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Transformers: chi prenderà il posto di Michael Bay? Ecco qualche nome

Transformers 4, in uscita nel 2014, sarà l’ultimo episodio del franchise diretto da Michael Bay e conterrà molti elementi che contribuiranno a rilanciare il prodotto oltre il quarto step. Ma a chi andrà lo scettro di Michael Bay? Comic Book Movie si è interrogato in merito, proponendo un’interessante rosa di sei candidati, piena zeppa di pezzi da novanta. Eccoli!

Jon Favreau: il regista dei primi due Iron Man, secondo CBM, sarebbe perfetto e riuscirebbe a dare al film una certa ironica leggerezza.

George Nolfi: ha esordito alla regia nel 2010 con I guardiani del destino. Ha iniziato come sceneggiatore (Ocean’s Twelve).

J.J. Abrams: per il sito sarebbe “un sogno che diventa realtà”. Bravo con l’azione e con le scene tranquille, capace di mescolare tensione e momenti divertenti. E di resuscitare Star Trek!

Duncan Jones: il figlio del Duca Bianco ha dalla sua il successo di Source Code e un piglio decisamente creativo. Ha flirtato, senza però che le cose siano mai andate fino in fondo, con tanti tra i più recenti progetti cinefumettistici. Per CBM il piccolo di casa Bowie potrebbe diventare il nuovo “Dio geek” tra i registi.

Joss Whedon: come tener fuori dalla rosa il domatore di The Avengers? Sicuramente, se la cavarebbe alla grande anche in mezzo ai robot.

Steven Spielberg: produttore esecutivo dei Transformers di Bay, potrebbe finalmente giocare la partita da assoluto protagonista. Inutile snocciolare le credenziali del maestro.

Toccherà davvero a uno di questi sei cineasti prendere in mano il franchise? Staremo a vedere. Voi chi vorreste? Certo che Duncan Jones, anche se un po’ in ombra, fa davvero gola…

Fonte: CBM

 
 

Sean Connery non festeggia il compleanno di 007

Sean Connery non festeggerà i 50 anni di James Bond. L’attore, che ha vestito i panni di 007 per ben 7 pellicole, avrebbe rifiutato di prender parte allo speciale e imminente boxset celebrativo realizzato per il 50esimo anniversario dell’agente più famoso del mondo. Connery non parteciperà neanche ai prossimi eventi promozionali previsti per l’occasione. “Sir Sean si è semplicemente ritirato dalle scene” ha spiegato Nancy Seltzer, agente dell’attore 82enne. Intanto gli altri due storici interpreti, Pierce Brosnan e Roger Moore, hanno confermato la loro presenza per il boxset. Non ci resta che aspettare Skyfall,  il prossimo capitolo della saga, nelle sale italiane dal 31 ottobre.

 

 

 
 

Al via le riprese del remake de Il Vedovo!

Il regista Massimo Venier si prepara a una grande sfida. Sono infatti partite oggi, tra Torino e la Val d’Aosta, le riprese de Il Vedovo,

 
 

Garrone: “Nessun film su Corona, la sua vita lo è già”

“Mi sono accorto che le storie vere su di lui erano già un film. Non riuscivo a trovare la chiave artistica per dargli la stessa forza. Meglio l’originale, insomma”.

 
 

Led Zeppelin Londra 2007: lo storico concerto arriva sul grande schermo


Nexo Digital e Warner Music Italy hanno adattato per il grande schermo Celebration Day, storico tributo che i Led Zeppelin dedicarono all’amico Ahmert Ertegun.

 
 

Titanic: James Cameron e MythBusters dimostrano che la zattera era monoposto!

James Cameron ha preso contatti con il team dello show MythBusters per dimostrare, dopo anni di risolini e pianti fluviali, che sulla zattera che salva Rose (Kate Winslet)

 
 

Prometheus, parla James Cameron: “Mi è piaciuto, un gran film”

James Cameron film

Intervistato da Moviefone, James Cameron ha speso qualche interessante parola su Prometheus, ultma fatica del collega Ridley Scott, al centro di pareri assai eterogenei. Sentiamo il signor Avatar!

“Mi è piaciuto Prometheus, penso sia un gran film. Magari avrei fatto diversamente qualcosa, ma non c’entra, questo lo puoi dire per qualsiasi film. […] L’ho visto due volte. La prima solo per divertirmi, godermelo, senza attenzioni analitiche. La seconda volta mi sono permesso di studiarlo un po’, cercando di capire dove fossero collocate le luci, come hanno illuminato certe scene con tutta quella gente coi caschi, se hanno usato la CG un po’ come fatto da noi in Avatar: cose del genere. Sia chiaro, non sempre faccio così: è importante mantenere il divertimento della semplice visione di un film”

Insomma, gli è piaciuto; Prometheus, nelle sale USA a giugno, esce oggi in Italia! Tutti a far la coda, dai: per l’avventura di Michael Fassbender, Noomi Rapace, Charlize Theron, Idris Elba e Guy Pearce.

Fonte: Moviefone

 
 

Metro 2033 al cinema grazie al produttore de Le cronache di Narnia

La Metro Goldwyn Mayer ha acquisito i diritti del romanzo fantascientifico Metro 2033, opera del russo Dmitri Glukhovsky. Il testo, pubblicato online nel 2002 e uscito in

 
 

I 10 film italiani candidabili all’Oscar 2013!

oscar

Sono stati resi noti i titoli delle dieci pellicole tra le quali verrà selezionata quella che competerà per la corsa all’Oscar 2013 per il Miglior Film Straniero. Le pellicole in questione sono:

 
 

Festival di Roma 2012: Francesco Bruni presidente di giuria di Prospettive Italia!

Lo sceneggiatore e regista Francesco Bruni presiederà la giuria di Prospettive Italia, affiancato da Babak Karimi, Anna Negri, Stefano Savona, Zhao Tao.  Il film di apertura di Prospettive Italia sarà Carlo! di Gianfranco Giagni e Fabio Ferzetti sulla vita creativa e familiare di Carlo Verdone Il pluripremiato regista e sceneggiatore italiano Francesco Bruni presiederà la giuria di Prospettive Italia, il nuovo concorso del Festival Internazionale del Film di Roma che fa il punto sulle ultime tendenze del cinema italiano. Lo ha annunciato il direttore artistico del Festival, Marco Müller, che ha anche comunicato il film di apertura di Prospettive Italia, Carlo! di Gianfranco Giagni e Fabio Ferzetti, prodotto da Marco Belardi, sulla vita creativa e familiare di Carlo Verdone.

Francesco Bruni – vincitore del Premio David di Donatello e del Nastro d’Argento 2012 per il suo esordio alla regia con Scialla! (stai sereno) e degli stessi riconoscimenti nel 2010 come sceneggiatore de La prima cosa bella di Paolo Virzì – ha firmato tutte le sceneggiature dei film realizzati dal regista toscano, lavorando anche accanto a Spike Lee (Miracle at St. Anna), Mimmo Calopresti (La seconda volta, La parola amore esiste, Preferisco il rumore del mare e La felicità non costa niente) e Francesca Comencini (Le parole di mio padre). Bruni ha inoltre realizzato sceneggiature per la televisione, adattando le serie de “Il Commissario Montalbano” e “Il Commissario De Luca”.

Il presidente di giuria sarà affiancato da:
Babak Karimi, nato in Iran e residente in Italia dal 1971, attore e montatore per registi come Abbas Kiarostami, Vera Belmont, Pasquale Scimeca, Maurizio Zaccaro, Gianfranco Pannone, che ha svolto un lavoro di interconnessione tra l’Italia e il cinema iraniano, montando fra l’altro i due film iraniani prodotti da Fabrica (Il voto è segreto di Babak Payami e Lavagne di Samira Makhmalbaf) e ha recitato in vari film, da Caos Calmo di Antonello Grimaldi fino ad arrivare al ruolo di coprotagonista in Una separazione di Asghar Farhadi che gli è valso l’Orso d’Argento a Berlino come Migliore attore (il film si è anche aggiudicato l’Orso d’Oro e il Premio Oscar® 2012 per il miglior film straniero);
Anna Negri, regista di corti e lungometraggi selezionati nei maggiori festival internazionali, come In principio erano le mutande, presentato a Berlino nel 1999, e Riprendimi, al Sundance nel 2008, autrice del libro “Con un piede impigliato nella Storia”, sulle vicende della sua famiglia di attivisti politici dal 1968 al 1983;
Stefano Savona, produttore e regista di documentari di successo come Primavera in Kurdistan (che ha ricevuto una nomination ai David per il miglior documentario), Piombo fuso (Premio Speciale della Giuria al Festival di Locarno), Palazzo delle Aquile, che ha ottenuto a Parigi il Grand Prix du Cinéma du Réel, e Tahrir Liberation Square, David di Donatello e Nastro d’Argento per il documentario 2012;
Zhao Tao, interprete protagonista di alcuni dei capolavori del regista cinese Jia Zhang-ke, fra i quali The World e Still Life, attrice per molti altri registi cinesi, premiata quest’anno con il David per la migliore attrice protagonista nel film Io sono Li di Andrea Segre.

La giuria assegnerà, ai film di Prospettive Italia, tre Premi: per il Miglior Lungometraggio, per il Miglior Documentario e per il Miglior Cortometraggio.

Ha iniziato i lavori il Comitato di selezione di Prospettive Italia, che è composto da Massimo Galimberti, responsabile del Comitato di selezione e del coordinamento con le altre sezioni competitive, Cecilia Ermini, Annamaria Licciardello e Jacopo Mosca. Prospettive Italia ospiterà un massimo di quattordici lungometraggi (di cui almeno cinque documentari) e sette film brevi in concorso. Sono ammesse alla selezione solo le opere offerte al Festival in prima mondiale.

 
 

Sfefano Rulli nuovo Direttore del Centro Sperimentale di Cinematografia

Il ministro Lorenzo Ornaghi del Micab ha deciso, per provare a salvare il Centro Sperimentale di Cinematografia, di sostituire alla direzione Francesco Alberoni che lascerà il posto allo sceneggiatore Stefano Rulli.

 
 

Magic Mike: recensione del film con Channing Tatum

Magic Mike recensione film

Arriva al cinema Magic Mike distribuito da Lucky Red il film diretto da Steven Soderbergh, con Channing Tatum e Alex Pettyfer.

Magic Mike, la trama

In Magic Mike Adam è un ragazzino di 19 anni che non riesce a trovare un posto nel mondo, si destreggia tra un lavoretto in nero e l’altro, avendo mandato all’aria la sua borsa di studio per una rissa con un professore. La sua vita cambierà quando incontra sulla sua strada Mike, 30enne di bell’aspetto che ha dei seri progetti nella vita ma, avendo bisogno di soldi per realizzarli, arrotonda facendo lo spogliarellista. Attraverso Mike, Adam diventa Kid e trova il suo posto … sul palcoscenico.

Il film Magic Mike

Steven Soderbergh porta sullo schermo una storia che parte da alcuni episodi capitati realmente al protagonista Channing Tatum durante la sua adolescenza e ne trae una storia un po’ esile ma nel complesso strutturata bene. Padrone della scena è senza dubbio Tatum: l’attore aveva già dimostrato in Step Up le sue doti da ballerino, e qui le esalta e le sfrutta la massimo dando un vero e proprio spettacolo di bravura, al di là dei muscoli guizzanti che ci vengono propinati per tutto il film.

Tutt’altra storia invece per il giovane Alex Pettyfer, che interpreta Kid. L’attore già visto in Sono il Numero Quattro ha dalla sua solo un bel faccino ma né sex appeal né tantomeno scioltezza di movimenti sul palco, con il risultato che la sua prestazione rimane molto al di sotto di quanto aveva fatto vedere in In Time di Andrew Niccol. Altro componente fondamentale del cast è Matthew McConaughey nei panni del “vecchio” proprietario del locale dove i giovani vanno a spogliarsi, Dallas; un uomo rude, con grandi progetti di guadagno e una tendenza un po’ spiacevole alla prevaricazione, inoltre è un ex-spogliarellista e McConaugehy non perde l’occasione per mostrare il fisico che lo ha reso famoso e l’ha aiutato a fare successo a Hollywood.

Tra momenti imbarazzanti e risatine trai denti il film prosegue, per una durata che sembra un po’ eccessiva (110 minuti), raccontato l’ascesa e la caduta di un giovane che si trova ad avere tutto senza riuscire a gestire la sua vita, tra droga, donne e divertimento sfrenato. Soderbergh scompare un po’ dietro la storia, limitandosi, se non in brevissime sequenze, a raccontare in maniera didascalica gli eventi. Nel cast anche Joe Manganiello di True Blood e Matt Bomer di White Collar.

Molto belle le coreografie, soprattutto quella del numero del 4 luglio e quella di apertura su It’s Raining Man, grazie soprattutto al front – man Tatum. Film da vedere, se ci si fa trascinare dalla bella colonna sonora senza pretendere troppo in cambio.

 
 

Il Trailer di Mama, nuovo Horror prodotto da Guillermo Del Toro!

Ecco il Trailer di Mama, prodotto da Guillermo Del Toro con la Universal. La pellicola è tratta dall’omonimo cortometraggio mamà diretto da  Andres Muschietti

 
 

Trailer Italiano Iron Sky

Ecco il Trailer italiano di Iron Sky.

 
 

RoboCop: domani iniziano le riprese!

Inizieranno domani finalmente le riprese, dopo tanta pre-produzione, del reboot di RoboCop diretto da Jose Padilhas. Ad annunciarlo la MGM e la Columbia Pictures.

 
 

Michel Hazanavicius dirigerà In The Garden Of Beasts con Tom Hanks!

Manca l’ufficialità ma sembra che Michel Hazanavicius stia per diventare il regista di In The Garden Of Beasts, adattamento del libro di Eric Larson,  che sarà prodotto e interpretato niente meno che da Tom Hanks.

 
 

Al via le riprese di Colpi di fulmine

Sono inziate oggi e dureranno due mesi le riprese di Colpi di fulmine, il nuovo film di Neri Parenti con Christian De Sica, Luisa Ranieri, Greg e Anna Foglietta. Teatro del lungometraggio sarà il Trentino che vedrà De Sica nei panni di un finto prete che si innamorerà a prima vista di Luisa Ranieri. Greg, nella parte di un ambasciatore italiano presso la Santa Sede perderà invece la testa per la Foglietta che, come una novella Eliza Doolittle, è una pescivendola che parla solo in romanesco.


 
 

‘Pizze’ in cantina: dalla primavera tutto il cinema in digitale

I simboli del cinema saranno definitivamente sostituiti dal digitale 

 
 

Tom Hanks nell’ultimo film per la tv di Tony Scott

Tom Hanks

Ci sarà anche Tom Hanks in Killing Lincoln, ultimo film nato dalla collaborazione di Ridley e Tony Scott, prima del suicidio di quest’ultimo, il 19 agosto scorso. Il lungometraggio per la tv sarà trasmesso a marzo dal National Geographic Channel che ha annunciato la partecipazione dell’interprete di Forrest Gump che nel film dei fratelli Scott sarà commentatore e voce narrante in video. L’opera è tratta dall’omonimo best seller del giornalista Bill O’Reilly.

Fonte: Ansa

 

 

 
 

Ufficiale il Reboot di Godzilla in 3D uscirà a Maggio 2014!

Dopo alcuni mesi di silenzio arrivano notizie sul reboot di Godzilla, prodotto dalla Legendary Picture e dalla Warner Bros. Il film, che come noto sarà diretto dal regista di Monsters Gareth Edwards, ha finalmente avuto il suo comunicato ufficiale,

 
 

Una notte da leoni 3: baci e abbracci sul set, prima della partenza?

Continuano le riprese di Una Notte da Leoni 3, atteso terzo capitolo della banda degli specialisti del dopo sbornia. Dalle foto pubblicate da JustJared sembra che si stiano girandole scene che precedono la fatidica notte che devasterà i protagonisti, ecco le immagin:

Tutte le foto dal set le trovate nella nostra foto gallery qui sotto:

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Il Trailer Ufficiale di Lincoln di Steven Spielberg!

Ecco finalmente il Trailer ufficiale di Lincoln, nuovo atteso biopic di , dove   interpreta il Presidente Abramo Loncoln.

 
 

La Ragazza di Fuoco: i tributi sul set

Dopo l’avvincente casting che ha visto vincere Sam Claflin per l’agognato ruolo di Finnick Odair, ecco che lui e Jenna Malone (Johanna Mason), si uniscono agli altri tributi sul set de

 
 

The Company You Keep: recensione del film di Robert Redford

The Company You Keep film recensione

E’ stato presentato alla Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia The Company You Keep, il nuovo film di e con Robert Redford. Al suo fianco, Shia LaBeouf, Susan Sarandon, Brendan Gleeson, Richard Jenkins, Nick Nolte e Chris Cooper.

Jim Grant (Rober Redford) è uno degli ultimi fuggitivi del movimento radicale di ispirazione comunista-rivoluzionata denominata Weather Underground che durante il periodo della guerra del Vietnam infiammò, con atti al limite del terrorismo, le città americane.

L’FBI inseguiva questi personaggi finché la maggior parte dei ricercati hanno cambiato identità. Un giorno Sharon Solarz (Susan Sarandon) stanca del suo passato decide di costituirsi mettendo in pericolo tutti i suoi compagni e soprattutto Jim, poiché è ricercato anche per omicidio dopo una rapina finita male nel 1974. Jim, diventato avvocato, si imbatte in un giovane e ambizioso reporter, Ben Shepard (Shia LaBeouf) in cerca di una vera storia che segni la sua carriera. E mentre Ben scava nella verità e nella vita dei militanti, Jim è costretto ad abbandonare tutto e darsi alla clandestinità per fare chiarezza nel suo passato.

La sceneggiatura di The Company You Keep è adattata da Lem Dobbs dal romanzo omonimo di Neil Gordon, la storia ha tutte le carte per essere un emozionante thriller ma purtroppo si sofferma troppo sugli eventi politici facendo sembrare l’intera sceneggiatura un meccanismo ad incastro più che ad intreccio. Forse sarà per questo motivo per cui il cast, veramente eccezionale sulla carta, non è riuscito a far trasparire il coinvolgimento necessario per la vicenda. A partire dal regista/attore Robert Redford, che invece di restituirci la paura di perdere tutto quello che ha costruito e la voglia di provare la sua innocenza, si limita a fare “entrare e uscire” gli altri personaggi e fornirci le ragioni degli eventi che in parallelo Shia LaBeouf trova negli archivi.

The Company You Keep film recensione

Quest’ultimo con un look misto tra il nerd e il vintage non riesce a marcare la sua identità professionale, anzi forse risulta essere già vista e il suo riscatto finale è fin troppo prevedibile. Gli altri uomini del cast, Brendan Gleeson, Richard Jenkins, Nick Nolte e Chris Cooper servono solo come intermezzo tra le immagini di repertorio e i dialoghi con Jim, quando invece in questo particolare caso sarebbe stato giusto approfondire le scelte che hanno portato a lasciare la lotta, dato che le motivazioni ce le fornisce in maniera esauriente il giornalista.

Tra le donne, Susan Sarandon è l’unica a trasparire l’emotività di una madre ex attivista, nella scena dell’interrogatorio spinge lo spettatore a riflettere su come sia stata la sua vita, mentre Julie Christie è poco passionale e convincente come donna che non ha mai abbandonato la causa e purtroppo, anche lei è prevedibile nel finale.

La nona regia di Robert Redford rimane asciutta ed essenziale senza troppi estetismi ma facilitando il montaggio in parallelo di Mark Day (Harry Potter e i doni della morte) che per quanto provi a dare una sorta di ritmo con determinati tagli, le scene in sé non hanno la giusta verve per il taglio adrenalinico.

Tutto sommato The Company You Keep è un buon film che coinvolge una parte di storia americana di cui se ne conosce poco o nulla e che è interessante vedere sul grande schermo, solo che lascia l’amaro in bocca, poiché le premesse che lo hanno accompagnato fino alla 69° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia era molto positive, oltre che buone, quindi ci si aspettava qualcosa in più che tutto il cast artistico era in grado di fare.

 
 

The Words: recensione del film con Bradley Cooper

The Words

Arriv al cinema distribuito da Eagle Pictures, The Words il film diretto da Brian Klugman e Lee Sterntha e con protagonisti Bradley Cooper, Zoe Saldana, Dennis Quaid e Jeremy Irons.

In The Words Clay (Dennis Quaid), scrittore di successo e star del mondo letterario americano, sta tenendo una lettura pubblica di brani tratti dal suo ultimo romanzo The Words, per sponsorizzarne il lancio sul mercato. Man mano che legge, i suoi personaggi prendono corpo e così appaiono sullo schermo Rory (Bradley Cooper), aspirante romanziere nonché alter-ego di Clay e Dora (Zoë Saldana), sua moglie.

I due sono alla festa di consegna di un prestigioso premio letterario che lui ha appena vinto grazie al suo straordinario libro “The windows tears”. Mentre la storia, accompagnata dalle parole in sottofondo di Clay, si sviluppa (e parlare di sviluppo è già una concessione), si scopre che in realtà Rory non ha scritto il romanzo di suo pugno, ma ha solo copiato un vecchio manoscritto trovato per caso in una valigetta di pelle. E qui il gioco di scatole cinesi si complica ulteriormente poiché il vero autore del manoscritto, il Vecchio (Jeremy Irons), rivela la sua identità a Rory che, messo al muro, deve decidere se confessare o meno l’inganno che gli ha dato fama e celebrità. Questo interrogativo, che dovrebbe costituire il fulcro dell’intera vicenda e provocare delle riflessioni sul concetto di autorialità, di plagio ecc., resta purtroppo sotterrato dalla stucchevolezza e dalla noia di cui tutto il film è pregno.

The Words Se l’impianto narrativo è infatti potenzialmente interessante, la regia, l’interpretazione e perfino i dialoghi non sono assolutamente all’altezza dei temi che vorrebbero affrontare. Bradley Cooper è costantemente con le lacrime agli occhi senza che allo spettatore arrivi nemmeno un decimo della sua tristezza o del suo tormento interiore, il che ha come unico effetto quello di renderlo ridicolo; senza parlare dei personaggi femminili che hanno lo spessore di un foglio di carta velina (molto molto sottile) e che sembrano far parte del cast più per rispettare delle “quote rosa filmiche” che per un ruolo attivo nella trama.

The Words di Brian Klugman e Lee Sternthal delude davvero su tutta la linea. Unica eccezione l’interpretazione di Jeremy Irons che, sapendo fare discretamente il suo lavoro, spicca per bravura e sembra addirittura fuori contesto. Un gigante tra lillipuziani. Un commento a caldo per The Words? No words.

 
 

Pietà: recensione del film di Kim Ki-Duk

Pietà

In Pietà ogni vita che nasce è un atto d’amore fatto di carne ed ossa… ma se si è privati dell’amore sin dalla nascita, come si può imparare ad amare? Kang-do (Lee Jung-jin) è sempre stato solo, si muove come un automa, indifferente a tutto ciò che lo circonda, sembra vivere in perenne anestesia, col disgusto per il genere umano stampato in faccia. Per vivere – o meglio – per sopravvivere, Kang-do lavora al servizio degli usurai, riscuotendo i debiti che la gente disperata di Cheonggyecheon ha contratto nel tentativo di risollevare le sue sorti e, quando non ottiene ciò che vuole, non batte ciglio nel tagliare una mano o una gamba e riscuotere dalla pensione d’invalidità perché “se muori l’assicurazione non paga”. Poi, una donna piomba nella sua non-vita, dice di essere sua madre e riesce a farsi strada nell’animo addormentato dello spietato strozzino di Cheonggyecheon. Mi-sun, interpretata magistralmente da CHO Min-soo, in realtà è solo una donna che cerca vendetta e, forgiata dalla sofferenza, non è meno crudele di Kang-do.

Pietà, il film

Tesa nello sforzo di portare a termine il suo piano, si fa sua complice e si sottomette all’unica forma di affetto che Kang-do, inesperto, riesce a donarle: un misto di violenza e amore, eros&thanatos che si legano indissolubilmente fino allo scioglimento della loro storia. Si può provare Pietà per un mostro? Dopotutto, Mi-sun ci riesce e, come una Madonna, cura le ferite invisibili dell’uomo nascosto dietro la cruda violenza. La città coreana di Cheonggyecheon, nella quale il film è ambientato, diventa essa stessa un personaggio, specchio della disperazione e dell’indifferenza di un dio che sembra aver abbandonato l’umanità a se stessa.

Vincolato dagli stilemi della recitazione tipicamente orientale, Pietà di Kim Ki-duk, sembra indebolirsi quando la scena non è totalmente controllata dai due protagonisti, la cui interpretazione riesce a dare lo spessore artistico di cui la materia trattata necessita. Il regista, che nei momenti di più forte intensità emotiva investe letteralmente gli attori, senza preoccuparsi di osare e  di sfidare le regole stilistiche del “buon cinema”, riesce a dare un taglio fortemente avanguardistico e inedito al film.

Leone d’oro alla 69esima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, Pietà è stato scelto per rappresentare la Corea del Sud agli Oscar, in corsa nella categoria “miglior film straniero”.

 
 

Prometheus: recensione del film di Ridley Scott

Prometheus

Tutto il resto del mondo l’ha già visto, noi italiani, come al solito, aspettiamo pazientemente il nostro turno e finalmente il 14 settembre prossimo, le attese di molti troveranno una fine con l’uscita al cinema di Prometheus, attesissimo ultimo film di Ridley Scott che ci racconta le origini del suo capolavoro sci-fi: Alien.

Annunciato da subito come il prequel del film culto del 1979, Prometheus ci racconta le avventure della nave spaziale Prometheus, appunto, in missione nello spazio per portare a termine una missione segreta. A bordo della nave ci sono la dottoressa Elizabeth Shaw (Noomi Rapace), il suo collega e fidanzato Charlie Holloway (Logan Marshall-Green), l’androide David (Michael Fassbender), il supervisore della spedizione Meredith Vickers (Charlize Theron) e un variegato equipaggio fatto dai piloti (il comandante è Idris Elba), geologi e studiosi, che potrebbero avere un interesse scientifico nella spedizione. Nel momento in cui la Prometheus atterra sul pianeta di destinazione, le scoperte e le rivelazioni saranno così grandi da sembrare incomprensibili, e per l’equipaggio arriverà il momento di scegliere da che parte stare.

Prometheus, tra eredità e riscrittura

Il film si porta dietro la pesantissima eredità di Alien e ne ricostruisce a suo modo un’origine che, fondamentalmente, poteva anche rimanere nascosta. Fonte primaria del fascino di Alien era infatti l’ineffabilità di queste creature mostruose di lovecraftiana memoria, e con Prometheus, Scott vuole svelare un po’ questo arcano che si rivelerà celarne altri, ben più ambiziosi e complessi. Quello che però in definitiva si compie con Prometheus, è un’operazione al servizio dei fan di Alien, che attraverso il pretesto del prequel si ritrovano a sentirsi raccontare la stessa storia che vide protagonista la straordinaria Ellen Ripley. Qui la Weaver diventa la Rapace e Ian Holm si trasforma in Michael Fassbender, tanto che in alcuni tratti del film sembra quasi di assistere ad un remake e non ad un prequel.

Prometheus

Nulla da dire a Scott che come al solito realizza una macchina visiva eccezionale, avvalendosi di ottimi effetti e di un cast che in ogni suo componente offre una performance straordinaria, su tutti proprio il citato Fassbender e la Theron. L’inverosimiglianza del film, che in alcuni punti raggiunge picchi talmente elevati da risultare comici, non è altro che una licenza poetica che concediamo al regista di buon grado, proprio perché ci aiuta ad andare avanti con la visione, che nell’ultima parte si trasforma in un insopportabile splatter d’autore. Anche in questo caso, come in Alien, è forte l’influenza che i romanzi di Lovecraft hanno avuto nella realizzazione delle varie creature che appestano il pianeta sconosciuto.

Le strizzate d’occhio allo spettatore/fan sono all’ordine dell’inquadratura e nel finale, Scott supera se stesso, realizzando una scena che potremmo definire già cult, destinata ad infervorare i cuori di tutti gli appassionati della saga. Prometheus era un film del quale si poteva fare a meno, non dice nulla di nuovo, né racconta molto di più della storia del mostri venuti dallo spazio, tuttavia è un sincero e devoto regalo che il regista ha voluto fare al suo pubblico.

 
 

Il Trailer di Trouble with the Curve con Clint Eastwood!

Ecco il Trailer di Trouble with the Curve nuovo film che vede il ritorno da attore di Clint Eastwood. Nella pellicola diretta da Robert Lorenz ci sono anche Amy Adams, Justin Timberlake, Matthew Lillard, John Goodman, Scott Eastwood, Robert Patrick.

 
 

Mélanie Thierry in The Zero Theorem di Terry Gilliam!

Finalmente arrivano notizie per fan di Terry Gilliam sul suo prossimo film, The Zero Theorem. Infatti pare che Mélanie Thierry sia entrata a far parte del cast della pellicola.

 
 

Primo logo di Transformers 4: ci saranno nuovi robot!

Arriva il primo logo di Transformers 4, il nuovo episodio già annunciato e che sarà diretto nuovamente da Michael Bay.