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Alice va al Festival

Quando andavo alle medie i miei professori organizzavano le trasferte al Festival di Giffoni. Io non vedevo l’ora che toccasse alla mia classe, e finalmente un giorno siamo partiti per la provincia di Salerno. Che bella giornata che fu! Non ricordo il film che vedemmo, ma ricordo ‘l’atmosfera di Festival’ che ho ritrovato solo tanto tempo dopo al Festival di Roma.

Ho pensato alla mia piccola esperienza al GFF soprattutto nel contesto di Alice nella Città, la sezione del festival romano dedicata ai giovani e giovanissimi, diretta da Gianluca Giannelli. È incredibile quante emozioni una sezione ‘minore’ riesca a dare allo spettatore furbo, perché l’animale da Festival sa bene che a Roma, per divertirsi ed emozionarsi deve passare per Alice. E quest’anno, come in quelli passati, la sezione non ha deluso le aspettative offrendo grandi interpretazione per piccoli attori affrontando come al solito temi importanti come l’amore, la famiglia, il razzismo e il dolore, sempre mantenendo il morale dei giovani spettatori alto.

A cominciare da Leila, musical anticonformista sullo scontro sociale e razziale in una Parigi colorata e musicale passando per l’Irlanda di The Runaway, la storia vera della costruzione di una pista di decollo in una silente cittadina gaelica. Presenti anche i grandi interpreti del cinema mondiale come John Hurt, che in Lou interpreta un anziano malato di Alzheimer, che trova nella nipote sconosciuta, la 12enne Lou, il suo equilibrio e la sua parziale serenità. Ricordiamo che lo scorso anno vinse il Premio Marc’Aurelio d’Argento Alice nella città (sopra i 12 anni) Last Ride, con protagonista un eccezionale Hugo Weaving, a dimostrazione che ‘sezione collaterale’ non significa per forza ‘cinema minore’.

Anzi come già anticipato, Alice, un po’ come Extra, offre quei film che purtroppo vanno persi nel vortice del mercato cinematografico, e che gran parte del pubblico non potrei mai vedere. Quest’anno un altro grande evento ha popolato la sezione in questione, la presentazione di Winx club 3D, un prodotto animato realizzato con le più moderne tecniche di stereoscopia, totalmente italiano, con personale, fondi e attrezzature made in Italy e sotto la guida di Iginio Sraffi, ideatore della serie Tv animata.

Ma ancora, abbiamo visto i viaggi nel tempo di Quartier Lointain di Sam Garbarski (Belgio/Francia), e il potente I Want to Be a Soldier che ha vinto nella sezione sotto i 12 anni, prodotto dalla nostra Valeria Marini e magistralmente girato da Christian Molina. Il film si presenta come un metaforico affresco del risultato della violenza mediatica e del suo effetto sui più piccoli; tra palesi omaggi kubrickiani e una regia fortemente espressionista il film ha conquistato il mio cuore, oltre che la giuria di giovanissimi che a ragione l’ha premiato.

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Altro vincitore, per la categoria sopra ai 12 anni, Adem bel ritratto dell’amore oltre i limiti fisici di due ragazzi malati di fibrosi cistica.

Ho visto le proiezioni con i piccoli giurati e i ragazzi delle scuole che mi hanno ricordato la mia prima esperienza alle prese con un festival, li ho un po’ invidiati, hanno una grande responsabilità come pubblico del buon cinema, e grazie ad Alice nella Città hanno anche la possibilità di formare un gusto per il buoi della sala che a molti altri non è data.

Un Festival EXTRA-ordinario

Un Festival EXTRA-ordinario

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Cos’ha il Festival Internazionale del Film di Roma di tanto speciale? Per me non si tratta solo del Festival nella città del Cinema, non è solo una kermesse ambientata in un bellissimo complesso, quello dell’Auditorium di Renzo Piano, né tantomeno si riduce ad una sfilata di vip più o meno noti sul tappeto rosso (quest’anno bellissimo)della cavea.

Porco Rosso: recensione del film di Hayao Miyazaki

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Porco Rosso: recensione del film di Hayao Miyazaki

Dopo il suo ultimo film al cinema Ponyo sulla scogliera, come sempre delicato e commovente, il maestro del cinema d’animazione giapponese Hayao Miyazaki torna al cinema con Porco Rosso (Kurenai no Buta) film datato 1992 che, finalmente doppiato in italiano, esce nelle sale del nostro Paese il 12 novembre.

Porco Rosso racconta la storia, ambientata negli anni ’30, di Porco Rosso, un aviatore, trasformato per magia in maiale, che combatte i pirati dell’aria sul mar Adriatico. Come ogni opera di Miyazaki che si rispetti anche Porco Rosso è attraversato da quella vena narrativa malinconica e dolce che ci ha fatto amare tutti i suoi capolavori. Anche in questo caso è presente l’elemento magico della trasformazione, che coincide per certi versi con il viaggio iniziatico della piccola protagonista Fio, geniale ingegnere di alianti.

Porco Rosso

Costellato di numerosi personaggi, alcuni romantici, altri caricaturali, il film si lascia guardare, permettendo allo spettatore di immergersi in un ambiente magico, che per lo spettatore italiano sarà difficile identificare con il ‘nostro’ mar Adriatico, ma che considerando il punto di vista giapponese si colloca perfettamente nell’ottica di un luogo esotico nel quale si svolgono storie avventurose e remote. Punto di equilibrio del film è sicuramente un finale aperto che aggiunge fascino ad un’opera senza dubbio di valore, nata per gioco e sfociata in un bellissimo cartone animato per grandi e piccoli, come sempre succede quando ci troviamo davanti a Miyazaki.

Porco Rosso doppiato in italiano è stato presentato in anteprima italiana durante il Festival Internazionale del Film di Roma, all’interno di una retrospettiva dedicata al famoso studio Ghibli, casa di produzione che da anni permette a questi capolavori dell’animazione di vedere la luce, o meglio, il buio della sala.

The Social Network: recensione del film di David Fincher

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The Social Network: recensione del film di David Fincher

The Social Network è l’acclamato film del 2010 diretto da David Fincher, incentrato sui fondatori di Facebook e sul fenomeno popolare che ha creato. Tutto il mondo ormai lo usa senza neanche ricordare che non molto tempo fa non esisteva nemmeno. Si tratta di Facebook, il social network che ha invaso ogni angolo del pianeta, lo strumento telematico più democratico che sia mai esistito e grazie al quale tutti, intelligenti o stupidi, ricchi o poveri, possono esser protagonisti della propria vita, diventando superstar per la breve durata di un click del mouse sul proprio ‘profilo’. Ma com’è nato Facebook?

The Social Network, la storia del “genio”

Tutti, o quasi conosciamo il nome dell’inventore, Mark Zuckerberg, diventato in brevissimo tempo il miliardario più giovane del Mondo, ma quali sono state le dinamiche alla base della creazione di una rete di contatti così popolare? David Fincher con The Social Network ci racconta questa storia, l’ascesa di Zuckerberg e i conseguenti problemi che hanno portato al consolidamento del suo posto sulla vetta del mondo.

Personaggio chiuso e con un’intelligenza fuori dal comune, Zuckerberg è interpretato sullo schermo da Jesse Eisenberg, giovane e capace attore che ne mette in mostra i tic e le fobie, dipingendo una figura di giovane irrisolto, quasi sociopatico. Il film, già record di incassi negli States, arriva sui nostri schermi portandosi dietro un ingombrante peso di aspettative altissime, che purtroppo non vengono soddisfatte appieno, Fincher ci racconta con fedeltà una storia forse troppo recente per possedere quel fascino di ricostruzione storica che il film pure rappresenta in maniera efficace.

The Social Network si distingue quindi per la sua sceneggiatura brillante e per l’inevitabile simpatia che questo personaggio riscontra nel pubblico, ma come già gli era successo con Il Curioso Caso di Benjamin Button, il regista pecca di un’eccessiva lunghezza del film che ne diluisce la potenza narrativa appesantendo inevitabilmente una storia che poteva essere ugualmente efficace con 30 o 40 minuti di meno.

The Social Network filmTuttavia resta ad Eisenberg il merito di un’interpretazione convincente che permetterà al giovane attore di ottenere ruoli promettenti per il suo prossimo futuro. Non si parla qui di interpretazione da Oscar, come pure è stato detto, ma sicuramente si sentirà parlare presto di questo giovanotto dalla faccia pulita e dall’espressione innocente. Il finale del film, forse troppo documentaristico, lascia l’amaro in bocca allo spettatore più esigente, forse per troppa voglia di spettacolarizzazione, o forse semplicemente perché la realtà che Fincher ci mostra è molto meno romantica e cinematografica di qualsiasi altra storia di finzione.

Nel cast di The Social Network , oltre ad Eisenberg, anche Justin Timberlake nel ruolo di Sean Parker, inventore di Napster e Andrew Garfield, che interpreta Eduardo Saverin, cofondatore di Facebook.

Aaron Eckhart in fuga nel suo nuovo film

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Aaron-Eckhart

Dopo la gradita presenza a Roma per presentare in concorso il suo Rabbit Hole, Aaron Eckhart interpreterà The Expatriate, un film in stile Jason Bourne che  lo vedrà in fuga per l’Europa nella veste di un agente della CIA.

Posticipate le riprese per Tim Burton

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Partiranno ad aprile 2011 le riprese di Dark Shadows, il nuovo film della collaudatissima coppia formata da Tim Burton dietro e Johnny Depp davanti alla macchina da presa. L’inizio delle riprese era inizialmente previsto per gennaio 2011.

I numeri della quinta edizione

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I numeri della quinta edizione

Harry Potter e i doni della morte parte 1: altre clip e backstage

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A due settimane dall’uscita  e dopo le tre clip uscite negli ultimi giorni, ecco anche la quarta scena da Harry Potter e i Doni della Morte – parte 1, più una serie di altri video, tutti più o meno ricchi di spoiler.

 

Una clip: Harry, Ron e Hermione nella tavola calda a Londra:

Dieci minuti dietro le quinte…

Harry Potter e i doni della morte parte 1: terza clip

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La terza clip da Harry Potter e i Doni della Morte – parte 1 è disponibile in esclusiva per gli abbonati al LA Times; eccone però una versione bootleg, che potete vedere direttamente qui sotto: “si tratta della scena in cui Harry & Co. vengono catturati e portati a Villa Malfoy, dove li attende Bellatrix Lestrange (Helena Bonham Carter).”

 

Festival del film di Roma: i premi ufficiali della quinta edizione

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Sono stati appena annunciati i vincitori del Festival del Cinema di Roma 2010.  “Voglio ringraziare il pubblico di questa quinta edizione del Festival di Roma che e’ stato il vero protagonista della manifestazione con il suo entusiasmo”. Con queste parole il direttore artistico del Festival di Roma Piera Detassis ha aperto la cerimonia di premiazione della manifestazione capitolina.

Festival del film di Roma: i premi ufficiali della quinta edizione

Sono stati appena annunciati i vincitori del Festival del Cinema di Roma 2010.  “Voglio ringraziare il pubblico di questa quinta edizione del Festival di Roma che e’ stato il vero protagonista della manifestazione con il suo entusiasmo”. Con queste parole il direttore artistico del Festival di Roma Piera Detassis ha aperto la cerimonia di premiazione della manifestazione capitolina.

Uscite al cinema del 5 Novembre 2010

Due cuori e una provetta: Kassie, 40enne single che vuole a tutti i costi un bambino, e Wally, nevrotico e pessimista, sono due ottimi amici che vivono a New York. Un giorno Kassie decide di avere un figlio da sola, così annuncia a Wally la sua decisione di ricorrere all’inseminazione artificiale con il seme di Ronald che, al contrario di Wally, è un tipo atletico, ottimista e sempre sorridente.

Wally però, inaspettatamente, si ingelosisce e durante la festa per il lieto evento, scambia il suo seme con quello di Ronald. Wally era ubriaco e il giorno dopo non si ricorda cosa ha fatto. Kassie così parte per il Minnesota per crescere suo figlio e quando torna dopo sette anni a New York, Wally conosce il piccolo Sebastian e si accorge delle somiglianze. Il bambino è nevrotico e ipocondriaco proprio come lui…i ricordi pian piano cominciano a tornare…

Tratto dal romanzo “Baster” di Jeffrey Eugenides, “Due cuori e una provetta”, diretto da Josh Gordon e Will Speck, è una divertente commedia che vede come protagonista la strana coppia Jennifer Aniston e Jason Bateman, già visto nel film Hancock, bravissimo nel ruolo del simpatico nevrotico.

L’immortale: Charly Mattei si è lasciato dietro le spalle la sua vita da criminale e ora vuole solo vivere serenamente con la sua famiglia. Nonostante questo la sua figura è ancora ingombrante e la nuova malavita marsigliese vuole farlo fuori. Charly subisce un attentato in un parcheggio, dove gli sparano 22 proiettili che tuttavia non lo uccidono. L’unica cosa che Mattei può fare è vendicarsi, ma la situazione si complica quando il nuovo boss della malavita, Tony Zacchia, rapisce sua figlia. Charly non può fare altro che accordarsi con la polizia per poter liberare la figlia e pareggiare i conti.

Richard Berry firma questo poliziesco tratto dall’omonimo romanzo di Franz-Olivier Gisbert ispirato a fatti realmente accaduti. Il protagonista è il grandioso Jean Reno affiancato da Marina Fois e Kad Mérad e ovviamente dallo stesso regista. Sparatorie, molti morti e droga il tutto ambientato nella bella Marsiglia.

A cena con un cretino: Tim Conrad è un brillante uomo d’affari che vuole far colpo sul suo capo. Dopo aver chiuso con successo un affare, Tim viene invitato alla cena annuale dei vincitori alla quale ognuno deve portare una persona eccentrica così da poter vincere il trofeo per l’ospite più originale. Tim non sa proprio chi invitare ma fortunatamente l’incontro con Barry gli risolverà il problema. Barry infatti è un tipo molto stravagante, ha l’hobby di creare opere d’arte interamente composte da topolini imbalsamati…iniziano così mille avventure per il giovane Tim.

Diretto da Jay Roach, “A cena con un cretino” è il remake de “La cena dei cretini” di Francis Veber del 1998. Lo spassoso Steve Carrel e Paul Rudd sono i protagonisti di questa divertente commedia dominata da ex ragazze possessive, uomini farfalloni e situazioni imbarazzanti.

Last Night: Michael e Joanna sono felicemente sposati da quattro anni, lui lavora per un azienda che si occupa di ristrutturazioni di edifici commerciali, mentre lei è una scrittrice. Tutto procede per il meglio fin quando durante una cena con i colleghi di lavoro Joanna si accorge degli sguardi maliziosi tra Michael e la sua collega Laura. Tra la coppia si scatena una lite che però finisce senza conseguenze la mattina dopo. Nonostante questo il loro rapporto e i loro sentimenti saranno messi a dura prova quando Michael parte per Philadelphia insieme a Laura per incontrare un cliente e Joanna incontra un suo vecchio amore mai dimenticato, Alex.

Primo film della regista iraniana Massy Tadjedin interpretato da Keira Knightley e Sam Worthington. Una storia sui sentimenti, sui problemi di coppia, su quanto sia difficile dominare i proprio istinti e le proprie pulsioni per tenere in vita un amore che sembra quello giusto. Insomma una storia che affronta il tema dell’infedeltà dove ogni spettatore si può immedesimare.

Potiche – La bella statuina: Suzanne è la moglie del dispotico e insopportabile Robert Pujol, che da anni è a capo della fabbrica di ombrelli di famiglia. Robert è impopolare tra gli operai che cercano in tutti i modi di rivendicare i loro diritti, così un giorno decidono di rapirlo. Suzanne con l’aiuto di Babin, un politico di sinistra e suo vecchio amante, riesce a liberare il marito. Robert però ha subito un infarto ed è costretto a riposare, per questo si concede una piccola vacanza. La direzione dell’azienda viene lasciata a Suzanne che, inaspettatamente, si dimostra molto intraprendente negli affari riuscendo ad andare incontro alle esigenze degli operai e ad aumentare le vendite. Quando però Robert torna a casa trova una situazione molto differente rispetto a prima, così decide di riprendere le redini dell’azienda e di ristabilire il suo ordine….ormai però Suzanne è cambiata e non vuole più essere messa in secondo piano.

François Ozon dirige i due grandi del cinema francese, Gérard Depardieu e Catherine Deneuve, in questo film ambientato negli anni ’70 dominati dalla lotta di classe e da una visione della donna come oggetto ornamentale che accompagna l’uomo. Dentro questo quadro Ozon inserisce la storia di una coppia dove la donna riesce, grazie alla sua intraprendenza, a riscoprire se stessa e le sue potenzialità, decisa a dimostrare che le donne sono capaci di ragionare (a volte) meglio degli uomini.

Una vita tranquilla: Rosario è un uomo apparentemente tranquillo con una famiglia splendida, una bella moglie e un bambino. Vive in Germania dove dirige un ristorante – albergo ma è originario del sud Italia dove ha lasciato un oscuro passato. Rosario era infatti un malavitoso, un ex killer della camorra che ora vuole solo vivere serenamente…ma il passato ben presto torna a fargli visita. Un giorno arrivano al suo ristorante Diego, suo primo figlio, e Eduardo, collega di Diego. Rosario, insospettito, scopre che i due sono collegati con la camorra….tutto questo sconvolgerà la sua tranquilla vita.

Diretto da Claudio Cupellini, interpretato dal grande Toni Servillo, “Una vita tranquilla” racconta la storia di un uomo che tenta di ricostruirsi una vita nonostante un passato pesante da sostenere e da nascondere che però ricade sul figlio e sulla moglie. Un film dal ritmo incessante che analizza non solo la malavita ma anche i rapporti familiari, tra padre e figlio e tra fratellastri.

In carne e ossa: Viola è una ragazza venticinquenne anoressica con dei genitori, Edoardo e Alice, che stanno vivendo una crisi coniugale. Lui è un ex medico agli arresti domiciliari accusato di aver praticato l’eutanasia, lei invece passa il tempo a suonare il pianoforte e sopportando l’infedeltà di lui. Un giorno, per cercare di curare la figlia, la coppia decide di chiamare François, un noto psichiatra della zona. Inaspettatamente il giovane psichiatra si trova invischiato in una situazione familiare dove tutti tentano di accaparrarsi le sue attenzioni, soprattutto Viola che indaga sul suo passato scoprendo brutti particolari.

Christian Angeli dirige questo film che affronta temi delicati come l’anoressia, l’eutanasia e le dinamiche familiari in una situazione molto complicata che riesce ad emozionare e a coinvolgere lo spettatore.

Bhutto: documentario sulla vita privata e politica della famiglia Bhutto definita da molti “i Kennedy del Pakistan”. Cominciando dall’ascesa del leader Zulfakir Ali Bhutto, viene raccontata la straordinaria vicenda di Benazir Bhutto, una donna forte, carismatica, che ha sempre lottato per la democrazia. Dopo aver studiato ad Harvard e Oxford, Benazir segue le orme del padre, facendosi carico di tutti i problemi del Pakistan e cercando di instaurare una democrazia. Una professione che le procurò molti nemici, infatti, morì nel 2007 in un attentato. Questo documentario, girato da Duane Baughman e Johnny O’Hara, vuole essere un vero e proprio prodotto giornalistico di informazione composto da materiale d’archivio e da molte testimonianze sia di amici che di nemici di Benazir. Troviamo infatti le dichiarazioni della stessa Benazir, di suo marito, dei sui figli, di Condolezza Rice e di Pervez Musharraf, ex presidente pakistano, accusato di essere coinvolto nell’assassinio di Benazir.

Boardwalk Empire entusiasma il Festival

Boardwalk Empire entusiasma il Festival

Martin Scorsese colpisce ancora e produce una nuova serie TV americana Boardwalk Empire del regista Terence Winter (I Soprano). La Serie tv (che trae ispirazione dal romanzo Boardwalk Empire: The Birth, High Times, and CorruptionofAtlantic City di Nelson Johnson) di cui la prima stagione è composta da 12 episodi  creati per la HBO (dal 19 settembre 2010 in onda negli Stati Uniti) sarà trasmessa in Italia in esclusiva su SkyCinema1 da gennaio.

Michael Pitt presenta Boardwalk Empire

Michael Pitt presenta Boardwalk Empire

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Alla presentazione della serie TV, Boardwalk Empire del regista Terence Winter (I Soprano), al Festival del Cinema di Roma, c’era Michael Pitt (The Dreamers di Bertolucci) il quale può dire poco del suo personaggio Jimmy Darmody, per non svelare segreti della serie: “Il mio Jimmy Darmody è un ragazzo che tornato dalla Grande Guerra, si guarda in giro e nota come i suoi coetanei hanno già trovato la strada del successo mentre lui ancora tentenna; il lavoro non c’è e la strada malavitosa sembra la più abbordabile”.

James Bond a novembre 2012 ?

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James Bond a novembre 2012 ?

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La MGM è ormai in bancarotta pilotata, e secondo gli ultimi aggiornamenti potrebbe emergere dalla ristrutturazione già entro un mese. Nella fase successiva, avrà fondi per 500 milioni di dollari per finanziare le nuove produzioni e tornare finalmente al lavoro: tra le proprità, ovviamente, valorizzare il suo franchise più importante, cioè James Bond.
Secondo Bloomberg, la nuova MGM farà di tutto per portare al cinema il prossimo film della saga, il 23esimo, a novembre 2012 (un mese dopo, uscirà il primo film dello Hobbit). La MGM dividerà la produzione e la distribuzione con un partner (forse la Sony, ma è possibile che sia la Paramount, con la quale la Spyglass ha un rapporto molto solido). Il piano prevede poi di far uscire un nuovo film di James Bond ogni due anni (quindi a novembre 2014, 2016 e così via): questi film verranno interamente finanziati e prodotti dalla compagnia.

Ovviamente prima di qualche mese non potremo sapere se la EON Productions avvierà nuovamente la produzione di Bond 23 partendo da dove si interrotta alcuni mesi fa (per permettere alla MGM di prendere una strada precisa verso la risoluzione dei propri problemi finanziari). Fino a prova contraria, il regista Sam Mendes è ancora collegato al progetto e potrebbe dirigerlo. Daniel Craig dovrebbe essere ancora Bond, anche se l’aver firmato per interpretare il protagonista dei remake della trilogia Millennium con la Sony potrebbe creare qualche problema in termini di impegni.

La MGM è ormai in bancarotta pilotata, e secondo gli ultimi aggiornamenti potrebbe emergere dalla ristrutturazione già entro un mese. Nella fase successiva, avrà fondi per 500 milioni di dollari per finanziare le nuove produzioni e tornare finalmente al lavoro: tra le proprità, ovviamente, valorizzare il suo franchise più importante, cioè James Bond.

Quantum of Solace

Secondo Bloomberg, la nuova MGM (guidata dai due manager della Spyglass Entertainment Gary Barber e Roger Birnbaum) farà di tutto per portare al cinema il prossimo film della saga, il 23esimo, a novembre 2012 (un mese dopo, uscirà il primo film dello Hobbit). La MGM dividerà la produzione e la distribuzione con un partner (forse la Sony, ma è possibile che sia la Paramount, con la quale la Spyglass ha un rapporto molto solido). Il piano prevede poi di far uscire un nuovo film di James Bond ogni due anni (quindi a novembre 2014, 2016 e così via): questi film verranno interamente finanziati e prodotti dalla compagnia.

Ovviamente prima di qualche mese non potremo sapere se la EON Productions avvierà nuovamente la produzione di Bond 23 partendo da dove si interrotta alcuni mesi fa (per permettere alla MGM di prendere una strada precisa verso la risoluzione dei propri problemi finanziari). Fino a prova contraria, il regista Sam Mendes è ancora collegato al progetto e potrebbe dirigerlo. Daniel Craig dovrebbe essere ancora Bond, anche se l’aver firmato per interpretare il protagonista dei remake della trilogia Millennium con la Sony potrebbe creare qualche problema in termini di impegni.

Francesco Nuti…e vengo da lontano

Francesco Nuti…e vengo da lontano

Al Festival Internazionale del film di Roma si omaggia un regista che da quattro anni non parla né cammina più, in seguito ad un coma durato due mesi e mezzo e che lo ha segnato duramente al risveglio: Francesco Nuti. Autore di questo docu-film dal titolo “Francesco Nuti…e vengo da lontano” è Mario Canale, già regista di due biografie dedicate a due mostri sacri del cinema italiano: Vittorio De Sica e Marcello Mastroianni.

I ragazzi stanno bene (The Kids Are All Right): recensione del film con Julianne Moore

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Presentato in concorso alla Festa del Cinema di Roma I ragazzi stanno bene (The Kids Are All Right), il film diretto da Lisa Cholodenko, autrice della sceneggiatura assieme a Stuart Blumberg.

Una commedia gradevole e ironica quella di Lisa Cholodenko che racconta la storia di una famiglia non convenzionale, in maniera convenzionale. Nic e Jules (Annette Bening e Julianne Moore) sono sposate e mamme di due figli adolescenti Joni, 18 anni e Laser 15 anni (Mia Wasikowska e Josh Hutcherson). Sono una coppia gay che vive una vita ordinaria, con i soliti alti e bassi del matrimonio.

I ragazzi stanno bene (The Kids Are All Right)

Fin quando Joni ormai maggiorenne, sotto la richiesta del fratello, scopre chi è il donatore dello sperma, la loro vita inizia a confondersi. Paul (Mark Ruffalo), il loro bio- papà, è un uomo single, attraente e spensierato. I due ragazzi si affezionano subito a lui e sono affascinati dal suo stile di vita indipendente. Jules, inizierà a lavorare per lui come progettista del suo giardino e inizierà tra loro una relazione certamente ambigua.

La causa di tutto è Paul: è l’uomo che causa disordine in questa famiglia, che per quanto sembri a noi atipica è in realtà comune. Le due mamme se la cavavano perfettamente da sole. O così ci vuol far pensare la regista che ha puntato molto su questo, che è indubbiamente il punto di forza del film: “Che tu sia gay o eterosessuale, o single o parte di una coppia interrazziale o qualsiasi altra cosa, tutte le famiglie affrontano le stesse sfide, gli stessi problemi”.

Siamo senza dubbio d’accordo con l’affermazione del regista: una coppia gay, è tale e quale a una etero, l’amore è universale e questo film lo dimostra appieno. Ma siamo sicuri che la figura maschile sia totalmente sostituibile?

Ad ogni modo, I ragazzi stanno bene (The Kids Are All Right), presentato fuori concorso al Festival di Roma ha avuto il suo successo, ha saputo divertire pubblico e stampa, soprattutto grazie ai dialoghi, scritti molto bene, anche se con una sceneggiatura per certi versi banale, da serie-tv.

Termini Underground di Emilia Zazza presentato al Festival del cinema di Roma.

Con ogni mezzo necessario (ma anche senza) – Ci sono cose che sono sotto gli occhi di tutti. Che Roma sia una cittá piena di persone, che vengono da ogni parte del mondo, è evidente. Che Roma sia, cosí come tutta l’Italia, volente o meno,in una fase di cambiamento, in cui le seconde generazioni di quelli che una volta erano migranti saranno parte del tessuto sociale è ancora qualcosa su cui si sta lavorando, nonostante alcuni lungimiranti al contrario cerchino di portarci indietro di un centinaio d’anni.

Una vita tranquilla: recensione di Claudio Cupellini

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Una vita tranquilla: recensione di Claudio Cupellini

Si è tenuta lunedì sera nella sontuosa Sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica la prima del film Una vita tranquilla di Claudio Cupellini, alla quale ha partecipato anche il presidente della repubblica Napolitano, accolto in sala con una calorosa standing ovation del pubblico. Il secondo film del regista, in concorso al Festival del cinema di Roma, racconta la storia di uomo, Rosario Russo (Toni Servillo) che ha poco più di cinquanta anni.

In Una vita tranquilla Da dodici vive in Germania dove gestisce con la moglie Renate, un albergo ristorante. La sua vita scorre tranquilla, ha anche un bambino (Mathias). Un giorno di febbraio la situazione si capovolge: nel ristorante di Rosario arrivano due ragazzi italiani. Il primo si chiama Edoardo ed è il figlio di Mario Fiore, capo di una delle più potenti famiglie di camorra e l’altro si chiama Diego, anche lui legato al clan di Fiore. L’arrivo dei due ragazzi turberà notevolmente Rosario che fino a quel momento sembrava riuscire a vivere tranquillamente, dimenticando o fingendo di dimenticare, il suo passato da malavitoso e pluriomicida. Ma per un uomo come Rosario, non c’è possibilità di redenzione. Il passato torna e lo fa sotto le sembianze di Diego e di Edoardo, i quali lo trascineranno in un vortice involutivo da cui sarà difficile evadere.

Un noir apprezzabile quello di Cupellini ma con qualche lacuna, soprattutto nel finale poco verosimile, e che forse pagala somiglianza all’indimenticabile Le conseguenze dell’amore di Sorrentino, per la storia, il protagonista e la presenza della malavita. Claudio Cupellini ha comunque fatto una buona prova, con alcune scelte registiche meritevoli e un’ottima sceneggiatura, soprattutto per l’uso dei tre diversi linguaggi, italiano, tedesco e napoletano.

Il più grande merito va senza dubbio al grande Toni Servillo che come sempre ha dato prova della sua straordinaria capacità attoriale. Ma azzarderei dire che Una vita tranquilla, senza Toni non avrebbe la stessa fortuna. È infatti un film che è stato scritto e realizzato pensando a Servillo, senza di lui molte delle atmosfere e delle intensità andrebbero smarrite.

Una vita tranquilla è il terzo film italiano in concorso al Festival del cinema di Roma e, fino ad ora è sicuramente il più convincente. In bocca al lupo al regista, al cast e in particolare a Toni Servillo che merita indubbiamente il premio come migliore attore maschile.

 

Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 1, una nuova clip dal film

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L’attesa per il film è sempre più alta, e orami l’uscita di Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 1 in tutto il mondo è vicina, così ecco arrivare le prime clip tratte dall’atteso film con Daniel RadcliffeEmma WatsonRupert Grint

La seconda clip potete vederla in HD su Facebook, CLICCANDO QUI

Nella parte 1, Harry, Ron e Hermione iniziano la loro pericolosa missione per scoprire e distruggere il segreto dell’immortalità di Voldemort, gli Horcrux. Dal canto loro, senza la guida degli insegnanti o la protezione del professor Silente, i tre amici devono più che mai fare affidamento l’uno sull’altro. Ma le Forze Oscure mettono a rischio la loro amicizia. Nel frattempo il mondo dei maghi è diventato un posto pericoloso per tutti i nemici del Signore Oscuro. La guerra a lungo temuta è iniziata e i Mangiamorte di Voldemort hanno preso il controllo del Ministero della Magia e perfino di Hogwarts, terrorizzando e arrestando chiunque si opponga. Ma sono ancora alla ricerca della persona più importante, Harry Potter, che devono portare a Voldemort…vivo.

L’unica speranza di Harry è trovare l’Horcrux prima che Voldemort trovi lui. Ma presto scopre l’esistenza di una leggenda, la leggenda dei Doni della Morte. E se la leggenda si rivelerà veritiera, potrebbe significare che Voldemort otterrà il potere supremo che desidera. Non conta molto che Harry sappia che il suo futuro è già stato deciso dal suo passato, quando è diventato “il bambino che ha vissuto”. Non è più un bambino ora ed è sempre più concentrato nell’assolvere il dovere per cui si prepara fin dal primo giorno in cui ha messo piede a Hogwarts: lo scontro finale con Voldemort. “Harry Potter e i Doni della Morte” è diretto da David Yates, regista anche di “Harry Potter e l’Ordine della Fenice” e “Harry Potter e il principe mezzosangue“.

La sinossi di The Twilight Saga: Breaking Dawn

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Ecco onlone il riassunto ufficiale della trama dei due film di The Twilight Saga: Breaking Dawn, con Robert Pattinson e Kristen Stewart. Le riprese inizieranno a breve…

Nell’attesissimo nuovo capitolo della saga blockbuster di Twilight, la serenità coniugale di Bella Swan (Kristen Stewart) e del vampiro Edward Cullen (Robert Pattinson) è spezzata quando una serie di tradimenti e sventure minaccia di distruggere il loro mondo.

Dopo il matrimonio, Bella e Edward vanno in luna di miele a Rio de Janeiro, dove finalmente si abbandonano alla passione. Ben presto Bella scopre di essere incinta; e durante un parto che le è quasi fatale, Edward finalmente esaudisce il suo desiderio di diventare immortale.

Ma l’arrivo della loro straordinaria figlia, Renesmee, mette in moto una pericolosa catena di eventi che oppone i Cullen e i loro alleati ai Volturi, il temibile consiglio dei vampiri, scatenando una battaglia senza quartiere.

Breaking Dawn, pieno di suspence e romanticismo, prosegue l’epico racconto di fantasy soprannaturale e amore appassionato che ha reso la Twilight Saga un fenomeno mondiale.

Il film è attualmente in produzione, e uscirà in Usa per la Summit Entertainment il 18 novembre 2011 e il 16 novembre 2012.

Fonte: Collider

La sinossi di The Twilight Saga: Breaking Dawn

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Ecco online il riassunto ufficiale della trama dei due film di The Twilight Saga: Breaking Dawn, con Robert Pattinson e Kristen Stewart. Le riprese inizieranno a breve…

 

The Way Back – La Via del Ritorno di Peter Weir: nuovo Trailer

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The Way Back – La Via del Ritorno, l’atteso ritorno alla regia di Peter Weir. Ecco il nuovo trailer del film con Ed Harris, Colin Farrell e la giovane Saoirse Ronan

Krokodyle aprirà il Science+Fiction 2010 di Trieste!

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Krokodyle aprirà il Science+Fiction 2010 di Trieste!

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Oggi abbiamo appreso direttamente dal regista Stefano Bessoni che il suo film che sta per essere ultimato aprirà la decima edizione del Science+Fiction 2010 di Trieste! Siamo felicissimi per l’autore e per l’opera che assieme ad un altro film rappresenterà l’Italia nel concorso Internazionale.

 

Krokodyle aprirà il Science+Fiction 2010 di Trieste!

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Krokodyle aprirà il Science+Fiction 2010 di Trieste!

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Oggi abbiamo appreso direttamente dal regista Stefano Bessoni che il suo film che sta per essere ultimato aprirà la decima edizione del Science+Fiction 2010 di Trieste! Siamo felicissimi per l’autore e per l’opera che assieme ad un altro film rappresenterà l’Italia nel concorso Internazionale.

Lo Hobbit: nuove foto dal set di Hobbiville!

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Lo Hobbit: nuove foto dal set di Hobbiville!

Continuano  i lavori sul set dello Hobbit a Matamata: la “nuova versione” di Hobbiville, la cittadina della contea dove abita Bilbo Baggins, si è arricchita di nuovi componenti. Ecco le foto!

Le riprese dello Hobbit inizieranno a febbraio. Confermati nel cast, per ora, Martin Freeman (Bilbo), Richard Armitage (Thorin Scudodiquercia), Rob Kazinsky (fili), Aidan Turner (kili) Graham McTavish (Dwalin), Mark Hadlow (Dori), John Callen (Oin), Stephen Hunter (Bombur), Peter Hambleton (Gloin), James Nesbitt (Bofur) e Adam Brown (Ori). A loro si aggiungono Ian McKellen (Gandalf), Andy Serkis (Gollum) e Sylvester McCoy (Radagast).

l primo dei due film dello Hobbit arriverà nei cinema americani il 19 dicembre 2012, undici anni dopo La Compagnia dell’Anello, primo dei tre film della saga del Signore degli Anelli. La seconda parte arriverà a dicembre 2013.

Lo Hobbit: nuove foto dal set di Hobbiville!

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Hobbit

Continuano  i lavori sul set dello Hobbit a Matamata: la “nuova versione” di Hobbiville, la cittadina della contea dove abita Bilbo Baggins, si è arricchita di nuovi componenti. Ecco le foto!

Charlize Theron, Vera Farmiga e Kacie Thomas in lizza per il nuovo Batman?

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Secondo un rumor pubblicato dal sito comicbook.com proveniente da fonte anonima e dunque per ora non ufficiale, sarebbero 3 le attrici in lizza per i principali ruoli femminili del prossimo Batman di Christopher Nolan di cui si è appreso solo pochi giorni fa il titolo ovvero The Dark Knight Rises.

A Charlize Theron sarebbe stato offerto il ruolo di Sarah Essen, personaggio legato sentimentalmente a Jim Gordon, mentre – sempre secondo indiscrezioni – Vera Farmiga e Kacie Thomas si sarebbero sottoposte a un provino per il ruolo di Julie Madison, fidanzata di Bruce Wayne.

Charlize Theron, Vera Farmiga e Kacie Thomas in lizza per il nuovo Batman?

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chis nolan

Secondo un rumor pubblicato dal sito comicbook.com proveniente da fonte anonima e dunque per ora non ufficiale, sarebbero 3 le attrici in lizza per i principali ruoli femminili del prossimo Batman di Christopher Nolan di cui si è appreso solo pochi giorni fa il titolo ovvero The Dark Knight Rises.

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