Giovanni Ribisi ha ottenuto un
ruolo da co-protagonista in The Gangster Squad, prossimo film di
Ruben Fleischer (Zombieland).
Il regista e il cast de L’Erede incontrano la stampa
Con L’erede viene riproposto
sul grande schermo quel cinema di genere made in Italy che
da anni non riceveva lustro da una produzione degna di nota. La
Iris Film è finalmente riuscita nell’impresa portando nelle sale la
sua quattordicesima opera prima e riuscendo a distribuirla in 20
copie su tutto il territorio nazionale.
Intervista a Turi e Nathalie Finocchiaro-Rossetti, direttori artistici del Faito Doc Festival
Li abbiamo incontrati a Roma,
quasi alla fine del loro viaggio. Sono Turi Finocchiaro e Nathalie
Rossetti, direttori artisti del Faito Doc Festival, dal 6 al 10
luglio tra Monte Faito e Vico Equense.
Ogni anno partono in macchina, dal Belgio, per andare a Vico Equense, insieme ai due figli. Quest’anno la loro macchina è una vera Arca, stracolma di bagagli, ma anche di manifesti, locandine e copie dei film che loro stessi selezionano per l’evento e materialmente trasportano a destinazione.
L’erede: recensione del film di Michael Zampino
In L’erede, se il buongiorno si vede dal mattino, Michael Zampino, giovane regista italo-francese, raccoglierà ampi consensi con questa sua opera prima. Bruno (Alessandro Roja), benestante radiologo milanese, riceve in eredità dal padre un casolare sperduto tra gli Appennini marchigiani. Con la compagna Francesca (Maria Sole Mansutti) si reca sul posto per prendere visione della nuova proprietà, organizzarsi per la ristrutturazione ed in seguito venderla al miglior offerente. Ma Bruno non ha ancora fatto i conti con la famiglia Santucci (Guia Jelo, Tresy Taddei Takimiri e Davide Lorino), i quali fin da subito si mostrano fortemente determinati a prendere possesso definitivo di tutto il casolare, ricorrendo anche a metodi di persuasione violenti e poco ortodossi. Verranno fuori tutti quei segreti che il padre aveva tenuto nascosti tra i fitti boschi appenninici.
L’erede, il film
La forza narrativa de L’erede deriva soprattutto dalla notevole espressività degli attori. Michael Zampino è riuscito a tirar fuori da ognuno di loro quelle caratteristiche che si richiedevano per la storia, riuscendo a creare caratteri avvincenti e misteriosi allo stesso tempo, nonostante alcuni dei protagonisti fossero alla prima esperienza cinematografica. Nello spettatore si viene così a creare quella sensazione di suspence che cattura e incolla allo schermo. Grazie a questa tecnica che informa per gradi il pubblico, il regista riesce a rendere la sua pellicola un concentrato di tensione immersa in un’ambientazione dalle sfumature gotiche e grottesche in cui la musica (Riccardo Della Ragione) e il sound design ricoprono un ruolo fondamentale.
Tutti questi ingredienti mescolati nella maniera corretta danno vita a L’erede, un lungometraggio che lascia rosee prospettive per quella che può essere la carriera di un giovane regista come Zampino. Il noir, genere poco battuto dalla cinematografia nostrana, sembra così avere un nuovo esponente dalle indubbie qualità che tutti noi attendiamo nel suo prossimo lavoro.
Bradley Cooper sarà Il Corvo
Bradley Cooper ha ottenuto il ruolo da protagonista per il remake, atteso e già contestato, de Il Corvo, film del 1994, adattamento dal comic book di James O’Barr che si intitolerà The Crow.
Bradley sarà Eric Draven, musicista assassinato da una banda di stupratori che hanno abusato di Shelly, la sua fidanzata, riservandole poi la stessa fine. Il giovane grazie all’aiuto di un corvo risorge dai morti per vendicare il suo brutale assassinio.
Il film del 1994 è tristemente noto per la sorte che toccò al suo protagonista durante le riprese: Brandon Lee, figlio di Bruce, che interpretava Eric, fa ucciso da un colpo di pistola durante una scena. Il film fu completato in computer grafica e con una controfigura ed uscì con uno anno di ritardo.
Fonte: Just Jared
Jamie Foxx è Django per Tarantino
Finalmente ufficializzato il nome del prossimo protagonista di Quentin Tarantino. E’ Jamie Foxx, che annuncia in prima persona la notizia del suo ruolo da protagonista in Django Unchained.
Foxx ha dichiarato anche, durante l’intervista rilasciata alla CNN, che condividerà il set con Leonardo Di Caprio, al quale andrà il ruolo dello schiavista Calvin Candie. Nel cast anche Christoph Waltz e Samuel L. Jackson attori che hanno già regalato al cinema grandi ruoli sotto la guida di Tarantino.
fonte: comingsoon.it
Transformers 4 senza LaBeouf nè Bay
Johnny Depp in trattative per Pirati 5
Nonostante il continuo calo della qualità nella saga di Pirati dei Caraibi, gli incassi seguono il verso opposto, continuano a salire. E’ normale quindi aspettarsi un Pirati 5.
La notizia non giunge poi tanto inaspettata, così come non giunge inaspettato il nuovo probabile coinvolgimento di Jack Sparrow, alias Johnny Depp, nel film. Vero è che se alla serie si toglie anche il fascino di Sparrow, dei Pirati rimane ben poco!
Fonte: comingsoon
Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2, ecco tutte le clip!
Domani 7 luglio, a Londra, si terrà l’anteprima mondiale di Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2. In Italia dovremo aspettare il 13 luglio, mentre il resto del mondo vedrà il film solo il 15. Intanto Collider ha pubblicato un video di sette minuti che raccoglie tutte le clip esclusive del film che sono state pubblicate fino ad oggi.
Eccole!
Tutto quello che c’è da sapere su Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2
Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2 settima e ultima avventura della serie dei film di Harry Potter. Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2 è diretto da David Yates, regista anche di “Harry Potter e l’Ordine della Fenice” e “Harry Potter e il principe mezzosangue”. David Heyman, produttore di tutti i film della serie, ha prodotto il film con David Barron. Steve Kloves ha adattato la sceneggiatura, basata sul libro di J.K. Rowling.
Lionel Wigram è il produttore esecutivo. Daniel Radcliffe, Emma Watson, Rupert Grint, riprendono i ruoli di Harry Potter, Ron Weasley e Hermione Granger, e nel cast ci sono anche Helena Bonham Carter, Gary Oldman, Alan Rickman, Ralph Fiennes, Tom Felton, Bonnie Wright, Jamie Campbell Bower, Michael Gambon, Jason Isaacs, Maggie Smith, John Hurt, Ciarán Hinds, Jim Broadbent, Evanna Lynch, Emma Thompson, David Thewlis, Rhys Ifans, Domhnall Gleeson, Clémence Poésy, Kelly Macdonald, James Phelps, Oliver Phelps, Warwick Davis, Devon Murray.
Adam Sandler darà la voce a Dracula
Emma Watson ospite a Daybreak
Dopo Tom Felton, anche Emma Watson è
stata ospite di Daybreak, la trasmissione della ITv britannica.
Anche in questo caso, durante l’intervista, è stata mostrata una
piccola clip che mostra i tre protagonisti scambiarsi vivaci
battute sul da farsi per proseguire la loro ricerca degli
Horcrux.
Ecco il video:
Fonte: primissima
Hans Zimmer si prepara per The Dark Knight Rises
Harry Potter e i Doni della Morte Parte II, una clip con Harry e Luna
Ecco una nuova breve clip di Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2. Harry ha fretta, corre su per le scale di una torre ad Hogwarts, ma Luna lo insegue , vuole aiutarlo, ha avuto un’illuminazione! Forse sa dov’è quello che Harry sta cercando… Troppo criptica come descrizione? Aspettate il 13 luglio e saprete tutto!
Intanto ecco la clip:
Tutto quello che c’è da sapere su Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2
Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2 settima e ultima avventura della serie dei film di Harry Potter. Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2 è diretto da David Yates, regista anche di “Harry Potter e l’Ordine della Fenice” e “Harry Potter e il principe mezzosangue”. David Heyman, produttore di tutti i film della serie, ha prodotto il film con David Barron. Steve Kloves ha adattato la sceneggiatura, basata sul libro di J.K. Rowling.
Lionel Wigram è il produttore esecutivo. Daniel Radcliffe, Emma Watson, Rupert Grint, riprendono i ruoli di Harry Potter, Ron Weasley e Hermione Granger, e nel cast ci sono anche Helena Bonham Carter, Gary Oldman, Alan Rickman, Ralph Fiennes, Tom Felton, Bonnie Wright, Jamie Campbell Bower, Michael Gambon, Jason Isaacs, Maggie Smith, John Hurt, Ciarán Hinds, Jim Broadbent, Evanna Lynch, Emma Thompson, David Thewlis, Rhys Ifans, Domhnall Gleeson, Clémence Poésy, Kelly Macdonald, James Phelps, Oliver Phelps, Warwick Davis, Devon Murray.
Tom Hardy sul set di The Dark Knight Rises
Un utente della Community Ufficiale di fan di
The Dark Knight Rises ha fatto circolare alcune foto molto
interessanti direttamente dal set del film.
Il Content-Trailer della saga di Harry Potter!
E’ corriere.it a pubblicare in anteprima il content-Trailer che ripercorre tutta la saga di Harry Potter, cominciando dai provini di Daniel Radcliffe, Emma Watson e Rupert Grint, fino al gran finale.
Nessuno dei due può vivere se l’altro sopravvive …
Nessuno dei due può vivere se l’altro sopravvive. Alla luce di questa profezia ci avviamo alla conclusione di un percorso. Badate bene, Harry Potter è un fenomeno mondiale, è l’infanzia di molti ragazzini che con lui sono cresciuti, ed è il ritorno all’infanzia di chi credeva di essere passato indenne attraverso un periodo importantissimo della propria vita. Harry Potter ricorda l’infanzia e accompagna il suo lettore/spettatore verso la giovinezza, la responsabilità, la scelta. Giunti alla conclusione di questo viaggio magico non si può non guardarsi indietro e chiedersi: quanto sono stati lunghi questi 10 anni cinematografici di Harry Potter? Cosa mai ci sarà adesso da aspettare dopo che “tutto finisce”? Sembra ieri che un bel gufo grigio recapitò al numero 4 di Privet Drive una lettera d’ammissione, quella che parecchi bambini di 11 anni hanno aspettato, ma che era indirizzata solo a lui: Harry James Potter.
Nessuno dei due può vivere se l’altro sopravvive, la profezia
Il piccoletto spettinato, in una camicia più grande di lui di diverse taglie, apprende da un mezzo-gigante dalla faccia simpatica che è un mago, e la sua vita cambia per sempre. Harry va a scuola, a Hogwarts, che diventerà la sua vera casa, e così comincerà il suo percorso nel mondo magico, alla scoperta di cose delle quali nemmeno sospettava l’esistenza (come le scale a cui piace cambiare o i fantasmi che allegramente fluttuano nei corridoi della scuola intrattenendo gli studenti). Scoprirà che ci sono tante cose da imparare per un giovane mago di 11 anni, e soprattutto capirà che “non tutti i maghi sono buoni”. Saprà presto riconoscere gli amici dai nemici (da subito preferisce un Weasley ad un Malfoy) e scoprirà che, suo malgrado, è famoso!
Nel mondo magico Harry è un eroe, ha sconfitto il più grande mago oscuro di tutti i tempi, Colui Che Non Deve Essere Nominato, e grazie a lui la paura ha abbandonato maghi e streghe. Ma Tu Sai Chi non è morto, tenterà molte volte di ritornare in vita, ed Harry sarà sempre pronto, anche se inesperto, ma armato di coraggio (è un Grifondoro) e soprattutto di amici, i migliori che si possano immaginare. Non è uno studente modello, se la cava come Ron grazie all’aiuto di Hermione (che forse poteva finire anche in Corvonero) che passa loro i compiti, e probabilmente anche grazie ad un ascendente che scopre di avere sul Preside, il professor Silente, il più grande mago che la storia ricordi. Imparerà cosa vuol dire essere fedeli alle proprie scelte, e soprattutto cosa vuol dire soffrire tanto da non poter sopportare il dolore. La sua grande capacità di amare lo rende speciale, incorruttibile e alla fine di tutto imbattibile.
Crescendo prenderà le proprie decisioni e a mano a mano che Voldemort eliminerà quelli che lo proteggono per arrivare a lui, Harry prenderà coscienza di sé e delle proprie forze. Così capirà che la soluzione è combattere e abbattere per sempre il male ed il desiderio di potere.
La grande mente dietro a questa infinita operazione letterario – cinematografica è una donna, che in difficoltà economiche, scrive un libro e poi un altro, fino a scriverne sette ed a diventare la persona più ricca del Regno Unito dopo la Regina. J.K. Rowling è la madre di Harry e quella di una intera generazione di uomini e donne di tutte le età che sono rimaste con il mago con la cicatrice a forma di saetta fino alla fine. E’ una saga piena di passione, quella di Harry Potter, che riesce a toccare temi attuali trasfigurandoli attraverso il linguaggio della magia e rendendoli ancora più realistici: la paura del diverso, il vero valore della vita divisa tra bene e male, l’importanza delle scelte, la paura della morte come passaggio verso l’ignoto. Nessuna generazione prima di questa ha avuto il privilegio di approcciarsi attraverso una realistica finzione a questi temi che seppure inseriti in un testo apparentemente semplice hanno una potenza ed un’universalità senza precedenti. La Rowling è riuscita a creare su carta una realtà incredibile, permettendo ad ogni Babbano di affezionarsi ad ogni persona, locale, negozio, professore, aula o cortile che Harry incontra nel suo viaggio.
Che dire della famiglia magica più bella di sempre, i rossi Weasley? E del Quiddich? I maghi hanno per questo sport lo stesso fanatismo che i babbani hanno per il calcio! Per non parlare delle Apifrizzole, dei Cioccalderoni, delle caramelle Tutti i Gusti +1, delle piume di zucchero, del succo di zucca e della magnifica Burrobirra (chi non si è mai chiesto di cosa sa la Burrobirra?). E poi professori terribili e severi, simpatici e pasticcioni, fannulloni e cialtroni, misteriosi e sfortunati, esami, voti ed esaminatori. Un mondo che tutti vorrebbero vivere in prima persona e che ricompare con la stessa vibrante bellezza ogni volta che si ci ficca con il naso in questi straordinari ‘libri di favole’.
Harry Potter è un ragazzino irascibile
Harry non è un eroe senza macchia, è un ragazzino irascibile che urla contro il mondo, un bambino che si lascia guidare, la sua vera forza comparirà con il tempo, attraverso le situazioni che si troverà ad affrontare dimostrando che la fedeltà verso la propria natura è l’unica arma che possediamo per orientarci nel mondo e non cadere vittime del male. La Rowling non ha lasciato il nostro da solo, lo ha circondato di simpatizzanti, ammiratori ed amici, e lo ha accerchiato di invidiosi, accusatori e acerrimi e spietati nemici. Alla sua destra e alla sua sinistra però ci sono sempre Ron e Hermione, sin dal primo anno, da quel piccolo incidente nel bagno delle ragazze… Halloween, un troll di montagna e la bacchetta sporca di caccole del mostro.
Lui è l’ultimo di sei
fratelli, se non si conta l’ultimogenita unica femmina, indossa
sempre le toghe di qualcun’altro, i libri usati e i gufi
rincitrulliti. E’ di buon cuore e di innegabile simpatia, tiene
alto l’umore ma con il tempo imparerà a fare i conti con il suo
essere sempre secondo nei confronti del grande Harry Potter, poi
però diventerà il ‘re di Grifondoro’ e capirà, forse con un po’ di
ritardo, che non è poi secondo in tutto, almeno non per
Hermione! Lei è il cervello del gruppo, brillante, precisina,
volitiva, finirà per caricarsi sulle spalle i due amici quando la
situazione diventerà difficile, conducendoli in avanti quando la
loro rabbia e la loro frustrazione li spingeranno a guardare solo
indietro. Non è bella
Hermione, anche se l’immagine di Emma Watson che la interpreta
fa credere il contrario, ma è una forza della natura, più matura
dei compagni di avventura è capace di prendere coscienza dei suoi
sentimenti e di guardarli in maniera lucida. Anche lei, come Ron, è
fedelmente legata ad Harry. Ginny, ultima arrivata della famiglia
Weasley, è la passione, la solidità dei sentimenti, l’unica donna
che può stare al fianco di Harry, perché è potente, ma ha anche un
cuore saldo.
Harry Potter e i suoi amici
Neville Paciock, timidissimo e imbranato compagno Grifondoro, poteva essere lui il prescelto, poteva avere lui una cicatrice sulla fronte a forma si saetta, invece è solo Neville, che cresce e impara ad avere fiducia nelle sue capacità. Qualche volta lo Smistamento (cerimonia che assegna gli studenti alle Case di Hogwarts) avviene troppo presto per i giovani maghi, almeno secondo Silente, ma nel caso di Paciock il Cappello Parlante ci ha visto giusto: “Grifondoro, culla dei coraggiosi di cuore!”. Proprio quello che si rivelerà Neville, imtrepido, coraggioso, anche lui legato da un profondo amore per Harry e per i suoi amici, pronto ad agire se la circostanza lo richiede, pronto a sacrificarsi per gli altri. Luna Lovegood, Luna Lunatica, sincera e brillante, bistrattata per la sua stramberia, anche lei incontaminata nonostante la sofferenza della sua vita, troverà nei nostri amici veri e rimarrà a combattere quando in molti scapperanno. Albus Silente, il più grande mago di tutti i tempi, è il mentore di Harry, colui che gli insegna ad aver fiducia, colui che lo istruisce ma gli lascia il tempo di capire e di dedurre, lo conduce senza sopraffarlo e al momento opportuno, sarà felice di farsi condurre dal suo discepolo, che considera la migliore speranza che il mondo abbia.
Le donne in Harry Potter
Ogni carattere descritto dalla Rowling ha il suo punto di forza, la sua rilevanza, il suo posto nel cuore dei fan: i malandrini (James, Sirius, Remus e Peter), la professoressa McGrannit, il professor Piton, i gemelli Weasley, Bellatrix Lestrange, Lucius e Draco Malfoy. J.K. ci offre dei fantastici ritratti di madri: Molly, Lily e Narcissa. Donne spaventante ma coraggiose, poiché il coraggio non è l’assenza di paura. Donne che farebbero di tutto per salvare i propri figli, che combattono, che uccidono, che tradiscono e che muoiono per salvarli. Tutti i personaggi della Rowling sono profondamente umani, alcuni si ergono come figure eroiche senza nessun corrispettivo nel mondo reale, figure troppo nobili per essere vere, altri strisciano sul fondo della storia, infimi e vigliacchi, debitori dei loro stessi nemici, troppo bassi per muovere a simpatia, ma talmente meschini da suscitare pietà. Ognuno di loro è mosso da sentimenti elementari che nella storia assumono una potenza così radicale da sembrare concetti lontani da ogni percezione umana. L’amore, l’amicizia, la paura, la vendetta, la brama di potere, sono emozioni affrontate con una tale immediatezza che si spogliano di qualunque senso retorico possibile e diventano granitiche e autentiche, più vere sulla carta che nel mondo babbano in cui viviamo.
Voldemort, il bambino solo
E poi c’è lui, Voldemort, il male assoluto, colui che rifiuta ogni consorzio umano, razzista, alimentato dall’odio e dal potere. Non a caso la sua storia è così simile a quello di Harry. Entrambi orfani, entrambi soli, entrambi troveranno una casa a Hogwarts. Tuttavia “non sono le nostre capacità che dimostrano chi siamo davvero, ma le nostre scelte” e questo lo scopriamo presto. Il valore delle scelte, della volontà personale, l’accettazione del sacrificio e la volontà perversa di perseguire un obbiettivo malefico. Le loro scelte li rendono così lontani, l’incapacità di concepire la propria finitezza e l’accettazione della morte come unica via di salvezza per i tutti condurrà i due allo scontro finale, al loro ultimo confronto e alla fine di tutto. Harry e Voldemort sono speculari, uguali e contrari, e nessuno dei due può vivere se l’altro sopravvive. E questa profezia li condurrà all’epilogo, a quello che abbiamo letto tra le lacrime e che aspettiamo ancora di vedere con gli occhi già lucidi.
Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2 sarà un evento epico, chiuderà un’era e metterà fine ad un enorme esperimento cinematografico, costellato da successi e da insuccessi (L’Ordine della Fenice), che si è avvalso del più grande insieme di straordinari attori che il cinema ricordi in un solo film (tutti inglesi, tutti sublimi). Si è puntato su tre piccoli undicenni che sono cresciuti davanti agli occhi del mondo e sono diventati il pallido e sorridente Harry (Daniel Radcliffe), il muscoloso e dolce Ron (Rupert Grint) e la bellissima e brillante Hermione (Emma Watson). Forse nessuno dei tre sarà poi un grande attore, probabilmente saranno per sempre il Trio, gli inseparabili amici che hanno insegnato ad una generazione il vero amore, il coraggio e il valore di un’anima incorrotta. Come è accaduto per l’uscita dell’ultimo libro, il prossimo 13 luglio ci saranno lacrime e rivelazioni, dubbi chiariti e amori finalmente palesati. E se qualcuno dovesse avere ancora incertezze o perplessità può sempre ritornare a Hogwarts. Poiché quello che ha dato così tante emozioni la prima volta, continuerà a farlo per sempre, e leggere quelle parole o guardare quelle immagini non perderà mai il suo valore. L’appuntamento è per il 13 luglio, ma nel cuore dei potteriani veri, l’appuntamento sarà per sempre e per tutti quelli che hanno seguito Harry fino alla fine.
Uscite al cinema dell’8 luglio 2011
Uscite venerdì 8 luglio
– Il ventaglio segreto: Cina, 19° secolo.
Due bambine, unite dall’aver subito nello stesso giorno la
tradizionale fasciatura dei piedi, si giurano amicizia eterna nel
nome del laotong, un legame antico e fortissimo. Più avanti, nella
solitudine dei rispettivi matrimoni, si tengono in comunicazione
grazie ad un ventaglio, sulle pieghe del quale si scrivono tramite
il linguaggio segreto nu shu, appreso da piccole e sconosciuto agli
uomini.
Budrus: la conferenza stampa
Alla fine della proiezione di Budrus, si
apre un interessante dibattito tra gli ospiti d’onore e la sala,
gremita di giornalisti e di attivisti. Oltre alla regista
trentunenne Julia Bacha sono sul palco, tra gli altri, Abdallah Abu
Rahme dei Comitati Popolari Palestinesi e Luisa
Morgantini, Vice Presidente del Parlamento Europeo e una
delle 1000 donne candidate al Nobel per la Pace.
Budrus: recensione del film di Vittorio Arrigoni
La prima assoluta del pluripremiato documentario Budrus in Italia al cinema Farnese si apre con un videoclip musicale. Il Darg Team, una crew di rapper palestinesi molto apprezzati in rete, canta in arabo un brano libanese (completamente riarrangiato da loro) dal titolo “Unadikum”. Nel testo c’è tutto l’orgoglio di un popolo in perenne conflitto per la striscia di Gaza, ma nel contempo c’è voglia di vivere, di comunicare e poi molto spesso ricorre un nome fra le rime: Vittorio. La dedica speciale di questi ragazzi (tutti dai 24 ai 30 anni) va ad un “fratello palestinese” ingiustamente assassinato: Vittorio Arrigoni. Al suo operato e a quello di Freedom Flotilla verrà dedicato un lungo applauso a fine proiezione.
In Budrus Siamo nel 2003 e il Governo israeliano di Ariel Sharon, per far fronte al crescente numero di attacchi terroristici dalla Palestina, decide di erigere un muro di sicurezza per impedire ai kamikaze palestinesi di entrare in Israele. Il progetto dovrebbe svilupparsi sui confini stabiliti dai trattati ma invece sconfina nel territorio palestinese. Un abuso di potere in piena regola, quindi. Israele non solo vuole isolare fisicamente la Palestina dall’area della West Bank rifugiandosi dietro un muro, ma intende addirittura appropriarsi di molte sue terre in maniera del tutto arbitraria. Alcune di queste terre appartengono a Budrus. Budrus è un piccolo villaggio cisgiordano di 1500 anime che, nel 2004, vede sopraggiungere nei propri campi d’ulivo l’esercito di Israele con tanto di ruspe.
Invece di lasciarsi sottomettere oppure di rispondere con violenza alla violenza, il paesino, guidato dal suo leader/ padre di famiglia Ayed Morrar, sceglie di mobilitarsi in una grande marcia pacifica per far desistere gli invasori, che nel frattempo hanno estirpato tutti gli ulivi dai campi di Budrus. Inizia così la storia di un villaggio che diventerà, di lì a qualche mese, un simbolo per tutti gli altri piccoli centri palestinesi ingiustamente invasi. “La violenza”, urla Morrar alla gente, “è proprio quello che Israele si aspetta da noi! L’esercito usa la paura e la Non-Violenza toglie la paura”.
Budrus, il film
Ecco perché la resistenza non-violenta si rivelerà difficoltosa ma vincente, tanto da spingere le autorità a ridefinire i confini del muro. Ma il vero miracolo di questa protesta non violenta è che riesce ad accomunare tutti e ad andare oltre le faide interne (si ritrovano fianco a fianco palestinesi di Hamas e di Al Fatah), volontari provenienti da tutte le parti del mondo ed addirittura israeliani disposti a schierarsi dalla parte dei palestinesi. Una sommossa popolare che va oltre i “colori” politici e geografici e che sceglie la via della non violenza nel nome dei diritti umani primari e della loro salvaguardia.
La giovane regista brasiliana Julia Bacha fotografa con grande sagacia tecnica e artistica la quotidianità di Budrus, facendola sentire molto vicina allo spettatore, attraverso le parole dei diretti interessati e lo sguardo di uomini, ragazzi, bambini ma soprattutto di donne immerse nella loro normalità violata. Sì, perché sono le donne, inizialmente tagliate fuori dalla protesta, le vere protagoniste di quest’impresa e di questo documentario. Armate solo della loro grazia e di un coraggio indomito, le donne di Budrus difendono i loro campi, si gettano nelle fosse scavate dalle ruspe, reclamano invano i loro ulivi- simboli di prosperità e vita, oltre che fonti primarie di sostentamento. Le donne non temono né i manganelli né le minacce dell’esercito israeliano.
Il risultato con Budrus è un documentario ben scritto, molto ben montato e ottimamente girato. Come già fatto nel precedente “Encounter Point” (diretto insieme a Ronit Avni), anche qui Julia Bacha e la troupe di JustVision (organizzazione no profit) segue e riprende per mesi interi la vita di un villaggio sotto assedio costante e accumula una gran quantità di materiale, passato poi sotto le sapienti mani della post-produzione e del montaggio. Molto di questo materiale è assolutamente inedito e mostra con grande chiarezza l’atteggiamento razzista dei militari d’Israele, pronti ad alzare le mani sui palestinesi, ma non sugli “israeliani ribelli”. Un’altra opera incredibilmente veritiera che ci porta in una parte di mondo che è sempre più sotto l’occhio della settima arte. Immagini inedite e talvolta scomode a sostegno di un documentario che sceglie la via del racconto, non quello del sensazionalismo e risulta attraente e forte proprio in ragione di questa scelta.
Hogwarts distrutta: è stato Stuart Craig!
Durante una battaglia ci sono morti feriti e macerie. Soprattutto queste ultime sono state le protagoniste dell’intervista che Stuart Craig ha rilasciato all’LA Times. Stiamo parlando dello scenografo premio Oscar che si è occupato di distruggere Hogwarts come ultima fatic nella crew di Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2 avrà infatti come scenario principale il castello che ospita la Scuola di Magia e Stregoneria completamente distrutto dall’infuriare della battaglia.
Ci siamo ispirati alle rovine lasciate dalla Seconda guerra mondiale: Coventry, Dresda. Ho esaminato i profili degli edifici bruciati: il crollo dei mattoni segue uno schema ben preciso, e noi ci tenevamo a riprodurlo fedelmente.
Non potevamo demolire i set già esistenti [anche perché vanno preservati per il tour degli studios organizzato dalla Warner, ndr.]: avremmo solo rivelato che erano fatti di compensato sottile rivestito da uno strato di gesso per farlo somigliare alle pietre. Andavano ripensati da capo, come un enorme set – o più di uno – e andavano progettate le rovine in modo che apparissero solide e tridimensionali. Se prima le mura potevano essere semplici pannelli di cartongesso, ora invece serviva robustezza e spessore: grandi pietre all’esterno e macerie in mezzo.
Riferendosi alla morte di un personaggio importante:
Nel libro, [quel personaggio] muore nella Stamberga Strillante. Ho chiesto espressamente a J.K. Rowling se le dispiaceva spostare la scena in un capanno per le barche. Mi sembrava un set molto interessante, molto teatrale. La rimessa per le barche aveva le pareti quasi interamente fatte di vetro. E dal vetro si vede Hogwarts in fiamme, e l’acqua dentro la rimessa riflette le fiamme, con un effetto molto drammatico e spettacolare. Sembra quasi una piccola cattedrale, una struttura però alquanto effimera. Sono convinto che [l’attore in questione] sia stato felice di morire lì, e io sono stato molto felice di vederlo morire lì!
Tutto quello che c’è da sapere su Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2
Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2 settima e ultima avventura della serie dei film di Harry Potter. Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2 è diretto da David Yates, regista anche di “Harry Potter e l’Ordine della Fenice” e “Harry Potter e il principe mezzosangue”. David Heyman, produttore di tutti i film della serie, ha prodotto il film con David Barron. Steve Kloves ha adattato la sceneggiatura, basata sul libro di J.K. Rowling.
Lionel Wigram è il produttore esecutivo. Daniel Radcliffe, Emma Watson, Rupert Grint, riprendono i ruoli di Harry Potter, Ron Weasley e Hermione Granger, e nel cast ci sono anche Helena Bonham Carter, Gary Oldman, Alan Rickman, Ralph Fiennes, Tom Felton, Bonnie Wright, Jamie Campbell Bower, Michael Gambon, Jason Isaacs, Maggie Smith, John Hurt, Ciarán Hinds, Jim Broadbent, Evanna Lynch, Emma Thompson, David Thewlis, Rhys Ifans, Domhnall Gleeson, Clémence Poésy, Kelly Macdonald, James Phelps, Oliver Phelps, Warwick Davis, Devon Murray.
Fonte: LA Times
Superman Man of Steel: foto dal set in costruzione!
Sembra che la pre-produzione del nuovo Superman targato dal duo Christopher Nolan e Zack Snyder, sia entrata nella fase pre-riprese. Ecco arrivare alcune foto che ritraggono la costruzione dei set di Man of Steel, a Plano, Illinois.
Fonte: SHH via Badtaste
The Twilight Saga: Breaking Dawn Trailer italiano!
E’ Yahoo Cinema a diffondere, in anteprima esclusiva, il trailer italiano di The Twilight Saga: Breaking Dawn. Breaking Dawn è il quarto libro della fortunata saga sui vampiri riportato sullo schermo in due diversi film entrambi diretti da Bill Condon. Breaking Dawn – Parte I arriva in Italia il 16 Novembre 2011; Breaking Dawn – Parte II uscirà in Italia 16 novembre 2012. Nel cast: Robert Pattinson, Kristen Stewart, Taylor Lautner.
The Dark Knight Rises: incidente sul set!
Spy Kids 4: il secondo trailer
Brad Pitt sul set di World War Z
World War Z, adattamento dell’omonimo romanzo di Max Brooks, narra di una guerra mondiale degli zombi e del diffondersi di un’epidemia che comincia in uno sperduto paesino della Cina e subito dilaga in tutto il mondo.
Gli uomini si trasformano in zombi, creature mostruose che contagiano e fagocitano il pianeta. I superstiti sono pochi. La narrazione del contagio avviene attraverso una raccolta di interviste ai sopravvissuti dieci anni dopo la crisi.
Protagonista di questa trasposizione cinematografica è il bel Brad Pitt, che in queste foto pubblicate da DailyMail vediamo sul set del film:
Fonte: DailyMail
Adam West in The Dark Knight Rises?
I cento passi: il film cult di Marco Tullio Giordana
I cento passi è il film del 2000 di Marco Tullio Giordana con protagonisti Luigi Lo Cascio, Luigi Maria Burruano, Lucia Sardo.
I cento passi, la trama
Storia di Peppino Impastato, giovane cresciuto nella piccola Cinisi, paesino siciliano preda, come del resto tutta la regione, della prepotenza della Mafia. Peppino cercava di scuotere le coscienze con pochi mezzi, quali il volantinaggio, un giornalino, fino alla costituzione di una radio libera: Radio aut.
Il film
Oggetto principale delle sue critiche era Gaetano Badalamenti, boss che viveva a soli 100 passi da casa sua. Ma quest’ultimo cominciò ad esserne infastidito, al punto da uccidere prima il padre e poi progettare la sua morte, facendola passare per uno dei tanti tentativi di attentati terroristici falliti dell’epoca. A parte qualche instancabile amico e collaboratore, Peppino fu lasciato sol, sia dalle autorità, che da quel Pci nel quale era politicamente cresciuto e che gli aveva trasmesso la voglia di lottare.
Un film toccante, che scuote, ma al contempo deprime. Perché se è vero che non bisogna mai rassegnarsi, è anche vero che troppe sono le persone che hanno perso la vita per combattere la Mafia inutilmente, venendo buttate poi nel cestino dell’oblio. Impastato – come ricorda anche questo film – ha ottenuto giustizia solo dopo vent’anni, grazie anche all’instancabile caparbietà della madre.
A interpretare Impastato è Luigi Lo Cascio, attore palermitano al grande esordio, il quale in diversi film successivi confermerà il proprio talento a colpi di interpretazioni intense e ben assortite: ruoli drammatici, ironici, semiseri da classica commedia all’italiana. Come ne I Cento Passi, anche in altri film successivi l’attore siculo è riuscito, attraverso una straordinaria duttilità espressiva, a passare da scene divertite e divertenti a momenti di riflessione, finanche drammatici.
Marco Tullio Giordana ha mantenuto alto il livello del Cinema italiano contemporaneo, attraverso film impegnati, a metà tra fiction e documentario, strettamente legati alla realtà storica dei fatti. Con la collaborazione degli sceneggiatori Rulli e Petraglia, creatori della maggior parte dei suoi script, Giordana è riuscito a fare cinema indagando nei casi controversi della storia italiana: dalle vicende di Peppino Impastato al delitto Pasolini, fino alla grande saga familiare La meglio gioventù (in cui si avvale di nuovo di Lo Cascio), che parte dagli anni Settanta per raccontare le vite dei protagonisti di quel periodo. Si conquista così un posto d’onore nel cinema italiano contemporaneo.
Il film che gli ha dato
la notorietà del grande pubblico è senz’altro questo, I cento
passi, critica esplicita alla Mafia, all’omertà dei siciliani e
all’inerzia del Pci. Infine, citiamo qualche curiosità legata al
film. Ispirate dal film e dedicate a Peppino impastato sono le
canzoni intitolate I cento passi dei Modena
City Ramblers, pubblicate nell’album ¡Viva la vida, muera la
muerte! del 2004, e Centopassi cantata da Pippo Pollina.
Al titolo del film fa riferimento anche l’azienda vinicola Centopassi, costituita in provincia di Palermo da due cooperative del progetto Libera Terra che gestiscono beni confiscati a boss di Cosa Nostra. Nel film c’è qualche grossolano errore “storico”. Quando il padre di Peppino osserva gli aerei all’aeroporto, la telecamera inquadra un MD-11 dell’Alitalia. Il film si svolge negli anni ’70, e quel tipo di aereo è stato messo in commercio solo nel 1990. Ancora, su un pilone stradale si vedono dei graffiti in stile Hip-Hop, decisamente fuori luogo negli anni ’70. Infine, in alcune scene si notano degli oggetti e dei simboli che negli anni ’70 non esistevano. Pecche che l’intensità della storia e il forte messaggio sociale che essa vuole mandare cancellano presto.
Dracula 3D: ecco Asia Argento vampira!
Asia Argento tramite il suo twitter ha pubblicato alcune sue foto in costume. Le foto ritraggono lei trasformata in vampiro. Ricordiamo che il suo ruolo è quello di Lucy, amica di Mina Harker.