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American Assassin: il nuovo trailer con Dylan O’Brien

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American Assassin: il nuovo trailer con Dylan O’Brien

LionsgateFilmsUK ha diffuso un nuovo trailer di American Assassin, film con protagonisti Michael Keaton e Dylan O’Brien, che arriverà in sala negli Usa il prossimo 15 settembre, distribuito da Lionsgate.

American Assassin: prime foto dal film

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Il film sarà diretto dall’acclamato regista Michael Cuesta (Kill the Messenger, Homeland, LIE) e sceneggiato da Stephen Schiff (The Americans, Ultimate Rush). Alla produzione troveremo invece Lorenzo di Bonaventura (Transformers, Red) e Nick Wechsler (The Road, Magic Mike).

Nel film Michael Keaton interpreterà Stan Hurley, un veterano della Guerra Fredda conoscosciuto solo da alcuni membri della CIA. La storia inizia quando Hurley riceve il compito di addestrare Mitch Rapp (Dylan O’Brien), un agente devastato dalla perdita della sua fidanzata, morta durante un attacco terroristico. I due, insieme ad un altro agente turco, dovranno affrontare una missione per cercare di fermare un’operazione che potrebbe causare l’inizio della Terza Guerra Mondiale in Medio Oriente.

American Assassin sarà l’ultimo film rilasciato dalla CBS Films in collaborazione con la Lionsgate.

American Assassin: Bruce Willis alla CIA?

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American Assassin: Bruce Willis alla CIA?

Bruce Willis potrebbe entrare nel cast di American Assassin, film targato CBS diretto da Jeffrey Nachmanoff e scritto da Mike Finch. Adattamento dell’omonimo romanzo di Vince Flynn, American Assassin racconta di Mitch Rapp, un giovane che entra nella CIA dopo che la sua ragazza è morta in un attentato terroristico. Bruce Willis andrebbe a interpretare l’esperto agente che fa da mentore a Rapp. Lontano l’inizio delle riprese: si parla dell’autunno 2013. Che fai, Bruce, sali a bordo? Per tutti i fan, ricordiamo che la star de Il sesto senso, recentemente vista ne I Mercenari 2, nei primi mesi del 2013 sarà in sala con Looper e Die Hard – Nulla è come appare.

Fonte: Variety

American Assassin: a settembre al cinema il film con Michael Keaton

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ComingSoon riferisce che American Assassin, film con protagonisti Michael Keaton e Dylan O’Brien, arriverà in sala negli Usa il prossimo 15 settembre, distribuito da Lionsgate.

American Assassin: prime foto dal film

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Il film sarà diretto dall’acclamato regista Michael Cuesta (Kill the Messenger, Homeland, LIE) e sceneggiato da Stephen Schiff (The Americans, Ultimate Rush). Alla produzione troveremo invece Lorenzo di Bonaventura (Transformers, Red) e Nick Wechsler (The Road, Magic Mike).

Nel film Michael Keaton interpreterà Stan Hurley, un veterano della Guerra Fredda conoscosciuto solo da alcuni membri della CIA. La storia inizia quando Hurley riceve il compito di addestrare Mitch Rapp (Dylan O’Brien), un agente devastato dalla perdita della sua fidanzata, morta durante un attacco terroristico. I due, insieme ad un altro agente turco, dovranno affrontare una missione per cercare di fermare un’operazione che potrebbe causare l’inizio della Terza Guerra Mondiale in Medio Oriente.

American Assassin sarà l’ultimo film rilasciato dalla CBS Films in collaborazione con la Lionsgate.

American Assassin, recensione del film con Dylan O’Brien

American Assassin, recensione del film con Dylan O’Brien

Il 23 Novembre il genere action si arricchirà di un nuovo film, American Assassin, probabilmente il primo di una copiosa saga. La pellicola trae ispirazione dai romanzi di Vince Flynn, serie di quindici volumi dedicata all’agente della CIA Mitch Rapp. I libri di Flynn, scritti a partire dal 1999, hanno avuto subito un enorme successo di pubblico e sono entrati tra i Best Sellers del New York Times.

American Assassin – L’Assassino Americano è il primo volume della saga, e dà il calcio di inizio a tutte le peripezie del giovane protagonista Mitch, spiegandone anzitutto le origini e le motivazioni. Mitch Rapp (Dylan O’Bryan) vede morire davanti ai suoi occhi l’amata fidanzata Katrina (Charlotte Vega) per mano di un gruppo di terroristi islamici. Deciso a vendicarsi, viene assoldato dalla CIA e allenato duramente dal veterano della Guerra Fredda, Stan Hurley (Michael Keaton). Dovrà sventare più di un attacco criminoso e scontrarsi col più temibile dei nemici – Ghost (Taylor Kitsch) – un ex allievo di Hurley, impazzito e in procinto di costruire un ordigno nucleare.

Il regista Michael Questa, già vincitore di due Emmy Awards per i pilot delle serie tv Homeland e Dexter, si trova ormai a suo agio col genere spy e thriller, senza però badare troppo al fatto che il passaggio da piccolo a grande schermo dovrebbe avere delle connotazioni differenti.

Quando si guarda American Assassin non è infatti facile liberarsi dell’impressione di stare assistendo all’ennesima puntata di un crime drama stile Homeland, dove però vi è la primaria necessità di condensare in 120 minuti ciò che in una serie tv viene sciorinato in decine e decine di puntate.

American AssassinCome se non bastassero le spiegazioni “frettolose” che premono per catapultare i personaggi nell’azione pura, la logica svanisce dopo i primi minuti del film, quando apprendiamo che Mitch Rapp, giovanotto senza particolare inclinazione o presenza, nell’arco di 18 mesi apprende letali tecniche di combattimento nonché l’intera conoscenza della lingua e della cultura arabo-islamica.

Inoltre, American Assassin tocca i suoi punti più bassi nella disarmante piattezza di contenuti e di moralità. Questo tipo di storie peccano dell’ormai nota ipocrisia americana per cui la violenza made in USA è pienamente giustificabile, rispetto a quella dello straniero. La sequenza iniziale – quell’idillio d’amore infranto, dal retrogusto melò – diventa un pretesto per la messa in scena dei deliri d’onnipotenza di un giovane americano qualunque. Un Giustiziere fai-da-te che combatte contro un terrorismo stereotipato, senza un approfondimento o quanto meno un tentativo di inquadrare in un’ottica più ampia una situazione politica estremamente spinosa (quella tra israeliani e palestinesi).

E se la maggior parte del cast, a partire dal protagonista Dylan O’Brien, risulta poco credibile, ancora più incomprensibile sembra la presenza di Michael Keaton, sghignazzante macchietta di un Sergente Hartman di kubrickiana memoria. In aggiunta ai cliché sulla cultura mediorientale, buona parte del film mette in scena una Roma da cartolina poco credibile, con i soliti adrenalinici inseguimenti per le viuzze del centro storico.

American Animals: trama, cast e la storia vera dietro il film

American Animals: trama, cast e la storia vera dietro il film

L’heist movie è da sempre un sottogenere particolarmente apprezzato al cinema. Attraverso il racconto di spericolate rapine e della loro organizzazione maniacale, si possono infatti dar luogo a racconti particolarmente ricchi di tensione, dove in ogni momento la sfida tra successo e fallimento è quantomai incerta. Cosa succede però quando un racconto di questo tipo non nasce per il cinema, ma trae spunto proprio dalla realtà? Un brillante esempio a riguardo è il film del 2018 American Animals, incentrato su una reale rapina avvenuta nel 2004 alla Transylvania University di Lexington.

Ad essere oggetto di furto non sono però preziosi gioielli o grandi quantità di denaro, bensì dei libri particolarmente antichi e preziosi. A dirigere questa insolita vicenda vi è il regista Bart Layton, qui al suo primo lungometraggio di fiction. Egli aveva infatti già realizzato nel 2012 un documentario dal titolo L’impostore. Tale modalità di racconto ritorna, seppur in modo parziale, anche in American Animals. Il regista alterna infatti la ricostruzione tramite attori alle interviste ai veri protagonisti della rapina. Si crea così un continuo dialogo tra ciò che realmente accadde e come il cinema riadatta tale vicenda.

Presentato con successo al Sundance Film Festival, American Animals venne accolto in maniera estremamente positiva dalla critica e dal pubblico, affascinati dall’originalità del racconto. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla vera storia dietro il film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

American Animals: la trama del film

Protagonisti del film sono Spencer e Warren, due amici conosciutisi e cresciuti insieme all’interno dell’università di Lexington. Da sempre concentrati sugli studi, questi aspirano a poter vivere avventure più grandi e straordinarie, come quelle che si vedono nei film. Nel tentativo di dare una svolta alla loro vita, inizieranno ad organizzare una rapina ai danni proprio dell’istituto che li accoglie. L’obiettivo sono alcuni rarissimi libri antichi che, nonostante il loro enorme valore, vengono conservati nella biblioteca come fossero libri qualunque. Per riuscire nel colpo, e rivendere con successo tali opere, i due avranno però bisogno anche dell’aiuto di altri compagni. Si uniscono così il contabile Eric e lo sportivo Chas. Ben presto, la loro impresa diventerà più grande e imprevedibile di quanto potessero immaginare.

American Animals cast

American Animals: il cast del film

Per dar vita ai quattro protagonisti del film, il regista si è avvalso di interpreti giovani ma promettenti, alcuni dei quali sono oggi indicati come i migliori della loro generazione. Il primo di questi è Evan Peters, che ricopre il ruolo di Warren. L’attore è noto in particolare per i suoi numerosi ruoli all’interno della serie American Horror Story, come anche quello di Quicksilver in alcuni dei più recenti film dedicati agli X-Men. Ad interpretare Spencer è invece il giovane e talentuoso Barry Keoghan, divenuto celebre grazie a film come Il sacrificio del cervo sacro e Dunkirk. Blake Jenner, celebre per aver interpretato Ryder Lynn nella serie Glee, è invece il volto dello sportivo Chas.

Jared Abrahamson, noto in particolare per la serie Netflix Travelers, è invece l’interprete di Eric. Pur interpretando persone realmente esistenti, ai quattro attori è stato categoricamente vietato di incontrare queste. Il regista voleva infatti evitare che potesse generarsi un certo rapporto tra di loro, e che le interpretazioni dei personaggi venissero influenzate da queste. Nel film è inoltre presente l’attore tedesco Udo Kier, celebre per la sua collaborazione con il regista Lars Von Trier, che dà vita al personaggio di Mr. Van Der Hoek. Come accennato, sono poi presenti interviste ai veri protagonisti della vicenda, come anche ai loro conoscenti, amici e famigliari.

American Animals: la vera storia dietro il film

Il film di Layton si apre con una curiosa quanto precisa didascalia: Questo film non è tratto da una vera storia, è una storia vera. Il regista dichiara infatti da subito l’intento tanto di dar vita ad una ricostruzione di quanto avvenuto quanto di ripercorrere fedelmente la reale vicenda. Questa si svolge nel dicembre del 2004, quando quattro studenti della Transylvania University di Lexington decidono di sottrarre alla biblioteca alcune edizioni originali di volumi rarissimi. Tra questi vi era anche Birds of America, di John James Audubon. Una copia di questo era stata venduta pochi anni prima per un valore di 12 milioni di dollari. Desiderosi di replicare tale fortuna, il gruppo inizia a pianificare nei dettagli il furto. Questo si verifica però più complesso del previsto, a causa del peso dei volumi scelti e della mancanza di via di uscita sicure.

Costretti a lasciarsi alle spalle alcuni dei libri inizialmente frugati, i quattro riescono infine a lasciare l’edificio, nascondere la refurtiva e tornare in aula come se nulla fosse. Accortisi della sparizione dei libri, l’Università ha subito avvertito le autorità, che hanno intrapreso delle ferree indagini. In breve, grazie ad una serie di email, l’FBI è riuscito a risalire all’identità dei quattro giovani, arrestandoli. Accusati di furto di opere culturali di grande valore, il gruppo venne condannato a ben sette anni di prigione. Divenuti ormai delle celebrità, i quattro ricevettero la visita di diversi produttori e registi durante la loro prigionia. Soltanto Layton riuscì però a convincerli sulla bontà del film che voleva realizzare su di loro. Ottenuto il loro benestare, questi iniziò a lavorare al progetto, avvalendosi della collaborazione dei veri ladri di questa vicenda.

American Animals: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di American Animals grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV e Chili Cinema. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 9 febbraio alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb, Vulture

America Latina: recensione del film dei Fratelli D’Innocenzo

America Latina: recensione del film dei Fratelli D’Innocenzo

Il cinema dei Fratelli D’Innocenzo non è facile, dove con “facile” s’intende quel tipo di spettacolo fruibile al grande pubblico, con poche sfumature che distinguano i semplici gusti da uno sguardo più paziente nell’osservare.

Alla 78esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica i gemelli Fabio e Damiano presentano in concorso America Latina, il loro terzo lungometraggio. Che, appunto, non è fatto con un linguaggio spontaneo e d’immediata lettura. E, c’è da dire, che ci avevano ben abituati con La terra dell’abbastanza e Favolacce, grazie ai quali sono stati ricoperti di premi e riconoscimenti anche internazionali.

America Latina è una conferma per i Fratelli D’Innocenzo

Mantenendo fede al proprio stile, non si discostano di un millimetro dalla qualità a cui hanno sempre puntato e mettono insieme un’opera che racconta molto di più di quel che mostra. E quello che mostra, a sua volta, è teatro di richiami ed evocazioni di mondi sotterranei, pur con l’uso di un’estetica estremamente raffinata.

Non sanno cosa sia l’uso dozzinale del mezzo cinematografico, con tutto quel che ne consegue. Manovrano il complesso di luci, fotografia e scenografia componendo immagini che regalano il languore annoiato della borghesia della fine degli anni ’60, e a supporto di tutto ciò, ci sono ovviamente le prove attoriali d’interpreti incredibili.

Interpreti incredibili

Massimo (Elio Germano) è un dentista proprietario di uno studio che conduce una vita tranquilla e benestante in una villa ai margini di Roma, tra le paludi bonificate. Lì abita con la dolce e impalpabile moglie Alessandra (Astrid Casali) e le due figlie, altrettanto diafane, Laura e Ilenia (Carlotta Gamba e Federica Pala). La loro vita scorre con la consueta e inquietante armonia che accompagna sempre le trame dei due registi, dove gli adulti sono fragili, repressi, infantili o compiacenti. E il mondo dei ragazzi ne è vittima o, se non altro, inerme spettatore.

Massimo è dunque un uomo che scopre a poco a poco i propri mostri interiori, all’interno di una cornice fissa e duramente fissata, insieme al quale volteggiano le donne di casa sua, come ninfe provenienti dai canneti poco lontani da lì, ignare dell’orco orribile che abita con loro. È esattamente questo il modo di raccontare dei fratelli D’Innocenzo. Paiono cantastorie che narrano di personaggi di mondi lontani, e riescono a farlo giustapponendo tutto alla profonda depressione che comprime l’uomo moderno, romano, che conduce una vita silenziosamente impeccabile.

Così come è vero che, a partire dall’artificiosità di case perfette, laccate e profumate, riescono a trarre le maschere stilizzate di figure che dal mitologico giungono a parlare dell’incontrollabilità della propria bruttezza, così vicina al quotidiano di chiunque. I protagonisti scritti dai due registi, compiono parabole ascendenti che arrivano al culmine della follia e della tensione della trascuratezza dei propri abissi interiori.E le giovani figlie di Massimo, così come la moglie, sembrano essere ancora intaccate, ma pare che tutto sia fragile, inconsistente. Così come la psiche umana, senza confini, capace di qualunque cosa.

america latina recensioneAmerica Latina racconta un degrado mentale

Verrebbe da pensare che ai D’Innocenzo quasi non interessi narrare storie di per sé, quanto usare tali storie come mezzo per ritrarre l’orrore a cui le persone sono in grado di arrivare: il degrado senza fine, che in America Latina non è più sociale ma psichico.

Allora il quadro disperato che ne esce diventa la constatazione di qualcosa che si sa e appare con chiarezza già all’inizio del film: un lento scorrere, vuoto di contenuti, stracolmo di apparenza. Un biancore sfocato di lenti indispensabili per osservare gli altri e se stessi. Senza le quali il rischio è quello d’iniziare a vedere la realtà per quella che è davvero, fuori e dentro di sé.  E di aprire il vaso di Pandora contenente ciò che di più ripugnante possa esserci in un uomo.

America Latina: il trailer e il poster del film dei Fratelli d’Innocenzo, al cinema dal 13 gennaio

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Presentato in concorso alla 78. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, America Latina, il terzo film dei Fratelli D’Innocenzo sarà nelle sale cinematografiche a partire dal 13 gennaio 2022. Con Elio Germano, Astrid Casali, Sara Ciocca, Maurizio Lastrico, Carlotta Gamba, Federica Pala, Filippo Dini e con la partecipazione di Massimo Wertmüller è prodotto da Lorenzo Mieli per THE APARTMENT, società del gruppo FREMANTLE e VISION DISTRIBUTION, in co-produzione con LE PACTE, in collaborazione con SKY.

La trama di America Latina

Latina: paludi, bonifiche, centrali nucleari dismesse, umidità. Massimo Sisti è il titolare di uno studio dentistico che porta il suo nome. Professionale, gentile, pacato, ha conquistato tutto ciò che poteva desiderare: una villa immersa nella quiete e una famiglia che ama e che lo accompagna nello scorrere dei giorni, dei mesi, degli anni. La moglie Alessandra e le figlie Laura e Ilenia (la prima adolescente, la seconda non ancora) sono la sua ragione di vita, la sua felicità, la ricompensa a un’esistenza improntata all’abnegazione e alla correttezza. È in questa primavera imperturbabile e calma che irrompe l’imprevedibile: un giorno come un altro Massimo scende in cantina e l’assurdo si impossessa della sua vita.

Leggi la recensione di America Latina

America Latina: i Fratelli D’Innocenzo raccontano la famiglia e la vulnerabilità umana

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Dopo la presentazione a Venezia 78, America Latina dei Fratelli D’Innocenzo si prepara ad uscire in sala, il 13 gennaio, tra le prime uscite del nuovo anno a destare un certo interesse tra le fila degli amanti del cinema italiano e soprattutto di coloro che seguono dal 2017 i gemelli di Tor Bella Monaca e il loro lavoro cinematografico.

Dopo Favolacce, i due si avvalgono ancora della collaborazione di Elio Germano, che in questo caso è il loro protagonista unico, per una storia che tocca molti generi cinematografici e che nel titolo nasconde proprio questa dichiarazione: siamo a Latina, certo, ma siamo anche in un ambito narrativo di genere che è più affine al cinema e alla letteratura degli Stati Uniti.

Il film, terzo in 4 anni, è stato definito di importanza capitale da Fabio D’Innocenzo, che con Damiano e Elio Germano ha partecipato ad una nuova conferenza stampa in cui i protagonisti hanno raccontato il film. “È un film al quale teniamo tantissimo – ha spiegato Fabio – è nato in fretta, rispetto ai primi due film che hanno avuto una gestazione lunghissima. Ci siamo trovati nella condizione di realizzare subito quello che avevamo da dire. È stato fatto di getto, ma senza rinunciare alla precisione. È un film figlio di ciò che stiamo vivendo, mette trai suoi temi tante paure archetipiche. Ciò che è accaduto in questi due anni ha fatto esplodere queste paure. Per noi è un film personale e per questo dialoga con tutti.”

Il film racconta di ferite e vulnerabilità, di ciò che, in poche parole, ci rende uomini. Secondo Damiano D’Innocenzo è la vita stessa, la condizione di essere vivi, a fare paura: “La vita mi rende vulnerabile e anche la paura, e spesso camminano a braccetto. L’unica qualità che mi riconosco è quella di non abdicare alla mia vulnerabilità, per cercare capirla, di capire perché si concentra tanto nei miei confronti. So che esiste e farà parte della mia vita e provo ad analizzarla in racconti audiovisivi. Credo che il cinema possa essere un buon palcoscenico per chi è così introspettivo.”

Leggi la recensione di America Latina

America Latina recensioneLa terra dell’abbastanza, Favolacce, America Latina: non si può certo dire che il cinema dei D’Innocenzo sia rassicurante, ma per i due registi romani non si tratta certo di un deterrente. “Non credo che il pubblico possa rifiutare una storia disturbante perché siamo in un periodo disturbante – dice Damiano – A parlare sarà il film stesso, lo deciderà il pubblico che sceglierà di andare in sala a vederlo.”

Anche in relazione al momento storico che stiamo vivendo, secondo Fabio “adesso tutti cerchiamo storie dense e i film perturbanti ci aiutano a portarci in dimensioni altre. Per questi film non ci sono momenti buoni o sbagliati, quindi questo momento va bene come un altro.”

Elio Germano interpreta il protagonista assoluto del film, un professionista affermato, con una famiglia bellissima, che si gode la sua vita tranquilla in periferia: “Per me è stato un viaggio molto appassionante. Quando si lavora cercando il personaggio è sempre un processo interessante, anche quando la ferita che si racconta è profonda. E in questo caso, si tratta di una ferita che si allarga man mano che il film procede. La possibilità che veniamo feriti è il nostro essere umani. Professionalmente è stato appassionante, piacevole e faticoso insieme.” 

Un elemento ricorrente nel cinema dei Fratelli D’Innocenzo è senz’altro la famiglia, e anche in questo film ritorna questa dimensione domestica e familiare: “Il film passa dall’essere un thriller, all’indagine antropologica, fino quasi all’horror. La famiglia è al centro delle nostre indagini perché lì si formano i problemi e le battaglie che combattiamo ogni giorno. Il senso della famiglia va letto in senso moderno. La famiglia di questo film è particolare, è generata da un grandissimo amore, che poi sia non corrisposto o intrappolato è in secondo piano. Ma l’amore è in grado di dare la soluzione ai problemi, anche quando i problemi arrivano dalla famiglia stessa. I nostri film sono tutti sui rapporti di sangue, sulle famiglie e su come esse sono l’origine dei problemi ma spesso rappresentano anche la soluzione.”

America Latina, terzo film dei Fratelli D’Innocenzo, sarà nelle sale cinematografiche a partire dal 13 gennaio 2022. Con Elio Germano, Astrid Casali,Sara Ciocca, Maurizio Lastrico, Carlotta Gamba, Federica Pala, Filippo Dini e con la partecipazione di Massimo Wertmüller è prodotto da Lorenzo Mieli per THE APARTMENT, società del gruppo FREMANTLE e VISION DISTRIBUTION, in co-produzione con LE PACTE, in collaborazione con SKY.

America Latina: Elio Germano nella prima foto ufficiale

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America Latina: Elio Germano nella prima foto ufficiale

Svelata oggi la prima immagine di backstage dal set del nuovo film scritto e diretto da Damiano e Fabio D’innocenzoAMERICA LATINA.

La foto, scattata dai gemelli D’Innocenzo, è stata diffusa oggi dai registi stessi attraverso il loro profilo ufficiale di Instagram @fabiodinnocenzo. L’immagine ritrae il protagonista Elio Germano poco prima di un ciak. Le riprese del film, definito dagli stessi registi “una storia d’amore, e come tutte le storie d’amore quindi un thriller“, si stanno svolgendo in questi giorni a Latina. Nel cast, accanto a Elio Germano, Astrid Casali, Sara Ciocca, Maurizio Lastrico, Carlotta Gamba, Federica Pala, Filippo Dini e Massimo Wertmüller.

@fabiodinnocenzo

AMERICA LATINA è prodotto da Lorenzo Mieli per The Apartment, società del gruppo Fremantle, Vision Distribution e Le Pacte.  AMERICA LATINA sarà distribuito in Italia e nel mondo da Vision Distribution.

America Latina arriva in prima tv su Sky e Now

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America Latina arriva in prima tv su Sky e Now

America Latina, terzo film di Damiano e Fabio D’Innocenzo, arriva in prima tv domenica 8 maggio alle 21.15 su Sky Cinema Due, in streaming su NOW e disponibile on demand.

Presentato in concorso alla 78ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, il film vede nel cast Elio Germano, Astrid Casali, Sara Ciocca, Maurizio Lastrico, Carlotta Gamba, Federica Pala, Filippo Dini e con la partecipazione di Massimo Wertmüller. AMERICA LATINA è prodotto da Lorenzo Mieli per THE APARTMENT, società del gruppo FREMANTLE e VISION DISTRIBUTION, in co-produzione con LE PACTE, in collaborazione con SKY.

La trama

Latina: paludi, bonifiche, centrali nucleari dismesse, umidità. Massimo Sisti è il titolare di uno studio dentistico che porta il suo nome. Professionale, gentile, pacato, ha conquistato tutto ciò che poteva desiderare: una villa immersa nella quiete e una famiglia che ama e che lo accompagna nello scorrere dei giorni, dei mesi, degli anni. La moglie Alessandra e le figlie Laura e Ilenia (la prima adolescente, la seconda non ancora) sono la sua ragione di vita, la sua felicità, la ricompensa a un’esistenza improntata all’abnegazione e alla correttezza. È in questa primavera imperturbabile e calma che irrompe l’imprevedibile: un giorno come un altro Massimo scende in cantina e l’assurdo si impossessa della sua vita.

AMERICA LATINA– Domenica 8 maggio in prima tv alle 21.15 su Sky Cinema Due, in streaming su N0W e disponibile on demand.

America Latina arriva al cinema il 27 gennaio 2022

America Latina arriva al cinema il 27 gennaio 2022

Presentato in concorso alla 78.Mostra internazionale del Cinema di Venezia, il terzo film dei Fratelli D’Innocenzo, America Latina, sarà nelle sale cinematografiche a partire dal 27 gennaio 2022. Con Elio Germano, Astrid Casali, Sara Ciocca, Maurizio Lastrico, Carlotta Gamba, Federica Pala, Filippo Dini e con la partecipazione di Massimo Wertmüller è prodotto da Lorenzo Mieli per THE APARTMENT, società del gruppo FREMANTLE e VISION DISTRIBUTION, in co-produzione con LE PACTE, in collaborazione con SKY.

La trama di America Latina. Latina: paludi, bonifiche, centrali nucleari dismesse, umidità.

Massimo Sisti è il titolare di uno studio dentistico che porta il suo nome. Professionale, gentile, pacato, ha conquistato tutto ciò che poteva desiderare: una villa immersa nella quiete e una famiglia che ama e che lo accompagna nello scorrere dei giorni, dei mesi, degli anni. La moglie Alessandra e le figlie Laura e Ilenia (la prima adolescente, la seconda non ancora) sono la sua ragione di vita, la sua felicità, la ricompensa a un’esistenza improntata all’abnegazione e alla correttezza.

È in questa primavera imperturbabile e calma che irrompe l’imprevedibile: un giorno come un altro Massimo scende in cantina e l’assurdo si impossessa della sua vita.

America Latina, leggi la recensione

America Ferrera: 10 cose che non sai sull’attrice

America Ferrera: 10 cose che non sai sull’attrice

Celebre per il suo ruolo da protagonista nella serie Ugly Betty, l’attrice America Ferrera si è nel corso degli anni distinta anche per altri progetti cinematografici e televisivi, dimostrando di potersi liberare del personaggio che l’ha resa nota. La sua versatilità è stata così messa a disposizione di opere di vario genere, quanto anche per l’arte del doppiaggio, che la Ferrera ha conseguito con successo.

Ecco 10 cose che non sai di America Ferrera.

America Ferrera: i suoi film

1. Ha recitato in celebri commedie. L’attrice debutta al cinema con il film Le donne vere hanno le curve (2002), per poi recitare anche nella commedia 4 amiche e un paio di jeans (2005) e nei film Lords of Dogtown (2005) e La stessa luna (2007). Nel 2008 recita nel sequel 4 amiche un paio di jeans 2, per prendere parte negli anni successivi a Matrimonio in famiglia (2010), End of Watch – Tolleranza zero (2012), Cesar Chavez (2014), diretto da Diego Luna, e Special Correspondents (2016). È poi tornata al cinema nel 2023 con il film Barbie, diretto da Greta Gerwig e interpretato da Margot Robbie e Ryan Gosling. Sempre nel 2023 sarà al cinema con la commedia Dumb Money.

2. È celebre per i ruoli televisivi. Dopo aver recitato nei film televisivi Diamoci una mossa! (2002) e $5.15/Hr. (2004), la Ferrera diventa nota grazie al ruolo di Betty Suarez, protagonista di Ugly Betty, che ricopre dal 2006 al 2010. Successivamente, grazie anche al successo ottenuto, prende parte a note serie come The Good Wife (2011-2013), Christine (2012) e Superstore, dove dal 2015 al 2021 ha ricoperto il ruolo della protagonista Amy. Nel 2022 ha invece recitato nella serie WeCrashed.

3. Si è distinta come doppiatrice. L’attrice ha legato in modo indissolubile la sua carriera da doppiatrice al film Dragon Trainer (2010), dove ha dato voce al personaggio di Astrid, che ha nuovamente doppiato nei sequel Dragon Trainer 2 (2014) e Dragon Trainer – Il mondo nascosto (2019). Dal 2012 al 2014 ha doppiato il personaggio anche per la serie animata Dragons: I paladini di Berk. Nel 2024 la si ritroverà tra i doppiatori del film Pixar Elio.

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America Ferrera, il film Barbie e il suo monologo

4. Ha un importante monologo all’interno del film. In Barbie la Ferrera interpreta Gloria, una madre single con un difficile rapporto con la figlia adolescente, che vive nel mondo reale e lavora alla fabbrica Mattel. È proprio lei a mostrare a Barbie le contraddizioni impossibili nelle quali le donne sono costrette a vivere nel mondo reale. Ciò avviene con un monologo particolarmente apprezzato, riguardo il quale l’attrice ha dichiarato: “Credo di averlo ripetuto 500 volte. Greta mi ha lasciato massima libertà. Poi abbiamo girato per ben due giorni. Avremo fatto 30-50 ciak solo per il mio monologo. Alla fine tutta la crew lo sapeva a memoria!”

America Ferrera è su Instagram

5. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram, dove possiede un profilo seguito da oltre 1,5 milione di persone. Qui la Ferrera è solita condividere fotografie scattate in momenti di svago, in compagnia di amici o colleghi. Non mancano anche immagini promozionali dei suoi progetti da interprete, così come curiosità quotidiane che l’attrice condivide con i suoi fan. Seguendola si può dunque rimanere aggiornati su tutte le sue novità.

America Ferrera: chi è suo marito

6. È sposata. Dopo un anno di fidanzamento, nel giugno del 2011 la Ferrera ha annunciato le nozze con Ryan Piers Williams, regista e attore. I due si sono sposati con una cerimonia celebrata dall’attrice Judith Light, collega della Ferrera in Ugly Betty. All’evento erano presenti amici stretti, famigliari e colleghi di set.

7. Hanno avuto un figlio. Nella notte di Capodanno del 2017 l’attrice ha annunciato tramite un post sul proprio profilo Instagram di essere incinta del primo figlio. Questi nasce nel maggio del 2018, e da quel momento la coppia si è dimostrata attenta nel evitare l’esposizione mediatica del bambino, conducendo pertanto una vita ben scissa dai riflettori del loro mestiere.

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America Ferrera in Ugly Betty

8. Ha stabilito un importante primato. Grazie al ruolo di Betty Suarez, ragazza poco attraente ma dalle ottime competenze nel campo della moda, la Ferrera è diventata la prima attrice latinoamericana a vincere un Emmy Award come miglior attrice protagonista in una serie comedy nel 2007, stabilendo un importante primato all’interno dell’industria.

9. Ha ottenuto il ruolo senza sapere nulla della serie. Produttrice esecutiva della serie è l’attrice Salma Hayek, la quale racconta di aver personalmente scelto la Ferrera come protagonista dopo averla incontrata quasi per caso. Questa non sapeva nulla della serie in stato di realizzazione, così non capì subito cosa volesse dire la Hayek, ma accettò per via della reverenza nei suoi confronti.

America Ferrera: età e altezza

10. America Ferrera è nata a Los Angeles, California, Stati Uniti, il 18 aprile 1984. L’attrice è alta complessivamente 155 centimetri.

Fonte: IMDb

America Ferrera riceverà lo SeeHer Award ai Critics Choice Awards

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America Ferrera riceverà l’ottavo SeeHer Award alla 29esima edizione dei Critics Choice Awards, ha annunciato la Critics Choice Association. Riceverà l’onorificenza all’evento del 14 gennaio 2024, che sarà ospitato da Chelsea Handler.

Il premio SeeHer viene assegnato a una donna che “sostiene l’uguaglianza di genere, ritrae i personaggi con autenticità, sfida gli stereotipi e oltrepassa i confini”, si legge nel comunicato. SeeHer, movimento globale leader per una rappresentazione accurata delle donne e delle ragazze nei media, comprende operatori di marketing, organizzazioni mediatiche e influencer del settore impegnati a creare pubblicità e media privi di pregiudizi di genere.

Anche se quest’anno l’ha vista partecipare a Barbie e Dumb Money, America Ferrera è nota soprattutto per i suoi ruoli in Ugly Betty, Real Women Have Curves, The Sisterhood of the Traveling Pants e la serie disponibile su Netflix, Superstore. Attrice, regista e produttrice pluripremiata, Ferrera ha ricevuto un Emmy, uno Screen Actors Guild Award e un ALMA e un Imagen Awards per la sua interpretazione in Ugly Betty.

Per quanto riguarda il suo lavoro nell’attivismo, Ferrera ha lanciato “Poderistas” nel 2020 con altre nove donne, tra cui Eva Longoria Bastón e Christy Haubegger. Una comunità di stile di vita digitale e senza scopo di lucro, “Poderistas” ha lo scopo di informare, affermare e ispirare i latini a trasformare le loro vite, comunità e nazione sfruttando il loro potenziale. Insieme al marito Ryan Piers Williams e all’amico Wilmer Valderrama, America Ferrera ha anche co-fondato “Harness”, una comunità di artisti, influencer e leader di base che utilizzano l’arte e la narrazione per creare un mondo più equo.

Inoltre, Ferrera ha parlato in numerosi eventi importanti come TED, DNC e March for Our Lives. È stata relatrice di apertura e presidente del Comitato degli artisti per la marcia delle donne a Washington nel 2017. I precedenti destinatari del SeeHer Award includono Viola Davis, Gal Gadot, Claire Foy, Kristen Bell, Zendaya, Halle Berry e Janelle Monáe.

America Ferrera pronta per il debutto alla regia

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America Ferrera pronta per il debutto alla regia

Fresca della sua prima nomination all’Oscar per Barbie, America Ferrera è pronta a fare il suo debutto alla regia. I Am Not Your Perfect Mexican Daughter è in fase di sviluppo presso la Orion Pictures di Amazon MGM, con Ferrera alla guida. Deadline riporta che il film sarà basato sull’omonimo romanzo bestseller di Erika Sánchez.

Il progetto è stato annunciato per la prima volta nel 2021, quando era sviluppato da Netflix; da allora il film è stato trasferito su Amazon, con Ferrera ancora legata al progetto per firmare la regia. Anche se questo sarà il suo primo lungometraggio, America Ferrera non è estranea alla sedia da regista; in precedenza ha diretto quattro episodi della sitcom della NBC Superstore e cinque episodi della serie Netflix Gentefied, di cui è stata anche produttrice esecutiva.

America Ferrera è “un po’ sotto shock” per le nomination agli Oscar 2024, nel bene e nel male

Pubblicato per la prima volta nel 2017, I Am Not Your Perfect Mexican Daughter è incentrato su Julia Reyes, un’aspirante scrittrice e figlia di una pecora nera di una famiglia di immigrati messicani a Chicago. Lavora all’ombra di sua sorella Olga, che è rimasta uccisa in un incidente prima che qualcosa potesse offuscare la sua perfezione. Tuttavia, quando Julia scopre che la breve vita di Olga potrebbe aver avuto un lato nascosto e oscuro, arruola la sua amica Lorena e il suo fidanzato Connor per scoprire la vera verità su sua sorella. Il progetto è in fase di sviluppo presso Orion Pictures, la vetrina della MGM per registi sotto-rappresentati provenienti da gruppi emarginati; non ha ancora fissato una data di uscita.

America Ferrera è “un po’ sotto shock” per le nomination agli Oscar 2024, nel bene e nel male

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America Ferrera ha dichiarato di essere “un po’ sotto shock”, nel bene e nel male, in merito alle nomination agli Oscar 2024. L’aspetto che la rende felice è sicuramente la sua prima nomination personale, come Migliore attrice non protagonista, per Barbie, che lei definisce “surreale e incredibile”; il lato negativo è il fatto che Greta Gerwig e Margot Robbie, le visionarie dietro l’innovativo blockbuster, sono state snobbate, rispettivamente nelle categorie Regia e Miglior Attrice. Il suo disappunto segue delle dichiarazioni simili di Ryan Gosling.

“Sono le mie ragazze e voglio vedere celebrato il loro incredibile, straordinario lavoro. Hanno fatto la storia, hanno fissato un nuovo standard”, ha detto Ferrera a Deadline. “Non solo hanno battuto i record al botteghino, ma hanno realizzato qualcosa che ha avuto risonanza in tutto il mondo, e l’impatto di ciò che hanno realizzato è e continuerà a farsi sentire nella nostra cultura. Penso di unirmi a molte persone nel volerle vedere riconosciute per questo.”

Per America Ferrera, ciò che ha reso Barbie un progetto così unico è stato quanto fosse inaspettato, a partire dalla decisione della star produttrice Margot Robbie di rivolgersi a Greta Gerwig come co-sceneggiatrice e regista. “Penso che da quel momento la gente si sia interessata a ciò che la mente di Greta come regista avrebbe fatto con Barbie, e lei ha messo insieme artisti incredibili, davanti alla macchina da presa e dietro, per dare vita alla sua visione” ha detto l’attrice. “La sceneggiatura era così divertente, sovversiva e irriverente, ma osava anche avere un cuore e un messaggio.”

“È un viaggio davvero incredibile, incredibilmente divertente e sorprendente da intraprendere, per tornare indietro e rendersi conto che il film parlava sempre di noi, della bellezza della vita e della vita che vale la pena vivere. Sento che è così che mi fanno sentire i grandi film”, ha detto Ferrera. “Quando ho visto un film fantastico, mi sento più entusiasta non solo di ciò che è possibile nella narrazione, ma anche di ciò che è possibile nella vita, e sento che questo è ciò che Greta è riuscita a realizzare con questo film.”

La cerimonia degli Oscar 2024 si terrà domenica 10 marzo alle 16:00. PT al Dolby Theatre dell’Ovation Hollywood di Los Angeles. Jimmy Kimmel torna come presentatore per il secondo anno consecutivo e per la quarta volta complessiva.

Nella categoria per la Migliore attrice non protagonista, America Ferrera se la vedrà con Emily Blunt – Oppenheimer, Danielle Brooks – Il colore viola, Jodie Foster – Nyad e con la favorita, Da’Vine Joy Randolph – The Holdovers – lezioni di vita.

America Chavez: le 10 migliori storyline dei fumetti Marvel

America Chavez: le 10 migliori storyline dei fumetti Marvel

America Chavez è pronta a fare il suo debutto in live-action nel film del MCU Doctor Strange nel Multiverso della Follia. Sebbene la trama del film di prossima uscita rimanga avvolta dal mistero, è probabile che incorporerà almeno alcuni aspetti delle migliori storyline di America Chavez della Marvel Comics, specialmente quelle che riguardano la sua singolare e tragica storia.

America Chavez riesce a farsi prepotentemente largo verso nuove dimensioni, aprendo portali a forma di stella che conducono ad altri universi. Questo la rende un personaggio ideale da aggiungere alla trama del film, con uno degli universi di cui verremo a conoscenza che è in realtà quello che lei credeva essere la sua realtà natale. Molte delle sue migliori storie a fumetti riguardano ciò che America pensava di sapere sulla sua singolare identità: vediamo assieme le migliori.

Giovani Vendicatori #14

La backstory di America, che sicuramente avrà un ruolo rilevante nel film in uscita, viene esplorata a fondo in Young Avengers #14. È una storia essenziale per capire chi è effettivamente America, o almeno, chi lei crede di essere a quel punto.

America vive la sua giovinezza nel Parallelo Utopico, una realtà immaginaria al di fuori del tempo e dello spazio. Le sue madri hanno sacrificato le loro vite per salvare non solo questo territorio, ma tutto il multiverso dalla distruzione, fatto che potrebbe benissimo convergere con la trama del film su Doctor Strange.

Giovani Vendicatori #15

Young Avengers #15 è una delle migliori storyline di America Chavez, in quanto è in questo numero che la giovane protagonista finalmente riconosce la sua sessualità. America mette subito in chiaro di essere gay, con una forza e vigore significativa, per uno dei pochi supereroi dichiarati della Marvel Comics (anche se, come Kate Bishop ha capito, molti dei Giovani Vendicatori appartenevano alla comunità LGBTQ+).

I Giovani Vendicatori continuano ad essere una squadra in divenire, che il MCU sta impreziosendo con la partecipazione di grandi personaggi come Kate Bishop e America e Young Avengers #15 è solo una delle tante avventure interessanti dei giovani, che potrebbero essere presentate in live-action.

America #1

America #1 è il primo numero della prima serie solista di America Chavez, primo passo chiave per lo sviluppo della sua storia d’amore con Lisa Halloran. Il personaggio di Lisa è una delle probabili future aggiunte nel MCU, in quanto EMT e membro del Damage Control, un’organizzazione ormai ben consolidata nel franchise cinematografico.

Nonostante i grandi momenti romantici tra America e Halloran la prima, dal carattere anche burbero a seconda delle circostanze, finisce per abbandonare Lisa: si tratta di una delle rappresentazioni più sentite e vere delle relazioni LGBTQ+ nei fumetti di supereroi.

Vengeance #1

America Chavez fa il suo debutto nella Marvel Comics in Vengeance #1 del 2011, numero co-creato dallo scrittore Joe Casey e dall’artista Nick Dragotta, la cui trama è fondamentale, in quanto stabilisce quali siano i poteri unici dell’eroina e la sua appartenenza alla Teen Brigade.

L’aggiunta del personaggio di America all’interno di questo numero è stata parecchio inaspettata, dal momento che era focalizzato principalmente sulla convergenza dei principali supercattivi Marvel come Magneto, Doctor Doom e Red Skull; eppure la prima impressione del personaggio è stata grandiosa, America riesce a colpire nel segno contro alcuni dei villain più duri dei fumetti.

Secret Wars Too #1

I fan dei fumetti sanno che Kate Bishop è una delle migliori amiche di America Chavez nella Marvel Comics, ma una delle tante versioni di Kate nel multiverso era quasi più che un’amica di America. La giovane eroina, infatti, ha fatto la conoscenza di una variante di Kate chiamata Lady Kate di Bishop nel divertente e dolce numero Secret Wars Too #1.

America Chavez aveva una cotta per questa versione di Kate, anche se alla fine non venne ricambiata: é possibile che questa o un’altra variante di Kate Bishop possa apparire in Doctor Strange in the Multiverse Of Madness, a seconda di quanto punti in alto il film.

Vendicatori #0

America Chavez è un punto cardine di molte grandi squadre formatesi nei recenti fumetti Marvel, e Avengers #0 ne assembla una delle più potenti. Unisce le sue forze con Capitan Marvel, Pantera Nera, Monica Rambeau e altri per affrontare Galactus in quella che potrebbe essere un’anticipazione di ciò che accadrà nel MCU.

I poteri sovrumani di America e la sua capacità di scandagliare la realtà la rendono un personaggio ideale in questa storia dal ritmo serrato e dal vasto respiro cosmico. La squadra si riunisce sulla scia di Secret Wars, un grande evento che potrebbe accadere nel MCU nel prossimo futuro.

A-Force #1

America Chavez è uno dei membri più potenti dell’ A-Force, la squadra di supereroine tutta al femminile che è nata dall’evento Secret Wars del 2015. Questo rende A-Force #1 un numero chiave per i fan del personaggio, in cui America è nodo nevralgico della squadra neofita, che si riunisce su Battleworld.

America aiuta a perlustrare Battleworld, tutto ciò che rimane del multiverso, e combatte anche un gigantesco squalo megalodonte. Questa storyline la porterà anche ad avere l’unico contatto reale con Doctor Strange, che in questa realtà è il maggiordomo del Dio Imperatore Doom. Questo potrebbe essere uno scenario interessante da analizzare in Doctor Strange nel Multiverso della Follia.

America Chavez: Made In The USA #3

America Chavez: Made in the USA #3 è una puntata fondamentale nella relativamente breve storia a fumetti del personaggio. Infatti, in questo numero chiave della sua serie solista del 2018, scopre che tutto ciò che pensava del suo passato era completamente sbagliato.

America aveva capito di provenire da una realtà immaginaria, ma viene a sapere dalla sorella appena ritrovata che i suoi genitori l’hanno cresciuta su un’isola remota, e non erano entità cosmiche ma persone normali che cercavano di salvare la vita di bambini afflitti da una terribile malattia.

Giovani Vendicatori #3

Gran parte della backstory di America è inizialmente illustrata in Young Avengers #3, una delle sue prime avventure con la squadra. Sebbene sia poi contraddetta nei fumetti, potrebbe non esserlo nel MCU: in questa storyline, America rivive il dolore della morte dei suoi genitori per salvare il Parallelo Utopico.

Il Parallelo Utopico era una realtà immaginaria, popolata interamente da donne, incluse le madri di America. Il MCU potrebbe scegliere di lasciare la backstory così com’è, specialmente se i suoi poteri le permettono di visitare la realtà remota nel corso della storia in Doctor Strange in the Multiverse of Madness.

All-New Hawkeye #3

Ci sono molte versioni di Capitan America nella Marvel Comics: una delle più potenti è una versione futura di America Chavez. In una futura linea temporale alternativa intravista nella serie solista di Kate Bishop Hawkeye, è proprio America che ne ha assunto il ruolo.

È una storia entusiasmante che la fa entrare in contatto con entrambe le versioni di Occhio di Falco, entrambe più vecchie di 30 anni in questa linea temporale alternativa. Uno scenario del genere potrebbe potenzialmente manifestarsi nel MCU in qualche modo, sia in What If… o in una qualche trama resa in live-action.

Amen di Andrea Baroni gratis al CITYLIFE ANTEO di Milano, prenota il tuo biglietto!

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Cinefilos.it offre la possibilità di vedere al cinema gratis Amen di Andrea Baroni con Grace Ambrose, Francesca Carrain, Luigi Di Fiore, Paola Sambo, Valentina Filippeschi, Simone Guarany, Silvia D’Amico.

La proiezione è prevista il prossimo venerdì 21 giugno alle ore 20,10 presso il cinema CITYLIFE ANTEO di Milano.

Ci sono a disposizione dei lettori di Cinefilos 10 (dieci) biglietti da richiedere inviando una email a [email protected] e da ritirare direttamente alla biglietteria del cinema dando il proprio cognome e nome.

I biglietti andranno richiesti improrogabilmente entro le ore 14,30 di giovedì 20 giugno e verranno consegnati agli assegnatari fino ad esaurimento dei posti disponibili in sala.

Amen, il trailer

Amen, la trama

In un casolare di campagna fermo nel tempo, vive una famiglia estremamente religiosa, di quelle cristiane che seguono alla lettera le Scritture del Vecchio Testamento. Le tre figlie non hanno mai abbandonato la proprietà spinte da rispetto, dovere e sotto l’egida di un padre padrone e una nonna dogmatica.

Vivono di poco: l’orto e i campi permettono alla famiglia di sfamarsi e commerciare il minimo durante il mercato paesano. Il padre, Armando, ha abituate tutte a non chiedere più del dovuto. Sara, delle tre figlie, è la maggiore, quella più legata agli studi religiosi e per questo mistica. In armonia con la terra che coltiva e in contatto diretto con la sua parte emozionale e spirituale, è la figlia preferita. Ester è la più disinibita e reazionaria, vorrebbe vedere che c’è oltre la vallata ed è alla continua ricerca della sfida.

L’educazione religiosa e sociale è affidata a nonna Paolina, che guida la piccola Miriam e le due sorelle in un Cammino stretto e difficile, prevedendo e augurandosi la Salvezza per le nipoti.

Le lezioni sono infinte ed estenuanti, le preghiere dolorose, le imposizioni non poche. Il momento comune della Confessione è forse il più importante tra le attività della giornata: la chiude e ne conserva gli aspetti per cui fare ammenda. Le tre sorelle, infatti, sono costrette a rivelare ogni loro azione e pensiero recondito.

Intanto da pochi giorni è arrivato misteriosamente al casolare Primo, un altro nipote di Paolina. Armando lo mal sopporta, teme per il contatto con le figlie e lo utilizza nei lavori più duri. A lui non è concesso né di dormire in casa, né di mangiare al tavolo con la famiglia. A causa di questo innesto inizia un conflitto collerico ma silenzioso tra la madre e il figlio: Paolina è convinta di poterlo redimere, Armando invece vorrebbe usare il suo fucile e scacciarlo come normalmente fa con i lupi. Nello stesso tempo, le ragazze, per la prima volta, scoprono il viso e il corpo di un giovane maschio che, giorno dopo giorno, osservano curiose. Le sensazioni e le decisioni che le tre sorelle avranno e prenderanno su Primo, cambieranno per sempre la loro vita.

Amen di Andrea Baroni gratis a Torino e Napoli, prenota il tuo biglietto!

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Cinefilos.it offre la possibilità di vedere al cinema gratis Amen di Andrea Baroni con Grace Ambrose, Francesca Carrain, Luigi Di Fiore, Paola Sambo, Valentina Filippeschi, Simone Guarany, Silvia D’Amico.

Ecco le proiezioni disponibili:

TORINO – CINEMA ROMANO
Martedì 25 giugno – spettacolo delle h. 21,00
 
NAPOLI – CINEMA FILANGIERI
Venerdì 28 giugno – spettacolo delle h. 21,00

Ci sono a disposizione dei lettori di Cinefilos 10 (dieci) biglietti da richiedere inviando una email a [email protected] e da ritirare direttamente alla biglietteria del cinema dando il proprio cognome e nome.

I biglietti verranno consegnati agli assegnatari fino ad esaurimento dei posti disponibili in sala.

Amen, il trailer

Amen, la trama

In un casolare di campagna fermo nel tempo, vive una famiglia estremamente religiosa, di quelle cristiane che seguono alla lettera le Scritture del Vecchio Testamento. Le tre figlie non hanno mai abbandonato la proprietà spinte da rispetto, dovere e sotto l’egida di un padre padrone e una nonna dogmatica.

Vivono di poco: l’orto e i campi permettono alla famiglia di sfamarsi e commerciare il minimo durante il mercato paesano. Il padre, Armando, ha abituate tutte a non chiedere più del dovuto. Sara, delle tre figlie, è la maggiore, quella più legata agli studi religiosi e per questo mistica. In armonia con la terra che coltiva e in contatto diretto con la sua parte emozionale e spirituale, è la figlia preferita. Ester è la più disinibita e reazionaria, vorrebbe vedere che c’è oltre la vallata ed è alla continua ricerca della sfida.

L’educazione religiosa e sociale è affidata a nonna Paolina, che guida la piccola Miriam e le due sorelle in un Cammino stretto e difficile, prevedendo e augurandosi la Salvezza per le nipoti.

Le lezioni sono infinte ed estenuanti, le preghiere dolorose, le imposizioni non poche. Il momento comune della Confessione è forse il più importante tra le attività della giornata: la chiude e ne conserva gli aspetti per cui fare ammenda. Le tre sorelle, infatti, sono costrette a rivelare ogni loro azione e pensiero recondito.

Intanto da pochi giorni è arrivato misteriosamente al casolare Primo, un altro nipote di Paolina. Armando lo mal sopporta, teme per il contatto con le figlie e lo utilizza nei lavori più duri. A lui non è concesso né di dormire in casa, né di mangiare al tavolo con la famiglia. A causa di questo innesto inizia un conflitto collerico ma silenzioso tra la madre e il figlio: Paolina è convinta di poterlo redimere, Armando invece vorrebbe usare il suo fucile e scacciarlo come normalmente fa con i lupi. Nello stesso tempo, le ragazze, per la prima volta, scoprono il viso e il corpo di un giovane maschio che, giorno dopo giorno, osservano curiose. Le sensazioni e le decisioni che le tre sorelle avranno e prenderanno su Primo, cambieranno per sempre la loro vita.

AMC spoilera The Walking Dead, il web risponde: ecco i migliori MEME

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Vi avevamo messo al corrente del pesante spoiler di fine midseason di The Walking Dead che la AMC aveva piazzato in bella vista sulla sua pagina ufficiale di Facebook e di Twitter. Adesso vi mostriamo le bellissime reazioni del web, che, nonostante le maledizioni lanciate da ogni continente sull’emittente, è riuscito a contenere la furia dei fan, che si è sfogata in maniera creativa. Ecco i migliori MEME per mandare a quel paese la AMC:

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AMC pubblica il primo poster esclusivo di Star Wars: Il Risveglio della Forza

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L’imminente uscita di Star Wars: Il Risveglio della Forza sta ovviamente scatenando eventi in tutto il mondo. Dopo lo spettacolare trailer rilasciato appena poche ore fa, AMC Theaters ha pubblicato il primo poster in esclusiva del film. L’immagine fa parte dell’iniziativa “Star Wars Sundays”, a partire infatti dal 20 dicembre 2015 al 10 gennaio 2016 chiunque acquisterà un biglietto per vedere il settimo capitolo della saga, in IMAX 3D, riceverà un poster esclusivo firmato dall’artista Dan Mumford. Questo è solo il primo della serie.

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Ambush: trailer del film sul Vietnam con Jonathan Rhys Meyers e Aaron Eckhart

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È stato rilasciato il primo trailer di Ambush per il prossimo film sulla guerra del Vietnam di Saban Films, che mostra le star Jonathan Rhys Meyers e Aaron Eckhart in azione.

Aaron Eckhart(Il Cavaliere Oscuro) e Jonathan Rhys Meyers (Vikings) sono i protagonisti di questa epopea intensa, grintosa e ricca di azione sulla guerra del Vietnam”, si legge nella sinossi del film. “Quando un piccolo avamposto cade in un’imboscata, una squadra dell’esercito americano deve portare la battaglia sotto terra in una missione ad alto rischio in un nuovo tipo di guerra che non ha mai visto”. Dai un’occhiata al trailer ufficiale di Ambush qui sotto:

Ambush  è stato diretto da Mark Burman, che ha anche scritto la sceneggiatura con Johnny Lozano, e Michael McClung. Nel cast Jonathan Rhys Meyers, Connor Paolo e Aaron Eckhart. Il film uscirà negli USA nelle sale e tramite video-on-demand il 24 febbraio.

Ambulance: recensione del nuovo film di Michael Bay

Ambulance: recensione del nuovo film di Michael Bay

Reduce dall’esperienza di 6 Underground, un blockbuster pensato per gli schermi ridotti di Netflix, l’esplosivo regista Michael Bay torna al cinema con un nuovo progetto che sin dalla sua idea di base si presenta a lui congeniale. Si tratta di Ambulance, thriller d’azione nonché remake dell’omonimo lungometraggio danese del 2005. Bay raccoglie la storia alla base di questo per rielaborarla in un film fortemente calato nell’immaginario culturale statunitense e all’interno dei canoni del genere di cui è tra i più maggiori esponenti (nel bene o nel male). Prende così vita un nuovo adrenalinico ed esplosivo capitolo del cinema di Bay, il quale però anche stavolta pecca nel voler spingere troppo in là il film.

Tutto parte dal suo protagonista di turno, ovvero Will Sharp (Yahya Abdul-Mateen II), reduce di guerra il quale nel momento del bisogno si vede abbandonato dal Paese per cui ha rischiato la vita. Bisognoso di denaro, egli è costretto a rivolgersi al fratello Danny (Jake Gyllenhaal), il quale vanta una lunga carriera da rapinatore. Se vuole i soldi di cui ha bisogno, Will dovrà dargli una mano a compiere un ultimo colpo. Le cose, naturalmente, si metteranno da subito male e per i due Sharp l’unica via di fuga è un’ambulanza presente sul luogo del crimine. All’interno di questa, però, si trovano l’infermiera Cam Thompson (Eiza González) ed un poliziotto ferito. Ognuno di loro ha le ore contate, ma prima dovranno riuscire a seminare le forze dell’ordine alle loro calcagna.

L’ambulanza come luogo del conflitto

Come accennato, con Ambulance Bay sembra voler andare a smentire una delle critiche che più frequentemente vengono rivolte ai suoi film: sceneggiature e personaggi inconsistenti. Difficile dare torto a queste affermazioni e lo stesso Bay non ha mai nascosto di dedicare tutto sé stesso all’azione, agli effetti speciali e ad esplosioni il più strabilianti possibile. Con Ambulance egli sembra però interessato anche ad affrontare alcuni aspetti sociali sempre attuali negli Stati Uniti. Il reduce di guerra abbandonato e deluso dal suo stesso Paese è ormai grossomodo un archetipo già più volte affrontato e che fa anche qui capolino, in realtà giusto per fornire al protagonista una serie di motivazioni utili allo svolgersi della vicenda.

Questo sembra il massimo che Bay e lo sceneggiatore Chris Fedak possono fare per rendere il personaggio di Will il meno piatto possibile. Una volta che il meccanismo e l’ambulanza in questione sono entrati in moto, si passa infatti all’azione pura e cruda. D’altronde, sarebbe sbagliato chiedere qualcosa di troppo diverso a Bay rispetto a ciò per cui egli è noto ed ha passione. È però anche vero che nel momento in cui ha inizio l’inseguimento e con esso l’azione, il regista si lascia ad andare ad alcuni eccessi e digressioni che rischiano di spezzare tanto l’interesse quanto la tensione. In molteplici occasioni Bay fa ad esempio assumere alla sua macchina da presa l’occhio che può avere un drone, facendogli dunque compiere acrobazie e movimenti fin troppo vertiginosi.

Se per certi punti di vista può essere una trovata interessante, più facilmente diventano questi momenti di distrazione, che allontanano dal cuore del racconto. Tutto ciò che conta avviene infatti proprio dentro l’ambulanza, con buona pace delle scene esterne ad essa. In quanto spazio limitato, il mezzo costringe i protagonisti a confrontarsi tra di loro, facendo emergere il tema della fratellanza tra i due protagonisti, il quale seppur non dotato di chissà che profondità di sguardo, si rivela un espediente interessante ai fini del racconto. L’interno dell’ambulanza, allo stesso tempo, permette di generare quella certa claustrofobia che arricchisce la tensione ricercata da Bay.

Ambulance recensione film

Ambulance: la recensione del film

Era tuttavia difficile immaginare un film unicamente ambientato all’interno di questo mezzo, ma le numerose digressioni esterne portano senza dubbio in più occasioni tanto ad uno smorzarsi della tensione quanto ad un eccessivo dilatarsi dell’azione. L’errore più grande, probabilmente, è l’aver puntato su di un’eccessiva quantità di eventi, che hanno portato il film a durare circa due ore e un quarto, senza però che si avvertano sostanziali cambiamenti all’interno del racconto. L’inseguimento occupa la stragrande maggioranza della durata del film ed è una dinamica che inevitabilmente finisce per diventare ripetitiva se non addirittura stancante, dove neanche un montatore esperto come Pietro Scalia può fare molto.

Certo, le interpretazioni dei due protagonisti sono di ottimo livello e fanno il loro all’interno del film, ma sono comunque parte di un tutto fin troppo ricco di eccessi. Volendo sorvolare sulle innumerevoli illogicità di sceneggiatura, il principale difetto di Ambulance è senza dubbio il suo abbandonarsi ad una serie di lungaggini che disperdono tutto il potenziale di base. Fosse durato considerevolmente di meno, è molto probabile che ne avrebbe guadagnato tanto in adrenalina quanto in atmosfera. Un’occasione totalmente sprecata dunque? Nonostante quanto fin qui elencato, se visto senza grandi pretese Ambulance può comunque essere un prodotto godibile, buono per chi ha voglia di staccare per un po’ la spina.

Ambulance: la spiegazione del finale del film

Ambulance: la spiegazione del finale del film

Noto soprattutto per la realizzazione di film d’azione ad alto budget, caratterizzati da un ampio uso di effetti speciali,  ha prodotto e diretto film come The Rock (1996), Armageddon (1998), Pearl Harbor (2001) e i primi cinque film della saga di Transformers (dal 2007 al 2017). Attualmente, il suo ultimo film è Ambulance (qui la recensione), uscito nel 2022 e tra i pochi suoi lungometraggi ad essere stati accolti con critiche positive. Il film offre infatti un adrenalinico inseguimento su strada tra le forze dell’ordine e due criminali rifuggiatisi all’interno di un’ambulanza.

Si tratta del remake dell’omonimo film danese del 2005 diretto da Laurits Munch-Petersen. Bay ha però ovviamente apportato del suo al progetto, scritto da Chris Fedak, che offre un’ora di racconto in più rispetto all’originale. La volontà di realizzare questo progetto è in realtà nata quasi per caso. Bay aveva in mente un altro film, ma la pandemia di COVID-19 a Los Angeles ha cancellato i suoi piani. Il regista ha poi ricordato di aver detto al suo agente: “Dannazione, voglio solo uscire e girare qualcosa in fretta! Sono stanco di stare chiuso in casa!”.

Ha così avuto modo di realizzare Ambulance, potendo avvalersi di grandi attori e un grado di realismo che rende il film molto più convincente ed emozionante, una vera e propria corsa verso l’azione più sfrenata. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Ambulance. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Ambulance trama film
Jake Gyllenhaal e Yahya Abdul-Mateen II in Ambulance.

La trama e il cast di Ambulance

Protagonisti di Ambulance sono Will e Danny, due fratelli molto diversi tra loro. Il primo è un veterano di guerra, che ha bisogno di molti dollari per pagare un importante intervento a sua moglie; il secondo, invece, è un criminale affermato. Quando Will chiede aiuto economico a Danny, quest’ultimo non gli propone un prestito, ma una rapina, la più grande mai fatta alla banca di Los Angeles, che permetterebbe loro di tornare a casa con 32 milioni di dollari. Will si convince ad accettare, soprattutto perché non ha altre alternative per pagare le spese mediche della moglie.

Durante il colpo, però, qualcosa va storto. Un ufficiale di polizia, infatti, arriva nella banca per questioni personali, mandando all’aria il piano. Il poliziotto viene gravemente ferito e Will e Danny non hanno altre scelta se non la fuga col bottino. Quando s’imbattono in un’ambulanza, i due ne prendono il controllo, non immaginando che al suo interno ci sia un’infermiera, Cam Thompson con un poliziotto ferito, che ha bisogno di andare in ospedale. La fuga ad alta velocità tra le strade di Los Angeles si farà sempre più rocambolesca e i due fratelli saranno ben presto costretti a compiere delle scelte.

Ad interpretare i fratelli Will e Danny Sharp vi sono gli attori Yahya Abdul-Mateen II e Jake Gyllenhaal. I due, per la scena con l’inseguimento dell’elicottero, invece di ingaggiare controfigure, si sono cimentati Gyllenhaal nello stare appeso al lato della porta dell’ambulanza e  Abdul-Mateen II alla guida del veicolo. Recita poi nel film l’attrice Eiza González nel ruolo di Cam Thompson. Per la parte, ha affittato un’ambulanza e l’ha usata per fare pratica. Recitano poi nel film Garret Dillahunt nel ruolo del capitano Monroe, Keir O’Donnell nel ruolo dell’agente Anson Clark e Jackson White in quello dell’agente Zach.

La spiegazione del finale del film

Nel finale di Ambulance, l’ambulanza arriva all’ospedale, ma Danny minaccia di uccidere Cam davanti a un pubblico televisivo in diretta. Danny è inoltre diventato sospettoso del legame sviluppato tra la donna e il fratello Will e raggiunge un punto di rottura quando si rende conto che è stata Cam a sparare a quest’ultimo. Will però, che sa che Danny è abbastanza pazzo da ucciderla, spara a Danny al petto con un fucile da caccia. I due giacciono insieme per strada, condividendo un momento di tacito perdono mentre Danny lentamente muore.

A quel punto Cam va ad operare d’urgenza Will e incontra sua moglie Amy e il loro figlio neonato. Prima Will aveva passato a Cam una parte del denaro che avevano rubato e ha insistito perché lei lo dia a sua moglie nel caso in cui non riesca ad uscire vivo da quella vicende. Quando la incontra di persona, Cam riconosce che Amy non ha legami con la criminalità e probabilmente esiterebbe a prendere il denaro rubato, quindi Cam nasconde i soldi nel seggiolino dell’auto che contiene il figlio di Will.

Ambulance Jake Gyllenhaal cast
Jake Gyllenhaal in Ambulance. Foto di Andrew Cooper/Universal Pictures – © 2021 Universal Studios. All Rights Reserved.

Cam chiede anche ad Amy di perdonare il marito, nonostante i suoi crimini. La donna la informa che Will ha salvato la vita a lei e a Zach, il poliziotto ferito, durante la loro fuga. Anche quest’ultimo, difende Will, spiegando l’eroismo di Will agli agenti che lo interrogano. Zach ritrova poi anche il suo partner, Mark. Nonostante fosse il loro primo incarico insieme, Mark è sempre stato fedele a Zach ed è stato lui a guidare l’inseguimento per salvarlo, sentendosi in colpa per aver lasciato che gli sparassero. Zach non informa nessuno che in realtà è stato Will a sparargli all’inizio.

Dopo essersi assicurata che l’assoluzione di Will sia nota, Cam lascia l’ospedale. Si mette la giacca e si prepara a tornare al lavoro. Anche se non è chiaro se qualcuno abbia tratto vantaggio dalla violenta rapina, riconosce che il denaro potrebbe aiutare la famiglia in difficoltà economiche. Cam sembra sperare che Amy possa guidare il figlio di Will verso una vita più onorevole di quella del padre. In definitiva, il finale di Ambulance di Michael Bay parla di redenzione.

Danny sembra essere irredimibile, anche se affascinante, perché è un criminale sociopatico a tutti gli effetti. Per Cam, la redenzione arriva sotto forma di pressione intensa, mettendo alla prova i suoi limiti nel salvare vite umane e dimostrando di avere le capacità per farlo. Questo permette a Cam di vedere il suo valore. Per Will, la redenzione arriva invece sotto forma di volontà di proteggere le persone anche di fronte a una scelta sbagliata, che alla fine gli fa ottenere i soldi necessari e probabilmente una condanna più lieve in seguito.

Il trailer di Ambulance e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Ambulance grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunes, Infinity+, Prime Video e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video.

Ambulance: guida al cast e ai personaggi del film

Ambulance: guida al cast e ai personaggi del film

Diretto da Michael Bay da una sceneggiatura di Chris Fedak e adattato dall’omonimo film danese, Ambulance (qui la recensione) è la specialità del regista: un film d’azione ad alto tasso d’adrenalina con molta suspense e dramma. La trama ruota attorno a Will Sharp, un uomo che, alla ricerca disperata di denaro per pagare l’intervento chirurgico della moglie, si rivolge al fratello Danny per un prestito. Questi, tuttavia, lo recluta per una rapina in banca che vedrà i due portare via 32 milioni di dollari, sempre che non vengano catturati. Lee cose, naturalmente, prendono una piega inaspettata quando il loro piano va storto e sono costretti a rubare un’ambulanza nel tentativo di impedire alla polizia di inseguirli.

Uscito in sala nel 2022 e accolto da buoni pareri della critica e del pubblico, Ambulance vanta un cast che comprende alcune grandi star, tra cui un veterano come Jake Gyllenhaal, e altre in ascesa. Anche se il film è incentrato principalmente su alcuni personaggi principali, ci sono diversi attori non protagonisti che svolgono ruoli cruciali nel corso del film, il che rende alcuni aspetti del film ancora più intensi. In questo articolo, proponiamo una guida completa al cast, ai personaggi che interpretano e a quali altri progetti hanno partecipato in precedenza.

Il cast principale di Ambulance

Jake Gyllenhaal nel ruolo di Danny Sharp

Danny Sharp è un rapinatore di banche che ha un sistema collaudato per i suoi colpi, almeno fino a quando uno di essi non va storto. Egli ha infatti rapinato bene 38 banche nella sua vita ed è protettivo nei confronti del fratello, seppure si approfitta del suo aiuto per portare a termine i propri obiettivi. Il personaggio è interpretato da Jake Gyllenhaal, noto soprattutto per i suoi ruoli in Donnie Darko, Prisoners, Brokeback Mountain, Source Code, Nightcrawler, Zodiac, The Guilty e Spider-Man: Far From Home.

Ambulance spiegazione finale
Jake Gyllenhaal e Yahya Abdul-Mateen II in Ambulance. Foto di Andrew Cooper/Universal Pictures – © 2021 Universal Studios. All Rights Reserved.

Yahya Abdul-Mateen II nel ruolo di Will Sharp

Will Sharp è invece il fratello di Danny. I due sono cresciuti insieme dopo che il padre di Danny lo ha accolto. All’inizio del film, Will è un veterano dei Marines degli Stati Uniti che sta lottando per trovare un lavoro e per pagare l’intervento chirurgico sperimentale della moglie, che l’assicurazione non copre. Per questo si unisce a Danny nella sua rapina in banca. Il personaggio è interpretato da Yahya Abdul-Mateen II, noto soprattutto per Candyman, Aquaman, Watchmen, Il processo ai Chicago 7, Matrix Resurrections, The Greatest Showman e la serie Netflix The Get Down.

Eiza González nel ruolo di Cam Thompson

Camille “Cam” Thompson è un paramedico. È bravissima nel suo lavoro, ma tiene le persone a distanza. Quando interviene per una rapina in banca, si ritrova ad essere un ostaggio della rapina stessa, bloccata nell’ambulanza con i due fratelli Sharp. Cam è interpretata da Eiza González, nota soprattutto per Baby Driver – Il genio della fuga, I Car a Lot, Godzilla vs. Kong, Fast & Furious – Hobbs & Shaw e Alita – Angelo della Battaglia. Più di recente ha recitato nella serie Netflix Il problema dei 3 corpi.

Garret Dillahunt nel ruolo del Capitano Monroe

Il Capitano Monroe è a capo della Sezione Investigazioni Speciali, l’unità di sorveglianza tattica del Dipartimento di Polizia di Los Angeles. Si tratta di una figura tanto bizzarra quanto divertente all’interno del film. Il personaggio è interpretato da Garret Dillahunt, noto soprattutto per Deadwood, 12 anni schiavo, Non è un paese per vecchi, Raising Hope, Fear the Walking Dead, Widows e The Mindy Project.

Keir O’Donnell nel ruolo di Anson Clark

In ultimo, nel cast principale di Ambulance vi è Anson Clark, un agente dell’FBI che si occupa della divisione banche. Anson è interpretato da Keir O’Donnell, noto soprattutto per 2 single a nozze, Fargo, L’alba del pianeta delle scimmie, Gifted – Il dono del talento e Ray Donovan.

Eiza Gonzalez in Ambulance
Eiza Gonzalez in Ambulance. Foto di Andrew Cooper/Universal Pictures – © 2021 Universal Studios. All Rights Reserved.

Cast e personaggi di supporto di Ambulance

Jackson White nel ruolo dell’agente Zach

L’agente Zach è un poliziotto alle prime armi che si trova nel mezzo di una rapina in banca. Zach è interpretato da Jackson White, noto per le serie Mrs. Fletcher, SEAL Team e The Middle.

Olivia Stambouliah nel ruolo del tenente Dhazghig

Il tenente Dhazghig è un dipendente della polizia di Los Angeles ed è responsabile della sorveglianza della città dalla sua posizione di pilota di elicotteri. Dhazghig è interpretata da Olivia Stambouliah, nota soprattutto per Packed to the Rafters e Soul Mates.

Moses Ingram nel ruolo di Amy Sharp

Amy Sharp è la moglie di Will e madre del loro figlio Tate. Moses Ingram, l’attrice che la interpreta, è nota per The Tragedy of Macbeth e per la miniserie di successo di Netflix La regina degli scacchi.

Colin Woodell nel ruolo di Scott

Scott è un paramedico e partner di Cam nel lavoro. Ad interpretarlo vi è Colin Woodell, conosciuto soprattutto per le serie televisive The Flight Attendant, The Purge, Devious Maids e The Originals.

Garret Dillahunt in Ambulance
Garret Dillahunt in Ambulance. Foto di Andrew Cooper/Universal Pictures – © 2021 Universal Studios. All Rights Reserved.

Cedric Sanders nel ruolo dell’agente Mark

Mark è il partner di Zach. L’attore che lo interpreta è Cedric Sanders, conosciuto soprattutto per The Social Network, American Gangster, American Koko, Future Man e ha partecipato come guest star a Law & Order: Special Victims Unit e NCIS: Los Angeles.

Jesse Garcia nel ruolo di Roberto

Roberto è il figlio di Papi, che lavora con Danny durante gli eventi di Ambulance. Jesse Garcia è conosciuto soprattutto per Narcos: Messico, Dal tramonto all’alba: la serie e Una fantastica e incredibile giornata da dimenticare.

Devan Chandler Long nel ruolo di “Mel Gibson”

“Mel Gibson” è uno degli uomini di Danny, chiamato così perché ricorda l’attore. Devan Chandler Long, l’attore che lo interpreta, è apparso in Ghosts, Doom Patrol e Bosch.

Ambulance, il trailer del nuovo film di Michael Bay con Jake Gyllenhaal

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La Universal ha diffuso il primo trailer ufficiale del prossimo thriller action/heist di Michael Bay Ambulance, che sembra essere uno dei film più esplosivi del 2022.

Il film è interpretato dal candidato all’Oscar Jake Gyllenhaal (Spider-Man: Far From Home; Zodiac), il vincitore del Primetime Emmy Yahya Abdul-Mateen II (The Matrix: Resurrections; Watchmen) e Eiza González (Baby Driver; Bloodshot) nel ruoli principali. Gyllenhaal e Abdul-Mateen II interpretano fratelli adottivi che stanno tentando la più grande rapina nella storia di Los Angeles, mentre Gonzalez interpreta un EMT che i due prendono in ostaggio.

Il trailer arriva poche settimane dopo il suo debutto iniziale al CinemaCon, dove è stato accolto abbastanza favorevolmente, ed è lecito ritenere che il film potrebbe finire per sorprendere al botteghino a metà febbraio, anche se dovrà far fronte alla competizione con  Uncharted.

Ambulance con Jake Gyllenhaal arriva in tv

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Ambulance con Jake Gyllenhaal arriva in tv

Arriva in prima tv su Sky Ambulance, action movie vertiginoso diretto e prodotto da Michael Bay, in onda lunedì 19 dicembre alle 21.15 su Sky Cinema Uno (e alle 21.45 su Sky Cinema Action), in streaming su NOW e disponibile on demand.

Protagonista del film è il candidato all’Oscar Jake Gyllenhaal, con lui nel cast anche il premio Emmy Yahya Abdul-Mateen II(“Candyman”, “Matrix Resurrections”) ed Eiza González (“Fast & Furious: Hobbs & Shaw”, “Baby Driver – Il genio della fuga).La sceneggiatura è di Chris Fedak (“Prodigal Son”, “Chuck”).

La trama del film

Nell’arco di una giornata sulle strade di Los Angeles, tre vite cambieranno per sempre. Il decorato veterano di guerra Will Sharp, alla disperata ricerca di denaro per coprire le spese mediche di sua moglie, chiede aiuto alla persona meno indicata. Si tratta di suo fratello adottivo Danny, un carismatico criminale in carriera. Danny gli propone la più grande rapina in banca nella storia di Los Angeles: un furto da 32 milioni di dollari. Quando però la loro fuga va clamorosamente storta, i fratelli disperati prendono in ostaggio un’ambulanza con a bordo un poliziotto ferito che lotta per la vita e l’esperta paramedico Cam Thompson.

Ambra Angiolini: 10 curiosità sull’attrice italiana

Ambra Angiolini: 10 curiosità sull’attrice italiana

Ambra Angiolini ha fatto parte dei migliori ricordi televisivi dell’infanzia di qualcuno di noi (e musicali: chi di voi ha già cominciato a canticchiare T’appartengo?). È una delle grandi icone italiane degli anni ’90, che nel tempo è diventata una conduttrice radio, televisiva e un’attrice di talento, oltre che ad una delle celebrità italiane più seguite e chiacchierate.

Ecco dieci curiosità su Ambra Angiolini: attrice, cantante, presentatrice, produttrice.

Ambra Angiolini: Non è la Rai, la carriera e i suoi film

1. Ambra Angiolini è nata a Roma il 22 aprile 1977. I genitori si chiamano Doriana e Alfredo, e Ambra è l’ultima di tre figli: ci sono anche una sorella, Barbara, e un fratello, Andrea. Ha frequentato la scuola in un istituto di suore, e già da piccolina comincia a dedicarsi alle arti performative: studia danza, ed è proprio la sua insegnante ha convincerla a presentarsi ad un casting per piccole ballerine tenuto dalla Fininvest. Il provino andò bene!

2. Gli esordi di Ambra Angiolini: Bulli e PupeNon è la Rai. Non è la Rai non è stato la sua prima apparizione televisiva, come molti pensano. Infatti, il debutto angiolini arrivo con lo spin-off Bulli e pupe nel 1992, dove partecipò alla gara di canto. Fu da qui che passò poi appunto a Non è la Rai, del quale fece parte regolarmente dal 1992 al 1995. La svolta arrivò nel 1993 e ’94, quando fu presentatrice ufficiale del programma. Non si trattò solamente del lancio della sua carriera come presentatrice (fu infatti il primo dei 28 programmi televisivi ai quali Ambra Angiolini ha preso parte), ma anche come cantante: da lì, ha pubblicato quattro dischi. Cominciando proprio da T’appartengo, del 1994. Fu il simbolo degli anni Novanta: giovanissima, irriverente e sempre con la battuta pronta.

3. Il film con Ferzan Ozpetek e la carriera al cinema. È stato un impegnato debutto cinematografico, quello di Saturno Contro, uscito nel 2017: un film commovente e attuale. Da lì, Ambra Angiolini non si è più fermata: ha lavorato con Cristina Comencini in Bianco e nero (2008), con Paolo Genovese in Immaturi nel 2009 e in Immaturi – Il viaggio nel 2012, con Ficarra e Picone in Anche se è amore non si vede, Carlo Vanzina in Mai Stati Uniti, Michele Placido in La Scelta 7 minuti. Nel 2017 è stata trai protagonisti di La verità, vi spiego, sull’amore di Max Croci e in Terapia di coppia per amanti di Alessio Maria Federici. Nel 2018 ha recitato in Vengo Anch’io di Corrado Nuzzo, mentre nel 2019 ha preso parte al cast di protagonisti in Brave Ragazze di Michela Andreozzi. Nel 2021 Ambra Angiolini sarà trai protagonisti di Per tutta la vita di Paolo Costella e in Mai come voi di Angelo Longoni.

4. Quanto è bella la radio. E Ambra ci ha debuttato nel 1998, quando per tutto il mese d’agosto conduce, su Radio 105, 105 estate. Prosegue poi con RTL 102.5, e nel febbraio 2000 conduce per Radio Kiss Kiss un programma dedicato al Festival di Sanremo, chiamato Tutti pazzi per Sanremo, oltre a cominciare con il proprio programma radiofonico su Radio Due, 40 gradi all’Ambra, in onda per tutta l’estate fino a metà settembre, seguito poi da Luci e Ambra, andato in onda fino al giugno 2001. Arriva poi un altro Festival, e Ambra conduce su Radio Due Ambra e gli Ambranati. E, anche qui, non si è più fermata, lavorando in radio fino al 2006.

5. È una strenua attivista per i diritti LGBT+. Lo diventa molto presto, quando lavora in radio. Il suo attivismo diventa presto pubblico: nel 2000 partecipa al Pride di Roma. Nel 2002 ha condotto insieme a Jane Alexander il Pride Concert in Piazza Bocca della Verità a Roma, durant eil quale ha baciato la Alexander suscitando scalpore. Più di una volta ha ringraziato i fan omosessuali, per averla sostenuta e creduto in lei anche quando altri avevano smesso di farlo: in occasione del Torino Gay&Lesbian Festival del 2014, del quale è stata madrina, ha detto “Quella omosessuale è una comunità che ha il mio stesso spirito, vive la realtà in maniera molto profonda ma i gay comunicato con leggerezza, una bella gioia di vivere che non vuol dire superficialità”.

Ambra Angiolini: Instagram

6. Ambra Angiolini, l’attivismo, la polemica del maglione firmato e Instagram. Quello che è successo è che, il 1 maggio 2018, in occasione del Concerto del primo maggio, Ambra Angiolini ha indossato un maglione firmato Alberta Ferretti, dal valore stimato di 350 euro. Insomma, le polemiche avevano a che fare col fatto che indossare tale maglione fossero in contraddizione con i principi della manifestazione, che dovrebbe onorare i lavoratori. Ambra ha risposto velocemente su Instagram con ironia e serietà al tempo stesso, postando una fotografia di un set di mutandine dal prezzo di 5 euro e scrivendo: “Però i miei slip costavano pochissimo! Ora posso riappropriarmi delle parole dette, dell’energia nuova, della poca retorica e di un concerto che per chi lo ha vissuto è stato e sarà sempre qualcosa di più che una maglietta firmata, comprata o prestata? #primomaggio #ancoragrazie”

Ambra Angiolini e Francesco Renga

7. Ambra Angiolini, Francesco Renga e la storia di 11 anni. I due si sono conosciuti in radio, ma non c’è stato alcun colpo di fulmine. Ma è successo poi che i due hanno condiviso più di un decennio (senza sposarsi), hanno avuto due figli, Jolanda e Leo, e hanno vissuto insieme a Brescia.

8. La separazione nel 2015. L’annuncio ufficiale della separazione dei due è arrivata nel 2015 e, nonostante i pettegolezzi di tradimento, i due hanno parlato pubblicamente di come sono finite le cose tra di loro. È stata Ambra a parlarne per prima, durante un’intervista a Io Donna, durante la quale ha affermato di aver preso la decisione di separarsi insieme, di averlo fatto in modo amichevole, e di aver deciso di restare a Brescia dopo la separazione per fare in modo di dare continuità ai figli.

Ambra Angiolini: nuovo fidanzato

9. Lorenzo Quaglia e Massimiliano Allegri. Dopo la separazione, Ambra Angiolini si è innamorata di nuovo: prima, c’è stato Lorenzo Quaglia, modello, imprenditore, e amico di vecchia data. Ma questa relazione è durata poco, e il nuovo fidanzato di Ambra è l’allenatore della Juventus Massimiliano Allegri.

Ambra Angiolini: i figli

10. I figli con Francesco Renga: Jolanda e Leonardo. Ambra Angiolini ha parlato più volte dei figli e del rapporto familiare e privato che li lega, separato dalla vita pubblica, soprattutto in occasione della separazione da Renga. I due figli avuti con lui si chiamano Jolanda e Leonardo. Jolanda ha compiuto quattordici anni da poco, mentre Leonardo ne ha 11. Nel gennaio di quest’anno, in occasione del compleanno della figlia, Ambra ha postato una vecchia fotografia di lei che tiene tra le braccia la figlia neonata.

Ambra Angiolini alle prese con un nuovo ruolo

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Ambra Angiolini è pronta a vestire i panni di una prostituta nel film Notizie degli scavi, tratto dall’omonimo racconto di Franco Lucentini.

Ambo con Serena Autieri da oggi al cinema

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Ambo, la commedia di Pierluigi Di Lallo interpreta da Serena Autieri e Adriano Giannini, con Maurizio Mattioli e con le canzoni di NOEMI, che arriva oggi in sala con Microcinema Distribuzione. Nella clip, oltre alle scene del film, potrete ascoltare Se tu fossi qui, brano della cantante italiana Noemi.

SINOSSI
Ad Atessa, vive una famiglia felice, composta dai genitori Giulio (Adriano Giannini) e Veronica (Serena Autieri) e dal piccolo Marzio (Marzio Falcione). La coppia desidera tanto avere un altro figlio che però stenta ad arrivare. Tutto sembra tranquillo, fino a quando Giulio inizia a dubitare  che Marzio sia veramente suo figlio. Veronica non riesce a comprendere il  cambiamento di umore del marito, che all’improvviso sembra un’altra persona. Per fortuna, a pensare al bambino c’è il simpatico barbiere del paese  Nando (Maurizio Mattioli), mentre Lucrezia (Sara Putignano), cerca di aiutare sua  sorella Veronica ad affrontare  le  inspiegabili incomprensioni con il marito. Intanto Giulio,  aiutato dal suo amico Cesareo (Riccardo Graziosi) inizia una ricerca concitata e comica  per capire se veramente Veronica lo ha tradito e chi potrebbe essere il vero padre di suo figlio. Dopo equivoci esilaranti e sospetti infondati l’amore avrà  la meglio su tutto e Giulio capirà che ciò che è veramente importante è solo la sua famiglia.

Ambizione 3: recensione della serie turca su Netflix

Ambizione 3: recensione della serie turca su Netflix

Il falco e il leone sono tornati in trincea. Questa volta non per combattersi, ma per combattere insieme. La metafora della giungla, con i suoi dominatori su terra e cielo, continua a essere la chiave simbolica di Ambizione 3, dramma turco di Netflix creato da Meriç Acemi, anche in veste di sceneggiatrice. Nella centrifuga del serial, fino ad ora sono stati versati diversi temi stuzzicanti: dall’invidia divoratrice all’ambizione più incontrollata, fino a quello scontro generazionale rappresentato da Lale e Asli, terreno fertile per raccontare la nera realtà del giornalismo odierno, dove la notizia non è più figlia della verità ma è frutto di tendenze social il cui effetto domino diventa uno tzunami impossibile da placare.

Uno dei punti di forza dello show è stato usare come pretesto l’attualità – quindi il mal uso di Instagram, X o Tik Tok – per mettere a confronto due generazioni che sembrano non capirsi, ma che invece, se si ponessero in condizione d’ascolto l’uno verso l’altro mettendo al margine diffidenza e superiorità, avrebbero molto da imparare. Ed è qui che Ambizione 3 arriva, a soli pochi mesi d’uscita dalla seconda season, determinando – si spera – la sua conclusione con l’atto finale.

La trama di Ambizione 3

Lo show turco che per due stagioni ha seguito lo scontro fra Lale, giornalista veternana appartenente alla Generazione X, e Asli, novella nell’ambiente della Generazione Z, aveva risolto l’astio fra le due nelle battute finali della seconda stagione, spalancando le porte a una loro “collaborazione” in questa terza season. Lale, dopo aver aperto un suo canale lanciando un format nuovo, viene ingaggiata da un nuovo network, REDW, a cui capo come CEO c’è Muge, sua vecchia amica che nutre per lei solo odio, e con la quale aveva lavorato insieme a Dall’altra parte prima che arrivasse Asli a detronizzarla. Quest’ultima, però, negli ultimi episodi della stagione precedente era stata licenziata da Gulbin, a capo dell’azienda, salvo poi venire richiamata per condurre accanto a Yusuf, ancora una volta, il programma. Il testa a testa, in questa nuova stagione, avviene dentro le rispettive aziende, ma il turining point arriva quando, per un presunto video a sfondo hard di Lale (non vero), questa viene licenziata da REDW e decide di lasciare Istanbul per sparire dai radar degli sciacalli del web. Ma sarà proprio Asli a farle cambiare idea, convincendola a rimanere in Turchia e proponendole un’alleanza insieme con Dall’altra parte, per farle ripulire l’immagine e distruggere Muge e il suo impero.

Ambizione 3

Uno show che ha perso il suo baricentro

Il problema di alcuni prodotti streaming è che, forti dei grandi ascolti e della fedeltà del pubblico, continuano a oltranza non preoccupandosi più della qualità, che passa in secondo piano. Un ragionamento che applichiamo anche per Ambizione 3, almeno in parte. Il primo episodio sembrava contenere un evento scatenante, incentrato su Yusuf, che avrebbe virato verso altri lidi tematici, quali i disagi giovanili e l’inadeguatezza verso un mondo ancora troppo ancorato al passato e ai veterani dei mestieri. Largo spazio alle nuove generazioni, si sente dire spesso, un eco che però ad oggi ancora non pare stia facendo smuovere le acque come dovrebbe. È una tematica calda, questa, sentita da tantissimi, molti dei quali fra l’altro guardano proprio la serie, che avrebbe perciò potuto dare allo show una nuova linfa vitale.

Se c’è l’intenzione di andare avanti, deve esserci anche il coraggio di rinnovarsi e non fossilizzarsi sull’impostazione contenutistica iniziale, altrimenti il rischio è la ridondanza e la perdita di valore del prodotto stesso. Nel caso del dramma turco, l’essere rimasti fermi sui medesimi precedenti punti non solo ne ha evidenziato la stanchezza, ma ha anche fatto sì che tornassero ciclicamente le stesse dinamiche, estremamente speculari a quanto già visto, scivolando nel ripetitivo. Lale e Asli sono oramai alleate, e incarnano la prova vivente di un’unione fruttuosa che può esserci fra Generazione X e Z (si sarebbero potuti fermare qui), ma nel mirino questa volta finiscono il resto dei personaggi, proseguendo ancora un discorso già esaurito, senza aggiungere così niente di ciò che era stato processato.

È solo verso metà racconto che lo show introduce un nuovo campo di discussione, quello della pericolosità dei sextape, provando a parlare dell’importanza di riflettere bene sulle proprie azioni perché spesso possono arrecare danni irreversibili al prossimo, ma purtroppo anche questa si riduce a essere solo una parentesi veloce e soprattutto molto approssimata. Dispiace, indubbiamente, considerato che Ambizione 3 conserva comunque alcune scene e dialoghi molto potenti (uno di questi è contenuto nell’episodio 5) , frutto di una sceneggiatura che si ricorda – seppur non spesso – di avere un bel potenziale su cui far leva. Considerato il climax finale e le sequenze in ultima battuta, lo show sembra però (potremmo dire per fortuna) aver deciso per un epilogo che metta un punto e non una virgola. Speriamo perciò di non sentire annunci di rinnovi, a meno che l’idea per una eventuale quarta stagione non si fondi su un impegno di attuare un refresh.

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