To Rome with
Love è il film del 2012 scritto e
diretto da Woody Allen e con nel
cast Roberto
Benigni,
Jesse Eisenberg,
Ellen Page, Penelope
Cruz e Woody Allen.
A distanza di pochi mesi
dall’uscita italiana di
Midnight in Paris e a pochissimo tempo
dall’Oscar per la miglior sceneggiatura originale, Woody
Allen torna al cinema con il suo ultimo film “italiano”:
To Rome with Love. E certo non si può dire che il
vecchio Woody non l’abbia fatto con amore, perché la città eterna è
ripresa con grazia leggerezza e poesia, ma soprattutto con la
grande malinconia che appartiene sia al regista newyorkese, sia
agli splendidi tramonti che calano sui fori imperiali e sul
Colosseo.
Come nel suo ultimo fortunato film
parigino, Allen decide di mostrarci una galleria
di ritratti umani, questa volta non famosi né connessi tra loro,
anzi To Rome with Love è il classico film ad
episodi in cui le storie non si intrecciano, se non per ragioni di
montaggio. C’è la coppietta innamorata (lei americana lui romano) i
cui genitori devono conoscersi e scontrarsi con le reciproche
differenze; ci sono gli studenti di architettura messi in crisi
dalla affascinante amica di lei; ci sono gli sposini di provincia
messi alla prova dalla grande città, lui assediato da una escort,
lei sedotta da un divo della tv; infine c’è l’uomo comune, che si
ritrova ad essere famoso solo perché è famoso, e vede la sua vita
trasformarsi in un turbinio di fotografi, macchine lussuose e belle
donne.
Nonostante le migliori intenzioni
però, il film risulta piatto e a tratti sconfortante con un unico
vero e proprio personaggi interessante, quello interpretato dallo
stesso regista che torna dopo sei anni davanti alla macchina da
presa. Stereotipi a non finire riducono il film ad una carrellata
di soggetti apatici, trai quali però spiccano Allen, come già
detto,
Penelope Cruz, nel ruolo di una procace
“accompagnatrice” e Alessandro Tiberi, timido, un
po’ impacciato nel ruolo del provincialotto adescato dalla sensuale
donnina.

Deludono un po’
Jesse Eisenberg e
Ellen Page, non per una loro mancanza, dal
momento che la loro giovane spensieratezza insieme al loro talento
li rende sempre molto apprezzabili, ma forse ai loro personaggi non
è stata riservata, in fase di sceneggiatura, molta attenzione. Nel
cast anche
Alec Baldwin nei panni di un architetto di
mezza età che ritorna sui luoghi romani dove ha vissuto da giovane:
il personaggio, all’inizio apparentemente solido, sembra
trasformarsi in una specie di fantasma che appare nei momenti
chiave e da consigli al suo giovane alter ego (Eisenberg).
Molto interessante è l’episodio del
film in cui il protagonista, Leopoldo, interpretato da un sempre
esuberante
Roberto Benigni, diventa famoso senza motivo:
forse in maniera inconscia, Allen ha rappresentato benissimo il
“divismo” così come ormai lo intendiamo in Italia, dove rendiamo
VIP persone che non hanno merito, senza arte nè parte, e che spesso
non hanno nulla di più interessante da dire se non come
preferiscono il pane a colazione.
Woody Allen però
sembra inarrestabile, non vuole fermarsi e continua a sfornare film
uno dietro l’altro, forse a scapito della qualità finale. Per uno
dei migliori registi dell’era moderna forse è un giusto compromesso
per avere ogni tre anni film da Oscar.
To Rome with Love cast
Accanto al cast internazionale,
presente anche una folta schiera di attori nostrani:
Alessandra Mastronardi, Fabio Armitillo, Antonio Albanese,
Ornella Muti, Flavio Parenti,
Riccardo Scamarcio e Alessandro Tiberi.