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Tutti i santi giorni: recensione del film di Paolo Virzì

Tutti i santi giorni: recensione del film di Paolo Virzì

A due anni dallo straordinario successo de La prima cosa bella, Paolo Virzì torna a mettere la sua firma su una brillante commedia, Tutti i santi giorni. Dopo essersi occupato dei giovani e del precariato in Tutta la vita davanti, di loro e del difficile e irrisolto rapporto coi genitori proprio nel citato La prima cosa bella, ora ci mostra le difficoltà che una giovane coppia oggi può incontrare nel momento in cui decide di mettere al mondo un figlio.

Tutti i santi giorni, la trama

In Tutti i santi giorni Guido e Antonia stanno insieme da sei anni, sono innamoratissimi e molto diversi tra loro: lei eccentrica, estroversa, recalcitrante alle regole e ai limiti di una vita “inquadrata”, con scarsa cultura, vorrebbe sfondare come cantante e intanto lavora in un autonoleggio. Lui invece è molto colto, bibliofilo, amante della letteratura latina e dei martiri proto cristiani, fa il portiere di notte in un hotel. È timido, insicuro, a tratti ingenuo. Per coronare il loro amore, decidono di provare ad avere un bambino – è soprattutto Antonia a volerlo e Guido accetta di buon grado l’idea. Purtroppo la cosa non è così semplice.

Paolo Virzì, tra i più validi interpreti della commedia italiana, conferma qui le sue doti. I pregi del film sono infatti il suo tono brillante, i dialoghi vivaci, la capacità di coniugare un tono leggero con argomenti di peso, di divertire e far pensare al tempo stesso. I difetti forse una parentesi onirica che poteva essere evitata, e una certa prevedibilità per quel che riguarda una parte dell’epilogo della vicenda, che appartiene al repertorio romantico più classico. Ciò non pregiudica comunque l’esito del lavoro, che può essere apprezzato anche da “palati” molto diversi tra loro.

Tutti i santi giorni, il film

Tutti i santi giorni

Si tratta di una commedia romantica, dal momento che al centro è senza dubbio il grande amore che tiene uniti i due protagonisti, ma non è affatto stucchevole, o banale. Anzi, il regista resta fedele alla sua linea: un salutare bagno nel realismo dei luoghi e delle situazioni e una vena quasi sempre dissacratoria nei confronti della morale comune, dello stereotipo. Come le migliori commedie, Tutti i santi giorni ha poi il pregio di saper mettere a fuoco, cogliere l’essenza di alcuni tipi umani significativi della nostra società e dei loro atteggiamenti. Non solo i protagonisti, su cui la lente del regista si sofferma maggiormente, ma anche i comprimari, a partire dalle rispettive famiglie di Guido e Antonia, dal ginecologo cattolico e attempato alla ginecologa progressista, al musicista calabrese Jimmy, velleitario e squattrinato. Pure la coppia di vicini, i classici romani coatti che spesso abbiamo visto al cinema, sono osservati attentamente, non solo nel loro aspetto simpatico e “folkloristico”.

Sullo sfondo, la vivida descrizione della realtà attuale, col poco che offre: un lavoro, poco stabile, le estenuanti traversate della città per arrivarci, i turni, gli orari difficili da conciliare, due stipendi che bastano appena ad affittare una piccola casa nell’hinterland romano. Un quadro non certo edificante, nel quale riuscire ad amarsi e pensare a un figlio, pare, per certi versi, un atto eroico. Sarà per questo, oltre che per l’efficace interpretazione dei due protagonisti, Luca Marinelli/Guido e Federica Victoria Caiozzo/Antonia, che non si riesce a fare a meno di essere dalla loro parte, conquistano con le loro insicurezze, goffaggini e fragilità. Merito al regista dunque per aver scelto i due attori.

Tutti i santi giorni: arriva il piccolo film “romanticissimo” di Virzì

Ci aveva lasciato due anni fa con il successo di La prima cosa bella. Paolo Virzì, regista che si è fatto un nome nel panorama cinematografico per aver riportato in auge la commedia italiana, torna quest’anno con Tutti i santi giorni. Luca Marinelli interpreta Guido, un giovane colto e appassionato di lingue antiche che lavora come portiere di notte. La sua amata è Antonia (Federica Victoria Caiozzo) che presenta un carattere completamente opposto: lavora in un autonoleggio e aspira a diventare una musicista.

Nonostante provengano da famiglie differenti e abbiamo poco in comune, i due riescono a portare avanti la loro storia d’amore. A mettere in crisi l’equilibrio della coppia saranno le conseguenze per una gravidanza che tarda ad arrivare. Sullo sfondo Virzì pone Roma, la grande e caotica metropoli, descritta attraverso i personaggi che ruotano attorno alla coppia.

La sceneggiatura è stata scritta dallo stesso regista con il collaboratore di sempre, Francesco Bruni, e con Simone Lenzi, autore del libro La Generazione da cui Virzì ha preso liberamente spunto.

A muovere il regista è la volontà di non deludere dopo il successo dei suoi precedenti film. Lui stesso ha affermato che, a causa “dell’ansia da prestazione” dopo La prima cosa bella, voleva concentrarsi sulle vicende di due personaggi senza strafare sul cast o sulla storia. Una mossa prudente che non rinuncia ad avere le sue sfumature di attualità: i protagonisti si amano nonostante vivano due realtà diverse e insieme affrontano il cinismo del mondo esterno. L’arrivo di un figlio potrebbe coronare il loro amore e sigillarlo in modo permanente, ma sembrerà invece allontanarli. Gli spunti di riflessione sono disseminati per tutta la pellicola: per esempio la fecondazione assistita -campo interessante per Virzì, che però non ha voluto approfondire-, ma soprattutto il sentimento di amore puro che soffre dell’ossessione della maternità e della paternità.

È “un film piccolo e intimo”, come lo ha definito Virzì ed è proprio l’effetto che è riuscito ad ottenere grazie ai due protagonisti. Luca Marinelli che si è fatto le ossa con la recitazione a teatro, è al suo secondo film per il grande schermo dopo il debutto con La solitudine dei numeri primi (2010) e L’ultimo terrestre (2011).

Mentre Federica Victoria Caiozzo, in arte Thony, è una cantante siciliana che ha realizzato anche la colonna sonora del film. Con un disco solista alle spalle (With the gremì in my mouth, 2011), ha ammesso di avere già alcuni fan sparsi per l’Italia grazie alle sue esibizioni nei locali. È stata contattata dalla Motorino Amaranto, la casa di produzione di Paolo Virzì, dopo che il regista l’aveva scoperta con una semplice ricerca su Internet e anche per lo stupore di alcuni suoi amici che l’avevano sentita in un pub di Livorno.

Aspettiamoci un film pronto a stupirci, modesto e al contempo veritiero, o, come lo definisce semplicemente Paolo Virzì: “Un piccolo film romanticissimo”.

Tutti i santi giorni – Trailer ufficiale

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Tutti i santi giorni – Trailer ufficiale

Ecco il trailer ufficiale di Tutti i santi giorni, il nuovo film di Paolo Virzì. La pellicola sarà al cinema  a partire dall’11 Ottobre. 

Tutti i ruoli degli attori del MCU che abbiamo dimenticato

Tutti i ruoli degli attori del MCU che abbiamo dimenticato

Accecati dal successo dei film dei Marvel Studios, spesso tendiamo a dimenticare che gli attori che ne fanno parte hanno dato prova del loro talento anche in altre occasioni, forse meno conosciute e di richiamo delle storie del MCU.

Ecco allora di seguito un ripasso di tutti i ruoli “dimenticati” di Robert Downej Jr. e colleghi:

Robert Downey Jr in Shaggy Dog – Papà che abbaia… non morde

Iniziamo proprio dal “padrino” del MCU, Robert Downey Jr., che due anni prima di calarsi nei panni di Iron Man ha recitato in una commedia non proprio indimenticabile come Shaggy Dog – Papà che abbaia… non morde, diretta da Tim Allen e uscita nelle sale nel 2006.

Da alcuni viene descritta come la peggiore performance dell’attore, e in effetti questo remake del film del 1959 non sembra avergli dato la possibilità di brillare come in altre occasioni. Sullo schermo Downey interpreta il dottor Kozak, capo di una sperimentazione genetica e antagonista principale.

Fortunatamente, nel 2008, l’attore avrebbe firmato il contratto più importante della sua carriera con i Marvel Studios…

Chris Evans in Snowpiercer

Diretto da Boon Jong-Ho, Snowpiercer ha adattato al cinema l’omonima graphic novel nel 2013 ma in seguito a varie vicissitudini con la distribuzione della Weinstein Company, non è uscito fino a qualche anno dopo. Un vero peccato, considerando quanto sia riuscito e interessante il film.

Violento, emozionante e spaventosamente attuale, questo prodotto unico nel suo genere vedeva protagonista Chris Evans nei panni del leader della resistenza che si fa strada nel treno distopico dove i ricchi vivono in prima classe e i poveri stipati dei vagoni posteriori e lasciati morire di fame.

Evans dà prova del suo talento in un ruolo inusuale e prezioso, sicuramente uno dei migliori della carriera.

Josh Brolin in Johan Hex

Avengers: Infinity War e Deadpool 2 non sono state le prime incursioni nel mondo dei cinefumetto per Josh Brolin, che ha infatti recitato nell’adattamento di Jonah Hex, storia di un soldato confederato tradito e sfregiato dal suo ufficiale comandante che gli dichiara  vendetta.

Il materiale di partenza era di sicuro promettente, tuttavia il film è stato accolto con freddezza sia dalla critica che dal pubblico in sala, e la performance di Brolin è davvero lontana dagli standard dell’attore.

Jeremy Renner ed Elizabeth Olsen in Wind River

La coppia di eroi che avevamo visto in azione in Avengers: Age of Ultron torna a recitare insieme nel bellissimo I segreti di Wind River, opera prima di Taylor Sheridan (lo sceneggiatore di Sicario e Hell or high water): parliamo ovviamente di Jeremy Renner e Elizabeth Olsen, rispettivamente Occhio di Falco e Scarlet Witch nel MCU.

Nel film Renner è Cory Lambert, un ufficiale della fauna selvatica del Wyoming che collabora con l’agente dell’FBI Jane Banner interpretata dalla Olsen per risolvere un caso di omicidio misterioso.

Le due performance sono strazianti e indimenticabili, come la chimica tra gli attori e la capacità di Sheridan di rendere la loro emozione il cuore del film.

Benedict Cumberbatch in Il Quinto Potere

Benedict Cumberbatch ha offerto al pubblico alcune tra le migliori prove attoriali del l’ultimo decennio, da Sherlock a The Imitation Game, arrivando al ritratto del fondatore di WikiLeaks, Julian Assange, nel film del 2013 Il Quinto Potere.

Forse la totale diffidenza dei premi, i problemi con l’accento o il fatto che lo stesso Assange avesse chiesto a Cumberbatch di prendere le distanze dal film, hanno reso meno memorabile questa performance, ma comunque degna di nota.

Scarlett Johansson in Under The Skin

Molti volti del MCU sono attori rinomati e pluripremiati, alcuni dei quali hanno preso parte a film indipendenti o d’autore, mettendosi in gioco con personaggi complicati e prove coraggiose. Pensiamo ad esempio a Scarlett Johansson, la Vedova Nera dei Marvel Studios, che nel 2013 ha sorpreso tutti con Under the Skin, sci-fi disturbante diretto da Johnathan Glazer.

L’attrice, nemmeno a dirlo, è magnifica, inquietante e sensuale. Tutt’altro che una performance da dimenticare…

Samuel L. Jackson in The Spirit

Non tutti i film tratti dai fumetti si rivelano un successo al botteghino, e The Spirit di Frank Miller ne è la prova lampante. Pensare poi che una delle sue star era Samuel L. Jackson, l’insostituibile Nick Fury del MCU, fa pensare che non bastino grandi attori a rendere i cinecomic degni di essere ricordati.

Fortunatamente ci sono stati anche Kingsman Secret Service, Unbreakable e Glass a interrompere la serie negativa, e le interpretazioni di Jackson sono sempre state eccellenti. Ma The Spirit, flop sia per la critica che per il pubblico, non è tra queste.

Robert Downey Jr. in Kiss Kiss Bang Bang

Prima di incontrarsi di nuovo sul set di Iron Man 3, Robert Downey Jr e il regista Shane Black avevano lavorato insieme in Kiss Kiss Bang Bang, dove l’attore vestiva i panni del criminale Harry Lockheart al fianco del collega PI Gay Perry (interpretato da Val Kilmer) tra le strade di Los Angeles.

E secondo alcuni, tutto ciò che rende fantastico un attore come Downey è in questo film, sempre pronto alla battuta, capace di passare dalla commedia al dramma in un battito di ciglia.

Michael Keaton in Need for Speed

Chiariamo subito una cosa: Michael Keaton riesce a essere sempre memorabile in ogni suo ruolo, perfino quando nel MCU si è calato nei panni di Adrian Toomes aka Avvoltoio in Spider-Man: Homecoming. Praticamente uno dei migliori villain della storia dei cinecomic, senza ombra di dubbio.

Certo lo stesso non si può dire del personaggio interpretato in Need For Speed nel 2014, dove Keaton è il volto dell’egocentrico Monarch che appare solo sullo schermo di un computer…

Paul Bettany in Master and Commander

Uno dei ruoli più sottovalutati di Paul Bettany è inserito all’interno di un film altrettanto sottovalutato degli ultimi vent’anni, ovvero Master and Commander di Peter Weir. Pellicola d’avventura che vedeva protagonista Russell Crowe nei panni del capitano Jack Aubrey, presentava al pubblico un inedito Bettany in quelli panni del chirurgo Stephen Maturin.

Divertente e affascinante allo stesso tempo, l’attore intreccia un interessante rapporto sullo schermo con il collega, in un film che meriterebbe tutta l’attenzione del mondo.

CORRELATO – 8 attori a cui la Marvel ha “cambiato” la carriera

Fonte: ScreenRant

Tutti i progetti di James Franco

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Tutti i progetti di James Franco

James Franco, che vedremo presto in 127 Hours di Danny Boyle, che sta per condurre con Anne Hathaway la notte degli Oscar non prima di essere tornato a recitare in General Hospital, che acquisisce diritti su diritti, che dovrebbe recitare per Noah Baumbach e che è stato tra i 14 protagonisti dei video nel New York Times dedicati agli attori, ha aggiunto altri impegni al suo carnet.

Franco sarebbe infatti in questi giorni alle prese con una piccola produzione indipendente intitolata Maladies, storia di un giovane attore di successo che si ritira dalle scene a causa di quella che si crede sia una sua infermità mentale. A dirigere il film, l’artista noto come Carter, che già aveva diretto il corto Erased James Franco, mentre nel cast figurano i nomi di Alan Cumming, Claire Danes, Catherine Keener. E se questo ancora non bastasse, James si è assicurato i diritti di una nuova biografia di Sal Mineo scritta da Michael Gregg Michaud, con l’intenzione di sceneggiare e dirigere un film sulla vita e la carriera del più giovane interprete ad essere nominato all’Oscar come miglior attore non protagonista.

Tutti i film Marvel e DC che dovrebbero uscire nel 2025

Tutti i film Marvel e DC che dovrebbero uscire nel 2025
Grazie agli scioperi di Hollywood dell’anno scorso, il 2024 non è stato l’anno più emozionante per il cinema e in particolare per i cinecomic. I Marvel Studios hanno distribuito Deadpool e Wolverine, che è diventato un instant classic del genere, mentre la Warner Bros si è dovuta accontentare della modesta accoglienza riservata a Joker: Folie à Deux. Abbiamo ancora un paio di titoli Sony in arrivo nei prossimi due mesi, ma nel frattempo stiamo facendo il punto per il 2025: cosa ci riservano Marvel Studios e DC Studios?

Mentre il secondo si inaugurerà con Superman, il secondo riprenderà la sua corsa dopo alcune delusioni come The Marvels e Ant-Man 3. Ecco di seguito tutti i film Marvel e DC che dovrebbero uscire nel 2025.

Captain America: Brave New World (12 febbraio)

Captain America: Brave New World
Harrison Ford e Anthony Mackie in una scena di Captain America: Brave New World

Si sono sentite cose contrastanti su Captain America: Brave New World e non è un segreto che il film abbia dovuto subire numerose riprese aggiuntive. Tuttavia, questo non significa che sarà un disastro. I Marvel Studios hanno sistemato molti progetti durante la post-produzione e non c’è nulla che dica che questo seguito di The Falcon and The Winter Soldier sarà diverso.

Speriamo che questo film consolidi Sam Wilson (Anthony Mackie) come il nuovo Captain America dell’MCU e prepari il terreno per Red Hulk come una minaccia importante sia in questo film che per quelli successivi. Quel personaggio è troppo bello per essere sprecato in un’apparizione una tantum, in particolare con Harrison Ford che lo interpreta.

Thunderbolts* (30 aprile)

Thunderbolts* 2025
Foto di Marvel Studios/Courtesy of Marvel Studios – © 2024 MARVEL.

Sebbene sia vero che i Marvel Studios non si attengano esattamente ai fumetti con la loro interpretazione di questa squadra, ci sono ancora un sacco di motivi per essere entusiasti di ciò che arriverà in Thunderbolts* la prossima primavera.

Per cominciare, ci sono ottime probabilità che gli eroi rimasti in piedi quando scorrono i titoli di coda saranno i New Avengers dell’MCU… o Dark Avengers. Per la maggior parte, ognuno di questi personaggi è avvincente (John Walker, in particolare), quindi vederne di più non sarà una brutta cosa.

Poi, c’è Sentry. Il debutto live-action di quel personaggio è atteso da tempo e, data la sua potenza, il supereroe squilibrato potrebbe cambiare la gerarchia del potere nell’universo Marvel come lo conosciamo.

Superman (11 luglio)

SupermanNegli ultimi anni, il marchio DC è stato danneggiato quasi irrimediabilmente grazie a film come Black Adam, Flash e Joker: Folie à Deux. Superman riuscirà a raddrizzare la rotta?

Questa è la domanda da un milione di dollari, anche se l’Uomo d’Acciaio si sente al sicuro nelle mani di James Gunn. Il regista ha realizzato una trilogia fenomenale con i suoi film sui Guardiani della Galassia e, per molti fan della DC, The Suicide Squad è stato un passo nella giusta direzione.

In base a ciò che abbiamo visto nelle foto dal set, Gunn ha fatto la cosa giusta con Superman e ha in programma di raccontare una storia edificante e ambiziosa su questo personaggio iconico.

The Fantastic Four: First Steps (25 luglio)

The Fantastic Four: First Steps film 2025Chi ha visto il trailer presentato al Comic Con, pensa che i Marvel Studios finalmente realizzeranno un film diverso da qualsiasi altro che abbiamo visto con The Fantastic Four: First Steps.

Che si tratti dell’ambientazione futuristica degli anni ’60, di quel cast incredibile o del fatto che la Prima Famiglia Marvel combatterà contro Galactus. Abbiamo tutta la fiducia del mondo che Matt Shakman, che ha fatto un lavoro straordinario in WandaVision, renderà giustizia a questi personaggi sullo schermo. Finalmente!

Certo, abbiamo qualche riserva sul fatto che la squadra provenga da una realtà alternativa (e potenzialmente non la stessa del Dottor Doom di Robert Downey Jr.), ma ci deve essere una buona ragione per questo.

Blade (5 novembre)

Blade MarvelSembra davvero difficile che il film arrivi nel 2025, eppure Marvel non accenna a cambiare data per la sua uscita, quindi ci azzardiamo a considerare il reboot di Blade un film che arriverà nel novembre del 2025.

Sembra che Mahershala Ali annuncerà la sua partenza dal progetto da un giorno all’altro ed è un peccato perché questo film (che, l’ultima volta che abbiamo sentito notizie in merito, sarà vietato ai minori di 17 anni) ha un potenziale illimitato.

Deve esserci una versione di Blade che valga la pena guardare, ma con I Peccatori, diretto da Michael B. Jordan e Ryan Coogler in arrivo, il film rischia di sembrare ridondante. Forse è meglio tenerlo da parte per un futuro progetto di collaborazione? La nebbia è fittissima intorno a questo film, ma speriamo che qualsiasi sia il tempo di attesa, alla fine ne varrà la pena.

Tutti i film horror di A24 classificati dal peggiore al migliore

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Tutti i film horror di A24 classificati dal peggiore al migliore

La società di produzione indipendente A24 si è fatta una reputazione per la pubblicazione di un’ampia varietà di film ampiamente acclamati, ma i film horror di A24 rimangono un punto di forza della società. È improbabile che una società possa affermare di aver avuto un impatto maggiore sul genere horror nell’ultimo decennio rispetto ad A24. Dopo aver messo il suo nome sulla mappa negli anni 2010, la società ha continuato a pubblicare diversi film ogni anno, ma rimane principalmente conosciuta per i suoi film horror A24.

Le uscite di A24 includono alcuni dei film horror più discussi dell’ultimo decennio, come Hereditary, Midsommar e The Lighthouse. I film horror di A24 hanno rivoluzionato il genere horror negli anni successivi al 2010, portando una nuova era all’horror e introducendo temi sociali e culturali molto rilevanti per la società moderna. Quando si parla di film horror A24 è specializzata sia in film horror intelligenti e di alto livello che in storie bizzarre che la maggior parte delle case di produzione non toccherebbe mai.

False Positive (2021)

False Positive 2021
Foto di Courtesy of Hulu/ HULU – © 2021 Hulu

È raro che i film horror di A24 vengano definiti piatti, ma una delle sue uscite più derise è stata False Positive del 2021. Il film non è affatto brutto o inguardabile, solo non è all’altezza degli standard abituali degli horror di A24. Uscito direttamente su Hulu, Falso positivo sembra inizialmente una rivisitazione in chiave moderna di Rosemary’s Baby e, anche se alcuni elementi sono certamente presenti, la vera verità che si cela dietro la gravidanza programmata di Lucy (co-sceneggiatrice e protagonista Ilana Glazer) è probabilmente ancora più inquietante.

La Glazer è brava nel suo ruolo, così come Justin Theroux nel ruolo del marito e Pierce Brosnan nel ruolo del malvagio medico della fertilità. A differenza della maggior parte delle proposte horror di A24, però, Falso positivo si sente molto più derivato da opere di genere passate, e la sua storia non viene portata a una conclusione pienamente soddisfacente. La sua valutazione su Rotten Tomatoes è di un basso 47%.

Tusk (2014)

Tusk

Scritto e diretto dal famoso regista Kevin Smith, Tusk segue un podcaster comico americano che si reca in Canada per un’intervista. Ben presto diventa vittima di uno scienziato pazzo che cerca disperatamente di ricreare il suo amico tricheco mutilando le persone e infilandole in una tuta di tricheco fatta di pelle umana. L’offerta strabiliante di Kevin Smith al genere horror ha un tono talmente sbilanciato che gli aspetti comici e orrorifici potrebbero appartenere a due film diversi.

Il film avrebbe potuto funzionare bene come film horror serio o anche come episodio avvincente di una serie come Criminal Minds con un body horror alla Cronenberg. Il risultato è stato qualcosa di molto polarizzante, anche se Tusk ha ricevuto recensioni contrastanti, con la critica che ne ha lodato l’atmosfera e le immagini. Ha colto di sorpresa molti fan di Kevin Smith grazie alla bizzarra rivisitazione del genere.

Slice (2018)

Zazie Beetz in Slice (2018)

Commedia horror ambientata in una piccola città dove umani e bestie soprannaturali come fantasmi, streghe e lupi mannari convivono in semi-armonia, il film horror di A24 Slice segue una serie di omicidi che hanno luogo nella pizzeria locale, mentre gli autisti delle consegne vengono uccisi uno a uno. La commistione tra commedia e horror in Slice è sapientemente stabilita, offrendo un’esperienza sciocca e assolutamente piacevole mentre Zazie Beets e Chance the Rapper cercano di rintracciare l’assassino e di consegnarlo alla giustizia.

The Blackcoat’s Daughter (2015)

The Blackcoat’s Daughter (2015)

Un collegio femminile che chiude durante le vacanze invernali vede due giovani donne abbandonate, mentre un’altra ragazza lascia l’ospedale per tornare nello stesso collegio in The Blackcoat’s Daughter. Questo horror psicologico soprannaturale è certamente una scelta sottovalutata di A24, ma il colpo di scena porta a un finale confuso che ha fatto sì che l’accoglienza della critica rimanesse nella media. Le recensioni positive hanno definito il film lento e d’atmosfera, mentre quelle negative hanno detto che il film si è basato soprattutto sul suo colpo di scena finale.

Life After Beth (2014)

Life After Beth (2014)

Una commedia romantica e horror, Life After Beth si rifà alla classica tradizione degli zombie quando un giovane uomo, la cui fidanzata è appena morta, scopre che la sua amante è tornata dalla morte, senza alcun ricordo del suo decesso. Purtroppo, anche se all’inizio la ragazza sembra stare bene, ben presto inizia a subire una terrificante trasformazione. Sebbene Life After Beth abbia i suoi momenti comici e campanilistici, un film meno riuscito che avesse trattato lo stesso materiale narrativo avrebbe potuto sconfinare nel ridicolo.

Questo film horror di A24 è essenzialmente una svolta macabra di 500 Days of Summer, che, sorprendentemente, funziona abbastanza bene. Anche se il film non ha ricevuto le migliori recensioni, rimane un classico di culto e qualcosa di molto diverso nel genere horror zombie.

The Hole In The Ground (2019)

The Hole In The Ground

The Hole in the Ground segue una giovane madre, Sarah, e suo figlio, Chris, mentre si trasferiscono in una nuova città. Ma quando Chris scompare nella foresta una notte, ritorna solo per iniziare a comportarsi in modo strano, portando Sarah a credere che non sia affatto suo figlio. Questo film horror irlandese, ricco di suspense, presenta alcune grandi scene nella grotta sotterranea e rappresenta uno dei pochi film horror decenti su un vero e proprio changeling mitologico.

Tuttavia, alcuni hanno criticato The Hole in the Ground come un po’ insipido e monocorde, soprattutto rispetto ad altri film horror di A24. Nonostante ciò, il film ha ottenuto un punteggio molto alto, pari all’83%, su Rotten Tomatoes, e i critici ne hanno lodato l’originalità.

Enemy (2014)

Enemy

Primo film horror di A24, Enemy è un thriller surrealista diretto da Denis Villeneuve e interpretato da Jake Gyllenhaal nel ruolo di Adam Bell e Anthony Claire. Il film segue un insegnante di storia un po’ scapestrato, Adam Bell, che scopre un attore minore identico a lui. Adattamento della pluripremiata novella The Double di Jose Saramago, Enemy è un esercizio di manipolazione del pubblico e, secondo alcuni, uno dei film più sottovalutati degli anni 2010.

Il film evoca un senso di ansia palpabile e mantiene il pubblico in attesa. Detto questo, il finale cade a fagiolo, rendendo il film confuso. Tuttavia, i fan che hanno imparato a conoscere Villeneuve grazie a film come Dune e Blade Runner 2049 dovrebbero dare un’occhiata a questo film. È la prova che un giorno il regista farà grandi cose.

Beau Is Afraid (2023)

Beau Is Afraid film 2023

Ari Aster si è fatto un nome con i film horror di A24, avendo diretto due dei migliori film di tutti i tempi, Hereditary e Midsommar. Tuttavia, alcuni hanno ritenuto che ci sia stato un passo indietro con il suo film del 2023, Beau is Afraid. Il film ha come protagonista Joaquin Phoenix nei panni di un uomo di mezza età con problemi di ansia che deve prendere un volo per andare a trovare sua madre, ma ha paura di lasciare il suo appartamento. Quando finalmente parte per il viaggio, tutto ciò che potrebbe andare storto accade, e finisce per essere rapito da una coppia che non lo lascia andare via.

Il film è uno sguardo astratto sulle lotte mentali di Beau e mostra come i dubbi su se stessi, la paura e l’ansia possano quasi affogare una persona se non viene curata. Tuttavia, il film ha ricevuto recensioni contrastanti e molto polarizzate, con molte persone che hanno respinto i temi trattati e hanno affermato che Aster ha realizzato un film autoindulgente ed eccessivamente farcito. Phoenix ha ricevuto una nomination ai Golden Globe per la sua interpretazione.

Men (2022)

Il film horror Men di A24 segue la giovane vedova Harper (Jessie Buckley), che decide di fare un viaggio nella campagna inglese. Tuttavia, al suo arrivo, sembra che qualcuno – o qualcosa – la stia perseguitando. Il film, diretto dal regista Alex Garland (Ex Machina), è stato accolto da recensioni mediocri, ma gli aspetti positivi di Men sono stati molti. Il cast ha intrecciato una storia intrigante e il suo tono voyeuristico è cresciuto fino alla frenesia del finale.

Detto questo, Men ha lasciato troppo ambiguo il film ed è stato così simbolico che gli spettatori occasionali hanno avuto difficoltà a decifrarne il significato. Nonostante ciò, il film ha vinto il premio per i migliori effetti speciali ai British Independent Film Awards e sia Jessie Buckley che Rory Kinnear hanno ottenuto una nomination ai Critics Choice Super Awards. Non si trattava dell’opera magna di Garland, ma ha dato al regista la possibilità di fare qualcosa di sovversivo e innovativo, grazie ai cervelloni di A24.

Lamb (2021)

Lamb (2021)
© A24 Films

Uscito nel 2021, l’horror islandese Lamb è uno degli sforzi più strani di A24. Noomi Rapace e Hilmir Snær Guðnason interpretano una coppia di agricoltori che inizia ad allevare una bizzarra creatura ibrida pecora/uomo che chiamano Ada, dopo che una delle loro pecore l’ha partorita. Come ci si potrebbe aspettare, questo strano accordo si trasforma rapidamente in mania, portando alla rivelazione finale di cosa esattamente abbia generato Ada.

Sebbene sia considerato un po’ troppo strano per il suo stesso bene, Lamb vanta un’ottima interpretazione della Rapace e ha meritatamente ottenuto un ampio consenso. Iceland è stato candidato agli Academy Awards, ma non è stato scelto come finalista per il premio. L’unico grande problema del film è che molti critici e spettatori hanno trovato il soggetto un po’ troppo astratto e oscuro, ma le persone che hanno apprezzato Lamb lo ammirano per le stesse ragioni.

Y2K (2024)

Y2K

In 2024, il regista Kyle Mooney ha voluto creare un omaggio all’assurdo panico che ha travolto il mondo nel 1999 con il film Y2K. Il film si basa sulla convinzione che i sistemi informatici si sarebbero bloccati con l’arrivo dell’anno 2000, a causa del fatto che molti sistemi operativi non erano stati impostati per comprendere la differenza tra il 1900 e il 2000. La gente credeva che i computer si sarebbero spenti, gli aerei sarebbero caduti dal cielo, gli ospedali sarebbero diventati neri, uccidendo i pazienti, e il mondo sarebbe precipitato nel caos.

A partire da queste paure, Mooney ha creato una commedia horror in cui la fine è arrivata, ma in modo diverso. I computer e l’elettronica diventano senzienti e iniziano a uccidere gli esseri umani, quasi come nel classico cult Maximum Overdrive. Con alcuni volti noti, tra cui Alicia Silverstone, Rachel Zegler e Fred Durst, il film è uno sguardo comico su uno scenario apocalittico. Tuttavia, secondo la critica, il film è rimasto uno dei film di fascia media di A24, anche se è stato certificato fresco su Rotten Tomatoes.

Bodies Bodies Bodies (2022)

Bodies Bodies Bodies

Bodies Bodies Bodies vede un cast di ventenni organizzare una festa contro l’uragano in una villa isolata. Tuttavia, proprio quando la festa ha inizio, le persone iniziano a essere uccise una ad una. Bodies Bodies Bodies ha ottenuto un buon risultato in termini di recensioni, visto che il punteggio attuale su Rotten Tomatoes è dell’85% per la critica e del 69% per il pubblico. L’horror/commedia ha un cast giovane e incredibile e un’arguzia tagliente come un rasoio.

Tuttavia, alcuni critici non sono stati dello stesso parere. La mancanza di indizi ha reso il mistero particolarmente difficile da seguire, e la lentezza della messa in scena non ha favorito la riuscita di Corpi e corpi. Detto questo, il film è stato apprezzato da molti fan e ha guadagnato un pubblico ancora più numeroso quando è arrivato in streaming, con elogi per il cast, tra cui un Pete Davidson sorprendentemente divertente. Il film ha cercato di satireggiare l’alta società, ma non ha sempre centrato le critiche ed è stato apprezzato soprattutto per i suoi aspetti slasher.

Climax (2018)

Climax film uscita

L’esperienza drammatica cinematografica unica di Gaspar Noe, Climax, presenta tecniche cinematografiche innovative, ballerini professionisti senza esperienza di recitazione e una qualità surreale e onirica che rende l’intero film diverso da qualsiasi cosa gli spettatori abbiano visto prima. La storia segue un corpo di ballo che organizza una festa dopo le prove e scopre che qualcuno ha aggiunto del punch all’LSD. Quello che segue è un caotico e terrificante caos di persone che cercano di far fronte alla situazione, mentre tutti scendono in uno stato mentale di forte agitazione.

Il film che ne risulta è unico, soprattutto tra i film horror di A24, ma è davvero un’esperienza horror eccezionale che mette in luce i terrori della vita reale. Climax ha vinto l’Art Cinema Award a Cannes ed è stato premiato in diverse cerimonie cinematografiche europee. Mentre il cast ha ricevuto elogi e lo stile del regista è stato riconosciuto, l’eccessiva dipendenza del film dalla violenza è stata spesso la principale critica al suo status tra gli altri film di A24.

Into The Forest (2016)

Into The Forest (2016)

Seguendo due sorelle che vivono in una casa isolata nei boschi, Into the Forest esplora i temi della famiglia, della sopravvivenza e del trarre il massimo da ciò che si ha. Into the Forest si svolge in un futuro prossimo, con Elliot Page e Evan Rachel Wood nei panni di due sorelle giovani e adulte e Callum Keith Rennie nel ruolo del padre, che le ha trasferite nella natura selvaggia in una casa che ha costruito a mano.

Il film è un bellissimo, straziante e suggestivo sguardo sulla famiglia e sulla sopravvivenza, e porta avanti lo stile caratteristico di A24: un horror ben realizzato e a fuoco lento.

Ma quando una massiccia interruzione di corrente in tutto il continente porta a un collasso tecnologico in tutta la regione, i fratelli devono superare e sopravvivere da soli, con l’aiuto l’uno dell’altro. Il film è un bellissimo, straziante e suggestivo sguardo sulla famiglia e sulla sopravvivenza, e porta avanti lo stile caratteristico di A24: un horror ben realizzato e a fuoco lento. Essendo uno dei primi film di A24, da allora è stato per lo più dimenticato, anche se la critica ha elogiato Page e Wood per le loro interpretazioni.

The Monster (2016)

The Monster (2016)

The Monster è incentrato su una madre e una figlia bloccate su una remota strada boscosa quando la loro auto si rompe durante un viaggio per andare a trovare il padre della figlia. Tuttavia, mentre le due aspettano un carro attrezzi e un’ambulanza, iniziano a rendersi conto di non essere sole nel bosco, poiché una grande creatura nera simile a un cane inizia a dar loro la caccia.

La rappresentazione toccante e straziante della relazione abusiva e codipendente tra madre e figlia è ripresa dal mostro, che deve superare le proprie difficoltà per sopravvivere alla notte. Il film ha ricevuto il plauso della critica, con un punteggio dell’80% su Rotten Tomatoes. I critici hanno sottolineato l’ambientazione e le interpretazioni come punti di forza di una storia molto spaventosa, lodando l’atmosfera e l’interpretazione dei due attori Zoe Kazan ed Ella Ballentine, che hanno dovuto sostenere l’intero film sulle loro spalle.

It Comes At Night (2017)

It Comes At Night (2017)

It Comes at Night è un film horror post-apocalittico che racconta di una famiglia che vive in una remota casa nella foresta mentre una malattia altamente contagiosa devasta la terra. Tuttavia, quando una notte il patriarca della famiglia scopre un uomo che si introduce nella loro casa in cerca di acqua, le due famiglie finiscono per unire le forze per sopravvivere, solo per scoprire che il vero orrore viene dall’interno.

Il film è girato magnificamente e presenta alcune grandi sequenze da incubo, oltre a un messaggio attuale. La critica ha elogiato il film, sottolineando la sua storia scarna e la capacità di creare spaventi sulla base di ciò che non viene mostrato sullo schermo. Il giovane protagonista Kelvin Harrison Jr. ha anche ottenuto una nomination come attore emergente ai Gotham Independent Film Awards. It Comes at Night è diventato uno dei film più popolari di A24 grazie al suo passaggio su Netflix, dove molti lo hanno riscoperto.

X (2022)

X (2022)

Uno dei film horror di maggior successo di A24 è il film di Ti West, X. Una nuova versione di un classico slasher, X segue un gruppo di persone che cercano di girare un film porno nel Texas rurale durante gli anni ’70. Dopo aver trovato una fattoria di proprietà di una coppia di anziani, il gruppo inizia a essere ucciso uno per uno. X si avvale di un cast straordinariamente forte, con volti noti come Mia Goth, Jenna Ortega e Brittany Snow.

L’unico problema diX è che forse è troppo esplicito. Nonostante l’apertura con recensioni positive, alcuni critici hanno trovato che X sia ostacolato piuttosto che aiutato dalla sua autoconsapevolezza del genere slasher e, purtroppo, alcuni dei tropi satirizzati un po’ troppo bene. Tuttavia, la critica ha elogiato la Goth, che ha fatto il doppio lavoro con due ruoli, e il film ha ottenuto un sequel pochi mesi dopo. Mia Goth ha continuato a girare altri due film del franchise, Pearl e MaXXXine, dimostrando che la sua performance qui era solo un presagio delle cose a venire.

Talk to Me (2022)

Talk To Me film 2023

Il film horror Talk to Me (2022) di A24 ha preso il genere della possessione demoniaca e dello slasher movie e lo ha stravolto. Questo è stato un po’ sorprendente, dato che i registi, i fratelli australiani Danny Philippou e Michael Philippou, prima di realizzare questo film erano noti soprattutto come creatori di contenuti shock per YouTube. Il risultato è stato un film spaventoso, creativo e uno dei migliori film horror del 2023. Il film è incentrato su un braccio mozzato che gli adolescenti credono possa permettere loro di parlare con i morti se afferrano la sua mano.

Il problema è che questo è vero e se qualcuno lo tiene troppo a lungo, i morti hanno la possibilità di connettersi con l’ospite e prenderne il controllo. Quando i giovani che lo usano a una festa iniziano a morire, è chiaro che uno di loro ha portato i morti da questa parte. Ciò che rende il film ancora più impressionante è il finale di Talk to Me, che prevede un possibile sequel.

In Fabric (2018)

In Fabric (2018)

In Fabric è uno straordinario film horror di A24 – una commedia di fantasmi di Peter Strickland (Berberian Sound Studio, Duke of Burgundy) che segue il viaggio di un vestito maledetto che passa da persona a persona. Può essere descritto come una sorta di remake giallo di The Sisterhood of the Traveling Pants, con musica synth, immagini surreali e colori vivaci e gialli.

Sebbene gran parte di In Fabric sia un horror, il film inserisce in modo intelligente un po’ di commedia per rendere l’idea del vestito infestato, e l’intero film funziona magnificamente. Il film ha un’alta valutazione del 91% su Rotten Tomatoes ed è stato nominato uno dei migliori film del 2019 da Sight & Sound. I critici hanno elogiato il film, affermando che offre un’arguzia secca in modi sorprendenti e ha un senso dell’umorismo distorto e contorto che non ha nulla a che vedere con il genere horror dell’epoca.

MaXXXine (2024)

Mia Goth Maxxxine

Terzo film della serie X di Ti West, MaXXXine riprende il ruolo di Maxine Minx, l’unica sopravvissuta del primo film. Dopo aver lavorato nell’industria del porno, Maxine cerca ora di sfondare come star del cinema tradizionale. Mentre si muove nello squallido mondo della Hollywood degli anni ’80, Maxine si ritrova nel mirino di un brutale assassino.

Sebbene MaXXXine abbia una colonna sonora piena di pezzi anni ’80 e sia sicuramente il più rumoroso e massimalista dei film di X , il suo tono irregolare è stato criticato dalla critica, che concorda sul fatto che sia il più debole dei film di West per A24. Ma il pubblico è stato un po’ più clemente e MaXXXine è il film di X che ha incassato di più fino ad oggi, con 22 milioni di dollari al botteghino mondiale. Mia Goth è ancora affascinante come sempre e si è guadagnata la corona di regina delle urla di Hollywood.

Il sacrificio del cervo sacro (2017)

In questa rivisitazione moderna di una classica tragedia greca, Il sacrificio del cervo sacro (The Killing of a Sacred Deer) segue un chirurgo che fa amicizia con un adolescente per il senso di colpa di non essere riuscito a salvare il padre dalla morte sul tavolo operatorio. Ben presto, però, il chirurgo scopre che il coinvolgimento del ragazzo nella sua vita è molto più sinistro della ricerca di un modello maschile nel campo della medicina.

Sebbene all’inizio il dialogo stentato sia un po’ fuori luogo, il pubblico si ritrova rapidamente coinvolto nella famiglia e nella storia, man mano che le cose si fanno sempre più strane e oscure. Il film ha ricevuto recensioni per lo più positive, con un punteggio del 79% su Rotten Tomatoes. Ha ottenuto anche molti riconoscimenti dalla critica, vincendo il premio per la miglior sceneggiatura al Sundance e ottenendo tre nomination agli European Film Awards. Yorgos Lanthimos è diventato un regista di culto e il suo talento gli è valso il riconoscimento dell’Oscar.

Green Room (2015)

Green Room

Green Room segue una band punk che si ritrova in un club isolato gestito da skinhead neonazisti, il che sarebbe già abbastanza grave, ma quando assistono accidentalmente a un omicidio sul posto, si ritrovano sotto l’attacco dei nazisti. Interpretato dal compianto Anton Yelchin, da Joe Cole, Imogen Poots e da un cattivo Patrick Stewart, il film è teso, ricco di azione e assolutamente emozionante.

Anton Yelchin, nel suo ultimo ruolo cinematografico prima della morte, offre un’interpretazione straordinaria di Pat, il bassista e protagonista maschile. Mentre la maggior parte dei film horror di A24 ha una sorta di colpo di scena o di stratificazione di surrealismo e metafore, Green Room contraddice la tendenza degli studios, essendo un film horror diretto, realizzato in un modo fresco, grintoso ed efficace. Il film è oscuro e inquietante nei modi giusti ed è un po’ più diretto di molti film horror di A24, ma è comunque un capolavoro.

Pearl (2022)

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Mia Goth in una scena di Pearl

Raramente un sequel fa meglio del suo predecessore, ma il prequel X, Pearl ha ricevuto ancora più elogi. Mia Goth è tornata a interpretare il personaggio principale di Pearl, come aveva fatto in X, dove interpretava sia l’anziana Pearl che Maxine. Il film segue l’omonimo personaggio mentre vive nella stessa fattoria di X durante la prima guerra mondiale. Pearl vuole solo diventare una star e non si fermerà davanti a nulla per assicurarsi che ciò accada.

Il motivo per cui Pearl supera X è che non si affida così pesantemente ai tropi dello slasher, trovando invece la maggior parte del suo orrore cupamente umoristico nell’ambientazione storica. Pearl è davvero un orribile studio sul personaggio di una donna ambiziosa e violenta e sui mezzi che usa per ottenere ciò che vuole. La cosa importante da ricordare è che Mia Goth è l’MVP di questo franchise e Pearl le offre molta più carne da masticare nella sua interpretazione. Non è così sporco e torbido come X, ma è più stratificato e dinamico.

Under The Skin (2014)

Under The Skin (2014)

Under the Skin è un film horror di A24 con Scarlett Johansson nel ruolo di un’extraterrestre che, travestendosi da donna umana, seduce e rimorchia uomini in Scozia. Liberamente basato sul romanzo Under the Skin di Michael Faber, questo film di A24 è un’immagine bellissima e ossessionante di una prospettiva aliena sul mondo umano. Under the Skin è stato premiato per l’interpretazione della Johansson, la regia di Glazer e la colonna sonora di Mica Levi.

Anche se il messaggio potrebbe essere perso per alcuni, il film è uno sguardo profondamente toccante sull’esperienza umana e mette in luce alcune interessanti e complicate esperienze di politica di genere. Under the Skin è stato un fallimento al botteghino, ma la critica lo ha apprezzato e ha lodato sia l’interpretazione della Johansson che la regia di Glazer, mentre la BBC lo ha definito uno dei migliori film del 21° secolo. Il film è stato nominato per due premi BAFTA, tra cui Outstanding British Film.

Saint Maud (2019)

Saint Maud (2019)

Uno dei film horror A24 più acclamati finora, Saint Maud del 2019 non è stato distribuito in Nord America fino al gennaio 2021, a causa di diversi ritardi. Fortunatamente, molti hanno trovato questa miscela di body horror e thriller psicologico degna dell’attesa. La trama di base vede la protagonista Maud, infermiera in un ospizio e da poco convertita al cattolicesimo, credere di dover salvare l’anima della sua paziente morente, un’ex ballerina. Le cose non sono così semplici come questa sinossi potrebbe far pensare, nella trama a più livelli di Saint Maud .

Morfydd Clark si è guadagnata un elogio particolare per la sua interpretazione da protagonista, mentre la scrittrice/regista esordiente Rose Glass è stata indicata da molti come una regista horror da tenere d’occhio. Saint Maud ha anche attirato paragoni positivi con il precedente film di A24, Under the Skin. Saint Maud ha ottenuto 17 nomination ai British Independent Film Awards, vincendo come miglior regista esordiente e miglior fotografia.

The Lighthouse (2019)

The-Lighthouse-film

Questo film horror di A24, sorprendentemente artistico, è un thriller psicologico drammatico a due personaggi. The Lighthouse di Roger Eggers ha come protagonisti Willem Dafoe e Robert Pattinson nei panni di una coppia di guardiani del faro che lottano per mantenere la loro sanità mentale mentre rimangono isolati insieme su una remota isola del New England nel 1890. Originariamente pensato come un adattamento del frammento di Edgar Allen Poe “The Light-House”, il film finale ha poca somiglianza con lo scritto, tranne che per il titolo.

Le interpretazioni di Pattinson e Defoe sono spettacolari e fanno la differenza nel film, contribuendo a costruire l’atmosfera di isolamento, tensione e perdita della sanità mentale.

Il film è più direttamente ispirato a un incidente avvenuto nel XIX secolo al faro di Smalls, in Galles, che coinvolse due guardiani del faro, entrambi di nome Thomas. Le interpretazioni di Pattinson e Defoe sono spettacolari e fanno la differenza nel film, contribuendo a costruire l’atmosfera di isolamento, di tensione e di perdita della sanità mentale. La storia esplora i temi dell’analisi psicologica freudiana e junghiana, così come la mitologia greca classica, l’alcolismo e la sessualità attraverso una lente surreale e a tratti lovecraftiana che risulta efficacemente agghiacciante.

Midsommar (2019)

Midsommar - Il Villaggio dei Dannati

Secondo film di Ari Aster, Midsommar è considerato da molti il film horror di A24 che ha catapultato lo studio alla ribalta del genere. Midsommar segue un gruppo di amici che si reca in Svezia per un festival che si svolge ogni 90 anni, solo per ritrovarsi in una cerimonia sacrificale. Sebbene la premessa sia molto più lineare rispetto al suo primo film, con una linea di trama chiara dall’inizio alla fine, il film presenta lo stile caratteristico di Aster di esplorare l’esperienza umana come orrore.

Trattando i temi del dolore, dell’amore, dell’abuso e della famiglia, il film è uno sguardo toccante sulla fine di una relazione malsana attraverso la lente di un culto religioso omicida. Il film è inoltre caratterizzato da un finale che lascia a bocca aperta e che rimarrà impresso nello spettatore. Midsommar è un film che merita di essere visto più volte, perché Ari Aster ha aggiunto molto al film per arrivare alla sua conclusione da brivido. Il film presenta anche una delle migliori interpretazioni di Florence Pugh in un film che deve molto a The Wicker Man.

The Witch (2015)

The Witch

Un horror popolare ambientato nel 1630 nel New England, il film horror di A24 The Witch si concentra sulla vita del colono inglese William e della sua famiglia, banditi dalla colonia puritana di Plymouth a causa di una disputa religiosa. Tuttavia, una tragedia dopo l’altra si abbatte sulla già difficile vita della famiglia quando il loro bambino appena nato, Samuel, viene rapito da qualcosa proveniente dalla foresta.

Ben presto la famiglia si scaglia l’una contro l’altra, accusando la figlia maggiore di stregoneria. Il film dipinge un quadro bello e desolante dei primi coloni americani del XVII secolo, delle loro credenze e della loro cultura, compresi i legami con il processo alle streghe di Salem, e anche dell’esperienza delle donne sia in quel periodo che ai giorni nostri, poiché i temi possono essere facilmente applicati a entrambi. Il film può essere difficile da guardare, ma ne vale la pena per vedere il vero orrore che spesso manca nelle offerte più mainstream del genere.

Hereditary (2018)

Hereditary (2018)

Hereditary è ancora il miglior film horror di A24 finora ed è uno dei film horror più apprezzati degli ultimi anni. Il capolavoro di Ari Aster esplora i traumi generazionali e le dinamiche familiari attraverso gli occhi della famiglia Graham. Quando la matriarca muore, la figlia inizia a scoprire segreti davvero terrificanti sul destino che ha ereditato. Il successo diHereditaryrisiede nella sua atmosfera, con una superba interpretazione di Toni Collette che crea tensione per tutta la durata del film.

Con oltre 80 milioni di dollari a fronte di un budget di 10 milioni, Hereditary è diventato il film di maggior incasso di A24, e per una buona ragione. Hereditary non è solo un film horror cosiddetto “di alto livello”, che trasmette messaggi toccanti sulla salute mentale e sui traumi generazionali, ma è anche un film genuinamente spaventoso che rimane impresso allo spettatore per molto tempo dopo la sua conclusione. Hereditary si rifà a classici dell’horror come L’esorcista e Rosemary’s Baby, portandoli nell’era moderna, il meglio della produzione horror di A24.

Tutti i film e le serie tv in uscita ad Aprile su Paramount+

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Tutti i film e le serie tv in uscita ad Aprile su Paramount+

Mese di Aprile ricco di serie tv in arrivo su Paramount+, oltre all’attesa quinta e ultima stagione di Star Trek: Discovery, anche la prima stagione di Dora, la nuova serie live-action Knuckles  e molto altro. Ecco tutti i film e le serie tv in uscita ad Aprile su Paramount+.

Star Trek: Discovery

Star Trek: Discovery

Disponibile dal 4 aprile – Nella quinta e ultima stagione il Capitano Burnham e l’equipaggio della U.S.S. Discovery scoprono un mistero che li condurrà in un’epica avventura attraverso la galassia, per trovare un antico potere la cui esistenza è stata deliberatamente nascosta per secoli. Ma troveranno anche nemici pericolosi, determinati a reclamare il premio per sé e che non si fermeranno davanti a nulla per ottenerlo.

Il cast della quinta stagione di Star Trek: Discovery comprende Sonequa Martin-Green (Capitano Michael Burnham), Doug Jones (Saru, Anthony Rapp (Paul Stamets), Mary Wiseman (Sylvia Tilly), Wilson Cruz (Dr. Hugh Culber), David Ajala (Cleveland “Book” Booker), Blu del Barrio (Adira) e Callum Keith Rennie (Rayner). La quinta stagione vede nel cast anche le guest star Elias Toufexis (L’ak) e Eve Harlow (Moll).

La serie è prodotta dai CBS Studios in associazione con Secret Hideout e Roddenberry Entertainment. Alex Kurtzman, Michelle Paradise, Heather Kadin, Aaron Baiers, Olatunde Osunsanmi, Sonequa Martin-Green, Frank Siracusa, John Weber, Rod Roddenberry e Trevor Roth sono i produttori esecutivi. Alex Kurtzman e Michelle Paradise sono i co-showrunner. Le prime quattro stagioni di STAR TREK: DISCOVERY sono attualmente disponibili in streaming in esclusiva su Paramount+.

DORA S1

Disponibile dal 12 aprile Su Paramount+ arriva DORA, il reboot dell’amatissima serie “Dora L’Esploratrice”, un cult per tutti i bambini. Con una nuova e coloratissima animazione in Computer Graphic e trame sempre più avvincenti, la serieDORA segue le avventure dell’esploratrice bilingue più amata di sempre: all’anagrafe Dora Marquez. Inseparabile da suoi amici Boots, la scimmietta miglior amico, Map, Tico, e Zainetto, insieme dovranno superare molti ostacoli mentre vengono sfidati dalla subdola volpe Swiper. Con la telecamera che trasporta lo spettatore al fianco di Dora, l’avventura diventa un viaggio emozionante attraverso la foresta pluviale. Insieme a Dora i bambini potranno cantare, imparare lo spagnolo, l’inglese e risolvere piccoli indovinelli che trovano lungo il percorso. Alla fine, Dora, con l’aiuto del piccolo spettatore a casa, darà la possibilità di scoprire e imparare tante cose nuove.

Dal suo lancio su Nickelodeon il 14 agosto 2000, la serie “Dora L’Esploratrice” è rapidamente diventata un fenomeno globale per milioni di bambini in tutto il mondo e, quasi 25 anni dopo, è ancora uno dei programmi prescolari più visti di tutti i tempi. Le otto stagioni della serie sono attualmente disponibili per lo streaming su Paramount+.

Knuckles

Disponibile dal 27 aprile – La nuova serie live-action Knuckles segue Knuckles in un viaggio esilarante e ricco di azione alla scoperta di sé stesso, quando accetta di addestrare Wade come suo protetto e di insegnargli le vie del guerriero Echidna. La serie si svolge tra i film SONIC THE HEDGEHOG 2 e SONIC THE HEDGEHOG 3 che uscirà prossimamente.

Il regista/produttore esecutivo Jeff Fowler ha diretto l’episodio pilota e ha contribuito a conferire alla serie il caratteristico stile di animazione cinematografica del film. Anche Neal H. Moritz, Toby Ascher, John Whittington e Toru Nakahara sono produttori esecutivi insieme a Idris Elba. Altri registi della serie sono Ged Wright, Brandon Trost, Jorma Taccone e Carol Banker. La serie è stata creata da John Whittington e Toby Ascher. Whittington, che ha scritto SONIC THE HEDGEHOG 2, è il capo sceneggiatore e ha scritto l’episodio pilota della serie. Altri sceneggiatori della serie sono Brian Schacter e James Madejski.

THE PAINTER

Disponibile dall’11 aprile – Un ex agente della CIA, diventato un pittore affermato, viene rintracciato da una giovane donna che ha dei legami con il suo passato. I due rimangono invischiati in un programma di operazioni segrete non autorizzate e non passa molto tempo prima che diventino essi stessi dei bersagli.

Nel cast John Voigt (premio Oscar come miglior attore per il film “Tornando a Casa” e vincitore di quattro Golden Globe) Charlie Weber (Le Regole del Delitto Perfetto) e Madison Bailey.

ARK: THE ANIMATED SERIES

Disponibile dal 19 aprile – Basata sul videogioco “ARK: Survival Evolve”, questa serie animata segue la sopravvissuta e protagonista Helena Walker, una paleontologa del XXI secolo, dopo il suo risveglio iniziale in una misteriosa isola primordiale popolata da bestie preistoriche, strana tecnologia e tribù in guerra. Helena farà tutto il necessario per imparare a sopravvivere, cercando al contempo di scoprire la vera natura di quello strano nuovo mondo.

Il cast di doppiatori nella versione originale vanta grandi nomi internazionali come i vincitori dell’Oscar Michelle Yeoh e Russell Crowe, Gerard Butler, David Tennant, i candidati all’Oscar Jeffrey Wright ed Elliot Page, Madeleine Madden, Vin Diesel oltre all’attrice italiana Monica Bellucci.

Una produzione di Lost Continent Entertainment e Lex + Otis, ARK: THE ANIMATED SERIES. I produttori esecutivi sono Jeremy Stieglitz e Jesse Rapczak, insieme a Marc Diana, Doug Kennedy, Jay Oliva, James Baldanzi, Vin Diesel e Samantha Vincent per ONE Race Films; Gerard Butler e Alan Siegel per G-Base Entertainment; e Russell Crowe. Stieglitz, Oliva, David Hartman e Sebastian Montes sono i registi e la serie è co-scritta da Marguerite Bennett e Kendall Deacon Davis. ARK: Survival Evolved è una creazione originale dello sviluppatore di giochi Studio Wildcard.

THE CHALLENGE: ALL STARS S4

Disponibile dal 10 aprile Ventiquattro tra le più iconiche, audaci e agguerrite All Stars sono state selezionate per tornare a partecipare alla competizione finale a Cape Town per aggiudicarsi il premio finale di 500.000 dollari. Quale di queste All Stars dimostrerà di essere la migliore tra le migliori? Con Veronica Portillo, Brad Fiorenza, Janelle Casanave.

DAL 1° APRILE SU PARAMOUNT+ ARRIVANO TANTI CONTENUTI PAW PATROL: IL FILM DEI SUPERCUCCIOLI, PRONTI PARTENZA ALLA RISCOSSA, JET IN SOCCORSO, ma anche gli episodi delle stagioni 9 e 10 della serie e lo spin off dedicato a Rubble, RUBBLE AND CREW.

SU PARAMOUNT+ ANCHE I NUOVI CONTENUTI DAL BRAND MTV, tra cui CELEBRITY EX ON THE BEACH s3, da venerdì 12 aprile, con un nuovo episodio ogni settimana. Inoltre, sempre da MTV, in arrivo SUPER SHORE, con la prima stagione il 22 aprile e la seconda stagione dal 29 aprile.

About Paramount+

Paramount+ è un servizio globale di streaming video digitale su abbonamento di Paramount che offre una montagna di intrattenimento premium per il pubblico di tutte le età. A livello internazionale, il servizio di streaming offre una vasta libreria di serie originali, spettacoli di successo e film popolari di ogni genere provenienti da marchi e studi di produzione di fama mondiale, tra cui SHOWTIME®, CBS, Comedy Central, MTV, Nickelodeon, Paramount Pictures e Smithsonian Channel™, oltre a una robusta offerta di contenuti locali di prima qualità. Il servizio è attualmente attivo negli Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Australia, America Latina, Caraibi, Austria, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Svizzera e Corea del Sud.

Tutti i film e le serie tv in arrivo a Marzo 2024 su Disney+

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Tutti i film e le serie tv in arrivo a Marzo 2024 su Disney+

Disney+ è la casa dedicata allo streaming di film e serie di Disney, Pixar, Marvel, Star Wars, National Geographic e Star, compresi gli esclusivi Disney+ original.

Dal 6 marzo, I Simpson tornano con la 34a stagione completa, solo su Disney+. Un nuovo film originale intitolato Madu è in arrivo il 29 marzo solo su Disney+. Il film segue il dodicenne Anthony Madu mentre lascia la sua casa in Nigeria per studiare in una delle più prestigiose scuole di danza classica del mondo. Il suo viaggio è una storia di coraggio, crescita, ostacoli straordinari, una complicazione inaspettata che minaccia i suoi sogni e, infine, la sua ricerca di appartenenza. What We Do in the Shadows, la serie televisiva comedy- horror targata FX, tornerà con la sua quinta e ultima stagione il 20 marzo su Disney+.

Iscriviti a Disney+ per guardare le più belle storie Disney, Pixar, Marvel, Star Wars, National Geographic e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

Tutti i film in arrivo a Marzo 2024 su Disney+

Taylor Swift: The Eras Tour (Taylor’s Version)

Il film originale in esclusiva su Disney+ dal 15 marzo

Taylor Swift: The Eras Tour

Taylor Swift | The Eras Tour (Taylor’s Version), il film concerto per la prima volta in versione integrale e che include il brano “cardigan” e quattro canzoni acustiche aggiuntive, farà il suo debutto in streaming il 15 marzo 2024, solo su Disney+. L’esperienza cinematografica dell’artista 14 volte vincitrice di un GRAMMY, Taylor Swift | The Eras Tour, diretto da Sam Wrench, ha incassato più di 260 milioni di dollari al botteghino mondiale, diventando il film concerto con il più alto incasso di tutti i tempi.

Le serie tv in arrivo a Marzo 2024 su Disney+

Morte e altri dettagli

La prima stagione completa in streaming dal 5 marzo

Morte e altri dettagli

Morte e altri dettagli è incentrato sulla brillante e irrequieta Imogene Scott (Violett Beane), che si ritrova nel posto sbagliato/nel momento sbagliato (ok, è stata un po’ colpa sua) e diventa la prima sospettata in un misterioso omicidio. L’ambientazione? Un transatlantico del mediterraneo sontuosamente restaurato. I sospetti? Ogni ospite e ogni membro dell’equipaggio. Il problema? Per dimostrare la sua innocenza, deve collaborare con un uomo che disprezza: Rufus Cotesworth (Mandy Patinkin), il più grande detective del mondo.

EXTRAORDINARY

La seconda stagione completa della serie originale in streaming dal 6 marzo su Disney+

Dopo le rivelazioni della prima stagione, il gruppo di ragazzi si impegna nel difficile percorso verso l’età adulta. Mentre Carrie e Kash riallacciano il loro rapporto platonico e cercano di trovare la propria strada individualmente, Jizzlord tenta di scoprire quale sia il suo vero obiettivo. Jen, invece, si impegna a migliorare se stessa, sfida non semplice vista la sua tendenza all’autosabotaggio.

X-Men ‘97

La nuova serie Marvel Animation in streaming dal 20 marzo

X-Men '97

X-Men ’97 dei Marvel Studios è il seguito dell’amato classico degli anni ‘90 X-Men: The Animated Series, con storie inedite sui mutanti più amati dal pubblico. Beau DeMayo è produttore esecutivo e capo-sceneggiatore.

Nell – Rinnegata

La serie originale in streaming dal 29 marzo con tutti gli episodi

Nell - Rinnegata serie tv 2024

Nell Jackson, una giovane donna scaltra e coraggiosa, si ritrova incastrata per un omicidio e diventa inaspettatamente la più famosa fuorilegge dell’Inghilterra del XVIII secolo. Ma quando appare uno spirito magico chiamato Billy Blind, Nell capisce che il suo destino è più grande di quanto avesse mai immaginato.

I TITOLI DI MARZO DI NATIONAL GEOGRAPHIC

GENIUS: MLK/X

La nuova stagione completa della serie originale National Geographic in streaming dal 13 marzo

La nuova stagione della serie antologica vincitrice del premio Emmy, intitolata GENIUS: MLK/X, si concentra su due figure iconiche: Martin Luther King Jr. (interpretato da Kelvin Harrison Jr.) e Malcolm X (interpretato da Aaron Pierre). La serie ripercorre gli anni della formazione influenzati da padri forti e ingiustizie, e le storie complesse e complementari che hanno plasmato le loro identità e rendendoli il cambiamento che desideravano vedere nel mondo.

Questa serie offre uno sguardo intimo sulle loro vite, mostrandoli non solo come leader pubblici, ma anche come mariti, padri, fratelli e figli, mettendo in luce la loro umanità dietro le iconiche figure. Con le loro formidabili mogli, Coretta Scott King (interpretata da Weruche Opia) e Betty Shabazz (interpretata da Jayme Lawson), al loro fianco, King e X emergono come due visionari che hanno guidato un movimento.

QUEENS: LE REGINE DELLA NATURA

La prima stagione completa della docuserie National Geographic in streaming dal 5 marzo.

I luoghi più selvaggi del pianeta hanno sempre ospitato potenti leader, ma questa è la storia di un nuovo eroe: feroce, intelligente, resistente e… femminile. QUEENS: LE REGINE DELLA NATURA racconta le matriarche e le leader di tutto il mondo per mostrare una storia di sacrificio e resilienza, ma anche di amicizia e amore. Queste regine non sono sempre gentili o delicate e non lasciano che nulla si frapponga tra loro e il successo e la sicurezza delle loro famiglie. Guidata dalla potente narrazione della pluripremiata attrice Angela Bassett, QUEENS: LE REGINE DELLA NATURA mette a fuoco per la prima volta il mondo naturale attraverso la lente femminile.

La serie, realizzata in quattro anni e con un team di produzione composto da donne provenienti da tutto il mondo – una novità assoluta nel settore della storia naturale – si avvale di tecnologie all’avanguardia per rivelare come le popolazioni femminili del mondo naturale salgono al potere, spesso affidandosi alla cooperazione e alla saggezza piuttosto che alla forza. L’episodio finale della serie celebra le donne che si sono spinte fino ai confini della Terra e hanno dedicato la loro vita a documentare e proteggere le regine animali. Non per niente viene chiamata Madre Natura. Rendiamo omaggio alle regine.

IN GROENLANDIA CON ALEX HONNOLD

Tutti gli episodi della serie targata National Geographic in streaming dal 27 marzo.

Alex Honnold (Free Solo) si imbarca in un’epica ricerca di pareti mai scalate prima in uno degli angoli più remoti della Groenlandia, un paese in prima linea nella crisi climatica. Honnold ha sempre sognato di esplorare la Groenlandia e le sue vette. Ora, insieme agli scalatori di fama mondiale Hazel Findlay e Mikey Schaefer, tenta di raggiungere la vetta dell’Ingmikortilaq, una falesia artica mai scalata che si erge da una regione selvaggia e ghiacciata e oltre 300 metri più alta rispetto a El Capitan di Free Solo.

Per Honnold, da tempo attivista per il clima, questa spedizione non è solo un’arrampicata. È un’opportunità per testimoniare in prima persona l’impatto del cambiamento climatico su una regione selvaggia di vitale importanza per il futuro del pianeta. Con l’aiuto della dottoressa Heïdi Sevestre, una glaciologa che lavora con l’Arctic Monitoring and Assessment Program, della guida groenlandese Adam Kjeldsen e del famoso esploratore Aldo Kane, il team utilizza uno speciale radar per misurare in tempo reale la profondità e la densità di una sezione raramente studiata della calotta glaciale della Groenlandia. IN GROENLANDIA CON ALEX HONNOLD è una spedizione scientifica in tre parti condotta da uno dei più grandi scalatori del mondo per inseguire il sogno di una vita.

Photographer

Tutti gli episodi della serie targata National Geographic in streaming dal 19 marzo.

Photographer è una docuserie in sei episodi realizzata dai registi Jimmy Chin e Chai Vasarhelyi, vincitori di un Academy Award e di un Emmy Award, che guida il pubblico in un viaggio al fianco dei più straordinari narratori visivi del mondo. Ogni episodio, della durata di un’ora, segue la vita di un fotografo iconico, dai primi anni della sua infanzia e carriera fino alla sua vita e alle sue imprese attuali.

Attraverso l’intreccio di retroscena, archivi, interviste e filmati veritieri delle loro missioni attuali, gli spettatori potranno approfondire il processo creativo di ogni fotografo, scoprendo come si sono avvicinati alla fotocamera e come hanno dato vita a immagini diventate iconiche.

Tutti i film e le serie TV coreane in arrivo nel 2024 su Netflix

Tutti i film e le serie TV coreane in arrivo nel 2024 su Netflix

Dopo il grande entusiasmo dimostrato dai fan di tutto il mondo lo scorso anno, la k-wave sembra essere diventata un fenomeno ormai inarrestabile. Con il passare dei mesi, infatti, Netflix si impegna sempre di più a fornire una vasta gamma di contenuti coreani di alta qualità, capaci di conquistare e emozionare anche il pubblico più scettico e meno incline al cinema e alla serialità dell’Asia Orientale. «Quest’anno il nostro catalogo di contenuti dalla Corea offre titoli diversi che catturano la vera essenza dei narratori coreani» – ha dichiarato pochi giorni fa Don Kang, Vice Presidente di Netflix Corea.

«Che si tratti di serie TV, film o innovativi titoli unscripted, condivideremo esperienze indimenticabili con i fan dell’intrattenimento in tutto il mondo e titoli imperdibili che saranno disponibili solo su Netflix». Tra attesi ritorni (come le nuove stagioni di Sweet Home, Squid Game e La Creatura di Gyeongseong) e una vasta selezione di serie TV e film di ogni genere, il catalogo Netflix del 2024 – già inaugurato da alcuni avvincenti e oscuri k-thriller, tra cui Eredità Sepolta, Badland Hunters e A Killer Paradox – promette dunque un anno ricco di emozioni, suspense e nuove scoperte che continueranno a catturare l’immaginazione degli spettatori e a consolidare ulteriormente il fenomeno globale della k-wave.

MY NAME IS LOH KIWAN

My Name is Loh Kiwan
My Name is Loh Kiwan | In foto l’attore Song Joong-ki nei panni di Loh Kiwan.

Il celebre attore Song Joong-ki (conosciuto su Netflix per il suo ruolo nella serie Vincenzo) torna su Netflix con il toccante dramma romantico My Name is Loh Kiwan. Diretto da Kim Hee-jin e basato sul romanzo I Met Loh Kiwan di Cho Hae-jin, il film racconta la tragica storia di un disertore nordcoreano che, nella speranza di poter sopravvivere e avere una seconda possibilità, si rifugia in Europa, dove cercherà di ricostruirsi una vita senza soldi né conoscenze. Mentre cerca di ottenere con grande difficoltà l’asilo in Belgio, conosce Marie (interpretata da Choi Sung-eun, già vista in The Sound of Magic accanto a Ji Chang-wook), una donna sola e sconsolata in cerca di un valido motivo per ricostruire la propria vita. My Name is Loh Kiwan sarà disponibile su Netflix a partire dal 1° marzo.

CHICKEN NUGGET

Chicken Nugget
Chicken Nugget | In foto (da sinistra a destra) Ryu Seung-ryong (Choi Sun-man) e Ahn Jae-hong (Ko Baek-joong).

Basato sull’omonimo webtoon Naver di Park Jidok, Chicken Nugget è la spiritosa serie fantasy diretta da Lee Byeong-heon e con protagonisti gli attori Ryu Seung-ryong, Ahn Jae-hong e Kim You-jung (My Demon, qui la recensione). La serie comica segue le vicende di una giovane donna che, dopo essere entrata in un misterioso macchinario, si ritrova improvvisamente trasformata in una crocchetta di pollo agrodolce (Dakgangjeong). Determinati a riportarla alla sua forma originale, suo padre e il suo migliore amico intraprendono una serie di buffe e imprevedibili avventure, ritrovandosi ad affrontare una catena di bizzarri eventi lungo il cammino.

La prima stagione di Chicken Nugget arriverà su Netflix Italia il 15 marzo 2024.

QUEEN OF TEARS

Queen of Tears
Queen of Tears | In foto (da sinistra a destra) gli attori Kim Ji-won e Kim Soo-hyun.

Queen of Tears è il nuovo anticonformistico e romantico k-drama con protagonisti i talentuosi attori Kim Soo-hyun (It’s Okay to Not Be Okay), Kim Ji-won (Il diario della mia libertà, Lovestruck in the City), Kwak Dong-yeon e Lee Joo-been. Diretto da Jang Young-woo e Kim Hee-won, la storia segue due giovani coniugi provenienti da ricche famiglie: Hong Hae-in è l’erede di un’importante azienda di grandi magazzini, mentre la famiglia di Baek Hyeon-u domina la scena dei supermercati. Dopo soli tre anni di matrimonio, la regina dei grandi magazzini e il principe dei supermercati attraversano una crisi coniugale che darà loro la possibilità di poter ricominciare da capo e veder sbocciare l’amore.

Queen of Tears arriverà su Netflix nel primo trimestre del 2024 e sarà formato da 16 episodi che, con molta probabilità, seguiranno una programmazione di rilascio settimanale.

THE 8 SHOW

The 8 Show
The 8 Show | In foto l’attrice Chun Woo-hee.

In attesa del ritorno di Squid Game, la serie sudcoreana più vista al mondo, Netflix presenta il nuovo survival game, The 8 Show. Diretto da Han Jae-rim e basato sui webtoon Money Game e Pie Game di Bae Jin-soo, la serie segue otto individui che partecipano a un programma televisivo per il quale saranno intrappolate all’interno di un misterioso edificio di otto piani. Ma quella che sembrava una normale competizione televisiva, tuttavia, si trasforma ben presto in un pericoloso e inquietante gioco. Nel cast sono presenti Ryu Jun-yeol, Chun Woo-hee (Unlocked), Park Jeong-min, Lee Yul-eum, Park Hae-joon, Lee Zoo-young, Moon Jeong-hee e Bae Seong-woo.

The 8 Show arriverà su Netflix nel secondo trimestre 2024.

PARASYTE: THE GREY

Parasyte
Parasyte – The Grey | In foto gli attori (da sinistra a destra) Koo Kyo-hwan e Jeon So-nee..

Basato sul celebre manga di Hitoshi Iwaaki Kiseiju – L’ospite indesiderato (di cui su Netflix è disponibile anche l’omonimo anime del 2014), Parasyte: The grey è l’atteso live-action sudcoreano diretto dal regista Yeong Sang-ho, già noto al pubblico netflixiano per JUNG_E e Hellbound. La serie seguirà nuovi personaggi, inclusa l’attrice Jeon So-nee (When My Love Blooms ed Encounter) nel ruolo di una giovane donna invasa da un misterioso parassita che, stranamente, piuttosto di prendere il pieno controllo del suo cervello, instaura una sorta di convivenza con lei. Il cast include anche Koo Kyo-hwan (D.P., Kill Boksoon), Lee Jung-hyun, Kwon Hae-hyo e Kim In-kwon.

Parasyte: The grey sarà reso disponibile nel secondo trimestre del 2024.

SWEET HOME Stagione 3

Sweet Home
Sweet Home | In foto l’attore protagonista Song Kang.

Dopo la lunga attesa per il secondo capitolo, l’amato action-horror Sweet Home – diretto dai registi Lee Eung-bok e Park So-hyeon – è in dirittura d’arrivo. La terza e ultima stagione, infatti, arriverà su Netflix nell’estate del 2024 e offrirà un “gran finale”: mentre Yi-kyung (Lee Si-young) è ancora viva come ibrido umano-mostro, Eun-hyeok (Lee Do-hyun) ha oramai completato la trasformazione e si riunirà con Eun-yu (Go Min-si), rappresentando una potenziale minaccia.

RESIDENT PLAYBOOK

Resident Playbook
Resident Playbook | In foto l’attrice Go Youn-jung.

Diretta da Lee Min-su, nel secondo trimestre del 2024 debutterà su Netflix la serie Resident Playbook (titolo provvisorio), spin-off dell’iconico e commovente dramma medico Hospital Playlist (2020) che vedeva protagonisti gli attori Jeon Mi-Do, Jo Jung-suk, Yoo Yeon-seok, Jung Kyung Ho e Kim Dae-myung nei panni di cinque amici e medici alle prese con storie di “nascita, morte e tutto ciò che accade nel mezzo”. Anche se Resident Playbook sarà ambientato nello stesso ospedale di Hospital Playlist, la nuova serie seguirà un gruppo di personaggi completamente nuovi: gli specializzandi ginecologi del Jongno Yulje Medical Center. La serie vede protagonisti Go Youn-jung, Shin Si-a, Kang You-seok, Han Ye-ji e Jung Jun-won.

HIERARCHY

Hierarchy
Hierarchy | In foto gli attori Lee Chae-min e Kim Jae-won.

Il regista Bae Hyeon-jin dirige l’emozionante dramma di formazione Hierarchy, in arrivo nel secondo trimestre del 2024. La serie è una storia d’amore e di vendetta adolescenziale ambientata nella Jusin High School, una scuola superiore d’élite governata da un gruppo di studenti più ricchi. Qui l’equilibrio di potere viene improvvisamente minato dall’arrivo di un nuovo studente riservato, che mette in discussione il dominio di questo mondo apparentemente inaccessibile. Hierarchy offre un intreccio ricco di drammi, tradimenti e complicate amicizie. Nel cast spiccano i giovani attori Roh Jeong-eui, Lee Chae-min, Kim Jae-won, Chi Hae-won e Lee Won-jeong.

LA CREATURA DI GYEONGSEONG Stagione 2

La Creatura di Gyeongseong
La Creatura di Gyeongseong | In foto gli attori (da sinistra a destra) Han So-hee e Park Seo-joon.

Dopo il successo del suo debutto lo scorso dicembre, La Creatura di Gyeongseong (qui la recensione) farà il suo ritorno nel terzo trimestre del 2024 su Netflix con il suo secondo capitolo. Diretta da Chung Dong-yoon, il drama trasporterà il pubblico dall’antica e dominata Gyeongseong del 1945 a una moderna e familiare Seoul. L’attrice Han So-hee tornerà nei panni della coraggiosa e determinata Chae-ok, mentre Park Seo-joon interpreterà un misterioso personaggio, apparentemente nuovo, dal nome Ho-jae. Il destino riporterà i due giovani sulla stessa via?

Il cast della seconda stagione di La Creatura di Gyeongseong include anche Lee Mu-saeng e Bae Hyeon-seong.

THE WHIRLWIND

The Whirlwind
The Whirlwind | In foto gli attori Kim Hee-ae e Sul Kyung-gu.

The Whirlwind è un dramma politico diretto da Kim Yong-wan (If You Wish Upon Me) e scritto dallo sceneggiatore Park Kyung Soo (Punch). La serie si concentra sul conflitto tra due persone con ideologie opposte: il vice primo ministro dell’economia (interpretato da Kim Hee-ae) e il primo ministro (l’attore Sul Kyung-gu). Questo loro scontro politico scatena una serie di eventi critici che influenzeranno profondamente il paese e gli stessi personaggi. The Whirlwind debutterà su Netflix nel terzo trimestre del 2024.

OFFICER BLACK BELT

Officer Black Belt
Officer Black Belt – In foto il celebre attore Kim Woo-bin.

Officer Black Belt è un’avvincente commedia d’azione diretta da Jason Kim (creatore dell’adrenalinica serie I Segugi) e con protagonista il talentuoso (e tanto amato in patria) attore Kim Woo-bin (Black Knight, Our Blues). Il film intreccia le vite di un ufficiale di sorveglianza e un prodigio delle arti marziali, due uomini che si ritrovano presto impegnati nella lotta contro il crimine per proteggere i partecipanti al nuovo programma di sicurezza. Officer Black Belt è già uno dei film d’azione Netflix più attesi e promettenti del 2024 e l’uscita è prevista per il terzo trimestre. Nel cast anche Kim Sung-kyun, che interpreta il protagonista Lee Jung-do.

THE FROG

The Frog
The Frog – In foto l’attrice Go Min-si.

The Frog è l’enigmatico thriller diretto da Mo Wan Il (noto in patria per il dramma di successo The World of the Married) disponibile su Netflix nel terzo trimestre del 2024. La serie – con protagonisti gli attori Kim Yun-seok, Go Min-si (da Sweet Home), Yoon Kye-sang e Lee Jung-eun – segue la complicata vita di Jeon Yeong-ha, proprietario di un isolato motel il cui mondo viene sconvolto dall’arrivo di una misteriosa donna che lo costringerà a lottare e ad aggrapparsi con forza a ciò che più ama.

MR. PLANKTON

Mr. Plankton
Mr. Plankton – In foto l’attrice Lee You Min.

Hae-jo (Woo Do Hwan, Bloodhounds, The King: Eternal Monarch) e Jae-mi (Lee You Min, volto noto per il pubblico di Netflix grazie ai suoi iconici ruoli in Squid Game e All of Us Are Dead) sono due ex fidanzati terribilmente insoddisfatti delle proprie attuali vite: lui si sente privo di un vero scopo e dispera nel trovare la felicità; lei, invece, è sul punto di sposare un uomo che non ama. Costretti a intraprendere insieme il loro ultimo viaggio, Jae-mi mostrerà a Hae-jo l’importanza dell’amore e del sentirsi parte di una famiglia.

Diretto da Hong Jong Chan (La giudice) e scritta dallo sceneggiatore Jo Yong (It’s Ok to Not Be Ok), Mr. Plankton è una deliziosa commedia romantica che arriverà sulla piattaforma nel quarto trimestre del 2024.

THE GREAT FLOOD

The Great Flood
The Great Flood – In foto l’attore Park Hae Soo.

In quello che potrebbe essere l’ultimo giorno sulla Terra, una scienziata e una guardia della sicurezza cercano di salvare disperatamente la vita di un bambino durante una catastrofica alluvione che devasta tutto ciò che incontra. The Great Flood è l’apocalittico k-thriller di Kim Byung-woo, con protagonisti gli attori Kim Da Mi (da Itaewon Class) e Park Hae Soo (Squid Game). Il film sarà disponibile su Netflix nel quarto trimestre del 2024.

UPRISING

Uprising

Co-scritto e co-prodotto dal famoso autore coreano Park Chan-wook (Oldboy, Decision to Leave), Uprising è il period drama in costume diretto da Kim Byung-woo e con protagonisti gli attori Gang Dong-won (Broker – Le buone stelle), Park Jeong-min, Cha Seung-won e Kim Shin-rok. Ambientato durante l’antica dinastia Joseon, un padrone e un servitore – cresciuti insieme come amici d’infanzia – si ritrovano nel dopoguerra schierati su fronti opposti. Il film è descritto come un violento dramma umano combinato con tanta storia e azione. Uprising arriverà su Netflix nel quarto trimestre del 2024.

HELLBOUND

Hellbound

Quasi tre anni dopo la première di Hellbound, e dopo alcune controversie legate all’attore Yoo Ah-in (protagonista della prima stagione), l’angosciante e infernale serie di Yeon Sang-ho torna con un secondo capitolo che vedrà il ritorno di vecchi volti e l’ingresso di nuovi attori in una storia sull’ascesa della New Truth Society. Hellbound narra dell’arrivo improvviso di mostruose e misteriose creature sulla Terra, che giudicano e maledicono le persone seminando caos e disperazione. La seconda stagione debutterà nell’ultimo trimestre del 2024, con un cast che include Kim Hyun-joo, Kim Sung-cheol, Kim Shin-rock, Im Seong-jae, Lee Dong-hee e Yang Ik-june.

THE TRUNK

The Trunk
The Trunk – In foto l’attore Gong Yoo.

Seo Hyun-jin, nota per le sue performance trasformative in Another Miss Oh e The Beauty Inside, e il talentuoso Gong Yoo, acclamato dai fan per il suo ruolo in Guardian: The Lonely and Great God, si uniscono in questo attesissimo thriller diretto da Kim Gyu-tae (Our Blues). The Trunk vede protagonisti In-ji, dipendente di un’intrigante agenzia di matchmaking, e Jeong-won, un solitario produttore musicale che si ritrova improvvisamente legato a In-ji da un contratto matrimoniale organizzato dalla sua ex-moglie. Tuttavia, il loro incontro prende una svolta ancora più misteriosa quando un insolito ritrovamento li getta in un vortice di segreti ed eventi dietro il servizio di matchmaking.

The Trunk sarà disponibile su Netflix alla fine del 2024.

SQUID GAME Stagione 2

Squid Game 2
Squid Game | In foto l’attore protagonista Lee Jung-jae. Credit: Netflix

Uno dei prodotti più attesi di quest’anno è senz’altro la seconda stagione dell’angosciante e adrenalinico thriller Squid Game, la serie Netflix diretta da Hwang Dong-hyuk e divenuta in poco tempo un vero e proprio fenomeno globale. Gwi-num (Lee Jung-jae), il Front Man (Lee Byung-hun), il detective Hwang Jun-ho (Wi Ha-jun) e il Venditore (Gong Yoo) torneranno in questo secondo capitolo che riprenderà esattamente da dove si era interrotta la prima stagione. Ora milionario dopo aver vissuto innumerevoli orrori, Gwi-num è determinato a trovare il Front Man e a porre fine agli atroci giochi. Squid Game 2 darà il benvenuto anche a nuovi membri del cast, tra cui Kang Ha-neul, Park Gyu-young, Choi Seung-hyun e altri.

Tutti i film di natale su Disney+

Tutti i film di natale su Disney+

Questa è la stagione perfetta per lo streaming e quest’anno Disney+ addobba le case e diffonde l’allegria con una raccolta che scalda il cuore di alcuni dei titoli più popolari delle festività da guardare insieme in famiglia. Nella collezione “I titoli delle feste” ce n’è per tutti i gusti, dai classici più amati come Mamma, ho perso l’aereo e Santa Clause fino agli attesissimi Disney+ Originals LEGO Star Wars – Christmas Special, che ha debuttato lo scorso 17 novembre, High School Musical: The Musical: Lo Speciale di Natale, in arrivo l’11 dicembre, Fata Madrina Cercasi, disponibile da ieri, venerdì 4 dicembre, e On Pointe – Sogni in ballo in streaming dal 18 dicembre. La collezione include anche gli episodi di Natale delle 30 stagioni presenti su Disney+ de I Simpson, oltre ai classici di alcune delle serie più popolari di Disney Channel e Disney Junior.

Mentre fuori arriva l’inverno, i film in anteprima su Disney+ di questa stagione scaldano il cuore e riuniscono le famiglie con nuovi titoli come Black Beauty: Autobiografia di un cavallo, disponibile dallo scorso 27 novembre, Safety: Sempre al tuo fianco, che debutterà sulla piattaforma l’11 dicembre e Soul che arriverà nel giorno di Natale, il 25 dicembre.

E come regalo per l’Epifania, dal 6 gennaio sbarcherà sulla piattaforma di streaming anche Onward – Oltre la Magia, il film d’animazione targato Disney e Pixar che racconta la storia di due fratelli elfi adolescenti che si imbarcano in una straordinaria avventura per scoprire se nel mondo esista ancora un po’ di magia.  La collezione completa “I titoli delle feste” include:

Disney+ Originals

  • LEGO Star Wars – Christmas Special – Disponibile in streaming
  • La Storia di Olaf – Disponibile in streaming
  • Noelle – Disponibile in streaming
  • High School Musical: The Musical: Lo Speciale di Natale – Disponibile dall’11 dicembre
  • Ceppo di Natale del Castello di Arendelle – Disponibile in streaming

I film delle Feste

  • Lo Schiaccianoci e i Quattro Regni
  • Mamma, ho perso l’aereo
  • Mamma, ho riperso l’aereo: mi sono smarrito a New York
  • Mamma, ho preso il morbillo
  • Santa Clause
  • Che fine ha fatto Santa Clause?
  • Santa Clause è nei guai
  • Festa in casa Muppet
  • Le Cronache di Narnia – Il leone, la strega e l’armadio
  • While you were sleeping
  • Nightmare Before Christmas
  • Topolino e la Magia del Natale
  • A Christmas Carol (2009)
  • Topolino – Strepitoso Natale!
  • Zampa 2 – I cuccioli di Natale
  • Miracolo nella 34ª strada (1947)
  • Miracolo nella 34ª strada (1994)
  • Buon anno con Winnie the Pooh
  • Disney’s Fairytale Weddings: Holiday Magic
  • Decorating Disney: Holiday Magic
  • La Bella e la Bestia – Un magico Natale
  • Supercuccioli a Natale – Alla Ricerca di Zampa Natale
  • Il più bel regalo di Natale
  • Zampa e la magia del Natale
  • Un magico Natale
  • A casa per Natale
  • Babes in Toyland
  • Natale2.com
  • La stella di Natale
  • Miracolo a tutto campo
  • 12 volte Natale
  • Richie Rich’s Christmas Wish
  • Un Natale perfetto
  • Cantando sotto il vischio
  • Life-Size 2
  • Three Days
  • Una promessa è una promessa
  • Frozen – Le Avventure di Olaf
  • L’albero di Natale di Pluto
  • Lanny & Wayne: Missione Natale
  • Lanny & Wayne: Buoni Vs cattivi
  • Lanny & Wayne: Missione Natale
  • L’era Natale
  • Papà Natale
  • Marvel Super Hero Adventures: Combattimento Glaciale

Natale a casa Simpson

  • “Un Natale da cani” (S1E1)
  • “Marge non essere orgogliosa” (S7E11)
  • “Miracolo su Evergreen Terrace” (S9E10)
  • “A Natale ogni Spassolo vale” (S11E9)
  • “Tormenti di neve” (S12E8)
  • “Lei di poca fede” (S13E6)
  • “Pace, quiete e chili” (S14E18)
  • “Tutti più buoni a Natale” (S15E7)
  • “Natale riveduto e corretto” (S17E9)
  • “Kill Gil, Volumi 1 e 2” (S18E9)
  • “The Burns and the Bees” (S20E8)
  • “La battaglia prima del Natale” (S22E8)
  • “Vacanze di un passato futuro” (S23E9)
  • “Il blues del bianco Natal” (S25E8)
  • “Non sarò a casa per Natale” (S26E9)
  • “Merry Kustmas” (S28E10)
  • “Gone Boy” (S29E9)
  • “È la trentesima stagione” (S30E10)

Disney Channel a Natale

  • Raven – “Regali di Natale” (S1E19)
  • Zack e Cody al Grand Hotel – “Natale al Tipton” (S1E21)
  • Kim Possible – “Un Natale molto possibile” (S2E13)
  • Phineas e Ferb – “Un Natale anche per Danville!” (S2E22)
  • Phineas e Ferb – “Un Natale in famiglia di Phineas e Ferb!” (S3E17)
  • Phineas e Ferb – “Acrobazie sul ghiacchio / Felice anno nuovo!” (S4E2)
  • Buona Fortuna Charlie – “Buona Fortuna Jessie: Natale a New York” (S4E17)
  • Buona Fortuna Charlie – “Il talent show natalizio” (S3E21)
  • Jessie – “Natale in casa Ross” (S1E8)
  • Jessie – “Buona Fortuna Jessie: Natale a New York” (S3E7)
  • Girl Meets World – “Riley e la famiglia per la feste”  (S1E16)
  • Girl Meets World – “Riley e il Natale di Maya” (S3E18)
  • Zack e Cody sul ponte di comando – “Il Natale di London” (S3E15)
  • Bizaardvark – “L’elfo furente” (S1E17)
  • Bizaardvark – “Il malvagio robot di Natale” (S2E13)
  • Austin & Ally – “Sviste & Vischio” (S3E5)
  • Austin & Ally – “Tutti insieme e tanti auguri” (S2E6)
  • Big Hero 6 – La Serie – “Il regalo” (S2E18)
  • K.C. Agente Segreto – “Il regalo di Natale di K.C.” (S1E27)
  • Lilo e Stitch – “Puntale” (S1E21)
  • Liv e Maddie – “Capodanno con i Rooney!” (S2E7)
  • Ultimate Spider-Man – “Incubo di Natale” (S3E11)
  • Avengers Assemble – “Resa dei conti a capodanno” (S4E14)
  • I Guardiani della Galassia – “Canto di Natale” (S1E26)
  • Kickin’ it – A colpi di karate – “Lo spirito del Natale” (S2E24)

Disney Junior a Natale

  • Topolino e gli Amici del Rally – “Felici turbofeste da Hot Dog Hills / La festività delle
  • Aiutamiche” (S1E23)
  • Topolino e gli Amici del Rally – “Un Natale pazzerello” (S2E10)
  • Pj Masks – Superpigiamini – “I superpigiamini salvano il Natale” (parte 1 e 2) (S3E21)
  • Muppet Babies – “Un Natale molto molto Muppet / Super favolosa sorpresa natalizia per
  • Summer” (S1E17)
  • Bluey – “Babbo veranda” (S1E52)
  • La casa di Topolino – “Topolino salva il Natale” (S1E20)
  • La casa di Topolino – “Il fiocco show di Minni Prima Parte” (S5E5)
  • La casa di Topolino – “Il fiocco show di Minni Seconda Parte” (S5E6)
  • Jake e i pirati dell’isola che non c’è – “L’inverno che non c’è / Uncino su…ghiaccio” (S1E24)
  • Jake e i pirati dell’isola che non c’è – “Capitan Scrooge” (S3E26)
  • Elena di Avalor – “La bufera di neve” (S2E20)
  • Dott.ssa Peluche – “Un Natale speciale in casa Peluche” (S2E11)
  • Puppy Dog Pals – “Un Natale cucciolo / Il chiasso dei latke” (S1E20)
  • The Lion Guard – “Il Natale di Timon e Pumbaa” (S2E13)
  • Minnie Toons – “L’albero di Natale” (S3E5)
  • Henry Mostriciattoli – “Buon Mostronatale” (S1E22)

Tutti i film DC in uscita nel 2025 e oltre

Tutti i film DC in uscita nel 2025 e oltre

Ci sono molti film DC che devono ancora arrivare nel 2025 e oltre, con un’ampia gamma di film in varie fasi di sviluppo presso i neo-costituiti DC Studios. Fondamentalmente, il 2024 ha rappresentato un nuovo inizio per le puntate della DC sullo schermo, in quanto il palcoscenico ha iniziato ad essere adeguatamente preparato per l’inizio della rinascita di James Gunn con Superman del 2025. A questo si affianca, naturalmente, l’allegato di Batman che Matt Reeves sta gestendo con l’imminente The Batman – Part II e il recente Joker: Folie à Deux.

La serie di film DC del 2023 ha chiuso la timeline dei film del DCEU con il nuovo DCU di James Gunn che si estende davanti a noi. Per quanto riguarda i film DC live-action del 2024, solo Joker: Folie à Deux di Todd Phillips, ma dal 2025 in poi la visione di Gunn e Safran sarà realizzata, con Superman che darà il via al nuovo DCU insieme a diversi progetti già annunciati per rivitalizzare il successivo universo condiviso. Ecco tutti i film DC in arrivo nel 2024 e oltre, oltre a tutti gli show televisivi DC confermati.

Superman – 11 luglio 2025

Superman krypto

DC Universe principale

Dopo Creature Commandos, che ha dato il via al nuovo Universo DC di James Gunn e Peter Safran sul piccolo schermo, il prossimo film sul DCU di Superman sarà il primo lungometraggio del nuovo franchise. Previsto per l’11 luglio 2025, Superman sostituirà l’Uomo d’Acciaio del DCEU Henry Cavill con David Corenswet, introducendo un nuovo Superman per il reboot del DCU.

Soprattutto, Superman non sarà una rivisitazione della storia delle origini di Superman. Questo potrebbe spiegare il motivo per cui il titolo del film è stato cambiato dall’originale Superman: Legacy a semplicemente Superman, poiché invece questo capitolo si concentrerà su Clark Kent che bilancia la sua eredità kryptoniana con la sua educazione in Kansas, lavorando già come reporter per il Daily Planet e avendo già incontrato personaggi principali come Lois Lane. Il film è scritto e diretto dallo stesso Gunn.

Oltre al nuovo Uomo d’Acciaio di David Corenswet, il cast del film DCU su Superman sarà guidato da Rachel Brosnahan nel ruolo di Lois Lane, dopo la sua performance di successo in The Marvelous Ms. Maisel. James Gunn aveva promesso che il suo nuovo Superman sarebbe arrivato in un mondo già popolato da supereroi, e ha mantenuto la promessa immediatamente con la notizia che Lanterna Verde (Nathan Fillion che interpreta Guy Gardner), Hawkgirl (Isabela Merced), Mister Terrific (Edi Gathegi) e Metamorpho (Anthony Carrigan) sono tutti confermati per Superman.

Supergirl: Woman Of Tomorrow – 26 giugno 2026

Supergirl: Woman of Tomorrow

DC Universe principale

Supergirl: Woman of Tomorrow è stato annunciato anche da James Gunn nel gennaio 2023, con la data di uscita del 26 luglio 2026, poi confermata insieme al regista Craig Gillespie. In netto contrasto con Superman, Supergirl è cresciuta su Krypton e ha assistito a eventi orribili per quattordici anni prima di arrivare sulla Terra.

Gunn ha promesso un’interpretazione molto diversa di Supergirl, rendendola una forza molto più formidabile rispetto alle precedenti iterazioni del personaggio. Il casting di Supergirl nel DCU è stato confermato nel gennaio 2024, con Milly Alcock di House of The Dragon che ha assunto il ruolo di Kara Zor-El.

L’adattamento diretto da Craig Gillespie e interpretato da Milly Alcock della serie a fumetti di Tom King del 2022 Supergirl: Woman of Tomorrow di Tom King, illustrata da Bilquis Evely, è il secondo lungometraggio dei nuovi DC Studios di James Gunn e Peter Safran, dopo il film su Superman del primo, che arriverà nelle sale l’11 luglio 2025. Ana Nogueira ha adattato il fumetto per il grande schermo. James Gunn ha presentato il film in questo modo:

“Vediamo la differenza tra Superman, che è stato mandato sulla Terra e cresciuto da genitori amorevoli fin da quando era un neonato, e Supergirl, che è stata cresciuta su una roccia, una scheggia di Krypton, e ha visto tutti quelli che la circondavano morire ed essere uccisi in modi terribili per i primi 14 anni della sua vita, per poi arrivare sulla Terra quando era una ragazzina. È molto più dura, non è esattamente la Supergirl che siamo abituati a vedere”.

Clayface – 11 settembre 2026

Clayface film 2026

DC Universe principale

Nel dicembre 2024, i DC Studios hanno dato il via libera al film su Clayface per il DCU, con una sceneggiatura scritta da Flanagan e una data di uscita fissata all’11 settembre 2026. Reeves è stato confermato come produttore insieme a Lynn Harris della sua società 6th & Idaho Productions. L’inizio delle riprese era previsto per l’inizio del 2025 e lo studio era alla ricerca di un regista, mentre Flanagan era impegnato con il film L’esorcista (2026) e con la serie televisiva Carrie.

The Batman – Parte II – 2 ottobre 2026

The Batman - Parte 2

Progetto DC Elseworlds

uscirà il 2 ottobre 2026, essendo stato spostato di un anno rispetto alla precedente data di uscita del 3 ottobre 2025. Il film sarà un progetto DC Elseworlds, che continuerà la storia dell’originale del 2022 e della prossima serie The Penguin.

Robert Pattinson riprenderà il ruolo di Bruce Wayne, alias Batman, anche se non si sa molto altro sul film. Le speculazioni attuali suggeriscono che The Batman – Parte II potrebbe adattare la trama di No Man’s Land della DC Comics, che vede Gotham City diventare un campo di battaglia in seguito a un terremoto catastrofico. Reeves ha anche anticipato che la trama esplorerà ulteriormente la corruzione nel cuore di Gotham City:

Abbiamo condiviso [la sceneggiatura] con la DC e loro sono molto eccitati. Scaveremo nella storia epica della corruzione più profonda e ci addentreremo in luoghi che [Bruce Wayne] non poteva nemmeno prevedere nel primo film.

I semi di ciò che sta accadendo sono tutti nel primo film e si espande in un modo che vi mostrerà aspetti del personaggio che non avete mai visto. Batman lotta costantemente contro queste forze. Ma queste forze non possono essere completamente esorcizzate. Quindi il prossimo film approfondirà questo aspetto.

Lo spin-off della DC The Penguin, che ha debuttato sulla HBO nel settembre 2024, prepara gli eventi del sequel. Ora che la sceneggiatura è ufficialmente terminata, The Batman Part II cercherà di iniziare le riprese all’inizio del 2025 per raggiungere la data di uscita prevista per ottobre 2026.

Dynamic Duo – 30 Giugno 2028

Dynamic Duo film DC
Dynamic Duo film DC – da Instagram/James Gunn

Universe TBD

Dynamic Duo è stato annunciato nell’autunno del 2024. Invece di seguire Batman e Robin, questo film d’animazione seguirà due dei Robin più iconici, Dick Grayson e Jason Todd, mentre cercano di navigare nei loro futuri molto diversi. Dopo essere stato Robin, Dick Grayson è diventato Nightwing, mentre Jason Todd si è trasformato in Cappuccio Rosso dopo la sua morte per mano del Joker. Non sono stati confermati i dettagli su quando la storia si svolgerà nelle loro vite, ma potrebbe essere prima che trovino le loro strade.

Matthew Aldrich, sceneggiatore diCoco, sta scrivendo il film, mentre Swaybox Studios si occuperà dell’animazione. Gli Swaybox sono abbastanza nuovi sulla scena e utilizzano un mix di marionette, live-action, stop-motion e CGI per dare vita ai loro progetti. Il fatto che Dynamic Duo segua lo stesso filone potrebbe far risaltare il progetto rispetto alla maggior parte degli adattamenti di fumetti. La regia del film è affidata al co-fondatore di Swaybox Arthur Mintz ed è prodotto dai co-CEO dei DC Studios Peter Safran e James Gunn.

Batman Azteca: Choque De Imperios (TBC)

Batman Azteca: Choque de Imperios

Film d’animazione del Elseworlds

Batman Azteca: Choque De Imperios (AKA Clash Of Empires) offre una nuova interpretazione della storia del Cavaliere Oscuro basata sull’Impero Azteco, seguendo la storia di Yohualli Coatl che affronta i Conquistadores spagnoli dopo che questi hanno ucciso i suoi genitori. Mentre è stata rivelata la prima immagine ufficiale del film animato di Batman, la data di uscita è attualmente sconosciuta.

Batman ha visto molte rivisitazioni meravigliose, con iterazioni di geni steampunk, intrappolati in versioni lovecraftiane di Gotham e occasionalmente diventati cyborg – quindi Batman Azteca: Choque De Imperios è destinato a seguire una delle tradizioni più iconiche della DC, anche se arricchisce una nuova emozionante storia. Il film uscirà su Max, consentendo al pubblico di vivere altre avventure del Crociato incappucciato prima dell’uscita di The Batman – Parte II nel 2025 e di The Brave And The Bold.

The Authority – TBA

The Authority film 2026

DC Universe principale

The Authority è stato annunciato da James Gunn il 31 gennaio 2023 e, sebbene non abbia ancora una data di uscita, il film farà parte del Capitolo 1 del DCU, intitolato Gods and Monsters. L’Autorità è un tipo di squadra di supereroi molto diversa per la DC, in quanto spesso ricorre a metodi estremi per portare a termine il lavoro, quindi si prevede che l’Autorità prenda ispirazione da The Boys di Amazon Prime Video.

Sebbene non sia ancora stato scelto uno sceneggiatore o un regista, Gunn ha confermato che la squadra avrà dei collegamenti con il nuovo Superman del DCU, che debutterà nel film Superman del 2025 . L’Ingegnere di Maria De Faria farà il suo debutto in Superman, definendo il suo ruolo più ampio nel DCU e presumibilmente un ruolo chiave in The Authority.

The Brave And The Bold – TBA

The Brave and the Bold

DC Universe principale

The Brave and the Bold è il primo film su Batman dell’Universo DC di James Gunn e Peter Safran, che riavvia il Cavaliere Oscuro dopo l’interpretazione di Ben Affleck. Il film introduce il figlio di Bruce Wayne, Robin Damian Wayne, e si ispira al lavoro di Grant Morrison sul personaggio dei fumetti.

The Brave and the Bold è destinato a reboottare nuovamente il Cavaliere Oscuro per il DCU, inserendo un nuovo attore nel ruolo di Bruce Wayne, oltre all’iterazione di Robert Pattinson. Sebbene non sia ancora stata fissata una data di uscita, The Brave and the Bold introdurrà nel DCU Damian Wayne, il figlio separato di Bruce Wayne, come versione di Robin.

Il film sarà basato sulla serie di Batman della DC Comics di Grant Morrison (2006-2013), ma non ci sono state altre notizie sullo sviluppo del progetto dopo l’annuncio iniziale di Gunn del gennaio 2023. Andy Muschietti, autore di The Flash, è stato incaricato di dirigere l’imminente reboot di Batman, ma la tempistica non è chiara. THR ha recentemente rilevato che “mentre stanno sviluppando un film su Batman intitolato The Brave and the Bold presso i DC Studios, il duo non si è ancora impegnato per il loro prossimo film”.

Teen Titans – TBA

Teen Titans (2003)

DC Universe principale

Il primo film annunciato dopo la rivelazione iniziale dello slate del Capitolo 1 del DCU è un film sui Teen Titans che si svolgerà nell’universo principale della DC insieme a Superman e The Brave and the Bold. Al momento non c’è un regista legato al progetto, ma Supergirl: Woman of Tomorrow, Ana Nogueira, dovrebbe scrivere il film.

Con The Brave and the Bold che introdurrà per la prima volta Damien Wayne in un live action, è ragionevole pensare che sarà presente anche in Teen Titans. Un altro possibile personaggio che potrebbe apparire è Blue Beetle di Xolo Maridueña, proveniente dal precedente DCEU. Teen Titans è una mossa forte per il DCU che potrebbe interessare più generazioni di fan.

Bane e Deathstroke – TBA

Deathstroke-fumetti

Universo TBD

La DC ha una lunga storia di film e show televisivi sui più famigerati cattivi dei fumetti. La Suicide Squad ha due film, il Joker ne ha due con Joaquin Phoenix, ovviamente, e sia Harley Quinn che il Pinguino hanno i loro show televisivi. Secondo quanto riportato da THR a fine settembre 2024, il prossimo progetto di questo tipo sarà Bane & Deathstroke.

Recentemente interpretati da Tom Hardy in The Dark Knight Rises e da Joe Mangianello nel DCEU, i cattivi saranno protagonisti di un film dei DC Studios scritto da Matthew Orton (Captain America: Brave New World). Il progetto non ha ancora un regista e il casting non è stato confermato.

Swamp Thing – TBA

swamp thing mostri dc

DC Universe principale

Primo vero film horror della DC, Swamp Thing fa parte del capitolo Gods and Monsters del nuovo franchise DC. Sarà diretto da James Magold, che ha promesso uno stand-alone di ispirazione gotica.

Swamp Thing dovrebbe essere un vero e proprio film horror per il DCU, che esplorerà le oscure origini del misterioso Swamp Thing, basandosi sulla trama di The Saga of the Swamp Thing (1984) di Alan Moore della DC Comics. James Mangold, che in precedenza aveva espresso interesse a lavorare con Gunn e Safran nel DCU, è stato subito coinvolto nel progetto come sceneggiatore e regista.

Nonostante sia più oscuro, Swamp Thing sarà comunque collegato al resto del DCU, dimostrando che Gunn e Safran non hanno paura di giocare con i generi nello sviluppo del loro nuovo franchise. Mangold ha offerto un piccolo assaggio di ciò che i fan della DC possono aspettarsi dal nuovo film:

“Mentre sono sicuro che la DC vede ‘Swamp Thing’ come un franchise, io lo vedrei come un film horror gotico molto semplice e pulito su quest’uomo/mostro… Sto solo facendo le mie cose, un film indipendente”.

Constantine 2

Constantine 2

Sequel di DC Elseworlds

Con uno shock che pochi si aspettavano, nel 2022 è stato annunciato un sequel tardivo di Constantine di Keanu Reeves, con Reeves che tornerà a vestire i panni di John Constantine. Il film originale è uscito nel 2005 e, sebbene non sia stato accolto molto bene, si è guadagnato lo status di cult. L’interesse per il personaggio è rimasto e, come ha detto lo stesso Reeves a Stephen Colbert: “Il no ha iniziato a diventare un forse, che è diventato una specie di sì… e ora sono in attesa di una sceneggiatura”.

Più recentemente, lo sceneggiatore di Constantine 2 Akiva Goldsman ha dichiarato a Collider che spera di avere presto la sceneggiatura del film pronta. Non si sa molto altro sul progetto, a parte il fatto che un tempo era considerato una serie televisiva.

Tutti i Character Poster di Il cacciatore di giganti di Bryan Singer

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Guarda tutti i Character Poster del nuovo film di Bryan Singer, Il cacciatore di Giganti interpretato da Nicholas Hoult. Nel film recitano inoltre Eleanor Tomlinson nella parte della Principessa Isabelle; Stanley Tucci (“Captain America: Il primo vendicatore”) nella parte del perdente Lord Roderick; Ian McShane (“Pirati dei Caraibi: Oltre i confini del mare,” “Deadwood” per la HBO) nella parte dell’assediato King Brahmwell; Bill Nighy (“Harry Potter e i Doni della Morte”) nella parte del leader dei giganti, il Generale Fallon; ed Ewan McGregor (“Star Wars,” “L’uomo nell’ombra”) nella parte della guardia di palazzo Elmont.

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Il-cacciatore-di-giganti-elmont

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Tutti i (doppi) volti cinematografici di Edward Norton

Tutti i (doppi) volti cinematografici di Edward Norton

Attore, regista, produttore cinematografico, sceneggiatore (non accreditato), attivista sociale, ambientalista e tanto altro: stiamo parlando di Edward Norton, conosciuto nel mondo dello show business come attore dal grande talento ed estremamente perfezionista.

Edward Norton, biografia

Nato nel 1969 a Baltimora, nel Maryland, da padre avvocato e madre insegnante, Norton dimostra fin da piccolo di avere una passione per la recitazione, ma passeranno molti anni prima che questa diventi la sua priorità nella vita. Dopo essersi laureato nel 1991 a Yale in Storia, si trasferisce brevemente a Osaka, in Giappone, per lavorare nella compagnia no-profit del nonno, l’Enterprise Foundation. Tornato a New York per seguire la sua passione, frequenta alcune scuole di recitazione e nel 1996 trova un ingaggio nella Signature Theater Company, che stava mettendo in scena il dramma di Edward Albee, Fragments.

Edward Norton, film e filmografia

In quel periodo, partecipa ai provini per il thriller Schegge di Paura (Primal Fear), lasciando tutti a bocca aperta per l’interpretazione del giovane Aaron, a cui aggiunge di sua iniziativa il difetto della balbuzie. Il film, diretto da Gregory Hoblit, è basato sul romanzo giallo di Willem Diehl e racconta la vicenda del brillante avvocato penalista Martin Vain (Richard Gere), deciso a difendere il diciannovenne chierichetto Aaron Stampler, che è accusato di avere ucciso con 78 coltellate l’arcivescovo di Chicago Richard Rushman.

La strabiliante performance di Norton gli regala subito la sua prima nomination come Miglior Attore Non Protagonista alla 69^ edizione degli Academy Awards (vinto da Cuba Gooding Jr. per Jerry Maguire) e il premio nella stessa categoria ai Golden Globe. Prima che il film uscisse nelle sale, si era già sparsa la voce del suo talento, procurandogli nello stesso anno altre due parti, in Larry Flynt – Oltre lo Scandolo di Milos Forman e in Tutti Dicono I Love You di Woody Allen. Nel bio-pic sull’editore della rivista erotica Hustler, Norton interpreta il ruolo dell’avvocato e amico di Flynt, Alan Isaacman, mentre nel musical romantico di Woody Allen è Holden, un giovane innamorato che rischia di perdere la sua promessa sposa (Drew Barrymore). Attraverso i due lungometraggi, molto diversi per genere, Norton mostra ancora una volta in maniera convincente le sue capacità attoriali e, per la prima volta, quelle canore, caratteristiche che gli porteranno varie nomination come Miglior Attore Non Protagonista e Miglior Performance Rivelazione.

Due anni dopo, nel 1998, torna nelle sale con Il Giocatore (Rounders) di John Dahl, un film drammatico che si sviluppa intorno al gioco e al vizio del poker, nel quale interpreta Worm, l’amico baro del protagonista Mike McDermott /Matt Damon.

Edward NortonTuttavia, il film dell’anno per Edward Norton è American History X, lungometraggio drammatico di Tony Kaye, incentrato sulla questione sociale del razzismo negli Stati Uniti, in particolare dei Nazi Skinhead.

Per interpretare la parte dello skinheah Derek Vinyard, Norton mette su 9 kg di muscoli, ma sono il suo talento e la sua intelligenza a permettergli di rappresentare in modo sublime la metamorfosi che vive il suo personaggio. Questa sua capacità d’impersonare figure con più personalità diventerà ben presto una cifra stilistica evidente nell’arco di tutta la sua carriera. Grazie a questo ruolo, Edward Norton ottiene molte nomination come Miglior Attore, alcune vinte, altre perse, come la seconda nomination agli Oscar.

Nello stesso anno è contattato da David Fincher, che dopo aver visto la sua perfomance in Larry Flynt lo vuole nel ruolo di co-protagonista/narratore in Fight Club, accanto a Brad Pitt/Tyler Durden. Quando il film esce nelle sale l’anno successivo non ci vuole molto perché entri a far parte dei cult generazionali degli anni ’90; Edward Norton si afferma come star di Hollywood e come attore d’indiscusso talento, ricevendo anche il simpatico premio agli MTV Movie Award per il Miglior Combattimento (contro se stesso).

Nel 2000 esce al cinema il suo primo film da regista e da produttore, dedicato alla madre morta di cancro nel 1997. Si tratta di Tentazioni d’Amore (Keeping The Faith), una commedia romantica nella quale interpreta un giovane prete innamorato della sua vecchia amica d’infanzia (Jenna Elfman), che è allo stesso tempo l’oggetto del desiderio del suo amico rabbino (Ben Stiller). Finalmente ritroviamo Norton nei panni di un personaggio più leggero, lontano dai toni cupi e seri dei suoi ultimi ingaggi. La critica americana apprezza il lavoro dell’esordiente regista, che ci regala una storia d’amore con qualcosa in più rispetto alle altre. Lo stesso anno presta la voce a Demon Bradley, un personaggio dei Simpson, nell’episodio “Truffa oggi… truffa domani!”.

Nel 2001, sebbene non entusiasta della sceneggiatura, accetta una parte in The Score per poter lavorare con Robert De Niro e Marlon Brando. Nick Wells/De Niro, abilissimo ladro di gioielli e opere d’arte, gestisce come copertura un ristorante a Montreal, Quebec, ed è pronto a ritirarsi con la sua compagna in un posto esotico. Tuttavia, il suo vecchio amico e socio Max/Brando lo convince a rubare un oggetto dal valore di 4 mln di dollari, custodito nell’ufficio della Dogana; tutto questo grazie all’aiuto di un suo uomo che lavora all’interno, Jack Teller/Norton, che però, non renderà le cose facili a Wells, cercando di incastrarlo. Il thriller di Frank Oz non convince la critica, al contrario di Robert De Niro ed Edward Norton, il quale, quest’ultimo, mostra bene le tre diverse sfaccettature del suo personaggio.

Edward NortonIl successivo progetto a cui prende parte è Eliminate Smoochy (Death to Smoochy) di Danny De Vito: Norton interpreta Sheldon Mopes/Smoochy , un amato personaggio della Tv per bambini, che “Rainbow” Rudolph (Robin Williams) cerca di uccidere per riconquistare la sua popolarità. Totale flop nei cinema nordamericani, questa black-comedy offre almeno un buon terreno di gioco all’eclettico (e canterino) Edward Norton.

Sempre nel 2002, l’attore è in sala con altri tre lungometraggi: Frida di Julie Taymor, Red Dragon di Brett Ratner e La 25^ Ora di Spike Lee. Se nel bio-pic drammatico sulla pittrice messicana Frida Kahlo (Salma Hayek), Norton interpreta il piccolo ruolo di Nelson Rockefeller, negli altri due progetti ottiene quello di protagonista. Red Dragon, prequel de Il silenzio degli Innocenti, racconta di William Graham, ex-agente FBI, ritiratosi in Florida con la famiglia dopo aver rischiato la vita nel catturare il pericoloso serial killer Hannibal Lecter (Anthony Hopkins). Dopo tre anni, un suo vecchio collega gli chiede aiuto nel caso di un serial killer di famiglie, conosciuto come il “lupo mannaro”, Ralph Fiennes.

Il film di Ratner riceve una buona critica e, anche se il personaggio di William Graham risulta sulla carta il meno elaborato ed interessante, Norton ce la mette tutta per staccarlo dal fondo. Presentato in concorso al Festival di Berlino, La 25^ Ora è tratto dal romanzo omonimo di David Benioff ed è considerato il film più poetico di Spike Lee. La storia è ambientata a New York un anno dopo l’11 Settembre e racconta l’ultimo giorno di libertà di Monty Brogan, uno spacciatore di droga condannato a scontare 7 anni di carcere. Edward Norton (anche produttore) porta sullo schermo un personaggio complesso, confuso, tradito che cerca di capire com’è arrivato a quel punto della sua vita: un’intensa performance per quello che è stato definito un bellissimo film di denuncia e autoriflessione. Accanto a Norton, troviamo Philip Seymour Hoffman, Rosario Dawson, Brian Cox e Barry Pepper.

Nel 2003 si unisce malvolentieri al cast di The Italian Job di F. Gary Gray; infatti, in un’intervista rivela di aver preso parte al film esclusivamente per un vincolo contrattuale. Nell’action-thriller con Mark Walhberg/Charlie Croker e Charlize Theron/Stella Bridger, Norton interpreta (e non è la prima volta) il ruolo del traditore, del doppiogiochista Steve Frazelli, che ruba il bottino alla stessa banda di ladri di cui fa parte e ne uccide il capo, John Bridger/Donald Sutherland. Croker con l’aiuto di Stella e degli altri amici ladri cercherà di vendicarsi, recuperando l’oro rubato da Frazelli. Il personaggio di Norton non ha niente di nuovo rispetto agli altri di questo genere, non di meno è ben riuscito nel suo scopo. Nel 2004 produce il documentario Dirty Work di Tim Nackashi e David Sampliner.

Dopo una breve pausa dalle sale cinematografiche, ritorna nel 2005 con Le Crociate (Kingdom of Heaven) di Ridley Scott, dove interpreta efficacemente la parte di Re Baldovino IV di Gerusalemme, nonostante sia assolutamente irriconoscibile poiché col volto sfigurato dalla lebbra e sempre coperto da una maschera.

Nello stesso anno recita a fianco di Evan Rachel Wood e David Morse nel film indipendente Down in the Valley di David Jacobson. La storia racconta di un giovane uomo, Harlan/Norton, che crede di essere un cowboy e della sua breve ma intensa storia d’amore con Tobe/Wood, adolescente ribelle che vive insieme al padre Wade/Morse e al fratello minore Lonnie/Rory Culkin. L’interpretazione di Edward Norton, questa volta, non riesce a migliorare il risultato finale del film, lento e poco convincente.

Nel 2006 interpreta il ruolo del protagonista nel film di Neil Burger, The Illusionist. Eisenheim (Norton), un famoso illusionista della Vienna del 19° secolo, cerca di salvare la donna che ama, la duchessa Sophie (Jessica Biel), dal violento e arrogante futuro Imperatore, con il quale è fidanzata. Dopo aver inscenato la morte di Sophie, Eisenheim farà sì che gli indizi conducano l’onesto ispettore Uhl (Paul Giamatti) a sospettare del Principe Leopold (Rufus Sewell). In questo film giallo dai toni romantici, s’intrecciano magia e inganno, apparenza e realtà; l’interpretazione di Norton nelle vesti del “mago” incanta, ma perde fascino quando non è sul palco. Nello stesso anno recita accanto a Naomi Watts ne Il Velo Dipinto (The Painted Veil) di John Curran; una storia sì drammatica, ma che ci racconta in modo dolce e preciso la nascita dell’amore e le sue sfumature. L’alchimia tra i due protagonisti e la loro intensa performance contribuiscono nel rendere questo lungometraggio diverso dai soliti prodotti drammatico-sentimentali. Il lavoro di Norton nel corso del 2005 (Down in the Valley, The Illusionist, Il Velo Dipinto) verrà premiato con lo Special Award dalla San Diego Film Critics Society.

Dopo aver rifiutato la parte di Hulk nell’omonimo film del 2003, Edward Norton decide di accettarla nel sequel L’Incredibile Hulk del 2008, diretto da Louis Leterrier, spiegando che era stata la visione de Il signore degli Anelli di Jackson a dargli l’ispirazione e a fargli cambiare idea. Grande fan del fumetto (forse da qui la sua passione per i personaggi con la doppia personalità!), Norton contribuisce a riscrivere parte della sceneggiatura, ma vedendo respinte alcune idee decide di non partecipare alla promozione del film. La sua performance gli vale due nomination ai National Movie Awards (UK) come Miglior Attore e Miglior Supereroe, vinte rispettivamente da Johnny Depp/Sweeny Todd e da Il Cavaliere Oscuro.

Sempre nello stesso anno, è nelle sale col ruolo di Ray Tierney, un onesto poliziotto che si trova ad indagare su un caso di corruzione, che vede coinvolta la sua stessa famiglia. Si tratta di Pride and Glory – Il Prezzo dell’Onore, l’action-thriller diretto da Gavin O’Connor, presentato in concorso al Festival del Cinema di Roma; tra gli altri interpreti vediamo Colin Farrell, Jon Voight e Noah Emmerich.

Nel 2009 mette di nuovo alla prova le sue doti comiche e canore nell’episodio “Great Expections” della sit-com Modern Family, vestendo i panni di Izzy LaFontaine, un membro fittizio degli Spandau Ballet, reale band degli anni ’80. Nello stesso anno, lavora all’action-comedy scritta, interpretata e diretta da Tim Blake Nelson, Fratelli in Erba (Leaves of Grass), in cui recita un doppio ruolo, quello di due gemelli identici nell’aspetto e diversissimi in tutto il resto: ennesima e perfetta “doppia interpretazione” di Norton. L’anno successivo, nel thriller drammatico Stone, torna a lavorare sia con John Curran, che lo dirige, sia con Robert De Niro, che lo affianca sullo schermo insieme alla seducente Milla Jovovich; le critiche contrastanti si trovano d’accordo sulle eccezionali interpretazioni della Norton/Jovovich.

Dopodiché dobbiamo aspettare due anni prima di rivedere Edward Norton sugli schermi, nel ruolo di Byer, supervisore cattivo di Aaron Cross/Jeremy Renner. Si tratta del sequel The Bourne Legacy, diretto da Tony Gilroy, sceneggiatore degli altri tre film della saga Bourne. Ancora inedito nel nostro Paese, è Moonrise Kingdom – Una Fuga d’Amore di Wes Anderson, presentato come film d’apertura alla 65^ edizione del Festival di Cannes. La storia è ambientata negli anni ’60 su un’isoletta del New England e racconta, muovendosi sul confine di due generi (commedia/drammatico), l’amore tra due adolescenti che per stare insieme decidono di scappare, gettando tutta la comunità nel caos. Nel cast, insieme a Norton/capo boyscout Ward, troviamo Bruce Willis, Bill Murray, Frances McDormand e Tilda Swinton.

Nel 2012 Norton prende parte, insieme a Jack Black, Elijah Wood ed altri, al cortometraggio All In For The 99% di Joseph Quinn, a cui preme raccontare l’evento artistico e sociale tenutosi a Los Angeles il 31 marzo 2012, con lo scopo di avviare una campagna per la riforma finanziaria in favore delle arti.

Infine, tra i suoi camei, ricordiamo: una comparsa in After The Sunset (2004), un agente di polizia ne Il Primo dei Bugiardi (2009) e se stesso ne Il Dittatore (2012).

Come abbiamo detto all’inizio, Edward Norton non è solo un attore eclettico, che si adatta a tutti i generi e  budget; con la casa di produzione Class V Films, fondata nel 2003, insieme a suo fratello James, allo scrittore Stuart Blumberg e al produttore Bill Migliore, realizza film di finzione (Tentazioni irresistibili, Fratelli in erba, Il velo dipinto, Down in the Valley), documentari (By the People: The Election of Barack Obama) e serie tv (Undaunted Courage); collabora a volte come sceneggiatore (Frida, The Score, L’incredibile Hulk) e presta volentieri la sua voce come narratore di documentari televisivi e non.

Eletto Uomo Internazionale dell’Anno dalla rivista britannica GQ, Edward Norton è da apprezzare sotto ogni punto di vista.

Tutti gli uomini di Steven Soderbergh: arriva Magic Mike

Tutti gli uomini di Steven Soderbergh: arriva Magic Mike

Una storia di amicizia maschile, ambientata nel mondo degli spogliarellisti, tra luci e ombre. Steven Soderbergh continua a scorazzare trai generi e dopo essersi cimentato nei suoi ultimi lavori col cinema catastrofico (Contagion) e con le vendette suon di calci e pugni (Haywire, uscito in Italia col titolo di Knockout – Resa dei conti), sceglie uno scenario sicuramente originale: se infatti il cinema ha più volte utilizzato – in maniera più o meno seria o (più spesso) ammiccante – i locali di strip-tease femminile, la versione maschile della faccenda è stata raramente indagata.

Il film, in uscita il prossimo 21 settembre sugli schermi italiani, ci narra del diciannovenne Adam (Alex Pettyfer) che arrivato in Florida per riunirsi alla sorella  comincia a sbarcare il lunario con lavori occasionali.  Grazie all’incontro occasionale con lo stripper professionista Mike (Channing Tatum), Alex intraprenderà con successo la carriera di spogliarellista col nome di The Kid.

Lo stesso Mike farà da mentore ad Adam, prendendolo sotto la sua ala protettrice (intrecciando nel frattempo una relazione con la sorella, interpretata da Cody Horn), seguendone l’ascesa al successo, che porterà al protagonista non solo gloria soldi e donne, ma anche  le classiche ‘trappole’ nelle quali Adam finirà per cadere, nonostante il sostegno di Mike. Sullo sfondo, la variegata fauna del mondo dello spogliarello, guidata dall’impresario Dallas (Matthew McConaughey).

Per la realizzazione di Magic Mike, Soderbergh è partito dalle esperienze raccontate dallo stesso Channing Tatum (utilizzate da Carolin Reid come punto di partenza per la sua sceneggiatura) che per breve tempo si è esibito proprio come spogliarellista. L’attore è al secondo film con Soderbergh, avendo già partecipato ad Haywire ed ha visto la sua carriera decollare con partecipazione al film dedicato ai G.I. Joe, il cui secondo capitolo lo vedrà trai protagonisti; per lui in cantiere anche White House Down di Roland Emmerich e Jupiter Acending dei fratelli Wachowski. Per la carriera del ventiduenne Alex Pettyfer, Magic Mike potrebbe invece rappresentare la svolta definitiva, dopo le partecipazioni al poco fortunato pseudo-supereroistico Sono il Numero Quatto e al fantascientifico In Time. Diverso invece il discorso per Matthew McConaughey, attore ormai (più o meno) affermato, forse alla ricerca del rilancio.

Il ruolo femminile di maggior rilievo è invece stato affidato alla semi-esordiente Cody Horn: una mezza dozzina di film all’attivo dal 2010 a oggi, nessuno dei quali di grande rilievo. Nel cast anche Joe Manganiello (visto recentemente in Cosa aspettarsi quando si aspetta) e Matt Boomer, conosciuto soprattutto per la sua apparizione in varie serie tv (Tru Calling, Chuck, White Collar, Glee).

Elementi portanti del film saranno ovviamente, coreografie e musica: a curare le prime è stata Alison Faulk, al primo lavoro da coreografa, dopo una carriera nel corso della quale ha collaborato con Madonna e Pink, oltre ad avere il ruolo di assistente coreografa per Iron Man.

La colonna sonora conta una dozzina di brani: si va dall’rock indie e alternativo di Cloud Control e Ringside, al soul di Joe Tex, passando per la britannica Alice Russel, i rocker ‘AOR’ Foreigner e perfino per un brano interpretato dallo stesso McConaughey.

 

Tutti gli spoiler sui film rivelati già nel trailer

Tutti gli spoiler sui film rivelati già nel trailer

La paura degli spoiler e il bisogno di mantenere la massima segretezza sulla trama dei film sono i due principali fattori su cui si costruisce, almeno negli ultimi anni, la campagna marketing di film molto attesi (cinecomic su tutti). In alcuni casi la strategia diventa talmente creativa da suggestionare il pubblico con materiali che non vedrà mai al cinema, come accaduto nel caso di Avengers: Endgame, e spesso i trailer sono attenti a non rivelare troppo.

Ma cosa accade nella situazione opposta? Quante volte un trailer è stato la maggiore fonte di spoiler?

L’arrivo di Wonder Woman e Doomsday (Batman v Superman: Dawn of Justice)

zack snyder

L’ultimo dei “problemi” di Batman v Superman: Dawn of Justice è quel piccolo ma significativo spoiler inserito già nel trailer in cui è stato svelato l’aspetto di Doomsday e il suo ruolo come principale villain del terzo atto.

E che dire invece di un’altra importante rivelazione, ovvero il fatto che Wonder Woman sarebbe comparsa nel film (cosa risaputa, ma perché mostrarcela in tutto il suo splendore con il costume etc?)? Un marketing completamente fallimentare che sembra aver raccontato molto più di quanto i fan volessero sapere sul film…

Harry è vivo (Kingsman 2)

Kingsman: The Secret Service è stata la grande sorpresa del 2014, ma lo stesso non si può dire del sequel in cui il ritorno del personaggio di Colin Firth venne anticipato già dal trailer rovinando totalmente l’esperienza del pubblico. Forse la produzione voleva sfruttare un nome di richiamo per assicurarsi qualche biglietto in più al box office?

L’entrata di Hulk (Thor: Ragnarok)

Hulk

Uno dei punti di forza di Thor: Ragnarok e l’effetto sorpresa che avrebbe potuto generare al cinema è stato purtroppo svelato dal trailer: parliamo ovviamente dell’incontro tra il Dio del Tuono e Hulk, disperso dopo gli eventi di Avengers: Age of Ultron e ora guerriero nell’arena di Sakaar.

Certo, mostrare un personaggio del genere ha un senso dal punto di vista del marketing, ma ciò non cambia che questo spoiler abbia rovinato il colpo di scena.

Hulk salva Tony (The Avengers)

Molti film di questa lista fanno parte del catalogo Marvel Studios, perché per lungo tempo hanno avuto la cattiva abitudine di spoilerare in anticipo alcune scene cruciali dei film. Come nel caso di The Avengers e del salvataggio di Iron Man ad opera di Hulk sul finale, mostrato dal secondo trailer.

Visione (Avengers: Age of Ultron)

Oggi ciò che distingue i Marvel Studios dal resto delle compagnie è la politica di massima segretezza che permea il marketing (vedi i casi di Infinity War e Endgame), ma lo stesso non si poteva dire qualche anno fa, e quanto accaduto con Avengers: Age of Ultron dovrebbe ricordarvi un incidente spiacevole…

Uno dei personaggi coinvolti fu infatti introdotto troppo presto, ovvero Visione, l’androide creato da Tony Stark con l’intelligenza artificiale di Jarvis. Chi non aveva letto i fumetti forse non aveva idea di chi fosse, e il trailer offriva allo spettatore un’immagine completamente fuori contesto, ma che dire degli esperti conoscitori della materia originale?

Gandalf il Bianco (Le due torri)

Chi ha confidenza o una minima conoscenza del lavoro di Tolkien sapeva dove fosse destinato il percorso di Gandalf, tuttavia resta incomprensibile la scelta di svelare già nei trailer de Le Due Torri che il personaggio sarebbe risorto sotto nuove vesti 8quelle di Gandalf il Bianco), almeno in un’ottica di marketing rivolto al pubblico profano.

Il cameo di Wolverine (X-Men: Apocalisse)

Wolverine moglie

Nel 2016, prima della fusione con Disney, la Fox nutriva una fiducia tale nel franchise sugli X-Men da pubblicizzare i nuovi film senza ricorrere agli spoiler. Purtroppo la strategia non funzionò con l’uscita di Apocalisse, il cui trailer rivelò il breve cameo di Hugh Jackman nei panni di Wolverine (forse la sequenza migliore del film).

Il finale (The Amazing Spider-Man 2)

La Sony Pictures ha spesso l’abitudine di rovinare i suoi film grazie ai trailer, come nel caso di The Amazing Spider-Man 2, la cui trama è stata raccontata per la maggior parte durante tutta la campagna promozionale.

Non soltanto ha anticipato la morte di Gwen Stacy, celebre evento dei fumetti, ma anche svelato le scene finali del film!

Il cameo di Tony Stark (L’Incredibile Hulk)

Molti fan del MCU avranno già dimenticato L’incredibile Hulk, un film il cui marketing era riuscito a svelare il cameo di Robert Downey Jr. nella scena post credits (una follia!) che richiama il gigante di giada per il progetto Vendicatori.

The Avengers era già in fase di produzione, ma era davvero necessario rovinarlo così presto?

Fonte: ScreenRant

Tutti gli outfit delle Principesse Disney: qual è l’abito più bello?

Ogni principessa Disney ha il suo look canonico: Biancaneve ha la gonna gialla, Aurora l’abito degno “dell’erede di un gran regno” che però cambia colore nel momento meno opportuno, Cenerentola ha la sua ampia gonna azzurra da ballo, Ariel le sue conchiglie viola. Ma a ben vedere, nel corso della loro storia, capita a tutte, almeno una volta, di cambiarsi d’abito. Di seguito vi mostriamo tutti (o quasi) i look delle principesse Disney, seguendo un elenco ideale che li classifica dal più bello al più brutto.

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AbitiLa vincitrice assoluta è Tiana, che vince anche la gara ideale per il maggior numero di cambi d’abito, ma in generale le più eleganti in assoluto risultano Belle, Tiana, Jasmine e Mulan, quest’ultima a dispetto del look semplice e per metà film maschile. Considerato il numero di cambi e la posizione media in classifica le quattro principesse sono tra le meglio vestite della storia della Disney. Siete d’accordo?

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Tutti gli eventi firmati Campari per la 79 Mostra d’Arte Cinematografia di Venezia

Per il quinto anno consecutivo, Campariin qualità di Main Sponsor – torna protagonista della 79. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, con una serie di eventi esclusivi in programma per tutta la durata della kermesse, dal 31 agosto al 10 settembre. Due le spettacolari location che prenderanno vita e attorno alle quali ruoteranno le iniziative organizzate dal brand simbolo dell’aperitivo italiano per eccellenza, dove gli appuntamenti si susseguiranno tra Passione e Creatività, elementi imprescindibili per la realizzazione di un’opera e fil rouge nel dialogo tra i volti ormai affermati del Grande Schermo e i giovani talenti emergenti.

Uno dei due luoghi sarà la Campari Lounge – situata presso la Terrazza Biennale, proprio di fronte al Palazzo del Casinò –, icona di avanguardia e continua ricerca tecnologica, che si trasformerà in un vero e proprio palcoscenico per l’occasione, dove gli ospiti Campari si cimenteranno in una serie di performance, con appassionanti monologhi accomunati da un protagonista fondamentale: la Passione.  Qui, venerdì 2 settembre, aprirà la scena l’attrice Rocío Muñoz Morales, madrina di questa edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica – La Biennale di Venezia.

Le esibizioni proseguiranno sabato 3 settembre con il noto volto del panorama cinematografico italiano Claudio Santamaria, che, insieme alla moglie Francesca Barra, giornalista, scrittrice e conduttrice, incontrerà all’interno della Campari Lounge venti giovanissimi talenti del Grande Schermo, parte del progetto DO di Mymovies. Seguiranno le performance dei giovani attori Giancarlo Commare e Benedetta Porcaroli, rispettivamente domenica 4 e lunedì 5, e infine Federica Sabatini, che venerdì 9 settembre accompagnerà gli ospiti nella chiusura del sipario. Come ogni anno, la Campari Lounge ospiterà anche gli incontri con i protagonisti di Orizzonti, il concorso internazionale di Biennale Cinema 2022 dedicato ai film rappresentativi di nuove tendenze estetiche ed espressive.

Inoltre, il 6 e l’8 settembre, tornerà a grande richiesta l’emozionante Campari Boat-In Cinema, quest’anno in uno spazio completamente rinnovato. Qui, all’interno della suggestiva cornice dell’Arsenale di Venezia, gli ospiti potranno godere di spettacolari performance e contenuti esclusivi, all’interno di vere e proprie lounge che affiorano dall’acqua della laguna, la cui forma richiama quella dei bicchieri del famoso aperitivo Campari. A fare da padrone di casa e presentatore ufficiale delle due serate sarà Nicolò De Devitiis, conduttore televisivo e Iena.

Martedì 6 settembre salirà sul palco del Campari Boat-In Cinema l’affermato e poliedrico attore Stefano Accorsi, che si esibirà in un monologo, dove la Passione sarà ancora una volta al centro della scena. A seguire, il maxischermo allestito sulla banchina dell’Arsenale ospiterà la proiezione di Amanda, pellicola diretta da Carolina Cavalli, con un cast composto, tra gli altri, da Benedetta Porcaroli e Galatéa Bellugi.

Si proseguirà anche giovedì 8 settembre, con la presentazione dei cortometraggi realizzati dai talentuosi ragazzi del Centro Sperimentale di Cinematografia. Una serie composta da sei brevi episodi creati nell’ambito di Campari Lab, il progetto volto a scoprire, valorizzare e formare i nuovi talenti in tutte le professioni che contribuiscono ad alimentare l’arte cinematografica. Per l’occasione, insieme ai ragazzi, salirà sul palco anche l’attrice Federica Sabatini, nel ruolo di madrina del progetto e mentore.

Infine, come consuetudine, lunedì 5 settembre – presso il Palazzo del Cinema – verrà assegnato il Campari Passion for Film Award, premio nato dalla collaborazione tra Campari e la Direzione Artistica della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, con l’obiettivo di valorizzare il prezioso lavoro delle figure che, accanto al regista, contribuiscono alla realizzazione del progetto artistico rappresentato da ciascuna opera cinematografica. Vincitrice di questa edizione è la costumista statunitense Arianne Phillips, artista visionaria e all’avanguardia che, con il suo gusto unico, unito al talento e alla passione, ha arricchito tanto il mondo del cinema, quanto quello della moda e della musica.

Tutti gli errori di X-Men conflitto finale in 9 minuti

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Tutti gli errori di X-Men conflitto finale in 9 minuti

x-men 3 conflitto finaleDopo i video che vi abbiamo fatto vedere ieri (qui), oggi lo stesso canale Youtube (CinemaSins) ci mostra, via ComicBookMovie, un video di nove minuti in cui vediamo tutti gli errori (da considerarsi sempre con lo stesso spirito goliardico) presenti in X-Men conflitto finale.

Ecco il video:

La trama di X-Men giorni di un futuro passato, tratta dall’omonimo fumetto del 1981, ripercorre un arco temporale ambientato in un imprecisato futuro in cui gli USA sono dominati dalla Sentinelle, mentre i mutanti vivono confinati in campi di concentramento. Kitty Pride torna indietro nel tempo e impedisce dal passato che gli eventi precipitino a tal punto da trasformare la vita dei mutanti del futuro in un inferno di reclusione.

Vi ricordiamo che nel cast sono confermatissimi ,  Halle Berry, Peter Dinklage e . Il film è ispirato ai fumetti di Chris Claremont e John Byrne dal titolo: ”Uncanny X-Men” # 141 e 142 nel 1981. Tutte le info sul film nella nostra scheda: X-Men: giorni di un futuro passato. Tutte le news sul film invece sono nel nostro speciale: X-Men.

Tutti gli errori di X-Men 1 e 2 in dieci minuti

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Tutti gli errori di X-Men 1 e 2 in dieci minuti

x-men-giorni-di-un-futuro-passato-1Arriva oggi al cinema Wolverine l’Immortale (qui la nostra recensione), mentre nel 2014 rivedremo al cinema la squadra degli X-Men al completo. Intanto però non possiamo fare a meno di ripensare ai bellissimi film che hanno in qualche modo lanciato il cinecomic al cinema e soprattutto rimangono ad oggi i film sui super eroi meglio realizzati fino ad ora. Stiamo parlando dei primi due film sugli X-Men, diretti da Bryan Singer.

ComicBookMovie ha pubblicato oggi due video in cui sono elencati tutti gli errori e le incoerenze dei due film in soli 10 minuti.

Ovviamente si tratta di “errori” che si basano su una logica realistica, quindi molto diversa da quella che governa film di questo genere. Ecco di seguito i due video:

 

Tutti gli Easter Eggs che potrebbero esservi sfuggiti in Alien: Romulus

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Alien: Romulus” riporta il franchise horror/fantascientifico alle sue radici e sembra aver convinto molti scettici. Le recensioni su Rotten Tomatoes di “Alien: Romulus” sono uniformemente positive, e i critici che ne lodano il puro terrore e il ritorno alla forma per la serie dopo un paio di puntate che hanno suscitato divisioni. Tuttavia, uno degli elementi negativi che emerge più volte in diverse recensioni è che il film si basa troppo sul fan service e sui richiami a momenti iconici di “Alien” del 1979 e del suo sequel, “Aliens” del 1986. Con una tale enfasi sull’omaggio al passato, non sorprende che “Alien: Romulus” sia pieno di piccoli dettagli e riferimenti che potrebbero essere difficili da cogliere alla prima visione.

A suo merito, il film inizia in modo molto diverso da quasi tutto il resto del franchise. Rain (Cailee Spaeny) e suo fratello adottivo Andy (David Jonsson), un umano sintetico, lavorano in una colonia mineraria oscura e inquinata dove sembrano destinati a vivere il resto dei loro giorni. Si presenta l’opportunità di cercare una vita migliore altrove: gli amici di Rain hanno bisogno che lei e Andy facciano un breve viaggio con loro verso una stazione spaziale abbandonata.

Ma c’è qualcosa che li aspetta su quella stazione, con morti e battaglie che si susseguono come un “greatest hits” del franchise di “Alien” fino a questo punto. C’è molto da capire, quindi ecco quello che forse vi siete persi e che collega “Alien: Romulus” alla mitologia del mondo reale, ai videogiochi di “Alien” e a molto altro ancora.

Fede Álvarez ha certamente i suoi interessi

Alien: Romulus spiegazione finale
Credit 20th Century Studios

Dopo aver diretto l’originale “Alien”, Ridley Scott è tornato al franchise per “Prometheus” del 2012 e “Alien: Covenant” del 2017. Dato che questi film hanno suscitato un certo interesse, è comprensibile che fosse necessario un approccio diverso. Per questo motivo, mentre Scott è produttore di “Alien: Romulus”, Fede Álvarez ha assunto la regia del film. Álvarez non è nuovo al genere horror, avendo già diretto il reboot di “Evil Dead” del 2013 e “Don’t Breathe”. In effetti, esaminando il curriculum del regista, sembra emergere uno schema che mostra che molte delle sue opere seguono la stessa trama di base.

Se si riducono all’osso “Romulus”, “Evil Dead” e “Don’t Breathe”, tutti seguono un piccolo cast di personaggi che rimangono intrappolati in un luogo isolato. Questi personaggi devono combattere contro una forza maligna (Xenomorfi, deaditi o un uomo cieco con abilità mortali), e molti muoiono nel processo, ma almeno una persona riesce a fuggire. Inoltre, tutti e tre i film contengono riferimenti espliciti o metaforici alla violenza sessuale.

Intenzionalmente o meno, Álvarez ha esplorato idee simili in tutta la sua filmografia. Álvarez ha anche dei crediti di scrittura per questi tre film, quindi sembrerebbe che si tratti di temi che gli interessa esplorare. Dal momento che i suoi interessi coincidono con quelli del franchise di “Alien”, i suoi lavori precedenti sono quasi sicuramente quelli che gli hanno permesso di ottenere l’ingaggio per “Romulus”.

Chi sono Romolo e Remo?

Chi sono Romolo e Remo Alien-Romulus

Gran parte di “Alien: Romulus” si svolge sulla stazione spaziale Renaissance, che contiene due moduli chiamati Romulus e Remus. Una verità non raccontata di “Alien: Romulus” è che la società al centro del franchise – la Weyland-Yutani – è fortemente influenzata dalla storia e dalla mitologia romana, da cui derivano appunto questi nomi. Secondo la leggenda, Romolo e Remo erano fratelli e fondatori di Roma. Romolo finì per uccidere Remo e il concetto di rivalità e diffidenza tra fratelli è al centro di “Alien: Romulus”.

Andy può essere un sintetico, ma Rain si riferisce a lui come a un fratello. All’inizio la sua direttiva principale è quella di fare ciò che è meglio per Rain, a prescindere da tutto. Ma la sua programmazione viene aggiornata durante la permanenza sulla stazione spaziale, potenziando notevolmente la sua intelligenza e dandogli una nuova direttiva: fare ciò che è meglio per la Weyland-Yutani. Questo lo porta a un conflitto diretto con Rain, ma fortunatamente riescono a evitare lo stesso esito del mito romano, con Rain che riavvia Andy alla sua programmazione più compassionevole.

Tuttavia, i riferimenti alla mitologia romana non finiscono qui. L’immagine più nota di Romolo e Remo li vede succhiare la tettarella della lupa che nel mito è la loro madre adottiva. Alla fine di “Alien: Romulus”, Kay (Isabela Merced) dà alla luce un ibrido umano/Xenomorfo, che in seguito può essere visto ricevere un nutrimento simile da Kay, uccidendola nel processo.

C’è un telefono da Alien: Isolation

“Alien: Romulus” rende omaggio all’intera saga cinematografica di ‘Alien’, da un Ian Holm resuscitato digitalmente che interpreta l’ufficiale scientifico Rook alla scoperta che gli scienziati della Rinascente stavano sperimentando con la melma nera che era un punto importante della trama in ‘Prometheus’. Tuttavia, Fede Álvarez non si limita a onorare il lato cinematografico delle cose: c’è un Easter egg per il videogioco del 2014, “Alien: Isolation”, se si sa dove guardare.

Álvarez ha dichiarato al podcast “Inside Total Film” di essere un grande fan del gioco: “Ci ho giocato qualche anno dopo la sua uscita”, ha detto. “Pensavo: ‘F***, se potessi fare qualcosa, mi piacerebbe fare ‘Alien’ e spaventare di nuovo il pubblico con quella creatura e quelle ambientazioni’”. Il suo desiderio alla fine si è avverato, e ha onorato il gioco incorporando i telefoni di emergenza che vengono usati come punti di salvataggio. Come accade di solito nei videogiochi, un punto di salvataggio significa generalmente che si sta per entrare in un’area con un’alta probabilità di morte del personaggio.

Lo stesso concetto si applica a “Romulus”, come ha continuato Álvarez: “Il film è impostato in modo tale che ogni volta che sta per accadere qualcosa di brutto, si vedrà un telefono”. Il fatto che si tratti di un film di “Alien” significa che qualcosa di brutto è sempre dietro l’angolo, ma è un chiaro riferimento per i videogiocatori che devono tenere gli occhi aperti e prepararsi ad affrontare qualcosa di terribile.

Come è stato riportato Ian Holm per Alien: Romulus?

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A bordo della Renaissance, Rain e i suoi amici scoprono e riattivano la metà superiore del corpo dell’ufficiale scientifico Rook, che fornisce gran parte dell’esposizione mentre cerca di portare a termine la sua missione di riportare la melma nera alla Weyland-Yutani. I fan di “Alien” riconosceranno il volto di Ian Holm, che ha interpretato l’androide Ash nel primo film di “Alien”. Holm è morto nel 2020, uno dei tanti attori di “Alien” scomparsi nel corso degli anni, quindi è naturale che i fan si chiedano come mai sia tornato a interpretare un sintetico diverso in “Alien: Romulus”.

I dettagli su come l’immagine di un giovane Holm appaia in “Romulus” non sono ancora stati divulgati, anche se, visto il discorso che si è aperto in rete, il team creativo potrebbe dover affrontare la questione prima o poi. Su X (precedentemente noto come Twitter), l’utente @Overmayor ha scritto: “Ho davvero bisogno che la storia dell’Ian Holm non sia vera, ho bisogno che questo film sia bello”. Tuttavia, pur trattandosi di una ricreazione digitale, potrebbe non trattarsi tecnicamente di IA. Daniel Betts è accreditato per la performance facciale e vocale di Rook, con la voce e il volto di Holm come riferimento.

È probabile che sia simile al modo in cui il defunto Peter Cushing è stato resuscitato come Grand Moff Tarkin in “Rogue One: A Star Wars Story” attraverso il motion capture e la CGI. Potrebbe comunque essere considerato di cattivo gusto, ma almeno non sarebbe completamente IA, il che sarebbe ipocrita considerando che i film di “Alien” ritraggono tipicamente androidi come malvagi lacchè aziendali.

Il finale di Alien: Romulus segue la tradizione di Alien

Alien: Romulus film 2024

C’è una cosa che tende ad accadere alla fine dei film di “Alien” e che anche “Romulus” rispetta. Per qualche motivo, i mostri giganti di questi film sono incredibilmente furtivi e possono imbarcarsi su una nave senza che nessuno se ne accorga. In “Alien”, Ripley (Sigourney Weaver) sale su una navetta mentre la Nostromo si autodistrugge, ma a bordo c’è anche uno Xenomorfo che lei deve far saltare attraverso una camera di compensazione. “Aliens” segue una traiettoria simile: un piccolo gruppo fugge su un’astronave prima che la stazione principale esploda, ma viene raggiunto dalla regina, che si nasconde nel carrello di atterraggio.

Anche “Alien: Romulus” ha un finale falso: Rain, Kay e Andy fuggono dalla stazione spaziale proprio mentre sta per colpire l’anello che circonda il pianeta. Pensano di essere al sicuro, ma un nuovo antagonista riesce a nascondersi in modo molto più sottile degli alieni più grandi. Kay si è iniettata la sostanza nera, probabilmente credendo che avrebbe salvato se stessa e il suo bambino, ma tutto ciò che fa è mutare l’embrione fino a far nascere una capsula contenente un ibrido umano/Xenomorfo. Il film di “Alien” si conclude ancora una volta con il pubblico che crede che i personaggi siano al sicuro, ma c’è un’altra battaglia che li attende.

Prometheus riceve un po’ di rispetto

Michael Fassbender in Prometheus (2012)
Michael Fassbender in Prometheus (2012) – Foto di Photo: Courtesy Twentieth Centur – © 2012 – Twentieth Century Fox Film Corporation. All rights reserved.

Da “Terminator” a “Halloween”, è piuttosto comune che alcuni franchise ignorino semplicemente i film precedenti che magari non sono stati accolti bene. Essendo un capitolo completamente separato da tutto ciò che è venuto prima, si potrebbe naturalmente supporre che “Alien: Romulus” si concentri maggiormente sull’onorare “Alien” e “Aliens” rispetto a qualcosa come “Prometheus”, che ha avuto un’accoglienza più mista da parte di critica e pubblico. Tuttavia, “Romulus” si tuffa a capofitto nella mitologia stabilita in “Prometheus”, includendo persino un cenno a qualcosa chiamato “Prometheus file” nel film.

Rain e i suoi compagni apprendono che la Weyland-Yutani vuole raccogliere la poltiglia nera, introdotta per la prima volta in “Prometheus”, per i suoi nefasti piani aziendali. L’obiettivo è quello di manipolare la melma in modo che aiuti i dipendenti a guarire più velocemente dalle malattie e a continuare a lavorare per l’azienda più a lungo. L’odore nero è stato stabilito nella scena iniziale di “Prometheus”, dove un ingegnere lo consuma. Il suo corpo si spezza mentre cade da una cascata, portando apparentemente la vita sulla Terra.

Finora, il composto sembra uccidere qualsiasi cosa entri in contatto con esso o creare orribili mostri. Kay, che se lo inietta, finisce per dare alla luce questi ultimi. Forse è proprio questo il piano di Rook: far salire di nascosto un mostro a bordo di una nave in fuga, in modo che la Weyland-Yutani possa procedere agli esperimenti su di esso.

La schiena del fucile a impulsi

Alien: Romulus Recensione Film
Cailee Spaeny nel ruolo di Rain Carradine in ALIEN: ROMULUS. Photo courtesy of 20th Century Studios. © 2024 20th Century Studios.

Si potrebbe ragionevolmente sostenere che “Aliens” è un sequel di fantascienza ancora migliore dell’originale, che prende il concetto centrale di “Alien” e gli dà la patina di un film d’azione con un’allegoria della guerra del Vietnam. Aumenta la tensione e il terrore e introduce una schiera di Xenomorfi invece di uno solo. La struttura di base di “Alien: Romulus” è simile a quella di “Alien”, per quanto riguarda il fatto di essere principalmente bloccato in un unico luogo, ma il film riesce comunque a fare riferimento al sequel diretto da James Cameron in più di un modo.

Gli umani non possono fare molto contro gli Xenomorfi nel combattimento corpo a corpo, quindi Rain viene equipaggiata con un fucile a impulsi F44A. Tyler le mostra anche come usare la funzione di aggancio e il supporto per il braccio per ottenere la massima efficienza. C’è persino un riferimento al fatto che questo fucile è lo stesso usato dai “Colonial Marines”, ricordando la squadra a cui si unisce Ripley in “Aliens”.

Certo, non si tratta dello stesso fucile. L’arma scelta in “Aliens” è tecnicamente un fucile a impulsi M41A, quindi è logico che i due tipi di arma siano in qualche modo diversi. Inoltre, “Alien: Romulus” si svolge nell’anno 2142, mentre “Aliens” è ambientato nel 2179. Pensate a quanta strada ha fatto la tecnologia nel corso di 30 anni nel mondo reale. Le armi da fuoco sarebbero state sicuramente migliorate nel corso del tempo, ma è chiaro che il fucile a impulsi di Rain vuole richiamare alla mente i Marines.

Andy dice una frase famosa

Alien: Romulus David Jonsson
David Jonsson è Andy in ALIEN: ROMULUS. Photo courtesy of 20th Century Studios. © 2024 20th Century Studios.

Oltre che per la sua incredibile azione, “Aliens” è noto anche per avere un buon numero di battute da citare, come “Game over, man!”. Ma la battuta più iconica potrebbe appartenere a Ripley, che sale su un caricatore da lavoro alimentato a P-5000 per salvare Newt (Carrie Henn) dalla regina, dicendo: “Allontanati da lei, s****!”. Gli eventi di “Aliens” non si sono ancora verificati quando ha luogo “Alien: Romulus”, ma a quanto pare si tratta di una battuta piuttosto comune in questo universo, dato che Andy salva Rain da uno Xenomorfo in arrivo e dice la stessa identica cosa.

Le battute di richiamo sono prevedibili in ogni sequel di un grande franchise. “Deadpool e Wolverine” ha fatto leva su questo aspetto, con Blade (Wesley Snipes) che pronuncia la sua famigerata battuta dal primo film di ‘Blade’: “Alcuni figli di puttana cercano sempre di pattinare sul ghiaccio in salita”. In linea di massima è un’ottima idea per far esultare il pubblico, ma c’è da chiedersi che senso abbia la battuta nel contesto del film.

Sembra che per alcuni la battuta sia stata un passo eccessivo, come ha commentato il lettore di Reddit u/North_Star8764 in un thread su “Alien: Romulus”: “Le battute sui fan service erano carine, ma in realtà sminuiscono un po’ perché fanno sembrare il film derivativo e un fan movie. Era un po’ troppo scontato quando Andy ha detto “Allontanati da lei, s****!””. Con una battuta così bella, forse è giusto essere un po’ indulgenti.

Tippett Studio ha realizzato la stop-motion per Alien: Romulus

Durante il press tour di “Alien: Romulus”, Fede Álvarez ha dichiarato apertamente di voler utilizzare il maggior numero possibile di effetti pratici. Il regista ha dichiarato a The Hollywood Reporter: “Ciò che è importante per me è ciò che penso sia importante per il pubblico, e penso che le masse là fuori, tra il pubblico che ama questi film, in particolare, preferiscano davvero vedere gli effetti pratici“. Per far sì che ciò avvenga, il team ha collaborato con il Tippett Studio per un momento specifico.

Phil Tippett è un maestro degli effetti pratici e il suo studio ha lavorato ai più grandi franchise in circolazione, da “Star Wars” a “Jurassic Park”. Per “Alien: Romulus”, il team è stato chiamato a creare un effetto che coinvolge un topo di laboratorio che muore ma poi si rigenera. Questa sequenza è stata realizzata con l’animazione in stop-motion, che è una specialità dello studio.

Il roditore non è stato l’unico effetto pratico dello studio, poiché il team ha anche progettato delle marionette Xenomorph con cui gli attori potevano recitare. Cailee Spaeny ha parlato con The News Movement di quanto sia stato emozionante: “Recitare davvero con questi pupazzi è stato terrificante… È stato un onore incredibile poter recitare con quello invece che con uno schermo verde o una pallina da tennis”. Gli artisti della CGI fanno assolutamente un lavoro incredibile, ma avere uno Xenomorfo fisicamente presente sembra un’esperienza terribilmente viscerale, che porta a una performance più genuina da parte di Spaeny.

Il figlio è un ingegnere?

Prometheus

Alien: Romulus presenta numerosi riferimenti ai precedenti film di “Alien”, facendo anche un po’ pensare ad “Alien Resurrection” con l’introduzione della prole umana/Xenomorfa nel finale. Kay dà alla luce una creatura che matura rapidamente in un’entità bipede che ha gli aspetti di uno Xenomorfo ma ha un aspetto piuttosto umano. In effetti, guardando la sua pelle bianca e pastosa e i suoi occhi scuri, sembra quasi un Ingegnere di “Prometheus”, di cui si sa poco ma che è parte integrante del mito del franchise.

L’esatta meccanica biologica di ciò che accade nel finale di “Romulus” è in sospeso, ma quando Kay si inietta il composto nero, questo probabilmente si fonde con il DNA del suo embrione. Questo accelera il ciclo riproduttivo, per cui la donna partorisce proprio in quel momento e si ritrova con una creatura che probabilmente ha sia il DNA dello Xenomorfo che quello umano. Ma perché sembra un Ingegnere invece di avere le caratteristiche di Kay?

“Prometheus” probabilmente contiene la risposta, poiché l’inizio del film mostra un Ingegnere che si sacrifica per creare la vita sulla Terra. Grazie all’evoluzione successiva, si può ipotizzare che tutti gli esseri umani possiedano almeno una parte della struttura genetica degli Ingegneri. Pertanto, la sostanza nera potrebbe risvegliare quella parte del DNA dell’umanità nel grembo di Kay, dando vita a una mostruosità che sicuramente infesterà gli incubi della gente.

Alien: Romulus ha un brano musicale familiare

Alien: Romulus film 2024

Come abbiamo notato, “Alien: Romulus” contiene immagini e linee di dialogo prese direttamente da altri film di “Alien”. Ma c’è anche una nota musicale che dovrebbe suonare familiare. Come viene rivelato nei titoli di coda, “L’ingresso degli dei nel Valhalla” di Richard Wagner suona in “Romulus”, un’importante traccia musicale che risale ad “Alien: Covenant”.

Il brano di musica classica fa da colonna sonora a “Covenant”, in quanto David (Michael Fassbender) suona la canzone per Peter Weyland (Guy Pearce) nel prologo. Alla fine, David chiede alla nave Covenant di suonare la stessa canzone mentre contrabbanda embrioni Facehugger a bordo. Nel film David ha il complesso del dio, desiderando creare l’organismo perfetto, quindi la scelta della canzone simboleggia l’ascensione percepita da David stesso in un piano superiore. Come sintetico, è venuto al mondo come mera creazione di qualcun altro, ma attraverso gli Xenomorfi, David cerca di creare la propria vita e di diventare un dio.

È appropriato che “L’ingresso degli dei nel Valhalla” appaia di nuovo in “Alien: Romulus“, poiché i temi dell’ascesa verso la divinità rimangono presenti. Anche l’equipaggio condannato della stazione spaziale tenta di giocare a fare il dio, cercando di manipolare il composto nero in modo che possa guarire le persone e mantenendo i Facehugger in stasi. L’arroganza rimane il tema principale di “Alien: Romulus”, mentre gli umani (e i sintetici) continuano a cercare di controllare questi organismi perfetti. Con altri film quasi inevitabilmente in arrivo, il pubblico probabilmente continuerà a vedere le conseguenze di queste azioni per molto tempo.

Tutti gli 8 film e serie che danno i titoli agli episodi di The Residence

The Residence di Netflix (qui la recensione) è un classico giallo e trae ispirazione da altre storie del genere prendendo in prestito alcuni titoli famosi per ogni episodio. La serie, che vede come protagonista Uzo Aduba con la detective Cordelia Cupp, porta il pubblico in un intrigante e esilarante giallo ambientato alla Casa Bianca. Il capo Usher viene trovato assassinato in una delle tante stanze di lusso della villa, mentre ai piani inferiori si svolge una cena di stato piena di ospiti. Per scoprire chi è l’assassino di The Residence, Cordelia Cupp deve farsi strada tra centinaia di sospettati.

The Residence aderisce a quasi tutti i luoghi comuni del genere giallo. È chiaro che alcuni dei più grandi colpi di scena della letteratura, della TV e dei film polizieschi hanno ispirato la serie Netflix, che prende in giro e rende omaggio ai più grandi misteri della storia. L’influenza di creatori famosi come Alfred Hitchcock, Sir Arthur Conan Doyle, Gaston Leroux e altri sono evidenti da un episodio all’altro, e The Residence lo dimostra prendendo in prestito i titoli di alcune delle loro opere più famose in modi che si sposano perfettamente con la trama della serie Netflix.

La caduta della casa degli Usher – Tratto da un racconto breve del 1839

Il primo episodio di The Residence si intitola “La caduta della casa degli Usher“, che è anche il titolo di un racconto breve di Edgar Allan Poe. Pubblicato per la prima volta nel 1839, il racconto segue una misteriosa malattia che colpisce i fratelli della famiglia Usher. Si conclude rapidamente che la loro malattia è legata alla loro villa, che si ritiene sia infestata. In classico stile Poe, questa storia è oscura, misteriosa e piena di morte e agonia.

The Residence ha dato una svolta al titolo di The Fall of the House of Usher di Poe. La vittima dell’omicidio in questa serie Netflix era A.B. Wynter, l’usciere/usher in inglese capo della Casa Bianca. In questo modo, la “Caduta della Casa degli Usher” è presa un po’ più letteralmente, riferendosi alla residenza titolare che cade a pezzi dopo che il suo usciere viene ucciso (e non è più in grado di gestirla).

Il delitto perfetto – film di Hitchcock del 1954

L’episodio 2 di The Residence prende il nome dal film del 1954 di Alfred Hitchcock Il delitto Perfetto. Questo thriller misterioso vede un ricco tennista professionista mettere a punto un elaborato piano per uccidere la moglie adultera, ma la donna sopravvive miracolosamente. È tutto lusso, segreti e misteri mentre il tentato assassino fa tutto il possibile per coprire il suo crimine mentre i detective indagano.

L’uso del titolo di questo film di Hitchcock era appropriato per questo episodio poiché è qui che la detective Cordelia Cupp si tuffa davvero nelle sue interviste con lo staff e gli ospiti della Casa Bianca. Questo alla fine la porta a scoprire una scandalosa relazione sessuale tra il ministro degli Esteri australiano e il furioso chef della Casa Bianca.

Cena con delitto – Knives Out – la commedia Whodunit del 2019

Cena con Delitto - Knives OutCena con delitto – Knives Out è il titolo dell’episodio 3 di The Residence, ed è un riferimento al film omonimo del 2019 di Rian Johnson. Knives Out è una commedia poliziesca e una parodia modernizzata del genere giallo e segue il detective geniale Benoit Blanc mentre cerca di dedurre chi ha assassinato un famoso scrittore di gialli (tra i familiari della vittima).

The Residence è di stampo simile a Knives Out poiché entrambi sono gialli che prendono in giro i luoghi comuni del genere. In senso più letterale, il titolo dell’episodio 3 di The Residence è appropriato poiché è quando Cordelia Cupp risolve il mistero del coltello usato per tagliare i polsi di Wynter poco dopo aver scoperto che un coltello in miniatura era stato usato per pugnalare la statuetta di pan di zenzero di Wynter nella replica della Casa Bianca del pasticcere.

Un rebus per l’assassino – il film Murder Mystery del 1973

L’episodio 4 di The Residence, “Un rebus per l’assassino” (in originale The Last of Sheila), prende il nome dall’omonimo film del 1973, diretto da Herbert Ross e scritto da Anthony Perkins e Stephen Sondheim. Il mistero dell’omicidio vede un marito invitare una manciata di sospettati a bordo della sua barca un anno dopo l’omicidio della moglie Sheila, con l’obiettivo di scoprire chi tra loro fosse il responsabile.

In questo episodio di The Residence, il detective Cupp si è concentrato su un maggiordomo di nome Sheila, che sembrava sospetto, dato il suo comportamento eccessivamente amichevole con gli ospiti della cena di stato della Casa Bianca. Come i personaggi di The Last of Sheila, era chiaro che il maggiordomo nascondeva un segreto. Ci è voluto solo un piccolo gioco per forzare questo segreto a venire allo scoperto.

La congiura degli innocenti – film di Hitchcock del 1955

L’episodio 5 di The Residence ha preso in prestito il titolo dal film di Alfred Hitchcock del 1955 La congiura degli innocenti. Questa commedia nera in technicolor vede una città andare in subbuglio quando viene scoperto il corpo di un uomo. Non solo nessuno sa chi l’ha fatto, ma molti dei suoi cari non sono sicuri di essere loro stessi l’assassino.

I collegamenti tra questo episodio di The Residence e il giallo da cui prende il nome sono un po’ più semplici. In “La congiura degli innocenti“, Cordelia inizia a indagare sui segreti di Harry Hollinger, amico e consigliere del Presidente degli Stati Uniti. Harry si dimostra problematico in quasi ogni fase delle indagini del detective Cupp, quindi il titolo di questo episodio è piuttosto letterale.

Il terzo uomo – il film noir del 1949

Il terzo uomo” è il titolo sia dell’episodio 5 di The Residence sia del film noir del 1949 diretto da Carol Reed e scritto da Graham Greene. Il film segue uno scrittore che progetta di far visita a un vecchio amico solo per scoprire che è stato assassinato. Poi si tuffa in un’indagine per trovare il misterioso “terzo uomo” titolare, che era notoriamente presente durante il crimine (anche se nessuno conosceva la sua identità).

Questo episodio di The Residence riguarda essenzialmente la stessa cosa. L’indagine di Cordelia Cupp l’ha portata a scoprire che c’erano tre intrusi alla cena di stato alla Casa Bianca. Le identità dei due sono state scoperte, ma il terzo è rimasto un mistero. Il terzo uomo non è stato scoperto fino a dopo la chiusura delle indagini di Cordelia, ed è stata la sua testimonianza di un uomo che trascinava un corpo alla Casa Bianca a riaprire le cose.

L’avventura del pollice dell’ingegnere – un racconto breve di Sir Arthur Conan Doyle del 1892

L’episodio 7 di The Residence è intitolato “L’avventura del pollice dell’ingegnere” dal racconto breve di Sir Arthur Conan Doyle. Questo è uno dei misteri di Sherlock Holmes di Doyle, inizialmente pubblicato su The Strand Magazine nel 1892. La storia racconta la bizzarra esperienza di un ingegnere che è stato assunto per fare un lavoro solo per essere improvvisamente attaccato (e perdere il pollice).

Il titolo di L’avventura del pollice dell’ingegnere di Doyle è appropriato per l’episodio 7 di The Residence poiché è qui che Cordelia inizia a immergersi ulteriormente nella storia di Bruce Geller, uno degli ingegneri della Casa Bianca. Geller è stato chiamato nella sua serata libera per riparare un water, portandolo a infuriarsi pubblicamente contro Wynter. Fortunatamente, non perse un pollice, ma Geller divenne rapidamente una persona di interesse.

Il mistero della stanza gialla – mistery di Gaston Leroux del 1907

L’episodio finale della prima stagione di The Residence prende il nome da Il mistero della stanza gialla, scritto dal romanziere francese Gaston Leroux e pubblicato originariamente nel 1907. Questo è il primo libro con il personaggio di Joseph Rouletabille, un reporter immaginario noto per aver risolto crimini impossibili. In Il mistero della stanza gialla, Rouletabille deve scoprire come un criminale sia scomparso da una stanza chiusa a chiave senza lasciare traccia.

In The Residence, il significato del titolo Stanza gialla viene modificato per adattarsi a quello della Stanza ovale gialla nella Casa Bianca, che Cordelia deduce essere il luogo effettivo dell’omicidio di A.B. Wynter. La vittima è stata spostata due volte, ma The Residence vede il detective Cupp alle prese con il mistero di come un assassino sia entrato nella Yellow Oval Room mentre entrambi gli altri ingressi erano già sorvegliati. La risposta è, come sempre, una porta segreta.

Tutti giù per aria

Tutti giù per aria

Questo documentario di Francesco Cordio, datato 2009, ripercorre le fasi salienti della vertenza Alitalia, dall’estate 2008 ad aprile 2009. È disponibile in dvd presso le librerie, ma Distribuzione Indipendente ci rende possibile ora vederlo nelle sale del suo circuito. L’idea nasce da Alessandro Tartaglia Polcini, cassintegrato Alitalia, e da altri suoi colleghi, che producono anche il lavoro assieme all’associazione culturale Cogito. L’obiettivo è proprio quello di far sentire forte e chiara la voce dei lavoratori della compagnia di bandiera italiana, che hanno visto in pochi mesi andare in fumo le proprie certezze e il proprio futuro.

Tutti contro Tutti: recensione del film di e con Rolando Ravello

Tutti contro Tutti: recensione del film di e con Rolando Ravello

Il debutto alla regia del noto attore televisivo Rolando Ravello con la commedia Tutti contro tutti non può dirsi certo riuscito, poiché egli propone la trasposizione cinematografica di una sua pièce teatrale dal titolo Agostino – Tutti contro tutti del 2010 scritta in collaborazione con Massimiliano Bruno, che qui compare come co-sceneggiatore, non preoccupandosi minimamente di adattare la narrazione al meccanismo del grande schermo.

In Tutti contro Tutti, Rolando Ravello Agostino, un modesto operaio che vive nella periferia della capitale, dopo essere tornato dai festeggiamenti per la comunione del figlio, trova improvvisamente la serratura di casa cambiata e l’appartamento occupato da abusivi. A nulla valgono i tentativi del povero uomo di rivolgersi alle autorità, in quanto lui stesso non possiede un regolare contratto di residenza. Spodestato dalla sua dimora, con la complicità del cognato deciderà di attuare un piano folle e disperato; occupare assieme alla famiglia il pianerottolo di casa. Sarò solo l’inizio di una rocambolesca battaglia all’ultimo sangue per riconquistare possesso della propria abitazione, tra personaggi grotteschi e situazioni al limite della pazzia, fino ad un inaspettato colpo di scena risolutivo.

Ravello, chiaramente poco a suo agio alla regia, non è in grado di dirigere in maniera convincente ed efficace il gruppo di attori, tra i quali spiccano una più che  degna Kasia Smutniak nel ruolo della moglie, un eclettico Marco Giallini nei panni del cognato Sergio e un pittoresco Stefano Alfieri nelle vesti del Nonno Rocco. Il risultato è dunque quello di un teatro filmato, o meglio di un cabaret filmato; ci si trova dinnanzi ad un testo che vuole spacciarsi per denuncia sociale in stile “commedia all’italiana”, ma che finisce per essere nulla più che una sarabanda di gag e di scenette pseudo comiche, le quali hanno la presunzione di voler narrare in chiave bonaria e spensierata una tematica complessa come l’occupazione abusiva nelle grandi città.

Occhieggiando continuamente al cinema di Monicelli e di De Sica, Ravello ci propone una carrellata di personaggi eccessivamente stereotipati e di situazioni troppo prevedibili nel loro svolgimento, compreso anche il presunto rivolto finale. Un registro linguistico di bassa lega non può certo aggiungere nulla di buono ad un’opera che nel complesso appare come fiacca e sempre intenta ad arrampicarsi faticosamente sugli specchi della denuncia in chiave satirica. L’eccessiva sdrammatizzazione degli eventi poi alla lunga risulta fastidiosa e ridondante, quasi il regista volesse  invitarci a non prendere sul serio la situazione globale. In tutto ciò, la fotografia televisiva di Paolo Carnera e le musiche nostalgiche di Alessandro Mannarino non aggiungono nulla all’economia narrativa. L’intento di Ravello è quello di farci riflettere sulla lotta tra poveri e più poveri, ovvero sui “nuovi poveri”, fino a confondere tra loro il concetto di “tuo” e di “mio”. Purtroppo però l’attore romano non ci riesce, forse crogiolandosi troppo nell’illusione che una commedia amara possa essere l’antidoto ai problemi sociali.

Tutti contro tutti in dvd dal 17 Luglio

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Tutti contro tuttiAlla sua prima prova dietro la macchina da presa, Rolando Ravello vi porterà alla scoperta di un mondo tristemente vicino alla realtà dei nostri giorni, in una guerra epocale e tragicomica tra poveri, o forse sarebbe meglio dire tra nuovi poveri, per la riconquista di un diritto inalienabile: il diritto ad una casa. Tutti Contro Tutti arriva nelle vostre case in formato DVD edito da Warner Home Video e impreziosito da imperdibili contenuti speciali, che vi porteranno dietro le quinte per scoprire il processo di lavorazione della pellicola, grazie al backstage, alle papere e alle scene eliminate. In dvd dal 17 Luglio 2013. 

TRAMA:

Quello era un giorno di festa, la prima comunione del figlio Lorenzo, con tutta l’agitazione che accompagna un giorno cosi, in un modesto appartamento di periferia. Il vestito buono, il rinfresco per festeggiare con i parenti, un grande avvenimento. Chi avrebbe mai potuto pensare che tutti allegri dopo la cerimonia, Agostino, sua moglie Anna, il caustico Nonno Rocco, i due figli Erica e Lorenzo accompagnati da tutta la famiglia del cognato, Sergio, Romana e i loro figli Rossana e Luca, arrivati sul pianerottolo, avrebbero trovato la porta chiusa, la serratura cambiata e degli sconosciuti dentro la propria abitazione. Gli avevano rubato casa, pratica diffusa nei palazzoni popolari delle nostre città.

INFORMAZIONI SUL PRODOTTO DVD

TITOLO Tutti contro tutti
REGIA Rolando Ravello
CAST Rolando Ravello, Kasia Smutniak, Marco Giallini, Stefano Altieri e Raffaele Iorio
GENERE Commedia
ANNO 2013
DURATA 93 minuti circa
FILM Video: 16:9 2.35:1Lingue: Italiano (Dolby Digital 5.1)

Sottotitoli: Italiano per non udenti, inglese

CONTENUTI SPECIALI**
  • Backstage
  • Papere
  • Scene eliminate

** Audio e Sottotitoli Vari

 

Tutti contro Tutti – Trailer Ufficiale

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Tutti contro Tutti – Trailer Ufficiale

Tutti contro tutti-filmGuarda il Trailer Ufficiale di Tutti contro Tutti di con , , , . La pellicola arriverà nelle sale dal 28 Febbraio.

Tutti al Mare: recensione del film di Matteo Cerami

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Tutti al Mare: recensione del film di Matteo Cerami

Questo weekend saremo già al mare, perlomeno andando al cinema. Esce nelle sale infatti Tutti al mare, opera prima dell’esordiente Matteo Cerami, cognome pesante, che dirige una commedia scritta appunto dal padre Vincenzo, che ha anche una parte nella pellicola.

Anche Tutti al Mare è un “figlio d’arte” visto che la diretta ispirazione, come conferma lo stesso regista è Il casotto, film del 1977 di Sergio Citti, sempre scritto da Vincenzo Cerami e prodotto da Gianfranco Piccoli, provocatore e produttore di quest’ultima opera. Provocatore perché è stato lui ad avere l’idea di ritornare sulla spiaggia di Casotto e vedere come sono cambiate le cose. Nel film di Citti il protagonista principale era appunto un casotto di uno stabilimento di Ostia, dal quale non si usciva mai e nel quale entrava ogni possibile umanità, anche una giovanissima Jodie Foster, oltre che un esordiente Luigi Proietti.

Tutti al Mare di Matteo Cerami invece il protagonista è un chiosco fronte mare , nel quale entrano ed escono personaggi e animali. La storia inizia e finisce in una giornata d’estate in uno stabilimento romano gestito da Maurizio (Marco Giallini) scapolo con madre a carico che accoglie, viene sfruttato e sfrutta i suoi avventori con prezzi al limite dell’usura per una sdraio e ombrellone. Attorno a lui si sviluppano le storie dei bagnanti del weekend, personaggi che sono in bilico tra il buffo e il patetico, tra la commedia e la tragedia.

Tutti al Mare

Tutti al mare, ci tiene a sottolineare il produttore, non è un seguito de Il casotto, ma un nuovo esperimento: laddove il film di 34 anni fa descriveva dei personaggi tipici dell’Italia di quegli anni, qui si tenta lo stesso procedimento e ne viene fuori, sempre per usare le parole del produttore, un’Italia “spiaggiata”. Dal canto suo, Vincenzo Cerami sottolinea come Il casotto fosse un film claustrofobico mentre Tutti al mare è un film in cui c’è l’esatto opposto, c’è troppo “fuori” che entra nella storia, è un film agorafobico. Ovviamente, i riferimenti all’illustre predecessore sono vari e sparsi qua e là nel film, e prendono forma nella figura di Ninetto Davoli, che interpreta un pescatore che vende pesce veramente fresco e “trote di mare”, tipiche della zona,  che quindi fa da collante, insieme a Proietti, tra il passato ed il presente, oltre che fornire un legame anche con un altro personaggio, Pier Paolo Pasolini, che viene ampiamente citato in una scena in cui i due ragazzi immigrati che lavorano nel chiosco di Maurizio reinterpretano il finale di “Che cosa sono le nuvole?”.

Ad omaggiare definitivamente Sergio Citti ci pensa invece il personaggio di Gigi Proietti, che lo inserisce tra i sette re di Roma. Altre citazioni sono sparse nel film, ma ben nascoste, come ha piacere di sottolineare lo sceneggiatore Vincenzo Cerami. E’ un film corale, in cui ogni personaggio ha un proprio spazio di azione, come nell’avanspettacolo in cui i personaggi si alternavano incrociandosi ma senza mescolare le loro storie. Questa forse una delle pecche del film, i personaggi sono tanti e tutti molto ben delineati, forse sono  troppi per un film di soli 95 minuti.

Ed in effetti il film ha un cast che mette insieme il passato e il presente del cinema italiano; dai già citati Proietti e Davoli, poi Anna Buonaiuto, che interpreta una diva della televisione molto sopra le righe, Ilaria Occhini, passando poi per Marco Giallini, Ennio Fantastichini, un’apparizione di Valerio Mastrandrea fino ad arrivare alle nuove leve Francesco Montanari, Ambra Angiolini e Libero De Rienzo, tutti quanti veramente nella parte. E addirittura Pippo Baudo nei panni di se stesso.

Tutti a parte mio marito: recensione della commedia con Laure Calamy

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Le vacanze natalizie per molti vogliono dire anche pomeriggi o serate al cinema e se siete alla ricerca di un film divertente e sfizioso Tutti a parte mio marito fa per voi. Questa commedia francese di Caroline Vignal però non è il tipico film per tutta la famiglia, anzi è decisamente indirizzato ad un pubblico femminile e giovane che conosce molto bene le relazioni attraverso Tinder. La protagonista Iris, interpretata dall’attrice Laure Calamy, dopo anni di matrimonio dove non si sente più desiderata da suo marito, l’attore Vincent Elbaz, si cerca un amante, anzi più di uno, ma soprattutto scoprirà i suoi desideri nascosti, il piacere per il sesso e anche per se stessa. 

La trama di Tutti a parte mio marito

Iris è una donna borghese con un bella casa in centro città che sta per compiere i fatidici 50 anni con una vita, almeno agli occhi di tutti quelli che la conoscono, apparentemente impeccabile. Infatti è sposata con Stephane, padre sempre presente e un bel l’uomo, da ben 16 anni, ed è madre di due figlie, una di 10 anni e l’altra adolescente quindicenne bravissima a scuola. Per concludere è anche soddisfatta nel personale e soprattutto nel lavoro, visto che è una dentista che possiede uno studio dentistico tutto suo, dove c’è sempre un flusso incessante di clienti che l’adorano. Un giorno, mentre è a scuola della figlia maggiore, una signora ascolta le sue confidenze personali ad un’amica che gli suggerisce di iscriversi a una chat di incontri per persone sposate.

La dottoressa, all’inizio forse più per curiosità, scarica l’applicazione “Deelove” e inizia a giocarci. Prima opta solo per guardare le foto di tutti gli uomini affascinanti disponibili poi prende coraggio e invita uno dei tanti. Il primo primo incontro, extra coniugale, si svolge in un bar e non va per niente bene, ma dal secondo invece Iris ingrana e inizia a divertirsi a letto con perfetti sconosciuti. Gli uomini che decide d’incontrare sono sempre maschi e “latin lover” affascinanti, ricchi, con un bell’appartamento ma anche propensi a performace sotto le lenzuale certe volte bizzarre ma mai niente che la dentista non voglia provare. Nel film spicca anche ben due volte, attraverso la figlia che va al liceo il concetto del consenso e con Iris che si rifiuta di praticare sadomaso con un tipo che si crede Mr Grey di Cinquanta sfumature di grigio.

La protagonista quindi si fa travolgere dall’adrenalina, tanto da far cambiare le visite dentistiche e le otturazioni, alla sua giovane e personale assistente Nuria, per incastrare più incontri eccitanti con amanti anche più giovani di lei. Alla fine però la donna, dopo aver finalmente ritrovato se stessa, tornerà sui suoi passi anche perché il marito inizierà a percepire che qualcosa è cambiato in lei, e forse, Cupido riuscirà a riaccendere la fiamma dell’amore e del sesso tra Iris e Stephane.

Laure Calamy è l’anima di Tutti a parte mio marito

Laure Calamy è conosciuta dal grande pubblico per il suo ruolo di Noémie la segretaria nella serie francese Chiami il mio agente! negli ultimi anni si sta facendo sempre più spazio nel cinema. Con il ruolo di Iris in Tutti a parte mio marito consolida il suo sodalizio artistico con Caroline Vignal, nato con la precedente commedia della regista intitolata Io, lui, lei e l’asino, con cui Calemy si è aggiudicata nel 2021 il suo primo César come migliore attrice.

Laure Calemy porta sul grande schermo un interpretazione spontanea e fresca, e che si cala perfettamente nella parte a lei affidata. All’inizio il suo personaggio è molto sobrio e alto borhese, inedito nella carriera dell’attrice francese, poi si trasforma prende in mano la sua femminilità e inizia anche a vestirsi più sexy e con colori sgargianti anche per mandare messaggi subliminali al marito che ha sposato.

Piovono uomini come nella canzone

Forse la scena che più racchiude lo spirito di questo film è decisamente quella in cui Iris, dopo un orgasmo, forse il migliore della sua esistenza almeno fino a quel momento, si mette letteralmente a ballare e cantare. In perfetto stile musical la protagonista elogia gli uomini e interpreta, in lingua francese, il pezzo musicale It’s Raining Men, sottotitolo del titolo di questa pellicola. Tutti a parte mio marito è una commedia che funziona grazie ad una protagonista totalmente a suo agio in qualsiasi scena, anche in quelle più intime, in grado di capire e finalmente ritrovare quello che pensava d’aver perso per sempre.

Tutte le volte che ci siamo innamorati: recensione della serie con Georgina Amoros

Nessun programma per San Valentino? La nota piattaforma streaming quest’anno vi viene in aiuto con Tutte le volte che ci siamo innamorati. Dal creatore di Elite, Carlos Montero, la serie, sviluppata come una commedia romantica, è formata al momento da una sola stagione di otto episodi, ognuno di circa quaranta minuti. Nel cast ritroviamo figure già affermate in altre produzioni Netflix: prima fra tutti, Georgina Amoros (Calletana in Elite) qui interpreta la protagonista Irene. A questa si affianca anche Silvia Abril, nota figura del cinema e della televisione spagnola.

Tutte le volte che ci siamo innamorati: un amore impossibile

Tutte le volte che ci siamo innamorati si divide in due differenti piani temporali: il primo, nel 2004, ed il secondo nel presente, nel 2022. Nei macro-flashback in cui si sviluppano gli episodi, si seguono le vicende amorose di Irene, una studentessa di cinema ed aspirante regista, e di Julio, un ragazzo affascinante ma fragile. I due sviluppano un forte legame, il quale li porta a rincontrarsi ogni volta che si separano: pur non riuscendo a creare una relazione duratura, è come se fossero perennemente attratti l’uno nella vita dell’altro. Julio diventa per Irene una fonte d’ispirazione, prima come attore nel suo corto, e poi anche per la creazione di nuove sceneggiature.

Il  rapporto tra Julio ed Irene verrà più volte spezzato anche da eventi esterni: primo fra tutti l’esplosione nel treno in cui i due viaggiavano insieme a Da, amico e coinquilino di Irene. Ma ciò che veramente allontana Julio da Irene è poi anche la sua carriera: fin dalla festa in cui i due si incontrano, il ragazzo è stato notato dal noto regista spagnolo Romano, che vuole trasformarlo in una star del cinema. Grazie anche all’aiuto di Irene, Julio ottiene la parte, ma per lui diverrà sempre più difficile sopportare le pressioni del mondo dello spettacolo.

MEET CUTE (L to R) FRANCISCO MASINI as JULIO, GEORGINA AMORÓS as IRENE in episode 04 of MEET CUTE. Cr. CARLA OSET/NETFLIX © 2022

Una serie di cliché

Tutte le volte che ci siamo innamorati risulta essere da subito una serie tanto leggera quanto banale. Il tema focale è l’amore impossibile tra Julio ed Irene: semplicemente una delle tematiche maggiormente proposte nel cinema. Molti film e serie tv simili spesso riescono comunque a trovare dei propri elementi di originalità per “distinguersi dalla massa”, ma questo non è esattamente il caso. Ogni episodio rappresenta un tira e molla continuo dei due, senza grandi colpi di scena, con l’aggiunta di citazioni smaccate da alcuni grandi classici della storia del cinema romantico (Le pagine della nostra vita di Nick Cassavetes con Ryan Gosling e Rachel MacAdams).

Un elemento che avrebbe potuto essere effettivamente interessante era la presenza del doppio piano temporale. Nel 2022 i due amanti non stanno insieme, e questo ovviamente stimola lo spettatore a sapere tutti i risvolti della storia d’amore tra i due. Sfortunatamente però la narrazione riguardo al loro passato si interrompe, probabilmente in vista di una possibile continuazione in una seconda stagione. Tra i continui risvolti nel presente e l’impossibilità di sapere tutto l’antefatto, si crea solo confusione per il pubblico.

Julio Mera: la pressione distruttiva del mondo dello spettacolo

Un personaggio focale in Tutte le volte che ci siamo innamorati è Julio. Giovane e bello, Julio viene catapultato nel mondo del cinema praticamente per caso. Il regista Romano finisce per sceglierlo come attore per il suo film prevalentemente per il suo aspetto più che per il suo talento. Julio sente la pressione delle aspettative che tutti, dai suoi genitori a Romano fino alla stessa Irene, hanno nei suoi confronti. In varie scene, soprattutto della linea temporale del 2022, è chiaro come nel non riuscire a sopportare questo peso, Julio finisca per rifugiarsi nell’alcol e nella droga.

Ad ogni modo, si comprende fin dai primi episodi come le sue insicurezze e fragilità abbiano radici ben più profonde ed antiche rispetto all’inizio della sua carriera da attore. Purtroppo, questo è un altro dei punti che nella non viene approfondito. Ci si ferma a fare dei riferimenti ad un periodo precedente in cui Julio è stato in terapia, senza scendere nei dettagli. Per un personaggio come Julio sarebbe stato interessante approfondirne la costruzione, aggiungendo questo antefatto.

Tutte le prossime serie tv di Star Wars in uscita: storia, cast e tutto quello che sappiamo

Ora ci sono più serie TV di Star Wars che mai. La Disney ha trasformato Star Wars in un innovativo franchise transmediale di libri, fumetti, videogiochi e una straordinaria gamma di serie TV Disney+. The Mandalorian è stato essenzialmente il programma di punta di Disney+, uscito come titolo di lancio del servizio di streaming nel 2019.

Gli show televisivi sono ambientati in diversi momenti della linea temporale di Star Wars. Il libro di Boba Fett e Ahsoka sono spin-off di The Mandalorian, ambientati circa cinque anni dopo Il ritorno dello Jedi. Obi-Wan Kenobi e Andor sono ambientati entrambi durante i tempi bui dell’Impero Galattico, così come la serie animata Star Wars: The Bad Batch, uno spin-off di Star Wars: The Clone Wars. Ora sono in arrivo ancora più serie TV di Star Wars, insieme alle nuove stagioni delle puntate già esistenti nella libreria TV della Disney.

Andor – Stagione 2

Andor - stagione 2 Diego Luna

L’attesissimo sequel di Andor uscirà nel 2025.

Data di uscita – 22 aprile 2025

Cast della serie tv – Diego Luna (Cassian Andor), Stellan Skarsgård (Luthen Rael), Genevieve O’Reilly (Mon Mothma), Forest Whitaker (Saw Gerrera), Faye Marsay (Vel), Varada Sethu (Cinta), Adria Arjona (Biix Caleen), Joplin Sibtain (Brasso), Kyle Soller (Syril Karn), Denise Gough (Dedra Meero), Andy Serkis (Kino Loy)

Dopo una prima stagione acclamata dalla critica, la stagione 2 di Andor completerà la storia di Cassian Andor, interpretato da Diego Luna. Il creatore Tony Gilroy ha già spiegato la struttura della stagione 2 di Andor, con ogni tre dei 12 episodi totali che segnano un anno della vita di Cassian che porta agli eventi di Rogue One: A Star Wars Story. La stagione 2 di Andor doveva originariamente uscire nell’agosto 2024, ma da allora è stata rimandata al 22 aprile 2025.

La seconda stagione di Andor vedrà il ritorno di personaggi di Rogue One, tra cui K-2SO e il direttore Orson Krennic, e continuerà a colmare il divario tra la prima stagione di Andor e il film d’esordio di Cassian. Si prevede inoltre che mostrerà eventi chiave come il massacro di Ghorman, il catalizzatore della caduta in disgrazia di Mon Mothma nel Senato Imperiale. Dato il successo della prima stagione di Andor, non c’è dubbio che la seconda stagione sarà almeno all’altezza delle aspettative.

Star Wars Visions – Stagione 3

Star Wars Visions - Stagione 3

Torna lo show in stile “What If?” acclamato dalla critica

  • Data di uscita: 2025

Lucasfilm ha recentemente confermato che la terza stagione di Star Wars Visions uscirà nel 2025. Il popolare show antologico esce spesso nel giorno di Star Wars, il che significa che molti si aspettano che uscirà il 4 maggio, anche se non è ancora confermato. Visions è uno show straordinario che offre alle migliori case di animazione la possibilità di reinterpretare Star Wars, e la terza stagione presenta alcuni graditi ritorni.

Ahsoka – Stagione 2

Ahsoka seconda stagione

Una seconda stagione di Ahsoka è ufficialmente in arrivo.

Data di uscita : Sconosciuta

Cast – Rosario Dawson (Ahsoka Tano), Natasha Liu Bordizzo (Sabine Wren), Ivanna Sakhno (Shin Hati)

Lucasfilm ha confermato che la seconda stagione di Ahsoka è in lavorazione. Alla fine della prima stagione di Ahsoka, Ahsoka Tano, interpretata da Rosario Dawson, e Sabine Wren, interpretata da Natasha Liu Bordizzo, sono rimaste bloccate sul lontano pianeta Peridea, mentre il Gran Ammiraglio Thrawn, interpretato da Lars Mikkelsen, è tornato nella galassia principale di Star Wars. Non si sa se tornerà l’intero cast, dato che non ci sono ancora informazioni sul fatto che la prossima stagione sarà ambientata interamente nella galassia Peridea. Secondo quanto riferito, la produzione inizierà nell’estate del 2025, con un potenziale rilascio dello show nel 2026.

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