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Nuovo Poster per Harry Potter ei Doni della Morte

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Dopo i character poster dei giorni scorsi ecco un nuovo poster per pubblicizzare la sempre più vicina uscita di Harry Potter e i Doni della Morte!

Darren Aronofsky per Preacher

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darrenDarren Aronofsky, dopo Wolverine 2 e Superman, ritorna per un altro adattamento da comic book: stavolta si tratta  del cult della Vertigo, Preacher di Garth Ennis.

Julia Roberts e Meryl Streep protagoniste in August

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robertsstreepJulia Roberts e Meryl Streep saranno le protagoniste di August: Osage County, film diretto da John Wells a partire dalla piece di Tracy Letts, vicintrice di un Tony e di un Pulitzer.

Ecco il cast di Twilight Saga: Breaking Down

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Ecco i nomi degli attori che interpreteranno il clan Denali in The Twilight Saga: Breaking Dawn. Eleazar, Kate, Carmen, Tanya e Irina saranno…

 

Il canale Twitter ufficiale della Summit ha confermato il casting di Maggie Grace nel ruolo di Irina in The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte I e Parte II.

Annunciati anche i nomi degli altri attori del clan Denali, un clan di vampiri “vegetariani” proprio come i Cullen, la famiglia di Edward (Robert Pattinson). Ecco chi saranno gli interpreti:

nel ruolo di Eleazar: Christian Camargo (THE HURT LOCKER, Dexter);;
nel ruolo di Kate: Casey LaBow (Moonlight);;
nel ruolo di Carmen: Mia Maestro (Alias, POSEIDON);;
nel ruolo di Tanya: MyAnna Buring (DOOMSDAY);

Ancora nessuna conferma per il ruolo della piccola Renesmee.

The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte I e Parte II sono attualmente in fase di preproduzione, e saranno girati a partire da novembre, tra Baton Rouge (Louisiana) e Vancouver; rimane in forse la possibilità di girare alcune scene in Brasile.

Il film sarà diretto da Bill Condon. Breaking Dawn – Parte Prima uscirà il 18 novembre 2011; Breaking Dawn – Parte Seconda uscirà il 16 novembre 2012.

Fonte: BadTaste

Ecco il cast di Twilight Saga: Breaking Down

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Ecco i nomi degli attori che interpreteranno il clan Denali in The Twilight Saga: Breaking Dawn. Eleazar, Kate, Carmen, Tanya e Irina saranno…

Trattative per Ghost Ride 2: forse nel cast Violante Placido e Ciaran Hinds

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Nuove trattative per il casting di Ghost Rider: Spirit of Vengeance. Pare, infatti che, si uniranno a Nicolas Cage, Ciaran Hinds e Violante Placido.   

 

James Ivory incontra la stampa

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Quella_sera_dorata

Mercoledì 29 settembre alla Casa del Cinema si è tenuta la conferenza stampa di Quella sera dorata, l’ultimo film di James Ivory. In sala era presente il regista assieme al direttore dell’Adelphi Matteo Codignola e il titolare della Teodora Film.

Shaun of the Dead – L’alba dei morti dementi di Edgar Wright

Shaun of the Dead – L’alba dei morti dementi di Edgar Wright

Shaun of the dead, in italiano L’alba dei morti dementi, è un film horror – demenziale inglese. Il titolo italiano rivela lo spirito iconoclasta del genere che è evidente nel film. Gli zombie non sono entità dotate di forza e velocità esagerate come in altri film, ma sono un po’ goffi, molto numerosi, e ovviamente molto affamati, ma anche molto facili da ingannare (Shaun e Ed riescono senza troppe difficoltà a fingersi zombie) e da eliminare.

La trama di Shaun of the Dead – L’alba dei morti dementi

In Shaun of the Dead – L’alba dei morti dementi Shaun è un trentenne inglese che vive in un quartiere nella periferia di Londra e passa la sua esistenza tra il lavoro in un negozio di elettrodomestici e le bevute in un pub. La fidanzata di Shaun, Liz, disprezza Ed e si sente trascurata da Shaun, che secondo lei dovrebbe dare una scossa alla sua vita e trovare una casa sua. Il ragazzo ha anche una madre un po’ anziana e un patrigno arcigno, oltre che un punto di riferimento per risolvere ogni cosa: il pub Winchester.

E’ lì infatti che si incontra con Ed quando Liz lo lascia, apparentemente in modo definitivo, si ubriaca e non si rende conto che i telegiornali stanno dando notizie allarmanti su morti che si risvegliano. Il giorno dopo, appena ripresi dalla sbornia, i due si trovano ad affrontare un esercito di zombie, in un crescendo di scene splatter-demenziali mentre sono sulla strada per salvare il patrigno, la madre e la fidanzata di Shaun, diretti verso il rifugio identificato, ovviamente il pub. Alcuni dei personaggi del gruppetto di sopravvissuti avranno una morte tipica per i film di zombie, altri avranno altre aspettative di vita, un po’ diverse dal solito.

Le altre caratteristiche dei film di zombie sono rispettate in Shaun of the Dead – L’alba dei morti dementi: muiono se gli viene tagliata o distrutta  la testa e se mordono qualcuno, questo è destinato a diventare uno zombie. Tra i vari attori c’è da segnalare la presenza di Bill Nighy, ormai icona del cinema inglese da esportazione (Love actually, I love Radio Rock), oltre che la forte caratterizzazione inglese degli altri personaggi, mentre Simon Pegg, protagonista e sceneggiatore del film, è noto soprattutto in Nuova Zelanda come comico, ed è apparso in diversi film di Edgar Wright (Hot Fuzz e Spaced) e insieme i due appaiono, in una sorta di citazione crossover nelle vesti di zombie in L’alba dei morti viventi di Romero (2004).

Shaun of the Dead – L’alba dei morti dementi infatto omaggia, già dal titolo, la serie del maestro di questo genere, George Romero, ma laddove l’originale metaforizzava gli zombie come espressione dell’abulia delle masse, qui sono visti più semplicemente come pedine di un gioco o semplicemente dei nemici da eliminare per sopravvivere. Sotto molti aspetti,  è possibile rintracciare dei richiami anche ad altri  film che trattano la strana invasione degli zombie in Inghilterra: 28 giorni dopo di Danny Boyle e il sequel 28 settimane dopo di Juan Carlos Fresnadillo, ma, anche in questo caso, tutto è in chiave ironica.

Shaun of the Dead – L’alba dei morti dementi è diventato un cult del suo genere, proprio per la smitizzazione  del genere horror e recentemente è stato anche fonte di ispirazione per campagne pubblicitarie virali,  come questa di una catena di pizzerie, Hell Pizza, che guarda caso è neozelandese, paese dove il protagonista è molto famoso.

Adèle e L’Enigma del Faraone: recensione del film

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Adèle e L’Enigma del Faraone: recensione del film

In Adèle e l’enigma del faraone uno pterodattilo prende vita da un uovo di più di 135 milioni di anni conservato nell’orto botanico della città. Un vecchio scienziato è riuscito a ridargli vita grazie ai suoi studi sulla vita oltre la morte.

A quest’uomo la bella Adèle Blans-sec consegnerà la mummia del medico personale di Ramses II per farlo rivivere e trovare un modo di guarire la sorella paralizzata a letto a seguito di un incidente di tennis. Fin qui tutto semplice se non fosse che lo pterodattilo semina il panico nella città e la polizia arresta lo scienziato come responsabile dell’atto di terrorismo. Questa è la premessa di Miss Adèle e l’enigma del faraone, ultimo film del regista francese Luc Besson, tratto dai fumetti del francese Jacques Tardi.

Adèle e l’enigma del faraone, il film

Adèle e l'enigma del faraone filmLa storia si dipana seguendo un registro di piacevole comicità, senza mai alzare il tiro e forse per questo rimanendo un po’ sotto le righe, i personaggi e le situazioni, costruite con diligenza, non riesco però a dare il giusto brio all’azione che a tratti, soprattutto nel pre-finale non esiste affatto. Si aspetta che qualcosa accada eppure tutto va per il verso più prevedibile, senza mai mettere in pericolo l’eroina e senza coinvolgere lo spettatore. C’è qualche piccolo momento di ilarità che non sfugge allo spettatore sveglio, come la raffigurazione controcorrente delle mummie e qualche battuta sagace che stizza l’occhio ad una modernità anacronistica per l’ambientazione del film. Protagonista è la bella Louise Bourgoin, fu presentatrice tv, scoperta e apprezzata da Luc Besson per il suo trasformismo e la sua simpatia, doti che ha trasmesso alla sua dinamica rappresentazione della giornalista nata dalla penna di Tardi: la sua Miss Adèle è bella e irriverente, ma anche furba e intraprendente oltre ad avere una scarsissima cognizione dei pericoli nei quali si caccia.

Si tratta di un personaggio, che se non nuovissimo per stereotipi, è sicuramente interessante e potrebbe diventare la protagonista di una serie fortunata dato il grande successo che il film ha avuto in Oriente e in Francia, oltre alla grande mole di materiale che Tardi ha dedicato alle sue avventure. Come al solito la traduzione italiana non rende giustizia al titolo, che in originale recita più o meno così: Le Straordinarie avventure di Miss Adèle. Confrontato con l’Enigma del Faraone, si ci chiede, a posteriori, cosa mai c’entri un enigma e un faraone che per la verità ha una parte piuttosto marginale anche se divertente nella storia. A tratti si ha l’impressione che Besson voglia far il verso ai film di Sommers, ma forse si tratta di una semplice eco degli stessi paesaggi e sonorità evocative di quei luoghi, che Luc Besson non può fare altro che ricreare dopo che ne La Mummia sono state così ben rappresentate. Adèle e l’enigma del faraone uscirà nelle sale italiane il 15 ottobre distribuito da Medusa.

Luc Besson racconta la sua Miss Adèle

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Luc Besson racconta la sua Miss Adèle

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“Le donne sono affascinanti” questa la semplice e diretta risposta di Luc Besson alla domanda relativa alle tante eroine del suo cinema

Quella sera dorata: recensione del film di James Ivory

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Quella sera dorata: recensione del film di James Ivory

Dopo Camera con vista, Casa Howard e Quel che resta del giorno James Ivory torna a fare i conti con la trasposizione di un romanzo con Quella sera dorata, anche se, come tiene a precisare, gli adattamenti cinematografici sono solo il 60% della sua produzione.

Torna anche a collaborare con quello che può essere considerato il suo attore feticcio: Anthony Hopkins, il sui alter ego mancato, dal momento che: “Io non sono inglese, lui si! Lui è stato sposato tre volte, io no!” come osserva il regista dando il via ad un lungo elenco di evidenti differenze. Quella sera dorata (“The city of our final destination”), tratto dall’omonimo romanzo di Peter Cameron è un ottimo esempio di compenetrazione tra parola e immagine. Questo grazie alla collaborazione stretta tra James Ivory e la sua fidata sceneggiatrice Ruth Prawer Jhabvala; se la prima è più attenta alla forma in cui la storia è narrata e a restituire l’essenza dei personaggi, il secondo, da cineasta puro, sottolinea le atmosfere e gli spunti visivi. Così il film trasforma in immagini suggestive quelle che erano le suggestioni di un Sud America in cui l’autore del romanzo non era mai stato, anche se era riuscito a evocare con sorprendente precisione.

La trama è esile, ma carica di un grande potenziale emotivo. Omar Razaghi, un giovane ricercatore universitario, si reca in Uruguay per trovare i parenti di Jules Gund, l’autore di un unico romanzo-capolavoro morto suicida, di cui vuole scrivere una biografia.  Omar si trova così catapultato in un microcosmo popolato da personaggi un po’ stravaganti, ognuno a suo modo molto attraente. Due uomini e due donne uniti da legami forti: amore, amicizia e una rivalità divenuta con gli anni complicità. I quattro e una bambina conducono la loro esistenza isolata in un paradiso esotico in cui, a fronte di uno sconfinato paesaggio, la sensazione è a tratti claustrofobia. Una condizione di stasi, quasi cechoviana e di nostalgia per la vecchia Europa, dalla quale i protagonisti sono fuggiti, caratterizza l’andamento del film.

Ognuno vive questa situazione secondo la propria indole, tra leggerezza, cinismo, devozione e disincanto. Ma in questo affresco carico di atmosfere, personaggi interessanti interpretati da splendidi attori in cui l’azione è ridotta all’essenziale, traspare uno schema da commedia hollywoodiana classica, con il protagonista che sviluppa tutto “l’arco del personaggio” (come osserva il regista con un pizzico di sarcastica diligenza). Il protagonista è il personaggio che più di tutti cambia: alla fidanzata iniziale con cui è evidente sin dall’inizio la scarsa affinità si sostituisce la fidanzata ideale (Charlotte Gainsbourg), al freddo Colorado il caldo ma piovoso Uruguay e dalla biografia di un singolo l’interesse si aprirà ad un gruppo di individui. Quella sera dorata, presentato lo scorso anno alla Festa del cinema di Roma, uscirà nelle sale il prossimo 8 ottobre, distribuito da Teodora Film.

Primissima foto di Mission Impossible IV

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Primissima foto di Mission Impossible IV

MissionImpossible

Tom Cruise aveva annunciato, durante i tour promozionali per Innocenti Bugie, che le riprese di Mission: Impossible IV stavano partendo a Praga.

E’ Morto Arthur Penn

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Arthur_penn

All’età di 88 anni è scomparso a New York Arthur Penn, una delle icone del cinema americano contemporaneo.

Christopher Nolan e Michael Caine parlano di Batman 3

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Christopher Nolan e Michael Caine parlano di Batman 3

the dark knight

Christopher Nolan conferma a Empire che dirigerà Batman 3, sequel del Cavaliere Oscuro. Intanto, Michael Caine rivela che le riprese si terranno probabilmente a maggio 2011…

Harry Potter e i doni della morte: 3 nuove locandine

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Sono state pubblicate tre nuove locandine dedicate ai protagonisti di Harry Potter e i Doni della Morte – Parte I. Ecco i primi piani di Harry, Ron e Hermione sullo sfondo dei grattacieli di Londra!

Natalie Portman per Gravity di Alfonso Cuaron

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E’ in dirittura d’arrivo il casting dell’ultimo film di Alfonso Cuaron,  e sta per mettere a segno il colpo Natalie Portman per interpretare il ruolo di protagonista in Gravity . L’Hollywood Reporter segnala infatti che ora l’attrice è in “trattative avanzate” per entrare nel cast del film nei panni di una astronauta rimasta isolata nello spazio.

La Prima cosa Bella si avvicina aglo Oscar 2011

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E’ “La prima cosa bella” di Paolo Virzì il film eletto come candidato italiano per l’Oscar 2011 come miglior film straniero.

Daniel Radcliffe nei panni di un avvocato!

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daniel redcliffe

The Woman in Black sarà il primo film che interpreterà Daniel Radcliffe dopo Harry Potter. Si tratta di un thriller gotico tratto da un fortunato romanzo.

Novità nel cast di Mission: Impossible 4

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Novità nel cast di Mission: Impossible 4

MissionImpossible

Continua il casting di Mission: Impossible 4, l’atteso quarto episodio della serie con Tom Cruise a cui si aggiunge uno dei protagonisti di Lost: Josh Holloway!

Citizen Jane o Blacktino?

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Citizen Jane o Blacktino?

   michellerodriguez
Michelle Rodriguez si sarebbe prestata a una misteriosa e (forse) fuorviante campagna virale per promuovere un film in cui reciterà intitolato: Citizen Jane!

Nomi su nomi per Superman

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Nomi su nomi per Superman

Secondo fonti attendibili che hanno già dato informazioni sul Black Swan di Darren Aronofsky, il regista è stato sentito più volte parlare della regia di Superman, prossimo atteso reboot della serie sull’uomo d’acciaio.

Lo studio sta cercando di coinvolgere nel progetto anche Natalie Portman per occupare il ruolo di Lois Lane, assumendo così a coppia artistica già vista collaborare insieme per Black Swan. Portman sta già interpretando Jane Foster nel prossimo film di Kenneth Branagh, Thor. Quindi, se dovesse diventare anche Lois Lane,sarà un altro degli attori a prendere parte sia a progetti della Marvel che della DC Comics. Intre, sempre riguardo a Superman la Warner Bros e Christopher Nolan si affrettano per promuovere l’avvio del film cercando un protagonista che possa indossare la tuta azzurra. Alcuni dei nomi considerati per la regia  sono Tony Scott (Nemico pubblico, True Romance), Matt Reeves (Let Me In, Cloverfield), Jonathan Liebesman (Clash of the Titans 2, The Texas Chainsaw Massacre: The Beginning), Duncan Jones (Luna ) e Zack Snyder (Watchmen, 300) oltre ad Aronofsky. Ma ora arriva anche la notizia che la WB ha recentemente incontrato con Ben Affleck (The Town, Gone Baby Gone) per dirigere “Superman”. Ironia della sorte, Affleck ha interpretato, se non Superman, l’attore che negli anni 30 lo interpretava e che morì in circostanza oscure in Hollywoodland, ruolo per il quale ha vinto la Coppa Volpi a Venezia. L’idea era venuta alla Warner dopo aver visto lo splendido The Town di Affleck, ma a quanto pare lo stesso premio Oscar per Will Hunting ha  si è tirato fuori dalle trattative.

Fonte: wrostpreview

Star Wars presto in 3D

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starwars

Grandi novità a partire dal 2012:la Lucasfilm distribuirà al cinema in versione rimasterizzata 3D l’esalogia di Guerre Stellari.

Gorbaciof: recensione del film con Toni Servillo

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Gorbaciof: recensione del film con Toni Servillo

Si è svolta questa mattina, al cinema “Quattro fontane”, l’anteprima romana del nuovo film di Stefano Incerti, Gorbaciof. Il film, presentato fuori concorso all’ultima edizione del Festival del cinema di Venezia, ha conquistato pubblico e critica.

In Gorbaciof tutto si svolge nel cuore di Napoli, città natale del regista, in uno dei quartieri più multietnici della città, a ridosso della Stazione centrale. Il protagonista è Marino Pacileo, (Toni Servillo) detto Gorbaciof a causa di una voglia sulla fronte, che ricorda quella dell’ex presidente dell’URSS. Pacileo lavora alla prigione di Poggioreale come contabile ma ogni sera, prima di tornare a casa, si reca nel retro di un ristorante cinese per giocare a poker con il padrone del ristorante, (Hal Yamanouchi), padre della giovane Lila, del quale è segretamente innamorato, e un illustre magistrato napoletano (Geppy Gleijeses). Gorbaciof è un uomo schivo, silenzioso, solitario, quasi misantropo. Tutti i giorni percorre la stessa strada, compie le stesse azioni, finché la sua vita subirà uno scossone.   Da quel momento in poi inizierà per il protagonista una spirale discendente dalla quale sarà arduo trovare una via d’uscita. Ma c’è spazio anche per una storia d’amore molto dolce e particolare tra la giovane Lila e Pacileo; i due non parlano la stessa lingua, ma riescono a comunicare con lo sguardo, con i sorrisi e con le espressioni buffe ed eloquenti di Toni Servillo. Memorabile la battuta di Gorbaciof al padre di Lila: “Se ti vendi pure tua figlia, prima sparo a te e poi a lui”.

La sceneggiatura di questa pellicola ha avuto una lunga gestazione, circa sei anni e nasce dal lavoro di Stefano Incerti e Diego de Silva. Se alla prima stesura, come ha spiegato il regista, l’opera era ricca di dialoghi e con il ruolo femminile assegnato a una ragazza napoletana, la versione definitiva è invece ridotta ed essenziale dal punto di vista dei dialoghi, minimi e tutti in dialetto napoletano, per cui la storia è sorretta solo dalla grande prova dell’attore protagonista Toni Servillo. Lo stesso Incerti ha dichiarato di aver voluto spingere il racconto in una dimensione poco italiana, più vicina a certo cinema asiatico o dell’est Europa. “Un cinema visivo, lirico, che partendo dal racconto della solitudine metropolitana si innalzasse a piccolo apologo, racconto morale o comunque il più possibile metaforico”.

Toni Servillo risulta perfetto in questo ruolo, ha uno straordinario talento mimetico, simile a quello del grande Buster Keaton o alle maschere della commedia dell’arte: è infatti in grado di comunicare forti emozioni solo con pochi gesti e limitate espressioni facciali. Alla semplificazione della sceneggiatura corrisponde quella registica: Stefano Incerti ha evitato virtuosismi, inquadrature ad effetto, carrelli descrittivi, lasciando spazio invece ai primi piani del volto di Gorbaciof, dando così una purezza inedita al racconto.

New Entry per The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte II

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New Entry per The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte II

Nessuna della due attrici è stata ancora scritturata ufficialmente, ma la fonte è attendibile.

Deadline annuncia che Maggie Grace (Io vi troverò, Lost) interpreterà la vampira Irina del clan Denali in The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte II; invece il ruolo della piccola Renesmee ci sarà Mackenzie Foy: la giovanissima attrice ha 9 anni ed è stata protagonista di molti spot tv americani e di alcune puntate di serie tv. Senza rivelare nulla della trama possiamo anticipare che la ragazzina avrà un ruolo cruciale nel prossimo film. Forse le sarà affiancata un’altra attrice più piccola, per motivi legati alla sceneggiatura.Ecco le nostre due nuove protagoniste:

The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte I e Parte II  sono attualmente in fase di preproduzione, e saranno girati a partire da novembre, tra Baton Rouge (Louisiana) e Vancouver; rimane in forse la possibilità di girare alcune scene in Brasile.

Fonte: badtaste

Sergio Rubini per Aspettando il Festival

Sergio Rubini per Aspettando il Festival

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“Mi piacerebbe essere ancora un ragazzino per poter cambiare questo paese. Il mondo non può essere progettato da cinici, ma da idealisti e sognatori e voi giovani potete cambiarlo”. Parola di Sergio Rubini,

Sergio Rubini per Aspettando il Festival

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Sergio Rubini per Aspettando il Festival

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“Mi piacerebbe essere ancora un ragazzino per poter cambiare questo paese. Il mondo non può essere progettato da cinici, ma da idealisti e sognatori e voi giovani potete cambiarlo”. Parola di Sergio Rubini,

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