La rivoluzione culturale iniziata sul finire degli anni Sessanta proseguì poi anche lungo tutto il decennio degli ani Settanta. Nel corso di questo i registi ebbero sempre maggior controllo sui loro film, potendo così portare al cinema storie e tematiche nuove, lasciandosi ispirare dalle novità artistiche provenienti dall’Europa e introducendo anche elementi sino ad allora proibiti come la violenza, la sessualità e molte altre idee non ortodosse. Il cinema statunitense cambiò profondamente volto, dando vita a quella che è oggi chiama la New Hollywood. Gli anni Settanta del cinema statunitense sono dunque un periodo estremamente fervido e ricco di capolavori celebrati ancora oggi. Per scoprire o riscoprire alcuni dei titoli più importanti, ecco un elenco dei migliori film anni 70.
Migliori film anni ’70 americani
Come anticipato, il cinema statunitense degli anni Sessanta si è caratterizzato per produzioni e stili molto diversi tra loro. Nel corso di quegli anni sono infatti arrivati sul grande schermo grandi blockbuster o film più sperimentali e riflessivi della società dell’epoca. Tra i migliori film anni 70 qui di seguito proposti si possono infatti ritrovare opere di ogni genere, dirette da importanti registi e interpretate da altrettanto celebri attori.
- Arancia meccanica (1971). In cerca di emozioni forti, Alex quotidianamente compie azioni criminali. Viene arrestato e sottoposto ad un trattamento che lo condiziona alla non violenza. Uscito di galera tutte le persone che hanno subito da lui violenze gli si ritorcono contro. Uno dei grandi capolavori realizzati da Stanley Kubrick, Arancia meccanica è il racconto di un’umanità resa disumana, attuale all’epoca tanto quanto oggi.
- Il padrino (1972). Il film segue la vita di Vito Corleone, impegnato nel difficile compito di tenere unita la famiglia e come anche il suo l’impero mafioso, minato da numerosi nemici. Francis Ford Coppola dirige uno dei più grandi capolavori del cinema, interpretato da attori come Marlon Brando, Al Pacino, Diane Keaton e James Caan, offrendo un ritratto epico della mafia e del suo ruolo nella società statunitense.
- Il padrino – Parte II (1974). Nel 1958 l’impero costruito negli Stati Uniti dalla famiglia Corleone inizia a sgretolarsi, modificando anche i legami tra i suoi componenti. Micheal, il figlio di Vito, diventa il nuovo Padrino, ma il potere lo rende un uomo solo. Secondo capitolo della trilogia, ove si seguono in parallelo le vite di Michael Corleone interpretato da Al Pacino e quelle di Don Vito Corleone, interpretato stavolta da Robert De Niro.
- Chinatown (1974). L’investigatore privato Jake Gittes viene assunto dalla bella Evelyn Mulwray per indagare sul presunto adulterio del marito. Più va avanti con le indagini, però, più vedrà emergere una vicenda più complessa del previsto. Roman Polanski dirige Jack Nicholson in questo noir che ha fatto scuola, un capolavoro senza tempo a cui in molti ancora oggi si ispirano.
- La conversazione (1974). L’intercettatore Harry Caul spia la moglie di un potente uomo d’affari e del suo giovane amico, finendo per essere coinvolto in un intrigo più grande e pericoloso del previsto. Gene Hackman recita in questo film vincitore della Palma d’oro a Cannes, un racconto che analizza il concetto di colpa e paranoia, anticipatore dello scandalo Watergate.
- Lo squalo (1975). Un feroce squalo terrorizza una spiaggia del New England. Ad affrontarlo ci sono un poliziotto locale e degli scienziati, che devono lottare anche contro l’ostruzionismo del sindaco. Steven Spielberg realizza quello che è considerato il primo blockbuster della storia. Un capolavoro iconico di tensione, dove meno si vede il pericolo più questo fa paura.
- Qualcuno volò sul nido del cuculo (1975). Dopo una condanna Murphy arriva in un ospedale psichiatrico. Cerca di farsi passare per matto con un obiettivo in testa: la fuga. Ma la capo infermiera non la pensa come lui. Suo prezioso alleato un gigantesco pellerossa da tutti creduto sordomuto. Jack Nicholson recita in questo film dove per la prima volta si tratta un argomento molto delicato, cioè il disagio presente negli ospedali psichiatrici statali, denunciando il trattamento inumano riservato ai pazienti ospitati in tali strutture.
- Rocky (1976). Il pugile dilettante Rocky Balboa ha l’opportunità di raggiungere il successo quando è chiamato a sfidare il campione dei pesi massimi, Apollo Creed. Primo capitolo della fortunata serie, Rocky ha vinto tre premi Oscar nel 1977, oltre ad aver definitivamente consacrato Sylvester Stallone come una delle personalità più importanti del cinema statunitense.
- Taxi Driver (1976). Un tassista di New York dal carattere sensibile e solitario scivola lentamente in una spirale di follia che lo spinge a ribellarsi in maniera violenta alle ingiustizie di una società corrotta e alienante. Sceneggiatura di Paul Schrader, regia di Martin Scorsese e interpretazione di Robert De Niro per uno dei film più importanti di sempre, specchio delle crescenti nevrosi e alienazioni avvertite dall’uomo. Un film ancora spaventosamente attuale.
- Apocalypse Now (1979). Durante la guerra in Vietnam un agente dell’esercito americano si avventura in Cambogia alla ricerca di un pericoloso tiranno, il colonnello Kurtz, un tempo soldato modello poi convertitosi alla causa del nemico. Francis Ford Coppola dirige Marlon Brando e Martin Sheen in uno dei film più ambiziosi mai realizzati, caratterizzato da innumerevoli problemi produttivi ma infine rivelatosi come uno dei grandi capolavori del cinema.
I film polizieschi usciti negli anni ’70
Uno dei generi divenuti più popolari nei film anni ’70 è quello del poliziesco, in cui si offrono personaggi e contesti inediti alle prese con la giustizia, la criminalità e, cosa più importante, con le riflessioni derivate dall’abuso di potere. I film appartenenti a questo genere sono spesso cupi, impegnati a porre dubbi morali su quanto avviene poi realmente tra le strade delle grandi città. Appartengono al poliziesco alcuni dei maggiori capolavori cinematografici di sempre.
- Il braccio violento della legge (1971). Popeye, un poliziotto della squadra narcotici, ha la soffiata giusta per scoprire chi si cela dietro una grossa partita di eroina e decide di lavorare sul caso insieme al collega Lo Russo. Vincitore dell’Oscar al miglior film e al miglior attore Gene Hackman, questo film propone un duro ritratto della polizia e del contesto urbano, con un finale amarissimo. È ancora oggi considerato uno dei capolavori di questo genere.
- Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo! (1971). A San Francisco l’ispettore Callaghan rende la vita difficile ai criminali. Ma un giorno un killer si apposta sui tetti della città e spara ai passanti. Poi invia un biglietto alla polizia firmandosi Scorpio: si tratta di un assassino psicopatico. Il caso viene affidato a Callaghan. Clint Eastwood lascia i panni del cowboy per assumere quelli del detective, in questo crudo film ispirato all’attività del killer dello zodiaco. Un classico del genere.
- Shaft il detective (1971). Un detective molto in voga indaga su un rapimento e viene coinvolto in una guerra tra la mafia ed una gang locale. Modello di film blaxploitation, dedicati primariamente ad un pubblico afroamericano, è questo il primo di diversi lungometraggi dedicati al detective Shaft, vera e propria icona del cinema black.
- Milano calibro 9 (1972). Un malvivente esce di prigione e deve guardarsi le spalle sia dalle autorità che dal suo ex boss che sospetta di lui. Anche in Italia il genere poliziesco ebbe grande importanza e Milano calibro 9 è uno dei più importanti esempi a riguardo. Un cult che riflette sulle tensioni politiche vigenti in quegli anni in Italia.
- Serpico (1974). Il film racconta l’esperienza del poliziotto italo americano Frank Serpico, in servizio nel dipartimento di polizia di New York dal 1959 al 1972. Il regista Sidney Lumet dirige Al Pacino in questo racconto basato su un vero poliziotto, dando vita ad uno dei più apprezzati film polizieschi del decennio, oggi considerato un cult con pochi eguali.
La fantascienza nei film anni ’70
Per la fantascienza gli anni ’70 segnano una vera e propria rivoluzione. Si assiste in questo decennio all’entrata in scena di nuovi effetti speciali, realizzati grazie ai primi esperimenti con la computer grafica. In quegli anni, inoltre, si iniziano ad affrontare nuovi temi in film divenuti veri e propri precursori di opere realizzate ancora oggi. Elementi come la ribellione delle macchine, i virus, le società distopiche e i contatti alieni trovano in quel decennio ampio spazio sul grande schermo.
- 1975: Occhi bianchi sul pianeta terra (1971). A seguito di una guerra batteriologica, New York è plagiata da un’epidemia che distrugge l’umanità. L’unico uomo sopravvissuto grazie a un vaccino lotta per combattere gli zombi e per trovare un antidoto che possa salvare il resto della popolazione. Charlton Heston recita in questo classico della fantascienza tratto dal romanzo Io sono leggenda, di Richard Matheson, da cui sarà poi tratto anche l’omonimo film del 2007 con Will Smith.
- L’uomo che fuggì dal futuro (1971). In un lontano futuro l’umanità vive all’interno di vaste città sotterranee e viene sottoposta a cure farmacologiche obbligatorie che hanno lo scopo di eliminare qualsiasi emozione o sentimento. Prima di Guerre Stellari, George Lucas diresse nel 1971 questo film di fantascienza, dimostrando tutto il suo talento e le sue idee visionarie relative a questo genere.
- Il mondo dei robot (1973). In un futuristico parco dei divertimenti popolato da androidi, due turisti americani vengono coinvolti, loro malgrado, in una rivolta delle macchine scatenata da un guasto informatico. Interpretato da Yul Brynner, questo film cult è un precursore del tema della macchina che si ribella all’uomo. Nel film si ritrovano anche i primi esperimenti sulla grafica computerizzata, che fanno di Il mondo dei robot un importante precursore della CGI.
- Incontri ravvicinati del terzo tipo (1977). La vita ordinaria di Roy Neary prende una svolta inaspettata dopo un incontro ravvicinato con un UFO. Steven Spielberg torna alla fantascienza per dar vita ad un cult memorabile. Costruito intorno all’attesa dell’incontro con una specie aliena, il film è un capolavoro di regia, effetti speciali ed emozioni, sempre alla base di ogni opera di Spielberg.
- Guerre Stellari (1977). Con l’aiuto di robot e altri alleati, Luke Skywalker deve salvare la principessa ribelle Leila e sconfiggere le forze del male, rappresentate dal temibile Dart Vader. Con Guerre Stellari il regista George Lucas contribuì per sempre a cambiare la fantascienza, dando vita ad un racconto epico portato avanti ancora oggi. Primo di diversi sequel, questo film del 1977 è il capostipite di un nuovo modo di pensare la fantascienza e gli effetti speciali.
L’horror nei film Film anni ’70
Negli anni ’70 l’horror statunitense ha vissuto un periodo d’oro proseguito poi anche nel decennio successivo. Il genere ha infatti inglobato nuovi temi prima considerati tabù, giungendo a livelli di violenza e orrore mai raggiunti prima. Grazie alla comparsa sulla scena cinematografica di nuovi brillanti autori, come William Friedkin e John Carpenter, vennero realizzati film a basso costo che facevano dei loro limiti punti di forza per genere ulteriore paura. È in questi anni che vengono realizzati alcuni dei più grandi capolavori horror di sempre.
- L’esorcista (1973). Regan McNeil, una ragazzina di 12 anni, viene posseduta dal demonio. Un giovane prete in crisi di fede, aiutato dal proprio anziano mentore, affronta la presenza demoniaca in un mortale duello. Diretto da William Friedkin con Ellen Burstyn, Linda Blair e Max von Sydow, è questo uno dei film più spaventosi di sempre, tra i primi a portare l’elemento satanico al cinema. Candidato a dieci premi Oscar, è ancora oggi uno dei più grandi capolavori del cinema horror.
- Non aprite quella porta (1974). Due fratelli decidono di andare in Texas per visitare la tomba del nonno insieme a tre amici. Sfortunatamente, una volta giunti sul posto, il gruppo si ritrova a dover sfuggire ad una famiglia di psicopatici. Tobe Hooper dà vita ad uno degli horror più celebri di sempre, anch’esso seguito poi da diversi sequel. Ispirato ad eventi reali, Non aprite quella porta è ancora oggi particolarmente disturbante da vedere.
- Carrie – Lo sguardo di Satana (1976). Tormentata da una madre nevrotica e tirannica, Carrie affrona una difficile adolescenza. Inoltre la ragazza è oggetto di scherno delle sue compagne di scuola, fino a quando scopre di possedere dei poteri soprannaturali. Sissy Spacek interpreta la protagonista di questo adattamento dell’omonimo romanzo di Stephen King. Un racconto di formazione ricco di sentimenti e orrore, reso visivamente straordinario dal regista Brian De Palma.
- Halloween (1978). Un criminale già condannato per l’omicidio della sorella scappa di prigione e torna nella città natale in cerca della prossima vittima durante la notte di Halloween del 1978. Diretto da John Carpenter, Halloween è considerato uno dei migliori slasher di sempre, capace ancora oggi di provocare puro terrore. Si tratta inoltre del primo capitolo di una lunghissima saga attiva ancora oggi.
- Alien (1979). Dei marines devono scoprire perché la colonia del pianeta Archeron abbia misteriosamente interrotto i contatti con la base. Una volta atterrati, si trovano ad affrontare una creatura mostruosa che si prepara a sferrare l’attacco decisivo. Ridley Scott dirige Sigourney Weaver in questo classico dell’horror misto alla fantascienza. Un’opera straordinaria che ha dato vita ad una saga ancora oggi viva e vegeta.
La comicità nei film anni ’70 italiani
Negli anni ’70 la commedia italiana ha visto modificarsi alcuni dei propri canoni, mantenendo la tradizione dei decenni precedenti ma aggiungendo temi e contesti al passo con i tempi. Sullo sfondo delle commedie di quegli anni si ritrova dunque un’Italia segnata dai tanti sconvolgimenti sociali e politici e le storie raccontate hanno spesso un che di amaro o evasivo. Nascono nuovi filoni, come la commedia erotica, mentre si consolidano nuovi autori e attori, che daranno vita ad alcuni dei più grandi capolavori del nostro cinema.
- Lo scopone scientifico (1972). Ogni anno, Peppino lo stracciarolo e la moglie Antonia attendono l’arrivo a Roma dell’eccentrica miliardaria statunitense, che li sfida periodicamente a giocare a scopone scientifico. Con Alberto Sordi, Silvana Mangano e Bette Davis, questo film è considerato come uno dei più grandi capolavori della commedia italiana, sul cui sfondo si ritrovano temi e agitazioni proprie dell’Italia di quegli anni.
- La poliziotta (1974). Giovanna, stanca della propria vita e del proprio fidanzato, vince un concorso come vigile e si trasferisce in un paesino della Lombardia dove si dimostra severa ed inflessibile con chiunque. Mariangela Melato, Alvaro Vitali e Renato Pozzetto recitano in questo film indicato come uno dei padri della commedia erotica italiana.
- Amici miei (1975). Quattro inseparabili amici toscani cercano di affrontare la propria crisi di mezza età con scorribande a base di scherzi a poveri malcapitati. Mario Monicelli dirige attori del calibro di Ugo Tognazzi e Philippe Noiret in questa straordinaria commedia dal retrogusto amaro, dove si riflette sull’amicizia, la vita e il tempo che passa.
- Fantozzi (1975). Il ragionier Ugo Fantozzi, perennemente inseguito dalla mala sorte, cerca di sopravvivere alla vita di impiegato per una grande azienda, vivendo una serie continua di eventi comici e sfortunati. Paolo Villaggio e Luciano Salce danno vita con questo film al primo capitolo di una lunga serie cinematografica dedicata a Fantozzi, uno dei personaggi più popolari di sempre, specchio dell’italiano medio dell’epoca.
- Febbre da cavallo (1976). Il film usa una serie di flashback per raccontare le vicende di tre amici, Mandrake, Pomata e Felice, la cui vita ruota attorno al mondo delle corse dei cavalli e alle scommesse. Gigi Proietti, Francesco De Rosa ed Enrico Montesano sono i protagonisti di questa popolarissima commedia italiana, diretta da un maestro del genere, ovvero Steno.
Su Netflix ci sono molto Film anni ’70
Nei cataloghi delle piattaforme streaming oggi disponibili si possono ritrovare, oltre a titoli a noi più vicini nel tempo, anche opere meno recenti, spesso sconosciute ma meritevoli di essere riscoperti. Questi film permettono infatti di entrare in contatto con mondi cinematografici oggi non più in vigore ma che hanno sempre molto da insegnare. Ecco allora i migliori film anni 70 in streaming su Netflix:
- … altrimenti ci arrabbiamo! (1974). Bud e Kid si vendicano di un criminale i cui scagnozzi hanno distrutto la loro nuova dune buggy. Dietro l’episodio, però, si celano losche manovre per una speculazione edilizia e le scarse capacità di uno psicologo tedesco. Bud Spencer e Terence Hill recitano in questo film di culto nonché tra i loro maggiori successi cinematografici. Un’opera tanto divertente quanto appassionante oggi come nell’anno in cui fu distribuita.
- L’uomo del fiume (1977). Il capitano di una nave desidera incontrare per l’ultima volta un eroe di guerra che ha tradito anni prima. Tratto dal romanzo di Pierre Schoendoerffer del 1977, è questo uno dei film francesi più apprezzati degli annni ’70, con protagonista uno straordinario Jean Rochefort.
- Fuga di mezzanotte (1978). Un ingenuo americano, ad Istanbul con la fidanzata per una vacanza, viene arrestato per possesso di droga. Nonostante l’intervento dei diplomatici, viene condannato a quattro anni di galera e con due altri reclusi tenta poi la fuga. Film di culto candidato a sei premi Oscar, Fuga di mezzanotte è basato su una storia vera ed offre un duro ritratto del carcere e del desiderio di libertà.
- Brian di Nazareth (1979). Nell’anno zero, Brian Cohen si innamora di una giovane ribelle e si unisce ad un movimento di indipendenza dai Romani. Nel tentativo di nascondersi da questi ultimi, viene confuso con il Messia. Si tratta del terzo lungometraggio, scritto, diretto e interpretato dal gruppo comico inglese Monty Python. Al centro delle loro follie creative e satiriche, vi è qui l’ambito religioso.
- Kramer contro Kramer (1979). Un pubblicitario scopre che la moglie ha deciso di lasciare lui e il figlio piccolo. Questo evento avrà un impatto notevole sulla vita di tutti e richiederà all’uomo di dover coordinare la propria vita sulla base delle esigenze del bambino. Tra i più celebri film degli anni ’70, Kramer contro Kramer affronta il tema del divorzio divenendo un modello a riguardo. Il film, vincitore di 5 premi Oscar, è impreziosito dalla presenza di Dustin Hoffman e Meryl Streep.
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