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Underworld Blood Wars: ecco i character poster

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Underworld Blood Wars: ecco i character poster

Ecco i character poster ufficiali di Underworld Blood Wars, in cui vediamo i quattro protagonisti del film interpretati da Kate Beckinsale, Theo James, Tobias Menzies e Charles Dance.

Underworld Blood Wars: primo trailer del film

L’uscita del film, inizialmente prevista per il 14 ottobre 2016, è stata posticipata di tre mesi: la pellicola arriverà nelle sale il 3 gennaio 2017.

Con Kate Beckinsale nel ruolo di Selene tornerà anche Theo James nel ruolo di David, alleato di Selene. Gli attori britannici Tobias Menzies (Outlander, Roma) e Lara Pulver (Sherlock) avranno i rispettivi ruoli di un nuovo formidabile leader dei Lycans e quello di un feroce ambizioso Vampiro. Charles Dance (Game of Thrones) interpreterà invece un Vampiro anziano, Thomas. A completare il cast stellare del film troviamo: James Faulkner (Game of Thrones), Peter Andersson (The Girl with the Dragon Tattoo), l’esordiente Clementine Nicholson, Bradley James e Daisy Head.

Anna Foerster, meglio conosciuta per il suo lavoro come direttore della fotografia in The Day After Tomorrow e White House Down di Roland Emmerich, si occuperà della regia del film. Underworld Blood Wars, che sarà sceneggiato da Cory Goodman (Priest), verrà prodotto da Gary Lucchesi e Tom Rosenberg per la Lakeshore.

Fonte: CBM

DC Comics: le 15 armi dei fumetti più potenti del martello di Thor

Si potrebbe discutere a lungo della presunta rivalità cinematografica tra DC e Marvel ma è chiaro che i due universi condivisi vanno in due direzioni diverse. Dove però si possono fare paragoni è sul piano dei fumetti, dove entrambe le case hanno moltissima esperienza maturata in anni e anni di pubblicazioni.

Proprio basandosi sui fumetti e sulla potenza delle armi degli eroi DC, Screen Rant ha stilato una classifica dei 15 strumenti, presenti nell’universo DC, che sono più potenti del Mjöllnir, il martello di Thor, l’arma più nota e potente dell’altro universo fumettistico, quello Marvel.

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Captain America Civil War: Iron Man contro Bucky nel video-concept

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Andy Park ha condiviso un video concept di Captain America Civil War che rappresenta l’epico scontro tra Iron Man, Bucky e Cap. Nel breve filmato possiamo vedere il Vendicatore con l’Armatura contro il Soldato d’Inverno.

Le notizie e le anticipazioni sul Marvel Cinematic Universe le trovate nel nostro canale dedicato ai Marvel Studios.

Leggi la nostra recensione di Captain America Civil War

Sinossi: Captain America Civil War si svolge subito dopo gli eventi di Avengers: Age of Ultron, con Steve Rogers e gli Avengers costretti ad affrontare i danni collaterali causati dalla loro lotta per proteggere il mondo.  Dopo che la città di Lagos, in Nigeria, viene colpita dall’ennesimo incidente internazionale che vede coinvolti gli Avengers, le pressioni politiche chiedono a gran voce un sistema di responsabilità e un consiglio d’amministrazione che decida quando richiedere l’intervento del team. Captain America Civil War posterQuesta nuova dinamica divide gli Avengers che, al tempo stesso, tentano di proteggere il mondo da un nuovo e malvagio avversario.

Ricordiamo che Captain America: Civil War sarà diretto da Anthony Joe Russo e vedrà nel cast Chris Evans, Robert Downey Jr., Scarlett Johansson, Chadwick Boseman, Sebastian Stan, Samuel L. Jackson, Frank Grillo, Jeremy Renner e Daniel BruhlCaptain America Civil War è arrivato nelle sale italiane il 4 maggio 2016.

Splendor: ospiti Fabio Troiano e i registi di Mine, Fabio Guaglione e Fabio Resinaro

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Splendor – Ospiti della puntata Fabio Troiano, tra i protagonisti di Prima di lunedì, i registi di Mine Fabio Guaglione e Fabio Resinaro, Antonio Catania presto al cinema con Attese e cambiamenti, e Gaia De Laurentiis, di nuovo in teatro con “L’inquilina del piano di sopra”

Continua il viaggio nel mondo del cinema dalle sfumature inedite con Splendor, programma di suoni e visioni, cultura e intrattenimento condotto dal critico cinematografico Mario Sesti – in onda sabato 8 ottobre alle 24.00 su Iris e la domenica alle 21, su MYmovies.it. 

Ecletticità, versatilità, multitasking: sono queste le vere forme della creatività? Sono, in ogni caso, gli indizi del tracciato di questo nuovo appuntamento che per primo ospita Fabio Troiano, tra i protagonisti di Prima di lunedì (nelle sale dal 22 settembre distribuito da Koch Media) diretto da Massimo Cappelli, con cui l’attore ha inoltre scritto la sceneggiatura: “La mia idea era quella di realizzare un road movie che però non parte mai a causa della scomparsa di un oggetto del contendere: un uovo”. Al suo fianco Martina Stella, un’imprevedibile Sandra Milo e Vincenzo Salemme, con cui Troiano condivide la passione sfrenata per il teatro: “Essere sul set con Vincenzo è stato di grande insegnamento, si trasforma, è molto concentrato e dietro questa sua sicurezza interpretativa si cela un equilibrio inaspettato e una precisione inaudita. Nei momenti di improvvisazione ti porge le battute e tu sei involontariamente portato a dargli le risposte che lui si aspetta, tanto da diventare involontariamente la sua spalla”. Dopo aver studiato allo Stabile di Torino, Fabio Troiano ha avuto molte esperienze in tv dove ha potuto affinare la sua tecnica e capire che “il personaggio che preferisco è quello che svela le sue ansie allo spettatore, è una interpretazione che ti avvicina alla realtà e allora chi ti ascolta capirà che non stai solo recitando”.

I registi e sceneggiatori di MineFabio Guaglione e Fabio Resinaro, hanno parlato della loro seconda opera lunga di finzione dopo il thriller True Love e le prime esperienze nell’universo dei cortometraggi (The Silver Rope e E:D:E:N).

Splendor

Questo lavoro resta una sfida ed è ancora indefinibile: “in realtà è un film di guerra – ha spiegato Guaglione -, un conflitto esterno che però diventa intimo, al tempo stesso può definirsi una pellicola teatrale, con un solo attore in scena costantemente sotto l’occhio della camera”. Per questo film hanno voluto coinvolgere una star internazionale, Armie Hammer: “Non eravamo convinti all’inizio – ha spiegato Resinaro -, il nostro è un personaggio chiuso, introverso e considerando le sue passate interpretazioni lo immaginavamo lontano dal nostro soldato. Quando poi l’abbiamo incontrato abbiamo capito che era giusto per il ruolo e insieme abbiamo costruito il personaggio”. Fabio & Fabio hanno girato per cinque settimane, un tempo brevissimo, e poi in post produzione hanno risolto tutti gli inconvenienti così da rendere una grande spiaggia in un deserto. “Come sempre accade abbiamo molto litigato – ha concluso Guaglione – soprattutto prima delle riprese, e dopo in fase di montaggio. Ma il confronto anche teso ci dà modo di confrontarci per poi giungere a una visione comune”.

La carriera di Antonio Catania, anche lui ospite della nuova puntata di “Splendor”, è un altro esempio di poliedricità. Divisa tra teatro, cinema e televisione la sua vita professionale è nata per caso: “durante gli anni del liceo accompagnai un mio amico a dei provini e alla fine presero anche me. Non sapevo nulla di teatro, durante il primo periodo milanese mi chiamavano ‘Marocco’”. Poi c’è stata la straordinaria avventura con Gabriele Salvatores che lo volle nel memorabile Mediterraneo, che si aggiudicò l’Oscar per la categoria Miglior Film Straniero nel 1992. “Ho avuto la fortuna di prendere parte a quella straordinaria cordata e per un po’ di tempo mi hanno chiamato per interpretare le parti di imbroglioni o di tipi poco affidabili, simili al tenente La Rosa. Ma la fortuna di questo lavoro è che puoi cambiare e allora, oltre al furbo, posso rifugiarmi in altri personaggi dalle caratteristiche totalmente differenti”. Antonio Catania è inoltre tra i protagonisti di Attese e Cambiamenti film di Sergio Colabona nelle sale dal 13 ottobre, una commedia che narra in maniera reale, scientifica, ma soprattutto divertente, anche attraverso studi medici e psicologici, come e cosa cambia durante il periodo della gravidanza nel comportamento umano, fisico e nelle relazioni interpersonali.

SplendorGiulia Lazzarini e Lina Volonghi hanno determinato invece la carriera artistica di Gaia De Laurentiis, attrice teatrale e televisiva, che a 14 anni vide queste due artiste esibirsi in uno spettacolo emozionante e meditativo di Marsha Norman. Poi a vent’anni l’ha accolta il Piccolo Teatro di Milano e da allora non ha più smesso di recitare: “Il teatro fa parte di me, è la mia dimensione – confida -. Sul palco sono a mio agio, mi diverto, mi emoziono ed è fondamentale non mettere mai da parte queste sensazioni”. In questi giorni la De Laurentiis è al Teatro Golden di Roma con la commedia “leggera e divertente” dal titolo “L’inquilina del piano di sopra”, ma non esclude un ritorno in Tv: dopo il grande successo ottenuto con la conduzione del rotocalco televisivo “Target”, che la rese celebre al pubblico del piccolo schermo come la ragazza spigliata e dal linguaggio innovativo, quasi una sexy mutante uscita da un racconto di Philip K. Dick,  con il suo atipico taglio di capelli, Gaia ha svelato che “ci sono dei progetti che sto valutando, sicuramente non sono adatta ad una tipologia di conduzione statica, ma potrebbe esserci qualche innovativo progetto che potrebbe riguardarmi”.

Ospite musicale della quinta puntata è Nicolò Carnesi, ventinove anni ed al suo terzo album, il cantautore palermitano ha interpretato due dei nuovi brani che compongono la sua ultima raccolta: “Bellissima noia” e “Lo spazio vuoto”, che confermano la sua anima poliedrica che si esprime attraverso una scrittura autentica. Al centro di questo suo ultimo lavoro “c’è la solitudine esistenziale dell’individuo che vive il disagio di non riuscire a sentirsi parte di un sistema. I personaggi delle canzoni sono individui che si sentono soli, pur essendo circondati da una moltitudine infinita di persone, immagini, luoghi. È una solitudine corale caratterizzata dall’incomunicabilità”. 

Prodotto da ERMA Pictures e Istituto Luce Cinecittà in collaborazione con DGCinema MiBACT, Splendor è un programma ideato e curato da Sabina Ambrogi, Max De Carolis, Mario Sesti, scritto insieme a Nicole Bianchi, Fabio Luzietti e Gabriele Niola, con il coordinamento produttivo di Cristina Scognamillo, e Margherita Bordino e Valeria Santori in produzione.

Arrival: Amy Adams e Jeremy Renner nelle nuove immagini

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Arrival: Amy Adams e Jeremy Renner nelle nuove immagini

Dopo essere stato presentato in Concorso all’ultimo Festival di Venezia, arriverà in sala il prossimo 24 novembre 2016 Arrival, il nuovo film di Denis Villeneuve che vede protagonisti Amy Adams e Jeremy Renner. Di seguito potete vedere nuove immagini dal film:

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Venezia 73: Arrival recensione del film con Amy Adams

Arrival, il film

Il film racconta di una linguista e un matematico che vengono coinvolti dal Governo quando un essere non identificato, presumibilmente alieno, compare nell’atmosfera terrestre. Quando un misterioso oggetto proveniente dallo spazio atterra sul nostro pianeta, per le susseguenti investigazioni viene formata una squadra di élite, capitanata dall’esperta linguista Louise Banks (Amy Adams). Mentre l’umanità vacilla sull’orlo di una Guerra globale, Banks e il suo gruppo affronta una corsa contro il tempo in cerca di risposte – e per trovarle, farà una scelta che metterà a repentaglio la sua vita e, forse, anche quella del resto della razza umana.

Denis Villeneuve, reduce da due film acclamati da pubblico e critica, Prisoners e Sicario, arriverà alla Mostra di Venezia in Concorso con Arrival. Nel film protagonisti sono Amy AdamsJeremy RennerForest Whitaker, Michael Stuhlbarg, Tzi Ma e Mark O’Brien.

 

Fonte: CBM

War for The Planet of The Apes: Caesar nel primo teaser

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War for The Planet of The Apes: Caesar nel primo teaser

EW ha diffuso il primo teaser trailer di War for The Planet of The Apes, in cui troviamo di nuovo Caesar, la scimmia protagonista del franchise interpretata da Andy Serkis.

Dopo L’alba del pianeta delle scimmie del 2011 e il sequel Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie (2014), arriva un nuovo titolo a completare questa trilogia di prequel, dal titolo War for the Planet of the Apes.

Ecco la sinossi: In War for the Planet of the Apes, il terzo capitolo del franchise di blockbuster acclamato dal pubblico, Caesar e le sue scimmie sono forzati a intraprendere un conflitto mortale contro un’armata di uomini guidati dal Colonnello, una persona senza scrupoli. Dopo che le scimmie hanno affrontato terribili perdite, Caesar combatte con il suo istinto più oscuro e intraprende la sua solitaria e mitica impresa per vendicare la sua specie. Quando il suo viaggio lo porta faccia a faccia con il Colonnello, i due sono costretti a combattersi in una battaglia epica che determinerà il fato di entrambe la specie e il futuro del pianeta.

Woody Harrelson villain in War of the Planet of the Apes

Trattandosi di un sequel, dovremmo già sapere quale sarà l’esito della battaglia, ma chiaramente sarà interessante vedere in che termini si sceglierà di raccontare questa guerra primordiale.

Confermati nella produzione, per ora, ci sono il regista Matt Reeves e i protagonisti, Andy Serkis nei panni di Caesar e Woody Harrelson in quelli del Colonnello.

Il film è atteso al cinema per il 14 luglio 2017.

Film al cinema di oggi, 6 ottobre: Pets, Mine e Deepwater – Inferno sull’Oceano

Ecco quali sono i film al cinema di oggi 6 ottobre 2016.

Deepwater – Inferno sull’Oceano di Peter Berg: Il 20 aprile 2010 sulla Deepwater Horizon nel Golfo del Messico, si è verificato uno dei più gravi disastri mondiali causati dall’uomo. Questo film racconta una storia di vitale importanza che molti non hanno visto: la storia dei 126 lavoratori che si trovavano a bordo della Deepwater Horizon quel giorno, sorpresi nelle più strazianti circostanze immaginabili – uomini e donne altamente specializzati che riponevano in un faticoso turno le speranze di tornare dalle loro famiglie ed alle loro vite sulla terraferma. In un attimo, si sono trovati catapultati nel giorno più brutto della loro vita, spinti a trovare il coraggio per combattere contro un inarrestabile inferno di fuoco nel bel mezzo dell’oceano e, quando tutto sembrava perduto, cercare di salvarsi l’un l’altro.

Domani di Cyril Dion, Mélanie Laurent: In seguito alla pubblicazione di uno studio che annuncia la possibile scomparsa di una parte dell’umanità da qui al 2100, Cyril Dion e Mélanie Laurent intraprendono un emozionante viaggio intorno al mondo per scoprire cosa potrebbe provocare questa catastrofe, ma soprattutto come evitarla. Partendo dagli esperimenti più riusciti nei campi dell’agricoltura, energia, architettura, economia e istruzione, i registi Cyril Dion e Mélanie Laurent immaginano un nuovo futuro per noi e per i nostri figli. Risultato: una sorprendente, contagiosa e ottimista spinta al cambiamento, a partire già da DOMANI.

La verità sta in cielo di Roberto Faenza: Il 22 giugno 1983 una ragazza di 15 anni, Emanuela Orlandi, sparisce dal centro di Roma e non farà più ritorno. E’ figlia di un commesso pontificio e ben presto si capisce che la sparizione coinvolge diversi poteri forti, dal Vaticano alla Banda della Magliana fino a Mafia Capitale. La sua scomparsa è l’occasione per raccontare la piramide omertosa che da quel momento metterà in ginocchio la capitale. Una vicenda con scabrose ramificazioni ancora attuali in un tessuto tipicamente italiano che coinvolge politica, criminalità organizzata e una parte della Chiesa. E’ da 30 anni che questa storia attende di essere raccontata.

Lo and Behold: il futuro è oggi di Werner Herzog: Herzog presenta una miniera di interviste a individui strani e affascinanti, i cui aneddoti e le cui riflessioni delineano un ritratto complesso e preciso del moderno mondo digitale. Herzog descrive internet come “una delle più grandi rivoluzioni che noi, in qualità di esseri umani, stiamo vivendo”, e tuttavia stempera questo entusiasmo con storie di vittime di cyber-bullismo e dipendenza da Internet. E nel procedere con questa dettagliata analisi, affronta anche domande profonde sul futuro di Internet. La Rete arriverà un giorno a sognare la propria stessa esistenza, come fanno gli uomini? Potrà scoprire i fondamenti della moralità, o arrivare a comprendere un giorno il significato dell’amore? O forse ci causerà presto – se non l’ha già fatto – più danni che vantaggi?

Mine di Fabio Guaglione, Fabio Resinaro: Afghanistan: un soldato (Armie Hammer) sta tornando al campo base dopo una missione, ma inavvertitamente poggia il piede su una mina antiuomo. Non può più muoversi, altrimenti salterà in aria. In attesa di soccorsi per due giorni e due notti, dovrà sopravvivere non solo ai pericoli del deserto ma anche alla terribile pressione psicologica della tutt’altro che semplice situazione.

Pets – Vita da animali di Chris Renaud, Yarrow Cheney: Una commedia sui nostri animali domestici e su come vivono le loro giornate quando li lasciamo soli per andare a scuola o a lavoro.

Giovanni Segantini: Magia della luce di Christian Labhart: Il film, dedicato alla figura dell’artista Giovanni Segantini, ricostruisce la sua vita e la sua passione per la pittura attraverso immagini, testi e diari originali. Il risultato è un ritratto prezioso e appassionante di una delle figure più carismatiche della pittura europea di fine Ottocento: pittore, ma anche anarchico ed emarginato. Giovanni Segantini, nato ad Arco in provincia di Trento nel 1858, ha trascorso una vita intensa e tormentata, che lo ha portato a cercare e ricreare nei suoi quadri la vertigine dell’altitudine, la tensione vitale della vita a contatto con la natura, la luce unica delle alte quote. E proprio in montagna Segantini morì, durante la sua attività.

Quando hai 17 anni di André Téchiné: In un aspro villaggio tra le montagne della Francia sud-occidentale, Damien e Tom frequentano la stessa scuola. Potrebbero essere amici, ma non si sopportano. Si insultano, e quando le parole non sono abbastanza si picchiano. La madre di Damien, Marianne, è medico; il padre, pilota militare in missione. Tom è magrebino, figlio adottivo di una coppia di contadini che vive in una remota fattoria in mezzo alle montagne. Dopo molte difficoltà, la madre adottiva di Tom è nuovamente incinta, e dal momento che la sua gravidanza di presenta difficile, Marianne si offre di aiutarla accogliendo Tom in casa sua per il tempo necessario. Damien e Tom si trovano così a vivere sotto le stesso tetto…

Il Trenino Thomas – La grande corsa: Thomas desidera essere scelto per rappresentare Sodor al Grande Show della Stazione Ferroviaria, una gara che si tiene sulla terraferma. I treni più grandi si prendono gioco di lui, non ritenendolo grande, forte e veloce abbastanza da competere con i migliori treni di tutto il mondo. Thomas si trova a dover competere contro i migliori, tra cui Raul dal Brasile, Yong Bao dalla Cina, Ivan dalla Russia e Ashima dall’India, il treno più decorato della gara. Thomas è determinato a vincere, nonostante verrà intralciato dallo scorretto Diesel che minaccia le sue chance di vincere la competizione. Quest’emozionante avventura musicale, dove l’amicizia vince, promette di intrattenere i bambini e le famiglie di tutto il mondo.

Domani: recensione del documentario di Mélanie Laurent e Cyril Dion

L’inquadratura di una mano piccola e delicata che si posa sul finestrino di un mezzo in movimento, bellissima nella sua semplicità, potrebbe essere la sintesi di Domani, il documentario premiato lo scorso anno ai Cesar diretto da Mélanie Laurent e Cyril Dion. È quella manina di un bambino che saluta il mondo che verrà, lo accarezza con amore, è la spinta ad abbattere gli ostacoli fisici e mentali che ci trattengono dal salvare ciò di cui abbiamo più bisogno: la terra sotto i piedi, l’aria che respiriamo, l’acqua che beviamo, ma anche il contatto umano, le regole di convivenza e i sistemi politici ed economici che sorreggono la società.

Lontano dagli estremismi artistici e dalle parabole sperimentali molto in voga negli ultimi anni, Domani è un docufilm assolutamente classico, dedito all’esplorazione (ma anche alla spiegazione elementare, guidata) del tema dell’ecosostenibilità, posizionato in un tempo dove la salvaguardia del nostro pianeta è diventata più di un’urgenza carica di allarmismi, semmai una necessità da realizzare oggi, e non “domani”.

Domani: il film di Cyril Dion e Mélanie Laurent

Pertanto l’approccio sensibile e il viaggio sulla strada di Laurent e Dion appaiono soluzioni cinematografiche giuste, come l’utilizzo della musica e la struttura a capitoli, cinque per l’esattezza, ognuno destinato a proporre soluzioni immediate e concrete in un diverso campo (agricoltura, energia, economia, democrazia, istruzione). Questa divisione aiuta a fare chiarezza su argomenti assai complessi, ma resi sullo schermo con un linguaggio accessibile che di sicuro incontrerà il favore (e speriamo l’interesse) di un pubblico omogeneo, meglio se giovanissimo. A loro, ai destinatari dell’eredità che lasciamo in futuro, è indirizzato il messaggio di Domani, un documentario dal carattere divulgativo e mai aggressivo, determinato ad illustrare quali siano le strategie migliori per cambiare e salvare la Terra in cui viviamo partendo dalle piccole cose, dal mare di verde ad un singolo filo d’erba, da un miliardo di persone al sorriso di un bambino. Colui, o colei, che posa la mano sull’oggi sperando in un domani differente.

Suicide Squad ti porta al Lucca Comics & Games 2016

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Suicide Squad ti porta al Lucca Comics & Games 2016

Suicide Squad ti porta al Lucca Comics & Games 2016 – I più cattivi e i più creativi potranno partecipare all’esclusivo casting Squad Up, creato appositamente per gli amanti del cosplay. Sarà infatti possibile mettere alla prova le propria fantasia e partecipare da protagonisti, alla cinquantesima edizione del Lucca Comics & Games 2016, in programma dal 28 ottobre al 1 novembre, in qualità di Guest Star del padiglione Warner Bros. Per partecipare basta andare sul sito www.warnerbros.it/castingluccasuicidesquad

Suicide Squad sarà disponibile nel nuovo formato 4K Ultra HD. Il Combo Pack 4k Ultra HD + Blu-ray includerà un disco Ultra HD Blu-ray con il film in 4K HDR e un disco Blu-ray con il film e i contenuti speciali. Maggiori dettagli sull’edizione home video li trovate a questo articolo.

Suicide Squad recensione del film di David Ayer

L’Ultra HD presenta una risoluzione 4K in High Dynamic Range (HDR) per una gamma di colori più ampia, offrendo agli spettatori colori più luminosi, profondi e realistici per un’esperienza visiva domestica mai provata prima. Per vivere appieno l’esperienza del 4K Ultra HD in HDR è necessario disporre di: un televisore 4K Ultra HD HDR + lettore Blu-ray Ultra HD + un cavo HDMI (categoria 2) ad alta velocità.

Suicide SquadSuicide Squad Extended Cut porta in scena la prima storica reunion dei supervillain targati DC. Il film, diretto dall’affermato regista David Ayer, presenta un cast di altissimo livello composto da attori del calibro di Will Smith (Focus – Niente è Come Sembra), il premio Oscar Jared Leto, Margot Robbie (The Legend of Tarzan), Joel Kinnaman, la candidata all’ Oscar Viola Davis, Jai Courtney, Jay Hernandez, Adewale Akinnuoye- Agbaje, Ike Barinholtz, Scott Eastwood e Cara Delevingne.

In Suicide Squad Extended Cut i più temuti supercriminali del mondo vengono reclutati in gran segreto da Amanda Waller (Viola Davis) per costituire la Task Force X, una squadra di antieroi che in seguito alla morte di Superman avrà il compito di difendere l’umanità da ogni genere di minaccia. Promettendo loro un generoso sconto di pena, la Waller li spedisce nel cuore di Midway City per una missione ad altissimo rischio. Tra azione e colpi di scena vedremo Deadshot (Will Smith), la splendida e letale Harley Quinn (Margot Robbie) e tutti gli altri membri della Task Force X, affrontare non solo una potenza sovrannaturale che minaccia l’intero genere umano, ma fare i conti anche con la follia del Joker di Jared Leto. 

Suicide Squad Extended Cut: tutti i dettagli ufficiali dell’edizione italiana

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Dopo il grande successo al botteghino, Suicide Squad arriva in home video con la Suicide Squad Extended Cut. L’inedita versione estesa del film, con ben 13 minuti in più di trama sarà disponibile su tutte le piattaforme digitali, nel formato Blu-Ray 3D, 4K Ultra HD, nelle esclusive edizioni: Steelbook, Digibook, Graphic Novel e con le statue da collezione di Harley Quinn e Deadshot.

Imperdibile per i fan del genere, e tanto attesa da tutti gli amanti dell’azione e del divertimento targato DC Comics, Suicide Squad Extended Cut sarà disponibile dal 26 novembre in tutti gli store digitali, e dal 6 Dicembre in DVD, Blu-Ray, Blu-Ray 3D e 4K Ultra HD distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia.

Suicide Squad Extended Cut porta in scena la prima storica reunion dei supervillain targati DC. Il film, diretto dall’affermato regista David Ayer, presenta un cast di altissimo livello composto da attori del calibro di Will Smith (Focus – Niente è Come Sembra), il premio Oscar Jared Leto, Margot Robbie (The Legend of Tarzan), Joel Kinnaman, la candidata all’ Oscar Viola Davis, Jai Courtney, Jay Hernandez, Adewale Akinnuoye- Agbaje, Ike Barinholtz, Scott Eastwood e Cara Delevingne.

In Suicide Squad Extended Cut i più temuti supercriminali del mondo vengono reclutati in gran segreto da Amanda Waller (Viola Davis) per costituire la Task Force X, una squadra di antieroi che in seguito alla morte di Superman avrà il compito di difendere l’umanità da ogni genere di minaccia. Promettendo loro un generoso sconto di pena, la Waller li spedisce nel cuore di Midway City per una missione ad altissimo rischio. Tra azione e colpi di scena vedremo Deadshot (Will Smith), la splendida e letale Harley Quinn (Margot Robbie) e tutti gli altri membri della Task Force X, affrontare non solo una potenza sovrannaturale che minaccia l’intero genere umano, ma fare i conti anche con la follia del Joker di Jared Leto. 

Suicide Squad recensione del film di David Ayer

Suicide Squad è inoltre arricchito da esclusivi contenuti speciali che daranno la possibilità al pubblico di entrare ancor più nel cuore del film. Sarà quindi possibile esplorare in profondità il mondo sovrannaturale che circonda i protagonisti e dare uno sguardo più da vicino alla coppia più esplosiva dell’anno, Harley Quinn e Joker. Conosceremo inoltre quali sono i principi che regolano i precisissimi tiri di Deadshot e scopriremo tutti i segreti che hanno reso esaltanti e spettacolari le scene di combattimento del film. Bel Reve, il carcere di massima sicurezza, non sarà più un mistero grazie a questi contenuti bonus che ci porteranno a scoprire le verità più nascoste del centro detenzione più sicuro al mondo. Tutti questi extra daranno modo di approfondire tematiche e personaggi, oltre che a dare uno sguardo al dietro le quinte del secondo più grande film Warner Bros. dell’anno.

SINOSSI

È bello essere cattivi… Mettete insieme un team dei più pericolosi Super Cattivi che possiate trovare nelle carceri del mondo, dategli il più fornito arsenale a disposizione del governo e mandateli in missione per sconfiggere un’entità insuperabile ed enigmatica. L’ufficiale dell’intelligence degli U.S.A., Amanda Waller ha convocato in gran segreto un gruppo di individui disperati e deprecabili che non ha niente da perdere. Ad ogni modo, dopo aver fallito inevitabilmente la missione ed essersi resi conto di non essere stati scelti per avere successo quanto per la loro colpevolezza riconosciuta, pensate che la Suicide Squad risolverà la questione tentando ma rischiando la morte, oppure deciderà di dividersi e andare ognuno per la sua strada?

DIGITAL DISTRIBUTION

 Dal 26 Novembre Suicide Squad sarà disponibile per l’acquisto in streaming e download in HD su tutti gli store digitali: iTunes, Google Play, Chili, Wuaki, TIMvision, PlayStation e Microsoft Film e TV. Dal 6 Dicembre “Suicide Squad” sarà disponibile anche per il noleggio su tutte le piattaforme digitali e su Infinity, Premium Play e Primafila.

Tom Hiddleston intervistato da Benedict Cumberbatch

Tom Hiddleston intervistato da Benedict Cumberbatch

È un momento straordinario per Tom Hiddleston, ex allievo della prestigiosa Dragon School, Eton College, Cambridge, e della Royal Academy of Dramatic Art. Quel Tom Hiddleston, star del palcoscenico e del piccolo e grande schermo, che di recente ha avuto una relazione con una ragazza da sogno come Taylor Swift.

Per Tom Hiddleston, la vita è così grandiosa che esistono delle teorie di complotti troppo belli per essere veri. Secondo la teoria migliore di tutte, il trentacinquenne Tom Hiddleston è il candidato più probabile a sostituire Daniel Craig nei panni di James Bond e lo staff di PR ha messo in scena la sua relazione con Taylor Swift per aumentare la sua aura da star. Come se ce ne fosse bisogno.

La fama di Tom Hiddleston è cresciuta con costanza grazie al suo talento versatile da quando è stato scelto per interpretare il mitico villain Loki, personaggio ricorrente nell’universo cinematografico della Marvel, nel film Thor (2011) diretto da Kenneth Branagh. I cinefili preferiscono ricordare l’attore nel ruolo del centenario vampiro rock’n’roll di Solo gli amanti sopravvivono (2014) di Jim Jarmusch accanto a Tilda Swinton. Ma probabilmente i talent scout avrebbero scoperto molto prima i progetti precedenti di Tom Hiddleston, ossia una serie di ruoli teatrali e televisivi, come la serie Wallander della BBC accanto a Branagh. Ancora oggi l’attore partecipa a progetti per la tv, come la recente miniserie The Night Manager di Susanne Bier, adattamento del romanzo Il direttore di notte di John le Carré, in cui Tom Hiddleston interpreta un agente segreto sul campo, infiltrato nel mondo del più minaccioso trafficante d’armi.

L’anno prossimo, grazie a due attesi blockbuster (Thor: Ragnarok e Kong: Skull Island) — e forse alla recente relazione sentimentale di cui si è tanto parlato — la stella di Tom Hiddleston raggiungerà il top. A prescindere dal potenziale ruolo di James Bond, l’intrigo lo accompagnerà sempre. Ad agosto, durante le riprese in Australia, Tom Hiddleston è stato intervistato telefonicamente dal suo amico e collega dell’universo Marvel Benedict Cumberbatch (Doctor Strange) per discutere dei pericoli e del potenziale potere che deriva dall’attenzione pubblica.

BENEDICT CUMBERBATCH: Come tutti gli intervistatori, dovrei innanzitutto ringraziarti, Tom, per il tempo che vorrai dedicarmi.

TOM HIDDLESTON: [ride] Grazie, Benedict. Dovremmo ringraziarci l’un l’altro. Per il resto della vita.

CUMBERBATCH: E poi, nel tipico modo British, dovremmo anche porgere reciprocamente le nostre scuse.

TOM HIDDLESTON: Mi dispiace disturbarti.

CUMBERBATCH: Io sono più dispiaciuto di te.

TOM HIDDLESTON: [ride] Che ne pensi del…

CUMBERBATCH: Mio ruolo di giornalista?

TOM HIDDLESTON: Sono combattuto. [ride]

CUMBERBATCH: Penso che il mio ruolo sia quello di un vero amico piuttosto che del giornalista. Prometto che non ci saranno deviazioni. Innanzitutto, com’è indossare di nuovo la parrucca e l’elmo con le corna di Loki? E lavorare nuovamente con Chris Hemsworth? E com’è lavorare in Australia con il regista Taika Waititi?

TOM HIDDLESTON: È davvero entusiasmante, perché sono passati quattro anni dall’ultima volta che ho interpretato Loki. L’ultima volta che ho indossato il costume di Loki è stato al Comic-Con di San Diego nel 2013.

CUMBERBATCH: Stai scherzando!

TOM HIDDLESTON: A dire il vero, la cosa più bella di tutte è lavorare di nuovo con Chris. Ci siamo conosciuti a casa di Kenneth Branagh nel 2009. Eravamo poco più che ragazzi all’inizio del nostro percorso di recitazione. Abbiamo legato subito ed è stato meraviglioso condividere con lui questo folle viaggio nel mondo della Marvel. Questa settimana c’era Anthony Hopkins sul set. E Taika Waititi è magnifico, rispetta tutto il lavoro fatto in precedenza apportando il suo contributo. Ed è uno spasso. I suoi film — se non li hai visti, devi recuperarli: What We Do in the Shadows, Hunt for the Wilderpeople — combinano leggerezza, humor ed emozioni. Sono molto commoventi. Siamo soltanto all’inizio, ma siamo tutti entusiasti.

CUMBERBATCH: Fino a quando dureranno le riprese?

TOM HIDDLESTON: Resterò qui fino all’inizio di novembre.

CUMBERBATCH: Quindi hai ancora molto altro da fare sul set. Stai vivendo l’inverno australiano, che immagino sia decisamente adorabile rispetto all’inverno inglese.

TOM HIDDLESTON: [ride] Così dicono. Siamo sulle coste del Queensland e, al di là del fatto che il sole tramonta presto e molto rapidamente, il sole splende e il cielo è terso. Per la mia carnagione celtica è preferibile rispetto all’estate australiana. Ero proprio qui a gennaio durante le riprese di Kong: Skull Island e faceva caldissimo.

CUMBERBATCH: Una bella transizione. Parliamone, visto che è stata la tua ultima escursione. Le condizioni erano proibitive. Se non erro, le riprese nella giungla si sono svolte in Vietnam e poi durante un’estate australiana molto calda.

TOM HIDDLESTON: L’esperienza in Vietnam è stata incredibile. Mi sento davvero fortunato per aver avuto la possibilità di lavorare con quella produzione e di essere coinvolto in un grande film di quel genere… Abbiamo girato a Oahu, alle Hawaii. Abbiamo girato in Australia e poi nel Nord del Vietnam, dalle parti di Hanoi, nella Baia di Ha Long e a Ninh Binh. E la cosa straordinaria è che ci sono paesaggi del Vietnam che hanno visto in pochi. La gente del posto era assolutamente entusiasta. Dopo che siamo atterrati, il regista Jordan Vogt-Roberts, Brie Larson, Sam Jackson, Alex Garcia [il produttore esecutivo] e io abbiamo partecipato a una conferenza stampa ad Hanoi ospitata dall’ambasciatore americano in Vietnam. È stato un momento importante per il Paese. Molte persone che abbiamo incontrato non avevano mai visto una produzione di quella portata. In alcuni luoghi, li abbiamo aiutati a costruire le strade in modo da poter garantire il passaggio dei mezzi che trasportavano l’attrezzatura per le riprese. Il primo giorno di riprese, Sam doveva girare una scena molto semplice con pochi dialoghi e c’erano migliaia di persone ad assistere. Dopo un’ora circa si erano annoiati. Comunque girare in questo straordinario Paese ricco di bellezze mozzafiato è stata un’esperienza magnifica per tutti noi.

CUMBERBATCH: Oddio, non devo annotare tutto questo, vero?

TOM HIDDLESTON: Trascriverai l’intervista più tardi?

CUMBERBATCH: Sto osservando un paesaggio decisamente europeo mentre immagino ciò che stai descrivendo e non ho carta e penna a portata di mano. È come se fossi nella giungla del Vietnam. Ma se non ho la responsabilità editoriale, sono molto felice. Tom, sei uno scrittore e attore molto eloquente. Ricordo di aver letto qualcosa che avevi scritto sul primo giorno in cui hai affrontato questa icona cinematografica, King Kong. Hai un’ottima reputazione nell’ambito dell’industria cinematografica. Se avessi una macchina del tempo, quale epoca del cinema vorresti vivere? L’era dei musical, il neorealismo in Italia del secondo dopoguerra o magari un film di Spielberg degli Anni Ottanta?

TOM HIDDLESTON: Le grandi epoche del cinema che venero sono due. Ammiro profondamente le sequenze ininterrotte di danza di Fred Astaire e Ginger Rogers e Gene Kelly. Mi lasciano sbalordito. Non esisteva il principio: “Sistemeremo tutto durante la post-produzione”. Stavo guardando una clip di Follie d’inverno (1936) e… Come si chiama quell’attore di Cantando sotto la pioggia (1952)? Intendo la canzone “Ma che fa”. Ah, Donald O’Connor! Sono totalmente rapito da questi film. Era un tipo di performance molto diverso. E l’altra epoca è quella degli Anni Settanta.

CUMBERBATCH: Quando i cineasti dell’East Coast arrivarono a L.A. e misero in discussione lo studio system? I film di Scorsese?

TOM HIDDLESTON: Sì. L’immediatezza delle emozioni, il realismo e la serietà del cinema di allora. Taxi Driver (1976), Toro Scatenato (1980), Apocalypse Now (1979)…

CUMBERBATCH: Sono assolutamente d’accordo. Erano film di grande attualità e trattavano questioni importantissime per quel periodo dal punto vista politico. Furono in grado di trovare l’equilibrio perfetto fra intrattenimento e arte.

TOM HIDDLESTON: Era anche il periodo dei migliori film di Stanley Kubrick. 2001: Odissea nello spazio uscì nel 1968. Prima dell’allunaggio del ‘69, era come se l’esperienza sulla luna fosse già avvenuta proprio grazie all’esperienza cinematografica vissuta con Kubrick. Inventarono a tutti gli effetti materiali appositi con la NASA, costumi e scenografie, era tutto all’avanguardia. La fantascienza è alla base di tutto. I film che facciamo oggi devono tutto a quei film, a quell’epoca straordinaria. Però stiamo ragionando in termini di sindrome dell’epoca d’oro, come in Midnight in Paris.

CUMBERBATCH: Ma allo stesso tempo sappiamo bene che da circa dieci anni stiamo vivendo l’epoca d’oro della televisione, e anche tu ne fai parte. Quando The Night Manager è stato trasmesso nel Regno Unito, ne parlavano tutti. È stata una serie molto coinvolgente, un altro gioiello della corona della BBC. Com’è stato lavorare con Susanne Bier?

TOM HIDDLESTON: Un’esperienza fantastica. Era come lavorare a un film di sei ore. C’era uno storyboard, una sceneggiatura di 360 pagine e un solo regista. Susanne era il nostro capitano. Le riprese si sono svolte in Svizzera, a Londra, nel Devon, in Marocco e a Maiorca, seguendo quest’ordine. Avevamo la sensazione che la maggior parte della serie si svolgesse in Marocco, a Marrakesh, dove c’erano gli interni del Cairo, e dove abbiamo girato i tumulti della Primavera Araba. Siamo stati a Marrakesh per sette settimane e dovevamo girare molte pagine della sceneggiatura al giorno; io ero in ogni fotogramma e dovevo passare da un’identità all’altra: Jonathan Pine, Andrew Birch, Thomas Quince e Jack Linden. Di recente mi è stato chiesto com’è stato tornare a lavorare in televisione, ma non sembrava un progetto meramente televisivo. È il pubblico ad avvertire maggiormente la differenza. A proposito degli Anni Settanta, la cosa strana è che The Night Manager fu assegnato a Sydney Pollack all’inizio degli Anni Novanta e la sceneggiatura del film fu scritta da Robert Towne. Alla fine i diritti tornarono a le Carré e ai figli Simon e Stephen Cornwell. Ma probabilmente in alcuni casi è meglio raccontare una storia in sei ore invece di due. Non saprei. Tu che ne pensi? Da anni lavori sia in tv sia al cinema. Eravamo a cavallo il giorno dopo la messa in onda sulla BBC del primo episodio di Sherlock. Tu cadevi di continuo da cavallo durante le lezioni di equitazione per War Horse (2011). Ricordo benissimo quando Sherlock divenne il fenomeno straordinario che è oggi. Avete girato tre stagioni, giusto?

CUMBERBATCH: Quattro stagioni e un Christmas special…

TOM HIDDLESTON: E 12 anni schiavo (2013), The Imitation Game (2014) e un milione di altre cose. Non ti fermi mai.

CUMBERBATCH: Per fortuna al momento mi sono fermato e ho tempo per parlare con te, amico mio, il che è fantastico, anche se le nostre parole vengono registrate e saranno stampate. Dobbiamo farci una chiacchierata dopo questa telefonata. Mi dispiace, ma ci sono dei limiti. Penso che la tv e il cinema si alimentino a vicenda. Lo spettatore percepisce la differenza più dell’attore. È vero che per la televisione ci sono esigenze specifiche e si notano i limiti di budget. Ciò che si nota di più sono i limiti di tempo e quelli della disponibilità economica. Ma l’ambizione della scrittura e, si spera, del risultato finale migliora sempre di più perché vogliamo superare noi stessi per soddisfare un pubblico molto esigente e affamato.

TOM HIDDLESTON: Cosa pensi della differenza tra interpretare varie volte lo stesso personaggio, come Sherlock o Loki, e creare un personaggio da zero?

CUMBERBATCH: Penso che debbano essere affrontati con la stessa inventiva. Alcune cose sono già stabilite, come l’immagine del personaggio: si tratta di elementi iconici che non si possono eliminare, ad esempio il cappello e il cappotto di Sherlock. So che per te è stato difficile accettare le corna di Loki e mi piacerebbe parlarne, se ti è concesso farlo. Il processo è sterile se non c’è possibilità di reinventare. A me piace molto. Penso che sia possibile anche grazie all’ottima qualità della scrittura, alla possibilità di esplorare vari aspetti del personaggio. Tutto dipende dagli ostacoli e dagli obiettivi che, se sono interessanti, ti permettono di inserire nuovi elementi. Secondo me, un personaggio è come un libro aperto, una tela bianca. Con Loki, il dio dell’inganno in grado di mutare forma, esistono molteplici possibilità. E poi c’è il consulente investigativo che pratica il kung fu, parla un’altra lingua e sa comunicare utilizzando il linguaggio dei segni… Ci sono risorse inesplorate. Quanto all’approccio al lavoro, mi piace la familiarità che ho con un personaggio. Mi chiedo se la sensazione sarebbe la stessa nel caso della rivisitazione di un personaggio classico a teatro. Se dovessi interpretare nuovamente Amleto, cosa proverei? Si tratta pur sempre delle stesse battute, dello stesso dilemma e degli stessi personaggi. Non è cambiato nulla, eccetto il contesto. Nella tua vita quotidiana c’è una sorta di dimensione spirituale? Quando devi affrontare i problemi del giorno, hai una routine, un mantra o qualcosa del genere?

TOM HIDDLESTON: Deve esserci sempre qualcosa, anche per iniziare la giornata. Per me è la musica. E la corsa. Quando lavoro, se inizio la giornata andando a correre — all’aria aperta, non in palestra, bensì da solo e a contatto con gli elementi, facendo affidamento soltanto sulle gambe… Ti fa sentire vivo ed è un momento di svago.

CUMBERBATCH: Oltre a svegliarti presto per fare attività fisica, ti corichi a orari regolari?

TOM HIDDLESTON: Assolutamente, altrimenti non riesci a fare niente. Le cose variano da un lavoro all’altro. Quando abbiamo girato Kong: Skull Island, eravamo sempre all’aperto. Il mio personaggio è un ex inseguitore dell’Aviazione militare britannica, quindi è un atleta finissimo. Se mi sentivo un po’ fiacco, dovevo correre di continuo per pompare il sangue.

CUMBERBATCH: Ho letto che Hugh Laurie ti ha elogiato dicendo che la tua energia dava un grande contributo all’intera unità. Ma incontri mai delle difficoltà relative al trucco e ai costumi? Ricordo di aver visto delle foto di te e Chris mentre correvate in Islanda. E, caspita, la passi liscia soltanto grazie al tuo fascino e al sorriso inglese.

TOM HIDDLESTON: [ride] Non saprei, ma è così. Se vado a correre la mattina prima di andare al lavoro, sento di aver guadagnato una parte importante della giornata. Quando mi preparo per un ruolo, studio la parte o penso al personaggio oppure a una determinata scena, per me tutto si definisce in quei frangenti della mattina. A volte le idee migliori nascono proprio in quei momenti. Quando stavo girando “Henry IV – Part 1” di The Hollow Crown — la serie a cui hai partecipato anche tu e sei stato eccezionale — avevamo poco tempo a disposizione e dovevamo girare una scena importantissima fra Henry IV e il Principe Hal: Hal viene convocato a corte da suo padre e viene rimproverato e umiliato pubblicamente per il tempo trascorso in compagnia di Falstaff. Il confronto tra i due è straordinario. Il Re aveva la maggior parte delle battute ed era interpretato da Jeremy Irons. Ricordo che pensai che, dopo una determinata battuta, avrebbe dovuto darmi uno schiaffo. Era gennaio 2012 e questa idea mi venne in mente mentre correvo nella neve alle cinque del mattino. Si tratta letteralmente del momento in cui Hal si risveglia dalla sua leggerezza e avverte il peso della sua responsabilità come futuro re. Questa è la poesia delle parole di Shakespeare. Ma avviene grazie a uno schiaffo.

Thor Ragnarok: Chris Hemsworth e Tom Hiddleston in visita all’ospedale pediatrico di Brisbane

CUMBERBATCH: È un momento bellissimo. Credo che lo stesso principio possa essere applicato ad altre attività, come gli esercizi di respirazione, la meditazione o lo yoga. Andare a correre è un ottimo metodo per ottenere risultati di questo tipo. Il movimento è una tua caratteristica. Non mi riferisco soltanto alla corsa, all’attività fisica, ma al fatto che sei molto vigile e attento a ciò che hai davanti. Temi che qualcosa possa minacciare tutto questo? È come chiedere a qualcuno di apparentemente invincibile quale sia la sua più grande paura. Non sentirti obbligato a rispondere. Se vuoi, puoi anche mandarmi a quel paese. Puoi farlo, visto che sono tuo amico.

TOM HIDDLESTON: Grazie, amico.

CUMBERBATCH: Ti dico la mia paura mentre pensi alla risposta?

TOM HIDDLESTON: Sì.

CUMBERBATCH: Il tempo che passa. Ed è una paura che ho maturato da quando sono diventato padre. Vorrei avere più tempo, concentrarmi su qualcosa di più importante di me. Quando è nato mio figlio, è stato come un brusco risveglio. Ogni volta che lo stringo fra le braccia, mentre lo guardo e guardo i nostri riflessi allo specchio, vedo lui così piccolo e io che ho quarant’anni e penso: “Wow, spero con tutto il cuore che ci sarò quando anche tu avrai dei figli.”

TOM HIDDLESTON: La mia paura è simile. È il rimpianto. Ho paura di guardare al passato e rimpiangere di non aver fatto determinate cose. Ho letto un bellissimo articolo riguardante un libro scritto da un’infermiera australiana specializzata in cure palliative. Il suo lavoro consisteva nell’alleviare il dolore di chi era in procinto di morte, quindi ha assistito molte persone nelle loro ultime settimane e nei loro ultimi giorni di vita. Ed era commossa dall’esperienza acquisita perché molti le hanno raccontato cose simili. Paradossalmente in cima alla lista c’era: “Vorrei non aver lavorato così duramente.”

CUMBERBATCH: È difficile da ammettere.

TOM HIDDLESTON: La famiglia modifica gli equilibri, ma come consideri questa consapevolezza? Cerchi di avere più tempo a disposizione fra un progetto e l’altro?

CUMBERBATCH: Sì. Sarà che sto invecchiando, ma non voglio lasciarmi sfuggire determinate cose. Siamo molto privilegiati grazie al nostro lavoro, ma stare via per tanto tempo per lavoro… a volte è come se non ci fossi per la maggior parte del tempo. Vorrei essere più presente e vicino a chi amo.

TOM HIDDLESTON: I cinque rimpianti più comuni riportati nel libro dell’infermiera australiana erano questi: vorrei non aver lavorato così duramente; vorrei aver avuto il coraggio di vivere la vita che volevo davvero, non quella che gli altri si aspettavano da me; vorrei aver avuto il coraggio di esprimere i miei sentimenti; vorrei aver mantenuto i contatti con gli amici; avrei dovuto concedermi una vita più felice. Direi che è una bella lista che dovremmo ricordare, non credi?

CUMBERBATCH: È un ottimo elenco per te, per me e per tutti quelli che lavorano molto e passano molto tempo lontano da casa. La cosa più strana del nostro lavoro è che viviamo nei panni di qualcun altro in un mondo fittizio e che poi dobbiamo parlarne pubblicamente. È una sorta di proiezione che non ti appartiene completamente, non potrebbe, perché altrimenti di te non resterebbe altro. Come riesci a tornare te stesso dopo aver vissuto in pubblico? C’è qualcosa in particolare che fa tornare il vero Tom? Casa tua, la famiglia, gli amici, l’attività fisica?

TOM HIDDLESTON: Torno semplicemente a casa, metaforicamente e letteralmente. Torno a Londra. Quando ho finito di girare The Night Manager, mi sono reso conto che per 75 giorni avevo passato la maggior parte del tempo nei panni di Jonathan Pine.

CUMBERBATCH: Tutto questo ha un effetto su di te, non credi?

TOM HIDDLESTON: Certo. Indossi i panni di qualcun altro. Ciò che ho fatto allora fu decisamente la cosa migliore. Tornai a casa e andai alla festa di fidanzamento di mia sorella. C’era tutta la famiglia, fu così confortante. Vivo una vita molto noiosa. Faccio dei lavoretti, leggo i libri che non ho mai il tempo di leggere.

CUMBERBATCH: Ricordi che sono stato a casa tua?

TOM HIDDLESTON: [ride] Sì. Faccio dei lavoretti, mi rimetto in pari, vado a prendere un caffè, leggo il giornale e passo del tempo con i miei genitori.

CUMBERBATCH: Hai fatto un lavoro magnifico per l’UNICEF. Ho letto il tuo articolo sulla tua missione di un paio d’anni fa in Guinea, in Africa. Da ciò che hai scritto è evidente che è stata un’esperienza formativa molto importante per te. Pensi di avere una certa responsabilità per via di questa missione?

TOM HIDDLESTON: Ho investito molto nel personaggio di Pine e Hugh Laurie, che adora The Night Manager da ormai vent’anni, ha dichiarato che Pine è come un’anima perduta in cerca di una causa. Forse fu un semplice scherzo del destino, ma la settimana prima delle riprese di The Night Manager sono partito per il Sudan del Sud insieme all’UNICEF per girare un documentario sugli effetti della guerra civile nel Paese. Parlo degli effetti sui bambini innocenti. Il Sudan del Sud è la nazione più giovane del pianeta, ha dichiarato l’indipendenza dal Sudan nel 2011. A metà dicembre 2013, il disaccordo fra il presidente e il vicepresidente ha portato alla divisione della nazione secondo l’etnia. Ho girato un documentario riguardante il reclutamento di bambini nelle forze armate, che è una violazione dei diritti dell’uomo. Il Paese è militarizzato e mi sono chiesto da dove venissero tutte quelle armi. Nel Sudan del Sud c’è un livello impressionante di povertà e disperazione, eppure le parti in conflitto sono equipaggiate militarmente. Com’è possibile? Una volta tornato dal Sudan del Sud, avevo visto con i miei occhi la violenza da cui traggono profitto uomini come Richard Roper di The Night Manager. Una sera ero a cena con John le Carré e gli raccontai della mia esperienza nel Sudan del Sud, di come mi ero sentito impotente e di come sembrassero vulnerabili questa giovane nazione e i suoi abitanti a causa della guerra civile. Quindi in un certo senso condivido la collera e l’etica di Pine. E lui si chinò su di me e disse: “Usale. Usale”. Il nostro mondo sta diventando sempre più inquietante. Mi preoccupa seriamente il dilagare della disuguaglianza e delle divisioni. Vorrei che ognuno di noi avesse il rispetto del prossimo. E ho riflettuto molto sul fatto che probabilmente ora sono davvero responsabile per ciò in cui credo, visto che ho un mezzo per esprimere la mia voce. Dobbiamo lottare per questi bambini. Eppure sono pienamente consapevole della mia impossibilità materiale di fare la differenza. Non sono un medico, non esercito alcuna influenza sulla politica estera, non sono capace di costruire scuole, non sono in grado di preparare chimicamente la pasta proteica che potrebbe aiutare chi soffre di malnutrizione. Però posso parlarne e puoi farlo anche tu. David Nott, un chirurgo eccezionale, andò ad Aleppo nel 2013, prima della rilevanza mediatica del conflitto, e curò i bambini e le vittime della guerra in Siria. La storia del suo coraggio è incredibile e, come ambasciatore dell’UNICEF, io mi sento responsabile della difesa di questi bambini. Si tratta di un equilibrio delicato, perché sono un attore. Ma ho la possibilità di dire la mia sulla scia di coloro che hanno avuto il coraggio di fare la stessa cosa molto prima di me.

CUMBERBATCH: È facile cadere nel cinismo per via dell’ingerenza in questioni che non riguardano strettamente le nostre competenze, proprio come dici tu. Noi non siamo volontari dell’UNICEF o il personale che lavora nei campi profughi, non siamo poliziotti né politici. Ma dopo essere stati coinvolti in determinate ricerche o affiliazioni, possiamo veicolare l’attenzione su coloro che fanno davvero quel lavoro, come chi lavora sul campo per l’UNICEF. E questa è una cosa positiva. Preferisco essere criticato a questo proposito piuttosto che rimanere in silenzio di fronte a questa sofferenza sotto gli occhi di tutti, che si tratti della Siria o del Sudan.

TOM HIDDLESTON: Ne sono orgoglioso.

CUMBERBATCH: E fai bene.

TOM HIDDLESTON: Dopo che hai visto certe cose, il dolore della coscienza morale ti induce ad agire. Dopo la mia esperienza nel Sudan del Sud, non posso fare a meno di parlarne. Come ti ho detto in passato, mi ricorda il magnifico discorso di accettazione del Nobel di Harold Pinter, in cui parlava della distinzione fra la verità come drammaturgo e la verità come cittadino. “La verità drammaturgica è sempre elusiva. Anche se non si trova mai completamente, la sua ricerca è compulsiva. A volte senti di avere tra le mani la verità del momento, poi essa scivola dalle dita ed è perduta”. Ma come cittadino hai il dovere di chiedere ciò che è vero e ciò che è falso. Ricordo di aver guardato il discorso di accettazione e di essere rimasto profondamente ispirato dalle sue parole.

CUMBERBATCH: Sono d’accordo. Come puoi negare quell’impulso dopo l’esperienza vissuta in prima persona? Non riesco neppure a immaginare l’effetto che ha avuto su di te. C’è un altro aspetto che riguarda la nostra vita sotto i riflettori: il presupposto che, siccome il tuo lavoro e la promozione avvengono in pubblico, anche la tua vita privata dovrebbe esserlo. E, senza entrare nel merito, voglio soltanto aggiungere che non farò alcuna domanda sulla vita privata del mio amico soltanto perché esistono delle foto indesiderate che lo ritraggono in compagnia di qualcuno, che si tratti o no di una relazione. Quindi la porta è chiusa, caro lettore.

TOM HIDDLESTON: [ridacchia] Grazie.

CUMBERBATCH: Non c’è di che. So che faresti lo stesso per me. Tornando alla responsabilità che deriva dal fatto di essere un personaggio pubblico, hai detto di essere molto grato per le straordinarie esperienze che puoi fare grazie a questa responsabilità. Provi gratitudine per qualcosa in particolare della tua infanzia, adolescenza, per i tuoi vent’anni o per qualcosa di più recente?

TOM HIDDLESTON: Sono grato ai miei genitori per aver vissuto un’infanzia felice. Oggi capisco alcune cose che mi hanno dato e che sono davvero speciali. Secondo me, i primi anni di vita, il primo decennio, sono i più formativi. Inoltre sono grato alle persone che hanno creduto in me.

CUMBERBATCH: C’è un guru della recitazione dei tempi dell’accademia, o magari uno attuale che è stato anche il tuo regista, a cui sei particolarmente grato?

TOM HIDDLESTON: Un insegnante di nome Charles Milne. Nel 1999 partecipai a una rappresentazione di Journey’s End all’Edinburgh Festival Fringe. Stavo per partire per Cambridge e lui mi scrisse un biglietto che diceva: “Vai a Cambridge e goditi questa esperienza. Ma pensa anche a diventare un attore”. E quei momenti in cui qualcuno ti induce a credere in te stesso sono molto rari. Naturalmente sono grato a Kenneth Branagh, ha fatto così tanto per me. Ha creduto in me in un momento particolare della mia vita. Gli sarò grato per sempre. Provo gratitudine anche per i fallimenti.

CUMBERBATCH: Ottimo! Ma secondo me sei stato eccezionale. Vorrei tanto aver visto quella rappresentazione di Journey’s End. Sono certo che hai fatto un lavoro stupendo.

TOM HIDDLESTON: Credo di averti visto recitare prima che ci conoscessimo.

CUMBERBATCH: Quando?

TOM HIDDLESTON: Hedda Gabler. Interpretavi Tesman. Lo ricordo benissimo.

CUMBERBATCH: Oddio. In verità, ci siamo conosciuti poco tempo dopo. Tu dovevi iniziare le riprese del primo film su Thor, ricordo che ci fu una festa, una sorta di meet-up, e io pensai: “Oddio, questo ragazzo farà tanta strada!”. Se non erro, avevi appena finito Otello.

TOM HIDDLESTON: Che ne pensi del tuo ingresso nell’universo della Marvel?

CUMBERBATCH: In realtà mi sono sempre soffermato principalmente sul ruolo. Sono stato al Comic-Con ed è stato davvero bello ricambiare l’affetto dei fan che sono alla base di tutto questo. È stata un’esperienza un po’ spaventosa, come se fossi i Pink Floyd. Non fai altro che salutare migliaia di fan che ti acclamano urlando. È un aspetto fenomenale che mi fa sorridere. Mi chiedo se riuscirò mai ad abituarmi alla cosa. Non vedo l’ora di vedere come si espanderà l’universo. Ora anch’io faccio parte della tua squadra! È un team di attori fenomenali. Immagino che sia il lavoro più impegnativo e divertente che un attore possa fare. Ti trattano nel modo giusto e il materiale è impegnativo, arguto e divertente. Doctor Strange è un personaggio complesso, divertente e assolutamente entusiasmante.

TOM HIDDLESTON: Amico mio, grazie infinite per questa intervista.

CUMBERBATCH: Prego. Stammi bene.

TOM HIDDLESTON: E buon compleanno!

CUMBERBATCH: Grazie mille. Fai bei sogni in quell’angolo remoto del mondo. Ci vediamo a Londra.

Interview

La sindrome di ANTONIO: Al cinema dal 17 novembre

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La sindrome di ANTONIO: Al cinema dal 17 novembre

Arriverà al cinema il 17 Novembre La sindrome di ANTONIO, il film di Claudio Rossi Massimi, con protagonisti BIAGIO IACOVELLI, QUERALT BADALAMENTI,ANTONIO CATANIA e MONI OVADIA.

Un film sul viaggio, sull’amore, sulla ricerca di sé, e ultima interpretazione dell’indimenticabile Giorgio Albertazzi.

“Per capire fino in fondo un uomo e le sue idee bisogna andare nel posto in cui quell’uomo e quelle idee hanno avuto origine”. È questa la convinzione che muoverà Antonio a partire a bordo della sua cinquecento per conoscere quei luoghi della Grecia, dove scoprirà molto di più. La sindrome di Antonio di Claudio Rossi Massimi è un film on the road che racconta, con toni solari, lievi e spesso ironici, i dubbi e i malesseri esistenziali dell’anima, non tanto di una generazione ma di chi decide di misurarsi con il mondo. Un viaggio fatto anche di incontri, paesaggi incantevoli e un romantico amore. Accanto ai due giovani protagonisti – Biagio Iacovelli e Queralt BadalamentiRemo Girone, Moni Ovadia, Antonio Catania e l’indimenticabile Giorgio Albertazzi nella sua ultima interpretazione cinematografica. Prodotto da Lucia Macale di Imago Film e Corrado Azzollini di Draka Production, il film sarà distribuito da Draka Distribution dal 17 novembre.

Il film sarà presentato martedì 18 ottobre alle ore 20:30 all’interno di KINO – PANORAMA ITALIA, linea di programmazione dedicata al cinema italiano contemporaneo curata dal KINO in collaborazione con Alice nella città, che si svolgerà in concomitanza con la Festa del Cinema di Roma

Sinossi

Nel settembre del 1970 Antonio Soris (Biagio Iacovelli) parte da Roma alla volta di Atene, con pochi soldi in tasca, alla ricerca della caverna e dei luoghi che hanno ispirato Platone. Arrivato in Grecia, conosce la bella e divertente Maria (Queralt Badalamenti). Rapito dal fascino della ragazza e dalla bellezza senza tempo dei luoghi che visitano insieme, il giovane si abbandona alla suggestione di un viaggio quasi fuori dalla realtà. In giro tra templi, mare cristallino e coste mozzafiato, i due ragazzi instaureranno un rapporto fatto di allegria e malcelata passione, di scambio sulla vita, sull’amore e sulla politica. Ma nel viaggio di Antonio ci saranno altri incontri: quello con Vassilis (Antonio Catania), il proprietario della locanda in cui alloggia Antonio, quello con Lissa (Chiara Gensini), una donna folle che pone indovinelli sul senso della vita, e ancora quello con Klingsor (Giorgio Albertazzi), il pittore silente che spera nel ritorno della sua compagna scomparsa da anni. Eppure non tutto è come sembra, e per Antonio luci ed ombre assumeranno aspetti e significati inattesi, raccontati dalla voce fuori campo dell’amico Gino (Remo Girone). Sullo sfondo, il sogno della rivoluzione, la liberazione dei costumi e la Grecia dei colonnelli.

Batman Return Of The Caped Crusaders: una clip dal film d’animazione

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DC Entertainment ha diffuso una nuova clip da Batman Return Of The Caped Crusaders, nuovo film d’animazione targato DC basato sui personaggi dell’iconica serie tv anni ’60.

Il cast dei doppiatori annovera degli attori della serie originale, ossia Adam West (Batman), Burt Ward (Robin) e Julie Newmar (Catwoman).

La Warner Bros. Home Entertainment e la DC Entertainment rilasceranno in America Batman Return of the Caped Crusaders in Digital HD il prossimo 11 ottobre e in Blu-ray il 1 novembre.

Batman Return of the Caped Crusaders: full trailer del film animato tratto dalla serie anni ’60

La serie originale era caratterizzata dai costumi sgargianti dei nemici di Batman, dalla caratteristica Batmobile, creata da George Barris modificando il prototipo della Lincoln Futura, e dalle scazzottate a tempo di musica tra Batman e il suo aiutante Robin e i supercriminali loro nemici (il Joker, il Pinguino, ecc.), nelle quali i “colpi” venivano enfatizzati con scritte onomatopeiche che rendevano il telefilm simile a un fumetto animato.

La serie si compone complessivamente di 120 episodi suddivisi in tre stagioni televisive. La particolarità degli episodi è che ogni singola puntata da 25 minuti fa parte di una coppia di episodi, uniti da un cliffhanger, tipicamente una situazione in cui Batman rischia la vita in una trappola mortale.

Questa struttura vale per tutta la prima e la seconda serie (94 episodi in totale), a eccezione di due avventure divise in 3 parti. Nella terza serie prevalgono gli episodi autoconclusivi e compaiono più trame tripartite. Ogni coppia di episodi è dedicata a un singolo supercriminale, mentre le avventure da tre episodi hanno come antagonisti vari cattivi riunitisi in un team up.

Film

Netflix cerca l’eleggibilità agli Oscar attraverso un accordo con i cinema

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Subito dopo che Netflix ha cominciato a produrre e distribuire su piattaforma i suoi film originali, si sono palesate alcune difficoltà e controversie. I film prodotti da Netflix potrebbero mai essere candidati agli Oscar? Il tipo di distribuzione in streaming dei film della piattaforma potrebbe insidiare la classica distribuzione in sala dei film? Molte catene di cinema famose, temendo quest’ultima eventualità, hanno boicottato la distribuzione limitata dei film Netflix.

Nonostante molti film di Netflix, negli ultimi due anni, abbiano guadagnato l’eleggibilità agli Oscar con il passaggio al cinema, soltanto un film originale della piattaforma ha avuto una distribuzione simultanea in streaming e in sala: Beasts of no Nation. Il film non è arrivato agli Oscar, anche se Idris Elba ha ottenuto una candidatura ai Golden Globes. Adesso ci sono nuovi sviluppi nella diatriba tra Netflix e i cinema.

La piattaforma ha raggiunto un accordo con la iPic, una catena di cinema di lusso, secondo cui i film prodotti da Netflix verranno distribuiti simultaneamente alla messa in streaming, a Los Angeles e a New York. L’accordo dà alla iPic la possibilità di distribuire a scelta il film in qualsiasi sala di proprio possesso.

New York e Los Angeles sono città importanti a causa delle regole di eleggibilità per gli Oscar, che richiedono che il film in questione sia proiettato nelle sale di Los Angeles e New York almeno per sette giorni.

Netflix: altri 3 film Marvel in programmazione

L’accordo per adesso coinvolge dieci titoli, due dei quali usciranno questo mese: The Siege of Jadotville e Mascots. Tra gli altri film che sono coinvolti nell’accordo c’è anche War Machine, progetto di Brad Pitt che racconta la storia del giornalista Michael Hastings, oltre al film diretto da Angelina Jolie First They Killed My Father, ambientato in Cambogia.

Fonte: Wall Street Journal

Domani: il film di Cyril Dion e Mélanie Laurent

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Domani: il film di Cyril Dion e Mélanie Laurent

Debutta oggi al cinema il film Domani di Cyril Dion e Mélanie Laurent, distribuito da Lucky Red.

Domani è  emozionante viaggio intorno al mondo alla ricerca di soluzioni efficaci per dimostrare che un domani migliore è possibile. Partendo dagli esperimenti più riusciti nei campi dell’agricoltura, energia, urbanistica, democrazia, economia e istruzione, i registi Cyril Dion e Mélanie Laurent immaginano un nuovo futuro per noi e per i nostri figli. Risultato: una sorprendente, contagiosa e ottimista spinta al cambiamento, a partire già da Domani.

La trama del film: un emozionante e stimolante viaggio intorno al mondo alla ricerca di soluzioni efficaci per dimostrare che un DOMANI migliore è possibile. Partendo dagli esperimenti più riusciti nei campi dell’agricoltura, energia, architettura, economia e istruzione, i registi Cyril Dion e Mélanie Laurent immaginano un nuovo futuro per noi e per i nostri figli. Risultato: una sorprendente, contagiosa e ottimista spinta al cambiamento, a partire già da DOMANI.

Gears of War: gli sviluppatori annunciano un film

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Gears of War: gli sviluppatori annunciano un film

Mentre si aspettano Tomb Raider e The Division, oltre all’adattamento di Assassin’s Creed, anche il franchise di Gears of War arriverà presto al cinema.

The Coalition Studio è attualmente al lavoro sul lancio del quarto gioco del franchise, ma ci sono grandi novità all’orizzonte. Il film è stato annunciato dal boss dello studio, Rod Fergusson, che ha dichiarato la presenza di un progetto in sviluppo alla Universal. I produttori saranno Scott Stuber e Dylan Clark e la Bluegrass Films affiancherà la Universal nello sviluppo del film.

Gears of War è uno sparatutto in terza persona sviluppato da Epic Games per la console Xbox 360. Il gioco utilizza la tecnologia dell’Unreal Engine 3.0 ed è stato pubblicato da Microsoft Game Studios: è uno dei giochi che supportano le librerie DirectX 10. In Italia è stato distribuito per il 17 novembre 2006 (come nel resto d’Europa eccetto che in Germania, dove la Microsoft Game Studios non ha pubblicato il gioco dopo che gli è stato negato il rating). Negli USA è stato distribuito il 7 novembre 2006 in negozi selezionati, mentre è stato messo in vendita nei principali rivenditori americani il 12 novembre 2006. È stata inoltre pubblicata una “Limited Collector’s Edition”, che include un disco con contenuti bonus ed un art book intitolato Bellezza distrutta che spiega in dettaglio gran parte del retroscena della storia del gioco.

Gears of War si incentra sui soldati della Squadra Delta che combattono per salvare gli umani che abitano sul pianeta immaginario Sera da un nemico implacabile sotterraneo conosciuto come L’Orda di Locuste. Il giocatore assume il ruolo di Marcus Fenix, un ex detenuto e un soldato dedito alla guerra. Nella modalità cooperativa, il secondo giocatore gioca nel ruolo dell’amico di Fenix, anch’egli soldato, Dominic Santiago (Dom). I due soldati si uniscono alla Squadra Delta e si battono contro L’Orda Delle Locuste attraverso il corso di una campagna di gioco basata sull’azione.

Il gioco ha guadagnato il successo subito dopo la sua pubblicazione. Il 7 novembre 2006 Gears of War è diventato il gioco più apprezzato sul servizio Xbox Live, scavalcando Halo 2, che era rimasto incontrastato sin dal suo lancio nel novembre 2004. È stato nominato “Gioco dell’Anno” da GameSpot. Al 19 gennaio 2007, dopo sole dieci settimane dopo il suo debutto, sono state vendute oltre tre milioni di copie del gioco.

Fonte: SR

Jackie: il primo trailer del film di Pablo Larraìn con Natalie Portman

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La Fox Searchlight ha diffuso il primo trailer di Jackie, il film diretto da Pablo Larraìn con Natalie Portman presentato al Festival di Venezia 2016 in Concorso. Alla kermesse lidense, il film ha vinto il premio alla migliore sceneggiatura e scommettiamo che sarà trai protagonisti della prossima stagione dei premi.

Jackie recensione del film di Pablo Larraín con Natalie Portman

Nel cast del film oltre a Natalie Portman anche Greta Gerwig, Peter Sarsgaard, Max Casella, Beth Grant e John Hurt. Il film uscirà in Italia a gennaio, distribuito da Lucky Red.

Il film si concentrerà sui quattro giorni successivi all’attentato di Dallas del 1963, quando Jackie Kennedy (interpretata nel film dalla Portman) è costretta ad affronta la disperazione per l’assassinio del marito, il presidente Usa John F. Kennedy, diventando al contempo un’icona agli occhi degli americani e non solo.

Nel cast ci sarà anche Peter Sarsgaard (An Education, Experimenter) che interpreterà il ruolo Robert Kennedy, fratello di John.

Venezia 73: Natalie Portman racconta il film

John Wick 2: sneak peek del film con Keanu Reeves, il trailer sabato

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Ecco una sneak peek di John Wick 2, sequel del film con Keanu Reeves che vede tornare il protagonista del primo film. Inoltre il video contiene anche un annuncio del primo trailer del film, che arriverà il prossimo sabato.

https://www.youtube.com/watch?v=Ve_p8QeWry4

Abbiamo visto di recente Keanu Reeves in The Neon Demon di Nicolas Winding Refn e lo vedremo nel film di Ana Lily Amirpour, The Bad Batch, presentato all’ultimo Festival di Venezia dove ha vinto il Premio Speciale della Giuria.

John Wick 2: svelato il primo poster del sequel con Keanu Reeves

In John Wick 2, le cui riprese si sono svolte anche in Italia, a Roma, torna il personaggio dell’affascinante sicario interpretato da Keanu Reeves che, nel 2014, conquistò un ottimo risultato al botteghino.

Il sequel sarà diretto da Chad Stahelski, regista del primo film insieme a David Leitch. Dal primo fortunato action thriller abbiamo Bridget MoynahanJohn Leguizamo, Lance Reddick e Ian McShane, a cui si affiancano Common, nel ruolo del villain, Ruby RosePeter Stormare, Riccardo Scamarcio e Laurence Fishburne.

La Lionsgate ha annunciato che John Wick 2 sarà nelle sale il 10 febbraio 2017.

Fonte: SR

Ocean’s 8: lo spin-off con Sandra Bullock ha una data d’uscita

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Secondo Jeff Sneider di Mashable, lo spin-off di Ocean’s Eleven, Ocean’s 8, con protagoniste Sandra Bullock, Cate Blanchett e Anne Hathaway, ha finalmente una data d’uscita fissata per l’8 giugno 2018.

Ocean’s 8 arriverà al cinema l’8 giugno 2018

Nel cast di Ocean’s 8 ci sono: Sandra Bullock, Cate Blanchett, Anne Hathaway, Rihanna, Helena Bonham Carter, Mindy Kaling, Sarah Paulson e Awkwafina. A dirigere il film è stato chiamato Gary Ross (Hunger Games). 

Secondo i primi dettagli il nuovo film sarà un seguito della storia originale con il premio Oscar Sandra Bullock che interpreterà la sorella di Danny Ocean, il personaggio di George Clooney. Il due volte premio Oscar Cate Blanchett sarà il suo braccio destro e seguirà le orme di Brad Pitt. La Bullock formerà una squadra di ladri per rubare una collana al Met Ball al fine di sconfiggere un gallerista malvagio. Le riprese inizieranno il prossimo autunno.

A proposito del reboot, il regista Gary Ross ha dichiarato: “Credo che il tono sia piuttosto simile. Io e Steven [Soderbergh] siamo grandissimi amici, e non ci saremmo imbarcati in questo progetto se non lo fossimo stati (…) Questo film sarà un’estensione della storia, lui farà da produttore e continueremo a collaborare come facciamo da 20 anni, anche se non tutti lo sanno. Io gli ho dato una mano con i film di Ocean’s, lui ha girato la seconda unità di Hunger Games; io ho doppiato alcune cose per i suoi film, lui legge tutti i miei script. Si tratta di una collaborazione costante e duratura”.

Ocean’s Eleven era a sua volta un remake del cult Colpo Grosso prodotto dal leggendario produttore Jerry Weintraub insieme a George Clooney. Rat Pack del 1960 era interpretato dalle leggende Frank Sinatra, Dean Martin e Sammy Davis Jr.

Fonte: SR

Han Solo: ecco le attrici in lizza per il ruolo da co-protagonista

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L’universo di Star Wars continua a crescere e, mentre aspettiamo il primo spin-off del franchise, Rogue One, continuano i lavori per Han Solo, il progetto che dovrebbe raccontarci le avventure di un giovane contrabbandiere galattico.

Le ultime notizie sul film parlavano della ricerca di un giovane interprete per Lando Calrissian, e adesso si parla di un ruolo femminile che possa affiancare Alden Ehrenreich, già accreditato come protagonista.

Secondo Variety, la short list di attrici che potrebbero spuntarla comprende Tessa Thompson (Creed), Naomi Scott (Power Rangers) e Zoe Kravitz (Mad Max Fury Road). La meno conosciuta del terzetto è senza dubbio la Scott, che vedremo nell’adattamento cinematografico di Power Rangers. Le altre due invece sono ben note al pubblico: la Thompson, dopo aver recitato in Creed, farà il suo grande debutto nel MCU in Thor Ragnarok, dove interpreta Valkyrie, mentre la Kravitz è stata vista e apprezzata non solo in Mad Max, ma anche in X-Men L’Inizio e nel franchise di Divergent.

Han Solo spin-off: si cerca un giovane Lando Calrissian

han soloRicordiamo che lo spin-off dedicato a Han Solo sarà ambientato dieci anni prima degli avvenimenti di Una Nuova Speranza. Nel film ci sarà anche Chewbacca. Alden Ehrenreich interpreterà il giovane personaggio che fu di Harrison Ford.

Lo spin-off su Han Solo è previsto per il 25 maggio 2018 e sarà diretto da Phil Lord e Christopher Miller, registi di 21 Jump Street e The LEGO Movie. La sceneggiatura porterà la firma di Lawrence Kasdan e di suo figlio Jon Kasdan.

Logan: primi dettagli sulla trama del terzo film su Wolverine

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Logan: primi dettagli sulla trama del terzo film su Wolverine

Dopo l’annuncio di titolo ufficiale e poster, arrivano adesso le prime indiscrezioni sulla possibile trama di Logan (Wolverine 3). Il film, che vedrà l’ultimo atto cinematografico di Hugh Jackman nei panni del mutante Marvel potrebbe raccontare una storia ambientata nel 2024.

Stando a quanto riportato da The Wrap, il film vedrà un Logan molto più vecchio, con le sue doti di rigenerazione in deterioramento. Il protagonista avrà il compito di prendersi cura di una ragazzina che sembra avere le sue stesse doti, con la sola differenza che lei, al posto di tre artigli retrattili alle mani, ne ha soltanto due. Con loro ci sarà anche il Professor Xavier (Patrick Stewart), anche lui con le doti da telepate ‘invecchiate’ e un mutante albino, Calibano (Stephen Merchant). Nella realtà del film, coloro che nascono con il gene della mutazione vengono imprigionati da un’associazione nota con il nome di Transigen, che trasforma i piccoli mutanti in macchine omicida.

Sembra ormai chiaro che, se questi dettagli dovessero essere confermati, la bambina in questione sarà Laura Kinney/X-23, il clone di Wolverine. Inolte, la presenza di Calibano (che a dire il vero avevamo già visto in X-Men Apocalypse), potrebbe allettare moltissimi fan dei fumetti.

Che ne pensate?

Logan: il teaser poster italiano di Wolverine 3 con Hugh Jackman

Per Hugh Jackman questo ritorno nei panni del mutante con gli artigli di adamantio sarà la sua ottava volta (se si conta anche il cameo di X-Men L’Inizio) nel personaggio. È l’attore che più di tutti rappresenta i mutanti Marvel al cinema, una sorta di Robert Downey Jr per il corrispettivo MCU, e potrebbe essere arrivato alla fine del suo coinvolgimento nel franchise proprio con Logan.

Logan ha un’uscita prevista per il 3 marzo 2017. Alla regia c’è James Mangold (già regista di Wolverine L’immortale), mentre nel cast ci saranno Hugh Jackman, Boyd Holbrook, Richard E. Grant, Stephen Merchant, Eriq La Salle, Elise Neal e Patrick Stewart.

Fonte: ScreenRant

Trolls: il nuovo playset in occasione del film DreamWorks

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Trolls: il nuovo playset in occasione del film DreamWorks

In occasione dell’arrivo in sala del film d’animazione DreamWorks Trolls, la Hasbro ha diffuso un nuovo playset dei colorati pupazzetti che andavano molto di moda negli anni ’80.

Ecco alcune immagini di seguito:

Guarda il trailer ufficiale di Trolls

La pellicola arriverà nelle sale il 4 novembre 2016, e vede nel cast vocale Anna Kendrick (Pitch Perfect, Into the Woods) e Justin Timberlake (The Social Network, A proposito di Davis). A loro si aggiungono James Corden, Kunal Nayyar, Gwen Stefani, Russell Brand. Alla regia Mike Mitchell e Walt Dohrn.

Dai creatori di Shrek arriva Trolls, una nuova commedia musicale che porta sul grande schermo le amate creature dai coloratissimi capelli. Partendo per un’epica avventura che la porterà oltre il mondo da lei conosciuto, Poppy unirà le forze con Branch, in una rischiosa missione per salvare i suoi amici dalle grinfie del sinistro Bergen e del loro capo, il re Gristle.

Il film, basato sulle Troll Dolls ideate da Thomas Dam, uscirà in Italia il 27 ottobre 2016. Il personaggio di Poppy, per la versione italiana, sarà doppiato dalla cantante Elisa.

Guardians of the Galaxy Vol. 2: James Gunn smentisce i nuovi rumors

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Da attento frequentatore del web, James Gunn ha subito messo a tacere i rumors che ieri hanno “scomodato” gli Antichi come eventuale presenza in Guardians of the Galaxy Vol. 2. Il regista ha scritto su Twitter: “Da dove le prendete questi nonsense, ragazzi? Chi sono le persone che vanno in giro a dare false informazioni ai giornalisti?”

Gurdians of the galaxy vol. 2Secono le voci circolate ieri infatti, Il Collezionista e Ayesha, insieme ai due misteriosi personaggi interpretati da Sharon Stone e Sylvester Stallone, sarebbero stati tra gli Antichi che sarebbero apparsi nel film. Chiaramente la cosa è adesso smentita ufficialmente. Inoltre, per il personaggio di Ayesha (Elizabeth Debicki) in particolare, sappiamo già che si tratterà del villain principale, la cui descrizione è stata fornita dallo stesso Gunn: la suprema sacerdotessa dorata di un popolo geneticament eperfetto chiamato i Sovereign. Non è una donna con cui fare casini, lei e il suo mondo sono letali.

Guardians of the Galaxy Vol. 2: per Kurt Russell sarà una complessa storia di famiglia

In Guardians of the Galaxy Vol. 2, che arriverà al cinema nel 2017, torneranno sicuramente Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave Bautista e in veste di doppiatori Vin Diesel e Bradley Cooper.

Guardians of the Galaxy Vol. 2

Confermati anche il Collezionista (Benicio Del Toro), Yondu (Michael Rooker) e Nebula (Karen Gillan). Tra le new entry Pom Klementieff, Kurt Russell, Elizabeth Debicki, Tommy FlanaganChris Sullivan.

Al ritmo di una nuova, fantastica raccolta di brani musicali (Awesome Mixtape #2), Guardiani della Galassia Vol. 2, racconta le nuove avventure dei Guardiani, stavolta alle prese con il mistero che avvolge le vere origini di Peter Quill. Vecchi amici e nuovi alleati, oltre ai personaggi preferiti dai fan verranno in aiuto ai nostri eroi mentre l’Universo Cinematografico Marvel continua ad espandersi.

Il film arriverà al cinema il 5 marzo 2017.

Firewatch: la Good Universe sviluppa l’adattamento cinematografico

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La Campo Santo di San Francisco ha annunciato di aver stretto un accordo con la Good Universe per la strasposizione cinematografica di Firewatch. A darne notizia è l’Hollywood Reporter che informa che l’accordo tra le parti comprende la possibilità di un film e di una serie di progetti che possano collegare il franchise videoludico al grande schermo.

Ecco cosa ha dichiarato in merito all’accordo Sean Vanaman, co-fondatore di Campo Santo: “È molto raro riuscire a trovare un gruppo che condivide così tanti tuoi valori e rende il processo creativo così eccitante. Non vediamo l’ora di scoprire cosa riusciremo a creare insieme.

I dettagli in merito al film sono ancora scarsi, vi terremo aggiornati.

Firewatch è un videogioco d’avventura in prima persona sviluppato da Campo Santo e pubblicato da Panic per Microsoft Windows, macOS, Linux e PlayStation 4.

È stato il videogioco di debutto per entrambe le compagnie. Firewatch segue la storia di un fire lookout durante l’incendio di Yellowstone del 1988.

Il gioco è ambientato nel 1989 e vestiremo i panni Henry, un quarantenne che decide di abbandonarsi per alcuni mesi nella solitudine di un parco naturale del Wyoming, accettando il lavoro di guardaboschi (con particolare propensione all’identificazione di eventuali incendi).

In tutta questa solitudine quando smartphone e dipendenze da tecnologia non erano nemmeno ipotizzabili l’unica cosa che tiene in contatto Henry con la civiltà è una piccola radio con la quale può comunicare con Delilah, che gli sarà sempre vicino nel corso del gioco.

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Early Man: il nuovo film in stop motion dal regista di Wallace & Gromit

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La Aardman Animations è a lavoro su un nuovo film in stop motion, Early Man. L’annuncio, fatto da Nick Park, creatore di Wallace & Gromit, è stato rilasciato attraverso il canale Youtube ufficiale del film. Il film è previsto al cinema per il 2018.

Ecco il teaser trailer:

A seguire è disponibile anche il poster del film:

Early Man

Early Man racconta di Dug, un cavernicolo che diventa leader dei suoi simili per “affrontare l’Età del Bronzo”. Secondo le prime informazioni legate al progetto, Dug dovrebbe avere la voce di Eddie Redmayne, premio Oscar per La Teoria del Tutto, che vedremo al cinema in Animali Fantastici e Dove Trovarli a partire da novembre. Nel cast vocale anche Russell Brand.

La Aardman produce il film in collaborazione con la DreamWorks Animation e con Canal Plus, che aveva già lavorato a Shaun vita da pecora – il film.

L’ultima volta che Park ha lavorato come regista per la Aardman risale al 2008, quando ha diretto A Matter of Loaf and Death, un cortometraggio di Wallace & Gromit.

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Warrior: per Gavin O’Connor potrebbe esserci un sequel

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Warrior: per Gavin O’Connor potrebbe esserci un sequel

Il regista di Warrior, Gavin O’Connor, è impegnato in questi giorni, insieme al suo cast, nella promozione di The Accountant, film con Ben Affleck, JK Simmons e Anna Kendrick, che qui in Italia verrà presentato alla Festa del Film di Roma 2016 al via il prossimo 13 ottobre.

Parlando proprio del suo Warrior del 2011, O’Connor ha considerato al possibilità di un sequel alla storia dei due fratelli interpretati da Tom Hardy e Joel Edgerton.

“Quando ho fatto il film questo tipo di lottanon era molto famosa come lo è oggi. E per quel film, più di ogni altro film che ho fatto, ho un incredibile seguito di fan. Penso che è il film più personale che abbia mai fatto. Sono davvero grato, forse ne faremo un altro! È qualcosa di cui abbiamo parlato, io e gli attori.”

Di seguito la trama di Warrior: Paddy Conlon, ex lottatore e veterano della guerra in Vietnam, il cui alcolismo ha distrutto la famiglia, dopo 14 anni vede tornare a casa uno dei due figli, Tommy, scappato dai problemi del padre per proteggere la madre malata. Dopo essere fuggito senza lasciare tracce e dopo la morte della madre, Tommy si arruola nel corpo dei Marines con il quale compie un gesto eroico in Iraq salvando altri soldati in difficoltà e più tardi, dopo aver disertato a seguito di una missione finita in tragedia, rientra in patria con il cognome della madre. Una volta a casa, Tommy decide di tornare ad allenarsi nella lotta ed in particolare nella nuova disciplina MMA (Mixed Martial Arts) per partecipare ad un torneo gran premio (il torneo si chiama “Sparta”, organizzato dal ricco manager JJ Riley) dove il vincitore si porterà a casa l’intero montepremi. La sua forza dirompente e il suo carattere duro come la roccia lo aiuteranno in questo percorso.

Brendan, il figlio maggiore di Paddy, vive con la moglie e le due figlie, lontano anche lui dal padre e dal fratello, con il quale ha perso i contatti. Brendan insegna fisica al liceo di giorno e, per sopravvivere alla crisi economica, la sera arrotonda lo stipendio della scuola con combattimenti clandestini di MMA, facendo credere alla moglie di fare il buttafuori in un locale. A causa della crisi e della minaccia di pignoramento della casa, anche Brendan decide di tornare nella gabbia definitivamente, cominciando ad allenarsi costantemente.

Nel tentativo disperato del padre, lontano dall’alcool da alcuni anni, di ricostruire la famiglia e riavvicinare i figli, le coincidenze porteranno i due fratelli a partecipare insieme al torneo Sparta per sfidare i 16 migliori pesi medi al mondo. La forza e il coraggio che questi uomini dimostreranno nella gabbia mostreranno la fragilità e l’attaccamento che sempre ha tenuto uniti i due fratelli.

Fonte: SR

Star Trek Beyond: l’esilarante gag reel dal backstage

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Star Trek Beyond: l’esilarante gag reel dal backstage

Yahoo Movie ha condiviso l’esilarante gag reel dal dietro le quinte di Star Trek Beyond, in cui possiamo vedere alcuni degli errori sul set durante le riprese. Ecco il buffo video:

Leggi la nostra recensione di Star Trek Beyond

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Il film diretto da Justin Lin, regista di Fast & Furious, è in Italia al cinema dal 21 luglio.

Star Trek BeyondNel terzo capitolo del franchise fantascientifico ritorneranno Chris Pine e Zachary Quinto nei panni di Kirk e Spock, affiancati da Zoe Saldana, Simon Pegg, Anton Yelchin, John Cho e Karl Urban.

A questi si uniranno la star di Kingsman: Secret Service Sofia Boutella e Idris Elba.

Il film arriverà nelle sale cinematografiche di tutto il mondo il 21 luglio del 2016.

Star Trek Beyond, nuovo capitolo del popolare franchise Star Trek, creato da Gene Roddenberry e ripresentato da J.J. Abrams nel 2009, torna sugli schermi con la regia di Justin Lin alla guida di questo epico viaggio della USS Enterprise e del suo intrepido equipaggio.

In Star Trek Beyond, l’equipaggio della Enterprise esplora gli angoli più remoti dello spazio sconosciuto, dove lo attende un nuovo nemico misterioso, che metterà a rischio loro e tutto ciò che la Federazione rappresenta.

Fonte: SR

Nicholas Hoult sarà Nikola Tesla in The Current War

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Nicholas Hoult sarà Nikola Tesla in The Current War

Sarà Nicholas Hoult a interpretare Nikola Tesla in The Current War, il film che vede già protagonisti Michael Shannon e Benedict Cumberbatch che invece saranno rispettivamente George Westinghouse e Thomas Edison.

Si tratta di un progetto che sarà prodotto e distribuito da The Weinstein Company. La regia è stata affidata a Alfonso Gomez-Rejon, di cui abbiamo visto lo scorso anno il delizioso Quel fantastico peggior anno della mia vita, mentre la sceneggiatura è firmata da Michael Mitnick.

Ambientato a partire dal 1880, il film si concentra sulla storica guerra delle correnti elettriche che coinvolse i pionieri del campo George Westinghouse, sostenitore della corrente alternata per il sistema di distribuzione dell’energia, e Thomas Edison, che invece difendeva la maggiore efficienza della corrente continua.

Timur Bekmambetov, che all’inizio era stato preso in considerazione per la regia, produrrà Current War al fianco di Steve ZaillianGarrett Basch.

Nicholas Hoult su Kristen Stewart: “È fantastico lavorare con lei”

Nicholas Hoult vanta una carriera già lunga, nonostante la giovane età, e molti film di successo nel suo curriculum vitae. Da About a Boy, fino a Mad Max Fury Road, passando per il franchise degli X-Men, Hoult si sta cstruendo una solida e variegata carriera. Al momento è impegnato sul set di Sand Castle, di Fernando Coimbra, al fianco di Logan-Marshall Green e Henry Cavill.

Ricordiamo che, l’ultima volta che abbiamo visto il personaggio di Nikola Tesla sul grande schermo, è stato in The Prestige di Christopher Nolan, interpretato dal compianto David Bowie.

FONTE

Lettere da Berlino: recensione del film di Vincent Perez

Lettere da Berlino: recensione del film di Vincent Perez

Arriva al cinema il prossimo 13 ottobre, Lettere da Berlino, di Vincent Perez. Berlino, 1940. Otto e Anna Quangel (Brendan Gleeson ed Emma Thompson) sono una coppia di berlinesi, dei buoni tedeschi che appoggiano senza troppa convinzione il regime hitleriano. Quando, Hans, il loro unico ed amatissimo figlio, rimane ucciso sul fronte occidentale, la loro vita non sarà più la stessa, i loro occhi non vedranno più nello stesso modo.

Lettere da Berlino è l’ultimo film diretto da Vincent Perez (La regina Margot) che riadatta per il grande schermo il bestseller di Hans Fallada Ognuno muore solo, uno dei primi grandi romanzi sulla resistenza tedesca al nazismo. Tratto da una storia vera, questo intenso dramma storico ci riporta nei terribili anni del regime hitleriano, proponendoci un interessante punto di vista. La forza di questa storia si racchiude proprio nella dimostrazione di come anche due persone perfettamente anonime e normali, possano diventare uno straordinario strumento di ribellione, resistenza e dissenso.

Lettere da Berlino è intenso, appassionante e coinvolgente.

Otto e Anna sono due eroi, ma lo sono senza imbracciare armi o quant’altro ma grazie alla potente forza delle parole e delle idee. In una città blindata, in una città presidiata in ogni angolo di strada da oscuri agenti sempre pronti a scovare sobillatori, i coniugi Quangel sfidano il pericolo con coraggio e soprattutto con la forza della disperazione, quella che li ha travolti dopo la perdita del figlio. Lettere da Berlino è anche e soprattutto una bellissima storia d’amore, quella tra due persone che insieme da una vita, vedono riaccendersi i propri sentimenti proprio grazie a questa missione disperata che risveglia in loro un affetto che la grigia quotidianità stava spegnendo.

Lettere da Berlino è intenso, appassionante e coinvolgente, ben diretto e con un ottima ricostruzione scenografica. Perfetti gli interpreti, sia i due ottimi protagonisti, cui carriera parla per loro, che il giovane ma ormai affermatissimo Daniel Bruhl (Rush, Good bye Lenin) che veste con grande bravura i panni del cinico ispettore della Gestapo, un personaggio complesso in quanto combattuto e dilaniato tra il suo senso del dovere e i sensi di colpa che non sarà più in grado di gestire. Come detto, solo conferme per gli straordinari Brendan Gleeson ed Emma Thompson, al solito intensi e convincenti nel ruolo di due persone drammaticamente normali cui amore semplice e sincero commuove e intenerisce sino all’ultima sequenza. Lettere da Berlino è un film che consigliamo di vedere, un film che ci racconta la vera storia di due persone a loro modo straordinarie, due persone che provarono, a rischio della propria vita, a scalfire le coscienze dei tedeschi, a cambiare in modo non violento una drammatica realtà.

Allied – Un’Ombra Nascosta: nuovo trailer italiano con Brad Pitt e Marion Cotillard

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Universal Pictures International Italy ha diffuso il nuovo trailer italiano di Allied – Un’Ombra Nascosta, il film di Robert Zemeckis che vede protagonisti la coppia di premi Oscar Brad Pitt e Marion Cotillard.

Il film è diretto da Robert Zemeckis da una sceneggiatura originale di Steven Knight.

Brad Pitt e Marion Cotillard nel nuovo trailer di Allied

AlliedIl racconto segue la storia di Max Vatan (Pitt) e Marianne Beausejour (Marion Cotillard), due assassini che si innamorano durante una missione a Casablanca, nel 1942, per assassinare un ambasciatore tedesco. Un futuro insieme però svanisce quando vengono alla luce oscuri segreti dal loro passato, segreti che proiettano ombre sul loro amore reciproco.

Il film segna il ritorno di Zemeckis alla Paramount dopo il fortunato Flight del 2012. Allied dovrebbe arrivare nelle sale USA il 23 novembre 2016.

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