Il prossimo 9 marzo gli
appassionati di fantasy sono attesi nei cinema per il primo
blockbuster di un 2012 che si chiuderà a ridosso delle festività
natalizie con l’attesissimo Hobbit di Peter Jackson: nelle sale
sbarcherà infatti John Carter, film basato sulle vicende
dell’omonimo personaggio uscito dalla penna di Edgard Rice
Burroughs (più conosciuto quale creatore di Tarzan), distribuito
dalla Walt Disney.
John Carter (protagonista di ben
undici romanzi, pubblicati tra il 1912 e il 1940, oltre che di
svariati racconti) è un soldato della Guerra di Secessione che si
ritrova improvvisamente trasportato su Marte, avendo a che fare coi
suoi abitanti, esseri dall’aspetto umano ma dal colorito verdastro
o rosso e alti due metri.
Marte (o Barsoom, come lo chiamano
i suoi abitanti) è una sorta di versione apocalittica della
Terra: un pianeta in cui gli oceani sono evaporati e l’atmosfera
fattasi rarefatta a causa dell’interminabile guerra che divide le
due popolazioni che lo abitano, quelle degli ‘uomini verdi’ e degli
‘uomini rossi’.
John Carter interverrà nel
conflitto, senza prendere una posizione definita, ma più
interessato alla salvezza del pianeta e della sua popolazione.
A interpretare il protagonista sarà
Taylor Kitsch (il Gambit di X Men: L’inizio); al suo fianco, Lynn
Collins nel ruolo della Principessa Dejah Thoris (vista nel
Mercante di Venezia e nel primo Wolverine tra gli altri) e Willem
Defoe in quello del guerriero Tars Tarkas. Tra gli altri
interpreti, Thomas Haden Church, Samantha Morton e Mak Strong,
diretti da Andrew Stanton, il regista di Wall-E, e sceneggiatore,
oltre che dello stesso Wall-E, di Up e Toy Story 3, qui per la
prima volta impegnato con attori in carne e ossa.
A curare le musiche è Michael
Giacchino (Premio Oscar per UP), ma il film si fregerà anche di
brani cantati: in alcuni trailer sono stati infatti utilizzati
Kashmir dei Led Zeppelin e una versione di My Body Is A Cage dei
canadesi Arcade Fire, realizzata da Peter Gabriel e contenuta nel
suo recente album di cover Scratch my back; non è ancora chiaro se
tali pezzi verranno poi inclusi anche nel disco della colonna
sonora.
In tempi in cui il cinema fantasy
sembra non conoscere crisi, che venisse riscoperto John Carter era
in pratica solo questione di tempo: la vicenda del personaggio di
Burroughs è però un pò particolare: questo film rappresenta infatti
il coronamento di un progetto del quale si parla addirittura dagli
anni ’30: a quei tempi si era pensato a un film di animazione,
mentre negli anni ’50 nacque l’idea di un live action, poi messa in
soffitta per altri trent’anni, quando negli ’80 il progetto apparve
prendere l’avvio, con Tom Cruise come protagonista e John McTiernan
alla regia. Allora a non convincere furono gli effeti speciali, e
quindi film venne rimandato a quando la tecnologia avesse permesso
di rendere più credibili sul grande schermo i paesaggi descritti da
Bourroughs.
All’inizio degli anni 2000 il
progetto venne rispolverato per l’ennesima volta, e di nuovo
stoppato, stavolta per questioni legate alla ricerca del regista:
Robert Rodriguez prima e John Favreau poi hanno approcciato il
progetto per poi ritirarvisi, o semplicemente perdere
interesse.
Finalmente, nel 2007 i diritti sono
stati acquisiti dalla Disney che ha messo in cantiere il film per
la sua definitiva realizzazione: John Carter sarà l’adattamento del
primo romanzo dedicato da Bourroughs al personaggio, Sotto le lune
di Marte: considerato l’abbondante materiale a disposizione, non è
da escludere un seguito, dipenderà ovviamente dai risultati che
raggiungerà un film che con un budget di 300 milioni di dollari, è
uno dei più costosi della storia. Il film è stato realizzato in
Digital 3D e IMAX 3D.
E’ una storia più che attuale
quella dell’ultimo film di Romain Goupil, in
uscita nelle sale italiane il 1 giugno. Tutti per
uno (titolo originale Les Mains en l’air
– Mani in alto) tratta infatti il tema
dell’immigrazione e della gestione delle politiche migratorie da
parte dei paesi europei. In particolare, della Francia. Al
centro della vicenda, un gruppo di bambini che frequentano le
scuole elementari di Parigi. Sono molto amici, tra loro ci sono
anche Youssef e Milana/Linda Doudaeva, due bambini
stranieri clandestini. Cominciano i rimpatrii dei sans-papiers:
Youssef è il primo del gruppo, assieme alla sua famiglia , e quella
di Milana forse sarà la prossima. La vicenda avrà un esito
imprevisto e dal sapore dolce-amaro per Milana. Affiatati e
spontanei paiono i piccoli attori, accanto a un’intensa Valeria Bruni Tedeschi, allo stesso Goupil nel
ruolo del marito Luc, e a Hippolyte Girardot in un cameo. Lodevole
l’intenzione di porre all’attenzione del pubblico il tema
dell’immigrazione, ma la pellicola non coinvolge a pieno.
Il regista mette molti elementi in
gioco: i bambini e il loro mondo, la loro maniera di far fronte
all’emergenza, davanti all’incapacità degli adulti; gli adulti, coi
loro molteplici punti di vista sull’argomento, la scarsa capacità
di comunicare in modo costruttivo tra loro; il personaggio di
Cendrine, donna e madre, con la sua visione delle cose; il ruolo
delle istituzioni, della polizia; una cornice temporale futura – il
2067 in cui Milana adulta racconta, ricordandoli, i fatti avvenuti
nel 2009 – che racchiude l’intera vicenda. Tali elementi, però,
sono spesso non approfonditi, suggeriti, accennati. E forse è
proprio questo approccio, che riguarda la scrittura di
Tutti per uno, la sceneggiatura che non permette
di essere partecipi fino in fondo, di appassionarsi. Ci si muove in
superficie, con un’ottica un po’ naïf, retorica, come rivelano
alcune ingenuità della trama.
Il mondo degli adulti, poi, non
risulta ben delineato. I personaggi secondari sono debolmente
caratterizzati: sono voci, cenni, echi di società, che se
approfondite, avrebbero forse chiarito la lettura del fenomeno da
parte del regista e messo in moto maggiori riflessioni. Allo stesso
modo, le ragioni dell’accoglienza, sostenute da Cendrine – e
attraverso di lei dal regista – non sono ben circostanziate, così
come, nonostante la scelta di introdurre l’elemento ceceno (Milana
e la sua famiglia vengono proprio dalla Cecenia), non si fa mai
cenno esplicito alla questione cecena, alle scelte politiche di
Putin, o in generale, alle motivazioni che spingono persone di
altri paesi a venire in Francia, in Italia, in Germania ecc…
Prevale un generico umanitarismo e la constatazione che la politica
e la burocrazia non tengono conto dei legami affettivi tra le
persone.
Altra scelta sospesa, quella di
inserire la vicenda in una cornice futura, il 2067. Ma, del 2067
non si sa nulla. Tutti per uno è una pellicola
d’impegno, dunque, che vuole conciliare toni da commedia a temi
d’attualità anche drammatici, ma che non riesce del tutto a portare
lo spettatore “nella vicenda”. Presentata al Festival
di Cannes, dove ha riscosso un buon successo, è
distribuita in Italia da Teodora Film e Spazio Cinema.
È stato un pezzo di Francia a Roma ad
ospitare la conferenza stampa del film Tutti per
uno di Romain Goupil. Il Centro culturale
San Luigi dei Francesi era, infatti, la cornice ideale per
accogliere il regista e la protagonista femminile, Valeria
Bruni Tedeschi, giunta con un po’ di ritardo a causa di
problemi logistici.
Sky ha diffuso il trailer del film
Sky Original,
Tutti per 1 – 1 per tutti, seguito del film
“Moschettieri del re – La penultima missione”, sempre
diretto da Giovanni Veronesi e prodotto da
Vision Distribution e Indiana in
associazione con BPER Banca S.p.A. ai sensi delle
norme del tax credit, con la collaborazione di Toscana Film
Commission e Toscana Promozione.
Tutti per 1 – 1 per tutti sarà trasmesso in
prima assoluta su Sky la sera del 25 dicembre,
alle 21.15, disponibile anche on demand e
in streaming su NOW TV.
Sempre goliardici ma più
arrugginiti, tornano i Moschettieri D’Artagnan
(Pierfrancesco
Favino), Porthos (Valerio
Mastandrea) e Athos (Rocco
Papaleo), richiamati dalla Regina Anna
d’Austria (Margherita Buy) per
un’ultimissima missione segreta. Guidati stavolta da una singolare
veggente di nome Tomtom (Giulia
Michelini), si lanceranno in una nuova, mirabolante,
avventura che intreccerà i destini della piccola
Principessa Ginevra (Sara
Ciocca), figlia di Enrichetta
d’Inghilterra (Anna Ferzetti), e
Buffon(Federico Ielapi), un
giovanissimo e riccioluto orfanello. In un viaggio costellato di
sfide di ogni genere e incontri fantastici, tra cui quello con
Cyrano (Guido Caprino), si
troveranno ad affrontare la più dura delle prove: scegliere tra la
fedeltà alla Corona e quella all’amicizia.
“Tutti per 1 – 1 per
tuttiӏ un film Sky Original, prodotto da Vision
Distribution e Indianain associazione con BPER Banca
S.p.A. ai sensi delle norme del tax credit,con la
collaborazione di Toscana Film Commission e Toscana Promozione.
Regia di Giovanni Veronesi, con Pierfrancesco Favino, Valerio
Mastandrea, Rocco Papaleo, Giulia Michelini, Guido Caprino, Anna
Ferzetti, Federico Ielapi, Sara Ciocca, Giulio Scarpati e con la
partecipazione di Margherita Buy. Il film è scritto da Giovanni
Veronesi, Ugo Chiti, Giulio Calvani e Nicola Baldoni. Il direttore
della fotografia è Tani Canevari, la scenografia è affidata a Paki
Meduri e i costumi sono di Alessandro Lai.
Vision Distribution e Indiana
Production sono lieti di annunciare che sono cominciate oggi, 21
agosto, le riprese di Tutti per 1 – 1 per
tutti di Giovanni Veronesi.
Con loro ci sarà ancora Federico
Ielapi, insieme a due nuovi personaggi, interpretati da Giulia
Michelini e Guido Caprino. A completare questo ricco cast: Anna
Ferzetti, Sara Ciocca, Giulio Scarpati, Davide Marotta,Massimiliano
Varrese, Luis Molteni, Ubaldo Pantani e Anna Bonasso.
Prodotto da Indiana e Vision
Distribution, con la collaborazione di Toscana Film Commission e
Toscana Promozione, TUTTI PER 1 – 1 PER TUTTI è scritto da Giovanni
Veronesi, Ugo Chiti, Giulio Calvani e Nicola Baldoni. Il direttore
della fotografia è Tani Canevari, la scenografia è affidata a Paki
Meduri e i costumi sono di Alessandro Lai.
Le riprese dureranno 8 settimane, si
svolgeranno in Toscana e si concluderanno a Roma.
Tutti
per 1 – 1 per tutti, un film Sky Original,
prodotto da Vision Distribution e Indiana, sarà il 25 dicembre in
prima assoluta su Sky e in streaming su NOW TV, disponibile anche
on demand. In occasione della presentazione del film, ecco la
nostra intervista a Valerio Mastandrea che torna a indossare i
panni di Porthos dopo Moschettieri del Re – Penultima
missione.
Il film è il sequel di Moschettieri
del re – penultima missione, diretto da Giovanni Veronesi, e vede
nel cast
Pierfrancesco Favino,
Valerio Mastandrea,
Rocco Papaleo, Giulia
Michelini, Anna
Ferzetti, Federico
Ielapi, Sara
Ciocca, Giulio
Scarpati e Margherita
Buy. Assenti Matilde Gioli e Sergio Rubini, che invece
facevano parte del primo film.
Sempre goliardici ma più
arrugginiti, tornano i Moschettieri D’Artagnan (Pierfrancesco
Favino), Porthos (Valerio Mastandrea) e Athos (Rocco Papaleo),
richiamati dalla Regina Anna d’Austria (Margherita Buy) per
un’ultimissima missione segreta. Guidati stavolta da una singolare
veggente di nome Tomtom (Giulia Michelini), si lanceranno in una
nuova, mirabolante, avventura che intreccerà i destini della
piccola Principessa Ginevra (Sara Ciocca), figlia di Enrichetta
d’Inghilterra (Anna Ferzetti), e Buffon (Federico Ielapi), un
giovanissimo e riccioluto orfanello. In un viaggio costellato di
sfide di ogni genere e incontri fantastici, tra cui quello con
Cyrano (Guido Caprino), si troveranno ad affrontare la più dura
delle prove: scegliere tra la fedeltà alla Corona e quella
all’amicizia.
Tutti
per 1 – 1 per tutti,
un film Sky Original,
prodotto da Vision Distribution e Indiana – sarà
il 25 dicembre in prima assoluta su Sky e in
streaming su NOW
TV, disponibile anche on
demand.
Il film è il sequel di Moschettieri
del re – penultima missione, diretto da Giovanni Veronesi, e vede
nel cast
Pierfrancesco Favino,
Valerio Mastandrea,
Rocco Papaleo, Giulia
Michelini, Anna
Ferzetti, Federico
Ielapi, Sara
Ciocca, Giulio
Scarpati e Margherita
Buy. Assenti Matilde Gioli e Sergio Rubini, che invece
facevano parte del primo film.
La trama di Tutti per 1 – 1 per
tutti
Sempre goliardici ma più
arrugginiti, tornano i Moschettieri D’Artagnan (Pierfrancesco
Favino), Porthos (Valerio Mastandrea) e Athos (Rocco Papaleo),
richiamati dalla Regina Anna d’Austria (Margherita Buy) per
un’ultimissima missione segreta. Guidati stavolta da una singolare
veggente di nome Tomtom (Giulia Michelini), si lanceranno in una
nuova, mirabolante, avventura che intreccerà i destini della
piccola Principessa Ginevra (Sara Ciocca), figlia di Enrichetta
d’Inghilterra (Anna Ferzetti), e Buffon (Federico Ielapi), un
giovanissimo e riccioluto orfanello. In un viaggio costellato di
sfide di ogni genere e incontri fantastici, tra cui quello con
Cyrano (Guido Caprino), si troveranno ad affrontare la più dura
delle prove: scegliere tra la fedeltà alla Corona e quella
all’amicizia.
Tutti pazzi per Rose
(Populaire), diretto da Régis
Roinsard, vede protagonista una bellissima coppia:
Romain Duris (L’Appartamento
Spagnolo) e Déborah Francois
(La Voltapagine), due temperamenti
attoriali che si sposano alla perfezione con i loro personaggi.
Accanto a loro due, c’è anche Bérénice Bejo, grande interprete di The Artist, qui in un ruolo marginale
che non offusca però la sua bellezza e la sua bravura. Il film si
basa principalmente sulle dinamiche di coppia, sugli equilibri e le
tensioni che si creano inevitabilmente tra il maestro e l’allieva
prima e tra gli amanti dopo, seguendo una struttura abbastanza
classica con il nodo narrativa che si scioglie nel finale per la
gioia degli spettatori e dei protagonisti.
La trama di Tutti
pazzi per Rose
In Tutti pazzi per
Rose in piena primavera, e racconta la storia di Rose
Pamphyle (Déborah François), una ventunenne vedova di madre e che
vive con il padre. L’uomo dal carattere molto burbero gestisce
l’emporio di un piccolo villaggio della Normandia e ha promesso sua
figlia in sposa a un ragazzo del posto, il figlio del meccanico. Il
futuro della giovane è quindi già segnato da una vita piatta, nella
quel si ritroverà a essere una moglie devota e a occuparsi giorno
dopo giorno di casa e figli. Questo, però, non è proprio l’ideale
di vita che sogna Rose, che cercando di dare una svolta alla sua
esistenza, decide di partire per Lisieux per iniziare a lavorare
come segreteria di Louis Echard (Romain Duris), a capo di una
compagnia assicurativa. Purtroppo il colloqui non va affatto bene,
ma a Lisieux non sfugge una particolare abilità di rose: sa
scrivere velocemente a macchina. L’uomo le propone quindi di
partecipare a una gara di dattilografia e soltanto se la vincerà,
otterrà il posto da segretaria. Louis si propone come suo coach e
allena la giovane, trascorrendo diverso tempo con lei e
condividendo più della semplice passione per questo sport
particolare.
Negli anni ’50 il massimo della
modernità per una ragazza era aspirare a diventare segretaria.
Quando poi il desiderio si realizzava, le poche fortunate ad essere
delle vere segretarie erano considerate vere ragazze moderne,
all’avanguardia. Rose vive in un piccolo paesino ed è impiegata
nell’Emporio paterno, ma il suo desidero è quello di viaggiare,
visitare città straniere e fare tante esperienze diverse dalla vita
di paese. Quale miglior modo per cominciare se non diventare una
vera ragazza moderna? Il problema però è che Rose non sa fare
nulla, è imbranata e disordinata, anche se riesce ad ottenere il
suo primo lavoro presso Louis Echard, assicuratore. In realtà Louis
ha visto in lei non la segretaria di cui aveva bisogno, ma una
scommessa: Rose infatti è velocissima a scrivere a macchina, pur
usando solo due dita. Lui, ex atleta di temperamento agonistico
fino all’eccesso, vuole iscriverla ai campionati regionale di
dattilografia, e così Rose, allenata da Louis comincia la sua
scalata verso il successo per diventare la ragazza più veloce della
Bassa Normandia, e poi chissà, forse della Francia intera.
Più che parlare di sogni che si
realizzano però, Tutti pazzi per
Rose è alla fine una storia d’amore, il racconto
leggero e brioso di una coppia che si rincorre e che sembra
destinata a stare insieme dal primo momento che si incrocia.
Bellissima la fotografia del film, sgargiante e a tono con i
bellissimi costumi anni ’50 indossati dalla sottile ed elegante
Francois. Commedia senza troppe pretese, Tutti
pazzi per Rose è un film gradevole che racconta con
intelligenza e brio una storia universale e semplice.
Noi di Cinefilos.it l’abbiamo visto
all’ultimo Festival di Roma e con il titolo di
Populaire. Il film arriverà nelle sale
italiane distribuito di BIM con il titolo Tutti Pazzi
per Rose e vi mostriamo oggi una clip e il trailer
del film:
Primavera 1958. Rose Pamphyle ha 21
anni e vive con suo padre, un burbero vedovo titolare dell’emporio
di un piccolo villaggio in Normandia. Rose è promessa in sposa al
figlio del proprietario dell’autofficina e l’attende un destino di
casalinga docile e devota. Ma Rose non vuole saperne di una vita
del genere. Così decide di partire per Lisieux, dove il
trentaseienne Louis Echard, carismatico titolare di un’agenzia di
assicurazioni, sta cercando una segretaria. Il colloquio per
l’assunzione è un fiasco totale. Ma Rose ha un dono: batte i tasti
della macchina per scrivere a una velocità vertiginosa e così
riesce suo malgrado a risvegliare l’ambizioso sportivo che
sonnecchia in Louis… Se vuole ottenere il posto, Rose dovrà
partecipare a delle gare di velocità dattilografica. Ignorando i
sacrifici che la giovane dovrà compiere per raggiungere
l’obiettivo, Louis si improvvisa allenatore e decreta che farà di
Rose la dattilografa più veloce di Francia, e perfino del mondo! E
l’amore per la competizione sportiva non va necessariamente
d’accordo con l’amore puro e semplice…
Indicata come una delle commedie
chiave degli anni Novanta, Tutti pazzi per
Mary andò contro ogni aspettative, rivelandosi un
punto di svolta tanto nella carriera dei due registi quanto in
quella degli attori protagonisti. Bobby e
Peter Farrelly, infatti, conobbero grazie a
tale titolo ulteriore popolarità, raggiungendo lo status di maestri
della commedia. Il film poi, si rivelò un grandissimo successo di
critica e box office, arrivando ad incassare circa 370 milioni di
dollari in tutto il mondo.
Merito di tale successo è la natura
politicamente scorretta dell’opera, ricca di personaggi dissacranti
e situazioni spesso al limite tanto per contenuti quanto per stile
di comicità. I due autori, infatti, volevano distaccarsi dalla
tipica commedia per grandi e piccini, realizzando invece un film
pensato esclusivamente per un pubblico più adulto. Ciò gli permise
di utilizzare gag comiche altrimenti impensabili, donando all’opera
un’atmosfera più sessualmente esplicita.
Gli sceneggiatori, inoltre, si
basarono un reale fatto di cronaca. Questo riguardava un uomo che
aveva ingaggiato un detective privato per ritrovare una sua
compagna del liceo del quale era stato innamorato. Il gruppo di
autori iniziò dunque a immaginare cosa sarebbe potuto succedere se
quell’investigatore fosse risultato più perverso del previsto,
innamorandosi egli stesso della ragazza in questione. A partire da
tale suggestione si costruì così la vicenda del film, arricchita
poi di dettagli, personaggi e situazioni comiche.
Tutti pazzi per Mary: la trama del
film
La vicenda del film si apre nel
1985, quando il liceale Ted Stroehmann è in procinto di andare ad
un appuntamento con la ragazza dei suoi sogni, Mary Jensen. Una
volta recatosi da lei, però, rimane vittima di un incidente,
venendo di conseguenza ricoverato in ospedale. Nel frattempo, Mary
si trasferisce a Miami e il ragazzo la perde di vista. Tredici anni
dopo, Ted sta ancora cercando di dimenticare la ragazza, ma non
riuscendovi decide di accettare il consiglio del suo migliore
amico, ingaggiando un detective per ritrovarla. Il caso viene così
affidato all’investigatore Patrick “Pat” Healy, il quale dopo aver
ritrovato Mary, e averla osservata per alcuni giorni, se ne
innamora perdutamente.
Decide perciò di mentire a Ted,
affermando che la donna è in sovrappeso e ha quattro figli di tre
uomini diversi. Dopodiché, Patrick lascia il suo lavoro e torna a
Miami per conquistare Mary grazie ai pedinamenti e all’ascolto
delle sue conversazioni private, che gli forniscono tutte le
informazioni su gusti e passioni della ragazza. Scoperto però
l’inganno del detective, Ted decide di partire a sua volta per
Miami. Qui si ritrova però costretto a fare i conti con più
spasimanti di quello che avrebbe mai immaginato. Per riuscire a
prevalere su questi, finirà così con il cacciarsi in situazioni
sempre più assurde.
Tutti pazzi per Mary: il cast del
film
Il film contribuì a lanciare
definitivamente la carriera dell’attrice Cameron
Diaz, che dà qui vita alla Mary del titolo. Questa fu
da sempre la prima scelta per i Farrelly, i quali la consideravano
la “donna perfetta”. Questa fu entusiasta della sceneggiatura e
accettò da subito di partecipare al film, nonostante il suo agente
glielo avesse sconsigliato ritenendolo deprecabile. Per prepararsi
al ruolo, l’attrice decise poi di fare visita al suo vecchio liceo
per cercare la giusta ispirazione per potersi comportare come una
teenager. La sua interpretazione fu poi premiata con diversi
riconoscimenti, tra cui l’MTV Movie Awards per la miglior
performance femminile.
Nel ruolo di Ted vi è invece
Ben
Stiller, anch’egli all’epoca poco conosciuto. Per via
di ciò, infatti, i produttori erano contrari alla sua scelta,
suggerendo invece un attore più popolare come Jim
Carrey. I Farrelly decisero allora di proporre l’ancor
meno noto Owen
Wilson, e a quel punto i produttori accettarono
l’opzione di Stiller. Ricordando anni dopo la sua partecipazione al
film, l’attore affermò di essersi raramente divertito come in
quell’occasione, e che quella è stata l’opera che gli ha permesso
di raggiungere una popolarità internazionale. Stiller ha inoltre
indicato Tutti pazzi per
Marycome il suo film preferito
tra quelli a cui ha partecipato.
L’altro personaggio principale del
film è quello del detective Patrick, interpretato dall’attore
Matt
Dillon. Anche per lui i produttori furono inizialmente
scettici, non convinti che l’attore potesse risultare idoneo in una
commedia, non avendone fatte negli anni precedenti. Dopo il suo
provino furono però tutti certi delle sue potenzialità. Dillon, dal
canto suo, ha lodato il progetto esprimendo particolare entusiasmo
per la libertà d’improvvisazione lasciatagli dai due registi. Anche
per lui il film si rivelò un decisivo punto di svolta,
permettendogli di ottenere una più ampia gamma di ruoli e diversi
prestigiosi riconoscimenti.
Tutti pazzi per Mary: le scene più
celebri
Quando si pensa a questo film, la
prima scena che viene in mente è molto probabilmente quella con il
famoso “gel” che Mary utilizza per pettinarsi i capelli. Tale scena
rischiò tuttavia di non rientrare nel montato finale, poiché tutti
si dichiararono scettici nei suoi confronti. I due attori
coinvolti, Stiller e la Diaz, affermarono infatti che poteva
risultare eccessiva, rovinando il film e le loro carriere. Allo
stesso tempo, i Farrelly realizzarono venti versioni di tale scena,
essendo anche loro incerti sulla sua realizzazione. Dopo circa sei
mesi di dibattito con la produzione, questa venne però inserita nel
film, divenendo immediatamente iconica.
Altra famosissima scena del film è
una di quelle poste ad apertura del film, dove si mostra
l’incidente che impedisce a Ted di uscire con Mary. Divenuta
celebre come “la scena della zip”, questa è stata in seguito
descritta dai due registi come basata su un fatto realmente
avvenuto. Stando a quanto da loro raccontato, un amico della loro
sorella minore si ritrovò infatti invischiato in tale problema. Una
volta venuti a conoscenza di tale evento, estremamente doloroso e
comico allo stesso tempo, i due registi si convinsero sulla
necessità di riutilizzarlo in qualche loro film.
Tutti pazzi per Mary: il trailer e
dove vedere il film in streaming
Per chi ha amato il film, o per chi
non l’avesse ancora visto e desidera poter recuperare tale titolo,
è possibile fruirne grazie alla sua presenza in alcune tra le
principali piattaforme streaming oggi presenti in rete.
Tutti pazzi per Mary è infatti
disponibile su Rakuten TV, Infinity, Chili Cinema, Apple iTunes e
Google Play. Per vederlo, in base alla piattaforma prescelta,
basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento
generale. Ciò permetterà di riprodurlo in modo pratico e al meglio
della qualità video.
Tutti pazzi per Mary è
praticamente un pietra miliare nella storia della commedia
cinematografica. La storia d’amore tra Ted e Mary, corteggiata da
diversi pretendenti, ha conquistato il pubblico di tutto il
mondo.
Il film di Bobby e
Peter Farrelly, che sbancato i botteghini di tutto
il mondo nel 1998, è una commedia e una storia d’amore divertende e
che scalda il cuore in una maniera del tutto politicamente
scorretta.
Ecco dieci cose che non
sapevate di Tutti pazzi per Mary.
Tutti pazzi per Mary: streaming ita
1. Chi desiderasse
rivedere il film oppure recuperarlo e vederlo per la prima volta,
ci si può affidare alla piattaforme streaming digitali e
legali, come Chili, Infinity, Rakuten Tv, Google Play e Apple
iTunes.
Tutti pazzi per Mary: cast
2. Cameron Diaz è stata la
prima scelta per il ruolo di Mary. Il cast di Tutti pazzi
per Mary è pazzesco e
Cameron Diaz ne è il diamante. Per i registi, i fratelli Farrelly, la Diaz fu la prima ed
unica scelta: vedevano in lei la donna perfetta per recitare quel
ruolo, asserendo che avesse una gran serie di caratteristiche come
uscire con i maschi, adorare gli sport e bere birra la sera.
Sebbene la Diaz decise di partecipare al progetto con una certa
euforia, il suo agente era fortemente contrario ad un suo
coinvolgimento nel film, convinto che le avrebbe rovinato la
carriera. Meno male che non lo ha ascoltato!
3. Lo studio di produzione
era riluttante dall’ingaggiare Ben Stiller per il ruolo di
Ted.
Ben Stiller era la prima scelta dei
registi (che avevano considerato anche Jim Carrey e Jon Stewart), ma la casa di produzione non era
convinta fino in fondo di volerlo assumere anche per il timore che
fosse poco conosciuto al di fuori dei confini americani. Dati le
circostanze, i registi hanno proposto Owen Wilson e i produttori si trovarono
davanti il nome di un attore sul quale era ancora più riluttanti a
riguardo. Alla fine, la casa di produzione decise di dare fiducia
ai fratelli Farelly, assumendo.
4. Durante la realizzazione
del film, Matt Dillon era fidanzato con Cameron Diaz.
L’attore americano accettò con entusiasmo di interpretare il ruolo
di Patrick “Pat” Healy, apprezzando il fatto che la coppia di
registi lasciasse grande spazio all’improvvisazione. Ai tempi
Matt Dillon non aveva fatto molte commedie e l’attore stesso
definì la sua performance come una sfida perché “la commedia
richiede un gran sincronizzazione.
Tutti pazzi per Mary: trailer
5. Non aver mai visto il
film e nemmeno il trailer è un errore al quale bisogna subito
rimediare! Recuperare un film come Tutti pazzi per
Mary farò aprire gli occhi verso un mondo di comicità
differente da quello che si solito si trova sul mercato.
Tutti pazzi per Mary: film
completo
6. La scena di Ted e della
zip deriva da un fatto vero. Dopo aver visto il film
completo, ci si rende conto che una delle scene più memorabili è
proprio quando il povero Ted cerca di tirare su la zip e qualcosa
va storto. I due registi hanno rivelato che anni fa, quando la loro
sorella più piccola diede una piccola festicciola a casa, uno dei
ragazzini invitati andò al bagno e vi rimase chiuso per diverso
tempo, finché il signor Farrelly non andò ad assicurarsi della sua
salute e riuscì ad aiutarlo. Nessuno disse niente a nessuno per
evitare disagio al ragazzo.
7. Cameron Diaz si era un
tantino preoccupata per la scena del gel. Se viene citato
il film Tutti pazzi per Mary, la prima cosa che viene in
mente è la scena al ristorante con Mary e quel gel “particolare”.
Prima di girare la scena, i Farrelly si assicurarono che la Diaz
fosse a proprio agio con tutto quando e lei non ebbe nessuno
problema. Ma poco prima di girare cominciò a preoccuparsi, pensando
che una scena del genere avrebbe potuto far deragliare le sua
carriera “All’inizio avevo domande perché non sai mai come possa
andare qualcosa genere se non si è mai fatto prima. Mi sono fidata
di Bobby e
Peter, ovviamente, perché loro sono divertenti, ma quando siamo
arrivati ad avere una visuale della cosa, mi sono resa conto di
quanto fossero nel giusto”.
8. I fratelli Farrelly
pensavano che Tutti pazzi per Mary fosse il loro ultimo
lavoro. Il progetto precedente, Kingpin (1996),
era andato molto male ai botteghini diventando un clamoroso flop.
Indi per cui, decisero di mettere tutto loro stessi in questo film,
perché tanto non avevano niente da perdere. Quando, poi, Tutti
pazzi per Mary uscì al cinema, la carriera dei Farrelly
continuò senza problemi.
Film: Tutti pazzi per Mary
9. Il complesso
residenziale dove Mary vive a Miami è stato distrutto. La
casa in cui Mary abita quando si trasferisce a Miami, è stata
distrutta, nel 2008, da un incidente di natura edile che ha ucciso
ben due persone, ferendone altre cinque. Purtroppo, una gru crollò
in un condominio vicino che era in costruzione e in cui la casa
sarebbe dovuta essere implementata.
10. Sembra la storia del
film si ispiri ad un fatto reale. Il fatto di cronaca a
cui gli sceneggiatori si sarebbe ispirati, riguarda un uomo che,
desideroso di ritrovare una compagna di classe di quando era al
liceo, si mise ad ingaggiare un investigatore privato. Gli
sceneggiatori si posero solo la domanda: cosa potrebbe succedere se
l’investigatore privato mentisse al suo cliente perché si è
innamorato della ragazza?
Prima di vincere il premio Oscar
come miglior attore nel 2014, Matthew McConaughey era noto per diverse
commedie sentimentali, molte delle quali hanno concretamente
contribuito alla sua popolarità mondiale. Tra queste vi sono
Come farsi lasciare in 10
giorni, A casa con i suoi, La rivolta
delle ex e Tutti pazzi per l’oro.
Quest’ultimo titolo, uscito nel 2008 per la regia di Andy Tennant (regista anche dì
Anna and the King e Hitch – Lui sì che capisce le
donne) unisce all’elemento romantico anche una forte
componente d’avventura, che rende il film ancor più godibile e
imprevedibile.
Scritto dallo stesso Tennant insieme
a John Claflin e Daniel Zelman,
il film inserisce infatti la complessa storia d’amore tra i due
protagonisti in un contesto esotico, che rimanda ai vecchi film
sulla ricerca di tesori perduti. Unendo questi due elementi e
avvalendosi di un cast di grandi stelle, Tutti pazzi per
l’oro non ha mancato di affermarsi come un buon successo
economico, con un incasso di oltre 110 milioni di dollari. Non sono
però mancate critiche negative, che hanno sottolineato la banalità
di alcuni risvolti narrativi.
Ciò non ha però impedito al film di
diventare un piccolo cult nella carriera di McConaughey, oggi
popolare per ben altra tipologia di film. Per tutti gli
appassionati del genere, è dunque questo un titolo da non perdere.
Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente
utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a
questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile
ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e
al cast di attori. Infine, si elencheranno anche
le principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
La trama di Tutti pazzi per l’oro
Protagonista del film è
Benjamin ‘Finn’ Finnegan, un moderno cacciatore di
tesori, ossessionato dall’idea di ritrovare la leggendaria ‘Dote
della Regina’: quaranta casse contenenti un tesoro inestimabile,
perdute in mare nel 1715. Preso dalle ricerche, Finn ha trascurato
ogni altra cosa, inclusa la moglie Tess, dalla
quale ha infine divorziato. Proprio mentre la donna sta cominciando
a ricostruire la propria vita, lavorando a bordo di un mega-yacht
di proprietà del miliardario Nigel Honeycutt, Finn
scopre un indizio essenziale relativo al luogo in cui si trova il
tesoro. Per riuscire a recuperarlo, egli si rivolge proprio a
Honeycutt e alla sua giovane rampolla Gemma.
Ben presto, anche Tess non resisterà
alla tentazione di scoprire finalmente quel tesoro che ha fatto
naufragare il suo matrimonio, decidendo di unirsi al gruppo.
Tuttavia, essi non sono gli unici sulle tracce delle leggendarie
casse d’oro: Moe Fitch, un tempo mentore di Finn,
e uno spietato gangster del posto chiamato Bigg
Bunny hanno intenzione di battere Finn nell’impresa, anche
a costo di eliminare la concorrenza. La corsa all’oro si rivelerà
dunque ben più complessa e avventurosa del previsto.
Il cast e le location del film
Come anticipato, ad interpretare il
cercatore d’oro Finn vi è l’attore Matthew
McConaughey, che qui recita nuovamente accanto
all’attrice Kate Hudson,
interprete di Tess. I due avevano già recitato insieme in Come farsi lasciare in 10 giorni e hanno utilizzato la
chimica sviluppatasi tra di loro su quel set per dar vita a questa
nuova coppia di protagonisti che, anche se divorziati, provano
ancora sentimenti l’uno per l’altro. Su questo set i due hanno
anche rischiato di vivere una brutta avventura quando le acque dove
si svolgevano le riprese si sono riempite di meduse. Questo
inconveniente ha portato le riprese a doversi fermare per due
giorni.
Accanto a loro, nel ruolo del
miliardario Nigel Honeycutt vi è il celebre Donald
Sutherland, mentre Alexis Dziena,
vista anche nei film Broken Flowers, Nick & Norah – Tutto
accadde in una notte e La fontana dell’amore. Sono
poi presenti gli attori Ray Winstone nei panni di
Moe Fitch e Kevin Hart in
quelli del gangster Bigg Bunny, uno dei pochi ruoli da cattivo
della sua carriera. Per quanto riguarda le location presenti nel
film, queste si trovano tutte nello stato
Queensland, in Australia. Le
scene di Key West sono state girate a Port
Douglas, ma ci sono anche scene svoltesi a
Brisbane, Gold Coast,
Hamilton Island, Lizard Island,
Airlie Beach e Hervey Bay.
Il finale di Tutti pazzi
per l’oro: ecco come finisce il film
Nel finale del film, Finn chiede
aiuto al suo ex mentore Moe Fitch e i due salvano Tess dalle
grinfie di Bigg, che però la rapisce poi di nuovo sul suo aereo.
Gemma porta a quel punto Finn all’aereo con la sua moto d’acqua e
lui salta sul pontone dell’aereo mentre questo prende il volo.
Mentre Bigg tenta di sparare a Finn, Tess riesce a buttarlo di
fuori per ucciderlo. Liberi dal loro persecutore, alla fine il
tesoro viene esposto nel museo di Moe, ora ribattezzato Museo
Marittimo Fitch-Finnegan. Tess e Finn tornano poi insieme e scopre
addirittura che lei è incinta.
Il trailer di Tutti pazzi
per l’oro e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di Tutti
pazzi per l’oro grazie alla sua presenza su alcune delle
più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Now,
Google Play, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
giovedì 20 giugno alle ore 21:00
sul canale 20 Mediaset.
Cinefilos.it mette in palio
nuovi biglietti per la proiezione di Tutti Pazzi in
Casa Mia, la commedia del regista francese
Patrice Leconte, con
Christian Clavier, Carole Bouquet, Valérie
Bonneton e Rossy De Palma.
Per avere la possibilità di
partecipare scrivi a [email protected]
indicando Nome
Cognome, città e cinema. L’invito è valido per 2
persone.
NB: Tutte le
e-mail che non conterranno i dati richiesti saranno automaticamente
scartate.
Di seguito le proiezioni disponibili
con l’elenco delle sale a disposizione.
Ispirato a fatti realmente accaduti,
il film Twentieth Century Studios, New Regency e Film4
Tutti Parlano di Jamie, tratto dal
musical di successo inglese, arriverà prossimamente nelle sale
italiane distribuito da The Walt Disney Company Italia. Oggi, in
occasione del Coming Out Day, sono disponibili il primo trailer e
il primo poster del film. Tutti Parlano di Jamie è
interpretato dall’esordiente Max Harwood, Sarah Lancashire,
Lauren Patel, Shobna Gulati, Ralph Ineson, Adeel Akhtar, Samuel
Bottomley, con Sharon Horgan e Richard E. Grant.
Il regista della produzione
teatrale, Jonathan Butterell, fa il suo esordio alla regia di un
lungometraggio, con la sceneggiatura e i testi firmati da Tom
MacRae, le canzoni di Dan Gillespie Sells e una colonna sonora
composta da Sells e Anne Dudley.
Il film è prodotto da Mark Herbert,
p.g.a., Peter Carlton, p.g.a., e Arnon Milchan, mentre Yariv
Milchan, Michael Schaefer, Natalie Lehmann, Daniel Battsek, Ollie
Madden, Peter Balm, Niall Shamma e Jes Wilkins sono i produttori
esecutivi.
Tutti Parlano di Jamie, la
trama
Jamie New ha sedici anni e non
si sente come gli altri: invece di dedicarsi a una “vera” carriera,
sogna di diventare una drag queen. Incerto sul suo futuro, Jamie è
sicuro di una cosa: sarà sensazionale. Supportato dalla sua
amorevole madre e dai suoi fantastici amici, Jamie supererà i
pregiudizi, sconfiggerà i bulli e uscirà dall’oscurità… sotto i
riflettori.
Affermatosi come uno dei maggiori
esponenti del cinema iraniano nel mondo, Asghar
Farhadi ha realizzato dal 2003 ad oggi una serie di film
che esplorano le tradizioni del suo paese, come anche i suoi lati
meno apprezzabili. Fornendo così un ritratto brillante e mai banale
della società del suo paese, egli ha saputo parlare anche a popoli
culturalmente e geograficamente lontani. Dopo gli Oscar vinti con
Una separazione e Il cliente, questi è
poi tornato a far parlare di sé con il film Tutti lo
sanno (qui la recensione), diretto nel
2018. Per lui si è trattato del secondo film estero, dopo il
francese Il passato realizzato nel 2013.
Per questo nuovo progetto Farhadi si
è recato in Spagna, realizzando un crime drammatico con
protagonisti due degli attori spagnoli più celebri di sempre:
Javier Bardem e Penelope Cruz.
Presentato in concorso al Festival
di Cannes, dove è stato il film d’apertura di quella edizione,
Tutti lo sanno è stato accolto da opinioni contrastanti,
con alcuni pronti ad indicarlo come un film minore del celebre
regista. Eppure, anche in questo caso Farhadi ha dimostrato di
saper padroneggiare bene elementi lontani dalla sua cultura,
costruendo un racconto avvincente e coinvolgente all’interno del
quale si raccontano dinamiche comuni a tutti.
Candidato a ben otto premi Goya,
considerati gli Oscar spagnoli, il film si è comunque affermato
come uno dei titoli d’autore più interessanti del suo anno. Prima
di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama e al
cast di attori. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
Tutti lo sanno: la trama
del film
Protagonista del film è
Laura, la quale dopo un periodo di residenza a
Buenos Aires, dove vive insieme al marito
Alejandro e ai due figli, decide di tornare nella
sua terra natìa. Dopo anni ritrova dunque il piccolo paesino rurale
in provincia di Madrid dove è cresciuta e partecipa alle nozze
della sorella minore Ana. Qui, oltre a rincontrare
la sua famiglia, con cui ha un rapporto complicato, rivede anche
Paco, suo grande amore di giovinezza che non ha
mai realmente dimenticato. Se quello che prova per Alejandro non è
vero amore, è anche per via del ricordo di lui. A spezzare quel
momento di festa, tuttavia, è la scomparsa di
Irene, la figlia adolescente di Laura.
Per i famigliari diventa subito
chiaro che si tratta di un sequestro ma piuttosto che coinvolgere
le forze dell’ordine si preferisce affidarsi al poliziotto in
pensione Jorge. Questi inizia dunque ad indagare e
in breve una richiesta di riscatto viene fatta alla disperata
Laura. Alla disperata ricerca di soldi, questa chiede a Paco di
vendere la sua tenuta, confessandogli che Irene è in realtà sua
figlia. Quando sta per lasciarsi convincere, egli inizia però a
sospettare della stessa Laura, la quale potrebbe essere in cerca di
vendetta per alcune vicende passate. Più la situazione si protrae,
più diventa complesso capire di chi potersi o meno fidare.
Tutti lo sanno: il cast
del film
Come anticipato, ad interpretare la
protagonista del film vi è l’attrice premio Oscar Penelope Cruz.
Qui alle prese con un personaggio particolarmente complesso e
criptico, la Cruz ha raccontato di aver seguito il processo di
sviluppo del film per circa cinque anni, costruendo molto del suo
personaggio insieme a Farhadi. Javier Bardem,
marito della Cruz nella realtà e a sua volta premio Oscar, è invece
Paco, l’uomo ancora innamorato di Laura e pronto a tutto per lei. I
due attori hanno dichiarato di non aver portato il lavoro sui
personaggi a casa, sapendo bene quando essere nel personaggio o
uscirne.
Accanto a loro, nel ruolo
dell’investigatore Jorge vi è José Angel Egido,
mentre Alejandro il marito di Laura è interpretato da
Ricardo Darin. Questi è uno degli attori più
prolifici e popolari del cinema argentino, noto a livello
internazionale per i film Il figlio della sposa e Il
segreto dei suoi occhi, lungometraggio vincitore dell’Oscar al
miglior film straniero. Irene, la figlia di Laura,
è interpretata da Carla Campra, attrice nota per
le serie Una vita e Feria. Le attrici
Elvira Minguez e Inma Cuesta sono
invece rispettivamente Mariana e Ana, le sorelle di Laura.
Eduard Fernandez interpreta Fernando il marito di
Mariana, mentre Barbara Lennie è Bea, la moglie di
Paco. Quest’ultima è nota in particolare per il film Magical
Girl.
Tutti lo sanno: il trailer
e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Tutti lo
sanno è infatti disponibile nei cataloghi di
Rakuten TV, Chili, Google Play, Apple
TV+, Tim Vision, Now, Infinity+, Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È
bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite
temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente
nel palinsesto televisivo di venerdì 25agosto alle ore 21:20 sul canale
Rai 3.
Tutti insieme
appassionatamente è uno di quei musical che non ci si
stancherebbe mai di guardare, estremamente coinvolgente e,
nonostante il contesto storico, molto leggero e spensierato.
Se la storia è nota a tutti, quella
della giovane Maria che vorrebbe diventare suora e si innamora,
corrisposta, del capitano von Trapp, genitore di sette figli che
necessita di una bambinaia, tante dinamiche sono rimaste
all’oscuro.
Ecco, allora, dieci cose da
sapere su Tutti insieme appassionatamente.
Tutti insieme appassionatamente
film
1. Ha salvato la 20th
Century Fox. Dopo il disastro economico generato dal film
Cleopatra nel 1963, la Twentieth Century Fox era praticamente ad un
passo dalla bancarotta. Pare che fu proprio Tutti insieme
appassionatamente a salvare la casa di produzione dal disastro
irreversibile.
2. Robert Wise ha
modificato il carattere del capitano. Stando a quando
detto dalla stessa Maria von Trapp, il carattere
di suo marito non era così burbero, così come non era mai stato
così severo con i loro dieci figli (sette del precedente matrimonio
e tre avuti con Maria). Pare che la vera Maria abbia chiesto a
Robert Wise di ammorbidire il personaggio di
suo marito, ritratto in maniera molto severa nel film, ma il
regista di rifiutò di farlo.
Tutti insieme appassionatamente
streaming
3. Il film è disponibile in
streaming digitale. Chi volesse vedere o rivedere questo
film, è possibile farlo grazie alla sua disponibilità sulle diverse
piattaforme di streaming legale digitale come Rakuten Tv, Chili,
Google Play e iTunes.
Tutti insieme appassionatamente
canzoni
4. Plummer considerava
banale Edelweiss.Tutti insieme appassionatamente
possiede un insieme di canzoni indimenticabili e orecchiabili, ma
pare che non sia stato così proprio per tutti. Stando ad alcune
dichiarazioni, sembra che Christopher Plummer non amasse molto la
canzone Edelweiss, considerata da lui banale, tanto da
scrivere una lettera allo sceneggiatore Ernest
Lehman, suggerendo che sarebbe stato necessario
riscriverla. Inutile dire che la sua richiesta sia stata
respinta.
Tutti insieme appassionatamente
cast
5. Christopher Plummer non
aveva molte informazioni circa il suo personaggio. Prima
di iniziare le riprese di Tutti insieme appassionatamente,
gli attori hanno cercato di dare il maggior realismo possibile.
Tuttavia, erano davvero poche le informazioni che riguardavano il
vero capitano Georg von Trapp, tanto che
Christopher Plummer si recò sulle montagne di Salisburgo con un
interprete. Proprio in quelle zone, i due incontrarono un nipote di
Georg che rivelò loro di come non fosse che l’uomo più noioso da
lui mai incontrato.
6. Julie Andrews stava per
rifiutare il film. Una volta visto il film, diventa quasi
impossibile pensare che Julie Andrews era vicina a rifiutare di
interpretare Maria. La motivazione che le stava per far compiere il
passo sbagliato era che, secondo lei, il suo personaggio fosse
molto simile al suo ruolo in Mary Poppins, realizzato solo un anno prima.
7. A Christopher Plummer
non piaceva molto la Andrews. Pare che durante le riprese
di Tutti insieme appassionatamente non scorresse buon sangue tra
Plummer e la Andrews, tanto che l’attore ha ammesso di trovare la
sua collega insopportabile e fastidiosa, chiamandola Miss
Disney quando parlava di lei al resto del cast o della
troupe. Solo più tardi ha capito di essere stato decisamente
immatura e la Andrews è stata una grande attrice e una grande
professionista, tanto che poi i due sono diventati molto amici e lo
sono tuttora.
Tutti insieme appassionatamente
musical
8. Si basa sull’omonimo
musical teatrale.Tutti insieme
appassionatamente, realizzato al cinema del 1965, è tratto dal
musical teatrale intitolato The Sound of Music e
realizzato dalla coppia formata da Richard Rodgers
e Oscar Hamerstein II. A sua volta, lo spettacolo
si basa sul romanzo autobiografico La famiglia Trapp
(The Story of the Trapp Family Singers), scritto da
Maria Augusta von Trapp.
9. Il film ha richiesto
diverse competenze. Sebbene gli attori scelti per film
avevano le qualità richieste per i loro ruoli, quasi tutti gli
attori hanno dovuto imparare a fare cose nuove. Ad esempio, sia
Julie Andrews che Christopher Plummer hanno dovuto imparare a
suonare la chitarra.
10. Ci sarebbero dovute
essere le canzoni cantate dalla vera famiglia von Trapp. I
librettisti Howard Lindsay e Russel
Crouse volevano inizialmente usare le canzoni che la vera
famiglia von Trapp aveva cantato. Tuttavia, i due pensasoro di
riscrivere una nuova colonna sonora pensando che l’originale non si
sposasse bene con la musica folk.
Uscirà il 27 settembre 2018,
distribuito da Vision Distribution, Tutti
in Piedi, la nuova commedia diretta e interpretata da
Franck Dubosc con Alexandra Lamy,
Elsa Zylberstein, Gérard Darmon.
Cinefilos.it offre la possibilità a pochi
fortunati di vedere il film gratis, in anteprima, in
diverse città d’Italia, il 18 settembre
2018! Ci sono a disposizione tanti inviti gratuiti
validi per l’ingresso di 2 persone, per ognuna delle città.
Jocelyn (Franck
Dubosc) è un uomo d’affari di successo, un inguaribile
seduttore e un bugiardo incallito. Un giorno, a causa di un
malinteso, viene scambiato per disabile dalla vicina di casa della
defunta madre, la giovane e sexy Julie. Per conquistarla, Jocelyn
decide di approfittare del fraintendimento. L’equivoco, che
inizialmente sembra essere solo un gioco divertente, diventa
complicato quando Julie gli presenta sua sorella Florence
(Alexandra Lamy) che, costretta su una sedia
a rotelle a seguito di un incidente stradale, non ha perso la
voglia di vivere a pieno e sembra abbattere qualsiasi barriera col
suo irresistibile sorriso. È allora che, in bilico sull’esile filo
di una insostenibile bugia, Jocelyn inventa una doppia vita: una in
piedi e una sulla sedia a rotelle.
Viso pulito, modi amichevoli,
sguardo da eterno ragazzino che nasconde un’espressione ammiccante
da tombeur des femmes e un’enorme bravura. Questa, in
breve, la descrizione di Joseph Leonard
Gordon-Levitt, una delle più giovani stelle hollywoodiane
che, oltre a vantare una carriera più che ventennale alle spalle,
sembra non essere intenzionato a fermarsi, ma, anzi, vede crescere
di giorno in giorno la sua popolarità.
Joseph
Gordon-Levitt, biografia
Il celebre attore statunitense
nasce a Los Angeles il 17 febbraio 1981. Cresciuto in una famiglia
ebraica di stampo progressista, con un padre redattore per
l’emittente KPFK e una madre candidata alle elezioni per il Peace
and Freedon Party negli anni ‘70, calca le scene fin dalla
tenerissima età. A quattro anni si unisce infatti ad un gruppo
teatrale e gli viene affidata la parte dello spaventapasseri in un
adattamento de Il Mago di Oz e, poco dopo, iniziano per
lui le prime apparizioni televisive, soprattutto in spot
pubblicitari.
Joseph
Gordon-Levitt, filmografia
La vera carriera come attore prende
il via alla fine degli anni ’80, quando Joseph
Gordon-Levitt ha appena sei anni. Il bambino
prodigio appare più o meno fugacemente in svariate produzioni
televisive, tra cui Stranger on My Land, Casa Keaton e La
Signora in Giallo.
Grazie alla sua abilità, innegabile
nonostante la tenera età, nel 1991 ottiene il primo ruolo da
protagonista nel remake della soap opera Dark
Shadows e, nel 1992, debutta nel mondo del cinema, con un
ruolo da comparsa nel film Beethoven. Nello stesso
anno Joseph Gordon-Levitt entra a far parte
del cast di In mezzo scorre il fiume, un film centrato sul rapporto
tra due fratelli girato da Robert Redford, in cui
il giovane attore veste i panni di Craig Sheffer da giovane.
Da questo momento si susseguono per
lui dei ruoli sempre più importanti; negli anni a
venire Joseph Gordon-Levitt è Gregory in
Switching Parents (Gregory K), la storia
vera di un ragazzo che riesce ad ottenere legalmente il diritto a
separarsi dai suoi genitori e Roger in Angels in the
Outfield, lungometraggio che narra di un bambino
apparentemente sfortunato ma che è in grado di vedere gli
angeli.
Il successo è a portata di mano
e Joseph Gordon-Levitt riesce ad
afferrarlo grazie alla sit-com Una famiglia del terzo
tipo. La serie, che ha avuto un enorme successo in
America, gira intorno alle avventure dei Solomon, una famiglia
media americana i cui componenti sono però degli esploratori
extraterrestri che hanno preso sembianze umane allo scopo di
studiare il pianeta terra e i suoi abitanti. Joseph
Gordon-Levitt impersona Tommy Solomon, figlio adolescente
del particolare quadretto familiare, dal 1996 al 2001, anno in cui
decide di sciogliere il contratto con la produzione.
Nel frattempo la sua fama
televisiva, pur serrandolo in un ruolo che con il tempo inizierà ad
andargli stretto, non impedisce all’attore di entrare a far parte a
tutti gli effetti del mondo del cinema. Nel 1996 è il figlio di
Demi Moore nel film Il
Giurato, nel 1998 una vittima che muore prima dei
titoli di testa in Halloween 20 anni dopo e nel 1999 è
co-protagonista, insieme ad un giovanissimo Heath
Ledger, della commedia romantica 10 cose che odio
di te.
La sua passione per il cinema, la
volontà di allontanarsi da un certo modello di celebrità televisiva
e, forse, l’influenza del nonno materno (il regista politicamente
attivo Michael Gordon), lo portano però a sviare i
facili prodotti commerciali e a ricercare ruoli più difficili e
impegnati all’interno di circuiti indipendenti.
Nel 2001 il
ventenne Joseph Gordon-Levitt entra così nei
panni del protagonista Lyle nel film Manic, dramma
di Jordan Melamed ambientato in un manicomio, che
narra di un ragazzo internato per essere stato violento con un
compagno di baseball e che incontra tra le mura dell’istituto altri
ragazzi con problemi psichici alle spalle.
Dopo questa prova,
però, l’attore sembra stancarsi della vita che conduce e, nel 2002,
si ritira momentaneamente dai riflettori per iscriversi
all’università. La sua carriera di studente, piuttosto
fugace, finisce nel 2004, quando Joseph
Gordon-Levitt lascia la Columbia University dopo aver
passato due anni immerso nei corsi di storia, poesia e letteratura
francesi. La francofilia, però, non è abbastanza forte per fermare
la sua attrazione verso la recitazione e in quest’ultimo
decennio Joseph Gordon-Levitt sarà presente
in pellicole sempre più incisive.
Mysterious
Skin, film del 2004 diretto da Gregg
Araki, segna infatti, dopo il preludio di
Manic, l’inizio di una nuova strada, che
vede l’ex bambino prodigio Levitt alle prese con ruoli scomodi,
difficili, tormentati. Nel film di Araki, infatti, il giovane
attore entra nei panni di Neil McCormick, un ragazzo che, dopo
essere stato oggetto di molestie sessuali da parte del suo
allenatore di baseball da bambino, si prostituisce ed è incapace di
vivere relazioni stabili e autentiche.
L’anno successivo, con
Brick-Dose Mortale dell’esordiente
Rian Johnson, Levitt conferma la sua bravura dando
anima e corpo a Brendan Frye, un adolescente che, indagando su un
omicidio, rimane coinvolto in giri di droga poco limpidi
all’interno del college che frequenta. La sua interpretazione non
solo non passa inosservata, ma lascia una traccia più che positiva
in numerose critiche filmiche e quando nel 2007 si cala nel
Chris Pratt di Sguardo nel
Vuoto di Scott Frank, la sua
consacrazione diventa definitiva. Pratt, infatti, è un ragazzo che,
a seguito di un incidente, ha vuoti di memoria, narcolessia,
problemi di concentrazione e che viene convinto da un ex compagno
di scuola a rapinare la banca per cui lavora.
Joseph
Gordon-Levitt mette tutta la sua arte nel rendere reale
questo personaggio divorato dal senso di colpa, che confonde sogni
e realtà, e che distorce ciò che passa per il filtro della sua
mente. Forse proprio per questo ruolo gli viene assegnata,
nel 2008, la parte del killer psicopatico Richie Nix in
Killshot, thriller in cui recita accanto
ad attori del calibro di Mickey Rourke e
Diane Lane.
Dal 2009 ad oggi le interpretazioni
diventano più variegate e Joseph Gordon-Levitt
dimostra di essere a suo agio con generi differenti: fa parte del
cast di Miracolo a Sant’Anna, è il
protagonista della bellissima commedia (500) Giorni insieme, primo
lungometraggio del regista di videoclip musicali Marc
Webb in cui veste i panni dell’innamorato romantico che
crede nel vero amore, ma è anche Hesher in Hesher è stato qui, un personaggio volgare e
disturbante, con capelli lunghi e tatuaggi artigianali, che mette
alla prova i rapporti sociali in una famiglia che ha appena subito
un grave lutto.
Lo straordinario
Inception di Christopher Nolan, è il suo banco di prova nel
kolossal. Affiancando Leonardo DiCaprio ed Ellen
Page, un’altra promessa proveniente dai circuiti
indipendenti, dimostra di essere all’altezza di film di spessore
destinati ad un pubblico ampio e si ritaglia finalmente un posto
tra i “grandi”. Ne è prova il fatto che lo stesso Nolan lo richiama
nel 2012, per trasformarlo nell’agente di Gotham City John Blake,
de
Il Cavaliere Oscuro-Il Ritorno, episodio che chiude la
trilogia dedicata all’uomo pipistrello.
Tra gli ultimi film in cui appare
come protagonista si possono segnalare 50 e 50, dramma in cui l’attore
interpreta Adam, un ragazzo che scopre di avere una forma di cancro
che gli lascia il 50% di possibilità di sopravvivenza, e
Senza Freni, film d’azione interamente
girato per le strade di New York con un Gordon-Levitt pony express
che cerca di sfuggire a un poliziotto corrotto a bordo della sua
bici a scatto fisso.
Si attendono quindi con ansia i
prossimi film di quello che ormai può essere considerato a tutti
gli effetti uno dei giovani attori più in auge del decennio:
Looper, un prodotto di fantascienza ambientato
in un futuro prossimo in cui degli assassini utilizzano in modo
criminale i viaggi nel tempo, e Lincoln,
un film ambientato in un passato non troppo lontano che scandaglia
le lotte del primo presidente degli Stati Uniti per l’abolizione
della schiavitù.
Nominato per due volte ai Golden
Globe come miglior attore in un film brillante (per 50
e 50 e 500 giorni insieme), Joseph
Gordon-Levitt non è solo un buon interprete, ma un vero e
proprio sperimentatore di generi e personaggi.
Nel 2010 gira come
regista il cortometraggio Morgan and Destiny’s
Eleventeenth Date: The Zeppelin Zoo, un film di sette
minuti finanziato dalla hitRECord.org, società di produzione
on-line, di proprietà dello stesso Levitt, che divide la metà
dei profitti con coloro che contribuiscono. E dopo questo primo
corto, presentato al South by Southwest Festival, il prossimo anno
è prevista l’uscita di un lungometraggio diretto interamente
dall’attore intitolato Don Jon, storia di
un Don Giovanni moderno che cerca di diventare una persona
migliore. Nel cast anche Scarlett Johansson e
Julianne Moore.
Enfant prodige, stella
televisiva, ottimo interprete cinematografico e regista esordiente,
Joseph Gordon-Levitt può essere a considerato a
tutti gli effetti un artista; un’anima eclettica che, con ogni
probabilità, non smetterà tanto presto di stupirci!
Il Premio
Kinéo, ideato e diretto da Rosetta
Sannelli (presidente dell’Associazione Culturale Kinéo),
che quest’anno compie vent’anni alla 79. Mostra del Cinema
di Venezia, annuncia tutti i premi di questo
anniversario.
Tra i premiati, votati dal pubblico
e da una giuria di eccellenza presieduta da Jean
Gili(regista, critico, storico del cinema e professore
emerito dell’Università di Parigi 1 Pantheon-Sorbonne): Corro da te di Riccardo
Milani per il Miglior Film; Una
femmina di Francesco Costabile per la
Miglior Opera Prima; Come un gatto in tangenziale. Ritorno a coccia di
morto di Riccardo Milani per la
Miglior Commedia;
Nostalgia di Mario
Martone per il Premio
Pubblico&Critica; Benelli su
Benelli di Marta Miniucchi per la
Miglior docufiction; Noi
di Luca Ribuoli per la Miglior Serie
Tv/Piattaforma; Nicola Guaglianone, poi,
si aggiudica il premio come Miglior Sceneggiatura
per Freaks Out.
Tra gli attori, invece, ad
aggiudicarsi il premio come Miglior attrice
protagonista è Barbara Ronchi per la sua
interpretazione in Settembre, mentre a
Michele Riondino viene assegnato il premio come
Miglior attore protagonista per il film
I nostri fantasmi. E ancora:
Vinicio Marchioni è Miglior attore non
protagonista per Supereroi;
Aurora Ruffino è Miglior attrice Serie
Tv/Piattaforma per Noi;
Eduardo Scarpetta è il Miglior attore
SerieTv/Piattaforma per Le fate
ignoranti; Ludivine Sagnier è
Miglior attrice protagonista per la serie NetflixLupin;
Sofia Essaïdi è la Miglior attrice non
protagonista per Nostalgia di
Mario Martone.
Il premio Giovani
Rivelazioni se lo aggiudicano: Chiara Vinci,
Jacopo Olmo Antinori, Alessandro
Piavani e Claudia
Marchiori.
Il Premio “Personaggio
dell’anno per il Cinema”, invece, è
assegnato a Piera Detassis, mentre
il Premio per il miglior produttore/distributore nazionale
o internazionale, intestato da quest’anno
a Martha De Laurentiis, è assegnato
a Massimiliano Orfei, A.D. di
Vision Distribution.
E ancora il Premio
ITTV/Kinéo è per Daniela Rambaldi
Presidente della Fondazione Carlo Rambaldi;
Beatrice Venezi riceve il premio
Eccellenza nell’arte della Musica e
Lorenzo Quinn il riconoscimento nel campo delle
arti visive per i suoi Segni contemporanei
nell’architetture di Venezia.
Il Movie for Humanity
Award – premio che da anni Kinéo assegna a chi attravrerso
il cinema sostiene la causa dei diritti umani in ogni parte del
mondo, in collaborazione con il progetto Global
Campus of Human Rights – viene assegnato a Evgeny
Mikhailovich Afineevsky per il documentario
Freedom on Fire – Ukraine’s Fight for
Freedom. Il film, infatti, è una raccolta di
testimonianze di crudeltà e gravissime violazioni dei diritti umani
nel teatro della guerra, che verrà presentato fuori concorso alla
Mostra del cinema di Venezia.
Lo storico evento collaterale
della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, è
sostenuto dalla DGCA del MIC
e la cerimonia si terrà oggi sabato 3 settembre
2022, nella splendida cornice di Cà
Sagredo, ormai divenuta, grazie alla sensibilità per
l’arte della direttrice, Lorenza Lain, la casa del
Premio Kinéo.
—————————-
Come da tradizione, il Premio
collabora anche quest’anno con il Sindacato Critici
cinematografici (SNCCI), con lo SGDs in
Action Film Festival, con la Veneto Film
Commission, con l’ITTV Festival di
Los Angeles creato da Valentina Martelli e Cristina
Scognamillo, con la stilista Eleonora
Lastrucci per gli outfit più belli del Red Carpet e
con ANEC nel segno del sostegno alle
sale cinematografiche, luogo dove si può godere l’esperienza
completa della magia del cinema.
Uno degli obiettivi è puntare sulle
nuove generazioni. Da molti anni, infatti, il Kinéo ha avviato
insieme al Centro Sperimentale di
Cinematografia un progetto per valorizzare i giovani
artisti emergenti selezionati dalle varie scuole di cinema con un
premio dedicato, assegnato ogni anno ai più meritevoli.
Prosegue il tradizionale sostegno
della Veneto Film Commission che ospita
l’attesissima Conferenza Stampa. “Sono estremamente
felice di accogliere il Premio Kinéo nello spazio Regione del
Veneto – Veneto Film Commission, rinnovando così una collaborazione
che dà lustro alla nostra attività. Il Premio Kinéo è una
straordinaria vetrina sul cinema contemporaneo e un’occasione di
incontro di altissimo livello” afferma il direttore della
Veneto Film Commission, Jacopo Chessa.
Continua, infine, l’adesione al
progetto Kinéo di S.Pellegrino, costante
nella sua presenza ormai ventennale, e del Consorzio
Tutela del Prosecco Doc. “Per il terzo anno
consecutivo come Consorzio del Prosecco DOC supportiamo il
prestigioso Premio cinematografico Kinéo, –
dichiara Stefano Zanette, presidente del
Consorzio di Tutela del Prosecco DOC – e siamo sinceramente
lieti di poterlo affiancare in un anno particolarmente importante:
quello del suo 20° anniversario, celebrato durante questa 79.
edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di
Venezia”.
Star Wars: Il risveglio
della Forza sarà nelle sale a partire dal
prossimo 18 dicembre. Sullo schermo, alcuni membri del cast
originale (Harrison Ford, Mark Hamill, Carrie Fisher,
Anthony Daniels, Peter Mayhew e Kenny
Baker) ma anche le new entries John Boyega,
Margherita Ridley, Adam Driver, Oscar Isaac, Andy Serkis, Domhnall
Gleeson, Gwendoline Christie, Lupita
Nyong’o e Max von Sydow.
Dopo l’espulsione del CEO della
Disney Bob Chapek dallo studio, Bob
Iger è tornato al suo ruolo esecutivo e ha tentato di
correggere la rotta delle offerte di film, streaming e parchi a
tema dell’azienda. Nel caso dei Marvel Studios, era tempo di tornare
alla qualità piuttosto che alla quantità.
Nonostante ciò, il 2025 vedrà
comunque l’uscita di 10 titoli per il grande e piccolo schermo tra
produzioni Marvel Studios, Marvel Television e
Marvel Animation mentre ci
dirigiamo verso la fine della Multiverse Saga. Ecco i titoli
Marvel attesi per il 2025:
Your Friendly Neighborhood
Spider-Man (29 gennaio)
In Your Friendly
Neighborhood Spider-Man della Marvel Animation, Peter Parker è
sulla buona strada per diventare un eroe, e sarà protagonista di un
viaggio diverso da quelli che abbiamo già visto, con uno stile che
celebra le radici del personaggio nei fumetti. Jeff Trammell (Craig
of the Creek) è il capo sceneggiatore della serie TV
Disney+.
Nel frattempo, il cast è guidato da
Hudson Thames nel ruolo di Peter
Parker/Spider-Man, Colman Domingo nel ruolo di
Norman Osborn e Charlie Cox nel ruolo di Matt
Murdock/Daredevil. Si vocifera che anche Eugene Byrd, Grace
Song, Hugh Dancy, Kari Wahlgren, Zeno Robinson e
Paul F. Tompkins appariranno.
In Captain America: Brave New World, dopo aver
incontrato il neoeletto presidente degli Stati Uniti Thaddeus Ross,
interpretato da Harrison Ford al
suo debutto nel MCU, Sam Wilson si ritrova nel
mezzo di un incidente internazionale. Deve scoprire il motivo
dietro un nefasto complotto globale prima che la vera mente, un
Leader di ritorno, faccia vedere rosso il
mondo intero.
Julius Onah dirige
Captain America: Brave New World e il film vede
protagonisti Anthony Mackie, Danny Ramirez, Shira
Haas, Xosha Roquemore, Carl Lumbly, con
Giancarlo Esposito,
Liv Tylere Tim Blake Nelson.
In Daredevil:
Born Again della Marvel Television, Matt Murdock
(Charlie
Cox), un avvocato cieco con abilità straordinarie,
lotta per ottenere giustizia attraverso il suo studio legale,
mentre l’ex boss mafioso Wilson Fisk (Vincent
D’Onofrio) persegue i suoi impegni politici a New
York. Quando le loro identità segrete iniziano a riemergere,
entrambi gli uomini si ritrovano su un’inevitabile rotta di
collisione.
La serie vede anche la
partecipazione di Margarita Levieva, Deborah Ann Woll,
Elden Henson, Zabryna Guevara, Nikki James, Genneya Walton, Arty
Froushan, Clark Johnson, Michael Gandolfini, con
Ayelet Zurer e Jon Bernthal.
Dario Scardapane è lo showrunner e la serie di 9
episodi vede Justin Benson e Aaron Moorhead, Michael Cuesta,
Jeffrey Nachmanoff e David Boyd dirigere gli episodi.
Marvel Studios e una
troupe di veterani indie, che hanno decisamente fatto il tutto
esaurito, presentano Thunderbolts*,
un irriverente team-up guidato dall’assassina depressa Yelena
Belova insieme alla banda di disadattati meno attesa del MCU. Il film è diretto da
Jake Schreier. I membri del cast confermati per
Thunderbolts* includono
Florence Pugh nel ruolo di Yelena Boleva,
Sebastian Stan nel ruolo di Bucky Barnes,
David Harbour nel ruolo di Red Guardian, Wyatt
Russell nel ruolo di U.S. Agent,
Hannah John-Kamen nel ruolo di Ghost,
Olga Kurylenko nel ruolo di Taskmaster e Julia
Louis-Dreyfus nel ruolo di Valentina Allegra de
Fontaine.
Geraldine
Viswanathan e Lewis Pullman hanno
sostituito Ayo Edebiri e Steven
Yeun nei ruoli che si pensava fossero
Songbird e The Sentry (Pullman è
stato identificato solo come “Bob”, anche se è abbastanza ovvio chi
sta interpretando).
La storia vede Galactus e Silver
Surfer prendere di mira la Terra per distruggerla. Matt
Shakman di WandaVision dirige il film che si svolge
su una Terra alternativa che è simile a un futuristico 1960.
Eyes of Wakanda (6 agosto)
Nella storia di Wakanda,
coraggiosi guerrieri sono stati incaricati di viaggiare per il
mondo per recuperare pericolosi artefatti di Vibranio. Eyes
of Wakanda è la loro storia. Sono stati rivelati
pochi dettagli ufficiali oltre a questo, anche se
Brad Winderbaum, responsabile di Marvel Streaming, Television and
Animation dei Marvel Studios, ha affermato in
precedenza: “Questo, più di qualsiasi altro spettacolo che
stiamo realizzando in animazione, si collega direttamente al
MCU. Questa è una storia sulla
storia di Wakanda”.
“È prodotto da Ryan Coogler e
diretto da Todd Harris, uno dei nostri artisti di storyboard di
lunga data che ho incontrato per la prima volta quando ha
progettato il combattimento tra Hulk e Thor in Ragnarok”, ha
aggiunto il dirigente.
Marvel Zombies (ottobre)
Marvel Zombies reinventa
l’universo Marvel come una nuova generazione
di eroi che combatte contro un flagello zombie in continua
diffusione. Sebbene non confermato, si immagina che si svolga nella
stessa realtà dell’episodio di What
If…?.
Quando sono stati rivelati i piani
per Marvel Zombies, abbiamo
appreso che la squadra composta da Shang-Chi, Ms. Marvel, Hawkeye, Yelena Belova, Jimmy Woo, Death Dealer, Red
Guardian e Katy si scontrerà con le varianti non morte di Ikaris,
Abomination, Captain Marvel, Scarlet Witch, Okoye, Ghost e
Captain America. Lo scrittore di fumetti Amazing
Spider-ManZeb Wells ha creato lo spettacolo
che sarà diretto da Bryan Andrews di What
If…?.
Wonder Man (dicembre)
Yahya Abdul-Mateen
II interpreterà Wonder
Man, mentre Demetrius Grosse (Fear the
Walking Dead) è stato scelto per interpretare suo fratello, il
classico cattivo degli Avengers, The Grim Reaper. I
Marvel Studios hanno rivelato molto
poco su Wonder Man, anche se sappiamo che Sir
Ben Kingsley riprenderà il suo ruolo di Trevor
Slattery visto in Iron
Man 3 e Shang-Chi and the Legend of the Ten
Rings. Byron Bowers si è recentemente unito al cast,
mentre Ed Harris, Bob Odenkirk e Courtney
Cox sono tra coloro che si vocifera appariranno nella
serie.
Stella Meghie
(The Photograph) dirigerà diversi episodi, con
Cretton presumibilmente scelto per dirigere le prime due puntate.
Wonder
Man è stato precedentemente descritto come una
“satira sui supereroi” e “una lettera d’amore a Los
Angeles e all’industria“.
Ambientato dopo gli eventi di
Black Panther: Wakanda
Forever, Ironheart
mette a confronto la tecnologia con la magia quando Riri Williams
(Dominique Thorne), una giovane e geniale
inventrice determinata a lasciare il segno nel mondo, torna nella
sua città natale, Chicago.
La sua interpretazione unica della
costruzione di tute di ferro è brillante, ma nel perseguire le sue
ambizioni, si ritrova coinvolta con il misterioso ma affascinante
Parker Robbins, alias “The Hood” (Anthony Ramos).
La serie vede anche la partecipazione di Lyric Ross, Manny
Montana, Matthew Elam e Anji White.
Chinaka Hodge è la scrittrice principale e
produttrice esecutiva; gli episodi sono diretti da Sam Bailey e
Angela Barnes.
“La stagione 3 di What
If…? è quella che uscirà dopo, in termini di animazione”,
ha condiviso. “È il culmine di una trilogia. In realtà siamo
vicini a completarla, e sembra davvero di aver vissuto questa
incredibile esperienza emotiva con Uatu”.“Ciò che è
grandioso di The Watcher è che si presenta come indifferente,
freddo e solo un osservatore, ma si preoccupa più di tutti [e]
chiunque”, ha aggiunto Winderbaum. “Questo è pienamente
visibile in quella terza stagione”.
A partire dal 30 agosto sarà di
scena sul Lido di Venezia la 68esima edizione del Festival di
cinema più longevo d’Italia. Ecco l’elenco completo dei film che
verranno presentati quest’anno
Tutti i soldi del
mondo, il nuovo film di Ridley Scott
(Alien. Covernant, The Martian- il sopravvissuto ,Gladiator) uscirà
il 25 Dicembre. Il protagonista è Christopher
Plummer, in sostituzione di Kevin
Spacey.
Il film doveva uscire il 22 Dicembre
per non sovrapporsi con il film Greatest
Showman che esce il 20 Dicembre.
Tutti i soldi del mondo parla del
rapimento del sedicenne John Paul Getty III (Charlie Plummer) e del
tentativo di sua mamma Gail (Michelle Williams) di
convincere il nonno milionario (Christopher Plummer) a pagare il
riscatto ma lui rifiuta. Quando la vita di suo figlio è in
bilico, Gail e il consulente di Getty (Mark
Wahlberg) si alleano per trovare tutto il denaro
necessario in una corsa contro il tempo mettendo al primo posto
l’amore e la verità.
Il regista Ridley Scott
non è celebre solo per film di fantascienza come Blade Runner o kolossal
come Exodus – Dei ere. Nel corso della sua carriera, il pluricandidato
all’Oscar ha infatti dato vita anche ad una serie di thriller di
grande impatto, che mostrano le sue capacità di passare con
naturalezza da un genere ad un altro, affrontando varie tipologie
di racconto. Tra i suoi più recenti e apprezzati vi è
Tutti i soldi del mondo (qui la recensione), uscito in
sala nel 2017 e ricordato per diversi motivi. Il primo è il suo
raccontare una celebre fatto di cronaca realmente accaduto, mentre
il secondo è legato alla sostituzione di uno dei suoi attori
protagonisti.
Tratto dal saggio Painfully
Rich di John Pearson, Tutti i soldi del
mondo vanta una sceneggiatura inclusa nella celebre Black List
delle migliori storie per film ancora non prodotte. Scott si
imbatté in questa durante le riprese di Alien: Covenant, rimanendone
impressionato e annunciando che quello sarebbe stato il suo
progetto successivo. Con tematiche quali il potere, il denaro e la
paura, il film parte da una storia vera per diventare il ritratto
di uno dei personaggi più emblematici e oggi forse meno noti del
Novecento. Accolto in modo positivo dalla critica, il film ha
ricevuto diverse nomination ai Golden Globe e agli Oscar.
Probabilmente oscurato dal caso
mediatico generatosi intorno al film, e di cui si parlerà più giù
nell’articolo, Tutti i soldi del mondo merita di essere
riscoperto come un film thriller dalle grandi potenzialità, tanto
narrative quanto tematiche. Prima di intraprendere una visione del
film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle
principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori ed alla storia vera dietro il
film. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il titolo nel
proprio catalogo.
Tutti i soldi del mondo: la trama del film
La vicenda ha inizio a Roma, nel
1973. Alcuni uomini mascherati rapiscono un ragazzo adolescente di
nome Paul Getty III, nipote del magnate del
petrolio Jean Paul Getty, noto per essere l’uomo
più ricco al mondo e al tempo stesso il più avido. Il rapimento del
nipote preferito, infatti, non è per lui ragione sufficientemente
valida per rinunciare a parte delle sue fortune, tanto da
costringere la madre del ragazzo, Gail, e l’uomo
della sicurezza, Fletcher Chace, a una sfrenata
corsa contro il tempo per raccogliere i soldi, pagare il riscatto e
riabbracciare finalmente il giovane Paul. Una vicenda pubblica e
privata che sconvolse il mondo per aver rivelato a tutti
un’incredibile verità: che si può amare di più il denaro che la
propria famiglia.
Tutti i soldi del mondo: il cast del film
Come anticipato, Tutti i soldi
del mondo è noto per via della sostituzione, a riprese ormai
ultimate, dell’attore che interpretava Jean Paul Getty. Questi era
originariamente interpretato da Kevin Spacey,
scelto perché perfetto per dar vita all’aura di mistero che
circonda il miliardario. Poco prima della distribuzione del film,
però, Spacey viene coinvolti in alcuni scandali di molestie, mai
veramente provate. Scott decise allora di rigirare le sue scene con
un nuovo attore, ChristopherPlummer. Il premio Oscar accettò senza neanche
voler leggere la sceneggiatura. Nell’assumere il ruolo, l’attore
decise di non guardare l’interpretazione di Spacey al fine di non
esserne influenzato. Pur non avendo avuto tempo per prepararsi,
Plummer riuscì a fornire una performance convincente, venendo
candidato all’Oscar come attore non protagonista.
Ad interpretare Gail, la madre del
ragazzo rapito vi è la candidata all’Oscar Michelle
Williams. Scotto la scelse poiché incarnava
perfettamente la risolutezza e la brillantezza del carattere della
vera donna. Prima di lei, però, erano state considerate anche le
attrici Angelina Jolie e Natalie
Portman. Mark Wahlberg
interpreta l’agente della sicurezza Fletcher Chace. L’attore si
trovò inoltre a dover partecipare anche alle nuove riprese non
inizialmente previste. Avendo perso molto peso per un nuovo ruolo,
dovette indossare abiti particolarmente stretti per non far notare
la differenza di corporatura. Il giovane Charlie
Plummer interpreta il ragazzo rapito John Paul Getty III,
mentre Romain Duris è il suo rapitore, chiamato
Cinquanta. Tra i rapitori vi è anche l’attore italiano
Nicolas Vaporidis, nei panni di Il Tamia
“Chipmunk”.
Tutti i soldi del mondo: la vera storia dietro il
film
La storia raccontata nel film ha
realmente avuto luogo nel 1973, nell’Italia degli anni di piombo.
Il 10 luglio di quell’anno, John Paul Getty III
viene rapito a Roma da alcuni membri della ‘ndrangheta e portato in
una cantina sotterranea nei pressi della stazione di Sicignano
Degli Alburni. I rapitori chiedono un riscatto di 17 milioni, ma
non ottengono subito ciò che vogliono. Gli investigatori vogliono
accertarsi che non si tratti di una truffa, e il nonno del ragazzo,
il miliardario Jean Paul Getty, è restìo a pagare
temendo che farlo avrebbe incitato ai rapimenti degli altri suoi
quattordici nipoti. Dopo tre mesi dal sequestro, l’orecchio destro
e una ciocca di John Paul vengono fatti pervenire al giornale Il
Messaggero a dimostrazione delle serie intenzioni dei rapitori.
La famiglia riesce a quel punto a
contrattare sul prezzo, scendendo a 3 milioni di riscatto. Jean
Paul esborsa personalmente la cifra massima deducibile dalle tasse,
pari a 2,2 milioni, mentre la restante parte viene messa dal padre.
Ricevuto il denaro, i rapitori rilasciano il ragazzo il 15 dicembre
dello stesso anno, il quale viene ritrovato da un camionista
sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria, all’altezza di Lauria, in
Basilicata. Il giovane si ritrova a dover restituire con gli
interessi i soldi sborsati dal padre, mentre il processo per il suo
rapimento si conclude con lo scagionamento dei due principali
indiziati, Girolamo Piromalli e Saverio
Mammoliti. Il denaro del riscatto, tranne poche banconote,
non è mai stato rintracciato.
Tutti i soldi del mondo: il trailer
e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Tutti i soldi del
mondo è infatti disponibile nei cataloghi di
Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple
TV+, Tim Vision, Infinity+ e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È
bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite
temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente
nel palinsesto televisivo di martedì 1agosto alle ore 21:10 sul canale
Rai Movie.
Lucky Red il
trailer ufficiale di Tutti i soldi del mondo,
il nuovo film diretto dal regista Ridley
Scott e che vede protagonista Charlie Plummer
e Mark Wahlberg.
https://www.youtube.com/watch?v=ws5SuCTfBIM
Tutti i soldi del
mondo è adrenalinica ricostruzione di un fatto di
cronaca realmente accaduto e divenuto un caso mediatico
internazionale: il rapimento di Paul Getty III.
Roma, 1973. Alcuni uomini
mascherati rapiscono un ragazzo adolescente di nome Paul Getty III
(Charlie Plummer), nipote del magnate del petrolio Jean Paul Getty
(Kevin Spacey), noto per essere l’uomo più ricco al mondo e al
tempo stesso il più avido. Il rapimento del nipote preferito,
infatti, non è per lui ragione sufficientemente valida per
rinunciare a parte delle sue fortune, tanto da costringere la madre
del ragazzo Gail (Michelle Williams) e l’uomo della sicurezza
Fletcher Chace (Mark Wahlberg) a una sfrenata corsa contro il tempo
per raccogliere i soldi, pagare il riscatto e riabbracciare
finalmente il giovane Paul.
Tutti i soldi del
mondo
Una vicenda pubblica e privata che
sconvolse il mondo per aver rivelato a tutti un’incredibile verità:
che si può amare di più il denaro che la propria famiglia. Una
storia mai raccontata prima sul grande schermo, che arriva al
cinema il 21 dicembre con la firma del grande Ridley Scott.
Esce oggi nelle sale americane (da
noi il 4 gennaio 2018) Tutti i soldi del mondo, la
pellicola diretta da Ridley Scott che porta sullo
schermo un fatto di cronaca realmente accaduto e divenuto un caso
mediatico internazionale, ovvero il rapimento di Paul
Getty III.
Il film è stato al centro delle
polemiche dopo le accuse di molestie sessuali rivolte a
Kevin Spacey, con l’attore allontanato dalla
produzione e successivamente sostituito da Christopher
Plummer. Anche gli altri interpreti, tra cui
Michelle Williams e Mark
Wahlberg, sono tornati sul set per rigirare le scene
insieme a Plummer e da quanto riporta USA today, le star non hanno
ricevuto alcun compenso per il reshoot. A dichiararlo è stato
proprio il regista.
La Williams invece ha così motivato
la scelta di tornare senza salario: “Sarei stata ovunque ci
fosse stato bisogno e potevano avere il mio stipendio, potevano
avere le mie vacanze, qualunque cosa, perché ho apprezzato così
tanto l’ enorme sforzo per non gettare via il film“.
Sinossi: Roma, 1973.
Alcuni uomini mascherati rapiscono un ragazzo adolescente di nome
Paul Getty III (Charlie Plummer), nipote del
magnate del petrolio Jean Paul Getty (Christopher
Plummer), noto per essere l’uomo più ricco al mondo e al
tempo stesso il più avido. Il rapimento del nipote preferito,
infatti, non è per lui ragione sufficientemente valida per
rinunciare a parte delle sue fortune, tanto da costringere la madre
del ragazzo Gail (Michelle Williams) e l’uomo
della sicurezza Fletcher Chace (Mark Wahlberg) a
una sfrenata corsa contro il tempo per raccogliere i soldi, pagare
il riscatto e riabbracciare finalmente il giovane Paul.
USA Today ha diffuso la notizia
che Michelle Williams è stata pagata meno
dell’1% rispetto a Mark Wahlberg per i reshoot del
film di Ridley Scott, Tutti i soldi del
mondo.
Il film di Scott ha fatto discutere
a partire dalla decisione del regista di sostituire Kevin
Spacey a seguito delle accuse di molestia che lo hanno
coinvolto. Adesso però sembra che un’altra spinosa questione sia
venuta alla luce.
Tre persone vicine alla produzione
ma non autorizzate a parlare in pubblico, e per questo rimaste
anonime, hanno dichiarato che per circa 12 giorni di lavorazione
per le riprese sostitutive, Michelle Williams è
stata pagata 80 dollari al giorno, il minimo sindacale, visto che
l’attrice aveva dichiarato: “Ho detto che ci sarei stata se
avessero avuto bisogno di me, di qualunque cosa avessero avuto
bisogno. E che avrebbero potuto tenersi i miei soldi, e le mie
vacanze, e tutto quello che volevano. Perché apprezzo tantissimo lo
sforzo che stanno facendo.”
Tutti i soldi del
mondo, recensione del film di
Ridley Scott
A fronte di questo incasso simbolico
per la Williams, arriva invece la notizia che Mark
Wahlberg ha incassato 1,5 milioni di dollari, solo per le
riprese sostitutive.
A conti fatti si arriva alla cifra:
Williams ha incassato meno dell’1% per le riprese che hanno
sostituito Plummer a Spacey, rispetto alla sua co-star maschile.
Trattandosi di una produzione che ha preso così a cuore la
questione delle molestie, sembra quantomeno una notizia
contraddittoria.
Si arricchisce di nuovi dettagli la
vicenda legata a Tutti soldi del Mondo e alle
riprese aggiuntive retribuite in maniera così diversa tra compenso
per Michelle Williams e per Mark
Wahlberg.
L’attrice ha ricevuto una paga
inferiore a meno dell’1% rispetto a quella del suo collega per le
riprese aggiuntive e i due erano rappresentati dalla stessa
agenzia. Tuttavia, la stessa fonte che ha rivelato le cifre
all’USA Today ha adesso aggiunto che
si è trattato di un vincolo nel contratto di Wahlberg.
Abbiamo spiegato che la Williams,
molto soddisfatta delle scelte di produzione di eliminare
Kevin Spacey (forse per ragioni diverse), ha
deciso di rinunciare al suo compenso pur di sistemare il film.
Wahlberg invece aveva un tipo di contratto diverso che gli
concedeva il diritto di veto sulle sue co-star.
Tutti i soldi del
Mondo: Michelle Williams pagata meno
dell’1% rispetto a Mark Wahlberg per i reshoot
Questo ha implicato che in fase di
recasting dell’attore che ha interpretato Paul Getty, Mark
Wahlberg abbia effettivamente avuto gli strumenti legali
per pretendere una paga non inferiore al milione per i reshoot con
Christopher Plummer, dato che non voleva l’attore
nel film.
Anche in questo caso le motivazioni
non sono chiare: Wahlberg ha qualcosa di personale contro Plummer
oppure è stata la scelta di sostituire Kevin
Spacey a motivare le sue pretese economiche?
USA Today riporta
quanto detto dalle due fonti vicine alla produzione: “Quello
che lui (Mark Wahlberg) ha detto è stato ‘Non approverà Christopher
Plummer a meno che non mi paghiate'”. A occuparsi delle
contrattazione, è stata la William Morris
Endeavor, stessa agenzia della Williams, che per ora non
ha rilasciato alcun commento.
Tutti i soldi del
mondo, recensione del film di
Ridley Scott
Arriverà nelle nostre sale il 21
dicembre Tutti i soldi del mondo, ultimo lavoro
firmato da Ridley Scott al centro della bufera
mediatica dopo l’esplosione degli scandali sessuali ad Hollywood
che hanno cancellato Kevin Spacey dal film e fatto
entrare in extremis Christopher Plummer. E anche
se tutte le scene di Spacey siano state rigirate frettolosamente
con Plummer, una delle originali potrebbe essere rimasta nel final
cut, come confermato da Scott stesso.
A notarlo è stato il critico
cinematografico Jeff Wells durante una proiezione del film, con il
regista che si è complimentato per l’attenzione. Inoltre possiamo
stare tranquilli: non ci sarà nessun problema di
continuità nella storia, poiché il frame di cui parla Wells
non era un primo piano del volto di Spacey.
Tutti i soldi del
mondo è l’adrenalinica ricostruzione di un fatto di
cronaca realmente accaduto e divenuto un caso mediatico
internazionale: il rapimento di Paul Getty
III.
Sinossi: Roma, 1973. Alcuni
uomini mascherati rapiscono un ragazzo adolescente di nome Paul
Getty III (Charlie Plummer), nipote del magnate
del petrolio Jean Paul Getty (Christopher
Plummer), noto per essere l’uomo più ricco al mondo e al
tempo stesso il più avido. Il rapimento del nipote preferito,
infatti, non è per lui ragione sufficientemente valida per
rinunciare a parte delle sue fortune, tanto da costringere la madre
del ragazzo Gail (Michelle Williams) e l’uomo
della sicurezza Fletcher Chace (Mark Wahlberg) a
una sfrenata corsa contro il tempo per raccogliere i soldi, pagare
il riscatto e riabbracciare finalmente il giovane Paul.
Tutti i soldi del
mondo, di Ridley Scott, rischia di
passare alla storia per il film che ha condannato alla damnatio
memoriaeKevin Spacey.
Il film è stato infatti modificato e
ha subito una pesante e costosa fase di reshoot per eliminare
l’attore dal film, a seguito della bufera mediatica che lo ha
investito, in merito alle molestie denunciate da diversi
attori.
Al suo posto è stato scelto
Christopher Plummer, che dal canto suo si è detto
onorato di essere stato coinvolto nel progetto:
“Sono molto orgoglioso di far
parte di questo progetto, siamo tutti qui per Ridley. Quando questa
idea ha cominciato a prendere forma, mi sono sentito subito meglio.
Questo non serve certo ad alleviare la sofferenza di persone che
sono state personalmente influenzate da Kevin Spacey, ma è il
nostro piccolo tentativo di correggere un torto. E invia un
messaggio ai predatori – non puoi più farcela. Qualcosa sarà
fatto.”
Sempre su EW, Ridley
Scott in persona ha così commentato la sua scelta di
sostituire Spacey con Plummer: “Non c’è tempo per riflettere. A
volte devi stabilire la legge. Devi!”
Il regista ha poi proseguito,
spiegando di essere molto sicuro di sé e nel fatto che riuscirà a
rispettare la data d’uscita del film, dal momento che tutte le
riprese aggiuntive del film sono state attentamente studiate e che
non ci sarà nulla di superfluo nel lavoro svolto.
Tutti i soldi del mondo: trailer del film di Ridley Scott
(con Kevin Spacey)
Tutti i soldi del
mondo è adrenalinica ricostruzione di un fatto di cronaca
realmente accaduto e divenuto un caso mediatico internazionale: il
rapimento di Paul Getty III.
Roma, 1973. Alcuni uomini mascherati
rapiscono un ragazzo adolescente di nome Paul Getty III (Charlie
Plummer), nipote del magnate del petrolio Jean Paul Getty
(Christopher Plummer), noto per essere l’uomo più ricco al mondo e
al tempo stesso il più avido. Il rapimento del nipote preferito,
infatti, non è per lui ragione sufficientemente valida per
rinunciare a parte delle sue fortune, tanto da costringere la madre
del ragazzo Gail (Michelle Williams) e l’uomo della sicurezza
Fletcher Chace (Mark Wahlberg) a una sfrenata corsa contro il tempo
per raccogliere i soldi, pagare il riscatto e riabbracciare
finalmente il giovane Paul.
Una vicenda pubblica e privata che
sconvolse il mondo per aver rivelato a tutti un’incredibile verità:
che si può amare di più il denaro che la propria famiglia. Una
storia mai raccontata prima sul grande schermo, che arriva al
cinema il 21 dicembre con la firma del grande Ridley Scott.