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La Nave Dolce: recensione del film di Daniele Vicari

Dopo Diaz, Daniele Vicari torna con il suo cinema verità, con La Nave Dolce ma questa volta per parlarci di immigrazione. Nel film l’8 agosto 1991 in un caldo e afoso pomeriggio estivo, la Vlora, un’enorme nave mercantile vecchia e arrugginita, si stagliava all’orizzonte del porto di Bari. A bordo della nave quasi ventimila profughi albanesi stipati e ammassati all’inverosimile fissavano con occhi sgranati e pieni di speranza le coste italiane, la terra promessa.

Anche per La nave dolce Daniele Vicari opta per la via documentaristica come strumento per raccontare e raccontarci le drammatiche vicende che, vent’anni fa, ebbero come disperati protagonisti venti mila immigrati albanesi giunti sulle coste pugliesi a bordo di un fatiscente mercantile “occupato” al porto di Durazzo. Come per il tanto discusso Diaz il regista laziale anche in questo film lascia che siano le immagini d’archivio, le immagini reali, a mostrare senza bisogno di troppi orpelli e contorni vari, la drammaticità di un fenomeno con cui l’Italia ha imparato a convivere in quest’ ultima porzione della sua storia recente.

Immagini forti, crude e dirette che raccontano di uomini e donne, giovani e meno giovani, giunti sul porto di Bari sfiniti e assetati, molti completamente privi di forze. Nei loro occhi e nei loro sguardi allucinati la disperata speranza di essere al sicuro e ormai lontani dalla miseria senza soluzione del loro paese, un’Albania appena uscita dalla lunga oppressione sovietica.

La Nave Dolce, il film

Al racconto visivo delle immagini Vicari accompagna musiche coinvolgenti e soprattutto testimonianze postume di chi oggi nel nostro paese si è creato una vita e addirittura una popolarità, ma che al tempo delle vicende narrate era là in mezzo a tanti compatrioti disperati. E’ il caso del ballerino Kledi Kadiu che per abbeverarsi arrivò a bere l’acqua del mare, come il regista Robert Budina che per sfuggire alle guardie si finse moribondo o come Eva Karafili oggi neolaureata in economia. Ma interessante è ascoltare anche le testimonianze di coloro che, da parte italiana, hanno dovuto affrontare nella totale emergenza e impreparazione una situazione assolutamente inedita per il nostro paese. Poliziotti, volontari della Protezione Civile e politici del tempo che raccontano attraverso le loro parole e i loro ricordi, quello che videro e vissero in una delle settimane peggiori e più imbarazzanti della nostra storia recente.

La completezza del filone narrativo ci porta alla conoscenza di aspetti e problematiche che permettono di farsi una ragione alquanto esaustiva del fenomeno “Vlora”. Le incomprensioni tra governo e amministrazione cittadina sulla gestione dell’emergenza, gli inevitabili attriti di carattere politico nonché pratico, la fermezza di Roma che si scontrava con l’istinto solidaristico di coloro che avevano davanti agli occhi quell’esercito di sporchi e affamati uomini in cerca di aiuto. Ma la preziosa testimonianza di chi era in mezzo a quella folla agognante dignità e una vita migliore, ci porta alla conoscenza di deprecabili e ignobili atti di violenza e prevaricazione che le frange più agitate e poco raccomandabili esercitavano ai danni dei loro compatrioti più deboli.

Un film, quello di Vicari, che riporta d’attualità una vicenda di cronaca quasi dimenticata o che forse abbiamo volutamente rimosso dalla nostra memoria. Uno dei primi episodi della lunga e controversa epopea dell’immigrazione con cui ancora oggi il nostro paese deve fare i conti. Di quei venti mila più di diciottomila furono rimpatriati, chi con l’inganno e chi volontariamente, ma per loro, così come per molti altri che arriveranno poi , l’Italia era e rimarrà la terra promessa.

Uscite al cinema di mercoledì 29 e venerdì 31 agosto

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Mercoledì 29 – Il cavaliere oscuro – Il ritorno: Sono passati otto anni da quando Batman è scomparso nella notte, trasformandosi, in quell’istante, da eroe a fuggitivo. Per un certo tempo la menzogna ha funzionato, le attività criminali di Gotham City sono state schiacciate grazie legge anti-crimine Dent. Ma tutto cambierà con l’arrivo di un’astuta gatta ladra con un programma misterioso. Molto più pericoloso, tuttavia, è l’emergere di Bane, un terrorista mascherato i cui spietati piani per Gotham spingono Bruce fuori dal suo esilio auto-imposto. Ma anche se indosserà di nuovo il suo costume, Batman potrebbe non aver chance contro Bane.

Hai visto mai? – Festival diretto da Luca Zingaretti il 15 e il 16 Settembre!

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Hai visto mai? – A Cortona il 15 e il 16 Settembre. Il festival diretto da Luca Zingaretti, quest’anno alla sua settima edizione, trasloca a Cortona al teatro Signorelli. Luca Zingaretti

Box Office USA del 27 Agosto 2012

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Per una settimana almeno, l’avvicendarsi delle posizioni nel box office nordamericano si ferma, così troviamo una situazione identica alla scorsa settimana  perlomeno fino alla metà alta della classifica.
In prima posizione rimane infatti il team di all stars riunito da Stallone che per il secondo episodio di The Expendables ha però ceduto la regia al navigato Simon West, che anni fa ci deliziò con Con Air, film pieno di galeotti in cui Nicolas Cage in fase capello lungo se la vede con un cattivissimo John Malkovich. The Expendables 2 questa settimana ha incassato 13,5 milioni di dollari, portando il suo totale a 52 milioni di dollari.
In seconda posizione resta stabile The Bourne legacy, che incassa poco più di 9 milioni di dollari arrivando ad un totale di 85 milioni di dollari.
Al terzo posto sale invece Paranorman, un film di animazione prodotto dagli stessi creatori di Coraline e la porta magica, un misto di 3D e animazione stop motion condito in salsa dark comedy. Il film ha incassato 8 milioni di dollari, arrivando ad un totale di 28 milioni di dollari.
In quarta posizione resta invece stabile The Campaign, che con i 7 milioni di dollari di questa settimana arriva a quota 67.
A metà classifica scende The dark knight rises, dopo 6 settimane di sala, il film incassa un totale niente male di 422 milioni di dollari. In sesta posizione, troviamo la commedia The odd life of Timothy Green che incassa un totale di 27 milioni di dollari. Al settimo posto invece si piazza Premium Rush in cui Joseph Gordon Levitt è un corriere in bicicletta nella Grande Mela che finisce in un intrigo; il film ha incassato 6 milioni di dollari.
L’ottava posizione è occupata da un documentario del tutto adatto a questo periodo di campagna elettorale negli Stati Uniti: Obama’s America, in sala da 7 settimane ma che si affaccia in classifica solo questa settimana, dopo aver incassato 6 milioni di dollari per un totale di 9, il che vuol dire, la maggior parte incassati questa settimana.
Il non posto è per la commedia con Meryl Streep e Tommy Lee Jones: Hope Springs che incassa 6 milioni di dollari per un totale, dopo 3 settimane di classifica, di 45 milioni di dollari.
Chiude la classifica una nuova uscita. Hit and run, un film di inseguimenti con un protagonista che si chiama Charlie Bronson, che ha incassato quasi sei milioni di dollari in totale.

La prossima settimana usciranno un ennesimo film sugli esorcismi The possession e Lawless, film di John Hillcoat con Shia LaBoeuf e Tom Hardy.A

Ciao Alice!

Non c’è nessuna lista, ed è tutto free 🙂 L’appuntamento è alle 19 al Parco del Celio fronte Colosseo.
Comunque a breve, sia su facebook che sul nostro blog http://beatuproma.blogspot.it/, daremo tutte le info sull’evento.
Ci sentiamo presto e ci vediamo sabato 8!
Un saluto

Un thriller per Lisa Cholodenko

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Dopo la commedia di The kids are all right, Lisa Cholodenko si cimenta nel thriller: la regista é stata infatti ingaggiata dalla compagnia Indian Paintbrush per dirigere November Criminals, su una sceneggiatura scritta da Steve Knight. Ambientata a Washington, la storia vede protagonista uno studente che scende nel ‘ventre’ della società della Capitale cercando di svelare il mistero della morte di un altro studente. Commentanto l’accordo con Cholodenko, la casa produttrice ha ricordato che questo è stato solo l’ultimo di una lunga serie, che ha visto coinvolti in tempi recenti Jeremy Renner e il suo partner sceneggiatore Don Handfield, Jason Reitman e Wes Anderson (i quali stanno producendo The Grand Budapest Hotel, scritto e diretto dallo stesso Anderson, protagonista Johnny Depp).

Lisa Cholodenko ha debuttato come regista con High Art (1998), lavorando in seguito anche per la televisione, dirigendo episodi di serie come The L Word, Six Feet Under e Homicide: Life on the Street. Trai suoi lavori per il cinema, si ricorda Laurel Canyon, con Christian Bale e Frances McDormand, mentre The kids alle all right le è valsa una nomination all’Oscar per la miglior sceneggiatura originale. November Criminals si aggiunge alla già folta agenda di impegni della regista, che include  The Abstinence Teacher, l’adattamento del libro per ragazzi Alexander And The Terrible, Horrible, No Good, Very Bad Day.

Fonte: Cinema Blend

Intervista a Charlize Theron protagonista di Prometheus!

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Ormai manca poco all’uscita italiano (in forte ritardo rispetto al mondo) di Prometheus, atteso ritorno allo Sci-fi di Ridley Scott. Ecco l’intervista alla splendida Charlize Theron che ci parla della sua esperienza e del suo personaggio.

Anche l’attore Logan Marshall-Green ci parla della sua esperienza:

Ricordiamo nel cast del film Prometheus diretto da Ridley Scott troviamo Michael FassbenderIdris ElbaCharlize TheronNoomi RapaceGuy Pearce, Logan Marshall-Green, Sean Harris, Rafe Spall.

Nel film Un gruppo di scienziati è in viaggio verso un lontano pianeta alla ricerca delle origini dell’uomo. Gli astronauti, però, entrano in contatto con un’entità che potrebbe causare l’estinzione della razza umana.

 

Joss Whedon: potere assoluto sui Marvel Movies?

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Joss Whedon: non più solo il responsabile della saga degli Avengers, al timone della quale resterà anche in occasione del secondo episodio, ma una sorta di ‘supervisore’ di tutto il Marvel – Universe portato sul grande schermo. La collaborazione tra Joss Whedon e la ‘Casa delle Idee’ sembra destinata ad ampliarsi e a consolidarsi, o almeno questo è quanto suggeriscono le affermazioni rilasciate dal regista nel corso del tour promozionale giapponese di The Avengers, uscito solo di recente nel Paese del Sol Levante. Whedon ha dichiarato che i suoi rapporti con la Marvel non si limiteranno al secondo film sui Vendicatori; sarà profondamente coinvolto anche in tutto il resto: il suo contratto prevede infatti un suo ruolo da consulente per l’intera versione cinematografica dell’Universo Marvel, che non si limiterà al grande schermo, sbarcando prossimamente anche in televisione, con una serie tv.

L’obbiettivo è di creare un universo integrato, come già avviene nei fumetti, nel quale ogni personaggio agirà certo in maniera autonoma, facendo parte però di un unico grande contesto. Riguardo il secondo film sugli Avengers, Whedon ha affermato di voler in una certa misura dare vita a un film più ‘piccolo’ rispetto al precedente: il regista ha rassicurato gli spettatori – nel prossimo capitolo non mancherà l’azione e verranno inseriti nuovi personaggi – tuttavia non è detto che il film per avere successo dovrù per forza essere portato su una scala più grande,  l’importante sarà mantenere un’personale. Per sapere quali siano le intenzioni di Whedon biosgnerà aspettare il 15 maggio 2015, data di uscita prevista negli Stati Uniti.

Fonte: Best Movie.It

Randall Wallace per Heaven is for real

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Randall Wallace, regista conosciuto per lavori come Secretariat, We Were Soldiers e The Man in The Iron Mask si cimenterà in un film a sfondo religioso con Heaven Is for Real: A Little Boy’s Astounding Story of His Trip to Heaven and Back, adattamento dell’omonimo libro, definito un dramma famigliare basato sulla fede. Alla produzione,  Joe Roth, che con Snow White and the Huntsman, Alice in Wonderland e il prossimo Oz The Great And Powerful è diventato uno dei personaggi più in vista del cinema hollywoodiano.

La sceneggiatura sarebbe in corso di scrittura da parte di Christopher Parker, che sta lavorando sul romanzo originale, firmato da Todd Burpo e Lynn Vincent, basato sulla vera storia del figlio dello stesso Burpo, che afferma di aver vissuto un’esperienza pre-morte, affermando di aver visitato il paradiso. Amici e famigliari sono portati inizialmente a non credergli, ma poi il protagonista comincia a raccontare loro particolari riguardanti persone già defunte in passato, dei quali lui non poteva essere a conoscenza. Randall Wallace è stato recentemente afficancato ad un altro film dai risvolti religiosi, The Conscientious Objector, ambientato nel corso della Seconda Guerra Mondiale, e parteciperà in vesti di produttore a  Gunslingers, film d’azione con protagonista Vince Vaughn.

Fonte:  Cinema Blend

Marianne e Cormac Wibberley per Uncharted

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Proseguono le vicissitudini di Uncharted: Drake’s Fortune, film tratto dall’omonimo videogioco: ultima novità, l’arrivo di nuovi

Jamie Linden per Flight Before Christmas

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Dopo aver scritto la sceneggiatura, Jamie Linden (We are Marshall, Dear John) sarà anche dietro la macchina da presa per The FLight Before Christmas, pellicola con la quale Paramount e Walden Media puntano a confezionare il classico prodotto natalizio per tutta la famiglia. I dettagli sulla trama sono abbastanza scarsi, sebbene il titolo suggerisca la classica serie di traversie vissute da una famiglia in partenza per le vacanze. Il prossimo passo, a questo punto, sarà ovviamente la scelta del cast.  Linden, da poco passato alla regia, porterà a breve sugli schermi 10 Years, protagonista Channing Tatum.

Fonte: Empire

Sherlock – Stagione 2, episodio 2: recensione dell’episodio “I mastini di Baskerville”

“Once you’ve ruled out the impossible, whatever remains, however improbable, must be true.” “But adapting the story, I did feel more of a responsibility to include things from the original than you would with The Sign of Four, because there are a lot of landmarks in The Hound of the Baskervilles and more people are more familiar with them”. Le dichiarazioni di Mark Gatiss non sono da biasimare per Sherlock 2×02: Il Mastino dei Baskerville (The Hound of The Baskervilles) è uno di quei libri su cui sai sempre di poter contare, di quelli che saltano fuori dai bauli polverosi delle soffitte per passare di generazione in generazione o abitano stabilmente gli scaffali della tua libreria di fiducia, al punto da caricare ogni adattamento di pressanti responsabilità. Con Sherlock 2×02: I mastini di Baskerville anche la serie della BBC Sherlock schiera in campo la sua versione, in un secondo episodio che pur preservando diversi ingredienti del romanzo preferisce abbracciare un plot di maggiore attualità, reinventato ad arte ma sempre con grande reverenza da Gatiss.

La Gotica Magione di Baskerville Hall diventa una blindatissima Base Militare mentre Sir Henry, ultimo rampollo dell’antica famiglia ad essere perseguitato dal leggendario mastino, è sostituito dal commoner Henry Knight (Russell Tovey): afflitto dal ricordo della notte in cui ancora bambino fu testimone dell’assassinio del padre, ucciso anni prima dalla furia di una strano animale il giovane si reca personalmente da Sherlock Holmes (Benedict Cumberbatch), reso intrattabile dalla mancanza di nuovi casi( “Oh, John, I envy you so much.Your mind, it’s so placid, straight-forward, barely used. Mine’s like an engine, racing out of control. A rocket, tearing itself to pieces, trapped on the launch pad. I need a case!), ma come già accaduto in passato non viene preso sul serio; solo quando il giovane dichiara di aver scoperto nella brughiera le impronte di un gigantesco mastino(“Mr Holmes, they were the footprints of a gigantic hound!”come da Canone) Sherlock decide improvvisamente di accettare il caso e recarsi nel Devon insieme a John Watson (Martin Freeman), per indagare sugli spaventosi esperimenti svolti nella Base di Baskerville e capire se gli incubi di Henry sono reali.

Tuttavia, una volta giunti nel Dartmoor le certezze di Holmes vengono inaspettatamente messe alla prova: sempre infallibili ma stavolta pronti a tradirlo, i suoi occhi non possono negare gli aver colto l’enorme bestia nell’oscurità della brughiera, gettando il Detective in uno stato di terrore tale da portarlo quasi a incrinare il  rapporto con John, che incredulo assiste al crollo dell’amico.

Sherlock 2×02: I mastini di Baskerville, l’episodio

Il diverbio fra i due è però presto risolto, quando Sherlock comprende che dietro la spaventosa e realistica visione del Mastino deve nascondersi una spiegazione razionale: una droga che si nutre delle paure altrui, un allucinogeno creato in laboratorio come arma di distruzione che si diffonde per via aerea mischiandosi alla nebbia notturna. Il Dottor Bob Frankland (Clive Mantle), affabile virologo al lavoro nella Base ma in realtà parte attiva del progetto H.O.U.N.D.(in italiano, appunto, mastino), acronimo formato dalle iniziali dei principali scienziati coinvolti, aveva ucciso il padre di Henry per impedirgli di denunciare i devastanti effetti collaterali provocati dalla droga: la parola di Henry, testimone scomodo del delitto, doveva essere screditata e l’esposizione prolungata alla sostanza psicotropa, portatrice di potentissime allucinazioni, si era rivelata il mezzo ideale. Nel tentativo di sfuggire alla giustizia Frankland si rifugia nella brughiera ma la sua corsa è breve: nel campo minato di Grimpen (Grimpen Minefield), area off limits che circonda il Complesso Militare, lo scienziato trova la sua fine saltando in aria su una mina.

Dopo aver inseguito la ricchissima sceneggiatura di Steven Moffat per tutta la durata di A Scandal in Belgravia, lo sforzo che Mark Gatiss chiede con Sherlock 2×02: I mastini di Baskerville è senza dubbio meno titanico: alla struttura vertiginosa proposta dall’amico Gatiss risponde con un impianto narrativo semplice e lineare, un’architettura dal gusto classico che in perfetta sintonia col percorso intrapreso dall’opera letteraria si rivela più che benvenuta.

Se a terrorizzare la contemporaneità non sono tanto le vecchie case e le notti nebbiose quanto i progressi che scienza e tecnologia portano avanti dietro le quinte, allo spettatore che vaga disorientato per la brughiera non sfuggirà la trasformazione della dimora dei Baskerville in una fredda Base Militare dove si svolgono strani esperimenti: esplorandone i blindatissimi corridoi ritroverà nomi familiari come quello di Barrymore, un tempo maggiordomo della casa promosso per l’occasione a maggiore dell’esercito(insieme alla sua anacronistica ma inconfondibile barba) e il Naturalista Stapleton, che ceduto lo scettro di cattivo della storia diventa una mamma colpevole della sparizione del coniglietto della figlia, regalandoci con il caso Bluebell il plot twist più divertente dell’episodio (ulteriore prova di quanto gli autori si divertano a giocare col pubblico). Il ruolo del villain viene allora ereditato da Frankland, scienziato pazzo quasi impaziente di dichiararsi subito colpevole a pochi minuti dalla sua entrata, mentre il vero tocco di classe nell’attualizzazione della storia è piuttosto il Grimpen Minefield, campo minato perfettamente funzionale a sostituire la misteriosa palude dell’opera chiamata Grimpen Mire.

Se la rivelazione del cattivo non risulta particolarmente illuminata, a dare il meglio in THOB è la raggelante atmosfera, satura dei brividi che dagli oscuri paesaggi del Dartmoor alle inquietanti pareti di laboratorio corrono addosso ai personaggi senza risparmiare nessuno, nemmeno il più razionale degli uomini: seduto davanti al camino con gli occhi lucidi e lo sguardo atterrito, mentre sorseggia tremante un bicchiere di Whisky e cerca senza successo di riacquistare il controllo sui suoi sensi, Benedict Cumberbatch si lancia in un vortice di deduzioni senza controllo talmente estenuante da risultare quasi ipnotico, una raffica di battute inafferrabili che ci conferma quanto la sua performance nei panni di Sherlock sia unica e sconvolgente.

La vera scena assoluta dell’episodio è però affidata al John Watson di Martin Freeman, che rinchiuso in laboratorio da Holmes per ragioni ” scientifiche” lascia allo spettatore, inevitabilmente prigioniero con lui nella stessa claustrofobica gabbia, un’ansia e un’oppressione non da poco. Lo spirito della maledizione di Baskerville continua intanto a perseguitare il povero Henry Knight, che nell’interpretazione di un disperato Russell Tovey riesce ad essere credibile senza risultare forzatamente eccessivo. Nonostante le scelte piuttosto scorrette che Sherlock intraprende contro John a beneficio dell’ indagine e gli affettuosi insulti che gli rivolge continuamente (“You’ll never be the most luminous of people, but as a conductor of light, you’re unbeatable! Some people who aren’t geniuses have an amazing ability to stimulate it in others.”), al di là di ogni incomprensione l’amicizia fra i due rimane salda e sincera: quando Holmes dice a Watson di  avere solo un amico (“I don’t have friends, I’ve just got one”) cercando di riparare al suo errore, la cornice del piccolo cimitero di campagna non può che presagire con amarezza all’appuntamento con The Reichenbach Fall, terzo episodio della serie dove Sherlock affronterà per l’ultima volta Jim Moriarty (Andrew Scott); nel frattempo, il Napoleone del Crimine si limita a concederci un piccolo cameo, dando forma alla grande paura di Holmes e dimostrandoci quanto questi tema il momento del confronto con la sua nemesi.

Pur sempre attento alle citazioni, con Sherlock che mette piede a Baker Street armato di arpione e letteralmente coperto di sangue( riferimento a The Adventure of Black Peter) prima di cadere in una divertente crisi d’astinenza, ma soprattutto nell’immortale citazione che strizza l’occhio a The Sign of Four(“Once you’ve ruled out the impossible, whatever remains, however improbable, must be true.”), l’incursione horror operata da Mark Gatiss in Sherlock 2×02: I mastini di Baskerville ha un tono meno scoppiettante di quello che abbiamo gustato in A Scandal In Belgravia, ma l’impeccabile spirito d’indagine dimostrato nello scrutare al microscopio pregi e difetti dei nostri beniamini, anche in alcune brevi ma fantastiche parentesi domestiche, ci rende impossibile non amarlo incondizionatamente: se Mark Gatiss avesse inserito nella sceneggiatura la mitica partita a Cluedo di Sherlock e John, sarebbe stato tutto perfetto.

The Possession – Trailer Italiano

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Ecco il trailer italiano di The Possession, prodotto dal maestro dell’horror Sam Raimi e firmato dal leggendario regista danese Ole Bornedal

Beautiful Boy per Cameron Crowe

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Vari nuovi progetti in cantiere per Cameron Crowe: tra questi, l’adattamento di Beautiful Boy: A Father’s Journey Through His Son’s Addiction di David Sheff. Il regista sarebbe inoltre interessato ad un altro libro dello stesso autore, Tweak: Growing Up On Methamphetamines, anch’esso basato su uno scontro padre – figlio sullo sfondo di una tossicodipendenza.

Beautiful Boy viene portato avanti dalla Paramount assieme alla Plan B di Brad Pitt, che hanno acquisito i diritti del libro nel 2008. Crowe è stato coinvolto fin dall’inizio, tuttavia in seguito tutto ha subito un rallentamento dopo che l’autore del libro aveva espresso il proprio disappunto per il modo in cui era stato ritratto nella sceneggiatura. Al momento, la Paramount sembra essere uscita definitivamente dal progetto, che resta nelle mani della Plan B; confermato invece il coinvolgimento di Crowe.

Fonte: Empire

Box Office ITA del 27 agosto 2012

Grandioso esordio per Madagascar 3, che fa interamente suo il botteghino italiano. Seguono I Mercenari 2 e Biancaneve e il Cacciatore, e l’estate cinematografica è quasi alle porte. Dopo oltre tre mesi di desolazione estiva abbattutasi al box office nostrano, finalmente gli incassi cominciano ad aumentare. In attesa de Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno (già di successo alle anteprime nazionali), il botteghino esulta grazie all’ultimo capitolo di Madagascar.

Madagascar 3: Ricercati in Europa esordisce infatti con ben 6,5 milioni di euro in cinque giorni. Un risultato esaltante, che conferma il successo della saga in Italia (gli altri due capitoli hanno superato i 20 milioni a fine corsa). Già mercoledì il film d’animazione aveva raccolto 1,4 milioni, mentre negli ultimi tre giorni ne ha incassati altri 4. Distribuito in oltre 800 sale, di cui molte in 3D, la media raccolta è eccezionale, pari a oltre 4000 euro. A dare nuova linfa al box office sono necessarie dunque le novità… ed era ora.

I Mercenari 2 scende così al secondo posto con 804.000 euro, arrivando a 3,4 milioni in dieci giorni. Non un successo, ma perlomeno il film action ha già superato il risultato complessivo del primo capitolo, che aveva sfiorato i 3 milioni. Biancaneve e il Cacciatore scivola in terza posizione con 153.000 euro e giunge a 8,4 milioni totali, dopo aver praticamente dominato – nella portata estiva possibile – per quasi due mesi. Quarto posto per The Amazing Spider-Man, che con altri 113.800 euro arriva a quota 11,6 milioni. Subito dietro la commedia LOL – Pazza del mio migliore amico, arrivata a soli 335.000 euro con altri 113.200 euro.

Guadagnano qualche posizione le pellicole successive. Bed Time (46.000 euro) e Contraband (44.000 euro), giunte rispettivamente a 719.000 euro e 804.000 euro, seguite da Cena tra amici (30.400 euro), che supera i 600.000 euro totali. La leggenda del cacciatore di vampiri scende in nona posizione con 30.000 euro, arrivando a 1,6 milioni complessivi, mentre Nudi e felici chiude la top10 con 20.000 euro, giungendo ad appena 236.000 euro.

Festival di Venezia 2012: Alberto Barbera presenta il Festival!

Manca ormai poco all’inizio della  69esima edizione del Festival di Venezia. Cinefilos.it come ogni anno seguirà con dovizia di dettagli l’importante manifestazione con varie iniziative.

Candy Store, nuovo film di Stephen Gaghan. Con Brad Pitt e Denzel Washington?

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Stephen Gaghan, premio Oscar per la sceneggiatura di Traffic (2001) di Steven Soderbergh, sta gettando le basi per un nuovo progetto, intitolato

Clive Owen nel remake di RoboCop?

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Un paio di giorni fa vi abbiamo dato la notizia del mancato matrimonio tra Hugh Laurie e il remake di RoboCop firmato José Padilha (Tropa de Elite). Il cattivo e un po’ inatteso esito

Justice League: pronti i fratelli Wachowski?

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Justice League, la risposta targata Warner Bros a The Avengers, ha bisogno di un regista. Scartata la mai troppo concreta ipotesi Ben Affleck, pare ora che all’orizzione siano spuntai

Prima foto di The Way, Way Back con Sam Rockwell e Steve Carell

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Vi mostriamo oggi la prima foto di The Way, Way Back, commedia diretta da Nat Faxon e Jim Rash, sceneggiatori di Paradiso Amaro. La storia seguirà

Prime foto di Leonardo DiCaprio in The Wolf of Wall Street di Martin Scorsese!

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Arrivano da JustJared le prime foto di The Wolf of Wall Streetil nuovo film di Martin Scorsese con protagonista ancora una volta Leonardo DiCaprio, che riveste i panni di Jordan Belfort. La pellicola è tratta dalla storia vera dell’ascesa e caduta di un broker di successo degli anni 80′, che fu condannato due anni di carcere per frode.

 

Nuove foto dal set di Thor 2: the Dark World!

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Nuove foto dal set di  Thor: the Dark World in Gran Bretagna.  La pellicola molto attesa dopo il successo di The Avengers uscirà negli usa il 15 novembre 2013.

The Avengers, Daredevil, Hulk e tanto altro: Stan Lee a ruota libera sui film Marvel

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Per la gioia di tanti discepoli, il santone Marvel Stan Lee, 90 primavere, è tornato quest’anno al Fan Expo Canada (23-26 agosto). L’inossidabile The Man ha parlato dei cinecomics

Tre clip per Resident Evil: Retribution!

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Arrivano tre spettacolari clip di Resident Evil: Retribution, nuovo capitolo della saga ancora una volta diretto da  Paul W.S. Anderson e interpretato da Milla Jovovich.

La Faida: recensione del film di Joshua Marston

Il regista Joshua Marston ha un debole per le ragazzine “con gli attributi”. È un debole spontaneo, un’inclinazione naturale che lo spinge a indagare nel mondo di piccole donne che conservano la loro dolcezza e la loro grazia anche se coinvolte in situazioni drammatiche. Nella sinossi della La faida, l’ultimo film da lui diretto, vincitore dell’Orso d’Argento per la sceneggiatura a Berlino, è scritto che il protagonista è il diciassettenne Nick, interpretato da Tristan Halilaj. In realtà in questa storia che si svolge nella campagna albanese e che documenta le fasi di un violento conflitto tra due famiglie, emerge ancora una volta, così come nel precedente Maria full of grace, un intenso ritratto femminile, quello di Rudina; brillante e intelligente sorella di Nick che si trova costretta a subire le leggi idiote e assurde di un mondo dominato dagli uomini.

Se la colombiana Maria, nella precedente pellicola, aveva il compito di ingerire ovuli di cocaina per portarli da un capo all’altro del mondo, anche a Rudina tocca trasportare e vendere pane e sigarette per assicurare la sopravvivenza alla sua famiglia. Così come la protagonista del primo film, inoltre, la ragazzina albanese, interpretata dalla sedicenne Sindi Laçej, capisce di essere vittima di un meccanismo assurdo e non voluto da lei, ma dimostra una forza silenziosa e conserva sempre la speranza di poter dare una svolta al suo futuro.

Con La faida, prodotto da Portobello production e Fandango, Marston e lo sceneggiatore Andamion Murataj ci mostrano un mondo rurale in cui l’invasione dei moderni mezzi di comunicazione, telefonini e social network, stride con l’atmosfera arcaica di una società ancora basata sul patriarcato e su codici ormai annullati “legalmente” ma diventati ferree regole non scritte. Come il delitto d’onore in Italia, anche le note del Kanun furono infatti messe al bando dal regime comunista di Hoxha, durato circa 40 anni. Dal 2000 circa molti albanesi sono però tornati a farsi giustizia da soli, convinti che lo Stato non faccia abbastanza per punire i colpevoli. Marston dimostra così ancora una volta, di interessarsi a questioni conosciute solo per chi le vive sulla propria pelle e che non hanno eco in altre parti del mondo; e lo fa costruendo un film in cui lo stile documentaristico si alterna ad un gusto per l’inquadratura che fa assomigliare molti paesaggi della campagna albanese a quelli ritratti da Cézanne o Fattori. D’impatto anche la recitazione degli interpreti, tutti non professionisti, e in particolare la resa del rapporto che Nick stabilisce con la sua stessa casa. Un tempo sereno e pieno di vita e interessi, il ragazzo in cattività considera la sua dimora una gabbia e inizia a deturparne mura e pavimenti quasi senza rendersene conto.

Pur non riuscendo a raggiungere la tensione ed il pathos che contraddistinguono certe sequenze di Maria full of grace, La faida mantiene sicuramente alto il profilo di Jushua Marston, il cineasta “metà regista e metà antropologo”.

Ecco la locandina ufficiale di Cogan – Killing them Softly!

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Con l’avvicinarsi dell’uscita di  Cogan – Killing them Softly, il nuovo film di Andrew Dominik, arriva anche la locandina ufficiale, in cui compare Brad Pitt, armato e minaccioso.

Frankenweenie: due nuovi spot tv!

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Frankenweenie, ultima fatica di Tim Burton, debutterà alla 56ma edizione London Film Festival con uno speciale red carpet a Leicester Square.

Videodrome: al via il remake?

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Da tempo giravano voci riguardo alla possibilità di un remake per Videodrome ed  in questi giorni sembra arrivata la conferma, dal momento che l’ Universal Pictures ha ingaggiato anche il regista Adam Berg per dirigerlo.

Chloe Moretz protagonista in The Wilderness of James !

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Secondo le ultime indiscrezioni, l’attrice Chloe Moretz, Carolyn Stoddard nel Dark Shadows di Tim Burton, sarà la protagonista del film d’esordio di Michael Johnson: The Wilderness of James.

Mireille Enos prenderà parte a Ten di David Ayer!

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Mireille Enos, nota al grande pubblico per la sua partecipazione alla serie tv The Killing, per la quale si è assicurata anche una candidatura al Golden Globe, prenderà parte a Ten, ultimo lavoro di David Ayer.

Jason Momoa entra nel cast di Wolves!

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Dopo esser stato annunciato nel 2010 e dopo un silenzio di due anni, Wolves riprende a far parlare di sé annunciando che anche Jason Momoa entrerà a far parte del cast. Il film, che rappresenta l’esordio alla regia di David Hayter, già sceneggiatore di X-Men, racconta la storia di un giovane lupo mannaro che, dopo esser stato accusato di aver ucciso i genitori, si rifugia nel paesino di Lupine Ridge, luogo di eventi soprannaturali. Jason Momoa lavorerà insieme a Lucas Till, Havok in X-Men: L’Inizio, e Merritt Patterson che vestirà i panni del personaggio di Angelina Timmins. Secondo le ultime indiscrezioni, le riprese del film inizieranno in autunno.