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Roma Creative Contest 2014: Giuseppe Tornatore Presidente della Giuria

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Roma Creative Contest 2014Il regista premio Oscar giudicherà i finalisti dell’edizione 2014. Annunciata anche una prestigiosa partnership internazionale Sarà il premio Oscar Giuseppe Tornatore il presidente della giuria del Roma Creative Contest, concorso per cortometraggi italiani e internazionali che, arrivato appena alla quarta edizione, è già una delle realtà più interessanti del panorama festivaliero italiano.

Il regista di Nuovo Cinema Paradiso e La migliore offerta deciderà, insieme agli altri componenti della giuria che saranno annunciati nelle prossime settimane, chi si aggiudicherà i preziosi premi messi in palio dagli sponsor tecnici del festival. Il Roma Creative Contest 2014 si svolgerà a settembre, tra il Teatro Vittoria e La Pelanda, location multifunzionale all’interno del MACRO di Testaccio.

Tutti gli appuntamenti e le date sono in via di definizione, ma è già ufficiale una nuova prestigiosa partnership, quella con Raindance Film Festival di Londra.

Segnalato da Variety nella Top 50 degli “eventi cinematografici da non perdere” su scala mondiale, il Raindance ha scoperto alcuni fra i più interessanti e innovativi filmmaker contemporanei e presentato in anteprima moltissimi progetti destinati a diventare dei veri e propri cult-movie.

Dal 2012 i cortometraggi che partecipano al Raindance rientrano nella rosa dei nominabili per gli Academy Awards e tre corti (AsadBuzkashi Boys e il corto di animazione Head over Heels) sono già stati nominati nella cinquina ufficiale in lizza per il premio Oscar.

Nel corso del Roma Creative Contest sarà presentata una ricca selezione di cortometraggi provenienti dalla selezione del Raindance.

Roma Creative Contest è una produzione Images Hunters, realizzata con il patrocinio di Roma Capitale e della Commissione Europea, in collaborazione con Teatro VittoriaLa PelandaFactory e Zetema. Roma Creative Contest ringrazia Intesa San Paolo, main sponsor dell’edizione 2014, i partner RaiCinema e Raindance Film Festival, e i media partner Rai Cinema Channel e Tutto Digitale.

Roma Comics and Games 2013: torneo di Ruzzle e l’invasione degli Zombie!

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romacomics2013Come ogni anno, torna puntuale dal 1 al 3 marzo 2013, al Palalottomatica, Roma Comics and  Games, la fiera romana del fumetto. Lo fa ancora una volta con il sorriso, muovendosi intelligentemente tra gli spazi del gioco e le mostre d’approfondimento, tra le sfilate spontanee dei colorati cosplayers e gli immancabili espositori…quest’anno con la “gradita” compagnia di alcuni “ospiti speciali”: gli Zombie.

Sarà proprio la lunga marcia dei morti viventi il 1 marzo ad “aprire le danze” di questa attesa edizione del Roma Comics and  Games.

Zombie e non solo. Il Roma Comics and  Games 2013 è pronto a dare vita al più grande torneo nazionale di Ruzzle, una sfida aperta a tutti gli appassionati del gioco che nel giro di pochissimo tempo ha raccolto fan in ogni parte del globo. Perché il gioco, quando è intelligente e condiviso è più bello, diventa costruttivo e fa, sotto tutti i punti di vistaCultura.

Dal 1 al 3 marzo, il Palalottomatica si trasformerà così in una vera e propria piattaforma di gioco, virtuale e tangibile in cui troverà spazio il Museo del Videogioco, ma anche il gioco di ruolo, il videogames e una mega area dedicata al Lego e alle costruzioni…per coinvolgere il giovane, meno giovane e giovanissimo cultore dell’intrattenimento sano.

E per chi proprio non ne vuole sapere di giocare, saranno tante le occasioni di approfondimento e d’incontro all’insegna dell’eccellenza italiana, con una mostra dedicata al fumetto e al calendario di Guardia di Finanza e Polizia disegnato da alcune delle penne nostrane più interessanti, ma anche le vetrine internazionali con l’immancabilegemellaggio Italo-Nipponico con OchaCafè.

Ospiti d’eccezione di Roma Comics and Games 2013 saranno i K-ble Jungle che animeranno il Palalottomatica portando la musica giapponese di qualità, mescolando J-Pop e sigle di anime, ma soprattutto le loro amatissime canzoni originali, già sigle di trasmissioni TV di culto. Sullo schermo proiezione di opere di artisti che collaborano con i K-ble Jungle: Shoko Okumura, Tomoko Nagao, Naoya Yamaguchi.

Se Roma Comics and Games ha sempre rappresentato un appuntamento imperdibile per appassionati, famiglie, adolescenti e semplici curiosi, per questo 2013 si conferma unevento ludico e intelligente in grado di unire le tante anime che popolano il mondo dell’intrattenimento costruttivo e autoironico.

Non resta che aspettare l’esito delle elezioni per scoprire quale la sarà lo zombie più gettonato…

Roma Comics and Games 2013, Palalottomatica, Piazzale dello Sport 1, dall’1 al 3 marzo, ingresso 5-10 euro.

Per info: www.romacomicsandgames.com

Roma città aperta: il film di Roberto Rossellini

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Roma città aperta: il film di Roberto Rossellini

Roma città aperta è il film manifesto del 1945 diretto da Roberto Rossellini con protagonisti nel cast Anna Magnani, Aldo Fabrizi, Marcello Pagliero

Roma città aperta ambientato a Roma nell’inverno del 1943-44, sotto occupazione tedesca, narra le vicende umane e politiche di una popolana che per amore, morirà fucilata, contemporaneamente alla storia di un tipografo partigiano deportato, di un ingegnere comunista torturato e ucciso, come un parroco di quartiere, brutalmente fucilato davanti ai ragazzi dell’oratorio perché protettore di alcuni partigiani.

E’ l’Italia in crisi quella che Rossellini racconta nelle immagini della gente riversata per le strade in cerca di cibo, l’Italia della gente come Pina, la moglie del tipografo staffetta dei partigiani costretta a sposarsi di nascosto da Don Pietro. Ogni scena è essenziale perché il regista lascia trapelare le  emozioni e le  incertezze dei suoi personaggi.

Nessun aspetto della resistenza viene lasciato al caso: anche i bambini coraggiosi combattenti non rinunciano a mettersi in prima linea a fianco dei grandi perché anche loro sognano la pace, come il compagno di Pina, Francesco, che afferma: “Un giorno tornerà la primavera e noi saremo finalmente liberi. Non dobbiamo aver paura, noi lottiamo per una cosa che deve ancora venire, la libertà, che vedremo noi e i nostri figli”. Ma il sogno di felicità svanisce presto: il giorno del loro matrimonio, i nazifascisti catturano Francesco e Pina muore correndo, straziata dal dolore, per aver perso una seconda volta l’uomo amato.

Roma città aperta, il film di Rossellini

E’ questa una delle sequenze più intense e significative dell’intero film: la Magnani che insegue il vuoto con il volto segnato da una vita di sofferenza è l’immagine simbolo di Roma città aperta e del Neorealismo, che ha lasciato le tracce dei vincitori e dei vinti nella storia stessa. I traditori non mancano e, Rossellini nel suo film, accosta simbolicamente la figura positiva da eroina di Pina a quella negativa e senza pietà nella sua arroganza di Ingrid spia dei generali nazisti. Intenso e incisivo il volto di Fabrizi, tenace, gelido e impassibile, al limite della tensione, che non cede fino alla fine (“Volevate schiacciare il suo corpo ma non avete ucciso la sua anima”).

Roma città aperta è un film per le nuove generazioni, perché riporta indietro nel tempo raccontando cosa è stata la seconda guerra mondiale. Gli occhi di Don Pietro parlano di un mondo che sta per finire, che lui vede allontanarsi sempre più, mentre si toglie il cappello, recita il padre nostro ad alta voce e prima di essere fucilato pronuncia le sue ultime parole: “Dio, perdona loro, perché non sanno quello che fanno”. Questo film racconta e lascia raccontare senza retorica, l’orrore che uomini, donne e bambini innocenti hanno subito nel corpo e nell’anima. Un orrore che resta nei ricordi anche quando il tempo passa come un’istantanea, uno squarcio di cielo che si apre al futuro delle nuove generazioni.

Roma città aperta restaurato al cinema dal 31 Marzo

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Roma_citta_aperta-filmRoma città aperta, il capolavoro di Roberto Rossellini torna nelle sale cinematografiche in versione restaurata. È il film simbolo di una nazione, del suo popolo, dei suoi valori, simbolo della Resistenza e di una nuova Italia che nasceva dal dolore della guerra. 
Roma città aperta di Roberto Rossellini arriva nelle sale italiane, in nuovo restauro, nel mese della Liberazioneda lunedì 31 marzo e per tutto il mese di aprile, in 70 sale italiane, nuovo titolo del progetto Il Cinema Ritrovato. Al cinema promosso dallaCineteca di Bologna e Circuito Cinema per portare in prima visione i classici restaurati.

Un restauro, quello di Roma città aperta, a sua volta emblematico della capacità di tre istituzioni italiane di unire i propri sforzi nella salvaguardia del patrimonio cinematografico nazionale: il restauro segna infatti il culmine del Progetto Rossellini, impresa voluta daIstituto Luce CinecittàFondazione Cineteca di Bologna e CSC-Cineteca Nazionale, che ha portato al recupero dei titoli principali della filmografia di Roberto Rossellini (La macchina ammazzacattiviIndiaViaggio in ItaliaStromboli terra di DioL’amorePaisà,Germania anno zero), presentati in questi anni al Festival di Cannes, alla Mostra del Cinema di Venezia, al Festival di Berlino, al Torino Film Festival, al Festival di Roma e al Festival Il Cinema Ritrovato di Bologna.
Proprio Il Cinema Ritrovato ha ospitato nell’estate del 2013 la prima assoluta del nuovo restauro, incantando migliaia di persone in Piazza Maggiore a Bologna, preludio a questo ritorno in sala del film di Roberto Rossellini, che anticipa così i festeggiamenti per il70° anniversario della Liberazione di Roma, avvenuta tra il 4 e il 5 giugno 1944.

Il restauro di Roma città aperta è stato realizzato dal laboratorio della Cineteca di Bologna L’Immagine Ritrovata a partire dalnegativo originale ritrovato nel 2004 e conservato presso la Cineteca Nazionale.
Il negativo originale del film si credeva perduto. La leggenda voleva che il film fosse stato girato su stock di pellicola trovata in giro, scaduta, comprata al mercato nero. Quando alla Cineteca Nazionale, nel 2004, riemerse un negativo, si verificò che si trattasse in effetti di “frattaglie” di pellicola di diversa provenienza e ciò fu la conferma di essere tornati in possesso proprio del negativo originale. Il lavoro di schedatura di questo negativo portò a un primo restauro utilizzato come riferimento per il nuovo restauro realizzato a uno standard digitale di qualità ancora più elevata (4K), a cura della Cineteca di Bologna, della Cineteca Nazionale e dell’Istituto Luce Cinecittà.

Il Cinema Ritrovato. Al Cinema
Classici restaurati in prima visione

Dal 31 marzo nelle sale italiane
ROMA CITTÀ APERTA (Italia/1945) di Roberto Rossellini (100’)
Restaurato dal laboratorio L’Immagine Ritrovata nell’ambito del Progetto Rossellini promosso da Istituto Luce Cinecittà, Cineteca di Bologna, CSC-Cineteca Nazionale, Coproduction Office

Roma Cinema Arena: il programma della rassegna al Parco degli Acquedotti

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Dal 19 luglio al 4 agosto, la Fondazione Cinema per Roma realizzerà Roma Cinema Arena, una grande sala cinematografica all’aperto di circa mille posti situata in uno dei luoghi più suggestivi della città, il Parco degli Acquedotti (VII Municipio, quartiere Appio Claudio), scenografia di memorabili opere come La dolce vita di Federico Fellini e La grande bellezza di Paolo Sorrentino. Ogni sera, a partire dalle ore 21.15, la rassegna ospiterà un programma di capolavori in versione restaurata, con due proiezioni previste per il sabato (ore 21 e ore 23). Ciascun film sarà presentato al pubblico da registi e attori. L’ingresso sarà gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili. Roma Cinema Arena è organizzata dalla Fondazione Cinema per Roma ed è curata da Gian Luca Farinelli, Presidente della Fondazione, con Paola Malanga, Direttrice Artistica della Fondazione e della Festa del Cinema, in accordo con Francesca Via, Direttrice Generale. La manifestazione si svolgerà grazie al sostegno di Ministero della Cultura, Roma Capitale, Regione Lazio, Camera di Commercio di Roma e Cinecittà S.p.A in collaborazione con Centro Sperimentale di Cinematografia e Cineteca di Bologna. La rassegna è parte del programma dell’Estate romana 2022.

IL PROGRAMMA
Il programma ospiterà una selezione di opere che hanno fatto la storia del cinema italiano e internazionale riportate al loro originario splendore.

A cento anni dalla nascita, saranno celebrati Ugo Tognazzi, Vittorio Gassman, Pier Paolo Pasolini, Francesco Rosi e Luciano Salce, al ricordo dei quali si affiancherà uno speciale omaggio a Gigi Proietti, scomparso nel 2020. Un’attenzione particolare andrà al cinema di maestri come Billy Wilder, Jane Campion, Joel ed Ethan Coen, Dario Argento, Nanni Moretti e Paolo Virzì mentre uno specifico spazio sarà riservato a una serie di cult movie amati dal pubblico di tutto il mondo. Saranno inoltre celebrati alcune indimenticabili sodalizi artistici del nostro cinema come quelli fra Sergio Leone ed Ennio Morricone e fra Sophia Loren e Marcello Mastroianni. Completano il programma una serata dedicata al cinema e al teatro di Flavia Mastrella e Antonio Rezza e un omaggio a Renato Nicolini, creatore dell’Estate Romana. In questo senso, saranno numerosi i titoli, trasversali alle varie sezioni, che forniranno al pubblico un racconto della Capitale nelle sue molte sfaccettature, in una sorta di viaggio immaginario dal secondo Dopoguerra ai nostri giorni.

La rassegna sarà inaugurata, martedì 19 luglio alle ore 21.15, dalla proiezione de I mostri di Dino Risi. L’opera, articolata in episodi ambientati nella Roma dei primi anni sessanta, è una delle più importanti del cinema italiano e vede protagonisti due straordinari interpreti come Ugo Tognazzi e Vittorio Gassman. Sul palco a presentare il film ci saranno Ricky e GianMarco Tognazzi.

Il successivo appuntamento sarà dedicato, mercoledì 20, alla proiezione di Blues Brothers di John Landis. Il cult movie con John Belushi e Dan Aykroyd è divenuto, nel corso degli anni, un vero e proprio classico così come i brani che compongono la memorabile colonna sonora. Ne parleranno con il pubblico dell’Arena i Manetti Bros.

Giovedì 21 luglio, sarà la volta di Febbre da cavallo di Steno. Il film, che ha consacrato Gigi Proietti come attore cinematografico nel ruolo di “Mandrake”, è amato da pubblico e critica per la goliardia dei suoi protagonisti, i ritmi serrati delle vicende narrate, le musiche trascinanti. Il film sarà presentato da Enrico Vanzina, figlio di Steno.

Venerdì 22 luglio, il “maestro del brivido” Dario Argento, uno dei cineasti italiani più apprezzati a livello globale, salirà sul palco per presentare agli spettatori uno dei suoi capolavori, Profondo rosso, ancora oggi considerato tra le pietre miliari del genere horror.
Doppia proiezione, sabato 23 luglio, con due fra le opere più applaudite di Luciano Salce, introdotte alla platea dal figlio Emanuele: si inizia con Fantozzi, capostipite della saga ideata e interpretata dal grande Paolo Villaggio; a seguire, sarà proiettato Il federale, film che segna una svolta nella carriera attoriale di Ugo Tognazzi, impegnato per la prima volta in un ruolo dai risvolti drammatici.

Domenica 24 luglio, Riccardo Scamarcio presenterà al pubblico Il grande Lebowski, l’indimenticabile commedia-crime scritta e diretta dai fratelli Coen e interpretata da uno straordinario Jeff Bridges nei panni di Drugo.

Lunedì 25 luglio, sarà la volta de Il caso Mattei di Francesco Rosi, dedicato alla figura di Enrico Mattei, presidente dell’ENI, morto in un attentato aereo il 27 ottobre 1962. Il film, che ha vinto il Grand Prix per il miglior film al Festival di Cannes, sarà introdotto dal regista e sceneggiatore Francesco Munzi.

In occasione del centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini, due serate saranno dedicate al cinema del grande artista bolognese: martedì 26 luglio Gianni Amelio presenterà Mamma Roma mentre mercoledì 27 sarà la volta di Accattone, con un video introduttivo realizzato da Ascanio Celestini.

Giovedì 28 luglio, il premio Oscar® Giuseppe Tornatore salirà sul palco dell’Arena per mostrare agli spettatori una delle più grandi opere western della storia del cinema, Il buono, il brutto, il cattivo, approfondendo il sodalizio artistico fra il cineasta Sergio Leone e il musicista e compositore Ennio Morricone.

“Tokamak. Reattori e contenti. Il cinema e il teatro di Flavia Mastrella e Antonio Rezza” è il titolo di due distinti appuntamenti ospitati all’Arena che vedranno protagonisti il duo Mastrella e Rezza: venerdì 29 luglio sarà proiettato Il Valle Occupato mentre mercoledì 3 agosto sarà la volta di due corti, Confusus e De Civitate Rei.

Sabato 30 luglio sarà dedicato a due grandi maestri della settima arte: si inizierà con A qualcuno piace caldo di Billy Wilder, pietra miliare della commedia americana, a cui seguirà Lezioni di piano di Jane Campion che, grazie a questo film, conquista la Palma d’oro a Cannes. Le proiezioni saranno introdotte da Anna Foglietta.

Il giorno dopo, domenica 31 luglio, Nanni Moretti sarà ospite dell’Arena per presentare Caro diario, uno dei suoi film più applauditi, quello che segna la definitiva consacrazione del cineasta ad autore di respiro internazionale.

Il programma di agosto di Roma Cinema Arena sarà aperto, lunedì 1°, da Matrimonio all’italiana di Vittorio De Sica, uno dei film italiani più amati di sempre, anche grazie alle straordinarie interpretazioni di Sophia Loren e Marcello Mastroianni. La visione sarà preceduta da un video introduttivo di Christian De Sica.

Martedì 2 sarà la volta di Ferie d’agosto, introdotto da un video del regista Paolo Virzì. Il secondo lungometraggio dell’autore toscano, vincitore del David di Donatello come Miglior film, mostra con ironia e sagacia, attraverso una “commedia balneare”, uno spaccato dell’Italia della seconda metà degli anni Novanta.

Il programma dell’Arena si chiuderà giovedì 4 agosto con la proiezione di Tanti futuri possibili. Con Renato Nicolini di Gianfranco Rosi, un omaggio allo storico padre dell’Estate Romana. Il documentario, che sarà introdotto dal regista e dall’Assessore alla Cultura di Roma Capitale, Miguel Gotor, vede lo stesso Nicolini raccontare, seduto in auto, il tracciato del Grande Raccordo Anulare, la sua storia e il suo immaginario. A seguire il pubblico potrà assistere alla proiezione di Sacro GRA.

Dichiarano Gian Luca Farinelli e Paola Malanga: “Roma è, nel mondo, come Los Angeles, New York, Parigi, Londra una delle più iconiche città del cinema. I suoi luoghi, i suoi cittadini sono stati celebrati dal cinema italiano con opere che, attraverso i decenni, continuano a sorprenderci. La Festa del Cinema di Roma vuole, con questa rassegna al Parco degli Acquedotti, rimarcare uno dei luoghi che Fellini, Pasolini, Sorrentino hanno iscritto nell’immaginario collettivo, in un quartiere dove hanno casa due istituzioni cinematografiche di primaria grandezza, come Cinecittà e il Centro Sperimentale e rinnovare il patto con gli spettatori, che dopo i due anni di pandemia hanno smarrito il piacere di ritrovarsi assieme davanti a un grande schermo. Per vedere cosa? I film che hanno nutrito generazioni di appassionati, che hanno raccontato con lucidità il nostro Paese, che ci hanno fatto sentire parte di una comunità; ad arricchire il programma alcuni film internazionali che non smetteremmo mai di vedere per la prima volta o rivedere e, inoltre, due serate cinematografiche del performer Antonio Rezza e, il 4 agosto, a dieci anni dalla morte, il ricordo, con Gianfranco Rosi, di Renato Nicolini. Il 2022 è l’anno di tanti centenari importanti e ne celebreremo alcuni al Parco degli Acquedotti, con gli esordi folgoranti di Pasolini, con gli omaggi a Salce e Francesco Rosi, con l’apertura dell’Arena che vuole essere un omaggio ai due mostri del cinema italiano Ugo Tognazzi e Vittorio Gassman, nel film in cui dimostrano una capacità attoriale vertiginosa. E se ancora non siete convinti, il sabato vi proponiamo anche il doppio programma! Ogni film sarà presentato nella versione originale e restaurata e sarà introdotto da un ospite d’eccezione, perché ogni serata non sia una qualsiasi, ma sia un significativo avvicinamento alla grande Festa del cinema che stiamo preparando, dal 13 al 23 ottobre. Vi aspettiamo!”.

ROMA CINEMA ARENA: I FILM E GLI OSPITI
Martedì 19 luglio ore 21.15
Tognazzi e Gassman 100!
I MOSTRI
di Dino Risi
Introducono Ricky e GianMarco Tognazzi

Mercoledì 20 luglio ore 21.15
Cult Movie
THE BLUES BROTHERS
di John Landis
Introducono i Manetti Bros.

Giovedì 21 luglio ore 21.15
Omaggio a Gigi Proietti
FEBBRE DA CAVALLO
di Steno
Introduce Enrico Vanzina

Venerdì 22 luglio ore 21.15
Il cinema dei maestri
PROFONDO ROSSO
di Dario Argento
Introduce Dario Argento

Sabato 23 luglio ore 21
Salce 100!
FANTOZZI
di Luciano Salce
Introduce Emanuele Salce

ore 23
Tognazzi e Salce 100!
IL FEDERALE
di Luciano Salce

Domenica 24 luglio ore 21.15
Il cinema dei maestri
IL GRANDE LEBOWSKI
di Joel ed Ethan Coen
Introduce Riccardo Scamarcio

Lunedì 25 luglio ore 21.15
Rosi 100!
IL CASO MATTEI
di Francesco Rosi
Introduce Francesco Munzi

Martedì 26 luglio ore 21.15
Pasolini 100!
MAMMA ROMA
di Pier Paolo Pasolini
Introduce Gianni Amelio

Mercoledì 27 luglio ore 21.15
Pasolini 100!
ACCATTONE
di Pier Paolo Pasolini
Con un video messaggio di Ascanio Celestini

Giovedì 28 luglio ore 21.15
Sergio Leone ed Ennio Morricone
IL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO
di Sergio Leone
Introduce Giuseppe Tornatore

Venerdì 29 luglio ore 21.15
Tokamak. Reattori e contenti. Il cinema e il teatro di Flavia Mastrella e Antonio Rezza
IL VALLE OCCUPATO
Introducono Flavia Mastrella e Antonio Rezza

Sabato 30 luglio ore 21
Il cinema dei maestri
A QUALCUNO PIACE CALDO
di Billy Wilder
Introduce Anna Foglietta

ore 23
Il cinema dei maestri
LEZIONI DI PIANO
di Jane Campion

Domenica 31 luglio ore 21.15
Il cinema dei maestri
CARO DIARIO
di Nanni Moretti
Introduce Nanni Moretti

Lunedì 1° agosto ore 21.15
Marcello e Sophia
MATRIMONIO ALL’ITALIANA
di Vittorio De Sica
Con un video messaggio di Christian De Sica

Martedì 2 agosto ore 21.15
Il cinema dei maestri
FERIE D’AGOSTO
di Paolo Virzì
Con un video messaggio di Paolo Virzì

Mercoledì 3 agosto ore 21.15
Tokamak. Reattori e contenti. Il cinema e il teatro di Flavia Mastrella e Antonio Rezza
CONFUSUS / DE CIVITATE REI
Introducono Flavia Mastrella e Antonio Rezza

Giovedì 4 agosto ore 21.15
In ricordo di Renato Nicolini
TANTI FUTURI POSSIBILI. CON RENATO NICOLINI
di Gianfranco Rosi
Introducono Gianfranco Rosi e Miguel Gotor

A seguire
SACRO GRA
di Gianfranco Rosi

COME PARTECIPARE
Parco degli Acquedotti: via Lemonia, angolo via Appio Claudio (Roma).
Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti. Il programma potrebbe subire variazioni.
Info: www.romacinemafest.it

Roma celebra San Patrizio con l’Irish Film Festa

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San-patrizio-Roma-IFFLa festa di San Patrizio, ricorrenza tipica irlandese, si sta diffondendo come è ormai normale, in tutti i Paesi dell’Unione Europea, e anche oltre. In Italia, e in particolare a Roma

Roma a Mano armata: recensione del film di Umberto Lenzi

Roma a Mano armata è il film del 1976 di Umberto Lenzi con protagonisti Maurizio Merli, Tomas Milian, Maria Rosaria Omaggio, Arthur Kennedy, Orso Maria Guerrini.

Trama: Il commissario Tanzi si trova costretto a gestire un’ondata di dilagante violenza a Roma: dopo aver ricevuto una soffiata fa irruzione in una bisca clandestina gestita dal Marsigliese Ferrender insieme ai suoi uomini. Sul posto, però, il commissario non trova niente di illegale, ma riconosce Savelli, uno degli sgherri del marsigliese; lo pesta per farlo parlare, ma l’uomo non apre bocca e riesce a farsi rilasciare grazie al suo avvocato. Lo stesso uomo, il giorno dopo, compie una rapina e uccide un uomo: Tanzi si mette sulle tracce dell’altro complice, Moretto detto “er Gobbo”, uno dei dipendenti del mattatoio.

Roma a Mano armata, il film

Analisi: Nel 1976 è lo specialista del genere, Umberto Lenzi, a regalare l’ennesimo film poliziottesco capace di tenere incollati alle poltroncine del cinema intere generazioni di italiani, consolidando il talento del regista come interprete di questa versione pop e nostrana del più classico noir di stampo americano.

La fortuna di Lenzi si era già delineata con l’uscita al cinema del film Roma Violenta, cui fa seguito il fortunato Roma a Mano Armata, che inaugura un fiorente genere scandito da furti, rapine, violenze, atti criminali che imperversano nelle metropoli italiane, da Nord a Sud. In questo caso specifico, è la capitale ad essere devastata da questa ondata di pericolosa criminalità.

Un solo uomo può fermare tutto questo, il classico “commissario di ferro”, inflessibile e fascista (almeno secondo i detrattori), il Callaghan-dei poveri- che crede nella giustizia privata e nella forza di…un buon pugno assestato bene per far capitolare un indiziato. Del precedente Roma Violenta riprende la struttura a mosaico e il protagonista, il biondo e inflessibile Merli versione baffuta, con tanto di agghiacciante occhio ceruleo (che nella precedente pellicola si chiamava Betti, mutato poi in Tanzi).

Violenza, pulp potenziato, rapine, ricatti e violenze: questa è la formula “vincente” che ha reso questo film un cult generazionale, garantendo l’immortalità ai suoi personaggi, su tutti il Gobbo sadico, cinico e beffardo interpretato da Tomas Milian, pietra miliare del genere, che ruba tranquillamente la scena a Merli e al suo personaggio di eroe positivo, fischiato perfino in sala tanto quanto il pubblico ha dimostrato di amare ed apprezzare il Gobbo proletario del cubano Milian.

Le riprese sono state fatte interamente a Roma, in una rimessa nella zona di Monti Tiburtini ormai in disuso da anni; forse la leggendaria rivalità tra i due interpreti protagonisti contribuì al successo della pellicola e alla sua definitiva consacrazione come pietra miliare del genere. Gli inseguimenti mozzafiato e in soggettiva hanno contribuito, non poco, a riscrivere l’estetica del genere e di tutti i film che sarebbero stati girati in seguito.

Roma a Mano armata è, inoltre, un continuo gioco di rimandi tra la cronaca italiana dell’epoca, la realtà effettiva e quella fittizia di celluloide.

Roma 2014: video intervista a Rooney Mara, Stephen Daldry e Richard Curtis

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Guarda la nostra intervista a Rooney Mara, Stephen Daldry e Richard Curtis al Festival Internazionale del film di Roma, dove hanno presentato il loro ultimo film, Trash.

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Rooney MaraTrash è il nuovo lavoro del pluripremiato cineasta inglese Stephen Daldry, autore di alcuni dei film più amati dell’ultimo decennio, tutti candidati all’Oscar: Billy Elliot, The HoursThe Reader – A voce alta e Molto forte, incredibilmente vicino. Con Trash, Daldry porta sul grande schermo l’omonimo romanzo di Andy Mulligan sceneggiato da Richard Curtis, autore di commedie di successo come Quattro matrimoni e un funeraleNotting HillIl diario di Bridget Jones e Love Actually – L’amore davvero. Nel cast, Rooney Mara, la giovane attrice celebre per i suoi ruoli in Social NetworkMillennium – Uomini che odiano le donneHer (a Roma nel 2013) e Martin Sheen, straordinario attore cinematografico e televisivo, protagonista di capolavori come La rabbia giovane di Terrence Malick e Apocalypse Now di Francis Ford Coppola, Golden Globe per la serie West Wing – Tutti gli uomini del Presidente. Rooney Mara sfilerà sul red carpet dell’Auditorium alle ore 19, con gli altri protagonisti del film: Eduardo Luis, Rickson Tevez, Gabriel Weinstein. La pellicola è proiettata in collaborazione con Alice nella città.

Roma 2014: video commento a Stonehearst Asylum e La foresta di Ghiaccio

Sono stati presentati questa mattina alla stampa Stonehearst Asylum di Brad Anderson e La foresta di Ghiaccio di Claudio Noce. Ecco il nostro commento a caldo dei due titoli più importanti di oggi.

Nel caso non vedeste il video da mobile CLICCATE QUI

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Stonehearst AsylumLa foresta di ghiaccio è l’opera seconda di Claudio Noce, regista di numerosi cortometraggi fra i quali Aria, vincitore del David di Donatello, del Nastro d’Argento e dell’European Film Award a Venezia, e autore del lungometraggio Good Morning, Aman, che gli vale (sempre a Venezia) il premio FICE come miglior autore esordiente. Il nuovo film di Noce, presentato a Roma in prima mondiale nella linea di programma Cinema d’Oggi, racconta come dietro l’apparente serenità di un piccolo paese alpino si nasconda una rete di torbidi misteri. Nel cast, Emir Kusturica, Ksenia Rappoport, Adriano Giannini, Domenico Diele, Maria Roveran. Sul red carpet delle ore 19, il regista con Ksenia Rappoport, Adriano Giannini, Domenico Diele.

Roma 2014: Kevin Costner “I film valgono più di quanto incassano al botteghino”

Kevin Costner è arrivato al Festival di Roma 2014 per presentare Black And White di Mike Binder e incontrare il pubblico in occasione dell’incontro Cinechat, organizzato in collaborazione con Studio Universal e moderato da Giona Nazzaro e Mario Sesti.

Il divo di Hollywood è stato accolto calorosamente dal pubblico dell’Auditorium, che ha salutato con foto, autografi e il suo grande e affascinante sorriso.“Grazie per l’accoglienza e il vostro affetto.” commenta così Kevin Costner l’applauso della sala,” Nella clip che avete mandato c’è una colonna sonora di Ennio Morricone, e vorrei sottolineare che piacere è per me recitare con musiche del genere sullo sfondo. E’ giusto rendere omaggio ad un vostro connazionale.”

Kevin CostnerCome ci si sente ad essere uno degli ultimi grandi attori del cinema western americano?
Quando sei piccolo si gioca e si immagina di poter fare tutto e spesso immaginiamo di fare ciò che abbiamo visto in tv. Ho visto gli uomini combattere, ho visto gli uomini ottenere la ragazza alla fine e per i film, ho imparato anche a baciarle! Credo che dovremmo ammettere che noi dai film impariamo tantissimo. A volte alcune delle più grandi lezioni le apprendiamo al buio di una sala, sognando di fare quei gesti eroici un giorno. Non sappiamo come ci potremmo comportare se mai ci trovassimo in quelle situazioni ma io ho avuto l’opportunità di interpretare la persona che fa la cosa giusta e dice le parole giuste al momento giusto nei film e così, ho imparato a fare l’eroe. E io continuerò a fare western, perché è questo che si fa in America.

C’è qualcosa che ha imparato nella vita reale che le è tornato utile nell’interpretare diversi ruoli da eroe?
Come ho detto ho avuto l’opportunità di fare l’eroe nei film ma poi alla fine della giornata, quando torno a casa faccio il padre. E quello che i miei figli cercano in me è proprio un eroe che li ami e sia disposto a proteggerli. Faccio due ruoli nella mia vita: uno è fare film e lì mi pagano, e l’altro è fare il padre, un ruolo per cui sarò ricompensato per tutta la vita.  Io ho tre bambini piccoli (di sette figli totali, ndr) e per via dell’età so che non potrò trascorrere tutta la mia vita con loro e ci sarà un momento in cui io non ci sarò più per loro, ma questo è il prezzo che si paga nel vivere una vita piena. Ma sono grato dei film che ho fatto perché i miei figli avranno la possibilità di vedermi sullo schermo anche quando non ci sarò più e mia figlia Lily, che mi ha accompagnato qui a Roma, potrà dirgli, ‘Vedete come era forte papà'”.

Kevin CostnerDa attore classico, interprete del grande cinema americano, come si rapporta nei confronti della tradizione?
La gente si chiede ‘Ma cosa sta succedendo al cinema? Ci sono tanti cartoni, sequel, che succede?’ Bè la mia risposta è ‘Nulla: il cinema va avanti’. Questi film d’azione sono divertenti da vedere, ti fanno godere la tua coca cola e i tuoi popcorn e il mondo si sta innamorando di questi film, ed è una cosa che comprendo! Ma io non mi sono mai disinnamorato delle storie vere: quando i film sono nella loro migliore condizione raccontano storie di uomini e donne. In questo senso sono ancora molto romantico, ovvero ancora credo in quello che Hollywood è stato e potrà essere. E credo che c’è ancora spazio per i piccoli film come Black And White, Tin Cup, Bull Durham e Balla con lupi, e continuerò a lottare per questo tipo di film perché io ci credo ancora. Penso a gli attori che amo e ammiro come Clark Gable, Sean Connery, Spencer Tracy e tanti altri con cui per mia fortuna ho avuto la possibilità di lavorare, e credo nella possibilità dei film di indicare la storia e continuerò a fare film di questo tipo. Quando il film è al massimo delle sua espressione sia per i più giovani che per i più anziani, ci saranno momenti e parole che vengono pronunciate che noi non dimenticheremo mai. Per cui io quando faccio un film tengo sempre a mente questa cosa. I film valgono molto di più di quanto incassano al botteghino.”

Roma 2012: tutti i vincitori della VII edizione

Roma 2012: tutti i vincitori della VII edizione

Ecco l’elenco completo dei premi assegnati questa sera alla VII edizione del Festival Internazionale del Film di Roma.

La Giuria Internazionale presieduta da Jeff Nichols

Roma 2012: Takashi Miike presenta Il Canone del Male

Roma 2012: Takashi Miike presenta Il Canone del Male

Si dichiara felicissimo di essere per la prima volta a Roma Takashi Miike il regista di culto amatissimo nel mondo del cinema d’autore orientale e non solo. E’ venuto al Festival a presentare in concorso il suo ultimo film, il thriller psicologico Aku no kyôten (Il Canone del male da noi).

Roma 2012: Rich Moore parla di Ralph Spaccatutto

Roma 2012: Rich Moore parla di Ralph Spaccatutto

Da ormai 10 anni Alice nella Città porta il grande cinema per ragazzi nella Capitale. Da prima che esistesse il Festival di Roma, all’interno di esso ed ora come sezione autonoma l’evento

Roma 2012: parlano Paolo Ferrari e Marco Mueller

“Tacciano le chiacchiere e lasciamo parlare i film” così il Presidente Paolo Ferrari ha esordito alla conferenza di presentazione del

Roma 2012: Johnnie To completa il Concorso

Roma 2012: Johnnie To completa il Concorso

È Duzhan (Drug War) di Johnnie To Kei-Feung il secondo film-sorpresa che completa il Concorso della settima edizione del Festival Internazionale

Roma 2012: i vincitori del premi collaterali

Roma 2012: i vincitori del premi collaterali

In attesa di sapere chi saranno i vincitori del Marc’Aurelio d’Oro di questa settima edizione del Festival Internazionale del Film di Roma, ecco a

Roma 2012: film a sorpresa 1942 di Feng Xiaogang con Adrien Brody!

Il direttore artistico del Festival Internazionale del Film di Roma, Marco Müller, ha annunciato il primo dei due film-sorpresa che andranno a completare il Concorso della settima edizione:

Rolling Thunder Revue: Martin Scorsese racconta Bob Dylan, trailer

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Netflix ha diffuso il trailer di Rolling Thunder Revue: Martin Scorsese racconta Bob Dylan, il documentario su Bob Dylan di Martin Scorsese che sarà presentato a Bologna in due serate speciali.

Rolling Thunder Revue: Martin Scorsese sarà disponibile su Netflix dal 12 Giugno 2019

Rolling Thunder Revue: Martin Scorsese, Attraversando nel 1975 un’America politicamente, economicamente e socialmente sfinita, un autobus carico di musicisti – radunati da Bob Dylan – percorre la strada alla ricerca di nuovi orizzonti creativi. Il risultante tour, il Rolling Thunder Revue, rivelò un Dylan mai visto: giocoso, intenso, espansivo, rinvigorito. Catturando in modo magistrale un’icona e una nazione in transizione, il regista Martin Scorsese racconta la storia usando materiale video abbandonato per decenni, ora splendidamente restaurato, e portando gli spettatori direttamente nel cuore di un’elettrizzante e incontrollata scommessa musicale. Ispirato dallo spirito inquieto di Dylan, Scorsese realizza trovate mozzafiato, evocando fantasmi nostalgici, combattenti, maghi, giovani star e testimoni di ogni tipo, superando i confini del documentario convenzionale.

Come un frammento essenziale di una leggendaria narrativa, Scorsese racconta Joan Baez, Rubin “Hurricane” Carter, Sam Shepard, Allen Ginsberg e Bob Dylan, davanti alle telecamere per la sua prima intervista in oltre un decennio. Rolling Thunder Revue: Martin Scorsese racconta Bob Dylan vibra con la promessa di un’America, da più di 200 anni in sperimentale stato di cambiamento. Il film trascende la semplice rievocazione della straordinaria musica di Dylan descrivendo il percorso nel territorio inesplorato della reinvenzione artistica personale.

Rolling Thunder Revue: Martin Scorsese sarà anche presentato Bologna in due serate speciali: in anteprima italiana martedì 11 giugno, per l’inaugurazione della programmazione dell’Arena Puccini, e lunedì 17 giugno in Piazza Maggiore, per l’inaugurazione della manifestazione “Sotto le stelle del cinema”.

Roland Emmerich: Marvel e DC imitano il suo Independence Day

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Roland EmmerichSembra che Roland Emmerich creda che ogni film successivo al 1996 a e Independence Day rubi da lui e dal suo blackbuster sull’invasione aliena. È lo stesso Emmerich che lo ha dichiarato durante un’intervista in cui promuove il suo Independence Day Rigenerazione, sequel proprio di quel primo film, divenuto nel tempo un cult movie del genere.

“Quando vedo un film della Marvel o uno della DC prodotto dalla Warner sento come se ‘Oh mio dio, mi sembra familiare’. Perché Superman sta distruggendo tanti edifici? Ero stato avvertito in realtà di questa cosa da Stevewn Spielberg, che mi disse che tutti avrebbero copiato da me, che uomo intelligente che è.”

Emmerich ha poi proseguito: “Molto tempo fa, all’inizio della mia carriera, mi sono stati offerti uno o due di questi progetti, ma ho sempre pensato che non fosse il mio tipo di film. Sono cresciuto in Germania, quando i fumetti non andavano per la maggiore, anche se adesso funzionano molto bene anche lì come nel resto del mondo. Ho sempre sentito che volevo realizzare i miei film. E per me è un orgoglio il fatto che faccio originali. Anche Independence Day Rigenerazione è alquanto originale per essere un sequel perché è più che continuare la storia.”

Che ne pensate della sua posizione?

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Guarda il trailer di Independence Day Rigenerazione

Nel cast di Independence Day Rigenerazione ci sono Jeff Goldblum, Bill Pullman, Liam Hemsworth, Jessie Usher, Charlotte Gainsbourg, Vivica A. Fox, Travis Tope, Joey King, Judd Hirsch e Brent Spiner.

Independence Day RigenerazioneIndependence Day Rigenerazione, diretto ancora una volta da Roland Emmerich, uscirà il 24 giugno 2016 dopo vent’anni dal primo film. La sceneggiatura porta la firma di Carter Blanchard. Roland Emmerich produrrà la pellicola insieme a Dean Devlin e Harald Kloser.

Sinossi ufficiale: Sapevamo da sempre che sarebbero tornati. Dopo che Independence Day a ridefinito il genere degli eventi cinematografici, il prossimo capitolo si appresta a regalare uno spettacolo globale di portata inimmaginabile. Impiegando la tecnologia aliena recuperata durante la battaglia, le nazioni della Terra hanno collaborato per dare vita a un programma di difesa per proteggere il pianeta. Ma nulla può prepararci per il nuovo attacco, ancora più sofisticato e intenso, degli alieni. Solo l’ingenuità di un manipolo di uomini e donne coraggiosi può salvarci dal rischio dell’estinzione.

Roland Emmerich porta la catastrofe alla Casa Bianca con White House Down

White_House_Down_6Quando un gruppo di terroristi riesce a penetrare nella Casa Bianca, catturando il Presidente degli Stati Uniti, parte del suo staff e un gruppo di turisti in visita, sarà un comune poliziotto a dover salvare la situazione, assieme alla vita del Presidente e a quelle della figlia, finita tra gli ostaggi…

sotto-assedio-white-house-down-poster-italiani-2Il 2013 segna a suo modo un piccolo ‘cambio di fase’ nella storia degli action movie made in U.S.A.: a dodici anni dai tragici fatti dell’11 settembre, cinema e spettatori sembrano aver superato quel trauma ed essere a loro modo pronti ad assistere sul grande schermo ad un attacco terroristico in grande stile al simbolo stesso del potere degli Stati Uniti. Un cambiamento di clima segnato dall’uscita, in questo 2013, di ben due film a tema: in marzo era stato Gerard Butler a correre al salvataggio del Presidente Aaron Eckart; stavolta è Channing Tatum a impegnarsi nel cavare d’impaccio il Presidente Jamie Foxx.

Nella precedente occasione lo spauracchio era la Corea del Nord, stavolta sono dei terroristi mercenari (ma le cose non sono come sembrano e, senza voler spoilerare, ben presto il vero nemico si rivelerà essere molto più ‘vicino’ di quanto si pensi).

A dirigere le danze è una ‘vecchia volpe’ del genere, Roland Emmerich (partendo dalla sceneggiatura di James Vanderbilt, responsabile del reboot imminente di Robocop), che già si era divertito a far saltar in aria la Casa Bianca in “Independence Day”, e forse il fatto che sia proprio lui uno dei primi a rimettere la residenza del Presidente americano sotto attacco rappresenta un pò il classico cerchio che si chiude.

Il ruolo dell’eroe, come detto, è affidato a Channing Tatum, che dopo essere stato lanciato dai danzerecci Step Up ed essersi affermato come attore d’azione con la franchigia dei G.I. Joe, si cala in un ruolo ‘a là Bruce Willis‘, puntando forse a diventare un nuovo erede dei campioni del genere; a fianco a lui Jamie Foxx, reduce dal far west tarantiniano di Django Unchained e prossimo arcinemico dell’Uomo Ragno nel seguito di Amazing Spiderman. Nel resto del cast si segnalano Maggie Gyllenhaal, James Woods, Jason Clarke (visto recentemente ne Il Grande Gatsby e prossimo protagonista del prossimo film dedicato al Pianeta delle Scimmie)  e Richard Jenkins, un caratterista che vanta innumerevoli ruoli di contorno in televisione e sul grande schermo, tra le quali si potrebbero almeno ricordare quelli in Six Feet Under (nel ruolo del padre morto nel primo episodio, e poi spesso ritornato come ‘presenza evocata’ nel corso della serie) e in Burn After Reading.

La colonna sonora è curata da Thomas Wander e Harald Kloser, costanti collaboratori di Emmerich nei suoi ultimi film.White-House-Down-2

Roland Emmerich parla di Indipendence Day 2

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Dopo anni di congetture e incertezze, sembra che i tempi siano finalmente maturi per un sequel di Indipendence Day.  In una conversazione con Empire il regista Roland Emmerich ha discusso i suoi piani per il progetto e ha dato alcuni interessanti aggiornamenti: “dovrei ricevere lo script molto presto, poi inizierò a lavorarci per uno o due mesi e se tutto andrà come previsto inizieremo la produzione…abbiamo creato una mitologia su queste creature aliene, molto interessante. Devi creare una mitologia perchè il pubblico si aspetta un grande film.”

Emmerich vorrebbe che l’Universo di Indipendence Day proseguisse la sua corsa oltre il primo Sequel, che dovrebbe concludersi con un Cliffhanger: “Faremo solo la prima parte, perchè vogliamo che sia il pubblico a decidere se ci sarà un secondo capitolo, fare altrimenti sembrerebbe una scelta arrogante. Ma sono fiducioso, con lo script giusto…”

Nonostante l’uscita di Independence Day 2 sia stata già fissata per il 3 luglio 2015, Emmerich ha chiarito che è solo una data indicativa e che non ci sono ancora certezze.

fonte: coming soon.net, Empire

Roland Emmerich e la lotta per i diritti dei gay

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Roland Emmerich sta progettando un film dedicato alla rivolta di Stonewall, una tappa fondamentale nella storia della lotta per i diritti degli omosessuali negli Stati Uniti.

Il regista sarebbe intenzionato a fare un film con un budget di circa 12 – 14 milioni di dollari; John Robin Bates si sta occupando della sceneggiatura, che seguirà le vicende di un homeless omosessuale che sarà coinvolto negli scontri.

Gli avvenimenti al centro del film presero il via il 28 giugno 1969, quando la polizia fece irruzione nello Stonewall Inn, un locale frequentato da omosessuali (molti dei quali senza fissa dimora) nell’East Village di New York: l’evento scatenò una serie di violente proteste da parte della comunità omosessuale newyorkese che si diffuse in seguito nelle principali città degli Stati Uniti, dando il via alla presa di coscienza e alla rivendicazione di diritti da parte di un settore della società che fino ad allora non aveva trovato la forza di reagire  alle pesanti discriminazioni subite.

Emmerich ha osservato come l’evento, paragonabile a quello che vide protagonista Rosa Parks e che diede il via al movimento per i diritti civili degli afroamericani, sia ad oggi ancora poco conosciuto, anche presso la stessa comunità gay: a riguardo infatti sono stati finora scritti solo due libri. Il regista ha spiegato come negli ultimi tempi abbia avuto modo di frequentare il Gay & Lesbian Centre di Los Angeles, scoprendo come circa il 40 per cento dei giovani maschi senza casa sia omosessuale: le cose quindi per certi versi non sembrano essere molto cambiate.

Fonte: Empire

Roland Emmerich dice no a Screening Room

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Anche Roland Emmerich ha detto la sua. Hollywood continua a dividersi sulla piattaforma Screening Room, il nuovo servizio proposto dal fondatore di Napster, Sean Parker, che permetterebbe con un set-top box (del costo di 150 dollari) di noleggiare a casa film in uscita contemporanea con le sale cinematografiche per sole 48 ore alla non modifica cifra di 50 dollari.

La start-up di Parker e del partner Prem Akkaraju ha già incontrato l’interesse della catena cinematografica AMC e incassato il parere favorevole di registi illustri del calibro di Steven Spielberg, Peter Jackson, Martin Scorsese, oltre a J.J. AbramsTaylor HackfordFrank Marshall.

Si sono, invece, dichiarati contrari al progetto James Cameron, Jon Landau e Christopher Nolan. Alla lista si aggiunge ora anche Roland Emmerich. Il regista di Independence Day ha espresso chiaramente su Twitter la sua posizione, sottolineando l’importanza di sostenere e tutelare l’esperienza cinematografica.

È un dibattito, quello sul modello di fruizione e distribuzione dei film, destinato a dividere ancora per un po’. La piattaforma Screening Room aumenterà il pubblico o appiattirà e snaturerà l’esperienza di visione cinematografica?

Fonte: Deadline

Roland Emmerich dice la sua su Marvel, DC Comics e Star Wars

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Roland Emmerich dice la sua su Marvel, DC Comics e Star Wars

Il regista di Independence Day, Roland Emmerich, ha recentemente affermato che franchise come MCU, DCEU e Star Wars stanno rovinando i film.

Emmerich, ovviamente, non è il primo ad esporsi in questi termini. Durante la promozione del suo film The Irishman, Martin Scorsese ha dichiarato che i film del MCU non erano cinema. Scorsese ha suggerito che i blockbuster ricchi di azione fossero “più vicini alle giostre nei parchi a tema” di qualsiasi altra cosa.

Più che un’antipatia generalizzata dei grandi registi nei confronti dei franchise, c’è effettivamente una insofferenza verso un modo di raccontare storie al cinema che reprime la creatività e non stimola le nuove storie. Ad esempio, il regista di Ultima Notte a Soho Edgar Wright avrebbe lasciato la produzione di Ant-Man del MCU dopo che lo studio aveva riscritto la sua sceneggiatura, mettendo completamente da parte la voce di Wright.

Sembra che questa mancanza di creatività sia un sentimento condiviso da Roland Emmerich. In una recente intervista con Den of Geek, a Emmerich è stato chiesto se fosse difficile realizzare un film d’azione originale nell’era del MCU e del DCEU. Ecco come ha risposto Emmerich:

“Oh si. Perché naturalmente Marvel e DC Comics e Star Wars hanno praticamente preso il sopravvento. Stanno rovinando un po’ il nostro settore, perché nessuno fa più niente di originale”.

Moonfall è il nuovo disaster movie di Roland Emmerich, regista di 2012, Independence Day e The Day After Tomorrow. Moonfall, che nel cast conta Halle Berry, Patrick Wilson, John BradleyMichael Peña, Charlie Plummer, Kelly Yu, Donald Sutherland è un’esclusiva per l’Italia Italian International Film – Gruppo Lucisano in collaborazione con Rai Cinema e uscirà in Italia il 3 febbraio 2022 distribuito da 01 Distribution.

Roland Emmerich condivide il suo segreto per i disaster movie

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Roland Emmerich condivide il suo segreto per i disaster movie

Mente geniale dietro a capolavori del genere come Independence Day, Godzilla (1998), The Day After Tomorrow2012 , si può certamente dire che Roland Emmerich è un artista del disaster movie.

In un’intervista per il canale YouTube Jake’s Takes, Roland Emmerich elenca le cose da fare e da non fare per girare sequenze di disastri, citando in particolare la sua esperienza durante le riprese di Independence Day. Secondo il regista, è più efficace – e meno sconvolgente – evitare la morte gratuita sullo schermo. “Stai lontano dalle persone che vengono uccise”, dice Emmerich Perché è qualcosa… che non credo che alla gente piaccia molto. Sì, il mondo sta crollando, ma non mostrarlo troppo… Ecco perché io vado in giro per la città, tu vai più in largo che puoi. Perché non è divertente [vedere le persone che muoiono]”.

Roland Emmerich con la Universal per lo sci-fi Moonfall

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Roland EmmerichMentre attendiamo Independence Day Rigenerazione, il regista Roland Emmerich si prepara al suo prossimo progetto con la Universal.

Si tratta dello sci-fi Moonfall che Emmerich stesso ha scritto nel 2012 con Harald Kloser e Spencer Cohen. Il film sarà quindi diretto da Roland Emmerich e prodotto da Kloser.

Cinecomics: Roland Emmerich dice la sua

Moonfall racconta di un gruppo di persone che devono salvare la Terra quando, come implica il titolo, la luna sce fuori dalla sua orbita e rischia di schiantarsi sul pianeta con conseguenze catastrofiche.

Emmerich e Kloser hanno già collaborato in The Day After Tomorrow, 10.000 Avanti Cristo, 2012, Anonymous, Olympus Has Fallen e adesso in Independence Day Rigenerazione.

Fonte: Variety

Roland Emmerich alla direzione del thriller White House Down

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Dopo averne acquistato per 3 milioni di dollari i diritti da James Vanderbilt la settimana scorsa, la Sony Pictures è in trattative con il regista tedesco di Independence day,

Rogue, la recensione del film horror di Greg McLean

Rogue, la recensione del film horror di Greg McLean

Uno squalo che si aggira nelle acque indisturbato, pronto ad attaccare chiunque arrivi nel suo territorio. Un coccodrillo famelico che dà insistentemente la caccia alle sue prede per poi nasconderle nella sua tana. Sono questi i principali protagonisti del B-movie horror, un filone tanto spaventoso quanto avvincente, che da sempre appassiona e terrorizza milioni di spettatori. Se Lo squalo di Steven Spilberg è diventato un cult ci sarà un motivo, in fondo. Rogue, film del 2007 scritto e diretto da Greg McLean, rientra in quella cerchia di film di genere degni di una visione, in quanto riesce a conciliare spirito d’avventura, horror spietato e personaggi sfruttati a dovere. La sua trama prende ispirazione dalla vera storia di Sweetheart, un coccodrillo enorme maschio di acqua salata che negli anni ’70 dicono fosse stato responsabile di ricorrenti attacchi alle barche. Rogue è disponibile su Netflix e fa parte della Top 10 dei film più visti sulla piattaforma.

Rogue, la trama

Pete (Michael Vartan) è un giornalista di viaggio inviato in Australia per un reportage sul Kakadu National Park. Arrivato sul luogo, incontra la guida turistca Kate (Radha Mitchell), che sta radunando tutto il gruppo sulla sua barca per poter cominciare il percorso lungo il fiume, alla ricerca dei coccodrilli. Gli altri componenti del gruppo sono Simon (Stephen Curry), Russell (John Jarratt), Everett (Robert Taylor), Sherry (Mia Wasikowska) ed Elizabeth (Heather Mitchell), e per un po’ anche lo spavaldo Neil (Sam Worthington). Mentre stanno navigando il fiume, uno di loro si accorge di un bagliore in cielo, una richiesta di soccorso da parte di qualcuno che si trova in pericolo. A quel punto Kate decide di risalire il fiume e raggiungere il punto dove è stato lanciato il segnale, ma nel tragitto qualcosa colpisce la barca, facendola arenare vicino un piccolo isolotto in mezzo all’acqua. I problemi insorgono quando un gigantesco coccodrillo d’acqua salata, che nuota in quella palude, sta dando loro la caccia e non vuole fermarsi per nessuna ragione, poiché oramai per lui sono prede da braccare. Compito del gruppo è fare in modo che l’animale si distragga per poter raggiungere la terraferma, prima che la marea inghiottisca l’isolotto e li faccia disperdere nel fiume, dandoli in pasto al coccodrillo.

Rogue cast

Un B-horror movie da non sottovalutare

Come dicevamo in apertura, Rogue è un B-horror movie degno del suo nome. Uno di quelli che non si rovesciano nel dimenticatoio, ma che anzi meriterebbero d’essere guardati ogni qual volta si ha bisogno di una scossa potente di adrenalina, accompagnata da un’ansia crescente, che è proprio una delle chiavi dominanti di tutto l’impianto narrativo di Rogue. Se di solito sono gli squali a occupare il piccolo o grande schermo per incutere timore, oltre che alle sue vittime, anche agli spettatori (i quali il più delle volte in acqua si fanno poi suggestionare), in questo caso a creare scompiglio e un magone alla bocca dello stomaco è un gigantesco coccodrillo, che rispetto al re degli oceani può spostarsi sia in acqua che sulla terraferma, rendendo la sua minaccia molto più forte e sentita. Impedendo di conseguenza alle sue vittime di stare tranquille ovunque, aumentando la pressione su di loro.

Ed è proprio qui che McLean si diverte con il suo film, potendo spostare le sue pedine a piacimento in un’Australia paludosa ma in ogni caso incantevole e magnetica, dando modo alla sua fantasia di volare e soddisfarsi nelle dinamiche più terribili con l’animale. I suoi personaggi non sono mai al sicuro, pur incorniciati da paesaggi naturalistici mozzafiato, perché sono costante preda del coccodrillo e ogni mossa può decretare la loro morte. Il film prepara lentamente il suo pubblico a questa serie di eventi, ed è il giocare sull’attesa – spostando l’incidente scatenante verso la ventina di minuti – ad accendere subito il motore della tensione, pur non essendo accaduto ancora niente di cruciale. Mantenendo come punto fisso lo stato tensivo generale, il regista riesce così anche a costruire una storia fra i personaggi, ponendo l’accento sui diversi modi di reagire delle persone davanti alle difficoltà, e di come sia spesso difficile trovare una sintonia anche di fronte ad un imminente pericolo.

Un cast corale

E in realtà sono proprio i personaggi ad essere pilastro importante e strumento vincente di Rogue, che oltre a mostrarci sequenze d’attacco ben riuscite, con una messa in scena curata per rendere l’atmosfera cupa, tetra e angosciante al punto giusto, propone dei characters tutto sommato sviluppati bene per il ruolo, riuscendo a gestire una narrazione corale ed equilibrata almeno nei primi due atti. Merito del cast scelto, che in linea generale è in grado di restituire tutto il panico, la preoccupazione e la paura dei momenti cruciali con il coccodrillo, non lasciandosi andare ad un’interpretazione posticcia e stonata. Una performance degna di nota è quella Radha Mitchell, capace di gestire le emozioni della propria Kate e dosare le espressioni, puntando molto sullo sguardo vitreo e scioccato, sottolineando il suo timore ma anche i sensi di colpa che ha verso il suo gruppo di turisti.

Non male anche il protagonista principale, Pete, interpretato da Michael Vartan, che se nella prima parte è lasciato un po’ “all’ombra”, mescolato agli altri e quindi meno visibile, nella scena action finale dà il meglio di sé e mostra le proprie discrete doti recitative. Rogue perciò si conferma un film di genere ben costruito, che cerca di lavorare più sull’ansia dello spettatore che sullo sbigottimento usuale delle scene tipiche di lotta con l’animale, dando a volte l’impressione di essere più un thriller che un vero e proprio horror. Greg McLean non si può dire non abbia fatto un buon lavoro, forse avrebbe dovuto allungare di più alcune vicende adrenaliniche per rendere il film più armonioso, ma guardando ad altri prodotti ben peggiori, di questo non ci si può lamentare.

Rogue Trooper: Hayley Atwell e Aneurin Barnard protagonisti del nuovo sci-fi di Duncan Jones

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Hayley Atwell, Aneurin Barnard e Jack Lowden sono entrati a far parte del cast di Rogue Trooper, un nuovo film d’animazione fantascientifico scritto e diretto da Duncan Jones.

Secondo Variety, Rogue Trooper di Jones ha aggiunto al suo cast Hayley Atwell, Aneurin Barnard e Jack Lowden. Il film, basato sulla serie di fumetti 2000 AD di Gerry Finley-Day e Dave Gibbons, sarà animato e realizzato con l’Unreal Engine 5 di Epic Games. Jones ha anche rivelato su Twitter un’immagine del film, visibile qui sotto:

Chi altro recita in Rogue Trooper?

Il cast di Rogue Trooper comprende anche Daryl McCormack, Reece Shearsmith, Jemaine Clement, Matt Berry, Diane Morgan, Alice Lowe, Asa Butterfield e Sean Bean.

La sinossi della serie Rogue Trooper recita: “È il guerriero del futuro per eccellenza: il Rogue Trooper è il soldato solitario geneticamente modificato che si aggira nel paesaggio velenoso e devastato dalla guerra della Nu-Terra. Con lui viaggiano tre dei suoi compagni morti – Helm, Gunnar e Bagman – le cui personalità sono state trasferite in bio-chip impiantati nel suo fucile, nel casco e nello zaino. La loro missione: dare la caccia all’uomo che li ha traditi!“.

Duncan Jones ha esordito alla regia nel 2009 con Moon, interpretato da Sam Rockwell. In seguito ha realizzato Source Code, con protagonista Jake Gyllenhaal, nel 2011, Warcraft nel 2016 e Mute (che funge da sequel spirituale di Moon) nel 2018.

2000 AD offre un sapore molto diverso di fumetto d’azione: Politico e brutale a volte, ma sempre con un luccichio pitonesco negli occhi“, ha detto Jones di Rogue Trooper. “Dredd del 2012 è stato un assaggio di ciò che 2000 AD ha da offrire e ora possiamo mostrare al mondo un altro lato della bestia. È un vero privilegio aver avuto l’opportunità di realizzare Rogue Trooper“.

Rogue Trooper è prodotto da Duncan Jones, Stuart Fenegan, Jason Kingsley e Chris Kingsley. La data di uscita del film non è ancora stata fissata.

Rogue Trooper: Duncan Jones dirigerà il film tratto dal fumetto

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Rogue Trooper: Duncan Jones dirigerà il film tratto dal fumetto

Pochi giorni fa Duncan Jones aveva annunciato su Twitter di essere al lavoro su un cinecomic “davvero speciale” e, come promesso dal regista, è arrivata oggi la conferma del progetto su cui sta lavorando: si tratta di Rogue Trooper, celebre fumetto pubblicato negli anni Ottanta e da cui è stata tratta una serie di videogiochi, tra cui l’ultimo Rogue Trooper Redux.

I racconti originali si concentravano sulle avventure di un futuristico soldato geneticamente modificato, dalla pelle azzurra, anticipato da Jones nel video mostrando l’iconico taglio a mohicano.

Che ne pensate?

Duncan Jones aspetta il via libera della Legendary per Warcraft 2