Dopo esser stato
presentato fuori concorso nell’ultima edizione del Festival di
Cannes e aver raggiunto oltre 500.000 spettatori in Francia nei
primi 10 giorni di programmazione, arriva nelle sale italiane, dal
21 dicembre, il nuovo film di Nicolas Bedos, Masquerade – Ladri
d’amore, che vede protagonisti Pierre Niney,
Isabelle Adjani, François Cluzet, Marine Vacth, Emmanuelle
Devos e Laura Morante.
Masquerade –
Ladri d’amore è un affresco corale che parte dalle storie di
Adrien e Margot – Niney e Vacth -, giovani e bellissimi che sognano
una vita migliore, a qualunque costo. Le loro vite e le loro scelte
si intrecciano inesorabilmente a quelle degli altri personaggi in
scena, in una trama carica di relazioni e colpi di scena.
La Costa Azzurra
con i suoi colori sgargianti e i suoi panorami mozzafiato fa da
cornice a un film sul desiderio, sul denaro, sulla gloria e
sull’illusione. Un vero e proprio omaggio a Nizza, quello di Bedos,
alle sue feste, alla follia immobiliare, a quella ‘nostalgia
fitzgeraldiana’ come la definisce il regista, che torna con
Masquerade – Ladri d’amore sul grande schermo dopo il
successo, tra gli altri, de La Belle Époque.
Sinossi:
Adrien, un attraente ballerino che ha dovuto lasciare la danza,
spreca la sua giovinezza nell’ozio della Costa Azzurra, dove vive
mantenuto da Martha, vecchia gloria del cinema. Tutto cambia quando
incontra la giovane e bellissima Margot ed è subito colpo di
fulmine. Insieme, fantasticano su una vita migliore e mettono in
piedi una truffa ai danni di un ricco imprenditore. In Masquerade –
Ladri d’amorenulla è come sembra.
Dopo l’avventura in
Africa nera dell’Agente speciale 117 di Jean Dujardin, Nicolas Bedos torna in Francia, dove aveva
ambientato con successo i suoi primi Un amore sopra le righe e il pregevole
La belle époque. Con il quale il suo
nuovo Masquerade – Ladri d’amore (nei
cinema italiani dal 21 dicembre distribuito da Lucky Red) ha in
comune forse una certa passione per le costruzioni articolate. Fin
troppo.
Un giallo in Costa
Azzurra
In questo caso, quella di
una truffa, come rivela già la trama ufficiale in barba ai fobici
dello spoiler, realizzata dall’ex ballerino Adrien e la bellissima
Margot. Il primo, consenziente accompagnatore della Martha di
Isabelle Adjani, conosce la seconda a una festa in
casa della vecchia gloria del cinema che lo mantiene e lo tratta
come cosa propria – non sempre con le dovute attenzioni e
sensibilità – e ne resta affascinato. Ma anche la ragazza vive
facendo la escort per i facoltosi frequentatori della più esclusiva
Costa Azzurra, quando un colpo di fulmine spinge i due a sognare
una vita migliore, diversa, per raggiungere la quale rischiano di
dover imparare amare lezioni.
La truffa ai danni del
ricco imprenditore che incontriamo subito nel suo momento peggiore,
secondo una dinamica sempre più diffusa che affida al resto del
film la spiegazione del prologo, e l’onere di renderlo credibile,
ma ovviamente non vanifica l’effetto sorpresa né esaurisce la
narrazione che segue. Nella quale, come promesso e anticipato,
nulla è come sembra.
Un ricco cast, molto
impegnato
Una premessa impegnativa,
al di là delle apparenze, affidata al notevole cast completato da
Pierre Niney, François Cluzet,
Marine Vacth, Emmanuelle Devos e la nostra Laura Morante (da gustare in originale, nel
suo continuo alternare le due lingue nella sua interpretazione
della ex cliente di Adrien, espropriata dall’ex marito del
ristorante di famiglia e ancora in cerca di rivalsa). Che non può
fare più di quanto consentito da una sceneggiatura che se pure
guarda molto ai drammi crime di certo cinema statunitense,
soprattutto di qualche decennio fa, finisce per restare avviluppata
nell’intreccio.
Esageratamente ampio,
come i tempi che – inevitabilmente – si concede, e che concede al
continuo utilizzo di flashback, stacchi e parentesi
chiarificatrici. Che, tra l’aula di tribunale nella quale si svolge
il film e le sequenze che ci portano nei momenti chiave (e in ogni
altro tipo di momento immaginabile) della vicenda e nel loro dietro
le quinte, rendono particolarmente faticoso conservare attenzione,
disponibilità ad annodare i diversi fili, sospensione
dell’incredulità e pazienza fino alla fine.
Un continuo trascinare lo
spettatore avanti e indietro lungo una trama non particolarmente
originale, nella quale le poche verità si perdono tra le troppe
ipotesi e le tante bugie, almeno fino allo spiegone finale. Una
confusione compensata da improvvisi e poco credibili strappi e
qualche simpatica trovata di regia, ma non migliorata dalla messa
in scena piuttosto banale di una superficiale lotta di classe e di
caratteri non particolarmente sfaccettati, soprattutto nella loro
appartenenza di genere.
Con uomini
tendenzialmente passivi, monolitici nel loro essere trascinati da
passioni o interessi, al limite tormentati da un senso di colpa che
sfocia con eccessiva facilità in un vittimismo rassegnato e
nell’accettazione di punizioni anche immeritate. E donne,
giustificate a prescindere, nel bene o nel male, simboli di una
condizione femminile che oggi ottiene soddisfazione, ma che ancora
sembra aver bisogno di contare sulla propria funzione materna e
protettiva per assicurarsi il consenso.
Dopo esser stato presentato fuori
concorso nell’ultima edizione del Festival di Cannes e aver
raggiunto oltre 500.000 spettatori in Francia nei primi 10 giorni
di programmazione, arriva nelle sale italiane, dal 21 dicembre, il
nuovo film di Nicolas Bedos, Masquerade – Ladri d’amore, che vede
protagonisti Pierre Niney, Isabelle Adjani, François
Cluzet, Marine Vacth, Emmanuelle Devos e
Laura Morante.
Masquerade – Ladri d’amore è un
affresco corale che parte dalle storie di Adrien e Margot – Niney e
Vacth -, giovani e bellissimi che sognano una vita migliore, a
qualunque costo. Le loro vite e le loro scelte si intrecciano
inesorabilmente a quelle degli altri personaggi in scena, in una
trama carica di relazioni e colpi di scena.
La Costa Azzurra con i suoi colori
sgargianti e i suoi panorami mozzafiato fa da cornice a un film sul
desiderio, sul denaro, sulla gloria e sull’illusione. Un vero e
proprio omaggio a Nizza, quello di Bedos, alle sue feste, alla
follia immobiliare, a quella ‘nostalgia fitzgeraldiana’ come la
definisce il regista, che torna con Masquerade – Ladri
d’amore sul grande schermo dopo il successo, tra gli altri, de
La Belle Époque.
Sinossi: Adrien, un attraente
ballerino che ha dovuto lasciare la danza, spreca la sua giovinezza
nell’ozio della Costa Azzurra, dove vive mantenuto da Martha,
vecchia gloria del cinema. Tutto cambia quando incontra la giovane
e bellissima Margot ed è subito colpo di fulmine. Insieme,
fantasticano su una vita migliore e mettono in piedi una truffa ai
danni di un ricco imprenditore. In Masquerade – Ladri
d’amorenulla è come sembra.
Mancano 10 giorni a
MAshRome Film Fest, il primo festival italiano dedicato al Mash up
e al Remix cinematografico ! Ecco qualche pillola di quello che vi
aspetta dal 6 al 9 giugno!!!!
Parte la seconda edizione di MashRome
Film Fest, già le tre location valgono l’uscita da casa:
l’Aranciera di San Sisto di Via delle Terme di Caracalla a Roma,
il MACRO, l’Istituto Cervantes e l’Accademia di Spagna,
si preparano ad accogliere una celebrazione delle arti in un
momento storico in cui il mix e il riciclo, il mashup culturale
sono all’ordine del giorno.
Il MashRome Film Fest, il primo
festival in Italia dedicato al remix e al mash up cinematografico,
ideato e diretto da Mariangela Matarozzo e Alessandra Lo
Russo, avrà una cerimonia d’apertura, il 7 maggio alle ore
20.00 nella sala Auditorium e Sala Cinema del MACRO di via
Nizza: il regista ungherese Gyorgy Palfi presenterà l’attesa
premiére di FinalCut – Ladies and Gentlemen, suo film
presentato all’ultimo festival di Cannes nella sezione Cannes
Classique. Ospite d’onore l’artista messicano Carlos
Amorales, che ha conquistato la scena internazionale per la sua
sorprendente capacità visionaria e per la sensibilità ultramoderna
con la quale elabora, mescolandoli, molteplici e opposti elementi.
Considerato una figura di spicco nel mondo del remix, i suoi
lavori si trovano in numerose collezioni pubbliche e private tra
cui il MoMA di New York, La Colección Jumex a Città del Messico, la
fondazione Cisneros Collection di New York e la Margulies
Collection di Miami.
Le altre proiezioni che
principalmente avranno luogo all’Aranciera di San Sisto, vedranno i
film selezionati per il concorso, 100 film divisi in sette
categorie, dal western allo Sci-Fi, fino all’animazione. In pieno
spirito Mash Up, all’attività principale si mescoleranno altre
serate, come ad esempio quella del 9 maggio, quando
all’Accademia di Spagna di piazza San Pietro in Montorio, ci
sarà una giornata interamente dedicata al tema del Remix, con
il panel Remix is Everywhere.
Alle ore 10 saranno protagonisti gli
artisti internazionali ospiti del festival, con uno speciale
intervento di Carlos Amorales; alle ore 14, esperti di
diversi settori dalla semiotica alla filosofia si confronteranno
sulle possibilità del remix nelle arti, dalla letteratura all’arte.
Tra gli eventi del festival, venerdì 10 maggio, alle ore 24, il
live deiDiscofunken, gruppo che rappresenta una
nuova generazione di electrofunk e musica eurodance e che
nasce da una collaborazione di talenti internazionali provenienti
da diverse parti del mondo, dall’Europa all’Australia. Discofunken
ha suonato con molti artisti internazionali come 2many Dj’s,
Boys Noize, Peaches, We Have Band, The Horrors ed ha collaborato
con Rodion, Tavrvs e Gomma rec / Glamnight rec. Evento di
chiusura, successiva alla cerimonia di premiazione, sabato 11
maggio, alle ore 23, il live di Chris Evans, compositore, designer del suono
e multi-strumentista e frontman di ITHACA AUDIO, dinamica
società musicale di Brighton.
L’ingresso al festival si effettua
con tessera MashRome che ha il costo di 10 euro, mentre sono ad
ingresso gratuito i panel e i focus. Per maggiori dettagli sul
programma, c’è anche il sito: www.mashrome.org
Si è conclusa sabato 11 maggio
la seconda edizione di MAshRome Film Fest di Roma,
che ha visto in programmazione, presso l’Aranciera di San
Sisto e la Sala Cinema del MACRO – Museo d’Arte
Contemporanea Roma, 100 opere provenienti da oltre 40
Paesi . Ottimo il riscontro di critica, importante la presenza di
artisti internazionali. I MRFF Awards sono stati
assegnati a quattro opere selezionate da una Giuria Internazionale
chiamata a valutare i film tenendo conto della creatività,
della varietà delle immagini utilizzate, dell’originalità
della colonna sonora, del numero delle fonti artistiche
tradizionali e innovative utilizzate per costruire il film.
Di seguito i quattro premi assegnati e le rispettive
motivazioni:
BEST
PRIME DANS L’OMBRE – FABRICE MATHIEU | FRANCIA 2011
Premiato per la sua abilità nel saper tracciare una trama
avvincente unendo decine di spezzoni “rubati” ad alcuni dei più
celebri capolavori noir della storia del cinema, dimostrando così
di aver inglobato la lezione di questi Maestri sapendone trarre
qualcosa di bello ed originale.
BEST EXPERIMENTAL/REMIX I WON’T BE YOUR MIRROR – FRANCO FRANCHINI | USA 2012
Premiato per l’originalità della messa in scena che mixa
sapientemente elementi del presente e del passato, il teatro e la
pittura, tanto da ricordare in più di qualche momento la stagione
surrealista con i suoi bizzarri personaggi che sembrano appena
usciti da un quadro di Magritte, tutti persi nella loro immagine
riflessa.
SPECIAL MASH BILLY’S BAND HAPPINESS WANTED – OLGA KOMAROVA | GERMANIA
2012
Premiato per la sua abilità nel saper racchiudere in pochi minuti
una deliziosa favola jazz, divertente e scanzonata coma la musica
che l’accompagna, e in cui non si può fare a meno di tifare per
“l’imbranato” protagonista.
BEST MASH DOC SATELLITE OF LOVE– ELIYAHU ZIGDON | ISRAELE 2011
Premiato per la bravura nel saper raccontare un tema attuale come
quello delle “meteore” del mondo dello spettacolo. Con una messa in
scena sempre a cavallo tra realtà e finzione e un curioso
riferimento ad una dimenticata diva del passato, il film rende lo
spettatore partecipe di una storia destinata a ripetersi.
MAshRome Film Fest è il primo festival in Italia dedicato al
Remix e al mash up cinematografico, ideato e diretto da
Mariangela Matarozzo e Alessandra Lo Russo. Questa
seconda edizione si è tenuta in quattro location d’eccezione –
dall’Aranciera di San Sisto al MACRO – Museo d’Arte
Contemporanea Roma, passando per l’Accademia di Spagna e
l’Istituto Cervantes.
Aperte le iscrizioni alla
seconda edizione di MAshRome Film Fest, il primo festival in Italia
dedicato al Mash Up / Remix, che si terrà a Roma a maggio
2013.
Due dischi d’oro
Univideo per i migliori prodotti del mercato dell’Home
Entertainment e costantemente tra i DVD più
venduti in Italia quest’anno.
Queste sono le misure del successo
della serie animata Masha e Orso che, dopo
aver conquistato il cuore di grandi e piccini, si veste di nuovo e
arriva il 26 Novembre in una versione inedita
tutta da scoprire!
La Scatola Delle Soprese Di
Masha E Orso, ideata e prodotta da Koch
Media, contiene infatti il DVD con i
migliori episodi della prima stagione, contenuti
extra interattivi
e un divertente gioco da
tavolo prodotto in esclusiva assoluta da Lisciani
Giochi.
Il conclamato successo di
pubblico, l’accuratezza della sceneggiatura e della realizzazione
e, soprattutto, i valori positivi ed educativi trasmessi,
permettono a Masha e Orso di approdare alla
prestigiosa, diciottesima edizione di Cartoons On The
Bay.
Dal 16 al 18 aprile, nella splendida
cornice di Palazzo Labia a Venezia, la serie Masha e Orso sarà in
nomination nella sezione Serie TV Preschool. Anche
in questa occasione avrà modo di mostrare, con la leggerezza di una
commedia, l’incredibile forza della tenerezza e della semplicità
dei suoi protagonisti nel raccontare vere e proprie storie di vita
quotidiana; quelle in cui Orso rappresenta il mondo nella sua
totalità, con i suoi valori, le sue speranze, le sue continue sfide
e la piccola Masha incarna la purezza tipica dei più piccoli. Un
importante riconoscimento per un grande successo animato che si
rivela metafora sul legame tra il mondo e i bambini.
Amicizia, affetti, giochi e un
pizzico di fantasia sono gli ingredienti principali della serie
animata Masha e Orso che conquista il cuore di grandi e piccini con
le divertenti avventure dei due protagonisti: Masha e il suo grande
amico Orso.
Fenomeno inaspettato proveniente
dalla Russia, Masha e Orso arriva al
cinema il prossimo Natale con Masha e Orso Amici per
Sempre. Di seguito vi mostriamo il trailer italiano
del film che tutti i bimbi adoreranno!
L’evento cinematografico di questo
Natale è previsto dal 23 dicembre 2015 al 10 gennaio 2016 e porterà
nelle sale cinematografiche otto episodi della nuova serie, mai
visti in tv in Italia, insieme ad altri contenuti speciali che
faranno interagire grandi e piccoli per un’esperienza unica al
cinema.
Liberamente ispirata ai personaggi
della tradizione russa, MASHA E ORSO
racconta le avventure della ragazzina vivace, intelligente,
testarda e dall’energia inesauribile. Masha abita
ai margini del bosco e attraverso un sentiero, va a trovare il suo
amico, Orso.
Orso vive nella sua casa dentro un
albero dove, quando non c’è Masha, conduce una vita tranquilla e
confortevole. Orso adora il miele, sa leggere e scrivere ed è abile
nei giochi di prestigio.
Masha è curiosa ed entusiasta di
ogni scoperta e novità e con la sua intraprendenza finisce spesso
per combinare guai. Orso sopporta i suoi capricci e pone sempre
rimedio alle sue marachelle.
Masha adora Orso e lui la ricambia
con grande affetto, seppur talvolta cerchi di tenerla lontana o
impegnata per avere un attimo di tranquillità, si mostra sempre
paziente e protettivo e quando lei non è in giro, lui ne sente la
mancanza.
La serie è diventata un successo per
le famiglie di tutto il mondo grazie alla sua doppia capacità di
essere divertente e di educare. Il rapporto tra Masha e Orso è una
metafora di come un bambino possa interagire con il mondo degli
adulti e fa comprendere ai più piccoli cosa sia la vera amicizia,
l’affetto e la libertà di essere creativi in maniera divertente e
intelligente. Per queste ragioni MASHA E ORSO
sono ormai diventati i nuovi beniamini del pubblico giovanissimo,
delle mamme e dei papà.
Prodotta dallo studio russo
Animaccord, la serie MASHA E ORSO è
stata nominata come Miglior Animazione nella categoria Creative
Talent al Kidscreen Award 2015.
Grazie alla collaborazione tra
Warner Bros. Entertainment Italia, Animaccord e Ink Global, il
grande successo di animazione tv MASHA E ORSO
debutterà a Natale nei cinema italiani.
L’evento cinematografico di questo
Natale è previsto dal 23 dicembre 2015 al 10 gennaio 2016 e porterà
nelle sale cinematografiche otto episodi della nuova serie, mai
visti in tv in Italia, insieme ad altri contenuti speciali che
faranno interagire grandi e piccoli per un’esperienza unica al
cinema.
Liberamente ispirata ai personaggi
della tradizione russa, MASHA E ORSO
racconta le avventure della ragazzina vivace, intelligente,
testarda e dall’energia inesauribile. Masha abita
ai margini del bosco e attraverso un sentiero, va a trovare il suo
amico, Orso.
Orso vive nella sua casa dentro un
albero dove, quando non c’è Masha, conduce una vita tranquilla e
confortevole. Orso adora il miele, sa leggere e scrivere ed è abile
nei giochi di prestigio.
Masha è curiosa ed entusiasta di
ogni scoperta e novità e con la sua intraprendenza finisce spesso
per combinare guai. Orso sopporta i suoi capricci e pone sempre
rimedio alle sue marachelle.
Masha adora Orso e lui la ricambia
con grande affetto, seppur talvolta cerchi di tenerla lontana o
impegnata per avere un attimo di tranquillità, si mostra sempre
paziente e protettivo e quando lei non è in giro, lui ne sente la
mancanza.
La serie è diventata un successo per
le famiglie di tutto il mondo grazie alla sua doppia capacità di
essere divertente e di educare. Il rapporto tra Masha e Orso è una
metafora di come un bambino possa interagire con il mondo degli
adulti e fa comprendere ai più piccoli cosa sia la vera amicizia,
l’affetto e la libertà di essere creativi in maniera divertente e
intelligente. Per queste ragioni MASHA E ORSO
sono ormai diventati i nuovi beniamini del pubblico giovanissimo,
delle mamme e dei papà.
Prodotta dallo studio russo
Animaccord, la serie MASHA E ORSO è
stata nominata come Miglior Animazione nella categoria Creative
Talent al Kidscreen Award 2015.
Uno fa parte di una categoria di
film che non si possono guardare in solitudine, quei film che sono
realizzati con lo scopo di destare inquietudine e terrore e ci
riescono perfettamente; l’altro è un film rassicurante, tenero e
sincero. Hanno in comune solo una cosa, sono due capolavori.
Adesso, grazie all’illustratore Kyle Lambert si incontrano in
un mash – up straordinario. Toy Story
incontra Shining: [nggallery id=648]
Il lavoro è fatto davvero bene,
mantenendo lo stile grafico di Toy Story,
l’autore delle illustrazioni è riuscito a conservare il senso di
inquietudine che pervade la pellicola di Kubrick,
inserendo al punto giusto i personaggi del capolavoro
Pixar.
Era la paura segreta di tutti quei
fan duri e puri dei fumetti Marvel all’annuncio
che la Disney aveva comprato i Marvel Studios. Adesso
quella paura diventa realtà in alcune divertenti fan – art che vi
mostriamo di seguito. Topolino diventa Spider-Man, Hulk diventa
Biancaneve (!) e Paperino diventa La Cosa. Ecco la gallery del
Mash-up dei personaggi Disney che incontrano i supereroi
Marvel.
Ecco un divertente mash-up in cui i personaggi Disney si
trasformano in alcune delle più amate icone pop, secondo tutti i
livelli e i gusti del vasto pubblico. Dalla Sposa di Kill Bill, al
protagonista dei Pokemon, passando per la Vedova Nera e per le
serie tv più amate, ecco qualche divertente incontro di mondi!
Dal 20
giugno sarà disponibile in esclusiva su Prime
VideoMaschile
Plurale, un film di Alessandro
Guida, prodotto da Fabula Pictures e
Rufus Film in collaborazione con Prime Video con il contributo del
Ministero della Cultura (DGCA).
A tre anni dalle
vicende di Maschile Singolare e dalla scomparsa di Denis,
Antonio (Giancarlo Commare) e Luca
(Gianmarco Saurino) si rincontrano, cresciuti e
cambiati, ma entrambi ancora profondamente segnati dalla perdita
dell’amico.
In questo nuovo
capitolo accanto ai già noti e amatissimi Giancarlo
Commare, Gianmarco Saurino e Michela Giraud troviamo tanti nuovi volti, tra
cui Andrea Fuorto, Francesco
Gheghi, Giulio Corso, Nicole
Rossi, Claudio Colica e Lidia
Vitale.
Maschile Plurale è prodotto da Marco e
Nicola de Angelis, prodotto da Matteo Pilati, in associazione
con Los Hermanos.
Maschile Plurale, la trama
Tre anni dopo la
morte di Denis, l’amico che li ha uniti, Antonio e Luca incrociano
di nuovo le loro esistenze. Antonio è diventato un pasticciere di
successo e workaholic. Luca invece ha conosciuto Tancredi,
operatore di una casa-famiglia per giovani LGBTQ+, che lo ha
aiutato a superare una fase complessa della sua vita.
Quando i due si
ritrovano, Antonio – la cui vita sentimentale stenta a decollare –
capisce di provare qualcosa di importante per Luca, e gli propone
di rilevare insieme il forno di famiglia che l’amico è stato
costretto a vendere. Un’avventura che ha come scopo finale la
(ri)conquista di Luca. Nonostante Cristina, l’amica storica, sia
scettica, Antonio tenta di sabotare la relazione di Luca, convinto
che il passato sia tornato per aiutarli. Sarà davvero così? O è
solo un’illusione?
Dal 15
febbraioarrivaal
cinemaMaschile
Plurale,un
film diAlessandro
Guida, prodotto daFabula PictureseRufus Filmin collaborazione
conPrime
Videocon il contributo del Ministero
della Cultura (DGCA).
A tre anni dalle
vicende diMaschile Singolaree dalla scomparsa di Denis, Antonio
(Giancarlo Commare) e Luca (Gianmarco
Saurino) si rincontrano, cresciuti e cambiati, ma entrambi
ancora profondamente segnati dalla perdita dell’amico.
In questo nuovo
capitolo accanto ai già noti e amatissimiGiancarlo Commare,Gianmarco SaurinoeMichela
Giraudtroviamo tanti nuovi volti,
tra cuiAndrea
Fuorto,Francesco
Gheghi,Giulio
Corso,Nicole
Rossi,Claudio
ColicaeLidia Vitale.
Maschile
Plurale, la trama
Tre anni dopo la morte di Denis, l’amico che li ha uniti, Antonio e
Luca incrociano di nuovo le loro esistenze. Antonio è diventato un
pasticciere di successo e workaholic. Luca invece ha conosciuto
Tancredi, operatore di una casa-famiglia per giovani LGBTQ+, che lo
ha aiutato a superare una fase complessa della sua vita.
Quando i due si ritrovano, Antonio – la cui vita sentimentale
stenta a decollare – capisce di provare qualcosa di importante per
Luca, e gli propone di rilevare insieme il forno di famiglia che
l’amico è stato costretto a vendere.Un’avventura che ha come scopo finale la (ri)conquista di
Luca.Nonostante Cristina, l’amica storica,
sia scettica, Antonio tenta di sabotare la relazione di Luca,
convinto che il passato sia tornato per aiutarli.Sarà davvero così? O è solo un’illusione?
Primo ciak per
Maschi veri, la serie tv comedy in 8 episodi, una
produzione Groenlandia, società del gruppo Banijay, prodotta da
Matteo Rovere, con protagonisti Maurizio Lastrico, Matteo
Martari, Francesco Montanari e Pietro Sermonti, scritta da Furio
Andreotti, Giulia Calenda e Ugo
Ripamonti, in arrivo solo su Netflix nel 2025.
Mattia (Maurizio
Lastrico), Massimo (Matteo Martari),
Riccardo (Francesco Montanari) e Luigi
(Pietro Sermonti) sono quattro amici sulla
quarantina che, in un mondo che prova a cambiare verso la parità
sociale e di genere, si ritrovano, loro malgrado, ad affrontare i
propri pregiudizi, i paradigmi della “mascolinità tossica” e le
conseguenze inaspettate che derivano dal doversi mettere in
discussione. Da sempre legati al loro status di maschi alfa, i
quattro amici dovranno improvvisamente riscoprire il loro posto
nella società e nelle dinamiche di coppia, senza perdere, nel
frattempo, loro stessi.
Thony, Sarah
Felberbaum, Laura Adriani, Alice Lupparelli, Corrado Fortuna,
Nicole Grimaudo completano il cast della serie, diretta da
Matteo Oleotto e Letizia
Lamartire.
Foto Credits – LUCIA IUORIO Netflix
Maschi veri – Una
Serie Netflix – produzione Groenlandia – prodotta da Matteo
Rovere
Cast: Maurizio Lastrico,
Matteo Martari, Francesco Montanari, Pietro Sermonti, Thony, Sarah
Felberbaum, Laura Adriani, Alice Lupparelli e con Corrado Fortuna e
Nicole Grimaudo
Regia: Matteo Oleotto, Letizia Lamartire
Scritta da: Furio Andreotti, Giulia Calenda, Ugo
Ripamonti
Direttore della Fotografia: Valerio Azzali
Casting Director: Francesca Borromeo
(u.i.c.d.)
Scenografo: Fabrizio D’Arpino
Costumista: Elena Minesso
Trucco: Daniela Scumaci
Capelli: Michele Vigliotta
Montaggio: Pietro Morana, Michele Gallone,
Giorgia Currà
“Un uomo e una donna sono le
persone meno adatte a sposarsi tra di loro”: inizia così, con la
frase pronunciata da Massimo Troisi nel finale di
Pensavo fosse amore e invece era un calesse,
Maschi contro Femmine, il quarto film di
Fausto Brizzi. E lo si è capito, ormai, che il
regista va forte nei titoli d’apertura: sulle note di una canzone
composta ad hoc da Francesco Baccini, una cicogna animata
trasporta, tra le nuvole e le scritte, un bambino. Parte così, con
una nascita, la storia.
Maschi contro Femmine
–Femmine contro mariti.Mariti contro mogli. Mogli contro amanti. Le
storie che s’intrecciano sono quattro, gli attori tantissimi: i
protagonisti di una vicenda diventano le comparse di un’altra. Lo
schema e i temi sono sempre gli stessi, il finale è intuibile fin
dal principio. Ma, se il metro di paragone sono le altre commedie
italiane, dai cinepanettoni ai Vanzina & C., la pellicola riesce a
fare pure una bella figura.
Se non altro Brizzi mette assieme
un cast per cui vale la pena pagare il biglietto, un cast distante
da quei personaggi alla Boldi con cui si tende a identificare la
commedia italiana. Vince su tutti una Carla Signoris al centro di
una crisi di mezza età, che, beccato il marito
Pannofino in flagrante, inizia a pensare alla
chirurgia estetica e non s’accorge del dolce corteggiamento di
Cederna.
Maschi contro Femmine, il film
Paola Cortellesi, infermiera attivista e
vegetariana, si trova alle prese con Preziosi, vicino di casa che
colleziona i perizomi delle sue prede. Fabio De Luigi tradisce la moglie
Lucia Ocone con la Würth, una delle sue pallavoliste.
Vaporidis e la Francini, sotto gli occhi del
coinquilino Paolo Ruffini, si contendono la sexy e bisessuale
Sarah Felberbaum. Appaiono, per piccoli ruoli,
Claudio Bisio, Paolo Solfrizzi,
Luciana Littizzetto e una fortissima Nancy
Brilli, che saranno protagonisti della pellicola che
uscirà a febbraio, Femmine contro maschi, un contraltare che
metterà in piazza i difetti della donne.
Nel primo atto, dunque, tocca
all’infedeltà e all’irresponsabilità degli uomini, al loro
rottamare un’auto per una a chilometri zero, meglio se straniera.
Uomini che mettono le corna, uomini che si fanno pagare per una
prestazione sessuale, che spingono le donne a rifarsi le tette e
tutto il resto. Qualche risata, niente di nuovo, ma tanta piacevole
leggerezza.
Quando una conferenza stampa si
trasforma in un piccolo teatrino comico, quando l’atmosfera si fa
leggera e rilassata, ci guadagnano tutti: gli attori, la stampa, il
film. E così, tra una Cortellesi e un De Luigi che tengono banco, e
un Vaporidis e una Felberbaum che sembrano addormentarsi da un
momento all’altro, il regista, Fausto Brizzi, spiega che quello
appena visto non è che il primo episodio di un dittico.
Il 23 maggio ricorre la
Giornata della legalità, nell’anniversario della
Strage di Capaci verificatasi in tale data nel
1992, in cui morirono il magistrato
antimafia Giovanni Falcone, la moglie, anch’essa
magistrato, Francesca Morvillo e tre agenti della
scorta Vito Schifani, Rocco
Dicillo e Antonio Montinaro. Per
ricordare e ribadire dunque l’importanza di fronteggiare la
mafia in tutte le sue forme, su Rai 1 si propone il filmMascaria, diretto da Isabella
Leoni e ispirato a vicende realmente avvenute.
Il titolo del film, che deriva dal
siciliano mascariare, significa lasciare un segno
indelebile con il carbone. Figurativamente, significa marchiare e
in senso più generale, calunniare. Ed è proprio quello che accade
al protagonista di Mascaria, che pur avendo
compiuto ciò che è giusto si vede diventare oggetto di calunnia che
ne compromette non solo l’attività lavorativa ma soprattutto
l’onore. La vicenda di questo protagonista, che troppo spesso trova
un corrispettivo nella realtà, diventa allora un monito sul
riconoscere il vero dal falso in situazioni così delicate.
Interpretato da noti e apprezzati
attori del panorama cinematografico e televisivo italiano,
Mascaria è dunque un film da non perdere non solo
per la storia che propone ma anche per i messaggi che lancia, di
cui è bene parlare oggi più che mai. In questo articolo,
approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a
Mascaria. Proseguendo qui nella lettura sarà
infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama,
al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si
elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti
il film nel proprio catalogo.
La trama e il cast di Mascaria
Protagonista del film è
Pietro Ferrara (Fabrizio Ferracane), un costruttore
siciliano costretto a pagare il pizzo per poter lavorare. Un
giorno, l’uomo trova però il coraggio di denunciare i mafiosi e il
suo gesto porta all’arresto e alla condanna dei suoi oppressori,
segnando una vittoria significativa contro la mafia. Pietro, da
sempre schivo e riservato, diventa il simbolo di questa vittoria.
Ma i mafiosi non perdonano e la loro vendetta non tarda ad
arrivare: Gaetano Rizzo (Costantino
Comito), il capomafia che lo taglieggiava da anni, lo
accusa falsamente di essere stato suo socio in affari.
Pietro si vede così rinviato a
giudizio per associazione mafiosa. Da accusatore si trasforma in
imputato, dovendo ora difendersi per proteggere sé stesso, i suoi
dipendenti e la sua famiglia. A assisterlo in questa nuova
battaglia c’è l’avvocato Baldani
(Fortunato Cerlino), esperto in processi di mafia,
che si rivela essere anche un amico fidato. È l’inizio di un
percorso difficile e doloroso che oltre a mettere alla prova
Pietro, si ripercuote anche sulla sua famiglia. La moglie
Mimma (Manuela Ventura) e i tre
figli devono superare il periodo più duro della loro vita, sognando
un giorno di trasferirsi altrove.
La storia vera dietro il film
Per Mascaria
non ci si è ispirati ad una precisa storia realmente avvenuta, ma
si è in ogni caso attinto da numerosi casi di mascariamenti
avvenuti negli anni ai danni di alcuni imprenditori siciliani,
rendendo il protagonista portavoce di queste storie. In
particolare, gli sceneggiatori sembrano essersi rifatti alla vicend
di Rocco Greco, imprenditore che nel 2007 decide
di denunciare i propri estorsori. Riesce inoltre a convincere sette
suoi colleghi a fare lo stesso e uniti in tribunale fanno
condannare i boss della Stidda e di Cosa nostra di Gela.
Per ritorsione, però, Greco viene
accusato di avere rapporti con la mafia. Tuttavia non ci sono mai
state prove a riguardo, ma solo sospetti. Eppure, in tribunale, a
causa della lentezza con cui si svolge la burocrazia, tutto è
contro di lui. Per i suoi vecchi “pagamenti” del pizzo, prima che
decidesse di denunciare, la Prefettura decide di interdire la sua
impresa. Saltate tutte le commesse, Greco è costretto licenziare 50
operai. «Il problema sono io: se vado via, i miei figli sono a
posto», sembra abbia detto alla moglie.
Il tribunale, in seguito, lo
assolve con formula piena. La sua azienda potrebbe riprendere
l’attività, ma è troppo tardi. Greco decide di togliersi la vita il
27 febbraio 2019. Si spara alla tempia, proprio negli uffici della
sua fabbrica in provincia di Caltanissetta. Ore dopo il suo ultimo
avvistamento, sono iniziate le ricerche all’interno della sua
azienda, dove è stato ritrovato ormai deceduto. L’infamia ricevuta
ha rappresentato un peso troppo grande e l’incapacità degli organi
di giustizia di rendergli onore hanno dato vita ad un’ennesima
vittima di mafia.
Il trailer di
Mascaria e dove vedere il film in streaming e in
TV
Sfortunatamente il film non è
presente su nessuna delle piattaforme streaming attualmente attive
in Italia. È però presente nel palinsesto televisivo di
giovedì 23 maggio alle ore 21:30
sul canale Rai 1. Di conseguenza, per un limitato
periodo di tempo sarà presente anche sulla piattaforma Rai
Play, dove quindi lo si potrà vedere anche oltre il
momento della sua messa in onda. Basterà accedere alla piattaforma,
completamente gratuita, per trovare il film e far partire la
visione.
Dopo aver visto qualche giorno fa
Bruce Willis e John Malkovich bighellonare sul set di Red 2, ora li
vediamo in compagnia di Mary-Louise Parker, anche lei coinvolta
Quando si pensa a Frankenstein (o
lo si legge) non ci si rende mai pienamente conto di quanto questo
romanzo sia capace di far sgorgare sentimenti, riflessioni, l’anima
intera dell’autrice. Soprattutto, non viene quasi mai dato il
giusto peso all’autrice, sempre poco soppesata e data per scontata
in un mondo, a noi contemporaneo, nel quale l’esistenza di
scrittrici donna (usare il rafforzativo non fa male) viene data per
scontata. E va a finire che su Mary
Wollstonecraft-Godwin (conosciuta come Shelley) non ci si
soffermi più di tanto. Il lavoro che fa Mary
Shelley è dare vita all’autrice del primo romanzo
fantascientifico, tra percorso di crescita e la ricerca di una
propria voce autoriale.
Haifaa Al Mansour,
prima regista donna dell’Arabia Saudita (paese nel quale è stato
riaperto il primo cinema lo scorso aprile, dopo ben 35 anni) ha
plasmato a figura di questa giovane donna pro-femminismo,
anticonvenzionale, che vive nel ricordo della madre eterodossa e
combattiva, morta qualche giorno dopo la nascita della figlia.
Ciò che viene raccontato è il genio
di una ragazza che, a dispetto dei suoi diciotto anni, seppe
indagare a fondo dell’animo umano, narrando sensazioni vissute in
prima persona per poi raccontarle al mondo attraverso la voce non
del mostro, ma di una creatura alla quale è stata data la vita per
poi essere abbandonata. Raccontare il dolore dettato
dall’abbandono, dalle incomprensioni e soprattutto dai
pregiudizi.
Presentato al
Festival di Toronto e allo scorso Torino Film
Festival, in uscita nei nostri cinema il 29 di
agosto, Mary Shelley gode di un fascino indiscutibile ma
raccontato secondo modalità convenzionali. Se la prima parte
del film mostra il percorso di crescita di Mary e le sue relazioni
personali, con tutti gli aspetti positivi e negativi del caso, e
del suo legame con Percy Shelley (Douglas Booth), quasi
sprofondando in un teen drama vero e proprio, è la seconda parte
che riesce a rendere veramente l’idea di cosa ci sia dietro la
realizzazione di Frankestein, o il moderno Prometeo.
Il genio, l’anticonformismo, la
lungimiranza e l’universalità. Ma anche e soprattutto la fermezza
nel contrastare il bigottismo, lo smarrimento, i
preconcetti. Un film che si perde nel didascalismo e che non
si assume nessun coraggio indagatorio oltre i confini della
convezione narratologica, senza arrischiare di indagare più a fondo
il preciso contesto scientifico come il galvanismo, i pensieri e le
contraddizioni interiori di una giovane donna, che sono quelli
anche di un giovane, suo malgrado, mostro.
Mary Shelley
diventa un ulteriore prova di esame per Elle Fanning che si mette nei panni di una
ragazza divenuta donna, cercando di fare propria la grinta e la
battaglia contro i demoni che le gravitano attorno e che la
possiedono, lottando contro il conservatorismo senza, però,
riuscire a dare la giusta empatia.
Mary Reilly è
un film del 1995 diretto da Stephen
Frears e con protagonisti Julia
Roberts, John Malkovich e Glenn Close.
Mary Reilly è un
film tratto dal romanzo scritto da Valerie Martin dal titolo
La governante del dottor Jekyll che a sua volta
riprende la storia fantastica di radice “noir” ideata da Robert
Louis Stevenson nel 1886 per il suo libro Lo strano caso
del dott. Jekill e del signor Hide considerato il più
importante testo scritto da Stevenson, perché appartiene alla
storia dei classici della letteratura fantastica mondiale che
condensa più generi (giallo, noir, thriller d’azione) rafforzati
dall’atmosfera che suscita terrore e mistero. Mary
Reilly racconta invece la storia attraverso gli occhi
della domestica interpretata da Julia Roberts che
lavora a casa del medico Jekill, e che finisce per innamorarsi,
ricambiata, del misterioso dottore.
Il regista Stephen
Frears ricostruisce questa reciproca attrazione
sottolineando i caratteri del desiderio misto al soddisfacimento
del piacere che cerca insistentemente Hide mentre Jekill nutre un
sentimento sincero verso la giovane illibata e innocente che si
lascerà sedurre dalle fantasie del medico. Per la prima volta Hide
non è completamente orribile e il suo forte è nel feeling erotico
che sprigiona muovendosi. La Londra del film, perfettamente
ricostruita nelle scenografie, ha il sapore tipicamente malinconico
e decadente di fine Ottocento.
Mary Reilly: recensione del film
con Julia Roberts
Il doppio personaggio
Jekill/Hide è interpretato dal bravissimo John
Malkovich che mostra l’attrazione verso la ragazza e
contemporaneamente è killer spietato dopo la trasformazione causata
dalla pozione che studia chiudendosi sempre nel suo
laboratorio.
In città si diffonde il panico per
i delitti del misterioso uomo (citazione reale degli omicidi
compiuti a Londra a fine ‘800 da Jack Lo
Squartatore) e Mary diventa corriere per conto del medico
per consegnare assegni di risarcimento presso il locale bordello
gestito dalla bellissima e vitale Mrs. Farraday (Glenn
Close), maîtresse che verrà orrendamente uccisa e
decapitata insieme ad un politico. La polizia attraverso le
indagini arriverà al Dr. Jekyll che verrà scoperto anche da Mary,
quando troverà nel letto il disgustoso e spietato Hyde.
Mary Reilly è
stato accolto con freddezza ma apprezzato per l’elegante
sceneggiatura di Christopher Hampton, la
fotografia noir e triste di Philippe Rousselot e
per le geniali scenografie di Stuart Craig, che ha
trasformato il laboratorio del dottor Jekyll in un astratto teatro
anatomico che ricorda le autopsie di Leonardo.
Sono cominciate da pochi gironi le
riprese di Mary Queen of Scots e Indiewire di propone già la
prima immagine di Saoirse Ronan che nel film
interpreta Mary Stuart, in contrapposizione con Elizabeth I,
interpretata invece da Margot Robbie.
Ecco l’attrice irlandase nei panni
della regina del titolo:
Il film è diretto da Josie
Rourke e prodotto, per la Working Title,
da Tim Bevan, Eric Fellner e Deborah
Hayward.
La storia originale, basata sul
libro di John Guy dal titolo “The True Life
of Mary Stuart”, è scritta dal creatore di House of Cards,
Beau Willimon.
Nel cast del film Saoirse
Ronan e Margot Robbie che interpretano le
due Regine rivali.
Sono arrivate on line
(via best of margot) le prime immagini non ufficiali di
Margot Robbie nei panni della Regina Elisabetta I
in Mary Queen of Scots.
Dopo la prima foto ufficiale di
Saoirse Ronan nei panni di Mary
Stuart, ecco le foto dal backstage del film in cui la
Robbie è irriconoscibile, con la chioma riccia e rossa-Tudor e
l’attaccatura altissima, proprio come appare la Regina inglese nei
ritratti storici.
Il film è diretto da Josie
Rourke e prodotto, per la Working Title,
da Tim Bevan, Eric Fellner e Deborah
Hayward.
La storia originale, basata sul
libro di John Guy dal titolo “The True Life
of Mary Stuart”, è scritta dal creatore di House of Cards,
Beau Willimon.
Nel cast del film Saoirse
Ronan e Margot Robbie che interpretano le
due Regine rivali.
Entertainment Weekly ha diffuso
in esclusiva le prime immagini promozionali di Mary
Queen of Scots, film storico in costume che riporterà sul
grande schermo la celebre rivalità fra Elisabetta I e Mary Stuart,
interpretate rispettivamente da Margot Robbie e
Saoirse Ronan.
Diretto dalla regista teatrale
Josie Rourke, esordiente al cinema, e sceneggiato
da Beau Willimon (House of
Cards), il film arriverà nelle sale il 2 Novembre
2018.
“Sarà la storia di due donne
che si sacrificano e combattono in un universo dominato dagli
uomini” ha commentato la Rourke, “Racconteremo la rivalità
fra due donne scaturita proprio dal contesto in cui vivono e che
l’ha messe una contro l’altra“.
CREDIT: PARISA TAG/FOCUS FEATURES
Mary Queen Of Scots
Come annunciato con la diffusione
dei Character Poster, ecco il primo
trailer di Mary Queen of Scots, pellicola in
costume basata sul romanzo omonimo di libro omonimo di John
Guy e diretto da dalla regista teatrale Josie
Rourke, esordiente al cinema. La sceneggiatura invece è
stata firmata dall’autore di House of
Cards, Beau Willimon.
Le protagoniste
sono Margot Robbie e Saoirse
Ronan, che nel film interpretano rispettivamente
Elisabetta I e Maria Stuarda.
“Questa sarà la storia
di due donne che si sacrificano e combattono in un universo
dominato dagli uomini” aveva dichiarato la Rourke tempo fa.
“Racconteremo la rivalità fra due donne scaturita proprio dal
contesto in cui vivono e che l’ha messe una contro
l’altra“.
Arriverà nelle sale a Dicembre 2018
Mary Queen of Scots, pellicola in costume basata
sul romanzo omonimo di libro omonimo di John Guy e diretto
da dalla regista teatrale Josie Rourke,
esordiente al cinema. La sceneggiatura invece è stata firmata
dall’autore di House of Cards, Beau
Willimon.
In attesa che venga rilasciato a
breve il trailer ufficiale, possiamo dare uno sguardo ai character
poster con le protagoniste Margot Robbie e
Saoirse Ronan, che nel film interpretano
rispettivamente Elisabetta I e Maria Stuarda.
“Questa sarà la storia
di due donne che si sacrificano e combattono in un universo
dominato dagli uomini” aveva dichiarato la Rourke tempo fa.
“Racconteremo la rivalità fra due donne scaturita proprio dal
contesto in cui vivono e che l’ha messe una contro
l’altra“.
Dopo l’annuncio del casting di
Emily Blunt (Edge of Tomorrow, Into
the Woods, Sicario) nell’iconico ruolo che fu di Julie
Andrews, sembra che la Walt Disney
Pictures abbia trovato anche l’erede di Dick Van
Dyke, interprete dello spazzacamino Bert
in Mary Poppins.
Secondo quanto riportato da Variety,
la star di Broadway Lin-Manuel Miranda (famoso per
aver recitato nei musical In the Heights e
Hamilton) è entrato in trattative per interpretare Jack, un
personaggio molto simile a quello interpretato da Van Dyke. Il
film, un sequel dell’originale, sarà diretto da Rob
Marshall, che ha già lavorato con la Blunt in Into the
Woods.
Marshall si cimenterà di nuovo con
il musical, dopo Into the Woods, e
racconterà una storia ambientata 20 anni dopo le vicende del primo
film.
La sceneggiatura sarà curata da
David Magee mentre alla coppia composta da
Marc Shaiman e Scott Wittman avrà
il difficile compito di scrivere le nuove musiche.
Tutti conoscono la storia del film
del 1964, diretto da Robert Stevenson e con
Julie Andrews e Dick Van Dyke
protagonisti, in cui una tata magica interviene a casa Banks per
riconciliare i genitori di Jane e Michael con il loro discoli
pargoli. La storia era basata sui romanzi di P.L.
Travers, come ci ha insegnato Saving Mr
Banks di John Lee Hancock del
2013, con Emma Thompson nei panni della Travers e
Tom Hanks come Walt Disney.
L’originale Mary
Poppins era ambientata nel 1910 e quindi si immagina
che questo film racconterà invece gli anni ’30. Il film, un
musical, potrebbe basarsi sul primo romanzo sequel di Mary Poppins,
Mary Poppins Comes Back.
Il film sarà prodotto da
John DeLuca e Marc Platt, la
stessa squadra di Into the Woods.
La Disney ha appena annunciato
ufficialimente che il sequel di Mary
Poppins a lungo chiacchierato e ponderato dalla casa
di Topolino si intitolerà Mary Poppins
Returns. Il film vedrà nel cast Emily Blunt nel ruolo che fu di
Julie Andrews e Lin-Manuel
Miranda, creatore del musical di grandissimo
successo Hamilton.
Il film arriverà in sala il 25
dicembre 2018 e racconta di Jane e Michael Banks oramai diventati
adulti che, dopo una grave perdita, accolgono in casa
Mary Poppins. Attraverso le sue doti
magiche, e con l’aiuto del suo amico Jack, Mary aiuterà la famiglia
a riscoprire la gioia e il senso di meraviglia che hanno
abbandonato le loro vite.
La sceneggiatura sarà
scritta da David Magee; per quanto riguarda la
colonna sonora, importantissima per questo progetto, il candidato
al premio Oscar Marc Shaiman si occuperà
della composizione, mentre il vincitore del Tony Award
Scott Wittman scriverà nuove canzoni
originali.
A dirigere il film è stato chiamato
un esperto di musical, Rob Marshall.
L’ambientazione, che nel primo film era di poco precedente alla
Prima Guerra Mondiale, in questo film sarà quella della Grande
Depressione, mentre la storia sarà basata sulle storie di
Pamela Lyndon Travers su Mary Poppins e la
famiglia Banks.