Dopo il travolgente successo di
pubblico del primo film, in cui si era tentato di riabilitare la
figura della strega cattiva della versione disneyana della
Bella Addormentata nel Bosco, arriva in sala, dal
17 ottobre, Maleficent 2 – Signora del Male.
A interpretare la protagonista
torna Angelina Jolie, che, insieme a
Michelle Pfeiffer, che in questo sequel veste i
panni della regina Ingrith, è volata a Roma per l’anteprima europea
del film.
Le due attrici non sono le uniche
protagoniste del film, che vede invece in primo piano tre donne,
ognuna con la sua forza e il suo carattere, con il suo modo di
guardare il mondo. “Sono tre donne forti in modo
differente” esordisce la Jolie, seguita a ruota dalla bionda
collega che spiega: “Elle non è con noi ora, ma la sua Aurora,
alla fine, si dimostra il personaggio più saggio, lei è la più
resiliente, e infatti alla fine è la sua visione ad avere la
meglio.”
Come già anticipato nel primo film,
questa rilettura del classico personaggio Disney ne fa una donna
tormentata e combattuta che trova nell’amore materno verso la
principessa Aurora una ragione di esistere. E sono diversi i tipi
di maternità che il film esplora, perché se nel caso della regina
Ingrith si tratta di un sentimento materno verso il regno e verso
ciò che lei pensa essere il suo bene, per Maleficent è una
questione che travalica i legami di specie e sangue.
“Maleficent arriva alla maternità in un modo insolito, lei non
pensava di esserne in grado o di meritarlo, ed è quello che pensavo
io di me da ragazza. Si chiede spesso se lei sia la scelta giusta
per Aurora, e allo stesso tempo si rende conto che essere madre,
aver cresciuto questa ‘bestiolina’ l’ha resa una creatura più
equilibrata, visto che lei per natura lo è poco.”
“Entrambe siamo madri, e non
solo madri di sangue – continua Angelina – e in questo ci
siamo capite e confrontate, entrando in connessione con ciò che i
nostri personaggi desiderano più di ogni altra cosa.”
Tra un messaggio ambientalista, che
non rifiuta lo sviluppo ma invita a renderlo sostenibile e
cautelato, e una confessione su quanto sia divertente indossare
corna e mantello per l’una e quanto sia liberatorio essere la
cattiva sullo schermo, le due attrici si sono davvero appassionate
al grande messaggio di inclusione che il film cerca di
veicolare.
“È estremamente importante che
il film sia così rappresentativo di questo argomento – ha
dichiarato la Jolie – ora in modi nuovi rispetto a prima. I
nostri figli saranno più connessi di quanto lo siamo mai stati noi.
Eppure l’odio che divide le persone continua ad essere forte.
Sarebbe importante capire che siamo tanto belli quanto siamo
diversi e da questo deriva la nostra forza.”
E Michelle
Pfeiffer aggiunge: “La generazione più giovane sta
venendo al mondo con più tolleranza rispetto a quanto abbiamo fatto
noi, ma allo stesso tempo, la parte più intollerante dell’umanità
non può essere più rumorosa di adesso. C’è sempre stata questa
fetta violenta e ora sta emergendo. È una faccenda di
sopravvivenza, se non veniamo a capo del fatto che siamo uguali,
non riusciremo a rimanere uniti.”
Entrambe grandi attrici ma anche
icone nerd, Angelina e Michelle avrebbero voluto realizzare più
scene insieme, visto che nel film si confrontano solo due volte,
tuttavia “è stato divertente sapere che anche a distanza i
nostri personaggi si scontrano, si cercano e si
rincorrono.”
Molto interessante invece è la
riflessione di entrambe le attrici su quanto sia peculiare la
figura femminile in questo film. Da una parte la Jolie insiste sul
fatto che il film ha aggiunto un cattivo donna, ma che è sempre
stato basato su protagoniste fiere e forti, d’altro canto anche le
figure maschili sono costruttive, alcuni mentori, altri onesti
innamorati. “Non c’è un confronto trai sessi, ma c’è unione,
gli scontri nascono da altro”.
Altrettanto importante è quanto
dichiarato da Michelle Pfeiffer, che ha spiegato
che avrebbero potuto realizzare una Aurora combattiva nel senso
pratico del termine, una novella Giovanna D’Arco che impugna la
spada e scende in campo, “ma non sarebbe stata Aurora. La sua
forza risiede nella sua dolcezza e nella sua delicatezza.”
“Bisogna capire che la forma
della forza può assumere tanti volti, non per forza quello
‘armato’. Una madre che cresce i propri figli, curandoli e leggendo
loro storie della buonanotte è una donna estremamente
forte.”
Maleficent – Signora del Male è uscito il 17
ottobre 2019, continuando a cavalcare l’onda dei live action dei
classici Disney.
Maleficent – Signora del Male sarà diretto
da Joachim Ronning, che collaborerà ancora
con Espen Sandberg, come
per Pirati dei Caraibi – La vendetta di
Salazar.
Maleficent – Signora del Male vanta la presenza di un
cast stellare come
Angelina Jolie,
Elle Fanning,
Chiwetel Ejiofor, Sam Riley, Harris Dickinson,
Ed Skrein, Imelda Staunton, Juno Temple, Lesley Manville e
Michelle Pfeiffer nel ruolo della Regina
Ingrith ed è diretto da Joachim Rønning.
Basato su una storia di Linda Woolverton e scritto da Linda
Woolverton e Noah Harpster & Micah Fitzerman-Blue, il film è
prodotto da Joe Roth, Angelina Jolie e
Duncan Henderson, mentre Matt Smith, Jeff Kirschenbaum e
Mike Vieira sono i produttori esecutivi.
Maleficent – Signora del Male rientra nella nuova
politica Disney del revival in live action del classici
d’animazione. Dopo il primo capitolo, Cenerentola,
La Bella
e la Bestia e
Il Libro della Giungla, Aladdin, Dumbo e
Il
Re Leone già arrivati in sala, il film con
protagonista la Jolie si aggiunge alla lista
di film che riproporranno in carne e ossa i personaggi iconici
della Casa di Topolino, insieme a tanti altri confermati e molti
che sicuramente arriveranno.
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