10 Cloverfield
Lane è stato assolutamente uno dei sequel a più
singolari e inaspettati usciti nel corso degli ultimi anni.
Tenuto segreto fino a due mesi prima dell’uscita in sala del film,
il pubblico e la critica sono rimasti spiazzati. La pellicola era
completamente diversa dal film del 2007.
Sembra improbabile oggi la
possibilità di un sequel diretto di 10 Cloverfield
Lane. Eppure parlando a SyFy Wire al TCA
Winter Press Tour, la star principale del film, Mary-Elizabeth Winstead, ha ribadito il suo
desiderio di tornare in quel mondo e di avere un’altra possibilità
di continuare la storia del suo personaggio, la storia di
Michelle:
So che a me e
Dan piacerebbe continuare questa storia. La serie antologica è la
direzione verso cui stanno andando ora, per cui non so se si
tornerà mai torna alla storia di Michelle, non sono
sicura. Ma so che Dan aveva molto di più in mente, quindi
mi piacerebbe avere l’opportunità di esplorare queste idee. Se
qualcuno dovesse mai farcelo farlo, salteremmo immediatamente
in sella al progetto.
10 Cloverfield
Lane è stato girato in gran segreto da Dan
Trachtenberg e prodotto ancora una volta dalla Bad Robot
di J.J. Abrams.
Il film era in
lavorazione da diversi anni sotto falso nome (prima
Valencia e poi The Cellar). Nel cast figurano
John Goodman,
Mary Elizabeth Winsteade John
Gallagher, Jr. La pellicola uscirà il prossimo 21
aprile 2016.
A proposito del progetto,
J.J. Abrams ha dichiarato: “L’idea ci è venuta
in mente un bel po’ di tempo fa durante la produzione. Eravamo
decisi a dargli un legame di sangue con Cloverfield.
L’idea si è sviluppata nel tempo. Volevamo aspettare il più
possibile prima di svelare il titolo del film”.
Ecco l’intenso spot tv di
10 Cloverfield Lane, inquietante sequel
di Cloverfield, girato in gran segreto e
che promette di replicare il clamore e il successo del primo film
del 2008 diretto da J.J. Abrams.
https://www.youtube.com/watch?v=lpwJio4PJEE
10 Cloverfield
Lane è stato girato in gran segreto da Dan
Trachtenberg e prodotto ancora una volta dalla Bad Robot
di J.J. Abrams.
Il film era in lavorazione da
diversi anni sotto falso nome (prima Valencia e poi
The Cellar). Nel cast figurano John Goodman, Mary
Elizabeth Winstead e John Gallagher,
Jr. La pellicola uscirà il prossimo 11 marzo
2016.
A proposito del progetto,
J.J. Abrams ha dichiarato: “L’idea ci è venuta
in mente un bel po’ di tempo fa durante la produzione. Eravamo
decisi a dargli un legame di sangue con Cloverfield.
L’idea si è sviluppata nel tempo. Volevamo aspettare il più
possibile prima di svelare il titolo del film”.
Dopo il
trailer a sorpresa, ecco il primo poster di 10
Cloverfield Lane, sequel dell’omonimo film prodotto
da J.J. Abrams del 2008. Il sequel è stato girato in gran segreto
da Dan Trachtenberg e prodotto ancora una volta
dalla Bad Robot di J.J. Abrams.
il film era in lavorazione da
diversi anni sotto falso nome (prima Valencia e poi
The Cellar). Nel cast figurano John Goodman, Mary
Elizabeth Winstead e John Gallagher,
Jr. La pellicola uscirà il prossimo 11 marzo
2016.
A proposito del progetto,
J.J. Abrams ha dichiarato: “L’idea ci è venuta
in mente un bel po’ di tempo fa durante la produzione. Eravamo
decisi a dargli un legame di sangue con Cloverfield.
L’idea si è sviluppata nel tempo. Volevamo aspettare il più
possibile prima di svelare il titolo del film”.
Il regista di
10 Cloverfield Lane, Dan Trachtenberg, si è dimostrato
molto aperto all’idea di riunirsi con Mary
Elizabeth Winstead per un potenziale sequel del film
di successo.
Parlando con CinemaBlend,
a Trachtenberg è stato chiesto se avesse mai discusso di realizzare
un sequel diretto di 10 Cloverfield Lane del 2016
con Mary Elizabeth Winstead. Anche se Trachtenberg
ha affermato di averne parlato solo brevemente in scenari
ipotetici, non ha nemmeno escluso la possibilità che ciò accada un
giorno.
“Sarei ancora totalmente aperto
a questo“, ha detto. “Penso che Mary…Abbiamo parlato
un po’ di scenari del tipo ‘e se’. E poi sono stato attratto,
tutti i cineasti erano in qualche modo attratti da altre
cose. Ma lo prenderei comunque in considerazione. Ci
sarebbero molte cose nel genere in cui si troverebbero, ma non si
sa mai.”
Un altro sequel di Cloverfield sta già
accadendo
Mentre il pubblico potrebbe o meno
finire per vedere cosa succede a Mary Elizabeth Winstead dopo essere fuggita
dal bunker in cui il personaggio interpretato da John
Goodman l’ha intrappolata, un quarto film di Cloverfield è attualmente in
lavorazione. Il terzo film di Cloverfield, The
Cloverfield Paradox, è uscito direttamente su Netflix nel 2018.
JJ Abrams aveva precedentemente affermato che
il nuovo film di Cloverfield avrebbe seguito
direttamente il film originale del 2008 diretto da Matt
Reeves. Babak Anvari è stato annunciato come
regista nel settembre 2022, mentre Joe Barton sta
scrivendo la sceneggiatura.
“Non posso mai dire… quello
che stiamo facendo perché è Cloverfield e le regole di Cloverfield
sono che non si parli di Cloverfield”, ha detto Matt Reeves
aThe Hollywood Reporter riguardo al
nuovo film nel gennaio 2023. All’inizio è sempre stato così
sorprendente il modo in cui tutto è venuto fuori, e spero che
continui ad essere sorprendente”.
Trachtenberg, che ha recentemente realizzato
Prey del 2022, ha anche detto a CinemaBlend
che l’imminente “sequel che stanno realizzando è molto
interessante”.10 Cloverfield Lane è
attualmente in streaming su Paramount+.
La Paramount Pictures ha diffuso nuove
foto inedite di 10 Cloverfield Lane,
il film sequel del successo diretto da Matt Reeves e prodotto da JJ
Abrams.
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10 Cloverfield
Lane è stato girato in gran segreto da Dan
Trachtenberg e prodotto ancora una volta dalla Bad Robot
di J.J. Abrams.
Il film era in lavorazione da
diversi anni sotto falso nome (prima Valencia e poi
The Cellar). Nel cast figurano John Goodman, Mary
Elizabeth Winstead e John Gallagher,
Jr. La pellicola uscirà il prossimo 11 marzo
2016.
A proposito del progetto,
J.J. Abrams ha dichiarato: “L’idea ci è venuta
in mente un bel po’ di tempo fa durante la produzione. Eravamo
decisi a dargli un legame di sangue con Cloverfield.
L’idea si è sviluppata nel tempo. Volevamo aspettare il più
possibile prima di svelare il titolo del film”.
Ecco due nuovi minacciosi spot IMAX
di 10 Cloverfield Lane in cui possiamo
vedere il protagonista John Goodman. Il film è il
sequel del famoso Cloverfield,
che nel 2008 riscrisse le regole della promoziona
cinematografica.
Ecco i video:
10 Cloverfield
Lane è stato girato in gran segreto da Dan
Trachtenberg e prodotto ancora una volta dalla Bad Robot
di J.J. Abrams.
Il film era in lavorazione da
diversi anni sotto falso nome (prima Valencia e poi
The Cellar). Nel cast figurano John Goodman, Mary
Elizabeth Winstead e John Gallagher,
Jr. La pellicola uscirà il prossimo 11 marzo
2016.
A proposito del progetto,
J.J. Abrams ha dichiarato: “L’idea ci è venuta
in mente un bel po’ di tempo fa durante la produzione. Eravamo
decisi a dargli un legame di sangue con Cloverfield.
L’idea si è sviluppata nel tempo. Volevamo aspettare il più
possibile prima di svelare il titolo del film”.
10 Cloverfield
Lane è il secondo capitolo del franchise di Cloverfield,
degno erede del suo predecessore e in grado di affascinare lo
spettatore alla stessa maniera. Questo film, uscito nel 2016 e
scritto da Josh Campbell, Matthew Stuecken e
Damien Chazelle, ha avuto molti riscontri positivi
sia riguardo regia e sceneggiatura, sia circa le interpretazioni
degli attori protagonisti. Ecco, allora, dieci cose da
sapere su 10 Cloverfield Lane.
10 Cloverfield Lane film
1. C’è un riferimento
introdotto da J. J. Abrams. Il nome della stazione di
servizio in cui Michelle di ferma a fare rifornimento, si chiama
Kelvin. Questo è un Easter Egg introdotto dal produttore J. J. Abrams: in tutti i suoi progetti, egli
cerca di fare tributo a suo nonno materno Henry Kelvin,
proprietario di una società di elettronica e che ha influenzato
Abrams da ragazzo.
2. C’è un Easter Egg
particolare. Emmett (John Gallagher Jr.) gestisce una cassetta VHS
con il film fittizio Cannibal Airlines. Questo è un chiaro
riferimento ad una serie di collane satiriche VHS create da
Writer Rob Schrab e usate come decorazioni all’ufficio di
produzione Bad Robot di J. J. Abrams.
3. Il trailer del film è
uscito tardi. Il trailer del
film è stato diffuso prima delle proiezione del film 13
Hours: The Secret Soldiers of Bengazi (2016), in sintesi,
pubblicato e diffuso solo due mesi prima dell’uscita del film nelle
sale americane. Ciò è un tempo insolitamente breve che è stato
dedicato alla pubblicità del film, soprattutto se si considera che
è stato prodotto da una società importante.
10 Cloverfield Lane streaming
4. Il film è disponibile in
streaming digitale. Chi volesse vedere o rivedere 10
Cloverfield Lane, è possibile farlo grazie alla sua
disponibilità sui vari siti di streaming digitale legale come
Rakuten Tv, Chili, Google Play, Infinity e iTunes.
10 Cloverfield Lane trailer
5. Un trailer da
brividi. Prima di vedere il film, è consigliabile dare un
occhio al trailer e rendersi conto se il film sia adatto ai propri
gusti.
10 Cloverfield Lane trama
6. Una fuga potenzialmente
suicida. Una giovane donna, Michelle, si
trova in un rifugio misterioso, dopo essere stata coinvolta in un
incidente stradale, e condivide il tempo insieme a due uomini, uno
dei quali le dice di averle salvato la vita. A Michelle viene detto
che il mondo esterno è diventato invivibile a causa di un attacco
chimico-batteriologico ma, nonostante questo, lei è decisa a voler
fuggire.
10 Cloverfield Lane cast
7. Mary Elizabeth Winstead
è a piedi nudi. Se ci si fa caso, in tutto il film
l’attrice
sempre scalza, e ciò è un fatto abbastanza inusuale. Inoltre,
l’attrice ha dichiarato che molti dei primi piani non mostrano i
piedi e in quei momenti lei indossava delle scarpe aperte o delle
infradito.
8. John Goodman è stato
elogiato.10 Cloverfield Lane è un film ha
ricevuto molte critiche positive e che è stato ben accolto dagli
spettatori. Tra i vari membri del cast, chi ha ricevuto più
critiche positive è stato John Goodman. L’attore, infatti, è stato
elogiato più volte per la sua interpretazione.
10 Cloverfield Lane sequel
9. Il film ha dato vita ad
un sequel. Questo film è il secondo capitolo del franchise
di Cloverfield, iniziato nel 2008 con il film omonimo che ha dato
vita alla saga. In seguito a questo, il 5 febbraio 2018 è stato
rilasciato su Netflix il terzo capitolo, intitolato The Cloverfield
Paradox.
10. Mary Elizabeth Winstead
vorrebbe tornare in un sequel. L’attrice
ha ammesso che desidererebbe tornare in quel mondo e di poter
continuare la storia del suo personaggio: “So che a me e Dan –
Trachtenberg, regista del film – piacerebbe continuare questa
storia. La serie antologica è la direzione verso cui stanno andando
ora, per cui non so e si tornerà mai alla storia di Michelle, non
sono sicura. Ma so che Dan aveva molto di più in mente, quindi mi
piacerebbe avere l’opportunità di esplorare queste idee”.
Una delle più grandi innovazioni di
Cloverfield, nel 2008, fu senza dubbio la
campagna virale, ideata nel minimo dettaglio, che generò una
grandissima attesa per il film, anche se in effetti dello stesso
non si sapeva assolutamente nulla.
Siti e notizie furono create e
inventate per destare l’interesse del pubblico e adesso, in
concomitanza dell’annuncio e del
primo teaser di 10 Cloverfield Lane,
sembra che il marketing si sia risvegliato.
Anche se nessuno dei siti è stato
aggiornato, SlashFilm annuncia che alcuni dei partecipanti al
virale originale di Cloverfield hanno
ricevuto delle email dalla Tagruato, compagnia fittizia di
estrazione petrolifera che aveva anche inventato l’ormai mitica
Slusho, bevanda presente in tutti i film di J.J.
Abrams.
A causa di nuovi protocolli di sicurezza, questo account non
è più attivo. Tutta la corrispondenza viene monitorata e riceverà
una risposta appropriata.
Grazie per l’interesse dimostrato.
Sinceramente,
Vanessa Gwon,
Direttore delle relazioni pubbliche.
*Impiegato del mese di gennaio 2016.
Che ne pensate?
Il sequel è stato girato in gran
segreto da Dan Trachtenberg e prodotto ancora una
volta dalla Bad Robot di J.J. Abrams.
Il film era in lavorazione da
diversi anni sotto falso nome (prima Valencia e poi
The Cellar). Nel cast figurano John Goodman, Mary
Elizabeth Winstead e John Gallagher,
Jr. La pellicola uscirà il prossimo 11 marzo
2016.
A proposito del progetto,
J.J. Abrams ha dichiarato: “L’idea ci è venuta
in mente un bel po’ di tempo fa durante la produzione. Eravamo
decisi a dargli un legame di sangue con Cloverfield.
L’idea si è sviluppata nel tempo. Volevamo aspettare il più
possibile prima di svelare il titolo del film”.
Ecco un nuovo misterioso poster di
10 Cloverfield Lane, sequel del celebre
Cloverfield e forse tappa centrale di una
trilogia da raccontare (per saperne di
più).
Ecco l’inquietante immagine:
10 Cloverfield
Lane è stato girato in gran segreto da Dan
Trachtenberg e prodotto ancora una volta dalla Bad Robot
di J.J. Abrams.
Il film era in lavorazione da
diversi anni sotto falso nome (prima Valencia e poi
The Cellar). Nel cast figurano John Goodman, Mary
Elizabeth Winstead e John Gallagher,
Jr. La pellicola uscirà il prossimo 11 marzo
2016.
A proposito del progetto,
J.J. Abrams ha dichiarato: “L’idea ci è venuta
in mente un bel po’ di tempo fa durante la produzione. Eravamo
decisi a dargli un legame di sangue con Cloverfield.
L’idea si è sviluppata nel tempo. Volevamo aspettare il più
possibile prima di svelare il titolo del film”.
Il finale di 10
Cloverfield Lane è un aspetto controverso di
questo sequel altrimenti acclamato, ma è una conclusione che gioca
sui temi più profondi del film. Il secondo film della serie
Cloverfield è un’esperienza profondamente inquietante e
claustrofobica, che dall’inizio alla fine si presenta come un
thriller cerebrale e complesso che affronta in modo introspettivo
temi come la paranoia e il rimpianto. Tuttavia, il film ha poco in
comune con il film kaiju del 2008 Cloverfield, girato in
stile found footage, poiché solo le scene finali collegano 10
Cloverfield Lane a Cloverfield.
10 Cloverfield Lane inizia
con Michelle (Mary
Elizabeth Winstead) che viene buttata fuori strada e
si risveglia in un bunker dove il suo rapitore Howard (John
Goodman) le spiega che il mondo è sotto attacco.
Mettendo da parte i suoi dubbi, Michelle si sistema nel bunker di
Howard insieme a Emmett (John Gallagher Jr.). Quello che segue è un
dramma teso e incentrato sui personaggi che trasmette un senso di
terrore costante. Ci sono temi molto più profondi in gioco in 10
Cloverfield Lane, anche se, forse a suo discapito, il finale
richiede un’analisi approfondita per spiegare come si inserisce
nella più ampia trama di Cloverfield.
Cosa succede nel finale di 10
Cloverfield Lane?
Dopo che Howard diventa sempre più
pericoloso e squilibrato, Michelle decide di rischiare la libertà
nel finale di 10 Cloverfield Lane, fuggendo dal bunker dopo
avergli dato fuoco. Indossando un equipaggiamento protettivo
improvvisato, Michelle riesce a fuggire dal bunker poco prima che
esploda e si rende conto che l’insistenza di Howard sul fatto che
l’aria fosse tossica era falsa. Vedendo gli uccelli volare sopra di
lei, Michelle capisce che l’aria è respirabile e si toglie la
maschera. Tuttavia, la fuga di Michelle dal bunker di Howard,
sebbene simbolicamente importante, non è la ragione principale per
cui il finale di 10 Cloverfield Lane suscita così tante
domande.
Il finale di 10 Cloverfield
Lane vede Michelle decidere di andare a Houston.
Sebbene alcuni aspetti delle
affermazioni di Howard fossero falsi, con l’improvvisa comparsa di
un gigantesco alieno nel cielo, diventa chiaro che il mondo è
davvero sotto attacco. La creatura attacca Michelle, che è
costretta a lottare per la propria vita, uccidendo infine l’enorme
essere con una molotov improvvisata. Finalmente riuscita a fuggire
dalla fattoria di Howard, Michelle si ritrova a un bivio, dovendo
scegliere se dirigersi verso una zona sicura a Baton Rouge o andare
a Houston per aiutare a combattere le creature. Il finale di 10
Cloverfield Lane vede Michelle scegliere di andare a
Houston.
Questa sequenza di eventi alla fine
di 10 Cloverfield Lane ha confuso molti spettatori,
soprattutto prima dell’uscita di The Cloverfield Paradox nel 2018, che ha colmato alcune
lacune. Fino al finale, 10 Cloverfield Lane era stato un
thriller psicologico intimo e teso, in cui le minacce provenienti
dall’esterno diventavano gradualmente secondarie rispetto alla
malvagità di Howard.
Inoltre, molte delle decisioni di
Michelle e il motivo per cui era stata trattenuta da Howard in
primo luogo sollevavano domande legittime. Tuttavia, il finale è
coerente con il resto del film, e un’analisi del significato di
10 Cloverfield Lane e dei suoi temi centrali spiega il
perché.
Howard ha portato Michelle per
ricostruire la famiglia che aveva perso
Uno degli elementi più sospetti e
significativi del finale di 10 Cloverfield Lane è il bunker
di Howard, e l’unica spiegazione offerta sul perché Michelle non
possa lasciarlo viene dallo stesso Howard. Come spiega Howard, ha
portato Michelle lì per curare le ferite riportate nell’incidente.
La loro successiva quarantena nel bunker al 10 Cloverfield Lane
(che è l’indirizzo di Howard) è stata il risultato dell’attacco da
parte di forze sconosciute. Tuttavia, c’è molto di più nella storia
di Howard di quanto lui racconti a Michelle, e questo è uno dei
motivi della sua sfiducia nei confronti del suo
salvatore/rapitore.
La sceneggiatura originale, The
Cellar, non aveva alcun collegamento con
Cloverfield.
Come Michelle ed Emmett scopriranno
in seguito, i continui riferimenti di Howard a Megan non riguardano
solo sua figlia: la foto e i vestiti di “Megan” offerti a Michelle
appartenevano in realtà a una ragazza del posto di nome Brittany,
scomparsa diversi anni prima. Quando il comportamento di Howard
diventa sempre più delirante, è chiaro che è ossessionato dall’idea
di avere una famiglia e che vuole che Michelle sostituisca sua
figlia. Michelle ed Emmett devono combattere contro Howard,
senza sapere se è sicuro lasciare il bunker, ma consapevoli che
Howard è una minaccia per le loro vite.
Howard era delirante su quasi
tutto, anche se non è chiaro quanto credesse alla sua storia. Il
fatto che Michelle abbia trovato il mondo in preda a una vera
invasione aliena quando è uscita ha rivelato che la minaccia
esisteva davvero. Howard aveva collegato alcuni punti, ma era
lontano dal quadro completo e non c’era gas tossico nell’aria come
sosteneva. La natura specifica della minaccia era secondaria
rispetto alle sue azioni. Se avesse trovato Michelle dopo l’arrivo
dei mostri di Cloverfield, probabilmente l’avrebbe comunque
tenuta prigioniera, con la differenza che la sua storia sarebbe
stata vera.
I temi centrali di 10
Cloverfield Lane sono il rimpianto e la paura, entrambi
esemplificati dal personaggio di John Goodman, Howard. Howard è
l’antagonista principale del film, nonché il salvatore di Michelle
ed Emmett. È anche un assassino, è delirante ed è un pericoloso
teorico della cospirazione (anche se le cospirazioni si rivelano
vere). Tuttavia, comprendere il passato di Howard è importante per
capire le sue motivazioni nel corso del film. Il passato di Howard
è raccontato solo in parte dallo stesso Howard in 10 Cloverfield
Lane, rendendo gran parte di ciò che il film rivela su di lui
relativamente inaffidabile.
Howard è un uomo pericoloso,
ossessionato dall’idea di sostituire la figlia
scomparsa.
Il suo lavoro sui satelliti
potrebbe spiegare perché Howard fosse a conoscenza dei pericoli, e
i suoi commenti sulla scomparsa della figlia e dell’ex moglie
assumono un tono sinistro dopo la rivelazione su Brittany. Howard è
un uomo pericoloso, ossessionato dall’idea di sostituire la figlia
scomparsa, con l’implicazione che Michelle sia l’ultima di una
serie di prigionieri. Sembra che Howard abbia visto
l’opportunità di rapire Michelle quando è iniziato l’attacco e
l’abbia sfruttata per tenerla con sé nel bunker.
Sebbene 10 Cloverfield Lane
sia un thriller particolarmente claustrofobico, alla fine non parla
del bunker, né dell’attacco alieno che lo ha reso necessario. Il
vero significato del film viene rivelato in una scena commovente
tra Emmett e Michelle, mentre discutono delle loro vite prima
dell’attacco. Emmett spiega che non ha mai lasciato la sua città
natale per paura di non avere successo e che questo è forse il suo
più grande rimpianto.
Michelle condivide il proprio
rimpianto, che si ricollega all’inizio del film. Michelle inizia il
film scappando dal fidanzato dopo una lite e rivela che questo è il
suo solito meccanismo di difesa a causa di un’infanzia violenta.
Questi abusi sono simili al rapporto paterno psicotico che Howard
cerca di imporre a lei, e la sua resistenza finale dimostra il suo
tentativo di rompere il circolo vizioso della paura e del
rimpianto.
Dare a Emmett un retroscena con una
motivazione simile crea un legame tra i due personaggi, e la morte
di Emmett fornisce la spinta di cui Michelle ha bisogno per
liberarsi finalmente dalla propria paura e fuggire dal bunker nel
finale di 10 Cloverfield Lane.
Il vero significato del finale
di 10 Cloverfield Lane
Il finale di 10 Cloverfield
Lane vede Michelle sfuggire a un predatore e imbattersi in un
altro sotto forma di una grande minaccia aliena. Sebbene si tratti
di una rivelazione improvvisa, in realtà fornisce un’interessante
continuazione dei temi stabiliti dal film. Presentando a Michelle
un altro mostro da affrontare, le offre l’opportunità di reagire e,
dato che è appena sfuggita per un pelo a una forma di prigionia, è
finalmente propensa a farlo.
Nei momenti finali, Michelle si
trova a un bivio, dovendo scegliere tra la fuga verso la salvezza o
affrontare il problema a testa alta. Proprio come la rivelazione
del mostro di Cloverfield nell’ultima scena del film, questa
scena lega tutto insieme: tutto ciò che Michelle ha affrontato
durante il film l’ha portata a quel bivio e lei è finalmente
disposta a reagire. Sebbene le scene finali di 10
Cloverfield Lane siano spesso citate come i momenti più deboli
del film, in realtà forniscono un’interessante continuazione dei
suoi temi più profondi, oltre a collegare il tutto al franchise di
Cloverfield.
Perché il finale di 10
Cloverfield Lane è stato controverso
Il finale di 10 Cloverfield
Lane ha scatenato polemiche perché alcuni spettatori hanno
ritenuto che fosse stato inserito a forza nella trama per inserirlo
nel più ampio franchise di Cloverfield. È stato un
salto stridente nel territorio della fantascienza e non aveva molto
senso dal punto di vista tonale se chi guardava non capiva
il collegamento con Cloverfield. Molti critici hanno
ritenuto che il finale minasse il resto del film e che 10
Cloverfield Lane sarebbe stato migliore come film a sé stante
con una conclusione meno trasversale ai generi. Tuttavia, anche se
il finale di 10 Cloverfield Lane è controverso, ha
altrettanti sostenitori.
L’improvviso cambio di ritmo
rispecchia il bisogno di Michelle di cambiare, e in fretta, se
vuole sfuggire a Howard e all’ambiente tossico del bunker. Ha
bisogno di superare la sua paura, soprattutto quando si tratta di
mettersi in pericolo, e il passaggio quasi istantaneo da un
thriller lento e inquietante a un incontro alieno ad alto ritmo
cattura tematicamente il panico adrenalinico che Michelle
proverebbe alla fine di 10 Cloverfield Lane. Gli alieni
rappresentano anche l’ignoto che lei deve affrontare quando fa il
passo successivo, simile all’ignoto che Emmett temeva e che gli
impediva di andarsene.
Lei ha superato le sue paure
e si avventura consapevolmente nel pericolo.
Molti di coloro che sono
intrappolati nel tipo di relazioni abusive che 10 Cloverfield
Lane esplora magistralmente hanno riferito che la paura
dell’ignoto al di là della loro situazione attuale li ha resi
incapaci di fuggire dagli abusi. Questo si cristallizza nei momenti
finali del film, quando Michelle si dirige verso Houston sullo
sfondo di un lampo che illumina le navi aliene in fase di
atterraggio. Ha superato le sue paure e si dirige consapevolmente
verso il pericolo, avendo sviluppato la consapevolezza che la pace
che cerca si trova al di là di ulteriori difficoltà.
Questo riflette l’esperienza che
vivono le vittime di abusi quando denunciano i loro aguzzini e il
fatto che molte continuano ad aiutare altre vittime di abusi
domestici nonostante questo le avvicini al proprio trauma.
Considerando il suo legame con i messaggi più profondi del film, il
finale di 10 Cloverfield Lane può essere visto come una
conclusione più intelligente e appropriata di quanto inizialmente
riconosciuto. Un potenziale 10 Cloverfield Lane 2 potrebbe
essere ancora più controverso.
Perché il finale di 10
Cloverfield Lane è perfetto per la sua storia
Alla fine, 10 Cloverfield
Lane ha spiegato i pericoli della violenza domestica
sistematica, e Michelle è stata la chiave per opporsi e porre fine
a quella forma di abuso. Howard era un classico archetipo di
abusatore. Era violento con lei fin dall’inizio, dimostrando che
voleva solo controllarla e dominarla, senza curarsi dei suoi
pensieri o dei suoi sentimenti. Tuttavia, c’è un problema nel fatto
che Michelle abbia superato e sconfitto Howard. Non era lui
l’origine dei suoi problemi di abuso. Fuggire da quest’uomo
significava per Michelle scappare di nuovo, anche se aveva lottato
per la sua libertà.
Quando sconfigge questo
mostro nel finale di 10 Cloverfield Lane, deve prendere una nuova
decisione: continuare a scappare o combattere.
Michelle non può sfuggire a questo
motivo ricorrente nella sua vita a meno che non faccia qualcosa di
più che scappare. Fuggendo dal suo rapitore e tornando nel mondo
reale, si è resa conto che c’era un altro predatore che voleva
farle del male. Questo era un vero mostro. Quando sconfigge questo
mostro nel finale di 10 Cloverfield Lane, deve prendere una
nuova decisione: continuare a scappare o combattere. Con mostri
giganti che minacciano di distruggere il mondo, sceglie di
combattere, ed è così che Michelle alla fine vince.
Howard è stato presentato come un
paranoico preparatore dell’apocalisse e, in un ironico scherzo del
destino, le sue azioni hanno preparato Michelle all’invasione
aliena che stava per verificarsi.
Il posto di 10 Cloverfield Lane
nella timeline del franchise di Cloverfield
Stabilire dei collegamenti tra
Cloverfield e 10 Cloverfield Lane è più difficile di
quanto possa sembrare, soprattutto perché la premessa
fantascientifica di quest’ultimo viene tenuta nascosta fino alla
fine del film. Ciò rende difficile individuare con esattezza il
posto di 10 CloverfieldLane nella narrazione
frammentaria del franchise di Cloverfield. Tuttavia, alcuni
piccoli easter egg indicano una collocazione specifica nella più
ampia timeline di Cloverfield.
È ragionevole supporre che gli
eventi di 10 Cloverfield Lane si svolgano almeno poco
dopo quelli di Cloverfield, poiché il primo racconta la
prima apparizione dei mostri a New York, mentre alla fine di 10
Cloverfield Lane il problema dei mostri sembra essere mondiale.
Tuttavia, ciascuno dei film attuali della serie Cloverfield
è stato concepito per essere completamente indipendente dagli
altri.
C’è anche un piccolo easter egg nel
materiale promozionale di 10 CloverfieldLane che
conferma che Howard lavorava per Tagruato, la stessa azienda che ha
assunto Rob all’inizio di Cloverfield, e un teorico della
cospirazione in The Cloverfield Paradox che condivide il
nome “Stambler” con Howard.
Cloverfield 4 deve spiegare la
cronologia del franchise
Con il finale di 10 Cloverfield
Lane che non fa riferimento diretto a come si inserisce nella
cronologia del primo Cloverfield, è stata presentata l’idea
che questo franchise fosse vagamente collegato. È un approccio
interessante, creare un’antologia horror fantascientifica sotto
l’egida di Cloverfield, con ogni uscita che affronta una
storia totalmente nuova nel genere, simile all’idea originale del
franchise di Halloween. Tuttavia, dopo tre film della serie
Cloverfield, la confusione su come tutto sia collegato sta
dimostrando di essere dannosa per l’accettazione di questi film da
parte del pubblico.
La risposta deludente a The
Cloverfield Paradox ha confermato il fatto che la serie aveva
bisogno di trovare un focus se voleva continuare. Il terzo film
inizialmente sembrava una storia autonoma ambientata nello spazio,
ma solo nei momenti finali si rivelava una versione molto più
grande del mostro originale di Cloverfield sulla Terra. Collegare
la storia in modo più diretto al primo Cloverfield, pur suggerendo
che si tratta di un universo diverso, non fa che aumentare la
confusione.
Qualunque sia il prossimo
progetto, sarà un momento decisivo per il franchise
Cloverfield
4 è confermato e, data la segretezza che ha circondato i
film fino ad ora, potrebbe arrivare in qualsiasi momento. Tuttavia,
qualunque sia il prossimo progetto, sarà un momento decisivo per
il franchise, poiché c’è bisogno di un film che leghi tutto
insieme e dia ai fan un po’ di chiarezza, mentre un altro film
autonomo con vaghi collegamenti agli altri potrebbe uccidere del
tutto l’interesse per il futuro di Cloverfield.
Come è stato accolto il finale
di 10 Cloverfield Lane
10 Cloverfield Lane ha
ricevuto ottime recensioni quando è uscito, e anche il pubblico lo
ha apprezzato. Grazie al budget ridotto (13-15 milioni di dollari),
è stato un successo al botteghino, incassando 110,2 milioni di
dollari (secondo Box
Office Mojo), e gran parte di questo successo è
dovuto al passaparola positivo. Tuttavia, anche le recensioni
positive del pubblico non hanno necessariamente apprezzato il
finale. Uno spettatore ha scritto: “In linea di massima il
film mi è piaciuto, ma ho trovato il finale artificioso e
inverosimile, perché forzato per collegarsi a Cloverfield.”
I critici erano d’accordo in molti
casi. Nella sua recensione,
Leonard Maltin ha scritto che il film riesce a “creare
tensione attraverso una serie di espedienti thriller, alcuni dei
quali al limite del cliché, ma comunque piuttosto efficaci.”
Tuttavia, dopo aver elogiato la performance di John Goodman, Maltin
ha aggiunto: “Il finale (che ricorda Cloverfield) non ha
l’impatto che dovrebbe avere.”
Non tutte le recensioni sono
positive, però. Owen Gleiberman della BBC ha scritto che “10 Cloverfield Lane sembra un
piano di marketing mascherato da film.” Ciò è dovuto al colpo
di scena finale che rende il film parte di un franchise più
ampio:
“Nel caso di 10 Cloverfield Lane, ciò che attira l’attenzione
dell’ultimo atto del film è soprattutto il fatto che sembra essere
stato preso da un altro film. Nell’ambiente conformista e
popcornistico di oggi, questo può essere interpretato come audacia.
Ma in realtà è solo disperazione, come se i realizzatori fossero
disposti a tutto pur di suscitare scalpore tra il
pubblico.”
Qual è il film di
Cloverfield con il finale migliore?
Nel corso degli anni, il
franchise di Cloverfield ha ricevuto recensioni contrastanti, ma
questo vale soprattutto per i finali dei film. Sebbene i tre film
del franchise realizzati finora siano di qualità diversa, si
potrebbe sostenere che nessuno di essi abbia davvero centrato
l’obiettivo in modo significativo.
Gran parte dei problemi di questi
finali è stata la tendenza a promettere una storia più grande che
non si concretizza mai. Il brusco cambio di tono di 10 Cloverfield
Lane nei momenti finali apre il mondo di questa massiccia invasione
aliena e della lotta dell’umanità per difendersi. Sebbene questo
sia un cliffhanger emozionante per il film, non dà necessariamente
al pubblico la sensazione di una storia completa del film che ha
appena visto.
Le critiche ricevute da 10
Cloverfield Lane per il suo finale che inserisce a forza il
collegamento con il franchise sono superate dalfinale di The Cloverfield Paradox. Non solo non ha la
forte risoluzione dei personaggi di 10 Cloverfield Lane, ma
l’improvvisa apparizione del mostro di Cloverfield è più confusa
che emozionante.
Con questi difetti che
appesantiscono gli altri finali,l’originale Cloverfield
riesce ad avere il finale più soddisfacente presentandolo come una
storia a sé stante. È vero che alla fine di Cloverfield
c’è un piccolo teaser che potrebbe preparare il terreno per
Cloverfield 2, se mai dovesse realizzarsi, ma il finale del film
porta la storia a una conclusione reale che riporta i personaggi al
centro del viaggio.
Non è un finale completamente
emozionante, ma mantiene lo sguardo intimo del film su un film di
attacchi di mostri e utilizza il formato del found footage per
portare la storia a una conclusione emotiva.
Il film termina con i
protagonisti Rob e Beth che affrontano insieme l’apparente fine
mentre l’esercito bombarda la città nel tentativo di uccidere il
mostro. Mentre si stringono l’uno all’altra e si sentono le
esplosioni, il film passa a un altro video che li ritrae durante un
appuntamento a Coney Island, mentre condividono un momento più
felice. Non è un finale completamente emozionante, ma mantiene lo
sguardo intimo del film su un film di mostri e utilizza il formato
del found footage per portare la storia a una conclusione
emotiva.
L’illustratore
Andrew Tarusov ha realizzato una serie di
illustrazioni che mostrano i protagonisti di alcuni classici Disney
rappresentati come se fossero stati disegnati da Tim
Burton. Come apparirebbero le colorate e rassicuranti
figure disneyane in un film del regista di Sleepy
Hollow?
Nell’era dei cinecomics sembra strano pensare a prodotti di
questo tipo che non sono riusciti a vedere la luce. Di seguito ne
elenchiamo 10 che per ragioni varie non sono stati più
realizzati:
[nggallery id=1898]
Alcuni progetti sono stati
semplicemente sfortunati, come la Justice League bloccata dallo
sciopero degli sceneggiatori del 2007, altri progetti invece sono
stati per fortuna troncati, come Plastic
Man che sulla carta sembra essere qualcosa di
veramente ridicolo. Peccato per quel Batman
Thriumphant e per uno Steve Bushemi
(o Jeff Goldblum) nei panni della Spaventapasseri
che non vedremo mai.
In questi anni, quasi tutti i film
che arrivano sul grande schermo sono tratti da fumetti di supereroi
o da graphic novel, o sono comunque ispirati a quelle storie. Si
tratta di una tendenza che si è sviluppata di recente e che non
sembra seccare gli spettatori, ancora affamati di cinecomics (gli incassi di Venom lo
dimostrano).
Tuttavia il mondo dei fumetti al
cinema non si esaurisce in Marvel Cinematic Universe e
DCEU, e in passato proprio da quelle opere che non
facevano parte di nessuno dei due gruppi editoriali, sono venuti
fuori gli adattamenti cinematografici di più grande interesse.
Jonah Hex, Kick-Ass, The Losers e persino
My Friend Dahmer, sono adattamenti da fumetti e
graphic novel, volendo cinecomic in piena regola, che hanno visto
il cinema e che non appartengono affatto alla divisione Marvel/DC
(al cinema). Di seguito eccone 10 notevoli.
Constantine
Constantin potrebbe essere
ricordato come quel film che ha ricevuto recensioni terribili con
Keanu Reeves e Shia Labeouf.
Originariamente era però un fumetto, diventato uno spin off, dopo
che Constantine in persona era apparso per la prima volta in un
fumetto di Swamp Thing, nel 1985. Il personaggio
praticamente lo stesso. È cinico, abbatte la quarta parete e
cavalca il confine tra buoni e cattivi. Quindi il film,
chiaramente, hanno mantenuto la maggior parte dei valori
fondamentali del personaggio. Nonostante il film e nonostante una
serie tv, il personaggio andrebbe scoperto per bene dai
fumetti.
Hellboy
Hellboy è arrivato due
volte al cinema, e ha avuto come protagonisti Selma Blaire
Ron Perlman. All’inizio, il casting non è stato
bene accolto dai fan, che però si sono fidati di Guillermo Del Toro
e hanno avuto il loro premio in sala. A breve arriverà un remake
con David Harbor e Sasha Lane, e possiamo solo
sperare che la coppia protagonista sia altrettanto bene
assortita.
Anche con un remake in
lavorazione, molte persone non si sono ancora rese conto che
questa storia non è originale; è basato su una serie di fumetti
molto famosi. Hellboy aveva lo scopo di provocare l’apocalisse, ma
fu cresciuto da un uomo che gli aveva insegnato a usare i suoi
poteri per il bene piuttosto che per il male.
Scott Pilgrim Vs. The World
Il famoso film Scott Pilgrim Vs.
The World ha fatto innamorare i fan di Michael Cera
ancor più di quanto non abbia fatto Juno. Molte
persone credevano che Scott Pilgrim e la sua storia fossero il
frutto di uno sceneggiatore. In realtà è basato su un libro di
fumetti con la trama che praticamente rimane la stessa del film,
l’unica cosa differente è che gli attori che interpretano i
personaggi sono leggermente più grandi degli originali. Da quando è
uscito il film, diretto da Edgar Wright, i fumetti
sono stati ripubblicati con nuove illustrazioni, è stato realizzato
un gioco e il film ha lanciato le carriere di alcuni attori
all’epoca sconosciuti.
Ghost World
In apparenza, Ghost
World sembra un film su due ragazze che hanno fatto
amicizia con un vecchio uomo inquietante. Tuttavia il film è basato
sull’omonimo fumetto e nell’originale questo raccapricciante amico
è in realtà impersonato da due personaggi minori differenti, che
per il film hanno reso un solo individuo più rilevante.
Le ragazze sono entrambe innamorate
di questo ragazzo di nome Josh che alla fine rovina la loro
amicizia. Ed esistono sette episodi, quindi chiaramente per un film
non andava bene tale struttura. Mentre il film ha avuto un grande
successo, molte persone non si sono rese conto che il film si
basava effettivamente su materiale esistente. Grazie al film, il
fumetto è stato ripubblicato.
A History Of Violence
Anche A History of Violence
di David Cronenberg è basato su un graphic novel, pubblicato nel
1997. La storia mostrava un uomo semplice che fa l’impensabile:
abbatte un gruppo di sicari che lo attacca nel suo negozio di soda.
Ne uccide uno e mette l’altro in terapia intensiva. Questo gesto lo
rende l’eroe della comunità, che rimane sorpresa dalla sua capacità
e dai suoi riflessi.
Sfortunatamente, questo episodio fa
saltare la sua copertura, e alcuni vecchi amici lo ritrovano…
Peccato che questi non siano esattamente amici e lui fuggiva da
loro perché molti anni prima aveva commesso ai loro danni una cosa
imperdonabile.
Sin City
Sin
City è un film entusiasmante e appassionante su una
città piena di personaggi malvagi e squallidi e poche persone che
cercano di fare del bene. È buio e ha un’atmosfera sinistra, ma una
volta che ti addentri nella città e nei suoi personaggi, ti rendi
conto che non è l’atmosfera a rendere il film cupo, sono i
personaggi e le loro lotte interiori.
Il film ha un cast di attori
piuttosto famosi e ha avuto un successo pari a quello del graphic
novel. Alcune delle parti più cupe del fumetto sono state rimosse
nell’adattamento, non essendo adatta al film.
Men In Black
Ci riferiamo proprio a
quello con Will Smith e Tommy Lee
Jones. I tre film (che presto saranno
quattro) non si allontanano troppo dal graphic novel. Il primo
film è stato abbastanza fedele al materiale originale, mentre per
il secondo, regista e sceneggiatore si sono presi qualche licenza
creativa, visto che conoscevano i personaggi e la storia doveva
partire da dove era finito il primo film. Indipendentemente da ciò,
questo è uno degli adattamenti più divertenti di un romanzo o di un
fumetto. Essenzialmente il progetto ha preso vita propria e ha
creato una nuova fan base.
Blade
La serie di film di
Blade è stata accolta con ottime recensioni. La
gente amava Wesley Snipes nei panni dell’ammazza-vampiri
mezzo vampiro, mezzo umano. L’antieroe fece la sua prima
apparizione nei fumetti nel 1973 come personaggio di supporto, ma
fu così amato che ben presto ebbe una vita tutta sua.
Nel 1997 uscì il film che cambiò
alcune cose del fumetto. Invece che in Inghilterra in un bordello,
Blade era nato e cresciuto a Detroit. Inoltre, nei film la sua
famosa spada non aveva un retroscena tanto grande nei fumetti,
insieme ad alcune delle altre armi davvero interessanti del film.
Il film ebbe un tale successo che divenne una trilogia.
Big Hero 6
Big Hero
6 è un film che Disney per bambini, tratto da un
fumetto, uscito nel 1998. Il gruppo dei fumetti era composto da
“Hiro, una specie di mini-Tony Stark; il suo robot
Godzilla-Baymax; Honey Lemon, un agente segreto cross-dimensionale;
Go Go Tomago, un ex detenuto con un temperamento focoso –
letteralmente; e un paio di volti familiari agli X-Men: Silver
Samurai e Sunfire.”
Il fumetto era molto diverso dal
film, che però ha avuto un tale successo che ha generato premi,
riconoscimenti e persino una serie tv.
I Kill Giants
Il film su I Kill
Giants è uscito nel 2017 con alcune recensioni
negative e aspre critiche online, specialmente da parte di coloro
che amavano il graphic novel.
La storia parlava di una ragazza
che sfugge alla sua realtà tuffandosi in un mondo fantastico pieno
di magia e mostri. Il mondo fantastico inizia a interagire con il
suo mondo reale, costringendola a proteggere le persone più vicine
a lei (e il resto del mondo) dal male che sta arrivando. Il graphic
novel ha vinto molti premi, quindi è un’opera di successo, peccato
che il film non lo sia stato altrettanto.
Dopo una prima fase di assestamento
che va dal 1978 al 1999, il cinecomic si è
affermato come realtà assoluta del cinema contemporaneo (oltre che
dal grande potere economico), stabilendosi puntualmente in cima al
box office e consegnando al pubblico tutto ciò che fa parte del
Marvel Cinematic
Universe e del DC
Universe.
Eppure ci sono diversi titoli e
progetti lasciati nel cassetto e mai realizzati che avremmo voluto
vedere. Ecco i 10 più celebri:
Spider-Man 4
Spider-Man
3 avrà lasciato i fan delusi, eppure un eventuale
quarto capitolo diretto da Sam Raimi avrebbe
potuto concludere degnamente la serie con due personaggi attesi: il
primo, Avovoltoio, sarebbe stato interpretato da John
Malkovich, mentre il secondo, Felicia Hardy, da Anne
Hathaway, non più alter ego di Black Cat ma nuova
versione di Vulturess.
Il sequel poi avrebbe sviluppato il
Curt Connors di Dylan Baker lungo la sua
trasformazione in Lizard, e previsto perfino un cameo di Mysterio
(interpretato da Bruce Campbell).
Doctor Strange di Guillermo Del
Toro
Il leggendario Neil
Gaiman e Guillermo del Toro erano pronti
a lavorare insieme per un adattamento cinematografico di Doctor
Strange ben prima dei Marvel Studios, tuttavia l’idea
non è mai andata oltre la presentazione del progetto nelle sedi di
Feige e co. nel 2007 (dunque prima dell’uscita di Iron Man).
All’epoca lo studio rifiutò per concentrarsi sulla creazione del
MCU.
Di certo il curriculum dei due
autori, uniti alla loro esperienza nel genere fantasy e alla
sensibilità unica a Hollywood avrebbe portato a qualcosa di
rivoluzionario.
Ant-Man di Edgar Wright
Edgar Wright, mente
geniale dietro i successi di Scott Pilgrim vs the
World e La trilogia del cornetto è stato
ad un passo dal dirigere Ant-Man: la Marvel
l’aveva ingaggiato nel lontano 2006 per sviluppare uno standalone
ambientato nella Fase 1 del MCU, ma purtroppo le cose non sono
andate secondo i piani…
Wright ha infatti lasciato la
produzione dopo aver scritto varie versioni della sceneggiatura,
affermando più tardi che lo studio “non voleva fare un film di
Edgar Wright” nonostante il suo entusiasmo per il progetto.
Bloccato per anni, Ant-Man è finalmente uscito nel 2015 con la
regia di Peyton Reed.
Doctor Doom
Sono stati molteplici i tentativi
(falliti) da parte della Fox di adattare altre storie relative ai
fumetti dei Fantastici Quattro, ma alla luce del terribile reboot
di Josh Trank lo studio mise in cantiere uno
standalone su Doctor Doom mai realizzato.
Noah Hawley, creatore delle serie
Legion e Fargo, era pronto a
scrivere e dirigere il film come una sorta di thriller che avrebbe
introdotto il Dottor Destino nel paese immaginario di Latveria.
Dopo il flop di X-Men:
Conflitto Finale, la Fox aveva pianificato di risanare il
franchise producendo una manciata di prequel (uno era quello su
Wolverine), tra cui uno standalone sulle origini di Magneto che avrebbe
esplorato i suoi anni formativi dopo la prigionia ad Auschwitz.
Tuttavia il progetto non ha mai
superato le prime fasi di sviluppo, ma parte della storia è stata
incorporata in X-Men:
L’inizio con Michael Fassbender nei
panni del villain.
Luke Cage di Quentin Tarantino
Molto prima dell’arrivo della serie
su Netflix, di recente cancellata, Luke
Cage è stato ad un passo dall’essere il protagonista di un
film diretto nientemeno che da Quentin Tarantino.
Ovviamente si trattava di un’idea, e non di una produzione avviata,
ma che a quanto pare entusiasmava il regista.
Questo accadeva negli anni
precedenti alle riprese di Pulp
Fiction, con Tarantino aveva puntato il personaggio
per raccontare il blaxploitation al cinema a modo suo, con
la sua persona lettura del fumetto.
The Amazing Spider-Man 3 e 4
Molti fan ritengono che
Andrew Garfield avesse ancora molto da dare nei
panni di Spider-Man e la cancellazione dei due successivi sequel di
The Amazing
Spider-Man 2 sia stata un’occasione persa per la
Sony.
The Amazing Spider-Man
3 avrebbe sicuramente visto Peter Parker affrontare il
lutto per la morte di Gwen Stacy e il ritorno di Norman Osborn (o
del padre di Peter, Richard Parker), con l’introduzione dei
Sinistri Sei annunciata già alla fine del secondo film.
Sulla trama di The Amazing Spider-Man 4 regna però il
mistero.
Fantastici 4 di Peyton Reed
Prima di dedicarsi a
Ant-Man, Peyton Reed avrebbe
dovuto dirigere un adattamento dei Fantastici
Quattro nel 2003, progetto che non ha mai visto la
luce e che, secondo il regista, si sarebbe ispirato a A Hard
Day’s Night dei Beatles.
A costo di rovinare l’origine
cosmica dei personaggi, il film avrebbe seguito la famiglia Marvel
al culmine della loro fama, come vere celebrità del pianeta
Terra.
Namor
La risposta della Marvel ad
Aquaman avrebbe potuto vedere la luce già negli
anni ’90, con vari registi che si sono alternati al vertice come
Jonathan Mostow e Chris Columbus, e da allora la Universal ha
mantenuto i diritti di distribuzione su Namor the
Sub-Mariner allo stesso modo di Hulk.
Tuttavia c’è da dire che i Marvel
Studios hanno nelle mani parte della proprietà sull’eroe nonostante
le complicazioni legali, e sembra che da un momento all’altro
possano tornare a
sviluppare il progetto…
Inhumans
Quello dedicato agli
Ihumans è l’unico film dei Marvel Studios ad
essere stato ufficialmente cancellato e trasformato in una
discutibile serie televisiva. Quella che sarebbe potuta diventare
la base di un nuovo franchise come gli X-Men è invece annegata nel
dimenticatoio…
La serie poi è stata interrotta
senza troppe cerimonie e tutti i riferimenti alla loro esistenza in
altri film sono completamente scomparsi
La nuova ondata di rivoluzione
femminile sta investendo ogni settore dell’intrattenimento
hollywoodiano, che nei prossimi anni produrrà una valanga di
cinecomic dedicati a celebri supereroine dei
fumetti Marvel e DC.
Si parte a Marzo 2019 con Captain Marvel,
l’atteso film targato Marvel Studios con protagonista il premio
oscar Brie Larson e si proseguirà a novembre 2019
con Wonder Woman
1984, seconda avventura cinematografica di Diana
Prince ancora interpretata da Gal Gadot.
Ma scopriamo di seguito i 10
cinecomic al femminile attualmente in fase di sviluppo che
arriveranno presto al cinema:
Captain Marvel
Arriverà nelle sale l’8 marzo
2019 Captain Marvel, primo cinecomic dei
Marvel Studios ad avere una supereroina come protagonista, diretto
da Anna Boden e Ryan
Fleck.
Il cast ufficiale
vede Brie Larson, Samuel L.
Jackson, Ben
Mendelsohn, Djimon
Hounsou, Lee
Pace, Lashana
Lynch, Gemma
Chan, Algenis Perez
Soto, Rune
Temte, McKenna
Grace, Clark
Gregg, Jude
Law, Annette Bening.
Questa la prima sinossi
ufficiale:
Basato sul
personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta nel 1968,
il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi più
potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una
guerra galattica tra due razze aliene, è lì che Captain Marvel
interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura
tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia
dell’universo cinematografico Marvel.
Wonder Woman 1984
Wonder Woman
2 arriverà al cinema il 1 novembre
2019. È stato confermato
dalla Jenkins durante lo scorso
CinemaCon che il film sarà ambientato negli anni Ottanta,
rivelando al pubblico un’altra epoca iconica in cui svolgere le
avventure di Diana.
L’ordine cronologico del personaggio
è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era
contemporanea di Batman v Superman: Dawn of
Justice per poi tornare al vecchio secolo
con Wonder Woman.
Il film vedrà ancora come
protagonista Gal Gadot opposta
a Kristen Wiig, scelta per interpretare la
villain Cheetah. L’ultimo acquisto del cast è Pedro Pascal, di cui non è stato ancora
confermato il personaggio. Il film sarà ambientato durante la
Guerra Fredda e la sceneggiatura è stata curata
da Goeff Johns e Patty
Jenkins.
Birds of Prey
Birds of
Prey uscirà ufficialmente il 7 febbraio
2020. Cathy Yan dirigerà il film scritto
da Christina Hodson, mentre nel cast sono
state confermate Margot Robbie, Mary
Elizabeth Winstead e Jurnee
Smollett-Bell. Le tre attrici interpreteranno
rispettivamente Harley Quinn, Cacciatrice e Black Canary.
Negli ultimi giorni è arrivata anche
la conferma che il film sarà ovviamente ambientato a Gotham, ma
senza la presenza di Batman.
In occasione dell’annuncio
dell’ingresso nel cast della Winstead e della Smollett-Bell
infatti, è stato spiegato che “Le attrici si uniranno a
Margot Robbie che riprende il ruolo di Harley Quinn con cui ha
esordito in Suicide Squad, in una Gotham che non è
protetta da Batman.” Questo vuol dire, appunto, che la
location principale del film sarà proprio Gotham ma che non vedrà
il azione il suo vigilante: Batman.
Sempre da recenti report arriva
anche un nuovo dettaglio riguardante l’attore che interpreterà il
villain ancora misterioso del film. Sebbene si fosse parlato di
Maschera Nera, adesso la produzione sembra concentrata più sulla
ricerca dell’attore perfetto che sul personaggio.
Infatti, Justin Kroll di Variety riporta
su Twitter che la Warner Bros vorrebbe nel cast Ewan
McGregor o Sharlto
Copley a ricoprire il ruolo dell’antagonista. Non è
chiaro però se i due attori abbiano già incontrato i vertici della
produzione.
Batgirl
Batgirl potrà
non debuttare nel cinecomic collettivo Birds of
Prey – come rivelato nelle scorse settimane – ma
la Warner Bros. sta ancora lavorando per portare sul grande schermo
il suo standalone ed è in cerca della perfetta interprete.
Voci di corridoio riportate nelle
ultime ore affermano che la produzione vorrebbe scegliere un
prototipo di attrice alla Kristen Stewart,
lasciando intendere che sia proprio l’americana la candidata numero
uno per il ruolo.
Dopo l’addio di Joss
Whedon, la Warner Bros ha ripreso in mano il progetto
di Batgirl, e adesso ha affidato la
sceneggiatura a Christina Hodson, che ha già
convinto lo studio delle sue doti firmando il primo script
per Birds of
Prey e per Bumblebee.
THR riporta che la Hodson è
stata incaricata di redigere il nuovo script, che sicuramente sarà
differente dalla prima versione firmata Whedon. Sembra chiaro che,
dopo il successo di Wonder Woman,
la DC Films e la Warner
Bros stiano puntando su un franchise al
femminile.
Per quanto riguarda la regia del
film, già quando venne annunciato l’addio di Whedon, si parlò della
volontà di assumere una regista. Ma chi sono le candidate? In
prima linea ci sono Ava
Dunernay e Michelle McLaren, ma
potrebbero essere considerate persino Katheryn
Bigelow e Susanne Bier. Fuori
quota ma sempre papabili, ci sono Reed
Morano e Ana Lily Amirpour.
Insomma, i giochi sono aperti e una
nuova regista presto verrà annunciata per il progetto. Questa nuova
notizia però non fa certo del bene alla Warner
Bros che ancora una volta conferma di non avere
progettualità nella programmazione dei suoi progetti.
Black Cat
Se originariamente la Sony aveva
programmato di realizzare un cinecomic dedicato alla coppia
Silver & Black come spin-off di
Spider-Man, sembra che da agosto i progetti siano
cambiati e che verranno sviluppati due film distinti.
Per quanto riguarda Black
Cat, sappiamo che è la nemesi (ma anche alleate e talvolta
amante) di Spider-Man nei fumetti, e che ha esordito nel 1979.
Non abbiamo ancora molti dettagli
sul film standalone, tranne che probabilmente che si concentrerà
sul percorso che ha portato Felicia Hardy a
diventare una supereroina.
Gotham City Sirens
Come annunciato, il film
sulle Gotham City
Sirens schiererà sul grande
schermo Harley Quinn, Poison
Ivy e Catwoman. Il
progetto sarà guidato dal regista di Suicide
SquadDavid
Ayer e Margot Robbie, per ora,
è l’unica attrice confermata nel cast.
Tuttavia dopo le conferme
dell’ultimo anno e i vari scossoni in casa DC, alcune voci hanno
ipotizzato che Gotham City Sirens possa essere
“inglobato” in Birds of Prey, ma la questione non
è chiara.
Kitty Pryde
Uno dei personaggi più amati del
franchise di X-Men tornerà, se tutto procederà per il meglio, sul
grande schermo in uno standalone supervisionato da Tim
Miller (regista di Deadpool). Parliamo
ovviamente di Kitty Pryde, su cui Miller sta
lavorando da gennaio 2018; tuttavia il destino del film è legato a
doppio fillo alla futura fusione tra Disney e Fox.
Silver Sable
Quello su Silver
Sable dovrebbe essere il secondo degli spin-off di
Spider-Man dopo Black Cat, progetto su cui la Sony sta lavorando da
agosto 2018.
Il personaggio è uno dei più
conosciuti alleati dell’Uomo Ragno, oltre che rinomato nemico,
apparso per la prima volta sui fumetti Marvel nel 1985.
Per quanto riguarda lo standalone, è
probabile che l’attenzione si focalizzerà sul suo operato come
mercenaria piuttosto che sulle relazioni con Spider-Man, un po’
come accaduto con Venom.
Vedova Nera
Sarà Cate
Shortland a dirigere lo standalone
su Vedova Nera annunciato nel corso di
quest’anno dai Marvel Studios e che vedrà protagonista la
supereroina interpretata da Scarlett Johansson. La regista
australiana ha sbaragliato la ricca concorrenza (per questo lavoro
erano state contattate più di 60 candidate) ed è nota per aver
firmato le
pellicole Somersault, Lore e Berlin
Syndrome.
È stato inoltre confermato che il
film sarà ambientato prima degli eventi di The
Avengerse racconterà il percorso di formazione di Natasha
Romanoff fino al suo arrivo nello SHIELD.
Lo standalone riprenderà le sorti di Natasha
Romanoff quindici anni dopo la caduta dell’Unione
Sovietica negli Stati Uniti. Detto ciò, è evidente che il film si
piazzerà in un momento della timeline antecedente
a Iron Man 2 (dove Vedova Nera debuttava
ufficialmente).
Probabile
quindi un’ambientazione a metà degli anni 2000, una posizione
storica che potrebbe ammettere la tanto sperata reunion tra Natasha
e Clint Barton (Occhio di Falco) mentre
collaborano a Budapest, oppure il primo incontro fra l’eroina e
il Soldato d’Inverno.
Vi ricordiamo la
sceneggiatura del cinecomic è stata affidata a Jac
Schaeffer (già autrice di TiMER, Nasty
Woman, Frozen – Le avventure di Olaf).
Supergirl
Come confermato da Variety,Supergirl volerà
presto sul grande schermo, con la Warner Bros. e
la DC Entertainment attualmente al
lavoro sulla produzione di un film dedicato all’eroina DC che negli
ultimi anni abbiamo visto in tv, per The CW,
interpretata Melissa Benoist. Lo studio ha
assunto Oren Uziel per scrivere la
sceneggiatura, ma il progetto non ha ancora un produttore.
Il personaggio è apparso per la
prima volta nei fumetti Action Comics #252 con le storie
di Otto Binder e i disegni
di Al Plastino. La storia seguiva le
avventure di Kara Zor-El, nata e cresciuta ad Argo City, un
frammento di Krypton che era sopravvissuto all’esplosione del
pianeta. Quando la città di Kara è destinata alla distruzione, lei
viene mandata sulla Terra dai suoi genitori per essere allevata dal
cugino, Kal-El, noto come Superman. Supergirl adotta l’identità
segreta dell’orfana Linda Lee e fa del Midvale Orphanage la sua
casa.
Dopo i tre film su Superman
con Christopher Reeve, i produttori
realizzarono un film su Supergirl, nel 1984,
diretto da Jeannot Szwarc e scritto
da David Odell. Helen
Slaterinterpretava la protagonista e con lei, nel film,
c’erano Faye Dunaway, Mia
Farrow e Peter O’Toole.
Tra i lavori di Uziel,
ricordiamo Mortal Kombat, 22 Jump Street, The
Cloverfield Paradox e il prossimo film su Sonic. I
prossimi progetti della DC al cinema invece
sono Aquaman, il prossimo dicembre, diretto
da James Wan, e Shazam,
che arriverà il prossimo 5 aprile.
La storia dei
cinecomic degli ultimi vent’anni conta ormai
tantissime occasioni perse e progetti prima annunciati e poi mai
realizzati. Film che i fan avrebbero desiderato vedere sul grande
schermo che non hanno mai trovato la via della sala, spesso
coinvolgendo grandi autori ma che sono invece naufragati nella
dimenticanza.
Ma quali sono quelli che,
fortunatamente, non sono mai stati realizzati? Ecco i 10 più
celebri:
Batman v Superman
No, non stiamo parlando del
Batman v
Superman di Zack Snyder, ma del progetto mai
realizzato di Akiva Goldsman alla sceneggiatura e Wolfgang Peterson
alla regia. Due nomi di peso che avrebbero presentato al pubblico
un Bruce Wayne in pensione rimasto solo dopo la morte di Alfred
Pennyworth, Jim Gordon e Nightwing e ovviamente Clark Kent,
recentemente divorziato, che avrebbe assistito alla morte di Lois
per mano di Joker.
Tutto ciò si sarebbe poi collegato a
Lex Luthor, con gli eroi che, dapprima divisi, avrebbero unito le
forze per combattere il villain un po’ come nella versione di
Snyde.
Plastic Man
Alcuni anni fa la Warner Bros.aveva
preso in considerazione l’idea di realizzare un adattamento del
fumetto di Plastic Man in forma di
commedia che avrebbe coinvolto nientemeno che Andy e Lana
Wachowski. Il piano era quello di trasformare Patrick
O’Brian, un ex truffatore diventato buono, in Daniel O’Brien,
ambientalista bersaglio di un malvagio industriale che voleva
rubare i poteri di Plastic Man.
Fantastici Quattro 3
Due capitoli per nulla entusiasmanti
e accolti negativamente da critica e pubblico non avrebbero fermato
la Fox, determinata a continuare il franchise dei
Fantastici Quattro con un terzo film prima del
fallimentare reboot di Josh Trank.
Apparentemente, il piano era quello di aggiungere Djimon Hounsou
nei panni di Black Panther e Doctor Doom e Silver
Surfer come villain principali.
The Amazing Spider-Man 3
Non sorprende che il piano originale
di un seguito di The Amazing Spider-Man 2 fosse,
effettivamente, The Amazing Spider-Man 3. La Sony
prevedeva di riportare Chris Cooper nei panni di Norman Osborn
(probabilmente per dargli un ruolo più ampio, dato che era stato
utilizzato molto poco nel secondo capitolo), mentre la trama si
sarebbe concentrata sui tentativi di Peter Parker di superare dalla
morte di Gwen Stacy.
Il dolore per la morte di una
persona cara il cui decesso è da imputare almeno in parte a se
stessi è una parte essenziale del personaggio di Spider-Man; poiché
la sua storia di origine si basa fortemente sull’omicidio di zio
Ben, questa idea poteva essere un tentativo di ridisegnare l’arco
narrativo del personaggio.
Batman Triumphant
Alla fine degli
anni Novanta la Warner Bros aveva in mano le redini del franchise
su Batman, un marchio apparentemente redditizio e
sicuro. Batman Forever era stato un
grande successo nel 1995 e dopo l’addio di Val
Kilmer, George Clooney fu ingaggiato
sulla scia della popolarità di E.R.
Joel
Schumacher iniziò quindi a lavorare su un quinto film,
intitolato Batman Triumphant (o Unchained), che
avrebbe introdotto lo Spaventapasseri come il principale villain
(che poteva essere interpretato da Nicholas
Cage); tuttavia il precedente Batman e
Robin si rivelò un disastro, e la Warner Bros. lasciò
le redini di Batman fino all’arrivo di Christopher Nolan.
Lanterna Verde
Prima che Lanterna
Verde uscisse nelle sale nel 2011, dando un’anteprima di
ciò che sarebbe poi stato l’universo cinematografico DC, la
produzione aveva pensato ad una versione del film completamente
diversa, ovvero uno sci-fi per supereroi con toni da commedia e con
protagonista Jack Black. Riuscite a
immaginarvelo?
Scritto da Robert Smigel, questo
adattamento dei fumetti avrebbe preso spunto da The Mask e sarebbe
stata una commedia in cui Hal Jordan si sarebbe trasformato da
timoroso pilota collaudatore a impiegato di un negozio di mobili
chiamato Jud Plato.
Hulk 2
L’Hulk di Ang Lee è stato
uno dei primi film di supereroi in cui il conflitto spirituale di
Bruce Banner (Eric Bana) è stato realmente al centro e in cui era
chiaro il tentativo del regista di raccontare una storia profonda e
stimolante. Il progetto di produrre un sequel era in cantiere, ma i
risultati poco incoraggianti al botteghino e le recensioni negative
del film hanno portato la Marvel a riavviare il personaggio
prima nel film solista L’incredibile Hulk, interpretato da
Edward Norton, poi con The Avengers,
interpretato da Mark Ruffalo.
Dazzler
Iron Man è stato il primo film di
supereroi prodotto dai Marvel Studios, ma non tutti sanno che già
negli anni ’70 si era già parlato di un adattamento cinematografico
su un personaggio dei fumetti degli X-Men, ovvero
Dazzler. L’eroina capace di trasformare il suono
in luce sembrava la candidata ideale per un cinecomic ambientato in
quel decennio e il progetto andò avanti nel tempo con Bo Derek come
star.
Superman Lives
Superman
Lives doveva essere il primo “nuovo” film su Superman
dopo la trilogia con Christopher Reeve e sarebbe
stato diretto da Tim Burton con Nicolas
Cage nei panni dell’Uomo d’Acciaio. Bizzarro e straniante
rispetto al canone originale, il cinecomic mai realizzato avrebbe
adattato la trama de La Morte di Superman, tuttavia il
caos della pre-produzione e vari problemi gettarono nel
dimenticatoio questo film ritenuto dai fan un cult avendo visto
soltanto qualche immagine dal dietro le quinte.
Justice League Mortal
Nel 2013, quando la Warner Bros si
preparava al lancio di Man of Steel – che avrebbe poi
iniziato il DC
Extended Universe – la casa di produzione iniziò a pensare alle
prime idee sul cinecomic dedicato alla Justice
League e dietro il progetto sedeva George
Miller. Il film non fu mai realizzato, lasciando Miller a
concentrarsi sul prossimo lavoro, Mad Max: Fury
Road, ma molto probabilmente si sarebbe
chiamato Justice League
Mortal, come confermato negli anni.
In realtà la produzione del
cinecomic sarebbe dovuta partire già nel 2007 (con un’uscita nei
cinema fissata per il 2009), tuttavia lo sciopero degli
sceneggiatori e il governo australiano che impose una troupe
australiana impedirono l’inizio dei lavori. La formazione della
Justice League sarebbe stata più o meno la stessa di quella scelta
da Zack Snyder (con Martian Manhunter che avrebbe
sostituito Cyborg) con un cast diverso: D. J.
Cotrona nei panni di Superman, Armie
Hammer in quelli di Batman, Megan Gale in
quelli di Wonder Woman, Adam Brody in quelli di
Flash, Common sarebbe stato Lanterna Verde John
Stewart e Santiago Cabrera invece Aquaman.
Come recita il proverbio spesso la
realtà supera la fantasia, ma in questo caso forse la fantasia
supera la realtà. Ed ecco 10 cattivi ragazzi del cinema basati su
personaggi realmente esistiti.
La storia del cinema è costellata di
personaggi iconici a cui spesso il pubblico fa corrispondere il
volto degli attori che li hanno interpretati:
sembra sempre più difficile, se ci pensate, separare quella figura
da chi l’ha portata in scena, come è impossibile immaginare
Jack Sparrow recitato da qualcuno che non sia
Johnny Depp
(tanto per fare un esempio banale).
Eppure non tutti sanno che alcuni di
quei personaggi che tanto abbiamo amato, sono stati il risultato di
una scelta di attori effettuata quasi all’ultimo
minuto, frutto di una sostituzione improvvisa che contraddiceva le
iniziali decisioni della produzione.
Ecco allora i 10 migliori
casting last minute che hanno decisamente salvato le sorti del
film, secondo ScreenRant:
Il Signore degli Anelli – Viggo Mortensen
Molti
attori erano in lizza per diventare Aragorn ne
Il Signore degli Anelli: La Compagnia dell’Anello,
tra cui Daniel
Day-Lewis e Nicolas Cage. Alla fine,
Stuart Townsend venne stato scelto per il ruolo ma
dopo alcune riprese di prova Peter Jackson
decise che Townsend era semplicemente troppo giovane per
interpretare Aragorn, così lo licenziò. Viggo Mortensen
prese il ruolo, infondendogli la saggezza necessaria e la
mascolinità che Jackson stava cercando.
Shrek – Mike Myers
Se
Chris Farley, la voce originale di Shrek, fosse
vissuto abbastanza a lungo da completare la lavorazione del film,
Mike Meyers non avrebbe mai assunto il ruolo
iconico. Il suo subentro servì come omaggio al suo defunto amico e
compagno di set per il SNL, ma l’accento scozzese di Farley venne
sostituito da quello canadese. Qualcosa non andava, così Meyers ha
registrato di nuovo le voci utilizzando l’accento scozzese di sua
madre.
American Psycho – Christian Bale
Di tutti i
personaggi interpretati dall’attore, quello di Patrick Bateman in
American Psycho è uno dei più iconici della
carriera di Christian Bale.
E pensare che al suo posto doveva esserci nientmeno che Leonardo
DiCaprio. All’inizio gli studios volevano infatti
puntare su un nome più grande, annunciando così il coinvolgimento
di DiCaprio nel progetto e alla fine di un processo di sviluppo
piuttosto turbolento, Bale prese in mano il ruolo.
Predator – Kevin Peter Hall
Sulla
carta, l’idea di un film con Arnold
Schwarzenegger al fianco di Jean-Claude Van
Damme nei panni del Predator sembrava
fantastica. E che ci crediate o no, quello era il piano originale
per il classico di fantascienza Predator degli anni 80, ma
sfortunatamente le cose non andarono così. Van Damme lasciò il
progetto in favore di Kevin Peter Hall che ha
assunto il ruolo principale.
X-Men – Hugh Jackman
Quando è
iniziata la produzione del primo film degli X-Men, l’attore
scozzese Dougray Scott doveva interpretare
Wolverine, ma
la coincidenza con le riprese di Mission: Impossible
2 lo costrinsero a lasciare il ruolo a Hugh
Jackman.
Batman Returns – Michelle Pfeiffer
Michelle
Pfeiffer è forse stata la miglior
Catwoman di sempre: la sua interpretazione
distorta dell’iconico villain e anti-eroina dei fumetti deve ancora
trovare un paragone nell’epoca dei cinecomic, ed è assurdo oggi
pensare che al suo posto poteva esserci Annette Bening.
Purtroppo, all’epoca l’attrice era incinta e questo la costrinse a
lasciare il film, dopo che altre attrici famose erano state
considerate (tra cui Jennifer Jason Leigh,
Madonna, Bridget Fonda e
Susan Sarandon). A spuntarla fu ovviamente la
Pfeiffer, con grande intuizione di Tim
Burton.
Il Petroliere – Paul Dano
Ne
Il Petroliere, Daniel Day-Lewis
ha recitato al fianco di Paul Dano nel
ruolo del pazzo predicatore Eli Sunday. Dano però era stato
originariamente scelto per interpretare fratello di Eli, Paul, che
ha un piccolo spazio all’inizio del film, per poi sostituire Kel
O’Neill.
I predatori dell’arca perduta – Harrison Ford
Quando George Lucas e
Steven Spielberg iniziarono a
pensare al personaggio di Indiana Jones, fu
Spielberg a suggerire immediatamente Harrison Ford
per il ruolo. Lucas era titubante, desideroso di lavorare con nuovi
talenti dopo aver già collaborato con Ford per American
Graffiti e Star Wars. I
due alla fine scelsero Tom Selleck, per poi
vederselo sfuggire a causa di Magnum, P.I. Forse
per disperazione, Lucas ha ceduto e assunto Ford in quello che
probabilmente è diventato il suo ruolo più iconico.
Tutti i soldi del mondo – Christopher Plummer
Tutti i soldi del
mondo di Ridley Scott è
rimasto vittima dello scandalo legato agli abusi sessuali da parte
di Kevin Spacey.
L’attore aveva interpretato e girato tutte le scene nei panni del
magnate del petrolio J. Paul Getty nel film, ma per salvare il
film, Scott ha ricreato il ruolo di Getty con Christopher
Plummer (prima scelta originale di Scott) rigirando
tutte le scene necessarie in tempo per l’uscita natalizia del
film.
Ritorno al futuro – Michael J. Fox
Proprio
come il film di Scott, un’enorme porzione di Ritorno al
Futuro era già stata girata quando l’attore principale
del film, Eric Stolz, fu stato licenziato dal
film. Il suo approccio al ruolo di Marty McFly stava frenando il
tono umoristico che Robert Zemeckis stava
cercando di ottenere, ma, fortunatamente per il regista, fu
stipulato un nuovo accordo con l’attore Michael J.
Fox che entrò nella produzione quando stava ancora girando
la sitcom Family Ties.
La moda tutt’altro che passeggera
dei film sui supereroi ha imposto alle produzioni un alto standard
per quanto riguarda la figura degli antagonisti, non più
mono-dimensionali ma personaggi sfaccettati e complessi.
I fan delle versioni originali hanno
sempre sperato che l’attore scelto per interpretarli sul grande
schermo rispettasse le aspettative e che fosse all’altezza del
compito, ma non sempre questa situazione si è verificata
determinando – in alcuni casi – il fallimento del cinecomic.
Di chi si sta parlando allora? Ecco
di seguito 10 casting di villain che hanno
penalizzato il film di cui facevano parte (secondo ScreenRant):
Arnold Schwarzenegger – Mr. Freeze
Vedere una star
dell’action come Arnold Schwarzenegger nel
ruolo di uno scienziato scheletrico e folle, è stato alquanto
straniante e non ha fatto che peggiorare le sorti di un già
traballante. Stiamo parlando ovviamente del personaggio di
Mr. Freeze in Batman & Robin,
scelta evidentemente sbagliata per un villain che presentava delle
potenzialità e sfumature diverse da quelle offerte dall’attore nel
film di Joel Schumacher.
Jesse Eisenberg – Lex Luthor
Batman v Superman: Dawn of
Justice è stato criticato per molte ragioni, compreso
il casting di Jesse Eisenberg per
un’interpretazione “moderna” del personaggio di Lex
Luthor basata sul profilo dei giovani magnati del settore
tecnologico (l’attore ne aveva già interpretato uno, Mark
Zuckerberg in The Social Network, fra
l’altro).
E sebbene l’attore
abbia dato il suo meglio nella performance, come gli accade spesso
per queste figure estreme, non ha aiutato affatto al film in
generale, criticata perché troppo lontana dall’essenza di
Luthor. Un’interpretazione eccentrica che si adattava di più ad un
Joker che alla nemesi di Superman.
Jared Leto – Joker
Come
sappiamo Jared Leto tornerà presto nei panni di
Joker nel suo standalone, tuttavia la sua
performance in Suicide Squad non ha ricevuto grandi
consensi da parte dei fan.
Dalle sue gag
controverse alle scene tagliate dal mntaggio finale, tutto ciò che
appariva era Leto intento a rappresentare un Joker particolare in
un film che non aveva nemmeno bisogno della sua presenza. Forse la
scrittura e la regia non hanno contribuito a renderlo più
interessante di quanto sembrava, ma vedremo nei prossimi spin-off
come se la caverà l’attore…
Mickey Rourke – Whiplash
Iron Man 2 è forse da annoverare tra i film
meno riusciti del MCU e parte di questo fallimento
risiede nella proposta del suo principale antagonista, interpretato
da Mickey Rourke. Si racconta però che l’attore
non ha passato dei bei momenti sul set e che non avrebbe mai
accettato la semplice trama di vendetta che avrebbe dovuto
recitare.
Rourke si è poi
detto pentito di aver lavorato con i Marvel Studios sostenendo che
tutto il suo lavoro migliore è stato tagliato dal film. Ciò non
toglie che, in fin dei conti, Whiplash appare
decisamente un personaggio superficiale, vendicativo si, ma anche
blando e non all’altezza della sua controparte Tony
Stark.
Paul Giamatti – Rhino
Paul Giamatti è un attore incredibilmente
talentuoso, e ne ha dato prova nella sua lunga carriera
cinematografica, tuttavia il suo casting in The Amazing
Spider-Man 2 non verrà ricordato come la migliore delle
sue interpretazioni. Il villain Rhino, sullo schermo,
non funziona affatto, ed è solo un involontariamente comico
gangster russo tatuato e urlante che getta ancora più nel disordine
il film.
Elizabeth Banks – Rita Repulsa
Diversamente dall’omonima seria televisiva, il film sui
Power Rangers uscito nel 2017 ha rivisitato i
personaggi principali cercando di renderli meno
mono-dimensionali di quanto fossero nel prodotto originale.
Tuttavia il villain Rita Repulsa sembra rimasta
l’antagonista piatta del passato, e la performance di
Elizabeth Banks era così esagerata che sembra
appartenere ad un film diverso.
Jamie Foxx – Electro
La
performance deludente di Jamie Foxx in The
Amazing Spider-Man 2 è solo il prodotto della scrittura
non sempre eccellente del film che di fatto ha chiuso il nuovo
franchise lasciando che la Marvel riavviasse tutto quanto con
Spider-Man: Homecoming.
Detto questo,
l’attore sembra costantemente preda di uno sketch comico piuttosto
che sentirsi protagonista di un film di supereroi, iniziando nei
panni di un nerd asociale con gli occhiali e diventando nel tempo
sempre più sciocco.
Marion Cotillard – Talia Al Ghul
Marion
Cotillard è una delle attrici più talentuose della sua
generazione, ma il suo casting per il ruolo di Talia al
Ghul in The Dark Knight
Rises non verrà ricordato come performance
indimenticabile.
La Cotillard sembra esistere nel
film solo come mezzo per svelare un colpo di scena finale, più che
per le ragioni del personaggio; forse è questo il caso in cui un
regista, Christopher Nolan, sceglie uno dei
suoi frequenti collaboratori senza arricchire il ruolo a cui era
destinata? Di sicuro l’attrice meritava di meglio.
Topher Grace – Venom
I fan dei
fumetti erano ansiosi di vedere Venom in
Spider-Man 3 di Sam Raimi, e
Topher Grace sembrava la scelta più adatta al
ruolo. Tuttavia Eddie Brock è un personaggio cupo e rabbioso, e
l’attore non ha reso nessuna di queste sfumature né è riuscito a
risultare intimidatorio.
David Thewlis – Ares
Il villain
principale di Wonder Woman, Ares,
è assente per la maggior parte del film, salvo rivelarsi nel finale
durante l’epico scontro con Diana Prince. Lo spettatore è infatti
portato a pensare che Ares si sia travestito dal Generale
Ludendorff, mentre è David Thewlis a
interpretarlo. Ma anche ricoperto da un’armatura CGI infuocata,
l’attore non è esattamente il cattivo che ci
aspettavamo…
Vi abbiamo detto che
Leonardo DiCaprio rifiutò la parte di
Anakin Skywalker, dando spazio a Hayden
Christensen, ma l’attore di The
Revenant è solo uno dei tanti considerati per un
ruolo divenuto iconico che però hanno ceduto il posto ad altri
colleghi.
Ecco 10 casting alternativi che
potevano cambiare le sorti di film che hanno fatto la storia del
cinema:
Il musicista che si reinventa attore
non è un concetto nuovo: Will Smith era un rapper prima di diventare
una star del cinema. Madonna ha iniziato a recitare non molto tempo
dopo l’uscita del suo primo album. Jennifer Hudson ha vinto un Oscar dopo essere
stata cacciata da American Idol. Tuttavia, questo
non significa che non sia eccitante quando i nostri cantanti
preferiti compaiono per la decima volta in un cast o fanno il loro
debutto sullo schermo.
I prossimi due anni promettono
biopic stellari, blockbuster e film indie con i musicisti preferiti
dai fan. Non importa se ti piace il rap, il pop o una via di mezzo:
ci sono film con artisti per tutti.
House of Gucci – Lady Gaga
Da quando ha vinto il
Golden Globe per il ruolo di The Countess nella
quinta stagione di American
Horror Story, la carriera di attrice di Lady
Gaga è stata sulla bocca di tutti. Nel 2018 ha ricevuto
ulteriori consensi dalla critica quando ha interpretato la cantante
emergente Ally in A Star Is Born, un ruolo che avrebbe dato a
Gaga la sua prima nomination agli Oscar.
House of Gucci mette ancora una volta
Gaga al centro dell’attenzione. Nel film,
Gaga interpreta Patrizia
Reggiani, la moglie di Maurizio Gucci, il
nipote del fondatore della casa di moda Gucci. Viene poi condannata
per aver pianificato la sua uccisione.
Don’t Look Up – Ariana Grande & Kid
Cudi
Ariana
Grande e Kid Cudi non sono cantanti
estranei al mondo della recitazione. Grande ha iniziato a Broadway,
poi ha recitato in due show di Nickelodeon prima di
apparire nella prima stagione di Scream Queens.
Cudi ha più di 12 crediti di spettacoli a suo
nome.
Don’t
Look Up è il più grande progetto di recitazione di
entrambi gli interpreti fino ad oggi. Il film presenta un cast
all-star di attori nominati agli Oscar, tra cui
Leonardo Dicaprio, Jennifer Lawrence e Meryl Streep, ed è diretto dallo scrittore di
commedie vincitore di Oscar Adam McKay. Con
Don’t Look Up, Grande e
Cudi hanno entrambi l’opportunità di fare un po’
di recitazione seria che li porterà a futuri e più sostanziosi
ruoli nei film.
Licorice Pizza – Alana Haim & Tom
Waits
Licorice
Pizza, il primo film dopo quattro anni del
regista/sceneggiatore Paul Thomas Anderson, ha
suscitato molto clamore per il suo nome intrigante e il suo cast
piuttosto vario. Un volto familiare è Tom Waits,
il cantante diventato attore con una delle voci più caratteristiche
del mondo della musica.
Un volto meno familiare, per quelli
che non seguono la sua rock band Haim, è
Alana Haim. Tuttavia, la sua presenza in questo
film non è del tutto casuale, poiché Paul Thomas Anderson ha
diretto nove video musicali della band Haim.
Licorice Pizza è il debutto cinematografico di
Alana, e forse le garantirà anche la sua prima
nomination come attrice. Attualmente è all’ottavo posto nella lista
di Variety delle previsioni per gli Oscar 2022
come migliore attrice.
Marry Me – Jennifer Lopez &
Maluma
Jennifer
Lopez
è uno dei primi esempi di cantanti il cui passaggio alla
recitazione è stato agevole e la cui carriera è stata longeva. Dal
suo grande successo nel ruolo dell’iconica cantante tejana
Selena
nell’omonimo film, ha recitato in una varietà di film, alcuni buoni
(vediHustlers)
e alcuni scadenti (vedi
Gigli).
In
Marry Me,
la
Lopez
interpreta una cantante che abbandona il suo fidanzato infedele
all’altare per uno sconosciuto nel pubblico.
Il cantante vincitore di Grammy
Maluma interpreta il marito traditore superstar
della Lopez. Non c’è dubbio che lui possa eguagliare la
Lopez vocalmente, ma il tempo ci dirà se ha le
capacità recitative per interpretare un cattivo convincente, o
almeno divertente.
Shotgun Wedding – Jennifer Lopez &
Lenny Kravitz
Il primo credito da attore
del cantautore Lenny Kravitz fu la voce cantata di
un personaggio in The Rugrats Movie. Poi ha
continuato interpretando versioni di se stesso nella commedia
classica Zoolander e in un episodio dei
Simpson, prima di ottenere ruoli più importanti
nel film candidato all’Oscar Precious e nel
franchise di Hunger Games. Con The Hunger
Games in particolare, Kravitz ha
dimostrato di avere ciò che serve per essere un attore serio.
Shotgun Wedding,
con lui e Jennifer Lopez, è una commedia romantica su
una coppia il cui matrimonio viene rovinato da un gruppo di
criminali. Kravitz interpreta l’ex della
Lopez.
Don’t Worry Darling – Harry
Styles
La prima volta che gli
spettatori hanno visto Harry Styles sul grande
schermo è stato nel 2017 con il suo ruolo di supporto nel film di
guerra Dunkirk di Christopher Nolan. Anche se il suo
ruolo non era così esteso come molti fan degli One
Direction avrebbero voluto, è stato sufficiente per
catturare l’attenzione di altri registi che lo avrebbero assunto
per progetti futuri.
Don’t Worry Darling
vedrà Styles nel suo primo ruolo da protagonista.
Diretto dall’attrice e regista Olivia Wilde, il film segue una casalinga
degli anni ’50 che scopre una misteriosa verità su suo marito. I
dettagli della trama rimangono avvolti dal mistero, ma il trailer
dà ai fan accenni di una trama oscura ambientata su uno sfondo
suburbano.
Dua Lipa – Argylle
Dall’uscita del suo album
di debutto nel 2017, Dua Lipa ha rapidamente
scalato le classifiche come una delle pop star più popolari e di
successo degli ultimi 4 anni. Più recentemente, ha ricevuto il
plauso della critica per il suo album electro-pop Future
Nostalgia, vincendo sia un Grammy che un’ampia esposizione
sui social media.
Lipa farà il suo
debutto come attrice nel prossimo film del regista britannico
MatthewVaughn,
Argylle. Dovendo scontrarsi con artisti del
calibro di Samuel L. Jackson e Catherine
O’Hara, le capacità recitative di Dua
Lipa saranno sicuramente messe alla prova. Se mette tanto
carisma ed energia nella sua performance di attrice quanto ne mette
nelle sue performance musicali, dovrebbe andare più che bene.
Bette Midler – Hocus Pocus 2
Durante questi tempi
incerti, molti amanti del cinema si sono rifugiati nei loro amati
vecchi film preferiti per trovare conforto. Negli ultimi due anni,
sono stati annunciati sempre più sequel di questi film classici.
Uno di questi film è Hocus Pocus 2, il sequel del favorito di
Halloween del 1993 sulle streghe sorelle Sanderson
e interpretato dalla cantante classica/attrice Bette
Midler.
La Midler era allo
stesso tempo gloriosa e terribile nel film originale. Anche se la
Disney deve ancora rilasciare un trailer di
Hocus Pocus 2, non c’è dubbio che porterà il suo
meglio nel sequel. La Midler ha lavorato
abbastanza costantemente come attrice dalla fine degli anni ’60, e
ciò le ha sicuramente garantito l’esperienza e il talento per
stupire il pubblico ancora una volta.
La Sirenetta – Halle Bailey &
Awkwafina
A 21 anni,
Halle Bailey sembra avere acquisito la routine
della cantante/attrice alla perfezione. Dopo alcuni ruoli minori in
spettacoli televisivi e film, Bailey e sua sorella
Chloe hanno formato il duo canoro Chloe x
Halle. Nel 2018, si è guadagnata il suo primo grande
credito recitativo come personaggio di supporto nella serie comica
Grown-ish.
Bailey farà il suo
debutto come attrice protagonista nel ruolo di
Ariel nel live-action The
Little Mermaid di Rob Marshall, che
vede come co-protagonista la rapper-attrice
Awkwafina. Come per molti cantanti/attori, non c’è
dubbio che la Bailey sarà in grado di affascinare
il pubblico con la sua voce. Dato che questo non è il suo primo
ruolo da attrice, non c’è nemmeno dubbio che saprà cavarsela nella
sceneggiatura.
Wicked – Ariana Grande & Cynthia
Erivo
Dato che Wicked è
originariamente un musical di Broadway, avrebbe
senso porre l’accento sulla capacità canora, scegliendo le attrici
ideali per interpretare le due protagoniste. Quando è stato
annunciato che Ariana Grande avrebbe interpretato
Glenda accanto a Elphaba di
Cynthia Erivo, per i fan si è trattato di un
casting che calzava a pennello.
Grande ha una voce di prima classe,
una carriera musicale di grande successo e un background nei
musical di Broadway, che la rende adatta a questo ruolo. Inoltre,
ha precedenti esperienze di recitazione, tra cui un ruolo in
Victorious, uno show di Nickelodeon su una
scuola di arti dello spettacolo. Allo stesso modo, Erivo ha vinto
un Tony per The Color Purple, ed
è stata candidata all’Oscar per il film Harriet.
Non si sa molto altro sull’adattamento di Jon M.
Chu del pluripremiato musical, ma con le due cantanti
davanti alla macchina da presa, sarà sicuramente uno spettacolo
memorabile.
Ecco 10 cameo celebri di star,
scrittori, registi, personaggi famosi, che hanno prestato il loro
volto per pochi secondi in film abbastanza famosi del genere
horror.
La bravura di un attore spesso sta
nell’indovinare i tempi e i ritmi con le sue co-star e in alcune
occasioni l’improvvisazione è la chiave del successo di alcuni
momenti di film che possono rivelarsi buffi, appassionati, intensi.
Di seguito vi proponiamo un video di ScreenRant.com in cui sono elencati 10 buffi
momenti di film che non sapevamo fossero frutto di
improvvisazione.
Dopo 10 bei film rovinati dal finale,
Screenrant.com propone anche un video per certi
versi opposto, in cui si elencano 10 scene magnifiche, esempio di
grande cinema, in altrettanti film poco riusciti. Che ve ne
pare?
Il periodo di
Natale porta con sé dei film specifici da rivedere per
l’occasione, veri e propri must in grado di catapultare il pubblico
nell’atmosfera festiva tanto attesa, come per esempio Love Actually o Il Grinch. Ognuno di noi
(inutile negarlo!) conserva nel cassetto una lista di pellicole
natalizie del cuore, che vengono aggiornate di anno in anno in base
anche ai nuovi titoli in uscita, pronto a ripescarla per riempire
le serate dicembrine. Pur essendo dunque tutti noi ancorati ai
classici
natalizi (presenti sia su Netflix, che su Prime Video e Disney+) ci sono molti
altri film che meritano una visione, e che nel loro essere
bizzarri e singolari, diventano persino
interessanti. Sempre aventi come sfondo il Natale, si tratta spesso
di lungometraggi andati dimenticati nel tempo, a
cui però si potrebbe dare un’altra opportunità. Scopriamo quali
sono.
Non aprite prima di Natale!
Quando uscì Non
aprite prima di Natale! correva l’anno 1984,
e gli studios miravano a realizzare quante più pellicole horror
possibili a tema natalizio, proprio come questa, diretto da
Edmund Purdom e con protagonisti proprio il
regista e Belinda Mayne. Si tratta di uno slasher
dark, che segue la storia di un uomo che uccide le persone che si
travestono da Babbo Natale e un detective, l’Ispettore Harris, che
deve fermarlo prima del 25 dicembre. Non aprite prima di
Natale! può essere anche considerato una sorta di gemello di
un altro classico dell’horror natalizio, ossia Natale di
sangue. Proprio come quest’ultimo, spicca per la violenza di
alcune scene, ma diversamente dall’altro film è questa una
pellicola che è stata dimenticata.
Krampus – Natale
non è sempre Natale
Un altro film
dimenticato ma perfetto per le feste è Krampus – Natale
non è sempre Natale, diretto da Michael
Dougherty. Per chi non lo sapesse il Krampus è un demone
che, nella mitologia europea, accompagna la figura della
reincarnazione di San Nicola (per l’appunto Santa Klaus). Sono
tanti i Paesi in cui avvengono delle sfilate rappresentative in
maschera, una fra queste è proprio la nostra Italia, in particolare
in Trentino–Alto Adige. Tornando al film, esso racconta la storia
del Krampus stesso, il quale – come riporta la leggenda – punisce i
ragazzi cattivi.
Protagonista del
film è dunque Max, un ragazzo che ama il Natale, ma che quando la
sua famiglia disfunzionale rovina lo spirito delle feste, strappa
la sua lettera indirizzata a Santa Claus e la getta via. Questo
porta il Krampus in città, proprio perché la sua missione è punire
tutti coloro che distruggono lo spirito del Natale. Krampus –
Natale non è sempre Nataleè un horror-comedy
che vanta fra gli interpreti anche Adam Scott e
Toni Collette.
Film disponibile su Rakuten TV,
Google Play, AppleTV, YouTube e Prime Video.
Jack Frost – 1998
Un film che un tempo
trasmettevano spesso sulle nostre reti generaliste ma che poi ha
finito per essere dimenticato è Jack
Frost, dell’anno 1998 (riportare l’anno è importante
e a breve si capirà perché), diretto da Troy
Miller con
Michael Keaton, Joseph Cross e
Kelly Preston. Purtroppo il film, oltre a finire
nel dimenticatoio, è stato anche un vero e proprio flop natalizio,
poiché quando uscì non sfondò al botteghino, e per di più non fu
ben accolto dalla critica. In ogni caso, la storia è davvero
commovente, ed ha uno stampo drammatico che lo porta ad essere più
profondo rispetto a tanti altri prodotti del genere.
Tutto ruota intorno
a Jack Frost, cantante e armonicista di un gruppo rock, il quale
per via del suo essere sempre in tournée trascura spesso la sua
famiglia. Destino vuole che, proprio nel periodo delle feste,
l’uomo muoia in un incidente d’auto causato da una tempesta di
neve. Charlie, il figlio, che ha sempre sofferto la mancanza del
genitore, un anno dopo si ritrova, sempre sotto Natale, a costruire
un pupazzo di neve, e suonare l’armonica che Jack gli aveva
lasciato prima di passare a miglior vita. Ed è proprio lì che
accade la magia: Jack ritorna nel corpo del pupazzo, permettendo al
figlio di affrontare finalmente la perdita del padre.
Film completo disponibile su Apple
TV, Google Play,
YouTube e Prime Video.
Jack Frost – 1997
Abbiamo parlato del
Jack Frost drammatico, ma esiste un altra versione del film, uscita
solo un anno prima – anche questo alla fine dimenticato – che si
intitola allo stesso modo ma è di stampo horror. Jack
Frost – anno 1997 – è diretto da Michael
Cooney, e si svolge nella città fittizia di Snowmonton. Il
pupazzo di neve tanto tenero e commovente interpretato da Michael
Keaton nell’altro qui è invece rappresentato come un serial killer.
La storia segue un criminale che, mentre si reca alla sua
esecuzione, si schianta contro un camion per la ricerca genetica.
Dopodiché si trasforma nel conosciuto – ma in tal caso crudele –
pupazzo di neve, pretesto che lo fa continuare ad essere un
assassino. Il film punta sull’umorismo assurdo, il che trasforma
Jack Frost in un cult dell’horror natalizio. Da non perdere!
Film completo disponibile su
YouTube.
Forza Babbo
Natale
Proseguiamo con
Forza Babbo Natale, film natalizio del
1996 di genere commedia diretto da John Murlowski
con la leggenda del wrestling Hulk Hogan e Don Stark. Una
pellicola strana ma divertente, e purtroppo passata in sordina. Le
vicende si incentrano su Blake Thorn, un milionario a capo di
un’azienda di integratori per il bodybuilding. Il film gioca sullo
scambio di identità: a un certo punto del racconto, Blake, per
evitare la Polizia che lo sta cercando, si traveste da Babbo Natale
nel centro commerciale in cui si trova. Il problema però arriva in
seguito: mentre continua la sua fuga dalle Forze dell’Ordine,
l’uomo sbatte la testa e il forte colpo gli provoca un’amnesia. Da
qui parte la vera narrazione, poiché a causa della sua perdita di
memoria, egli è davvero convinto di essere Santa Claus!
Anna and the
Apocalypse
Fra i film natalizi
andati nel dimenticatoio, ma perfetto per chi ama i musical, c’è
Anna and the Apocalypse, diretto nel 2017
da John McPhail e basato sul cortometraggio
Zombie Musical di McHenry nominato ai BAFTA. La pellicola
mescola horror, dramma adolescenziale e, come dicevamo, musical con
un’estetica festiva fascinosa e leziosa. La storia ruota intorno ad
Anna la quale, insieme ai suoi amici, per sopravvivere
all’apocalisse zombie abbattutasi nella cittadina di Little Haven a
Natale, deve combattere, cantare e ballare cercando di non farsi
prendere dai non morti che la assediano.
La vita e le
avventure di Babbo Natale
Continuiamo con un
altro film natalizio che, nel suo essere singolare, diventa uno di
quei prodotti da non poter non guardare in questo periodo, a
maggior ragione se non ha ricevuto le giuste attenzioni in passato.
Parliamo di La vita e le avventure di Babbo
Natale, pellicola d’animazione in stop
motion diretta da Jules Bass e Arthur Rankin
Jr. Si tratta di un adattamento dell’omonimo libro per
bambini del 1902, scritto da L. Frank Baum,
conosciuto ai più per aver pubblicato una delle opere per bambini
più belle e famose conosciute oggi: Il meraviglioso mago di
Oz. La trama si incentra sulla vita di Claus, un bambino che
alla nascita viene affidato a una leonessa di nome Shiegra affinché
lo cresca, ma poi rapito da una Ninfa di legno, Necile, la quale
supplica il Grande Ak, colui che ha dato il piccolo all’animale, di
poterlo accudire lei. Secondo il film, questa dovrebbe essere la
storia su come è nato Babbo Natale.
Santa Claus
Conquers the Martians
Torniamo alla
commedia, in questo caso fantascientifica, e menzioniamo anche
Santa Claus Conquers the Martians, film
datato 1964 diretto da Nicholas Webster. Si basa
sulla storia di Glenville Mareth e fra gli interpreti figurano
John Call e Pia Zadora. La
narrazione segue un gruppo di marziani i quali decidono di rapire
Babbo Natale, in modo che possa offrire ai bambini alieni nuove e
divertenti esperienze simili a quelle che vivono quelli sulla
Terra. Pur non avendo ricevuto al momento dell’uscita molte
critiche positive, Santa Claus Conquers the Martians è
bizzarro e interessante al punto giusto per farlo essere un film da
riscoprire.
Film completo disponibile su
YouTube.
Babbo Natale contro
il Diavolo
Ci spostiamo ora in
Messico, dove nel 1959 uscì Babbo Natale contro il
Diavolo, film fantasy diretto da René
Cardona e co-scritto con Adolfo Torres
Portillo. In questo racconto Babbo Natale non lavora al
Polo Nord, bensì nello spazio, ed è proprio lì che si ritrova a
combattere con un demone chiamato Pitch, per impedire che questi
raggiunga la Terra – come programmato da Lucifero in persona – e
spinga i bambini a infrangere le regole e a finire sulla lista dei
cattivi. Fu prodotta una versione inglese per gli Stati Uniti che
arrivò nel 1960, facendolo diventare un successo per l’epoca, salvo
poi essere dimenticato.
Santa and the Ice
Cream Bunny
Concludiamo con
Santa and the Ice Cream Bunny, un fantasy musicale del
1972 diretto da Richard Winer. La storia segue i
tentativi di Babbo Natale di liberare la sua slitta incastrata
nella sabbia di una spiaggia della Florida, dove è atterrato,
venendo aiutato da alcuni bambini locali, ai quali legge loro un
racconto che fa da apripista a un film-favola nel film, che dura
molto di più della narrazione principale incentrata su Babbo
Natale. A novella finita, i bambini odono il lamento di una sirena
e poco dopo il Coniglietto dei gelati, con la sua antica autopompa,
spunta fuori per andare in loro soccorso e salvare la situazione.
Riuscendo così a far tornare Babbo Natale, con la sua slitta, al
Polo Nord. Decisamente un film bizzarro, meritevole di essere
riscoperto.
Nell’immaginario collettivo, il
villain di turno è sempre associato ad un aspetto spesso
terrificante: a volte affascinante, altre volte invece
semplicemente trasandato. Eppure, i più grandi antagonisti della
storia del cinema sono spesso stati interpretati da attori che
nella vita reale si sono sempre contraddistinti, oltre che per il
loro talento, anche per il loro aspetto: non soltanto per la loro
bellezza, ma soprattutto per il fascino e per il carisma. Ecco di
seguito 10 attori considerati bellissimi che, spesso, si sono
ritrovati ad interpretare villain dall’aspetto… respingente!
Gwendoline Christie – Star Wars: Il Risveglio della Forza
Phasma si è rivelato un personaggio
molto amato dai fan della celebre saga fantascientifica
(notoriamente molto difficili da accontentare), che hanno reagito
in maniera negativa quando Rian Johnson non è
riuscito a sfruttare correttamente le sue potenzialità nel seguito
del 2017, Star
Wars: Gli Ultimi Jedi.
Helena Bonham Carter – Alice in
Wonderland
Conosciuta per i
molti film che ha realizzato con il suo ex ex partner Tim Burton, Helena Bonham Carter è molto più del suo look
eccentrico, costituito da folli parrucche e da un trucco spesso
gotico. È stata nominata all’Oscar come migliore attrice per la sua
interpretazione nel film Le ali dell’amore del 1997 ed è
stata nominata nella categoria miglior attrice non protagonista per
il suo lavoro al fianco di
Colin Firth ne
Il discorso del re.
Il popolarissimo
film biografico su Re George VI è uscito 2010, lo stesso anno del
grande successo di Burton Alice in Wonderland. All’epoca dell’uscita del
film, in merito alla Regina Rossa l’attrice dichiarò: “Ho
adorato interpretarla, soprattutto per il suo aspetto.
Fondamentalmente mi piace sempre mimetizzarmi. È sempre liberatorio
interpretare qualcuno che ha praticamente smesso di crescere”.
La Carter ha interpretato un altro “personaggio orribile”, dando
vita alla perfida Bellatrix Lestrange nelle saga di Harry
Potter.
Charlize Theron – Monster
Charlize Theron è nota per interpretare
personaggi che sono spietati e sexy allo stesso tempo. Eppure, nel
corso della sua incredibile carriera, ci sono state delle
eccezioni… da Oscar! La serial killer Aileen Wuornos è un
personaggio sicuramente tosto, ma non sexy in senso tradizionale.
La donna uccise sette uomini nel corso di una follia omicida durata
cinque mesi ed iniziata alla fine del 1989: nel 2002, è stata
giustiziata in Florida.
Theron ha interpretato Wuornos nel
bellissimo Monster del 2003, diretto dalla futura
regista di Wonder
Woman,Patty Jenkins,
regalando una performance che l’Academy ha ritenuto degna della
prestigiosa statuetta alla migliore attrice. Per meglio prepararsi
al ruolo, Theron è ingrassata notevolmente, sottoponendosi ad ore
ed ore di trucco per rendere visibili gli anni di abusi sulla pelle
della “sua” Aileen.
Elizabeth Banks – Power Rangers
Indubbiamente tra i più iconici
cattivi della tv per bambini di tutti i tempi, la Rita Repulsa del
reboot di Power
Rangers del 2017 era molto diversa dalla stravagante e
comica incarnazione che abbiamo conosciuto negli anni ’90. La
versione del personaggio interpretata da Elizabeth Banks, infatti, è stata trasformata
seguendo una vera e propria moda ad Hollywood.
“Così tante persone hanno
lavorato al mio costume”, dichiarò l’attrice in un’intervista
dell’epoca. “È stato davvero intenso. Ad un certo punto mi sono
ritrovata ad indossare una protesi per tutto il corpo, dalla testa
ai piedi”. Un abito in cui entrarci sembrerebbe essere stato
un vero calvario per la bella attrice e regista, sicuramente più
“ingombrante” dei costumi sgargianti sfoggiati nella saga di
Hunger
Games.
Ralph Fiennes – Harry Potter
Ralph Fiennes aveva quasi rifiutato il ruolo
di Lord Voldemort nella saga di Harry
Potter, salvo poi lasciarsi convincere ad accettare la
parte da sua sorella. La performance del celebre attore britannico
è forse una delle trasformazioni più sottovalutate della storia di
Hollywood.
Tutto ciò che riguarda la sua
interpretazione di “Colui che non deve essere nominato” è
assolutamente perfetto, dagli insensibili omicidi dei Babbani
all’iconica risata. L’Academy non è mai riuscita a riconoscere il
lavoro di Fiennes nel franchise, come molti spettatori non sono mai
riusciti a riconoscere l’interprete dietro Voldemort, grazie al
lavoro straordinario del truccatore Mark Coulier, che è riuscito a
rendere il bellissimo attore decisamente terrificante!
Ray Park – Star Wars: La Minaccia Fantasma
La trilogia prequel di George Lucas ha
sempre diviso i fan della saga, ma ci ha anche regalato uno dei
cattivi più memorabili di Star
Wars: Darth Maul. Introdotto nel 1999 in Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma,
Maul si scontra con il Maestro Jedi Qui-Gon Jinn (Liam
Neeson) in uno dei duelli con le spade laser più belli
dell’intero franchise.
Ray Park (all’epoca
22enne) si allenava per 15 ore al giorno per meglio entrare nei
panni dell’apprendista Sith di Darth Sidious. “Il look di Darth
Maul, il Signore dei Sith, penso sia stato fantastico”, aveva
dichiarato in una vecchia intervista l’attore. I fan della saga
hanno reagito negativamente all’apparizione “shock” di Maul nel
discutibile Solo: A
Star Wars Story, criticandone in particolare l’iconico
look, che sembrava lievemente modificato rispetto al film del
1999.
Elena Anaya – Wonder Woman
Wonder
Woman del 2017 è stato riconosciuto come una tappa
fondamentale per le donne all’interno del genere supereroistico, e
non solo per la star protagonista (Gal
Gadot) e per la regista (Patty
Jenkins).Il film, acclamato dalla
critica, ha anche utilizzato un cattivo donna, con la splendida
attrice spagnola Elena Anaya che ha interpretato
il ruolo di Isabel Maru, meglio conosciuta come Dottor Poison, una
scienziata turca la cui conoscenza di veleni e tossine mortali
spinge i tedeschi a reclutarla durante la prima guerra
mondiale.
L’attrice aveva
spiegato che indossare il costume del personaggio l’aveva aiutata
ad entrare meglio nella sua mentalità, anche se recitare in esso
non era esattamente confortevole, soprattutto a causa della
maschera indossata per circa 12 ore al giorno e che la Anaya ha
avuto numerose difficoltà a dover rimuovere ogni volta.
Javier Bardem – Pirates of the
Caribbean: La vendetta di Salazar
Il vincitore dell’Oscar Javier Bardem ha ormai cinquant’anni, ma ciò
non ha reso l’attore spagnolo meno carismatica rispetto al passato.
Semmai, la star di Skyfall sembra diventare sempre più affascinante con
l’avanzare dell’età. Nel 2017 l’attore ha interpretato Armando
Salazar in Pirati dei Caraibi: La Vendetta di Salazar,
portando sullo schermo un personaggio dall’aspetto tutt’altro che
ammaliante.
Bardem ha trascorso la maggior parte
del tempo sul set al trucco, dal momento che doveva apparire come
un cacciatore di pirati resuscitato di recente dalla tomba. Un
processo che ha richiesto circa tre ore giornaliere per essere
completato. Nonostante sia il film della saga che abbia ottenuto i
consensi meno favorevoli, l’interpretazione dell’attore spagnolo è
stata amata ed elogiati indistintamente.
Lee Pace – Guardiani della Galassia/Captain Marvel
Lee Pace ha interpretato Ronan l’Accusatore
sia in
Guardiani della Galassia del 2014 sia in Captain
Marvel del 2019, personaggio che ha richiesto diverse
ore di trucco per poter vedere la luce. Nonostante le difficoltà
richieste dalle parte, l’attore non ha mai nascosto il suo
entusiasmo nell’essere entrato a far parte della grande famiglia
Marvel.
D’altronde, Pace è un attore esperto
di “trasformazioni”, dal momento che aveva già interpretato il Re
degli Elfi Thranduil, padre di Legolas, nella trilogia de
Lo
Hobbit di Peter Jackson.
Naomie Harris – Pirati dei Caraibi
L’attrice britannica Naomie Harris è probabilmente conosciuta per
aver interpretato Moneypenny nella saga di James
Bond al fianco di Daniel Craig, ma
prima di assumere il ruolo della sensuale segretaria di M, ha
interpretato Tia Dalma nel secondo e nel terzo capitolo della saga
di Pirati dei
Caraibi.
In un’intervista del 2007, la Harris
aveva così descritto la routine alla quale doveva sottoporsi prima
di iniziare a girare: “Non è stato poi così male: una parrucca,
rossetto e ombretto neri, alcuni segni tribali e un mix di oro e
polvere scura sul viso. I denti erano denti prostetici. Dovevo
anche riempirmi la bocca di una verdura colorante prima di ogni
ripresa… l’idea era che Tia Dalma trasudasse inchiostro e
male.”
Le celebrità son spesso divinizzate
dai fan che le acclamano quasi ossessivamente, ma non tutti forse
sanno che anche molte bellissime celebrità hanno sofferto di
anoressia come le comuni ragazze. Ecco 10 celebrità che nel passato
hanno combattuto contro questo terribile male.
Keira Knightley è
senza dubbio la “regina” delle attrici in costume, ma sono in
tante, come lei, che indipendentemente dall’epoca, dicono di sì a
un film che prevede l’utilizzo di costumi che riportano indietro
nel tempo.
Nel mondo del cinema va sempre di
moda l’ossessione per la nudità e per le celebrità ed a
seguire ecco 10 attrici molto famose che in passato hanno accettato
di apparire nude al cinema in scene che qualcuno potrebbe aver
dimenticato.
Amanda Seyfried
C’è stato un periodo in cui
Amanda Seyfried era quasi in ogni film che veniva girato. Da
Mean Girls a Mamma Mia! a Dear John a Ted 2. Mentre ha dato fugaci
scorci del suo corpo nei film Alpha Dog e Chloe, si è mostrata in
tutta la sua nuda bellezza solo quando ha interpretato Linda
Lovelace nel biopic intitolato
Lovelace.
Reese Witherspoon
Nonostante un caso di
omonimia ingombrante, Twilight è anche un film drammatico del 1998,
con Paul Newman, Gene Hackman, Susan Sarandon e James Garner e
infine con Reese Witherspoon che per l’occasione si spoglia!
Portia de Rossi
Portia de Rossi è arrivata
per la prima volta all’attenzione dell’America grazie alla sua
partecipazione a Ally McBeal. Ha fatto il suo debutto come attrice
nel film Sirens, dove interpreta una delle tante muse artistiche di
Sam Neill e dove compare senza veli.
Melanie Lynskey
Molte persone probabilmente
identificano
Melanie Lynskey con il personaggio di Rose, la vicina
psicotica di Due uomini e mezzo che era
ossessionata dal personaggio di Charlie Sheen, ma Lynskey ha avuto
una carriera di successo sia in televisione che al cinema. Il suo
primo ruolo l’ha vista fare un bagno con Kate Winslet in Creature
dal cielo del 1994.
Scarlett Johansson
Considerando quanti uomini
stavano aspettando di vedere più di Scarlett Johansson sul grande schermo, è
sorprendente come poche persone abbiano sentito parlare di Under
the Skin. Il film ha guadagnato poco più di 2 milioni di dollari al
debutto, nel 2013. Nel film la Johansson compare completamente
nuda.
Helen Hunt
Helen Hunt fa l’attrice da
quando aveva otto anni. Nonostante la lunga carriera e il grande
numero di film, arriva al nudo integrale solo nel 2012, in The
Session, film per il quale ha ricevuto una nomination agli Oscar di
quell’anno.
Meg Ryan
Molti ricorderanno Meg
Ryan come “It Girl” in 101 commedie romantiche alla fine degli anni
’80. Che si trattasse di Billy Crystal in Harry ti presento Sally o
Tom Hanks in Insonnia d’amore o di C’è Posta per te, Ryan è stata
l’attrice preferita di cui innamorarsi sullo schermo. In un film
del 2003, In The Cut, Ryan, a 42 anni, si spoglia completamente per
la prima volta e il ruolo rimane, non solo per il full frontal, uno
dei suoi più memorabili.
Kelly Preston
Nel 1985, quando i film di
Brat Pack, John Hughes e Teenage Hijinks erano tutti generi
popolari, Kelly Preston è entrata in azione, partecipando a tre
film consecutivi che non hanno richiesto i suoi vestiti. Erano 52
Pick-Up, Mischief e Secret Admirer.
Molly Ringwald
Era l’ultima ragazza della
porta accanto che mescolava carineria, ironico senso dell’umorismo,
intelligenza e quel po’ di carisma che ha fatto sì che ogni ragazzo
desiderasse uscire con lei e che le ragazze volessero essere lei.
Con film come Pretty in Pink e The Breakfast Club sul suo
curriculum, non avrebbe mai potuto facilmente lavorare una volta
diventata troppo grande per i ruoli da adolescente. Infatti la sua
carriera non ha avuto un grande successo dopo l’adolescenza. Ma,
nel 1995, è apparsa in topless per circa due secondi nel film
Malicious.
Gwyneth Paltrow
Già apparsa brevemente nuda
in Shakespeare in Love, Gwyneth Paltrow si è
spogliata altre due volte. Prima a Sylvia dal 2003, dove ha
interpretato la poetessa tormentata Sylvia Plath. In Thanks For
Sharing del 2013, Paltrow apre la camicia mentre è alla finestra,
rivelando il suo seno a Joaquin Phoenix, che guarda dal basso.