Il network americano della ABC ha
diffuso il poster ufficiale di Chicago Fire
4, la quarta stagione della serie televisiva di
successo Chicago
Fire che debutterà nelle prossime settimana.
Chicago
Fire è una serie televisiva statunitense in onda sulla
NBC creata da Michael Brandt e Derek Haas e prodotta da Dick Wolf,
trasmessa dal 10 ottobre 2012. In Italia la serie è stata trasmessa
da Premium Action a pagamento dal 7 settembre 2013 e in chiaro da
Italia 1 dal 15 luglio 2014.
La serie segue le vicende di alcuni
pompieri e paramedici del Chicago Fire Department. In ogni puntata
la squadra della caserma 51 sarà messa alla prova da casi sempre
diversi, ma grazie all’esperienza del Capitano Boden e al gioco di
squadra dei suoi due tenenti, Casey e Severide, anche se i due
inizialmente sono in conflitto, tutto si risolverà per il
meglio.
La HBO Films ha appena diffuso la
prima immagine ufficiale di Robert De Niro nei
panni di Bernie Madoff, insieme
a Michelle Pfeiffer come Ruth
Madoff.
I due attori saranno i protagonisti
del biopic sul criminale statunitense, accusato di una delle
più grandi frodi finanziarie di tutti i tempi. Il film si
intitola The Wizard of Lies.
Diretto da Barry
Levinson, il film offre uno sguardo dietro le quinte degli
schemi fraudolenti di Madoff.
The Wizard of
Lies è anche parzialmente basato su Truth
and Consequences, libro di Laurie
Sandell, che racconta i retroscena.
Guarda il nuovo promo e la nuova
featurette di Limitless, la nuova
serie basata sull’omonimo film con Bradley
Cooper.
Nel cast anche Jake
McDorman, Mary Elizabeth Mastrantonio e Hill
Harper.
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Limitless è un
film del 2011 diretto da Neil Burger. Il soggetto si basa sul
romanzo Territori oscuri (The Dark Fields)
del 2001 di Alan Glynn, e tratta dell’effetto sconvolgente che una
misteriosa e potentissima droga ha sulla vita di un uomo. Nel
2015 è stato prodotto per la CBS un sequel
televisivo: Limitless.
Eddie Morra è un giovane scrittore
newyorkese in profonda crisi. A peggiorare il suo stato di
prostrazione giunge l’abbandono da parte della fidanzata. Il
casuale incontro con l’ex cognato è però destinato a cambiargli la
vita. Gli viene proposto di provare un farmaco
sperimentalenootropo, l’NZT-48, in grado di sbloccare e amplificare
le potenzialità della propria mente. E l’effetto è davvero
sorprendente: Eddie scopre di sapere cose che nemmeno ricordava, è
brillante, apprende e mette in pratica tutto, ha successo con le
donne e ritrova la voglia e l’ispirazione, trasforma una marea di
insulti da parte della moglie del suo padrone di casa in una
discussione stimolante sul saggio di giurisprudenza della ragazza,
dandole consigli e aiutandola a scriverlo e finirlo in soli 45
minuti, mentre hanno un rapporto sessuale nel tempo restante in cui
restano insieme.
Il noto sito americano
Entertainment Weekly ha diffuso la prima foto ufficiale
di Hawaii Five-0 6, McGarrett,
probabilmente a quello che sarà il matrimonio di Wedding Ring:
Cresce l’attesa per il debutto
di Once Upon a Time 5, la quinta
inedita stagione che sta per iniziare sul network americano della
ABC. E oggi arriva la trama ufficiale del primo
episodio.
In Once Upon a Time
5Emma Swan ha compiuto l’estremo sacrificio
abbracciando così le tenebre, lasciando gli abitanti di Storybrooke
senza la loro salvatrice. Ora gli eroi devono unirsi per trovare il
modo di salvare Emma dal suo destino.
La Guest Star della puntata è invece
Amy Manso come Merida e Liam
Garrigan come Re Artù.
The Dark Swan – subito dopo essere
diventata cattiva Emma scompare e gli eroi devono unirsi per
salvarla ma prima devono ritrovarla, il che richiederà l’aiuto di
un improbabile alleato. Nel frattempo nella foresta incantata Emma
fatica a resistere ai suoi impulsi oscuri mentre cerca Merlin nella
speranza che possa fermare la sua trasformazione. Lungo la strada
di Camelot ottiene l’aiuto della valorosa principessa guerriera
Merida, così come Re Artù e i suoi cavalieri. L’episodio andrà in
onda i 27 Settembre 2015.
Si è aperto ieri con The
Martian il Tiff 2015, Festival
Internazionale di Toronto, prima grande vetrina internazionale per
quella che sarà la stagione dei premi. Ecco di seguito un elenco
dei film trai più attesi alla manifestazione.
Protagonista dei primi giorni del
Tiff (Toronto International Film Festival) con Our
Brand is Crisis, Sandra Bullock
entra di prepotenza nella Oscar-race, la corsa agli Oscar che si
apre ufficialmente in territorio nord-americano con il festival
canadese.
Ancora una volta, l’attrice, già
premio Oscar per The Blind Side, ha
mostrato di riuscire a svelare ogni volta livelli diversi e più
profondi per le sue interpretazioni. Le prime impressioni sono
state davvero entusiaste e aspettiamo quindi di vedere la Bullock
molto spesso nei prossimi mesi.
La trama: un candidato alla
presidenza Boliviana fallimentare nei sondaggi recluta un team di
Americani esperti in campagne elettorali, capitanati dalla
brillante ma fuori di testa stratega “Calamity” Jane
Bodine (Bullock). Jane, in ritiro auto-imposto dopo uno scandalo
che portava il suo nome, viene persuasa a rimettersi in gioco con
l’allettante proposta di sconfiggere il suo avversario di sempre,
il ripugnante Pat Candy (Thornton), che si occupa
dell’opposizione. Ma Candy non ha punti deboli, e questo getta Jane
in una profonda crisi che verrà sfruttata dal partito per trarre un
cospicuo vantaggio.
Drammatico, brillante e
condito con la giusta satira, Our Brand Is Crisis svela le ciniche
macchinazioni e le battaglie private della classe politica e di chi
lavora con loro, persone per cui nulla è sacro e ciò che importa è
solo vincere. Il film, riscritto dalla nomination Oscar
Peter Straughan (Tinker Tailor Soldier
Spy), è tratto da un documentario dal titolo omonimo
di Rachel Boynton, che ha sottolineato come
le strategie di marketing delle campagne elettorali Americane
siano ispirate da quella delle elezioni presidenziali
Boliviane del 2002.
Continuano le riprese di
Arrow 4, e mentre cresce l’attesa per la
messa in onda della season première, oggi dal set arrivano nuove
foto del cast a lavoro:
Arrow è una serie
televisiva statunitense sviluppata da Greg Berlanti, Marc
Guggenheim e Andrew Kreisberg. È basata sul personaggio di Freccia
Verde, supereroe protagonista di una serie di fumetti pubblicata da
DC Comics. Viene trasmessa dal 10 ottobre 2012 sul canale The CW.
In Italia la serie è stata trasmessa in prima visione su Italia 1
dall’11 marzo al 27 maggio 2013. Dal 10 gennaio va in onda in
Italia la seconda stagione su Italia 1, anche se precedentemente la
versione sottotitolata in italiano della stessa stagione è stata
trasmessa dal 22 ottobre 2013 suPremium Action.
La serie segue le avventure del
playboy miliardario Oliver Queen. Naufrago per cinque anni su
un’isola deserta, viene tratto in salvo e torna finalmente a casa,
a Starling City; giunto qui assumerà l’identità segreta nota come
“l’incappucciato” (o il giustiziere) per combattere il crimine e la
corruzione di Starling City, seguendo una lista di nomi trovata in
una tasca della giacca del padre prima di seppellirlo. Facendo uso
delle abilità fisiche, delle tecniche di lotta e dell’incredibile
maestria con l’arco ottenuta sull’isola con anni di pratica e
scontri mortali e aiutato dal suo braccio destro e confidente
Diggle e dall’abile informatica Felicity Smoak, perseguirà uno ad
uno i criminali.
E’ stato presentato oggi al
Toronto Film Festival 2015,
The Martian, l’atteso film di
Ridley Scott che vede protagonista un cast
d’eccezione composto da Kate Mara, Jessica Chastain,
Kristen Wiig, Sebastian Stan, Sean Bean, Michael Peña, Mackenzie
Davis, Chiwetel Ejiofor e Jeff Daniels.
La pellicola presentata alla stampa
internazionale è stata accolta con un applauso, convincendo anche i
più scettici e sopratutto quelli rimasti molto delusi da
Prometheus.
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Ecco la sinossi:
Durante una missione su Marte,
l’astronauta Mark Watney (Matt Damon) viene
considerato morto dopo una forte tempesta e per questo abbandonato
dal suo equipaggio. Ma Watney è sopravvissuto e ora si ritrova solo
sul pianeta ostile. Con scarse provviste, Watney deve attingere al
suo ingegno, alla sua arguzia e al suo spirito di sopravvivenza per
trovare un modo per segnalare alla Terra che è vivo.
A milioni di chilometri di distanza,
la NASA e un team di scienziati internazionali lavorano
instancabilmente per cercare di portare “il marziano” a casa,
mentre i suoi compagni cercano di tracciare un’audace, se non
impossibile, missione di salvataggio.
The
Martianvede protagonisti anche un cast
d’eccezione composto da Kate Mara, Jessica Chastain,
Kristen Wiig, Sebastian Stan, Sean Bean, Michael Peña, Mackenzie
Davis, Chiwetel Ejiofor e Jeff Daniels.
Un incidente aereo durante le
riprese di Mena, film con protagonista
Tom Cruise, è costato la vita a due persone,
lasciando anche un ferito. La tragica vicenda è avvenuta
venerdì notte a Medellin, in Colombia.
Cruise, pilota esperto, non era a
bordo. La due persona rimaste uccise sono state identificate come i
due piloti specializzati in stunt
cinematografici, Alan David Purwin,
americano, e Carlos Berl,
colombiano. Jimmy Lee Garind, un altro pilota
americano, è rimasto gravemente ferito.
Purwin aveva lavorato per film di
grande impatto mediatico
quali Transformers, Pearl
Harbor e Pirati dei
Caraibi.
Mena sarà
finanziato da Cross Creek Pictures, nello specifico
da Brian Oliver e Tyler
Thompson, al fianco della Imagine Entertainment di
Brian Grazer e Kim Roth e di
Doug Davison per la Quadrant Pictures. Composito
il cast tecnico e attoriale. Annunciati sono,
infatti, Domhnall Gleeson, Sarah
Wright, Jesse
Plemons, Caleb Landry
Jones, Jayma
Mays, Benito
Martinez, E. Roger
Mitchell, Lola
Kirke e Alejandro Edda.
L’uscita di Mena è prevista per il 6
gennaio 2017.
Manca poco al debutto di
Heroes Reborn, l’atteso reboot della
serie televisiva del 2010. Ebbene oggi il network americano FOX ha
diffuso una nuova foto con il cast al completo:
La serie del 2006 Heroes
continuerà grazie a Tim Kring che ritorna a sviluppare
nuove strade del suo originale concetto di supereroe.
Questa miniserie molto
attesa di 13 episodi si riconnetterà agli elementi alla base della
prima stagione dello show in cui persone normali stavano rendendosi
conto di possedere straordinarie capacità. Questa serie sarà
preceduta da una nuova serie digitale che introdurrà al pubblico i
nuovi personaggi e le storie che porteranno il fenomeno di Heroes
in nuovi luoghi.
Heroes è una serie
televisiva di fantascienza prodotta dalla NBC
Universal in collaborazione con la Taiwild Productions e
girata prevalentemente a Los Angeles, in California.
Negli Stati
Uniti, paese di origine della serie, venne trasmessa sul canale
televisivo NBC a partire dal 25 settembre 2006,
mentre in Italia debuttò il 2
settembre 2007 su Italia 1. Da
gennaio 2008 andò in onda anche su Steel,
canale pay della piattaforma Mediaset Premium, dove
venne trasmessa in prima visione dalla seconda stagione.
La serie racconta le
storie di persone normali che scoprono di possedere capacità
sovrumane, e di come queste hanno effetto nelle loro vite. Il
programma è ideato e in gran parte scritto da Tim Kring, in
passato già autore di serie
come Providence e Crossing Jordan, e
annovera tra gli autori anche Jeph Loeb, sceneggiatore
specializzato in supereroi (ha scritto diversi episodi
di Smallville e
moltissimi fumetti della Marvel Comics e della DC Comics).
Negli Stati
Uniti il primo episodio registrò l’indice di ascolto più
alto per la fascia serale dell’emittente dell’ultimo
quinquennio, e dopo solo poche settimane dall’inizio della
programmazione la serie divenne oggetto di culto, raccogliendo
negli anni anche vari premi televisivi. Durante la prima
stagione, l’American Film
Institute nominò Heroes uno dei dieci
“programmi televisivi dell’anno”.
Durante la prima
stagione sul sito della NBC venne resa
disponibile Heroes 360 Experience, un’estensione
internet-digitale della serie, rinominata durante la seconda
stagione in Heroes Evolutions, che aveva lo scopo di
diffondere e far comprendere meglio l'”universo” e la “mitologia”
diHeroes, ossia quei misteriosi elementi di fantasia legati
alla fantascienza e a fenomeni soprannaturali connessi alla serie.
Sempre attraverso il sito internet ufficiale, negli anni erano
stati resi disponibili anche riviste, action figures, giochi
per cellulari, fumetti on-line e webseries. Per le
prime tre stagioni inoltre, la BBC produsse
un making of della serie: Heroes
Unmasked.
Dopo avervi annunciato la short list di giovani attori che si sono
contesi il ruolo di protagonisti in Ready Player One di
Steven Spielberg, arriva la
conferma che Olivia Cooke (Bates
Motel) sarà il volto femminile del film.
Il personaggio sarà
quello di Art3mis, avatar della protagonista Evelyn Cook.
Ricordiamo che il film sarà basato
sul romanzo culto omonimo di Ernest
Cline.
La storia del libro vede come
protagonista Wade Watts, un teenager che scappa
dai luridi sobborghi in cui vive per raggiungere
OASIS, un mondo virtuale e utopico dove i
cittadini posso vivere vite alternative. Quando l’eccentrico
creatore di OASIS muore decide di lasciare il suo
impero al vincitore di una grande caccia al tesoro, a cui
Wade partecipa scontrandosi con la realtà di
concorrenti senza scrupoli, pronti a tutto pur di accaparrarsi il
bottino.
Ready Player
One è previsto al cinema per il 15 dicembre 2017.
Durante a promozione del nuovo spot
degli snack Doritos per il Super Bowl, Zack
Snyder è stato interrogato sul rumor che vuole
George Miller (Mad Max)
al timone del L’Uomo d’Acciaio 2.
Ecco cosa ha risposto il regista di
Batman v Superman Dawn of
Justice: “George farà uno dei film DC? Oh mio
Dio, certamente! George può fare quello che vuole, secondo me. Non
ne abbiamo parlato e a essere sinceri non sapevo nemmeno che lui
volesse fare il prossimo. Ma se penso che lui è interessato, sono
naturalmente felice di parlarne con lui”.
E dopo tutto, dopo il successo di
Mad Max Fury Road come potrebbe dire il
contrario?
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“Temendo le azioni incontrastate
di un supereroe pari ad una divinità, il formidabile e
fortissimo vigilante di Gotham City decide di affrontare il più
riverito salvatore di Metropolis , mentre il mondo si batte
per capire di quale tipo di eroe ha bisogno. E con Batman e
Superman in guerra, sorge qualcosa di nuovo che mette l’umanitá in
un pericolo mai conosciuto prima”.
Ricordiamo
che Batman v Superman: Dawn
of Justice, Zack
Snyder è stato
scritto da ChrisTerrio, da
un soggetto di David
S. Goyer. Nel film saranno
presenti Henry Cavill nel
ruolo
di Superman/Clark Kent e Ben Affleck nei
panni di Batman/Bruce Wayne. Nel cast ci saranno
anche: AmyAdams, LaurenceFishburne, Diane
Lane, JesseEisenberg, Ray
Fisher, Jason
Momoa e GalGadot. Batman v Superman: Dawn
of Justice arriverà nelle sale di
tutto il mondo il 6 maggio 2016.
Ecco un interessante video,
realizzato dal talentuoso video maker Pablo
Fernandez Eyre, in cui vengono messe a confronto le
trilogie di Star
Wars, le prime due, è il caso di specificare
adesso.
Nel video si notano chiaramente
paralleli e simmetrie piuttosto evidenti in situazioni, personaggi,
coreografie e vicende.
Il settimo Mouse
d’Oro – il premio dei siti di cinema – assegnato alla
Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia va a
Rabin, the Last Day di Amos Gitai, votato
il miglior film del Concorso dai collaboratori dei siti di cinema
che compongono la giuria, mentre il Mouse
d’Argento al miglior film fuori della competizione va a
Spotlight di Tom McCarthy.
La lucida, coraggiosa e potente
ricostruzione filmica messa in scena da Amos Gitai ha da subito
colpito i giurati, rapiti anche dalla sapiente classicità di un
altro film coraggioso come quello di Tom McCarthy.
Un’ambientazione cara ai giurati,
spesso luogo di accese chiacchierate al termine delle proiezioni
della Mostra, che permetterà di mantenere un’atmosfera informale e
conviviale. Interverranno i vincitori e Sara Sagrati, ideatrice e
curatrice del premio, che consegnerà il tradizionale Mouse Pad
commemorativo.
Nato nel 2009 su idea di Hideout.it,
il Mouse d’Oro è cresciuto nel corso degli anni,
arrivando a coinvolgere una giuria sempre più numerosa e variegata
per un totale di 83 siti italiani di cinema e oltre 100
giurati.
Il premio, nato per dare visibilità
ai siti di cinema, è diventato un vero e proprio circuito di
webzine, redazioni e blog che si occupano di informazione, critica,
passione e servizi cinematografici. Un insieme di punti di vista e
voci differenti, che attraverso il Mouse d’Oro
“mediano” le loro preferenze, identificando film capaci di mettere
d’accordo le diverse anime di un luogo vasto e variegato come il
web. Un vero e proprio termometro che misura i gusti e le
preferenze del pubblico interessato al cinema.
I giurati singoli esprimono un voto
numerico da 1 a 10 per tutti i film presenti al Festival. La
classifica viene stilata calcolando la media per sito di
appartenenza che va quindi a formare il voto definitivo.
L’elenco delle webzine aderenti è
nella pagina successiva, mentre l’albo d’oro delle precedenti
edizioni è consultabile online nel sito www.mousedoro.it.
È iniziata il 10
settembre la 20sima edizione del Milano Film Festival, creazione
dell’agenzia esterni che, negli anni, si è guadagnato un posto
rilevante nella vita culturale cittadina ma anche nazionale. Fin
dai primi anni di esistenza, il festival si è proposto come
luogo di scoperta di nuovi talenti e di sperimentazione. Le sedi
delle proiezioni sono sparse all’interno del cuore culturale della
città, il cui centro è il Teatro Strehler, in cui si svolgono
le proiezioni dedicate alla selezione internazionale dei
cortometraggi, e dove una delle sale, con architettura che ricorda
sia il Globe theatre shakesperiano che le tradizionali case di
ringhiera milanesi, è dedicata a un’attrice che è sintesi
della cultura milanese: Mariangela Melato, grande
attrice di teatro e cinema, recentemente scomparsa.
Il festival ha anche una sede
all’aperto, nel mezzo del Parco Sempione, in cui si svolgono le
proiezioni della sezione Video Espanso, dedicata agli
sperimentatori della settima arte e una allo storico Spazio
Oberdan.
Il Miff ha aperto con la
proiezione dell’unico film etiope selezionato l’anno scorso al
festival
di Cannes, Lamb e prosegue fino al 20
Settembre. Il 17 alle 20.30 in proiezione gratuita verrà proposto
l’ultimo film di Anton Corbjin,
Life, con Robert
Pattinson. Molti i documentari, come quello su Archie
Shepp, uno dei creatori del free jazz, The sound before
the fury o i film della
sezione Colpe di stato, che si
sofferma sulla realtà complessa del sistema di potere nel mondo,
sempre attenta alla sperimentazione del linguaggio e alla
documentazione del reale. Dieci titoli con relativi incontri. Si
parte con Tell Spring Not To Come This Year di
Saeed Taji Farouky e Michael McEvoy, che saranno
presenti al festival, che ci trasporta sul campo di battaglia di
una guerra mai finita, ma tragicamente non più
raccontata. Nella zona pubblica del Parco Sempione, oltre che
alle proiezioni gratuite, sono previsti dj set, serate tematiche
come quella dedicata al gruppo di videomaker che è dietro
al Terzo segreto di
satira, oltre che gli aperitivi e il sunset dj
set che avranno luogo sul sagrato del Teatro Strehler, dove ci
saranno anche gli incontri con i registi.
Maggiori informazioni sul sito:
milanofilmfestival.it
Da Ruttopedia>
“Il ‘malincojonimento’ è un sentimento tipicamente
festivaliero, che il giornalista di cinema – meno l’avventore
casuale, per quanto anch’esso non se ne possa dire totalmente
immune – può esperire nel corso della fase conclusiva di una
kermesse lunga e impegnativa come ad esempio la Mostra
Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Trattasi
di sentore misto, sospeso tra il desiderio che tutto si concluda
presto con conseguente rilassamento delle stanche membra – o degli
stanchi membri, per chi ha trovato anche modo di copulare
copiosamente – e la nostalgia canaglia che ti attanaglia nella
prospettiva di lasciare un luogo in cui ha speso giorni intensi ma
stimolanti, magari in compagnia di amici cari, colleghi stimati e
gente simpatica”.
Ragazzi, ci siamo. Questo sarà
l’ultimo post dal Lido ed è un po’ così che ci sentiamo, inutile
negarlo. Che se è vero, come vi abbiamo spiegato, che un Festival
inizia molto prima della data ufficiale, con programmi e
preparativi, è anche vero che inizia a finire un po’ prima del
previsto, sgretolandosi pezzettino alla volta, lentamente ma
inesorabilmente. Oggi molti colleghi hanno già fatto la valigia –
che della premiazione, comprensibilmente, se ne sbattono le ciglia,
a meno che non la debbano seguire per lavoro come me – e si sono
trovati di fronte a quel mistero dell’Universo che vuole che la
roba entrata in borsa all’andata – la stessa, identica – non ne
voglia sapere di far lo stesso al rientro, e pare ingrassata anche
lei per i troppi Spritz e aperitivi a buffo. Il
viale è più silenzioso, per quanto s’attenda ancora, per questa
sera, l’arrivo di Vasco Rossi per un documentario
che è stato già lodato dalla critica per l’asciuttezza e la sintesi
dei dialoghi (“eeeeh”, “già”, “eeeeh” ripetuto per due ore).
Presto nemmeno il
Lion Bar esisterà più che, si sa, lo smontano già
la sera del sabato, e se il giorno dopo vuoi andare a farci
colazione prima dell’imbarco ci trovi un muro di mattoni, come il
negozietto Safarà di Dylan Dog.
Ma in generale, si ha l’impressione che tutto il Lido sia un po’
come il paesino di Brigadoon, che
compariva per un solo giorno ogni cento anni. Qui lo fanno una
volta l’anno – consoliamoci – ma il concetto è quello.
E insomma un po’ tristi lo siamo, ma
anche parecchio sfranti (da qui il ‘cojonimento’)
perché alla fine, crediateci, qui se ci vieni per lavoro, si fatica
tanto. Non fate quelle facce. Non è un “lamento griffato”.
Personalmente sono cosciente del fatto che il mio sia il lavoro più
bello del mondo dopo la rockstar alcolizzata, il fumettista porno e
lo slacciatore qualificato di quinte di reggiseno, ma sono anche
corse continue, pasti saltati o consumati male, sonno perso e
soprattutto tanti giorni lontano da casa e dai propri affetti. Che
anche noi critici ce l’abbiamo, un cuore, sepolto da strati di
celluloide e tartine. Quasi mai finiamo per vedere davvero il film
che volevamo, perché alla fine lo scelgono per noi i nostri capi,
il destino cinico e baro o semplicemente la nostra vescica. Certo è
meglio dell’altoforno, ma dopo dodici giorni la stanchezza la
senti. Quindi dopotutto, questo ritorno a casa un po’ lo rifuggi e
un po’ lo desideri, che tanto sai che ritrovi più o meno tutto e
tutti qui (speriamo senza quei fottuti petali sul red
carpet che ormai hanno scassato la minchia di brutto)
l’anno prossimo. Perché Venezia è bella, sì, ma sinceramente non ci
vivremmo, ve lo abbiamo sempre detto.
Voi non disperate, che Ang &
Vì non vi abbandonano. Non ancora. La prossima settimana,
a mente lucida (ma non troppo, non sia mai) vi lasceremo un ultimo
post di bilancio post-premiazione, che se è come quella degli
ultimi anni fa ride parecchio. Si vocifera che vinca il capolavoro
di Amos Gitai, Rabin – The Last Day.
Quindi vincerà un film demmerda che piace solo al presidente di
Giuria. Magari Guadagnino o quel famigerato documentario sullo
scarabeo stercorario. E poi, se proprio non potete fare a meno di
noi – è retorico, certo che non potete – tra manco un mese (come ha
molto umanamente ricordato la collega Marilena
Vinci, che tra l’altro paga col mal di pancia lo scotto di
avermi preso per il culo tutta la prima settimana per il mio
volermi astenere dall’alcool. Però guarisci presto Mari) c’è il
Festival di Roma, e si ricomincia tutto daccapo.
Noi ci saremo, e voi?
(Ang)
Cari ragassuoli, ha ragione
Ang. Qua al Festival iniziano a partire un po’ di
persone, i trolley trascinati sul Lido che tra un po’ ci
allontaniamo ancora di più come effetto butterfly e ci dovete
recuperare dentro al triangolo delle bermuda. Persino i
petalidemmerda del red carpet so’ caduti, niente, è tutto come
dire, molto decadente. Ormai siamo tutti bipolari, passiamo dalla
voglia di restare, ve prego, fatece vedè qualcosa ancora, pure
il filmino della comunione di Cuaròn, a oddio quando
finisce sta tortura? Oggi ho visto gente che piangeva e rideva
nello stesso momento, ristoratori del Lido che mettevano all’asta
le ultime gocce di Spritz, ormai tutto fluisce verso il viale del
tramonto.
Oggi vi racconto di quel momento in
cui il Festival inizia a diventare un reparto di gastroenterologia
qualunque. Di solito succede poco prima della chiusura. Il primo
critico più fragilino inizia a sentirsi male, ma, stoico, continua
a entrare in sala stampa. Da quel momento in poi è
pandemia: inizia a inoculare il virus in tutte le
sale in cui entra, a tutte le proiezioni e cene coi colleghi. Da
quel momento in poi succedono due cose: le discussioni vertono
tutte su Oki, antispasmici, e Enterogermine
varie. Persino a cena, tutti
sono stile Raniero in Viaggi di Nozze,
niente, si improvvisano primari e ti cominciano a somministrare
qualsiasi medicina, o consigliarti qualsiasi tipo di rimedio. Un
mio collega una volta ha fatto un mix di medicinali per non
scontentare nessuno e si è pietrificato come il Leone al -1. Ancora
oggi, passando, la gente si inginocchia e lo ricorda, come massimo
esempio di diplomazia festivaliera che qua serve. E qui mi
ricollego alla seconda cose che succede: le sale so’ piene di gente
incappucciata, insomma non è che ti senti proprio a tuo agio quando
entri. Ma questo è il meno, il più è quando a causa di cappelli,
berretti, ombrelli e ingombri vari in spazi angusti iniziano gli
scontri a fuoco. Perché quando il festival finisce, la pazienza è
ormai al limite, e la rissa te scatta in un attimo. Ieri abbiamo
assistito a una scena pazzesca: un tipo voleva una pizza, e il
proprietario del locale in effetti gliel’ha data, solo che gliel’ha
tirata in faccia. Peccato che voleva magnà, insomma c’aveva fame.
Ma non è che puoi stare a sindacare, pure quella era ‘na pizza, poi
se tu lo chiami schiaffo so cavoli tuoi. Lo sai, qua ti devi
adattare, te lo abbiamo detto più volte, sciocchino.
Comunque ieri sono entrata in
farmacia e me pareva la fila per la sala Perla, tant’è che ho
chiesto ‘ma che film danno?’. Si è girato ed era Scamarcio, anche
lui in preda a una non meglio identificata forma di mal di pancia.
Io un sospetto ce l’ho, ma vi lascio vedere il film.
Comunque vi stupirò dicendovi, con
meraviglia, che sono ancora una donna felice. Per cui vi saluto e
vado a vedere Per amor vostro un film in cui la Golino
prova a vincere la Coppa Volpi. Ce la farà?
Sicuramente non saremo i soli a cui
sarà venuto in mente Pino Daniele, e a quando
cantava Anna verrà e sarà un giorno pieno di sole, e allora sì
ti cercherei forse per sognare ancora, sì, ancora. Sarà una
canzone tornata alla mente a molti, non solo perché Per
Amor Vostro è profondamente legato a Napoli e alla
napoletaneità, ma soprattutto perché la protagonista Anna
è un’anima in pena, sofferente, in cerca del suo personale
riscatto. Nei confronti di un passato affatto giusto, di un
presente libero solo a metà, fra un lavoro conquistato con i denti
e un marito orco e delinquente. Si sa, le grandi conquiste della
vita richiedono coraggio, cieca spavalderia, ma è più difficile
quando si rischia di prendere botte pesanti come macigni, se non di
essere uccisi, quando in gioco ci sono le vite di tre figli
adolescenti e la loro stabilità.
Anna però non demorde, come non ha
mai fatto e mai farà, anzi la sua determinazione è simbolo di una
città intera che resiste nonostante tutto. Nonostante la camorra,
il marcio che serpeggia fra le sue strade lastricate di sudore e
sangue, i sacrifici enormi pe campà e tirà annanz. Un luogo
immortale fatto di contrasti, di luoghi sotterranei e oscuri come
le catacombe, i cimiteri, opposti all’estrema vitalità della
superficie, fatta di mare, sole, cielo e passione. Un mondo in
bianco e nero in costante lotta con il colore, immaginato da
Giuseppe M. Gaudino in maniera dinamica, onirica,
sanguigna, con sfumature nostalgiche prese a piene mani dal
neorealismo italiano e la nouvelle vague
francese. Contaminazioni che generano immagini straordinarie,
pregne di emozione in ogni fotogramma, anche se non tutto è oro
colato.
La sensazione è che il regista e
scenografo partenopeo, al suo secondo lungometraggio dopo
Giro di Lune tra Terra e Mare del 1997,
volendo creare un lavoro incredibilmente somigliante all’animo
estroverso della sua terra e della sua gente, abbia strafatto. I
momenti onirici appaiono infatti troppo marcati, così come gli
sbalzi da un mood all’altro, per terminare in un finale
smaccatamente pomposo. Troppi elementi di disturbo, troppe
spiegazioni di una storia che ormai lo spettatore ha messo insieme
nel corso dell’intera durata. Bisogna però sottolineare come, alla
fin della fiera, l’obiettivo prefisso dal soggetto venga ampiamente
raggiunto; non solo si riconsegna ad Anna la sua corretta
dimensione, si racconta come tante, tantissime cose in quel di
Napoli siano ancora ferme e cristallizzate a decenni fa.
Dalle attività criminali alla
semplicità delle persone, dalle tradizioni alle credenze popolari,
senza un qualsivoglia retrogusto critico. Si prende semplicemente
atto della realtà, bella o brutta che sia, lodandone i suoi tratti
distintivi e caratteristici. Veicolo del messaggio il volto segnato
di Valeria Golino, i suoi capelli crespi, la sua
voce affannata, che probabilmente porta a casa il miglior lavoro
della sua carriera sino ad ora, oscurando i compagni di viaggio
Massimiliano Gallo e Adriano Giannini. Una donna come tante che si
eleva a Madonna, a portatrice della croce e dei peccati del mondo,
mediatrice insieme al figlio Gesù della resurrezione dagli
inferi.
Per celebrare i suoi 10 anni di
attività, il canale Youtube How It Should Have Ended ha pubblicato un
video parodia utilizzando come testo “corretto” il brano di
Taylor SwiftBad Blood e intitolandolo
Bat Blood in onore del vocalist di turno, ovvero
Batman.
Nel video parodia il Cavaliere
Oscuro recluta una squadra strabiliante per sconfiggere
Superman!
Il riferimento è chiaramente a
Batman v Superman e risponde
in modo scherzoso alla domanda che tutti si fanno: come farà
Batman, un uomo anche se dotato di abilità sopra la media, ad
affrontare l’ultimo figlio di Cripton senza rimanere ucciso?
ScreenCrush ha
intervistato Joss Whedon che ha svelato un
interessante easter egg, un riferimento o dettaglio nascosto, in
Avengers:
Age of Ultron.
Whedon ha fatto riferimento alla
scena della visione di Thor, in cui il dio del tuono vede Asgard e
incontra una serie di personaggi misteriosi e bislacchi. In una
scena in particolare si notano tre uomini con delle maschere
rispettivamente da lupo, ariete e cervo (wolf, ram e hart).
Ebbene, durante la conversazione è
venuto fuori che si tratta di un riferimento a
Angel, spinoff di Buffy
l’ammazzavampiri, la serie ideata sempre da Whedon.
“In Angel, il Lupo, l’Ariete e il Cervo erano un antico trio di
demoni che, nei giorni moderni, erano senior partner
dello studio legale Wolfram & Hart (wolf+ram e hart, appunto).
Attraverso questa organizzazione, il trio metteva in atto la sua
opera malvagia, rappresentando assassini e altri individui
maligni”.
Ma a che pro introdurre un
riferimento così articolato con la serie Angel in un film Marvel? Considerando il contesto,
si potrebbe trattare di un indizio su quello che saranno le
difficoltà di Thor nel prossimo Thor Ragnarok.
La trama ufficiale del film diretto
da Joss Whedon è la seguente: Quando Tony Stark cerca di avviare un
programma di pace, le cose degenerano e i più grandi eroi della
Terra, tra cui Iron Man, Captain America, Thor, l’Incredibile Hulk,
Vedova Nera e Occhio di Falco, saranno messi alla prova, mentre il
destino del pianeta è a rischio. Il villain Ultron emerge, e
spetterà agli Avengers impedirgli di attuare i suoi terribili
piani, e presto scomode alleanze e situazioni inaspettate apriranno
la strada a un’avventura originale, su scala globale. La squadra
deve riunirsi per sconfiggere James Spader nei panni di Ultron, un
terrificante megacattivo deciso ad annientare il genere umano.
Sulla strada, gli eroi affronteranno due misteriosi nuovi arrivati,
Wanda Maximoff, interpretata da Elizabeth Olsen, e Pietro Maximoff,
interpretato da Aaron Taylor-Johnson, incontrando anche un vecchio
amico in vesti nuove, quando Paul Bettany diventerà Visione.
Avengers:
Age of Ultron uscirà – nei formati 2D, 3D e IMAX 3D –
il primo maggio 2015 negli Stati Uniti mentre per quanto concerne
le sale cinematografiche italiane l’uscita è prevista qualche
giorno prima, il 22 aprile 2015
Il network americano della ABC ha
diffuso una nuova foto di Jennifer Morrison in
Once Upon a Time 5, l’atteso quinto ciclo
di episodio. Nella foto anche l’attore Robert
Carlyle:
C’era una
volta (Once Upon a Time) è una serie
televisiva statunitense di genere fantasy, in onda
sulla ABC dal 23 ottobre 2011. La serie è
liberamente ispirata a leggende e ai racconti classici
della letteratura fantasy e soprattutto delle fiabe,
ma impostati al giorno d’oggi, facendo spesso riferimento
ai film d’animazione Disney tratti dagli stessi, da cui
si riprendono nomi, personaggi e luoghi specifici.
Nel 2013 ne è stato tratto
uno spin-off: Once Upon a Time in Wonderland.
Il network americano della FX ha
diffuso le prime foto di Z Nation
2×08, l’ottavo episodio che a quanto pare avrà come
guest star nientemeno che George RR
Martin:
Il network americano della
The CW ha diffuso le foto promozionali
di The Vampire Diaries 7×01, il
primo episodio e season première che si intitolerà “Day One of
Twenty-Two Thousand, Give or Take”
Dopo tanti rumors legati a un
possibile cross over trai due mostri più famosi del cinema, arriva
finalmente la conferma autorevole. Deadline riferisce che la
Warner Bros e la Legendary Pictures stanno prendendo accordi per
realizzare in collaborazione un mash up tra Godzilla e King
Kong.
I piani sono quelli di far uscire al
cinema sia il sequel del Godzilla di
Gareth Edwards, sia Kong Skull
Island (ancora senza titolo ufficiale) e poi di
lavorare insieme a un sequel ideale per entrambi i film in cui i
due mostri si scontreranno. Questo implica che le cose andranno
fatte comunque per gradi, anche se secondo quanto riporta Deadline,
le pratiche si stanno svolgendo molto velocemente.
Lo
scontro KingKong vs
Godzilla era già stato visto al cinema nel 1962, ma
si trattava di due persona dentro a tute di gomma. Adesso le cose
sono cambiate, tecnicamente parlando, e siamo sicuri che chi ama il
grande spettacolo al cinema può cominciare a fregarsi le mani.
Il network americano della
CBS ha diffuso le foto promozionali
di The Big Bang Theory 9×02, il
secondo episodio dell’atteso nono ciclo che si intitolerà “The
Separation Oscillation”:
La storia legata alla saga di
Pirati dei Caraibi è molto particolare
nel suo genere. Il primo film del 2003, basato su
un’attrazione, ha sbancato i box office e ha dato vita a un lungo
franchise che, come spesso accade, ha offerto una qualità
inversamente proporzionale agli incassi, man mano che i capitoli
procedevano.
Sembra però che, arrivati al quinto
capitolo, alla Disney si siano fatti qualche domanda e abbiano
provato a cambiare le cose, dal punto di vista qualitativo.
A dirlo è Kaya
Scodelario, protagonista femminile di Pirati
dei Caraibi 5, che ha dichiarato che questo nuovo
capitolo delle avventure di Jack Sparrow sarà molto più vicino alle
atmosfere e allo spirito del primo film. “I produttori vogliono
tornare alle origini – ha dichiarato Kaya – vogliono che
sia di nuovo un viaggio epico che possa avere senso tenendo insieme
tutte le storie, ma anche proporre nuovi racconti”.
La Scodelario ha anche anticipato
qualcosa del suo personaggio, Carina Smyth: “Carina è
un’astronoma, un’accademica. Combatte per avere il diritto di
studiare all’università, perché le donne non potevano farlo
all’epoca. Quindi lei ha il suo viaggio da compiere, cercare il
tridente di Poseidone, e ha un diario con degli indizi e nel suo
viaggio incontra Jack, che ovviamente incasina tutto, come al
solito. È divertente!”
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Dopo La maledizione
della prima luna, La maledizione del forziere fantasma, Ai confini
del mondo, Oltre i confini del mare, arriva il quinto
capitolo della saga: Dead Men Tell No
Tales.
Le
riprese, iniziate lo scorso febbraio, sono state poi bloccate
a causa di un infortunio di Johnny Depp fuori dal
set. La produzione tuttavia assicura l’uscita della pellicola, come
da programma, per il luglio del 2017.
In questo film, vedremo il Capitano
Jack Sparrow braccato dai pirati fantasma al seguito del temibile
Salazar, fuggito dal Triangolo del Diavolo. Per riacquistare la
libertà al povero pirata non rimarrà che trovare il leggendario
Tridente di Poseidone, l’unico oggetto in grado di donare al
possessore il controllo totale dei mari.
La Lionsgate
ha diffuso il primo teaser poster di The Divergent
Series Allegiant Parte 1, l’atteso epilogo con diviso in
due parti del franchise con Shailene
Woodley.
Nel cast, oltre
a Shailene Woodley, Theo
James, il
premio OscarOctavia
Spencer e Naomi Watts vi
sarà Jeff Daniels, che interpreterà il
villain di turno, e ritorneranno membri del cast
quali Ray Stevenson, Zoë
Kravitz, Miles
Teller, Ansel
Elgort, Maggie
Q, Keiynan
Lonsdale e Jonny Weston, così
come Mekhi Phifer e Daniel
Dae Kim. I nuovi membri del cast sono Nadia
Hilker e Bill Skarsgård.
Shailene Woodley in Insurgent
Allegiant – Parte
1 sarà diretto da Robert
Schwentke e scritto da Noah
Oppenheim, Adam
Cooper, Bill
Collage e Stephen Chbosky.
I primi due film della saga hanno
incassato più di 550 milioni dollari al box office mondiale e sono
i film della Lionsgate di maggior
successo nazionale al di fuori del franchising The
Hunger Games e Twilight.
Con i due capitoli in cantiere riusciranno a raggiungere il
traguardo del miliardo di dollari?
Ricordiamo che
la Lionsgate distribuirà Allegiant
– Parte 1 nelle sale americane il 18 marzo 2016.
Il quarto capitolo della serie, Allegiant – Parte
2, è previsto per il 24 marzo 2017.
Il network americano della The CW ha
diffuso il promo ufficiale di The Vampire
Diaries 7, l’attesissimo settimo ciclo di episodi
della serie televisiva con protagonisti Ian
Somerhalder e Paul Wesley: