano nella sua casa adottiva e qui scoprono un filmato registrato da una telecamera nascosta nell’occhio dell’orsacchiotto di Laurel. Questo rivela che a perpetrare le molestie nei confronti di Laurel non è stata Marie, bensì la sorella Ellie. Dopo che la madre ha scoperto la cosa, ha portato Laurel d’urgenza in ospedale, rinchiudendo invece Ellie nella stanza. Qui, la bambina ha però avuto un attacco d’asma improvviso, andando incontro alla morte ma non prima di essersi imbattuta nei futuri elementi della sua maledizione: un millepiedi, un’inquietante bambola e la musica simile a una ninna nanna emanata dall’orsacchiotto, udibile durante ogni chiamata.

Laurel rivela poi che Ellie, pur avendola ferita, le ha sempre fornito le caramelle. Capendo che è stata Ellie a causare la maledizione, Jack si reca a casa di Beth, la quale aveva ricevuto a sua volta una chiamata ed era dunque stata designata come nuova vittima. Giunto a casa della ragazza, però, Jack viene trafitto da un coltello, rimanendo ucciso. Appare a quel punto Ellie, che attacca Beth. Lo spirito di Marie, tuttavia, interviene, legando Ellie al telefono di Jack e riconciliandosi con Beth prima di scomparire. Il film finisce con la bocca di Jack che rovescia una caramella rossa e il suo cellulare che si compone automaticamente, lasciando intendere che la maledizione potrebbe ancora essere in vigore.

Il trailer di Chiamata senza risposta e dove vederlo in streaming e in TV

Sfortunatamente il film non è presente su nessuna delle piattaforme streaming attualmente attive in Italia. È però presente nel palinsesto televisivo di giovedì 27 febbraio alle ore 21:15 sul canale Italia 2. Di conseguenza, per un limitato periodo di tempo sarà presente anche sulla piattaforma Mediaset Play, dove quindi lo si potrà vedere anche oltre il momento della sua messa in onda. Basterà accedere alla piattaforma, completamente gratuita, per trovare il film e far partire la visione.

Chiamami col tuo nome: trama, cast e sequel del film

Chiamami col tuo nome: trama, cast e sequel del film

Con il film Chiamami col tuo nome (qui la recensione), diretto nel 2017 dal regista italiano Luca Guadagnino, si conclude la cosiddetta Trilogia del desiderio, comprendente anche Io sono l’amore e A Bigger Splash, diretti dallo stesso regista. Tale film si è rivelato un grandissimo successo al momento della sua uscita, divenendo uno dei titoli più apprezzati dell’anno, come anche uno dei più premiati a livello internazionale. Tutto merito di una serie di fattori che ne hanno segnato l’unicità. Dalle location agli attori protagonisti, dalla colonna sonora alla sua brillante sceneggiatura scritta da James Ivory e premiata con l’Oscar.

Quest’ultima è tratta dall’omonimo romanzo scritto nel 2007 dallo scrittore egiziano André Aciman. L’idea di dar vita ad una trasposizione di questo libro era nell’aria sin dal momento della sua uscita, ma soltanto dopo diversi anni il progetto si è infine concretizzato. Inizialmente, a dirigere la pellicola avrebbe dovuto essere lo stesso Ivory, che si è però poi tirato indietro lasciando la regia a Guadagnino. Questi era infatti stato giudicato il regista giusto per dar vita alla passionale storia d’amore tra i due protagonisti. Il suo stile si è così fuso con il tono del racconto, dando vita ad una storia di formazione particolarmente toccante e capace di comunicare ad ogni tipo di pubblico.

Il grande interesse generatosi intorno al film lo ha portato ad essere uno dei maggiori successi al box office del suo anno. A fronte di un budget di 3.5 milioni di dollari, il film è stato infatti in grado di guadagnare oltre 41 in tutto il mondo. In Italia ha incassato un totale di oltre 4 milioni, divenendo uno dei titoli più visti della stagione. Il film ha poi conosciuto ulteriore popolarità grazie alle sue numerose vittorie durante la stagione dei premi cinematografici, arrivando ad ottenere ben quattro nomination ai Premi Oscar. Chiamami col tuo nome ha inoltre il merito di aver fatto diventare Guadagnino una vera e propria star internazionale, e i due attori protagonisti sono oggi tra i più richiesti del momento.

Chiamami col tuo nome: la trama del film

La vicenda narrata nel film si svolge nelle campagne circostanti la città di Crema, in Lombardia, durante l’estate del 1983. È qui che il diciassettenne americano Elio si ritrova a passare la bella stagione in compagnia dei suoi genitori. Egli però non si getta nelle stesse avventure dei suoi coetanei, preferendo dilettarsi nella musica classica, nella letteratura e nello studio dell’arte. Elio è infatti figlio di un noto professore universitario specializzato nella cultura greco-romana. Questi, durante il soggiorno nella città italiana, è solito ospitare un suo studente per aiutarlo nelle sue ricerche per il dottorato. Quest’anno è l’affascinante Oliver a soggiornare presso la famiglia, e la sua presenza sarà motivo di grande distrazione per Elio.

Il ragazzo, infatti, rimane conquistato dai modi e dall’intelligenza del giovane studente, e farà di tutto pur di far colpo su di lui. Allo stesso tempo, Oliver si dimostra incuriosito da Elio, e tende a passare molto tempo in sua compagnia. Più si conoscono, più i due intrecceranno un’irresistibile storia d’amore, che porterà Elio a scoprire lati di sé stesso fino a quel momento sconosciuti. Gestire quel rapporto non è però semplice, non per via del possibile giudizio altrui quanto del proprio. Elio dovrà infatti imparare a conoscersi, a conoscere Oliver e abbandonarsi all’amore. Il tempo a loro disposizione non è però molto, e l’estate non durerà in eterno. Tutto ciò che il ragazzo sa, è che quel periodo cambierà per sempre la sua vita.

Chiamami col tuo nome: il cast del film

Per poter costruire una convincente e appassionante storia d’amore, per il regista era necessario trovare gli interpreti adatti per i ruoli principali. Egli conobbe però quasi per caso il giovane Timothée Chalamet, che recitava sin da bambino e fino a quel momento era apparso in Interstellar e Le verità sospese. Da subito Guadagnino riconobbe in lui l’interprete giusto per la parte di Elio. Chalamet sembrava infatti possedere l’ambizione, la sensibilità e l’ingenuità caratteristiche del personaggio. Prima di accettare la parte, però, l’attore decise di leggere sia il romanzo che la sceneggiatura, rimanendone incantato. Per prepararsi al ruolo egli decise di arrivare in Italia diverse settimane prima dell’inizio delle riprese, così da avere modo di imparare i rudimenti della lingua italiana. La sua interpretazione risultò poi una delle più apprezzate dell’anno, e lo portò alla sua prima nomination al premio Oscar.

Il ruolo di Oliver sembrava invece inizialmente destinato all’attore Shia LaBeouf, il quale alla fine non venne però ritenuto adatto. Al suo posto, il regista pretese Armie Hammer. Guadagnino lo aveva scoperto vedendolo recitare nel film The Social Network e rimase così affascinato dalle sue capacità che desiderò a lungo poter lavorare con lui. Diverso tempo prima che il film entrasse in produzione egli propose così il ruolo all’attore. Questi però si trovò inizialmente a rifiutare la parte, considerando troppo forte la carica emotiva richiesta dal personaggio. A spaventarlo erano anche le diverse scene di nudo integrale presenti inizialmente nella sceneggiatura, ma poi rimosse. Egli si decise però poi ad accettare la parte, considerandola una sfida fondamentale per la sua carriera di attore.

Nel film è poi presente il noto attore Michael Stuhlbarg, celebre per aver recitato in diversi film di grande successo. Qui egli interpreta il padre di Elio, e per prepararsi a tale personaggio l’attore dichiarò di aver a sua volta letto il libro da cui è tratta la storia. Egli è poi protagonista di una delle scene più famose, dove pronuncia uno dei monologhi più memorabili del film. Ad interpretare la madre di Elio è invece Amira Casar, celebre per i suoi numerosi ruoli in pellicole europee. Esther Garrel è invece Marzia, amica e inizialmente amante di Elio. Victoire Du Bois è invece Chiara, sorella di Marzia, la quale si invaghirà dell’affascinante Oliver. Nel film vi è inoltre anche un cameo di Aciman, autore del romanzo, e che compare nel ruolo di Mounir, un ospite presso la casa dei protagonisti.

Chiamami col tuo nome: il sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Sin dall’anterprima del film al Sundance Film Festival, Guadagnino aveva accennato circa la possibilità di dar vita ad un sequel del film. Egli affermò infatti che ancora molto si potrebbe raccontare dei due personaggi principali. A seguito del grande successo di Chiamami col tuo nome, la possibilità di rivedere Elio e Oliver in nuove avventure sul grande schermo divenne sempre più concreta. Durante la cerimonia dei premi Oscar del 2018 egli ha infine confermato di star lavorando ad una nuova storia insieme allo stesso Aciman. Il sequel si dovrebbe realizzare quanto prima, e dovrebbe essere ambientato nel corso degli anni Novanta, quando i due protagonisti ormai cresciuti si ritrovano inaspettatamente.

Nell’attesa che il sequel venga realizzato, però, per gli appassionati del film sarà possibile fruirne grazie alla sua presenza nel catalogo di alcune delle principali piattaforme streaming oggi disponibili. Chiamami col tuo nome è infatti presente su Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Netflix, Tim Vision e Amazon Prime Video. In base alla piattaforma scelta, sarà possibile noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale al catalogo. In questo modo sarà poi possibile fruire del titolo in tutta comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre in programma in televisione per martedì 1 febbraio alle ore 21:10 sul canale Rai Movie.

Fonte: IMDb

Chiamami col tuo nome: trailer dell’acclamato film

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Chiamami col tuo nome: trailer dell’acclamato film

Chiamami col tuo nome (Call Me by Your Name) di Luca Guadagnino ha ricevuto tre candidature ai Golden Globes tra cui Miglior Film Drammatico, Miglior Attore Protagonista in un Film Drammatico (Timothée Chalamet) e Miglior Attore non Protagonista (Armie Hammer). I premi saranno assegnati il 7 gennaio a Beverly Hills.

 

Il film, uscito negli Stati Uniti il 24 novembre in quattro sale con un incasso medio per sala da record, sta vivendo da protagonista la stagione dei premi. Nominato per sei volte agli Independent Spirit Awards, è stato premiato come Miglior Film ai Gotham Awards.

I premi, assegnati a New York, hanno visto trionfare anche Timothée Chalamet come Miglior Attore Emergente per il ruolo di Elio. Ruolo che è valso a Chalamet anche il premio come Miglior Attore ai New York Film Critics Circle Awards e il titolo di Scoperta dell’anno della National Board of Review che ha inserito il film tra i migliori dieci titoli dell’anno. Anche la Los Angeles Film Critics Association ha voluto celebrare il film con tre riconoscimenti tra cui Miglior Film, Miglior Regia e Miglior Attore Protagonista per Chalamet. Il film ha inoltre ricevuto 8 candidature ai Critics’ Choice Awards tra cui Miglior Film, Miglior Regia e Miglior Attore Protagonista (Timothée Chalamet). I premi verranno assegnati a Santa Monica il prossimo 11 gennaio.

Chiamami col tuo nome

Chiamami col tuo nome trailerCommentando Chiamami col tuo nome, il regista Luca Guadagnino ha spiegato: “Non voglio che venga percepito come un’opera iper-intellettuale ma come una tenera storia d’amore. Vorrei che emozionasse il pubblico, come una scatola di cioccolatini”. “È così affascinante vederlo lavorare – ha detto Armie Hammer del regista italiano – Non solo dietro la macchina da presa ma nella vita di tutti i giorni”. Sulle riprese in Italia, il giovane Timothée Chalamet ha raccontato: “Eravamo catturati nella città natale di Luca, nella sua storia e nel suo pensiero di Italia e della gioventù negli anni ’80”.
 
Chiamami col tuo nome è tratto dell’omonimo romanzo di André Aciman e sarà nelle sale italiane da giovedì 25 gennaio distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia. Girato nella campagna lombarda, il film racconta un’estate italiana in cui il giovane Elio, interpretato da Timothée Chalamet, vivrà le sue prime esperienze sentimentali dopo l’incontro con uno studente americano, Oliver (Armie Hammer). Completano il cast Michael Stuhlbarg, Amira Casar e Esther Garrel.

Chiamami col tuo nome: recensione del film

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Chiamami col tuo nome: recensione del film

Acclamato, esaltato, accolto come il capolavoro di Luca Guadagnino, italiano amato più all’estero che a casa sua, Chiamami col tuo nome arriva in sala il 25 Gennaio prossimo, distribuito da Warner Bros.

Chiamami col tuo nome, e io ti chiamerò col mio

“Chiamami col tuo nome, e io ti chiamerò col mio”. Luca Guadagnino prende il romanzo omonimo di André Aciman e lo affida alle sapienti mani di James Ivory per realizzare un film che ricorda da vicino Io Ballo da Sola di Bernardo Bertolucci, per evocazione di immagini e tema principale: l’educazione sentimentale, e sessuale, di un adolescente.

esplorazione, ragazze, corpi, desiderio

L’ingenua e avvenente Lucy (Liv Tyler) viene sostituita da Elio (Timothée Chalamet), un diciassettenne pelle e ossa, alle prese con l’estate più calda della sua vita: esplorazione, ragazze, corpi, desiderio, ma anche libri e cultura, nell’ambito di una famiglia alto borghese che gli consente l’accesso a un’educazione privilegiata, una moltitudine di lingue e un’apertura mentale propria di chi cresce in un ambiente così stimolante.

Questo idillio estivo, immerso nella luce gialla di agosto e nell’afa dei lunghi pomeriggi nelle campagne lombarde, viene interrotto da Oliver (Armie Hammer), avvenente stagista che arriva nella villa dei genitori di Elio per seguire gli studi del padre. Gioco, attrazione e rivelazione vengono accolti, con i dovuti preamboli, con divertimento e naturalezza, confermando che l’apertura mentale di cui i protagonisti godono, grazie alla loro educazione, in Elio, giovane alle prese con la costruzione del se stesso adulto, si tramuta in un’apertura anche emotiva, che gli permette di tuffarsi completamente in questa relazione segreta ma non clandestina.

Chiamami col tuo nome

Fluidi e movimenti dei corpi     

Oliver e Elio si nascondono, non come come due omosessuali il cui rapporto è considerato “peccaminoso”, ma come due amanti segreti, completamente presi dal corpo dell’altro. E Guadagnino ci permette di farci raccontare l’amore proprio da questi due corpi, diversi ma vicini, attraverso fluidi e movimenti che si mostrano senza spavalderia, con delicatezza e onestà, alla luce di una relazione tanto passeggera, finirà con l’estate, quando profonda, sconvolgerà completamente Elio.

Chalamet, giovanissimo eppure già maturo da un punto di vista artistico, ci consegna il ritratto di un adolescente perfettamente a proprio agio con il suo corpo scheletrico; vive con naturalezza la sua attrazione e la sua passione ma, e qui pesa la sua inesperienza da diciassettenne, viene totalmente sopraffatto dall’enormità dei sentimenti da cui è travolto. Elio sente con ogni sua fibra, del corpo e dello spirito.

un viaggio attraverso la ferocia dei sentimenti

Per questo motivo, Chiamami col tuo nome non è un racconto di formazione vero e proprio, dal momento che il protagonista è già consapevole dei suoi mezzi e della sua sessualità, ma più un viaggio attraverso la ferocia dei sentimenti. Il monologo finale di Michael Stuhlbarg, che interpreta il papà di Elio, è illuminante e struggente; offre una lezione, un consiglio non solo a chi, adolescente, si affaccia alla propria vita interiore, ai sentimenti, ma a ogni spettatore disposto a lasciarsi travolgere dal proprio sentire.

Con l’adattamento di Aciman, Luca Guadagnino realizza il suo film più maturo e personale, cospargendo di una estrema delicatezza ogni situazione, dalle discussioni politiche nell’Italia di Craxi, alle scene d’amore tra Oliver e Elio, fino alle corse in bicicletta sullo sterrato, raccontando quel mondo ricco e borghese che tanto ama e che diventa la location perfetta per questa storia. Contemporaneamente non rinuncia alla carnalità, raccontata nella sua sacralità, naturalezza e bellezza.

Chiamami col tuo nome trailer

Nell’universalità del suo messaggio, il film si chiude su uno struggente primo piano di Elio: la sua estate volge al termine, il suo amore brucia forte, la sua irruenza nel buttarsi a capofitto in questa storia gli costa la sofferenza che prova adesso, eppure non esiterebbe (e noi con lui) a rifare tutto dall’inizio. Perché, piuttosto che non sentire nulla, è molto meglio sentire, dolore e passione, con questa forza, con questa violenza; il dolce e l’amaro insieme.

Aciman, Ivory, Guadagnino, Chalamet ci insegnano ad abbracciare il dolore allo stesso modo con cui si accoglie la gioia, perché è solo “sentendo” che si cresce davvero, nello spirito.

Chiamami col tuo nome: per Armie Hammer il sequel “si farà”

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Chiamami col tuo nome: per Armie Hammer il sequel “si farà”

Il sequel di Chiamami col tuo nome? Si farà, perché c’è gente che ci sta già lavorando e farà in modo che accada“. Sono queste le parole di Armie Hammer svelate in un’intervista con Variety dove l’attore ha discusso della possibilità di dare un seguito all’acclamato film di Luca Guadagnino.

Più di ogni altra cosa mi fido della direzione artistica di Luca, dello scrittore André Aciman e di tutto il team” ha dichiarato Hammer, “Voglio tornare di nuovo sul set e vederlo succedere. Mi manca lavorare con quella troupe perché conservo dei ricordi davvero speciali della produzione. È stata un’esperienza così collaborativa, unica e totalmente immersiva mai avuta nella mia carriera“.

Chiamami col tuo nome, recensione del film di Luca Guadagnino

Tra i film più acclamati dell’anno, nominato a quattro Premi Oscar, tra cui Miglior Film e Miglior Attore e tra i film a distribuzione limitata più visti al mondo su Rotten Tomatoes del 2017, con un punteggio di circa 105,9%, Chiamami col tuo nome è arrivato in DVD e Blu-ray il 6 giugno distribuito da Universal Pictures Home Entertainment Italia.

Diretto da Luca Guadagnino (A Bigger Splash) questo dramma romantico vede protagonisti Armie Hammer (The Social Network) e Timothée Chalamet (Lady Bird) in una storia sensuale e sublime sul primo amore, basata sul best seller di André AcimanChiamami col tuo nome ha tra gli interpreti Michael Stuhlbarg (La forma dell’acquaAmira Casar (Saint Laurent) e Esther Garrel (Camille redouble).

Di seguito la sinossi del film:

Figlio di un eminente professore universitario specializzato nella cultura greco-romana che ogni anno ospita uno studente straniero impegnato nella stesura della tesi di post dottorato, Elio attende nella villa XVII secolo di famiglia l’arrivo di un nuovo allievo di suo padre. A risalire il vialetto per trascorrere le vacanze estive nella tenuta Perlman è il giovane Oliver, un ventiquattrenne statunitense bello e affascinante. I suoi modi disinvolti colpiscono immediatamente l’adolescente impacciato, che comincia ad affacciarsi all’amore. Gli incontri tra i due giovani sono permeati da un’intensità unica e palpabile: tra lunghe passeggiate, nuotate e discussioni, nel corso di un’estate che cambierà per sempre le loro vite, nasce tra loro un desiderio travolgente e irrefrenabile.

Fonte: Variety

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