Ryan Murphy ha
pubblicato su Instagram il primo
video da American Horror Story 1984, in cui ci
vengono svelati i protagonisti della nona stagione dello show.
Richiamando caratteristiche delle
serie antologiche, la fiction venne concepita in modo che ogni
stagione avesse trama, ambientazione e personaggi diversi. Al suo
debutto, la serie raccolse un’accoglienza positiva dalla critica e
un ottimo riscontro di pubblico; la première risultò la più vista
di sempre sulla rete FX.
In Italia il primo episodio è stato
distribuito il 31 ottobre 2011 sul sito internet di Fox, canale
televisivo della piattaforma pay satellitare Sky, che trasmette la
serie dall’8 novembre 2011. In chiaro, la serie va in onda a
partire dal 3 febbraio 2013 su Deejay TV.
La serie vanta 15 Emmy Awards, 4
Critics’ Choice Television Awards e 2 Golden Globe, questi ultimi
vinti da Jessica Lange e Lady Gaga.
Il canale americano FX ha diffuso il teaser
poster di American Horror Story 10, l’attesa
decima stagione della serie horror American
Horror Story creata da Ryan Murphy.
American Horror Story 10
American Horror Story 10 è la decima
stagione della serie tv tv horror creata da Ryan
Murphy e Brad Falchuk per
il canale americano FX.
In American Horror Story 10 protagonisti
saranno Macaulay Culkin, Sarah Paulson, Evan Peters, Lily
Rabe, Leslie Grossman, Kathy Bates, Angelica Ross e Finn
Wittrock.
E’ stato il creatore Ryan
Murphy ha pubblicare un promo di American Horror
Story 10 che ha svelato il
titolo della
decima stagione che si intitolerà “Double Feature”. Di seguito
il promo:
American Horror Story 10 è la
decima stagione della serie tv tv horror creata
da Ryan Murphy e Brad
Falchuk per il canale americano FX. In American Horror Story 10 protagonisti
saranno Macaulay Culkin, Sarah Paulson, Evan Peters, Lily
Rabe, Leslie Grossman, Kathy Bates, Angelica Ross e Finn
Wittrock.
American Horror Story 10 è la decima
stagione della serie tv tv horror creata da Ryan
Murphy e Brad Falchuk per
il canale americano FX.
In American Horror Story 10 protagonisti
saranno Macaulay Culkin, Sarah Paulson, Evan Peters, Lily
Rabe, Leslie Grossman, Kathy Bates, Angelica Ross e Finn
Wittrock.
Il canale americano FX ha diffuso il teaser che
annuncia il casti di American Horror Story 10,
l’attesa
decima stagione della serie horror American
Horror Story creata da Ryan Murphy.
Trai protagonisti annunciati ci sono Macaulay Culkin,
Sarah Paulson, Evan Peters, Lily Rabe, Leslie Grossman, Kathy
Bates, Angelica Ross e Finn Wittrock.
American Horror Story 10
American Horror Story 10 è la decima
stagione della serie tv tv horror creata da Ryan
Murphy e Brad Falchuk per
il canale americano FX.
Il canale americano
FX dopo l’ultimo poster
arrivano le prime foto dal set di American Horror Story
10, l’attesa
decima stagione della serie horror American
Horror Story creata da Ryan Murphy.
New photos from the set of “American Horror
Story” Season 10 in Provincetown. Locals have been asked not to
take photos and videos of filming but teased that what they saw
indicates the season will be very “atmospheric.” #AHSpic.twitter.com/YkHeazxWC8
AHS 10 crew members confirmed to the press
that the door and blue shutters had to be added onto this house in
Provincetown to match the set in Los Angeles. #AHShttps://t.co/dniTXxQfFZ
Diffuso da A24, ecco il trailer di American
Honey, il film diretto da Andrea
Arnold (Fish Tank, Wuthering
Heights) che ha conquistato il Premio della giuria
all’ultimo Festival di Cannes.
In linea con i suoi lavori
precedenti, il film della Arnold esplora ancora
una volta le difficoltà della crescita. Protagonista, una giovane
ragazza che entra a far parte di un gruppo di venditori ambulanti
di riviste, si dà a feste e a comportamenti illegali, incontra il
primo amore. La regista, che per l’occasione si è misurata essa
stessa con la realtà dei venditori ambulanti unendosi ad un vero
gruppo di commercianti di riviste, costruirà un dramma alla
Quasi famosi.
Si tratta del primo lavoro
“americano” per la Arnold: i produttori
presenteranno il progetto del film a Cannes, il mese prossimo, in
modo da ottenere possibili compratori. Proprio lì la regista ha
ottenuto diversi riconoscimenti , il premio della Giuria nel 2006
per Red Road e nel 2009 per
Fish Tank.
Ecco il nuovo trailer di
American Honey, il film diretto da
Andrea Arnold (Fish Tank, Wuthering
Heights) che ha conquistato il Premio della giuria
all’ultimo Festival di Cannes. Trai protagonisti del film
anche Shia LaBeouf.
https://www.youtube.com/watch?v=d0I6rj0DwGY
In linea con i suoi lavori
precedenti, il film della Arnold esplora ancora
una volta le difficoltà della crescita. Protagonista, una giovane
ragazza che entra a far parte di un gruppo di venditori ambulanti
di riviste, si dà a feste e a comportamenti illegali, incontra il
primo amore. La regista, che per l’occasione si è misurata essa
stessa con la realtà dei venditori ambulanti unendosi ad un vero
gruppo di commercianti di riviste, costruirà un dramma alla
Quasi famosi.
Si tratta del primo lavoro
“americano” per la Arnold: i produttori
presenteranno il progetto del film a Cannes, il mese prossimo, in
modo da ottenere possibili compratori. Proprio lì la regista ha
ottenuto diversi riconoscimenti , il premio della Giuria nel 2006
per Red Road e nel 2009 per
Fish Tank.Fonte: CS
American History X
è uno di quei film che andrebbero visti almeno una volta nella
vita, capace di far raccontare una parte della storia americana
molto incisiva e di far riflettere lo spettatore in maniera
profonda.
Uscito nel 1998, questo
lungometraggio si basa su personaggi ed eventi storici realmente
accaduti, analizzando i principi assurdi che muovono gli animi
degli skinhead.
Ecco, allora, dieci cose da
sapere su American History X.
American History X film
1. Il protagonista si basa
su una persona vera. Il personaggio protagonista di
American History X, Derek Vinyard, si basa sulla vita
reale di uno skinhead. La persona in questione sarebbe
Frank Meeink, uno dei maggiori esponenti del
movimento skinhead.
2. Gli attori modificavano
la sceneggiatura. Costanti modifiche alla sceneggiatura da
parte di Edward Furlong e Edward Norton hanno portato il regista,
Tony Kaye, ad essere deluso del progetto e
desiderando di lasciarlo. Kaye ha affermato che il loro armeggiare
continuo con lo script ha cambiato radicalmente il copione dalla
visione originale. Inoltre, il regista è rimasto insoddisfatto
della performance di Norton, ritenendo il film ancora oggi
incompiuto.
3. Il finale originale era
diverso. Inizialmente, American History X era
stato concepito con un finale diverso da quello che è stato poi
realizzato. Il film, infatti, si sarebbe dovuto chiudere con Derek
in piedi di fronte a uno specchio intento a rasarsi la testa dopo
che Danny è stato colpito. Questo era per dare un senso al ciclo
infinito di violenza e legare insieme la trama: tuttavia, questo
finale è stato rimosso dopo le obiezioni di
Edward Norton.
American History X streaming
4. Il film è disponibile in
streaming digitale. Chi volesse vedere o rivedere questo
film lo può fare grazie alla sua presenza sulle diverse piattaforme
di streaming digitale legale come Rakuten Tv, Chili, Tim Vision,
Google Play e Netflix.
American History X frasi
5. Un film ricco di frasi
memorabili. Se c’è un film che ha dato vita a frasi
iconiche e rimaste nell’immaginario collettivo, quel film è proprio
American History X. Ecco qualche esempio.
La vita è troppo breve per
passarla sempre arrabbiati.
Vieni ad avvelenare la cena della
mia famiglia con tutte le tue bugie da giudeo, coccolanegri, hippy
balordo. (Derek)
Negro… Hai fatto infuriare il toro
sbagliato! (Derek)
Lincoln ha liberato gli schiavi
quando!?… 130 anni fa… E quanto tempo gli ci vuole per integrarsi…
(Derek)
Vuole farti sentire in colpa per
aver scritto su Adolf Hitler. Se un negro, se un ispanico parla di
Martin Luter King o di quel fottuto comunista di Chavez si becca i
complimenti… Non vedi quanta ipocrisia c’è in questo?
(Cameron)
American History X cast
6. Poteva esserci anche
Joaquin Phoenix. Prima di delineare il cast, i ruoli
principali erano stati offerti a diversi attori. Basti pensare che
a Joaquin Phoenix era stato offerto il ruolo di
Derek Vinyard: tuttavia, l’attore ha trovato sgradevole l’argomento
del film, decidendo di rifiutare l’offerta.
7. Era stato preso in
considerazione Marlon Brando. Inizialmente, si era pensato
di scritturare Marlon Brando per il ruolo di Cameron
Alexander, basato su Tom Metzger, leader della
Whiter Aryan Resistance. Alla fine, però, l’ingaggio non è andato
in porto.
8. Anche un altro attore
era stato considerato per il film. Durante la scelta degli
attori atti ad interpretare i vari personaggi del film, era stato
considerato anche Paul Mazursky per il ruolo di
Murray. Tuttavia, anche non sono chiari i motivi, questo rapporto
lavorativo non ha mai preso il volo e il ruolo è poi andato a
Elliott Gould.
American History X: Edward
Norton
9. Per avere il ruolo ha
rinunciato a un film. Per poter interpretare il suo
personaggio, Derek Vinyard, Edward Norton ha rinunciato ad apparire
in Salvate il soldato Ryan. I due film, infatti, sono
stati realizzati nello stesso anno e l’attore si è trovato a dover
compiere una scelta.
10. Si è trasformato per il
film. Edward Norton non è molto conosciuto per aver
compiuto trasformazioni fisiche in preparazione ai ruoli da lui
interpretati. Per dare una versione più realistica del suo
personaggio, però, l’attore si è rasato la testa poco prima delle
riprese e ha messo su circa 13 chili di muscoli.
American Gothic è il film del 1988 diretto da
John Hough con Rod Steiger, Yvonne De
Carlo, Sarah Torgov, Janet Wright, Michael J. Pollard, William
Hootkins.
American Gothic: la
trama
Traumatizzata dalla morte del
figlio, affogato dopo essere stato lasciato solo nella vasca da
bagno per una distrazione, una giovane coppia decide di concedersi
un periodo di vacanza, accompagnata da un gruppo di amici; le cose
si complicano quando, in seguito ad un’avaria all’aereo da loro
noleggiato, sono costretti ad atterrare in una zona paludosa e
apparentemente disabitata… eccetto che per un’inquietante famiglia:
padre e madre, caratterizzati da comportamenti ultratradizionalisti
(non si fuma a tavola, uomini e donne devono non possono dormire
insieme se non sposati, etc.) e i loro figli (tutti caratterizzati
da tare e ritardi mentali di vario genere) che si mostreranno
ospitali, per quanto inquietanti.
La prole della coppia oltre che
strana si rivelerà ben presto molto pericolosa e tendente ad
istinti sadici e omicidi dando il via ad un massacro che alla fine
lascerà in vita proprio la donna che aveva appena perso il figlio,
la quale, partita definitivamente per la tangente, deciderà di
entrare a far parte di quella famiglia di pazzi, ma la vicenda non
finirà qui…
American Gothic, il film
Strano film, American
Gothic (il nome è ispirato al celebre quadro di
Grant Wood, ripreso anche nella locandina): un film per
molti aspetti non memorabile, eppure talmente inquietante da non
poter essere così facilmente derubricato come un’imitazione dei
vari
Non aprite quella porta,
Le colline hanno gli occhi, etc.
La regia del britannico
John Hough (nel cui curriculum si può forse citare
solo uno dei tanti capitoli della saga dell’Ululato) è canonica e
non eccezionale, la storia si svolge per gran parte all’insegna dei
moduli consueti… e allora? Allora, si può cominciare col ricordare
le partecipazioni di due pesi massimi come Rod
Steiger e Yvonne De Carlo (e ci si chiede
come siano potuti finire qui), i quali contribuiscono efficacemente
alla causa, dipingendo questa coppia che inizialmente sembra solo
un po’ stramba, ma man mano si mostra sempre più sinistra, mentre
sul resto del cast si può sorvolare, limitandosi a citare
William Hootkins, caratterista visto tra gli altri
anche in Guerre
Stellari e
I Predatori dell’Arca perduta e Janet Wright,
nota soprattutto nella madrepatria canadese grazie alla sit-com di
lungo corso Corne Grass.
A colpire però, a mettere a disagio
quel tanto da non riuscire, una volta concluso il film, a farsi due
risate come avviene solitamente con certe opere di terza categoria,
è tutta una serie di particolari: il gruppo di protagonisti che già
in partenza è segnato dalla tragedia, la famiglia molto più che
disfunzionale, all’interno della quale si nasconde, ma nemmeno
troppo, l’ombra dell’incesto, la scena finale, disturbante anche
per i più avvezzi al genere. Un film, forse da rivalutare.
Sarà
Starz a portare sul piccolo schermo il Fantasy di
Neil Gaiman, American
Gods. Infatti, scaduta l’opzione della HBO, il
network ne ha approfittato per metter in cantiere e ufficializzare
l’adattamento.
Faranno parte del team creativo che
adatterà American Gods, anche lo sceneggiatore e
produttore Bryan Fuller (Hannibal) e
Michael Green (Heroes), insieme
ovviamente a Neil Gaiman che ha commentato l’annuncio:
Quando crei
qualcosa come American Gods, che attrae fan, gente ossessionata,
persone che si fanno tatuaggi con citazioni prese dal libro, e in
generale persone che, tatuate o no, ci tengono molto, è davvero
importante scegliere il tuo team con attenzione.
Ho piena fiducia nel team con cui svilupperò il
progetto e che sono sempre le stesse persone che sono
stati stati attratti da American Gods fin
dall’inizio.
American Gods è
un romanzo fantasy dello scrittore inglese Neil
Gaiman pubblicato per la prima volta nel 2001. Il romanzo
ha vinto nel 2001 il Bram Stoker e
nel 2002 il Nebula e il Hugo. Racconta di
Shadow, ingaggiato dal signor Wednesday come guardia del corpo. Ben
presto, Shadow scopre che dietro il signor Wednesday si cela in
realtà il dio nordico Odino che vuole riunire tutti gli
antichi dèi per una grande guerra contro le nuove divinità, che
vogliono prendere il loro posto nelle coscienze umane.
I
ragazzi di Anansi (Anansi Boys) è un romanzo dello
stesso autore, ambientato nello stesso universo di American Gods.
L’opera non è comunque un seguito in senso stretto di American
Gods.
Il Ceo di Starz network americano ha annunciato oggi
che American Gods, acclamato fantasy
di Neil Gaiman diventerà una serie televisiva e
aggiungendo che Neil Gaiman, Bryan Fuller
(Hannibal, Pushing Daisies, Heroes) e Michael
Green (The River, Heroes reborn) saranno prodottori
esecutivi e showrunner.
Neil Gaiman ha così commentato la
notizia: “Sono entusiasta, spaventato, felice, nervoso e una
palla piena di gloriose anticipazioni. La squadra che sta per
portare in vita “American Gods” per lo schermo è stato assemblato
come una serie di criminali famoso. Sono sollevato e fiducioso che
il mio bambino è in buone mani.”
Trama: Dopo tre anni di prigione
Shadow sta per tornare in libertà quando viene a sapere della morte
misteriosa della moglie e del suo migliore amico. Sull’aereo che lo
riporta a casa l’uomo riceve una proposta di lavoro da un tipo
piuttosto enigmatico, Mister Wednesday: Shadow accetta, ma gli
servirà ancora qualche tempo per scoprire chi sia in realtà il suo
capo, chi siano i suoi compagni d’affari e chi i suoi
concorrenti.
L’American Film
Institute ha stilato la sua classifica dei migliori film
del 2019. Trai titoli di maggiore spicco, oltre a quelli di autori
del calibro di Martin Scorsese (The
Irishman) e Quentin Tarantino
(C’era una
volta a Hollywood), spiccano titoli diversissimi,
di registi in ascesa, progetti interessanti e originali.
Su tutti segnaliamo la presenza,
nella lista, di Una Bugia buona – The Farewell, di
Lulu Wang, e Jojo Rabbit, la satira anti-nazista
di Taika Waititi. Inoltre, la lista prevede anche
la presenza di un cinecomic (sui generis), ovvero il Joker di Todd
Phillips, che dopo aver vinto il Leone d’Oro a Venezia 76,
“corre il rischio” di essere il primo film di questo genere ad
arrivare all’Oscar. Dopotutto già il personaggio era andato a
segno, con il premio a Heath Ledger per la sua
interpretazione dello stesso personaggio, e quest’anno, tra la
categoria miglior film e quella migliore attore protagonista
(Joaquin Phoenix), il Clown Principe del Crimine
potrebbe davvero scrivere la storia dell’Academy, come avevano già
cominciato a fare
Suicide Squad,
Logan e Black Panther negli ultimi anni.
Tra gli altri titoli insoliti,
l’AFI ha scelto anche il giallo deduttivo di Rian
Johnson, Cena con Delitto, in sala dal 5
dicembre in Italia, e Piccole Donne di
Greta Gerwig, sempre in altissima considerazione
dalle istituzioni cinematografiche americane. Da notare che
Netflix, anche quest’anno, si affaccia ad una
stagione dei premi davvero fortunata, e in questa classifica
compare ben due volte, con il film di Scorsese e con quello di
Noah Baumbach (Storia
di un Matrimonio).
Parasite di Bong Joon-Ho
ha invece conquistato una menzione speciale. Il film coreano è il
frontrunner per la corsa all’Oscar al miglior film non in lingua
inglese.
Ecco arrivare un’ altra top 10
prestigiosa per i migliori film dell’anno, nonché indicativa per la
nomination all’Oscar come miglior film, selezionata
dall’American Film Institute, che ha voluto
omaggiare le opere ” culturalmente e artisticamente rappresentative
dei risultati più significativi dell’anno nel campo dell’arte delle
immagini in movimento”.
La giuria della prestigiosa istituzione, composta da
critici,studiosi di cinema e alcuni autori come Nancy
Meyers e Roman Coppola, celebrerà i
premiati con un pranzo a inviti che si terrà il prossimo 10
gennaio.
Di seguito trovate l’elenco con trailer e link alla nostra
recensione:
Dopo aver entusiasmato la critica al
Toronto International Film Festival, il debutto satirico alla regia
di Cord Jefferson, American
Fiction sta infiammando le sale americane e si sta
posizionando saldamente trai titoli di punta della chiusura della
stagione.
American Fiction segue Monk
(Jeffrey
Wright) profondamente frustrato dalla mancanza di
attenzione verso i suoi romanzi mentre l’establishment continua a
gravitare verso libri e intrattenimento “neri” che si appoggiano
pesantemente su stereotipi offensivi come la droga, i padri
fannulloni, i rapper e la gente del quartiere. Il suo agente lo
implora di prendersi un po’ di tempo libero per stare con la sua
famiglia. Quando decide di sedersi di nuovo a scrivere, sceglie di
prendere in giro l’establishment con un vero e proprio libro “nero”
che capitalizza questi deplorevoli stereotipi. Le cose vanno male
quando diventa un bestseller e lui e il suo agente vengono elogiati
per aver scritto qualcosa di così “nero”.
Vincitore dell’Audience
Award all’ultimo Toronto Film Festival, American
Fiction, esordio alla regia cinematografica del regista
Cord Jefferson – per la TV ha diretto episodi di
Master of None, watchmen e Station Eleven – si presenta come una
delle possibili sorprese in corsa per la prossima stagione dei
premi.
American Fiction, la
trama
Al centro della vicenda
di questa commedia drammatica si trova lo scrittore in crisi
Thelonious “Monk” Ellison (Jeffrey
Wright), il quale si trova costretto a tornare nella
casa natia vicino Boston per riunirsi con la disfunzionale
famiglia. Stanco del modo in cui la società e l’industria
editoriale continua ad abbracciare gli stereotipi sui neri in
America, Monk scrive un manoscritto che in maniera satirica
abbraccia qualsiasi retorica e appunto stereotipo sulla questione.
Il problema arriva quando il libro trova l’attenzione di editori e
successivamente il grande successo di pubblico, “costringendolo”
dentro un personaggio che odia. Questa dicotomia non può che
rendere ancora più complessa la sua vita privata.
L’idea di partenza di
American Fiction possedeva tutte le carte in
regola per farne una satira sociale di enorme presa e soprattutto
graffiante descrizione del razzismo culturale ancora vigente negli
Stati Uniti. Il regista e sceneggiatore sceglie invece un approccio
maggiormente orientato alla rappresentazione psicologica del
protagonista, inserendolo dentro le dinamiche di un dramma
familiare che rende l’operazione decisamente più adatta ad andare
incontro ai gusti del grande pubblico. E se questa si dimostra una
scelta che quasi sicuramente pagherà di fronte all’opinione della
critica e al botteghino statunitense, allo stesso modo non ci si
può esimere dal chiedersi come sarebbe stato il film se Jefferson
avesse osato rischiare maggiormente.
Un approccio cauto a una storia
esplosiva
Ad American
Fiction non si possono infatti trovare difetti tangibili
che ne minano la riuscita, tutt’altro, ma neppure vedendolo si
prova l’emozione di un lungometraggio che vuole scuotere, mettere
veramente in discussione quello che racconta. Da un soggetto di
partenza potenzialmente esplosivo e pronto per essere adoperato
virando dentro la commedia dell’assurdo, ci saremmo aspettati un
film sinceramente più sfrontato. Il che comunque, come anticipato,
non va ad inficiare la riuscita di un prodotto capace di parlare al
cuore dello spettatore, che affronta il tema della famiglia
americana e del suo sgretolarsi di fronte a generazioni piene di
preconcetti e frustrazioni.
Come protagonista
Jeffrey Wright non avrebbe potuto fare un
lavoro migliore nel dipingere la comunissima “medietà” di Monk,
interpretazione perfetta anche perché calibrata grazie a una sorta
di contrappasso su quella dei suoi colleghi (fratelli sul grande
schermo) Sterling K. Brown e Tracee Ellis Ross.Un trio di attori
generoso, preciso sia quando deve andare sopra le righe che nel
rappresentare le pieghe malinconiche e soffuse dei rispettivi
personaggi. La vera sorpresa di American Fiction si rivela però la
meno conosciuta Erika Alexander, capace di imprimere profondità e
orgoglio alla sua coraline, donna comune che si trova a incrociare
la strada di Monk.
Il cinema nero americano ha
cambiato pelle nel corso di questi ultimi anni, forse decenni. Lo
spirito “arrabbiato” di un autore di frontiera quale è stato – e a
conti fatti ancora è – Spike Lee ha lasciato il posto a un modo di
fare e intendere cinema maggiormente cadenzato, che cerca
l’appoggio dell’opinione pubblica più di quanto non voglia
realmente scuoterla. American Fiction nel bene e
nel male si presenta come specchio fedele e preciso di questo modo
di fare cinema. All’interno di questo discorso il lavoro di
Cord Jefferson possiede un suo valore
indubitabile, allo stesso modo di un peso specifico calibrato con
evidente intelligenza. Dal punto di vista prettamente artistico
poco o nulla si può obiettare a un prodotto scritto, diretto e
interpretato con sensibilità. Speriamo soltanto non venga
sopravvalutato o peggio ancora innalzato al livello di film
“arrabbiato”, perché allora le sue effettive dimensioni andrebbero
certamente ridiscusse…
Continua il casting
di American Crime Story, l’attesa nuova
stagione della serie televisiva targata FX che presto
entrerà nella fase di riprese. Nella serie basate sul libro scritto
da Jeffrey Toobin, ci saranno anche gli
attori Steven Pasquale e Malcolm-Jamal
Warner.
Steven avrà il ruolo del
detective Mark Fuhrman, della polizia di Los Angeles, che
ha indagato sull’omicidio di Nicole Brown e Ron Goldman. Warner,
invece, sarà A.C. Cowlings, ex giocatore professionista
nel campionato americano e amico di O.J. Simpson, e coinvolto nel
processo perché alla guida della famosa Ford Bronco.
I due si uniscono ai già
confermati Cuba Gooding Jr., David
Schwimmer, Selma Blair, John
Travolta, Connie Britton,
Courtney Vance e Sarah
Paulson.
Disponibile in prima TV esclusiva
su TIMvision, la tv on demand di TIM, la serie ABC
Studios American Crime, creata da John
Ridley (sceneggiatore premio Oscar per il film 12 anni schiavo)
vincitrice di un recente Emmy grazie alla interpretazione di
Regina King, come miglior attrice non
protagonista.
Trasmessa dalla ABC negli Stati
Uniti dal 5 marzo del 2015 American Crime
arriva in esclusiva per l’Italia su TIMvision, dopo il grande
successo di critica e di audience ottenuto in America.
La serie, costituita da 11 episodi, segue una narrazione corale ed
affronta il tema del conflitto etnico-razziale che sottende la
società americana, in particolare i bassifondi della provincia
californiana in cui è ambientata la storia. Una storia che parla di
giustizia meccanica, divisioni di classe, di un razzismo cieco, del
dramma dell’immigrazione, della sindrome da stress post traumatico
dei militari e del facile accesso alle armi da fuoco con uno stile
brutale e realistico, ancor più enfatizzato da un cast di attori
che ha dato vita ad interpretazioni incredibili. Tra i protagonisti
di American Crime, il premio Oscar Timothy
Hutton, che ritrova lo smalto delle sue prove migliori, e
Felicity Huffman, nel ruolo di una madre razzista
e piena di pregiudizi, pronta a tutto pur di vendicare la morte del
figlio.
Guarda il nuovo promo ufficiale
di American Crime 2, l’atteso
secondo ciclo di episodi dello show
televisiva American Crime, trasmesso
dal network americano della ABC.
La serie segue le conseguenze di un
omicidio a Modesto, California. Il veterano di guerra Matt Skokie
viene ucciso nel corso di una irruzione in casa sua, in cui sua
moglie Gwen viene brutalmente aggredita. La serie utilizza il
crimine e il successivo viaggio attraverso il sistema legale per
esplorare questioni complesse, principalmente attraverso gli occhi
delle vittime e delle famiglie dei sospettati.
Il nuovo film di David O.
Russell, che doveva chiamarsi American
Bullshit, è in realtà ancora in attesa di un titolo
definitivo. Un’attesa che è invece finita per quanto
riguarda l’inizio delle riprese. Gli attori si sono finalmente
ritrovati al lavoro sul set ed ecco arrivare online le prime
immagini, diffuse da Flicks and Bits e Volture.
Come noto, al lavoro col regista ci
sono Christian Bale ed Amy
Adams.
Il titolo originale, American
Bullshit, è stato, pare, accantonato: in attesa di trovarne uno
meno ‘offensivo’ (si sa, gli americani…) arrivano notizie ben più
succulente: Jeremy Renner è entrato in trattative per il ruolo per
il quale iniziamente era dato probabile Christian Bale, in una
sorta di ‘staffetta di supereroi’ tra Batman e Hawkeye… Al centro della vicenda Jimmy Boyle, un
agente dell’FBI che
arresta un deputato del Congresso americano per poi coinvolgerlo in
un’indagine che condurrà all’arresto di vari politici per un giro
di tangenti.
Il regista David O’ Russell si è
già assicurato la partecipazione di Bradley Cooper nel ruolo del
politico corrotto. La storia prende le mosse da fatti realmente
accaduti a cavallo tra gli anni ’70 e ’80; la sceneggiatura è
stata scritta da Eric Warren Singer. L’inizio delle riprese è
previsto per il prossimo febbraio. Jeremy Renner, che ha visto la
sua carriera compiere un salto dopo la partecipazione ad Avengers e
a The Bourne Legacy, sarà anche sul set di
Hansel And Gretel: Witch Hunters, la cui uscita è prevista per il
prossimo marzo.
Disney+ ha diffuso il trailer
ufficiale della serie originale comedy d’azione
American Born Chinese che debutterà con
tutti gli otto episodi il 24 maggio sulla piattaforma streaming. La
serie televisiva targata Disney Branded Television è prodotta da
20th Television.
American Born Chinese:
la trama e il cast
Basata sull’omonima graphic novel
di Gene Luen Yang, American Born Chinese
racconta le sfide e le difficoltà di un normale adolescente
americano la cui vita cambia per sempre quando fa amicizia con il
figlio di un dio mitologico. Questa è la storia della battaglia di
un giovane uomo per la propria identità, raccontata attraverso la
famiglia, la commedia e il Kung-Fu ricco di azione.
Quest’avventura di formazione è
interpretata da un cast di star internazionali, tra cui i vincitori
del premio Oscar
Michelle Yeoh e
Ke Huy Quan (Everything Everywhere All at
Once), Ben Wang (Chang a Canestro), il candidato
all’International Emmy Award Yeo Yann Yann (Wet Season),
Chin Han (Mortal Kombat), Daniel Wu (Frammenti dal
passato – Reminiscence), l’ex campione di Taekwondo Jimmy
Liu e Sydney Taylor (Just Add Magic).
A presentare al pubblico una serie
di iconiche figure mitologiche cinesi sono le guest star Stephanie
Hsu, candidata all’Oscar, nel ruolo di Shiji Niangniang, la Signora
delle Pietre; Ronny Chieng in quello del monaco anticonvenzionale
Ji Gong; Jimmy O. Yang nel ruolo del Re Drago Ao Guang; James Hong
in quello dell’Imperatore di Giada; Leonard Wu nel ruolo di Niu
Mowang/Demone Toro; e Poppy Liu in quello della Principessa dal
Ventaglio di Ferro. La serie vede anche Lisa Lu nel ruolo
dell’agopunturista Ni Yang, prossima alla pensione, mentre Rosalie
Chiang interpreta la studentessa attivista Suzy Nakamura.
Lo sceneggiatore/produttore
vincitore di un Emmy Award Kelvin Yu (Bob’s Burgers,
Central Park) è produttore esecutivo e showrunner.
Destin Daniel Cretton (Shang-Chi e la leggenda
dei Dieci Anelli, Short Term 12) è il regista e
produttore esecutivo, insieme a Melvin Mar e Jake Kasdan (entrambi
di Dottoressa Doogie, Jumanji – Benvenuti nella
giungla e Jumanji: The Next Level), Erin O’Malley
(Dottoressa Doogie), Asher Goldstein (Short Term
12, Il diritto di opporsi) e Gene Luen Yang.
Disney+ ha
rilasciato un nuovissimo teaser trailer di
American Born Chinese per
l’imminente dramma fantasy di formazione incentrato su uno studente
delle superiori che viene improvvisamente catturato nel mezzo di
una battaglia tra divinità mitologiche cinesi. La serie sarà
disponibile per lo streaming dal 24 maggio.
Il teaser di
American Born Chinese ci
offre un’anteprima di alcune delle sequenze d’azione dello show con
il personaggio di Guanyin interpretato dalla fresca
vincitrice dell’Oscar Michelle Yeoh. Il video svela anche il
nostro primo sguardo a Freddy Wong di Ke Huy
Quan e Shiji Niangniang di Stephanie
Hsu, mentre si riuniscono con Yeoh dopo aver recitato
nell’acclamato film Everything
Everywhere All at Once.
Per le interpretazioni di
Yeoh e Quan nel film A24,
entrambi hanno recentemente vinto rispettivamente il loro primo
Academy Award per la migliore attrice e il miglior attore non
protagonista. Nel frattempo, Hsu ha ricevuto una nomination
all’Oscar come migliore attrice non protagonista per il suo
memorabile ruolo di Joy/Jobu Tupaki.
“Racconta la storia di
Jin Wang, un adolescente medio che si destreggia tra la vita
sociale del liceo e la sua vita familiare“, si legge nella
sinossi. “Quando incontra un nuovo studente straniero il
primo giorno dell’anno scolastico, ancora più mondi si scontrano
mentre Jin è involontariamente coinvolto in una battaglia di
divinità mitologiche cinesi.” Dai un’occhiata al teaser
trailer di American Born Chinese qui
sotto:
American Born Chinese
American Born
Chinese di Disney+ è diretto da
Destin Daniel Cretton da una sceneggiatura scritta dai fratelli
Kelvin Yu (Bob’s Burgers) e Charles Yu
(Westworld), con Kelvin Yu che è anche
showrunner. La seria viene descritta come una commedia d’azione che
salta di genere che è destinata a esplorare questioni di identità,
cultura e famiglia.
La serie è interpretata da
Michelle Yeoh (Shang-Chi) nei panni di
Guanyin, Ben Wang (MacGyver) nei panni di Jin
Wang, Yeo Yann Yann (Wet Season) nei panni di
Christine Wang, Chin Han (Mortal Kombat) nei
panni di Simon Wang, Daniel Wu (Reminiscence)
nei panni di Sun Wukong, Ke Huy Quan (The
Goonies) nei panni di Freddy Wong, l’ex campione di
Taekwondo Jim Liu nei panni di Wei-Chen e Sydney Taylor
(Just Add Magic) nei panni di
Amelia.
I produttori esecutivi di
American Born Chinese sono
Cretton, i fratelli Yu, Gene Luen Yang, Erin O’Malley, Melvin Mar,
Jake Kasdan e Asher Goldstein. La serie è una produzione della
20th Television.
American Beauty è
uno di quei film che rimarrà un cult per la grazia e la
raffinatezza degli argomenti trattati, oltre che per le incredibili
permormance attoriali. Un film come questo, uscito nel 1999, è
riuscito a conquistare pubblico e critica per le sue indubbie
qualità, designando Sam Mendes come uno dei
migliori registi in circolazione.
Ecco, allora, dieci cose da
sapere su American Beauty.
American Beauty film
1. Un titolo
floreale.American Beauty deve il suo titolo ad
una tipologia di rose che, pur essendo carina e attraente in
partenza, è spesso incline a marcire sotto le radici e i rami della
pianta. Così, lo slogan “Guarda più vicino”, dice allo spettatore
che quando guardano oltre “la perfetta vita suburbana” troveranno
qualcosa di rancido alla radice.
2. Il film è nato per
caso. Secondo il suo discorso agli Oscar, lo sceneggiatore
Alan Ball era seduto alla piazza del World Trade
Center quando ha visto un sacchetto di carta fluttuante nel vento e
ne è stato ispirato per scrivere il film, che in origine era stato
concepito come una piecè teatrale.
3. Tutto è a
contrasto. Per tutta la durata del film, è possibile
osservare che vi sono presenti dei contrasti di qualcosa di rosso
su uno sfondo bianco. Alcuni esempi sono i petali di rosa rossa in
una vasca da bagno bianca e un soffitto bianco, il sangue sulla
camicia bianca e il pavimento bianco, la porta rossa circondata da
cornice e pareti bianche.
American Beauty streaming
4. Il film è disponibile in
streaming digitale. Chi volesse vedere o rivedere
American Beauty, è possibile farlo grazie alla sua
presenza sulle diverse piattaforme di streaming digitale, come
Rakuten Tv, Chili, Google Play e Netflix.
American Beauty cast
5. Chris Cooper è stato
l’ultimo attore ad essere scelto. Quando l’attore ha letto
per la prima volta la sceneggiatura, ha trovato il suo personaggio
esasperante e ha pensato se davvero doveva passare così tanto tempo
nella testa del suo personaggio. Secondo la moglie, Cooper era spaventato dal copione.
6. Non ci sono stati cambi
di casting.Kevin Spacey e Annette Bening furono entrambe le prima scelte
di Sam Mendes per i ruoli di Lester e Carolyn. In
origine, però, il ruolo di Lester Burnham fu offerto a
Chevey Chase e Tom Hanks (che poi ha recitato nel fil
successivo di Mendes, Era mio padre).
7. Il ruolo di Angela è
stato offerto a molte attrici. Per trovare l’interprete
perfetta per questo personaggio, sono state contattate
Kirsten Dunst, Sarah Michelle Gellar, Brittany Murphy
e Katie Holmes, ma tutte hanno rifiutato. In
seguito, è stata contattata anche Tiffani
Thiessen, ma ha fallito l’audizione. Infine, il ruolo è
andato a Mena Suvari.
American Beauty frasi
8. Un film fatto di frasi
iconiche. Un film come American Beauty non poteva
non essere generatore di frasi memorabili e destinate a rimanere
nell’immaginario collettivo. Ecco qualche esempio:
Ricordate quei poster con la
scritta “Oggi è il primo giorno del resto della tua vita”? Beh,
questo è vero per tutti i giorni tranne uno: il giorno che muori!
(Lester Burnham)
È difficile rimanere arrabbiati
quando c’è tanta bellezza nel mondo. (Lester
Burnham)
A volte c’è così tanta bellezza
nel mondo che non riesco ad accettarla. (Ricky
Fitts)
Mai sottovalutare il potere della
negazione. (Ricky Fitts)
Tutto quello che deve capitare,
capita, presto o tardi. (Angela Hayes)
American Beauty trama
9. Il racconto degli mesi
di vita. Il film si sviluppa attorno agli eventi che hanno
caratterizzato l’ultimo anno di vita di Lester. Sposato con
Carolyn, e sulla strada per il licenziamento, egli si infatua di
Angela, un’amica di sua figlia Jane. Sarà proprio la sua presenza a
far scatenare in lui delle pulsioni che non lo rendevano vivo da
così tanto tempo, tanto da prendere le redini della propria
vita.
10. Un film dal sapore
amaro. Quando il protagonista si accorge di aver svoltato,
di essere sicuro di sé e delle proprie scelte, si rende conto la
sua infatuazione per Angela è cambiata, si è affievolita. Tutto,
però, cambierà ancora quando il suo nuovo vicino di casa, l’ex
ufficiale dei Marines, padre di Ricky (il figlio è innamorato di
Jane) verrà a conoscenza della propria omosessualità.
A partire dal tragico e
indimenticato attentato dell’11 settembre 2001 il cinema ha
affrontato la problematica del terrorismo in modo sempre più
diretto, contribuendo così ad una miglior comprensione di questo
fenomeno ma anche ad una sua metabolizzazione. Numerosi sono poi i
film che hanno trattato l’argomento con fini prettamente legati
all’intrattenimento e alla ridefinizione del genere action
thriller. Tra questi si annovera il recente AmericanAssassin, diretto nel 2017 dal regista
Michael Cuesta, già noto per La regola del gioco.
Questo suo nuovo lungometraggio parte dunque da un assunto molto
contemporaneo per costruire una storia ricca di colpi di scena.
Scritto tra gli altri dal premio
Oscar Edward Zwick, American Assassin è basato
sul romanzo L’assassino americano, scritto da
VinceFlynn, noto autore di
polizieschi. Questo fa parte della serie di dodici romanzi che
hanno come protagonista l’agente antiterrorismo Mitch Rapp. Pur non
essendo il primo della serie, tale romanzo è stato scritto come
prequel ed è dunque stato scelto dai produttori al fine di
raccontare Rapp sin dalla sua giovinezza. Vi è però stato un
significativo cambiamento che si è deciso di operare, ovvero quello
riguardante l’attentato che apre il racconto. Nel libro, Flynn
descrive l’attentato al volo Pan Am svoltosi nel 1998, di cui si
parlerà più avanti.
American Assassin parte
invece da un tipo di terrorismo molto più simile a quello dei
recenti attentati svoltisi in varie località europee. Adattando
questo particolare, il racconto assume valori nuovi e attuali, pur
se inseriti in un contesto di finzione cinematografica. Prima di
intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama, al
cast di attori e ai suoi sequel.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
American Assassin: la trama del film
Protagonista del film è lo studente
universitario Mitch Rapp, il quale durante una
vacanza ad Ibiza chiede alla sua
ragazza Katrina di sposarlo. Quando la
fidanzata perde però la vita durante un attacco terroristico Mitch,
sconvolto, decide che il suo unico scopo sarà quello vendicarsi.
Egli inizia dunque un duro allenamento in una sezione speciale
della CIA per portare a termine il suo sanguinoso progetto,
sottoponendosi per mesi a incredibili sforzi fisici e dure prove
psicologiche. Finalmente, il veterano della Guerra Fredda
Stan Hurley lo arruola per un’operazione segreta,
con l’obiettivo di indagare su una serie di attacchi previsti in
Medio Oriente. Il giovane Mitch, ossessionato dal desiderio di
vendetta, accetta il pericoloso incarico, intenzionato a sventare i
piani del nemico.
American Assassin: la storia vera dietro il film
Nel romanzo di Flynn, come
anticipato, si fa riferimento ad un famoso attentato, realmente
accaduto, che – nella finzione del racconto – porta alla morte
della protagonista, ma che nella realtà portò alla morte ben 270
persone. Si tratta dell’attentato avvenuto ad un aereo Pan Am in
volo il 21 dicembre del 1998 da Londra a New York che precipitò
Lockerbie, un villaggio in Scozia. Si pensò inizialmente ad un
incidente, ma indagini successive hanno stabilito che lo schianto
non era stato causato da un malfunzionamento del velivolo bensì da
una bomba plastica piazzata sul volo. Solo nel 2001 sono poi stati
arrestati i due attentatori responsabili, appartenenti ad una
cellula di intelligence libica. Per il film, tuttavia, si è deciso
di ispirarsi ad attentati più odierni.
American Assassin: il cast del film
Per interpretare il protagonista
Mitch Rapp, i produttori avevano inizialmente contattato l’attore
Chris
Hemsworth, il quale però declinò l’offerta per via dei
suoi impegni con la Marvel. Venne allora scelto
Dylan O’Brien,
attore noto per la serie Teen Wolf e la trilogia
di Maze Runner. O’Brien ha
ottenuto la parte di Rapp, battendo attori più vecchi e affermati.
Avendo circa 20 anni, la speranza dei produttori era infatti quella
che l’attore cresca man mano che il franchise cinematografico vada
avanti. Inoltre, poiché questo film è basato su un romanzo prequel,
offre l’opportunità anche all’attore di iniziare al principio della
carriera di Rapp. L’attore si è naturalmente dovuto preparare al
ruolo addestrandosi fisicamente anche ad interpretare le scene più
complesse.
Nel ruolo del suo mentore, Stan
Hurley, era originariamente stato considerato l’attore Bruce Willis.
Si decise però poi di offrire la parte a Michael Keaton,
in quegli anni tornato in auge. Inizialmente, però, Keaton era
preoccupato per l’interpretazione di questo personaggio, che viene
ritratto come un ex agente della CIA un po’ pazzo. A Keaton l’idea
in origine non piaceva, a causa delle sue ben note vedute liberali.
Tuttavia, dopo aver letto il romanzo di Flynn, egli ha sentito di
potersi connettere e immedesimare nel personaggio di Hurley. Nel
film sono poi presenti Sanaa Lathan nei panni del
videdirettore della CIA Irene Kennedy e Shiva
Negar in quelli dell’agente VAJA Annika Ogden. Completano
poi il cast Taylor Kitsch
come Ronnie “Ghost” e David Sucket nel ruolo
del direttore della CIA Thomas Stansfield.
American Assassin
2, ci sarà?
Come anticipato, American Assassin è
solo uno dei dodici romanzi che hanno come protagonista l’agente
Mitch Rapp. Intenzione dei produttori era dunque quella di dar vita
ad una nuova saga cinematografica sullo stile di titoli simili come
Die Hard e Mission: Impossible.
Parallelamente all’uscita in sala di American Assassin,
venne dunque confermato che in caso di buon successo economico
sarebbero entrati in produzione anche ulteriori film. A fronte di
un budget di circa 33 milioni di dollari, però, questo
lungometraggio è arrivato a guadagnarne appena 67 in tutto il
mondo. Un risultato al di sotto delle aspettative e che unito allo
scarso riscontro di critica sembra aver posto in stato di fermo i
piani per la saga.
il trailer e dove vedere il film in
streaming e in TV
In attesa di poter vedere un giorno
questi sequel, è possibile fruire di American
Assassin grazie alla sua presenza su alcune delle più
popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google
Play, Apple TV, Prime Video e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la
piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o
sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video.
Guarda il trailer italiano
di American Assassin, il nuovo thriller con
protagonisti Dylan O’Brien,
Michael Keaton, Sanaa Lathan,
Shiva Negar e Taylor
Kitsch.
American Assassin
è un’esclusiva per l’Italia LEONE FILM GROUP in collaborazione con
RAI CINEMA, debutterà al cinema il 23 Novembre 2017.
Lo studente universitario Mitch
Rapp (Dylan O’Brien) è un giovane e promettente atleta. Quando la
fidanzata perde la vita durante un attacco terroristico Mitch,
sconvolto, decide
che il suo unico scopo sarà vendicarsi. Assoldato prima
clandestinamente e poi ufficialmente, inizia un duro allenamento in
una sezione speciale della CIA per portare a termine il suo
sanguinoso progetto sottoponendosi per mesi a incredibili
sforzi fisici e dure prove psicologiche.
Fino al giorno in cui il veterano
della Guerra Fredda Stan Hurley (Michael Keaton) lo arruola per
un’operazione segreta, con l’obiettivo di indagare su una serie di
attacchi previsti in Medio Oriente. Il giovane Mitch, ossessionato
dal rancore e dal desiderio di vendetta, accetta il
pericoloso incarico e sulle tracce di un agente turco entra nella
più grande polveriera d’Europa.
Dopo le prima immagine con Dylan
O’Brien, ecco le foto ufficiali di American
Assassin con protagonisti Michael
Keaton e Taylor Kitsch.
American Assassin:
prime foto dal film
[nggallery id=2980]
Il film sarà diretto dall’acclamato
regista Michael Cuesta (Kill the
Messenger, Homeland, LIE) e sceneggiato da
Stephen Schiff (The Americans,
Ultimate Rush). Alla produzione troveremo invece
Lorenzo di Bonaventura (Transformers,
Red) e Nick Wechsler
(The Road, Magic Mike).
Nel film Michael Keaton interpreterà Stan
Hurley, un veterano della Guerra Fredda conoscosciuto solo da
alcuni membri della CIA. La storia inizia quando Hurley riceve il
compito di addestrare Mitch Rapp (Dylan O’Brien),
un agente devastato dalla perdita della sua fidanzata, morta
durante un attacco terroristico. I due, insieme ad un altro agente
turco, dovranno affrontare una missione per cercare di fermare
un’operazione che potrebbe causare l’inizio della Terza Guerra
Mondiale in Medio Oriente.
American
Assassin sarà l’ultimo film rilasciato dalla
CBS Films in collaborazione con la
Lionsgate.
Ecco il nuovo trailer
di American
Assassin, film con protagonisti Michael
Keaton e Dylan O’Brien, che arriverà in
sala negli Usa il prossimo 15 settembre, distribuito da
Lionsgate.
American Assassin:
prime foto dal film
[nggallery id=2980]
Il film sarà diretto dall’acclamato
regista Michael Cuesta (Kill the
Messenger, Homeland, LIE) e sceneggiato da
Stephen Schiff (The Americans,
Ultimate Rush). Alla produzione troveremo invece
Lorenzo di Bonaventura (Transformers,
Red) e Nick Wechsler
(The Road, Magic Mike).
Nel film Michael Keaton
interpreterà Stan Hurley, un veterano della Guerra Fredda
conoscosciuto solo da alcuni membri della CIA. La storia inizia
quando Hurley riceve il compito di addestrare Mitch Rapp
(Dylan O’Brien), un agente devastato dalla perdita
della sua fidanzata, morta durante un attacco terroristico. I due,
insieme ad un altro agente turco, dovranno affrontare una missione
per cercare di fermare un’operazione che potrebbe causare l’inizio
della Terza Guerra Mondiale in Medio Oriente.
American
Assassin sarà l’ultimo film rilasciato dalla
CBS Films in collaborazione con la
Lionsgate.
Ecco il primo trailer
di American
Assassin, film con protagonisti Michael
Keaton e Dylan O’Brien, che arriverà in
sala negli Usa il prossimo 15 settembre, distribuito da
Lionsgate
American Assassin:
prime foto dal film
[nggallery id=2980]
Il film sarà diretto dall’acclamato
regista Michael Cuesta (Kill the
Messenger, Homeland, LIE) e sceneggiato da
Stephen Schiff (The Americans,
Ultimate Rush). Alla produzione troveremo invece
Lorenzo di Bonaventura (Transformers,
Red) e Nick Wechsler
(The Road, Magic Mike).
Nel film Michael Keaton interpreterà Stan
Hurley, un veterano della Guerra Fredda conoscosciuto solo da
alcuni membri della CIA. La storia inizia quando Hurley riceve il
compito di addestrare Mitch Rapp (Dylan O’Brien),
un agente devastato dalla perdita della sua fidanzata, morta
durante un attacco terroristico. I due, insieme ad un altro agente
turco, dovranno affrontare una missione per cercare di fermare
un’operazione che potrebbe causare l’inizio della Terza Guerra
Mondiale in Medio Oriente.
American
Assassin sarà l’ultimo film rilasciato dalla
CBS Films in collaborazione con la
Lionsgate.