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San Carlo presenta le nuove Rustiche

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san carloMentre i vari talent che valorizzano le doti artistiche dei concorrenti stanno cominciando a perdere l’appeal sul pubblico, le trasmissioni che invece mettono in gioco le doti culinarie dei protagonisti stanno prendendo sempre più piede in Italia e in tutto il mondo.

Deve aver pensato proprio a questo la San Carlo, quando ha deciso di realizzare un nuovo spot per promuovere le nuove Rustiche, quelle patatine ondulate e croccanti che ai buffet delle feste sono le prime a finire!

La San Carlo infatti propone delle pubblicità in cui il gusto delle patatine, in un formato più spesso, largo e croccante, viene messo in risalto in cucina. I gourmet di turno saranno appena rabbrividiti! Eppure l’idea funziona: le nuove rustiche sono un’ottima base per tartine o accompagnamento per pietanze al forno, croccanti e gustose.

Per realizzare gli spot, pensato sotto forma di gara di cucina, la San Carlo si è avvalsa della partecipazione di Roberto Valbuzzi, l’affascinante chef che coniuga nel suo lavoro moda e cucina. In una recente intervista alla Milano Food Week, Valbuzzi ha dichiarato che l’errore più grande che possa mai commettere uno chef è quello di essere presuntuoso: “Credo che l’umiltà sia il punto di partenza di una buona cucina”. E lo dimostra lui stesso, aprendo la sua cucina alle patatine San Carlo. Negli spot di seguito ci da qualche consiglio gustoso e innovativo per esaltare il sapore dei nostri piatti con l’accompagnamento delle Rustiche San Carlo!

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The Double trailer del film con Jesse Eisenberg

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The Double trailer del film con Jesse Eisenberg

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Magnolia Pictures ha pubblicato online il trailer di The Double di Richard Ayoade che vede protagonisti il novello Lex Luthor Jesse Eisenberg e Mia Wasikowska.
Il film, liberamente ispirato al racconto di Fedor Dostoevskij, racconta di Simon, un uomo isolato, timido, che ha trascurato il lavoro,è disprezzato dalla madre e ignorato dalla donna dei suoi sogni.
L’arrivo del un nuovo collega James servirà a sconvolgere gli equilibri,infatti l’uomo è fisicamente identico a Simon ma al contrario di questo è carismatico, fiducioso e sa parlare alle donne.
Così giorno dopo giorno Simon si accorge che James lo sta rimpiazzando nella vita di tutti i giorni.
Il film scritto da Avi Korine (Mister Lonely) e prodotto tra gli altri da Michael Caine, include nel cast anche Sally Hawkins, Paddy Constantine, James Fox e Yasmin Paige.
Di seguito trovate poster e trailer di The Double

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The_Double

Fonte: Comingsoon.net

La CNN spoilera il Miglior attore protagonista agli Oscar?

Miglior attore protagonista

ACADEMY AWARDS

TO

LEONARDO DICAPRIO

BEST PERFORMANCE BY AN

ACTOR IN A LEADING ROLE

THE WOLF OF WALL STREET

2013

Sono queste le parole che campeggiano su una targa, di quelle che si fissano poi sulla base della statuetta degli Oscar, che la CNN ha ripreso e mandato in onda, generando poi un tam tam di elettrizzati fan che erano finalmente soddisfatti dal sapere che il prezioso riconoscimento sarebbe andato a Leonardo DiCaprio il prossimo 2 marzo durante la serata di premiazione degli Academy Awards al Dolby Theatre per la categoria Miglior attore protagonista.

E invece no, tutti tranquilli, non si tratta di uno spoiler, ma semplicemente della ripresa di una delle targhe che l’Academy prepara ogni anno in attesa di sapere chi sarà il vincitore del premio. Infatti, ogni anno, vengono realizzate tutte le targhe, una per ogni nominato, e solo alla fine verrà utilizzata quella del vincitore effettivo. Sarà DiCaprio? Chissà!

I bookmaker puntano su Matthew McConaughey, ma i giochi non sono ancora del tutto fatti e Leo ha delle buone possibilità di spuntarla.

Ecco l’elenco completo dei nominato per gli Oscar 2014: NOMINATION

La foto aveva generato una vera andata di panico ed eccitazione, ma dopo qualche ora cinemablend ha chiarito il malinteso, spiegando che i nomi dei nominati vengono stampati tutti.

Fonte: CinemaBlend

Samuel L. Jackson: “Non sono Laurence Fishburne!”

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Samuel L. Jackson: “Non sono Laurence Fishburne!”

Il giornalista del canale KTLA Sam Rubin l’ha combinata grossa con la persona sbagliata; ecco come si può riassumere il fatto accaduto durante un’intervista, tra il reporter e Samuel L. Jackson, per la promozione di Robocop (Qui la nostra recensione).

Tra una domanda e un’altra Rubin chiede a Jackson che riscontri ha ricevuto per lo spot andato in onda durante il Super Bowl (riferendosi allo spot KIA con Laurence Fishburne), Jackson, inizialmente perplesso, risponde poi al giornalista tra l’offeso e l’ironico. Il fatto,tutto da ridere, lo potete vedere qua sotto insieme alle scuse di Sam Rubin e allo spot Kia incriminato.

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Fonte: The Wrap

Storia d’Inverno: recensione del film con Colin Farrell

Storia d’Inverno: recensione del film con Colin Farrell

Arriva al cinema l’atteso debutto alla regia dello sceneggiatore premio Oscar per A Beautiful Mind, Akiva Goldsman con Storia d’Inverno, tratto dall’omonimo romanzo di Mark Herlprin. Protagonisti di questa storia sono gli attori Colin Farrell, Jessica Brown Findlay, Russell Crowe, Eva Marie Saint, Jennifer Connelly e William Hurt.

Storia d’Inverno racconta una romantica storia d’amore in cui i destini dei protagonisti s’incrociano, tra passato e presente, sullo sfondo della New York del 1916 e di quella dei giorni nostri. Tutto ha inizio quanto Peter Lake, ladro di professione, durante un tentativo di rapina in una villa, si imbatte nella bellissima Beverly Penn, figlia del ricco proprietario dell’abitazione. Per entrambi è un colpo di fulmine, ma Beverly è afflitta da una malattia incurabile e come se ciò non bastasse, a contrastare il loro amore c’è di mezzo anche un pericoloso gangster che ha un conto in sospeso con Peter ed è deciso a liberarsi di lui una volta per tutte.

Storia d’Inverno, il film

Ambientato a New York nell’arco di oltre un secolo, Storia d’Inverno è un film che parla di miracoli, destini incrociati e dell’antica battaglia tra bene e male. Partendo da temi consolidati, la pellicola si sviluppa su due livelli narrativi che dovrebbero incrociarsi in un legame indissolubile nel tempo. Ma è proprio in questo punto cardine della trama che la pellicola scritta da Goldsman presenta le sue debolezze. Il racconto anche se fluido, langue in alcuni tasselli chiave che servono alla storia per trasportare e coinvolgere lo spettatore. Fra tutti, quello che balza di più agli occhi è il legame fra i due periodi storici (praticamente assente) che non giustifica tutto l’impianto narrativo, rendendolo poco credibile i nostri occhi.

In seconda battuta, debole è anche la chiave di racconto scelta da Goldsman, che pone da subito l’accento sul conflitto fra i due personaggi  Peter Lake (Colin Farrell) e Perly Soames (Russell Crowe). Il loro scontro, anche se ben articolato, manca completamente di una motivazione umana. E’ probabile che il loro rapporto sia stato sacrificato a discapito invece della storia d’amore che diventa predominante. Nonostante questo però, per tutto il film ci si aspetta di scoprire la motivazione di questa diatriba che in questo caso rimane una pura e semplice metafora facilona dello scontro tra bene e male, banalizzando tutto il contesto nel quale si svolge la vicenda.

Dal punto di vista scenografico Storia d’Inverno regge e sono di ottima fattura alcune sequenze che coinvolgono zone storiche della New York dei primi del ‘900, ad esempio le scene sul ponte Brooklyn. Non perfetta è invece la fotografia che in alcuni punti si mostra ben curata e calibrata, mentre in altri appare trascurata e scialba. Stessa ambivalenza è assunta dagli effetti digitali, che in alcuni punti regalano delle vedute mozzafiato della città di NewYork, mentre in altri lasciano a desiderare, facendo risaltare agli occhi il comune denominatore di questa pellicola: la poca cura nei dettagli. Nota positiva del film è il cast con l’attore Colin Farrell credibile nei panni di Peter Lake e la bella Jessica Brown Findlay (Downton Abbey) in quelli dell’amata Beverly. Ma la vera sorpresa sono i co-protagonisti, con un notevole Russell Crowe nei panni del cattivo, e due comprimari eccellenti: l’intramontabile bellezza e bravura di Jennifer Connelly e la fierezza e la fisicità di William Hurt.

Joseph Gordon-Levitt e Seth Rogen insieme per una commedia

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Joseph Gordon-Levitt e Seth Rogen insieme per una commedia

Ancora senza nome il progetto che vedrà coinvolti Seth Rogen e Joseph Gordon-Levitt in una commedia di natale mentre è già noto chi sarà il regista; si tratta di Jonathan Levine (Warm Bodies) che ha già diretto i due attori nell’ottimo 50/50. Levine ha già ultimato la sceneggiatura che racconta la storia di tre amici d’infanzia che si ricongiungono a New York per la vigilia di Natale.

Il film dovrebbe uscire per la vigilia di Natale prodotto dallo stesso Rogen, dalla Point Foto di Evan Goldberg e da Sony.

Fonte: The Wrap

Ben Kingsley parla del corto Marvel All Hail the King e del Mandarino

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ben-kingsleyDurante un’intervista all’ Huffington Post, Sir Ben Kingsley ha parlato del corto Marvel All Hail The King e di Trevor Slattery, suo personaggio nel recente Iron Man 3.
Ora che il film è uscito, Kinglsey è finalmente libero di poter parlare del suo personaggio, senza timore di aver svelato segreti o dettagli importanti:

” Non ero preoccupato della reazione dei fan, prima di girare così tanti film era molto impegnato con il teatro e ho avuto il privilegio di poter interpretare un sacco di ruoli shakespeariani che la maggior parte delle persone conosceva e in particolare si sa che verso Shakespeare ci sono dei preconcetti, quindi in Iron Man doveva essere il mio Mandarino , il mio Trevor, senza timori”

Continuando a parlare del giudizio dei fan Kinglsey afferma:

” Non cerco mai di essere troppo coinvolto dai giudizi. Quando recito, mi esprimo in quel modo, dipingo il mio ritratto e poi una volta finito poso i miei pennelli e mi allontano, ma alla fine mi è stato detto che veramente pochi fan non erano d’accordo su questa interpretazione.”

All’attore viene poi chiesto se l’ultima volta di Trevor sullo schermo è stata proprio durante questo corto:

“Sinceramente non lo so, so che ci sono molti fan che vorrebbero vedere come va a finire questo corto in un film.
Il personaggio è molto amato nonostante sia pazzo! In questo momento potrebbe essere disteso in una pozza di sangue e birra”

Fonte: CBM

Film in Tv: Ricatto d’amore con Sandra Bullock

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Film in Tv: Ricatto d’amore con Sandra Bullock

Ricatto d'amoreSerata all’insegna del romanticismo invece quella in programmazione su Rai 1. Infatti il film che vi segnaliamo è Ricatto d’amore con Sandra Bullock e  Ryan Reynolds che andrà in onda in prima serata alle 21:10.

Ricatto d’amore (The Proposal) è una commedia romantica del 2009 diretta da Anne Fletcher ed interpretata da Sandra Bullock e Ryan Reynolds. Il film ha debuttato nelle sale statunitensi il 12 giugno 2009, mentre in Italia è uscito nelle sale cinematografiche il 3 settembre 2009. Nomination ai Golden Globe 2010 per la Miglior attrice in un film commedia o musicale a Sandra Bullock.

Trama: A New York le aspirazioni di un ragazzo che sogna un futuro nell’editoria, magari anche da scrittore, si infrangono contro le infinite vessazioni del suo capo, la classica donna tutto lavoro e niente divertimento. Il giorno in cui però il capo rischia di essere deportato nel natio Canada per problemi di visto si presenta l’occasione per un matrimonio di interesse, operazione di certo rischiosa ma potenzialmente foriera della sospirata promozione. L’unico problema sarà tenere in piedi la rappresentazione senza che nessuno, nemmeno l’immigrazione, se ne accorga.

Nel suo giorno di apertura, il film ha incassato $ 12,7 milioni in 3056 cinema. In seguito ha continuato a essere il numero uno per il weekend con 33,6 milioni di dollari, battendo le altre nuove release del weekend. Ricatto d’amore inoltre ha guadagnato $ 10 milioni da 10 mercati esteri, con un n ° 1 in Australia ($ 3,3 milioni) e Russia ($ 2,8 milioni). In Sudafrica, il film ha debuttato al numero 2, perdendo contro la nuova release L’Era Glaciale 3: L’Alba dei Dinosauri, ma in tre settimane il film è riuscito a portarsi a casa un totale di 1.299,853 000 dollari. Il film ha incassato 317.375.031 $ in tutto il mondo che lo rende uno dei più grandi successi al botteghino nella carriera di Sandra Bullock.

Film in Tv: Thor con Chris Hemsworth

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Film in Tv: Thor con Chris Hemsworth

thor-3Serata all’insegna del Cinecomics quella in programmazione questa sera su Italia 1. Infatti il film che vi segnaliamo oggi è Thor di Kenneth Branagh che andrà in onda in prima serata alle ore 21:10. Nel cast del film Chris Hemsworth, Natalie Portman, Anthony Hopkins e Tom Hiddleston.

Thor è un film del 2011 diretto da Kenneth Branagh, basato su Thor, personaggio della Marvel Comics (e a sua volta ispirato dall’omonimo dio della mitologia norrena). La scena dopo i titoli di coda della pellicola è stata diretta da Joss Whedon ed è l’anteprima del successivo film dei Marvel Studios, The Avengers dove per la prima volta in un film vengono raggruppati in un team diversi supereroi Marvel per debellare una minaccia che uno solo di essi non sarebbe in grado di affrontare. Il film, distribuito in 3D, esce negli Stati Uniti il 6 maggio 2011, mentre in Italia era già uscito il 27 aprile 2011.

Curiosità Cameo:

Nel film sono presenti dei cameo:

  • Stan Lee, co-creatore del personaggio, interpreta il guidatore del camioncino che tenta di estrarre Mjolnir dal cratere usando delle catene.
  • J. Michael Straczynski, famoso sceneggiatore del fumetto e autore della storia del film, interpreta il camionista che per primo trova e tenta di estrarre Mjolnir dal cratere.
  • Walt Simonson, storico autore del fumetto, fa una brevissima apparizione accanto a Lady Sif in una delle sequenze finali.
  • Adriana Barraza interpreta il piccolo ruolo di Isabel Alvarez, padrona della locanda in cui Thor, Jane, Erik e Darcy si recano a bere e mangiare.

Nel aprile 2011 il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige annunciò che dopo il film sui vendicatori (The Avengers del 2012) Thor avrebbe intrapreso “una nuova avventura”. I primi ad essere confermati furono Hemsworth e Hiddleston, che avrebbero ripreso i loro ruoli di Thor e Loki, e in seguito quasi la totalità del cast del primo film. In occasione del Comic-con di San Diego del 2012, la Marvel ha annunciato i titoli dei sequel che comporranno la seconda fase che si concluderà con The Avengers 2: quello scelto per il secondo capitolo di Thor è Thor: The Dark World uscito nelle sale l’8 novembre 2013. La fase di produzione e riprese sono iniziate il 10 settembre 2012 in Bourne Wood, Surrey

Transcendence: nuovo poster del film con Johnny Depp

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Mentre è atteso il nuovo trailer (in uscita stasera), Warner Bros rilascia un nuovo poster per Transcendence, primo film da regista di Wally Pfister, premio Oscar per la fotografia di Inception e storico direttore della fotografia di Christopher Nolan, che ha dovuto così rinunciare al suo collaboratore di lunga data per le riprese di Interstellar.

transendence

Transcendence, di cui Nolan è produttore, annovera nel cast anche Paul Bettany,  Morgan FreemanKate Mara e Cillian Murphy. La trama di questo sci-fi ruota attorno ad un gruppo di tre scienziati (Will, Evelyn e Max) che inventeranno un codice per il funzionamento del primo computer al mondo dotato di intelligenza artificiale. Quando il team viene colpito da una banda di terroristi, Will (Depp) perde la vita. Evelyn (Hall), sua moglie, riesce però a far rivivere la sua coscienza attraverso il computer da loro progettato. Il nuovo Will sarà lo stesso uomo di prima o si tratta di un clone malvagio che sta progettando la fine del mondo? L’uscita di Transcendence nei cinema americani è prevista per il 18 aprile 2014.

 

Terminator Genesis due attori in corsa per interpretare Kyle Reese

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Terminator SalvationAlan Taylor e la produzione di Terminator Genesis hanno deciso chi saranno i due attori che si contenderanno il ruolo di Kyle Reese, si tratta di Jai Courtney (Jack Reacher,  I,Frankenstein) e Boyd Holbrook ( Milk, The Host).

La produzione commenta così il lavoro che li aspetta: “E’ un grande lavoro, abbiamo in mente due film che decreteranno la fine della battaglia di Skynet, dopo che i due film di James Cameron hanno iniziato tutto questo”.

Nel cast del film è già stata confermata Emilia Clarke (Game of Thrones) nei panni di Sarah Connor, altro personaggio che nel corso degli anni ha avuto altre incarnazioni cinematografiche e televisive: da Linda Hamilton in Terminator, Terminator 2 e Terminator Salvation e (ironia della sorte) da Lena Headey, compagna di set di Emilia in Game of Thrones, nella serie tv Terminator: The Sarah Connor Chronicles. Per quanto riguarda invece John Connor, sarà interpretato da Jason Clarke che a sua volta prenderà il posto di altri predecessori, tra cui l’illustre Christian Bale in Terminator Salvation.

Fonte: CBM

Guardians of the Galaxy: trailer in arrivo

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guardians of the galaxyArriverà molto presto e sarà un primo lungo trailer quelli di Guardians of the Galaxy. Infatti, secondo quanto apprendiamo da CS.net il contributo sul film della Marvel Studios in arrivo durerà 2:23 minuti, un full trailer completo. Al momento non c’è una data certa di rilasci ma certamente sarà imminente.

Il film, diretto da James Gunn, è previsto per le sale il 1 agosto 2014.

I Guardiani della Galassia è atteso negli USA il 1 Agosto del 2014 in 3D. Tutte le news sul film nella nostra scheda: Guardians of the GalaxyNel cast del film ci sono  , Benicio Del Toro e Vin Diesel.

Il film è attualmente in pre produzione nel Regno Unito e dovrebbe arrivare al cinema il primo agosto 2014. I Guardiani della Galassia (Guardians of the Galaxy) sono un gruppo di personaggi dei fumetti Marvel Comics, creato da Arnold Drake (testi) e Gene Colan (disegni). La prima apparizione avviene in Marvel Super-Heroes (seconda serie) n. 18 (gennaio 1969).

Tutte le foto del film:

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Morto Gabriel Axel, regista de Il Pranzo di Babette

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Gabriel Axel, regista del capolavoro del cinema danese e mondiale Il Pranzo di Babette, che valse al Paese un Oscar per il miglior film straniero, è morto all’età di 95 anni.

Karin Moerch, figlia del defunto regista, ha rilasciato una dichiarazione ufficiale in cui dice che il padre è morto domenica scorsa, senza però specificare dove è avvenuto il decesso e quali siano state le cause della morte. Axel ha diviso la sua vita tra la Francia e la Danimarca, dove ha diretto diversi film e serie tv. Qualche volta ha anche partecipato come attore ad alcuni progetti cinematografici.

Il Pranzo di Babette Morto Gabriel AxelIl regista deve la sua fama internazionale al film Il Pranzo di Babette, del 1987, basato sull’omonimo romanzo della scrittrice danese Karen Blixen. Il film, con protagonista l’attrice francese Stephane Audran, vinse il premio Oscar per il miglior film straniero.

Axel aveva perso la moglie nel 1996, ha lasciato quattro figli e un nipote.

Fonte: Variety

Captain America The Winter Soldier: preview di 5 minuti!

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Captain America The Winter Soldier: preview di 5 minuti!

Dopo varie vicissitudini è nuovamente online pronta per essere vista la preview di cinque minuti di Captain America The Winter Soldier, pellicola che segnerà il ritorno di  nei panni di Steve Rogers e  Scarlett Johansson in quelli di Vedova Nera.

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Tutte le altre nuove foto ufficiali del film:

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Captain America The Winter SoldierCaptain America The Winter Soldier comprende nel cast già attori del calibro di Frank GrilloScarlett JohanssonEmily VanCamp e Toby Jones. Anthony Joe Russo dirigeranno la pellicola, la cui uscita statunitense è fissata per  il 4 Aprile 2014. Le riprese sono iniziate a Cleveland.

Leggi anche: Captain America The Winter Soldier: “Miglior film Marvel” per Brubaker

La storia si legerà alla fine di The Avengers, continuando a seguire il Captain America impegnato con Nick Fury e la S.H.I.E.L.D e alle prese con la modernità. Al momento l’uscita del film è prevista per il 4 aprile del 2014. Vi ricordiamo che tutte le news sul film sono reperibili nel nostro speciale: Captain America: il soldato d’inverno. Tutte le info utili nella nostra scheda: Captain America The Winter Soldier.

Fonte: Everyeye.it

Monuments Men: George Clooney e il cast a Milano presentano il film

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E’ stato presentato oggi a Milano da George Clooney, Matt Damon, Bill Murray, Jean Dujardin Bob Balaban e John Goodman il nuovo film The Monuments Men di George Clooney. Presenti anche lo sceneggiatore Grant Heslov e lo scrittore del libro Robert Edsel

Ecco il nostro resoconto completo della conferenza:

Che importanza ha avuto il bombardamento dell’abbazia di Montecassino per la costituzione dei Monuments Men?

Grant Heslov: è stato sicuramente uno dei momenti che hanno contribuito alla formazione di questa compagnia, che hanno smosso il nostro governo a intervenire e nel film vedrete scene di quei momenti e di come fu devastante quell’evento.

La storia di Monuments Men è per noi europei abbastanza sconosciuta; è stato così anche per voi? E come siete venuti a conoscenza della storia del vostro personaggio?

Leggi anche: The Monuments Men: George Clooney e Matt Damon a Milano visita al Museo Foto

Dujardin:
No non conoscevo la storia dei monuments men ma sapevo che Hitler era un pittore frustrato e voleva aprire un museo d’arte. Per quanto riguarda il mio personaggio, è un mercante francese, che non era presente nel gruppo in realtà, e decide  di accettare l’offerta per entrare a far parte dei monuments men e alla fine risulta molto onorato.

Goodman:
Non conoscevo la storia dei Monuments men finchè non ho letto la sceneggiatura. Il mio personaggio era uno scultore nato nella mia città e ciò che conoscevo di lui era solo una sua scultura.

Murray:
Nemmeno io conoscevo la storia finchè George non me l’ha raccontata e sono rimasto impressionato una volta che mi sono informato di quante opere furono rubate e parliamo di cifre enormi, considerate poi che oltre a quelle distrutte ci sono alcune che non sono ancora state trovate.

Clooney:
Non sapevo molto nemmeno io, avevo solo visto un documentario intitolato The Rape of Europe, poi un giorno Grant è venuto da me e mi ha fatto leggere questo libro( monuments men) e abbiamo pensato che potesse essere una film divertente e interessante da girare. Inoltre è stata anche un’opportunità per rendere omaggio a quelle persone che hanno fatto tanto ma tutto sottotraccia.

Damon:
il mio personaggio invece è bassato su uomo realmente esistito che ha voluto salvare più opere d’arte possibili. E’ un uomo che ha vissuto di arte e sa veramente che significato ha l’arte per la nostra vita. E’ stato un’onore poterlo interpretare.

Balaban:
Non conoscevo la storia dei monuments e non sapevo degli intenti di Hitler e dell’ordine di nerone per bruciare tutte le opere. Il mio personaggio invece è un impresario che si intende molto di arte e ha deciso di prendere parte a tutto ciò nonostante non sia mai stato in guerra

Leonidas:
Lo script è stata una sorpresa anche per me, ma io rispetto agli altri potevo basarmi su una fonte reale che è Harry Ettlinger. Ho ricevuto alcune lettere da Harry che mi hanno aiutato nella recitazione del personaggio. Harry mi ha raccontato molte cose che ha vissuto e questo ha decisamente cambiato tutta la mia percezione, quando ti basi su un contatto reale tutto cambia.

(Per Bill Murray) siamo abituati ormai a vederla in ruoli particolari come nei film di Wes Anderson  quindi volevo sapere come ha preparato questo personaggio, che ha alcune sfumature comiche ma è anche abbastanza classico?

Murray: non è arrivata la traduzione quindi provo a indovinare la domanda. Andare a cena con Wes è piacevole ma con George è ancora meglio nonostante non mangi molto ma beve molto di più di Wes. Wes Anderson mangia continuamente, ama mangiare, mangia e beve anche durante le riprese perché sta facendo della fottuta arte. Con Wes mangi talmente tanto che potresti morire mentre giri le scene. Con George invece è diverso ma ugualmente divertente, ma si mangia e si beve solo alla fine perché non sta facendo un film artistico ma un film sull’arte. Tutto chiaro?

Si avverte una leggerezza nei dialoghi che ricorda Robert Altman e il suo Mash, volevo sapere da lei(Clooney) coma ha lavorato sulla sceneggiatura e dietro la macchina da presa per rendere tutto più umoristico?

Clooney:
Quando ho lavorato con Wes Anderson non ho trovato che mangiasse così tanto! Comunque sulla sceneggiatura ho lavorato con Grant e mentre abbiamo letto il libro abbiamo deciso che doveva entrare una parte di umorismo perché non volevamo girare un film cinico o fare una lezione di storia al pubblico.
non volevamo nemmeno fare un film di arte ma solo che indicasse il significato dell’arte e l’importanza di essa.
Credo che alla fine però basterebbe questo cast per venire a vedere il film.

Questo è un film basato su una storia vera, quali sono le emozioni nel fare un film su una storia vera e quanto spazio hai lasciato all’immaginazione?

Clooney: ho fatto un film sui giornalisti(Good Night and Good Luck) che prendeva spunti da una storia vera e quindi credo non sia un’esperienza totalmente nuova, e anche in quel film ho dovuto analizzare bene le fonti e tutto ciò che c’era a riguardo per non avere critiche sul fatto di avere riportato cose false e che potevano essere un appiglio per screditarci. Questo è un film che vuole riportare i fatti principali di quella missione, ma volevamo anche avere libertà di dialogo e poter inserire anche altre cose esterne al racconto come i flirt, e quindi abbiamo inserito la storia tra Cate e Matt. Ma tante cose che sembrano strane invece sono successe veramente!

(Per Dujardin) Come ti sei trovato in questa compagnia di americani e come si trova un attore francese nell’interpretare un francese a Hollywood, hai portato qualcosa della scuola europea?

Ho portato la passione,le canzoni, l’amore il buon umore. A parte gli scherzi sono loro che hanno dato molto a me così come è accaduto durante l’esperienza con Scorsese(è in The Wolf of Wall Street). Lavorare con George non è difficile, io sono arrivato con molta umiltà e mi sono adattato alla svelta, non è complicato lavorare con questo gruppo di attori.

Nelle Idi di Marzo hai diretto Philip Seymour Hoffman, volevo sapere un ricordo umano della persona?

Noi siamo una comunità e lui era una parte importante di questa comunità ,anche quando in un film non era protagonista riusciva ad essere comunque un personaggio centrale. Ha lasciato un vuoto enorme in questa comunità e tutti lo avvertiamo profondamente . 

Il cuore del film è la difesa della cultura, ma dalla pellicola sorge anche un interrogativo: conta di più la difesa della cultura o conta di più il sacrificio di una vita umana?
 
Damon: i Monuments Men hanno risposto a questa domanda mettendo in gioco la loro vita. Ma anche i cittadini italiani che vediamo in una scena del film che scavano per mettere in salvo il cenacolo sono un grande esempio di come tutti credano nell’arte e sono un ottimo esempio.

Balaban: sono personaggi che non avevano le caratteristiche per combattere ma hanno servito il paese con altre abilità. Quando salvi un’opera d’arte salvi un pezzo di cultura e i monuments men hanno salvato hanno salvato così tante opere per preservare la cultura.

(Per Clooney e Damon) cosa rappresenta questo progetto per voi,non solo artisticamente,ma anche come uomini?

Damon: per me è significato lavora con un regista con cui volevo lavorare e sono grato di essere parte di questo grande cast. E poi mi sento anche fortunato a raccontare una storia così significativa con un messaggio di tale importanza. Clooney:per me è uguale,pensavo che questa storia dovesse essere raccontata. Era una storia inedita nonostante hollywood ami fare film sulla seconda guerra mondiale.

(Per Murray) data la grande amicizia che c’è fra Clooney e Damon pensi ci siano stati favoritismi? Mentre per Damon, com’è stato lavorare con un amico come George?

Murray:
George ha fatto lavorare Matt con Cate che è bravissima e molto professionale e se confrontiamo Matt e Cate notiamo come lei sia brava mentre Matt è molto più scialbo. Non penso che George gli abbia fatto un favore e credo che molti di noi considerino George un buon amico molto più di Matt in questo momento. Ma adesso vogliamo lavorare per David O’Russell!

Damon: lavorare con un amico ti rende meno diplomatico e si risolvono i problemi più alla svelta, ci si scambiano appunti, consigli del tipo: “perché non sei bravo come questo attore?” “intendi te?” “esatto, ho consigli solo per te non per me”
 
Clooney: questa è una battuta che non funziona una volta scritta sui giornali e mi accorgerò di quanto sia stupida.

(Per Heslov) La storia di Monuments Men è molto attuale ancora,non sono stati trovati tutti i cimeli e a Washington c’è appena stata una conferenza in merito.
Sa dirci come si pongono i governi in merito e in particolare l’Italia ?

Interviene l’autore del libro Monuments Men, Robert Edsel

Penso che l’italia dovrebbe affrontare l’argomento delle esportazioni, ma anche trasparente sui tesori che ha nei suoi musei che magari appartengono ad altri, solo così si possono fare passi avanti. Persone prima di noi hanno rischiato la loro vita per salvare posti come il cenacolo e spero che il film avvicini le persone all’arte.

(Per Leonidas) Lei è l’unico che ha conosciuto il “suo personaggio”. Che tipo di rapporto si è instaurato tra di voi?

L’ho incontrato per la prima volta solo pochi giorni fa, ma grazie a una lettera che mi ha scritto ho preso contatti con lui e ho conosciuto la sua biografia, sono curioso di sapere come si sente vedendo la mia performance.

Clooney:  Dimitry interpretava Harry, e Harry lasciò la Germania a 13 anni perché era un ebreo in pericolo. E’ andato a New York, è finito nell’esercito per combattere per il suo nuovo paese. In Germania non aveva il permesso di vedere un quadro di Rembrandt, ma poi riuscì a farlo durante la guerra  e questo penso sia incredibile.

(Per Clooney) Nuove idee per progetti insieme ai suoi abituali collaboratori?

Clooney: No no, non lavorerò più con loro. Ho già lavorato con John nel 1988 in Roseanne, ho visto Dujardin vincere un oscar, con Damon ho fatto ben 6 film, Bob lo conosco da sempre e con Grant siamo amici da 31 anni. Magari lavorerò ancora con loro ma di sicuro non con Matt.

(Per Clooney) Oltre all’omaggio al passato c’è una riflessione sull’arte. Cosa ne pensa dell’incuria? E’ a conoscenza delle polemiche sui nostri Musei, sulla cultura non esaltata come dovrebbe..

Clooney: quando un paese ha problemi economici la prima cosa che fa sono i tagli alla cultura.  Ma dovrete combattere tanto, non abbiamo fatto nulla per salvare i musei a Baghdad, ed è stato un disastro. Hitler non voleva solo rubare le opere, lo voleva distruggere per cancellare la cultura legata alle persone che voleva colpire. Prima della tv e del cinema c’era la pittura ed è grazie ad essa che sappiamo come eravamo una volta.  Dobbiamo resistere e preservare le opere.

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The Two Faces of January Trailer con Kirsten Dunst e Viggo Mortensen

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The Two Faces of JanuaryArriva il primo atteso trailer del film The Two Faces of January che vede protagonisti  Viggo Mortensen, Kirsten Dunst e Oscar Isaac. La pellicola diretta da Amini e adattamento dell’omonimo romanzo di Patricia Highsmith. Il video arriva da Empire.

La trama del romanzo:

Un pomeriggio come tanti, tre esistenze si incrociano nel corridoio di un albergo greco. Quella di Chester, truffatore quarantenne americano, di sua moglie Colette, giovane, bella e inquieta e di Rydal, un ragazzo in fuga dai fantasmi del passato. In pochi minuti, quanto basta per nascondere il cadavere di un ispettore greco, le vite dei tre non sono più le stesse. Rydal, per noia e curiosità, si offre di aiutare Chester e Colette a nascondersi e fuggire, ma in un crescendo di seduzione e fascinazione, nessuno dei tre ha più sotto controllo le proprie emozioni e i propri istinti. E quando Chester si rende conto che la moglie sta per cedere al fascino del giovane amico, prepara una terribile vendetta nel labirinto del palazzo di Cnosso.

The Monuments Men: George Clooney e Matt Damon a Milano

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Arriva anche in Italia il tour promozionale di The Monuments Men, il nuovo film di George Clooney e dopo l’ospitata di ieri sera a Che tempo che fa ecco il cast del film in visita al Museo di Milano. Presenti George Clooney, Matt Damon, Bill Murray e  Jean Dujardin. In attesa del nostro resoconto della conferenza gustiamoci queste foto.  

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Monuments-Men-MilanoCon The Monuments Men, la sua ultima fatica nelle vesti di regista, sceneggiatore, produttore e attore, George Clooney non parteciperà alla stagione dei premi in corso a causa di tempistiche difficilmente conciliabili con le ultime fasi della post-produzione del film. Così l’uscita della pellicola è slittata al 2014, ma il trampolino di lancio sarà comunque prestigioso: The Monuments Men debutterà infatti alla 64^ edizione del Festival di Berlino per poi uscire in tutto il mondo.

Oggi possiamo ammirare il nuovo trailer internazionale del film che, oltre Clooney, vanta un cast stellare composto da Matt DamonCate BlanchettJohn Goodman, Jean DujardinHugh BonnevilleBill Murray e Bob Balaban.

Basato sul romanzo The Monuments Men: Allied Heroes, Nazi Thieves and the Greatest Treasure Hunt in History di Robert M. Edsel, il film racconta le vicende di un gruppo composto da direttori di museo ed esperti d’arte che viene incaricato dal governo statunitense di localizzare e recuperare una serie di opere d’arte rubate da Hitler nel corso della Seconda Guerra Mondiale.

La sceneggiatura del film è stata scritta da George Clooney e Grant Heslov.

The Monuments Men arriverà in Italia il 13 febbraio 2014.

 

Al via la IX edizione del Los Angeles Italia Film Fashion and Art Fest

Los Angeles Italia Film Fashion and Art FestPascal Vicedomini ha presentato oggi alla stampa presso l’Hotel de Russie di Roma quello che è forse il suo maggior orgoglio, come fondatore dell’Istituto Capri nel mondo (produttore dell’evento). Il Los Angeles Italia Film Fashion and Art Fest, infatti, assieme al Capri, Hollywood Film Festival e all’Ischia Global Fest, fa parte di quelle iniziative volte a creare, come afferma lo stesso Vicedomini, “un ponte culturale concreto tra l’Italia e gli Usa”. Il successo dell’iniziativa, che mira innanzitutto ad aprire strade commercialmente proficue per il nostro cinema nel mondo, dimostra, secondo il suo produttore, come per far ciò “bastano le idee, non ci vogliono grandi mezzi, ma grande serietà e affidabilità”. Ad affiancare Vicedomini in questo cammino, i compagni di sempre: eccellenze italiane come Franco Nero e Marina Cicogna – co-chair del Festival, mentre chairman è Joe Mantegna – che rappresentano “l’asso nella manica di questo progetto”.

La IX edizione del Los Angeles, Italia Fest, che si svolgerà a pochi giorni dalla notte degli Oscar, dal 23 febbraio al 1 marzo al TLC Chinese Theatre di Los Angeles, si caratterizza per l’omaggio al cinema di Paolo Sorrentino e Toni Servillo e offre un’ulteriore occasione per far apprezzare oltreoceano l’ultima fatica del regista, in corsa agli Oscar, La grande bellezza, proiettata nella serata d’apertura. Il regista e l’attore napoletano saranno omaggiati, poi, con una specifica rassegna, che ripropone tutti i film di Sorrentino. In mostra anche i costumi del film, creazioni della costumista Daniela Ciancio, che ammette: “è difficile restituire in una mostra il senso dei costumi, questi vivono sugli attori, è lì che hanno la loro poesia e la loro anima, ma cercheremo di ricostruire il sapore del film”. Ma già nella mattinata inaugurale, Sorrentino e Servillo saranno protagonisti: verrà proposta infatti l’edizione sorrentiniana di Sabato, domenica e lunedì, con Toni Servillo, all’interno di un’articolata rassegna, tributo al maestro Eduardo De Filippo a trent’anni dalla scomparsa.

Per quanto riguarda i premi assegnati dal Festival, ad oggi è certo che riceveranno l’Excellence Award per il cinema Valeria Golino (protagonista di Come il vento di Marco Simon Puccioni, presentato in special screening) e il regista italoamericano David O. Russell, la cui ultima fatica American Hustle ha ottenuto ben dieci candidature all’Oscar. Per la musica, invece, sarà premiato (e arriverà per la prima volta in California), un cantautore simbolo della musica leggera italiana: Francesco De Gregori, onorato anche con la proiezione del docu-film Finestre rotte di Stefano Pistolini e del web-movie Dress Rehearsal Backstage di Niccolò Bello.

Oltre a O. Russell, che dovrebbe portare con sé due star del cast del suo ultimo film, attese per alcuni incontri altre star di Hollywood, come Michael Fassbender e Paul Haggis.

In cartellone anche un omaggio al regista Roberto Faenza con una retrospettiva di cinque film e l’anteprima americana del suo ultimo Anita B. A proposito, Faenza dichiara: “Sono lieto di partecipare con Anita B., che da una parte mi sta dando molte amarezze, perché non è adeguatamente distribuito in sala, ma anche delle gioie, perché stiamo facendo dei record con le proiezioni nelle scuole, il film uscirà in estate negli Usa, oltre ad essere al Festival”; poi, riguardo all’Istituto Capri nel mondo: “E’ bello che un’associazione sia diventata quasi un’istituzione, visto che le nostre istituzioni latitano un po’”.

Ad arricchire la kermesse, alcuni nomi già presenti in passato, come Riccardo Scamarcio – tra i protagonisti di Una piccola impresa meridionale, in special screening al Festival – e Paolo Genovese, che porterà il suo Tutta colpa di Freud, ma anche nuove presenze, come il regista Francesco Patierno – a Los Angeles non solo con la sua ultima commedia, ma anche con un documentario sul film Stromboli di Roberto Rossellini.

Per quel che riguarda l’animazione ci saranno Enzo D’Alò  – col suo Pinocchio – e Marco Spagnoli col documentario Walt Disney e l’Italia: una storia d’amore.

Non mancano neppure i film di genere come Something Good di Luca Barbareschi, coproduzione italo-cinese. Barbareschi è soddisfatto dell’esito del suo lavoro che, dice, “non è stato molto apprezzato qui in Italia, ma mi sta dando buone soddisfazioni all’estero”. Da italiano, sottolinea, “ho l’orgoglio di pensare che non siamo secondi a nessuno e possiamo esportare un prodotto nostro, anche nel campo dei film di genere”. Questo però, dice senza mezzi termini, “può avvenire solo se c’è meritocrazia vera e non delle mafiettine da pastette politiche imbarazzanti, che hanno penalizzato in questi anni anche attori molto famosi, magari considerati inferiori perché avevano fatto prodotti di genere e non film d’autore. Lo dico perché vedo vedo star come Franco Nero, penso a Giuliano Gemma (che sarà ricordato con il documentario opera della figlia Vera ndr.) e penso che forse gli italiani non si rendono conto di cosa significano questi nomi nel mondo: sono dei brand”. In pochi se ne sono accorti, conclude, tra questi proprio Pascal Vicedomini e il suo Festival, che ha “colto un aspetto fondamentale, cioè saper coniugare cultura e turismo”.

L’evento, in partnership con Eni, gode del sostegno del MiBAC e del patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e dello Sviluppo Economico.

Cinema al MAXXI: Tyrannosaur il 12 Febbraio

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Cinema al MAXXI: Tyrannosaur il 12 Febbraio

TyrannosaurProsegue questa settimana “Cinema al MAXXI”, la rassegna organizzata da Fondazione Cinema per Roma e museo MAXXI, in collaborazione con Alice nella città, Istituto Luce Cinecittà e 100autori, che durerà fino al 5 aprile.Il programma, a cura di Mario Sesti, prevede mercoledì 12 febbraio alle 21 l’anteprima di Tyrannosaur di Paddy Considine.

A seguire sabato 15 febbraio due classici del cinema:

alle 17,30 La caduta degli dei di Luchino Visconti

alle 21 Il portiere di notte di Liliana Cavani.

Seguirà un incontro con il pubblico condotto da Mario Sesti che vedrà la partecipazione di Liliana Cavani e Marco Simon PuccioniInfo e biglietti www.romacinemafest.org www.fondazionemaxxi.it

Per consultare l’intero programma clicca qui.

Trama: Joseph è un vedovo disoccupato con problemi di alcolismo, afflitto da una forte rabbia che lo porta verso l’autodistruzione, che tocca il culmine quando in un impeto di rabbia uccide a calci un cane. Nel disperato tentativo di cambiare la sua vita e uscire da un passato che lo tormenta, Joseph incontra la gentile Hannah, una donna cristiana vittima di un marito violento. Ma proprio un oscuro segreto di Hannah rischia di far tornare Joseph alla sua vita precedente.

  • Sundance Film Festival 2011:
    • The World Cinema Award for Directing: Dramatic a Paddy Considine
    • The World Cinema Special Jury Prize for Breakout Performance a Peter Mullan
    • The World Cinema Special Jury Prize for Breakout Performance a Olivia Colman
  • British Independent Film Awards 2011:
    • Miglior film
    • Miglior attrice a Olivia Colman
    • Premio Douglas Hickox per miglior debutto registico a Paddy Considine
  • Satellite Awards 2011:
    • Premio speciale per il miglior esordio alla regia a Paddy Considine
  • Premi BAFTA 2012:
    • Miglior esordio britannico da regista, sceneggiatore o produttore a Paddy Considine (regista) e Diarmid Scrimshaw (produttore)

Mia Madre: il nuovo film di Nanni Moretti con John Turturro

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Sono iniziate il 27 gennaio le riprese del nuovo film di Nanni Moretti, Mia madre. Prodotto da Fandango, Sacher Film, Rai Cinema in co-produzione con la società francese Le Pacte e con Arte, su sceneggiatura di Nanni Moretti, Francesco Piccolo e Valia Santella, “Mia madre” è interpretato da Margherita Buy, John Turturro, Giulia Lazzarini,  Nanni Moretti e dalla giovane Beatrice Mancini.

Mia madre sarà distribuito in Italia da 01 Distribution, in Francia da Le Pacte e nel resto del mondo da Film Distribution.

Giovanni “Nanni” Moretti (Brunico, 19 agosto 1953) è un regista, attore, sceneggiatore e produttore cinematografico italiano. Le sue opere sono caratterizzate inizialmente da una visione, in chiave ironica e sarcastica, dei luoghi comuni e delle problematiche del mondo giovanile del tempo, per poi indirizzarsi verso una critica più sostanziale della società italiana e dei suoi costumi.

Anatomy Awards: il premio ai migliori nudi di cinema e tv

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Anatomy Awards: il premio ai migliori nudi di cinema e tv

LVA_PHOTO_HD_30.tifLa season awards culminerà durante la notte degli Oscar, ma intanto c’è ancora molta strada da fare e premi da assegnare. Trai molteplici premi dedicati al mondo del cinema e delle serie tv, ce n’è uno, giunto alla 15esima edizione, che ci ha lasciati un po’ sorpresi, ma che ha delle innegabili ragioni di esistere. Si tratta dell’Anatomy Awards, un premio che incorona i migliori corpi visti al cinema, ovviamente come mamma li ha fatti.

Il 25 febbraio prossimo saranno annunciati i vincitori in tutte le diverse categorie del premio (che comprendono Miglior Seno, Miglior Fondoschiena, Miglior Nudo Frontale e Miglior Film addirittura), intanto però sul sito di Mr. Skin, che organizza l’evento e promuove da 15 anni il premio, è possibile leggere, e vedere, la lista completa delle nominate….perchè, sì, qualora ve lo stesse chiedendo, è un premio che prevede solo categorie al femminile.

Tra gli illustri candidati per la categoria miglior film, c’è anche il bellissimo lavoro di Abdellatif Kechiche, La vita di Adele.

A QUESTO LINK trovate il sito ufficiale su cui potete esprimere le vostre preferenze.

Monuments Men: George Clooney a caccia di opere d’arte

Monuments Men: George Clooney a caccia di opere d’arte

Seconda Guerra Mondiale: mentre infuria in conflitto, un’unità speciale creata dal Governo americano riunendo esperti d’arte, s’impegna per salvare il patrimonio artistico dalla follia distruttrice di Hitler.

Il Monuments, Fine Arts, and Archives Program fu lanciato dal Governo americano ancora prima dell’entrata ufficiale degli Stati Uniti nel conflitto, allo scopo di proteggere e salvare un patrimonio culturale appartenente all’intera umanità dalla distruzione per mano nazista: la vicenda, poco nota, precedentemente raccontata dallo scrittore Robert Erdsel (il quale ha peraltro dedicato un altro suo lavoro al salvataggio delle opere d’arte in Italia nel corso dell’occupazione nazista), diventa ora un film, nelle sale italiane dal prossimo 13 febbraio, dopo la presentazione ufficiale fissata il 7 dello stesso mese, in occasione del Festival di Berlino.

Con Monuments Men George Clooney dirige un cast stellare, in quello che finora appare il suo progetto più ambizioso, del quale lui è autentico factotum, guidando il cast, dietro e davanti la macchina da presa, e curando soggetto e sceneggiatura, affiancato dal fido Grant Heslow. Una sorta di Salvate il soldato Ryan in salsa artistica in cui Clooney viene affiancato dal Matt Damon,  Bill Murray, John Goodman, Jean Dujardin,  Bob Balaban, Cate Blanchett.

Quest’ultima interpreta Rose Valland, storica dell’arte francese, una delle donne più decorate della storia francese, che si dedicò proprio alla ricerca delle opere trafugate dai nazisti oltralpe nel corso della guerra; fanno riferimento a personalità realmente vissute anche i personaggi di Clooney e Damon: il primo è George L. Stout, fondatore del primo laboratorio americano di studio della conservazione dei beni artistici; il secondo veste i panni di Jason Rorimer, già direttore del Metropolitan Museum.

Il film è stato completamente girato in Europa: dai Baselberg Studios di Potsdam, alla regione di Berlino e sul massiccio dell’Harz (in particolare nella cittadina di Osterwieck) in Germania, fino alla zona del Sussex;, passando per  l’Imperial War Museum di Duxford, nella contea di Cambridge. La colonna sonora è affidata ad Alexander Desplat, che con Clooney ha già collaborato in The Ides Of March.

A pochi giorni dalla consegna degli Oscar 2013, approda nelle sale un film che appare destinato a fare incetta di nomination per l’edizione dell’anno prossimo, e sebbene uscito abbastanza presto, uno dei film seriamente indiziati a lasciare la loro impronta sull’annata cinematografica appena cominciata.

Road to Oscar 2014: il miglior attore non protagonista

Pronti, ai blocchi di partenza e…via! La febbre per gli 86esimi Accademy Awards è già alle stelle e manca ancora qualche settimana alla tanto agognata data del 2 Marzo 2014, quando verranno decretati vincitori e vinti. Intanto, l’unica cosa che si può fare è scommetterci sopra: scegliete il vostro cavallo vincete, puntate alto e aspettate di conoscere il risultato! Nel frattempo, per farvi un’idea, possiamo dare uno sguardo al prestigioso elenco dei cinque candidati che compongono la categoria Migliore attore non protagonista.

miglior attore non protagonista Barkhad AbdiBarkhad Abdi: È l’outsider d’autore nel favoloso gruppo presentato nella notte più glam dell’anno, nonché il più giovane tra i cinque candidati; nato in Somalia il 10 Aprile 1985, ma naturalizzato americano (dopo essersi trasferito nel Minnesota a 14 anni), si è distinto quest’anno per il suo debutto sul grande schermo nei panni dell’inquietante pirata somalo Abduwali Muse nel film diretto da Paul Greengrass Captain Phillips, storia- vera- di un uomo (Tom Hanks), il capitano omonimo del titolo, vittima di un rapimento da parte dei pirati somali nel 2009.  Abdi fu scelto dalla direttrice casting Debbie DeLisi nel 2011, sbaragliando insieme ad altri tre colleghi somali la concorrenza di oltre settecento partecipanti, e addirittura venendo definiti dalla DeLisi stessa come “gli eletti, i prescelti”. Per la sua convincente interpretazione Abdi è stato candidato- sempre nella categoria miglior attore non protagonista agli Screen Actors Guild, ai Golden Globes, ai Bafta Award e, ovviamente, agli ultimi premi Oscar.

Migliore attore non protagonista michael fassbenderMichael Fassbender: Segni particolari: irlandese, intenso e magnetico, capace di incarnare, sul grande schermo, alcuni degli ultimi duri dall’animo fragile, personaggi prigionieri del loro machismo che non esitano, però, a mostrare le loro debolezze umane che emergono dal fondo degli occhi di ghiaccio del loro interprete. Michael Fassbender è stato protagonista, in questi ultimi anni, di una rapida ascesa costellata di successi commerciali (X-Men: First Class e il prossimo X-Men: Days of Future Past) ma soprattutto di critica (vedasi Hunger o il premiatissimo Shame, entrambi sotto l’egida di Steve McQueen); e per replicare il successo- e i fasti- delle sue più recenti performances Fassbender torna a collaborare con il suo mentore, il regista che lo ha lanciato ma che più di tutti lo ha messo alla prova con condizioni estreme spingendolo ad affrontare situazioni al limite: il ruolo dell’attivista irlandese Bobby Sand, che professò uno sciopero della fame che lo spinse fino alla morte o il malato di sesso Brandon sono solo due dei personaggi nei quali si è calato completamente, ai quali presto bisognerà aggiungere il ruolo dello schiavista Edwin Epps nel pluripremiato 12 Years a Slave (Dodici Anni Schiavo), grazie al quale ha ottenuto la sua prima candidatura al prestigioso Premio Oscar, dopo quella mancata di poco con Shame. Nel film di McQueen, Fassbender interpreta il ruolo di un villain dalle infinite sfaccettature, dotato di una contraddittoria ambiguità morale: razzista, schiavista, xenofobo ma innamorato- forse senza nemmeno rendersene conto- proprio di una schiava… Per questa ennesima incarnazione di un personaggio ambiguo, sfaccettato, contraddittorio che raggiunge dei picchi di sadismo inaudito, Fassbender è stato candidato per la seconda volta ai Golden Globes (stavolta però nella categoria Miglior Attore Non Protagonista), ai Bafta e, per la prima volta, appunto al prestigioso Accademy Award.

miglior attore non protagonista Jonah-HillJonah Hill: Non si può dire che Hill non sia un comico di razza… ma soprattutto di spessore: con il suo fisico massiccio è riuscito ad imporre la sua personalità dirompente nel mondo della comicità americana, passando però con estrema disinvoltura dal registro demenziale alla commedia d’autore. Anche sceneggiatore e produttore, è stato protagonista della scorsa estate cinematografica nell’assurdo e sopra le righe Facciamola finita, in cui recita con un gruppo scapestrato di amici famosi: James Franco, Seth Rogen, Jay Baruchel e tanti altri, e in cui è protagonista di una delle scene di esorcismo migliori che la storia del cinema ricordi. Ma grazie a grandi registi, negli ultimi anni ha dimostrato grandi doti interpretative. E’ il caso di Bennett Miller, mente creativa dietro il sofisticato Moneyball (L’Arte di Vincere) con Brad Pitt, e ultimo Martin Scorsese che lo ha voluto come spalla del suo pupillo Leonardo DiCaprio nell’eccessivo, dirompente, sfrenato biopic su Jordan Belfort, il “piccolo Cesare” della finanza, nel suo The Woolf of Wall Street. Così Jonah Hill si ritrova, quasi involontariamente, alla sua seconda candidatura agli Accademy (dopo quella per Moneyball), sempre nella categoria Miglior attore non protagonista: una candidatura a sorpresa, visto che era stato escluso dalla rosa dei candidati agli ultimi Golden Globes.

Migliore attore non protagonista bradley cooperBradley Cooper: Gli occhi enormi e limpidi hanno segnato, in modo indelebile, ogni ruolo in cui si è calato fino ad oggi: da quelli comedy che mettevano in risalto la sua faccia da schiaffi (vedasi la trilogia di The Hangover- Una Notte da Leoni o il debole reboot della serie tv A-Team) a quelli più sfaccettati, ambigui, protagonisti di thriller adrenalinici (Limitless dove per la prima volta divide la scena con Robert DeNiro o The Words) o di commedie più complesse, esistenziali e meno ridanciane: nell’iter performativo di Bradley Cooper è stato importante, e decisivo, l’incontro col regista David O. Russell che gli ha regalato due preziose interpretazioni, una nella pluripremiatan commedia The Silver Linings Playbook (meglio nota in Italia come Il Lato Positivo), dove Cooper ha già ricevuto la sua prima nomination ai prestigiosi Accademy Awards come miglior attore protagonista, calandosi nei panni di Pat, ragazzo bipolare appena uscito da una clinica psichiatrica che, con difficoltà, prova a ricostruire il suo mondo cercando di vedere sempre il lato positivo dietro le nuvole; e quest’anno la fortunatissima commedia American Hustle, storia di truffe, imbrogli e menzogne che regala al pubblico un Bradley Cooper inedito- e non solo per via della capigliatura arricciata dai bigodini- quanto per la sua interpretazione dell’ambizioso agente dell’FBI Richie DiMaso, look estroso anni ’70 e appeal da macho retrò. Per questo ruolo Cooper ha ricevuto una nomination ai Golden Globes, una ai Bafta e infine, nuovamente, una agli Accademy Awards sempre nella stessa categoria Miglior attore non protagonista.

Migliore attore non protagonista jared letoJared Leto: Ultimo, ma non ultimo, lo straordinario vincitore dei Golden Globes 2014: Jared Leto, un talento sfaccettato come un caleidoscopio dalle mille facce. Non solo cantante e autore dei testi del proprio gruppo, i 30 Seconds to Mars; ma anche attore, regista, pittore e chissà cos’altro ci riserverà in futuro questo promettente ragazzo della Louisiana sempre pronto a mettersi in gioco e a sfidare i propri limiti psichici e fisici. Ha interpretato nell’arco della sua carriera- all’insegna del cinema d’autore- tossici (Requiem for a Dream), psicopatici (Chapter 27), uomini dalle mille vite parallele (Mr. Nobody), uomini malmenati fino ad essere sfigurati o peggio ancora uccisi (American Psycho e Fight Club), fino ad oggi quando, sotto l’egida di Jean-Marc Vallèe, ci regala una prodigiosa interpretazione del crossdresser sieropositivo Rayon che sfiora i limiti stessi del termine “interpretazione”: Leto si cala nei panni en travesti  in modo perfetto e metodico; per mesi ha vissuto come una donna, si è sentito una donna, ha pensato come una donna… si è sottoposto ad estenuanti cere complete, ha indossato abiti femminili ed è dimagrito circa 20 kg per calarsi al meglio nel ruolo. Il risultato? Un’interpretazione da brividi e la vittoria di un Golden Globe, nonché la certezza di essere uno dei favoriti per la corsa al premio Oscar.

Chi vincerà questa corsa al premio più prestigioso di Hollywood? Il golden boy dal sorriso accattivante e gli occhi limpidi? Il talentuoso e intemperante “duro” dall’anima fragile?  L’outsider d’autore? Il comico di razza (ma soprattutto spessore…) o lo strabiliante ed eclettico trasformista? Se intanto volete farvi un’idea basta qualche numero fornito dal centro scommesse SNAI: Leto è quotato 1,15 ed è il favorito, seguito da Fassbender (7,00), Jonah Hill (20), Barkhad Abdi (25) e infine, a chiudere, Cooper con 33.

Votate, scegliete il vostro preferito, scommettete e sperate gente… ai posteri l’ardua sentenza!

Box Office USA del 10 Febbraio 2014

Box Office USA del 10 Febbraio 2014

the-lego-movieL’infanzia è cosa importante. I ricordi di quel periodo ancora di più, è facile quindi immaginare i genitori di oggi, bambini negli anni ’80, che hanno accompagnato i loro pargoli ad affollare le sale statunitensi per vedere The Lego movie, che troneggia in testa al box office questa settimana. Il film ha incassato 69 milioni di dollari. L’altra attesa nuova uscita di questa settimana, il terzo film con la regia di George Clooney che narra la storia dei soldati americani che salvarono molte opere d’arte dalle grinfie dei nazisti, Monuments men, ha invece incassato 22 milioni. Il terzo posto è occupato dal film che aveva dominato la classifica le scorse tre settimane: Ride along, con un incasso di 9 milioni di dollari per un totale di 105, raccolto in un mese di classifica. Segue in quarta posizione Frozen, che incassa quasi 7 milioni di dollari, per un totale di 368. Il quinto posto è occupato dalla commedia con Zac Efron That awkward moment, che incassa 5 milioni di dollari questa settimana per un totale di quasi 17, mentre in sesta posizione si attesta Lone survivor, in lenta discesa, con un incasso settimanale di 5 milioni di dollari per un totale di 112. Il settimo posto lo occupa una high school comedy che ancora attinge o cerca di farlo al successo dei vampiri sul grande e piccolo schermo: Vampire Academy incassa 4 milioni di dollari. In ottava posizione troviamo, in discesa rapida, The nut job, che incassa quasi 4 milioni di dollari questa settimana per un totale di 55, e in nona troviamo Jack Ryan: Shadow recruit, che questa settimana ha incassato 3 milioni di dollari portando il suo totale a 44. Chiude la classifica dei dieci film più visti al box office americano Labor day, commedia amara firmata Jason Reitman, con un incasso di 3 milioni di dollari per un totale di 10.

La prossima settimana si aspettano le uscite de: il remake di RoboCop, che alcuni aspettano con ansia, mentre altri, come spesso accade, temono e la commedia About last night.

Batman vs Superman: Zack Snyder parla di Ben Affleck e del film

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Intervistato dalla rivista francese Popcorn Magazine, il regista Zack Snyder ha parlato di Batman vs Superman. Nonostante l’intervista sia stata realizzata per promuovere 300: L’alba di un impero (di cui Snyder è produttore e sceneggiatore), la conversazione si è spostata inevitabilmente sull’attesissimo sequel de L’uomo d’acciaio. Snyder ha parlato di Ben Affleck e del perché sia stato scelto proprio lui per interpretare il ruolo di Batman. Il regista ha spiegato che l’attore era perfettamente in grado di rappresentare la duplice natura di Bruce Wayne, personaggio in grado di trasformarsi dal giorno alla notte in due personalità completamente differenti.

Ben si contrappone in maniera davvero interessante al personaggio di Henry Cavill (Superman) – ha dichiarato Snyder – Ben ha l’esperienza necessaria per poter dare vita al ritratto di un uomo più anziano e più esperto di quello interpretato da Henry. Allo stesso tempo, però, conserva quel fascino che contraddistingue Bruce Wayne quando non è intento a salvare il mondo dal crimine“.

Sempre nel corso dell’intervista, il regista ha precisato che Batman vs Superman sarà influenzato da The Dark Knight Returns di Frank Miller, ma che non sarà un adattamento diretto del fumetto.

Fonte: ComicBookMovie

Box Office ITA del 10 febbraio 2014

Box Office ITA del 10 febbraio 2014

Belle e Sebastien conquista a sorpresa il box office al suo secondo weekend, seguito da The Wolf of Wall Street e Tutta colpa di Freud. La media migliore della top10 è dei Coen.

Magic Mike 2: Channing Tatum al lavoro sullo script

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Magic Mike 2: Channing Tatum al lavoro sullo script

E’ lo stesso Channing Tatum ad annunciare, attraverso il suo profilo Twitter, di aver cominciato a lavorare alla sceneggiatura del seguito di Magic Mike, film di Steven Soderbergh che lo ha visto protagonista nel 2012. Tatum ha pubblicato una foto (che vi mostriamo di seguito) accompagnata dal seguente tweet: “Cosa c’è di meglio che iniziare a scrivere Magic Mike 2 con il mio vecchio amico Dallas?”.

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Il primo Magic Mike era basato sulla storia vera dello stesso Channing Tatum; questo secondo capitolo, invece, racconterà una storia completamente diversa. Il sequel non sarà diretto da Soderbergh, ma probabilmente dal suo storico assistente Gregory Jacobs (anche se inizialmente si era parlato proprio di Tatum come possibile regista). Alla sceneggiatura del film dovrebbe collaborare anche Reid Carolin, che si era già occupato dello script del primo film.

Vi terremo aggiornati su ulteriori sviluppi…

Di seguito la nostra gallery di Magic Mike:

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Fonte: Screenweek

The Lego Movie: nuovi spot tv e nuovo poster

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The Lego Movie: nuovi spot tv e nuovo poster

In occasione dell’uscita del film in Gran Bretagna, sono stati diffusi tre nuovi spot tv di The Lego Movie, molto particolari in quanto, ironicamente, realizzati con i Lego. Insieme agli spot (che trovate di seguito in un unico video), vi prestiamo anche un nuovo bellissimo poster realizzato da Mondo.

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La storia originale del film in animazione computerizzata 3D segue la storia di Emmet, un ordinario omino lego che è per errore identificata come la persona più straordinaria del mondo e quindi come la chiave per salvare il mondo. Così viene trascinato da una stranissimo gruppo di persone in un’avventura epica per fermare un malvagio tiranno. Ovviamente Emmet è incredibilmente impreparato ad affrontare questa grande avventura!

Nel cast vocale del film troviamo Chris Pratt che sarà il protagonista Emmet, Will Ferrell sarà un primo avversario President Business, Liam Neeson sarà invece il prepotente scagnozzo del presidente, Morgan Freeman sarà Vitruvius, un vecchio mistico, Elizabeth Banks sarà Lucy, love interest di Emmet che scambierà per il salvatore del mondo, Will Arnett sarà Batman (!) una figurina Lego con la quale Lucy ha avuto una storia, Nick Offerman sarà un personaggio ossessionato dalla vendetta contro President Business, mentre Alison Brie sarà un dolce e amabile membro del gruppo con poteri segreti.

A dirigere il film ci sono Phil Lord & Christopher Miller (21 Jump Street e Piovono Polpette) che hanno scritto anche la sceneggiatura da una storia di Dan Hageman & Kevin Hageman che si sono basati sui famosi mattoncini. Nella storia sono state coinvolte alcune delle figurine lego più popolari in modo tale da invogliare tutti coloro che hanno giocato con i Lego ad andare a vedere il film al cinema in un 3D che pare sia davvero unico.

Il film uscirà in Italia il 20 Febbraio

Fonte: Badtaste / Firstshowing

Buon Compleanno Chloë Grace Moretz

Buon Compleanno Chloë Grace Moretz

Ha appena 17 anni, Chloë Grace Moretz, quindi a casa sua (negli Stati Uniti) non può ancora bere, né votare, ma recita da dieci anni ormai e, col curriculum che si ritrova, è promossa maggiorenne già da un po’. Date un’occhiata ai titoli della sua filmografia e capirete perché.

Dopo qualche apparizione televisiva e un primo lavoro cinematografico, nel 2005 la ragazzina si fa notare in Amityville Horror, remake dell’omonima pellicola del ‘79, in cui è la figlia di una sfortunata famiglia alle prese con una casa a dir poco infestata. Ma è solo l’inizio: in una manciata di anni la piccola Chloë colleziona pellicole che si chiamano Zombies – La vendetta degli innocenti, Kick-Ass, Blood Story, Le paludi della morte, Dark Shadows, per finire col più recente, Carrie – Lo sguardo di Satana, altro remake dal sapore ‘Seventies’ in cui, manco a dirlo, è lei quella con l’occhio diabolico. La domanda sorge spontanea: come fai a chiedere a una dodicenne di fare Hit Girl (= una che mena di brutto ed è pure sboccatella) in un film tratto, sì, da un fumetto  ma comunque violento (Kick-Ass, 2010)? E, per di più, prima delle riprese la fai pure allenare per tre mesi con la squadra di Jackie Chan (così poi sul set è in grado di farle lei quasi tutte le acrobazie richieste)? Bisognerebbe domandarlo al regista, Matthew Vaughn, o forse ai signori Moretz, che per primi hanno avviato la figlioletta alla carriera, provino dopo provino.

Fatto sta che, nonostante le obiezioni diffuse, alla signorina Kick-Ass è piaciuto assai, e infatti torna nel sequel del 2013 con l’inconfondibile parrucca colorata & la tutina striminzita della supereroina accanto a Aron Johnson. Nel frattempo, però, Chloë è stata anche la vampira Abby di Blood Story (altro remake: l’originale è lo svedese Lasciami entrare), la Little Anne che viene rapita ne Le paludi della morte, e una parente molto lontana e molto ribelle del non-morto Johnny Depp in Dark Shadows. Con questa galleria di personaggi allegri & spensierati, è una fortuna che Miss Moretz (almeno per ora) non abbia sviluppato disturbi della personalità, o una di quelle patologie da enfant-prodige-col-lato-oscuro che in passato hanno rovinato tante sue colleghe. A questo punto può quasi dirsi salva, no? Magari il merito va anche a Scorsese, che ha alleggerito un po’ i toni affidandole il ruolo di Isabelle in Hugo Cabret: certo, si tratta sempre una tipetta eccentrica, figlioccia niente meno che di Georges Méliès, ma almeno qui Chloë non deve pestare nessuno, né succhiargli via la linfa vitale. Comunque, tranquilli! È solo una parentesi felice in un mare di sangue, per la precisione quello versato da Carrie nell’ultima fatica della giovane attrice, che dire stacanovista è dir poco. Quest’anno, infatti, sono ben 5 le pellicole in uscita che portano il suo nome nei titoli di testa e chissà la poveretta dove troverà il tempo per i suoi hobby: sci, videogame e musica (= Rihanna e Britney Spears) forse dovranno aspettare; la moda magari no, visto che la fanciulla è stata eletta a destra e a manca come un’icona di stile. Noi non possiamo certo competere con le griffe che se la litigano per ogni evento fashion, però la torta gliel’abbiamo preparata, e se viene a spegnere le candeline le offriamo anche un po’ di gazzosa. HAPPY BIRTHDAY CHLOË!

Brick Mansions: foto dall’ultimo film di Paul Walker

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Brick Mansions: foto dall’ultimo film di Paul Walker

Arrivano online, grazie a The Hollywood Reporter, due still tratte da Brick Mansions, l’ultimo film girato da Paul Walker prima della sua tragica scomparsa. Ve le mostriamo di seguito:

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La Relativity Media ha deciso la data d’uscita in sala dell’ultimo film in cui ha lavorato Paul Walker, senza ovviamente contare Fast and Furious 7 che Walker ha purtroppo lasciato incompiuto. Si tratta di Brick Mansions che verrà visto nelle sale USA a partire dal 25 Arpile. Il film prende il posto, nel calendario Relativity, di Earth to Echo, spostato al 2 luglio.

La casa di produzione ha anche annunciato che una parte degli incassi verranno devoluti alla Reach Out WorldWide, la fondazione benefica di Walker.

Camille Delamarre ha diretto Brick Mansions nel suo esordio alla regia, dopo una gavetta che l’ha visto montatore di Taken 2 e Columbiana, tra gli altri. Nel film Paul Walker è un poliziotto sotto copertura che cerca di catturare un capo criminale.

Paul Walker era un attore incredibile, un amico devoto e un collega socievole e noi continueremo ad onorare la sua tragica dipartita- ha dichiarato la Relativity in un comunicato -Siamo fieri di aver lavorato con lui a Brick Mansions e di guardare avanti per onorarlo con la sua ultima uscita.”

Fonte: Firstshowing

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