Scommessa vinta per FIP (Film
Investimenti Piemonte) e FCTP (Film Commission Torino Piemonte),
promotori e organizzatori – con Finpiemonte e Confindustria – di
NEW BUSINESS? SHOW BUSINESS! il primo workshop destinato a fare
incontrare progetti cinematografici con potenziali investitori
dell’industria piemontese.
La Universal Pictures Italia
comunica che il nuovo atteso film del regista J.J. Abrams
-Super 8- uscirà nelle sale italiane il prossimo 30 settembre
2011!! A quanto pare si è deciso di posticipare di molto la prima
data d’uscita, visto che il film era programmato per il 10
Giugno.
Sei mesi di sospensione dalla
Polizia per il pugile Clemente Russo, medaglia d’argento alle
Olimpiadi 2008 e interprete del film ‘Tatanka’, tratto dal libro
‘La bellezza e l’inferno’ di Roberto Saviano e diretto da Pino
Gagliardi.
CortiCircuito è una rassegna di cortometraggi, video-documentari
e corti d’animazione. Il nostro concorso si propone l’obiettivo di
dare visibilità ai giovani filmmakers, esordienti e non; di dare
spazio ad un settore, quello del corto, molte volte sottovalutato
ed oscurato dal grande cinema, ma pieno di energia e di
creatività.
Iniziano oggi, dalla Scuola del
Cioccolato Perugina, le riprese di Lezioni di Cioccolato 2, sequel
della commedia di successo scritta da Fabio Bonifacci.
Notizie degli
scavi, tratto dall’omonimo racconto di Franco
Lucentini, è l’ultima elegante e delicata opera di
Emidio Greco. Il regista sembra voler comunicare
come sia più facile “abitare il dolore” quando non si è soli. La
condivisione diventa elemento necessario per l’esistenza umana,
senza di essa nulla pare avere senso.
I due protagonisti di
Notizie degli scavi s’incontrano nel dolore e
insieme tentano di rimanere in equilibrio nella precarietà della
vita. Giuseppe Battiston è perfetto nel ruolo
del professore, dalla sua interpretazione emerge chiaramente il
disagio di un uomo chiuso nel suo mondo, pronto a inseguire il filo
di un pensiero spesso incongruo rispetto alle contingenze. Servile
e dignitoso, vile e orgoglioso si muove con un’aria costantemente
assorta e stupita.
Notizie degli scavi, il film
Il regista, attraverso un atto di
profonda generosità, ci permette di entrare nel “mondo privato” del
protagonista. Lo fa attraverso le numerose soggettive, che si
soffermano su vari particolari, come un piccolo bignè, un angolo
della cucina o una semplice zuppa, che stimolano l’immaginazione di
un uomo apparentemente chiuso alla coscienza. A risvegliarlo il
tenero incontro con la Marchesa (Ambra
Angiolini), una prostituta che ha tentato di
suicidarsi dopo una delusione d’amore e la visita agli scavi di
Villa Adriana a Tivoli. Il perdersi all’interno di antichi ruderi è
metafora del perdersi nei meandri della propria mente, per poi però
ritrovarsi con una nuova consapevolezza.
Uno stile minimalista quello del
regista Emidio Greco che ci accompagna nella
quotidianità dell’esistenza umana. Senza mai forzare la mano i
personaggi si svelano lentamente attraverso dei gesti semplici,
come il pettinarsi i capelli o rispondere al telefono. I dialoghi
sono semplici e pacati, il dolore e le sofferenze dei protagonisti
non vengono raccontate esplicitamente, ma si percepiscono dal tono
della voce, dagli sguardi, dalle lacrime e dai silenzi. Sono esseri
umani che conservano una forte dignità senza fuggire dal proprio
tormento, rimanendo nell’attrito non si arrendono comunicando allo
spettatore che ogni esistenza, anche la più misera, vale la pena di
essere vissuta.
Il terzetto podista è composto
dalle new entry, con Rio che ha la meglio
su Habemus Papam. Ma
Limitless vanta la migliore media per
sala, in un weekend dagli incassi (ancora) non particolarmente
soddisfacenti.
Il fine settimana appena trascorso,
dopo il precedente un po’ fiacco, è stato caratterizzato da nuove
uscite forti, almeno considerando le premesse. Ma gli incassi non
hanno confermato questa previsione, soprattutto se pensiamo che il
film che ha guadagnato la testa del box office nostrano, ovvero
Rio, ha ottenuto 1,6 milioni di euro in
oltre 600 sale, sfruttando inoltre il sovraprezzo del
biglietto.
Quindi Nanni Moretti non può
restare deluso del debutto della sua nuova pellicola:
Habemus Papam, in concorso al prossimo
Festival
di Cannes, ottiene il secondo posto con 1,2 milioni e 200 copie
in meno a disposizione. Vedremo se il film, piuttosto apprezzato
dalla critica, arriverà a sfiorare i 7 milioni complessivi come
Il caimano, ma di certo la rilevanza del Festival potrebbe
arrecare qualche beneficio in più.
Limitless
si accontenta di 943.000 euro e del terzo posto, ma in compenso
registra la migliore media per sala nel suo weekend d’esordio.
The Next Three
Days scende dunque in quarta posizione, raccogliendo
altri 608.000 euro e superando i 2 milioni totali.
L’altra novità rilevante del fine
settimana, Scream 4, debutta al quinto
posto con soli 534.000 euro, che fanno pensare a un rapido calo
della pellicola horror nelle prossime settimane.
Seguono poi tre commedie italiane:
tra queste, C’è chi dice no precipita in
sesta posizione con altri 405.000 euro per 1,2 milioni totali.
Il flop del weekend è Se sei così, ti dico
sì, che si classifica soltanto settimo con appena
261.000 euro in oltre 300 sale. Il film passerà dunque del tutto
inosservato, a testimonianza del fatto che Belen non attira poi
così tanti spettatori al cinema, a differenza di quanto fa in
tv. Nessuno mi può giudicare (185.000 euro)
si appresta a lasciare la top10 con i suoi 7,4 milioni totali.
Drive Angry
3D (138.000 euro) scende al nono posto con 708.000
euro complessivi, mentre Mia moglie per
finta (133.000 euro) chiude la top10 giungendo a
quota 1,2 milioni.
In The Housemaid
Eun-yi è una giovane che viene assunta per fare da cameriera e
bambinaia nella lussuosa casa di una coppia ricchissima. Quando il
padrone le richiederà anche altri servigi, lei accetta, rimanendo
però incinta, e così all’interno della casa si alterano gli
equilibri e le donne della famiglia faranno di tutto per difendere
la loro posizione dall’intrusa.
La cinematografia coreana è avvezza
a storie di vendetta, tuttavia, nel caso del film di Im Sang-soo
(remake di un omonimo classico coreano diretto nel 1960 da Kim
Ki-young) la vendetta è solo una conseguenza di una storia forse
più diluita, o almeno ‘allungata’, che conduce lo spettatore al suo
esito inevitabile e tragico. The Housemaid
seguendo gli stilemi cari al cinema orientale, procede per
inquadrature fisse o comunque con movimenti molto lenti, a volte
prediligendo lo sbilanciamento del piano dello sguardo a favore
dell’indagine dello spazio.
Proprio questa dimensione è
fondamentale e principalmente occupata dalla grande e lussuosa
villa dei ricchi protagonisti: marmo e vetro, a simulare una
gigante cappella funeraria, all’interno della quale tutto sembra
svolgersi nel più classico dei modi. The
Housemaid che mantiene quindi questa forma
impeccabile che sfocia nel manierismo, si affida soprattutto alla
recitazione di attori davvero bravi, su tutti l’anziana domestica
interpretata da Yoon Yeo-jeong, che con sguardi e gesti avvolge lo
spettatore e conosce ogni cosa che avviene sotto il tetto di quella
gabbia dorata. Oltre ai toni drammatici, sottaciuti sotto una
apparente perfezione dei corpi che si muovono nello spazio, il film
si rivela un thriller che parte dalle dinamiche di dominio tra
padrone e lavoratore e sfocia poi nella violenta ed efferata
‘conservazione della specie’ ad opera delle bellissime e malefiche
donne di casa, che si vedono minacciate dalla sprovveduta
protagonista interpretata da Jeon Do-youn.
Nella prima parte di The
Housemaid si cogli un vago tentativo, da parte del
regista, di provare a destabilizzare, inquietare lo spettatore che
tuttavia, di fronte all’ultima scena, che dovrebbe forse essere
quella maggiormente d’effetto, resta più che altro perplesso e
forse confuso dalla volontà di dire troppe cose, nel corso di un
film che, se fosse durato anche 20 minuti di meno, non avrebbe
tolto nulla alla storia. Soprattutto considerando che il tentativo
di realizzare un approfondito ritratto psicologico di questa
persona comune in una situazione straordinaria non ha nessun
effetto se non quello di annoiare.
Ha temporeggiato il giusto,
lasciando il tempo ad Hop di essere visto dal suo
stesso pubblico di riferimento e quindi è uscito. Stiamo parlando
di Rio, di produzione 20th century fox, che, nelle
sale da questa settimana, balza al primo posto dei film piú visti
negli Stati Uniti con un incasso di 40 milioni di dollari.
La storia del pappagallo innamorato
supera quindi la storia del coniglio pasquale, di produzione
Universal e Illumination entertainment, gli stessi che realizzarono
il buon Cattivissimo me, che troviamo in terza
posizione, con comunque un incasso totale di 82 milioni di dollari.
Tra i due contendenti si mette un film in carne, ossa e,
decisamente, sangue: Scream 4 di Wes Craven, in
cui il regista ritorna laddove la storia ebbe inizio, richiamando
il cast originale per l’occasione. Il film incassa 19 milioni di
dollari. In quarta posizione resiste Soul surfer,
la storia sul coraggio di una ragazza che torna alla sua passione
per le onde dopo aver perso un braccio a causa dell’attacco di uno
squalo; segue la spy story Hanna, che narra le
vicende di una mercenaria di 16 anni e dell’agente che è sulle sue
tracce.
Russell Brand è presente due volte
in questa classifica, in terza posizione solo con la sua voce,
prestata al coniglio E.B. protagonista di Hop, e
in sesta posizione anche con il resto della sua persona, che veste
peró i panni che furono di Dudley Moore in un celebra film anni 80:
Arthur incassa quasi 7 milioni di dollari per un
totale di 22.
La settima posizione è occupata da
un horror thriller uscito con un anno di ritardo rispetto al suo
completamento, ma che sembra avere la sua fetta di pubblico, visto
che è in classifica da quattro settimane;
Insidious, nella cui produzione figura Oren Peli,
regista di Paranormal activity, incassa altri 8
milioni di dollari questa settimana raggiungendo un totale di 36
milioni, coprendo perfettamente le spese di produzione, che, come
riporta imdb.com, ammontano a solo 1,5 milioni di dollari.
Ha raggiunto la quota spese di
produzione anche Source code di Duncan Jones, che
troviamo all’ottavo posto della classifica del box office USA,
raggiunge infatti con questa settimana i 37 milioni di incasso, a
fronte di un costo di produzione di 32 milioni. The
conspirator, nuovo film di Robert Redford regista,
esordisce al nono posto, con quasi 4 milioni di dollari di incasso.
La storia del presidente che abolí la schiavitú, Abraham Lincoln, è
apparentemente una tematica calda, visto che anche Spielberg ha
annunciato di essere in preproduzione di un film con lo stesso
soggetto. A chiudere la classifica ci pensa Your
highness, nuova produzione con James Franco in un ruolo
comico, anch’esso con un incasso di quasi 4 milioni di
dollari.
La prossima settimana si aspettano
le uscite di: Water for elephants con Robert
Pattinson nel ruolo di un veterinario che per dimenticare il
passato si unisce a un circo, Madea’s big happy
family, una commedia en travesti per Tyler Perry e
The greatest movie ever sold, nuova prova di
Morgan Spurlock, che ricordiamo per essersi offerto come cavia di
cibo da fast food e avercene mostrato gli effetti in
Supersize me, che ora realizza un documentario sul
product placement e le sponsorizzazioni che rendono possibili molte
produzioni cinematografiche, tra cui proprio questo
documentario.
C’era un’attesa “colossale” per
l’arrivo della divinità mitologica norrena Thor,
nonché uno dei
personaggi Marvel più amati dal pubblico dei fumetti. E in
genere troppo attesa finisce per creare un’aspettativa troppo alta
per un film, il che potrebbe pregiudicare in qualche maniere il
giudizio finale sull’opera. Alla regia un premio Oscar, nel cast
due premi Oscar, un esordiente e un appassionato delle tavole dei
palcoscenici inglesi. Kenneth Branagh è stato chiamato a cercare di
realizzare un miracolo: ci sarà riuscito?
La storia raccontata è quella del
potente Thor, un guerriero arrogante
proveniente da un altro mondo, non solo, ma proprio erede al trono
di quel mondo, Asgard, le cui azioni sprovvedute hanno appena
riacceso un antico conflitto. Per punizione viene mandato sulla
Terra e costretto a vivere tra gli umani. Qui,
Thor imparerà ciò che serve per essere un
vero eroe. Ma il più temibile tra i cattivi del suo mondo sta per
inviare le forze più oscure di Asgard per invadere la Terra. Ora
soltanto Thor con i suoi superpoteri e il
suo mitico martello potranno salvare il genere umano.
Thor, prima avventura del Dio
del Tuono targata Marvel
Vedendo il film, sin dalle prime
battute si percepisce con facilità che tutta la storia è trattata
con una tratto distintivo simile ad un certo cinema epico.
Tuttavia la cosa che più stupisce e al tempo stesso addolora, è che
la sensazione post visione è quella di una epicità inespressa. È
come se questo tratto tergiversasse per tutto la durata della
pellicola, rimandando troppo spesso il suo potenziale per poi
definitivamente nascondersi dietro a una più semplice narrazione
funzionale e servizievole.
E questo è certamente uno dei
difetti maggiori del film, che sin dal prologo promette senza poi
mantenere le premesse epiche di una storia fatta di divinità e
mortali che si uniscono per il bene comune. Il grande Kenneth Branagh, alla regia, in questo caso,
non riesce nell’arduo compito di dare grandezza ad una pellicola
che ancora una volta conferma l’inadeguatezza produttiva di uno
studio come la Marvel
che con testardaggine e orecchie da mercante continua a voler
produrre in prima persona film tratti dal suo enorme bagaglio
fumettistico.
I tonfi produttivi in
questo film sono parecchi. In primis la scelta di adottare un 3D
che non aggiunge il ben che minimo potenziale al film, ma al
contrario pregiudica una visione completa delle splendide
scenografie del mondo di Asgard e la miriade di colori che esso
sprigiona. In questo caso il 3D serve soltanto a rendere le
immagini meno epiche e più asettiche. Ennesima prova di un
espediente puramente economico lontano un miglio dall’idea
spettacolare che coltivano gente come
James Cameron e George
Lucas.
In seconda battuta, si percepisce
un limite immaginifico da parte dei produttori che forse non
portano il giusto supporto al film e al regista, dando anch’essi un
contributo creativo all’opera. La storia ci ha insegnato che non
basta un buon regista e un buon cast per fare un film epico e
indimenticabile. Personalità del calibro di George
Lucas, lo stesso Spielberg, da produttori hanno apportato un
enorme contributo sia dal punto di vista creativo che funzionale
alle opere di altri registi. Senza contare che i recenti
“insuccessi” di
Iron Man 2 (ben al di sotto delle aspettative del
primo capitolo) e dell’Hulk di Edward Norton hanno di certo rappresentato un
avvertimento.
Tuttavia il film non è solo pieno
di difetti ma è anche ricco di molto pregi. Se abbiamo già parlato
delle splendide scenografie. Una parola va spesa senza dubbio anche
per i costumi che sono molto particolari, sintomo di un attenta e
minuziosa costruzione sartoriale. Il reparto artistico dei Marvel Studios si conferma una realtà in
ascesa, in cui i budget cominciano a lievitare e che con un occhio
ai fumetti e l’altro allo schermo cerca di realizzare i migliori
prodotti possibili per questa avventura tutta nuova che sta
invadendo, come un vero e proprio sogno che si realizza per milioni
di lettori di fumetto, gli schermi di tutto il mondo.
Altra nota positiva è certamente il
cast della pellicola che riesce comunque ad aggiungere spessore al
film, impreziosita dalla presenza imponente di Sir Anthony Hopkins nei panni di Odino, padre di
Thor, e di Natalie Portman in quelli della bella e
affascinante scienziata. Non male anche l’esordiente Chris Hemsworth che, se dalle prime immagini
rilasciate del film ha dato l’impressione di essere un Ken (quello
di Barbie) senza foulard, spiazza tutti con una
interpretazione sufficientemente all’altezza del resto del cast,
quasi perfetto per il ruolo di Thor. Niente male
davvero per un giovane attore australiano alla sua prima prova
importante da protagonista.
Arricchisce senza dubbio il film
anche la presenza del bravo Stellan Skarsgård, famoso per il suo efficace
contributo in seconda linea. Per chiudere la carrellata dei
protagonisti, non si può non citare Tom Hiddleston, attore inglese molto amato dal
teatro di casa sua e che non a caso è stato scelto in un ruolo di
villain calato in un contesto profondamente shakespeariano, come la
colpa, il castigo e i legami familiari. È sua l’interpretazione
dell’infido Loki, dio degli Inganni, personaggio che ha riscosso un
successo travolgente trai fan e che vedremo sicuramente molto
spesso nel prossimo futuro del nascente Marvel Cinematic Universe.
Completano il cast Idris Elba nei panni del misterioso e potente
Heimdall, Ray Stevenson, Tadanobu Asano, Joshua
Dallas nei panni dei Tre Guerrieri di Asgard, Jaimie Alexander che invece interpreta Lady
Sif, Kat Dennings nel ruolo della buffa assistente
di Jane Foster, e infine Rene Russo, che
interpreta Frigga, la madre di Thor.
Forse una più approfondita
caratterizzazione dei personaggi avrebbe di certo aiutato anche
loro a rendere epica una storia come questa. Thor
è sicuramente un primo tentativo, un film che invece di permettere
ai filmmaker di mettere in scena una rock star come Tony Stark, ha
dovuto cercare un linguaggio che potesse da una parte mantenere le
caratteristiche epiche e regali dei personaggi dei fumetti e
dall’altra riscrivere tutto in maniera che potesse essere
raccontata una storia appetibile per il grande pubblico, con un
linguaggio sufficientemente comprensibile a tutti.
Nell’intervista del Journal du
Dimanchel Woody Allen ha rivelato alcun particolari del film che
girerà a roma. Il film si intitolerà The Wrong Picture. E non è
tutto…
E’ stata rilasciata una featurette
che sarà presente nell’edizione home video di Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 1.
Nella featurette è possibile vedere la scena d’apertura di
Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2, seconda
parte del film in uscita il 13 Luglio. Nella scena Harry
chiede a Mr. Ollivander informazioni sulla Bacchetta di
Sambuco, la stessa che
Voldemort ha preso dalla tomba di
Silente alla fine del primo film.
Tutto quello che sappiamo su
Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2
Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2 è diretto
da David Yates da una sceneggiatura di Steve Kloves. Il film è la seconda di due parti
cinematografiche basate sul romanzo del 2007 Harry
Potter ei Doni della Morte di JK
Rowling . È il sequel diHarry
Potter e i Doni della Morte – Parte 1 (2010)
e l’ottavo e ultimo capitolo della serie di film di
Harry Potter. La storia conclude la ricerca di Harry Potter
degli Horcrux per distruggere Lord Voldemort e fermarlo una
volta per tutte.
E’ spettacolare il TRAILER di
Cowboys & Aliens l’attesissimo film del regista di Iron Man Jon
Favreau con protagonisti Daniel Craig, Harrison Ford e la bella
Olivia Wilde.
Nicolas Cage è stato arrestato ieri a New Orleans. Il 47enne
attore americano è stato accusato di violenza domestica e
turbamento dell’ordine pubblico a causa di una furibonda lite con
la mogli Alice.
Variety conferma il ritorno di Nestor Carbonell nelle vesti del
Sindaco di Gotham City. L’attore si aggiunge al già nustritissimo
cast di questo terzo capitolo dell’uomo pipistrello targato Nolan.
Momenti di tremend attesa inizieranno a breve, visto che le riprese
inizieranno ra qualche settimana a Pittsburgh.
Ricordiamo che il cast comprende ad oggi Christian Bale, Michael
Caine, Morgan Freeman e Gary Oldman, Tom Hardy (Bane), Anne
Hathaway (Selina Kyle/Catwoman), Joseph Gordon-Levitt, Marion
Cotillard e Juno Temple. Il film uscirà il 20 luglio 2012.
Variety conferma il ritorno di Nestor Carbonell nelle vesti del
Sindaco di Gotham City. L’attore si aggiunge al già nustritissimo
cast di questo terzo capitolo dell’uomo pipistrello targato Nolan.
Momenti di tremend attesa inizieranno a breve, visto che le riprese
inizieranno ra qualche settimana a Pittsburgh.
Variety conferma il ritorno di
Nestor Carbonell nelle vesti del Sindaco di Gotham City. L’attore
si aggiunge al già nustritissimo cast di questo terzo capitolo
dell’uomo pipistrello targato Nolan. Momenti di tremend attesa
inizieranno a breve, visto che le riprese inizieranno ra qualche
settimana a Pittsburgh.
Ryan Gosling
secondo alcune voci sembra sia un primo in lizza per ricoprire il
ruolo da protagonista nell’adattamento cinematografico della serie
tv di The
Lone Ranger, per la regia di Gore
Verbinski e con spalla niente meno che Johnny
Depp.
Il ruolo principale, è quello del
Ranger Solitario, personaggio dell’omonima serie tv degli anni 50
di enorme successo. Prodotto dalla Walt Disney Pictures e da Jerry
Bruckheimer, Il Ranger Solitario è stato scritto da Ted Elliott e
Terry Rossio. Le riprese del film, che sarà diretto da Gore
Verbinski, inizieranno alla fine dell’anno, per un’uscita prevista
alla fine del 2012.
La Warner Bros ha pubblicato
tramite Facebook una nuova immagine ufficiale di
Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2: Draco
Malfoy, Gregory Goyle e Blaise Zabini nella stanza delle
necessità..
La foto ritrae Draco Malfoy
(Tom Felton), Gregory Goyle (Joshua Herdman) e Blaise Zabini (Louis
Cordice) appena entrati nella Stanza delle Necessità ad Hogwarts,
presumibilmente durante la grande battaglia finale.
La seconda parte di Harry Potter
e i doni della morte arriverà nelle nostre sale il 13 Luglio, due
gioni prima dell’uscita americana.
Tutto quello che sappiamo su
Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2
Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2 è diretto
da David Yates da una sceneggiatura di Steve Kloves. Il film è la seconda di due parti
cinematografiche basate sul romanzo del 2007 Harry
Potter ei Doni della Morte di JK
Rowling . È il sequel diHarry
Potter e i Doni della Morte – Parte 1 (2010)
e l’ottavo e ultimo capitolo della serie di film di
Harry Potter. La storia conclude la ricerca di Harry Potter
degli Horcrux per distruggere Lord Voldemort e fermarlo una
volta per tutte.
WES CRAVEN RIMETTE LA MASCHERA DI
GHOST-FACE. Dopo undici anni dall’ultimo capitolo della trilogia
torna Wes Craven con Scream
4 ed il suo psicopatico omicida con la maschera di
fantasma. Neve Campbell, Courtney Cox e
David Arquette già protagonisti del primo e
fortunatissimo film della serie, ormai datato 1996, si ritrovano
nella cittadina di Woodsboro dove ad essere vittime del misterioso
serial killer saranno adesso i giovani studenti del college e non
solo.
Dopo anni di assenza Sidney (Neve
Campbell) ritorna nella cittadina di Woodsboro, a suo
tempo teatro degli eccidi di Ghost-face, l’omicida che con la
maschera da fantasma aveva fatto strage tra amici e parenti della
ragazza.
Sidney, accompagnata dal cinico
agente Rebecca ( Alison Brie ), è in procinto di presentare il suo
nuovo libro di autodifesa personale che prende ovviamente spunto
dalle proprie passate vicissitudini. A Woodsboro Sidney ha
occasione di rincontrare Linus (David Arquette)
ora diventato sceriffo così come ritrova Gale Weathers
(Courtney Cox) ora moglie di Linus ed ex
giornalista d’inchiesta ai tempi dei primi omicidi.
Gale, autrice di vari best-sellers
ispirati proprio a quei tragici accadimenti vive con sempre maggior
insofferenza quella piccola realtà di provincia nonostante la
fortuna accumulata dai libri su Ghost-face poi diventati anche una
celebre serie cinematografica. Sidney constata come le vicende
orribili che la videro protagonista anni prima siano oggi solo
materiale per film di quarta serie e come attorno alla lugubre
figura di Ghost-face si sia creato una sorta di idolo
giovanile.
Ma nel momento stesso del suo
ritorno a Woodsboro ricomincia puntuale la serie di orribili
uccisioni ed a essere bersaglio del nuovo psicopatico di turno ci
sono ancora i giovani studenti del college tra cui la cugina di
Sidney, Jill (Emma Roberts).
Ricomincia per Sidney, Linus e Gale
il solito valzer di sangue, la caccia al serial killer che avvisa
le vittime attraverso macabre conversazioni telefoniche; sangue,
coltellacci da cucina, giovani vittime impotenti e la solita
maschera di fantasma che appare e scompare misteriosamente nel buio
della notte. Sidney sa che lei è e sarà sempre al centro di questo
gioco dell’orrore ma adesso ha imparato a convivere con il terrore
ed invece di scappare decide di affrontarlo.
Per rimettere in scena un nuovo
capitolo della serie, Wes Craven ha voluto che
nessuno mancasse all’appello tra coloro che erano stati artefici a
suo tempo del primo celebre e fortunatissimo episodio del 1996,
Scream – Chi urla muore.
Dai tre amatissimi protagonisti
Neve Campbell, Courtney Cox e David
Arquette sino allo sceneggiatore Kevin
Williamson che ha affiancato Craven in
tutti e quattro i film della serie, Scream 4
ripropone la squadra vincente dei primi tre episodi con l’aggiunta,
ovviamente, di nuovi e giovani interpreti.
Scream 4 apre con
una serie di sequenze che rappresentano una sorta di caricatura
dei sequel-horror cinematografici quasi a volersi prendere in
giro con un’ammirevole dose di autoironia. Ed è proprio la
leggerezza e l’ironia dei dialoghi a rappresentare uno dei tratti
distintivi del film che a conti fatti suscita sicuramente più
risate che paure e considerato che si presenta, teoricamente, come
un film horror, questo aspetto non contribuisce di certo alle
finalità del film.
Wes Craven
riprende la solita struttura che aveva caratterizzato i film
precedenti e che, sopratutto nel primo “Scream – l’urlo che
uccide”, aveva inaugurato un seguitissimo e copiatissimo filone
horror ritenuto al tempo piuttosto innovativo. Il regista palesa
l’intenzione di voler attualizzare la storia ambientata ora ai
giorni nostri e con protagonisti i giovani dell’ultima generazione
quindi ponendo come elemento chiave del film la tecnologia ed i
nuovi mezzi di comunicazione.
Internet, videofonini, e-pod e
telecamere miniaturizzate sono elementi cui lo stesso Ghost-face fa
largo uso per riprendere in presa diretta le sue terribili gesta,
l’omicidio trasmesso in rete senza filtri e come fosse un film.
Wes Craven
punta volutamente l’attenzione su questi aspetti e sul come la
nuova leva di ragazzi e ragazze siano sempre più schiavi ed oggetto
di questa incontrollabile ed invasiva tecnologia moderna che
prevarica gradualmente ed immancabilmente la privacy di ognuno.
Ma se possiamo anche apprezzare
questo aspetto analitico del film non possiamo trascendere dalla
sceneggiatura e dalla struttura narrativa del film stesso; e qui
non si capisce cosa di nuovo questo quarto capitolo dia o proponga
rispetto agli episodi precedenti.
Sopratutto in confronto con il
primogenito della serie, Scream 4 propone troppe
analogie e troppe comunanze da scansare il pericolo della
ripetitività e della prevedibilità. Se con “Scream- l’urlo
che uccide” del 1996 Wes Craven aveva
dato vita ad un nuovo filone del cinema horror, poi ampiamente
copiato anche in chiave parodistica, questo suo ultimo lavoro è
caduto nel temuto errore di esserne una copia poco originale.
Con il susseguirsi delle scene lo
spettatore è invaso da una sensazione sempre più nitida del “già
visto” e del “già fatto”. La paura e la tensione che dovrebbe
suscitare latitano anche perché il confine tra horror e parodia che
in questi anni ha anche contribuito alle fortune di
Scream e del suo ideatore, ormai è stato
inevitabilmente abbattuto ed il film che dovrebbe far tremare o
sussultare sulle poltroncine ormai suscita quasi più ilarità che
altro.
Entertainment Weekly ha
recentemente dedicato un articolo molto esaustivo
Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2, seconda
parte di Harry Potter e i doni della morte, con tanto di nuove e
inedite foto! Le foto ritraggono Harry nei sotterranei della banca
Gringotts, Neville con la spada di Grifondoro.
Ecco le foto:
Vi ricordiamo che Harry Potter e
i Doni della Morte: parte II uscirà ben due giorni prima in Italia:
13 luglio.
James Manos Jr e Michael C. Hall,
rispettivamente creatore e protagonista del serial Dexter, collaboreranno inseme ancora ma questa volta
per il grande schermo un film intitolato Love, Scotch and Death.
Nel cast conferme anche per Vera Farmiga…
Kenneth Branagh e
Chris Hermsworth hanno presentato oggi alla stampa
romana Thor, l’attesissimo cinefumetto che ha per
protagonista il Dio del tuono, nato dalla testa di Stan Lee e dalla
matita di Jack Kirby. I Marvel Studios lo hanno portato al cinema e a
dirigere il film hanno chiamato proprio Mr. Shakespeare.
Scream 4:
Ghostface ormai è storia passata, negli ultimi 10 anni non si è più
sentito parlare di lui…Nel frattempo Sidney Prescott ha pubblicato
un bestseller di grande successo su come superare i traumi
personali, tra le varie città in cui deve presentare il suo libro
c’è anche Woodsboro.
Qui Sid si ricongiunge con sua cugina Jill, sua zia Kate e i
vecchi amici: lo sceriffo Dewey e sua moglie Gale. Proprio ora che
Sid sembra aver superato il suo oscuro passato, che si sia
ricostruita una vita serena….gli omicidi di Ghostface ricominciano!
Sid e gli altri dovranno di nuovo confrontarsi con il terribile
assassino.
Wes Craven porta al cinema il quarto episodio della saga Scream,
ancora una volta la protagonista è Neve Campbell, affiancata da
Courteney Cox e David Arquette. Come nei film precedenti è presente
una certa dose di humor e molte citazioni di altri film e
autoreferenziali con la creazione di un film nel film.
Faster: dopo
essere stato incarcerato per rapina ed aver scontato la sua pena,
Driver decide di vendicare la morte del fratello. Infatti durante
la rapina suo fratello rimase ucciso da un altra banda. Driver, in
possesso di tutti i nomi dei colpevoli, inizia così ad eliminarli
uno alla volta. Alle sue calcagna viene però mandato Killer, un
assassino ingaggiato per eliminarlo, e Cop, un agente di
polizia tossicodipendente affiancato da una collega che vorrebbe
lavorare da sola al caso.
George Tillman Jr. riporta al
cinema il muscolosissimo Dawyne The Rock Johnson nei panni del duro
Driver in questo film d’azione tutto sparatorie, inseguimenti e
omicidi.
Limitless: Eddie
Morra è uno scrittore in crisi. Gli è stato commissionato il suo
primo romanzo ma purtroppo ha il blocco dello scrittore. Senza un
minimo di autostima e sempre più depresso Eddie viene anche mollato
dalla fidanzata. La sua vita cambia grazie ad un incontro casuale
con Vernon, il fratello spacciatore della sua ex moglie, il quale
gli offre un farmaco in via di licenza che aumenta le capacità
mentali, percettive e ricettive del cervello umano. Eddie la prova
immediatamente e riesce a finire il libro in soli quattro giorni.
Terminato l’effetto del farmaco, Eddie si reca a casa di Vernon per
farsi dare altre pillole….una volta lì trova Vernon morto. Qualcuno
oltre a lui cerca il farmaco…iniziano i guai per Eddie che ben
presto scopre anche gli effetti collaterali del favoloso
farmaco.
Neil Burger porta al cinema il
romanzo “The Dark Fields” di Alan Glynn. Attraverso questo action
thriller Burger analizza la società moderna con i suoi stimoli che
continuamente spingono l’individuo a cercare costantemente sempre
più potere e grandezza. Certo l’idea di una pillola che permetta di
usare tutte le capacità del nostro cervello è un’idea stuzzicante
che di sicuro incuriosisce molti spettatori….ma ci sono sempre
degli effetti collaterali da tenere in conto! Ottime le
interpretazione degli attori principali: Bradley Cooper e Robert De
Niro.
Rio: Blu è un
pappagallo ara macao che quando era un pulcino venne strappato dal
suo habitat naturale e per, un piccolo incidente, finì a Moose
Lake, una piccola cittadina nel Minnesota. Qui venne adottato da
Linda, una dolce ragazzina,che lo ha cresciuto con tanto amore. Ora
lei è una giovane donna che gestisce un libreria e Blu un bel
pappagallo incapace di volare ma molto molto intelligente ed
istruito. Un giorno Tullio, un ornitologo brasiliano, informa i due
che Blu è l’ultimo esemplare maschio di ara macao sulla Terra e che
è suo compito, per evitare l’estinzione della razza, accoppiarsi
con Gioiel, l’ultima esemplare femmina rimasta di ara macao.
Coscienti delle loro responsabilità, Linda e Blu decidono di
partire per Rio de Janeiro per conoscere Gioiel. Qui purtroppo Blu
e Gioiel vengono rapiti da un gruppo di contrabbandieri. Grazie
all’aiuto di Gioiel, che conosce i trucchi della sopravvivenza in
strada, di altri spiritosi amici e grazie alle sue conoscenze Blu
riuscirà a salvarsi. Grazie a tutte queste avventure Blu imparerà a
volare, ad avere più fiducia in se stesso e ad innamorarsi.
Blue Sky Studios e Twentieth Century Fox tornano al cinema dopo il
successo dei tre capitoli de “L’era Glaciale” con questo film
d’animazione in 3D diretto da Carlos Saldanha. Attraverso mille
avventure e personaggi buffi ma divertenti si racconta l’evoluzione
e la crescita del protagonista che arriva a scoprire se stesso, le
sue capacità e a trovare l’amore. Il colore del vento: Bruno Bigoni vuole raccontare
la storia di diverse persone e di diverse culture attraverso
il viaggio di una nave mercantile nel Mar Mediterraneo.
Partendo dal presupposto che il Mediterraneo dovrebbe essere un
mare che unisce e non che separa, Bigoni lo attraversa tutto
partendo da Barcellona, continuando verso Tangeri, Sousse,
Lampedusa, Bari, Dubrovnik fino ad arrivare a Genova. Vengono
raccontate le storie dell’albanese Violenta, della cantante Mouna
Amari e del musicista Mauro Pagani, di Ivana che ricorda gli anni
tristi del conflitto serbo-croato. Insomma il Mare Mediterraneo
come protagonista, come viene visto e vissuto da coloro che lo
hanno attraversato. In sala dal 14 Aprile 2011. Habemus Papam: dopo la morte del pontefice il
Conclave elegge il nuovo Papa, è il cardinale Melville che sceglie
il nome di Celestino VI. Il nuovo Papa è però pieno di dubbi ed
incertezze…talmente tante che il Vaticano decide di chiamare uno
psicanalista che possa aiutare il Papa ad affrontare e superare i
suoi problemi.
Nanni Moretti torna al cinema con questa particolare commedia dove
lui stesso è attore, interpreta infatti lo psicanalista dai modi
eccentrici incaricato di curare il Papa interpretato invece da
Michel Piccoli. Tra gli altri attori troviamo: Margherita Buy,
Renato Scarpa, Franco Graziosi e Jerzy Stuhr. Se è così, ti dico si: Piero Cicala è un cantante
che ha raggiunto il successo negli anni Ottanta grazie alla sua
canzone “Io, te e il mare” che gli ha fatto guadagnare molti soldi.
La sua fama è però durata poco così come i soldi che Piero non è
stato capace di gestire efficacemente. Tornato al suo paese
d’origine, Fassano di Puglia, Piero lavora come cameriere nel
ristorante della sua ex moglie, passa le giornate con i suoi vecchi
amici e ogni tanto parla con un polpo messo in una vasca. Tutto
cambia quando una trasmissione tv lo invita, come gloria del
passato, a Roma per un programma. Giunto nella capitale Piero
incontra Talita Cortès, una famosissima showgirl sempre circondata
dai fan, giunta in città per lanciare un nuovo prodotto. Lei,
convinta che Piero sia un famoso cantante, lo trascina nel suo
mondo fatto di paparazzi, fan impazziti e molto molto
frenetica.
Eugenio Cappuccio dirige questa frizzante commedia che vede come
protagonisti Emilio Solfrizzi e Belen Rodriguez entrambi quasi
irriconoscibili: lui ha i capelli lunghi, è vestito come una rock
star del passato e ha 20 chili di troppo; lei ha capelli cortissimi
e un atteggiamento da femme fatale.
Arriva finalmente a Roma il
fumettista e scrittore americano Jeff Kinney, che varca i
confini Usa per parlare del suo Diario di una
schiappa, riuscitissima serie di racconti/vignette, che ha
raccolto un notevole successo in tutto il mondo. In Italia è
pubblicata da Il Castoro ed è divenuta un film che arriverà nelle
sale del nostro paese in estate – il 27 luglio per la precisione,
seguìto a breve distanza da Diario di una schiappa 2, in
uscita il 5 agosto.
Oggi Worstpreviews ha
pubblicato un nuovo poster e sei diversi character poster per
Una Notte da Leoni II. Come si può notare, rispetto a
quelli della prima parte, non abbiamo una tigre, ma una scimmia, nè
Mike Tyson e la bella Heather Graham.
Ecco alcune scasione di fotografie
dei protagonisti di X-Men –
L’inizio. A pubblicarle è Total Film Magazine. Nelle
foto si possono vedere i protagonisti: James McAvoy, Michael
Fassbender, Rose Byrne, January Jones, Kevin Bacon, Nicholas Hoult,
Jennifer Lawrence, Caleb Landry Jones, Lucas Till, Edi Gathegi,
Jason Flemyng, Oliver Platt, Morgan Lily, Zoe Kravitz e Bilner
Bill. Oltre che Matthew Vaughn al lavoro.
Il film X-Men –
L’inizio, prequel della trilogia cinematografica
dedicata ai personaggi della Marvel, gli X-Men (X-Men,
X-Men 2, X-Men – Conflitto finale), narra le vicende di Charles
Xavier (Professor X), Erik Lehnsherr (Magneto) e del loro primo
tentativo di formare una scuola per i ragazzi mutanti.
Tratto dall’omonimo fumetto della
Marvel, il film racconta della
giovinezza di due amici che scoprono di avere poteri speciali,
Charles Xavier e Erik Lensherr; del loro lavorare assieme, con
altri mutanti, contro la più grande minaccia che il mondo abbia
affrontato; del loro allontanarsi causa un dissidio che li vedrà
diventare arcirivali con i nomi di Professor X e di Magneto. Il
film è ambientato negli anni ’60, all’alba dell’era spaziale,
l’epoca di JFK. Un periodo storico all’insegna della Guerra Fredda,
in cui l’intero pianeta era minacciato dalle crescenti tensioni fra
Stati Uniti e Russia. L’era in cui il mondo scoprì l’esistenza dei
mutanti.
Movieweb ha avuto la possibilità di
parlare con Mark Ruffalo, che ha rivelato che
l’Hulk che interpreterà in The Avengers sarà molto simile
a lui! “Nessuno mi ha ancora chiesto di radermi il petto,
grazie a Dio”, ha detto Mark. “Vogliono che questo Hulk
sia il più possibile vicino al mio aspetto”.