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Sully: tre clip dal film con Tom Hanks

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La Warner Bros Italia ha diffuso tre nuove clip in italiano di Sully, il film diretto da Clint Eastwood e interpretato da Tom Hanks che arriverà in sala il 15 dicembre.

Ecco le clip:

Sully: trailer italiano del film di Clint Eastwood con Tom Hanks

Il film, biopic dedicato alla figura del pilota di linea “Sully” Sullenberger, uscirà nei cinema statunitensi il 9 settembre 2016, mentre in Italia il 15 dicembre 2016 proiettato anche nel circuito IMAX, che in Italia comprende le sale di Pioltello e Afragola.

La storia racconterà l’impresa del capitano che il 15 gennaio 2009 fece ammarare il suo aereo nell’Hudson, salvando la vita a tutti i passeggeri. L’evento trasformò il capitano in un eroe e venne soprannominato il Miracolo dell’Hudson, poi però Sully venne sottoposto a delle inchieste che minacciarono di rovinare la sua vita.

Con Tom Hanks, nel cast della pellicola anche Aaron Eckhart (Il cavaliere oscuro, Attacco al potere) e Laura Linney (che torna a lavorare con Eastwood dopo Potere Assoluto e Mystic River). Completano il cast Sam Huntington, Autumn Reeser, Jerry Ferrara, Jeff Kober, Holt McCallany, Chris Bauer. La sceneggiatura è opera di Todd Komarnicki. Il film sigla la prima collaborazione tra due icone del cinema moderno, Tom Hanks e Clint Eastwood.

Captain Marvel: un’idea regalo ispirata all’eroina di Brie Larson

Mentre siamo in attesa di scoprire nuovi dettagli sul film dedicato a Captain Marvel con protagonista Brie Larson, il sito ThinkGeek ci propone un’idea regalo a tema Marvel, un’elegante borsetta che ripercorre il design del costume dell’eroina che vedremo in azione contro Thanos in Avengers Infinity War. Il prezzo dell’accessorio è di $59,99 e potete vederlo nel dettaglio a seguire:

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Che ve ne pare? Un’ottima idea per un regalo da fare o da farsi!

Captain Marvel: i suoi poteri saranno “fuori scala”

Nell’ultima shor-tlist di candidate alla regia per il film, c’erano Rebecca Thomas, Niki Caro, Lesli Linka Glatter e Lorene Scafaria, Jennifer Kent e Jennifer Yuh, mentre non è stato ancora scartato il nome di Michelle MacLaren, quella che in un primo momento avrebbe dovuto dirigere per la DC Films il progetto su Wonder Woman, poi passato a Patty Jenkins.

Scritto da Nicole Perlman (Guardians of the Galaxy) e Meg LeFauve (Inside Out), Captain Marvel arriverà al cinema l’8 marzo 2019.

Eddie Murphy: rivelato il suo possibile ruolo in Star Trek IV

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La saga di Star Trek è tornata in auge sul grande schermo nel corso degli ultimi anni con esiti di pubblico e di botteghino alquanto soddisfacenti, e ciò a portato molti cultori della celebre serie tv – in seguito approdata al cinema – a compiere alcune riflessioni riguardo a Star Trek IV: Rotta verso la Terra, famoso quanto travagliato capitolo cinematografico diretto dal compianto Leonard Nimoy.

Uno degli aspetti più curiosi (e anche misteriosi) che aleggiano attorno al culto di questo film riguarda il ruolo che avrebbe dovuto essere affidato nientemeno che a Eddie Murphy, il quale però, dopo alcune divergenze creative con lo stesso regista e apparentemente scontento del suo personaggio nel corso delle varie rivisitazioni dello script, decise sua grande amenza di abbandonare il progetto. Lo stesso Murphy avrebbe poi più volti ammesso il suo rammarico nell’aver compiuto questa decisione.

Eddie Murphy farebbe un cinecomics solo se divertente

Nel corso degli anni sono state avanzate molte ipotesi circa il personaggio che avrebbe avuto il volto di Murphy, anche se mai nulla di concreto, almeno fino ad oggi, è stato reso noto. Steve Meerson, uno degli sceneggiatori originali di Star Trek IV ha infatti avuto modo di parlare recentemente della sua esperienza relativa al film e alle numerose rivisitazioni dello script (dalle 7 alle 10), descrivendo il ruolo di Murphy come quello di un astrofisico impegnato a Berkley. Tale personaggio è stato poi accorpato ad altri fino a dare vita alla Dott.ssa Gillian Taylor, interpretata da Catherine Hicks. Meerson ha infatti affermato: “il progetto è stato per lo più costante nel corso del tempo, ma la versione originale prevedeva una parte per Eddie Murphy. Eddie era una delle punte di diamante della Paramount al momento e probabilmente è stata la loro più grande star. Ci avevano detto che era un grande fan di Star Trek“.

Star Trek IV: Rotta verso la Terra è stata la più redditizia pellicola della saga almeno fino al riuscito tentativo di roboot ad opera di J.J Ambrams nel 2009, e da ciò è dunque facile immaginare quanta più soldi avrebbe guadagnato con la partecipazione di una star del calibro di Murphy, tenero conto poi del fatto che il guadagno complessivo del film è stato nettamente superiore a quello che l’attore di colore fece con The Golden Child, la pellicola per la quale abbandonò il progetto di Star Trek.

Fonte: sceenrant

Box Office ITA: Animali Fantastici e Dove Trovarli sempre in testa

Animali Fantastici e Dove Trovarli rimane saldamente in testa al box office italiano, seguito da La cena di Natale e Come diventare grandi nonostante i genitori.

box officeNiente può tener testa al magico mondo creato da J.K.Rowling: Animali Fantastici e Dove Trovarli rimane saldamente in cima alla classifica con altri 3,2 milioni di euro incassati al suo secondo weekend.

Il film di David Yates giunge così a quota 10,7 milioni di euro in undici giorni di programmazione.

La cena di Natale apre in seconda posizione con 988.000 euro incassati in poco meno di 400 sale, registrando una media per sala pari a 2500 euro.

Il terzo gradino del podio è occupato da Come diventare grandi nonostante i genitori, che esordisce con 943.000 euro in 374 sale disponibili.

Snowden debutta al quarto posto incassando 678.000 euro, per una media per sala di quasi 2500 euro.

L’altra new entry, Mechanic: Resurrection, apre in quinta posizione con 573.000 euro.

Animali Notturni raccoglie altri 566.000 euro per un globale di 1,5 milioni.

Seguono pellicole in calo, ossia Quel bravo ragazzo (293.000 euro) e Trolls (274.000 euro), giunti rispettivamente a 1,1 milioni totali e 4 milioni complessivi.

La ragazza del treno precipita al nono posto con altri 254.000 euro, arrivando a 4,7 milioni totali.

Chiude la top10 Masterminds – I geni della truffa (241.000 euro), che totalizza 2,3 milioni.

Guardians of the Galaxy Vol. 2: il teaser in versione LEGO

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Il canale YouTube Huxley Berg Studios ha diffuso l’esilarante versione LEGO del teaser trailer di Guardians of the Galaxy Vol. 2. Potete vederlo di seguito:

Ricordiamo che il film è il sequel di Guardiani della Galassia, sempre diretto da James Gunn e con gli stessi protagonist: una banda di reietti e criminali che formano una famiglia atipica e disfunzionale, facendosi forza e unendosi per sopperire alle reciproche mancanze.

Guardians of the Galaxy Vol. 2: il teaser trailer

In Guardians of the Galaxy Vol. 2, che arriverà al cinema nel 2017, torneranno sicuramente Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave Bautista e in veste di doppiatori Vin Diesel e Bradley Cooper.

Confermati anche il Collezionista (Benicio Del Toro), Yondu (Michael Rooker) e Nebula (Karen Gillan). Tra le new entry Pom Klementieff, Kurt Russell, Elizabeth Debicki, Tommy Flanagan Chris Sullivan.

Al ritmo di una nuova, fantastica raccolta di brani musicali (Awesome Mixtape #2), Guardiani della Galassia Vol. 2, racconta le nuove avventure dei Guardiani, stavolta alle prese con il mistero che avvolge le vere origini di Peter Quill. Vecchi amici e nuovi alleati, oltre ai personaggi preferiti dai fan verranno in aiuto ai nostri eroi mentre l’Universo Cinematografico Marvel continua ad espandersi.

Il film arriverà al cinema il 5 marzo 2017.

Batman candidato alla presidenza degli Stati Uniti 2016

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Digerita ormai più che amaramente la pillola relativa alla sensazionale elezione del tycoon Donald Trump a presidente degli Stati Uniti d’America, ecco emergere alcuni retroscena alquanto bizzarri capaci di creare un sorprendente crossover tra l’universo della politica e il variopinto mondo dei superiori. Secondo quanto riportato da un quotidiano locale americano (la Osceola News-Gazette), durante l’ultima tornata delle elezioni presidenziali USA, infatti, un nutrito gruppo di elettori abitanti della contea di Osceola in Florida, avrebbero deciso di snobbare i due candidati principali proposti dal Partito Repubblicano e da quello Democratico per concedere il loro voto nientemeno che a Bruce Wayne, alias Batman, mettendo in atto un simbolico quanto provocatorio atto di coscienza politica destinavano a far parlare a lungo.

Purtroppo le schede che riportano a sorpresa il nome del celebre uomo pipistrello paladino della giustizia sono state ricusate poiché il sistema elettorale statunitense non è disposto ad accreditare candidati al di fuori del sistema di lista facente capo a un partito riconosciuto dal Congresso e dunque regolarmente registrato.

LEGO Batman: il fan-trailer in live action

Il fatto che il vigilante mascherato più famoso di sempre non abbia alcun trascorso – almeno fino ad oggi – all’interno del sistema politico e delle cariche amministrative non è sembrato di alcun impedimento alla sua possibile candidatura, a maggior ragione dopo la corsa di un magnate come Trump altrettanto sprovvisto di cultura e capacità specifiche in questo campo. Molti hanno fatto notare infatti come Bruce Wayne sia in possesso di tutto il denaro e delle risorse sufficienti per finanziare una robusta campagna elettorale, senza dover dipendere da alcuna lobby o gruppo di potere. Si potrebbe tuttavia presentare la possibilità che vede Wayne finire messo sotto accusa, in quanto Batman ha ripetutamente dimostrato la volontà di piegare o addirittura rompere le regole se questo significa fare ciò che lui vede come la cosa giusta.

Suicide Squad: l’easter egg dalla Extended Cut per i fan dei fumetti

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L’extended cut di Suicide Squad è disponibile in digital download e i primi fortunati a vedere il film di David Ayer con il nuovo e più lungo montaggio hanno già catturato alcuni segreti che questo montaggio custodisce.

Di seguito potete vedere uno screen dal film che rappresenta skyline di Gotham City. L’immagine potrebbe essere semplicemnte un cut di riempimento ma i più attenti hanno notato che in basso a destre l’insegna della Ace Chemicals!

L’Easter Egg dall’Extended Cut di Suicide Squad

suicide squad easter eggPer i meno ferrati, spieghiamo che la Ace Chemicals è la fabbrica di agenti chimici in cui Joker subisce la sua trasformazione e in cui anche la dottoressa Harleen Quinzel si trasforma in Harley Quinn, come ci mostrano alcune brevi scene del film visto al cinema.

Il dettaglio che potrebbe non aggiungere nulla alla storia in realtà contribuisce a costruire quel lavoro che gli “avversariMarvel fanno da tanto tempo così bene: chiarire che quello del DCEU è un universo coeso.

Tutte le news sul mondo dei film della DC COMICS nel nostro canale dedicata alla DC FILMS.

La trama di Suicide Squad

Trama: Un’agenzia governativa segreta arruola i super cattivi in prigione per eseguire pericolose missioni promettendo loro in cambio la libertà. Lo scopo della Task Force è obbedire agli ordini o morire, così come chiariscono ai componenti il leader della squadra Rick Flagg, la sua spada giurata, la samurai Katana e il dispositivo esplosivo inserito nei loro colli e gentilmente offerto dalla Wayne Enterprise. Poi c’è il Joker, che comparendo sia nel presente che in alcuni flashback, cercherà di mandare a monte il piano della Waller e di ricongiungersi con il suo vero amore, Harley.

Nel cast del film Jared Leto, Ben Affleck, Will Smith, Margot Robbie, Joel Kinnaman, Jai Courtney, Adam Beach, Adewale Akinnuoye-Agbaje, Jay Hernandez, Karen Fukuhara, Scott Eastwood, Cara Delevingne, Viola Davis, Common, Jim Parrack, Ike Barinholtz, Corina Calderon.

Reddit (Comic Book)

Star Wars VIII: Rey potrebbe avere sangue blu?

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In seguito al recente tentativo di riavviare, dopo oltre 11 anni di assenza dal grande schermo e dal cuore dei fans, la tanto amata saga di Star Wars, ecco subito iniziano a farsi strade le speculazioni e le teorie più disparate circa i nuovi personaggi che nei prossimi anni vedremo nei capitoli successivi a Il risveglio della Forza. E proprio da quest’ultimo capitolo proviene Rey, prima autentica eroina tutta al femminile del franchi se Disney che si è imposta come protagonista principale e subito ha conquistato le attenzione dei nuovi adepti.

Proprio riguardo al personaggio di Rey – interpretata da Daisy Ridley – che sono nati alcuni recenti tentativi di indagare e approfondire il personaggio, come accade in un post pubblicato dall’utente The_Playboy su Reddit (e ripreso da Comicbook.com) nel quale si paventa l’ipotesi che Ray sia di discendenza reale. La teoria tiene conto delle numerose sotto-trame che vedono molti membri delle famiglie reali alleati con i Ribelli, e ciò potrebbe essere accaduto anche a Rey. L’utente afferma che:”Sappiamo per certo che alcuni dei monarchi sono sopravvissuti al regime imperiale. E’ a questo punto che la mia teoria entra in gioco. Credo che Rey discenda da una famiglia reale, da un pianeta sconosciuto al pubblico. Il Primo Ordine invase il pianeta natale del Rey e li spazzò via. Forse un gruppo di guardie fedeli riuscì a fuggire con la giovane Rey, e la lasciò sul Jakku per la sua sicurezza“.

Rogue One A Star Wars Story: un lungo trailer esteso

La teoria ha certamente senso, anche se non appare come la spiegazione più specifica riguardo alle origini del Rey e non permette di tracciare con sicurezza un luogo di nascita specifico o una cronologia relativa alla sua nascita. Un altro indizio a sostegno di questa proposta viene da un commentatore sul post, secondo il quale “Rey” significa “re” in spagnolo. Per avere maggiori chiarimenti in merito non resta che attendere il prossimo capitolo nel quale forse alcune di queste teorie potranno avere una conferma o una smentita.

Fonte: screenrant

Doctor Strange supera Iron Man al Box Office

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Dopo appena un mese dal suo rilascio cinematografico nelle sale Doctor Strange è diventato ufficialmente il più grosso e redditizio debutto cinematografico per un eroe Marvel Studios, definendosi quale campione d’incassi al box office. Secondo quanto riportato da Exhibitor Relations, in seguito a un altro weekend destramente positivo ai botteghini, il film si è attesto ora sulla quota impressionante di 616 milioni di dollari a livello mondiale, permettendo all’iconico personaggio dello scienziato-stregone interpretato da Benedict Cumberbatch di superare di gran lunga il precedente record detenuto da Iron Man (circa 585.200.000 dollari).

Doctor Strange: quello che non sa chi non ha letto i fumetti

Questi numeri hanno dunque permesso a Doctor Strange di superare brillantemente il collega Iron Man e, pur essendo inizialmente stato considerato come un progetto alquanto rischioso, ha dimostrto ancora una volta dimostrato la capacità dei Marvel Studios di generare un ottimo profitto anche con i personaggi più particolari; esempio ne sono stati sia Guardiani della Galassia (773 milioni $) e The Avengers ($ 1,5 miliardi).

A questo punto solo il tempo ci dirà se in effetti Doctor Stange avrà le capacità effettive per infrangere altri eventuali record e per oscurare altri celebri compagni supereroi, e a questo punto con il successo finanziario garantito e la calda accoglienza che il film ha ricevuto, il futuro sembra essere roseo per l’ultimo eroe della Marvel.

10 curiosità dal film con Benedict Cumberbatch

Doctor Strange è arrivato al cinema il 26 Ottobre 2016. Dirige Scott Derrickson da una sceneggiatura di Jon Aibel e Glenn Berger, rimaneggiata da Jon Spaihts. Nel cast del film al fianco del protagonista Benedict Cumberbatch sono stati confermati Tilda Swinton, Rachel McAdams e Chiwetel Ejiofor. Produttore del film, Kevin Feige, con Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Alan Fine, Stan Lee e Stephen Broussard come produttori esecutivi.

Dai Marvel Studios arriva la storia del neurochirurgo di fama mondiale, il Dottor Stephen Strange, che viene derubato dell’uso delle sue preziose mani a seguito di un terribile incidente d’auto. Quando la medicina tradizionale lo tradisce, Strange decide di rivolgere le sue speranze di guarigione altrove, verso un mistico ordine noto come Kamar-Taj. Qui scoprirà che non si tratta solo di un centro di guarigione, ma anche di un avanposto che combatte delle forze oscure e sconosciute che vogliono distruggere la nostra realtà. Strange dovrà quindi scegliere, armato di un nuovo potere e nuove capacità, se tornare alla sua vita di successi e agi o se lasciarsi tutto alle spalle e ergersi contro il male.

Produttore del film, Kevin Feige, con Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Alan Fine, Stan Lee e Stephen Broussard come produttori esecutivi.

Fonte: screenrant

Mad Shelia: trailer della rivisitazione cinese di Mad Max

BadTaste ci informa che Hong Kong Cinema ha reso pubblico per il popolo della rete il primo scoppiettante e adrenalinico trailer di Mad Shelia, una grottesca e ultra-pulp versione cinese in chiave parodistica del ben più celebre Mad Max. Come si può vedere dalle immagini, l’impianto estetico richiama molto da vicino le atmosfere desertiche e il montaggio al cardiopalma della saga originale.

https://youtu.be/5iO-zjhHvg4

Black Friday immaginato nel mondo di Mad Max Fury Road

Come riportato da GeekTyrant Mad Shelia richiama molto da vicino le tinte tartantiniane del genere “bambole, bombe e pistole” attraverso un chiaro gusto per l’ironia citazionistica postmoderna.

Kubo e Zucchina, così lontani, così vicini

Kubo e Zucchina, bimbini di plastilina

Una delle più famose fiabe cinematografiche di tutti i tempi racconta dell’epico scontro tra il campione dei pesi massimi di pugilato Apollo Creed contro un emerito sconosciuto soffocato in una vita di stenti: Rocky Balboa. A quarant’anni esatti da quello storico duello cinematografico un altro scontro tra un Davide e Golia approda casualmente nei cinema di tutto il mondo. È quello tra il ricchissimo, spettacolare, hollywoodiano Kubo e la Spada Magica di Travis Knight contro l’europeo, intimo, autoriale La mia Vita da Zucchina di Claude Barras. Certo, la disfida non avviene all’interno dello stesso film e si tratta di un combattimento impari, che si svolge al ritmo di biglietti strappati in sale cinematografiche differenti, con una distribuzione a dir poco sproporzionata. A livello economico il primo vincerà per ovvie ragioni sul secondo, ma questo non può certamente inficiare il valore dell’uno o dell’altro contendente e, se le cose andranno nel verso giusto, troveremo Kubo e Zucchina insieme la notte degli oscar. Questo sarebbe veramente il finale di una bellissima fiaba.

Kubo e Zucchina Kubo e Zucchina

Prima di tutto, i due film confermato la fortunata ascesa dell’animazione stop-motion e si aggiungono a una serie numerosa di titoli che hanno sdoganato definitivamente questa tecnica, portandola al grande pubblico e affiancandola al 3D e all’animazione disegnata. Dimostrano anche che è possibile raccontare storie diverse, originali, profonde, intrise di valori e di grande poesia, senza doversi barricare necessariamente dietro la scomoda dicitura di “film per bambini”. Rappresentano la vittoria della fantasia sulla mera e ridondante rappresentazione di una realtà ormai stanca e abusata, di cui paradossalmente ne divengono una metafora vittoriosa, in grado di trasmettere un messaggio profondo e universalmente comprensibile.Kubo e Zucchina

Le differenze tra Kubo e Zucchina

Kubo e La spada Magica è un colossal, che ha utilizzato tecniche e risorse all’avanguardia e che ha portato la stop-motion, grazie anche alla sapiente commistione con le tecniche digitali, a livelli finora mai visti. Il suo costo totale è stato di 60.000.000 di dollari. La mia vita da Zucchina invece è un film assai più intimo, che abbraccia un’istanza d’autore tipicamente europea, francese per la precisione. Il suo budget è considerevolmente più contenuto, ovvero 6.500.000 di euro, anche se rilevante, rapportato alla media utilizzata nella produzione dei film nel nostro continente. Ed è lampante che una differenza così sostanziale influisce certamente sul risultato, soprattutto dal punto di vista della grandiosità e della spettacolarità. Ma i due film sono talmente puri e condotti con così grande intelligenza espressiva e produttiva, da riuscire a fare tesoro dei propri limiti e delle proprie fortune.

Kubo e la Spada Magica racconta una storia epica, al tempo dei samurai nell’antico Giappone, un’avventura straordinaria piena di personaggi strabilianti, ma in nessuna sequenza si avverte il pericolo della spettacolarità gratuita, fine a se stessa, di quella messa in scena pomposa e spesso ridondante, che purtroppo sempre più spesso si ritrova nei prodotti commerciali d’oltreoceano. Tutto è parte di un sofisticato meccanismo narrativo e misurato.  Il budget altissimo è al servizio della fantasia, per la gioia degli spettatori d’ogni età. La mia Vita da Zucchina invece dipinge con rara sensibilità la storia di un bambino alle prese con le difficoltà della vita in una casa famiglia, dove viene accolto dopo la morte della madre. La semplicità e la poesia divengono qui la scelta vincente, coinvolgendo e senza far mai sentire la necessità di meccanismi visivi spettacolari.Kubo e Zucchina kubo-3

Due storie di bambini dunque, Kubo e Zucchina, così lontani, ma così vicini, tanto da poter essere idealmente fratelli, alle prese con le difficoltà di una vita difficile e irta di ostacoli che impareranno ad affrontare lentamente, fotogramma dopo fotogramma.

Su quel ring di quarant’anni fa, Rocky perdeva ai punti con Apollo. Oggi Kubo e Zucchina alzano i guantoni insieme e vincono abbracciandosi, con tutta la loro dirompente, irresistibile diversità.

Ghost in the Shell recensione del film di Mamoru Oshii

“Ciò che vediamo ora non è che una pallida immagine in uno specchio. Presto il velo cadrà e noi vedremo!”. Tutto ebbe inizio nel lontano 1989, quando il fumettista giapponese Masamune Shirow realizzò Ghost in the Shell, manga da lui scritto e disegnato. Sei anni più tardi, precisamente nel 1995, lo scrittore e regista giapponese Mamoru Oshii – reduce dal grandissimo successo del progetto multimediale Patlabor – concepì il film destinato a cambiare per sempre non solo le regole scritte dell’animazione tradizionale (che per la prima volta andava a fondersi con la computer animation) ma anche ad influenzare la successiva ondata di cinema fantascientifico d’azione – da Matrix delle Wachowski alle più recenti opere di grandissimi autori quali Spielberg e Cameron – dove il cyberspazio e la realtà simulata creata dalle macchine la fanno da padrona.

Ghost in the Shell recensione del film di Mamoru Oshii

Ghost in the Shell, primo anime ad essere presentato alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (nel 1996), non ha solo contribuito a porre le fondamenta per la costruzione di un universo cinematografico che si serve di un genere – la fantascienza – per restituire allo spettatore una visione tragica e pessimistica del mondo (in cui il singolo individuo viene privato ogni giorno di più della sua individualità), ma ha anche permesso che tutte quelle riserve e quei preconcetti nei confronti dell’animazione nipponica da parte del pubblico occidentale venissero definitivamente annullati (operazione riuscita non solo grazie all’opera di Oshii, ma anche al lavoro di altri maestri come Katsuhiro Otomo e Hayao Miyazaki).

Ghost in the ShellAmbientato nel 2029 a New Port City (Giappone) in un mondo a metà fra l’universo di Blade Runner (1982) e quello di Akira (1988), Ghost in the Shell è un’opera essenziale nella sua durata (appena 82 minuti) ma complessa nella struttura e tanto macchinosa quanto affascinante nella vastità delle tematiche che affronta. Il ritmo sostenuto che contraddistingue la creatura di Oshii avvolge lo spettatore in un algida membrana dove il tempo sembra fermarsi e pare ci sia spazio per concentrarsi esclusivamente sulle profonde riflessioni di tipo religioso-filosofico che la sceneggiatura firmata da Kazunori Ito fa emergere per comporre un mosaico contenutistico dal valore incontestabile. L’ingannevole percezione del reale, la deriva del progresso tecnologico, il concetto di identità e di “essere” al quale l’individuo si sente intrinsecamente legato sono questioni analizzate con inquietante e seducente lungimiranza, che si insinuano nella splendida caratterizzazione di Motoko Kusanagi, il cyborg protagonista della storia (vero e proprio precursore dell’immagine dell’eroina animata – o in carne ed ossa –  sul grande schermo) e che si amalgamano insieme alla perfezione anche grazie alle solenni musiche composte da Kenji Kawai.

Al di là del genere di appartenenza che sia in grado di descriverne la natura autentica nel miglior modo possibile (animazione, poliziesco, fantascienza, cyberpunk), è indubbio che Ghost in the Shell travalichi la mera definizione di prodotto d’intrattenimento (nonostante le sequenze d’azione frenetiche e concitate) per configurarsi come opera matura e di non semplice fruizione, che oltre ad aver precorso la narrativa della recente storia del cinema sci-fi, è riuscita a guadagnarsi un posto d’onore nella schiera dei film più apprezzati dai cultori dell’animazione (non solo) giapponese.

Ghost in the Shell

Jessica Chastain su The Tree of Life: troppo emozionante per riguardarlo

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Jessica Chastain torna a far parlare di sé con Miss Sloane, film che la vede protagonista e che, già al cinema negli USA, sembra posizionarla in corsa per la prossima stagione dei premi.

Durante un’intervista con Huffinton Post, l’attrice ha parlato a 360 gradi della sua carriera e del suo successo, soffermandosi su The Tree of Life, film del 2011 di Terrence Malick che la vede protagonista femminile al fianco di Brad Pitt. Sul film, Palma d’Oro al Festival di Cannes, Jessica Chastain ha dichiarato: “È stato il punto più alto della mia vita”.

Il film racconta la storia di una famiglia del Texas negli anni ’50 e la Chastain interpreta l’amorevole matriarca, sposata a un severo padre e marito, Pitt.

The Tree of Life è troppo emozionante per Jessica Chastain

Quando le è stato chiesto perché secondo lei il film è troppo emozionante per essere rivisto, la Chastain ha dichiarato che “si trattava di interpretare un personaggio che incarna l’amore stesso, quindi ogni giorno era gonfio di gioia. Meditavo sull’espandere lo spazio del mio cuore e vivere con il cuore aperto, naturalmente questo ti influenza e influisce sul modo in cui tratti le persone. Ho amato quei ragazzini così tanto, e amo Terry profondamente. Guardare il film, e vedere Mrs- O’Brien correre per le strade con questi tre ragazzini, mi fa ricordare quanto è stato magnifico. E mi fa male al cuore.”

Sicuramente per Jessica Chastain il film di Malick è stato un punto di svolta per la carriera, che da allora non conosce sosta con progetti interessanti e prove davvero notevoli che l’hanno vista in un pugno di anni diventare una delle attrici più amate e richieste, nonché di maggior talento, in circolazione a Hollywood.

In Miss Sloane, una stratega politica senza scrupoli, Elizabeth Sloane (Jessica Chastain), fa il doppio gioco, lavorando da entrambi i lati del dibattito sulle armi da fuoco.

Fonte. IndieWire

TFF 34: i premi ufficiali del Torino Film Festival 2016

È stato il cinese Juan Zeng Zhe / The Donor di Qiwu Zang a vincere il TFF 34. Il premio è stato assegnato dalla giuria presieduta da Ed Lachman.

I premi ufficiali del TFF 34

34° TORINO FILM FESTIVAL – I PREMI UFFICIALI

TORINO 34

La Giuria di Torino 34 – Concorso Internazionale Lungometraggi, composta da Ed Lachman (USA, presidente), Don McKellar (Canada), Mariette Rissenbeek (Germania), Adrian Sitaru (Romania), Hadas Yaron (Israele), assegna i premi:

Miglior film (€ 15.000) a:

Juan Zeng Zhe / The Donor di Qiwu Zang (Cina, 2016)

Con la seguente motivazione:

“Siamo onorati di assegnare il premio a un film così meravigliosamente penetrante e così poetico nella narrazione, nella performance, nella comprensione del mondo in cui proviamo a vivere. Pensiamo di aver trovato una nuova voce del cinema cinese che ci arricchirà tutti. Grazie”.

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Premio Speciale della giuria – Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (€ 7.000) a:

Los decentes di Lukas Valenta Rinner (Austria/Corea Del Sud/Argentina, 2016)

Con la seguente motivazione:

“Questo film ci porta in un viaggio con Belén, una collaboratrice domestica di una ricca famiglia in un quartiere sorvegliato e recintato, che trova una via di fuga dal suo mondo claustrofobico quando scopre una comunità di nudisti che vive al di là del recinto. Los decentes esplora con grande sensibilità e penetrante spirito di osservazione l’impatto che questa nuova libertà ha sulla vita della donna. Allo stesso tempo, questa libertà provoca la reazione della borghesia del quartiere. Diamo il Premio Speciale della Giuria a questo film audace e originale”.

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Premio per la Miglior attrice a:

Rebecca Hall per il film Christine di Antonio Campos (USA, 2016)

Con la seguente motivazione:

“L’attrice, con una fortissima presenza scenica e le molte sfumature della sua performance è riuscita a ritrarre perfettamente un personaggio commovente che è in conflitto emotivo con se stesso.”

Premio per il Miglior attore a:

Nicolas Duran per il film Jesus di Fernando Guzzoni (Cile/Francia, 2016)

Con la seguente motivazione:

“Per un ritratto molto credibile, che veicola una gamma di emozioni, da parte di un talento così giovane e promettente”.

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Premio per la Miglior sceneggiatura a:

Juan Zeng Zhe / The Donor di Qiwu Zang (Cina, 2016)

Con la seguente motivazione:

“Forse saremmo stati influenzati dall’ambiente che ci circonda, ma la giuria è rimasta colpita da questo film duro ed emotivamente devastante, che mostra come la tradizione del Neorealismo italiano sia ancora viva in angoli remoti del globo”.

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Premio del pubblico a:

Wir Sind die Flut / We Are the Tide di Sebastian Hilger (Germania, 2016)

TFFdoc

INTERNAZIONALE.DOC

La Giuria di Internazionale.doc, composta da Kamal Aljafari, Ann Carolin Renninger, Gaël Teicher, assegna i seguenti premi:

Miglior film per Internazionale.doc (€ 5.000) a:

Houses Without Doors di Avo Kaprealian (Siria/Libano, 2016)

Con la seguente motivazione:

“In una situazione impossibile, ci fa vedere l’impossibile – dal balcone di casa egli guarda il mondo intero. Ci fa sentire come i siriani e gli armeni rappresentino tutta l’umanità e ci restituisce la fiducia nella capacità del cinema di aiutare tutti gli essere umani a esistere e a resistere in ogni epoca”.

Premio Speciale della giuria per Internazionale.doc a:

Attaque di Carmit Harash (Francia, 2016)

Con la seguente motivazione:

“Perché si pone nel cuore del caos sollevando interrogativi sulle tante immagini che ci circondano, con uno spirito libero e con uno humour che aiutano a prendere le distanze e a sconfiggere la depressione, perché propone di non credere alle immagini ma trattarle in modo originale e nuovo”.

ITALIANA.DOC

La Giuria di Italiana.doc, composta da Eleonora Danco, Luciano Rigolini, Marcello Sannino, assegna i seguenti premi:

Miglior Film per Italiana.doc (€ 5.000) a:

Saro di Enrico Maria Artale (Italia, 2016)

Con la seguente motivazione:

“Un viaggio alla ricerca di un padre mai conosciuto. Un documentario intimo e spiazzante diretto con incredibile lucidità e rigore. L’autore riesce a trattare la sua storia con intensità e coraggio, attraverso una struttura narrativa coinvolgente dove la dimensione personale diventa universale”.

Premio Speciale della giuria per Italiana.doc a:

Moo Ya di Filippo Ticozzi (Italia, 2016)

Con la seguente motivazione:

“Un documentario intenso e raffinato. Uno sguardo poetico che scava un territorio segnato da un trauma di violenza e morte la cui memoria è viva nel protagonista Opio e nelle persone che incontriamo. Il regista riesce a creare con sensibilità e rigore una vera mimesi tra la temporalità filmica ed il tempo sospeso della vita quotidiana dove la natura è una lunga lacrima colorata”.

Assegna inoltre una menzione speciale a:

A Bitter Story di Francesca Bono (Italia, 2016)

Con la seguente motivazione:

“La giovane autrice decide di confrontarsi con una delle questioni sociali più imminenti: l’integrazione. Gli adolescenti di una piccola comunità cinese che affrontano le decisioni sul proprio futuro sospesi in un limbo identitario e territoriale.

Un approccio formale e psicologico audace che fa uso della messa in scena non escludendo momenti di autentica intimità, riuscendo così ad andare oltre il realismo frontale senza perdere la sincerità”.

ITALIANA.CORTI

La Giuria di Italiana.corti, composta da Colapesce, Lucia Veronesi, Matteo Zoppis, assegna i seguenti premi:

Premio Chicca Richelmy per il Miglior film (€ 2.000 offerti da Associazione Chicca Richelmy) a:

Ex voto di Fabrizio Paterniti Martello (Italia, 2016)

Con la seguente motivazione:

“Il film racconta la tradizione di un luogo diviso fra sacro e profano e ci restituisce poeticamente l’immagine di un’Italia divisa tra tradizione e modernità”.

Premio Speciale della giuria a:

Il futuro di Era di Luis Fulvio (Italia, 2016)

Con la seguente motivazione:

“Il film scolpisce la metafora della condizione umana. Propone una chiave di lettura attuale della continua e ossessiva ricerca della bellezza attraverso la sua distruzione”.

PREMIO FIPRESCI

La Giuria del Premio Fipresci, composta da Frédéric Jaeger, Yael Shuv e Gianlorenzo Franzi, assegna il Premio per il Miglior film a:

Les derniers parisiens di Hamè Bourokba e Ekoué Labitey (Francia, 2016)

Con la seguente motivazione:

“Una storia attuale raccontata con empatia e urgenza, con un tocco leggero. Les Derniers Parisiens narra il difficile rapporto tra due fratelli migranti che cercano di sbarcare il lunario a Parigi. Offre uno sguardo della vita a Pigalle e scorci sulle molte storie accennate sullo schermo”.

PREMIO CIPPUTI

La Giuria, composta da Francesco Tullio Altan, Mariano Morace, Costanza Quatriglio assegna il Premio Cipputi 2016Miglior film sul mondo del lavoro a:

Lao Shi / Old Stone di Johnny Ma (Cina/Canada, 2016)

Con la seguente motivazione:

“Per lo stile sospeso fra la cronaca vera e lo stato d’allucinazione con cui Johnny Ma segue la fulminante odissea tragica di un taxista rimasto coinvolto in un incidente stradale. La responsabilità non era sua, ma il senso di colpa per avere fatto sprofondare un ragazzino in coma profondo è ossessivo: niente e nessuno lo aiuteranno, né gli amici, né la famiglia sempre meno comprensiva e affettuosa, né tanto meno gli squali burocrati delle società d’assicurazione. La perdita del lavoro quotidiano provoca un fatale smarrimento dell’identità. Ognuno è solo sul cuore della terra, e il buio si avvicina”.

TFF 34: i premi collaterali del Torino Film Festival

Sono stati assegnati i premi collaterali del TFF 34, il Torino Film Festival, svoltosi a Torino dal 16 al 26 novembre 2016.

Ecco i premi collaterali del TFF 34

PREMIO SCUOLA HOLDEN – Storytelling & Performing Arts

La Giuria composta dagli allievi e dalle allieve del College di Cinema assegna il premio

Miglior sceneggiatura Torino 34 a:

Lady Macbeth (UK, 2016) di William Oldroyd

Con la seguente motivazione:

“Una trasposizione libera, in apparenza elegante, in profondità crudele. Una discesa dentro un potere femminile che vuole guadagnarsi la libertà in nome di un amore ossessivo. Immagini sobrie, essenziali. Una chiarezza di esposizione per raccontare l’oscurità interiore”.

PREMIO ACHILLE VALDATA

La Giuria, composta da Igor Catrano, Paola Giachello, Paola Mariotto, Giuliana Prestipino, Alessia Scarsella, Silvia Stola, Sabina Tibaldeschi, lettori di “Torino Sette”, assegna il premio

Miglior film di Torino 34 a:

Wind Sind die Flut / We Are the Tide (Germania, 2016) di Sebastian Hilger

Con la seguente motivazione:

“Per aver saputo trasmettere attraverso la potenza delle immagini e l’equilibrio di generi un messaggio positivo per le nuove generazioni”.

PREMIO AVANTI

La Giuria del Premio AVANTI (Agenzia Valorizzazione Autori Nuovi Tutti Italiani), formata da Rossella Schillaci (regista), Alberto Valtellina (Lab80 film) e Lorenzo Rossi (Rivista Cineforum), assegna il Premio Avanti 2016 a:

Juan Zeng Zhe/The Donor (Cina, 2016) di Qiwu Zang

Con la seguente motivazione:

“Per aver saputo raccontare con grande rigore stilistico e scelte narrative sorprendenti il dramma della mercificazione del corpo, della reificazione dell’individuo e dei rapporti di potere. Un film universale che partendo dalla Cina parla a tutta la società contemporanea e descrive un tessuto sociale, politico ed economico che appartiene a ogni luogo e tempo. Il tutto in una forma cinematografica e in un linguaggio filmico davvero straordinari per un’opera prima”.

PREMIO GLI OCCHIALI DI GANDHI

La giuria della sesta edizione del premio “Gli occhiali di Gandhi”, la cui Giuria, composta da Ahmad Al Khalil, Elsa Bianco, Sara Galignano, Stefano Grossi e Cristina Voghera, assegna il Premio Gli Occhiali di Gandhi al film:

Les vies de Thérèse (Francia, 2016) di Sebastien Lifshitz

Con la seguente motivazione:

“Per aver raccontato con sguardo poetico la vita di una donna che testimonia con la sua esistenza il processo di emancipazione del mondo femminile.

Per aver narrato come la vecchiaia e la serena accoglienza della morte siano diventate il suo ultimo e definitivo atto politico”.

Menzione speciale a:

Wrong Elements (Francia/Germania/Belgio, 2016) di Jonathan Littell

Con la seguente motivazione:

“Per aver illuminato con grande efficacia narrativa i tragici vissuti dei 60.000 bambini-soldato dell’Uganda.

Per aver messo in risalto la scelta nonviolenta e la volontà pacificatrice del governo, che, in questo modo, ha creato la possibilità di una rinascita morale e sociale per le giovani vittime-carnefici”.

Menzione speciale a:

Avant les rues (Canada, 2016) di Chloè Leriche

Con la seguente motivazione:

“Per aver saputo illustrare come un’iniziale atto di involontaria violenza possa attivare un percorso di crescita personale e di risoluzione dei propri contrasti interiori attraverso la riscoperta delle proprie radici violate da una società bianca omologante”.

PREMIO INTERFEDI

La Giuria Interfedi, promossa dalla Chiesa Valdese e dalla Comunità Ebraica di Torino, con il patrocinio del Comitato Interfedi della Città di Torino, e composta da Manuel Disegni (in rappresentanza della Comunità Ebraica), Beppe Valperga (Comitato Interfedi) e Sergio Velluto (Chiesa Valdese) attribuisce la quarta edizione del “Premio Interfedi – Premio per il rispetto delle minoranze e per la laicità” al film:

Avant les rues (Canada, 2016) di Chloè Leriche

Con la seguente motivazione:

“In una realtà di disagio e di emarginazione, lontana dalla cronaca di tutti giorni, una comunità solidale riesce a sostenere uno dei propri giovani che si trova in una situazione difficile. La minoranza indigena canadese, in cui anche le donne hanno un ruolo importante e non scontato, trova anche nella propria spiritualità la risorsa cui attingere”.

Menzione speciale a:

Spectres Are Haunting Europe (Grecia/Francia, 2016) di Maia Kourkouta e Niki Giannari

Con la seguente motivazione:

“Per il contenuto di stretta attualità e la forma originale con cui è stato trattato”.torino film festival

Rogue One A Star Wars Story: un lungo trailer esteso

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Ecco un nuovo trailer esteso di Rogue One a Star Wars Story, un video emozionante che ci presenta il film di Gareth Edwards che arriverà in sala il prossimo 15 dicembre.

Foto e Poster dal film:

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Rogue One a Star Wars Story: ecco il rating

Via StarWarsNews.net, sappiamo che Rogue One a Star Wars Story sarà PG-13, ovvero vietato ai minori di 13 non accompagnati a causa di “violente scene di esplosioni e combattimenti”.

Rogue One A Star Wars Story: il trailer internazionale finale

Diretto da Gareth Edwards su una sceneggiatura di Gary Whitta e Chris Weitz, Rogue One a Star Wars Story è un film prequel ambientato negli anni tra La Vendetta dei Sith e Una Nuova Speranza. L’uscita in Italia è prevista per il 14 dicembre 2016. Nel cast del film Felicity JonesMads Mikkelsen, Riz AhmedDiego LunaForest Whitaker, Jiang Wen e Ben Mendelsohn. 

Il film sarà certamente ambientato durante il “Dark Time” dell’Impero, Tra gli episodi III e IV e sarò il più oscuro e grintoso film dell’universo di Star Wars. Sembra che il film sarà un war movie vecchia maniera. Nella storia tutti i Jedi vivono in clandestinità e probabilmente saranno sullo sfondo della storia principale. Ci saranno inoltre un sacco di nuove forme di vita aliena. Saranno introdotti nuovi personaggi droidi e Alieni. At-at, X-Wings, Ala-Y, A-Sts saranno presenti nella storia. Ci sarà molta azione nella Jungla. Sembra un nuovo droide sarà parte della banda di ribelli che tentano di rubare i piani della Morte Nera. Felicity Jones sarà un soldato ribelle pronta per la battaglia.

Fonte: Star Wars

John Cleese sempre più vicino all’Universo DC

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Tempo fa vi avevamo informato che il Monty Python John Cleese potrebbe essere in procinto di aggregarsi al già corposo cast di attori impegnati sul set dell’Universo Cinematografico DC. A suggerirlo gli account twitter di Batman V Superman e del fotografo Clay Enos che hanno improvvisamente iniziato a seguire l’account ufficiale dell’attore.

Ebbene a distanza di una settimana è stato John Cleese stesso a fomentare i fan cominciando a seguire, a sua volta, gli account ufficiali di Zack Snyder Ben Affleck, entrambi impegnati nella realizzazione di Justice League.

Qui di seguito vi proponiamo un’immagine a testimonianza:

 john-cleese

Che sia questa una conferma alle ipotesi avanzate da pubblico e stampa? Non ci resta che attendere una comunicazione ufficiale da parte della Warner Bros.

Fonte: ScreenRant

Soldado: Taylor Sheridan sull’assenza di Emily Blunt

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Nonostante sia confermato che in Soldado, sequel di Sicario di Denis Villeneuve la cui direzione è stata affidanta all’italiano Stefano Sollima, sarà assente Emily Blunt, la sceneggiatrice del film Taylor Sheridan è voluta tornare sull’argomento, rendendo noto che ha ritenuto concluso nel primo film l’arco narrativo dell’agente Kate Macer.

Ecco quanto rivelato da Sheridan: “Guardate cosa ha dovuto attraversare. È stato un ruolo difficile. Prima ho scritto il personaggio e poi l’ho usato come surrogato per il pubblico. L’ho resa completamente passiva contro la propria volontà in modo che il pubblico si sentisse impotente come accade a parte delle forze dell’ordine. L’ho condotta all’inferno e l’ho tradita alla fine. È stata un’avventura ardua per il personaggio e per Emily. Quel personaggio ha avuto la sua storia.”

In Soldado Benicio Del Toro e Josh Brolin torneranno a interpretare rispettivamente Alejandro Gillick e Matt Graver, mentre la new entry Catherine Keener interpreterà il superiore dell’agente della CIA incarnato da Brolin. Insieme dovranno affrontare il rischio che i tunnel usati per il trasporto della droga siano utilizzati anche da potenziali terroristi per introdursi negli Stati Uniti.

Soldado, la recensione del film di Stefano Sollima

Fonte: Screenrant

Doctor Strange rivisitato a 8 bit

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Il canale CineFix propone una versione alternativa di Doctor Strange, film diretto da Scott Derrickson con Benedict Cumberbatch, realizzata a 8-bit. Ecco il buffo risultato.

Doctor Strange a 8-bit

Leggi la recensione del film

10 curiosità dal film con Benedict Cumberbatch

Doctor Strange è arrivato al cinema il 26 Ottobre 2016. Dirige Scott Derrickson da una sceneggiatura di Jon Aibel e Glenn Berger, rimaneggiata da Jon Spaihts. Nel cast del film al fianco del protagonista Benedict Cumberbatch sono stati confermati Tilda Swinton, Rachel McAdams e Chiwetel Ejiofor. Produttore del film, Kevin Feige, con Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Alan Fine, Stan Lee e Stephen Broussard come produttori esecutivi.

Dai Marvel Studios arriva la storia del neurochirurgo di fama mondiale, il Dottor Stephen Strange, che viene derubato dell’uso delle sue preziose mani a seguito di un terribile incidente d’auto. Quando la medicina tradizionale lo tradisce, Strange decide di rivolgere le sue speranze di guarigione altrove, verso un mistico ordine noto come Kamar-Taj. Qui scoprirà che non si tratta solo di un centro di guarigione, ma anche di un avanposto che combatte delle forze oscure e sconosciute che vogliono distruggere la nostra realtà. Strange dovrà quindi scegliere, armato di un nuovo potere e nuove capacità, se tornare alla sua vita di successi e agi o se lasciarsi tutto alle spalle e ergersi contro il male.

Produttore del film, Kevin Feige, con Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Alan Fine, Stan Lee e Stephen Broussard come produttori esecutivi.

Pomi d’ottone e manici di scopa: Kevin Smith punta al remake

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Kevin Smith, autore, fumettista, regista ed attore di successo, ha più volte dimostrato un’attenzione verso un cinema che affonda le proprie radici nelle memorie della nostra infanzia, in particolar modo in riferimento a pellicole facenti ricorso alla tecnica dell’animazione o alla computer grafica.

Nel corso del suo podcast Fatman on Batman Smith ha lanciato una provocazione, candidandosi alla realizzazione di un improbabile remake di Pomi d’ottone e manici di scopa, una delle prime pellicole Disney a combinare animazione e live action. A distanza di 45 anni dal suo debutto al cinema avvenuto nel 1971Kevin Smith si è detto convinto che un remake del film diretto da Robert Stevenson potrebbe perfettamente collocarsi nella produzione cinematografica contemporanea.

Ecco le parole di Smith: “Pomi d’ottone e manici di scopa potrebbe essere rifatto oggi. Quel film potrebbe funzionare in un mondo in cui ci sono film come Pete’s Dragon. Pregherei la Disney per fare un remake di Pomi d’ottone e manici di scopa.”

Non ci resta dunque che attendere sperando che questa esortazione possa spingere la Disney a puntare su un remake che di certo potrebbe far leva sull’effetto nostalgia di gran parte del pubblico odierno.

Puoi vedere  Pomi d’ottone e manici di scopa in streaming su Google play.

Fonte: Screenrant

Pomi d’ottone e manici di scopa, il film

Pomi d’ottone e manici di scopa è un film a tecnica combinata di animazione e live action del 1971, diretto da Robert Stevenson, prodotto dalla Walt Disney Productions e interpretato da Angela Lansbury e David Tomlinson ed ha segnato l’esordio di Cindy O’Callaghan, Roy Snart e Ian Weighill.

Pomi d’ottone e manici di scopa – Trama

Durante l’ultima guerra, in un piccola località inglese, Pepperinge, la signorina Eglantine Price deve accogliere in casa due ragazzi e una bambina, Charlie, Paul e Carrie, sfuggiti ai bombardamenti di Londra. I giovani sfollati non tardano a scoprire che la loro ospite è una apprendista strega, che segue un corso per corrispondenza ed Eglantine, dopo le prime titubanze, li mette al corrente dei suoi progressi.

Improvvisamente il corso per corrispondenza viene interrotto e i quattro si precipitano a Londra, a bordo di un letto magico, per scoprire il perchè: trovano il signor Emelius Brown, il docente, che ha perduto una parte del libro da cui traeva le sue lezioni, e tutti insieme si danno da fare per cercarlo.

Dopo varie peripezie, che, fra l’altro, li portano perfino in una sperduta isola dei mari del sud per trovare la stella di Astorot, vengono a conoscenza delle nozioni che loro mancavano. In tal modo Eglantine, allorché i tedeschi tentano uno sbarco nei pressi di Pepperinge, può mobilitare magicamente tutte le antiche armature di un castello delle vicinanze e ricacciarli in mare. Dopo di che la donna rinuncia alla magia per vivere nella realtà.

Avatar: presentati gli animatronic per il parco a tema Disney

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Da tempo la Disney aveva annunciato l’intenzione di creare un mondo a tema Avatar da inserire all’interno del celebre Disney World ma recentemente la casa di produzione ha stupito tutti rendendo pubblico un video che presenta gli straordinari animatronic ispirati agli alieni Na’vi che daranno il benvenuto ai visitatori all’entrata della sezione denominata Pandora: The World of Avatar.

Vi ricordiamo che sono previsti ulteriori 3 sequel di Avatar all’interno dei quali troveremo di nuovo i protagonisti del primo film, ossia Sam Worthington, Zoe Saldana, Stephen Lang e Sigourney Weaver. I sequel sono stati scritti da James Cameron in collaborazione con Josh Friedman, Rick Jaffa, Amanda Silver e Shane Salerno.

“Ci siamo imbarcati in un imponente progetto cinematografico – ha dichiarato Cameron –formato da quattro film epici che, singolarmente, hanno una propria storia ma che insieme delineano un’unica saga completa. Ciò che è stato ideato fino ad ora va davvero oltre il primo film”. 

Costato 237 milioni di dollari, Avatar ha incassato circa 2,8 miliardi, diventando il film con maggiori incassi nella storia del cinema (seguito da Titanic, sempre di James Cameron, e da Star Wars Il Risveglio della Forza di JJ Abrams).

Fonte: Screenrant

Una mamma per amica – Di nuovo insieme: recensione del revival Netflix

Sveglia gente, le ragazze Gilmore sono tornate Una mamma per amica – Di nuovo insieme! Via alle conversazioni brillanti, ai dialoghi sparati a tutta manetta, ai personaggi paradossali, alle situazioni esilaranti. Ci sono cose che non cambiano mai, certo, ma l’ineluttabilità del tempo tocca tutti, e tra chi è partito ed è ritornato, c’è anche chi se ne è andato per sempre. Come Richard, nonno di Rory (Alexis Bledel) e padre di Lorelai, fantasma che aleggia sulla famiglia Gilmore e miccia che innesca queste nuove vicende.

C’era una volta Stars Hollow, ridente cittadina del Connecticut. E c’è ancora, con i suoi personaggi-macchietta, i suoi paesaggi da cartolina e le strampalate iniziative del consigliere comunale Taylor Doose, dell’ammiccante Miss Patty, dell’eccentrico Kirk,  e di tutti i bizzarri cittadini a cui tanto ci eravamo affezionati nelle sette stagioni degli anni 2000.

«Where you lead/ I will follow…»

Il piccolo universo creato dai coniugi Amy Sherman e Daniel Palladino torna sul piccolo schermo con Una mamma per amica – Di nuovo insieme, dopo nove anni dall’epilogo che aveva lasciato tanto di amaro in bocca agli spettatori. Lorelai e Luke si sposeranno? Cosa accadrà di nuovo nella vita di Rory? Emily come vivrà la sua perdita?

Proprio per rispondere a tutti questi interrogativi, i due sceneggiatori hanno deciso di tornare dietro la macchina da presa e finire ciò che non avevano degnamente concluso, esibendosi in quattro episodi della durata di un’ora e mezza  ciascuno. Ad ogni episodio corrisponde una stagione dell’anno, a cominciare da quella invernale, per terminare con l’Autunno.

Rory, giornalista itinerante e senza fissa dimora, torna nel natio paesino, dalla madre Lorelai, stabilmente accompagnata dall’amato Luke.  Non ci è dato sapere molto di cosa sia accaduto in questi anni passati. A parte la morte di nonno Richard, che ha segnato ovviamente la famiglia Gilmore, tutto sembra rimasto sospeso. In attesa di un epilogo. Una risposta. Che però non arriva mai.

Una Mamma Per Amica di nuovo insiemeUna mamma per amica – Di nuovo insieme non è stato pensato per dare veramente delle  risposte. Forse quelle più semplici. Quelle che tutti, in fondo, sapevamo di conoscere. Ma non è qui per dar certezze. Come la vita. Il telefilm dei coniugi Palladino dimentica gli originali toni dolci e un po’ surreali, e si permea di un retrogusto nostalgico e amarissimo. Niente è più cristallizzato nella joie de vivre di Stars Hollow, e le due protagoniste si trovano scaraventate nella brutalità della realtà odierna. La difficoltà pressante del trovare un lavoro e la costante incertezza del futuro – complici i cambiamenti sociali – fungono da piloni portanti di questa nuova serie autoconclusiva.

Rory è “sulla strada”, novella Jack Kerouac  – come la definisce la madre– impegnata in una personale reserche che la fa sentire «come un palloncino pieno di elio che fluttua nel vuoto infinito» (cit.).  Non ha radici, non ha legami seri, e a 32 anni non sa ancora bene cosa vuole dalla vita. E Lorelai non è da meno. Ormai affascinante signora di mezza età, tra il solito battibeccare con la madre Emily e l’amore della sua vita Luke, sarà quella tra le due ragazze Gilmore ad avere la crisi più profonda. L’attrice, Lauren Graham, dà buona prova attoriale nel rendere esternamente lo sconvolgimento interiore di Lorelai. Una mamma per amica – Di nuovo insieme è, proprio come suggerisce il titolo originale, un excursus vitae che chiude un cerchio. In un crescendo di sentimenti continuo, lo script si fa sempre più introspettivo della vita delle due protagoniste (tre, se vogliamo, in quanto anche il disagio della terza Gilmore, Emily, è ben delineato).

E se nel primo episodio, Inverno, riecheggiano ancora i toni ilari ormai noti, col mutare delle stagioni cambiano le emozioni, gli schemi si rompono e la crisi personale delle protagoniste si appalesa dapprima con la psicoanalisi, poi con la presa di coscienza vera e propria che condurrà le due donne in due avventure molto diverse, ma dagli esiti similari. Le citazioni (anche autoreferenziali) sono ovunque: dal cinema di David Lynch ai musical di Broadway, da Into the Wild a Fellini. Menzione d’onore va al surreale omaggio ai Beatles, e al musical Across the Universe, nell’episodio finale (Autunno), sulle note di “With a little help from my friends”, testamento dei coniugi Palladino ed emblema del carattere visionario dell’intera serie.

Il senso di spaesamento di Lorelai e Rory trapela dallo schermo e invade lo spettatore. La nostalgia è ovunque, la lezione sulla vita dietro l’angolo: non esistono risposte vere. Possiamo solo continuare a cercare. Dietro alcune vicende forse c’è un po’ di amarezza, quasi ad indicare che gli istanti felici durano poco, il resto è routine. Ma  – come si apprende appunto in psicanalisi – essere consapevoli è già un primo passo verso la libertà.

Assassin’s Creed: Michael Fassbender in una una nuova foto

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Trasposizione cinematografica dell’omonimo videogame Assassin’s Creed arriverà al cinema il prossimo 5 gennaio con protagonista Michael Fassbender che, per l’occasione, vestirà i panni dell’assassino Aguilar ed il suo discendente Callum Lynch.

Proprio l’attore è protagonista di una nuova immagine promozionale diffusa da Empire che lo ritrae in azione nel 15esimo secolo.

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Assassin’s Creed: svelata la durata del film con Michael Fassbender

Le riprese del film sono iniziate ad agosto 2015 e si sono svolte a Londra, a Malta e in Spagna. Si sono poi ufficialmente concluse a gennaio 2016.

Assassin’s Creed, prodotto e distribuito dalla È, uscirà in America il 21 dicembre 2016. Nelle sale italiane invece arriverà il 5 gennaio 2017. Di seguito la prima trama:

Callum Lynch (Michael Fassbender) scopre di essere un discendente di una società segreta di assassini dopo aver sbloccato memorie genetiche che gli permettono di rivivere le avventure del suo antenato, Aguilar, nella Spagna del 15esimo secolo. Dopo aver acquisito una conoscenza e delle abilità incredibili, decide di attaccare gli oppressivi Cavalieri Templari ai giorni nostri.

Fonte: Empire

Logan: ancora una foto in bianco e nero

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Dopo avervi proposto le prime immagini a colori di Logan, capitolo finale della serie spin-off dedicata al Wolverine di Hugh Jackman, è giunto il momento di tornare al bianco e nero attraverso una nuova immagine che ritrae alcuni utensili chirurgici.

Supply

Una foto pubblicata da @wponx in data: 26 Nov 2016 alle ore 07:23 PST

Logan: il teaser poster italiano di Wolverine 3 con Hugh Jackman

Per Hugh Jackman questo ritorno nei panni del mutante con gli artigli di adamantio sarà la sua ottava volta (se si conta anche il cameo di X-Men L’Inizio) nel personaggio. È l’attore che più di tutti rappresenta i mutanti Marvel al cinema, una sorta di Robert Downey Jr per il corrispettivo MCU, e potrebbe essere arrivato alla fine del suo coinvolgimento nel franchise proprio con questo film.

Logan ha un’uscita prevista per il 3 marzo 2017. Alla regia c’è James Mangold (già regista di Wolverine L’Immortale), mentre nel cast ci saranno Hugh Jackman, Boyd Holbrook, Richard E. Grant, Stephen Merchant, Eriq La Salle, Elise Neal e Patrick Stewart.

Fonte: wponx

Marvel: i vendicatori in versione fantasy

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La popolarità dei personaggi Marvel cresce ogni giorno che passa e molti artisti e visual designer traggono ispirazioni dagli eroi più noti del Marvel Cinematic Universe per realizzare le proprie opere. Oggi vi segnaliamo il lavoro di Betawi Kebayoran, artista che ha immaginato su un concept fantasy tre noti personaggi: Thor, Captain America e Black Panther:

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X-Men: i personaggi scomparsi dai fumetti

Vi ricordiamo che Thor sarà presto protagonista di Thor Ragnarok per la regia di Taika Waititi. Nel cast del film Chris Hemsworth sarà ancora Thor; Tom Hiddleston il fratello adottivo di Thor, Loki; Il vincitore del Golden Globe e Screen Actors Guild Award Idris Elba sarà la sentinella di Asgard, Heimdall; il premio Oscar Sir Anthony Hopkins interpreterà nuovamente Odino, signore di Asgard.

Thor Ragnarok: i 5 eroi più forti di Hulk e Thor che potrebbero apparire nel film

MarvelBlack Panther apparso in Captain America Civil War, sarà protagonista del film Standalone scritto e diretto da Ryan Coogler e che seguirà la storia di T’Challa, il re guerriero di Wakanda.

15 personaggi Marvel e DC che hanno cambiato nome

Captain America lo vedremo trai protagonisti assoluti in Avengers Infinity War che arriverà al cinema il 4 Maggio 2018. Christopher Markus e Stephen McFeely si occuperanno della sceneggiatura del film, mentre la regia è affidata a Anthony e Joe Russo.

Star Wars: le scene più iconiche ricostruite in Kirigami

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Star Wars di George Lucas è un universo che è entrato di diritto nell’immaginario collettivo, ed è diventata una di quelle storie che vengono replicate all’infinito in quanto fonte di incredibile ispirazione.

A tutti i fan di Star Wars segnaliamo l’incredibile lavoro dell’artista Marc Hagan-Guirey, a.k.a. Paper Dandy che con la tecnica del Kirigami ha ricostruito i momenti più iconici della saga.

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Vi ricordiamo che l’universo di Star Wars tornerà al cinema con l’atteso spin-off Rogue One a Star Wars Story.

Rogue One A Star Wars Story: l’emozionante trailer finale

star warsDiretto da Gareth Edwards su una sceneggiatura di Gary Whitta e Chris Weitz, Rogue One a Star Wars Story è un film prequel ambientato negli anni tra La Vendetta dei Sith e Una Nuova Speranza. L’uscita in Italia è prevista per il 14 dicembre 2016. Nel cast del film Felicity JonesMads Mikkelsen, Riz AhmedDiego LunaForest Whitaker, Jiang Wen e Ben Mendelsohn. 

Il film sarà certamente ambientato durante il “Dark Time” dell’Impero, Tra gli episodi III e IV e sarò il più oscuro e grintoso film dell’universo di Star Wars. Sembra che il film sarà un war movie vecchia maniera. Nella storia tutti i Jedi vivono in clandestinità e probabilmente saranno sullo sfondo della storia principale. Ci saranno inoltre un sacco di nuove forme di vita aliena. Saranno introdotti nuovi personaggi droidi e Alieni. At-at, X-Wings, Ala-Y, A-Sts saranno presenti nella storia. Ci sarà molta azione nella Jungla. Sembra un nuovo droide sarà parte della banda di ribelli che tentano di rubare i piani della Morte Nera. Felicity Jones sarà un soldato ribelle pronta per la battaglia.

Underworld Blood Wars: Selene riserverà delle sorprese

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Nell’ultimo numero di Empire, Kate Backinsale ha parlato del suo personaggio in Underworld Blood Wars. La bella vampira Selene torna in questa ennesima e probabilmente conclusiva avventura del franchise ed ecco cosa ha raccontato del personaggio la sua interprete: “Lei è sempre stata molto appassionata, ma ora non gliene importa davvero nulla (…) In questo film vedrete un lato diverso di lei. Il suo vecchio mentore Viktor si è rivelato un traditore. Il suo amante Michael è sparito. Ha un figlio, ma non lo sa.”

“Con Underworld hai delle regole che sono molto specifiche per il franchise – ha continuato Anna Foerster, regista di questo sequel – ma puoi variare. Quello che ho cercato di portare nel film è un concept visivo definito e alcune sorprese cool. Credo che i fan vedranno un nuovo lato di Selene.”

Underworld Blood Wars: primo trailer del film

Underworld Blood Wars, inizialmente prevista per il 14 ottobre 2016, è stata posticipata di tre mesi: la pellicola arriverà nelle sale il 3 gennaio 2017.

Con Kate Beckinsale nel ruolo di Selene tornerà anche Theo James nel ruolo di David, alleato di Selene. Gli attori britannici Tobias Menzies (Outlander, Roma) e Lara Pulver(Sherlock) avranno i rispettivi ruoli di un nuovo formidabile leader dei Lycans e quello di un feroce ambizioso Vampiro. Charles Dance (Game of Thrones) interpreterà invece un Vampiro anziano, Thomas. A completare il cast stellare del film troviamo:James Faulkner (Game of Thrones), Peter Andersson (The Girl with the Dragon Tattoo), l’esordiente Clementine Nicholson, Bradley James e Daisy Head.

Anna Foerster, meglio conosciuta per il suo lavoro come direttore della fotografia in The Day After Tomorrow e White House Down di Roland Emmerich, si occuperà della regia del film. Underworld Blood Wars che sarà sceneggiato da Cory Goodman (Priest), verrà prodotto da Gary Lucchesi e Tom Rosenberg per la Lakeshore.

LEGO Batman: il fan-trailer in live action

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Ecco un esilarante fan-trailer di LEGO Batman – il film, realizzato con gli psezzoni estrapolati dai precedenti film sull’Uomo Pipistrello ma con il doppiaggio comico del film d’animazione di Chris McKay.

Il fan-trailer in live action

https://www.youtube.com/watch?v=Fnr01p05KSY

LEGO Batman il film: il trailer ufficiale italiano con Joker

LEGO Batman Il Film si avvale delle voci originali di Will Arnett, Michael Cera, Rosario Dawson e Zach Galifianakis.

Dai creatori della grande avventura The LEGO Movie.

In merito a LEGO Batman Il Film, Arnett ha dichiarato: “La Batcaverna è meglio di quanto ricordassi. Ma mi piace molto anche scoprire cosa vuol dire essere Batman e combattere il crimine giorno per giorno. Mi diverte davvero molto il fatto che Batman dorma oltre l’orario della sveglia, lo umanizza in qualche modo”.

Nel cast vocale di LEGO Batman – Il Film ci saranno Will Arnett (che doppierà il Cavaliere Oscuro), Michael Cera (Robin), Rosario Dawson (Batgirl), Zach Galifianakis (The Joker), Mariah Carey (Gordon) e Ralph Fiennes (Alfred Pennyworth). Lo spin-off del successo del 2014 The Lego Movie, sarà diretto dal supervisore all’animazione Chris McKay. La sceneggiatura è stata scritta da Seth Grahame-Smith, creatore di Abraham Lincoln: Vampire Hunter. A produrre il film, insieme a Dan Lin, saranno Phil Lord e Chris Miller, registi di The Lego Movie (attualmente occupati nella realizzazione di una versione animata di Spider-Man per la Sony).

Fonte: Philysteak

Suicide Squad: gli errori dal set in un divertente video

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Ecco un divertente video che racchiude alcuni degli errori sul set di Suicide Squad. Trai protagonisti dei cosiddetti bloopers ci sono Margot Robbie, Will Smith e un inquietante Jared Leto che… saluta la mamma!

Gli errori dal set di Suicide Squad

https://www.youtube.com/watch?v=hKznHPZt2T0

Arriva oggi, 26 novembre, l’inedita versione estesa di Suicide Squad (in digital download), con ben 13 minuti in più di trama sarà disponibile su tutte le piattaforme digitali, nel formato Blu-Ray 3D, 4K Ultra HD, nelle esclusive edizioni: Steelbook, Digibook, Graphic Novel e con le statue da collezione di Harley Quinn e Deadshot. 

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Trama: Un’agenzia governativa segreta arruola i super cattivi in prigione per eseguire pericolose missioni promettendo loro in cambio la libertà. Lo scopo della Task Force è obbedire agli ordini o morire, così come chiariscono ai componenti il leader della squadra Rick Flagg, la sua spada giurata, la samurai Katana e il dispositivo esplosivo inserito nei loro colli e gentilmente offerto dalla Wayne Enterprise. Poi c’è il Joker, che comparendo sia nel presente che in alcuni flashback, cercherà di mandare a monte il piano della Waller e di ricongiungersi con il suo vero amore, Harley.

Fonte: ScreenRant

Jennifer Lawrence su Emma Stone: “Sono la sua più grande fan”

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Chi dice che non esiste l’amore tra attrici? Jennifer Lawrence e Emma Stone sembrano sfuggire alle logiche di gelosie tra giovani colleghe. A dichiararlo è la stessa Jennifer Lawrence che dopo la visione di La la Land si è definita la fan numero uno della collega.

Il loro legame comincia grazie a Woody Harrelson, che ha lavorato con Emma in Zombieland e con Jennifer nella saga di Hunger Games. Sembra che la Stone abbia preso il numero di telefono della Lawrence proprio da Woody e da allora è stato amore tra le due stelle. “Emma mi ha mandato un sms dicendomi che ha preso il mio numero da Woody – ha dichiarato Jennifer Lawrence – Io ho risposto, “Fanculo!”, e da allora siamo state sempre grandi amiche.”

Jennifer Lawrence è la più grande fan di Emma Stone

In merito alla performance di Emma Stone nel film di Damien Chazelle, la Lawrence ha dichiarato: “Emma è fantastica nel film. Se non fossi stata la sua più grande fan le avrei spezzato le ginocchia come Tonya Harding! […] Amo il mio lavoro, non so davvero cosa farei senza la recitazione, e se c’è qualcuno che prova le stesse cose che provo io, è logico avvicinarsi. Dipende sempre dalla persona che hai davanti, ma Emma è così normale e adorabile.

Sembra che questo amore e questa stima siano però corrisposti. La Stone ha avuto modo di dire sulla collega Jennifer Lawrence: “Ci prendiamo cura l’una dell’altra come persone, non solo come attrici (…) C’è stato sicuramente un periodo, all’inizio, in cui io ero tipo ‘Oh mio Dio, il mio ego è distrutto, lei è così brava e vivace e talentuosa, io sono rovinata e non lavorerò mai più’. Poi mi sono calmata, e mi sono ricordata che siamo completamente differenti e che c’è posto per tutti”.

Che ne pensate? Che la vera amicizia possa esistere anche a Hollywood?

Per quanto riguarda il lavoro delle due ragazze, vedremo Jennifer Lawrence al fianco di Chris Pratt in Passengers, mentre per Emma Stone si prevede una stagione dei premi molto movimentata, dato che il suo La la Land è il frontrunner per la corsa agli Oscar e non è escluso che vedremo l’attrice gareggiare nella cinquina delle migliori interpreti dell’anno.