Ecco nuove foto dal set di Kill Your Darlings a New York City.
L’attore aspetta di ricevere feedback dal regista.
Ecco nuove foto dal set di Kill Your Darlings a New York City.
L’attore aspetta di ricevere feedback dal regista.
Arriva il nuovo spettacolare trailer di G.I. Joe – La Vendetta diretto da John Chu. Il video è introdotto da uno dei protagonisti, Dwayne Johnson. Nel nuovo filmato viene mostrata una Londra in frantumi. In questo capitolo inoltre entra in scena Joe con il volto di Bruce Willis.
Inoltre ecco i primi Character poster italiani del film:




Ecco l’intervista a Amber Heard in cui ci racconta del suo personaggio in The Rum Diary. Tratto dal primo romanzo di Hunter S. Thompson, The Rum Diary racconta la storia del giornalista free lance Paul Kemp (Johnny Depp).
Stanco della confusione e della follia di New York e delle pesanti convenzioni sociali dell’America negli ultimi anni di Eisenhower, Kemp si trasferisce a Puerto Rico per scrivere su un quotidiano locale, The San Juan Star, diretto da Lotterman (Richard Jenkins). Adeguatosi volentieri all’abitudine dell’isola di bere continuamente rum, Paul è ossessionato da Chenault (Amber Heard), la bellissima americana del Connecticut fidanzata con Sanderson (Aaron Eckhart). Sanderson, un uomo d’affari implicato in loschi investimenti immobiliari, è uno dei sempre più numerosi imprenditori americani decisi a trasformare l’incontaminata Puerto Rico in un paradiso capitalistico a disposizione dei ricchi. Quando Sanderson lo assume per scrivere a favore del suo progetto, Kemp ha di fronte a sé una scelta: usare le sue parole per sostenere il corrotto uomo d’affari o usarle per attaccare il suo progetto.
Arriva anche in Italia Quella Casa nel Bosco (The Cabin in the wood), opera prima di Drew Goddard (già produttore e sceneggiatore di Cloverfield, Alias e Lost), scritta assieme a Joss Whedon, regista dell’imminente The Avengers.
La pellicola è reboante e ribalta completamente il genere, rendendolo cruento, allucinogeno e terrificantemente divertente. Quella casa nel bosco comincia come tantissimi horror: un gruppo di giovani sfrenati composto da cinque compagni di college va in gita in campagna, in un’isolatissima casetta, per un week-end di dissolutezze, ma subisce l’attacco di orripilanti essere sovrannaturali e trascorre una notte di infinito terrore tinto da fiumi di sangue. I ragazzi cominciano a comportarsi come tutti gli eroi dei tipici film horror, mentre un gruppo di tecnici rinchiusi in una sala operativa scruta, e spesso controlla, ogni mossa dei ragazzi. La storia dietro il loro coinvolgimento è solo l’ombra di un’inquietante e sorprendente verità.
Fin dalle prime battute Quella casa del bosco rappresenta un film che ha nelle sue peculiarità intrinseche la capacità di dispiegare con assoluta efficacia i tipici cliché del genere che hanno fatto la storia dell’Horror. Tuttavia, quello che colpisce della pellicola, e che gli conferisce autorevolezza, è la capacità incredibile di demolire passo dopo passo le convenzioni del genere stesso con vertiginosa e spietata follia. Questo avviene grazie alla capacità degli autori di saper giocare con una certa maestria con le regole del gioco, sovvertendole a più riprese e rendendo la narrazione davvero sorprendente e coinvolgente. Questo permette al film non solo di intrattenere lo spettatore con entusiasmanti colpi di scena e macabre deliranze ma crea anche uno spunto riflessivo e intelligente su tutto il genere horror che negli ultimi dieci anni ha assunto delle pieghe poco piacevoli, trame prevedibili, assoluta incapacità di sorprendere e la becera esasperazione della violenza. Quella casa del bosco, con la sua fresca passionalità per il genere, dispiega sobriamente tutti gli stilemi tipici senza eccessivi sproloqui che sarebbero fuori luogo e alleggerendolo da quelle figure “idiote” che spesso popolano negli ultimi anni questa tipologia di storia.
Sorprende anche in questo contesto la capacità di Goddard e Whedon di offrire al pubblico più fedele e appassionato gloriosi momenti di grande meta-cinema, con continue citazioni di personaggi e avvenimenti che hanno segnato la storia di tutto il genere, instaurando con lo spettatore un vero proprio gioco volto a cogliere quella o l’altra citazione, riuscendo a rimanere sempre fedele alle proprie intenzioni.
La forza del film è proprio quella di saper strizzare l’occhio al genere ma al contempo allontanandosi ed offrendo un nuovo ritorno al rituale del cinema horror, quello che non deprezza la suspence, i colpi di scena e il sano humor, a discapito di strumenti di tortura, dialoghi inutili e giovani protagonisti omologati.
Che i 74esimi Hunger Games abbiano inizio! Arriva anche in Italia il fenomeno di incassi Hunger Games, basato sul primo romanzo della saga scritta da Suzanne Collins e portata al cinema da Gary Ross.
Ogni anno a Panem, Capitol City indice gli Hunger Games, un reality all’ultimo sangue in cui 24 giovani tra i 12 e i 18 anni si sfidano in un’arena fino a che non ne rimane solo uno. I 24 giovani vengono estratti a sorte dai 12 Distretti sudditi di Capitol City, un ragazzo e una ragazza per ogni Distretto. Il giorno della mietitura, ovvero quando avviene questo spietato sorteggio, Katniss si troverà costretta ad offrirsi volontaria per salvare la sorellina Primrose, estratta a sorte trai nomi del Distretto numero 12. Sorteggiato con lei, per il Distretto 12, è Peeta, un ragazzo silenzioso che nasconde un grande segreto che potrebbe salvare la vita di Katniss. Il film porta con sé una grande aspettativa da parte dei moltissimi fan, anche italiani, che hanno amato il libro, e come adattamento questo film diretto da Ross è decisamente fedele. Sceneggiatura e casting si adattano perfettamente ad un romanzo che sarebbe stato sacrilego tradire.
Ad interpretare Katniss è stata scelta Jennifer Lawrence, bella e grintosa, che riesce a contenere nella sua espressione dolce una moltitudine di caratteristiche che si confanno alla perfezione al ruolo assegnatole: la giovane Katniss è una cacciatrice, agile e spietata con le sue prede, ma sicuramente più insicura quando si tratta di uccidere esseri umani; porta con lei il tenero pensiero per la giovanissima sorella, la sola che riesca a far breccia nel suo cuore indurito dalla sofferenza. Peeta invece è interpretato da Josh Hutcherson, che forse fisicamente non incarna perfettamente il personaggio del romanzo, ma riesce con un’ottima prova d’attore ad essere il miglior Peeta possibile. Hunger Games racconta molto della critica sociale presente nel romanzo: la società del reality e dell’apparenza vengono entrambe messe alla berlina, poiché a Capitol City rappresentano una esagerazione della realtà, compreso il regime bonariamente dittatoriale del Presidente Snow, più un tiranno che un vero e proprio capo di governo.
È importante tener presente questi aspetti di critica sociale spiattellati con violenta chiarezza sia nel film che nel romanzo, altrimenti si rischierebbe di fare di questo evento mediatico, solo un film acchiappa-soldi, quando invece può benissimo rappresentare, come pochi film possono fare, una riflessione ragionata e concreta su un società che sta sfuggendo di mano a se stessa. Unico difetto del film è forse una regia troppo confusa, specialmente nella scene di battaglia che disorientano lo spettatore, ma a parte questo il film si fregia di una colonna sonora d’eccezione composta da James Newton Howard e di un cast eccellente che accanto agli straordinari protagonisti, vede Stanley Tucci, Woody Harrelson, Elizabeth Banks, Lenny Cravitz e Donald Sutherland. Che i 74esimi Hunger Game abbiano inizio, e possa la fortuna essere sempre dalla vostra parte!
A quanto pare, il cinema italiano non si limita a sfornare commedie demenziali e opere di chiaro stampo cabarettistico-televisivo, ma riesce a ritagliarsi qua e là degli spazi più complessi, spazi di riflessione che diano vita a pellicole di qualità. È il caso del lungometraggio firmato da Fabrizio Cattani (nel 2006 autore de Il Rabdomante), Maternity Blues.
In Maternity Blues Quattro donne, quattro madri diverse eppure unite da un dramma comune: l’infanticidio. Clara, Eloisa, Caterina detta “Rina” e Vincenza trascorrono le ore in un ospedale psichiatrico giudiziario, zona-limbo in cui il tempo sembra sospeso, un rifugio e al tempo stesso una prigione in cui espiare la propria colpa. L’ultima arrivata è Clara (una straordinaria Andrea Osvart), fresca di carcere e ancora sotto shock, incapace di accettare il perdono del marito Luigi (Daniele Pecci), che nel frattempo ha cambiato vita trasferendosi in Toscana. Eloisa (Monica Birladeanu), cinica e apparentemente indifferente alla propria situazione, mostrerà nel corso della storia una fragilità che la avvicina alle altre. Rina (la giovane Chiara Martegiani), ex ragazza-madre che ha affogato la figlia in una vasca da bagno, lotta contro sporadiche crisi epilettiche e sogna un futuro “normale”. Vincenza (Marina Pennafina), tiene un diario in cui scrive quotidianamente ai 2 figli rimasti in vita, sorretta da una fede religiosa che tuttavia non la porterà al perdono. Tra loro nascerà un’amicizia che è accettazione ma anche condanna dell’altra e di sé, un tentativo di sopravvivere insieme al senso di vuoto generato dal più incomprensibile dei gesti.
Cattani affronta un tema scomodo e per questo suscettibile di letture frettolose, spesso superficiali, cercando di fotografare quello che oggi è un disturbo sempre più diffuso: la depressione post partum. Partendo dal testo teatrale di Grazia Verasani “From Medea”, da cui la sceneggiatura a 4 mani del film, l’autore rappresenta senza condanna un malessere di cui si sa ancora troppo poco, ma che colpisce fino al 30% delle donne. Certo, nei confronti delle madri-assassine non c’è nemmeno alcuna forma di assoluzione/giustificazione, bensì la volontà di andare oltre facili pregiudizi, nel tentativo di comprendere una realtà il più delle volte filtrata dai mass media.
In Maternity Blues le riprese dall’alto delle sedute di gruppo restituiscono visivamente il senso di claustrofobia e di vertigine che attanaglia le protagoniste, trasferendolo abilmente sullo spettatore. Ottime le musiche, firmate da Paolo Vivaldi, e le scenografie di Daniele Frabetti riescono a descrivere la solitudine delle esistenze che si consumano tra le pareti dell’ospedale. Con un budget di 400mila euro, Maternity Blues uscirà nelle sale in 15 copie dal prossimo venerdì.
Martedì 24 aprile: The Rum Diary – Cronache di una passione: Paul Kemp è un giornalista freelance che si trova ad un punto di svolta della sua vita mentre sta scrivendo per un giornale in abbandono nei Caraibi. Paul viene sfidato su più livelli mentre cerca di trovare un posto più sicuro per se, in mezzo ad un gruppo di anime perse tutte decise all’autodistruzione.
Mercoledì 25 aprile: Il castello nel cielo: Per sfuggire ai pirati dell’aria la giovane Sheeta cade da un aereo, ma si salva levitando nell’aria e atterrando dolcemente tra le braccia di Pazu, un giovane minatore che decide di prendersi cura di lei. Mentre si susseguono i tentativi di catturare Sheeta e la misteriosa pietra che la ragazza porta al collo, cresce la consapevolezza che Sheeta nasconda dei segreti che vanno ben oltre quel che l’apparenza sembri indicare, legati a una misteriosa città nel cielo, Laputa, di cui si favoleggia l’esistenza.
The Avengers: I supereroi più famosi si riuniscono in una squadra di personaggi leggendari come Iron Man, l’incredibile Hulk, Thor, Captain America, Occhio di Falco e Vedova Nera. Quando la comparsa di un nemico inatteso minaccia la tranquillità e la sicurezza del mondo, Nick Fury, direttore dell’agenzia internazionale per il mantenimento della pace conosciuta come S.H.I.E.L.D., si trova ad aver bisogno di una squadra che salvi il pianeta dall’orlo del disastro. Inizia così, da un capo all’altro della terra, un audace lavoro di reclutamento.
Ho cercato il tuo nome: Un Marine americano, Logan Thibault, trova la fotografia di una giovane donna mentre si trova in servizio in Iraq e ritiene che la foto gli porti una marea di buona fortuna. Dopo la fine del servizio ritorna in America e parte per un viaggio per rintracciare la donna nella sua fotografia. Lei è Elisabetta, una giovane madre che ora è divorziata.
Giovedì 26 aprile: Interno giorno: Una serata per celebrare il nuovo film della diva Maria Torricello, più esattamente una cena a casa dell’attrice stessa, in un ambiente elegante e sobrio. La donna, passata attraverso grandi successi e particolari e dolorose vicende personali, si ritrova a cercare il senso della propria esistenza ed affermazione. Nell’arco della serata si intrecciano la sua vita personale e la sua professionalità; le due realtà si sovrappongono senza mai uscire dal perimetro di quelle mura che sembrano contenere ogni evento espressivo.
Venerdì 27 aprile: Hunger: Ambientato nel 1981 nella prigione di Long Kesh, il film racconta il martirio di Bobby Sands, il soldato che tutt’ora viene commemorato in tutto il mondo per la sua drammatica decisione contro le scelte del governo inglese della Lady di Ferro Margareth Thatcher. Un film duro, violento, che racconta la storia di un uomo e delle sue idee, ma soprattutto sulla determinazione di portarle avanti.
Maternity Blues – Il bene dal male: Quattro donne diverse tra loro, ma legate da una colpa comune: l’infanticidio. All’interno di un ospedale psichiatrico giudiziario, trascorrono il loro tempo espiando una condanna che è soprattutto interiore: il senso di colpa per un gesto che ha vanificato le loro esistenze. Dalla convivenza forzata, che a sua volta genera la sofferenza di leggere la propria colpa in quella dell’altra, germogliano amicizie, spezzate confessioni, un conforto mai pienamente consolatorio ma che fa apparire queste donne come colpevoli innocenti.Clara, combattuta nell’accettare il perdono del marito, che si è ricostruito una vita in Toscana, sconta gli effetti di un’esistenza basata su un’apparente normalità.
La casa nel vento dei morti: Siamo verso la fine degli anni ’40. Quattro disperati, dopo aver compiuto una rapina in un ufficio postale, fuggono con il malloppo verso le montagne in cerca di rifugio.
Lunedì 30 aprile: LennoNYC: A quarant’anni dalla prematura morte di John Lennon, alla serie degli American Masters si aggiunge LennoNYC, film biografico che racconta la sua permanenza a New York in compagnia della moglie Yoko Ono e del figlio Sean. Quel periodo – erano gli anni Settanta – fu forse uno dei più significativi per Lennon, che si trovava in una delicata fase di transizione. Il trasferimento nella grande mela arrivava infatti subito dopo la rottura con i Beatles, grazie ai quali aveva raggiunto la celebrità, e in concomitanza con la stagione buia della città, stretta tra la crescita della malavita e il perdurare della crisi economica.
Ecco il terzo trailer di Ribelle – The Brave, ultimo lungometraggio Disney che vede protagonista la grintosa e ribelle (appunto) principessa Merida che rifiutando il suo ruolo di donna,
Non c’è che dire, film attesi quanto il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno fanno notizia per molto poco. Infatti si crea scompiglio e agitazione anche intorno alla durata del film.
Deadline annuncia che l’attore Mel Gibson è ufficialmente in trattative quasi concluse per entrare nel cast di Machete kills, sequel del film d’azione di Robert Rodriguez.
Dopo gli annunci di Ben Kingsley e Guy Pearce il cast del terzo capitolo di Iron Man si arricchisce di una new entry di rilievo. Infatti Deadline annuncia che il ruolo femminile nel film sarà ricoperto con ogni probabilità da Jessica Chastain, che è in trattative con la produzione del film. La sua parte è quella di una sexy scienziata antagonista di Tony Stark. In lizza c’erano anche Diane Kruger, Isla Fischer e Gemma Arterton ma sembra che a spuntarla sia proprio la Chastain. Non ci resta che aspettare ulteriori sviluppi e un annuncio ufficiale.
Vi ricordiamo che le riprese del film inizieranno a Maggio e che nel cast ritorneranno Robert Downey Jr., Don Cheadle, Gwyneth Paltrow e probabilmente Scarlett Johansson. L’uscita è prevista per il 3 Maggio 2013.
To Rome with Love apre in testa al box office italiano, con Battleship e Titanic 3D alle spalle. Weekend decisamente deludente per le altre novità…
Il fine settimana si conclude all’insegna di Woody Allen. Ad eccezione del nuovo film del regista americano, infatti, gli altri film in programmazione non ottengono un incasso esaltante.
Dopo l’Oscar per la sceneggiatura di Midnight in Paris, Woody Allen dedica un film alla nostra capitale, ottenendo un risultato migliore al botteghino nostrano rispetto alla pellicola precedente, che aveva già registrato il miglior esordio di sempre in Italia per un film di Woody Allen con 2,2 milioni. To Rome in Love apre infatti con 2,8 milioni di euro, e c’era chi scommetteva che avrebbe superato persino i 3 milioni. L’esordio è incoraggiante, considerando le quasi 600 sale a disposizione, ma questa volta il passaparola non andrebbe molto a beneficio del film, come invece era accaduto con Midnight in Paris.
Battleship scende al secondo posto con 802.000 euro, per 3,5 milioni complessivi, mentre un calo più netto colpisce Titanic 3D, terzo con altri 611.000 euro. La riconversione in 3D del kolossal di James Cameron arriva così a 7,4 milioni totali.
Street Dance 2 debutta al quarto posto con 540.000 euro raccolti nei tre giorni. Segue Biancaneve di Tarsem, giunto a 4,7 milioni con altri 416.000 euro.
Quasi amici scende in sesta posizione: con altri 345.000 euro il campione d’incassi francese arriva così a ben 13,6 milioni.
Settimo posto per Diaz, giunto a 1,2 milioni con altri 300.000 euro.
Una spia non basta esordisce in ottava posizione con soli 219.000 euro in oltre 160 sale a disposizione.
Chiudono la top10 Pirati! Briganti da strapazzo (188.000 euro) e Bel Ami (181.000 euro), giunti rispettivamente a 2,2 milioni e 1 milione totale.
Da segnalare infine il dodicesimo posto de Il primo uomo. L’acclamato film di Gianni Amelio ispirato al capolavoro incompiuto di Albert Camus debutta in 76 copie con 135.000 euro.
Dopo il successo di Crazy, Stupid, Love, la Warner Bros ha affidato all’accoppiata Ficarra – Requa un nuovo progetto: Focus, in cui due truffatori, uno più esperto e navigato, l’altra nuova del ‘mestiere’ si innamoreranno dando il via ad una relazione a base di bugie, sotterfugi e quant’altro, con le prevedibili conseguenze.
Il progetto, alle sue fasi iniziali, è ancora privo di un cast, anche se i due registi vorrebbero tornare a lavorare con l’accoppiata Ryan Gosling – Emma Stone, già sperimentata nel precedente film.
Fonte: Empire
L’attrice australiana sta vedendo moltiplicarsi i propri impegni: di qualche giorno fa la notizia della sua partecipazione a The Way, Way Back, debutto alla regia degli sceneggiatori Nat Faxon e Jim Rash; l’attrice avrebbe ora avviato i negoziati per entrare nel cast di altri due lavori: The Long Way Down e Miss You Already. In quest’ultimo, la Collette affiancherà Jennifer Aniston: l’amicizia di lunga data tra le due viene messa in crisi quando il personaggio della Aniston scopre di avere un cancro al seno, nello stesso periodo in cui quello della Collette sta per mettere al mondo il suo primo figlio.
Il film sarà diretto da Paul Andrew Williams, l’inizio delle riprese è previsto per il prossimo autunno, a Londra. La capitale inglese ospiterà anche il set di Long Way Down, diretto a Pascal Chaumeil, tratto dal libro di Nick Hornby (uscito in Italia come Non buttiamoci giù), in cui un gruppo di aspiranti suicidi si ritrova per caso sul tetto di un palazzo dal quale tutti intendono saltare e che finiranno per aiutarsi a vicenda a risolvere i propri problemi. La Collette avrà il ruolo della madre single di un disabile; del cast potrebbe far parte anche Pierce Brosnan, nella parte di un famoso conduttore di talk show finito in un caso giudiziario. La Collette è attualmente sul set del Making of di Psycho a fianco di Anthony Hopkisn ed Helen Mirren.
Fonte: Empire
La notizia è di quelle che faranno sobbalzare sulla sedia tutti gli appassionati: il più violento, maleducato, irrispettoso e sacrilego ‘eroe’ degli ultimi vent’anni potrebbe finalmente prendere la via del grande schermo. La cura di un film su Lobo, che fa parte della scuderia della DC (la stessa casa editrice di Superman, Batman, Lanterna Verde e Wonder Woman) dovrebbe essere affidata a Brad Peyton, reduce dal discreto successo di Viaggio nell’isola misteriorsa e con Invisible Monsters in uscita nel 2013.
Creato nel 1983, Lobo ha vissuto i suoi maggiori successi editoriali negli anni ’90, grazie alle ‘avventure’ scritte da Keith Giffen: il personaggio, ultimo sopravvissuto del suo pianeta, dopo che lui stesso ne ha sterminato l’intera popolazione, sbarca il lunario facendo il cacciatore di taglie e sterminando chiunque lo intralci nel suo ‘lavoro’. Le storie di Lobo si fanno ricordare come tra le più violente e politicamente scorrette mai pubblicate dalla DC: basti ricordare la battaglia senza esclusione di colpi tra Lobo e Babbo Natale, o il suo viaggio nell’aldilà, addirittura alla ricerca del Padreterno… Il tutto condito con abbondanti dosi di ironia, che unite all’esagerazione di alcune situazioni (che ancora oggi, a quasi vent’anni di distanza, appaiono eccessive) non potevano che far sbellicare dalle risate. Il personaggio in seguito ha perso il proprio appeal (complice l’abbandono di Giffen i cui successori non hanno raggiunto gli stessi risultati). L’adattamento per il grande schermo è stato più volte sussurrato, suggerito, annunciato: il problema di fondo è che per una traduzione dignitosa del personaggio non può prescindere dal ricorso a dosi di violenza che difficilmente potrebbero dare luogo ad un film ‘per tutti’…
Fonte: Empire
Sony Pictures ha trovato in Jaden Smith il protagonista per l’adattamento cinematografico del libro Boy Nobody di Allen Zadoff; il romanzo deve ancora uscire, e sarà il primo di una trilogia. Il personaggio nei cui panni probabilmente – le trattative non sono ancora ufficialmente conslue – si calerà il figlio di Will Smith è un bambino killer a cui è stato fatto il lavaggio del cervello; nel corso della storia, il piccolo, di nome Jason Bourne, allenato per non provare sentimenti, comincia a sentire nuovamente delle emozioni.
Il 13enne protagonista di The Karate Kid – La leggenda continua si prepara quindi ad aggiungere un altro tassello alla sua filmografia; attualmente, Jaden sta girando al fianco di papà Will After Earth, sci-fi diretto da M. Night Shyamalan.
Fonte: Variety
Intervistato al Tribeca Film Festival, Robert De Niro ha parlato dei sequel di Toro scatenato e Prima di mezzanotte. Sul secondo Raging Bull
Sono state diffuse nuove foto del set di The Lone Ranger che, con un “volo panoramico”, presentano il villaggio edificato per Gore Verbinsky nel deserto del New Mexico. Niente primi piani del Ranger e di Tonto, quindi, ma un interessante sguardo su un mondo abilmente ricostruito. Curioso il mix tra scenografie western, attrezzature e imponenti camion. The Lone Ranger, con Arnie Hammer, Johnny Depp, Helena Bonham Carter, Tom Wilkinson, William Fichtner e Barry Pepper, uscirà negli USA il 31 maggio 2013. Ecco le foto!
In The Lone Ranger, Johnny Depp interpreta il guerriero indiano Tonto, fedele amico del protagonista il cui ruolo è stato affidato ad Armie Hammer. Depp e Hammer saranno affiancati da un cast di stelle internazionali tra cui Tom Wilkinson, nominato due volte dall’Academy Award per “Michael Clayton” e per “In the Bedroom”, vincitore di un Emmy e di un Golden Globe; William Fichtner, il vincitore di un Emmy, Barry Pepper; James Badge Dale; Ruth Wilson, star televisiva in “Jane Eyre” e “Luther”; Helena Bonham Carter, due nomination all’Oscar e sei nomination ai Golden Globe (“Il discorso del re” “Alice in Wonderland”). L’uscita del film è prevista per il 31 maggio 2013.
The Lone Ranger è un emozionante film d’avventura intriso di azione e humor, in cui il famoso eroe mascherato torna a rivivere attraverso nuovi occhi. Il guerriero indiano Tonto (Johnny Depp) racconta la storia di John Reid (Armie Hammer), uomo di legge che divenne leggenda, trascinando il pubblico in un’avventura fatta di imprese epiche e rocambolesche, vissute dai due eroi impegnati nella lotta all’avidità e alla corruzione.
The Lone Ranger è scritto da Ted Elliott e Terry Rossio (“Pirati dei Caraibi”), Eric Aronson e Justin Haythe. Mike Stenson, Chad Oman, Ted Elliott, Terry Rossio, Eric Ellenbogen ed Eric McLeod sono i produttori esecutivi della pellicola.
Fonte: Daily Mail
Alla Warner Bros diventano sempre più furbi se hanno deciso di diffondere il secondo trailer de Il Cavaliere Oscuro il Ritorno con le copie di The Avengers, in america al cinema del 4 maggio.
Dopo le prime immagini recentemente pubblicate, ecco arrivare 2 video dal set inglese di Les Miserables, nuovo film che il regista premio Oscar Tom Hooper(il discorso del re) sta girando in Inghilterra.
I due video mostrano Hugh Jackman e Russell Crowe nei rispettivi panni di Jean Valjean e dell’ispettore Javert: il primo è chiaramente intento a strappare con rabbia il passaporto giallo da forzato rilasciatogli al momento della liberazione dalla prigionia, mentre il secondo ha una scena a cavallo in un’ambientazione cittadina non facilmente identificabile.
Les Miserables, ispirato all’omonimo romanzo di Victor Hugo, è tratto dal celebre musical di Claude-Michel Schönberg e Alain Boublil, a tutt’oggi uno dei maggiori successi della storia nei teatri di Broadway e del West End e narra la storia di Jean Valjean, ex forzato imprigionato per aver rubato un pezzo di pane e braccato a vita dall’instancabile Ispettore Javert, sullo sfondo dei moti insurrezionali parigini del 1842.
Il film uscirà il 14 dicembre 2012.