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Garrone, Bertolucci, Argento: questa l’Italia di Cannes

Tre film a rappresentare l’Italia al 65esimo Festival di Cannes, di cui due fuori concorso. Tre pellicole che non

Sam Worthington: il giovane muratore che divenne una star

Sam Worthington: il giovane muratore che divenne una star

E’ curiosa e non propriamente convenzionale la carriera cinematografica di Sam Worthington, uno dei volti nuovi di Hollywood e oggi tra i più richiesti e ricercati da produttori e registi americani.

Innanzitutto l’attore inglese non ha conosciuto la popolarità particolarmente presto anzi il successo, quello vero, lo ha incontrato ben dopo i trenta quando con Avatar (2009) si è tirato fuori da una situazione di vita molto difficile. Si dice infatti che, prima di quella fortunatissima scrittura, Worthington fosse stato addirittura costretto a vendere tutti i pochi beni a disposizione e a vivere nell’auto acquistata con il magro bottino ricavato.

Sam Worthington: il giovane muratore che divenne una star

Una cosa è certa, a Sam non dispiace affatto aver raggiunto il successo dopo i trent’anni in quanto “se tutto questo fosse arrivato quando avevo vent’anni, probabilmente sarei diventato un gran cretino. Ma a 35 tendi a stare con i piedi per terra” afferma, e continua”  cucino uova, dormo fino a tardi, vado a fare passeggiate e guardo robaccia alla tv come America’s next top model. Né più né meno di quello che fa la gente normale”.

Ma andiamo con ordine e proviamo a ricostruire i vari passaggi della sua fortunatissima carriera.

Sam Worthington nasce a Godalming in Inghilterra, nella contea del Surrey, il 2 agosto del 1976. Presto si dovrà trasferire in Australia, a Perth, dove il padre trova lavoro nella locale centrale elettrica; trasferitosi successivamente a Warnbro, periferia di Rockingham, passerà qui la sua infanzia cresciuto insieme con la sorella minore dalla madre casalinga.

Abbandonati presto gli studi Sam lavorerà sino al 1995 come muratore prima a Rockingham poi a Sidney dove si trasferirà all’età di diciassette anni e dove per accompagnare la propria ragazza ad un provino alla Premier Drama School sarà lui ad essere preso in seguito ad un’audizione tentata quasi per caso…dopo una settimana la ragazza lo mollerà.

Dopo tre anni di studi inizierà a recitare in varie compagnie teatrali e ad accettare le prime comparsate cinematografiche; un anno importante è per lui il 2000 in quanto esordisce nelle produzioni tv con una piccola parte in un episodio di JAG- Avvocati in divisa e soprattutto quando viene chiamato ad affiancare Adam Garcia nel musical Bootmen di Dein Perry. Il primo grande riconoscimento arriverà però solo nel 2004 quando recita accanto a Abbie Cornish in Somersault un film indipendente in cui interpreta Joe, figlio di un ricco fattore che aiuterà una ragazza scapestrata, Heidi, in fuga da una famiglia disastrata, a ritrovare l’amore e la gioia di vivere. L’interpretazione di Joe gli frutterà il premio dell’Australian Film Institute ( l’Oscar australiano) cui nomination aveva già ricevuto per Bootmen.

Sam cavalca l’onda di un 2004 particolarmente fortunato e si butta nella realizzazione di Enzo un corto di sette minuti di cui è produttore, regista, sceneggiatore, direttore della fotografia e compositore.

In realtà la prima metà del decennio duemila non è particolarmente esaltante per l’attore inglese, al di là del riconoscimento di cui accennavamo prima non risultano altre grandi scritture; per Sam si parla per lo più di ruoli secondari e marginali sia per il grande che per il piccolo schermo. Il suo sogno, la sua ambizione è quella di approdare ad Hollywood, la mecca agognata da tutti i giovani attori o aspiranti tali. Riesce ad ottenere le prime parti in film statunitensi, anche se marginali, tra le prime e più significative quella in Sotto corte marziale (2002) con Bruce Willis e Colin Farrell così come la parte in Dirty Deeds. Le regole del gioco commedia sui giochi di potere tra la malavita di Chicago e di New York.

Il 2006 è l’anno della grande illusione per Sam; infatti dopo una parte nella curiosa commedia Fink, Sam Worthington entra nella ristrettissima lista di candidati per sostituire Pierce Brosnan nei panni del più famoso agente segreto del cinema: James Bond.

Martin Campbell, regista di Casinò Royale, ammetterà poi che solo Sam e Henry Cavill rappresentarono una seria alternativa a Daniel Craig che però, come è noto, sarà l’azzeccatissimo prescelto per la parte di 007.

La delusione per l’occasione mancata non durerà molto in quanto da lì a poco si apriranno per Sam, ormai trentenne, una serie di occasioni importanti che rappresenteranno il vero trampolino di lancio.

Nel 2007 ha un ruolo in Rogue ma è poco dopo che arriva la vera svolta con il provino per entrare nel cast di Avatar e il conseguente incontro con James Cameron, l’uomo che cambierà per sempre la sua vita. Il grande regista non solo gli affiderà la parte di Jake Sully come co-protagonista in uno dei film più rivoluzionari nella storia del cinema e ancora oggi record di incassi, ma lo proporrà anche per la parte di Markus Wright in Terminator Salvation di McG.

Con una raccomandazione tale la parte non può che essere sua così potrà recitare al fianco del grande Christian Bale come “intruso” nella lotta tra resistenti e robot.

Sono questi due film girati nel suo “magico” 2009 che proiettano Sam Worthington nell’olimpo di Hollywood come uno degli attori più apprezzati o quantomeno più acclamati e richiesti. Di lui si apprezza la duttilità ed una buona dose di eclettismo che gli permette di interpretare ruoli spesso molto diversi ma è leggendo stralci di interviste varie rilasciate qua e là che si può apprezzare la sua dote forse più importante: l’umiltà.

“Amo il mio lavoro e amo il mondo in cui vivo”, ha affermato di recente, “ma non voglio una donna che sia soltanto attratta da quello scintillio”; la donna ideale per Sam deve accettare tutto il suo mondo con i suoi pregi e i suoi difetti, “se anche mi sveglio tardi la mattina o i miei calzini puzzano” aggiunge, “deve volere l’intero pacchetto”, non male.

Non si sente un duro, non si vede proprio come il classico macho che non deve chiedere mai, “nei film ti fanno sembrare tosto, coraggioso e tutto il resto ma poi nella vita reale è tutta un’altra cosa” e aggiunge, “forse recito queste parti per compensazione perchè nella realtà sono timido e riservato e diciamo pure…forse pure un po’ imbranato”.

Tanto semplice e imbranato da rimanere di stucco e senza parole come un fan qualunque quando trovatosi di fronte Brad Pitt, che gli chiedeva delle olimpiadi di Sidney, lui non seppe dire altro che:” eh beh sì è molto bello poter parlare con te”.

La sua popolarità è testimoniata dalla prolificità incredibile degli ultimi due anni dove interpreta Perseo in Scontro tra titani ( 2010) e La furia dei titani (2012), quindi in Last night di Massy Tadjedin e Il debito di John Madden, per concludere con Le paludi della morte in uscita il prossimo giugno e 40 carati dove reciterà per quasi tutto il film appollaiato su un cornicione di New York a 80 metri di altezza. Di sicuro non rischia, almeno per ora, di essere dimenticato.

Martin Scorsese racconta lo Spirito dell’Estasi

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Martin Scorsese racconta lo Spirito dell’Estasi

Non pago di essere coinvolto in varie regie e produzioni a vari livelli di avanzamento, Martin Scorsese aggiunge un nuovo titolo al suo elenco di impegni: sarà infatti il produttore di Silver Ghost, pellicolà che narrerà la nascita dello Spirito dell’Estasi, la Vittoria Alata simbolo della  Rolls Royce.

Scorsese collaborerà in quest’occasione con Richard Attenborough ed Anthony Haas, per narrare la vicenda di Lord Montagu of Beaulieu il quale, trai primi entusiasti della Rolls Royce, commissionò a Charles Sykes un ornamento da apporre la propria auto; a quanto pare, la modella per lo Spirito dell’Estasi fu Eleanor Thornton, segretaria dello stesso Lord Montagu: i due ebbero una relazione, duramente contrastata dalla famiglia di lui per la differenza di classe sociale. Al momento non è ancora stato scelto un regista, sebbene si possa sperare che a dirigere la pellicola sia lo stesso Scorsese il quale, tuttavia, sarà a breve impegna in The Wold of Wall Street con Di Caprio.

Fonte: Empire

C’era una volta in America al Festival di Cannes

Louise Fletcher torna nel film da cui era sparita. E Deborah recita finalmente la Cleopatra di Shakespeare a teatro. Si avvicina la prima mondiale al Festival di Cannes del nuovo restauro

Indagini soprannaturali per Anthony Hopkins

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Indagini soprannaturali per Anthony Hopkins

Per il thriller soprannaturale Solace sembra finalmente giunto il momento di uscire dalla naftalina, dove è rimasto chiuso per anni:ì la pellicola ha già un protagonista, Anthony Hopkins, e un probabile regista: Alfonso Poyart.

La vicenda del progetto Solace è lunga e travagliata: inizialmente eta stano concepito come una sorta di sequel di Seven, e per il ruolo del protagonista (un ex medico dotato di poteri psichici che mette le sue capacità al servizio dell’FBI nella caccia a un serial kilerr) si era pensato a Morgan Freeman. Il progetto si è però in seguito radicalmente distaccato dal film di Fincher.

Fonte: Empire

Isabelle Fuhrman nel remake di Suspiria

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Isabelle Fuhrman nel remake di Suspiria

L’attrice di Washington entra nel cast del remake del film di Dario Argento, firmato da David Gordon Green e ormai da parecchi anni in fase di gestazione. La storia, come si ricorderà, narra di una giovane ragazza che si reca in Europa per frequentare un collegio di altri livello, per poi scoprire che si tratta di una sede di malefici e stregonerie.

Green punta a trovare una produzione in occasione del Festival di Cannes, per poi cominciare le riprese dopo l’estate. Isabelle Fuhrman   si è fatta apprezzare, giovanissima, in Orphan e, dopo il grande successo di Hunger Games, la vedremo prossimamente in un altro post-apocalittico: After Earth di M. Night Shyamalan, a fianco di Will e Jaden Smith.

Fonte: Empire

Video dietro le quinte per Biancaneve e il Cacciatore!

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Video dietro le quinte per Biancaneve e il Cacciatore!

Guarda il dietro le quinte delle sequenze più spettacolari di Biancaneve e il Cacciatore, dall’11 luglio al cinema. Con Kristen Stewart, Charlize Theron e Chris Hemsworth.

Guarda lo speciale dietro le quinte sulle riprese nella sala del trono di Biancaneve e il Cacciatore, dall’11 luglio al cinema.

Il premio oscar Colleen Atwood presenta i costumi di Biancaneve e il Cacciatore, dall’11 luglio al cinema.

Biancaneve e il Cacciatore, il film

Nel poema epico di azione e avventura Biancaneve e il Cacciatore, Kristen Stewart (Twilight) interpreta l’unica persona sulla terra ad essere più bella della regina del male (il premio Oscar Charlize Theron) che è decisa ad ucciderla. Ma quello che non avrebbe mai immaginato la regina malvagia è che la ragazza che minaccia il suo regno è stata iniziata all’arte della guerra dal Cacciatore (Chris Hemsworth, Thor) che era stato da lei inviato per ucciderla. Sam Claflin (Pirati dei Caraibi) completa il cast , interpretando il principe stregato dalla potenza e dalla bellezza di Biancaneve.

La nuova versione mozzafiato della leggendaria fiaba è opera di Joe Roth, produttore di Alice in Wonderland, del produttore Sam Mercer (Il Sesto Senso) e dell’acclamato regista televisivo e visualista d’avanguardia Rupert Sanders.

Biopic su Steve Jobs per Aaron Sorkin

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Dopo aver raccontato la storia di Mark Zuckerberg in The Social Network, Aaron Sorkin è stato incaricato dalla Sony di narrare le ‘gesta’ di un altro guru dell’era informatica: Steve Jobs. L’autore, dopo un breve tentennamento causato dal suo attuale assiudo impegno nel serial HBO Newsroom, ha infine sciolto le riserve. Materiale di partenza: la biografia scritta da Walter Isaascsom in cui diritti per il grande schermo sarebbero stati pagati dalla Sony circa un milione di dollari.

Il libro è basato su interviste rilasciate, oltre che dallo stesso Jobs, anche da amici e parenti, e copre la maggior parte della sua vita. Al momento, nulla si sa riguardo al regista e soprattutto all’interprete (in proposito sono stati fatti i nomi di Noah Wyle e George Clooney). Tratto dalla biografia ufficiale, il film scritto da Sorkin avrà dunque i crismi dell’ufficialità, rispetto all’altra pellicola su Jobs attualmente in lavorazione, diretta da Joshua Michael Sterns e interpretata da Ashton Kutcher.

Fonte: Empire

The Avengers: il video di ringraziamento a tutti i fan!

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The Avengers: il video di ringraziamento a tutti i fan!

Arriva dal canale  ufficiale su YouTube della Marvel il video di ringraziamento a tutti i fan che hanno supportato così calorosamente il film. Il video mostra commenti di fan e dei protagonisti con video delle premiere in giro per il mondo:

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“Abbiamo creato questo video come ringraziamento per tutti i fan che si sono uniti in grio per il mondo per The Avengers della Marvel.” 

The Avengers, scritto e diretto da Joss Whedon, è interpretato da Chris Evans, Chris Hemsworth, Clark Gregg, Cobie Smulders, Jeremy Renner,Mark Ruffalo, Robert Downey Jr., Samuel L. Jackson, Scarlett Johansson, Stellan Skarsgård, Tom Hiddleston. Il film è distribuito dalla Walt Disney Pictures ed attualmente nelle nostre sale cinematografiche

Scott Z Burn scrive il sequel dell’Alba del pianeta delle scimmie

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Dopo il successo, in parte in atteso, del reboot della saga, la 20th Century Fox ha prontamente messo in cantiere il seguito: dopo aver concluso l’accordo con Andy Serkis, che dopo aver dato espressioni e voce al tolkieniano Gollum ha replicato il successo con lo scimpanzè Caesar, la produzione ha incaricato Scott Z Bruns di scrivere la versiona definitiva della sceneggiatura.

Il progetto è alle battute iniziali, quindi della storia si sa ancora molto poco, ma si presume che tutto prenderà le mosse dalla fine del capitolo precedente, con le scimmie diventate ormai la specie dominante del pianeta, complice, a quanto pare, un’epidemia che colpirà il genere umano (situazione con la quale Burns ha già avuto a che fare, in Contagion). Poco si sa, a parte la conferma di Serkis, anche riguardo a cast e regia, anche se pare che Rupert Wyatt abbia già dato la sua disponibilità a dirigere anche il sequel.

Fonte: Empire

Festival di Roma: Paolo Ferrari replica

Il presidente del festival internazionale delfilm di Roma, Paolo Ferrari, ha bruscamente respinto le critiche del ministro della cultura Lorenzo Ornaghi, che l’aveva criticato di aver spostato le

Damon Lindelof parlerà ai fan su Twitter di Prometheus!

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Per chi attende con ansia Prometheus di Ridley Scott arrivano ottime notizie dal mondo di Twitter. Infatti domani, mercoledì 16 maggio, a partire dalle ore 20, Damon Lindelof, sceneggiatore dell’attesissimo film risponderà in diretta su Twitter alle domande che i fans di tutto il mondo possono già inviare al profilo ufficiale del film @PrometheusMovie con l’hashtag #Prometheus.

Trailer in versione bootleg di I Miserabili

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Trailer in versione bootleg di I Miserabili

Manca davvero molto all’uscita di un trailer de I Miserabili, tuttavia in rete è comparso un primo filmato, teaser trailer presumibilmente in versione bootles del film. I Miserabili è l’adattamento del musical di Broadway, tratto dal capolavoro di Victor Hugo e diretto da Tom Hooper.

Le paludi della morte: in arrivo il cupo thriller diretto da Ami Canaan Mann

Presentato in concorso alla 68ma Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, Le paludi della morte – The Killing fields è l’ultimo film diretto da Ami Canaan Mann figlia del famoso Thomas che di questo film è produttore.

Killer Elite: recensione del film Jason Statham

Killer Elite: recensione del film Jason Statham

Dopo aver vinto il premio Oscar nel lontano 2004 per il cortometraggio Everything in This Country Must, arriva al cinema Killer Elite, il debutto in un lungometraggio per il regista Gary McKendry. Per la sua opera prima l’irlandese McKendry sceglie di cimentarsi in una spy-story tratta dal romanzo di Ranulph Fiennes “The Feather Men” che s’ispira a sua volta a fatti realmente accaduti negli anni ‘80, durante il periodo di grande crisi petrolifera e le conseguenti guerre in Medio Oriente.

Killer Elite ripercorre la storia di due organizzazioni segrete in conflitto fra loro: la prima, chiamata The Clinic, è composta da killer professionisti; la seconda, The Feather Men, da un gruppo di vigilantes che proteggono ex membri dei reparti speciali e le loro famiglie. Quando un team della prima organizzazione viene assoldato da uno sceicco arabo per uccidere dei membri della SAS che ritiene responsabili della morte del figlio, le cose si faranno davvero esplosive.

Sin dall’inizio si può constatare quanto Killer Elite abbia alle sue fondamenta un difetto facilmente riscontrabile, ovvero la poca originalità della storia e il tema abbondantemente abusato come le guerre in Medio Oriente. La regia di McKendry è sobria e pulita, e aiuta di gran lunga la narrazione a procedere con ritmo spedito. Di accompagnamento, invece da il suo prezioso contributo un nutrito cast di attori di spessore, nonché avvezzi al genere d’action puro. Dall’ormai specialista Jason Statham, sempre credibile nei panni di Dio distruttore, passando per il crudo e spietato Clive Owen, qui nelle vesti di un eccentrico ex SAS, smanioso di ritornare all’azione. Chiude il cerchio dei protagonisti un Bob De Niro barbuto e specialista prossimo al pensionamento, ruolo che negli ultimi anni ha imparato ad interpretare alla perfezione vista l’età. Fa da contorno invece un parter di attori noti e meno noti, come Yvonne Strahovski, famosa per il suo ruolo in Chuck, Dominic Purcell (Prison Break) e Adewale Akinnuoye-Agbaje (G.I. Joe).

Nonostante ciò, il film stenta a decollare, ingabbiato in alcuni cliché tipici del genere, ripetendo all’infinti uno schema già noto. Non aiuta alla causa l’eccessiva durate della pellicola e i continui richiami ad una storia d’amore solo abbozzata e  che poco si sposa con il plot principale.

Idris Elba parla di Thor 2

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Idris Elba parla di Thor 2

Ha sempre lavorato molto al cinema e in televisione, ma come capita a molti attori, il momento del successo è arrivato per un film ad alto budget e di grande richiamo mediatico. Parliamo dell’attore Idris Elba e il film in questione è Thor. L’attore inglese ha rilasciato qualche dichiarazione sul suo ritorno in Thor 2, in cui rivestirà i panni del guardiano Heimdall. Idris ha dichiarato di essere molto interessato allo sviluppo del suo personaggio, al perchè egli si trova a guardia dei cancelli di Asgard; ha inoltre confessato di non aver ancora letto lo script ma di essere sicuro che ilpubblico stesso voglia molto di più dal suo personaggio.

Negli ultimi tempi abbiamo visto Elba in Ghost Rider: Spirito di Vendetta e lo vedremo presto in Prometheus di Scott.

Fonte: Empire

Tom Cruise e Robert Downey Jr. per El Presidente?

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Secondo  Vulture la Warner Bros è intenzionata a produrre una nuova action-comedy e a ingaggiare come protagonisti niente meno che Tom Cruise e Robert Downey Jr. con l’idea di offrire il progetto a Jay Roach, che per la stessa casa ha diretto la commedia politica in uscita prossima The Campaign con Will Farrell e Zach Galifianakis.

Isole: da domani on line gratis su Repubblica.it

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Il film Isole di Stefano Chiantini con Asia Argento, Giorgio Colangeli, Ivan Franek, Anna Ferruzzo, Paolo Briguglia e Alessandro Tiberi, in sala già dal 11 maggio, è il primo film

Prima Clip di Prometheus di Ridley Scott

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Prima Clip di Prometheus di Ridley Scott

Finalmente arriva la prima clip di Prometheus, l’attesissimo ritorno di Ridley Scott allo SCI-Fi, con cast stellare: Michael Fassbender, Noomi Rapace, Charlize Theron, Idris Elba. Ecco il filmato:

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Luke Evans parla de Lo Hobbit

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Luke Evans parla del suo ruolo di Bard l’arciere ne Lo Hobbit.

Stando a quanto racconta Tolkien, il personaggio compare alla fine del romanzo in un ruolo molto piccolo ma determinante.

Good Doctor: il trailer del film con Orlando Bloom

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Ecco il trailer di Good Doctor, film che vede Orlando Bloom protagonista nei panni di un medico che ‘affezionatosi’ ad una sua paziente, le fornisce cure sbagliate per tenerla con sè in ospedale.

Blood Ties: nuove foto dal set

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Ecco Mila Kunis e Clive Owen che si sbaciucchiano fuori ad una chiesa, ma non si tratta di un nuovo gossip, solo delle riprese di Blood Ties, thriller ambientato nella Brooklyn degli anni ’70.

Biancaneve e il Cacciatore: foto dalla premiere di Londra

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Biancaneve e il Cacciatore: foto dalla premiere di Londra

Ieri sera si è tenuta la premiere mondiale di Biancaneve e il Cacciatore a Londra e tutto il cast principale del film, Charlize Theron, Chris Hemsworth e Kristen Stewart, era presentein forma smagliante all’evento.

Il film arriverà da noi il prossimo 11 luglio, intanto ecco le foto del cast sul … green carpet!

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Biancaneve e il Cacciatore, il film

Nel poema epico di azione e avventura Biancaneve e il Cacciatore, Kristen Stewart (Twilight) interpreta l’unica persona sulla terra ad essere più bella della regina del male (il premio Oscar Charlize Theron) che è decisa ad ucciderla. Ma quello che non avrebbe mai immaginato la regina malvagia è che la ragazza che minaccia il suo regno è stata iniziata all’arte della guerra dal Cacciatore (Chris Hemsworth, Thor) che era stato da lei inviato per ucciderla. Sam Claflin (Pirati dei Caraibi) completa il cast , interpretando il principe stregato dalla potenza e dalla bellezza di Biancaneve.

La nuova versione mozzafiato della leggendaria fiaba è opera di Joe Roth, produttore di Alice in Wonderland, del produttore Sam Mercer (Il Sesto Senso) e dell’acclamato regista televisivo e visualista d’avanguardia Rupert Sanders.

Nuova clip di The Amazing Spider-Man

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Nuova clip di The Amazing Spider-Man

Ecco una nuova clip di The Amazing Spider-Man che oltre alle scene mostrate nell’ultimo trailer e nei video speciali dedicati al Dottor Connors, alias Lizard, comprende anche una scena

Men in Black 3: recensione del film con Will Smith

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Men in Black 3: recensione del film con Will Smith

A dieci anni da Men in Black 2, tornano al cinema gli uomini in nero che ci proteggono dalla feccia dell’universo. Tommy Lee Jones e Will Smith ci portano Men in Black 3, terzo capitolo, rigorosamente  a tre dimensioni, della saga culto esplosa nel 1997 con il primo episodio.

In Men in Black 3 L’Agente J e l’Agente K sono sempre in coppia e continuano a convivere più o meno pacificamente nelle loro missioni. Quando Boris l’animale, un super criminale intergalattico, si libera dalla prigione lunare in cui è rinchiuso da 40 anni per cercare vendetta, la situazione per l’Agente K diventerà pericolosa e J, da collega e amico farà di tutto per aiutare K, anche tornare indietro nel tempo fino agli anni ’60.

In uscita il prossimo 23 maggio, Men in Black 3 vede il ritorno al timone del franchise  Barry Sonnenfeld, già regista degli altri capitoli e che qui si cimenta con il 3D superando la prova con una sufficienza piena. Tutto il film però sembra un grande omaggio a Will Smith, che dal 1997 e 2002 (le date degli altri due film) ne ha fatto di strada, diventando uno degli attori hollywoodiani più potenti in circolazione. L’attore riesce come al solito a offrire una bella performance sia nei momenti comici di cui il film è ricco, sia nei momenti più emotivamente coinvolgenti, confermando la sua costante crescita professionale. Al suo fianco un granitico Tommy Lee Jones vede sdoppiare il suo ruolo, poiché il se stesso giovane viene interpretato da un efficacissimo Josh Brolin, bello, elegante e assolutamente azzeccato fisionomicamente per il ruolo.

Chi però ha determinato la vera riuscita di Men in Black 3 è Etan Cohen (da non confondere con il fratello Coen, basta spostare un’ H), lo sceneggiatore che pur non avendo un curriculum lunghissimo si è fatto notare per l’estrema ironia utilizzata in maniera intelligente in tutto il corso della pellicola. Mostri ed effetti sono molto cambiati dai primitivi e viscidi alieni degli anni ’90, adesso i mostri si disintegrano, anche se i classici persistono: il neuralizzatore, gli occhiali e i completi scuri, le armi ultra tecnologiche e qualche gadget old fashion di moda trai MIB degli anni ’60.

Divertente anche la realizzazione dei mostri e dei costumi per il viaggio nel tempo di J, che si trova ad osservare creature che somigliano in maniera imbarazzante al primitivo mostro della laguna nera. Il film non rinuncia all’aspetto personale e al grande rapporto di rispetto ed amicizia che si è creato trai due agenti; è proprio questo infatti a far andare avanti il racconto, relegando il ruolo del cattivo a semplice pretesto e instaurando trai due una vera e propria intesa emotiva fatta soprattutto di battibecchi e punzecchiature continue.

Bellissimi gli effetti per caratterizzare il cattivo: denti artigli e aghi ovunque ne fanno un essere bieco e tangibilmente pericoloso. Divertentissime poi tutte le trovate di sceneggiatura che strizzano l’occhio agli eventi passati raccontandoli con il solito ma sempre efficace tono dissacrante del “senno di poi”.

Men in Black 3 è un film divertente, un intrattenimento ben fatto e realizzato tecnicamente bene, con un 3D che aggiunge narratività alla storia e una sceneggiatura vincente che ci aiuta a conoscere meglio personaggi con cui abbiamo già familiarità e potrebbe preparaci ad un ennesimo ritorno degli uomini in nero.

Festival di Cannes 2012: primi poster promozionali!

Festival di Cannes 2012: primi poster promozionali!

Arrivano pubblicati da Collider i primi poster dal Festival di Cannes che ricordiamo inizierà mercoledì 16 Maggio. Per chi non vuole perdere nulla ma proprio nulla dalla kermesse vi segnaliamo il nostro speciale: Festival di Cannes

Uscite al cinema del 17 e 18 maggio 2012

Giovedì 17 –  A morte!: Un professore e un politico vengono rapiti e tenuti prigionieri nel cuore della Sardegna, in una vecchia miniera abbandonata. A capo della banda, Marco, giovane studente universitario, che, spinto da un profondo desiderio di giustizia, da una rabbia cieca e disperata, compie un gesto apparentemente folle: rapire due rappresentanti del mondo cinico ed egoista che lo circonda. Ma le ragioni sono ben piu’ profonde di quanto si pensi.

Venerdì 18 –  Another Earth: Rhoda Williams è una studentessa dalle ottime capacità tanto che è stata ammessa al MIT (Massachusetts Institute of Technology). Il suo interesse per l’astrofisica è intenso tanto che una sera provoca un drammatico incidente stradale. La causa è data dal fatto che è stato scoperto un pianeta che è speculare alla Terra e che lo stesso sta iniziando a fare la sua comparsa nel cielo. Rhoda, alla guida della sua auto si distrae guardando in alto e uccide il figlio e la moglie incinta di John Burroughs, un noto compositore…

Quella casa nel bosco: Un gruppo di amici decide di accamparsi in una casetta in mezzo al bosco ma presto scopriranno che il luogo è infestato da presenze maligne. Scritto in collaborazione con Joss Whedon (qui anche produttore ma conosciuto soprattutto per essere uno dei principali registi della serie tv Buffy – L’ammazzavampiri), è il primo film diretto da Drew Goddard. Sono numerose le problematiche che ha subito il film in fase di post-produzione, tanto che la data di uscita nelle sale ha subito molti spostamenti. Si potrà vedere anche nella versione 3D.

Margin Call: Wall Street. Eric Dale, uno dei capi settore di una grossa banca di credito finanziario, viene licenziato in tronco. Ha solo pochissimo tempo per prendere i suoi effetti personali ed andarsene. Fa in tempo però a consegnare una chiavetta di computer al giovane analista Peter Sullivan dicendogli di fare attenzione. Peter, dopo che i suoi compagni di lavoro sono usciti, scopre che i dati che emergono dai file di Eric dicono che la banca, appoggiandosi su azioni virtuali, ha le ore contate. Sullivan mette in allarme le alte sfere e si convoca nella notte una riunione di emergenza. Bisogna decidere in tempi rapidissimi il da farsi o il crollo dell’Istituto sarà verticale. Le scelte da compiere dovranno fare (o non fare) i conti con l’etica.

Damsels in Distress: Il film è incentrato su un gruppo di ragazze che frequentano il college di belle arti che prendono sotto la loro ala una nuova studentessa e le insegnano i loro modi fuorviante per aiutare le persone. Lily, una nuova studentessa del Seven Oaks University, si inserisce in un gruppo di ragazze dinamiche ed altamente individuali, fanatiche dell’eleganza del passato: Heather, Violet e Rose sono volontarie al centro per la prevenzione dei suicidi al campus, e sono convinte che la musica da ballo, dei bei vestiti e una buona igiene – il profumo di Dior, “Diorissimo”, è la loro firma – possono contribuire a salvare dagli inevitabili impulsi all’autodistruzione che colpiscono dopo il fallimento delle storie d’amore del college.

Roman Polanski: A Film Memoir: Un film documentario interamente dedicato alla vita e all’opera di Roman Polanski. Uno dei più grandi maestri del cinema contemporaneo si racconta, guardandosi indietro per ripercorrere la propria vita e gli eventi che l’hanno contraddistinta. Intervistatore d’eccezione è Andrew Braunsberg, suo amico di lunga data nonché produttore di alcuni dei suoi migliori film.

La fredda luce del giorno: Quando Will Shaw (Henry Cavill) arriva con la sua famiglia in Spagna per una vacanza in barca a vela per una settimana, lo stressato giovane uomo d’affari non è in vena di vacanze. L’azienda che ha da poco avviato è appena andata in bancarotta e il teso rapporto con il padre Martin (Bruce Willis), un uomo severo, non fa che peggiorare le cose. Ma quando la famiglia viene rapita da alcune spie che stanno cercando di recuperare una misteriosa valigia, Will si trova improvvisamente in fuga. Tutto il suo mondo viene messo sottosopra quando Martin riappare, rivelando che è un agente sotto copertura in una rete intricata di segreti e menzogne intergovernative. Nel corso di un incontro clandestino, Martin viene ucciso da un cecchino, e Will deve trovare un modo per riottenere il resto della sua famiglia ancora viva. Mentre i rapitori fanno il conto alla rovescia, la polizia spagnola ha il fiato sul collo di Will per un omicidio che non ha commesso e una squadra di assassini americani è sulle sue tracce. In una fuga attraverso Madrid, Will cerca di districare gli indizi su una cospirazione labirintica quanto la città in cui si trova, e vecchia quanto le sue strade.

Il pescatore di sogni: Alfred Jones (Ewan McGregor) e’ uno scienziato introverso che lavora per il Ministero della Pesca e dell’Agricoltura britannico. Il suo mondo, fatto di un lavoro ormai monotono e un matrimonio stagnante, è improvvisamente messo sottosopra quando si ritrova, suo malgrado, coinvolto in un progetto escogitato da uno stravagante sceicco (Amr Waked) che sogna di realizzare qualcosa di apparentemente impossibile: introdurre la pesca al salmone negli aridi altipiani dello Yemen.

Marilyn: recensione del film con Michelle Williams

Marilyn: recensione del film con Michelle Williams

Sir Lawrence Oliver nell’estate del 1956 presenta il nuovo progetto cinematografico, Il principe e la ballerina, che lo vede coinvolto insieme a Marilyn Monroe arrivata in Inghilterra con il suo terzo marito, Arthur Miller. In quella stessa estate, il ventitreenne Colin Clark si era appena laureato a Oxford e aspirava a diventare regista.

Ma quando sul set si comincia a generare un profondo attrito, dovuto a un diverso approccio al metodo di recitazione e di vita tra Sir Lawrence e Marilyn, ella si ritroverà sempre più vicina a Colin. Pur essendo due realtà così distanti e differenti, il loro sarà un legame profondo ma allo stesso tempo effimero. La sceneggiatura è tratta dalle memorie di Colin Clark e in particolare da due libri pubblicati in periodi diversi, The price, the showgirl and me, dove sono riportate le sue esperienze sul set e inseguito, My week with Marilyn in cui viene raccontata la magica settimana che egli aveva trascorso accanto all’attrice più famosa del mondo.

Marilyn, la diva

MarilynPer essere il debutto alla regia, Simon Curtis affronta una storia importante evitando il biopic e dirigendo la camera attorno all’effetto mediatico di Marilyn e all’interno dei suoi collaboratori, rendendo onore alla sua figura leggendaria che nel corso degli anni è diventata sempre più bidimensionale e cercando di scoprire la donna. A sposare questo progetto un cast eccezionale, a cominciare da Michelle Williams (vincitrice di un Golden Globe) che interpreta una Marilyn bellissima e disarmante in tutte le sue sfumature personali, trasmettendoci i suoi disagi e le insicurezze più profonde. A seguire Kenneth Branagh perfetto nel restituire l’autoritario attore inglese di stampo teatrale a cui molto spesso viene associata la sua carriera artistica. Tiene il passo Eddie Redmayne, convincente nel ruolo di Colin conquistato e innamorato dalla sua fantasia proibita. Sempre fondamentale è Judi Dench, nel ruolo di Sybil Thorndike, un’empatica attrice che saprà mediare le divergenze artistiche del set.

Il montaggio di Adam Recht rende la storia calibrata, riesce a passare dai ritmi frenetici dello star system con cambi di passo alla commedia, a tensioni più drammatiche connotate dalla malinconia e dall’introspezione della diva. La fotografia di Ben Smithard è perfetta nel restituire la vita dentro e fuori dal set. Piccola gemma, il “tema di Marylin” composto per l’occasione da Alexander Desplat (Il discorso del Re). In sala dal 1 giugno, Marilyn è un buon film per chi volesse vedere l’altra Marilyn Monroe.

Arriva in Italia Marilyn, con un’incantevole Michelle Williams

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Arriva in Italia Marilyn, con un’incantevole Michelle Williams

Dal primo giugno, il pubblico italiano avrà l’occasione di recarsi al cinema e incontrare il mito imperituro di Marilyn Monroe. In sala, infatti, troverà Marilyn (My Week with Marilyn), esordio cinematografico del 52enne Simon Curtis, veterano del piccolo schermo; nei panni della leggenda, un’intensa e straordinariamente somigliante Michelle Williams.

Il film racconta dell’esperienza della Monroe sul set londinese de Il principe e la ballerina, film del 1957 di e con Laurence Olivier. L’opera prima di Curtis, sceneggiata da Adrian Hodges, prende spunto da due diari, The Prince, The Showgirl and Me e My Week with Marilyn, scritti da Colin Clark, assistente alla regia di Sir Olivier. Clark, poco più che ventenne all’epoca della realizzazione de Il principe e la ballerina, sua prima esperienza professionale, fece da guida alla Monroe nella capitale britannica e ne seguì le vicende sul set. Marilyn, quindi, non è un classico biopic, un film volto a raccontare per intero o quasi la parabola biografica della star, bensì un’operazione più circoscritta e non per questo incapace di restituire con pienezza e sensibilità il personaggio. Come detto, è stata Michelle Williams a far rivivere il mito; notevole la somiglianza, frutto del raffinato lavoro della make up e hair designer Jenny Shircore. L’interpretazione di Marilyn Monroe è stato un altro passo nel grande cinema per l’indimenticabile Jen di Dawson’s Creek, reduce da gratificanti esperienze come Shutter Island (2010) di Martin Scorsese e Blue Valentine (2010) di Derek Cianfrance, che le è valso la nomination a Miglior attrice protagonista gli Oscar 2011. E la solita nomination è arrivata, proprio grazie alla performance di Marilyn, anche per gli Academy Awards 2012, assieme a quella come Migliore attrice in un film commedia o musicale. Il lungometraggio di Curtis è infatti uscito in tempo per concorrere alla consegna delle prestigiose statuette dello scorso febbraio.

Torniamo al cast. Il personaggio di Colin Clark è stato affidato a Eddie Redmayne, 30enne londinese visto nella miniserie tv I pilastri della Terra e in apprezzate pellicole come Elizabeth: The Golden Age (2007) e Savage Grace (2007). Sir Laurence Olivier è stato interpretato – scelta azzeccata – dal poliedrico Kenneth Branagh, l’Olivier dei nostri giorni; la prova è valsa all’attore e regista nordirlandese la nomination come Miglior attore non protagonista agli Academy Awards 2012. La statuetta è poi andata a Christopher Plummer per la delicata parte – un vedovo 75enne che fa coming out – sostenuta in Beginners di Mike Mills. Lo scozzese Dugray Scott, James Bond mancato nel post Brosnan, ha interpretato il grande drammaturgo Arthur Miller, terzo e ultimo marito di Marilyn Monroe. Dominic Cooper, a luglio nei cinema con La leggenda del cacciatore di vampiri, in Marilyn è li fotografo delle celebrità Milton Greene: la Monroe era indiscutibilmente il suo soggetto prediletto. A Julia Ormond (Il curioso caso di Benjamin Button) è andato l’onore di vestire i panni del premio Oscar Vivien Leigh, seconda moglie di Laurence Olivier. Spazio anche per il talento inossidabile di Judi Dench, che riporta in vita la grande interprete shakespeariana Sybil Thorndike. Una piccola parte è andata a Emma “Hermione” Watson: è Lucy, un’assistente al guardaroba a cui Colin Clark riesce a strappare un appuntamento. Completano il cast Pip Torrens, Geraldine Somerville, Michael Kitchen, Miranda Raison, Karl Moffatt, Toby Jones, Zoe Wanamaker, Derek Jacobi e Richard Clifford.

Costato circa dieci milioni di dollari, Marilyn è stato girato in location e studios inglesi dal novembre 2010 al maggio dell’anno successivo. Presentato il 9 ottobre 2011 al New York Film Festival, è poi stato proiettato in altre importanti rassegne come i Festival di Mill Valley, Fort Lauderdale e Chicago; ha fatto tappa, a novembre, anche al nostro Festival di Roma. Dal suo debutto in sala (USA, 23 novembre 2011) Marilyn ha incassato trentun milioni di dollari. Generalmente positive le critiche, sia da parte di riviste e siti del settore, sia dell’ineludibile voce del web. In particolare, sono stati elogiati il taglio raffinato dell’opera, le performances di Michelle Williams e Kenneth Branagh, lo script lontano dagli schematismi in cui spesso cadono le pellicole dedicate ai grandi personaggi.

Per i fan di Marilyn Monroe, la più fragile e irresistibile sexy icona del Novecento, e per chiunque voglia godersi un prodotto realizzato con cura, ben recitato e capace di traghettare lo spettatore nei dintorni del cinema che fu, Marilyn di Simon Curtis è un’occasione da non perdere.

Box Office ITA del 14 maggio 2012

Box Office ITA del 14 maggio 2012

Ottimo esordio per Dark Shadows in testa alla classifica, mentre American Pie: Ancora Insieme regge in seconda posizione. Terzo The Avengers, mentre le altre new entry ottengono pessimi risultati.

In Italia il binomio Tim Burton/Johnny Depp è molto amato e continua a funzionare al box office. Dark Shadows apre infatti in prima posizione sfiorando i 2 milioni di euro complessivi, con una media per sala superiore ai 3000 euro.

Regge molto bene American Pie: Ancora Insieme, che scende di un gradino con 1,2 milioni raccolti negli ultimi tre giorni. La commedia arriva così a 4,5 milioni totali.

Terza posizione per l’inarrestabile The Avengers, che worldwide ha abbattuto il tetto di 1 miliardo di dollari. In Italia il cinecomic Marvel ha superato quota 16 milioni con il milione incassato nel weekend.

Hunger Games scende al quarto posto e conferma la performance negativa nel nostro Paese. Se nel resto del mondo il film con Jennifer Lawrence ha riscontrato un ottimo consenso di pubblico, da noi continua a non decollare affatto: dopo due settimane, è infatti fermo a 2,5 milioni con gli ultimi 397.000 euro raccolti.

Chronicle debutta al quinto posto con 358.000 euro. Il risultato è piuttosto negativo soprattutto se rapportato al numero di sale a disposizione, oltre 300 (forse troppe).

To Rome with Love scende in sesta posizione con 156.000 euro per 7,5 milioni complessivi.

Seguono due new entry che ottengono risultati mediocri: Special Forces – liberate l’ostaggio raccoglie 117.000 euro in 150 copie, mentre 100 metri dal Paradiso incassa 111.000 euro in 170 copie.

Nona posizione per Seafood – Un pesce fuor d’acqua, flop con altri 98.000 euro per 289.000 euro totali. Chiude la top10 un’altra novità, il francese Tutti i nostri desideri, che racimola 78.000 euro in appena 39 sale.

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