Apple
TV+ ha rilasciato il trailer italiano della seconda
stagione dell’acclamata serie The Afterparty, dai
premi Oscar Chris Miller e Phil Lord, in arrivo
mercoledì 12 luglio. La seconda stagione introdurrà
un nuovo mistero, nuovi personaggi e nuovi episodi raccontati
attraverso noti generi cinematografici. La serie in 10 episodi
partirà con i primi due, seguiti da un nuovo episodio ogni
mercoledì fino al 6 settembre 2023.
Creata da Chris Miller, The
Afterparty racconta un’unica serata vissuta da diversi
personaggi, uno per ciascun episodio, il tutto attraverso l’uso di
vari generi cinematografici e immagini uniche per adattarsi alla
prospettiva del narratore. Le star Tiffany Haddish, Sam Richardson
e Zoë Chao tornano per la seconda stagione, che introdurrà un nuovo
caso, nuovi generi cinematografici e l’aggiunta al cast di
Elizabeth Perkins, Zach Woods, Paul Walter Hauser, Poppy
Liu, Anna Konkle, Jack Whitehall, Vivian Wu, John Cho e Ken
Jeong.
Nella seconda stagione ci troviamo a
un matrimonio dove lo sposo viene assassinato e ogni invitato
diventa un sospetto. Il detective Danner (Tiffany Haddish) arriva
in aiuto di Aniq (Sam Richardson) e Zoë (Zoë Chao) a risolvere il
caso interrogando membri della famiglia, amanti sfortunati e soci
in affari e ascoltando il racconto del fine settimana da ogni
invitato, ognuno con la propria prospettiva e stile visivo
unici.
The Afterparty è
prodotto per Apple da TriStar TV e Sony Pictures Television come
parte dell’ampio contratto televisivo quinquennale di Phil Lord e
Chris Miller. La seconda stagione è scritta da Miller e Anthony
King, sceneggiatore, produttore e interprete nominato ai Tony e
agli Emmy, ed entrambi sono produttori esecutivi. Chris Miller è
produttore esecutivo insieme a Phil Lord attraverso la loro società
di produzione, Lord Miller. La vicepresidente della Lord Miller
Television Aubrey Lee è tra i produttori della serie.
Guarda il Trailer Italiano de
La
Madre con Jessica Chastain,
Nikolaj Coster-Waldau,Daniel
Kash, Isabelle Nélisse, Megan
Charpentier. La pellicola è prodotta da Guillermo
del Toro.
Guillermo del Toro
presenta LA MADRE (Mama), un thriller soprannaturale che racconta
l’inquietante storia di due ragazze che spariscono nel bosco, nel
giorno in cui i loro genitori restano uccisi. A distanza di anni
verranno ritrovate e inizieranno una nuova vita, ma si renderanno
conto che qualcuno o qualcosa, di notte, ancora desidera rimboccar
loro le coperte.
Cinque anni fa, le sorelle Victoria
e Lilly scomparvero dal quartiere in cui abitavano, senza lasciare
traccia. Da allora lo zio Lucas (Nikolaj Coster-Waldau) e la sua
fidanzata Annabel (Jessica Chastain) non hanno fatto altro che
cercarle. Ma quando le ragazze vengono incredibilmente ritrovate
vive in un rifugio fatiscente, la coppia inizia a chiedersi se le
ragazze siano gli unici ospiti ad essere stati accolti nella loro
casa. Mentre Annabel cerca di ricreare una vita normale per le due
sorelle, cresce la sua convinzione che in casa aleggia una presenza
maligna. Le sorelle presentano semplicemente i sintomi di un trauma
o c’è veramente un fantasma che si aggira intorno a loro? E come
hanno fatto a sopravvivere tutti questi anni da sole? Mentre la
donna cerca risposte a queste domande spaventose, si renderà conto
che i sussurri che echeggiano in casa quando le ragazze vanno a
letto, provengono dalle labbra di una presenza letale.
Arriva dal Giappone il nuovo trailer di Iron Man 3. Il film è diretto da Shane Black e vede
ancora una volta protagonista Robert
Downey Jr. nei panni di Tony Stark.
Manca davvero molto
all’uscita di un trailer de I Miserabili, tuttavia in rete è comparso un primo
filmato, teaser trailer presumibilmente in versione bootles del
film. I Miserabili è l’adattamento del musical di Broadway,
tratto dal capolavoro di Victor Hugo e diretto da Tom
Hooper.
Con la nuova data di uscita fissata per il 19 novembre, ecco
arrivare anche il trailer italiano di Saw 3D, settimo e ultimo
episodio della saga horror, girato in 3D!
Abbiamo visto tutti trailer
con scene che non finiscono mai nel montaggio finale del film.
Questo è spesso il risultato di nuove riprese,
con Rogue
One: A Star Wars Story e Fantastic
Fourdel 2015, entrambi
buoni esempi di blockbuster che hanno finito per sembrare molto
diversi nei cinema rispetto a qualsiasi anticipazione
iniziale. Tuttavia, gli studi potrebbero dover
iniziare a pensarci due volte su come promuovere i titoli in arrivo
dopo che un giudice distrettuale degli Stati Uniti ha stabilito che
possono essere citati in giudizio per pubblicità ingannevole se
pubblicano trailer ingannevoli.
La decisione è stata presa
quando due spettatori hanno deciso di intentare una causa dopo aver
visto Yesterdaydi Danny Boyle. Dopo aver visto la
star di
No Time to DieAna
de Armas nel trailer, hanno deciso di noleggiare il film, solo
per scoprire che era stata tagliata dal prodotto finale (l’attrice
doveva interpretare un interesse amoroso del protagonista, ma è
stata ritenuta superflua per il film e storia). La Universal ha cercato di reagire dicendo che i trailer dei
film sono protetti dal Primo Emendamento e dovrebbero essere visti
come un “lavoro artistico ed espressivo” simile a una storia di tre
minuti piuttosto che a una pubblicità. Il giudice non è stato
d’accordo e ora ci troviamo in una posizione molto
bizzarra.
Quindi, questo significa che
negli USA d’ora in avanti si potrà citare in giudizio Disney e
Marvel Studios perchéAvengers: Infinity
Warnon includeva Hulk che correva
in battaglia insieme al resto dei più potenti eroi della
Terra? Secondo la sentenza, la falsa pubblicità
si applicherà solo quando “parti significative” di un trailer non
entrano in un film, il che significa che dovrà essere più di una o
due scene alternative. Per quanto riguarda i due fan di de
Armas, fanno parte di un’azione collettiva che chiede $ 5 milioni
di dollari di danni dopo aver pagato solo $ 3,99 per l’affitto di
una copia.
Vedremo come si svilupperà
questa storia, ma questo potrebbe costituire un pericoloso
precedente. Tra i lati positivi, c’è l’eventualità che una sentenza
potrebbe costringere gli studi a essere un po’ più attenti quando
si tratta di come i film vengono commercializzati, assicurandosi
che ciò che promuovono corrisponda al prodotto finito.
Guarda il Trailer, il poster e le foto
del film Un giorno devi andare di
Giorgio Diritti, il film italiano presentato al
Sundance Film Festival di Robert
Redford, dove ha ricevuto un’accoglienza positiva.
E’ finalmente uscito il primo trailer di The Beaver, l’atteso
film di Jodie Foster con Mel Gibson che, per uscire dalla
depressione, utilizza la… marionetta di un castoro.
La DreamWorks Animation ha
pubblicato un nuovo poster e il trailer originale di Kung
Fu Panda 2 che abbozza un po’ la storia ma che non spiega
molto, se non che Po e i Cinque Cicloni intrapendono un viaggio per
andare incontro e sconfiggere un altro nemico.
Ecco un nuovo trailer e
una clip di Silent Hill: Revelation, sequel del fortunato Silent
Hill, e tratto, come il precedente film, dall’omonimo e
popolarissimo videogioco.
Lionsgate ha rilasciato il
trailer di The Letter, precedentemente intitolato The
Stare. Winona Ryder interpreta un drammaturgo che inizia a perdere
contatto con
Sembra che questa volta il principe
del cinema spagnolo, Pedro Almodovar, abbia realizzato un film più
eccentrico del solito. Ecco a seguire infatti il trailer di
Los amantes pasajeros,
Guarda il primo Trailer
di Dead Man Down con
protagonistiColin Farrell, Dominic
Cooper, Noomi Rapace, sabelle
Huppert e Terrence Howard. La pellicola è
diretta invece dal danese Niels Arden
Oplev.
Tutte le info sul film nella nostra
Scheda: Dead Man Down.
Apple ha svelato oggi l’inquietante
trailer dell’epica stagione conclusiva di Servant,
l’acclamato thriller psicologico che tornerà per la sua quarta e
ultima stagione. Dal produttore esecutivo M. Night
Shyamalan, la serie farà il suo debutto il 13 gennaio 2023
su Apple
TV+ con il primo dei dieci episodi totali, seguito da
un nuovo episodio settimanale ogni venerdì, fino al 17 marzo
2023.
Dopo il finale ricco di suspense
della terza stagione, la quarta porta la storia dei
Turner a una conclusione epica ed emozionante. La guerra di Leanne
con la Chiesa dei Santi Minori si fa sempre più intensa, fino a
minacciare non solo Spruce Street, ma l’intera città di
Philadelphia e oltre. Nel frattempo, la famiglia Turner è a pezzi e
si trova a fare i conti non solo con il pericolo di Leanne, ma
anche con la consapevolezza che Dorothy si sta svegliando. Mentre
le fondamenta della famiglia continuano a sgretolarsi, le domande
trovano finalmente una risposta: chi è davvero Leanne Grayson e chi
è il bambino che vive nella loro casa?
Servant
è interpretato da Lauren Ambrose, Toby Kebbell, Nell Tiger
Free e Rupert Grint, che tornano nei panni dei loro
personaggi per la stagione finale. Oltre a Shyamalan, la serie è
prodotta da Ashwin Rajan, Jason Blumenthal, Taylor Latham,
Larissa E. Michel, Steve Tisch e Todd Black. Alla
regia di questa stagione troviamo M. Night
Shyamalan, Ishana Night Shyamalan, Carlo Mirabella-Davis,
Dylan Holmes, Celine Held & Logan George, Kitty Green, Nimrod
Antal, Veronika Franz & Severin Fiala; gli scrittori sono Ishana
Night Shyamalan, Alyssa Clark, Laura Marks, Devin Conroy, Henry
Chaisson, Amy Louise Johnson e Kara Lee Corthon. “Servant” è
prodotta da Blinding Edge e Escape Artists production. La serie è
stata creata da Tony Basgallop, produttore esecutivo e scrittore
nominato ai British Academy of Film and Television Art.
Apple TV+ offre serie drammatiche e
commedie avvincenti e di qualità, lungometraggi, documentari
innovativi e intrattenimento per bambini e famiglie, ed è
disponibile per la visione su tutti i tuoi schermi preferiti. Dopo
il suo lancio il 1° novembre 2019, Apple TV+ è diventato il primo
servizio di streaming completamente originale a essere lanciato in
tutto il mondo, ha presentato in anteprima più successi originali e
ha ricevuto riconoscimenti più velocemente di qualsiasi altro
servizio di streaming. Ad oggi, i film, i documentari e le serie
originali Apple sono stati premiati con 276 vittorie e 1.175
nomination ai premi, tra cui la commedia pluripremiata agli Emmy
“Ted
Lasso” e il vincitore dell’Oscar® come Miglior film di
quest’anno “CODA”.
Mentre si succedono notizie e rumors
sul prossimo reboot di Fantastic Four,
ecco che vi proponiamo il trailer di un documentario sul film
di Roger Corman, The Fantastic
Four, realizzato con un piccolo budget nel
1992. Per difficoltà produttive dalla parte del partner tedeschi,
il film fu completato ma mai distribuito. In seguito a questo
evento si sono scatenate un sacco di congetture sulle vere
motivazioni che non hanno permesso al film di uscire, e Marty
Langford ha pensato di realizzare un documentario in merito,
dal titolo DOOMED! The Untold Story of Roger Corman’s “The
Fantastic Four” in cui promette di andare ad indagare le
ragioni vere e proprie che hanno troncato la vita al film.
Ecco il trailer del documentario di
Langford che risulterà interessante soprattutto
per coloro che non hanno visto il film del 1992:
A giudicare dalle poche immagini che
si vedono nel video, i quattro eroi sembrano essere stati resi
molto meglio allora che nell’infelice film (con tanto di seguito)
del 2005.
Guarda una versione alternativa del
trailer di Pacific
Rim di Guillermo del Toro, pubblicata
da Qualcomm. Il filmato è stato utilizzato nella presentazione
della società al CES di Las Vegas. Nel video presenti nuove
immagini del film che vi ricordiamo uscirà negli usa il 12 Luglio
in 3D, 2D e IMAX 3D.
Nel cast di Pacific
Rim Charlie Hunnam, Clifton Collins
Jr., Idris Elba, Max Martini, Rinko
Kikuchi e Ron Perlman.
Ulteriori info sul film nella nostra scheda: Pacific Rim.
Un membro della troupe di The
Lone Ranger, film Disney con Johnny Depp, è morto per arresto
cardiaco mentre era immerso in una vasca piena d’acqua; la stava
preparando per una sequenza subacquea. Inutile il tempestivo
elisoccorso. Lo studio ha confermato la tragedia (senza render noto
il nome dello sventurato) con queste righe:
“Ci dispiace confermare che un
membro della troupe di The Lone Ranger è morto dopo il trasporto in
un ospedale locale. In questo momento i nostri cuori e pensieri
sono con la sua famiglia, gli amici e i colleghi, e l’indagine su
questa sciagura avrà tutto il nostro appoggio”
In The
Lone Ranger, Johnny
Depp interpreta il guerriero indiano Tonto, fedele
amico del protagonista il cui ruolo è stato affidato ad
Armie Hammer. Depp e Hammer saranno affiancati da un
cast di stelle internazionali tra cui Tom
Wilkinson, nominato due volte dall’Academy Award per
“Michael Clayton” e per “In the Bedroom”, vincitore di un Emmy e di
un Golden Globe; William Fichtner, il
vincitore di un Emmy, Barry Pepper; James
Badge Dale; Ruth Wilson, star televisiva
in “Jane Eyre” e “Luther”;
Helena Bonham Carter, due nomination all’Oscar e sei
nomination ai Golden Globe (“Il discorso del re” “Alice in
Wonderland”). L’uscita del film è prevista per il 31 maggio
2013.
The
Lone Ranger è un emozionante film d’avventura intriso
di azione e humor, in cui il famoso eroe mascherato torna a
rivivere attraverso nuovi occhi. Il guerriero indiano Tonto
(Johnny
Depp) racconta la storia di John Reid
(Armie
Hammer), uomo di legge che divenne leggenda,
trascinando il pubblico in un’avventura fatta di imprese epiche e
rocambolesche, vissute dai due eroi impegnati nella lotta
all’avidità e alla corruzione.
The
Lone Ranger è scritto da Ted Elliott e Terry Rossio
(“Pirati dei Caraibi”), Eric Aronson e Justin Haythe. Mike Stenson,
Chad Oman, Ted Elliott, Terry Rossio, Eric Ellenbogen ed Eric
McLeod sono i produttori esecutivi della pellicola.
La Warner Bros ha diffuso il
trailer ufficiale di Trafficanti, il film
diretto da Todd Phillips con
protagonisti Miles Teller, Jonah Hill e Bradley
Cooper.
Trafficanti
Trafficanti, attesa
nelle sale italiane a settembre 2016 la commedia segue la storia di
due amici di Miami che, durante la prima guerra in Iraq, trovano il
modo di sfruttare un’iniziativa semisconosciuta al governo
americano. Ben presto, però, si troveranno ad avere a che fare con
affari al di sopra delle proprie prossibilità. Sul set del film,
sceneggiato dallo stesso Phillips con Stephen Chin e Jason
Smilovic, c’è ail candidato all’Oscar® Jonah Hill (“The Wolf of
Wall Street”, 22 Jump Street) insieme a Miles Teller (Whiplash, la
trilogia di “Divergent”,Project X – Una festa che spacca), il
candidato all’Oscar® Bradley Cooper (American Sniper, “American
Hustle”, la serie “Una notte da leoni”, Appuntamento con l’amore),
Eddie Jemison (Ocean’s Twelve, Ocean’s Thirteen, The Informant!) e
Ana de Armas (“Knock Knock”).
La commedia americana non è mai
stata così seria come in questi anni e
Trafficanti (War
Dogs), il film diretto dal Todd Phillips della trilogia di Una notte da leoni, ne è l’ennesima
prova.
La trama di Trafficanti
In Trafficanti nel
2005, sotto le direzione del governo imperialista di Bush, tutto
era possibile, perfino inventare una guerra in nome di falsi ideali
(la difesa della libertà, l’esportazione della democrazia, la
salvaguardia degli equilibri politici mondiali) sovrapponendo
l’interesse privato (armi, petrolio) a quello pubblico. È una parte
di storia recente che fatichiamo a dimenticare, non ancora in
remissione, che ci viene ricordata da Phillips sotto forma di
racconto leggero e tratta da vicende realmente accadute: David
Packouz e Efraim Diveroli vendono armi all’esercito degli Stati
Uniti di base in Afghanistan, falsificando contratti, deridendo la
legalità, due perfette icone dell’intramontabile “american dream”
che creano il loro capitale dalle disgrazie altrui, oltretutto
senza mai mettere piede in territorio bellico.
“La guerra è una questione di
economia”. Schietto, diretto come un pugno nell’occhio,
inaspettatamente oscuro, Trafficanti fa
coppia con l’altrettanto inatteso La Grande Scommessa di Adam
McKay (non a caso quest’anno oscar alla miglior
sceneggiatura non originale), nel modo in cui riesce a filtrare un
argomento di rilievo sociale e politico attraverso un genere come
quello della commedia.
E sebbene non aggiunga nessuna
nuova interpretazione o verità che non siano già state svelate,
potrebbe sorprendere il tipo di reazione del pubblico di fronte a
questa irriverenza; d’altronde Phillips, che si
conferma abile manipolatore del montaggio cinematografico e ottimo
intrattenitore, sa bene come organizzare un discorso pur
rimanendone a debita distanza, mettendo sempre lo spettatore nella
condizione di giudicare da sé il giusto o sbagliato dell’operato
dei protagonisti. Protagonisti credibili che sullo schermo
funzionano grazie all’alchimia di coppia tra Jonah Hill e Miles Teller. Se poi aggiungiamo il collante
musicale di Cliff Martinez e uno script per nulla
banale, ecco servita la ricetta della commedia perfetta, ricca più
di ombra che di luce.
Il film
Trafficanti (War Dogs) del 2016 si basa su
eventi reali, ma la storia vera di Trafficanti
(War Dogs)è diversa da quella che appare
nel film. Al centro del film, i due protagonisti reali Efraim
Diveroli (Jonah
Hill) e David Packouz (Miles
Teller), sono trafficanti d’armi di basso livello che
riescono ad aggiudicarsi un contratto con il Pentagono del valore
di 300 milioni di dollari per armare gli alleati americani in
Afghanistan. La sola premessa rende difficile credere che War
Dogs sia una storia vera, ma sebbene ci siano alcuni
abbellimenti, c’è molto di vero in questa strana storia.
Il film di Todd Phillips si diverte molto ad abbracciare
la stranezza di questa storia criminale. Il contratto di Efraim e
David li vede responsabili di armare gli alleati degli Stati Uniti
in Afghanistan. Quando le cose vanno storte, i due partono per
un’avventura itinerante che li vede immischiarsi con politici
corrotti e trafficanti d’armi volubili per guadagnare qualche soldo
in più. L’ispirazione alla storia vera di
Trafficanti (War Dogs) sembra difficile
da credere. Tuttavia, sebbene Trafficanti (War
Dogs) drammatizzi alcuni elementi per renderli più adatti
alla narrazione cinematografica, il nucleo della narrazione è
fedele alla storia vera di Trafficanti (War
Dogs).
Cosa c’è di giusto nel film
sulla storia vera di Trafficanti (War
Dogs)
Ci sono molte cose che
Trafficanti (War Dogs)ha
azzeccato. La storia è stata trattata per la prima volta da
Rolling Stone, che ha fornito un resoconto dettagliato
degli eventi. L’articolo di Guy Lawson è stato poi ampliato in un
libro, Arms and the Dudes, che ha gettato le basi per il
biopic di Phillips. Insieme ai co-sceneggiatori Stephen Chin e
Jason Smilovic, Phillips è riuscito a dare una rappresentazione
abbastanza accurata degli eventi. Le storie di David Packouz e
Efraim Diveroli sono molto fedeli alla realtà. Packouz lavorava
come massaggiatore prima di ricongiungersi con il suo ex compagno
di liceo e ha continuato a vendere lenzuola acquistate da aziende
tessili all’estero.
Nel frattempo, Diveroli è stato
spedito a Los Angeles a metà del liceo, dove ha venduto armi con lo
zio – e ha imparato a trafficare in armi, prima di collaborare con
Packouz per farlo a un livello più alto. Efraim è diventato
milionario a 18 anni, sfruttando la sua esperienza per superare le
offerte di aziende più grandi per affari più piccoli e più facili
da gestire. Il modo in cui ha acquisito la sua conoscenza del
mestiere e l’ha poi utilizzata è tutto da scoprire, anche per
quanto riguarda il sito web utilizzato dal Dipartimento della
Difesa per mettere all’asta i contratti per le armi. La vita di
Diveroli è stata scioccante nel film
Trafficanti (War Dogs), grazie alla
convinzione dell’interpretazione di Jonah
Hill.
Al di là delle vite di Packouz e
Diveroli in Trafficanti (War Dogs), anche
i fatti che riguardano il coinvolgimento del governo nelle loro
vite, come le pressioni per livellare il campo di gioco dopo essere
stati controllati per aver dato contratti senza gara a grandi
aziende, erano accurati. Molte sottigliezze dei personaggi e delle
storie erano ben fondate. Dettagli come il fatto che entrambi si
siano fatti prima di un importante incontro con i capi militari
sono veri e contribuiscono all’assurdità del tutto. Anche il ruolo
di Ana De Armas, la fidanzata di Packouz, Iz, è
basato su una persona reale, nonostante alcuni teorici sostengano
che sia stata aggiunta al film per creare un conflitto.
Sebbene
Trafficanti (War
Dogs)abbia una storia e dei personaggi ben
definiti, sono state prese alcune libertà creative per abbellire
alcuni aspetti, in particolare il dramma. Si tratta di una pratica
comune negli adattamenti sullo schermo di storie di crimini veri.
Una differenza notevole: Diveroli spara con una pistola dopo che
l’affare è saltato, come si vede nel trailer e nella locandina del
film, non si è verificato. Questo è naturalmente un momento che
mostra l’ossessione di Diveroli per il denaro e il potere, ma nella
vita reale non era così spericolato.
Allo stesso modo, anche nessuna
delle azioni che si svolgono in Trafficanti
(War Dogs) è realmente accaduta. Packouz e Diveroli si
sono trovati in situazioni precarie, ma per lo più da dietro lo
schermo di un computer. Phillips fa sembrare il loro lavoro molto
più pericoloso di quanto non lo sia mai stato, per aumentare la
storia. Quando la coppia si recava all’estero, era per mostre di
armi e simili. Non sono mai finiti sotto tiro per il trasporto di
armi e non hanno nemmeno attraversato il famigerato Triangolo della
morte iracheno.
Un altro momento degno di nota che
non è realmente accaduto nella storia vera di
Trafficanti (War Dogs) è stato il
rapimento di Packouz da parte di Henry Girard, interpretato da
Bradley Cooper in un ruolo secondario. La
sequenza chiude Trafficanti (War Dogs),
ma è tutta una finzione. Packouz non era nemmeno l’uomo di punta in
Albania (dove viene rapito). Anche il Girard di Cooper era basato
su una persona reale, ispirata al commerciante di armi svizzere
Henri Thomet. Anche se Thomet ha cercato di fregarli e di
conseguenza è stato tagliato fuori dall’affare, non ci sono stati
rapimenti e torture di alcun tipo. Si dice anche che Efraim e David
abbiano circa la stessa età, ma non è vero. Al momento del
ricongiungimento, Efraim aveva 19 anni e David 23.
Sebbene
Trafficanti (War
Dogs)ritragga Packouz e Diveroli come migliori
amici, i due hanno tagliato i ponti negli anni successivi alla
chiusura della loro operazione di armi. La vita di Packouz ha
cambiato direzione, e recentemente è in parte dovuta al suo
coinvolgimento nel film di Todd Phillips. Infatti,
Teller e Phillips si sono consultati direttamente con Packouz per
il progetto. Ha persino visitato il set e Miles Teller (viaUPI) sostiene di aver avuto un cameo nel film come
chitarrista nella casa di riposo. Oggi Packouz lavora come
musicista e ha una sua azienda che vende batterie elettroniche.
Viaggia spesso e sta crescendo una figlia. I giorni del traffico
d’armi sono ormai alle spalle.
Efraim Diveroli, invece, abbraccia
il suo passato in modo diverso. Ha scritto un libro di memorie,
“Once A Gun Runner”, che documenta la sua vita, e ha anche fatto
causa ai produttori di War Dogs per aver rubato la sua
storia senza consenso. In particolare, sia Packouz che Diveroli
hanno evitato lunghe pene detentive. Dopo essere stato accusato di
frode e cospirazione, Packouz ha ricevuto solo sette mesi di
arresti domiciliari per la sua collaborazione, mentre Diveroli è
stato condannato a quattro anni di carcere – cosa che anche War
Dogs ha accuratamente rappresentato. Tuttavia, mentre Packouz
è stato più collaborativo nel progetto, Diveroli è stato
tutt’altro.
Il patrimonio netto di David
Packouz e Efraim Diveroli
David Packouz ed Efraim Diveroli
non hanno più accesso a contratti da centinaia di milioni di
dollari, ma sono ancora milionari. Si stima che Packouz abbia un
patrimonio netto di circa 2,9 milioni di dollari grazie alla sua
attività musicale e al suo coinvolgimento nella produzione di
War Dogs. Curiosamente, ci sono meno certezze sul reale
patrimonio netto di Efraim Diveroli, che potrebbe aggirarsi tra i
15 e i 25 milioni di dollari. Questi dati sono stimati in base
all’apparente successo di “Once a Gun Runner” e alle sue varie
iniziative commerciali, e le discrepanze tra queste diverse
approssimazioni sono probabilmente dovute alle sue molteplici cause
legali.
Tutto sommato, i veri Packouz e
Diveroli di War Dogs se la cavano piuttosto bene. Questo è
particolarmente vero se si confrontano i destini di Packouz e
Diveroli con quelli di altri criminali di alto livello, morti
misteriosamente, condannati all’ergastolo o ancora braccati dalle
autorità. Né Packouz né Diveroli probabilmente concluderanno presto
accordi multimilionari con il governo, ma considerando che il loro
valore si aggira rispettivamente intorno ai 2,9 e ai 15 milioni di
dollari, sembrerebbe che questi ex War Dogs stiano
finalmente giocando bene le loro carte.
Cosa hanno detto David Packouz
e Efraim Diveroli su Trafficanti (War
Dogs)
Né David Packoz né Efraim Diveroli
hanno detto nulla di specifico sul film, ma una frase rivela cosa
probabilmente pensano del biopic. Secondo The Hollywood Reporter, Diveroli ha cercato di fare
causa alla Warner Bros. per diffamazione. In base alla causa,
Diveroli non gradisce il modo in cui viene rappresentato nel film e
sostiene che il film è totalmente fittizio. Il giudice distrettuale
Mary Scriven ha scritto:
“Il punto cruciale della
denuncia è che la Warner ha incassato più di 85 milioni di dollari
promuovendo War Dogs come la ‘vera storia’ di Diveroli,
mentre non era la vera storia”.La denuncia amendata
identifica una serie di presunte pubblicità false, tra cui
dichiarazioni nei trailer del film, post sui social media e
interviste promozionali con il regista di War Dogs, Todd
Phillips, lo sceneggiatore Stephen Chin e le star Jonah Hill, Miles
Teller e Bradley Cooper”.
Tuttavia, la Warner Bros. ha
sostenuto che Diveroli non dovrebbe essere autorizzato a fare causa
perché la verità della storia non è effettivamente perseguibile, in
quanto lo studio è protetto dal Primo Emendamento. Lo studio ha
aggiunto che Diveroli non è riuscito ad addurre i fatti necessari
per affermare un reclamo per pubblicità ingannevole. In ogni caso,
per la maggior parte, il film potrebbe prendersi delle libertà
creative e drammatizzare alcuni eventi, proprio come fanno altre
biografie, ma è per lo più fedele alla storia vera di
Trafficanti (War Dogs).
Nasce dal libro quasi
omonimo della virologa italiana Ilaria Capua,
indagata – e prosciolta – dall’accusa che vediamo nascere e
svilupparsi nel corso di questo Trafficante
di virus. Ma l’ultimo film di Costanza
Quatriglio (Terramatta,
Con il fiato sospeso, La bambina che non voleva
cantare) ha un andamento confuso e diseguale che, a
prescindere dall’encomiabile proposito che lo anima, non lo rende
il veicolo migliore di una pur giusta e giustificata denuncia.
Trafficante di Virus, film
evento
Presentato al 39º Torino
Film Festival, il percorso distributivo porterà il film nel
catalogo di Amazon Prime Video e su Sky Q, dopo l’evento
speciale di una uscita in sala per tre giorni (il 29 e il 30
novembre e il 1° dicembre). Comunque un ottimo modo per
diffondere e tornare a parlare di una vicenda esemplare e insieme
troppo comune nella storia del nostro Paese, non nuovo a odissee
giudiziarie vane e dolorose o a persecuzioni mediatiche concentrate
sugli obiettivi sbagliati.
La storia di Irene è
quella di Ilaria Capua
Liberamente ispirata al
libro della Capua, la sceneggiatura del film trasforma la
protagonista in Irene Colli: ricercatrice presso un importante
istituto zooprofilattico italiano. Scienziata circondata dall’amore
della famiglia e caratterizzata da una grande passione per il
proprio lavoro, che svolge con intelligenza e lungimiranza con la
missione di permetterci di affrontare al meglio epidemie dilaganti
tra animali che potrebbero rivelarsi pericolose anche la salute
degli esseri umani. Ma a causa di un’inchiesta giudiziaria condotta
nel corso di diversi anni, la vita della donna è destinata a essere
stravolta.
E’ l’Aviaria e non il
Covid-19, ma l’accusa di epidemia e di tentata strage che Irene – e
prima di lei Ilaria – si sono trovate ad affrontare hanno delle eco
moderne piuttosto inquietanti. E che si evidenziano nell’accusa su
cui indaga il reporter di Paolo Calabresi (forse
un personaggio sul quale si poteva investire di più), che il virus
sia stato diffuso premeditatamente per vendere i vaccini. Siamo
dalle parti di Big Pharma e dei tanti complotti o proclami divenuti
usuali in questi giorni, ai sostenitori dei quali potrebbe
risultare interessante la visione del film.
foto di Alfredo Falvo
Una storia di scienza e
di amara giustizia
“Una storia di scienza e
di amara giustizia”, come la presenta la produzione, che come
accennato ha in sé il suo merito principale. Nella denuncia del
pressapochismo e la poca lungimiranza di governi e direttori, e del
labirinto kafkiano in cui si può finire ancora oggi, a
cinquant’anni esatti dal Detenuto in attesa di giudizio di
Nanni Loy e Alberto Sordi. Un
riferimento intenso, crudo, di un livello al quale questo Trafficante
di Virus purtroppo non mostra mai di poter
puntare.
Su nessun piano, dalla
scrittura al montaggio, dalla regia alle interpretazioni, il film
esce mai da binari consueti e semplicistici. Come la trattazione di
temi anche importanti e meritevoli di tutta la visibilità possibile
– dalla condizione lavorativa e l’isolamento femminile alla fuga
dei cervelli – che emergono qui e lì dalle pieghe di un racconto
piuttosto piatto e fasullo. Fiaccato ulteriormente da una
cronologia non lineare e continui salti temporali, con stacchi e
sequenze da fiction di altri tempi, utili a sviluppare le tre
diverse linee narrative, ma non a dar loro credibilità e
verosimiglianza. O a farci empatizzare o coinvolgere (al di là di
una razionale e civile solidarietà) dalla pur volenterosa e
impegnata Anna Foglietta, che come le autrici sembra
tanto preoccupata di dare umanità alla sua eroina e sfumature alla
sua caratterizzazione da trascurare la costruzione della “atmosfera
emotiva del thriller psicologico” che la Quatriglio sembrava voler
trasmettere.
Dal 13 dicembre su Prime VideoTrafficante
di virus, il nuovo film con protagonista Anna
Foglietta. Una produzione Picomedia con Medusa Film, realizzata da
Picomedia, in collaborazione con Prime Video, in collaborazione con
Trentino Film Commission. Trafficante di virus è un film
di Costanza Quatriglio con Anna Foglietta, Michael
Rodgers, Andrea Bosca,Isabel Russinova, Beatrice Fedi, Fulvio
Falzarano, Alberto Basaluzzo, Francesco Biscione, Nadia Brustolon,
con la partecipazione di Roberto Citran, Paolo Calabresi nel ruolo
di Sandro, con La Partecipazione di Luigi Diberti.
Trafficante di virus, la
trama
In Trafficante
di virus Irene è ricercatrice presso un importante
istituto zooprofilattico italiano. Ha una bella famiglia e una
grande passione per il suo lavoro, che svolge con intelligenza e
lungimiranza per affrontare epidemie dilaganti tra animali che
potrebbero mettere in pericolo anche la salute degli esseri umani.
A causa di un’inchiesta giudiziaria condotta nel corso di diversi
anni, la sua vita è destinata a cambiare.
Se mi lasci ti
cancello è il primo esempio che viene in mente ai
cinefili quando si tratta di titoli di film tradotti male in
italiano, ma il film di Michael Gondry non è
l’unico esempio di vittima di una traduzione selvaggia o di un
distributore un po’ approssimativo.
Ecco 25 esempi di film che hanno
subìto un cambio titolo penalizzante.
Attrice divenuta nota per i suoi
ruoli in apprezzate serie TV, Tracy Spiridakos ha
nel giro di pochi anni imposto il suo come uno dei volti televisivi
del momento. Ad oggi recita in ruoli di rilievo o da protagonista,
e mentre attende il ruolo che possa consacrarla definitivamente non
manca di dimostrare la propria versatilità e le proprie doti.
Ecco 10 cose che non sai di Tracy Spiridakos.
Tracy Spiridakos: le serie TV e i
suoi film
10. Ha recitato in celebri
serie TV. L’attrice debutta sul piccolo schermo recitando
in alcuni piccoli ruoli in serie come Supernatural (2007),
Aliens in America (2008) e The L World (2009).
Ottiene una prima popolarità grazie a Majority Rules!
(2009). Nel 2012 diventa poi nota per il ruolo di Charlie Matherson
in Revolution, dove recita fino al 2014. Successivamente è
nel cast di MacGyver 2016, dove recita ancora oggi dal
2016. Allo stesso tempo diventa nota per il suo ruolo di Hailey
Upton in Chicago
PD. (2017-in corso), dove recita accanto agli
attori Jason
Beghe e Jesse
LeeSoffer.
9. Ha preso parte a film
per il cinema. Meno ricca è la lista dei titoli
cinematografici a cui l’attrice ha preso parte. Dopo aver iniziato
recitato nel thriller The Boy She Met Online (2010),
ottiene un piccolo ruolo nel film L’alba del pianeta
delle scimmie (2011), con protagonisti Andy
Serkis e James
Franco. Attualmente la Spiridakos non sembra avere
altri progetti cinematografici in cantiere.
8. Ha ottenuto una
prestigiosa nomination. Per l’attrice, con ancora molto da
dimostrare, ricevere i primi riconoscimenti di Hollywood ha
significato molto per la sua carriera. Grazie al suo ruolo nella
serie Revolution è infatti stata candidata ai Saturn
Awards come miglior attrice televisiva. Pur non vincendo poi il
premio, la Spiridakos ha potuto ottenere ulteriore visibilità,
permettendole di ricoprire ruoli di maggior rilievo negli anni
seguenti.
Tracy Spiridakos è su
Instagram
7. Ha un account
personale. L’attrice è presente sul social network
Instagram con un profilo seguito da 252 mila persone. All’interno
di questo l’attrice è solita condividere sue fotografie in momenti
di svago, da sola o in compagnia di amici. Particolarmente presenti
sono però anche le immagini e i video promozionali dei progetti
televisivi a cui prende parte.
Tracy Spiridakos e Jesse Lee
Soffer
6. Ha stretto grande
amicizia con il collega. Sul set della serie Chicago P.D. la Spiridakos conosce l’attore
Jesse Lee Soffer, che ricopre il ruolo del
detective Jay Halstead. I due attori hanno ben presto sfoggiato
un’ottima chimica in scena, divenendo un duo molto apprezzato dal
pubblico. Nonostante molti fan sperino in una relazione al di fuori
del set, sembra che i due colleghi siano legati soltanto da una
profonda amicizia.
Tracy Spiridakos in
Supernatural
5. Ha avuto un cameo nella
celebre serie. Il primo ruolo ricoperto dall’attrice è
stato quello di un’infermiera all’interno della serie
Supernatural, con protagonista l’attore Jared
Padalecki. L’episodio era il quinto della terza
stagione, intitolato Bedtime Stories. Per la Spiridakos
questo ha segnato il debutto nel mondo della recitazione, e
l’esperienza positiva l’ha poi spinta a continuare tale
percorso.
Tracy Spiridakos in Chicago
P.D.
4. È diventata membro fisso
del cast. Dopo essere stata ricorrente nella quarta
stagione della serie, a partire dalla quinta l’attrice è
ufficialmente membro del cast di protagonisti nel ruolo di Hailey
Upton. Questa è una detective dell’unità rapine-omicidi, la quale
si unisce poi alla squadra di polizia intorno a cui ruotano le
vicende della serie.
3. Ha ripreso il suo ruolo
anche per altre occasioni. Recitando in Chicago
P.D., l’attrice ha avuto modo di ricoprire il personaggio
della Upton in Chicago Fire e Chicago Med, serie legate dallo stesso
universo narrativo. Per la prima delle due la Spiridakos è apparsa
in quattro episodi, mentre per la seconda in 3 episodi.
Tracy Spiridakos: le sue
origini
2. Ha origini
greche. Nata in Canada, l’attrice è figlia di George e
Anastasia Spiridakos, originari della Grecia, paese nel quale sono
tornati a vivere quando la figlia aveva appena quattro anni. Qui
l’attrice ha avuto modo di scoprire la bella penisola,
identificandosi molto nella cultura e nelle usanze greche. Da quel
momento, ogni volta che le è possibile si reca lì in vacanza.
Tracy Spiridakos: età e
altezza
1. Tracy Spiridakos è nata
a Winnipeg, in Canada, il 20 febbraio 1988. L’attrice è
alta complessivamente 168 centimetri.
Tracy Morgan è
tornato al Saturday Night Live per la prima volta
dopo il serio incidente d’auto del giugno del 2014: “è stato
terribile, ma mi ha anche mostrato quando amore e supporto ho a
questo mondo. Morgan ha raccontato di come abbia incontrato il
creatore della serie Lorne
Michaels alcuni mesi fa, dicendogli: “‘Lorne, appena
mi rimetto in piedi voglio tornare a casa’ ed eccomi qui.”
Nel video in alto 30
Rock con Tina Fey, Alec
Baldwin, Jack
McBrayer e Jane Krakowski, che
fanno all’attore comico una grande sorpresa.
Ecco un nuovo trailer del film
Tracks attraverso il deserto, con
protagonista una straordinaria Mia Wasikowska e
presentato alla 70esima Mostra d’Arte Cinematografica di
Venezia.
Tracks
attraverso il deserto ricostruisce
un’esperienza di vita che ha segnato per sempre il destino di
Robyn Davidson. Nel 1977, animata da una voglia di
solitudine e sfida, la Davidson decide di attraversare l’Australia
da costa a costa, passando per lo sterminato bush australiano. Di
ritorno, Robyn scrive un libro, Tracks, divenuto best
seller in Australia, dal quale è stato tratto l’omonimo film.