Siamo al terzo giorno
di Festival e oggi tocca al film in concorso Night
Moves con protagonisti Jesse Eisenberg,
Dakota Fanning e Peter Sarsgaard. La
pellicola è un classico film indipendente americano che senza
grosse pretese, affida completamente agli attori di talento il
compito di portare a casa un film che si rivela essere piatto e
noioso, percorrendo un binario narrativo fatto di poco coraggio e
tanta incomunicabbilità .
Trama: Fino a che punto le
convinzioni legittime di una persona giustificano comportamenti
illegali? Come può reagire un individuo mosso da un radicato
idealismo quando si trova tutt’a un tratto con le spalle al muro.
Night Moves è la storia di tre ambientalisti radicali e del loro
progetto di far saltare una diga idroelettrica.
Vi ricordiamo che tutte le notizie
e le recensioni in anteprima dal Festival di Veneziale
trovate nel nostro speciale Venezia 70.
Di seguito tutte le foto nella
nostra foto gallery
Si è svolta oggi la
conferenza stampa di presentazione della Mostra Internazionale
d’ArteCinematografica di Venezia ,
arrivata quest’anno alla sua 70esima edizione, di scena
nella città lagunare dal 28 agosto al 07 settembre 2013.
L’evento è stato presentato dal
direttore artistico del Festival Andrea Barbera e dal
presidente della Bienalle, Paolo Baratta che hanno preso la
parola all’inizio della conferenza, articolando prima notizie di
carattere logistico, poi sul Festival vero e proprio, svelando film
in gara e quant’altro potesse riguardare la competizione di per se
stessa. Una terza parte è stata poi riservata, come di consueto,
alle domande della stampa.
In particolare, Barbera si è
soffermato su come si sia lavorato per proporre un’istantanea sulla
situazione del cinema contemporaneo e dunque si sia assortita una
selezione di opere stratificata e non omogenea. Ci saranno quindi
gli autori affermati, dai quali non è possibile prescindere;
gli autori esordienti o comunque quei registi in attesa del
salto di qualità, anche mediatico; e i cosiddetti film di
genere, nei confronti dei quali, ha tenuto a precisare, non
esiste alcuna forma di pregiudizio ma che non è sempre facile
collocare all’interno dei tanti festival.
Toccato più o meno direttamente
anche il tema del finanziamento pubblico al mondo dello
spettacolo, questione particolarmente calda che si trascina per
la verità da molto tempo, senza regalare mai risposte
soddisfacenti.
Tra le novità più importanti di
questa edizione, che vedrà Bernardo Bertolucci presidente
della giuria per i film nella categoria In concorso, c’è
quella che si chiama Venezia 70 – Future Reloaded. Gli
addetti ai lavori hanno chiesto a 70 registi di tutto il
mondo di realizzare un corto(micro)metraggio di durata tra i 60
e i 90 secondi, in totale libertà creativa. Questo per
celebrare appunto la 70esima edizione del Festival, un
traguardo sicuramente importante. Tali cortometraggi saranno poi
proiettati durante la mostra (le modalità non sono state ancora
rese note) e comunque disponibili in rete e liberamente
visualizzabili a competizione conclusa.
Il Festival aprirà e chiuderà i
battenti con proiezioni 3D. La pellicola d’apertura sarà
Gravity, (Fuori Concorso) di Alfonso
Cuaròn, con George Clooney e Sandra Bullock,
proiettata subito dopo la cerimonia d’apertura il 28 agosto. Per la
chiusura spazio invece a Amazonia (Fuori
Concorso – Documentari) di Thierry
Ragobert, che verrà invece proiettato il 7 settembre al termine
della cerimonia di premiazione. Due film in 3D che vogliono
evidentemente cogliere il momento (e il futuro) del cinema.
Qualche numero in più ci sembra
doveroso, anche per capire meglio la portata del Festival più
antico del mondo. Saranno 54 i film in totale, di cui 20
In Concorso e i restanti a dividersi le categorie Fuori
Concorso e Orizzonti (a cui dovremmo aggiungerne 29
sotto l’etichetta Venezia Classici, ovvero 29 lungometraggi
del passato, restaurati).
Tra i film In concorso, 3
sono italiani: Gianni Amelio parteciperà con
L’interpido. Emma Dante sarà in concorso con
Via Castellana Bandiera. Infine ci sarà Sacro
GRA di Gianfranco Rosi, un documentario sul Grande
Raccordo Anualare, che insieme al film americano The Unkown
Known: the Life and Times of Donald Rumsfeld di Errol
Morris, costituisce una prima volta assoluta per quel che
riguarda film-documentario nella categoria In Concorso.
Uscendo dalla sfera italiana, da
tenere sott’occhio il nuovo film d’animazione di Hayao
Miyazaki intitolato Kaze Tachinu (uscito già in
Giappone, dunque si tratterà di un’anteprima internazionale e non
mondiale), Child of God di James Franco e
The Zero Theorem di Terry Gilliam, solo per
citare qualche nome già abbondantemente affermato nel panorama
globale.
Sottolineiamo anche quello che
dovrebbe essere un esperimento interessante e che sarà presente
nella categoria Fuori Concorso: Che strano chiamarsi
Federico, Scola racconta Fellini, un film (di cui viene
svelato poco) dove Ettore Scola tenterà di raccontare
Federico Fellini.
Tanta carne al fuoco come per ogni
Festival, con una programmazione che sembra molto variegata e una
dose di novità e sorprese che per ora vengono solo annunciate e non
palesate, ma che dovrebbero aggiungere quella postilla in più per
far valere a pieno il prezzo del biglietto.
E’ stato presentato
oggi all’Excelsior di Roma il cartellone della settantesima
edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di
Venezia. Sei i film Usa in concorso, trai quali anche quello di
James Franco, che conferma il suo buon feeling con i Festival di
tutto il mondo.
I titoli italiani sono tre:
L’intrepido di Gianni Amelio, Sacro Gra di Gianfranco Rosi e Via
Castellana Bandiera, di Emma Dante.
Sei su tredici sono i titoli
americani, tra questiil citato film di Franco, Child of God, Joe di
David Gordon Green (con Nicolas Cage), Night Moves di Kelly
Reichardt (con Jesse Eisenberg e Dakota Fanning), The Zero Theorem
di Terry Gilliam (con Christoph Waltz, Matt
Damon e Tilda Swinton) e Under the Skin di Jonathan Glazer (con
Scarlett Johansson). Ci sarà anche
l’attesissimo Philomena di Stephen Frears, con protagonista la
splendida Judi Dench.
Di seguito il programma
completo:
Concorso Venezia 70:
ES-STOUH (LES TERRASSES) di MERZAK ALLOUACHE
L’INTREPIDO di GIANNI AMELIO
MISS VIOLENCE di ALEXANDROS AVRANAS
TRACKS di JOHN CURRAN
VIA CASTELLANA BANDIERA di EMMA DANTE
TOM À LA FERME di XAVIER DOLAN
CHILD OF GOD di JAMES FRANCO
PHILOMENA di STEPHEN FREARS
LA JALOUSIE di PHILIPPE GARREL
THE ZERO THEOREM di TERRY GILLIAM
ANA ARABIA di AMOS GITAI
UNDER THE SKIN di JONATHAN GLAZER
JOE di DAVID GORDON GREEN
DIE FRAU DES POLIZISTEN di PHILIP GRÖNING
PARKLAND di PETER LANDESMAN
KAZE TACHINU di HAYAO MIYAZAKI
THE UNKNOWN KNOWN: THE LIFE AND TIMES OF DONALD RUMSFELD di ERROL
MORRIS
NIGHT MOVES di KELLY REICHARDT
SACRO GRA di GIANFRANCO ROSI
JIAOYOU (STRAY DOGS) di MING-LIANG TSAI
Orizzonti:
BAUYR (LITTLE BROTHER) di SERIK APRYMOV
IL TERZO TEMPO di ENRICO MARIA ARTALE
JE M’APPELLE HMMM… di AGNÈS B.
EASTERN BOYS di ROBIN CAMPILLO
PALO ALTO di GIA COPPOLA
RUIN di AMIEL COURTIN-WILSON e MICHAEL CODY
MAHI VA GORBEH (FISH & CAT) di SHAHRAM MOKRI
VI ÄR BÄST! (WE ARE THE BEST!) di LUKAS MOODYSSON
WOLFSKINDER (WOLFSCHILDREN) di RICK OSTERMANN
LA VIDA DESPUÉS di DAVID PABLOS
ALGUNAS CHICAS di SANTIAGO PALAVECINO
MEDEAS di ANDREA PALLAORO
STILL LIFE di UBERTO PASOLINI
PICCOLA PATRIA di ALESSANDRO ROSSETTO
LA PRIMA NEVE di ANDREA SEGRE
JIGOKU DE NAZE WARUI (WHY DON’T YOU PLAY IN HELL?) di SION SONO
THE SACRAMENT di TI WEST
Fuori Concorso:
SPACE PIRATE CAPTAIN HARLOCK di SHINJI ARAMAKI
GRAVITY di ALFONSO CUARÓN (film di apertura)
SUMMER 82 WHEN ZAPPA CAME TO SICILY di SALVO CUCCIA
PINE RIDGE di ANNA EBORN
THE ARMSTRONG LIE di ALEX GIBNEY
UKRAINA NE BORDEL (UKRAINE IS NOT A BROTHEL) di KITTY GREEN
MOEBIUS di KI-DUK KIM
LOCKE di STEVEN KNIGHT
YURUSAREZARU MONO (UNFORGIVEN) di SANG-IL LEE
WOLF CREEK 2 di GREG MCLEAN
AMAZONIA di THIERRY RAGOBERT
DIE ANDERE HEIMAT – CHRONIK EINER SEHNSUCHT (HOME FROM HOME –
CHRONICLE OF A VISION) di EDGAR REITZ
THE CANYONS di PAUL SCHRADER
CHE STRANO CHIAMARSI FEDERICO – SCOLA RACCONTA FELLINI di ETTORE
SCOLA
WALESA. CZOWIEK Z NADZIEI (WALESA. MAN OF HOPE) di ANDRZEJ WAJDA e
EWA BRODZKA
FENG AI (‘TIL MADNESS DO US PART) di BING WANG
AT BERKELEY di FREDERICK WISEMAN
Arrivano domenica due dei simpatici
e dispettosissimi Minions, protagonisti del film di animazione
Cattivissimo
Me 2 (qui la nostra recensione),
campione di incassi negli USA con oltre 350 milioni di dollari (e
che nel resto del mondo ha già raccolto 455 milioni di dollari).
Jerry e Jorge hanno deciso di andare a vedere cosa succede alla
Mostra di Venezia!
Domenica 1 settembre potrete
incontrarli presso lo spazio di Studio Universal, il Canale
del grande cinema americano classico distribuito da Mediaset
Premium. I Minions Jerry e Jorge sono arrivati in Italia a giugno,
non perdendosi il concerto di Vasco Rossi a Bologna, sono poi stati
alle giornate professionali di cinema a Riccione a luglio e hanno
animato vari acqua park in giro per l’Italia ad agosto, tra cui
Verona, Roma e Napoli.
Li potrete incontrare in giro per
Venezia domenica, a partire dalle 17 allo spazio di Studio
Universal, situato nello storico Mojito bar in Lungomare Marconi al
Lido di Venezia. Il film in Italia è doppiato dalle voci di Max
Giusti, Arisa e Neri Marcorè e verrà presentato alla stampa a
ottobre a Roma.
Uscirà nelle sale italiane il 10
ottobre 2013.
Di seguito tutte le foto nella nostra foto gallery
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Vi ricordiamo che tutte le notizie e le recensioni in anteprima
dal Festival di
Veneziale trovate nel nostro
speciale Venezia 70.
Dopo il successo ottenuto al
Festival del Cinema di Venezia, la Warner
Bros ha diffuso online un nuovo trailer ufficiale di
Gravity, lo sci-fi di Alfonso
Cuaron con protagonisti Sandra Bullock e
George Clooney. Vi ricordiamo che la pellicola
verrà rilasciata in Italia il 3 ottobre.
Venezia 70 Gravity
nuovo trailer
Gravity, il film
Il film si basa su una
sceneggiatura scritta da Alfonso Cuarón, Jonás
Cuarón, Rodrigo Garcia, mentre
la fotografia è curata da Emmanuel
Lubezki, che ha condotto un lavoro maniacale sulle
numerose sequenze realizzate completamente i CGI e riprese con la
tecnologia stereoscopica. Gravity uscirà
in America e in Italia, in 3D, il prossimo 4
ottobre.
Trama:
Sandra Bullock interpreta la dottoressa Ryan
Stone, un brillante ingegnere medico alla sua prima missione
sullo Shuttle, mentre Matt Kowalsky (George
Clooney) è un astronauta veterano al comando della sua
ultima missione prima del ritiro. Durante quella che sembra una
passeggiata nello spazio di routine, ecco che accade il
terribile incidente. Lo Shuttle viene distrutto e Stone
e Kovalsky rimangono a volteggiare nella più totale oscurità
completamente soli e attaccati l’uno all’altra. Il silenzio
assordante è la conferma della perdita definitiva di ogni contatto
con la Terra e, con esso, ogni speranza di essere salvati. La paura
si trasforma in panico e ogni boccata d’aria consuma il poco
ossigeno rimasto. Ma l’unica strada verso casa potrebbe
essere quella di spingersi ancora più lontano, nella terrificante
distesa dello spazio.
La Sony Pictures
Classics ha finalmente diffuso online il trailer ufficiale
di Kill Your Darlings, pellicola
di John Krokidas con
protagonisti Daniel
Radcliffe e Dane DeHaan. Il
film, presentato al Sundance Film Festival, concorre alla decima
edizione delle “Giornate degli Autori” in occasione
del Festival del Cinema di Venezia 2013. In Italia, verrà rilasciato il 17
ottobre con il titolo Giovani
ribelli – Kill Your Darlings.
Venezia 70 Giovani
ribelli Kill Your Darlings trailer
Kill Your
Darlings è ispirato alla storia vera di quattro
studenti della California University che, basandosi sulla “setta
dei poeti estinti” di Walt Whitman, decidono di infrangere le
regole di una delle più importanti università americane,
influenzando così a loro volta le generazioni a venire. Il resto
del cast include Jack Huston, Ben Foster, Michael C.
Hall, Elizabeth Olsen e Jennifer Jason
Leigh.
Con un rush finale
emozionante, disputato a colpi di “Like” e di email, la platea
internazionale della Rete ha scelto i migliori film del decennio
nel programma delle Giornate degli Autori dalla fondazione (2004)
alla scorsa edizione (2012). Come si sa i referendum sui social
network hanno le loro regole: la memoria recente spesso
premia i film più “freschi”, quelli più visti, quelli di cui per le
più diverse ragioni si è molto parlato. E anche il referendum
online delle Giornate per Il Film del Decennio non poteva e
né voleva sfuggire alla regola.
Con oltre 10.000 click provenienti
dai cinefili di tutto il mondo, sono stati dunque individuati i 10
finalisti di questo concorso tanto informale quanto entusiasmante,
i “magnifici dieci” delle Giornate che la piattaforma MyMovies
proporrà, durante la prossima Mostra del Cinema in accordo con
FRED, la web radio della Mostra di Venezia, a cadenza giornaliera
per una “sala virtuale” che ripercorrerà un po’ la nostra
storia.
All’interno di questa selezione che
fotografa bene gusti, tendenze e storie che hanno scandito le
nostre selezioni (ricordiamo che si partiva da una lista dei 50
titoli più significativi di 9 edizioni), verrà eletto Il Film
del Decennio secondo i Social Network, cui si affiancherà
quello prediletto dagli addetti ai lavori. Oggi pubblichiamo
intanto – in rigoroso ordine d’apparizione – la classifica dei voti
pervenuti sulla pagina facebook delle Giornate e via email:
#
Film
Like
Email
Tot.
1
LA VIDA DE LOS PECES – THE LIFE OF
FISH di Matias Bize (2010)
1985
17
2.002
2
KEEP SMILING di Rusudan Chkonia
(2012)
1.470
1.470
3
MACHAN di Uberto Pasolini
(2008)
1071
172
1.243
4
ET IN TERRA PAX di Matteo
Botrugno, Daniele Coluccini (2010)
777
1
778
5
HISTORIASque so existem
quando lembradas di Julia Murat (2011)
360
24
384
6
IO SONO LI di Andrea Segre
(2011)
260
4
264
7
AZUL OSCURO CASI NEGRO Daniel
Sánchez Arévalo (2006)
155
3
158
8
HABIBI RASAK KHARBAN – HABIBI
di Susan Youssef (2011)
147
147
9
C.R.A.Z.Y. Jean-Marc Vallée
(2005)
105
2
107
10
LA DONNA CHE CANTA – INCENDIES
di Denis Villeneuve (2010)
Siamo arrivati al terzo giorno e
come di consueto facciamo un riepilogo fatto d’immagini delle star
che in questi giorni hanno sfilato sul red carpet della
settantesima edizione della Mostra d’Arte Cinematografica di
Venezia:
Sono Federico
Fellini e Theo Angelopulos i registi
omaggiati nel nuovo manifesto della 70esima edizione della
Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di
Venezia.
L’immagine rimanda a
un’inquadratura del film di Theo Anghelopulos
“L’eternità e un giorno” (1998), interpretato da Bruno
Ganz. Un uomo di spalle agita le braccia in direzione di
una barca che, in lontananza, trasporta un bambino e un
rinoceronte. Una citazione autoironica del manifesto dello scorso
anno (a sua volta ispirato a “E la nave va”, 1983, di
Federico Fellini), che segna una continuità e un
superamento allo stesso tempo. Un invito anche a guardare oltre, a
viaggiare con l’immaginazione. L’identità visiva e l’immagine
coordinata della Mostra di Venezia è stata curata anche quest’anno
dallo Studio Graph.X di Milano sulla base dei disegni di
Simone Massi. Simone Massi,
premiato col David di Donatello 2012 per il miglior cortometraggio,
è l’autore della sigla che dallo scorso anno introduce le
proiezioni ufficiali della Mostra di Venezia. La sigla ha una
durata di 30 secondi, ottenuti da 300 disegni realizzati a mano che
citano Fellini, Anghelopulos, Wenders, Olmi, Tarkovskij,
Dovženko. Massi ha ideato la sigla con il
contributo di Fabrizio Tassi. La musica è stata
scritta ed eseguita da Francesca Badalini, mentre
il sound-design è di Stefano Sasso. Julia
Gromskaya ha realizzato le riprese e Lola
Capote-Ortiz si è occupata della
post-produzione”.
Così è descritto il poster che
vedete di seguito, Venezia 70 manifesto :
Ricordiamo che il Festiva di
Venezia, che giunge quest’anno alla storica edizione numero 70 è
diretto da Alberto Barbera e organizzato dalla
Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta, e
si svolgerà al Lido dal 28 agosto al 7 settembre 2013.
Tra le sezioni più interessanti di
questa settantesima edizione della Mostra d’Arte cinematografica di
Venezia va certamente menzionata Venezia Classici,
dove troviamo il nuovo documentario del critico cinematografico
Marco Spagnoli, dedicato ad una delle figure più
importanti del panorama attoriale del secondo dopoguerra,
l’immortale Anna Magnani. Donne nel
mito Anna Magnani a Hollywood è il quinto
documentario diretto da Spagnoli che conferma la
freschezza di racconto già apprezzata nel precedente lavoro su
Giuliano Montaldo. Il film è un ritratto onesto e
toccante di una delle poche attrici italiane che hanno vinto un
oscar (per l’interpretazione nel film La rosa
tatuata) e si concentra sul periodo americano di
lavoro della Magnani, in cui riesce ad ottenere
anche una seconda nomination per Wild Is the
Wind, in cui recita al fianco di Anthony
Quinn.
La pellicola colpisce per la
genuinità di racconto con il quale il regista riesce a costruire un
affresco spontaneo attraverso le parole del figlio Luca, del press
agent italiano Enrico Lucherini, della biografa di Anna Magnani,
Matilde Hockhofler e di Caterina D’Amico, Preside della Scuola
Nazionale di Cinema,nonché figlia della leggendaria
sceneggiatrice Suso Cecchi D’Amico, grande amica di Anna
Magnani.
Prodotto da Diva Universal
Donne nel mito Anna Magnani a Hollywood
andrà in onda mercoledì 11 Settembre alle 20:50, in Prima TV su
Diva Universal (SKY – Canale 128).
Vi ricordiamo che tutte le notizie e le recensioni in anteprima
dal Festival di Veneziale
trovate nel nostro speciale Venezia 70. Di seguito tutte
le foto nella nostra foto gallery
Definito il nuovo Attimo Fuggente, con
GIOVANI RIBELLI-KILL YOUR DARLINGS,
Daniel Radcliffe vi farà tornare la
voglia di “salire in piedi su un banco di scuola”. L’attore
protagonista della saga di Harry Potter torna sul grande schermo
in una versione inedita con la vera storia, mai raccontata,
di quattro giovani studenti della Columbia University che, ispirati
dall’esempio di Walt Whitman e della “setta dei poeti estinti”,
sfidarono le rigide regole della più potente Università Americana,
finendo per diventare a loro volta ispirazione per le generazioni
successive.
Distribuito da Notorious
Pictures, il film sarà in concorso nella selezione ufficiale della
10ª edizione delle Giornate degli Autori – Venice Days all’interno
della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia e uscirà nelle
sale italiane il 17 ottobre.
Su sceneggiatura di Krokidas
e Austin Bunn, GIOVANI RIBELLI-KILL YOUR DARLINGS
vanta, accanto a Daniel Radcliffe nei panni del
giovane Allen Ginsberg, un cast del calibro di Jack Huston
(Boardwalk Empire) in quelli di Jack Kerouac, Ben Foster
(The Messanger) nei panni di William S. Burroughs, Dane
DeHaan (Chroncle) in quelli di Lucien Carr, Michael C.
Hall (Dexter) che interpreta David Kammerer e anche
Elizabeth Olsen (Martha Macy May Marlene) e Jennifer
Jason Leigh (Margot at the Wedding). Al momento non sappiamo se
all’atteso Festival parteciperanno altri protagonisti del film.
Vi ricordiamo che per trovare tutte
le news sulla settantesima Mostra internazionale del cinema Venezia
potete consultare il nostro speciale: Venezia 70
E’ il giorno dell’attore Daniel Radcliffe, meglio noto come il
maghetto più famoso del mondo, l’attore ha presentato durante le
giornate degli autori il suo ultimo film Giovani ribelli Kill Your
Darlings, pellicola indipendente ambientato nel
1944, racconta dell’omicidio di David Kammerer da parte di Lucien
Carr e di come questo coinvolga tre grandi poeti della Beat
Generation: Allen Ginsberg, Jack Kerouac e William
Burroughs. Giovani ribelli Kill Your Darlings è un film di
ottima fattura con un cast di attori di talento, su tutti il
trio Dane
DeHaan, Michael C. Hall e Daniel Radcliffe che danno il giusto
carisma ai personaggi raccontati. La pellicola concorre anche per
il premio opera prima che coinvolge tutti i registi presenti al
lido.
Vi ricordiamo che tutte le notizie
e le recensioni in anteprima dal Festival di Veneziale
trovate nel nostro speciale Venezia 70.
Di seguito tutte le foto nella nostra foto gallery
La 69° Mostra Internazionale
d’Arte Cinematografica di Venezia, attribuisce a Michael Cimino,
sceneggiatore e produttore statunitense, il premio Persol 2012.
Il film di Marco Bellocchio,
Bella addormentata, ha stupito il pubblico non
solo per aver portato in scena il “caso Englaro”, un caso di
eutanasia che fece tanto scalpore
Facciamo un riepilogo
delle foto scattate sino ad ora e delle star accorse al lido
per la 69esima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, in attesa
che arrivi il giorno dell’altra grande atteso, Robert
Redford.
Ipotizzare chi quest’anno sia il
favorito per la conquista del Leone d’oro a Venezia 69, la Mostra
del cinema di Venezia è molto difficile.
Innanzitutto perché, al momento, da quanto si intuisce dai tweet,
commenti e vociferare post proiezione, nessuno ha veramente
stupito, come l’anno scorso fecero Ann Hui con il
suo A simple life o Carnage di
Polanski o Shame di Steve
McQueen.
Anzi quello che si percepisce è da
un lato una fredda recezione dei grandi maestri, ultimo oggi
Brian De Palma, molto atteso, che ha offerto al
concorso il remake di un film di pochi anni fa, Crime
d’amour, che però pecca in alcuni momenti di essere troppo
barocco per essere ben accettato. Troppa carne al fuoco, anche se a
partire dal titolo, ce lo si poteva aspettare: Passion,
che porta gli intrecci, l’avidità e la sopraffazione a complicare
una storia altrimenti classica di tradimenti.
Molti voti favorevoli, che si
bilanciano con alcune lamentele, le ha ricevute The
master, di Paul Thomas Anderson, che per ora
viene citato soprattutto per la prestazione che potrebbe ipotecare
un premio per Joaquin Phoenix.
Brillante Mendoza,
definito ieri dal suo produttore, e a ben dire, un “National
treasure” , un tesoro nazionale della cultura filippina, ha portato
in concorso nuovamente una storia di sacrificio che ha come set una
zona molto remota delle Filippine, che fa assomigliare il film in
molte sequenze ad un documentario di viaggio. Lo stile di Mendoza
viene fuori nel momento in cui la calma del documentario di viaggio
viene letteralmente frantumata da un evento spietato e violento al
quale, non si sa con quali forze, i protagonisti rispondono quasi
con rassegnazione. Si è notato comunque, che il regista ha iniziato
ad abbandonare, quantomeno a livello di fotografia, le tonalità
livide delle sue precedenti opere, che però gli valsero il premio
alla regia anni fa a Cannes. Ci sono comunque buone probabilità che
Thy womb si aggiudichi qualcosa.
L’altro grande maestro atteso, che
torna con un film in un concorso internazionale dopo solo un anno,
dopo averci abituato a tempi di gestazione creativa quasi
kubrickiani, Terrence Malick, è in pole position
per guadagnarsi se non il Leone, il premio della critica. To
the wonder è stato apprezzato da più parti, anche se
alcuni hanno criticato la troppa cripticità delle tematiche del
regista. Il jolly del festival potrebbe essere però Spring
breakers, definito da molti giornalisti e a ragione, il film
più selvaggio del festival. Sicuramente sopra le righe, con la
forza delle quattro protagoniste adolescenti che vivono la vita
come un videogame, Harmony Korine potrebbe
finalmente ricevere un riconoscimento.
Ovviamente in prima linea per la
conquista del Leone c’è lo spietato film, nonostante il titolo
pacificatore, Pietà, di
Kim Ki-Duk, che narra le vicende di uno strozzino
che viene messo a dura prova dalla gentilezza di una madre di
ritorno. Mette invece quasi tutti d’accordo e quindi si pone in una
buona posizione per il titolo l’intensa storia
della Bella addormentata di Marco
Bellocchio, ispirato alla vicenda di Eluana Englaro. Mentre quindi
il destino del Leone è misterioso, oggi vengono consegnati alcuni
premi collaterali che forse daranno il polso della situazione,
mentre è in conclusione anche una competizione sui social network
per assegnare il premio al più affascinante degli attori presenti
al Lido.
Arriva al lido anche la
leggenda Takeshi Kitano per presentare il suo ultimo
film Outrage Beyond. Ecco il video della presentazione
del film, la conferenza e il photocall.
Da qualche anno ad oggi i
Festival internazionali diventano spesso sedi di deliri collettivi.
L’abbiamo visto a Roma, quando nel 2008 venne presentato in
anterpima Twilight,
Ecco il video della presentazione
alla stampa del film The Company You Keep, diretto
ed interpretato dalla leggenda di Hollywood Robert
Redford, accompagnato per l’occasione dal suo protagonista
Shia LaBeouf.
Interventi cinematografici e
politici: Redford ha dimostrato di essere rimasto nonostante l’età
fedela a se stesso e alla sua vena di contestatore.
Arriva anche il video del red carpet
della premiere di To the Wonder, ultimo film discusso di Terrence
Malick. Sul Red Olga Kurylenko, Romina Mondello e i produttori del
film.
Arriva anche il tanto atteso
giorno di Marco Bellocchio e del suo Bella Addormenta che è stato
accolto favorevolmente dalla critica presente alla Mostra.
Il Festival del cinema di Venezia
2020 proseguirà come previsto per questo autunno, a confermarlo è
Luca Zaia, il governatore del Veneto. Il
governatore ha dichiarato che il festival cinematografico più
longevo del mondo, che dovrebbe svolgersi dal 2 al 12 settembre, è
ancora attivo. La conferma ufficiale arriva pochi giorni dopo che
la Biennale di Venezia, che sovrintende al festival del cinema tra
una serie di altri eventi artistici, spostando la sua Biennale di
Architettura al 2021, ha invece annunciato che le date per la
manifestazione legata al cinema erano rimaste invariate.
Zaia ha dichiarato domenica che la
Biennale di Architettura è stata rinviata a causa di complicazioni
nella costruzione dei padiglioni necessari. Il festival del cinema
continuerà, anche se ha avvertito che probabilmente ci saranno meno
film quest’anno. All’inizio di maggio, la lettera, firmata dal
direttore artistico di Venezia Alberto Barbera,
aveva lo scopo di valutare quanti registi, attori e produttori
erano disposti a partecipare al festival.
“Sappiamo che sarebbe
semplicemente impossibile pianificare un festival senza sapere se
tutti voi siete disposti a utilizzare il Festival per dare un nuovo
inizio e un segnale forte per mantenere vivo il cinema, anche in
questi tempi difficili”, ha scritto Barbera. La lettera ha
anche chiesto ai produttori e agli agenti di vendita “la
concreta possibilità di portare (talent) per accompagnare i film
invitati”.
Il festival di Venezia 77 si farà
Evidentemente, gli organizzatori –
che avrebbero dovuto prendere una decisione alla fine di maggio –
sono ora fiduciosi che il festival sia in grado di andare avanti
come previsto, anche se quest’anno l’aspetto dell’evento sarà
diverso, poiché le misure di salvaguardia della salute pubblica
devono essere prese in considerazione e l’organizzazione del
festival non ha ancora specificato quali saranno i parametri e le
misure di sicurezza da adottare.
Già in precedenza, i portavoce del
Festival di Venezia avevano dichiarato che il festival
non avrebbe seguito la strada virtuale, ma avevano chiarito nel
loro sondaggio di settore che stavano prendendo in considerazione
una “sala di proiezione virtuale, utilizzando una piattaforma
online sicura” per coloro che non sarebbero stati in grado di
partecipare ma che si erano comunque accreditati. A gennaio, il
festival ha rivelato che Cate Blanchett sarebbe stata la
presidente della giuria.
L’Italia riaprirà i suoi confini per
i viaggiatori europei il 3 giugno, rinunciando alle restrizioni
obbligatorie di quarantena per i viaggi in entrata. Il paese, che è
stato tra i più colpiti dal coronavirus in Europa, sta uscendo
lentamente dal blocco nelle ultime settimane, anche se finora ha
registrato 32.785 vittime.
“La La
Land è un sorprendente omaggio alla stagione d’oro
del Musical americano – ha dichiarato il direttore Alberto
Barbera – da Un americano a
Parigi di Vincent Minnelli a New York,
New York di Martin Scorsese e, nello stesso tempo, la
compiuta rifondazione del genere attraverso la reinvenzione dei
suoi canoni. Se Whiplash fu la rivelazione di un
nuovo autore, La La Land è la sua
definitiva, ancorché precoce, consacrazione tra i grandi registi
del nuovo firmamento hollywoodiano.”
La La
Land, scritto e diretto da Damien
Chazelle (Whiplash)
vede anche protagonisti il premio Oscar J. K.
Simmons eJohn
Legend.
La La
Land sarà proiettato in prima
mondiale il 31 agosto nella Sala
Grande del Palazzo del Cinema
al Lidodi
Venezia dando il via a quella che è
la 73esima edizione.
È stato svelato il poster della
73esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte
Cinematografica diVenezia 2016,
che si terrà al Lido dal 31 agosto al 10 settembre 2016.
Simone Massi, per il quinto anno
consecutivo, realizza il manifesto del Festival più antico del
mondo che potete vedere di seguito:
Tra le prime notizie riguardanti il
Festival di quest’anno, sappiamo che Sonia
Bergamasco sarà la madrina dell’evento, che Sam
Mendes è il presidente della Giuria ufficiale del concorso
e che ad aprire le danze, letteralmente, sarà il musical di
Damien Chazelle,La La
Land, con protagonisti Emma Stone e
Ryan Gosling.
La 73. Mostra Internazionale d’Arte
Cinematografica di Venezia, diretta da Alberto Barbera e
organizzata dalla Biennale presieduta da Paolo Baratta, si svolgerà
al Lido dal 31 agosto al 10 settembre 2016.
La settantaduesima Mostra d’Arte
Cinematografica di Venezia si aprirà con l’attesissimo film
Everest,
pellicola con protagonista un cast stellare composto
da Jason Clarke, Josh Brolin, John Hawkes, Robin
Wright , Michael Kelly, Sam Worthington, Keira Knightley, Emily
Watson e Jake Gyllenhaal.
Ispirato agli incredibili eventi
riguardanti il tentativo di raggiungere la vetta della montagna più
alta al mondo, Everest documenta il formidabile viaggio di due
diverse spedizioni spinte oltre i loro limiti da una delle tempeste
di neve più feroci mai viste dal genere umano.
Con la loro tempra e il proprio
coraggio messi a dura prova dagli elementi più impietosi del
pianeta, gli scalatori dovranno superare ostacoli quasi
invalicabili e la loro eterna ossessione diventerà una lotta
all’ultimo respiro per la sopravvivenza. L’epica avventura vede nel
cast Jason Clarke, Josh Brolin, John Hawkes, Robin Wright , Michael
Kelly, Sam Worthington, Keira Knightley, Emily Watson e Jake
Gyllenhaal.
Everest è diretto da Baltasar
Kormákur (“2 Guns”, “Contraband”) e prodotto da Tim Bevan di
Working Title Films, Eric Fellner, Brian Oliver di Cross Creek
Pictures e Tyler Thompson, insieme a Nicky Kentish Barnes e
Kormákur.
Universal Pictures e Walden Media
presentano Everest, in associazione con Cross Creek Picture,
adattato per lo schermo da William Nicholson (“Il Gladiatore”) e
dal premio Oscar® Simon Beaufoy (“The Millionaire”).
Il film è stato girato in Nepal
nelle colline pedemontane dell’Everest, sulle Alpi italiane e
presso gli Studios di Cinecittà a Roma e i Pinewood Studios nel
Regno Unito.
Universal distribuirà Everest in tutto il mondo.
La
Biennale di Venezia annuncia la presenza in anteprima mondiale,
fuori concorso, alla 72. Mostra di Venezia dell’attesissimo
Black Mass, un film Warner Bros. Pictures
diretto da Scott Cooper (Crazy Heart,
Il fuoco della vendetta). Black
Massè interpretato da Johnny Depp nella parte del celebre
gangster James “Whitey” Bulger, e da un prestigioso cast composto
da Joel Edgerton, Benedict Cumberbatch, Rory Cochrane,
Jesse Plemons, Dakota Johnson, Peter Sarsgaard e
Kevin Bacon. Black Mass sarà
proiettato venerdì 4 settembre 2015 nella Sala Grande del Palazzo
del Cinema al Lido di Venezia. La 72. Mostra Internazionale d’Arte
Cinematografica di Venezia avrà luogo dal 2 al 12 settembre 2015,
diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale di Venezia
presieduta da Paolo Baratta.
Negli anni Settanta a Boston,
l’agente dell’FBI John Connolly (Edgerton) convince il gangster
irlandese Jimmy “Whitey” Bulger (Depp) a collaborare con l’FBI per
eliminare il loro nemico comune: la mafia italiana. Black Mass
racconta la storia di questa insolita alleanza che presto degenera,
permettendo a Whitey di eludere la legge, consolidare il potere e
diventare uno dei più spietati e pericolosi gangster nella storia
di Boston.
Black Mass è prodotto da John
Lesher, Brian Oliver, Scott Cooper, Patrick McCormick e Tyler
Thompson, con Brett Ratner, James Packer, Peter Mallouk, Ray
Mallouk, Christopher Woodrow, Brett Granstaff, Gary Granstaff, Phil
Hunt e Compton Ross come produttori esecutivi. Warner Bros.
Pictures presenta Black Mass in collaborazione con Cross Creek
Pictures & RatPac-Dune
Entertainment; la sceneggiatura è firmata da Mark Mallouk e Jez
Butterworth (Get on Up, Edge of Tomorrow), ispirata al libro di
Dick Lehr e Gerard O’Neill. Warner Bros. Pictures distribuirà Black
Mass in tutto il mondo a partire dal 18 settembre. L’uscita
italiana è prevista per il 1° ottobre 2015.
Ci avviciniamo sempre più alla fine
del Festival di Cannes 2014. Nel frattempo, però, già si comincia a
parlare dell’altra kermesse più importante dell’anno, ossia la
Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di
Venezia. Quali sono i film che vedremo a Venezia
2014? E’ indubbiamente ancora presto per dirlo, ma neanche
troppo per provare a fare alcune previsioni. Sembra essere quasi
sicura la presenza di due pellicole: The
Cut del turco-tedesco Fatih Akin e
Three Hearts del francese Benoit
Jacquot.
Dall’America, invece, protebbero
arrivare: A Most Violent Year di
J.C. Chandor, con Alessandro Nivola e Jessica
Chastain; Gone Girl di David
Fincher, con Ben
Affleck; Birdman di Alejandro
Gonzalez Inarritu; e Manglehorn
di David Gordon Green con Al Pacino. Anche
Big Eyes di Tim Burton
potrebbe essere presentato in anteprima al Venezia, così come
Knight of Cups di Terrence
Malick, con protagonisti Christian Bale, Natalie Portman e Cate
Blanchett.
Ancora, dalla Francia potremmo
assistere alle anteprime di Eden di
Mia Hansen-Love;Une nouvelle
amie di François Ozon;
Vie sauvage di Cedric
Khan; La rancon de la glorie di
Xavier Beauvois; e Retour a
Ithaque di Laurent Cantent.
Per quanto riguarda l’Italia, invece, è probabile che faccia il suo
debutto al Lido il biopic di Mario Martone
dedicato a Giacomo Leopardi, dal titolo Il Giovane
Favoloso; dalla Germania, invece, potrebbe arrivare
un dramma sull’Olocausto, dal titolo
Phoenix, diretto da Christian
Petzhold.