Mamoru Oshii sarà
ospite d’eccezione a Lucca Comics & Games 2015,
per presentare in anteprima nazionale venerdì 30
ottobre il suo più recente lungometraggio in live action,
Garm Wars – L’ultimo druido. A
Lucca, Oshii sarà accompagnato da Mitsuhisa
Ishikawa, co-fondatore, CEO e presidente dello studio
Production I.G, che ha prodotto molti lavori di
Oshii tra cui proprio Garm Wars – L’ultimo
druido.
Il maestro giapponese, celebre per
aver diretto lungometraggi cult come
Avalon e gli anime Ghost In
The Shell, Lamù Beautiful
Dreamer e Patlabor 2,
presenta a Lucca la sua ultima fatica, Garm Wars –
L’ultimo druido, che recupera alcuni dei temi
ricorrenti della sua filmografia, tra cui la ricerca dell’identità
individuale in un contesto di guerra e di mistero. Prodotto da
Production I.G e impreziosito dalle musiche di Kenji
Kawai, l’ultimo lavoro di Mamoru Oshii è una sapiente e
stupefacente miscela di live action ed effetti speciali, che ha per
protagonisti Lance Henriksen (l’androide Bishop
della serie Alien) e Kevin Durand (il
Blob di X-Men Origins: Wolverine). Garm
Wars – L’ultimo druido uscirà nelle sale italiane per
Notorious Pictures il 5 novembre 2015.
A Lucca Comics & Games,
Mamoru Oshii e Mitsuhisa Ishikawa incontreranno il pubblico sia in
occasione dell’anteprima del film, sia in un incontro
speciale a loro dedicato. Oshii sarà anche protagonista di
una masterclass ad accesso limitato a 30 fortunati
appassionati.
Inoltre Mamoru Oshii riceverà, nel
corso della cerimonia di premiazione, il prestigioso premio
Movie Comics & Games 2015, assegnato ogni anno a
una personalità del mondo del cinema, che nell’ultima edizione fu
attribuito al regista premio Oscar Gabriele Salvatores.
Truth di
James Vanderbilt sarà il film di apertura della
decima edizione della Festa del Cinema di Roma che si svolgerà dal
16 al 24 ottobre 2015 con la direzione artistica di Antonio
Monda, prodotta dalla Fondazione Cinema per Roma
presieduta da Piera Detassis.
L’opera prima dello sceneggiatore
statunitense, celebre per aver collaborato a The Amazing Spider-Man 1
e 2 di Marc Webb e
Zodiac di David Fincher,
è un film che attinge al repertorio del thriller politico e
giornalistico (alla stregua di All the President’s
Men e The Insider),
interpretato dai premi Oscar® Cate Blanchett e
Robert Redford.
La pellicola si ispira al libro
“Truth and Duty: The Press, the President and the Privilege of
Power”, scritto dalla giornalista e produttrice televisiva
Mary Mapes (interpretata da Cate Blanchett) che
per anni ha lavorato alla trasmissione della CBS “60 minutes”, al
fianco del noto anchorman Dan Rather (Robert
Redford). Il film narra le vicende che hanno portato al
controverso caso, noto come “Rathergate”, sui presunti favoritismi
ricevuti da George W. Bush per andare alla Guardia
Nazionale anziché in Vietnam. Una storia non confermata che, emersa
nel 2004, a due mesi dalle elezioni presidenziali americane, ha poi
provocato le dimissioni di Rather e il licenziamento di Mapes,
portando tutta la CBS News ad un passo dal collasso.
Accanto ai due premi Oscar®, il film
è interpretato da Dennis Quaid (Far
from Heaven, The Day After Tomorrow,
Traffic), Topher Grace
(Spider-Man 3, Predator, In Good
Company) e Elisabeth Moss
(protagonista dell’acclamata serie tv “Mad Men”).
“Truth è un film che si presta a
due piani di lettura – spiega il Direttore Artistico Antonio
Monda – Il primo è quello del rapporto tra giornalismo e
politica. Il secondo è quello tra verità e faziosità: quanto nel
riportare una notizia si possa essere influenzati da tesi
precostituite. Basato su una storia vera, Truth è diretto con
straordinaria efficacia da un regista esordiente di cui sentiremo
parlare a lungo”.
Continuano le riprese
di Arrow 4, e mentre cresce l’attesa
per la messa in onda della season première, oggi dal set arrivano
nuove foto del cast a lavoro:
Arrow è una serie
televisiva statunitense sviluppata da Greg Berlanti, Marc
Guggenheim e Andrew Kreisberg. È basata sul personaggio di Freccia
Verde, supereroe protagonista di una serie di fumetti pubblicata da
DC Comics. Viene trasmessa dal 10 ottobre 2012 sul canale The CW.
In Italia la serie è stata trasmessa in prima visione su Italia 1
dall’11 marzo al 27 maggio 2013. Dal 10 gennaio va in onda in
Italia la seconda stagione su Italia 1, anche se precedentemente la
versione sottotitolata in italiano della stessa stagione è stata
trasmessa dal 22 ottobre 2013 suPremium Action.
La serie segue le avventure del
playboy miliardario Oliver Queen. Naufrago per cinque anni su
un’isola deserta, viene tratto in salvo e torna finalmente a casa,
a Starling City; giunto qui assumerà l’identità segreta nota come
“l’incappucciato” (o il giustiziere) per combattere il crimine e la
corruzione di Starling City, seguendo una lista di nomi trovata in
una tasca della giacca del padre prima di seppellirlo. Facendo uso
delle abilità fisiche, delle tecniche di lotta e dell’incredibile
maestria con l’arco ottenuta sull’isola con anni di pratica e
scontri mortali e aiutato dal suo braccio destro e confidente
Diggle e dall’abile informatica Felicity Smoak, perseguirà uno ad
uno i criminali.
Sembra che non ci sia riposo per le
grandi produzioni hollywoodiane. Dopo il tragico incidente sul set
di Mena, con Tom Cruise, adesso anche il set di Resident Evil 6 ha
avuto la sua porzione di tragedia. La controfigura di Milla
Jovovich, la bravissima Olivia
Jackson, è stata investita in pieno da un dolly
mentre realizzava delle acrobazie in motocicletta.
A dare la notizia è stata la stessa
Jovovich che ha spiegato che, nonostante lei non fosse presente sul
set, ha saputo che si è trattato di un incidente molto grave e che
solo la forza della Jackson e la prontezza dei soccorsi hanno
permesso alla stunt-woman di sopravvivere.
Le sue condizioni adesso sono
stabili anche se gravi, ma sembra che non sia in pericolo di
vita.
Resident Evil The Final
Chapter uscirà al cinema il 2 settembre 2016.
Paul W.S. Anderson torna alla regia del franchise
cinematografico tratto dall’omonimo videgioco che vede protagonista
la bella Milla Jovovich che interpreta Alice.
Nel film torneranno Ali Larter e Wentworth
Miller.
The Green Inferno è
un film del 2013 scritto, prodotto e diretto da
Eli Roth. New York, giorni nostri. Attratta dal
fascino carismatico del giovane attivista Alejandro (Ariel
Levy), la bella studentessa di economia Justine
(Lorenza Izzo) decide di avvicinarsi a quel gruppo
di idealisti che nel campus lotta per le cause dei più deboli.
Le ambizioni di Alejandro però
volano più in alto: andare nell’Amazzonia peruviana per salvare le
tribù indigene dalle ruspe delle multinazionali occidentali. Che
fare? Seguirlo in quella pericolosissima protesta nella giungla o
ascoltare i più miti consigli di papà e amici? Justine decide di
accodarsi a quella folle spedizione non sapendo che laggiù, tra gli
alberi della foresta pluviale, i pericoli non arriveranno dai
mercenari al soldo del capitalismo selvaggio ma da quelle stesse
antiche popolazioni che loro stanno cercando di salvare
dall’estinzione.
The Green
Inferno è l’ultimo lavoro dell’ormai celebre
regista Eli Roth, che anche qui firma sceneggiatura, soggetto e
regia. Chi ha seguito il giovane regista nei suoi successi
precedenti, per citarne solo alcuni ricordiamo Hostel e
Hostel II, saprà cosa aspettarsi da questo “inferno
verde”.
The Green Inferno tra
sangue e squartamenti
Film per i forti di
stomaco, per gente abituata a squartamenti, sangue che scorre a
fiumi e scene di una violenza indicibile, The Green
Infernoparte da un concetto di base
alquanto discutibile: mai fidarsi di chi vuole fare del bene a
tutti i costi, di chi sente l’irrefrenabile desiderio di aiutare
gli altri, anche se questi altri vivono a migliaia di chilometri di
distanza.
Un film che attraversa diverse fasi
e che suscita impressioni alterne: sciocchino e banale nelle prime
battute poi improvvisamente intrigante e sconvolgente nella sua
seconda parte. Quindi la terza parte che mostra un’escalation di
violenza e orrore esasperante. Ma è qui che Roth inciampa cedendo
alla solita tentazione di esagerare e soprattutto di sconfinare nel
grottesco se non addirittura nel comico. Un film che poteva essere
interessante e davvero sconvolgente e che invece a un certo punto
inizia a prendersi in giro con sequenze farsesche e ridicole che
forse vogliono scimiottare, ma con risultati scadenti, il modello
Tarantino che Roth conosce bene.
La sceneggiatura si trascina delle
falle non trascurabili come l’idea iniziale di scegliere un gruppo
di giovani studentelli inesperti e assolutamente acerbi di missioni
alla “greenpeace” per una sfida di questa portata e di questo
rischio. Tra gli interpreti ci sentiamo di segnalare solo la bella
protagonista, Lorenza Izzo, attrice cilena con cui Roth e Ariel
Levy hanno condiviso il set di Aftershock.
The Green
Infernoè un film di genere, “consigliabile”
solo a quel pubblico amante dello splatter e che non rinnega le
derive grottesche che quasi sempre prendono questi film.
Ecco il primo trailer
per Il Libro della Giungla,
trasposizione in live action del classico Disney, diretto da
Jon Favreau e doppiato da Bill
Murray (Baloo), Ben Kingsley (Bagheera),
Lupita Nyong’o (Raksha), Christopher
Walken (Re Luigi), Idris Elba (Shere
Khan) e Scarlett Johansson (Kaa).
Il network americano della
ABC ha diffuso un nuovo contenuto
di Once Upon a Time 5, in attesa del
debutto della season première che avverrà prossima settimana.
Ecco Excalibur:
Tom Hiddleston è
uno dei protagonisti del Festival di Toronto 2015, dove ha
presentato ben due pellicole, High Rise e
I Saw the Light. L’attore ha ovviamente
avuto modo anche di parlare delle sua altre attività professionali,
tra cui, ovviamente l’universo Marvel e il suo Loki.
Ecco cosa ha dichiarato sul Dio
degli Inganni: “È tutto nel cervello di Kevin Feige. Sembra che
l’Universo Marvel si stia espandendo così
velocemente, e vorrei tanto sapere – e non faccio il misterioso –
quale sia il posto di Loki. Quindi vedremo, siamo sulla stessa
barca”.
Sappiamo comunque che vedremo il
personaggio in Thor Ragnarok.
Per quanto riguarda invece il
progetto del prequel di King Kong,
Kong Skull Island, ecco cosa ha potuto
dire Hiddleston: “È un progetto davvero eccitante, è da un po’
che mi sto preparando ad affrontare del materiale molto dark. C’è
qualcosa di molto eroico nel mio personaggio, è un esploratore che
ama l’avventura. […] King Kong è l’emblema del potere della natura
osservato dal punto di vista dell’uomo. Jordan Vogt-Roberts ha
delle idee geniali su come esplorare questo rapporto. Le sequenze
saranno incredibili, vedrete King Kong in un contesto particolare e
fino ad oggi inedito”.
Cresce l’attesa per l’arrivo al
cinema di Pan, l’atteso nuovo film
di Joe Wright sul noto personaggio nato dalla
penna di J.M. Barrie. Il nuovo contributo video ci
svela i mondi pieni di colore e in 3D del film:
La Lionsgate ha diffuso il primo trailer
ufficiale di The Divergent Series
Allegiant, il terzo capitolo del franchise con
protagonista Shailene Woodley.
The Divergent Series Allegiant
arriverà al cinema dal . Nel cast anche Theo James, Kate
Winslet, Octavia Spencer, Naomi Watts, Jeff Daniels, Ray
Stevenson, Zoë Kravitz, Miles Teller, Ansel Elgort, Maggie Q,
Keiynan Lonsdale e Jonny Weston.
L’ultima volta che avevamo sentito
parlare di un remake del celebre anime
Akira, si era detto che la Warner Bros era a lavoro
per Leonardo DiCaprio, adesso invece salta fuori
un nome che con DiCaprio ha avuto a che fare: Christopher
Nolan. Il discusso regista di Interstellarsembra essere
interessato a produrre una trilogia/remake
sull’adattamento cinematografico del manga di
Katsuhiro Otomo. A produrre ovviamente ci sarà la
Warner Bros.
Di recente vi abbiamo anche
informato che Christopher Nolan arriverà di nuovo
al cinema nel 2017, tuttavia non sappiamo ancora nulla di quel
misterioso progetto. L’idea che molti si stanno facendo in queste
ore è che il film in questione possa essere proprio
Akira, o almeno la prima parte di questa
trilogia, che vedrebbe quindi Nolan non solo alla produzione ma
anche alla regia.
Questi festival hanno iniziato ad
andare a puttane quando sono state istituite ‘ste secchiate di
premi. Che io vorrei capire perché dobbiamo premiare duecento cose
durante un Festival. Già mi vengono sospetti quando sento
‘premio miglior opera prima’, perché ho sempre
pensato che non ne esistessero più, di opere prime. Cioè uno nasce
in Italia e se nel dna ha qualche velleità artistica già glie
tagliano il cordone ombelicale e poi l’opera prima, che viene
recapitata immediatamente nelle mani di qualcuno che la trasformerà
in qualcosa per cui tutti diranno: bravissimo! Era la sua opera
prima, non dimentichiamocelo!
Vorrei capire perché uno fa una
cosa, che è una cagata, ma dai è sempre un’opera prima.
Così come, fai un capolavoro ahhh si vede, le cose più matte te
le puoi permettere solo alla tua opera prima!
Comunque pensavo di essere rimasta
solo io e il piccolo Muccino a non aver ancora donato qualcosa di
artistico al mondo, e invece no, tutto brulica di opere prime.
(Vì)
Per vincere un Leone d’oro a
Venezia, un film deve avere due caratteristiche: deve piacere alla
maggior parte dei giurati e io non devo averlo visto. È matematico.
Ogni anno, indipendentemente da tutti gli altri fattori, la
pellicola che ha vinto l’ambìto premio sbrilluccicante rientra tra
quelle di cui non sono riuscito a fruire. Posso averli visti tutto
tranne uno, che in quel momento proprio mi scappava la cacca, e
vince proprio quello. Sono convinto che se un anno per qualche
miracolosa circostanza dovessi riuscire a vedere ogni film in
concorso, darebbero appositamente il premio a una pellicola che non
è passata, solo per rinnovare questa tradizione propiziatoria.
Quindi non so ragguagliarvi su quanto sia meritata la vittoria di
questo Desde Allà, né su quanto abbia
influito la latinoamericanità del presidente di giuria sulla
vittoria dei due leoni principali, l’uno venezuelano, l’altro
argentino. Ricordatevi che io ballo lo Sticazzi e
l’ultima sera sto talmente cotto che l’unica cosa che voglio è
chiudere tutto e annammene a magnà. Pare ‘na cosa facile, e invece
no: io non solo, per lavoro, devo seguire la premiazione, con tutti
quei discorsi di grazie, graziella e graziearcazzo interminabili
che ti viene voglia di chiedere a Baratta la distribuzione di
pistole ad aria compressa per poterti sparare sui coglioni, ma
anche la conferenza dei giurati, le polemiche sulle scelte dei
giurati, la conferenza dei premiati, le polemiche sui parrucchieri
dei premiati, i commenti post conferenza, la pipì e le flatulenze
dovute all’emozione (soprattutto quelle di Valeria
Golino, visibilmente toccata dall’aver ricevuto una Coppa
Volpi per miglior attrice quando lei è sempre stata convinta di
essere un metalmeccanico). Insomma, per dovere di cronaca,
registriamo tutto, fino all’ultima goccia d’energia che ce resta in
corpo. Vero è che la giornata è stata altresì tranquilla, che tutti
stanno a dormì, perché ve l’ho detto, il Festival alla fine già da
venerdì sta alla frutta. Il che mi ha dato modo di accogliere la
mia adorabile mogliettina, aka Michèle. Colpo di
scena per chi non ci conosce: io e Vì non siamo
sposati. E lei è attualmente anche single, quindi fatevi
avanti prima che sia tardi. Michèle (si scrive alla francese, non
come la canzone dei Beatles), molto fashionably late, arriva a
Venezia solo quando la folla s’è diradata. E mica sposàmo la gente
a caso, qua. Comunque, dato che la sera devi lavorare come un
somaro, a una certa, dopo passeggiata per il Lido con visita degli
acquitrini più chic e immancabile Spritz di
benvenuto, la affido alle amorevoli cure di Vì che, dopo aver
seguito con me la parte più insopportabile della serata –
meraviglioso il fermo immagine di Fabrice Luchini
con le dita strette a mo’ di ‘che minchia dici?’ – recupera la mia
consorte (che è anche un po’ la sua) e la porta a cena in un ameno
ristorante vegetariano dove, incredibilmente date le usanze locali,
la sera prima ci ha trattati benissimo.
E di qui in poi lascio di nuovo la
parola a Vì, che lo racconta benissimo.
(Ang)
E infatti, non sto a dirvi quanto
non ne possiamo più del premio Giangiacomo al miglior starnuto nel
film, del Premio Sala Grande per le migliori freddure, insomma, non
vorrei che queste cosette offuscassero ciò che conta di più della
serata conclusiva: Il premio ad Ang per il miglior interprete
protagonista nel film L’ultima cena.
L’ultima Cena (scheda
tecnica)
Titolo originale: ‘Saturday night
and we in the spot, don’t believe just watch!’ (sì lo sappiamo, i
titoli italiani so sempre nammerda)
Paese: Lido of Venice
Interpreti: Ang, Vi, Michèle, il
ristoratoredemmerda
Per la prima volta sullo schermo:
il giovane mortificato
Durata: 120 min
Sinossi:
In una ridente lingua di terra
isolata da ogni forma di civiltà, dove per due settimane vivono
allo stato brado uomini e donne che si occupano di cinema,
succedono cose inspiegabili. I gestori dei locali, invece di gioire
alla vista di forme di vita che non siano zanzare della dimensione
di un coguaro che movimentano la vita del luogo, manifestano tutto
il loro fastidio e livore verso forestieri, che vorrebbero solo
espletare bisogni primari: magnà, pagà, sigarettina e cià
annamosene a dormì che domani c’è er coreano de 150 minuti. Per
fortuna arriva Ang, un uomo astuto, che riesce a scovare tra quel
popolo ostile uno sparuto gruppetto di scissionisti che sposano la
causa ospitalità. Ma niente è come sembra…
Recensione:
Pastiche comico che si tinge di
toni grotteschi e sul finire drammatici questo ultimo lavoro
presentato fuori concorso al Festival di Venezia. La pellicola punta
tutto su una messa in scena spiazzante, per dare spessore a una
storia non nuova, che declina come da manuale le regole dei generi
attraversati (commedia, thriller parapsicologico, horror onirico).
La prima parte, tutta girata in monolocation, è una cena tra
amiche, che aspettano qualcuno. Lo spettatore, all’incedere della
pellicola, noterà un innalzamento di livello di tensione, dato
dalla caratterizzazione del personaggio del ristoratoredemmerda,
che da uomo mite e gentile si trasformerà di colpo in un terribile
psicopatico. Nella seconda parte, più breve, il twist narrativo è
rappresentato dall’arrivo di Ang: la pellicola gioca con le attese
dello spettatore disattendendole tutte. Da quel momento il
romanticismo beat della prima parte vira verso una messa in scena
claustrofobica e un montaggio nervoso. Sul finale, le ostilità tra
i due uomini rivali sono un omaggio al miglior cinema surreale.
Nuoce la chiusura moralistica del
cameriere mortificato che sa di posticcio. Meravigliose le musiche
di Bruno Mars.
Se fate i bravi lo proiettiamo
anche al Festival di Roma.
(Vì)
In buona sostanza, al mio arrivo
dopo una impegnativa serata lavorativa, alla richiesta di una
forchetta per consumare il mio pasto già cucinato e tenuto in
caldo, il ristoratoredemmerda sbrocca e ci caccia
via in malo modo. Senza motivo apparente. Vi è piaciuto il film?
Ecco, a me mica tanto. Per cui, caro ristoratore, visto che sei
vegetariano, comprate du cetrioli. Così uno te lo magni.
Corollario: per la
prima volta in dieci anni che vengo qui (con qualche interruzione)
mi sono deciso a sfruttare l’occasione per vedere la Biennale. Tra
le opere più rilevanti una scultura interamente composta da seghe.
E la cosa più incredibile è che lo scultore è cieco. E una serie di
water esposti in bella vista con annesse delle cuffie per sentire
lo scroscio in 5.1. Dall’arte non si cessa mai di imparare.
Sono iniziate le riprese di
Star Wars: Rogue One, il primo
spin-off diretto da Gareth Edwards e con
protagonista Felicity Jones. Dal set vediamo
un atterraggio “catastrofico” di una navicella ridotta in rottami,
e poi le riprese si sono spostate nell’area circostante. Le foto
sono un’esclusiva TMZ
Star Wars: Rogue One è scritto da Gary
Whitta e Chris Weitz, e sarà
diretto da Gareth Edwards. L’uscita è
prevista per il 16 dicembre 2016. Nel cast
del film Felicity Jones, Rizz
Ahmed, Diego
Luna, Forest Whitaker, Jiang
Wen e Ben Mendelsohn.
Il film sarà certamente
ambientato durante a “Dark Time” dell’Impero, Tra gli episodi III e
IV e sarò il più oscuro e grintoso film dell’universo di Star
Wars. Sembra che il film sarà un war movie vecchia maniera.
Nella storia tutti i Jedi vivono in clandestinità e probabilmente
saranno sullo sfondo della storia principale. Ci saranno inoltre un
sacco di nuove forme di vita aliena. Saranno introdotti nuovi
personaggi droidi e Alieni. At-at, X-Wings, Ala-Y, A-Sts
saranno presenti nella storia. Ci sarà molta azione nella Jungla.
Sembra un nuovo droide sarà parte della banda di ribelli che
tentano di rubare i piani della Morte Nera. Felicity Jones
sarà un soldato ribelle pronta per la battaglia.
Da mercoledì 23
settembre i grandi racconti di vita tornano in UCI
Cinemas. Per il secondo anno di seguito, Unipol Biografilm
Collection e I Wonder Pictures presentano ogni settimana
in 16 multisala UCI i più coinvolgenti biopic,
narrati da autori premiati nei più prestigiosi festival del mondo,
proponendo un programma ricco non solo di grandi
riscoperte, come era stato già l’anno scorso, ma anche di
imperdibili anteprime, presentate in UCI Cinemas
prima dell’uscita in sala.
E proprio un’anteprima inaugura la
rassegna il 23 settembre e ci porta a scoprire di una donna che, a
93 anni, è un vero punto di riferimento per il mondo della moda e
del design, Iris Apfel, raccontata dal maestro del
direct cinema Albert Maysles in
IRIS, in uscita nei cinema dal 24
settembre.
Ha curato il design della Casa
Bianca per ben 9 Presidenti, da Truman a Clinton. Loro sono
passati, lei è ancora qui, con gli stessi enormi occhiali tondi,
gli accessori vistosi e l’immancabile rossetto scarlatto. Iris
Apfel oggi ha 93 anni ma ciò non la turba perché le cose importanti
della vita sono rimaste le stesse: la passione per il suo lavoro e
i continui esperimenti dello stile. Il compianto maestro del
documentario Albert Maysles ritrae a tratti vivaci questa figura
centrale dello scenario della moda statunitense, ormai da
sessant’anni interior designer e fashion guru della Grande mela. Un
film sulla creatività, sulla potenza di uno spirito libero,
ispirato, inesauribile.
Grazie alla scommessa di Unipol
Biografilm Collection e del circuito UCI Cinemas, per il secondo
anno consecutivo, contenuti di qualità dalla forte valenza
culturale come i film documentari si allargano al pubblico popolare
dei multisala. Una scommessa che pone però le sue radici nel dato
concreto del crescente successo commerciale del genere
documentario nel mondo, e in particolar modo negli Stati
Uniti e in Francia.
Il calendario delle proiezioni fino
a fine ottobre è consultabile di seguito e nella sezione rassegne
del sito di UCI. Per scoprire tutti i titoli I Wonder Pictures e
Unipol Biografilm Collection è possibile visitare il sito ufficiale
www.iwonderpictures.it
e la pagina facebook www.facebook.com/iwonderpictures.
Modalità
d’ingresso
Il biglietto intero per la
proiezione costa 10 euro.
È possibile richiedere un biglietto
ridotto a 5 euro compilando il form all’indirizzo http://www.iwonderpictures.it/iris
selezionando il cinema di interesse e inserendo il codice partner
IRISPR.
In attesa del debutto della season
premiere di The
Flash 2, oggi arriva un nuovo spettacolare
trailer dello show basato sul noto personaggio della DC Comics.
https://youtu.be/b3u1CRK-q24
The
Flash2 è la seconda
stagione della serie The
Flash spin-off di Arrow,
sviluppata dai creatori di quest’ultima Greg Berlanti, Marc
Guggenheim e Andrew Kreisberg. Basata sul personaggio di Flash,
supereroe protagonista di una serie di fumetti pubblicata da DC
Comics, si svolge nello stesso universo della serie madre e verrà
trasmessa dal 7 ottobre 2014 sul canale The CW.
La Disney ha annunciato un nuovo
film su Mary Poppins per la regia di
Rob Marshall.
Dopo 50 anni dall’immortale
capolavoro premio Oscar con protagonista Julie
Andrews, la Disney torna a mettere mano al personaggio
nato dalla mente di Pamela Lyndon Travers.
Marshall si cimenterà di nuovo con
il musical, dopo Into the Woods, e racconterà una storia ambientata
20 anni dopo le vicende del primo film.
Nonostante la notizia abbia generato
un certo clamore e sicuramente del malcontento, è praticamente
ovvio che, in questi tempi di magra intellettuale, la Disney abbia
deciso di attingere a ciò che l’ha resa grande in passato. Lo
stesso ragionamento è alla base delle riproposizioni in live action
del classici.
La sceneggiatura sarà curata da
David Magee mentre alla coppia composta da
Marc Shaiman e Scott Wittman avrà
il difficile compito di scrivere le nuove musiche.
Intanto in rete è già scattato il
toto-Mary con Anne Hathaway in pole position per i fan. Ma sarà
senza dubbio difficile trovare una sostituta a Julie
Andrews “praticamente perfetta sotto ogni aspetto”.
rriva da The Wrap la notizia che
Rachel McAdams (True Detective) farà parte del
cast di Doctor Strange. A confermarlo è stata
la stessa attrice in occasione del TIFF 2015. La conferma arriva
dopo i rumor degli ultimi mesi che volevano la McAdams nel
progetto. Al momento non sappiamo quale ruolo interpreterà
l’attrice, ma vi terremo aggiornati.
L’uscita di Doctor
Strange è prevista per il 4 novembre 2016. Dirige
Scott Derrickson da una sceneggiatura di
Jon Aibel e Glenn Berger,
rimaneggiata da Jon Spaihts. Nel cast del film al
fianco del protagonista Benedict Cumberbatch sono stati confermati
Tilda Swinton,
Rachel McAdams e Chiwetel Ejiofor. Produttore del film, Kevin
Feige, con Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Alan Fine, Stan Lee e
Stephen Broussard come produttori esecutivi.
Record d’incassi
per Minions,
che è il maggiore incasso dell’anno al box office italiano e rimane
in testa in questo weekend, seguito da
Fantastic 4 – I Fantastici 4
e Città di Carta.
Ecco nuovi spot tv di
Pan, avventura fantastica diretta da
Joe Wright in cui scopriamo le origini di Peter
Pan e Capitan Uncino.
Nel film Hugh
Jackman si trova a vestire gli insoliti, per lui, panni
del cattivo, il pirata Barbanera.
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Rilettura cinematografica
del ragazzo senza tempo nato dalla penna di J. M. Barrie, il
film è atteso nelle sale il il 15 luglio del 2015 ed è diretto
da Joe Wright (“Espiazione”, “Orgoglio e Pregiudizio”) al lavoro
sulla sceneggiatura firmata da Jason Fuch. Completano il cast:
Amanda Seyfried, Adeel Akhtar, Nonso Anozie, Jack Charles e
Kathy Burke. PAN arriverà nelle sale italiane il 15 luglio
del 2015
SINOSSI: Il candidato
all’Oscar® Hugh Jackman (“Les Misérables”) interpreta il malvagio
pirata Barbanera e il piccolo Levi Miller quello dell’orfanello
portato sull’Isola Che Non C’è, dove diventerà un eroe a capo della
rivolta contro i malvagi pirati. Una nuova e avvincente rilettura
del personaggio senza tempo di Peter Pan, il ragazzo che non vuole
diventare adulto, nato dalla penna di J. M. Barrie.
Vi ricordiamo che nel cast del film
di Joe Wright ci sono Hugh
Jackman, Garrett Hedlund, Rooney
Mara, Amanda Seyfried,Adeel
Akhtar. Pan è un
adattamento del romanzo di J.M.
Barrie, Peter Pan, il ragazzo che non voleva
crescere. Il film sarà ambientato durante la Seconda Guerra
Mondiale e seguirà le vicende di un irfano, Peter, che viene rapito
dai pirati e portato nell’Isola che non c’è.
La sceneggiatura del film è firmata
da Jason Fuchs, mentre la produzione è affidata a Greg
Berlanti e Paul Webster. Il
film uscirà in tutto il mondo il 17 luglio 2015, lo stesso giorno
del film Marvel
StudiosAnt-Man, diretto
dall’omonimo di Joe, Edgar Wright.
Patton Oswalt,
visto di recente in Agents of
S.H.I.E.L.D., si unisce al cast di The
Circle. La produzione del film comincerà questo
mese in California. Il personaggio della Gillan è quello di Annie,
una componente del circolo.
Il film, diretto da James
Ponsoldt (The Spectacular Now),
è un adattamento dall’omonimo romanzo di Dave
Eggers (dell’autore è anche A Hologram for the
King, la cui trasposizione, diretta da Tom
Tykwer, vede tra i protagonisti ancora una
volta Tom Hanks).
In The
CircleBoyega interpreterà
Ty, il ragazzo-prodigio del “Cerchio”, la più influente azienda al
mondo nella gestione di informazioni sul web. Lui e una dipendente
(la Watson) sviluppano una relazione mentre
iniziano a manifestarsi gli inevitabili problemi di esistenza in
un’era digitale in cui occorre rinunciare alla propria privacy per
un regime di trasparenza assoluta.
Il film è prodotto da
Hanks e dalla Playtone di Gary
Goetzman, insieme alla Likely Story di Anthony
Bregman, Ponsoldt
ea Walter Parkes e
Laurie Macdonald dellaImage
Nation. La Image Nation Abu Dhabi finanzia completamente il
progetto. Le riprese del film inizieranno a settembre in
California.
Bryan Cranston e
Helen Mirren, con Elle Fanning e
John Goodman, hanno presentato al Tiff 2015
Trumbo, biopic sul leggendario
sceneggiatore hollywoodiano Dalton
Trumbo. Alla regia c’è Jay
Roach.
Brad Bird sta
promuovendo la versione rimasterizzata del suo esordio alla regia
nonchè uno dei suoi migliori film e trai migliori film d’animazione
della storia del mezzo espressivo, Il Gigante di
Ferro. Ecco le foto della presentazione al Tiff
2015.
Saoirse Ronan e
Domhnall Gleeson hanno presentato al Tiff 2015
Brooklyn, l’avventura romantica diretta
da John Crowley che li
vede protagonisti. Ospite d’eccezione Brendam
Gleeson, papà di Domhnall.
Clémence Poésy,
affascinante attrice francese fattasi conoscere per il ruolo
di Fleur Delacour in Harry Potter, ha
presentato al Tiff 2015 il suo ultimo film, The
Ones Below.
Tom Hiddleston e
Luke Evans, in compagnia del mostro sacro
Jeremy Irons, hanno presentato al Tiff 2015, in
svolgimento a Toronto, il film High Rise,
per la regia di Ben Wheatley.
Ecco un nuovo poster per
The Last Witch Hunter con protagonista
Vin Diesel:
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The Last Witch
Hunter è diretto da Breck Eisner e
vede nel cast principale Vin Diesel, Rose Leslie,
Elijah Wood e Michael Caine. Il
film parla di un cacciatore di streghe immortale che combatte con
una potente strega per fermare una potente congrega di New York che
sta per orchestrare una piaga contro l’umanità.
Non è un segreto che Matt
Damon e Ben Affleck siano amici
d’infanzia, ed è anche noto che spesso i due hanno collaborato
dentro e fuori dal set (il loro primo Oscar lo hanno condiviso per
lo script di Will Hunting Genio Ribelle).
A questo proposito, sempre secondo un gioco di ruoli, è stato
chiesto a Matt Damon, impegnato con le riprese di
Bourne 5, chi avrebbe avuto la meglio in
uno scontro tra Jason Bourne e Batman, la cui nuova incarnazione è,
lo sappiamo, Ben Affleck stesso.
Damon ha risposto: “Jason Bourne
lo prenderebbe a calci in c**o, decisamente! Batman deve occuparsi
prima di Superman, e se riesce a batterlo poi deve vedersela con
Bourne”.
Sulla voce del nuovo Batman, Damon
ha dichiarato: “Non è che vado da lui a chiedergli ‘Fammi la
voce di Batman’, ma adesso che me lo chiedete penso che lo
farò”.
Sulla sua eventuale partecipazione a
un film di supereroi, quale personaggio sceglierebbe per sè?
“Penso che ci siano già tanti eroi lì fuori, Ben sarà tipo il
sesto o settimo Batman, quindi penso che li abbiano finiti. Sto
bene così, Jason Bourne è il mio supereroe”.
In merito al film Matt
Damon ha dichiarato: “Non voglio svelare troppo. Jason
Bourne si muoverà in un’Europa costretta all’austerity e in un
mondo post- Snowden. Molto è cambiato, non è vero? Adesso il
dibattito sullo spiare o sulle libertà civili è acceso, così come
sulla natura della democrazia. Partiremo dalla Grecia, la culla
della democrazia, e finiremo a Las Vegas, l’incarnazione più
grottesca…”
Nel cast del film Matt
Damon, Julia Stiles, Tommy Lee Jones, Vincet Cassel e
Alicia Vikander. La produzione di
Bourne 5 dovrebbe comnciare a breve e il
film dovrebbe uscire il 29 luglio 2016.
Cresce l’attesa per il debutto
di Grey’s Anatomy 12, il dodicesimo
ciclo di puntate dello show targato ABC e al primo anno senza
l’attore Patrick Dempsey. Ebbene oggi arriva la notizia da EW
che Joey Lauren Adams sarà guest star in
uno dei prossimi episodi.
Il sito rivela anche che l’attrice
sarà il candidato con cui Bailey (Chandra Wilson) dovrà
competere per il ruolo di Capo, un candidato scelto da
Catherine Avery (Debbie Allen) e che avrà il volto proprio della
Adams.
Mentre manca moltissimo al debutto
di Game of Thrones 6, nella rete
continua a tenere banco il tormentone Kit
Harington e il suo destino. Ebbene oggi proprio l’attore è
stato fotografato insieme al collega Iwan
Rheon (Ramsay Bolton) a Belfast, in Irlanda del Nord che
viene usata come location per Grande Inverno. Dunque provabile che
gli attori abbiano passato una serata tranquilla dopo un duro
giorno di lavoro sul set!