Alle ore 22 (Sala Sinopoli),
Michael Bublè, quattro volte vincitore del Grammy
Awards, considerato uno dei principali eredi della grande
tradizione musicale americana, presenterà al pubblico
Michael Bublè – Tour Stop 148 di Brett
Sullivan. Il documentario porta sul grande schermo la tappa n.148
di un tour eclatante, quella di Birmingham: le esibizioni dal vivo
di molti dei più grandi successi del cantautore premiati ai Grammy
(come “Home”, “Haven’t Met You Yet”, “Cry Me A River” e “Feelin’
Good”), affiancano un’esclusiva introduzione di quindici minuti in
cui Bublé racconta le sue motivazioni più profonde, la sua musica e
la sua esperienza di vita ‘on the road’. Prima del film, alle ore
21.15, Michael Bublè sfilerà sul red carpet
dell’Auditorium Parco della Musica.
Con
Powidoki, il cineasta polacco Andrzej Wajda, scomparso nei
giorni scorsi, firma la sua ultima opera che sarà mostrata alla
Festa del Cinema in prima europea (ore 19 Teatro Studio Gianni
Borgna). “È il ritratto di Władysław Strzemiński – ha detto Wajda –
Un uomo integro, sicuro delle proprie convinzioni; un uomo devoto
all’arte non facilmente fruibile. È stato un maestro eccezionale,
fondatore, nel 1934, del Museo d’Arte Moderna di Łódź. Il film
racconta quattro anni difficili, dal 1949 al 1952, durante i quali
la sovietizzazione della Polonia ha assunto le forme più radicali e
il realismo socialista è diventato il modello obbligato di
espressione artistica”.
Andrzej Wajda
A
seguire, alle ore 21.30, Todo lo demás porta sul grande
schermo la vicenda di Doña Flor, una storia affascinante sulla
solitudine. “Ho voluto volgere lo sguardo verso la violenza della
burocrazia ha detto – ha detto Natalia Almada – Ho preso spunto
dall’idea di Hannah Arendt per cui anche la burocrazia può essere
una grave forma di violenza, perché disumanizza l’individuo,
facendone un semplice ingranaggio di una macchina”.
Il
cineasta Oliver Stone, due volte premio Oscar
come miglior regista per Platoon e Nato il
quattro luglio, una per la migliore sceneggiatura non originale
di Fuga di mezzanotte, sarà protagonista di uno
degli Incontri ravvicinati dell’undicesima edizione
della Festa del Cinema di Roma: domani, venerdì 14
ottobre alle ore 17.30 presso la Sala Petrassi dell’Auditorium
Parco della Musica, l’autore newyorkese – che ha fatto della
rappresentazione del potere e della critica alla società americana
la summa del suo cinema – parlerà di politica statunitense, a
ridosso delle elezioni presidenziali.
Alle
ore 19 presso la Sala Sinopoli, sarà proiettato Snowden, il nuovo film scritto e
diretto da Oliver Stone. La pellicola, basata su
una storia vera, vede l’attore Joseph Gordon-Levitt nei panni di Edward
Snowden, tecnico informatico ex dipendente della CIA noto per aver
rivelato pubblicamente il programma di sorveglianza di massa della
NSA (National Security Agency). La sceneggiatura è tratta dai libri
“The Snowden Files: The Inside Story of the World’s Most Wanted
Man” di Luke Harding e “Time of the Octopus” di Anatoly
Kucherena.
Il cast del film
comprende Shailene Woodley nei panni della
fidanzata del protagonista, Lindsay Mills, Melissa
Leo, Zachary Quinto, Tom
Wilkinson, Rhys
Ifans e Nicolas Cage. Il film,
dopo vari rinvii, uscirà nelle sale americane il 16 settembre.
Il film è scritto e diretto dal tre volte premio Oscar
Oliver Stone ed è basato su uno script tratto dai
libri,“The Snowden Files: The Inside Story of the
World’s Most Wanted Man” di Luke Harding e
“Time of the Octopus” di Anatoly
Kucherena, e racconta della vera storia di un ex analista che cerca
di ottenere asilio dalla Russia mentre gli Stati Uniti chiedono la
sua estradizione timorosi della possibilitù di una via di fuga di
informazioni classificate.
Alle
ore 22.30, presso la sala Petrassi, sarà la vota di
Richard Linklater Dream is Destiny, sguardo
non convenzionale sull’opera del regista americano di origini
texane noto per il suo stile indipendente: il documentario mescola
rari filmati di repertorio, interviste all’autore dentro e fuori
dai set dei suoi film, e altro materiale d’archivio con clip tratte
da La vita è un sogno, Boyhood e da altri film. A
questo si uniscono le interviste ad attori e collaboratori, da
Matthew McConaughey a Patricia
Arquette, da Ethan Hawke a Jack
Black, passando per Julie Delpy, e Kevin
Smith.
Guarda le foto della prima giornata
della Festa del cinema di Roma 2016,
protagonista assoluto Tom Hanks. L’attore
americano ha incontrato il pubblico all’auditorium.
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Tom Hanks. è stato
protagonista di un Incontro ravvicinato con il pubblico, nel
corso del quale saranno mostrate sequenze dei suoi film e la clip
di una pellicola particolarmente amata da Hanks. Al termine,
l’attore statunitense, vincitore di due Oscar per
Philadelphia e Forrest Gump, protagonista di tre
decenni di grande cinema e di film di straordinario successo come
Salvate il soldato Ryan, Cast Away, Apollo 13,
Il codice da Vinci fino a Il ponte delle spie,
riceverà il Premio alla Carriera. La Festa del Cinema gli dedicherà
inoltre un’ampia retrospettiva: alle ore 21.30, presso il Teatro
Studio Gianni Borgna, toccherà a That Thing You Do!, uno dei
suoi lavori da regista. Tom Hanks sarà sul red carpet
dell’Auditorium alle ore 16.45.
Trai titoli che saranno
probabilmente protagonisti della corsa agli Oscar per il 2017 c’è
Moonlight, intenso film di Barry Jenkins che ha aperto la undicesima
edizione della Festa del cinema di Roma.
Moonlight di Barry Jenkins è
il film d’apertura di Roma 2016
La scoperta di sé non è mai un
processo semplice, lo è già in un ambiente sano e protetto, ma in
un contesto di difficoltà crescere e riconoscere la propria
identità è una sfida cui qualcuno soccombe. Una madre
tossicodipendente, un amico speciale, i bulli della scuola e
surrogati paterni sui generis ruotano intorno a Chiron, un bimbo,
un ragazzo, un uomo che vediamo crescere e svilupparsi come essere
umano nel corso di tre età. Seguendo il suo difficile cammino,
scopriamo qualcosa in più su di noi e sulla difficoltà di creare
legami nel corso della vita stessa. In Moonlight procediamo
seguendo in punta di piedi il filo rosso di connessioni umane,
storie di vita difficile, costruzione e distruzione di rapporti,
tutto con l’occhio vicino, invadente e attento di Jenkins.
Dopo Medicine for Melancholy del 2008,
discretamente accolto da pubblico e critica, Barry
Jenkins torna a raccontarci uno spaccato di vita immerso
in una Miami sporca e cattiva che fa da sfondo a un racconto che,
nonostante le difficoltà che mette in scena, è affrontato con
delicatezza e originalità. Moonlight è nettamente
diviso in tre parti, una per ogni età, che raccontano difficoltà ed
emozioni diverse, tutte legate al protagonista nella sua ricerca di
un rifugio, di un posto, di un affetto nel mondo che lo vede
irrimediabilmente e inevitabilmente solo.
Il processo formativo del
protagonista viene però esposto attraverso episodi e incontri
brevi, come dei flash che esulano dallo sviluppo narrativo, delle
brevi occhiate attraverso il sipario di una vita che ci viene in
definitiva nascosta dagli stessi passaggi temporali.
Moonlight mostra
quindi, senza raccontare davvero, lo sviluppo, la scelta e la
formazione, ma nella mancanza di veri e propri nodi narrativi in
grado di collegare tra loro le vicende, rivela la sua più grande
debolezza.
Parata di star
alla première del film The Accountant di Gavin O’
Connor che si è tenuta ieri a Los Angeles. Ecco tutte le
foto dell’evento:
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Oltre a
Ben Affleck, protagonista nel ruolo di
Christian Wolff, genio della matematica che lavora sotto copertura
in uno studio di una piccola città di provincia come contabile per
alcune organizzazioni criminali, fanno parte del cast del
film l’attrice candidata all’Oscar Anna
Kendrick (“Tra le Nuvole”, “Into the Woods”), il premio
Oscar J.K. Simmons (“Whiplash”, i film
“Spider-Man”), Jon Bernthal (“Fury”, “The Wolf of Wall
Street”), Jean Smart (delle serie TV “Fargo”,
“24”), e Cynthia Addai-Robinson (“Into Darkness:
Star Trek”), ed inoltre Jeffrey Tambor (la serie
televisiva “Transparent”, i film “Una Notte da Leoni”), e il due
volte candidato all’Oscar John Lithgow (“Interstellar”, “Voglia di Tenerezza”, “Il Mondo
Secondo Garp”).
Il film sarà
presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma martedì 18
ottobre e uscirà al cinema dal 27 ottobre.
Il premio Oscar Ben
Affleck (“Argo”, ed il recente
“Batman
v Superman: Dawn of Justice“) è il protagonista
di “The Accountant”, un film diretto da Gavin
O’Connor (“Miracle”, “Pride and Glory – Il Prezzo
dell’Onore”, “Warrior”).
The Accountant: le foto della
première a Los Angeles
Christian Wolff (Affleck) è un
matematico autistico che ha più affinità con i numeri che con le
persone. Lavora sotto copertura in uno studio di una piccola città
di provincia, come contabile freelance per alcune delle
organizzazioni criminali più pericolose del mondo. Messo sotto
pressione da Ray King (J.K. Simmons), capo della divisione
anti-crimine del Dipartimento del Tesoro, Christian assume
l’incarico di un nuovo cliente: una società di robotica
d’avanguardia in cui un’ addetta alla contabilità (Anna Kendrick)
ha scoperto un ammanco nei conti di milioni di dollari. Non appena
Christian individua le falsificazioni dei documenti avvicinandosi
alla verità, il numero delle vittime inizia ad aumentare.
Fanno parte del cast di The
Accountant l’attrice candidata all’Oscar Anna
Kendrick (“Tra le Nuvole”, “Into the Woods”), il premio
Oscar J.K. Simmons (“Whiplash”, i film
“Spider-Man”), Jon Bernthal (“Fury”, “The Wolf of Wall Street”),
Jean Smart (delle serie TV “Fargo”, “24”), e Cynthia Addai-Robinson
(“Into Darkness: Star Trek”), ed inoltre Jeffrey Tambor (la serie
televisiva “Transparent”, i film “Una Notte da Leoni”), e il due
volte candidato all’Oscar John Lithgow (“Interstellar”, “Voglia di
Tenerezza”, “Il Mondo Secondo Garp”).
O’Connor ha
diretto il film da una sceneggiatura di Bill Dubuque (“The Judge”).
Il film è prodotto da Mark Williams e Lynette
Howell, mentre O’Connor, Jamie Patricof e Marty
Ewing ne sono i produttori esecutivi.
Il team creativo che ha lavorato
dietro le quinte comprende il direttore della fotografia due volte
candidato all’Oscar Seamus McGarvey (“Anna Karenina”, “Espiazione”,
ed il recente “Pan – Viaggio sull’Isola che Non c’è”), lo
scenografo Keith Cunningham, il montatore nominato all’Oscar
Richard Pearson (“United 93”), la costumista Nancy Steiner, e il
compositore candidato all’Oscar Mark Isham (“Warrior”, “In Mezzo
Scorre il Fiume”).
Warner Bros. Pictures presenta una
produzione Electric City Entertainment/Zero Gravity Management, un
film di Gavin O’Connor, The Accountant.
Ecco il terzo emozionante trailer di
Rogue One A Star
Wars Story, il primo spin-off del franchise ideato da
George Lucas, diretto da Gareth
Edwards e con protagonista Felicity Jones.
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Rogue One A Star Wars
Story: Darth Vader nel nuovo trailer ufficiale
Diretto da Gareth
Edwards su una sceneggiatura di Gary
Whitta e Chris Weitz, Rogue
One a Star Wars Story è un film prequel ambientato
negli anni tra La Vendetta dei Sithe
Una Nuova Speranza. L’uscita in Italia è
prevista per il 14 dicembre 2016. Nel cast del
film Felicity Jones, Mads
Mikkelsen, Rizz Ahmed, Diego
Luna, Forest Whitaker, Jiang
Wen e Ben Mendelsohn.
Il film sarà certamente
ambientato durante a “Dark Time” dell’Impero, Tra gli episodi III e
IV e sarò il più oscuro e grintoso film dell’universo di Star Wars.
Sembra che il film sarà un war movie vecchia maniera. Nella storia
tutti i Jedi vivono in clandestinità e probabilmente saranno sullo
sfondo della storia principale. Ci saranno inoltre un sacco di
nuove forme di vita aliena. Saranno introdotti nuovi personaggi
droidi e Alieni. At-at, X-Wings, Ala-Y, A-Sts saranno presenti
nella storia. Ci sarà molta azione nella Jungla. Sembra un nuovo
droide sarà parte della banda di ribelli che tentano di rubare i
piani della Morte Nera. Felicity Jones sarà un soldato ribelle
pronta per la battaglia.
Nel primo giorno di Festa
del Cinema di Roma 2016 è stato presentato nella sezione
dedicata al cinema per ragazzi Alice nella Città,
il film dell’inglese Chris Foggin con Will
Poulter, Alma Jodorowsky e Cara Delevingne.
Al suo primo lungometraggio,
Foggins dopo una seria gavetta e aver avuto
l’onore di dirigere due cortometraggi con
Judi Dench, Tom Hiddleston e James Corden tra gli
altri, si cimenta in un cinema per ragazzi portando sullo schermo
una delicata storia di formazione ambientata nell’arco di un estate
londinese.
In Kids in Love Jack (Will
Poulter) è un bravo ragazzo che decide di prendersi
un anno sabbatico nonostante i genitori abbiano già pianificato il
suo futuro. L’idea sarebbe quella di viaggiare insieme al suo
migliore amico Tom (Jamie Blackley), ma un
incontro casuale con la francese Evelyn (Alma
Jodorowsky) sconvolgerà le carte in tavola. Insieme a lei
scoprirà una Londra per lui inedita, fatta di situazioni assurde e
divertenti, locali notturni e vita bohemien, spiriti liberi
come “Le sorelle” (Cara Delevingne e Gala
Gordon) e personaggi eccentrici come il simpatico Cassius
(Preston Thompson). Jack cade subito sotto
l’incantesimo di Evelyn, che però sta con il misterioso Milo
(Sebastian De Souza) ma questo “ostacolo” non gli
impedirà di perdere la bussola dietro a lei, provando esperienze
mai vissute e arrivando a farsi domande mai poste al fine di
scoprire cose nuove di se stesso e di quello che vuole dal suo
futuro.
Kids in Love, il film
L’obiettivo di Foggin era quello di
rappresentare una generazione con un film sulla formazione di un
giovane uomo e l’amore che ci può portare in posti inesplorati:
quello che ne è uscito però è stata una storia con poco ritmo,
dialoghi lasciati a volte incompiuti, situazioni prevedibili e
filtri dallo stile vintage. Nel cast nessuno spicca più di tanto,
dalla modella
Cara Delevingne che nonostante la foto e nome in
locandina ha un ruolo decisamente inutile fino a Will Poulter
visto di recente accanto a DiCaprio in The Revenant, che non delude ma nemmeno
sconvolge per la sua interpretazione.
Un’occasione sprecata oppure la
generazione che porta sullo schermo Foggin è davvero così
banale?
Via ScreenRant, vi proponiamo 44
screen dal terzo trailer di Rogue One a Star
Wars Story in cui vediamo finalmente il personaggio
interpretato da Mads Mikkelsen, Galen Erso.
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Rogue One A Star Wars
Story: Darth Vader nel nuovo trailer ufficiale
Diretto da Gareth
Edwards su una sceneggiatura di Gary
Whitta e Chris Weitz, Rogue
One a Star Wars Story è un film prequel ambientato
negli anni tra La Vendetta dei Sithe
Una Nuova Speranza. L’uscita in Italia è
prevista per il 14 dicembre 2016. Nel cast del
film Felicity Jones, Mads
Mikkelsen, Rizz Ahmed, Diego
Luna, Forest Whitaker, Jiang
Wen e Ben Mendelsohn.
Il film sarà certamente
ambientato durante a “Dark Time” dell’Impero, Tra gli episodi III e
IV e sarò il più oscuro e grintoso film dell’universo di Star Wars.
Sembra che il film sarà un war movie vecchia maniera. Nella storia
tutti i Jedi vivono in clandestinità e probabilmente saranno sullo
sfondo della storia principale. Ci saranno inoltre un sacco di
nuove forme di vita aliena. Saranno introdotti nuovi personaggi
droidi e Alieni. At-at, X-Wings, Ala-Y, A-Sts saranno presenti
nella storia. Ci sarà molta azione nella Jungla. Sembra un nuovo
droide sarà parte della banda di ribelli che tentano di rubare i
piani della Morte Nera. Felicity Jones sarà un soldato ribelle
pronta per la battaglia.
3 Generations Una Famiglia
Quasi Perfetta è stato presentato all’undicesima edizione
della Festa del Cinema di
Roma nella sezione Alice nella Città e arriverà nelle
sale italiane il 24 novembre.
Dopo aver incantato la critica e il
pubblico non solo con la sua bellezza ma anche con la sua bravura
nel recente The Neon
Demon, la giovanissima ma già talentuosa Elle Fanning sembra intenzionata a voler
essere presa davvero sul serio come attrice.
Ecco perchè, archiviata
l’esperienza ipnotica e delirante con Nicolas Winding
Refn, la sorella minore di Dakota si cimenta con un
ruolo decisamente complesso e maturo che – almeno apparentemente –
affronta con innocente disinvoltura.
Stiamo parlando di 3
Generations Una Famiglia Quasi Perfetta, quarto film della
regista britannica Gaby Dellal, in cui la Fanning
veste i panni di Ray, una ragazza che desidera ardentemente
diventare un ragazzo. Aiutata dalla madre single e dalla nonna
lesbica, Ray lotterà con tutte le sue forze per liberarsi di un
corpo che non sente suo e diventare finalmente chi ha sempre voluto
essere. Prima però dovrà rintracciare il padre biologico per
ottenere il consenso legale per il definitivo cambiamento.
3 Generations, il film con Elle
Fanning
C’è sempre il rischio di risultare
anacronistici e/o altisonanti quando si affronta un tema così
delicato e per molti ancora tabù come quello del cambio di sesso e
dell’affermazione della propria identità sessuale. Il pregio del
lavoro della Dellal (autrice anche della sceneggiatura) sta
nell’aver costruito un film che tenta di approcciarsi ad una
materia di così grande risonanza quasi in punta di piedi,
scegliendo la strada della leggerezza e dell’irriverenza per
raccontare le difficoltà di un percorso di crescita, accettazione e
maturazione che non riguardano in maniera esclusiva il/la
protagonista, ma che coinvolgono direttamente anche le persone a
lui/lei più care.
È però in questa indagine
sull’identità e sui rapporti familiari, su come le nostre scelte
possano influenzare inevitabilmente la vita di chi ci circonda e ci
ama, che non tardano a palesarsi difetti di regia (troppo
impersonale, ispirata più dai contesti che dai personaggi) e
sfortunatamente anche di scrittura, alla costante ricerca di un
equilibrio tra tono comico e drammatico che sembra funzionare in
alcune situazioni ma fallire drasticamente in altre.
Sulle spalle delle tre leading
ladies sembra dunque gravare tutto il lavoro più grosso,
specie quando si tenta di far scorrere la narrazione mescolando i
loro differenti punti di vista: quello di Ray, che lotta per
cercare di non essere più “l’eccezione”; quello dell’esuberante e
bizzarra nonna lesbica Dolly (interpretata da Susan
Sarandon), che fatica a comprendere e accettare i
bisogni della nipote; ancora, quello dell’irrequieta madre Maggie
(Naomi
Watts), che si trova a dover convivere con una figlia
che non riconosce più ma che cerca in tutto i modi di rendere
felice.
Il risultato è un film che si
lascia guardare soprattutto grazie alle buone interpretazioni delle
sue protagoniste, ma che a conti fatti appare davvero poco
omogeneo, sprecando più di un’occasione per parlare in maniera
approfondita di un argomento che andrebbe trattato con maggiore
consapevolezza.
Negli anni ’90 non era immaginabile,
ma i Power Rangers del 2017 avranno un loro sito
web, o meglio la loro scuola ne ha già uno. È stato infatti messo
on line il sito della Angel Grove High, angelgrovehighschool.com, in cui si possono già
leggere interessanti contenuti riguardanti lo sport (con un
articolo su Jason), sul gossip (pezzo di cui è
protagonista Kimberly), e alcuni commenti su
“quella nuova” (si tratta di Trini). In questo
modo abbiamo notizie aggiuntive in merito a tre dei ciqnue
Rangers.
Il sito al momento è ancora spoglio,
ma presto scommettiamo che sarà pieno di infomrazioni e materiale
multimediale dal film.
Jason, Trini, Zack, Billy e
Kimberly, ovvero, Austin St. John, Thuy Trang, Walter
Jones, David Yost e Amy Jo Johnson
avranno il volto di Dacre Montgomery
(Betrand The Terrible), Naomi
Scott (The Martian),
Ludi Lin (Marco Polo),
RJ Cyler (Me And Earl And The Dying
Girl) e Becky Gomez
(Empire). Elizabeth Banks sarà Rita Repulsa.
Bryan Cranston presta il suo volto a
Zordon.
Ecco la trama:
Power Rangers segue cinque ragazzi delle
superiori, piuttosto ordinari, che devono diventare qualcosa di
straordinario quando scoprono che la loro piccola città, Angel
Grove, insieme a tutto il mondo, è minacciata da una potenza
aliena. Scelti dal destino, i nostri eroi capiranno presto che sono
gli unici che possono salvare il pianeta. Ma per farlo, devono
imparare a gestire la loro vita di tutti i giorni con l’essere un
Power Ranger.
Aspettando l’attesissima serie tv The Young Pope, Sky
dedica una speciale al regista Premio Oscar Paolo
Sorrentino con la prima TV de La Grande
Bellezza (la
nostra recensione), per la prima volta in versione
integrale con 30 minuti di scene inedite in onda su Sky Cinema 1 HD
alle 21.15.
Tra le
nuove scene: quella in cui Jep Gambardella, disilluso
scrittore e giornalista interpretato da Toni Servillo, incontra
Giulio Brogi nel ruolo di un anziano regista che immagina di
poter girare un ultimo film. Il “Maestro del cinema” racconta a Jep
quello che definisce il suo primo “incanto”, l’accensione del primo
semaforo installato a Milano tra piazza Duomo e via Torino: “Mi
pare che fosse il 12 aprile 1925. Mio padre mi mise sulle spalle
perché c’era una gran folla, ma capisce? Una folla, radunata per
vedere un semaforo. Che bellezza! Che grande bellezza!” E
quella con Fiammetta Baralla nel ruolo della madre di Ramona
(Sabrina Ferilli).
Presentato al Festival
di Cannes 2013, La Grande
Bellezza ha ottenuto il Premio Oscar come Miglior
Film Straniero, il Golden Globe e il BAFTA, quattro European Film
Awards, nove David di Donatello, cinque Nastri d’Argento e numerosi
altri premi internazionali.
La grande bellezza: su
sky la versione integrale
La
speciale programmazione dedicata a Paolo Sorrentino prosegue su
Sky Cinema Hits HD sabato 15 e domenica 16 ottobre
con L’AMICO DI FAMIGLIA, un torrido dramma sui morbosi
lati oscuri della provincia italiana, LE CONSEGUENZE
DELL’AMORE, con un magistrale Toni Servillo nei panni del
taciturno e misterioso Titta Di Girolamo, che vede la propria vita
sconvolta dall’incontro con una giovane cameriera e IL
DIVO, ritratto politico e privato di Giulio Andreotti e
dell’Italia degli anni 80. Inoltre andranno in onda LA GRANDE
BELLEZZA – VERSIONE INTEGRALE, film vincitore del Premio Oscar
nella sua versione integrale e il documentario in prima
visioneCERCANDO LA GRANDE BELLEZZA che offre uno
sguardo approfondito sulle opere e la poetica del regista,
addentrandosi nel set del suo capolavoro. Infine non mancherà
YOUTH, l’ultima pellicola del regista con un cast stellare
capitanato da Michael Cane e Harvey Keitel.
Di
seguito il programma nel dettaglio:
Sab.
15 ott. YOUTH – LA GIOVINEZZA di P.
Sorrentino. Con: M. Caine, H. Keitel, R. Weisz, P. Dano,
J.Fonda (ore 7.30)
LE
CONSEGUENZE DELL’AMORE di P. Sorrentino. Con: T. Servillo, O.
Magnani, A. Giannini
L’AMICO DI FAMIGLIA di P. Sorrentino. Con: G. Rizzo, L.
Chiatti, F. Bentivoglio
LA
GRANDE BELLEZZA – VERSIONE INTEGRALE di P. Sorrentino. Con: T.
Servillo, C. Verdone, S.
Ferilli
CERCANDO LA GRANDE BELLEZZA di G. Jodice. Con: P.
Sorrentino (documentario, ore 16.10)
YOUTH – LA GIOVINEZZA di P. Sorrentino. Con: M. Caine,
H. Keitel, R. Weisz, P. Dano, J.Fonda
LE
CONSEGUENZE DELL’AMORE di P. Sorrentino. Con: T. Servillo, O.
Magnani, A. Giannini
IL
DIVO di P. Sorrentino. Con: T. Servillo, A. Bonaiuto, G.
Bosetti (ore 21.15)
L’AMICO DI FAMIGLIA di P.
Sorrentino. Con: G. Rizzo, L. Chiatti, F. Bentivoglio
LA GRANDE BELLEZZA – VERSIONE
INTEGRALE di P. Sorrentino. Con: T. Servillo, C. Verdone, S.
Ferilli
CERCANDO LA GRANDE BELLEZZA
di G. Jodice. Con: P. Sorrentino (documentario)
LE CONSEGUENZE DELL’AMORE di
P. Sorrentino. Con: T. Servillo, O. Magnani, A. Giannini
Dom. 16 ott.IL DIVOdi P.
Sorrentino. Con: T. Servillo, A. Bonaiuto, G. Bosetti (ore
6.45)
LA GRANDE BELLEZZA – VERSIONE
INTEGRALE di P. Sorrentino. Con: T. Servillo, C. Verdone, S.
Ferilli
CERCANDO LA GRANDE BELLEZZA
di G. Jodice. Con: P. Sorrentino (documentario)
LE CONSEGUENZE DELL’AMORE di
P. Sorrentino. Con: T. Servillo, O. Magnani, A. Giannini
IL DIVO di P. Sorrentino.
Con: T. Servillo, A. Bonaiuto, G. Bosetti
L’AMICO DI FAMIGLIA di P.
Sorrentino. Con: G. Rizzo, L. Chiatti, F. Bentivoglio
LA GRANDE BELLEZZA – VERSIONE
INTEGRALE di P. Sorrentino. Con: T. Servillo, C. Verdone,
S.Ferilli
YOUTH – LA GIOVINEZZA di P.
Sorrentino. Con: M. Caine, H. Keitel, R. Weisz, P. Dano, J.Fonda
(ore 21.15)
LE CONSEGUENZE DELL’AMORE di
P. Sorrentino. Con: T. Servillo, O. Magnani, A. Giannini
IL DIVO di P. Sorrentino.
Con: T. Servillo, A. Bonaiuto, G. Bosetti
L’AMICO DI FAMIGLIA di P.
Sorrentino. Con G. Rizzo, L. Chiatti, F.
Bentivoglio
CERCANDO LA GRANDE BELLEZZA
di G. Jodice. Con: P. Sorrentino
“Temendo le azioni
incontrastate di un supereroe pari ad una divinità, il
formidabile e fortissimo vigilante di Gotham City decide di
affrontare il più riverito salvatore di Metropolis , mentre il
mondo si batte per capire di quale tipo di eroe ha bisogno. E con
Batman e Superman in guerra, sorge qualcosa di nuovo che
mette l’umanitá in un pericolo mai conosciuto prima”.
Ricordiamo
che Batman v SupermanDawn of Justice, Zack
Snyder è stato
scritto da ChrisTerrio, da
un soggetto di David
S. Goyer.
In Batman v Superman saranno
presenti Henry Cavill nel
ruolo
di Superman/Clark Kent e Ben Affleck nei
panni di Batman/Bruce Wayne. Nel cast ci saranno
anche: AmyAdams, LaurenceFishburne, Diane
Lane, JesseEisenberg, Ray
Fisher, Jason
Momoa e GalGadot.
Vi ricordiamo che la
Ultimate Edition di Batman v Superman è arrivata in DVD e
Blu-Ray dal 19 luglio in Italia.
Mentre i Marvel Studios stanno lavorando al film su
Captain Marvel, una pellicola con
protagonista la Vedova Nera di Scarlett Johansson è ancora
un’idea lontana. Tuttavia, per l’attrice che interpreta la spia
Natasha Romanoff, il film è in effetti “una
possibilità”. Ecco cosa ha raccontato la Johansson a Variety: “Mi piacerebbe che accadesse
sotto le giuste circostanze. Penso ci siano un sacco di opportunità
per raccontare quella storia. Ha una storia d’origine molto ricca e
articolata. Ci sono un sacco di cose da esplorare, a partire dal
riportarla indietro in Russia. Si può esplorare il programma di
formazione delle spie, ci sono un sacco di cose interessanti che si
possono fare. Si può davvero arrivare a scoprire l’identità di
questa persona, da dove viene e di cosa fa parte.”
In merito alla collocazione della
storia all’interno del MCU, la Johansson ha dichiarato che
qualsiasi sia la direzione che il film prenderà, si tratterà di
qualcosa che riguarderà lei soltanto, qualcosa che possa avere le
vibrazioni specifiche del suo personaggio, senza troppi riferimenti
agli altri personaggi. “Credo che se i fan dimostrassero con
sufficiente intensirtà di volerlo, alla fine il film si
farebbe.”
In merito alle tempistiche di un
eventuale film su Vedova Nera, Scarlett ha
dichiarato di essere consapevole che il film dovrebbe, nel caso,
svolgersi dopo gli eventi della Fase 3, già
pianificati, ma allo stesso tempo l’attrice chiarisce che vorrà
interpretare il ruolo solo fino a che si sentirà a suo agio in una
stretta tutina di pelle nera.
E voi che ne pensate?
Abbiamo visto per la prima volta
Vedova Nera in Iron Man 2, dove
ricopre un piccolo ruolo. Il personaggio è tornato poi in
The Avengers, in Avengers Age of
Ultron e negli ultimi due capitoli della trilogia di
Captain America: The Winter
Soldier e Civil War.
Neruda di
Pablo Larraìn: 1948: guerra fredda in
Cile. Il senatore Pablo Neruda accusa il governo di tradire il
partito comunista e viene accusato dal Presidente Gonzalez Videla.
Il prefetto Oscar Peluchonneau deve arrestare il poeta che cerca di
fuggire dal paese con la moglie. Ispirato dai drammatici eventi
della sua nuova vita da fuggitivo, Neruda scrive “Canto General”.
Neruda vede nella sua storia di poeta perseguitato dal suo
implacabile avversario, la possibilità di diventare sia un simbolo
di libertà che una leggenda letteraria.
Qualcosa di
nuovo di Cristina Comencini: Lucia e
Maria si conoscono da sempre. Due amiche che più diverse non si
può. Lucia ha chiuso col genere maschile, Maria invece non riesce
proprio a farne a meno. Una sera nel suo letto capita (finalmente!)
l’Uomo perfetto. Bello, sensibile, appassionato, maturo. Il mattino
però porta con sé incredibili sorprese e tra equivoci, grandi bugie
e piccoli abbandoni Lucia e Maria si prenderanno una bella vacanza
da sé stesse. Forse quel ragazzo incontrato per caso è davvero
l’Uomo che tutte cercano perché con le sue semplici teorie riesce a
fare la vera radiografia delle loro vite, a buttare all’aria
abitudini e falsi miti e a rivoluzionare ogni desiderio e ogni
certezza.
Lettere da
Berlinodi Vincent Perez:
Berlino 1940. La città è paralizzata dalla paura. Otto e Anna
Quangel sono una coppia appartenente alla classe operaia che vive
in un appartamento malmesso e che, come tutti, cerca di stare alla
larga dai guai durante la dominazione nazista. Quando il loro unico
figlio viene ucciso al fronte, la perdita spinge Otto e Anna a
compiere uno straordinario atto di resistenza e rivolta. Iniziano
così a diffondere per tutta la città cartoline anonime contro il
regime di Hitler, con il rischio concreto di essere scoperti e
giustiziati. Presto la loro campagna antinazista richiama
l’attenzione dell’ispettore della Gestapo Escherich e inizia una
spietata caccia all’uomo. Nella loro ribellione silenziosa ma
decisa, i Quangel riescono a sfidare il regime spietato e dispotico
di Hitler con la sola forza delle parole.
Inferno di Ron
Howard: Le avventure del simbolista di Harvard non sono
finite. Robert Langdon si risveglia in un ospedale di Firenze,
vittima di una profonda amnesia, dopo che alcuni uomini misteriosi
hanno tentato di ucciderlo e sembrano voler portare a termine il
lavoro. Si affida al medico Sienna Brooks per recuperare i suoi
ricordi e svelare ancora una volta i misteri che si annidano
intorno all’opera immortale di Dante, le cui immagini criptiche
sembrano non voler abbandonare la mente dello studioso. Il
Consortium, un’organizzazione segreta, sarà il nuovo nemico da
sconfiggere. Un ritmo ricco di tensione in una battaglia tra il
bene e il male che sembrano avere confini molto sottili.
Al via
oggi, l’undicesima edizione della Festa del Cinema di
Roma che si svolgerà fino a domenica 23 con la direzione
artistica di Antonio Monda, prodotta dalla
Fondazione Cinema per Roma, presieduta da Piera
Detassis. L’Auditorium Parco della Musica sarà il fulcro
dell’evento, con le sue sale di proiezione e il red carpet. Come
ogni anno, la Festa coinvolgerà numerosi altri luoghi della
Capitale, dal centro alla periferia.
Alle ore 17.30, presso
la sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica, Tom Hanks sarà protagonista di un Incontro
ravvicinato con il pubblico, nel corso del quale saranno mostrate
sequenze dei suoi film e la clip di una pellicola particolarmente
amata da Hanks. Al termine, l’attore statunitense, vincitore di due
Oscar per Philadelphia e Forrest Gump, protagonista
di tre decenni di grande cinema e di film di straordinario successo
come Salvate il soldato Ryan, Cast Away, Apollo
13, Il codice da Vinci fino a Il ponte delle
spie, riceverà il Premio alla Carriera. La Festa del Cinema gli
dedicherà inoltre un’ampia retrospettiva: alle ore 21.30, presso il
Teatro Studio Gianni Borgna, toccherà a That Thing You Do!,
uno dei suoi lavori da regista. Tom Hanks sarà sul red carpet
dell’Auditorium alle ore 16.45.
Alle
ore 19.30, la sala Sinopoli ospiterà il film d’apertura
dell’undicesima edizione della Festa del Cinema, Moonlight
di Barry Jenkins. Moonlight è una riflessione intensa e
poetica sull’identità, il senso di appartenenza, la famiglia,
l’amicizia e l’amore. Il film racconta la vita di un ragazzo di
colore, dall’infanzia all’età adulta, che lotta per trovare il suo
posto nel mondo, dopo essere cresciuto in un quartiere malfamato
alla periferia di Miami. La pellicola è diretta e co-sceneggiata da
Barry Jenkins al suo secondo lungometraggio dopo Medicine
for Melancholy, dramma romantico nominato per tre
Indipendent Spirit Awards. Sul red carpet della Festa, alle ore 19,
i due protagonisti di Moonlight,Ashton Sanders, Jharrel Jerome. Il film sarà replicato alle
ore 20.30 in sala Petrassi.
Alle
ore 21.30 presso la Mazda Cinema Hall, la
Festa del Cinema di Roma, in collaborazione con
Warner Bros. Pictures, ospiterà la diretta live del fan event
globale “Animali Fantastici: Ritorno al magico mondo di
J.K. Rowling”. In attesa dell’uscita in
sala del film “Animali
Fantastici e Dove Trovarli” di David Yates, e in
contemporanea nelle principali città di tutto il mondo, il pubblico
potrà assistere in anteprima ad alcune scene del film e rivolgere
domande in diretta ai membri del cast: in collegamento da Londra ci
saranno Eddie Redmayne, Katherine Waterston, Alison Sudol,
Dan Fogler e il regista David Yates, da Los Angeles
Colin Farrell e Jon Voight. L’ingresso in sala
sarà possibile dalle ore 20:30 fino a esaurimento posti. I fan
presenti riceveranno l’esclusiva t-shirt celebrativa di “Animali Fantastici e Dove
Trovarli”, la bacchetta magica ed il mini poster da collezione.
Dalle ore 21 si terrà un pre-show con animazione e distribuzione di
altri gadget.
Alle
ore 17, il Teatro Studio Gianni Borgna accoglierà il primo
appuntamento della retrospettiva American Politics, una rassegna di
sedici film a ridosso delle elezioni presidenziali statunitensi: si
inizia con All the King’s Men di Robert
Rossen.
Quest’anno la Festa del Cinema, in collaborazione con
l’Istituto Luce Cinecittà, ha scelto di rendere omaggio a Citto
Maselli e alla sua carriera esemplare per coerenza e onestà
intellettuale, proiettando alla Casa del Cinema alcuni tra i suoi
film, documentari e cortometraggi più significativi. Alle 15.30
saranno mostrati tre cortometraggi (“Bambini”, “Ombrellai”, “Zona
pericolosa”) a cui seguirà la proiezione de Gli sbandati.
Alle ore 18 sarà la volta de Il sospetto, alle ore 20.30
Lettera aperta a un giornale della sera.
La sezione autonoma e parallela
Alice nella città ospiterà alle ore 11, presso la Sala Sinopoli, il
film 3 Generations – Una famiglia quasi perfetta.
Mostre e installazioni dell’undicesima edizione della Festa
del Cinema di Roma – All’Auditorium Parco della Musica 160 scatti inediti del
film Il giorno della civetta, 50 immagini realizzate da
Luigi Comencini fotografo, frammenti di 36 capolavori del cinema
europeo e americano assemblati da Matthias Brunner
Saranno
inaugurate oggi, giovedì 13 ottobre, mostre e installazioni
dell’undicesima edizione della Festa del Cinema di Roma.
MOSTRA
IL
GIORNO DELLA CIVETTA. IL SET, IL FUORI SET E I RITRATTI DI ENRICO
APPETITO
Il
giorno della civetta è un film del 1968 diretto da Damiano
Damiani, tratto dall’omonimo romanzo di Leonardo Sciascia,
interpretato da Franco Nero, Claudia Cardinale e un cast
internazionale. La mostra propone un viaggio nel film in 160
immagini inedite, attraverso lo sguardo del fotografo di scena
Enrico Appetito, ma è anche un omaggio alla lungimiranza e
all’impegno civile di Leonardo Sciascia contro la mafia.
L’esposizione comprende la sezione Ritratti, nel Foyer Sinopoli, e
le sezioni Set e Fuori Set, presenti nello spazio EXPO
dell’Auditorium Parco della Musica. Alle immagini si accompagna un
racconto di 50 anni di mafia nella cronaca d’Italia, in un percorso
che ancora alla realtà storica quello che l’arte ha saputo
raccontare nei suoi linguaggi. Nell’ambito della mostra, venerdì 21
ottobre, alle 19, in AuditoriumExpo, viene presentato il libro
“L’incantesimo delle civette” di Amedeo La Mattina (edizioni e/o),
romanzo di formazione ambientato in un paesino della Sicilia al
tempo in cui vi sbarcò il set di Damiani. Intervengono l’autore e
Lara Crinò, reading per voce recitante.
La
produzione, il progetto e l’organizzazione è a cura di ETICAARTE
con l’Archivio Storico di fotografia di cinema Enrico Appetito, con
la collaborazione del Ministero dei beni e delle attività culturali
e del turismo – Direzione Cinema, Istituto Luce Cinecittà, Festa
del Cinema di Roma, Fondazione Musica per Roma e Nazionale Italiana
Cantanti.
Auditorium Parco della Musica |
13 – 23 ottobre 2016 | Foyer Sala Sinopoli –AuditoriumExpo
Orari per il pubblico: Foyer Sala
Sinopoli: 9-24 | AuditoriumExpo: lunedì-venerdì ore 15-22.20 /
sabato-domenica ore 16-23
Inaugurazione per la stampa: giovedì 13 ottobre ore 12 Foyer
Sala Sinopoli
MOSTRA
COMENCINI FOTOGRAFO: IL DOPOGUERRA RACCONTATO IN 50
IMMAGINI
Prima
di intraprendere il mestiere di regista e diventare quel grande
maestro del cinema che è stato, Luigi Comencini è stato giornalista
e fotografo e negli anni ’40 ha raccontato da fotoreporter il suo
Nord, Milano e la Padania, tra macerie e ricostruzione, fra passato
e modernità. L’ha fatto con la sensibilità dell’artista e
dell’architetto che era, con l’attenzione allo spazio e agli
edifici oltre che all’umanità che li vive e li attraversa.
All’Auditorium Parco della Musica, la Festa del Cinema, in
collaborazione con la Cineteca di Milano, ospita adesso una
preziosa mostra di 50 fotografie scattate dal regista tra il ’45 e
il ’48, tutte in bianco e nero, ritrovate fortunosamente e
recuperate dall’oblio del tempo. Le immagini testimoniano gli anni
difficili e precari del dopoguerra e al tempo stesso anticipano
alcuni dei temi cari a Comencini: la sensibilità verso l’infanzia e
la povera gente, la capacità di narrare attraverso l’inquadratura.
Alle foto è dedicato, inoltre, il volume “Luigi Comencini. Italia
1945-1948” edito da Humboldt Books, con testi di Cristina
Comencini, Giovanna Calvenzi, Giorgio Gosetti, Mario Sesti, Antonio
Monda e Matteo Pavesi.
Auditorium Parco della Musica | 13 – 23 ottobre 2016 |
Foyer Sala Petrassi
Orari per il pubblico: 9-24
Inaugurazione per la stampa: giovedì 13 ottobre ore 12 Foyer
Sala Petrassi
Festa del Cinema di
Roma: le mostre di quest’anno
INSTALLAZIONE
MAGNIFICENT OBSESSION – MATTHIAS BRUNNER
In
Between Art Film, casa di produzione fondata da Beatrice Bulgari,
presenta, all’interno della Festa del Cinema di Roma e in
collaborazione con la galleria d’arte Magazzino, l’installazione
audiovisiva Magnificent Obsession dell’artista e cineasta
svizzero Matthias Brunner.
L’opera, parte della collezione della Kunst Haus di Zurigo, è
una proiezione su quattro schermi che consiste in un ingegnoso
assemblaggio di frammenti di 36 capolavori del cinema europeo e
americano degli anni Cinquanta e Sessanta. Beatrice Bulgari: “In
Between Art Film vuole esplorare i suggestivi e sempre più labili
confini che intercorrono tra le arti e l’opera audiovisiva. E
Magnificent Obsession è la perfetta rappresentazione
dell’affascinante complessità del rapporto fra arte, cinema e
letteratura”. La storia d’amore tra cinema e letteratura è
tanto vecchia quanto la storia stessa del cinema e Matthias
Brunner, dopo aver visionato centinaia di film, si è reso conto che
quest’amore non è mai stato tanto appassionato e viscerale come
durante la Nouvelle Vague. Magnificent Obsession esamina,
infatti, la relazione tra cinema e letteratura negli anni Cinquanta
e Sessanta giustapponendo grandi scrittori come Marguerite Duras,
Alberto Moravia e Raymond Quenau con gli esponenti della Nouvelle
Vague Claude Chabrol, Francois Truffaut e i registi che li hanno
ispirati: Alfred Hitchcook, Elia Kazan, Louis Bunuel, Jean-Pierre
Melville.
Nell’adattamento cinematografico dei classici della
letteratura americana Brunner ha esclusivamente selezionato le
scene in cui sono presenti i libri o aspetti che riguardano il tema
del libro: come lo scrivere (Malle), stampare (Truffaut), il
viaggio per arrivare in libreria (Ophuls), l’incontro in una
libreria (Blacke Edwards) o l’interpretazione di un testo (Elia
Kazan).
Lo
spettatore, circondato dalle immagini in movimento, può ascoltare
il sonoro di solo di uno dei film proiettati. Brunner ha infatti
selezionato il segmento sonoro di ogni film che per lui è più
significativo, in modo da creare nuove e inaspettate associazioni
dando vita ad una brillante coreografia di immagini che sono pura
poesia visiva. www.inbetweenartfilm.com
Auditorium Parco della Musica | 13-23 ottobre 2016 | Studio
2
Orari per il pubblico: lunedì-venerdì ore 16-22,
sabato-domenica ore 12-22
Inaugurazione per la stampa: giovedì 13 ottobre ore 12 Studio
2
Al via la Festa del cinema di Roma alle ore 19.30, la sala Sinopoli ospiterà il film
d’apertura Moonlightdi
Barry Jenkins.
Moonlight è una riflessione intensa e
poetica sull’identità, il senso di appartenenza, la famiglia,
l’amicizia e l’amore.
Festa del cinema di
Roma: al via con Moonlight di Barry Jenkins
Il film
racconta la vita di un ragazzo di colore, dall’infanzia all’età
adulta, che lotta per trovare il suo posto nel mondo, dopo essere
cresciuto in un quartiere malfamato alla periferia di
Miami.
La
pellicola è diretta e co-sceneggiata da Barry Jenkins al suo
secondo lungometraggio dopo Medicine for
Melancholy, dramma romantico nominato per tre Indipendent
Spirit Awards. Sul red carpet della Festa, alle ore 19, i due
protagonisti di Moonlight,Ashton
Sanders, Jharrel Jerome. Il film sarà replicato alle ore 20.30 in
sala Petrassi.Moonlight è la
prima produzione interamente finanziata da A24,
compagnia che ne controlla i diritti a livello internazionale.
“Moonlight è un film
straordinario, che riesce ad essere potente e tenero, realistico e
poetico: per me è un grande onore aprire l’undicesima edizione
della Festa del Cinema con un’opera d’arte come questa – ha
detto il direttore artistico Antonio Monda – È
un film che andrà lontano e rimarrà nei nostri cuori, e che
conferma il grande, sincero talento di Barry Jenkins”.
MOONLIGHT
di Barry Jenkins, Stati Uniti,
2016, 111’
Cast: Mahershala Ali,
Naomie Harris, Trevante Rhodes, André Holland, Janelle Monáe,
Ashton Sanders, Jharrel Jerome, Alex Hibbert, Jaden
Piner
Storia senza tempo sulle relazioni
umane e la scoperta del sé, Moonlight
disegna un ritratto vivo e attuale della vita degli afroamericani e
un innovativo frammento di cinema che sprigiona compassione e
verità universali. Straordinario il cast e folgorante la visione di
Jenkins che coglie i momenti, le persone e le forze sconosciute che
plasmano le nostre vite e ci rendono quello che siamo.
Ecco due nuove “versioni” di
Doctor Strange, impersonato da
Benedict Cumberbatch. Nella nostra
gallery potete vedere la nuova cover di EW con protagonista lo
Stregone Supremo e anche uno psichedelico poster del film da fine
ottobre al cinema:
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Doctor
Strange: il trailer italiano del film
con Benedict Cumberbatch
L’uscita di Doctor
Strangeè prevista per il 4 novembre 2016.
Dirige Scott Derrickson da una
sceneggiatura di Jon
Aibel e Glenn Berger,
rimaneggiata da Jon Spaihts. Nel cast del
film al fianco del protagonista Benedict Cumberbatch sono stati
confermati Tilda
Swinton, Rachel
McAdams e Chiwetel Ejiofor.
Dai Marvel Studios arriva la storia del
neurochirurgo di fama mondiale, il Dottor Stephen Strange, che
viene derubato dell’uso delle sue preziose mani a seguito di un
terribile incidente d’auto. Quando la medicina tradizionale lo
tradisce, Strange decide di rivolgere le sue speranze di guarigione
altrove, verso un mistico ordine noto come Kamar-Taj. Qui scoprirà
che non si tratta solo di un centro di guarigione, ma anche di un
avanposto che combatte delle forze oscure e sconosciute che
vogliono distruggere la nostra realtà. Strange dovrà quindi
scegliere, armato di un nuovo potere e nuove capacità, se tornare
alla sua vita di successi e agi o se lasciarsi tutto alle spalle e
ergersi contro il male.
Produttore del film, Kevin Feige, con Louis
D’Esposito, Victoria Alonso, Alan Fine, Stan
Lee e Stephen
Broussard come produttori esecutivi.
L’annuncio dell’adattamento in live
action di Mulan da parte della Disney ha generato
in automatico rumors e dicerie che volevano, per la
rappresentazione dei protagonisti principali, un nuovo volti
occidentalizzato. Diversi blog e siti hanno riportato la notizia,
dicendo prima che si trattava di un whitewashing generale e poi
che solo l’innamorato eventuale della protagonista potesse essere
interpretato da un bianco.
Il live action di
Mulan arriverà al cinema il 2
novembre 2018
Adesso però Vulture
riferisce che una fonte molto vicina alla Disney
ha rilasciato la seguente dichiarazioni sulle effettive intenzioni
della casa di Topolino: “La bozza iniziale è stata un semplice
punto di partenza per scrivere una nuova storia che si ispirerà sia
alla leggenda di Mulan che al film di animazione Disney del 1998.
Mulan è, e sarà sempre, la protagonista assoluta della storia e
tutti i ruoli principali, incluso il suo interesse sentimentale,
saranno cinesi.”
Il live action del 36esimo classico
Disney uscito in sala
nel 1998, arriverà al cinema il 2 novembre 2018.
Anche se ha raggiunto la fama
internazionale con Lo Hobbit e con il ruolo di Thorin
Scudodiquercia, Richard Armitage ha interpretato Heinz Kruger,
un assassino dell’Hydra responsabile della morte del dottor
Abraham Erskine, in Captain America – Il primo
vendicatore.
Durante un incontro con ComicBook.com,
l’attore ha considerato l’eventualità di tornare nell’Universo
Marvel, commentando così la domanda
che il giornalista gli ha posto: “Come tornare indietro dopo la
fine che ho fatto? Suppongo che, nel caso, sarei costretto a
interpretare un clone di me stesso! È stato un personaggio
interessante, allora non avevo realizzato quale fosse il suo
background. Pensavo fosse un personaggio creato appositamente per
il film, ma c’è un’intera storia riguardante il suo passato. Una
delle cose che ho trovato più affascinante è che in passato Kruger
era stato un cantante d’opera, dettaglio che nel film non viene
rivelato. Aveva anche una gran bella voce. Vederlo cantare sarebbe
comunque una gran bella scena!”
Obi-Wan Kenobi è senza dubbio uno dei
personaggi più amati dell’Universo di Star
Wars. Il vecchio Jedi, maestro di
Anakin, è stato interpretato da Alec Guinness in Una Nuova
Speranza (all’epoca semplicemente Guerre
Stellari) e da Ewan McGregor, nella
trilogia “moderna”.
Adesso l’attore scozzese, che ha da
poco esordito al cinema da regista con American Pastoral, ha dichiarato il
suo interesse nell’eventualità di dover tornare nei panni di
Obi-Wan Kenobi per uno degli spin-off in programma
alla LucasFilm: “Sarebbe divertente raccontare quella storia
adesso, perché ho l’età giusta. Ho 45 anni e Alec Guinness ne aveva
circa 60. Potrei avere tempo per due spin-off.”
Non sarebbe davvero bello rivedere
il maestro Jedi al cinema?
Mentre aspettiamo che questo sogno
diventi realtà, vi ricordiamo che è in produzione uno spin-off su
Han Solo che racconterà le gesta di
un giovane contrabbandiere galattico e che il prossimo 14 dicembre
arriverà al cinema Rogue One a Star Wars Story, primo
spin-off del franchise che si concentrerà su un gruppo di ribelli
incaricati dalla Resistenza di rubare i piani della Morte Nera.
Siamo sicuri che alla LucasFilm il
progetto su Obi-Wan Kenobi è stato almeno
considerato. Che venga portato a termine?
Dopo la presentazione ufficiale al
Festival
di Cannes 2016, arriva anche nelle nostre sale
Neruda, il nuovo filmdi Pablo
Larraìn che, reduce dagli applausi al Festival di Venezia per Jackie, fa “un passo
indietro” e ci narra di una vita straordinaria e insolita, con il
suo tocco personale, costruendo un anti-biopic sulla figura
culturale e politica più famosa e amata del Cile: Pablo
Neruda.
Pablo che racconta Pablo, quindi,
con un approccio reverenziale e confidenziale allo stesso tempo,
dal momento che la biografia che rende omaggio al personaggio si
mescola con eleganza, sfumando i confini, con una storia di
fantasia che rasenta il road movie, con tocco leggero e
delicato.
Nel 1948 la Guerra Fredda si fa
sentire anche in Cile e il senatore Pablo Neruda
accusa il governo di tradire il partito comunista. Questo gli costa
un mandato d’arresto la cui esecuzione è affidata al prefetto
Oscar Peluchonneau. Il cacciatore e la preda si
trovano così a rincorrersi, sfiorarsi e corteggiarsi quasi. Nella
sua caccia all’uomo, Peluchonneau infonde la sua ostinazione di un
nome altisonante (si ritiene figlio illegittimo
quell’Olivier Pelluchoneau, che aveva fondato la
polizia cilena, divenendone un’icona), mentre Neruda coglie al volo
la condizione di rifugiato e profugo, trasformando il disagio di
tale stato in ispirazione poetica militante. Il risultato è il
Canto General, la
sua opera più importante per la storia del Cile.
Per Larraìn,
spettatore emotivamente coinvolto, il racconto si dipana
naturalmente, trasformandosi gradatamente ma inevitabilmente in un
sogno a occhi aperti. L’introduzione prevalentemente storica si
trasforma, da metà film in poi, in un accavallamento non solo di
piani narrativi ma anche di personaggi che si rincorrono e si
confondono, mescolando le proprie identità. Ed è in questo gioco di
personaggio che Pablo Larraìn si insinua, con il
suo tocco lucido e sognante, con la sua personalità riverente
eppure ben presente nella scelta di angolazioni e toni.
Protagonisti ineffabili di
questo road movie sui generis sono Luis Gnecco,
nei panni di un pingue poeta, amante della vita, asservito agli
appetiti del corpo ma anche a quelli dello spirito, alla libertà di
pensiero e all’arte. Suo antagonista è Gael Garcia Bernal, alla seconda volta con
Larraìn dopo No – I giorni dell’arcobaleno, che
regala con grande generosità il ritratto di un uomo che insegue non
solo un ricercato, Neruda appunto, ma anche un
ideale e un’affermazione di sé che sembra inarrivabile.
Nel suo ritratto appassionato,
Pablo
Larraìn ci consegna un Neruda inedito, che si
trasforma in ideale e sogno, in tutti coloro che rincorrono se
stessi e che si prendono abbastanza sul serio da sapersi prendere
in giro. Con tocco lieve, con guizzi d’artista, come la neve che
cade sulle invalicabili Ande.
Il canale Youtube How It
Should Have Ended ha pubblicato il finale buffo alternativo di
Suicide Squad in cui vediamo come i
cattivi del film in realtà non sono poi tanto cattivi!
Suicide Squad si
concentrerà sulle gesta di un gruppo di supercattivi dei fumetti DC
che accettano di svolgere incarichi per il governo in modo da
scontare le loro condanne.
Il film arriverà al cinema
il 13 agosto del 2016. Nel cast vedremo Will Smith nei panni
di Deadshot, Margot Robbie in quelli di Harley Quinn, Jay
Courtney nel ruolo di Capitan Boomerang, Cara Delevingne
sarà Enchantress, Joel Kinnaman nei panni di Rick Flag,
Viola Davis nel ruolo di Amanda Waller e Jared Leto
sarà l’atteso Joker.
Tutte le news sul mondo dei film
della DC COMICS
nel nostro canale dedicata alla DC FILMS.
Trama: Un’agenzia governativa
segreta arruola i super cattivi in prigione per eseguire pericolose
missioni promettendo loro in cambio la libertà. Lo scopo della Task
Force è obbedire agli ordini o morire, così come chiariscono ai
componenti il leader della squadra Rick Flagg, la
sua spada giurata, la samurai Katana e il
dispositivo esplosivo inserito nei loro colli e gentilmente offerto
dalla Wayne Enterprise. Poi c’è il
Joker, che comparendo sia nel presente che in
alcuni flashback, cercherà di mandare a monte il piano della Waller
e di ricongiungersi con il suo vero amore,
Harley.
La questione delle riprese
aggiuntive di Rogue One A Star
Wars Story ha generato parecchie polemiche in rete.
Tuttavia queste sono state messe a tacere dal regista, dalla
produzione e dagli attori stessi. Adesso anche
Felicity Jones ha parlato della questione, definendo i
reshoot una pratica usuale.
“Ovviamente quando si va al
montaggio, si vede il film che si mette insieme pian piano, e ci si
può rendere conto che le cose possono essere fatte meglio e così
c’è bisogno di altre parti (…) Sono sicura che se chiamate una
produzione importante qualsiasi, vi dirà che ci sono state riprese
aggiuntive dopo la fine di quelle ufficiali. Quindi come mai è
diventato un affare così chiacchierato? Perché si parla di Star
Wars e ci hanno puntato la luce addosso e scrutinato per bene. Ma
sono considerate spesso e non sono niente di inusuale.”
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Rogue One A Star Wars
Story: Darth Vader nel nuovo trailer ufficiale
Diretto da Gareth
Edwards su una sceneggiatura di Gary
Whitta e Chris Weitz, Rogue
One a Star Wars Story è un film prequel ambientato
negli anni tra La Vendetta dei Sithe
Una Nuova Speranza. L’uscita in Italia è
prevista per il 14 dicembre 2016. Nel cast del
film Felicity
Jones, Mads Mikkelsen, Rizz
Ahmed, Diego
Luna, Forest Whitaker, Jiang
Wen e Ben Mendelsohn.
Il film sarà certamente
ambientato durante a “Dark Time” dell’Impero, Tra gli episodi III e
IV e sarò il più oscuro e grintoso film dell’universo di Star Wars.
Sembra che il film sarà un war movie vecchia maniera. Nella storia
tutti i Jedi vivono in clandestinità e probabilmente saranno sullo
sfondo della storia principale. Ci saranno inoltre un sacco di
nuove forme di vita aliena. Saranno introdotti nuovi personaggi
droidi e Alieni. At-at, X-Wings, Ala-Y, A-Sts saranno presenti
nella storia. Ci sarà molta azione nella Jungla. Sembra un nuovo
droide sarà parte della banda di ribelli che tentano di rubare i
piani della Morte Nera. Felicity Jones sarà un soldato ribelle
pronta per la battaglia.
Chi azzarda paragonarlo a un
moderno James Stewart non ha forse tutti i torti:
con un curriculum costellato di interpretazioni in cui si impone
all’uomo comune di fare appello a tutto il suo coraggio per
diventare un eroe invocato a gran voce da circostanze
avverse, Tom Hanks è uno di quei attori
che tutti potremmo riconoscere in mezzo alla folla e col quale ci
fermeremmo a conversare volentieri, rassicurati dalla familiarità
del suo volto e da quegli occhi gentili che hanno illuminato tanti
personaggi rimasti per sempre nella storia del cinema più vicina al
cuore del grande pubblico.
Thomas Jeffrey
Hanks nasce a Concord in California, il 9 luglio
1956, figlio di un cuoco itinerante(lontano discendente di Abraham
Lincoln in persona) e di un’infermiera: i genitori divorziano
quando il bambino ha appena 4 anni, ma dopo lo scossone iniziale
gli equilibri della famiglia si riassestano e il giovanissimo Tom
vive un’infanzia serena, a dispetto dei nuovi matrimoni dei
genitori e dei continui spostamenti che lo costringono a cambiare
diverse scuole e abitazioni per seguire il padre in giro per
States.
Dopo il diploma si iscrive
alla California State University di Sacramento, ma abbandona
presto gli Studi per dedicarsi interamente al teatro, scoperto dopo
aver seguito alcuni corsi al college: accettato uno stage a
Cleveland Tom decide di dedicarsi interamente alla sua nuova
vocazione in Ohio, dove resta per tre anni lavorando spesso dietro
le quinte ma avendo anche l’opportunità di misurarsi con
Shakespeare sul palcoscenico; arriva nel 1978 il suo primo
riconoscimento, il Cleveland Critics Circle Award come miglior
attore per il ruolo di Proteo ne I due gentiluomini di Verona.
Nello stesso anno sposa l’attrice
Samantha Lewis, conosciuta in scena, con la quale ha due figli oggi
entrambi attori, Colin ed Elizabeth: il matrimonio è però destinato
a naufragare e i due divorziano nel 1985.
Giunto a New York continua a
recitare Shakespeare e si fa conoscere a Broadway, iniziando a
collezionare le prime apparizioni in produzioni cinematografiche e
televisive che lo riporteranno presto in California: nel 1980
arriva l’horror a basso budget He Knows You’re
Alone, a cui seguono piccole parti nella famosa serie
tv Love Boat e nella
sitcom Henry e Kip, di cui è
coprotagonista.
Ad essere decisiva si rivela però
la piccola partecipazione a Happy
Days che gli permette di
conoscereRon Howard, al
lavoro sul suo nuovo film Splash – una Sirena a
Manhattan(1984): sarà proprio Howard, oggi regista
affermato e di fama mondiale, a dargli per la prima volta la
visibilità che merita nel ruolo di Allen, tenero principe
squattrinato che si innamora della Sirena Daryl
Hannah.
Nuove proposte non si fanno
attendere e Tom Hanks recita in diverse pellicole
(Un ponte di guai, Casa, dolce casa?, La retata, Dirsi
addio) finché nel 1988 il suo nome non viene notato
dall’Academy, pronta a regalargli la sua prima nomination all’Oscar
come miglior attore protagonista: diretto da Penny
Marshall, Big è storia di un
bambino ansioso di crescere che riesce a diventare grande
all’improvviso, grazie a un magico indovino meccanico scoperto per
caso al Luna park; un motivo ormai caro al cinema ma che all’epoca
non poté non conquistare grazie alla genuina performance di
Tom Hanks, bambino troppo cresciuto con cui
avremmo passato tutti i nostri pomeriggi a giocare saltando sui
tasti di una pianola gigante nel nostro negozio di giocattoli
preferito.
Seguono altre commedie minori
(Turner e il casinaro, Joe contro il Vulcano) che
però non riescono a far decollare la sua stella, fino al fiasco
de Il falò delle vanità, diretto
da Brian De Palma.
Il matrimonio con Rita
Wilson, ancora oggi Signora Hanks, è una coincidenza
fortunata in un nuovo momento propizio per la sua ascesa: nel 1992
torna a essere diretto da Penny Marshall in Ragazze
Vincenti, indimenticabile pellicola sportiva tutta al
femminile dove interpreta l’allenatore di una squadra di Baseball
Femminile, impellente necessità in una lega sportiva che ha visto
tutti i suoi atleti migliori partire per il fronte in piena Seconda
Guerra Mondiale; segue il romantico Insonnia
d’amore diNora
Ephron, dove interpreta un vedovo con un figlio deciso a
restituire la felicità al padre facendo un commovente appello
radiofonico, raccolto da una malinconica Meg
Ryan.
Il balzo del leone arriva però nel
1994, quando la sua interpretazione del ruolo di Andrew Beckett,
avvocato omosessuale licenziato perchè malato di Aids dal suo
stesso studio legale, gli fa vincere l’Orso d’Oro al Festival di
Berlino e L’Oscar come miglior attore protagonista
in Philadelphia di Jonathan
Demme: una passione per la vita piegata ma mai spezzata,
segnata da un grande amore per la professione legale e per l’Opera
(il suo monologo in lacrime sulle note di Maria Callas di fronte a
un pietrificato Denzel Washington è da
brivido), rendono la sua una prova in grado di fare scuola per ogni
film del genere.
Senza darci il tempo di riprenderci
dall’intensità di Philadelphia, Tom Hanks riesce
nell’impresa vantata fino a quel momento dal
grande Spencer Tracy di vincere la
statuetta per il secondo anno consecutivo: difficile trovare
qualcuno che non abbia corso insieme
aForrest Gump, il
commovente e delicato antieroe portato sullo schermo
da Robert Zemeckis che ci invitava a
guardare la vita con la dolcezza e la curiosità di chi scarta per
la prima volta una scatola di cioccolatini.
All’incredibile Exploit di Forrest
Gump seguirà una nuova collaborazione con Ron
Howard per lo splendido Apollo
13, storia vera di tre astronauti impegnati in una
tesissima lotta per fare ritorno a casa dopo il fallimento della
loro missione lunare negli anni 60′, e il primo film della trilogia
di Toy’s Story firmato
dalla Pixar, all’epoca assolutamente
avveniristico del suo uso radicale dell’animazione computerizzata,
dove dà voce al cowboy Woody; nel frattempo, passa anche dietro la
macchina da presa per dirigere l’interessante
commedia Music Graffiti, dove si ritaglia un
piccolo ruolo.
Il 1998 è un anno fondamentale,
segnato dalla commedia C’è posta per te, dove
ritrova Meg Ryan e Nora Ephron per raccontare di come l’amore sia
ansioso di rispondere alle esigenze delle all’epoca ancora neonate
tecnologie online, ma soprattutto da Salvate il Soldato
Ryandi Steven Spielberg, straziante dramma
bellico fortemente americano che vede Tom Hanks
avanzare e sopravvivere alla devastante macellazione del D-Day (in
una delle migliori scene di battaglia della storia del cinema), per
poi condurlo coi suoi uomini in un’improbabile missione di ricerca
per riportare a casa il Soldato disperso James Ryan: l’esperienza
bellica lo affascinerà profondamente, al punto da spingerlo a
produrre la famosa serie tv Band of Brothers,
di cui dirigerà un episodio, e The Pacific,
rispettivamente ambientate sul fronte francese e del Pacifico: nel
1999 continua a collezionare consensi con Il Miglio
Verde, diretto da Frank
Darabont e tratto da Stephen
King, in cui interpreta una Guardia Carceraria del Braccio
della Morte combattuta dall’indole gentile e dai misteriosi poteri
di uno dei condannati, interpretato dal
compianto Michael Clarke Duncan.
Gli anni 2000 sono
inarrestabili: si comincia con Cast
Away diZemeckis, dove per
permettergli di interpretare un novello Robinson Crusoe il regista
sceglie di spezzare la lavorazione del film in due tronconi, così
da consentire all’attore di perdere il peso necessario per rendere
al meglio il deperimento del personaggio; nel 2002 è la volta
di Era di Mio Padre di Sam
Mendes, dove per la prima volta si misura con un ruolo più
oscuro e ambiguo del solito, nel ritratto di un gangster silenzioso
costretto a fuggire col figlio dodicenne nell’America del 1931.
Torna a lavorare per Spielberg nel
frizzante Prova a Prendermi, dove è un agente
dell’Fbi
deciso a catturare ad ogni costo il celebre truffare Frank
Abbagnale Jr interpretato da Leonardo Di
Caprio, e The Terminal, insolita ma
gradevolissima commedia che lo vede bloccato all’aeroporto JFK di
New York a causa di un colpo di Stato nel suo immaginario paese di
provenienza; ha anche l’opportunità di lavorare
coi Fratelli Coen nel remake
di LadyKillers, ma il film non ottiene
particolari consensi.
Nel 2006 Ron Howard affida a lui il
ruolo del Professor Robert Langdon, principale protagonista dei
best seller di grande successo firmati da Dan
Brown, per la trasposizione del discusso
romanzo IlCodice da
Vinci: il film ha un successo planetario e qualche anno
dopo seguiranno gli adattamenti di Angeli e
Demoni(2009) e Inferno, in uscita
prossimamente nelle sale.
Nel 2007 fa coppia
con Julia Roberts ne La
Guerra di Charlie Wilson, sottovalutato ultimo lavoro del
regista de Il Laureato Mike Nichols: i due si
ritrovano nel 2011 per L’Amore all’Improvviso- Larry
Crowne, seconda prova dell’attore come regista di un
lungometraggio che però viene massacrata da pubblico e critica;
nello stesso, arriva il ruolo piccolo ma importante di
un Falling Man nell’attentato delle Torri
Gemelle in Molto Forte, Incredibilmente
Vicino di Stephen Daldry.
Sully: trailer IMAX del film di Clint
Eastwood con Tom Hanks
Nel 2012 l’impegno di trasformismo
che gli viene chiesto dal fantascientifico Cloud
Atlas, diretto
da Lana e Lilly
Wachowski e da Tom
Tykwer e tratto da un romanzo di David
Mitchell è non indifferente: Hanks attraversa lo
spazio e il tempo recitando in ruoli diversissimi e alternando
repentinamente il comico al drammatico, in una notevole performance
globale che è difficile racchiudere entro confini ben definiti; nel
2013 arriva una nuova nomination all’Oscar grazie
a Capitan Philips- attacco in mare
aperto diPaul
Greengrass, che vede Tom nei panni del comandante di una
nave mercantile statunitense assaltata da un gruppo di Pirati
Somali; nello stesso anno, interpreta con aria sorniona e
impeccabile sorriso imprenditoriale niente di meno che Walt Disney
in persona in Saving Mr Banks, toccante
dietro le quinte della lavorazione di Mary Poppins diretto
da John Lee Hancock.
Nel 2015, una nuova performance gli
fa guadagnare un’altra nomination come miglior attore: diretto dal
migliore Steven Spielberg, Il ponte delle
spie vede Tom Hanks interpretare
l’avvocato James Donovan, rispettabile cittadino
americano e ottimo avvocato, chiamato suo malgrado piena Guerra
Fredda a difendere una spia russa e a diventare in seguito il
mediatore di un delicato scambio di ostaggi a Berlino est: un
finissimo film che trova gran parte del suo fascino proprio nella
dialettica e nello sguardo del personaggio di Tom, padre di
famiglia devoto e difensore di uno stato di diritto sacro e
inviolabile che non dovrebbe mai accettare di sottomettersi alla
caccia alle streghe, impegnato in un affascinante confronto
attoriale con l’eccellente Premio Oscar Mark
Rylance.
Inferno si
prepara in questi giorni ad invadere le sale, ma l’attesa è tutta
per Sully di Clint Eastwood, in uscita a dicembre
nelle sale italiane, storia vera del pilota di linea che nel 2009
riuscì a fare un atterraggio d’emergenza planando sul fiume Hudson
portando in salvo tutti i passeggeri: un altro piccolo grande uomo
messo alla prova da una situazione straordinaria e pronto ad
affrontarla senza tirarsi indietro, come facciamo tutti nella vita
di tutti i giorni, dinanzi a quegli ostacoli grandi e piccoli che
ci mettono alla prova e che proviamo a risolvere, aggrappandoci
alle cose che rendono preziosa la nostra quotidianità e che
all’occorrenza sanno darci la forza di essere invincibili.
Ecco la prima immagine ufficiale di
Amber Heard nei panni di Mera,
consorte di Aquaman, che esordirà in Justice League in quello che
immaginiamo sarà un piccolo ruolo, ma che troverà sicuramente
spazio nel film solo sul Sovrano di Atlantide diretto da
James Wan.
Di seguito l’immagine. Che ve ne pare?
Tutte le news sul mondo dei film
della DC COMICS
nel nostro canale dedicata alla DC FILMS.
Sinossi: Alimentato dalla sua
fede verso l’umanità, restaurata e ispirata dall’atto altruistico
di Superman, Bruce Wayne chiede l’aiuto all’alleata, Diana Prince,
per affrontare un nemico ancora più grande. Insieme, Batman e
Wonder Woman lavoreranno velocemente per trovare
e reclutare una squadra di metaumani per controbattere questa
grande minaccia che li attende. Ma nonostante la formazione di
una squadra di eroi senza precedenti composta da Batman,
Wonder Woman, Aquaman, Cyborg e The
Flash potrebbe già essere troppo tardi per salvare il
pianeta da un attacco di proporzioni catastrofiche.
Ecco il primo trailer di
Justice League dal Comic Con
Justice
League sarà diretto ancora una volta da Zack
Snyder ed è previsto per il 10 novembre 2017. Nel film
vedremo protagonista Henry Cavill come Superman,
Ben Affleck come Batman,
Gal Gadot come Wonder Woman,
Ezra Miller come Flash,
Jason Momoa come Aquaman, e
Ray Fisher come Cyborg. Nel
cast confermati anche: Amber Heard, Amy Adams, Jesse
Eisenberg, Willem Dafoe, J.K. Simmons e Jeremy
Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley
Coller, Goeff Johns e Ben
Affleck stesso.
L’Orchestra Italiana del Cinema(O.I.C.) è lieta di annunciarein
prima assoluta italianaHarry
Potter in concerto, il Cine-Concerto Harry Potter e la
Pietra Filosofale che si terrà nei giorni 2, 3 e 4 dicembre
2016 presso l’Auditorium
Conciliazione di Roma.
L’evento, presentato da Marco Patrignani e Forum Music
Village, con il sostegno di MIBACT e il patrocinio di British
Embassy Rome, fa parte della Harry Potter
Film Concert Series, un tour mondiale di Cine-concerti
lanciato da CineConcerts e Warner Bros. Consumer Products a partire
dallo scorso giugno e che ha già fatto registrare il sold-out
all’Hollywood Bowl e in tutti i più importanti teatri in cui è
stato annunciato.
Harry Potter in
concerto
Harry Potter in concerto – La formazione di
oltre 80 musicisti, diretta da Justin Freer, eseguirà dal vivo
la straordinaria colonna sonora del premio Oscar John Williams, in
sincrono con le immagini, i dialoghi e gli effetti speciali
dell’intero film proiettato su un grande schermo in alta
definizione.
I
biglietti di Harry Potter in concerto saranno in vendita a partire
dal 10 ottobre in tutti i punti vendita Ticketone, online sul sito
www.ticketone.it e presso
l’Auditorium Conciliazione di Roma.
Debutterà al cinema il 13
Ottobre Qualcosa di Nuovo, il nuovo di
Cristina Comencini con protagoniste Paola
Cortellesi e Micaela Ramazzotti.
Nel cast di Qualcosa
di Nuovo anche Eduwardo Valdarnini e con la partecipazione di
Eleonora Danco. Qualcosa di
Nuovo è una produzione Cattleya con Rai Cinema e sarà
distribuito da 01 Distribution. Di seguito tutte le clip del
film:
MARIA E LUCIA
PAOLA CORTELLESI:
“MA QUI ANDIAMO IN
GALERA?!”
Il trailer ufficiale:
La trama ufficiale di
Qualcosa di Nuovo – Lucia e
Maria si conoscono da sempre. Due amiche che più diverse non si
può. Lucia ha chiuso col genere maschile, Maria invece non
riesce proprio a farne a meno. Una sera nel suo letto capita
(finalmente!) l’Uomo perfetto. Bello, sensibile, appassionato,
maturo. Il mattino però porta con sé incredibili sorprese e
tra equivoci, grandi bugie e piccoli abbandoni Lucia e Maria si
prenderanno una bella vacanza da se stesse. Forse quel
ragazzo incontrato per caso è davvero l’Uomo che tutte cercano
perché con le sue semplici teorie riesce a fare la vera radiografia
delle loro vite, a buttare all’aria abitudini e falsi miti e a
rivoluzionare ogni desiderio e ogni certezza.