Home Blog Pagina 897

San Andreas Premiere: Alexandra Daddario e Dwayne Johnson

0
San Andreas Premiere: Alexandra Daddario e Dwayne Johnson

Guarda tutte le foto della premiere londinese di San Andreas, il film con protagonisti Dwayne JohnsonCarla Gugino e Alexandra Daddario. Nel film, fanno parte del cast, anche Carla Gugino (“Una Notte Al Museo”, la serie TV, “Entourage”), Alexandra Daddario (“Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo”, la serie TV, “True Detective”) ed Archie Panjabi (La serie TV, “The Good Wife”), oltre a Hugo Johnstone-Burt (la serie TV australiana, “Home and Away”) ed Art Parkinson (la serie TV,“Game of Thrones”).

San Andreas è prodotto da Beau Flynn (“Hercules- La Leggenda Ha Inizio”, “Viaggio Nell’Isola Misteriosa”). Altro produttore è Tripp Vinson (“Alba Rossa”). I produttori esecutivi sono Richard Brener, Samuel J. Brown, Michael Disco, Rob Cowan e Bruce Berman, Hiram Garcia ne è il co-produttore. La sceneggiatura è di Carlton Cuse e Chad Hayes & Carey Hayes, da una storia di Jeremy Passmore & Andre Fabrizio. Il team creativo dei filmmaker include il direttore della fotografia, Steve Yedlin (“Looper”), lo scenografo Barry Chusid (“L’Alba Del Giorno Dopo”), il montatore Bob Ducsay (l’imminente,“Godzilla”), il produttore degli effetti visivi, Randall Starr (l’imminente,“Into the Storm”), il supervisore agli effetti visivi, Colin Strause (“The Avengers”), e la costumista, Wendy Chuck (“Twilight”).

 

 

San Andreas Dwayne Johnson pubblica una foto dal set

0
San Andreas Dwayne Johnson pubblica una foto dal set

Le riprese di San Andreas sono ufficialmente iniziate, con Brad Peyton alla regia che dovrà dirigere Dwayne “The Rock” Johnson attraverso i disastri causati dal distaccamento della faglia di San Andreas in seguito al famoso Big One, il terremoto che tutti temono sulla west coast.
È proprio l’attore americano a postare, come suo solito, una foto dal set attraverso le sue pagine social con tanto di commento:

The boys are back in town, Strong 1st day of shooting, SAN ANDREAS (biggest earthquake of all time). On the sides are two of the best producers in Hollywood, Beau Flynn & Hiram Garcia. Next to me, my trusted, brilliant and handsome as a sumbitch director, Brad ‘Fear The Beard’ Peyton. Spielberg inspires us all… #TeamSanAndreas”

san-andreas-dwayne

 

Fonte: CS.net

San Andreas con Dwayne Johnson non sarà rimandato

0
San Andreas con Dwayne Johnson non sarà rimandato

San Andreas film con Dwayne JohnsonSan Andreas, il film catastrofico con Dwayne Johnson, uscirà regolarmente in sala come previsto e non subirà slittamenti dopo il devastante terremoto che ha colpito il Nepal. Il film, diretto da Brad Peyton, è infatti incentrato su un terremoto di magnitudo 9 destinato a stravolgere la California.

Un portavoce della Warner Bros ha rivelato a Variety che, in un primo momento, la major aveva pensato di rimandare la data di uscita del film, ritornando poi sui suoi passi e prendendo la decisione di proseguire con il programma stabilito. San Andreas uscirà quindi negli Stati Uniti il 29 maggio, mentre in Italia la data è fissata per il 28 maggio. Nei principali mercati internazionali il film dovrebbe uscire entro la metà di giugno. La campagna promozionale di San Andreas proseguirà allo stesso modo, ma sarà fortemente orientata a sensibilizzare su quanto accaduto in Nepal. Verranno infatti comunicate le modalità con cui le persone possono contribuire in modo concreto agli aiuti internazionali e ci sarà anche una campagna di informazione sui terremoti e su come comportarsi in questi momenti di emergenza.

Come la Warner Bros con San Andreas, anche la Universal rischia di trovarsi in una simile situazione di difficoltà promozionale con il film Everest, in uscita a settembre, dopo le valanghe e le morti che sono seguiti al terremoto di magnitudo 7.8.

Fonte: Variety

Samuel Stern: dal 31 dicembre torna con Andrea Guglielmino per Ancora uno

0

Il 31 dicembre, al passaggio tra un anno e l’altro, uscirà in tutte le edicole d’Italia ‘Ancora uno’, il numero 62 della nota testata a fumetti ‘Samuel Stern’, che vede Andrea Guglielmino – già giornalista e critico cinematografico – tornare per la quarta volta come sceneggiatore sulla serie regolare, dopo ‘Il secondo girone’, ‘Il quinto comandamento’ e ‘Ritorno al girone’, senza considerare la sua partecipazione a Extra e volumi da libreria.

Con questo albo, Guglielmino diventa ufficialmente lo sceneggiatore più prolifico della serie dopo il trio formato da Gianmarco Fumasoli, Massimiliano Filadoro e Marco Savegnago, rispettivamente creatore, ex curatore e attuale curatore della testata.

Il fumetto, disegnato da Sara Ophelia Scalia, fa parte del ciclo noto come ‘post Apocalisse’ e vede Stern, esorcista edimburghese, infiltrarsi nel carcere di Saughton per liberare un prigioniero da una potenziale possessione demoniaca, mentre Satana, che ormai ha un corpo umano, trama dall’esterno.

Oltre al classico horror psicologico, la trama prevede momenti da tipico dramma carcerario e qualche elemento più leggero in cui, a sorpresa, viene introdotto un personaggio mai visto prima: quello di Andy (controparte dell’autore), barbiere e confidente di Samuel, a cui è legata anche un’iniziativa speciale con la disegnatrice Adriana Farina.

Lo scrittore, sceneggiatore e giornalista Guglielmino vive un momento d’oro per la sua carriera di fumettista. Il suo 2024 è iniziato con ‘Garibaldi Vs Mickey’, instant comic realizzato in collaborazione con Emmetre Edizioni che, sfruttando la perdita dei diritti dell’immagine del primo Topolino da parte di Disney, crea una storia surreale e cartoonesca ma dal finale sorprendentemente profondo. Ad aprile è stata la volta de ‘I primi cento’, scritto con Marco Scali e disegnato da Luciano Costarelli, edito da Weird Book, omaggio a Dylan Dog che è valso agli autori il premo Lorenzo Bartoli alla manifestazione Cassino Fantastica. Sempre con Emmetre ha pubblicato, tra luglio e dicembre, ‘Garibaldi Risorgimento’, in due volumi, ispirato al mito de ‘Il Corvo’, e l’atteso ‘Garibaldi Vs. Frankenstein’, prequel del successo editoriale ‘Garibaldi Vs. Zombies’.

Guglielmino è inoltre autore di punta sulla fanzine di quest’anno degli Sterniani – Official Samuel Stern Fan Club, con ben due storie, ‘Il fantasma dell’isola’, disegnata da Giampiero Wallnofer, e ‘Il terzo nome’, illustrata da Nicola Rubin, oltre a firmare diversi redazionali. Sulla rivista, dedicata agli iscritti, c’è anche una lunga intervista a Guglielmino condotta dallo YouTuber e critico Gianluca rkc Carboni.

Per il 2025 sono previsti ‘Dioverso’, scritto con Emiliano Pagani con i disegni di Nicola Perugini, iconoclasta e golardica parodia delle storie di multiverso, e la graphic novel tratta dall’album cult dei Timoria ‘Viaggio senza vento’, insieme al fondatore della band Omar Pedrini e al disegnatore Andrea Manfredini, oltre a un saggio sulla saga cinematografica di ‘Predator’, a sei mani con Gianmarco Bonelli e Guglielmo Favilla, ancora pubblicato da Weird Book.

Samuel Stern: dal 29 luglio il numero 45, ‘Ritorno al girone’

0
Samuel Stern: dal 29 luglio il numero 45, ‘Ritorno al girone’

Esce in edicola con Bugs Comics il 29 luglio il numero 45 dell’acclamata serie horror a fumetti ‘Samuel Stern’, intitolato ‘Ritorno al girone’. Si tratta dell’attesissimo sequel del numero 8 della collana, ‘Il secondo girone’, che vede il ritorno dello sceneggiatore – oltre che giornalista e critico cinematografico – Andrea Guglielmino ai testi, e del disegnatore Stefano Manieri.

La trama riprende esattamente dalla fine dell’albo precedente operando poi un salto nel tempo per traghettare i personaggi nel presente di Samuel Stern, sul cui capo pende la minaccia di un’imminente Apocalisse.

Sarà infatti l’ultimo albo prima di un ciclo di 12 numeri in stretta continuity tra loro, che porteranno una rivoluzione nel mondo dell’esorcista di Edimburgo.

Tornano personaggi iconici come Madame Luthère, la maitresse del bordello freak dal nome dantesco, e i suoi pittoreschi abitanti come Matka, la donna senza bocca, il nano Lautrec e il gigante Bumbo, la ragazza piumata Shula, ma soprattutto Astra, gemella siamese incinta, privata della sua controparte e in balia di un pericoloso demone particolarmente ostico da scacciare, il problematico David, in procinto di iniziare una nuova vita, e l’ambiguo medico Dottor Stimmler, particolarmente interessato alle loro sorti.

Samuel e il suo amico fraterno, Padre Duncan, saranno di nuovo messi di fronte a conflitti che sembrano insormontabili.

“Questa storia mi gira in testa da tre anni – dice Guglielmino – i suoi semi erano piantati già all’interno de ‘Il secondo girone’, proprio come un gemello saprofita, o un demone che cresceva giorno dopo giorno. Potete immaginare quanto ci sia legato, dato che il ‘girone’ rappresentava il mio esordio ufficiale nel mondo del fumetto da edicola. Credo che i lettori se ne renderanno conto, mentre la leggono. Non è stato facile approcciare a un sequel: bisogna proporre qualcosa di nuovo e sorprendere il lettore, ma al contempo farlo sentire a casa. E’ una storia corale, ricca, complessa, e a differenza de ‘Il secondo girone’ che seguiva le regole del teatro aristotelico per unità di tempo, luogo e spazio, qui ci spostiamo spesso su tutte le coordinate. E’ stata una sfida, come del resto ogni storia di Samuel Stern che mi è capitato di scrivere. Fortunatamente potevo contare sull’arte di Stefano Manieri con cui ormai ci conosciamo e ci capiamo al volo”.

“Tornare al girone è stato emozionante – dichiara Stefano Manieri – Nel corso di questi tre anni abbiamo costantemente parlato dalla storia con Andrea, non ci siamo mai fermati, anche nella fase in cui lui stava ancora lavorando al soggetto. Al contrario della prima volta, conoscevo in anticipo tutti i punti cardinali della storia e i colpi di scena. Madame e tutti gli abitanti del girone sono rimasti nel nostro cuore, come se fossero dei nostri amici a cui avevamo fatto la promessa di tornare a trovarli. Anche i lettori ci hanno molto supportato. Tra me e Andrea c’è un rapporto simbiotico, ci capiamo al volo, tanto che a volte a lui basta scrivere due righe in sceneggiatura e tutto viene da sé, e questo ci ha molto aiutati. Se vogliamo, è una storia più action rispetto alla prima, in cui ho cercato di mantenere aspetti peculiari del mio tratto, come i chiaroscuri, ma aggiungendo sintesi e dinamismo. Vi assicuro che in questa storia non accade mai quello che vi aspettereste!”

Samuel Stern n°8, in edicola dal 30 giugno, scritto da Andrea Guglielmino

0

“Quando una vita umana è in gioco, quando forse, per la prima volta, non tutto è bianco o nero, potrebbe non essere così semplice scegliere tra le due facce della medaglia”. Un’altra avventura per il fumetto edito da Bugs Comics, Samuel Stern che, anche in questa occasione, si troverà ad affrontare forze demoniache insieme a padre Ducan.

Le avventure del libraio di Edimburgo continuano con il numero 8, Il secondo Girone, in edicola dal prossimo 30 giugno, con i disegni di Stefano Manieri. In questo albo vedremo l’esordio come sceneggiatore sulla testata, di Andrea Guglielmino, giornalista, saggista e critico cinematografico, dall’eclettico curriculum. “I lettori troveranno tante citazioni cinematografiche nella storia – promette– ma lascio a loro il piacere di scoprirle”.

Laureato in Filosofia con indirizzo antropologico e storico-religioso. Lavora come vice Capo Servizio nella redazione del portale di notizie cinematografiche ‘CinecittàNews’, daily ufficiale di Istituto Luce Cinecittà, e come redattore esperto presso la rivista ‘8 ½-Numeri, visioni e prospettive del cinema italiano. Come sceneggiatore di fumetti collabora regolarmente con Bugs Comics per le riviste Mostri, Alieni e Gangster e per il mensile horror da edicola ‘Samuel Stern’, di cui è direttore responsabile.

Nel suo curriculum molti premi, tra i quali quello per il racconto ‘Maniaci seriali’ che si è aggiudicato il primo premio al concorso ‘Dipendenze’ indetto dalla casa editrice MdS nel 2017, e il premio Domenico Meccoli Scriveredicinema 2015 per il saggio ‘Antropocinema – La saga dell’uomo attraverso i film di genere’Samuel Stern ha recentemente vinto, nell’ambito del premio Coco 2020 speciale MegaNerd, come fumetto rivelazione dell’anno!

“Siamo molto soddisfatti di come Samuel stia procedendo nel suo percorso editoriale – commenta Gianmarco Fumasoli, direttore editoriale di Bugs Comics e padre di Samuel Stern insieme a Massimiliano Filadoro – e di come sia stato accolto dai lettori, che hanno dato vita a una community appassionata che cresce di mese in mese. L’entusiasmo che ogni giorno mettiamo in campo nel nostro lavoro e il sostegno dei nostri lettori faranno in modo che si superi il momento difficile che il paese sta vivendo e si ritorni a crescere assieme al nostro amato libraio di Edimburgo”.

Samuel L. Jackson: la sua carriera a cartoni animati

Samuel L. Jackson: la sua carriera a cartoni animati

In occasione dell’uscita al cinema di The Hateful Eight, vi proponiamo una serie di illustrazioni realizzate da Jeff Victor che rappresentano Samuel L. Jackson e l’evoluzione dei suoi personaggi al cinema, dall scienziato di Jurassic Park al confederato dell’ultimo film di Quentin Tarantino.

Leggi la recensione di The Hateful Eight

[nggallery id=2475]

Samuel L. Jackson: il suo Avenger preferito è Black Widow

0
Samuel L. Jackson: il suo Avenger preferito è Black Widow

Samuel L. Jackson ha dichiarato che il suo Avenger preferito è Black Widow, la Vedova Nera interpretata da Scarlett Johansson.

Durante un’intervista con THR, l’attore ha risposto alle domande del pubblico e tra queste c’era anche “chi è il tuo Avenger preferito?”. Dopo una risposta ironica, in cui Jackson dice che il suo preferito è Nick Fury perché è interpretato da lui, l’attore ha detto “in realtà è Black Widow”.

Ecco il video dell’intervista:

https://twitter.com/THR/status/1249408442562945025?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1249408442562945025&ref_url=https%3A%2F%2Fheroichollywood.com%2Fsamuel-l-jackson-avengers-favorite%2F

Samuel L. Jackson fa parte del Marvel Cinematic Universe dall’inzio. Lui è il protagonista della scena post credits di Iron Man, del 2008, e nel sequel, Iron Man 2, del 2010, fa parte proprio del cast e già lì viene affiancato da Scarlett Johansson che fa esordire nel MCU Natasha Romanoff. Scopriremo solo poi che il primo è il capo dello S.H.I.E.L.D. e la seconda una ex spia sovietica in forze all’organizzazione che lavora per la sicurezza internazionale.

Nel corso della storia, il personaggio è stato fondamentale in diversi momenti del MCU, come durante le vicende di The Winter Soldier, ma anche alla fine di Infinity War, dove richiama Captain Marvel che salverà Tony Stark dallo spazio profondo.

Fonte: THR

Samuel L. Jackson: ecco quanti film Marvel gli restano da contratto

0

Samuel L. JacksonArriverà tra qualche settimana sui nostri schermi nei panni di Valentine, il super villain di Kingsman The Secret Service, però tutti conosciamo e amiamo Samuel L. Jackson nei suoi panni di Nick Fury, personaggio dell’Universo Cinematografico Marvel. L’attore, come tutti i suoi colleghi del gruppo, ha firmato un contratto multi film con lo Studio, e ha rivelato che ormai gli restano soltanto altri due film da accordi.

“Ho da solo altri due film da contratto. Quindi per me potrebbe finire a meno che non ci sia un’estensione”.

Che ne pensate? Vi piacerebbe vedere per più tempo Samuel L. Jackson nei panni di Nick Fury?

Fonte: IGN via CBM

Samuel L. Jackson: ancora Nick Fury se i soldi saranno abbastanza

0

Samuel L. Jackson è l’uomo del momento a Hollywood. Mentre si avvicina l’uscita di Glass, al cinema, che lo vedrà tornare a interpretare Elijah Price, il suoervillain presentato al pubblico in Unbreakable, l’attore sarà presente anche in Captain Marvel, il prossimo marzo, nei panni di Nick Fury, il personaggio che interpreta nell’Universo Marvel.

Captain Marvel segna la fine del contratto a nove film di Samuel L. Jackson con i Marvel Studios, ma l’attore settantenne non è pronto a lasciare il ruolo di Nick Fury. Ma il suo coinvolgimento nel Marvel Cinematic Universe potrebbe costare allo studio un po’ più del previsto.

Parlando con The Hollywood Reporter, Jackson ha discusso del suo rapporto con la Marvel, risalente all’uso non autorizzato della sua immagine nella serie di fumetti di The Ultimates, che ha portato all’ormai noto contratto a nove immagini, iniziato con un cameo nella scena post credits di Iron Man del 2008.

Il Fury di Samuel L. Jackson è poi diventato parte del tessuto connettivo del MCU, con le successive apparizioni contano Iron Man 2, Thor, Capitan America: Il primo vendicatore, The Avengers, Capitan America: The Winter Soldier, Avengers: Age of Ultron, Avengers: Infinity War e l’imminente Captain Marvel. Per quest’ultimo, ambientato nel 1995, il personaggio sarà un giovane agente dello S.H.I.E.L.D., con l’aiuto di effetti “de-aging” che mimano l’aspetto che il volto di Jackson aveva nel film del 1998, The Negotiator.

Avengers: Endgame, Samuel L. Jackson conferma una teoria nota

Anche se non apparirà in Avengers: Endgame ad aprile, Jackson ha già completato le riprese di Spider-Man: Far From Home in arrivo a luglio, e non ha intenzione lasciare il ruolo di Fury.

“Potrei essere l’Alec Guinness dei film Marvel”, ha scherzato, ma tutto potrebbe ridursi a quello che gli studios sono disposti a pagare. Con un patrimonio netto di 220 milioni e 13 miliardi guadagnati al botteghino globale, l’attore, secondo quanto riferito, è stato pagato 5 milioni per il suo ruolo nel Kong: Skull Island del 2017, e forse più per Glass.

Jackson è consapevole del suo valore e del suo fascino ed è curioso di vedere come si svolgeranno i futuri negoziati con lo studio. “Il il coltello dalla parte del manico” ha detto, e sebbene non sia frequente sentirlo dire da un attore con questa schiettezza, ha perfettamente ragione.

Samuel L. Jackson: 10 cose che non sai sull’attore

0
Samuel L. Jackson: 10 cose che non sai sull’attore

Samuel L. Jackson è uno di quegli attori che ha fatto letteralmente la storia del cinema. Sono tanti i ruoi memorabili da lui interpretati, aiutando a far diventare diversi film dei veri e propri cult in tutto il mondo. Questo attore ha sempre dato il massimo e ha combattutto per poter recitare nei film che lo hanno fatto diventare un’icona (come è successo per Pulp Fiction), costruendosi una carriera solida e concreta.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Samuel L. Jackson.

Samuel L. Jackson: i suoi film

 

1. Ha recitato in celebri film. Samuel L. Jackson debutta nel mondo della recitazione nel 1972 con il film Together for Days, per continuare a recitare in Exterminator (1980), Ragtime (1981) e Il principe cerca moglie (1988). Successivamente, l’attore appare in Seduzione pericolosa (1989), Quei bravi ragazzi (1990), Giochi di potere (1992), Jurassic Park (1993), Pulp Fiction (1994), Die Hard – Duri a morire (1995) e Jackie Brown (1997). La sua carriera continua l’ascesa grazie a film come seconda trilogia di Star Wars: La minaccia fantastma (1999), L’attacco dei cloni (2002) e La vendetta dei Sith (2005). Recita poi in Unbreakable – Il predestinato (2000), Kill Bill: Volume 2 (2004), Snakes on a Plane (2006) e Iron Man 2 (2010). Tra i suoi ultimi film si citano The Avengers (2012), Django Unchained (2012), Oldboy (2013), Captain America: The Winter Soldier (2014), Kingsman – Secret Service (2014), The Hateful Eight (2015), The Legend of Tarzan (2016), Kong: Skull Island (2017), Glass (2019), Captain Marvel (2019), Spider-Man: Far From Home (2019), Shaft (2019), Spiral – L’eredità di Saw (2021) e Hitman’s Wife’s Bodyguard (2021).

2. Samuel L. Jackson è anche doppiatore e produttore. Oltre al suo ruolo di attore, che lo ha portato anche a recitare per il piccolo schermo, in serie come Spenser (1986-1987), Un uomo chiamato Falco (1989), Ghostwriter (1992) e Agents of S.H.I.E.L.D. (2013-2014), Samuel L. Jackson ha vestito anche i panni del doppiatore e narratore, lavorando ai film Gli Incredibili – Una “normale” famiglia di supereroi (2004), Bastardi senza gloria (2009), Astro Boy (2009), Turbo (2013) e Gli Incredibili 2 (2018). Inoltre, Jackson ha lavorato alla produzione di alcuni film come La baia di Eva (1997), Codice 51 (2001), Cleaner (2007) e Fury (2012) e di alcune mini-serie come Afro Samurai (2007) e Enslaved (2020).

Samuel L. Jackson in Pulp Fiction

3. Ha lavorato in Pulp Fiction dopo non essere stato scelto per Le Iene. Nel corso della sua carriera, Jackson ha fatto molti provini e uno di questo era per poter lavorare nel film di Tarantino Le Iene. Al di là del fatto di aver letto le sue battute con il regista in persona senza aver capito che il film era suo, non venne preso per quel film ma venne tenuto in considerazione per Pulp Fiction, film per il quale Tarantino stava scrivendo una parte apposita per lui. Al momento di realizzare questo, però, Jackson stava quasi per perdere il personaggio in favorie di Paul Calderón, che stupi regista e produzione con un provino pazzesco. Capendo che il suo ruolo era in pericolo, Jackson tornò per ripetere il suo provino comportandosi come il suo personaggio e guadagnano a pieno titolo l’ingaggio.

samuel l. jackson

Samuel L. Jackson in Django Unchained

4. Il personaggio di Stephen è stato scritto appositamente per lui. Nel 2013 Jackson e Quentin Tarantino hanno dato vita alla loro quinta collaborazione. Il film è Django Unchained, facente parte della trilogia del revisionismo storico e incentrato sullo schiavismo degli afroamericani negli Stati Uniti dell’Ottocente. Jackson ricopre il personaggio di Stephen, braccio destro dello spietato proprietario terriero Calvin Candie. Come già avvenuto per Pulp Fiction, anche in questo caso Tarantino scrisse il personaggio pensando proprio a Jackson.

Samuel L. Jackson in Star Wars

5. Samuel L. Jackson avrebbe voluto tornare in Star Wars. Quando venne dato l’annuncio che una nuova trilogia di Star Wars avrebbe preso vita, Samuel L. Jackson dichiarò subito la sua volontà di poter ritornare in quel mondo. Anche se il suo personaggio non fa una bella fine in La vendetta dei Sith, l’attore ha legittimamente pensato che magari il suo personaggio sarebbe potuto tornare in altre vesti, magari anche sotto forma di ologramma. Mace Windu, lo Jedi da lui interpretato, è però presente soltanto con un breve cameo nel terzo film della trilogia sequel, ovvero Star Wars IX – L’ascesa di Skywalker.

Samuel L. Jackson è Nick Fury

 

6. Samuel L. Jackson vuole esplorare il passato di Fury. Negli ultimi anni, Jackson è entrato nell’immaginario comune, soprattutto dei più giovani, grazie alla sua interpretazione di Nick Fury, vestendone i panni più volte. Durante un’intervista in occasione dell’uscita di Captain Marvel, l’attore ha rivelato “Mi piacerebbe parlare dei suoi record al servizio dell’organizzazione e del fatto che ha lavorato come spia per un po’ di tempo. Dov’era, cosa stava facendo, come ha incontrato questa persona in particolare? Sappiamo che ad un certo punto della sua vita ha conosciuto Natasha Romanoff… insomma, vorrei esplorare un po di quel passato, oppure sapere cosa ha fatto dopo gli eventi di Captain America: Winter Soldier quando è stato incaricato di andare in Europa e scoprire cosa stava succedendo.”

7. Non è pronto a lasciare il ruolo di Nick Fury. Dopo nove film, Captain Marvel ha segnato la fine del contratto di Jackson con i Marvel Studios, ma l’attore non è pronto ad abbandonare il suo personaggio che, è apparso per l’ultima volta in Spider-Man: Far From Home. Tuttavia, l’attore è già stato confermato nei panni del personaggio per il sequel di Captain Marvel e per la miniserie Marvel’s Secret Invasion, che sarà disponibile su Disney+.

Samuel L. Jackson Nick Fury

Samuel L. Jackson: chi è sua moglie

8. Samuel L. Jackson è sposato da quasi 40 anni. Non sono molti i matrimoni davvero longevi nella storia di Hollywood, ma quello tra Samuel L. Jackson e LaTanya Richardson lo è per davvero. I due si sono sconosciuti quando andavano al college, per poi sposarsi nel 1980. Dal loro amore è nata una figlia nel 1982, di nome Zoe, che è diventata una produttrice cinematografica e televisiva. Di loro, Jackson ha detto di essere stato formato, insieme alla nonna, la mamma e la zia, apprendendo valori importanti come il saper ascoltare e l’essere gentile.

9. È andato in rehab grazie alla sua famiglia. L’attore di recente ha ammesso di aver fumato un certo quantitativo di crack tra gli anni ’80 e ’90 mentre si trovava a vestire i panni del sostituto di Charles Dutton nello spettacolo di Broadway The Piano Lesson. Mentre lo spettacolo si svolgeva, Jackson si fermava tutte le sere sui gradini del teatro a fumare crack, facendola diventare un’abitudine. Ma quando la moglie e la figlia lo hanno trovato in cucina riverso sul pavimento, hanno insistito perche l’attore andasse in rehab, accettando ed rimanendone fuori da allora.

Samuel L. Jackson Instagram

10. Ha un profilo Instagram seguitissimo. Se c’è un attore con un profilo Instagram molto seguito, quell’attore è Samuel L. Jackson. L’attore, infatti, ha aperto un proprio account ufficiale che è seguito da qualcosa come 7.5 milioni di persone. La sua bacheca pullula di post che lo vedono protagonista di momenti lavorativi e di divertimento, ma sono diversi anche quelli dedicati alla sua famiglia e ai suoi colleghi.

Fonti: IMDb, The Hollywood Reporter, Biography

Samuel L. Jackson: “Non sono Laurence Fishburne!”

0
Samuel L. Jackson: “Non sono Laurence Fishburne!”

Il giornalista del canale KTLA Sam Rubin l’ha combinata grossa con la persona sbagliata; ecco come si può riassumere il fatto accaduto durante un’intervista, tra il reporter e Samuel L. Jackson, per la promozione di Robocop (Qui la nostra recensione).

Tra una domanda e un’altra Rubin chiede a Jackson che riscontri ha ricevuto per lo spot andato in onda durante il Super Bowl (riferendosi allo spot KIA con Laurence Fishburne), Jackson, inizialmente perplesso, risponde poi al giornalista tra l’offeso e l’ironico. Il fatto,tutto da ridere, lo potete vedere qua sotto insieme alle scuse di Sam Rubin e allo spot Kia incriminato.

[iframe width=”560″ height=”315″ src=”//www.youtube.com/embed/ToaHQI9X5RI” frameborder=”0″ allowfullscreen][/iframe]

[iframe width=”560″ height=”315″ src=”//www.youtube.com/embed/MAUvtEr0Zaw” frameborder=”0″ allowfullscreen][/iframe]

[iframe width=”560″ height=”315″ src=”//www.youtube.com/embed/_SGX606H8T4″ frameborder=”0″ allowfullscreen][/iframe]

Fonte: The Wrap

Samuel L. Jackson: “Non credo che Black Panther cambierà Hollywood”

0

Black Panther sarà anche stato un successo al box office americano e avrà segnato un momento storico per la cultura del paese, eppure secondo Samuel L. Jackson non sembra volersi accodare all’entusiasmo generale che circonda il cinecomic di Ryan Coogler uscito nelle sale lo scorso febbraio.

Non sono sicuro che la Black Panther cambierà la dinamica delle storie degli afroamericani raccontate a Hollywood e accettate in tutto il mondo“, ha confessato l’attore in una recente intervista.

È un action d’avventura con protagonisti uomini e donne afroamericani, ed è un genere di film che funzionerà sempre perché tutti amano vedere un eroe sullo schermo. Tuttavia non tutti amano nello stesso modo il dramma dell’esperienza di vita di qualcuno – ed è il motivo per cui esiste una categoria separata per i film stranieri nella stagione dei premi -perché è percepito in modo diverso. Una volta che smetteremo di percepirli come tali e li vedremo soltanto come buoni film e verranno poi riconosciuti nella stessa categoria, allora potremo parlare di cambiamento“.

Black Panther: recensione del film con Chadwick Boseman

Che ne pensate? Siete d’accordo con quanto dichiarato dall’attore?

Vi ricordiamo che Samuel L. Jackson sarà impegnato nei prossimi mesi con le riprese di Captain Marvel, il primo cinecomic dei Marvel Studios con protagonista una supereroina donna, e tornerà nuovamente nei panni di Nick Fury.

Insieme a lui il premio oscar Brie Larson (che nel film sarà la protagonista Carol Danvers), DeWanda Wise, Jude Law e Ben Mendelson.

Su Captain Marvel Jackson ha confessato che “Torneremo indietro per incontrare Captain Marvel in una storia più originale. Vedrete Nick Fury con la faccia di un altro, qualcuno con due occhi, quindi è un grosso problema. Vedrete. È prima della ferita dell’occhio, quindi non avrà nessuna benda sull’occhio.”

Captain Marvel: Samuel L. Jackson rivela come sarà Nick Fury

Samuel L. Jackson: “Nick Fury e Black Panther si incontreranno prima o poi”

0

Come dichiarato dallo stesso Samuel L. Jackson di recente, l’attore avrebbe voluto un incontro fra Nick Fury e T’Challa già in Black Panther, il film uscito nelle sale lo scorso Febbraio: “Continuavo a chiedere ‘allora, quand’è che vado nel Wakanda?’ e loro scrollavano la testa… Voglio dire, Nick Fury conosce ogni cosa sul pianeta, deve sapere anche del Wakanda. Mi sarebbe piaciuto esserci… Magari prima o poi ci andrò.”

Ora però sembra che i Marvel Studios abbiano effettivamente pianificato questa “reunion” dopo il suggerimento di Jackson, e questa è stato il suo commento in merito:

Mi hanno detto ‘Si, Nick Fury e Black Panther si incontreranno da qualche parte, ma non qui“. Indecifrabile e piuttosto vago no? Che ne pensate?

Samuel L. Jackson voleva essere in Black Panther

Protagonista della scena post credits di Avengers: Infinity WarSamuel L. Jackson potrebbe essere tra i personaggi che torneranno nel MCU in Avengers 4, anche se lo vedremo sicuramente in Captain Marvel, ambientato negli anni ’90.

L’attore che interpreta Nick Fury ed è a bordo del progetto Marvel Studios dal Iron Man(2008), ha parlato con Vulturespiegando cosa crede di aver intuito sul finale del film:“Chi è davvero morto e chi è davvero in preda al vento della cenere Marvel, non so, ma so che c’è una soluzione che non mi hanno detto, solo perché io so com’è Captain Marvel e cosa rappresenta.”

Sembra chiaro che, sebbene non sappia quale sia la soluzione scelta dalla Marvel, la sua partecipazione a Captain Marvel gli dà qualche elemento di vantaggio per capire come si evolverà la storia in Avengers 4.

Fonte: ET

Samuel L. Jackson: “La Marvel sa come fare i film a differenza della DC”

0

Samuel L. JacksonIn occasione della promoziona del suo ultimo film l’attore Samuel L. Jackson ha parlato del successo dei CineComics Marvel e della rivalità con l’Universo DC Comics. Ebbene l’attore rivela che secondo lui la Marvel ha compreso come realizzare i film a differenza del competitor:

L’Universo Marvel è enorme. Ci sono non so quante migliaia di personaggi che possono sfruttare. A mio parere la Marvel ha trovato una strada per rendere questi film accessibili al pubblico come non è riuscita la DC. Non so esattamente perchè, non capisco come mai la persone non siano altrettanto eccitate per Batman o Superman.

Forse l’attore dimentica che la DC ha già dato tanto alla storia del cinema con i film di Donner,  o i film di Burton e non ultimo quelli di Christopher Nolan, che hanno ben poco da invidiare ai film Marvel. E voi, cosa ne pensate?

Samuel L. Jackson, intervista a Mr. Glass

0
Samuel L. Jackson, intervista a Mr. Glass

Oltre a M. Night Shyamanal abbiamo intervistato anche Samuel L. Jackson, l’attore che in Glass interpreta Elijah Price, ci ha rivelato come è stato ritornare per questo terzo capitolo, Glass.

Nel film Elijah Price è ricoverato nel reparto psichiatrico dell’ospedale di Raven Hill da quando il pubblico lo ha visto confessare orgogliosamente i suoi crimini alla fine di Unbreakable – Il Predestinato e rivelarsi nei panni del super-cattivo Mr. Glass.

Se Unbreakable – Il Predestinato analizzava un uomo la cui modesta percezione di sé lo aveva reso incapace di comprendere il suo vero potere e Split esplorava il potere letale di un mostro generato da una mente traumatizzata, Glass scava fino alle radici stesse del concetto di identità, chiedendosi se noi siamo oggettivamente chi siamo o se invece sia la nostra mente a plasmare e, in definitiva, a determinare la nostra realtà fisica. Se crediamo di essere supereroi, lo siamo davvero, anche se si tratta di una illusione?

Elijah Price/Mr. Glass  – Samuel L. Jackson

Elijah Price è ricoverato nel reparto psichiatrico dell’ospedale di Raven Hill da quando il pubblico lo ha visto confessare orgogliosamente i suoi crimini alla fine di Unbreakable – Il Predestinato e rivelarsi nei panni del super-cattivo Mr. Glass. Costretto ora permanentemente sulla sedia a rotelle, è stato pesantemente sedato per gran parte della sua reclusione, nel tentativo di tenere a freno la sua mente ipnotica. All’inizio della sua permanenza, infatti, era stato capace di disattivare l’intera rete elettrica dell’ospedale.

Quando lo rivediamo per la prima volta in Glass, non è che un surrogato di ciò che era prima, una sorta di fantasma dallo sguardo assente, che non si accorge nemmeno della presenza della madre nella stanza e men che meno risponde alle sue domande. Ma diventa subito chiaro come dietro a quegli occhi spenti si nasconda ben altro. “È praticamente lo stesso di prima”, spiega Samuel L. Jackson. “Elijah è ancora un grande calcolatore, un acuto osservatore, è ancora forte. Ha solo vissuto in isolamento, ma questo gli ha permesso di avere molto più tempo per formarsi delle opinioni, per elaborare piani, per approfondire ulteriormente le sue convinzioni”.

L’arrivo di Dunn e Crumb offre a Price la magnifica opportunità di liberare non solo se stesso, ma anche la società, rivelando a tutti la verità, ovvero il fatto che tra noi ci siano dei superuomini, una posizione diametralmente opposta a quella della dottoressa Staple, convinta che quegli uomini siano vittime di allucinazioni. A rendere Price così pericoloso è ovviamente il fatto che nessuno sappia cos’ha in mente, finché non sarà troppo tardi.

“Elijah (Samuel L. Jackson) convive sin dalla nascita con il dolore, un dolore implacabile”, afferma Charlyane Woodard, che interpreta la madre di Price. “Questo ha avuto uno straordinario impatto su di lui. Non lo definirei né buono né cattivo, perché in fondo tutti siamo entrambe le cose, no?”

Senza dubbio, uno degli aspetti più riusciti del film sul piano narrativo è il graduale cambiamento della nostra percezione di Price. Il personaggio è sempre lo stesso, siamo noi che cominciamo a vederlo sotto una nuova luce. “Vedere un personaggio relegato ai margini diventare l’eroe, essere addirittura il personaggio che dà il nome al film, è molto gratificante per il pubblico”, sottolinea Shyamalan. “Si fa il tifo per lui, nonostante alcune delle sue azioni siano ignobili”.

Interpretato da Samuel L. Jackson, James McAvoy, Bruce Willis e dall’attrice vincitrice del Golden Globe Sarah Paulson, Glass porta avanti le vicende narrate in Unbreakable – Il Predestinato (2000) e Split (2016), entrambi scritti e diretti dallo stesso Shyamalan. Glass vede David Dunn all’inseguimento dell’identità sovrumana di Kevin Wendell Crumb, ovvero la Bestia, in un susseguirsi di incontri sempre più pericolosi. Elijah Price, noto anche con lo pseudonimo de “l’Uomo di Vetro”, emergerà dall’ombra in possesso di segreti decisivi per entrambi gli uomini.

Samuel L. Jackson vuole partecipare ai nuovi Star Wars!

0

La nuova trilogia annunciata di Star Wars ha innalzato gli animi di addetti ai lavori e fan, come in questo caso. Infatti, Samuel L. Jackson sembra davvero entusiasta per la notizia di un’altra trilogia,

Samuel L. Jackson vuole esplorare ancora il passato di Nick Fury

0
Samuel L. Jackson vuole esplorare ancora il passato di Nick Fury

Intervistato da Cinemablend in occasione dell’uscita di Captain Marvel – film che lo vede protagonista al fianco di Brie LarsonSamuel L. Jackson ha avuto modo di parlare del passato, finora inedito, di Nick Fury e dei momenti che vorrebbe veder realizzati nel futuro del MCU viaggiando nell’intrigante percorso del leader dello S.H.I.E.L.D.

Mi piacerebbe parlare dei suoi record al servizio dell’organizzazione e del fatto che ha lavorato come spia per un po’ di tempo. Dov’era, cosa stava facendo, come ha incontrato questa persona in particolare? Sappiamo che ad un certo punto della sua vita ha conosciuto Natasha Romanoff…insomma, vorrei esplorare un po di quel passato, oppure sapere cosa ha fatto dopo gli eventi di Captain America: Winter Soldier quando è stato incaricato di andare in Europa e scoprire cosa stava succedendo.

La prospettiva di Jackson non sembra del tutto irrealizzabile, considerando che i prossimi progetti dei Marvel Studios prevedono lo standalone prequel su Vedova Nera (dunque sarebbe possibile considerare un cameo, o forse qualcosa di più, di Fury durante il periodo di scontri tra URSS E Stati Uniti), e da tempo si parla di una serie spin-off dedicata al Soldato d’Inverno e Falcon (la cui ambientazione non è ancora chiara, ma chissà se rispetterà la cronologia del MCU o tornerà indietro in un’epoca diversa).

Di certo dopo Captain Marvel conosceremo una pagina di storia del personaggio che non avevamo mai visto prima nel corso dell’universo condiviso, direttamente negli anni Novanta dove la trama del cinecomic sulla supereroina Carol Danvers è situata. È anche vero che dopo Winter Soldier l’unico sguardo “contemporaneo” che abbiamo avuto su Fury risale alla scena post credits di Avengers: Infinity War, e da allora non ci sono state più notizie a riguardo…

Samuel L. Jackson, intervista a Mr. Glass

Vi ricordiamo che Jackson sarà presto nelle sale con Captain Marvel, diretto da Anna Boden e Ryan Fleck e atteso il 6 marzo 2019.

CORRELATI:

Il cast ufficiale: Brie LarsonSamuel L. JacksonBen MendelsohnDjimon HounsouLee PaceLashana LynchGemma ChanAlgenis Perez SotoRune TemteMcKenna GraceClark GreggJude LawAnnette Bening.

La sinossi:

Basato sul personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una guerra galattica tra due razze aliene, è lì che l’eroina interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia dell’universo cinematografico Marvel.

Captain Marvel: il passato di Nick Fury nella nuova clip

Fonte: Cinemablend

Samuel L. Jackson vuole che il mondo sappia che Mace Windu “non è morto”

0

Samuel L. Jackson ha rubato la scena nella trilogia prequel di Star Wars nei panni del Maestro Jedi Mace Windu, che è stato responsabile della decapitazione di Jango Fett e della trasformazione del Cancelliere Palpatine nel mostruoso Imperatore durante il loro scontro.

Quella lotta si conclude con uno scontro di Anakin Skywalker che taglia il braccio di Windu prima di lanciarlo verso una caduta che plausibilmente porta alla sua morte. Jackson ha detto in innumerevoli occasioni che gli sarebbe piaciuto tornare nel mondo di Star Wars. Parlando con Empire Online (tramite SFFGazette.com) Samuel L. Jackson ha dichiarato che almeno per lui, la porta è molto aperta riguardo al riprendere il ruolo in un futuro non troppo lontano.

Alla domanda del sito su cosa abbia da dire sulla scena della morte di Windu, l’iconico attore ha risposto: “Non è morto!” E così i giornalisti hanno cercato di ottenere di più da lui – ad esempio se gli sarebbe piaciuto recitare in un film spin-off o in una serie TV Disney+ – e, a questo, Jackson ha semplicemente detto: “Tutto, sì!”. Chiaramente, la prospettiva di interpretare nuovamente il Maestro Jedi lo eccita moltissimo!

Per quanto improbabile possa sembrare, c’è speranza che Jackson ritorni, qualcosa che è evidente dai rispettivi ritorni di Ewan McGregor e Hayden Christensen a Star Wars negli ultimi anni.

Iscriviti a Disney+ per guardare i migliori contenuti Disney, Pixar e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

Samuel L. Jackson voleva essere in Black Panther

0
Samuel L. Jackson voleva essere in Black Panther

È sembrato strano a tutti i fan Marvel quando è stato annunciato che Samuel L. Jackson, interprete di Nick Fury nell’Universo Condiviso, non avrebbe preso parte a Black Panther. Strano perché nel primo film dello Studio all black veniva escluso il personaggio di colore che più era stato amato dai fan e che aveva avuto maggiore impatto in assoluto sull’Universo stesso.

Ospite al The Ellen DeGeneres Show, anche l’attore, che abbiamo visto nella scena post credits di Avengers: Infinity War, ha confessato che gli sarebbe piaciuto essere nel film. Ecco cosa ha dichiarato l’attore:

“Continuavo a chiedere ‘allora, quand’è che vado nel Wakanda?’ e loro scrollavano la testa… Voglio dire, Nick Fury conosce ogni cosa sul pianeta, deve sapere anche del Wakanda. Mi sarebbe piaciuto esserci… Magari prima o poi ci andrò.”

Dopo la scena post-credits di Infinity War, che ancora una volta lo fa artefice dell’Universo Condiviso (il suo SOS a Captain Marvel potrebbe salvare la galassia e la Terra), ci aspettiamo di vederlo di nuovo in Avengers 4, mentre sappiamo con sicurezza che lo incontreremo nel film con Brie Larson, in una versione più giovane e ingenua.

La prima sinossi di Avengers 4“Il culmine di 22 film interconnessi, il quarto film della saga degli Avengers porterà gli spettatori a essere testimoni di un punto di svolta di un viaggio epico. I nostri amati eroi capiranno davvero quanto è fragile questa realtà e i sacrifici che devono essere fatti per sostenerla.”

Avengers 4: il titolo ufficiale dovrebbe spaventare i fan

CORRELATI:

Avengers 4 è ancora un grande mistero. Il film sarà diretto dai Fratelli Russo ma non sappiamo ancora da chi sarà composto il cast né di cosa parlerà il film. Le dichiarazioni di Kevin Feige in merito hanno reso molto chiaro il fatto che il titolo ufficiale del film rappresenta spoiler per Avengers Infinity War, per cui non sarà rivelato fino all’uscita al cinema del film che conclude la Fase 3 dei Marvel Studios.

Samuel L. Jackson tornerà come Nick Fury in Thor Ragnarok?

0
Samuel L. Jackson tornerà come Nick Fury in Thor Ragnarok?

Nick FuryL’ultima volta che abbiamo visto il Nick Fury di Samuel L. Jackson sul grande schermo è stato quando l’ex direttore dello SHIELD ha dato a Vedova Nera le coordinate dell’ultimo avvistamento di Hulk sulla Terra, in Avengers Age of Ultron.

Sembra che Fury tornerà a farsi vedere in Thor Ragnarok, anche se la notizia non è ufficiale.

Jackson è infatti impegnato nelle riprese di Kong: Skull Island in Australia, proprio nei pressi dei Village Roadshow Studios dove si svolgono le riprese del terzo film su Thor. Con lui c’è anche Tom Hiddleston, che tornerà nei panni di Loki.

Che vi aspettate dall’eventuale presenza di Nick Fury nel film?

Apparso per la prima volta nel 2010 in Iron Man 2, il personaggio si è fatto strada nei cuori dei fan soprattutto alla straordinaria interpretazione che ne ha dato Jackson. L’abbiamo poi visto in Thor e in Captain America Il Primo Vendicatore. In The Avengers è lui a formare la squadra di eroi più potenti della Terra e con la sua finta morte in Captain America The Winter Soldier ha contribuito a sradicare l’Hydra. In Age of Ultron ha ancora una volta diretto gli scapestrati eroi e forse in Thor Ragnarok Hulk avrà bisogno di lui.

Thor Ragnarok sarà diretto da Taika Waititi. Nel film torneranno, confermati per adesso, Chris Hemsworth, Tom Hiddleston, Cate Blanchett, Jaimie Alexander, Mark Ruffalo e Anthony Hopkins.

La data d’uscita è prevista per il 3 novembre 2017.

Fonte: CBM

Samuel L. Jackson tiene lezioni di recitazione on-line

Samuel L. Jackson tiene Master Class di recitazione on-line. Nella sua carriera è passato dai personaggi sconosciuti ai personaggi più popolari, prendendo parte ai film di Star Wars, al franchise Marvel ed è stato diretto da Quentin Tarantino e da Spike Lee.

A 68 anni ha preso parte a film d’azione come I Am Not Your Negro e a campagne pubblicitarie della Apple e della Capital One. Adesso vuole dedicarsi all’insegnamento come hanno già fatto Martin Scorsese, Justin Hoffman, Kevin Spacey e Shonda Rhimes.

Le lezioni cominceranno quest’inverno a novanta dollari ciascuna. Il master dura 20 lezioni. Il materiale è scaricabile online e c’è la possibilità di porre domande all’attore. Dichiara Jackson:

Nelle lezione verrà spiegato come affrontare un copione, utilizzare la voce, studiare i personaggi, migliorare le attitudini e come collaborare con le industrie del settore. Spero che gli studenti imparino che non ci sono limiti ai sogni”.

Captain Marvel: ecco come Samuel Jackson ha scoperto di essere nel film

Prossimamente vedremo Jackson anche sullo schermo: tornerà ad doppiare Frozone ne Gli incredibili 2, riprenderà il ruolo di Nick Fury in Captain  Marvel nel 2019 e quello del supervillain Elijah Prince in Glass.

Fonte: Screenrant

Samuel L. Jackson sul nuovo Star Wars: “Dovevano allenarsi di più…”

0

Samuel L. Jackson detiene il primato a Hollywood di essere l’attore ad aver partecipato al maggior numero di film che hanno incassato di più nella storia del cinema. Tra questi, ovviamente, c’è anche la seconda trilogia di Star Wars, in cui Jackson ha interpretato il maestro Jedi Mace Windu.

Ma cosa pensa un gran maestro del consiglio Jedi del nuovo film? La risposta dell’attore è stata molto diplomatica, ma si è fatto anche scappare un commento relativo al cast che, secondo lui, aveva bisogno di più allenamento con le spade laser. Detto da un maestro vorrà pure dir qualcosa!

https://www.youtube.com/watch?v=hgr0LK6HVYM

Di seguito invece ecco un’intervista all’attore in cui rievoca il suo coinvolgimento nella seconda Trilogia di Star Wars:

LEGGI LA RECENSIONE

[nggallery id=1221]

Star Wars Il Risveglio della Forza è arrivato sul grande schermo il 16 dicembre 2015 con un cast che include il ritorno di Harrison Ford, Carrie Fisher, Mark Hamill, Anthony Daniels, Peter Mayhew e Kenny Baker con le nuove aggiunte John BoyegaDaisy RidleyAdam DriverOscar IsaacAndy SerkisDomhnall GleesonLupita Nyong’oGwendoline Christie Max von Sydow.

Samuel L. Jackson sui film da Oscar: banali oppure non inclusivi

0

Che Samuel L. Jackson sia un eprsonaggio senza peli sulla lingua, non è una novità. La sua carriera è una delle più prolifiche di Hollywood e le sue scelte artistiche lasciano qualche volta a desiderare, pur riservandoci sempre collaborazioni importanti e performance notevoli.

In merito alla nuova stagione dei premi, l’attore ha parlato con The Wrap dei film che vedremo protagonisti della corsa agli Oscar e coem al solito non si è risparmiato critiche e anche osservazioni interessanti. In merito a Manchester By the Sea e a Moonlight, trai film, insieme a La la Land che stanno conquistando il cuore delle giurie di tutta Hollywood, Samuel L. Jackson ha detto: “La politica di quello che è accaduto negli ultimi anni è molto interessante qui a Hollywood. I film che hanno scelto per dirlo sono davvero magnifici sapete, Manchester by the Sea, oh mio dio, dovete vederlo, è un film meraviglioso. Ma, ehh, io credo che per qualcuno non sia un film inclusivo, sapete cosa intendo? Sono sicuro che Moonlight sarà considerato allo stesso modo. Diranno ‘Questo è un film per neri, dove sono i bianchi?’ mentre i neri diranno lo stesso di Manchester By the Sea.”

Molto più caustico è invece l’attore in merito ai classici titoli acchiappa Oscar. In particolare ha citato Collateral Beauty con Will Smith. “Ci sono tutti questi film da Oscar. Guardavo il trailer di quel film con Will Smith e ho pensato, sul serio?Un altro di quei film che ci vogliono dire ‘ Oh mi Dio la vita è bella, trova il tempo di annusare i fiori’?”. Come a dire, un altro film banale sul senso della vita.

Come al solito la sua posizione resta caustica nei confronti del funzionamento della macchina hollywoodiana, all’interno della quale però si continua a muovere con grande agilità.

Che ne pensate?

CORRELATI:

Fonte: SR

Samuel L. Jackson su Wakanda: “Se dipendesse da me sarei in ogni film Marvel”

0

Se dipendesse da Samuel L. Jackson, allora il suo personaggio Marvel Nick Fury sarebbe in ogni film della Marvel. L’attore ha parlato con Entertainment Tonight sul tappeto rosso di Secret Invasion, la nuova serie Marvel in arrivo su Disney+ che vede protagonista proprio Nick Fury. “Non lo so, è un po’ un su e giù per me, in un modo interessante“, ha detto Jackson a proposito del ruolo del personaggio nell’MCU, che interpreta sin dalla scena post-credits di Iron Man nel 2008. “Sembra che lo interpreti da sempre. Se avessi fatto a modo mio, sarei stato in ogni film Marvel perché, voglio dire, lui è Nick Fury, sa tutto quello che sta succedendo“.

Nonostante i suoi 15 anni nell’universo cinematografico Marvel, Nick Fury non è però apparso in diversi dei film dello studios, tra cui i due di Black Panther. “Sto ancora cercando di capire perché non sono mai stato a Wakanda“, ha detto Jackson. “Non mi hanno chiesto di andare, ma sto ancora cercando di arrivarci. Ho bisogno di un biglietto“. Come noto, la Marvel deve ancora annunciare ufficialmente un terzo film di Black Panther, ma se e quando ciò dovesse avvenire, potrebbe essere l’occasione buona per Jackson per recarsi nella potente nazione.

Secret Invasion: tutto quello che sappiamo sulla serie

Nella nuova serie Marvel Studios Secret Invasion, ambientata nel presente MCU, Nick Fury viene a conoscenza di un’invasione clandestina della Terra da parte di una fazione di Skrull mutaforma. Fury si unisce ai suoi alleati, tra cui Everett Ross, Maria Hill e lo Skrull Talos, che si è costruito una vita sulla Terra. Insieme corrono contro il tempo per sventare l’imminente invasione Skrull e salvare l’umanità.

Il primo episodio di Secret Invasion uscirà il 21 giugno 2023 su Disney+. Ogni episodio della miniserie di sei episodi debutterà ogni mercoledì, fino al finale il 26 luglio 2023. Lo spettacolo è interpretato da Samuel L. Jackson, Ben Mendelsohn, Cobie Smulders, Martin Freeman e Don Cheadle, tutti che riprendono i loro ruoli dai film del Marvel Cinematic Universe. La serie introdurrà anche i personaggi interpretati da Kingsley Ben-Adir, Emilia Clarke e Olivia Colman nell’MCU.

Samuel L. Jackson spiega perché preferisce interpretare Nick Fury invece di inseguire gli Oscar

0

Il fatto che Samuel L. Jackson non abbia mai vinto un Oscar per molti fan è scandaloso. Molti pensano che sia stato derubato quando ha perso contro Martin Landau che ha vinto per il suo ruolo in Ed Wood a discapito dell’interpretazione offerta da Samuel L. Jackson in Pulp Fiction di Quentin Tarantino, ma il leggendario attore non sembra stare dietro a queste cose. All’inizio di quest’anno, la star di The Avengers ha persino sottolineato che vincere un Oscar “non cambia molto la traiettoria di una carriera”. Si è sempre dimostrato incredibilmente onesto nelle sue dichiarazioni, come appunto in questo caso.

Parlando con il Los Angeles Times , Samuel L. Jackson ha spiegato perché è molto meno interessato a inseguire ruoli potenzialmente vincitori di Oscar che divertirsi a portare in vita personaggi del Marvel Cinematic Universe e dei franchise di Star Wars. “Per quanto io volessi raggiungere quel traguardo, beh sai,  pensi: ‘Beh, avrei dovuto vincere un Oscar per questo o avrei dovuto vincere per quello e non è successo’, una volta che l’ho superato molti anni fa, ormai non mi tocca ma è stato” È un grosso problema per me.”

“Mi diverto sempre ad andare agli Oscar” ha continuato  “Non vedo l’ora di ricevere un cesto regalo per essere un presentatore. [Ride] Dò cose ai miei parenti; mia figlia e mia moglie verrebbero sempre con me. È fantastico. Ma per il resto, è acqua passata”. Il mio parametro di successo è la mia felicità: sono soddisfatto di quello che sto facendo? Non sto facendo film a caccia di statue. Sai, ‘Se fai questo film, vincerai un Oscar.’ No, grazie. Preferirei essere Nick Fury…O divertirmi a essere Mace Windu con una spada laser in mano.”

Anche se è un vero peccato che Samuel L. Jackson sia stato così spesso trascurato agli Oscar, sarà per  i personaggi che ha reso iconici sullo schermo con cui alla fine sarà ricordato. L’anno prossimo vedremo Jackson interpretare Nick Fury sia in Secret Invasion che in The Marvels. Il primo metterà in primo piano l’ex Direttore dello SHIELD mentre si imbarca in una missione per salvare il mondo dagli Skrull mutaforma. Per quanto riguarda il sequel di Captain Marvel, Fury è destinato a essere una parte fondamentale dell’attesissima collaborazione di Carol Danvers con Monica Rambeau e Ms. Marvel

Samuel L. Jackson sorpreso dall’insuccesso di alcuni cinecomic

0

Samuel L. Jackson ha fatto parte dell’universo cinematografico Marvel sin dal primo giorno quando è apparso nella scena post-credits di Iron Man. Da oggi è però al cinema con un film di supereroi molto diverso da quelli che ha prodotto la Marvel Studios negli ultimi 10 anni, ovvero Glass, in cui torna a interpretare il “supercriminale” Elijah Price.

Durante un’intervista con Digital Spy, il leggendario attore ha spiegato qual è la sua percezione dei cinecomic, come ha vissuto lui l’ascesa di quello che è stato codificato in un genere e di come è sorpreso che alcuni di questi film non abbiano successo.

Samuel L. Jackson, intervista a Mr. Glass

“Ci sono sempre state cose del genere: anche quando ero un ragazzino, avevamo Buck Rogers e alcune altre cose che erano super in un altro modo, ma non solo. La maggior parte delle volte, le cose migliori tendevano ad essere film di mostri, persino le versioni giapponesi di Godzilla e Rodan, tutte queste cose, li guardo sempre anche come super film in una maniera differente. Era solo una questione di tempo prima che il resto del mondo recuperasse.”

“Sono stato un fan dei fumetti per tutta la mia vita – ha rivelato Jackson – quindi sapevo che c’era appetito da parte del pubblico verso dei film sulle cose che abbiamo letto, e che queste cose avevano uno spazio per quei particolari personaggi che potevano essere realizzati per i lettori, in un altro modo, quindi non sono sorpreso dal successo dei cinecomic, sono più sorpreso dall’insuccesso di alcuni di questi film.”

Chiaramente, Samuel L. Jackson fa riferimento ai vari insuccessi Warner Bros, tendenza che però sembra essere stata bloccata, almeno per il momento, da Aquaman di James Wan, che con un miliardo di incasso in tutto il mondo può definirsi un successo schiacciante.

A marzo, Samuel L. Jackson tornerà nei panni di Nick Fury in Captain Marvel e a luglio sarà anche in Spider-Man: Far From Home.

Samuel L. Jackson rivela il ruolo inaspettato che Bruce Willis ha avuto per il Nick Fury del MCU

0

Samuel L. Jackson ha interpretato per la prima volta Nick Fury in Iron Man del 2008, comparendo in una scena post-credit a sorpresa che ha preparato il terreno per The Avengers del 2012. Da allora, il leggendario attore è diventato un pilastro del MCU, apparendo in innumerevoli progetti cinematografici e televisivi per i Marvel Studios.

Gli ultimi anni non hanno regalato le migliori storie di Nick Fury, anche se Jackson rimane al top della sua carriera. Avengers: Doomsday sembra essere la probabile prossima destinazione per l’icona dello schermo, anche se solo il tempo ci dirà per quanto tempo continuerà a interpretare l’ex direttore dello S.H.I.E.L.D.

Parlando con Vanity Fair per celebrare il 70° compleanno di Bruce Willis, Samuel L. Jackson ha rivelato il consiglio che la sua co-star di Unbreakable e Glass gli ha dato poco dopo aver condiviso lo schermo in Die Hard – Duri a morire. “Mi ha detto, ‘Spero che tu riesca a trovare un personaggio che, quando fai brutti film e non fanno soldi, puoi sempre tornare a questo personaggio che tutti amano'”, ha ricordato Jackson. “Ha detto, ‘Arnold ha Terminator. Sylvester ha Rocky e Rambo. Io ho John McClane.’ E io, ‘Oh, okay.'”

“E non mi è venuto in mente finché non ho ottenuto quel ruolo di Nick Fury – e avevo un contratto di nove film per essere Nick Fury – che, ‘Oh, sto facendo quello che ha detto Bruce. Ora ho questo personaggio'”, ha aggiunto.

Il consiglio di Willis ha dato i suoi frutti alla grande per Samuel L. Jackson. Sfortunatamente, la star di Die Hard si è ritirata dalla recitazione nel 2022 dopo aver ricevuto una diagnosi di afasia. Il disturbo è il risultato di un danno cerebrale e colpisce la capacità di una persona di comunicare; nel caso di Willis, è progredito in demenza frontotemporale.

Nella sua retrospettiva sulla carriera dell’anno scorso, Jackson ha riflettuto sull’ingresso nell’MCU e sul fatto che Nick Fury ha iniziato rapidamente a comparire praticamente ovunque. “Sapevo di avere un contratto per nove film”, ha iniziato. “[Il presidente dei Marvel Studios] Kevin [Feige] ha detto: ‘Ti offriremo un contratto per nove film’. Quanto tempo devi restare in vita per fare nove film? Non è il processo più rapido del mondo”. “Non sapevo che avrebbero fatto nove film in due anni e mezzo”, ha ammesso Jackson. “È una follia! Oh merda, sto esaurendo i miei contratti. Ha funzionato”.

Dopo essere stato messo da parte in film come Captain America: Civil War, Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame, Fury è salito alla ribalta in Secret Invasion e The Marvels, nessuno dei quali è riuscito a colpire nel segno tra fan o critici.

Samuel L. Jackson risponde alle critiche al MCU di Quentin Tarantino

0

L’attore che interpreta Nick Fury nel MCU, Samuel L. Jackson risponde alle affermazioni di Quentin Tarantino secondo cui gli attori del Marvel Cinematic Universe non sono vere star del cinema. Dopo essere stato avviato nel 2008, l’MCU si è trovato al centro di molti dibattiti negli ultimi anni poiché registi come Martin Scorsese e Francis Ford Coppola hanno criticato il franchise per non essere essenzialmente vero cinema. Lo scrittore e regista di Pulp Fiction e Inglorious Basterds ha recentemente preso parte al dibattito, affermando che gli attori nei film MCU non sono vere star del cinema perché sono i loro personaggi che attirano il pubblico, non gli attori stessi.

Ora, in una recente intervista su The View (tramite EW), Samuel L. Jackson offre la sua risposta alle affermazioni di Quentin Tarantino. Jackson e Tarantino sono collaboratori frequenti, avendo lavorato insieme a progetti come Pulp Fiction, Django Unchained e The Hateful Eight, ma sembrerebbe che, quando si tratta di questo particolare problema, i due non siano necessariamente d’accordo.

“Ci vuole un attore per essere quei personaggi particolari, qual è sempre stato il segno della celebrità nel cinema? cosa, culi sui sedili? Di cosa stiamo parlando?. Non è una grande controversia per me sapere che chiaramente questi attori sono star del cinema. Chadwick Boseman è Black Panther. Non puoi confutarlo, ed è una star del cinema.”

Quentin Tarantino sugli attori del MCU: “Non sono loro le star, ma i loro personaggi”

Samuel L. Jackson rimprovera Joe Rogan per aver usato la N-Word nel suo podcast

0

Samuel L. Jackson non ha assolutamente gradito l’uso ripetuto della N-Word da parte di Joe Rogan nel suo podcast The Joe Rogan Experience, denunciando l’accaduto e rifiutando le scuse del comico, in quanto permane l’assenza di reale dispiacere per aver usato un termine offensivo. In particolare, ciò che ha colpito l’attore è stato il modo in cui Rogan si sia sentito a suo agio nel pronunciare la N-Word, divertendosi.

Samuel L. Jackson e le sue battaglie per la parità dei diritti

Jackson è uno degli attori più conosciuti della sua generazione ed è anche l’attore con il maggior incasso di tutti i tempi. Ha avuto ruoli determinanti in tanti film che, successivamente, sono diventati dei colossal. Tra quelli più famosi, lo abbiamo visto nei panni di Nick Fury nel MCU, Mace Windu in Star Wars e, naturalmente, nella maggior parte dei film di Quentin Tarantino. In qualità di attore nero di successo,  Samuel L. Jackson ha usato la sua influenza, aumentata nel corso degli anni, per fare spesso campagne per la parità dei diritti, insieme a molte altre questioni sociali.

Rogan, d’altra parte, non è estraneo alle polemiche. Durante la sua carriera di podcasting e televisione, è noto per aver rilasciato dichiarazioni che superassero alcuni limiti e per cui ha dovuto fare un passo indietro e correggersi. Di recente, il comico è stato sotto i riflettori dopo che l’artista India Arie ha condiviso una compilation di video di ogni volta che Rogan ha usato la N-Word nel suo podcast. Sarebbe scioccante sentire una persona bianca pronunciare casualmente questa parola anche solo una volta, ma il “re del podcasting” lo ha fatto non meno di ventidue volte in vari episodi. Ciò ha portato a molte reazioni negative per il podcaster, sia da parte degli ascoltatori che di altre celebrità, incluso Dwayne Johnson.

Le parole di Jackson sull’insulto razziale

In una recente intervista al Sunday Times, l’attore si unisce alla conversazione su Rogan. La sua posizione sulla questione è semplice: “[SLJ] qui non c’è nessun contesto in cui una persona bianca possa mai dire quella parola”. Continua, criticando la scusa di Rogan secondo cui gli ascoltatori non capiscono il contesto in cui è stata usata la N-Word. Per Jackson non è il contesto che conta, ma il fatto che non si fosse reso conto della gravità di quanto pronunciato. Conclude, dicendo che l’unica volta in cui potrebbe andare bene dire quella parola è se una storia lo richiede davvero, affermando che usarla solo per suscitare una risata è sbagliato.

Il punto di vista di Samuel L. Jackson su una storia che fornisce un contesto per utilizzare la N-Word non è nuovo, poiché lo ha spesso affermato spiegando l’uso controverso e frequente del termine da parte di Tarantino nelle sue sceneggiature. Per contrastare la situazione di Rogan, ha anche raccontato un aneddoto sulle riprese di Django Unchained (recensione), in cui l’attore Leonardo DiCaprio si sentiva a disagio nel dover pronunciare ripetutamente la N-Word. Jackson ricorda di aver detto a DiCaprio semplicemente “devi farlo”. Rogan non doveva.

Il parere di Samuel L. Jackson è assolutamente giustificato: Rogan non ha dovuto pronunciare la parola nel suo podcast, eppure l’ha detto più di venti volte. Il comico si è scusato, anche se ha definito l’incidente un “lavoro di successo politico” in The Joe Rogan Experience. Crede che i suoi fan capiranno il suo passo falso, sapendo che stesse solo cercando di essere divertente, ma, come ha sottolineato Jackson, cercare di essere divertenti non è una vera scusa.

Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità