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Tracy Morgan torna al Saturday Night Live dopo l’incidente d’auto del 2014

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Tracy Morgan è tornato al Saturday Night Live per la prima volta dopo il serio incidente d’auto del giugno del 2014: “è stato terribile, ma mi ha anche mostrato quando amore e supporto ho a questo mondo. Morgan ha raccontato di come abbia incontrato il creatore della serie Lorne Michaels alcuni mesi fa, dicendogli: “‘Lorne, appena mi rimetto in piedi voglio tornare a casa’ ed eccomi qui.”

Nel video in alto 30 Rock con Tina FeyAlec BaldwinJack McBrayer e Jane Krakowski, che fanno all’attore comico una grande sorpresa.

Tracks attraverso il deserto nuovo trailer del film con Mia Wasikowska

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Ecco un nuovo trailer del film Tracks attraverso il deserto, con protagonista una straordinaria Mia Wasikowska e presentato alla 70esima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia.

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Tracks-attraverso-il-deserto-filmTracks attraverso il deserto ricostruisce un’esperienza di vita che ha segnato per sempre il destino di Robyn Davidson. Nel 1977, animata da una voglia di solitudine e sfida, la Davidson decide di attraversare l’Australia da costa a costa, passando per lo sterminato bush australiano. Di ritorno, Robyn scrive un libro, Tracks, divenuto best seller in Australia, dal quale è stato tratto l’omonimo film.

Leggi anche la recensione del film

Leggi l’intervista a Mia Wasikowska

Fonte: CS

Tracks Attraverso il deserto al cinema dal 24 Aprile

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Tracks Attraverso il deserto al cinema dal 24 Aprile

Tracks-attraverso-il-deserto-filmTracks Attraverso il deserto, film con Mia Wasikowska  e Adam River arriverà al cinema il 24 Aprile. L’incredibile storia vera di Robyn Davidson e del suo straordinario viaggio in solitaria per 2.700 km di deserto australiano accompagnata dal suo cane Diggity e da 4 cammelli. Tratto dall’omonimo romanzo autobiografico di Robyn Davidson.

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Con Mia Wasikowska (Jane Eyre, Stoker) e Adam Driver (Girls – la serie tv, Frances Ha, Inside Llewyn Davis), diretto da John Curran (Il velo dipinto, I giochi dei grandi) e prodotto dai premi Oscar Emile Sherman e Iain Canning (Il discorso del re), il film Tracks è tratto dalla storia vera di Robyn Davidson. Nel suo straordinario viaggio in solitaria da Alice Springs a Uluru e fino all’Oceano indiano, Robyn ha percorso a piedi 2.700 chilometri di deserto australiano – un ambiente spettacolare ma spietato – accompagnata solo dal suo cane Diggity e da quattro cammelli.

Rick Smolan, giovane e carismatico fotografo del New Yorker e del National Geographic, l’ha seguita in alcune delle tappe del viaggio per raccontare la leggendaria traversata di uno dei più impervi deserti del mondo. Per finanziare il proprio viaggio, Robyn ha accettato a malincuore la presenza occasionale di un fotografo, pur vedendo Rick come  un intruso e una minaccia per la riuscita del suo viaggio. Eppure, quello che era nato come un rapporto difficile tra due persone molto diverse si sarebbe lentamente trasformato in una grande e inaspettata amicizia che dura ancora oggi.

Sullo sfondo di uno dei luoghi più selvaggi, pericolosi e spettacolari del pianeta, questo viaggio senza precedenti ha spinto Robyn al limite della sua resistenza fisica e emotiva, e le ha insegnato che a volte bisogna staccarsi dal mondo per sentirsene veramente parte. Seguendola in questo viaggio straordinario, ci rendiamo conto che l’impossibile, in fondo, è alla portata di ognuno di noi.

Ecco il poster ufficiale:

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Tracks – Attraverso il deserto: recensione del film

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Tracks – Attraverso il deserto: recensione del film

Spesso i film biografici sono una scusa per rievocare grandi personaggi o grandi imprese. Nel caso di Tracks – Attraverso il deserto, film presentato in Concorso al Festival di Venezia 70esima edizione, si tratta della ricostruzione di un’esperienza di vita che ha segnato per sempre il destino di Robyn Davidson. Nel 1977, animata da una voglia di solitudine e sfida, la Davidson decide di attraversare l’Australia da costa a costa, passando per lo sterminato bush australiano. Di ritorno, Robyn scrive un libro, Tracks, divenuto best seller in Australia, dal quale è stato tratto l’omonimo film.

A dare anima e corpo in Tracks – Attraverso il deserto a Robyn Davidson c’è Mia Wasikowska, la giovane interprete di Alice in Wonderland vista di recente in Stoker, che riesce con la sua semplicità ed incisività a dare corpo ad una donna determinata, forte e alla continua ricerca di se stessa. Grande importanza assume il paesaggio, che assurge a pieno titolo a co-protagonista, dispiegando tutta la sua bellezza selvaggia in paesaggi affascinanti e letali, dove la vita sembra una pura utopia.

Tracks – Attraverso il deserto, il film

I pericoli del deserto, il sole bruciante, la pelle che si spacca e i piedi che diventano callosi e duri sembrano essere tanti segni che la protagonista assume su di sé per trasformarsi, e, sembra, per trovare pace con il mondo che la circonda. La mente non può tornare a Into The Wild, con il quale Tracks ha in comune il viaggio solitario, ma anche la scoperta della bellezza della condivisione solo nel momento in cui la solitudine assale come una morsa d’acciaio il protagonista.

Il regista John Curran fa sentire la sua mano dando un buon ritmo al film, nonostante l’impostazione prevalentemente solitaria di un racconto biografico, aiutandoci ad assorbire una storia che sa di rinascita e di fede in se stessi. Pur presentando dei limiti per la fruizione del grande pubblico, Tracks – Attraverso il deserto è un film che si lascia guardare immergendo lo spettatore nel tipo di viaggi che portano anima e corpo ad una nuova consapevolezza di sé e del mondo.

Tracker: Justin Hartley dice che il suo personaggio è molto simile a u supereroe televisivo

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Prima della sua impressionante interpretazione di Kevin Pearson nella fiction di successo della NBC This Is Us, Justin Hartley si è imposto all’attenzione del grande pubblico con il ruolo dell’abilissimo arciere Oliver Queen (più comunemente noto come Freccia Verde) in Smallville della The CW. Ora, con tre successi televisivi nel suo crescente portfolio creativo, e Tracker è il suo ultimo progetto, l’attore ha condiviso che ci sono alcune caratteristiche comuni tra il suo personaggio di Smallville e il lupo solitario, Colter Shaw.

Hartley è apparso per la prima volta in un ruolo ricorrente nella sesta stagione di Smallville ed è poi diventato un series regular a partire dall’ottava stagione fino alla stagione finale. Dopo il ruolo di Freccia Verde, l’attore si è cimentato in altri progetti televisivi (tra cui Emily Owens, M.D. e The Young and the Restless) prima di approdare al ruolo di Kevin Pearson in This Is Us, che ha interpretato dal 2016 al 2022. Un ruolo che ha interpretato per così tanto tempo, l’attore ha rivelato durante un’intervista con ComicBook che non aveva mai pensato molto a Freccia Verde fino a quando non ha interpretato Colter di Tracker, che secondo lui condivide delle somiglianze con il suo personaggio di Smallville .

“Penso di cercare di mantenere i personaggi diversi, perché sono tutti così diversi, ma mi piace fare una lista di cose che ho in comune con questi personaggi che sto interpretando, e di cose che non ho in comune con loro. È così che inizio”, ha detto Hartley.”È interessante notare che in questo caso ho fatto una lista di Kevin Pearson e Colter Shaw, perché ho interpretato Kevin Pearson per molto tempo.Ma non avevo mai pensato a Freccia Verde.

In realtà, a volte era un solitario. Aveva forti convinzioni su certe cose. Credo che Oliver, per come l’ho interpretato io, fosse un po’ più motivato politicamente rispetto a Colter. Non so se Colter abbia necessariamente questa caratteristica. Colter, in un certo senso, può essere definito un vigilante. Infrange la legge di tanto in tanto. Fa quello che deve fare per portare a termine il lavoro. Oliver era molto simile. Forse un po’ più audace. Aveva sicuramente più risorse. Era più ricco. E si vestiva in modo diverso”.

Tracker tornerà per la seconda stagione prima del previsto

Inizialmente prevista per la seconda stagione il 27 ottobre di quest’anno, la CBS ha annunciato che Tracker tornerà due settimane prima, il 13 ottobre. Tracker, che ha debuttato con ottimi ascolti, è basato sul romanzo “The Never Game” di Jeffery Deaver. Segue l’abile survivalista e “cercatore di ricompense” Colter Shaw, che usa le sue eccezionali capacità di localizzazione per aiutare le forze dell’ordine e i cittadini privati a risolvere i misteri, tra cui la ricerca di persone scomparse.

Tracker è interpretato anche da Robin Weigert nel ruolo di Teddi Bruin, Fiona Rene nel ruolo di Reenie Greene, Abby McEnany nel ruolo di Velma Bruin, Eric Graise nel ruolo di Bobby Exley, Jennifer Morrison nel ruolo di Lizzy Hawking, Jensen Ackles nel ruolo di Russell Shaw, Sofia Pernas nel ruolo di Billie Matalon, Melissa Roxburgh nel ruolo di Dory, Lee Tergesen nel ruolo di Ashton Shaw, Wendy Crewson nel ruolo di Mary Dove Shaw e altri ancora. Tracker 2 andrà in onda sulla CBS il 13 ottobre. In Italia la serie è su Paramount+

Tracker, Georgie & Mandy’s First Marriage e altri 7 programmi della CBS ottengono il rinnovo

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La CBS ha rinnovato le serie Tracker e Georgie & Mandy’s First Marriage insieme ad altre sette. Tracker è una serie tratta dal romanzo di Jeffery Deaver The Never Game, pubblicato nel 2024, che segue le avventure del solitario cacciatore Colter Shaw (Justin Hartley, protagonista di This Is Us). Georgie & Mandy’s First Marriage è il secondo spin-off della sitcom di successo The Big Bang Theory, che segue la vita coniugale del fratello maggiore di Sheldon, Georgie Cooper (Montana Jordan), e di sua moglie Mandy (Emily Osment) dopo gli eventi del finale della serie Young Sheldon.

Paramount ha annunciato il rinnovo di nove programmi della CBS. L’annuncio comprende Tracker – stagione 3, Georgie & Mandy’s First Marriage stagione 2, Elsbeth – stagione 3, Fire Country – stagione 4, NCIS – stagione 23, NCIS: Origins – stagione 2, NCIS: Sydney – stagione 3 e Hollywood Squares – stagione 2.

Hanno anche rinnovato la sitcom Ghosts per due stagioni, che quindi andrà in onda fino al 2027 con la quinta e la sesta stagione. Altri ordini e rinnovi di serie sono previsti in un secondo momento.

Cosa significano questi rinnovi per la CBS

Questa ampia serie di rinnovi vede il programma della CBS per la stagione 2025-2026 prendere forma, in gran parte in un colpo solo. I programmi rinnovati si aggiungono a un palinsesto che già include la seconda stagione di Matlock, l’ottava stagione di FBI (già confermata nell’ambito di un precedente rinnovo per due stagioni) e nuovi programmi tra cui lo spin-off di Fire Country, Sheriff Country, lo spin-off di Blue Bloods, Boston Blue, e il talent show canoro senza copione The Road.

Boston Blue vedrà Donnie Wahlberg riprendere il ruolo del detective Danny Reagan, che ha interpretato in tutte le 14 stagioni della serie poliziesca della CBS.

Le serie sceneggiate esistenti che rimangono in bilico includono ancora la serie poliziesca S.W.A.T. (che è stata rinnovata per l’ottava stagione in corso dopo che la settima era stata precedentemente fissata come l’ultima), le sitcom The Neighborhood e Poppa’s House, il dramma poliziesco The Equalizer e le restanti serie FBI FBI: International e FBI: Most Wanted. Resta da vedere se alcune o tutte queste serie saranno rinnovate. Tuttavia, il fatto che la CBS abbia concesso il rinnovo a una combinazione di serie di lunga data e show al loro esordio indica che tutte potrebbero avere una possibilità.

Tracker – Stagione 3: conferma, cast, trama e tutto quello che sappiamo

La CBS ha fatto centro con la sua emozionante serie procedurale Tracker nelle prime due stagioni e il network ha deciso di rinnovarla per una terza stagione. Basata sul romanzo The Never Game di Jeffrey Deaver, la serie racconta le vicende di Colter Shaw (Justin Hartley), un survivalista che usa le sue eccellenti capacità di tracciamento per guadagnarsi da vivere ritrovando persone scomparse e riscuotendo le ricompense. Oltre alla struttura narrativa semplice ma efficace, Tracker riesce anche a tenere con il fiato sospeso grazie al passato complicato di Shaw, che si svela come un mistero nel corso degli episodi.

La seconda stagione di Tracker continua a svelare elementi della vita familiare di Colter Shaw, tra cui il fratello da cui si è allontanato, interpretato da Jensen Ackles, e il mistero che circonda l’omicidio di suo padre. Questa trama continua contribuisce a elevare Tracker al di sopra di molte altre serie procedurali in TV e offre alla serie la possibilità di crescere e cambiare man mano che rimane in onda. Questo tipo di incentivo mantiene gli spettatori sintonizzati settimana dopo settimana e ha dato alla CBS un buon motivo per rinnovare il programma con Justin Hartley per un’altra stagione.

Ultime notizie su Tracker – Stagione 3

La CBS ordina una terza stagione di Tracker

Con l’annuncio e il rinnovo di diversi altri programmi, le ultime notizie confermano che la CBS ha ordinato la terza stagione di Tracker. Scelto insieme a programmi del calibro di NCIS e Fire Country, Tracker si è chiaramente conquistato un posto tra i programmi di punta del palinsesto serale della CBS. L’ordine per la terza stagione è arrivato mentre la seconda stagione aveva ancora diversi episodi da andare in onda, il che dimostra la grande fiducia che la rete ripone nella serie.

Confermata la terza stagione di Tracker

Tracker torna sulla CBS per una terza stagione

Dopo che la serie è stata rapidamente rinnovata per una seconda stagione, sembrava che la CBS avesse trovato un altro procedural di lunga durata. Ora, la rete ha deciso di rinnovare Tracker per una terza stagione, dimostrando ulteriormente che la serie d’azione con Justin Hartley non andrà via presto. Poiché Tracker è diventato un appuntamento fisso dell’autunno per la CBS, si prevede che la terza stagione debutterà alla fine del 2025.

La seconda stagione di Tracker è stata trasmessa dal 13 ottobre 2024 all’11 maggio 2025.

Dettagli sul cast della terza stagione di Tracker

Come nella maggior parte delle serie procedurali, il cast di Tracker è un ensemble variegato e numeroso, con personaggi che vanno e vengono da un episodio all’altro. Tuttavia, la squadra di Colter Shaw è il cuore e l’anima del programma, e probabilmente torneranno tutti nella terza stagione. Anche se Robin Weigert ha lasciato il ruolo di Teddi Bruin dopo la prima stagione, non sono previsti altri cambiamenti importanti ora che la serie ha raggiunto il suo ritmo. Naturalmente, Justin Hartley tornerà nei panni del “ricercatore di taglie” Colter Shaw, insieme ad Abby McEnany nel ruolo di Velma Bruin, Eric Graise in quello di Bobby Exley e Fiona Rene in quello di Reenie Greene.

La seconda stagione ha anche introdotto Chris Lee nel ruolo del cugino di Bobby, che ha assunto il ruolo di “uomo dietro le quinte” di Colter, fornendo supporto tecnico, abilità di hacker e persino passando un paio di casi a Colter. Bobby e Randy ora condividono il loro spazio di lavoro, quindi sembra che Bobby rimarrà nella terza stagione.

Lo show presenta anche molti personaggi secondari, anche se il loro status nelle stagioni future è meno certo. Jensen Ackles ha impressionato finora nei panni del fratello estraniato di Colter, Russell, e probabilmente tornerà. Allo stesso modo, Lee Tergesen tornerà probabilmente nei panni di Ashton Shaw, il padre di Colter, che appare nei flashback. Anche Wendy Crewson dovrebbe tornare nei panni di Mary Dove Shaw, la madre di Colter, soprattutto ora che il suo personaggio è avvolto da un mistero ancora più fitto dopo gli eventi della seconda stagione.

Dettagli sulla trama della terza stagione di Tracker

Più ricompense e più informazioni sul passato di Colter…

i casi lo hanno messo alle prese con criminali oscuri, strane sette e hanno messo la sua vita in pericolo in numerose occasioni.

Sebbene Tracker segua molto il classico formato procedurale, è unico perché utilizza anche una narrazione generale. Questo rende facile e difficile allo stesso tempo prevedere cosa succederà nella terza stagione. Tuttavia, si presume che la terza stagione sarà caratterizzata da storie settimanali che vedranno Colter alla ricerca di persone scomparse per ottenere ricompense. Questi casi lo hanno messo alle prese con criminali oscuri, strane sette e hanno messo la sua vita in pericolo di morte in numerose occasioni. Hanno anche permesso di avere un cast di guest star e location sempre diversi.

Oltre alle ricompense di Colter, la serie ha anche intrecciato un affascinante mistero sull’infanzia strana di Colter, compreso il mistero dietro la morte di suo padre. Con la rivelazione alla fine della seconda stagione che un amico di Ashton era nel bosco la notte della sua morte su richiesta di sua madre, il mistero si è solo approfondito. Allo stesso modo, la rivelazione del contenuto della scatola appartenente al padre di Colter include appunti scientifici e il numero di telefono di un numero disattivato, il che significa che gli indizi sul mistero continueranno probabilmente a essere sparsi per tutta la stagione.

Il rapporto tra Colter e suo fratello, da cui si è allontanato, dovrebbe prendere una nuova direzione nella seconda stagione, e questo potrebbe far luce sulla loro complicata infanzia. La terza stagione di Tracker si preannuncia come un’aggiunta affascinante alla serie.

Tracker – stagione 2: trailer svela il ritorno di Jensen Ackles e il “bizzarro” caso di Colter

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Il trailer della seconda stagione di Tracker anticipa una delle trame più strane della serie. La serie drammatica d’azione della CBS segue le vicende del solitario survivalista Colter Shaw (Justin Hartley), che usa le sue abilità di tracciatore per aiutare varie persone in difficoltà. Hartley tornerà nella prossima Tracker – stagione 2 insieme a Sofia Pernas nel ruolo di Billie Matalon, Abby McEnany nel ruolo di Velma Bruin, Jennifer Morrison nel ruolo di Lizzy Hawking e Jensen Ackles nel ruolo del fratello maggiore di Colter, Russell Shaw, mentre Robin Weigert non tornerà nel ruolo di Teddi Bruin.

CBS ha ora svelato il trailer ufficiale della seconda stagione di Tracker. Il trailer inizia con Colter che indaga su una misteriosa scomparsa nel bosco che coinvolge un uomo che ha lasciato il suo telefono e le portiere della sua auto aperte. Colter accetta quindi un caso descritto come “un po’ strano”, dopo di che viene illuminato dall’alto mentre si trova in un campo, in una scena che sembra imitare un rapimento alieno. Il trailer mostra anche il ritorno di Russell, interpretato da Ackles, che guida con Colter in quello che sembra essere un silenzio imbarazzante. Guarda il trailer completo qui sotto:

Cosa significa il nuovo trailer per la seconda stagione di Tracker

Per il momento, lo strano caso anticipato nel trailer della seconda stagione di Tracker rimane sconosciuto. Tuttavia, nonostante l’allusione della misteriosa scena di Colter nel campo, sembra altamente improbabile che la serie introdurrà effettivamente una minaccia extraterrestre. È probabile che la presenza della luce sia dovuta all’atterraggio di un elicottero nella zona o a un incidente simile, anche se comunque insolito.

L’immagine del suo ricongiungimento con Russell potrebbe anche indicare che i due fratelli, un tempo separati, stanno lentamente ricostruendo il loro legame.

Il video rivela anche che Colter costruirà più legami con altri esseri umani, abbandonando poco a poco il suo stile di vita da lupo solitario. Mentre il trailer lo mostra mentre conquista lentamente il rispetto di un personaggio che non apprezza chi cerca ricompense, la scena del suo ricongiungimento con Russell potrebbe anche indicare che i due fratelli, un tempo separati, stanno lentamente ricostruendo il loro legame. La scena tesa potrebbe derivare da una trama anticipata che coinvolge Colter nella scoperta di un segreto del passato di sua madre, che potrebbe far incontrare nuovamente i due personaggi.

Tracker – stagione 2, la spiegazione del finale

Tracker – stagione 2, la spiegazione del finale

Beh, la seconda stagione di Tracker ha sicuramente puntato in alto nel finale con la sorprendente rivelazione dell’identità dell’assassino di Ashton Shaw. Tuttavia, il mistero è lungi dall’essere risolto nella serie drammatica d’azione della CBS. Infatti, sulla base degli eventi del finale della seconda stagione di Tracker, ci sono più domande che mai sulla morte del padre di Colter, il che significa che i fan hanno molto da aspettarsi nella terza stagione.

Il finale della seconda stagione di Tracker, intitolato “Echo Ridge”, è stato diretto da Ken Olin e scritto da Elwood Reid.

Nella seconda stagione di Tracker, episodio 20, Colter torna a casa a Echo Ridge, in California, per aiutare un’amica di famiglia quando suo fratello Bill scompare. Bill era ossessionato dalla ricerca di un ragazzino spaventato che aveva visto in precedenza con un uomo sospetto. Colter e la sua squadra indagano e, sfortunatamente, scoprono un giro di traffico di bambini. Il personaggio interpretato da Justin Hartley rintraccia l’uomo responsabile di questi crimini orribili, Carl Murphy, e durante le sue ricerche fa una scoperta scioccante riguardante il caso di suo padre. Alla fine del finale, Colter sa esattamente chi ha ucciso suo padre.

Spiegazione dell’assassino del padre di Colter nella seconda stagione di Tracker

Colter trascorre gran parte dell’episodio 20 della seconda stagione di Tracker indagando su un giro di traffico di bambini. Sebbene il mistero sia tragico, complesso e tutto ciò che un caso in un dramma d’azione della CBS dovrebbe essere, il momento clou dell’episodio avviene durante gli ultimi minuti. Colter trova un’intaglio in legno unico a casa di Carl Murphy e capisce immediatamente che si tratta di un’opera di suo padre. Quando trova Carl, Colter non si trattiene dal cercare di saperne di più sul perché lui abbia qualcosa che apparteneva a suo padre (minaccia persino di tagliargli le dita). Carl cede e dice al protagonista che la scultura era di suo zio.

Colter fa poi visita allo zio di Carl (il cui nome, dai titoli di coda dell’episodio, è Otto Waldron) per concludere il finale. Otto spiega che conosceva il padre di Colter ai tempi. Era un operaio che la contea aveva incaricato di installare i cavi elettrici nella proprietà della famiglia Shaw. Ashton respinse i tentativi di Otto, ovviamente, e Otto accettò di aiutarlo. Otto tenne la contea lontana da Ashton e aiutò il padre di Colter quando installò il generatore della famiglia. Tuttavia, non erano esattamente amici, come scopre Colter.

Tracker stagione 2 rivela finalmente chi ha ucciso il padre di Colter quando Otto confessa. Il personaggio di Justin Hartley affronta l’uomo più anziano, chiedendogli se era lui la persona che Russell aveva visto la notte in cui era morto il padre. Otto conferma che era lui. Colter punta la pistola contro Otto e insiste affinché ammetta di aver ucciso Ashton, cosa che lui fa. Fino a questo punto, gli spettatori e Colter erano stati portati a credere che il governo avesse avuto un ruolo nella morte di Ashton. Ma Otho sostiene di non lavorare per il governo. Rivela invece di aver spinto Ashton giù dalla scogliera perché la madre di Colter gli aveva chiesto aiuto.

Il legame tra la madre di Colter e la morte di Ashton

Sebbene sia apparsa solo in pochi episodi di Tracker, Mary Dove Shaw è sempre stata un po’ sospetta. Non voleva che Colter riallacciasse i rapporti con suo fratello. Inoltre, si comporta in modo piuttosto ambiguo ogni volta che qualcuno menziona la morte del marito nella serie d’azione della CBS. Quindi, forse non è una grande sorpresa che Mary sia collegata alla morte di Ashton, ma è così.

Otto dice a Colter che sua madre gli ha chiesto aiuto, ed è per questo che ha spinto suo padre giù da una scogliera. Di conseguenza, non è chiaro esattamente come, ma Mary è stata senza dubbio coinvolta nell’omicidio del marito. Purtroppo, i fan dovranno aspettare la terza stagione per saperne di più. Fino ad allora, possiamo solo speculare sul motivo per cui la madre di Colter avrebbe voluto la morte di suo padre. Ashton aveva una relazione, il che potrebbe spiegare le azioni di Mary. Tuttavia, conoscendo Tracker, c’è sicuramente molto altro da scoprire sul mistero della famiglia Shaw, e la serie ha solo sfiorato la superficie per risolvere completamente il caso.

Il misterioso numero di telefono trovato nella scatola di Ashton apparteneva a uno scienziato

Oltre alla scioccante rivelazione che la madre di Colter è collegata all’omicidio di suo padre, il finale della seconda stagione di Tracker rivela anche ulteriori informazioni sul contenuto della misteriosa scatola di Ashton. Come molti ricorderanno, Lizzy Hawking ha trovato la scatola tra gli effetti personali di sua madre e l’ha data a Dory. Il personaggio interpretato da Melissa Roxburgh in Tracker ha finalmente consegnato la scatola a suo fratello nel penultimo episodio della seconda stagione. All’interno, Colter ha trovato un numero di telefono scollegato.

Nell’episodio 20, Randy rintraccia il numero e trova il suo proprietario: David Pearson (forse un piccolo riferimento a This Is Us).

Pearson era uno scienziato morto lo stesso anno di Ashton. Si era trasferito dalla Virginia alla California prima della sua morte e Randy sospetta che Pearson fosse coinvolto in ricerche segrete del governo (soprattutto perché non ci sono documenti pubblici sul suo lavoro). I personaggi della seconda stagione di Tracker non scoprono molto altro su Pearson o sul suo legame con il padre di Colter, ma il suo nome tornerà sicuramente nella terza stagione.

Come il finale della seconda stagione di The Tracker prepara la terza stagione

Dato che la seconda stagione si è conclusa con un colpo di scena, la serie ha già gettato le basi per la trama della terza stagione di Tracker. I prossimi episodi dovrebbero riprendere da dove si è interrotta la seconda stagione, con Colter che chiede maggiori informazioni su ciò che Otto sa della morte di suo padre, compreso il coinvolgimento di sua madre. Come suggerito sopra, il mistero che circonda la morte di Ashton Shaw è solo all’inizio nel dramma d’azione della CBS, e la terza stagione sarà senza dubbio ricca di ulteriori sorprese.

Nonostante l’episodio non si concentri troppo sui personaggi diversi da Colter, questa piccola informazione su Reenie e Leo implica che la loro storia è lungi dall’essere finita.

In un altro momento del finale della seconda stagione di Tracker, Velma informa Reenie che il suo losco cliente, Leo Sharf, ha cercato di contattarla. Tuttavia, Reenie sta evitando le sue chiamate. Nonostante l’episodio non si concentri troppo sui personaggi diversi da Colter, questa piccola informazione su Reenie e Leo implica che la loro storia è lungi dall’essere finita.

Cosa aspettarsi dalla terza stagione di Tracker

Mentre i fan salutano la seconda stagione di Tracker e guardano avanti alla terza, dovrebbero aspettarsi di saperne di più sulla trama generale della serie. Solo perché ora sappiamo chi ha ucciso il padre di Colter in Tracker, non significa che il mistero sia risolto. Quindi, Colter continuerà a indagare sul caso nella terza stagione. Di conseguenza, gli altri membri della famiglia di Colter, Russell (interpretato da Jensen Ackles) e Dory (interpretata da Melissa Roxburgh), torneranno probabilmente, se gli impegni degli attori non entreranno in conflitto con le riprese della serie della CBS. Anche Mary, che ora è la principale sospettata, dovrebbe apparire nei prossimi episodi.

Secondo Variety, Tracker tornerà nella sua fascia oraria domenicale alle 20:00 ET nell’autunno del 2025, quando sarà trasmessa la terza stagione.

Nel frattempo, l’arco narrativo di Reenie riguardante Leo probabilmente continuerà anche nella terza stagione di Tracker. La seconda stagione non ha chiuso completamente la loro storia e Leo potrebbe rivelarsi ancora una volta una minaccia. Potrebbero anche fare la loro comparsa i numerosi interessi amorosi di Colter (in particolare Billie Matalon, dopo la loro notte insieme). In ogni caso, i fan dovrebbero aspettarsi rivelazioni scioccanti sul mistero della famiglia Shaw, casi intriganti e ulteriori sviluppi nella vita sentimentale di Colter quando uscirà la terza stagione di Tracker.

Tracers: Trailer del fim con Taylor Lautner

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Guarda il Trailer del film Tracers, thriller che vede protagonista l’attore Taylor Lautner noto per la saga di Twilight e Marie Avgeropoulos, al sue esordio al cinema.

In Tracers, Taylor Lautner interpreta Cam un corriere in bicicletta di New York che è un asso sulle due ruote, ma è in debito con una banda della criminalità organizzata. Quando in sella alla sua bici inciampa in una bella sconosciuta, Nikki, Cam viene immediatamente sedotto da lei e dall’adrenalinico brivido del mondo del parkour. I due si innamorano e insieme dovranno saltare ostacoli e scalare edifici quando si troveranno braccati attraverso la città.

Il film si basa su una sceneggiatura scritta da Leslie Bohem, Matt Johnson, Kevin Lund e TJ Scott.

Tra un anno esatto al cinema arriverà Lo Hobbit!

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Tra un anno esatto al cinema arriverà Lo Hobbit!

Tra un anno, il 14 dicembe 2012, arriverà al cinema Lo Hobbit: un Viaggio Inaspettato, primo dei due film che ormai da 5 anni Peter Jackson sta realizzando, ostacolato da diversi problemi produttivi e realizzativi. 

Tra luci musica e belle donne Burlesque arriva al cinema

Tra luci musica e belle donne Burlesque arriva al cinema

burlesque

L’esordio cinematografico di Cristina Aguilera non poteva che avvenire in un film musicale.  Burlesque, che l’11 Febbraio uscirà in Italia,  è un esordio anche per il regista e sceneggiatore Steve Antin ed è l’ennesimo film di un genere che sembra stimolare molto l’industria hollywoodiana degli ultimi anni: Moulin Rouge (Baz Luhrmann) è del 2001, Chicago e  Nine ( Rob Marshall ) sono del 2002 e del 2008.

Tra le onde delle Hawaii: tutto quello che c’è da sapere sul film

Il ciclo di film di Rai 1 intitolato “Destinazione amore” offre una serie di film di carattere sentimentali che presentano di volta in volta variazioni sul tema dell’amore: amori inaspettati che sbocciano durante viaggi verso destinazioni idilliache o ancora incontri sorprendenti che nascono intorno alla buona cucina, e così via. I viaggi proposti da questi film sono però spesso anche dei viaggi interiori attraverso il tempo, durante i quali i protagonisti prendono coscienza dei propri sentimenti e ritrovano sé stessi. Dopo i film Sognando Parigi e Un amore in fondo al mare, ecco ora arrivare Tra le onde delle Hawaii.

Diretta da Lee Friedlander (già regista di titoli simili come Brezza d’amore, Scambiamoci a NataleUn principe sotto l’albero) e prodotta dalla Hallmark Entertainment, specializzata in questo genere, tale pellicola rientra perfettamente nel ciclo ideato da Rai 1, presentando una giovane in cerca di un equilibrio nella propria vita che si imbatte in un inaspettato lui, intraprendendo dunque un rapporto che cambierà le vite di entrambi. A fare da sfondo a questa situazione vi è il paradisiaco contesto delle Hawaii, dove è stato girato il film.

Per tutti gli appassionati del genere, Tra le onde delle Hawaii è dunque un film da non perdere, in quanto offre tutto ciò che si può desiderare da un titolo di questa tipologia. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, ma anche curiosità riguardo al cast di attori, le location e il libro su cui si basa il film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di Tra le onde delle Hawaii

Protagonista del film è Emma, una chef di grande talento che vive e lavora ad Atlanta. La donna, la cui vita è quantomai frenetica e complessa, si trova continuamente a doversi scontrare con diverse problematiche sia in ambito personale sia professionale. Sentendosi persa e bisognosa di un nuovo inizio, Emma decide infine di mollare tutto e partire per un viaggio verso le splendide coste delle Hawaii, un luogo rinomato per la sua energia curativa, nella speranza di ritrovare un po’ di pace e, soprattutto, se stessa.

Alle Hawaii, Emma fa la conoscenza di Ben, un istruttore di surf affascinante, solitario e misterioso. La donna è subito attratta dalla presenza magnetica dell’uomo e mentre prende lezioni da lui scopre che l’arte del surf è molto più che cavalcare le onde dell’oceano, ma è anzi una potente metafora su come affrontare le sfide della vita. Con il supporto di Ben e dei suoi nuovi amici, Emma inizia dunque a ricostruire la propria vita, un passo alla volta. Ben presto dovrà però scegliere: tornare alla sua vita precedente o abbracciare il nuovo percorso che sta costruendo con Ben e gli altri abitanti dell’isola?

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Alcune curiosità su Tra le onde delle Hawaii: il cast, le location e il libro su cui è basato

Ad interpretare i due protagonisti del film vi sono rispettivamente Lacey Chabert nel ruolo di Emma e Ektor Rivera in quelli di Ben. La Chambert è nota per aver recitato, negli ultimi anni, in una lunga serie di film di genere sentimentale. All’inizio della sua carriera ha invece recitato in film come Lost in Space – Perduti nello spazio, Mean Girls e Black Christmas – Un natale rosso sangue. Rivera ha invece iniziato la sua carriera recitando nel film Che – L’argentino, per poi recitare in alcuni episodi di serie come StarUp, NCIS – Unità anticrimine e Fantasy Island. Recitano poi nel film anche Omar Bustamante nel ruolo di Frankie e Walter S. Gaines in quelli di Sheridan.

Come si può immaginare, il film è stato interamente girato alle Isole Hawaii, più precisamente ad Honolulu, la capitale e – con 354 mila abitanti – la città più popolosa dello Stato. Considerata la più remota al mondo tra le grandi città, Honolulu ha un clima mite semiarido, gli inverni sono caldi e le precipitazioni piuttosto scarse soprattutto durante l’estate. Proprio per il suo clima, le sue spiagge e i siti culturali, è una meta turistica particolarmente gettonata, che all’interno di Tra le onde delle Hawaii viene esplorata e mostrata attraverso molteplici dei suoi punti di maggior fascino e interesse.

È infine bene sapere che la pellicola si basa su Groundswell (che è anche il titolo originale del film), romanzo d’esordio della scrittrice americana Katie Lee Biegel. Fra la trama del film e quella del romanzo ci sono però diverse differenze. Una riguarda l’ambientazione, che nella pellicola è costituita dalle Hawaii, nel romanzo invece dal Messico. La professione della protagonista inoltre, che in Tra le onde delle Hawaii è quella di chef, nel libro è completamente diversa, ovvero assistente di produzione e aspirante sceneggiatrice. La stessa scrittrice ha poi accettato di apparire nel film, nella parte di Katie Lee.

Il trailer di Tra le onde delle Hawaii e dove vedere il film in streaming e in TV

Sfortunatamente il film non è presente su nessuna delle piattaforme streaming attualmente attive in Italia. È però presente presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 2 agosto alle ore 21:25 sul canale Rai 1. Di conseguenza, per un limitato periodo di tempo sarà presente anche sulla piattaforma Rai Play, dove quindi lo si potrà vedere anche oltre il momento della sua messa in onda. Basterà accedere alla piattaforma, completamente gratuita, per trovare il film e far partire la visione.

Fonte: IMDb

Tra le nuvole: trama, cast e frasi del film con George Clooney

Tra le nuvole: trama, cast e frasi del film con George Clooney

Considerato uno dei migliori film del suo decennio, Tra le nuvole è, insieme a Juno, il più noto tra i lungometraggi del regista Jason Reitman. Questo venne portato in sala a partire dal 2009, dopo essere stato presentato in anteprima al Toronto International Film Festival e al Festival Internazionale del Film di Roma. Affermatosi da subito come un grande successo, questo è incentrato sul personaggio di Ryan Bingham, cinico manager costantemente in viaggio, il quale non sembra avere neanche un briciolo di una vita “stabile”. Tra commedia e grandi sentimenti, si snoda così la sua storia, particolarmente coinvolgente.

Quanto narrato nel film è tratto dall’omonimo romanzo del 2001 scritto da Walter Kirn. Questi raccontò di aver ideato la storia in seguito all’incontro con alcuni “tagliatori di teste”, la professione svolta dal protagonista. Diventato un caso editoriale, il libro finì nelle mani di Reitman solo qualche anno dopo. Rimastone affascinato, questi decise di acquisire i diritti dell’opera con l’intenzione di dar vita ad una trasposizione per il cinema. Avvalendosi di un grande cast di interpreti, questa è infine diventata film, il quale ha poi ottenuto alcuni dei maggiori riconoscimenti dell’industria americana.

Costato appena 25 milioni di dollari, Tra le nuvole è infatti arrivato ad incassarne ben 166 in tutto il mondo. Tale successo ha permesso al film di acquisire una particolare attenzione, divenendo poi uno dei maggiori contendenti alla stagione dei premi. Ai premi Oscar, il film ha infatti ricevuto ben 6 nomination, tra cui miglior film, miglior regia e miglior attore protagonista. Proseguendo qui nella lettura, sarà possibile scoprire alcune tra le principali curiosità legate al film, molte delle quali legate al cast, come anche le frasi più celebri e le piattaforme dove poter vedere il film in streaming.

Tra le nuvole: la trama del film

Protagonista del film è Ryan Bingham, il cui lavoro è quello di occuparsi del licenziamento di dipendenti, operando sull’intero territorio statunitense. Per questo motivo, egli si trova a viaggiare di continuo, attraversando ogni aeroporto esistente nel paese. La sua vita è così tutt’altro che stabile, essendo privo di affetti e di una fissa dimora. L’unico legame affettivo è quello che ha con le due sorelle, che vede però naturalmente soltanto poche volte all’anno. Ogni tanto, egli si concede fugaci avventure di una notte, come quella avuta con la bella Alex, incontrata nell’albergo di Dallas in cui si trovava a soggiornare. Con quest’ultima nasce però un’alchimia nuova, che spinge Ryan a voler rincontrare la donna.

A spezzare la sua routine ci pensa però il suo superiore, Craig Gregory, il quale richiamandolo nella sede principale gli comunica delle sconvolgenti novità. La nuova neoassunta Natalie, laureata e brillante nelle intuizioni, ha infatti avuto l’idea di far risparmiare alla compagnia milioni di dollari semplicemente comunicando dei licenziamenti attraverso videochiamata. Per Ryan ciò significa però addio voli, addio viaggio e addio vita lontano da ogni altra cosa che egli considera un problema. Egli decide allora di opporsi, invitando Natalie a seguirlo durante i suoi viaggi. Attraverso questi, le loro due generazioni si troveranno a scontrarsi, andando incontro alla necessità del rapporto umano, specialmente nei difficili casi di licenziamento.

Tra le nuvole cast

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Tra le nuvole: il cast del film

Per dar vita ad un personaggio controverso come quello di Ryan, che di professione licenzia le persone, il regista dichiarò di aver avuto la necessità di affidare tale ruolo ad un attore ricco di fascino e carisma, che potesse rendere simpatico anche il personaggio più sgradevole. Per Reitman, dunque, la prima scelta fu il premio Oscar George Clooney, che si disse lieto di accettare. Per prepararsi alla parte, l’attore si documentò a lungo sul tipo di lavoro svolto dal suo protagonista, ricercando una routine per potersi calare in quella mentalità. L’attore richiese inoltre di far entrare gli abiti per lui previsti per il film nella valigia che egli porta sempre dietro con sé nel film. Questo dettaglio gli permise di trovarsi a dover gestire un numero limitato di indumenti, calandosi così ulteriormente nella scomodità vissuta dal personaggio.

Anche il ruolo della brillante Natalie è stato scritto pensando ad un’attrice in particolare. Si tratta di Anna Kendrick, che il regista disse di aver particolarmente apprezzato nel film Rocket Science. Grazie a Tra le nuvole, l’attrice ebbe modo di confermare la propria popolarità, ottenendo anche una nomination agli Oscar come miglior attrice non protagonista. Nelle stessa categoria venne candidata anche Vera Farmiga, qui presente nei panni dell’affascinante Alex. L’attore Jason Bateman, oggi noto per la serie Ozark, è invece l’interprete di Craig Gregory, il superiore di Ryan. Il premio Oscar J. K. Simmons è invece presente nel ruolo di Bob, uno dei dipendenti licenziati dal protagonista. Sam Elliott è invece il pilota di aerei Maynard Finch.

Tra le nuvole: le frasi, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Per gli appassionati del film è possibile fruire di Tra le nuvole grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Il film è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Infinity, Apple iTunes, Netflix e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto un determinato periodo di tempo entro cui vedere il titolo. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno giovedì 3 dicembre alle ore 21:15 sul canale Nove.

Nel film sono inoltre presenti diverse frasi oggi entrate a far parte dell’immaginario comune. Si tratta di battute e affermazioni che descrivono alla perfezione non solo il contesto in cui si svolge la storia ma anche i protagonisti che le pronunciano. Di seguito si riportano le più belle e più importanti del film.

  • Stasera molti, rientrando a casa, saranno salutati da cani saltellanti e figli che strillano; il loro coniuge chiederà “com’è andata la giornata” e stasera si addormenteranno. Le stelle usciranno discrete dai loro nascondigli diurni. E una di quelle luci, appena più luminosa delle altre… sarà l’ala del mio aereo che passa. (Ryan Bingham)
  • Se tu ripensi ai ricordi più belli, ai momenti più importanti della tua vita, eri forse da solo? La vita è più bella in compagnia. (Ryan Bingham)
  • Le cose che tutti odiano del viaggiare: l’aria riciclata, la luce artificiale, i distributori automatici di succhi di frutta, il sushi scadente sono calde reminiscenze che io sono a casa. (Ryan Bingham)
  • Più lentamente si vive più velocemente si muore: non siamo cicogne zoppe, siamo squali! (Ryan Bingham)

Fonte: IMDb

Tra le nuvole – recensione del film di Jason Reitman

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Tra le nuvole – recensione del film di Jason Reitman

Il vincitore della seconda edizione del Festival di Roma, Jason Reitman, si presenta allo stesso pubblico capitolino con una commedia (Tra le nuvole) dal gusto vagamente cinico e decisamente disincantato insieme alla super star George Clooney e a la Vera Farmiga, altra vecchia conoscenza del Festival per The Departed.

In Tra le nuvole Clooney è un uomo che si occupa di licenziare impiegati per conto di altri, viene ‘assoldato’ da diverse imprese e viaggia nel mondo in aereo, le nuvole sono la sua casa più dello squallido monolocale che ha come quartier generale a Oahama. La sua vita è perfetta, niente legami, niente rimorsi, solo una valigia piccola e compatta dentro la quale con metodo rinchiude tutto il suo mondo. Tutto questo dura fino a che la minaccia di un progetto di licenziamenti via internet non lo metterà all’erta, e l’incontro con una bella viaggiatrice non farà tremare le sue fondamenta di scapolo impenitente.

Tra le nuvole – recensione del film di Jason Retman

Scrivendo magistralmente e dirigendo con la sua personale impronta, Reitman regala un altro film frizzante e divertente, ben costruito e recitato con leggerezza. Come già ci ha abituati in passato con Juno e Thank You for Smoking, Reitman constuisce la storia su solide premesse (in genere la presentazine del personaggio principale attraverso le sue stesse parole) poi comincia il racconto che per quanto acuto e divertente si possa presentare non scade mai nel già visto, riservando sempre un finale a sorpresa che non ci si aspetta e che regala, soprattutto per questo film, un finale agrodolce, vagamente cinico ma con l’ottimismo che risiede nel cambiamento e nella redenzione.

Tra le nuvole – recensione

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Tra le nuvole – recensione

Il vincitore della seconda edizione del Festival di Roma, Jason Reitman, si presenta allo stesso pubblico capitolino con Tra le nuvole, una commedia dal gusto vagamente cinico e decisamente disincantato insieme alla super star George Clooney e a la Vera Farmiga, altra vecchia conoscenza del Festival per The Departed.

George Clooney è un uomo che si occupa di licenziare impiegati per conto di altri, viene ‘assoldato’ da diverse imprese e viaggia nel mondo in aereo, le nuvole sono la sua casa più dello squallido monolocale che ha come quartier generale a Oahama. La sua vita è perfetta, niente legami, niente rimorsi, solo una valigia piccola e compatta dentro la quale con metodo rinchiude tutto il suo mondo. Tutto questo dura fino a che la minaccia di un progetto di licenziamenti via internet non lo metterà all’erta, e l’incontro con una bella viaggiatrice non farà tremare le sue fondamenta di scapolo impenitente.

Tra le nuvole – Reitman regala un altro film frizzante e divertente

Scrivendo magistralmente e dirigendo con la sua personale impronta, Reitman regala un altro film frizzante e divertente, ben costruito e recitato con leggerezza.

Come già ci ha abituati in passato con Juno e Thank You for Smoking, Reitman costruisce la storia su solide premesse (in genere la presentazione del personaggio principale attraverso le sue stesse parole) poi comincia il racconto che per quanto acuto e divertente si possa presentare non scade mai nel già visto, riservando sempre un finale a sorpresa che non ci si aspetta e che regala, soprattutto per questo film, un finale agrodolce, vagamente cinico ma con l’ottimismo che risiede nel cambiamento e nella redenzione.

Tra il mondo e noi, la recensione della serie turca su Disney+

Tra il mondo e noi, la recensione della serie turca su Disney+

A dicembre del 2022 è approdata sulla piattaforma Disney+ Tra il mondo e noi, serie drammatico-sentimentale diretta dalla regista Hulya Gezer e scritta da Pinar Bulut. Conclusasi il 25 gennaio 2023, la storia ha come protagonista una delle attrici più famose nel panorama cinematografico turco, Demet Ozdemir, conosciuta e amata anche in Italia grazie al suo ruolo di Sanem in DayDreamer – Le ali del sogno.

Ozdemir, dopo il successo della soap opera che l’ha lanciata come stella nella serialità turca, ha svestito i panni della ingenua e sognatrice Sanem Aydin per potersi calare in ruoli più sfaccettati e drammatici, come quello di Zeynep nel drama Doğduğun Ev Kaderindir. Per questa nuova serie l’attrice ha dovuto ricoprire un ruolo complesso, quello della disillusa caporedattrice Ilkin, grazie alla quale Demet è tornata a mostrare le sue spiccate doti recitative. Tra il mondo e noi è prodotta da MF Yapim per The Walt Disney Company.

Tra il mondo e noi, la trama

Ilkin (Demet Ozdemir) è caporedattrice di una famosa rivista a Istanbul, fidanzata con un noto attore turco di nome Tolga (Bugra Gulsoy). La loro relazione però inizia a vacillare quando quest’ultimo entra in crisi con la produzione della sua nuova serie. A causa della incomunicabilità tra di loro, Ilkin, sotto suggerimento della sua amica nonché collega Burçin (Zerrin Tekindor), decide di creare un profilo falso per poter parlare con il suo compagno da perfetta sconosciuta.

Il rapporto che si instaura fra la fittizia Berlin (nome del profilo) e Tolga, finisce per degenerare, tanto da spingere Ilkin a dare un vero volto a questa donna inesistente. Il coinvolgimento di un’impiegata della rivista, Sinem (Hafsanur Sancaktutan), sarà la goccia che farà traboccare il vaso, capovolgendo all’improvviso la sfera sentimentale della giornalista a cui seguirà un crollo psicologico.

Turchia, allora sei brava!

Le produzioni turche, arrivate ad occupare il palinsesto delle reti italiane nel lontano 2016 con Cherry Season – La stagione del cuore, sono sempre apparse avvolte in una rigida atmosfera pudica agli occhi dei propri spettatori. Sembrava – e in realtà lo era – esserci una censura, motivo per il quale non erano concesse e contemplate né effusioni esplicite né tantomeno scene hardcore. Con il tempo però qualcosa nel sistema si è mosso e, complici gli investimenti delle grandi piattaforme di streaming, anche la Turchia ha cominciato ad aprirsi a prodotti di diverso tipo e registro. La serialità turca è riuscita così a compiere quel passo in avanti necessario per guadagnarsi una fetta di spazio nei servizi a pagamento, ottenendo anche un plauso per le proposte originali di cui oggi possiamo fruire.

Il velo, perciò, è caduto. Se prima erano le soap a riempire gran parte dell’offerta turca, adesso le serie disponibili sono di tutt’altro genere e tono, e le dinamiche al loro interno vengono presentate senza troppo filtri. Fra le novità del 2022 Tra il mondo e noi è quello che segue le nuove “linee guida” delle rinnovate produzioni turche, emancipandosi da operette di basso rilievo, portando su Disney+ una storia intensa e ben costruita. È Hulya Gezer a mettersi dietro la macchina da presa, strutturando una trama d’impatto emotivo e di bellezza formale.

Quel che colpisce subito l’occhio cinefilo è lo stile adottato dalla regista. Per seguire le dinamiche di Ilkin e Tolga, Gezer sceglie spesso lo split screen, arricchito con transizioni a tendina e dissolvenze, volte a separare visivamente i percorsi dei due protagonisti. Di entrambi i personaggi vengono così restituite le luci e le ombre e tale dicotomia è esaltata da una fotografia mista. Il bianco e nero racconta le sequenze di maggior pathos, enfatizzandone le emozioni e sottolineandone la solitudine; le immagini a colori, invece, fungono più da maschera metaforica, indossata da Ilkin e Tolga per interfacciarsi con il mondo esterno.

La trama progredisce senza interruzioni e il suo ritmo incalzante invoglia alla visione; unica pecca potrebbe essere il suo script, non proprio solido nella composizione di alcune parti, ma la cui ottima resa visiva arriva in soccorso per non lasciar navigare l’impianto drammaturgico negli abissi dell’inanità.

Perdere se stessi nell’oscurità

Il baricentro di Tra il mondo e noi è l’amore, ma non quello da favola. Il sentimento, nella storia fra Ilkin e Tolga, è trattato nella sua forma discinta e caduca, causa di un effetto che va oltre l’idilliaco romanticismo: la perdita di se stessi. È partendo dall’amore che Gezer incastra all’interno della narrazione un discorso più ampio, tanto contemporaneo quanto anacronistico. Amare qualcuno in modo errato conduce al disinnamoramento di se stessi e, di conseguenza, allo smarrimento. L’amore non è dunque il punto di arrivo, quanto piuttosto quello di partenza, da cui si ramificano le diverse tematiche quali fragilità psicologica, depressione e trauma, dispiegate in maniera omogenea fino alla risoluzione ultima.

È nell’impeccabile e audace recitazione di Demet Ozdemir che confluiscono tutti i contenuti di cui la serie si fa carico; Ozdemir riesce a frammentare lentamente e dolorosamente la sua Ilkin in numerosi beat strazianti, segmenti in cui lo sguardo spiritato e l’espressione angosciata irrompono sullo schermo stretto per riportare ogni singola sfaccettatura della donna. Ma è solo riducendo in mille pezzi il suo animo – nonché la sua vita – che Ilkin riesce a ricostruire la giusta versione di sé, pronta ad amare davvero se stessa.

Tra il mondo e noi si trasforma, in conclusione, in una bella parabola sulla forza delle donne, sul loro coraggio di rialzarsi nonostante le ferite e sulla determinazione nel chiedere aiuto; un invito a non lasciarsi mai abbattere né tantomeno ad avvilirsi per una relazione malsana; un monito ad amarsi sempre, anche quando allo specchio il trucco è sbavato, gli occhi sono stanchi e le lacrime solcano il viso. Perché, come la fenice, si può sempre rinascere dalle proprie ceneri.

Tra i film preferiti di Michael Mann c’è anche Avatar

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Tra i film preferiti di Michael Mann c’è anche Avatar

L’amore del regista Michael Mann per Avatar di James Cameron è ancora più forte che mai: recentemente il regista ha definito l’epico film di fantascienza del 2009 uno dei suoi quattro film preferiti.

In una recente intervista con Letterboxd, a Michael Mann è stato chiesto di elencare i suoi quattro film preferiti, e tra La corazzata Potemkin del 1925, Giungla d’asfalto del 1950 e 2001: Odissea nello spazio del 1968, Mann ha indicato Avatar come quarto e ultimo film.

Non è la prima volta che Mann elogia il film di James Cameron. Durante il sondaggio di Sight & Sound del 2012, Michael Mann ha indicato Avatar come uno dei suoi 10 film preferiti di sempre, e all’epoca lo ha elogiato.

Sulle fondamenta di un biosistema interamente inventato, Avatar è una brillante sintesi di tropi mitici, con debiti verso Lévi-Strauss e Il ramo d’oro di Frazier. Si innalza perché, semplicemente, ti folgora e ti trasporta“, scrisse Mann all’epoca.

L’ultimo film di Mann è Ferrari, con Adam Driver, Penélope Cruz e Shailene Woodley.

Adam Driver interpreta Enzo Ferrari nel film, mentre Penelope Cruz interpreta sua moglie Laura. Nel film compaiono anche Shailene Woodley nel ruolo di Lina Lardi, Sarah Gadon nel ruolo di Linda Christian, Gabriel Leone nel ruolo di Alfonso de Portago, Jack O’Connell nel ruolo di Peter Collins, Patrick Dempsey nel ruolo di Piero Trauffi e Ben Collins nel ruolo di Stirling Moss.

Ferrari è ambientato nell’estate del 1957. L’ex pilota Ferrari è in crisi. La bancarotta ha messo in ginocchio l’azienda che lui e sua moglie Laura hanno costruito dal nulla dieci anni prima. La loro relazione è messa a dura prova dalla perdita di un figlio e dal riconoscimento di un altro. Ferrari decide così di colmare le varie perdite cui la vita l’ha messo di fronte scommettendo tutto su una gara automobilistica che per 1000 miglia avrebbe percorso tutta l’Italia: la leggendaria Mille Miglia.

Mann dirige il film Ferrari la cui sceneggiatura è firmata da Mann stesso e da Troy Kennedy Martin la sceneggiatura sua e di Troy Kennedy Martin (The Italian Job), basata sul libro di Brock Yates, “Enzo Ferrari – The Man and the Machine“. Mann produce il film con la sua società Moto Pictures insieme a P.J. van Sandwijk e John Lesher, oltre a John Friedberg, Lars Sylvest, Thorsten Schumacher, Gareth West e Thomas Hayslip, con l’importante supporto dei produttori Andrea Iervolino e Monika Bacardi tramite la loro produzione esecutiva ILBE e il supporto del produttore esecutivo Niels Juul.

Tra furti e pistole il cinema diventa realtà al Festival di Cannes

Festival di cannes 2013Come in Caccia al ladro, questa mattina una parure di gioielli Chopard è sparita dalla camera del Novotel di Cannes, di una dipendente della maison svizzera. Come in un film western, questa sera sono stati esplosi dei colpi d’arma da fuoco nei pressi della stazione televisiva el talk show Gran Journal della Tv francese Canal+, stazionata vicino alla spiaggia di Martinez dove si svolge il Festival di Cannes.

Per quanto riguarda il primo avvenimento, i furti sono frequenti durante i Festival, tuttavia raramente hanno questa portata mediatica e di valore. I ladri hanno prelevato la preziosa refurtiva dalla cassaforte all’interno della stanza della commessa di Chopard. Alla diffusione della notizia grande panico tra vip e ospiti, ma l’organizzazione ha rassicurato tutti e soprattutto la “palma” è stata dichiarata al sicuro. I ladri sono ancora in fuga, ma almeno l’uomo che ha scatenato il far west nei pressi della stazione di Canal+ è stato arrestato: ospiti alla postazione c’erano i giurati Christoph Waltz e Daniel Auteuil. L’uomo, un folle di 42 anni, avrebbe minacciato di avere una bomba, poi ha sparato con quella che si è rivelata una scacciacani. Solo dopo l’arresto ha dichiarato: “L’ho fatto in nome del mio Dio”.

Tra due mondi: la storia vera dietro il film

Tra due mondi: la storia vera dietro il film

Emmanuel Carrère è generalmente noto come scrittore, autore di celebri romanzi quali L’avversario e Limonov. Tuttavia, non tutti sanno che il suo primo lavoro è stato come critico cinematografico. La passione per il cinema si è poi ripresentata nel tempo, portandolo a realizzare come regista tre lungometraggi. Il suo ultimo, risalente al 2021, è Tra due mondi, presentato in anteprima alla Quinzaine des Réalisateurs del 74º Festival di Cannes e incentrato su un noto romanzo-inchiesta della scrittrice e giornalista Florence Aubenas. In esso si racconta la vita degli “invisibili”, di coloro che svolgono lavori umilissimi e vivono alla giornata.

Dopo molti anni di trattative tra varie case di produzione e Florence Aubenas, quest’ultima ha finalmente accettato, nel 2015, che fosse Emmanuel Carrère – scrittore e regista – a adattare il suo libro al cinema. Carrère, la cui maggior parte delle opere è incentrate sulla riflessione su sé stessi e sul nesso fra illusioni e realtà, è infatti risultato essere il regista giusto per trasporre l’indagine svolta da Aubenas sul grande schermo. Ha così preso forma un film incentrato su un tema delicato e particolarmente importante, che permette di mostrare realtà che troppo spesso vengono ignorate, composte da persone la cui voce passa continuamente inascoltata.

È però anche un film sull’amicizia e i sinceri legami di solidarietà che possono nascere in situazioni di difficoltà, dove l’unione può realmente fare la differenza. Tra buoni sentimenti e commento sociale, è dunque questo un film da non perdere. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Tra due mondi. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al libro e la storia vera che racconta. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Tra due mondi trama film

La trama e il cast di Tra due mondi

Protagonista del film è Marianne Winckler, una nota scrittrice che decide di iniziare a lavorare a un romanzo, che tratti il lavoro precario nella società francese. Per documentarsi sull’argomento, la donna decide di vivere lei stessa questa realtà e inizia a lavorare come “infiltrata” per alcuni mesi, come addetta alle pulizie sui traghetti che solcano la Manica. Quello che scopre va oltre il problema della precarietà, infatti le donne sono costrette a lavorare per pochi spicci in condizioni misere e ritmi massacranti, che restano invisibili agli occhi della società. Nonostante il lavoro sia umiliante, tra le sue compagne c’è una grande solidarietà, che le unisce in questa situazione delicata.

Per preservare l’aspetto documentaristico della storia di Aubenas, Carrère stabilì sin da subito che, fatta eccezione per la celebre attrice Juliette Binoche nel ruolo di Marianne Winckler, tutti gli altri interpreti del film sarebbero stati attori non professionisti. Egli costruisce dunque secondo questo principio il suo cast, a partire da Hélène Lambert nel ruolo di Christèle Thomassin, donna che sviluppa un forte legame di amicizia con Marianne. Tra gli altri ruoli di spicco si annoverano Lèa Carne nei panni di Marilou, Émily Madeleine in quello di Justine Leroy, Patricia Prieur in quello di Michèle e Évelyne Porée in quello di Nadège Porteur.

Tra due mondi cast

Il libro e la storia vera che racconta

Il film, come anticipato, è tratto dal libro Le Quai de Ouistreham, racconto autobiografico della giornalista Florence Aubenas pubblicato nel 2010. Questo è il culmine di un lavoro di indagine in cui, per sei mesi, la giornalista è stata pienamente impegnata nel vivere la vita dei più poveri, di coloro che passano da un lavoro umile all’altro, da un lavoro insicuro a uno part-time che non permette di guadagnarsi da vivere. Aubenas ha iniziato questo libro con una domanda: come definire e chiarire l’impatto della crisi economica sulla vita quotidiana delle persone più svantaggiate, che non sono state viziate dalla vita e che spesso non hanno conosciuto altro che lavoro temporaneo e disoccupazione?

L’autrice vuole capire i meccanismi dell’esclusione sociale e il vero significato della parola “crisi” per questa fetta di popolazione, e vuole darne testimonianza reale. Per diversi mesi si è dunque messa in gioco e ha indossato i panni di una donna di quarant’anni, senza formazione, senza esperienza professionale, che svolge lavori precari e che è semplicemente “invisibile” agli occhi dei più fortunati. Per far ciò sceglie Caen, una città di medie dimensioni senza particolari difficoltà, dove non ha legami, per cercare un lavoro, confrontarsi con i limiti e le incongruenze del sistema socio-economico e scoprire un sistema di agenzie di collocamento sopraffatte dalla portata delle richieste.

Uno dei numerosi lavori svolti dalla giornalista consisteva nel pulire i traghetti tra Caen-Ouistreham e Portsmouth quando attraccavano, da cui il titolo del libro. Nel corso della sua storia, l’autrice incontra persone ossessionate dalla sopravvivenza quotidiana, senza sapere cosa riserverà il domani. Ha ad esempio conosciuto le difficoltà e le umiliazioni di una donna divenuta sua amica che passa da lavori duri e poco interessanti che le permettevano a malapena di sopravvivere al doversi sacrificare per ottenere anche il più piccolo lavoro part-time ed essere costretta a non rispondere alle provocazioni. Questo ha permesso alla giornalista di tracciare bellissimi ritratti di donne, sopraffatte o trascese dalla loro condizione.

Il trailer di Tra due mondi e dove vedere il fim in streaming e in TV

È possibile fruire di Tra due mondi grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Google Play, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 30 aprile alle ore 21:20 sul canale Rai 2.

Tra cinque minuti in scena recensione

Accarezzare il dettaglio di un corpo usurato dalla vita, che intrappola una mente dalla quale la memoria di una passata, straordinaria energia non è mai sparita e continua a dare vigore anche a delle membra che del vigore sembrano possedere solo delle tracce confuse. Tutto questo è il primo lungometraggio di Laura Chiossone, che porta sul grande schermo una storia così comune nella vita di ogni figlio, da sembrare un’azione totalmente rivoluzionaria:  forse è perché tutte le cose della quotidianità ci sembrano ordinarie e banali che non ci sogneremmo mai di raccontarle… ed è qui che sbagliamo: la Chiossone ce lo ha dimostrato.

Tra cinque minuti in scena è un’opera nuova, coraggiosa, sperimentale non solo perché  si avvale di ben tre forme di linguaggio, ma soprattutto perché è leggera, attenta alla misura, estremizza ma non cade in quel ‘troppo’ di cui spesso la sperimentazione stessa  è  vittima. Gianna è un’attrice che si divide tra il teatro e le cure di sua madre, Anna, che è ormai totalmente dipendente da sua figlia anche e soprattutto per le azioni quotidiane più semplici.

Tra cinque minuti in scena posterPassando per tre livelli narrativi e per tre linguaggi, assistiamo incredibilmente alla stessa storia e alle sue molteplici sfaccettature. Diviso tra la poesia di una parte prettamente documentaristica, in cui la macchina da presa sembra scomparire insieme ad ogni artificio di copione, lasciando, nudo e crudo, l’amore immenso, a volte stanco, tra Gianna e Anna; tra la finzione palese e fortemente calcata nella recitazione, che si fa più invadente e tangibile del mondo del teatro, dove lo show deve andare necessariamente avanti ed, infine, una parte più specificamente cinematografica, drammatica, nella quale viviamo Gianna, figlia e  donna.

All’interno di questi tre contenitori, la stessa storia nelle sue diverse sfumature: il dramma, l’ironia, il tumulto interiore. Ad accompagnare la delicatezza di questa storia, contribuisce la musica delle Into The Trees, due musiciste Italiane che hanno cominciato con l’autoprodursi le loro canzoni e che, attraverso un brano caricato in rete sono state contattate dalle stessa Chiossone  e,  tra le altre, hanno composto musiche ad hoc per il suo film. Un connubio più che azzeccato, che riesce a rafforzare la caratteristica per la quale lo stesso film si contraddistingue principalmente: il racconto puro e semplice di una storia importante che riesce a darsi la leggerezza necessaria ad entrare nel cuore di chi lo guarda, riuscendo a non cadere nella facile retorica che molto spesso rovina progetti in partenza buoni.

Il merito va, indubbiamente, all’intuizione della regista, che ha usato efficacemente le potenzialità del linguaggio del documentario  e alle due protagoniste, Anna e Gianna, madre e figlie anche nella vita, che ci hanno mostrato il loro reale amore, senza la paura di essere scrutate. Attorno a tutto ciò, trova spazio la storia della realtà del mondo dello spettacolo, in bilico perenne, tra l’entusiasmo e le difficoltà non solo del decollo, ma del volo stesso in una situazione, come quella attuale del nostro paese, in cui far vivere lo spettacolo, soprattutto quello di qualità, è sempre più difficile.

Un film che sarebbe davvero un peccato perdere, Tra cinque minuti in scena sarà nelle principali sale di ogni regione italiana a partire dal 27 Giugno.Tra cinque minuti in scena

Tra cinque minuti in scena – Laura Chiossone presenta la sua opera prima

Tra cinque minuti in scena poster Al suo primo lungometraggio, Laura Chiossone, che al cinema è arrivata per le cosiddette vie traverse (produzione, pubblicità videoclip), si presenta con Tra cinque minuti in scena , un’opera inedita nel panorama italiano che mixa con grande coraggio il documentario, la commedia farsesca e il dramma. La regista, insieme ai produttori Marco Malfi Chindemi  e Luca Lucini e alla sua protagonista, Gianna Colletti, presenta il film alla Casa del Cinema di Roma.

Com’ è nato il progetto?

LC (regista): Il progetto nasce innanzitutto dal mio incontro con Gianna, che mi raccontava per mail il rapporto con sua madre. Erano mail che mi facevano riflettere e ridere tantissimo, così non ho resistito all’idea di andare a conoscere sua madre e mi sono subito innamorata del sarcasmo e l’energia incredibile che un corpo allo stremo delle sue forze poteva ancora trasmettere. Mi hanno fatto venir voglia di raccontare la loro storia e farlo a più livelli: estremizzando il lato grottesco e quindi portandola in scena come commedia farsesca all’interno del teatro e allo stesso tempo trasporre la loro realtà quotidiana, nella sua poesia e comicità.

MMC (produttore): L’obbiettivo che ci poniamo quando ci avviciniamo ad un film è quello di portare al cinema storie frubili da tutto il pubblico. Fare un film che abbia un certo tipo di peso e porti in sé anche delle innovazioni, come  è successo in questo caso, considerando i tre livelli su cui il film è sviluppato.

LL (produttore): Sono orgoglioso di aver aiutato a produrre anche il primo corto di Laura e di aver supportato quest’ultima idea, nuova e coraggiosa. Parlando anche in veste di regista, devo riconoscere che mi arrivano copioni già morti in partenza perché, al contrario di quanto è successo qui, spesso si sottovaluta l’importanza di raccontare una storia.

Tra cinque minuti in scenaLa malattia è la vecchiaia sono dei tabù al cinema. Con Amour Haneke è riuscito a sfondare il muro: è stato una fonte di ispirazione?

LC: Sono un’ammiratrice di Haneke e adoro la sua crudeltà come spettatrice, ma nel mio lavoro di regia quello che mi interessa è il contrario: fare esplodere l’energia di un corpo al limite delle sue forze, trovarne la bellezza.

Perché ha scelto l’accompagnamento di musica internazionale anziché prediligere la musica nostrana in una storia così tipicamente italiana?

LC: La scelta di usare musica internazionale (le Into the Trees, sono comunque due musiciste italiane, ndr.) mi permetteva di spaziare di più, di rendere più fruibile e leggero l’argomento trattato, di modo che riuscisse ad avvicinare e coinvolgere anche un pubblico giovane.

Tra agosto e settembre le riprese Vinodentro, l’ultimo film di Ferdinando Vicentini Orgnani

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Partiranno tra agosto e settembre le riprese del film Vinodentro diretto dal regista, sceneggiatore e produttore Ferdinando Vicentini Orgnani (regista tra gli altri di Mare Largo e Ilaria Alpi –

Toy Story: la madre di Andy era la proprietaria di Jessie?

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Toy Story: la madre di Andy era la proprietaria di Jessie?

La Pixar con la sua produzione cinematografica ha creato, negli ultimi decenni, un universo filmico che oramai è entrato nell’immaginario collettivo al pari dei ben più datati classici Disney.

Jon Negroni, famoso per aver studiato ed analizzato questo universo in ogni suo aspetto, da tempo propone la famosa “Pixar Theory”, teoria secondo la quale tutti i film realizzati dallo studio in questione sarebbero ambientati nello stesso mondo.

L’ultima ipotesi lanciata da Negroni fa riferimento all’ormai famosa Signora Davis, madre di Andy, entrambi apparsi nei tre film della saga Toy Story. Secondo l’uomo, l’identità della donna coinciderebbe con quella di Emily, la bambina che in Toy Story 2 abbandonò la cavallerizza Jessie sul ciglio della strada.

A sostegno di questa teoria sottolinea come, nel secondo film della serie, compaia in un flashback ambientato nella stanza della bambina lo stesso cappello da cowboy che Andy è solito indossare nelle sue sessioni di gioco.

Tuttavia la smentita a questa teoria potrebbe essere rinvenuta nello stesso oggetto che Negroni porta a sostegno della sua tesi. Se si osservano le immagini (proposte qui di seguito) salterà subito all’occhio, infatti, una visibile differenza tra i due cappelli:

Toy-Story-Andy-and-his-hatToy-Story-2-Jessie-and-her-hat

Fonte: Pixartimes

Toy Story: il fanta-casting per la versione live-action

Non sarebbe una notizia tanto assurda se fosse effettivamente vera, ma, non temete amanti della Pixar, una versione live-action di Toy Story è lontana anni luce (per ora) dalle menti della sua casa madre. Tuttavia, considerando i recenti reboot di fiabe classiche, perchè non immaginare anche una versione del capolavoro Pixar con attori in carne e ossa?

Ecco alcune proposte che forse potrebbero ispirare i produttori!

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Toy Story: I personaggi del film come i giocatori NFL

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Toy Story: I personaggi del film come i giocatori NFL

Dopo anni di onorato servizio alla Walt Disney Co., Woody, Buzz Lightyear e i loro amici di Toy Story hanno ricevuto un nuovo incarico dal grande conglomerato dell’intrattenimento.

I personaggi del franchise di Toy Story parteciperanno a ottobre all’ultimo di una serie di esperimenti volti a convincere i più piccoli a guardare gli sport dal vivo. Quando ESPN+ trasmetterà in streaming la partita della domenica mattina tra Atlanta Falcons e Jacksonville Jaguars allo stadio di Wembley a Londra il 1° ottobre, Disney+ offrirà una versione “alternativa” della partita in cui i personaggi completamente animati di “Toy Story” replicheranno l’azione della partita, che dovrebbe svolgersi nella stanza di “Andy”, il proprietario originale dei giocattoli protagonisti dei film.

Su ESPN+, gli spettatori vedranno i pilastri della rete sportiva come Chris Fowler, Dan Orlovsky, Louis Riddick e Laura Rutledge commentare la partita. Su Disney+, gli spettatori possono guardare Woody, Buzz, Bo Peep, Bullseye, Bunny, Ducky, Forky, Green Aliens, Jesse, Rex e Slinky Dog in varie situazioni buffe nel giorno della partita. I personaggi di Toy Story seguiranno gli stessi ritmi dei giocatori della NFL, grazie all’uso dei programmi di statistiche di nuova generazione e al monitoraggio dei giocatori. Grafica, tabelloni, annunci di rigori e altro ancora saranno brandizzati a tema Toy Story.

Lo stesso vale per gli annunciatori e altri segmenti sportivi distintivi. Drew Carter e Booger McFarland spiegheranno l’azione insieme a Pepper Persley, un giornalista sportivo di 12 anni che ha ottenuto incarichi come reporter a margine della WNBA. Duke Caboom, uno dei personaggi di Toy Story 4 doppiato da Keanu Reeves, tenterà un salto in moto durante un programma dell’intervallo. Gli spettatori vedranno vignette “come fare” e domande trivia durante lo streaming, insieme a interviste preregistrate con i giocatori dei Falcons e dei Jaguars.

Si tratta dell’ultimo esperimento, in ordine di tempo, di realizzare un programma di dirette sulle piattaforme, come già aveva provato a fare Netflix, ad esempio, con Chris Rock protagonista di uno stand up live sullo streamer.

Toy Story: Honest Trailer

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Toy Story: Honest Trailer

Il noto canale youtube Screen Junkies ha diffuso l’honest trailer di Toy Story, il capolavoro indiscusso della Pixar:

Toy Story: curiosità, doppiatori e canzoni della trilogia Pixar

Toy Story: curiosità, doppiatori e canzoni della trilogia Pixar

Se c’è una serie cinematografica d’animazione che ha cambiato per sempre il suo genere di riferimento, questa è Toy Story. Con il primo capitolo, uscito al cinema nel 1995, la Pixar Animation Studios ha dato il via alla sua florida attività, che l’ha portata ad essere uno dei grandi colossi dell’animazione mondiale. Nel corso degli anni, sono poi seguiti altri tre fortunati sequel, che hanno portato Toy Story ad essere una tra le serie più acclamate di tutti i tempi, tanto dalla critica quanto da un pubblico di piccoli e adulti.

Rivoluzionario in quanto primo film d’animazione interamente realizzato in computer grafica, Toy Story venne sviluppato a partire dal cortometraggio Tin Toy, narrato dal punto di vista di un giocattolo. La Disney, affascinata dal progetto, strinse un accordo con la Pixar di John Lasseter per realizzare un lungometraggio a riguardo. Prese così vita un intero film basato sull’idea che, all’insaputa degli umani, tutti i giocattoli hanno una propria vita, come anche desideri e paure.

Il successo fu incredibile. Ad oggi, con quattro film prodotti per un budget totale di 520 milioni di dollari, la serie di Toy Story è stata in grado di guadagnare a livello mondiale oltre 3 miliardi. Numerosi sono stati anche i premi ricevuti, come gli Oscar per il miglior film d’animazione. Con i conseguenti cortometraggi, speciali televisivi, giocattoli, videogiochi e tanto altro, quello di Toy Story è divenuto uno dei franchise più redditizi della storia del cinema, nonché uno dei più riconoscibili.

Toy Story: la trama dei film

Toy Story – Il mondo dei giocattoli (1995)

Toy Story - Il mondo dei giocattoliCon il primo film della serie, Toy Story – Il mondo dei giocattoli, hanno inizio le avventure dello sceriffo Woody, il giocattolo preferito di Andy. Questi è a capo del gruppo composto dagli altri abituali pupazzi e giochi del bambino. La loro missione è quella di far divertire quanto più possibile il loro padroncino. L’equilibrio viene però stravolto nel momento in cui, durante i festeggiamenti per il suo compleanno, Andy riceve un nuovo giocattolo: l’astronauta Buzz Lightyear. A causa dell’entusiasmo nei confronti del nuovo arrivato, Woody si vede progressivamente lasciato in disparte, cosa che genera in lui una profonda gelosia.

Desideroso di riprendere il controllo della situazione, Woody fa cadere Buzz fuori dalla finestra della casa di Andy. Accusato dagli altri giocattoli di aver cercato di uccidere lo space ranger, Woody si ritrova a dover mettere le cose a posto, recuperando il giocatolo. Per loro ha inizio un’incredibile avventura lontano dalla sicurezza della stanza di Andy, che li porterà ad imbattersi nel pestifero Sid Phillips, ragazzino della casa accanto che ama torturare e distruggere i giocattoli.

Toy Story 2 – Woody e Buzz alla riscossa (1999)

Nel primo dei sequel, Woody si ritrova a non poter seguire Andy ad un campo estivo per via di un brutto strappo al suo braccio. Lasciato dunque sullo scaffale, si ritrova poi a finire per errore nello scatolo destinato ad un mercatino di giocattoli. Qui lo sceriffo viene prese con l’inganno da un avido collezionista di nome Al McWhiggin, proprietario inoltre del negozio di giocattoli Al’s Toy Barn, che vede in lui un rarissimo pezzo da collezione. Buzz, con l’aiuto di altri giocattoli di Andy, intraprenderà a quel punto una complessa ricerca per salvare l’amico.

Nel frattempo, però, arrivato nell’appartamento di Al, Woody si imbatte in alcuni giocattoli appartenenti alla sua stessa linea. Si tratta della cowgirl Jessie, del cavallo Bullseye, e del cercatore d’oro Stinky Pete. Riunitosi con loro, la serie è ora completa e pronta per essere venduta ad un collezionista di Tokyo. Tramite loro, Woody avrà modo di scoprire le sue origini, arrivando a pensare che forse il suo posto è lì con loro. La nostalgia di casa, di Andy, e degli amici, lo spingerà però a cercare un modo per scappare.

Toy Story 3 – La grande fuga (2010)

Toy Story 3 - La grande fugaIn Toy Story 3 – La grande fuga, Andy è ormai un ragazzo di 17 anni in partenza per il college. Ancora emotivamente legato ai suoi giocattoli di sempre, tra cui Woody e Buzz Lightyear, il ragazzo decide di conservarli tutti in soffitta. Per un terribile malinteso, tuttavia, il sacco in cui questi erano stati riposti viene scambiato per quello dei rifiuti. I giocattoli riescono fortunatamente a liberarsi e ad uscire, ma credendo di non essere più i bene accetti decidono di entrare nella scatola dei giochi destinati alla scuola materna Sunnyside Daycare per farsi trasportare lì, nonostante il tentativo disperato di Woody di dissuaderli.

La permanenza al Sunnyside si rivela tuttavia terrificante. Qui, alle prese con bambini molto piccoli, il gruppo di giocattoli si ritrova ad essere maltrattato. Ben presto, però, si renderanno conto che quello non è il pericolo più grande. La scuola è infatti una vera e propria prigione da cui non è possibile scappare. A capo di essa vi è Lotso, un apparentemente tenero orsacchiotto rosa che si rivela però un dispotico tiranno. Ancora una volta, Woody, Buzz e il loro gruppo di amici dovrà trovare il modo di tornare a casa, specialmente prima che Andy parta per il college e li saluti per sempre.

Toy Story 4 (2019)

Considerato come una storia a sé, non facente parte della vera e propria trilogia, Toy Story 4 porta comunque avanti le avventure dello sceriffo Woody e del suo gruppo di amici giocattoli. Dopo essere stati regalati alla bambina Bonnie, questi fanno di tutto per far felice la loro nuova padroncina. Woody, però, non è più il giocattolo preferito della situazione, e prova nuova malinconia nell’essere messo da parte. Lo sceriffo non vuole darsi per vinto, e segue la bambina nel suo primo giorno di asilo, dove assiste alla realizzazione di un nuovo giocattolo: Forky, realizzato con pezzi presi dalla spazzatura. In procinto di partire per un viaggio con i genitori, la bambina decide poi di portare con sé gli amati giocattoli, tra cui Forky.

Questi, però, avverte il richiamo di quella che considera la sua casa, ovvero la spazzatura. Woody dovrà pertanto diventare un vero e proprio tutore del nuovo arrivato, impedendo che questi si cacci in qualche guaio. Durante una sosta ad un luna park, tuttavia, Woody e Forky si imbattono in un negozio di antiquariato, dove lo sceriffo riconosce la lampada appartenuta a Boo Peep, sua vecchia amica. Convinto che anche lei sia nei paraggi, decide di intraprendere una ricerca per trovarla. Sul suo cammino troverà però la bambola malfunzionante Gabby Gabby, che desidera impadronirsi di un pezzo fondamentale dello sceriffo.

Toy Story: i doppiatori dei personaggi

Come sempre, la Pixar si è dotata di grandi attori per dar voce ai personaggi protagonisti della serie. Storiche voci di Woody e Buzz sono i celebri Tom Hanks e Tim Allen. Per entrambi si trattò della prima esperienza come doppiatori, e i due decisero di registrare insieme le loro battute, così da favorire la chimica di coppia e una più realistica interazione. Entrambi sono poi stati riconfermati anche per i tre successivi sequel. Per la versione italiana, invece, i due personaggi sono stati affidati a Fabrizio Frizzi e Massimo Dapporto, particolarmente apprezzati per le loro interpretazioni.

Con i sequel, si sono poi susseguiti una serie di noti nomi dell’industria, entusiasti di poter partecipare ad una serie tanto apprezzata. Per Toy Story 2, infatti, si annovera la presenza di Joan Cusack, la quale ha dato voce al personaggio di Jessie. L’attrice avrebbe poi ripreso il ruolo anche per i successivi film. In Toy Story 3, invece, è possibile udire la voce di Michael Keaton nel ruolo di Ken, in italiano doppiato dall’attore Fabio De Luigi, e quella di Whoopi Goldberg, nei panni di Stretch. Nel quarto film, invece, si ritrovano le voci del regista Jordan Peele, per il coniglio Bunny, di Keanu Reeves, per Duke Caboom, e di Christina Hendricks per la bambola Gabby Gabby.

Toy Story personaggi

Toy Story: le canzoni, i personaggi e dove vedere i film in streaming

Dar vita ai tanti personaggi dei film è stato uno dei lavori più complessi per la Pixar, che ad ogni nuovo lungometraggio cercava di ottenere nuovi progressi e traguardi. Tutti i giocattoli protagonisti ebbero bisogno di numerosi modelli prima di poter essere realizzati al computer. Il più complesso fu proprio Woody, il quale richiese oltre 700 movimenti diversi, di cui 200 per la sola faccia e 58 per la sola bocca. Per i film successivi, i progressi nell’animazione furono talmente tanto sorprendenti che permisero a questi di guadagnare importantissimi riconoscimenti, tra cui il premio Oscar per il terzo e il quarto capitolo.

Di Toy Story sono inoltre famosissime le canzoni scritte appositamente per i film. Queste, scritte tutte dal plurivincitore di Oscar Randy Newman, sono You’ve Got a Friend in Me, When She Loved Me, We Belong Together e I Can’t Let You Throw Yourself Away. Tutte e quattro vennero nominate all’Oscar per la miglior canzone originale, ma solo We Belong Together, appartenente al terzo film, vinse il premio. Di You’ve Got a Friend in Me, invece, è divenuta celebre anche la versione italiana Hai un amico in me, cantata da Riccardo Cocciante.

Per gli appassionati della saga, o per chi volesse vederla per la prima volta, è possibile fruirne grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. I film di Toy Story sono infatti presenti nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Microsoft Store, Apple iTunes, e Tim Vision. Sono inoltre disponibili, insieme a numerosi altri cortometraggi, nel catalogo di Disney+. Per vederli, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale, avendo così modo di guardarli in totale comodità e al meglio della qualità video.

Fonte: IMDb

 

 

Toy Story of Terror ecco il nuovo personaggio Carl Combat

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Toy Story of Terror ecco il nuovo personaggio Carl Combat

La Pixar ha deciso di girare un film per la tv in occasione di Halloween, ovvero Toy Story of Terror, che andrà in onda sulla Abc il prossimo Ottobre.

È stata diffusa la notizia della presenza di  Carl Combat, un soldato giocattolo che ha vissuto in un albergo stregato. Questo personaggio, al quale darà voce  l’attore Carl Weathers, è già apparso in una breve scena del primo Toy Story.

Eccolo nelle prime foto tratte dal cortometraggio:

carl combat

Toy Story of Terror

La trama di questa novità Pixar è molto divertente. Il corto vedrà i protagonisti della saga di Toy story alle prese con una divertente avventura, che li porterà in un motel dove uno dei giocattoli verrà dato per disperso. Gli altri lo cercheranno, imbattendosi in una serie di misteriosi eventi, che renderanno l’avventura divertente e a tratti paurosa.

Il piano della Pixar era proprio quello di riunire i personaggi più amati della saga, Woody e Buzz in testa, in uno speciale dedicato alla festa americana più famosa nel mondo, Halloween, per far divertire ancora una volta tutti i fan dei giocattoli viventi.

Oltre alla presenza vocale di Carl Weathers, le voci dei personaggi saranno ancora una volta di Tom Hanks, Tim Allen, Don Rickles, Wallace Shawn, Kristen Schaal, Timothy Dalton, Joan Cusack.

Worstpreviews.com

Toy Story Il mondo dei giocattoli: recensione del film di John Lasseter

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Toy Story Il mondo dei giocattoli è un film del 1996 di John Lasseter con le voci di Woody (Tom Hanks, Fabrizio Frizzi); Buzz (Tim Allen, Massimo Dapporto) 

Toy Story Il mondo dei giocattoli – trama: Andy è un bambino che ha molti giocattoli, i quali, in sua assenza, si animano e hanno come capo Woody il cowboy, da sempre il suo preferito. Quando però per il suo compleanno riceve in regalo lo Space ranger Buzz Lightyear, giocattolo nuovo e moderno, gli equilibri e le preferenze cominciano a cambiare. Una lotta senza esclusione di colpi metterà Woody contro Buzz, prima che i due possano capire quanto Andy tenga in egual misura ad ognuno dei suoi giocattoli e di scoprire tra loro una grande amicizia.

Toy Story Il mondo dei giocattoliToy Story – Il mondo dei giocattoli è stato il primo lungometraggio d’animazione completamente sviluppato in grafica computerizzata, realizzato dalla Pixar e distribuito dalla Walt Disney Pictures nel 1995. Venne proiettato in anteprima mondiale il 19 novembre 1995 a Los Angeles e in Italia uscì il 22 marzo 1996. E’ stato succeduto da due sequel: Toy Story 2 – Woody e Buzz alla riscossa nel 1999 e Toy Story 3 – La grande fuga, nel 2010. Vi è stato anche uno spin-off, Buzz Lightyear da Comando Stellare: Si parte!, nel 2000, e una serie televisiva, Buzz Lightyear da Comando Stellare, anch’essa nel 2000. Questi ultimi due vedevano come personaggi principali Buzz Lightyear e i piccoli Alieni del primo film.

Toy Story Il mondo dei giocattoli, film premio Oscar

Toy Story Il mondo dei giocattoli è divertente, nonché molto affascinante e accattivante. La trama allude al normale avvicendamento di affetti nel cuore di ogni bambino al momento dell’acquisto di un nuovo giocattolo, più moderno e funzionale rispetto a quelli che già ha. Nel film poi tale situazione è rimarcata dal fatto che il classico pupazzo di un cowboy (Woody) viene messo nell’ombra da un ranger spaziale ultramoderno (Buzz); dunque due giocattoli dello stesso genere ma agli antipodi.

A fare da contorno tanti altri pupazzi molto buffi, tra cui citiamo: Mr. Potato, un pupazzo di Mr. Potato Head della Hasbro, una testa a forma di patata da cui si possono staccare tutti i componenti della faccia (occhi, naso, orecchie..); il dinosauro Rex; Slinky dog, un cane bassotto con una molla al posto del busto; Hamm, un salvadanaio a porcellino; Bo Peep, la bambola di una pastorella, grande amore di Woody ricambiato da lei nell’epilogo del film; Sarge, il comandante di un esercito di soldatini di plastica. Tra gli umani, un ruolo molto attivo è affidato a Sid, un ragazzino che si diverte a torturare giocattoli; veste una maglia nera con l’immagine di un teschio umano. È vicino di casa di Andy e suo alter ego.

Le voci dei protagonisti sono affidate a Tom Hanks in inglese e da Fabrizio Frizzi in italiano per Woody, Tim Allen in inglese e di Massimo Dapporto in italiano per Buzz Lightyear, John Charles Morris in inglese e di Lorenzo de Angelis in italiano per Andy.

Toy Story Il mondo dei giocattoliToy Story Il mondo dei giocattoli riprende molte citazioni cinematografiche. Nella scena in cui Woody tiene la sua riunione, si possono vedere alle sue spalle i titoli dei libri, tra cui Knick Knack, Tin Toy, Red’s Dream e Le avventure di André e Wally B., tutti quanti titoli di cortometraggi diretti ed ideati da John Lasseter. Inoltre il libro col titolo Tin Toy riporta il nome del regista, John Lasseter, come autore, a sottolineare che quel cortometraggio è stato quello che ha ispirato Lasseter a fare un lungometraggio con dei giocattoli come protagonisti.

La cassetta degli attrezzi con cui Sid blocca Woody è di marca “Binford”, riferimento alla serie tv (sempre prodotta dalla Walt Disney Pictures) Quell’uragano di papà. Inoltre il personaggio principale della serie è Tim Allen, che doppia la voce di Buzz.

Mentre Woody e Buzz stanno inseguendo il camion dei traslochi che li condurrà ad Andy, nella macchina di quest’ultimo stanno ascoltando la canzone Hakuna Matata del film Il re leone.

La moquette della casa di Sid presenta un disegno identico a quella dell’Overlook Hotel del film Shining, il preferito di John Lasseter.

Nella scena dove Woody e Buzz sono in mezzo a delle console da sala giochi, si vede Sid che gioca ad un gioco ispirato ad una scena di Alien.

La macchina della madre di Andy è targata “A-113”, ovvero un codice nascosto in tutti i film Pixar che si riferisce alla classe frequentata da molti animatori Disney e Pixar presso il CalArts (California Institute of the Arts).

Nella scena in cui Woody e Buzz litigano alla stazione di rifornimento, quando Buzz dice “Addio” fa con la mano un gesto di saluto che ricorda quello usato da Spock nella serie Star Trek.

Toy Story Il mondo dei giocattoli vanta inoltre anche una lista premi di tutto rispetto. Occorre innanzitutto dire che è stato un grande successo al botteghino mondiale, avendo incassato 356.800.000 dollari, figurando al primo posto negli incassi del 1995 ed entrando al 65º posto nella lista dei film che hanno venduto di più. Nel 2005 è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti. Ancora, il New York Times ha inserito il film nella sua lista dei 1000 migliori film di sempre.

Ha fatto anche incetta di premi, tra cui 4 Oscar, 3 Golden Globe e un Mtv Movie Award. Il film ha ispirato anche tre giochi per videogame, per le console Sega Mega Drive, Super NES, Game Boy, PlayStation e per Microsoft Windows.