Secondo capitolo della cosiddetta
Trilogia del Tempo, iniziata con C’era una volta il
West e proseguita con C’era una volta in
America, Giù la testa è un altro
dei grandi film western diretti da Sergio Leone.
Il film è in realtà uno dei meno citati della sua filmografia, ma
mantiene tutte le caratteristiche principali del suo autore come
anche quel grande e inconfondibile senso dell’epica. Distribuito in
sala a partire dal 1971, questo è ambientato nel Messico del 1913,
nel bel mezzo della rivoluzione che in quegli anni sconvolse il
paese.
Il film nasce da un’idea dallo
stesso Leone, il quale però non voleva ricoprire il ruolo di
regista. Egli desiderava infatti smettere di dedicarsi al western
per lavorare a film di genere differente. A fargli cambiare idea
furono però i due attori protagonisti, che rifiutarono di prendere
parte al progetto senza di lui. Fu così che Leone finì con l’essere
anche regista di quello che è poi effettivamente stato il suo
ultimo film western. Grazie a Giù la testa, inoltre, Leone
vinse il suo unico David di Donatello come miglior regista.
Al momento della sua uscita al
cinema, il film si affermò come un discreto successo, ma risultò
essere il meno remunerativo tra i western di Leone. Come già
accaduto al regista, inoltre, anche questo film manco di ricevere
particolari riconoscimenti dalla critica. Con il tempo però, il
titolo è stato fortemente rivalutato ed è oggi considerato uno dei
migliori di Leone. Merito di ciò è il cast, l’ambientazione, le sue
tematiche fortemente politiche e ovviamente il grande gusto per la
messa in scena del regista. Numerosi sono stati negli anni i
tributi al film, indicato come uno dei più significativi per
cogliere l’evoluzione presente nel cinema e nella poetica del suo
autore.
Giù la testa: la trama del
film
La vicenda ha origine in Messico,
nel 1913, e ha per protagonista Juan Miranda, il quale è a capo di
un gruppo di banditi. Durante l’ennesimo colpo, questi si ritrovano
però ostacolati dal dinamitardo John “Sean” Mallory, rivelatosi un
asso delle esplosioni. Anziché farselo nemico, Mallory decide di
stringere un’alleanza con questo, vedendo in lui la possibilità di
espugnare la Banca di Mesa Verde, suo obiettivo da molto tempo.
Mallory decide di accettare l’offerta, salvo poi fuggire alla prima
occasione utile. I due, però, si ritroveranno proprio a Mesa Verde,
dove il dinamitardo offre a Miranda la possibilità di entrare alla
banca partecipando alla rivoluzione popolare attualmente in
atto.
I due, partecipando ad una riunione
dei rivoluzionari, riescono infatti a farsi assegnare come incarico
quello di occuparsi della banca. Una volta qui, però, scopriranno
che al suo interno non si nasconde un tesoro, bensì una prigione
ricolma di contadini. Abbandonata la banca, i due si scontrano con
il fallimento della rivoluzione. I loro compagni sono infatti stati
tutti assassinati, e a loro non resta che fuggire su di un treno
diretto per l’America. Nel corso di questo inizieranno a progettare
una vendetta, aspirando a radunare un nuovo esercito di
rivoluzionari con cui combattere le truppe del dittatore Victoriano
Huerta.
Giù la testa: il cast del
film
Ancora una volta, Leone si affidò a
celebri attori statunitensi e italiani per i protagonisti del suo
film. La parte di Juan Miranda, in particolare, era stata
inizialmente pensata per Eli
Wallach, che aveva già recitato per il regista in
Il buono, il brutto, il cattivo. La produzione, tuttavia,
impose la presenza di Rod Steiger, all’epoca
divenuto popolare grazie all’Oscar vinto come miglior attore. Per
prepararsi al ruolo, questi decise anche di prendere lezioni di
spagnolo, così da raggiungere un accento il più credibile
possibile. Il suo rapporto con Leone non fu però particolarmente
roseo, e diede vita a celebri litigi tra i due, con il regista
dichiaratosi insoddisfatto dall’interpretazione dell’attore.
Riuscirono comunque a terminare le riprese, e dopo aver visto
ultimato il film si dichiararono entrambi soddisfatti del
risultato.
Per il ruolo di John Mallory,
invece, si considerarono inizialmente gli attori John
Wayne e Clint
Eastwood. Il regista però scelse di non prendere in
considerazione il primo per via della sua eccessiva fama, che
avrebbe finito per distrarre il pubblico. Eastwood, invece, rifiutò
il ruolo ritenendolo troppo simile a quello già interpretato nei
precedenti film di Leone. Ad interpretare il ruolo è stato allora
l’attore James Coburn. Questi era però
inizialmente riluttante, e si decise ad accettare solo dopo che
Henry Fonda, che aveva recitato in C’era una
volta il West, gli descrisse Leone come il più grande regista
di sempre. A sua volta, anche Coburn lavorò sull’accento. Per
risultare credibile, spese diverso tempo in Irlanda, essendo il
personaggio originario di quel paese.
Altro celebre attore presente nel
film è l’italiano Romolo Valli. Celebre per i suoi
ruoli in Il Gattopardo e Il giardino di Finzi
Contini, questi ha qui interpretato un personaggio scritto
appositamente per lui. Leone, infatti, ideo Villega come un medico
di professione, consapevole che l’attore aveva studiato proprio
medicina prima di iniziare a recitare. Ciò favorì la sua
interpretazione, potendo risultare realistico nella parte. Sono poi
presenti nel cast l’attore Antoine Saint-John nel
ruolo di Günther Reza, Franco Graziosi nei panni
del governatore Jaime, e l’attrice Maria Monti in
quelli di Adelita. Rick Battaglia è invece il
generale Santerna, il leader della rivoluzione messicana.
Giù la testa: la colonna sonora,
il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
Come per tutti i film di Leone,
anche Giù la testa vanta una colonna sonora firmata dal
maestro Ennio
Morricone. Questi realizzò una serie di brani
originali, mantenendo però una perfetta coerenza con quelli già
realizzati per i precedenti film western del regista. Il risultato
fu una sequenza entusiasmante di epica ed emozioni, in grado di
sottolineare nel miglior modo possibile ognuno dei grandi eventi
del film. Quella presente in questo film è infatti stata
considerata una delle più grandi e importanti colonne sonore
realizzate da Morricone, con numerose delle tracce rimaste
nell’immaginario comune. Nel 1972 viene pubblicato l’album
contenente la colonna sonora completa.
Per gli appassionati del film, o
per chi desidera vederlo per la prima volta, sarà possibile fruirne
grazie alla sua presenza nel catalogo di alcune delle principali
piattaforme streaming oggi disponibili. Jumanji – Benvenuti
nella Giungla è infatti presente su Rakuten TV, Chili
Cinema, Google Play, Apple iTunes, Now TV, e Tim Vision.
In base alla piattaforma scelta, sarà possibile noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale al catalogo.
In questo modo sarà poi possibile fruire del titolo in tutta
comodità e al meglio della qualità video. Il film sarà inoltre
trasmesso in televisione lunedì 5 ottobre alle
ore 21:10 sul canale Rai
Movie.
https://www.youtube.com/watch?v=1I_TRvItH8E
Fonte: IMDb