Il 7 e 8 luglio in 43
multisale UCI Cinemas arriva Ghost in the Shell Arise
2, il capitolo conclusivo del prequel di Ghost in
the Shell, distribuito al cinema da Nexo Digital. Il manga che
ha ispirato il racconto è un’opera di Masamune Shirow, il massimo
esponente del fumetto cyberpunk, e il film è diretto da Kazuchika
Kise, il regista che ha contribuito al successo di capolavori come
Vision of Escaflowne e Neon Genesis Evangelion. La casa di
produzione è la Production I.G, lo studio di animazione che ha
realizzato le sequenze animate di Kill Bill: Vol.1, il
celebre film di Tarantino.
Il prezzo del biglietto
è di 11 euro per l’intero e di 9 euro per il ridotto e
convenzionati. È possibile acquistare i biglietti presso le
multisale UCI che proietteranno l’evento, o tramite internet sul
sito www.ucicinemas.it, call center (892.960), App di
UCI Cinemas per iPhone, iPod Touch e per iPad (scaricabile
gratuitamente da App Store), Android (scaricabile da Google Play) e
Windows Phone.
Arriva il primo trailer del film
senza censura del film Ghost House 2, la nuova
parodia horror diretta da Michael
Tiddes e interpretata da Marlon
Wayans, Jaime Pressly, Sophie Dee, Ashley
Rickards, Essence Atkins, Cedric the Entertainer, Dave
Sheridan e Gabriel Iglesias. Il
film include parodie di L’altra faccia
del
diavolo, L’evocazione e Insidious
2, tutti recenti successo al cinema di genere.
Trama: In questo sequel ritroviamo
Malcolm (Marlon Wayans) che dopo essere stato sessualmente
molestato da un fantasma demoniaco decide di abbandonare la sua
dimora maledetta per una nuova casa da sogno. L’unico problema è
che incluso nel pacchetto ci sono anche una moglie assillante e due
bambini terribili. Se questo non fosse già abbastanza spaventoso
Malcolm dovrà anche confrontarsi con i suoi desideri più oscuri e
malefiche entità che sorgeranno dal suo passato a caccia della sua
anima e non solo.
Da lunedì 23
ottobre arriva nelle sale italiane la nuova versione
restaurata di Ghost Dog – Il codice del
Samurai di Jim Jarmusch, con il
premio Oscar Forest Whitaker e la colonna sonora hip-hop di
RZA. Il cult movie scritto e diretto da
Jarmusch – autore di opere indimenticabili
come “Daunbailo”, “Dead Man”, “Taxisti di notte”, “Coffee &
Cigarettes”, “Broken Flowers”. “Solo gli amanti sopravvivono” – è
distribuito in sala da CG Entertainment in
collaborazione con Cinema Beltrade – Barz and
Hippo.
IL NUOVO RESTAURO 4K
(2023)
I materiali di GHOST DOG –
IL CODICE DEL SAMURAI sono stati resi disponibili nel 2023
da STUDIOCANAL: il nuovo restauro è stato curato da Jim Jarmusch.
CG Entertainment oltre all’uscita nelle sale italiane pubblicherà
il film in edizione 4K UHD per il mercato home video italiano,
grazie alla campagna di crowdfunding START UP!
Ghost Dog è un killer
afroamericano che vive seguendo le regole di un antico codice
samurai e lavora come sicario a servizio di Louie, un mafioso che
anni prima lo salvò dall’aggressione di un gruppo di fanatici. Per
una serie di disguidi, un incarico non arriva a termine e Ghost Dog
diventa il bersaglio in una caccia all’uomo ordinata dal boss
Vargo, con obiettivo finale forse lo stesso Louie. In ossequio al
codice, per Ghost Dog salvare Louie diventa il primo
dovere.
Jarmusch, padre
indiscusso della rinascita del cinema indipendente americano,
guarda al “Frank Costello faccia d’angelo” (“Le samurai”) di
Jean-Pierre Melville del 1967, cita “Rashomon” e riesce a far
incontrare e coesistere nel suo film più generi: il thriller, il
noir, il western e la commedia. Con Ghost Dog Jarmusch regala al
pubblico uno dei personaggi-iconici più amati del cinema
contemporaneo: il solitario e fedele killer/samurai, interpretato
da un superbo Forest Whitaker (seguiranno il
Golden Globe e l’Oscar per “L’ultimo re di Scozia”). Presentato nel
1999 in concorso al 52° Festival di Cannes GHOST DOG – IL
CODICE DEL SAMURAI è diventato negli anni un film di culto, grazie
anche all’indimenticabile colonna sonora hip hop a firma di
RZA, leader newyorkese del Wu-Tang Clan.
Con GHOST DOG – IL CODICE DEL
SAMURAI prosegue il progetto di CG Entertainment
nel recupero e nella distribuzione in sala e in home video di film
cult dei più importanti maestri del cinema internazionale: dal
sci-fi “Battle Royale” di Kinji Fukasaku con Takeshi Kitano alla
rassegna ALMODÓVAR – LA FORMA DEL DESIDERIO che ha visto il ritorno
sul grande schermo di cinque film degli anni ’80 dell’amato regista
spagnolo in versione restaurata, fino alla recente acquisizione dei
diritti per l’Italia della prestigiosa library di Wim Wenders (“Il
cielo sopra Berlino” in versione restaurata nelle sale dal 2
ottobre distribuito da Cineteca di Bologna, con il suo progetto per
la distribuzione dei classici restaurati Il Cinema Ritrovato).
Ghost – Fantasma
(qui
la recensione) è uno dei film che hanno segnato la storia del
cinema recente. Realizzato nel 1990, il film diretto da Jerry Zucker e scritto
da Bruce Joel Rubin, vede protagonisti Patrick Swayze
e Demi Moore nei
panni di Sam e Molly, profondamente innamorati ma divisi dalla
morte di lui, che troverà però il modo di vegliare su di lei fino
alla fine. Di questo racconto, in particolare, è rimasta
nell’immaginario collettivo la scena del vaso di terracotta, così
sensuale, piena di amore e così struggente allo stesso tempo,
incarna tutto il sentimento che il film vuole trasmettere.
La trama di Ghost – Fantasma
Protagonista del film è Sam
Wheat, impiegato in banca e completamente innamorato della
sua fidanzata Molly Jensen. I due conducono una
vita spensierata fino al giorno in cui i loro sogni vengono
improvvisamente spezzati: Sam viene infatti ucciso durante una
rapina, ma al suo fantasma viene dato il permesso di rimanere sulla
terra per sistemare quanto rimasto in sospeso. Sam dovrà dunque
cercare di scoprire perché è morto e proteggere come può l’amata
Molly. Per farlo, potrà contare sull’aiuto della sensitiva
Oda Mae Brown.
Ghost – Fantasma:
il cast del film
1.
Patrick Swayze è stato la prima scelta. Quando arrivò
il momento di scegliere il cast per il film, lo sceneggiatoree
suggerì Patrick Swayze per il ruolo di Sam Wheat: gli
sembrava ideale per il fatto di vedere un macho piangere,
specialmente considerato che Swayze era reduce dal successo di
Dirty Dancing (1987). Il regista Jerry Zucker, invece,
pensava che Swayze fosse inadatto per il ruolo, ma tutti gli altri
attori valutati (tra cui Tom Cruise e Johnny Depp) ritennero di cattivo gusto
interpretare un fantasma. Swayze ebbe poi modo di sostenere un
provino, con il quale convinse tutti.
2. Demi Moore è stata scelta
per una precisa capacità. Il ruolo di Molly Jensen è stato
assegnato a Demi Moore in gran parte perché l’attrice poteva
piangere da entrambi gli occhi quando richiesto dalla scena.
L’attrice aggiunse però al personaggio il taglio di capelli corto
che le si può vedere, avendo deciso di tagliarli poco prima delle
riprese. Il film l’ha poi trasformata nell’attrice più pagata di
Hollywood all’epoca. Prima di questo film, pur essendo famosa, non
era una star dai grandi profitti.
3. Whoopi Goldberg non era
sicura di prendere parte a Ghost – Fantasma. Prima di
iniziare la produzione, Whoopi Goldberg, che
era stata suggerita alla produzione proprio da Swayze, era insicura
sul fatto di essere capace di interpretare il ruolo della
sensitiva. In seguito, all’ultimo minuto, la Goldberg si convinse a
fare il film e ha fatto molto bene. Infatti, per il ruolo di Oda
Mae Brown, Goldberg si è aggiudicata un Oscar alla Miglior
Attrice non Protagonista nel 1991, oltre che un Golden
Globe, un BAFTA e un Saturn Award.
4. Demi Moore non è stata la
prima scelta per il ruolo di Molly. Per la parte di Molly
venne inizialmente considerata Meg Ryan, che si rifiutò di valutare la parte.
In seguito vennero fatte delle audizioni a diverse attrici, tra cui
Nicole Kidman. Demi Moorer arrivò soltanto
successivamente, quando venne deciso a chi dare la parte. Il suo
provino convinse il regista, che finì dunque con l’affidare a lei
il ruolo.
Ghost – Fantasma:
la canzone Unchained Melody
5. Il film è associato ad
una celebre canzone. Il brano Unchained Melody,
inciso nel 1965, fu un successo minore per i The Righteous
Brothers, raggiungendo il numero 4 nella classifica Billboard Hot
100 e il numero 14 nel Regno Unito di quell’anno. Tuttavia,
l’utilizzo della canzone in questo film ha suscitato un rinnovato
interesse in tutto il mondo, trasformando la cover dei The
Righteous Brothers nella versione definitiva della canzone nonché
in un’icona generazionale, essendo associata per sempre al film.
Nel 2008 è stata votata come la canzone più popolare di tutti i
tempi.
Ghost – Fantasma: dal loft al treno, altre
curiosità sul film
6. Il loft di Ghost –
Fantasma esiste davvero. Fino a qualche anno fa il loft
del film era ancora in vendita. L’appartamento si trova nel
quartiere di Soho a New York, più
precisamente al 102 di Prince Street e misura
qualcosa come più di 4mila metri quadrati calpestabili. Dai più di
10 milioni di dollari richiesti per la vendita del loft, scesi poi
a poco più di 9 milioni, il loft è composto da un cuore che si
collega a tutte le altre stanze della casa, incluse tre enormi
camere da letto (ognuna con il proprio bagno riservato), una
palestra e un ufficio.
7. I treni della
metropolitana hanno una particolarità. Le scene della
metropolitana sono state girate al piano inferiore abbandonato
della stazione della 42a Strada della linea IND 8th Avenue. Facendo
attenzione ai treni che compaiono nel film, si può però notare come
questi attraversano la stazione in modo errato, cioè nella
direzione opposta a quella normale.
8. Il rumore che fanno le
ombre sono solo pianti di bambini. Per realizzare i rumori
che identificano le ombre oscure, quelle che portano all’inferno le
anime cattive, sono state utilizzate nient’altro che delle
registrazioni di pianto di bambini, riprodotte in maniera invertità
e in rallentatore.
9. La scena
dell’inseguimento pare sia stata una tortura per
Patrick Swayze. Nel momento in cui la scena è stata
girata faceva abbastanza freddo ma Patrick non poteva indossare
cappotti o altri vestiti oltre a quelli del suo personaggio, dato
che un fantasma non dovrebbe patire il freddo. Inoltre, per non far
vedere la nebbiolina di vapore uscire dalla sua bocca, pare che
Swayze abbia dovuto masticare del ghiaccio.
10. L’idea per realizzare
Ghost – Fantasma è venuta da una produzione dell’Amleto.
Quando lo spirito del padre dice ad Amleto di vendicare la sua
morte, Rubin ha pensato che da questo spunto sarebbe venuto fuori
un grande film. Da lì ha dunque iniziato a sviluppare il racconto
di un uomo che, anche in seguito alla morte, trova il modo di
vegliare sulla donna amata, facendo sì che lei sia al sicuro e
possa allo stesso tempo vendicarlo.
Il trailer di Ghost –
Fantasma e dove vedere il film streaming
È possibile fruire di Ghost
– Fantasma grazie alla sua presenza su alcune delle più
popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili
Cinema,Google Play, Apple TV, Now,
Infinity+ e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
giovedì 20 giugno alle ore 21:20
su Canale 5.
Ghost – Fantasma è
il film cult del 1990 di Jerry Zucker con
protagonisti nel cast Demi Moore,
Patrick Swayze, Whoopi Goldberg, Tony Goldwyn, Rick Aviles,
Vincent Schiavelli.
Anno: 1990
Regia: Jerry Zucker
Cast: Demi Moore, Patrick Swayze, Whoopi Goldberg, Tony Goldwyn,
Rick Aviles, Vincent Schiavelli
Ghost, la trama
Ambientato a New York,
il film racconta di Sam Wheat, giovane bancario, e Molly Jensen,
sono una coppia innamorata e felice. Ma una notte Sam viene ucciso
da un rapinatore che in realtà è al soldo del suo migliore amico
Carl, coinvolto in una truffa finanziaria. Poiché morto in
circostanze violente e lasciando le cose in sospeso, al fantasma di
Sam è concesso di rimanere ancora nel mondo dei vivi, usando come
tramite la medium Oda Mae per saldare i conti con Carl e proteggere
l’amata Molly.
L’analisi
Fra i classici del filone
sentimentale, Ghost è indiscutibilmente tra i film di culto
degli anni novanta, che ha riscosso un enorme successo di pubblico.
A più di vent’anni dalla sua uscita, resta immortale
nell’immaginario collettivo grazie soprattutto alla sua travolgente
potenza emotiva.
Diretto da Jerry Zucker che,
insieme al fratello David, aveva realizzato fino al 1990 soltanto
film demenziali, Ghost è una pellicola che rivela
una commistione di generi, fra melodramma e thriller a sfondo
paranormale (dagli effetti sonori efficaci ed evocativi), con una
vena comica che si deve soprattutto al personaggio della sensitiva
interpretata da Whoopi Goldberg. La sua strepitosa
performance, tra le più apprezzate della sua carriera, è stata
infatti coronata da una pioggia di premi, tra cui l’Oscar, il
Golden Globe e il Bafta come
Migliore attrice non protagonista.
I due memorabili protagonisti sono
una straziante Demi Moore e un Patrick Swayze già sex symbol agli occhi
delle platee femminili per il suo ruolo in Dirty
Dancing (1987), e che in Ghost ci offre
un’interpretazione romantica e dolente. La sua alchimia con la
collega raggiunge l’apice in una delle sequenze cult del film dalla
forte carica erotica, citata e parodiata negli anni, ovvero la
scena dei due innamorati che modellano un vaso di terracotta sulle
note di Unchained Melody.
La sceneggiatura
originale di Bruce Joel Rubin (anch’essa premiata
con l’Oscar) ci concede inoltre momenti esilaranti e di grande
complicità tra Sam e Oda Mae, intenti a proteggere Molly, la cui
incolumità è minacciata dall’infido Carl (un nevrotico e valido
Tony Goldwyn).
Realizzato con effetti speciali
adeguati per rappresentare il fantasma di Sam e le vicende
paranormali, tra cui gli inquietanti spiriti maligni, Ghost
– Fantasma è soprattutto un film che ad alcuni può
apparire stucchevole nel suo intenso sentimentalismo e che non
esita a elargire sequenze struggenti semplicemente strappalacrime,
in particolare nel finale. Ma indubbiamente emoziona, tocca le
corde dell’anima inducendoci a versare lacrime sincere.
Oggi, più che vent’anni fa, la
visione del film può rivelarsi ben più straziante alla luce della
prematura scomparsa di Patrick Swayze nel 2009: vedere il suo
luminoso “spirito” in Ghost –
Fantasma aggiunge un dispiacere e una triste amarezza
che, lungi dal manifestarsi per la pura finzione filmica,
sconfinano nell’infelice realtà.
Ghost – Fantasma è
dunque un classico dell’ultimo ventennio cinematografico, capace al
tempo di sbancare inaspettatamente al botteghino internazionale,
che ha commosso e continua a commuovere diverse generazioni.
Si parla di boxe, ma non
solo, nel film d’esordio che affianca Alessio De
Leonardis a Fabrizio Moro, noto cantante
appena visto sul palcoscenico dell’Ariston
alla 72esima edizione del Festival di Sanremo. Con la canzone che
ha vinto il premio “Sergio Bardotti per il miglior testo”, “Sei
tu”, per altro, composta per la colonna sonora di
Ghiaccio, distribuito in sala da Vision Distribution
per l’uscita evento del 7, 8 e 9 febbraio.
Ghiaccio, la trama e il
messaggio del film
Un film interpretato da
Giacomo Ferrara e Vinicio Marchioni, che idealmente lo dedica
“ai più giovani, dimenticati dalla scuola in questi anni di
pandemia”, ai quali spera che la storia del protagonista possa
idealmente “indicare una strada”, suggerire la “possibilità di
condividere qualsiasi cosa, comprese perdite e mancanze”. E in
effetti, colpisce come un film scritto due anni fa sappia
intercettare il problema di empatia che la nostra società sembra
patire dopo le quarantene subite e le tante varianti circolate.
Tutto si svolge a Roma,
nel 1999, nella zona periferica del Quarticciolo. Dove Giorgio
(Giacomo
Ferrara), giovane promessa della boxe, vive con la
madre dopo che l’assassinio del padre li ha lasciati indebitati e
in quasi povertà. Con l’aiuto dell’ex pugile Massimo (Vinicio
Marchioni), Giorgio ha finalmente la possibilità di
riscattarsi diventando professionista. Ammesso che i boss di zona
glielo consentano.
Un esordio alla regia
umano e personale
Che Moro e De
Leonardis siano stati facili profeti è possibile, molto
della storia e delle interazioni tra i personaggi, oltre ai
dialoghi proposti, restano nell’alveo del prevedibile e dello
stereotipato. D’altronde, non è la prima volta che un esordio alla
regia punta sul racconto di una storia popolare, ambientata nelle
periferie della grande città, in ambienti disagiati e ai margini
del mondo che spesso vediamo in tutt’altri film e serie tv
italiane.
Per quanto si voglia
insistentemente sottolineare, didascalicamente, quanto sottile sia
il confine tra Bene e Male in molti di noi, in certe situazioni,
non si ha quasi mai la sensazione che questo conflitto possa avere
un esito diverso da quello che ci viene mostrato. Non c’è un
problema di onestà, ché quella si percepisce senza fatica
nell’impegno dei registi e dei protagonisti, quanto piuttosto di
rappresentazione.
Debolezze e
prospettive
La retorica del
sacrificio, il valore della paura, l’importanza dei limiti e la
forza di superarli, di autodeterminarsi e seguire i propri sogni,
come anche la capacità della vita di sorprenderci e di mostrarci i
nostri errori… c’è tutto quello che ci si potrebbe aspettare e nel
modo più ‘chiaro’. Coatti dal cuore buono, criminali in grado di
comprendere solo concetti basici come onore e controllo, donne
“curiose” e un senso di comunità alla “uno per tutti” piuttosto che
“tutti per uno” al quale manca la verità – o veracità – degli
irraggiungibili
Non essere cattivo o
La terra dell’abbastanza.
Le musiche, sulle quali i
registi sembrano aver puntato, son forse un’ulteriore occasione
persa, quasi volutamente, per il timore che con un cantautore come
Fabrizio Moro a occuparsene potessero prendere il
sopravvento. A certe riprese aeree interessanti, anche della
splendida location dello Stadio Olimpico, fanno inoltre da
contraltare – purtroppo – leggerezze di montaggio e di costruzione
che denotano delle distrazioni non gravi, ma evidenti. E che
rischiano di indebolire ancor più la credibilità del racconto messo
in scena. Che avrebbe potuto essere meno confuso. “Nella vita ci
sta sempre qualcosa per cui vale la pena combattere” ci ricorda il
film, e sbagliare, potremmo aggiungere. Basando su questa massima e
sulle note positive sparse qui e lì un generico ottimismo sulle
prospettive dei due giovani registi. Sperando che traggano la
giusta lezione dal loro primo sforzo.
Si intitola The 7th Annual
Christmas Card Competition, Getting On
2×04, la quarta puntata del secondo ciclo di episodi
della serie televisiva di successo Getting On trasmessa dal network
americano della HBO.
Il personale si
trova in una situazione imbarazzante quando uno dei servizi
fotografici per adulti di Jenna fa erroneamente la
sua apparizione nel concorso per la Cartolina di Natale. DiDi è
tentata da Parker Owens (LaMonicaGarrett), un medico in visita. Denya
(CarriePreston), un paziente con
cancro terminale, propone una soluzione finale per una Jenna
spaventata. Infine il rapporto tra Patsy e Dawn
arriva a toccare un picco notevole.
Ethan Hawke e
la cantante idolo dei teenagers Selena Gomez sono
i protagonisti di questo inedito e avvincente film d’azione che vi
terrà incollati allo schermo con il fiato sospeso. In una corsa
spericolata per salvare la vita della moglie, rapita da ignoti,
Brent Magna (Ethan Hawke) si ritroverà a scegliere se fuggire
o combattere un nemico senza volto in questa gara spericolata
contro il tempo. Al suo fianco una giovane hacker (Selena Gomez),
rimasta involontariamente coinvolta nell’adrenalinica operazione di
salvataggio.
Il film, mai distribuito nelle sale
cinematografiche italiane, sarà finalmentedisponibile nel nostro
paese in anteprima assoluta in formato digitale dal 10 gennaio e
successivamente nelle edizioni fisiche DVD e Blu-ray dal 22
gennaio.
Editi da Warner Bros. Entertainment
Italia, i formati fisici sono impreziositi damolti e imperdibili
contenuti speciali, come Crash Cams, Distruggere una
Shelby e un approfondimento sulla protagonista femminile Selena
Gomez.
Il film in formato digitale è
acquistabile su Itunes, Google Play, Chili, Cubovision, Sony
Playstation Network, Xbox Live Marketplace.
SINOSSI
Il tempo scorre veloce mentre l’ex
pilota automobilistico Brent Magna (Ethan Hawke) sfreccia per le
strade della Bulgaria per salvare la moglie rapita. Nella sua Ford
Shelby GT500 Super Snake un disperato Brent obbedisce alla voce
anonima che, attraverso l’altoparlante, guida lui e la sua
inconsapevole passeggera (Selena Gomez) verso pericoli sempre più
rischiosi. Se falliscono, la moglie di Brent muore.
CONTENUTI SPECIALI
Il
Blu-ray e il DVD di Getaway – Via di Fuga
dispongono dei seguenti contenuti speciali:
· Crash Cams
· Distruggere una Shelby
· Metallo e Asfalto
· Selena Gomez: Sul Set
· La Stazione Ferroviaria
INFORMAZIONI SUL PRODOTTOBLU-RAYTM
TITOLO
Getaway – Via di Fuga
REGISTA
Courtney Solomon
CAST
Ethan Hawke, Selena Gomez, Jon Voight, Rebecca
Budig, Bruce Payne, James Maslow
GENERE
Azione
DURATA
89 minuti circa
FILM
Video: 1080p 16×9 2.40:1Audio: Dolby
Digital: Italiano 5.1, Spagnolo 5.1, Tailandese 5.1; NF DTS-HD
Master Audio: Inglese 5.1
Sottotitoli: Italiano, Inglese Non Udenti; Spagnolo,
Portoghese, Cinese, Islandese, Tailandese, Svedese, Norvegese,
Coreano, Finlandese, Danese
I film dove il protagonista di turno
si trova a dover salvare un proprio caro rapito sono sempre molto
popolari tra i fan degli action thriller. Con la trilogia di
Taken, questa formula ha infatti raggiunto nuovi apici,
confermando l’interesse per questo tipo di storie particolarmente
dinamiche e tese. Un altro lungometraggio che si inserisce in
questo filone è Getaway – Senza via difuga, il quale presenta però una serie di
elementi che lo distinguono nettamente dai suoi simili. Diretto da
Courtney Solomon, principalmente noto come
produttore di film d’azione, questo ha negli anni guadagnato una
sua buona fetta di pubblico proprio grazie ai suoi elementi
unici.
Scritto da Sean
Finegan e Gregg Maxwell Parker, il film,
uscito nel 2013, era inizialmente stato scambiato come un remake
del film The Getaway, diretto nel 1972 da Sam
Peckinpah. I due film non hanno in realtà nulla in comune
se non il titolo. La storia scritta da Finegan e Parker è
originale, pur rielaborando una serie di dinamiche ereditate da
certi film di genere. Ciò che conta, è che si tratti di un’opera
particolarmente dinamica, capace di intrattenere tenendo con il
fiato sospeso. Tuttavia, al momento della sua uscita il film si
affermò come un cocente insuccesso al box office.
Lo scarso risultato lo portò a
passare piuttosto in sordina, venendo riscoperto solo con il
passare degli anni. Oggi Getaway – Senza via di fuga gode
di un buon numero di fedeli spettatori, che lo considerano un
piccolo cult nel suo genere. Prima di intraprendere una visione del
film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle
principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama e al cast di
attori. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
Getaway – Senza via di fuga: la trama del film
Protagonista del film è l’ex pilota
Bret Magna, il quale si trova coinvolto in una
vicenda particolarmente complessa e pericolosa. Sua moglie
Leanne è infatti stata rapita da un anonimo
criminale, che costringe così Brent a compiere una serie di azioni
per lui se desidera riavere la sua amata. L’uomo si trova dunque a
dover guidare un auto Shelby GT500KR, spostandosi nella città per
eseguire una serie di ordini. Perché sua moglie rimanga incolume,
Brent non dovrà mai lasciare la sua auto. Ogni sua mossa è infatti
controllata dal misterioso criminale attraverso una telecamera
posta nell’auto. A complicare la situazione, vi è anche la presenza
nel veivolo di una giovane hacker, proprietaria dell’auto. Per
sopravvivere, dovranno tutti fare come loro ordinato.
Getaway – Senza via di
fuga: il cast del film e altre curiosità
Ad interpretare il protagonista del
film, Brent Magna, vi è l’attore candidato all’Oscar Ethan Hawke.
Noto per film d’autore come Boyhood, ma anche per
acclamati thriller come Training Day, egli si è da subito
dichiarato entusiasta del ruolo, desideroso di potersi mettere alla
prova con un ruolo di questo tipo. Per prepararsi, egli ebbe modo
di frequentare una scuola di guida per auto da corsa, imparando le
manovre principali da dover poi eseguire nel film. L’attore,
infatti, richiese di poter essere lui stesso a dar vita a molti
degli stunt previsti, senza farsi dunque sostituire da una
controfigura. Sua moglie Leanne è invece interpretata da
Rebecca Budig, mentre la voce del criminale è del
premio Oscar Jon Voight.
Nei panni della ragazza hacker,
invece, si ritrova l’attrice Selena Gomez,
qui al suo primo film vietato ai minori di 13 anni. Per prepararsi
all’esperienza, la Gomez ha avuto modo di essere la passeggera di
un auto da corsa con alla guida un pilota professionista.
L’esperienza, per quanto spaventosa, non lo è stata tanto quanto le
scene in cui alla guida c’era Hawke. Anche le auto sono
naturalmente state grandi protagoniste del film. Oltre centotrenta
macchine sono state utilizzate, la maggior parte delle quali
coinvolte poi in incidenti volontari che le hanno distrutte
totalmente. Non sono infatti stati utilizzati effetti speciali,
così che gli incidenti potessero risultare più realistici.
Getaway – Senza via di
fuga: il trailer e dove vedere il film in streaming e in
TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Getaway – Senza via di
fuga è infatti disponibile nel catalogo di
Chili Cinema e Google Play. Per
vederlo, basterà noleggiare il singolo film, avendo così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È
bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite
temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente
nel palinsesto televisivo di sabato 23 luglio alle
ore 21:00 sul canale
Iris.
Dopo una parentesi che ha visto gli
amati Puffi approdare al cinema
in ben due pellicole caratterizzate da un misto tra realtà e
computer grafica, i graziosi nanetti blu sono in procinto di
tornare sul grande schermo in un film d’animazione realizzato
interamente in computer grafica. Titolo della pellicola
sarà Get Smurfy e ci condurrà
direttamente alla scoperta delle origini delle misteriose
creature.
In concomitanza
del 14th Global Smurfs Day
la Sony Pictures Animation ha voluto
ufficializzare quelle che saranno le voci dei puffi in questa nuova
avventura cinematografica: Demi
Lovato si calerà nei panni di Puffetta,
mentre Rainn Wilson e Mandy
Patinkin saranno rispettivamente il malvagio Gargamella e
la sua nemesi Grande Puffo.La pellicola condurrà Puffetta ed i suoi
amici in un viaggio attraverso la foresta incantata alla ricerca di
un villaggio fatato, dove, qualora riusciranno ad arrivare prima di
Gargamella, potremmo venire a conoscenza delle origini delle
piccole creature blu. Il film, diretto da Kelly
Ashbury, arriverà al cinema il 31 marzo
2017.
Intervistato da Variety, il produttore di
Get Out Jason Blum (uno dei più importanti nel
genere horror degli ultimi anni) ha discusso circa la possibilità
di vedere in sala il sequel dell’acclamato film scritto e diretto
da Jordan Peele, che lo scorso Marzo è riuscito a
conquistare l’Oscar alla miglior sceneggiatura originale.
“Un sequel? Beh, non posso dire
che accadrà, ma che Jordan sta flirtando con l’idea. E se Jordan
vuole farlo, io lo produrrò senza dubbio.”
Qualche giorno fa lo stesso Peele
aveva parlato di un eventuale secondo capitolo, spiegando che sia
lui che i produttori erano d’accordo ma che
dietro questa decisione non c’era la voglia o la necessità di fare
soldi. “Get Out trascende il fattore economico, dunque se
riesco a scrivere una storia degna di un seguito lo faremo,
altrimenti e no“.
Dei nove titoli candidati a Miglior
Film agli Oscar 2018, Get Outè quello
che ha fatto guadagnare di più nel corso della stagione
cinematografica 2017.
L’acclamata pellicola, opera prima
del regista afroamericano Jordan Peele, ha
infatti totalizzato un incasso pari a 255 milioni registrato in
America e nel resto del mondo. Oltretutto, trattandosi di una
produzione a basso budget, il risultato appare ancora più
sorprendente se pensiamo che nella lista dei nominati ci sono anche
i
“blockbuster” Dunkirk di Christopher
Nolan e La Forma
dell’acqua di Guillermo del
Toro.
Per Get Out è l’ennesimo dei
record, dopo l’indice di positività raggiunto su Rotten Tomatoes al
momento dell’uscita nelle sale (sfiorato di un soffio il 100%), e
le quattro candidature agli Oscar (Film, Attore Protagonista,
Regista e Sceneggiatura Originale).
Dei nove titoli candidati a Miglior
Film agli Oscar 2018, Scappa
– Get Out è quello che ha fatto guadagnare di più nel
corso della stagione cinematografica appena conclusasi.
L’acclamata pellicola, opera prima
del regista afroamericano Jordan Peele, ha infatti
totalizzato un incasso pari a 255 milioni registrato in America e
nel resto del mondo. Oltretutto, trattandosi di una produzione a
basso budget, il risultato appare ancora più sorprendente se
pensiamo che nella lista dei nominati ci sono anche i “blockbuster”
Dunkirk di Christopher Nolan e La
Forma dell’acqua di Guillermo del
Toro.
Per Get Out è l’ennesimo
dei record, dopo l’indice di positività raggiunto su Rotten
Tomatoes al momento dell’uscita nelle sale (sfiorato di un soffio
il 100%), e le quattro candidature agli Oscar (Film, Attore
Protagonista, Regista e Sceneggiatura Originale).
A metà tra un thriller avvincente
ed un racconto provocatorio, Scappa
– Get Out è stato scritto e diretto da Peele e
prodotto dalla Blumhouse di Jason Blum, assieme a Sean McKittrick
(Donnie Darko, The Box), Edward H. Hamm Jr. (The Box, Bad Words) e
Peele.
Arriva da Entertainment Weekly la
prima immagine ufficiale del biopic dedicato a James
Brown. Stiamo parlando di Get on
Up, pellicola diretta dal regista di The
Help, Tate Taylor, che vedrà l’attore
americano Chadwick Boseman proprio nei panni di
Brown.
Il film, la cui produzione è
attualmente in corso nel Mississippi, arriverà nei cinema il
1 Agosto 2014. Nel cast, oltre a Boseman, troviamo
anche Nelsan Ellis, Viola Davis, Lennie James, Dan
Aykroyd, Jill Scott e Octavia
Spencer.
Sceneggiato da Jez
e John Butterworth, Get on
Up racconterà, in maniera cronologia, la vita del re
del soul James Brown, dalla nascita fino al successo e, di
conseguenza, alla trasformazione in una delle figure più influenti
delle cultura del XX secolo.
Poco tempo fa vi
avevamo annunciato l’arrivo di Dan
Aykroyd nel biopic dedicato alla vita
di James Brown, storica voce del blues, del
soul e del funk, ebbene, è notizia dell’ultima ora l’aggiungersi al
cast di Nick Eversman.
Eversman, apparso
recentemente in The Tomorrow Peaple, show
della CW, nel ruolo di Kurt Rundle, avrà
il difficile compito di portare sullo schermo
l’icona Mick Jagger, che, tra l’altro, si
occuperà di produrre la pellicola.
Vi ricordiamo che spetterà
a Chadwick Boseman interpretare il re del
soul, al suo fianco sfileranno poi Dan
Aykroyd, Viola
Davis, Octavia
Spencer, Lennie
James, Tika
Sumpter, Jill
Scott, Fred
Melamed, James
DuMont, Keith
Robinson.
Il film, diretto
da Tate Taylor, porterà il titolo di un
celebre brano del padrino del soul: Get
on upe ne racconterà la
vita partendo dai primi anni, raccontandone la difficile infanzia
vissuta in condizione di assoluta povertà, per poi descrivere
l’ascesa di una delle figure più influenti e significative del
panorama musicale mondiale.
Oltre al cast, anche il pool di
produttori sarà d’eccezione, oltre allo
stesso Taylor, saranno impegnati nella
produzione anche Mick
Jagger, Victoria
Pearman, Brian
Grazer, Erica Huggins.
Annunciato questa estate
dalla Universal Pictures, Get On
Up raggiungerà le sale il 17 ottobre
2014.
Guarda il Trailer italiano
di Get on Up, il film che racconta
l’incredibile storia della vita del Padrino del Soul James Brown,
interpretato nel film da Chadwick
Boseman.
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Sulla scia delle 4 nomination agli
Academy Award del film campione di incassi The
Help, il regista Tate Taylor dirige
il protagonista del film “42” Chadwick Boseman nel
ruolo di James Brown in “Get on Up – Il film”. Basato
sull’incredibile storia della vita del Padrino del Soul, il film
offre uno sguardo obiettivo nella musica, le movenze e gli stati
d’animo di Brown, guidando gli spettatori in un viaggio partendo
dalla sua infanzia trascorsa in estrema povertà fino alla sua
evoluzione in una delle figure più influenti del ventesimo
secolo.
Brian
Grazer, già vincitore di Academy Award (A Beautiful Mind,
8 Mile) e Erica Huggins (Flightplan – Mistero in volo) producono
per Imagine Entertainment, insieme con Mick Jagger e Victoria
Pearman (Shine a Light) tramite la Jagged Films. Anche Taylor è
produttore di “Get on Up – Il film” tramite la sua casa di
produzione Wyolah Films, mentre John Norris, Trish Hofmann e Peter
Afterman sono produttori esecutivi sempre per Wyolah Films.
Get on
Up da oggi al cinema l’incredibile storia della
vita del Padrino del Soul James Brown rivive nel
nuovo film prodotto dal premio Oscar Brian Grazer
e da Mick Jagger con Chadwick
Boseman nel ruolo di James Brown , Viola
Davis e il premio Oscar Octavia Spencer, diretto da Tate
Taylor.
Sulla scia delle 4 nomination agli
Academy Award del film campione di incassi The Help, il regista
Tate Taylor dirige il protagonista del film “42” Chadwick Boseman
nel ruolo di James Brown in “Get on Up – Il film”. Basato
sull’incredibile storia della vita del Padrino del Soul, il film
offre uno sguardo obiettivo nella musica, le movenze e gli stati
d’animo di Brown, guidando gli spettatori in un viaggio partendo
dalla sua infanzia trascorsa in estrema povertà fino alla sua
evoluzione in una delle figure più influenti del ventesimo
secolo.
Brian Grazer, già vincitore di Academy Award (A Beautiful Mind,
8 Mile) e Erica Huggins (Flightplan – Mistero in volo) producono
per Imagine Entertainment, insieme con Mick Jagger e Victoria
Pearman (Shine a Light) tramite la Jagged Films. Anche Taylor è
produttore di “Get on Up – Il film” tramite la sua casa di
produzione Wyolah Films, mentre John Norris, Trish Hofmann e Peter
Afterman sono produttori esecutivi sempre per Wyolah Films.
E’ al cinema il
film Get On Up La storia di James
Brown dramma biografico diretto da Tate
Taylor (The Help), prodotto da Mick Jagger e interpretato
da Chadwick Boseman nei panni del
cantante James Brown meglio noto come
“il padrino del Soul”.
Ecco la track-list
ufficiale completa di link per l’ascolto:
Ecco il primo trailer di
Get on Up, biopic che racconterà la vita
di James Brown. Il film è prodotto dalla Universal
e diretto da Taylor Tate, apprezzatissimo regista
di The Help.
Il film, la cui
produzione è attualmente in corso nel Mississippi, arriverà nei
cinema il 1 Agosto 2014. Nel cast, oltre a
Boseman, troviamo anche Nelsan Ellis, Viola Davis,
Lennie James, Dan Aykroyd, Jill Scott e Octavia
Spencer.
Sceneggiato da Jez
e John Butterworth, Get on
Up racconterà, in maniera cronologia, la vita del re
del soul James Brown, dalla nascita fino al successo e, di
conseguenza, alla trasformazione in una delle figure più influenti
delle cultura del XX secolo.
Cisono stati molti
grandifilm biograficimusicalinegli ultimi annia partire da
Ray, film
grazie al qualeJamieFoxxha vinto unOscarrecitando nel ruolo di Ray Charles. Da non dimenticare ancheWalk theLine, in cuiJoaquinPhoenix ha ottenuto unanomination all’Oscarper la sua interpretazionedi JohnnyCash. Era soloquestione di tempoprima che il padre del
soul, James Brown, ottenesseil suo dovuto
trattamento sul grande schermo,
visto anche che, comeci
si potrebbe aspettare, ci sono
molte interessanti vicende a
propositodell’iconico cantante.
Tutto ciò avrà infatti luogo in
Geton
Up– La storia di James
Brown, il nuovo diretto daTateTaylor (The
Help). Il film ha unprestigioso produttoree
consigliere in niente meno che nel frontman dei Rolling
Stones, MickJagger, il qualeconosceva personalmenteBrowne l’havisto esibirsimolte volte. Regista e
produttorehanno lavoratocon l’attoreChadwickBosemanper creareunapersonificazionecredibiledi JamesBrown, mostrandomentrestava
iniziandoad entrare nel mondo
dellamusica, e lungo il corso
della sua vita che in seguito lo portato
ad avere guai con la
legge.
Nel cast di Geton
Up– La storia di James
Brown sono presenti anche la cantante Jill
Scott, oltre alle eccellenti Viola Davis
e Octavia Spencer (che abbiamo già visto brillare
in The Help). L’unico e inimitabile Dan
Aykroyd interpreterà il ruolo del manager di Brown.
Il video di seguito, girato nella
storica cornice del leggendario Apollo Theater di Harlem, riporta
alcune interessanti interviste con il regista e il cast del
film:
Ecco tante nuove immaginidal film
Get On Up – La storia di James Brown,
biopic diretto da Tate Taylor (The
Help) che, come da titolo, mostrerà tutta la
vita trascorsa dal Padrino del soul.
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Sulla scia delle 4
nomination agli Academy Award del film campione di
incassi The Help, il
regista Tate Taylor dirige il
protagonista del film “42” Chadwick
Bosemannel ruolo di James Brown in “Get on Up – Il film”.
Basato sull’incredibile storia della vita del Padrino del Soul, il
film offre uno sguardo obiettivo nella musica, le movenze e gli
stati d’animo di Brown, guidando gli spettatori in un viaggio
partendo dalla sua infanzia trascorsa in estrema povertà fino alla
sua evoluzione in una delle figure più influenti del ventesimo
secolo.
Brian
Grazer, già vincitore di Academy Award (A Beautiful Mind,
8 Mile) e Erica Huggins (Flightplan – Mistero in volo) producono
per Imagine Entertainment, insieme con Mick Jagger e Victoria
Pearman (Shine a Light) tramite la Jagged Films. Anche Taylor è
produttore di “Get on Up – Il film” tramite la sua casa di
produzione Wyolah Films, mentre John Norris, Trish Hofmann e Peter
Afterman sono produttori esecutivi sempre per Wyolah Films.
Grazie alla divisione
italiana di Universal Pictures siamo in grado di
mostrarvi il nuovo trailer italiano di Get On Up – La
Storia di James Brown, biopic diretto da Tate
Taylor (The Help) che, come da
titolo, mostrerà tutta la vita trascorsa dal Padrino del
soul.
Sulla scia delle 4 nomination agli
Academy Award del film campione di incassi The
Help, il regista Tate
Taylor dirige il protagonista del film
“42” Chadwick Bosemannel ruolo di James Brown
in “Get on Up – Il film”. Basato sull’incredibile storia della vita
del Padrino del Soul, il film offre uno sguardo obiettivo nella
musica, le movenze e gli stati d’animo di Brown, guidando gli
spettatori in un viaggio partendo dalla sua infanzia trascorsa in
estrema povertà fino alla sua evoluzione in una delle figure più
influenti del ventesimo secolo.
Brian
Grazer, già vincitore di Academy Award (A Beautiful Mind,
8 Mile) e Erica Huggins (Flightplan – Mistero in volo) producono
per Imagine Entertainment, insieme con Mick Jagger e Victoria
Pearman (Shine a Light) tramite la Jagged Films. Anche Taylor è
produttore di “Get on Up – Il film” tramite la sua casa di
produzione Wyolah Films, mentre John Norris, Trish Hofmann e Peter
Afterman sono produttori esecutivi sempre per Wyolah Films.
Get Lost: perdersi
nell’esperienza di un film al cinema e ritrovarsi migliorati nello
spirito e nel corpo. Viaggiare lontano con la mente e con la
fantasia comodamente seduti sulla propria poltrona, circondati dal
suono, a luci spente e di fronte al grande schermo. Una sfida e una
missione contro il multitasking, la vita always on fatta di
continue distrazioni davanti a display e monitor, tra notifiche,
squilli e chat. L’invito a disconnettersi dal mondo e tuffarsi
nella magia della sala arriva da The Space
Cinema, circuito presente in Italia con 36 multiplex, che
lancia oggi il suo film manifesto, creato da Joint Agency London,
in collaborazione con Ridley Scott, che appare anche nel film,
diretto da suo figlio Jake.
“Get Lost mostra
quanto sia prezioso sapersi perdere in una grande storia –
commenta Francesco Grandinetti, General Manager di
The Space Cinema – È una fuga dalla routine che
arricchisce la quotidianità. Alcune storie sono pensate per essere
viste in un solo modo: al cinema, per permettere davvero a chi le
guarda di immergersi completamente nei suoni e nelle immagini. Ogni
energia, ogni attenzione e ogni investimento di The Space va in
questa direzione: arricchire e rendere uniche quelle poche ore
fuori dal mondo, lontani dalla realtà. Un messaggio che oggi è
ancora più importante che in passato.”
E oltre la magia, c’è
anche la scienza a confermare i benefici fisici, mentali
ed emotivi dell’esperienza cinematografica in sala. A dirlo è
l’University College of London, che ha pubblicato i
risultati della ricerca commissionata da Vue International
(gruppo proprietario del circuito The Space Cinema) per esplorare
cosa succede al corpo e alla mente durante la visione di un film
al cinema.
La ricerca suggerisce tre
elementi specifici e particolarmente distintivi dell’esperienza
cinematografica: l’attività focalizzata, la socialità
condivisa e l’elemento culturale.
“Esperienze culturali
come andare al cinema offrono al nostro cervello l’opportunità di
dedicare la nostra completa attenzione per periodi di tempo
prolungati – ha commentato il Dr Joseph Devlin,
Professore di Neuroscienze Cognitive all’UCL– Al cinema
nello specifico, non c’è altro da fare se non immergersi. La nostra
capacità di mantenere la concentrazione e l’attenzione gioca un
ruolo fondamentale nella costruzione della nostra resilienza
mentale, perché la risoluzione dei problemi richiede in genere uno
sforzo concentrato per superare gli ostacoli, e questo ci rende più
produttivi. Le attività con un focus sociale condiviso, d’altra
parte, aumentano la nostra creatività, le prestazioni di squadra e
il legame con gli altri, ed è stato anche dimostrato che riducono i
sentimenti di solitudine e depressione.”
Allo studio, condotto
dalla Facoltà di Psicologia Sperimentale dell’Università
londinese, ha partecipato un gruppo di volontari che ha preso parte
alla proiezione di un film della durata di due ore indossando dei
sensori biometrici, con i quali i ricercatori sono stati in grado
di misurare un notevole aumento della frequenza cardiaca dei
partecipanti durante la visione: un ritmo
equivalente a
un’attività cardio leggera. Il monitoraggio ha rilevato
anche un progressivo allineamento dei battiti degli
spettatori, quasi fino a sovrapporsi per andare all’unisono. I
test sulla cute hanno mostrato inoltre che in alcuni momenti più
coinvolgenti nella trama si è innescato un aumento dei livelli
di eccitazione emotiva.
“Uno dei sintomi della
nostra cultura, fissata con lo smartphone, è che ci stiamo sempre
più ritirando in esperienze solitarie sui nostri dispositivi. Non
sorprende quindi che la solitudine sia una sensazione sempre più
frequente in tutte le fasce d’età, specialmente in questi ultimi
tempi – aggiunge Tanya Goodin, fondatrice di Time to
Log Off e autrice del libro Off– Siamo diventati più
connessi che mai e il multitasking è diventato la norma. Anche se
spesso pensiamo che sia produttivo, tutte le prove dimostrano che
in realtà questa attitudine rallenta le prestazioni del cervello e
abbassa il QI. Per anni gli psicologi hanno conosciuto gli effetti
positivi dell’essere completamente immersi in un’esperienza o in
uno ‘stato di flusso’. È riposante e rigenerante per il nostro
cervello iperstimolato, esattamente come perdersi in un film sul
grande schermo.”
“Tra il destreggiarsi
tra più dispositivi e il vivere in un mondo in cui non siamo quasi
mai offline, spegnere tutto non è mai stato così importante –
ha concluso Tim Richards, CEO di Vue
International– Il cinema è uno degli ultimi posti in cui ci
si può davvero perdere, e questa ricerca conferma che non è solo un
modo di dire, ma che gli effetti benefici sono persino misurabili
scientificamente.”
Get Lost è stato
proiettato ufficialmente per la prima volta martedì 28 settembre in
occasione dell’anteprima italiana di No Time To Die, al
The Space Cinema Moderno di Roma, da poco
ristrutturato e rinnovato e, sempre dal 28 Settembre, è on air
anche su tutti i canali social di The Space Cinema, che lo
proietterà in tutte le sale a partire da Giovedì 30
settembre.
Per Will
Ferrell, attore devoto alla commedia, è giunto il momento
di tornare nuovamente al cinema con Get
Hard, ennesima prova che, questa volta, lo
affiancherà sul grande schermo a Kevin
Hart.
A seguire vi proponiamo il trailer
ufficiale del film:
La sceneggiatura, redatta da
Ian Roberts e Jay Martel, vedrà
un grigio impiegato di banca venire accusato di una gigantesca
frode; non riuscendo a discolparsi, e in vista del
trasferimento in carcere, il protagonista chiederà al ragazzo,
solitamente incaricato di lavargli l’auto, di ‘allenarlo,
lungo il mese che lo separa dalla galera, a sopravvivere
all’esperienza.
A dirigere la pellicola
sarà Etan Cohen, per la prima volta dietro la
macchina da presa, mentre il cast del film sarà composto
da Will Ferrell, Kevin
Hart, Alison Brie.
Get Hard
uscirà al cinema in America il 27 marzo 2015.
Arriva online il poster del nuovo
progetto cinematografico di Will Ferrell:
l’attore, reduce dai set di Think Like A
Man e The Five-Year
Engagement, è il protagonista di Get
Hard al fianco di Kevin
Hart.
La sceneggiatura, redatta da
Ian Roberts e Jay Martel, vedrà
un grigio impiegato di banca venire accusato di una gigantesca
frode; non riuscendo a discolparsi, e in vista del
trasferimento in carcere, il protagonista incaricherà il ragazzo
che solitamente gli lava l’auto – il tipico ‘tipaccio da strada’ –
di ‘allenarlo’ a sopravvivere all’esperienza. lungo il mese che lo
separa dalla galera. Get Hard uscirà al
cinema in America il 27 marzo 2015.
È disponibile dal 28 agosto su
Prime Video
Get Duked! (Boys in the woodz),
l’opera prima di Ninian Doff che, con un
incredibile collage di generi e toni, realizza un film sghembo,
ribelle, fuori dagli schemi e imperfetto, eppure con un’anima
giocosa molto divertente.
La storia è quella di tre
adolescenti di Glasgow, Dean (Rian Gordon), Duncan
(Lewis Gribben) e DJ Beatroot (Viraj
Juneja), che decidono di partire per un campeggio, il Duke
of Edinburgh’s Award, per rafforzare il loro carattere e avere così
la possibilità di dare una svolta alla loro vita, lontano dagli agi
della città. Il campeggio, sito sulle Highlands scozzesi, ha un
rigido programma, mirato alla formazione dei teenagers: i ragazzi,
infatti, devono provvedere a se stessi autonomamente, andando alla
ricerca di cibo, cercando di orientarsi nella natura e avendo come
unico punto di forza il lavoro di squadra.
Ai tre amici si aggiunge però Ian
(Samuel Bottomley), un giovane dal temperamento
austero e restio a trasgredire le regole, e questo porterà un po’
di scompiglio nei piani originari dei ragazzi, che pensavano di
potersi “sballare” sulle highlands, senza dar troppo peso al vero
significato del Duke of Edinburgh’s Award. I quattro scopriranno
molto presto che, mentre cercano di orientarsi e di raggiungere il
campo base, oltre a giocare, sono loro stessi vittime di un gioco,
prede a loro volta di cacciatori, nobili annoiati che hanno
perfezionato lo sport della nobiltà britannica, cominciando a dare
la caccia all’uomo, piuttosto che alle volpi.
Get Duked! è un pastiche irriverente
Get Duked! è un simpaticissimo pastiche di
riferimenti, generi e toni, come accennato all’inizio, e tutto è
accostato con uno spirito di amatorialità che rende il prodotto
finito grezzo ma non per questo non godibile, anzi. Proprio nella
mescolanza sbilenca dei generi e dei riferimenti, l’opera prima di
Doff acquista la sua dignità.
Il film parte infatti come se fosse
una stoner comedy, ovvero una commedia i cui protagonisti,
in genere adolescenti, fanno uso massiccio di droghe leggere,
tuttavia, ambientazione e la trasformazione della scampagnata in
lotta per la sopravvivenza richiamano alla memoria film come
Battle Royale in cui gli adulti cacciano i
bambini, i giovani, mascherati alla meglio da nobili inglesi.
Il film è debitore anche delle
origini del regista che ha lavorato molto nel mondo dei videoclip,
e che riporta anche al cinema una visione frammentata e a tratti
completamente anarchica di racconto. L’intenzione naturalmente è
quella di far ridere, con uno stile grafico, violento, e che non
lascia troppo spazio all’immaginazione, ma l’intento non sempre è
raggiunto e spesso la sensazione è soltanto di disordine e di idee
molto poco chiare. Questo rende il film poco organico e più simile
ad una serie di sketch non sempre divertenti che però cercano di
dare un tono al progetto e che qualche volta hanno una loro
dignità, soprattutto quando il film sfocia nella satira sociale,
soprattutto attraverso la messa in scena delle forze armate locali,
bersaglio prediletto di presa in giro, per tutto il film.
Fuori fuoco ma vince il politically uncorrect
Tra stereotipi culturali
ridicolizzati e tentativi forzati ma nobili di strappare un sorriso
alla platea,
Get Duked! è un’opera prima piena di belle premesse e
di spunti per una carriera interessante e irriverente nel mondo del
cinema; nonostante sia fuori fuoco per quello che riguarda
l’ironia, il film si salva per il suo essere bizzarro e
politically uncorrect.
Sarà disponibile dal 28 agosto su
Amazon Prime Get Duked!, “una satira anarchica di
politica generazionale, con contadini amanti dell’hip-hop e uno
schifo di coniglio allucinogeno che contrappone i giovani di domani
allo status quo di ieri.” Diretto da Ninian Doff, Get
Duked! vede nel cast Samuel Bottomley, Rian
Gordon, Lewis Gribben, Viraj Juneja, Kate Dickie, Kevin Guthrie,
Jonathan Aris, Georgia Glen, Alice Lowe, Brian Pettifer, with James
Cosmo and Eddie Izzard. Ecco i due trailer del film.
Dean, Duncan e DJ Beatroot sono
amici adolescenti di Glasgow che intraprendono un viaggio verso un
campeggio votato alla formazione del carattere – che si basa su un
programma di vita reale – noto come il Duke of
Edinburgh Award, dove procacciamento del
cibo, lavoro di squadra e orienteering sono all’ordine del giorno.
Ansiosi di battersela e fumare erba nelle Highlands scozzesi, il
trio si ritrova in gruppo con Ian, un compagno di camping deciso
invece a giocare secondo le regole. Dopo aver effettuato una
deviazione verso un remoto terreno agricolo lontano dalla loro
comfort zone urbana, i ragazzi si ritrovano però inseguiti da una
forza oscura intenzionata a estinguere il loro futuro.
A seguire anche il Green Band Trailer di Get
Duked!
Torino sta ospitando l’ostensione
della Sindone e in parallelo a questo si è voluto inserire alcune
altre proposte culturali inerenti la figura di Gesù esaminata da
varie angolature. Una di queste è la mostra Ecce homo, al Museo del
cinema di Torino in via Montebello 20, all’interno della Mole
Antonelliana.
Dopo un’ottima
accoglienza da parte della stampa e il successo di pubblico
ottenuto su Rai 1, Gerri arriva su
Netflix
domani, martedì 17 giugno. La serie ha come protagonista
Giulio Beranek, nei panni di un affascinante
ispettore di origine rompoco incline alle
regole, affiancato da Valentina
Romani nel ruolo della giovane e determinata
viceispettrice Lea Coen.
Gerri, girata interamente in Puglia, è tratta
dai romanzi di Giorgia Lepore editi da
Edizioni E/O,scritta da Sofia
Assirelli e Donatella
Diamanti e diretta da Giuseppe
Bonito.
La serie
è prodotta da Cattleya – parte di
ITV Studios – in collaborazione con Rai
Fiction, in collaborazione con il Ministero della
Cultura – Direzione Generale Cinema e
Audiovisivoe con il supporto di Regione
Puglia, Fondazione Apulia Film Commission e
PugliaPromozione.
Il protagonista
della storia è Gregorio Esposito, per tutti Gerri. Trent’anni,
occhi profondi e malinconici, Gerri (Giulio
Beranek) ha l’aria di qualcuno capitato nella storia
sbagliata e forse è proprio così. Ispettore di polizia di
origine rom, studia con metodo i casi su cui indaga, prende
appunti complicati per poi lanciarsi in decisioni avventate a volte
risolutive, altre pericolose; è sempre in bilico, tra presente e
passato. Innamorato del genere femminile, esercita un grande
fascino sulle donne ad eccezione della viceispettrice Lea Coen
(Valentina Romani) che sembra invece essere
l’unica a non voler avere nulla a che fare con lui, intuendo che è
un uomo ancora profondamente irrisolto. Infatti, dietro alla sua
corazza di uomo affascinante e risoluto, Gerri nasconde un animo
profondamente inquieto e segnato da un passato misterioso da
scoprire.
Nel cast, al fianco
di Giulio
Beranek e Valentina Romani,
troviamo Fabrizio Ferracane, Roberta Caronia, Irene
Ferri, Lorenzo Adorni, Lorenzo Aloi, Cristina Pellegrino, Tony
Laudadio, Cristina Cappelli, Carlotta Natoli e Massimo
Wertmüller.
Geronimo Stilton sbarcherà a Hollywood. Grazie
all’accordo con Atlantyca, Radar Pictures, società di produzione
cinematografica basata a Los Angeles, si è infatti assicurata i
diritti per la realizzazione di un lungometraggio animato dedicato
a Geronimo Stilton, il topo giornalista più amato dai bambini di
tutto il mondo, che rappresenta uno dei più grandi successi “Made
in Italy” a livello internazionale.
Le avventure di
Geronimo Stilton, raccontate da Geronimo stesso in una serie di
libri per ragazzi e ragazze, hanno venduto oltre 180 milioni di
copie in 150 paesi rendendo Geronimo uno dei successi editoriali
più grandi di tutti tempi. Il personaggio, nato da un’idea di
Elisabetta Dami, è stato protagonista di oltre 300 libri, tradotti
in più di 50 lingue oltre che, tra le altre cose, di graphic novel,
di una serie animata in tre stagioni, di otto musical (imminente un
nuovo debutto agli Arcimboldi di Milano il 12 e il 19 marzo), di
videogames e giocattoli. Ora Radar Pictures accompagnerà Geronimo
Stilton nella sua prossima grande avventura: un film per il grande
schermo.
Il pluripremiato
regista d’animazione David Soren (Turbo, Capitan Mutanda e Under
the Boardwalk, di prossima uscita) è stato incaricato di adattare e
dirigere il film d’animazione ispirato all’amata serie per ragazzi
e ha spiegato: “Sono entusiasta di lavorare con Radar Pictures
su questa serie di libri così incredibilmente popolare in America
come in tutto il mondo. Geronimo Stilton è amato dovunque ed è
giunto il momento della sua prima esilarante avventura
cinematografica!”.
Nel film,
desideroso di affermarsi come giornalista e di andare oltre gli
articoli che gli vengono solitamente assegnati, un giovane Geronimo
si imbatterà in un problema molto più grande di quanto si sarebbe
mai potuto immaginare. Ma, lavorando insieme a tutta la sua
famiglia, potrebbe riuscire a farcela, a patto di prevedere per
tempo le mosse degli avversari, in un intrigante gioco del gatto e
del topo!
Il film sarà frutto
della collaborazione tra Radar Pictures e Atlantyca Entertainment,
la società transmediale basata a Milano che gestisce i diritti
editoriali per tutto il mondo della serie di libri di Geronimo
Stilton, pubblicati in Italia da Edizioni Piemme e negli Stati
Uniti e negli altri paesi di lingua inglese da Scholastic, la
società presente a livello globale specializzata in editoria,
educazione e media per bambini.
Pietro Marietti,
Presidente di Atlantyca, ha dichiarato: “Siamo veramente
entusiasti di questa notizia perché il nostro amatissimo Geronimo
Stilton sbarcherà finalmente a Hollywood! In 20 anni abbiamo dato
vita con orgoglio a un marchio globale che ha raccolto uno
straordinario successo attraverso i libri, la serie animata, i
musical e le mostre, facendo sì che Geronimo Stilton diventasse un
fenomeno transmediale mondiale. La partnership di Atlantyca con
Radar Pictures rappresenta un importante passo avanti per il nostro
famoso topo giornalista. Siamo entusiasti perché grazie al grande
schermo la sua storia raggiungerà un pubblico ancora più ampio di
grandi e piccini“.
Anthony Tringali,
Michael Napoliello e Maria Frisk produrranno il film per Radar.
Spiega Anthony Tringali: “I libri di Geronimo Stilton sono
meravigliosamente spiritosi e ci si innamora immediatamente di
tutti i personaggi. Il film porterà il pubblico di tutte le età in
un viaggio indimenticabile ed esilarante, pieno di azione, emozioni
e avventure”.
Radar Pictures è
una società di sviluppo indipendente che sceglie property di alto
profilo per produrre film per il cinema e per la tv per il mercato
globale. Il film vedrà come produttore esecutivo Ted Field di
Radar, i cui 30 anni di attività nell’industria cinematografica
hanno portato a incassi worldwide che hanno superato i 10 miliardi
di dollari. Ha prodotto più di 60 film, tra cui la serie Jumanji,
Bill & Ted’s Excellent Adventure e Ferngully. Field sta attualmente
producendo serie televisive epiche, tra cui “La ruota del tempo” di
Robert Jordan, una delle serie di punta di Amazon a livello
mondiale. Ha dichiarato: “Radar è entusiasta di lavorare con
Atlantyca per portare questo personaggio sul grande schermo per i
suoi milioni di fan e lettori in tutto il mondo“.
Atlantyca
Entertainment è una società transmediale che opera tramite diverse
business unit: Production & Distribution, Publishing, Foreign
Rights, Licensing&Live.Gestisce tutti i diritti internazionali
di numerose property, tra cui, oltre Geronimo Stilton, “Bat Pat”,
“Berry Bees” e “Snow Black”. Atlantyca è anche produttore della
popolare serie animata “Geronimo Stilton”, prodotta insieme a
SuperProd con la partecipazione di Rai Kids.
Radar Pictures è
rappresentata da Buchwald. David Soren è rappresentato da Adam
Levine e Sara Nestor della Verve Talent and Literary Agency.
Germania anno zero
è un film del 1948 diretto da Roberto Rossellini.
È il terzo film della cosiddetta trilogia della guerra di
Roberto Rossellini.
Germania anno zero
– Berlino, immediato dopoguerra. A poco più di un anno dalla fine
della seconda guerra mondiale, Berlino è ancora un cumulo di
macerie, una città devastata che mostra uno scenario
apocalittico.
Edmund Koehler (Edmund Moescke) è
un ragazzino di 12 anni, capelli biondissimi, gambette magre come
ramoscelli rinsecchiti e sguardo sveglio. Edmund trascorre le
proprie giornate inventandosi lavoretti, frequentando il mercato
nero e cercando soluzioni sempre nuove per contribuire al
sostentamento della famiglia. La madre è morta, il padre è
gravemente malato e costretto a letto, il fratello Karl-Heinz
(Franz Kruger) è un ex soldato della Wehrmacht che non può uscire
di casa per paura di essere arrestato; così tutte le responsabilità
gravano sul ragazzo e sulla povera sorella Eva (Ingetraud Hintze)
sempre tentata dalle amiche a percorrere strade di facili e
immorali guadagni.
Quando Edmund incontra casualmente
il prof. Enning (Erich Guhne), suo vecchio maestro di scuola, cerca
in lui un aiuto insperato. Il viscido e sinistro insegnante,
nazista convinto, riuscirà a iniettare nel ragazzo il malsano
convincimento che solo i forti devono vivere, i deboli e i malati
sono destinati a perire. Preso dalla disperazione e confuso dalle
assurdità del professore, Edmund si deciderà a provocare la morte
del padre in modo da sgravare la famiglia dal suo inutile peso;
sarà l’inizio della fine in quanto il ragazzo non reggerà al peso
del rimorso.
Germania anno zero
è il terzo film della trilogia della guerra che
cronologicamente segue Roma città aperta (1945) e
Paisà (1946). Capolavoro neorealista, Germania anno zero fu il film
che decretò la definitiva affermazione internazionale di Roberto
Rossellini. Pur mostrando canoni espressivi vagamente differenti
rispetto agli altri due film Germania anno zero
presenta tutte le caratteristiche tipiche del cinema neorealista:
attori non professionisti, lunghe riprese di esterni, storie di
gente comune e forte senso morale.
La straordinarietà del film risiede
negli eccezionali esterni girati effettivamente nella Berlino
ancora martoriata e distrutta (gli interni furono girati a Roma)
un’ impresa non certo agevole che ha regalato allo spettatore
sequenze uniche ed incredibili, dal fortissimo impatto emotivo.
Rossellini si conferma maestro del cinema verità
che viene raccontato con la solita poesia e la solita grazia
espressiva tipica del regista romano, non stupisce che fu proprio
lui ad affermare: “Il realismo non è altro che lo forma artistica
della verità”.
Figura centrale della storia è
l’indiscusso ed incredibile protagonista Edmund Moescke, il quale
regge il film dall’inizio all’ultima tragica sequenza; i fanciulli
e la loro infanzia rubata e rovinata dalla guerra e dalla povertà è
un tema caratteristico del cinema neorealista, basta pensare a
Sciuscià di De Sica girato
proprio in quello stesso periodo. Edmund si aggira per le macerie
di Berlino oppresso da tutto il peso dell’esistenza, mantenere la
sua famiglia, procurarsi cibo, preoccupazioni di adulto troppo
grandi per le sue gracili gambette nude. Particolarmente commovente
la sequenza in cui tenta di unirsi ad altri bambini che giocano per
strada con una palla di stracci e che lo allontanano malamente,
un’immagine che simbolicamente descrive la sua fanciullezza negata
e preclusa.
Germania anno zero
Rossellini tratteggia mirabilmente
personaggi sadici, cinici e insensibili, un quadro umano desolante
e sconvolgente in cui si evidenzia con straordinaria efficacia come
la fame, la povertà e la disperazione possa annullare negli uomini
anche più comuni qualsiasi anelito di umanità e comprensione verso
il prossimo.
Dedicato al figlio Romano, morto
all’età di 9 anni pochi mesi prima, Rossellini con Germania
anno zero presenta un film forte, crudo e che lascia allo
spettatore poca speranza e poca fiducia verso il domani, solo
disillusione. Un film meraviglioso per intensità e forza
espressiva, per eleganza e tecnica registica, un capolavoro del
cinema italiano e mondiale destinato a diventare un punto di
riferimento per molti registi delle generazioni successive; un
documento unico e prezioso testimone di una pagina di storia da non
dimenticare.