Lo sguardo folle e da psicopatico è
una cifra stilistica che lo contraddistingue, con cui sa giocare
perfettamente sia nel registro comico che in quello drammatico. Il
carisma e la versatilità lo rendono uno dei migliori caratteristi
in circolazione: parliamo di Woody Harrelson, il
texano eclettico adorato da critica e pubblico.
A prescindere dalla consistenza dei
ruoli che interpreta, Woody Harrelson è in grado
di calarsi perfettamente nei panni di personaggi complessi e
sfaccettati, sul grande e piccolo schermo, così come sul
palcoscenico: benché il cinema d’azione sia quello in cui si trova
maggiormente a suo agio, l’attore sa misurarsi con ruoli profondi e
spesso sfrontati grazie a una presenza scenica non
indifferente.
Woody Harrelson, biografia
Woodrow Tracy
Harrelson nasce nel Midland, Texas, il 23 luglio 1961 in
un contesto familiare dai problemi domestici rilevanti: i genitori
divorziano nel 1964, mentre suo padre Charles viene arrestato
quattro anni dopo per omicidio (muore in carcere nel 2007).
Nonostante tali ostacoli alla felicità familiare, l’attore confessa
di aver vissuto un’infanzia relativamente felice, benché sia stato
considerato un bambino iperattivo. Le principali distrazioni, oltre
il calcio e la religione, sono offerte dalle recite scolastiche cui
si dedica con passione.
Dopo il diploma, Harrelson
frequenta l’Hanover College e continua a dedicarsi alla
recitazione, provvedendo al proprio sostentamento con lavori di
fortuna. Nel 1983 si trasferisce a New York, dove affronta alcune
difficoltà che mettono a dura prova il suo lato selvaggio: dopo un
provino andato male per una soap opera, il giovane attore diventa
alquanto scostante e violento ed è sul punto di arrendersi quando
finalmente la sua carriera inizia a decollare, lavorando a teatro
nello spettacolo Biloxi Blues scritto da Neil Simon.
Woody Harrelson, filmografia
Viene poi ingaggiato dalla NBC
entrando nel cast corale della serie di successo Cin Cin
(Cheers): qui si fa conoscere e amare dal grande pubblico
nei panni del barista Woody Boyd, ruolo che interpreta per ben otto
anni. Per il suo lavoro nella popolare sitcom, Harrelson è anche
apprezzato dalla critica e nominato a cinque Emmy Awards, fino ad
aggiudicarsi il premio nel 1988. Oltre alla tv, alterna piccoli
ruoli sul grande schermo: il suo esordio è la commedia
Wildcats (1986), al fianco di
Goldie Hawn. L’attore non trascura il teatro, sua
prima passione, recitando in The
Boys Next Door e realizzando la sua prima opera
teatrale 2 on 2.
Gli anni novanta lanciano
ulteriormente la sua carriera al cinema, innanzitutto
nell’esilarante commedia Doc Hollywood – Dottore in
carriera al fianco dell’icona Michael J.
Fox. Il registro comico segna anche il suo esordio da
protagonista in Chi non salta bianco è,
scritto e diretto da Ron Shelton, uno dei grandi
successi al botteghino americano nel 1992. La commedia tratta il
tema dei pregiudizi razziali e la performance di Harrelson nei
panni di Billy Hoyle, giocatore di basket, è particolarmente
apprezzata dal pubblico anche per l’ottima intesa con il
coprotagonista Wesley Snipes.
La popolarità internazionale giunge
con Proposta indecente di Adrian
Lyne, in cui interpreta il geloso marito di Demi
Moore e affianca Robert Redford.
Tuttavia, questa volta la sua interpretazione non convince e
l’attore finisce per aggiudicarsi il Razzie Award come peggiore
attore protagonista.
Nel 1994 torna a riscuotere ampi
consensi in Assassini nati di
Oliver Stone, da un soggetto di Quentin
Tarantino. Il film è una denuncia nei confronti dei mass
media e si avvale di un cast di contorno di tutto rispetto, fra cui
Juliette Lewis, Jared Harris, Robert Downey Jr. e
Tommy Lee Jones. Benché l’accoglienza della
critica sia caratterizzata da giudizi contrastanti, la prova di
Harrelson nel ruolo del serial killer Mickey Knox è da tutti
ammirata per la complessità psicologica mostrata nei panni del
personaggio che pronuncia l’iconica frase: “Un uomo non è
quello che fa, un uomo fa quello che è”.
Negli anni successivi continua a
lavorare per grandi registi. Nel 1996 è il protagonista del
biografico Larry Flynt – Oltre lo
scandalo di Milos Forman. L’attore
interpreta il noto e controverso editore pornografico diventato
miliardario in un film spudorato, divertente, talvolta retorico e a
tratti tragico, ma tutt’altro che scandaloso. Orso d’Oro a Berlino,
la pellicola è indubbiamente provocatoria (“Devi emigrare da
qualche altra parte, dove i pervertiti sono ben accetti:
Hollywood”, afferma Flynt) e ottiene ampi consensi di critica
e importanti riconoscimenti: due Golden Globe (regia e
sceneggiatura) e diverse nomination, tra cui la prima nomination
come Migliore attore protagonista a Woody
Harrelson sia ai Golden Globe che agli Academy Awards.
In questo periodo Harrelson diventa
un attore impegnato: attivista sociale per Amnesty International e
per la Pediatric AIDS Foundation, ambientalista convinto, la sua
versatilità in campo cinematografico si accompagna a pellicole più
impegnate di grandi autori. Fra questi, Benvenuti a
Sarajevo di Michael Winterbottom,
che polemizza sulla complicità delle istituzioni durante la guerra
in Bosnia. Altrettanto rilevante è la sua partecipazione al
capolavoro di Terrence Malick, La
sottile linea rossa: insieme a un cast grandioso, tra
cui Sean Penn, Jim Caviezel, Nick Nolte, Ben Chaplin, John
Cusack, Adrien Brody e tanti altri, Harrelson ha un ruolo
piccolo e nondimeno decisamente significativo. L’attore interpreta
il coraggioso sergente Keck, cinico quanto spavaldo, ma che va
incontro a una drammatica fine resa più tragica e patetica dalla
banalità che la provoca.
All’inizio degli anni duemila,
Harrelson appare spesso in ruoli di supporto o in qualche cameo,
fra cui la commedia Management, in cui
interpreta il fidanzato di Jennifer Aniston, una
rock star arrogante e possessiva, eppure un ruolo dall’ironia
irresistibile. Da menzionare anche la sua partecipazione a
North Country – Storia di Josey,
l’acclamato film con Charlize Theron e
Frances McDormand, dove interpreta un avvocato
idealista.
Memorabile la sua performance in
Non è un paese per vecchi dei fratelli
Coen, tratto dal romanzo di Cormac McCarty.
Harrelson interpreta Carson Wells, il cacciatore di taglie che
incrocia il destino di Llewelyn (Josh Brolin), in
fuga dall’assassino Anton Chigurh (Javier Bardem)
con una valigetta contenente due milioni di dollari, e che gli
offre protezione in cambio dei soldi: la sua performance misurata e
sottile contribuisce al successo del film che, fra gli altri
riconoscimenti, si aggiudica quattro premi Oscar.
Nel 2009 viene acclamato per
un’altra strepitosa interpretazione in Oltre le regole
– The Messenger di Oren
Moverman, in cui interpreta il capitano Tony Stone e per
cui ottiene una nomination ai Golden Globe e agli Oscar come
migliore attore non protagonista. Collabora nuovamente con il
regista in Rampart, per il quale ottiene
una candidatura agli Indipendent Spirit Award.
Da film indipendenti low budget Harrelson approda poi alle grandi
produzioni. Nel 2012 partecipa infatti a uno dei blockbuster più
attesi dell’anno,
The Hunger Games
di Gary Ross, primo capitolo della trilogia fantascientifica
firmata da Suzanne Collins. Nel ritratto futuristico in cui gli
adolescenti americani si scontrano in una battaglia per la
sopravvivenza, Harrelson interpreta Haymitch Abernathy, un
precedente vincitore dei Giochi ora alcolizzato e che fa da mentore
alla protagonista Katniss Everdeen (Jennifer
Lawrence).
L’attore riprenderà il ruolo nel sequel,
Hunger Games – La ragazza di
fuoco,
attualmente in lavorazione.
Harrelson non trascura tuttavia il
teatro. Dopo alcune opere scritte e dirette a partire dal 1999 fra
Broadway e Londra, di recente ha scritto e diretto
Bullet for Adolph, presentato a luglio.
Da non dimenticare i suoi lavori alla televisione: in Game
Change dell’HBO, diretto da Jay Roach e incentrato sull’ascesa
politica di Sarah Palin (Julianne Moore) al fianco
di John McCain (Ed Harris), Harrelson interpreta
l’esperto in comunicazione Steve Schmidt, ruolo per il quale viene
candidato agli Emmy come migliore attore in miniserie o film
tv.
Dal 15 novembre, Woody
Harrelson tornerà sugli schermi italiani in
7 psicopatici, la commedia nera
scritta e diretta da Martin McDonagh con un cast
stellare. L’attore interpreta Charlie, un gangster al quale viene
rubata l’adorata cagnolina, evento che innesca una serie di
rocambolesche (dis)avventure. Rivedremo dunque Harrelson in uno dei
ruoli che più gli si addicono, fra azione, follia, violenza e
immancabile ironia. E non possiamo che concordare con le parole del
regista, che ha trovato in Woody Harrelson
l’interprete più adatto al ruolo: “Avevo bisogno di qualcuno
che fosse assolutamente divertente, ma che diventasse inquietante
in un battito di ciglia. In questo senso, Woody è
perfetto”.