Home Blog Pagina 2100

Giuliano Gemma morto in un incidente stradale

0
Giuliano Gemma morto in un incidente stradale

Giuliano Gemma mortoE’ morto, dopo una corsa in ospedale, l’attore italiano Giuliano Gemma. In un terribile incidente frontale Gemma ha riportato gravissime ferite ed è spirato pochi minuti fa all’ospedale di Civitavecchia, dove era stato ricoverato d’urgenza. Nell’incidente sono state coinvolte altre due persone.

Con Giuliano Gemma, 75 anni, va via una parte del cinema italiano, principalmente quella legata al ricchissimo e fortunato filone dello spaghetti western che tanto ha dato alla sua carriera e a quella di molti altri attori nostrani. Negli anni Sessanta divenne Ringo in una serie di film che gli diedero grande notorietà: Una pistola per Ringo e Il ritorno di Ringo di Duccio Tessari, Arizona Colt di Michele Lupo, Adiòs Gringo di Giorgio Stegani. Ma già nel ’58 aveva recitato per Dino Risi in Venezia, la luna e tu con Alberto Sordi e Nino Manfredi. Sul tranpolino per balzare nel mondo del cinema fu una comparsa nientemeno che in Ber Hur di William Wyler, comparsa che gli aprì le porte del cinema.

Giuliano Gemma mortoLavora in ruoli minori con Visconti, ne Il Gattopardo, e poi in rpoduzioni internazionali come Angelica e Angelica alla corte del re. Duccio Tessari, Tonino Valerii, Sergio Corbucci sono solo alcuni dei registi che l’hanno consacrato nello spaghetti western.

I titoli più noti sono Un dollaro bucato, I lunghi giorni della vendetta e Per pochi dollari ancora. Compare con Bud Spencer in Anche gli angeli mangiano fagioli, e con Ricky Bruch in Anche gli angeli tirano di destro.

A partire dagli anni Settanta cambia registro e offre alcune delle sue prove migliori ne Il deserto dei Tartari di Valerio Zurlini, del 1976 e di Il prefetto di ferro di Pasquale Squitieri, 1977.

GiULiA, recensione del film di Ciro De Caro

0
GiULiA, recensione del film di Ciro De Caro

Presentato nell’ambito delle Giornate degli Autori – Notti Veneziane a Venezia 78, GiULiA è il terzo film di Ciro De Caro, che il regista scrive insieme a Rosa Palasciano, anche interprete principale.

Giulia, che è costantemente divisa tra il bisogno di sentirsi a casa, amata e una selvaggia e sacrosanta voglia di libertà, si ritrova letteralmente in mezzo ad una strada e inizia, in maniera tutta sua, a cercare un rifugio e un posto nel mondo. Tra un illusorio desiderio di maternità e qualche espediente per sbarcare il lunario, passa i giorni più caldi di una torrida estate romana con dei personaggi dall’esistenza vuota, inafferrabili puri e meravigliosi come lei. In una sospensione fatta di niente (e di tutto) Giulia comprende che sta a lei decidere come vivere, o non vivere, la vita.

GiULiA, la recensione

La forza di GiULiA si situa nel fotografare in maniera così efficace e allo stesso tempo sospesa una situazione comune condivisa a seguito di un periodo tanto surreale quanto difficile per ognuno. Tuttavia De Caro non manca di sottolineare che la difficoltà è un aspetto della vita che tutti vivono in maniera differente: quello che per Giulia è complicato da affrontare, per il suo ex e per la sua famiglia non è altro che una nuova avventura. Ma questo perché ognuno reagisce alla vita con i propri strumenti.

L’immersione nella contemporaneità del film è un elemento prezioso e raro, nel cinema contemporaneo che ha deciso di fare finta che la pandemia non ci sia mai stata, e questo fa di GiULiA anche un documento importante della contemporaneità. 

Il film si posa naturalmente tutto sulle spalle di Rosa Palasciano, inafferrabile, eterea, che sembra sfuggire allo stesso occhio dell macchina da presa e che crea comunque con lo spettatore un legame magnetico inedito, affascinante e respingente allo stesso tempo. Con lei, come compagni di viaggio insoliti, Fabrizio Ciavoni e Valerio Di Benedetto formano un trio equilibrato, perfettamente intonato con il mood del film e una specie di gruppetto di teneri freak, ognuno alla ricerca di un posto in quel mondo (questo) che sta impazzendo.

Non tutti riusciamo sempre a fare ciò che è bene per noi, non tutti abbiamo la forza di affrontare con lucidità le nostre difficoltà, ma GiULiA ci insegna che non dobbiamo farlo per forza, che la vita può essere anche lasciata scorrere via, senza cura per nessuno e niente, e che in questo può esserci una forma di pace, come sembra suggerirci l’ultima inquadratura del film. 

Giulia, il trailer del film di Ciro De Caro

0
Giulia, il trailer del film di Ciro De Caro

Koch Media è lieta di annunciare il poster ufficiale di Giulia, il terzo film di Ciro De Caro, e l’uscita nei cinema italiani dal 17 Febbraio.

Presentato alla XVIII edizione delle Giornate degli Autori, nella sezione Notti Veneziane in collaborazione con Isola di Edipo, il film ha già ottenuto ottimi riscontri da parte della critica e del pubblico. Il regista, al suo terzo lungometraggio, ha debuttato nel 2013 con “Spaghetti story”, rivelatosi un piccolo “cult”.

Giulia, leggi la recensione

Rosa Palasciano interpreta il  personaggio stravagante di Giulia in modo toccante ed immersivo.  L’attrice è anche co-sceneggiatrice del film insieme allo stesso Ciro De Caro; nel cast sono presenti Valerio Di Benedetto, Cristian Di Sante e Fabrizio Ciavoni al suo debutto sul grande schermo.

Il film è prodotto da Ugo Baistrocchi, Maurizio De Arcangelis, Michael Fantauzzi per Fare Cinema e distribuito da Koch Media.

La trama di Giulia

Giulia, che è costantemente divisa tra il bisogno di sentirsi a casa, amata e una selvaggia e sacrosanta voglia di libertà, si ritrova letteralmente in mezzo a una strada e inizia, in maniera tutta sua, a cercare un rifugio e un posto nel mondo. Tra un illusorio desiderio di maternità e qualche espediente per sbarcare il lunario, passa i giorni più caldi di una torrida estate romana con dei personaggi dall’esistenza vuota, inafferrabili puri e meravigliosi come lei. In una sospensione fatta di niente (e di tutto) Giulia comprende che sta a lei decidere come vivere, o non vivere, la vita.

Il poster di Giulia

Giulia, dal 17 febbraio al cinema il film di Ciro De Caro

0
Giulia, dal 17 febbraio al cinema il film di Ciro De Caro

Koch Media è lieta di annunciare il poster ufficiale di Giulia, il terzo film di Ciro De Caro, e l’uscita nei cinema italiani dal 17 Febbraio.

Presentato alla XVIII edizione delle Giornate degli Autori, nella sezione Notti Veneziane in collaborazione con Isola di Edipo, il film ha già ottenuto ottimi riscontri da parte della critica e del pubblico. Il regista, al suo terzo lungometraggio, ha debuttato nel 2013 con “Spaghetti story”, rivelatosi un piccolo “cult”.

Giulia, leggi la recensione

Rosa Palasciano interpreta il  personaggio stravagante di Giulia in modo toccante ed immersivo.  L’attrice è anche co-sceneggiatrice del film insieme allo stesso Ciro De Caro; nel cast sono presenti Valerio Di Benedetto, Cristian Di Sante e Fabrizio Ciavoni al suo debutto sul grande schermo.

Il film è prodotto da Ugo Baistrocchi, Maurizio De Arcangelis, Michael Fantauzzi per Fare Cinema e distribuito da Koch Media.

La trama di Giulia

Giulia, che è costantemente divisa tra il bisogno di sentirsi a casa, amata e una selvaggia e sacrosanta voglia di libertà, si ritrova letteralmente in mezzo a una strada e inizia, in maniera tutta sua, a cercare un rifugio e un posto nel mondo. Tra un illusorio desiderio di maternità e qualche espediente per sbarcare il lunario, passa i giorni più caldi di una torrida estate romana con dei personaggi dall’esistenza vuota, inafferrabili puri e meravigliosi come lei. In una sospensione fatta di niente (e di tutto) Giulia comprende che sta a lei decidere come vivere, o non vivere, la vita.

Il poster di Giulia

Giulia Bevilacqua: 10 cose che non sai sull’attrice

Giulia Bevilacqua: 10 cose che non sai sull’attrice

L’attrice Giulia Bevilacqua è attiva ormai da anni nel mondo della televisione e del cinema. Interprete di numerosi film e serie di grande popolarità, si è negli anni guadagnata sempre più spazio, affermandosi come un’attrice ricca di talento e carisma.

Ecco 10 cose che non sai di Giulia Bevilacqua.

Giulia Bevilacqua: i suoi film e le serie TV

1. Ha recitato in noti film. La carriera cinematografica dell’attrice ha avuto inizio con il film Cardiofitness (2007), per poi proseguire con L’oera di punta (2007), Feisbum! Il film (2009), Come trovare nel modo giusto l’uomo sbagliato (2011) e 100 metri dal paradiso (2012). Nel 2014 ottiene un ruolo nel film Tutta colpa di Freud (2014), con Marco Giallini, mentre negli anni successivi recità in Natale col boss (2015), Tiramisù (2016), di Fabio De Luigi, Il contagio (2017) e Moschettieri del re – La penultima missione (2018), con Pierfrancesco Favino. Di recente ha invece recitato in Ritorno al crimine (2021), Tre sorelle (2022), C’era una volta il crimine (2022) e Il principe di Roma (2022).

2. Ha preso parte a diverse serie televisive. Prima di debuttare sul grande schermo, la Bevilacqua aveva già recitato in serie come Un medico in famiglia 3 (2003), Don Bosco (2004), Don Matteo 4 (2004), Una famiglia in giallo (2005), Grandi domani (2005) e Distretto di Polizia (2005-2011), dove ha interpretato la sovrintendente Anna Gori. In seguito, parallelamente al cinema, ha recitato per serie come Dov’è mia figlia? (2011), Nero Wolfe (2012), Come un delfino 2 (2013), Fuoriclasse (2014-2015), Una pallottola nel cuore (2014-2018) e È arrivata la felicità (2015-2018). Di recente ha invece preso parte a Cops – Una banda di poliziotti (2020-2021) e Più forti del destino (2022).

3. Ha recitato per diversi videoclip. Negli anni l’attrice non ha mancato di dedicarsi anche ad altri progetti al di fuori dei film e delle serie TV. In particolare, si annovera la sua partecipazione a diversi videoclip di noti cantanti e gruppi. Nel 2000 prende ad esempio parte al videoclip del brano Thank You for Loving Me, del gruppo statunitense Bon Jovi. In seguito è in Tutte le mattine di Valeria Rossi, I giorni migliori dei Tiromancino, La razionalità dei Velvet, Giulia domani si sposa di Artù e Il rimedio, la vita e la cura di Chiara Galiazzo.

Giulia-Bevilacqua-Ritorno-al-crimine

Giulia Bevilacqua in Ritorno al crimine

4. Ha recitato nel noto film. In Ritorno al crimine, sequel di Non ci resta che il crimine, l’attrice interpreta il personaggio di Loretta, figlia di Sabrina, che nel primo film da giovane era interpretata da Ilenia Pastorelli e qui, da anziana, ha invece il volto di Loretta Goggi. La Bevilacqua ha poi ripreso il suo personaggio anche nel terzo film, dal titolo C’era una volta il crimine.

Giulia Bevilacqua: il matrimonio, il marito e i figli

5. È sposata. Il 30 settembre del 2017 l’attrice si è sposata a Positano con il giornalista Nicola Capodanno. I due, conosciutisi circa tre anni prima ad una festa, hanno scelto il celebre comune in provincia di Salerno in quanto luogo d’origine di lui. Qui hanno celebrato la loro unione su una terrazza che affaccia sul mare, davanti ad amici e parenti.

6. Hanno avuto due figli. Poco dopo il loro primo anniversario di matrimonio, il 16 novembre 2018 è nata la prima figlia della coppia, chiamata Vittoria. Il 28 maggio 2020 è poi nato Edoardo, il secondo figlio della coppia. La Bevilacqua ha annunciato tale lieto evento tramite il proprio account Instagram, postando una foto del neonato. Proprio tramite il proprio account Instagram l’attrice aveva condiviso già aggiornamenti su entrambe le gravidanze.

Giulia Bevilacqua: il suo fidanzato

7. Era fidanzata con un collega. Prima di sposarsi con Capodanno e formare con lui una famiglia, l’attrice era stata fidanzata per circa sei anni con l’attore Simone Corrente, conosciuto sul set della serie Distretto di polizia. Quando i due hanno poi annunciato di essersi separati, sono stati attenti a non far trapelare ulteriori informazioni a riguardo. In seguito, però, hanno affermato di essere rimasti in buoni rapporti e di volersi bene ancora oggi.

Giulia-Bevilacqua-instagram

Giulia Bevilacqua è su Instagram ma non su Facebook

8. È presente sul social network. L’attrice possiede un proprio profilo Instagram ufficiale con tanto di spunta blu. Questo è seguito attualmente da 161 mila persone e vanta oltre mille e quattrocento post. Attraverso le sue pubblicazioni l’attrice è solita raccontare le proprie giornate lavorative, tra curiosità e dietro le quinte dei set a cui partecipa. Non mancano però anche immagini legate alla propria quotidianità, tra momenti di svago, giornate in compagnia di amici o colleghi e molto altro. Seguendola si può dunque rimanere aggiornati su tutte le sue novità.

9. Non è presente su Facebook. Se l’attrice risulta essere molto attiva su Instagram, lo stesso non si può dire per Facebook. Sul noto social network la Bevilacqua non sembra infatti possedere un profilo o una propria pagina ufficiale. Per chi utilizza Facebook e vuole rimanere aggiornato su tutte le novità riguardanti l’attrice, si possono però ritrovare alcune fan page a lei dedicata, con informazioni e foto dei suoi progetti passati e futuri.

Giulia Bevilacqua: età e altezza dell’attrice

10. Giulia Bevilacqua è nata a Roma, il 19 maggio del 1979. L’attrice è alta complessivamente 1.74 metri.

Fonte: IMDb, Instagram

Giulia Arena: 10 cose che non sai sull’attrice

Giulia Arena: 10 cose che non sai sull’attrice

Divenuta popolare in seguito alla sua elezione come Miss Italia, Giulia Arena sta oggi perseguendo una promettente carriera da attrice. Tra bellezza e talento, si è già distinta in alcuni lavori di rilievo nel panorama televisivo italiano, aprendosi sempre più le porte ad un futuro roseo in tale ambiente.

Ecco 10 cose che non sai di Giulia Arena.

Giulia Arena: i suoi film e le serie TV

1. Ha recitato in diverse serie TV. Ad aver reso popolare come attrice la Arena è stata la soap opera Il paradiso delle signore, dove recita ancora oggi dal 2018. Nel 2020 ha invece poi recitato nella serie Bella da morire, ricoprendo il ruolo di Gioia Scuderi, aspirante showgirl scomparsa nel nulla. Accanto a lei, nel ruolo di protagonista, vi è l’attrice Cristiana Capotondi.

2. Non ha ancora recitato per il cinema. Attualmente l’attrice non ha ancora avuto modo di recitare per il cinema, ma grazie alla popolarità che sta guadagnando è lecito aspettarsi che prima o poi questo debutto arrivi. Non resta dunque che attendere.

3. Ha partecipato a diversi programmi televisivi e ad un videoclip. Oltre ad aver partecipato come concorrente a Miss Italia, la Arena ha avuto modo di lavorare come conduttrice televisiva del programma Mode e modi e, in seguito, di Mode e modi – Food. Nella primavera del 2015 le viene affidata la conduzione del programma culinario Gustibus. Nel settembre 2016 prende invece parte a Miss Italia 2016 come conduttrice delle anteprime sulle semifinali di Miss Italia – A un passo dalla finale. Nella primavera del 2017 passa a Rai 4, dove conduce il programma televisivo Kudos – Tutto passa dal web. Nel 2021 ha inoltre recitato nel videoclip Amarsi è un miracolo, di Alberto Urso.

Giulia-Arena-Il-paradiso-delle-signore

Giulia Arena è Miss Italia

4. Ha vinto il celebre concorso. Nel 2013, all’età di 19 anni, la Arena ha partecipato al concorso Miss Italia con la fascia di Miss Cinema Planter’s Sicilia. Dopo aver superato varie selezioni si è infine affermata come vincitrice di quell’edizione. Eletta dunque Miss Italia, la Arena ha potuto guadagnare sempre più popolarità, decidendo poi di proseguire con una carriera nel mondo dello spettacolo.

5. La sua è stata una vittoria particolare. La Arena è stata la prima Miss Italia a essere stata eletta in diretta su LA7, nonché la prima Miss Italia ad essere eletta a Jesolo dopo l’abbandono di Salsomaggiore Terme come sede storica. Giulia Arena, inoltre, è stata la decima Miss Italia proveniente dalla Sicilia.

Giulia Arena è su Instagram

6. È presente sul social network. L’attrice è presente sul social network Instagram, con un proprio profilo seguito da 126 mila persone e dove attualmente si possono ritrovare quasi 3000 post. Questi sono principalmente immagini relative a suoi lavori da attrice e modella, ma non mancano anche curiosità, momenti di svago, eventi a cui ha preso parte e altre situazioni ancora. Seguendola, si può dunque rimanere aggiornati su tutte le sue novità.

Giulia Arena e la sua laurea

7. Ha frequentato l’università. Al momento della vittoria del concorso Miss Italia, la Arena era iscritta alla facoltà di Giurisprudenza internazionale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Non è chiaro se abbia poi terminato o meno gli studi, considerando comunque la sua scelta di perseguire una carriera nell’ambito dello spettacolo.

Giulia-Arena-fidanzato

Giulia Arena in Il paradiso delle signore

8. È tra le protagoniste della serie. Dal 2018 la Arena ricopre il ruolo della nobildonna Ludovica Brancia di Montalto nella popolare soap opera Il paradiso delle signore, su Rai 1. Il personaggio, presente dunque dalla terza stagione in poi, si presenta come una ragazza snob e perennemente annoiata, la quale cambierà però profondamente in seguito all’innamoramento con Marcello, nonostante le loro estrazioni sociali molto diverse. Nel tempo, dunque, il personaggio di Ludovica è diventato sempre più centrale, portando la Arena a divenire una vera e propria protagonista.

Giulia Arena: chi è il suo fidanzato

9. È fidanzata. Spulciando sul profilo Instagram dell’attrice si possono ritrovare anche immagini di lei in compagnia del suo fidanzato. Questi è Anton Giuseppe Morra, di cui si sa ben poco. Sul suo profilo ufficiale, egli si descrive come un “siciliano per scelta, milanese per caso” e anche “avvocato per circostanza, chef d’ispirazione”. Il fidanzato della Arena sembra dunque essere estraneo al mondo dello spettacolo e i due pare infatti si siano conosciuti frequentando la facoltà di Giurisprudenza.

Giulia Arena: età e altezza

10. Giulia Arena è nata a Pisa, il 22 aprile del 1994. L’attrice è alta complessivamente 1.70 metri.

Fonte: IMDb, Instagram

Giulia Amati: intervista alla regista di Kristos, l’ultimo bambino

0

Giulia Amati è la regista di Kristos, l’ultimo bambino, documentario selezionato in Notti Veneziane a Venezia 79.

Dei trenta abitanti di Arki, un’isola del Dodecanneso battuta dal vento, Kristos è l’ultimo bambino rimasto. Ha dieci anni ed è l’unico alunno della maestra Maria che gli si dedica con devozione.  Presto Kristos inizierà il suo ultimo anno di scuola elementare. Per terminare la scuola dell’obbligo dovrebbe lasciare Arki e trasferirsi in un’isola più grande. La sua famiglia però non ha i mezzi per permetterselo e suo padre vuole che diventi un pastore, un mestiere che la famiglia si tramanda da generazioni. Maria non riesce ad accettare questa situazione ed è determinata a trovare una soluzione per farlo continuare a studiare. Kristos rimarrà sull’isola per diventare un pastore come i suoi fratelli maggiori oppure lascerà Arki per continuare gli studi lontano, dall’altra parte del mare?

Giudicesse 2030: presentato l’esito della residenza artistica del duo STUDIOLANDA

0

Una rivisitazione contemporanea delle giudicesse raccontate attraverso un’installazione audiovisiva e una pubblicazione d’artista. È l’esito del progetto di residenza artistica Giudicesse 2030, che è stato presentato sabato 16 dicembre in Sardegna a Sant’Antioco presso la sala mostre della Biblioteca Comunale.

Il progetto, promosso dalla Società Umanitaria di Carbonia e realizzato in collaborazione con le associazioni TerrasU-BOOT Lab, è nato per raccontare in chiave contemporanea le figure delle giudicesse e il loro ruolo nello sviluppo della storia della Sardegna, e ha dato vita ad una residenza d’artista condotta dal duo multidisciplinare STUDIOLANDA.

Nel periodo della residenza, tenutasi a Sant’Antioco dal 4 al 16 dicembre, il lavoro di STUDIOLANDA si è focalizzato sull’incontro nonché sulla raccolta di testimonianze della comunità locale, intrecciando l’approfondimento sulle fonti bibliografiche, storiche e iconografiche, e la ricerca sui filmati amatoriali in pellicola, digitalizzati attraverso il progetto regionale di raccolta di cinema di famiglia “La Tua Memoria è la Nostra Storia” e conservati nell’archivio del Centro Servizi Culturali Carbonia della Società Umanitaria. Un lavoro che ha visto il coinvolgimento attivo della comunità, attraverso un laboratorio con i bambini, interviste, incontri informali e letture condivise.

Quello tracciato durante la residenza è un percorso che intende ri-significare questa figura simbolica nell’età contemporanea, realizzato a partire dalle storie di diverse incarnazioni moderne – una pescatrice, una biologa, una pedagogista, una cavallerizza, un’archivista. L’esito finale è un’installazione audiovisiva e una pubblicazione d’artista che intreccia le diverse fonti facendone un racconto corale, a partire dall’assenza di immagini dell’epoca giudicale per arrivare al ritratto di una giudicessa multiforme e atemporale, che ha attraversato la storia per arrivare ai giorni nostri come specchio della figura femminile nella società.

Dopo la prima presentazione a Sant’Antioco, in Sardegna, l’esito della residenza potrà essere declinato e presentato in forme diverse: all’interno di festival e nelle sale cinematografiche come opera audiovisiva, e in forma installativa all’interno di spazi dedicati all’arte e alla cultura contemporanea.

giudicesse 2030Spiegano Giorgia Cadeddu e Vittoria Soddu«Per rendere visibile la stratificazione e varietà dei materiali raccolti e delle iniziative realizzate nelle due settimane di residenza a Sant’Antioco abbiamo scelto di utilizzare i due linguaggi che caratterizzano la nostra pratica artistica: la grafica e il montaggio audiovisivo. La bozza di un libro d’artista in grande formato diventa uno storyboard che affianca l’installazione proiettata su tre schermi, dove si intersecano immagini e voci, proponendo una narrazione che suggerisce connessioni tematiche e visive tra le diverse fonti utilizzate. Siamo partite dalle vite romanzate tra storia e leggenda delle Giudicesse di Sardegna, personaggi lontani da noi nel tempo, che acquisiscono oggi una valenza simbolica al di là del giudizio sulla verità storica del loro operato, attraverso un riposizionamento della loro figura che, nella sua frammentarietà, diventa unitaria – La Giudicessa – con uno sguardo verso il futuro. Frammentaria perché partendo dalla certezza attuale di non disporre di alcuna immagine dell’epoca giudicale che le ritragga, le nostre eroine da figure senza volto si sono moltiplicate in una miriade potenzialmente infinita di corpi e voci, attraverso fotogrammi sfocati, riprese effimere nelle immagini di cinema di famiglia dei fondi conservati presso la Fabbrica del Cinema del Centro Servizi Culturali Carbonia della Società Umanitaria. La Giudicessa è diventata un simbolo re-immaginato in un laboratorio per bambini ospitato dal Museo Diffuso all’ex Montegranatico, riletto dalle voci dell’associazione della Terza Età e re-significato nelle esperienze lavorative di figure femminili che riflettono sull’importanza della trasmissione di un sapere, della tutela dell’ambiente e del rapporto con l’elemento naturale nella vita quotidiana».

Aggiunge  Maria Pina Usai, U-BOOT Lab, curatrice del progetto: «Il ritratto che emerge da questa narrazione condivisa, contemporaneamente intima e corale, è  quello di una giudicessa che attraversa il tempo e connette le generazioni, si stacca dalla figura cristallizzata delle singole eccellenze rievocate storicamente e viene ridefinita nel ruolo di una donna profondamente contemporanea, che nel rapporto di cura con il contesto in cui vive, attraverso il proprio lavoro, aderisce istintivamente e senza mediazioni alla realizzazione degli obiettivi dell’Agenda 2030».

«Con questa restituzione – dice Moreno Pilloni, direttore del CSC Carbonia della Società Umanitaria – chiudiamo un percorso che è stato realizzato attraverso il coinvolgimento attivo della comunità. Crediamo sia un bel modo di fare cultura e rapportarsi a un territorio nell’ottica di una crescita condivisa e partecipata». Paolo Serra, direttore della Società Umanitaria in Sardegna, aggiunge: «questa residenza ci consegna come esito un’opera visuale che crediamo possa e debba avere una vita ben oltre il territorio sardo e possa essere fruita tanto presso gli spazi artistici che nelle sale cinema».

Al fine di consentire la più ampia partecipazione, rilevanza sostanziale hanno avuto all’interno del progetto gli aspetti legati a inclusione e accessibilità ampliata, curati da Marina Fanari, U-BOOT Lab, garantiti attraverso l’interpretariato in Lingua dei Segni Italiana e la sottotitolazione in tempo reale. La serata di presentazione, che ha rappresentato un momento di condivisione e scambio con la comunità, è stata realizzata in collaborazione con il Comune di Sant’Antioco, Ottovolante Sulcis e Museodiffuso.exe.

Giù le mani dalle nostre figlie: tutte le curiosità sul film

Giù le mani dalle nostre figlie: tutte le curiosità sul film

Uno dei maggiori timori per un padre è quello di conoscere il fidanzato della propria figlia. Su tale preoccupante incontro si sono nel tempo costruite storie ricche di stereotipi o esagerazioni, ma anche tante commedie estremamente divertenti. Dal classico Indovina chi viene a cena? fino ai più recenti Proprio lui? o Non sposate le mie figlie!. Del 2018 è invece l’apprezzato Giù le mani dalle nostre figlie, il cui titolo originale è però Blockers, in riferimento al termine “cockblocking”, ovvero l’atto di impedire che un rapporto sessuale si compia. Nel film, naturalmente, a compiere cockblocking sono dei genitori con figlie femmine.

Il film è l’opera di debutto della regista Kay Cannon, celebre per essere stata la sceneggiatrice della trilogia di Pitch Perfect e poi per aver diretto Cenerentola, che si è qui cimentata con un racconto apparentemente molto banale, affrontato però con brillante umorismo e impreziosito da interpretazioni degne di nota. Apprezzato da critica e pubblico, Giù le mani dalle nostre figlie è dunque un’esilarante commedia che ha incassato quasi 100 milioni di dollari in tutto il mondo, a conferma del fascino esercitato su spettatori di ogni tipo. In particolare, spicca qui il wrestler e attore John Cena, che dà prova di grandi capacità comiche.

Per chi è in cerca di una commedia intelligente e ricca di cuore, questo è dunque il titolo giusto, un film tutto da scoprire che offre uno sguardo nuovo sulla genitorialità e la difficoltà di tale ruolo. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Giù le mani dalle nostre figlie: la trama del film

Protagoniste del film sono Julie Decker, Kayla Mannes e Sam Lockwood, amiche fin dai tempi dell’infanzia che stanno ora per affrontare il fatidico ultimo anno di liceo, prima di partire per il college e cambiare per sempre le loro vite. Prima che la scuola finisca, però, le tre ragazze decidono di stringere un patto segreto, promettendosi di perdere la propria verginità durante il ballo di fine anno. Come loro sono insaparabili, però, altrettanto lo sono i loro rispettivi genitori. Lisa Decker, Mitchell Mannes e Hunter Lockwood sono infatti stati influenzati dal rapporto tra le loro figlie, divenendo a loro volta un gruppo molto affiatato.

Quando proprio questi ultimi scopriranno per caso i messaggi segreti che le tre ragazze si sono scambiate, faranno di tutto per impedire che le tre vadano fino in fondo ai loro piani. Per preservare le tre amate figlie, i tre genitori si lanceranno allora in una serie imprevedibile di avventure e guai, rimettendo in discussione i rapporti tra di loro e andando alla ricerca di cosa davvero voglia dire essere un buon genitore. Più il ballo di fine anno si avvicina, più la situazione si farà tesa, necessitando rapidi chiarimenti.

Giù le mani dalle nostre figlie cast

Giù le mani dalle nostre figlie: il cast del film

Ad interpretare le tre ragazze protagoniste Julie, Kayla e Sam vi sono le attrici Kathryn Newton, Geraldine Viswanathan e Gideon Adlon. La prima è nota per la serie Big Little Lies, mentre la Viswanathan e la Adlon erano qui al suo primo ruolo in un film. Come anticipato, uno dei genitori, Mitchell, è interpretato dal wrestler e attore John Cena, recentemente visto anche in The Suicide Squad e Fast & Furious 9. L’attore ha in seguito dichiarato di aver accettato il ruolo con grande entusiasmo, desideroso di potersi cimentare con una nuova commedia.

Nei panni del genitori Hunter vi è invece l’attore Ike Barinholtz, noto per commedie come Disaster Movie, Cattivi vicini e Fottute!. Originariamente, accanto a questi due padri avrebbe dovuto essercene un terzo. Il personaggio è però stato poi cambiato in una madre, così da rendere più variegato il gruppo e poter affidare il ruolo all’attrice Leslie Mann, interessatasi al progetto. Completano il cast gli attori Sarayu Blue nei panni di Marcie Mannes, moglie di Mitchell, Miles Robbins in quelli di Connor, Graham Phillips in quelli di Austin e Ramona Young per la parte di Angelica.

Giù le mani dalle nostre figlie: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Giù le mani dalle nostre figlie grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Amazon Prime Video e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 4 agosto alle ore 21:20 sul canale Canale 5.

https://www.youtube.com/watch?v=vuIw1W2aYqQ

Fonte: IMDb

 

Giù la testa: trama, cast e colonna sonora del film di Sergio Leone

Secondo capitolo della cosiddetta Trilogia del Tempo, iniziata con C’era una volta il West e proseguita con C’era una volta in America, Giù la testa è un altro dei grandi film western diretti da Sergio Leone. Il film è in realtà uno dei meno citati della sua filmografia, ma mantiene tutte le caratteristiche principali del suo autore come anche quel grande e inconfondibile senso dell’epica. Distribuito in sala a partire dal 1971, questo è ambientato nel Messico del 1913, nel bel mezzo della rivoluzione che in quegli anni sconvolse il paese.

Il film nasce da un’idea dallo stesso Leone, il quale però non voleva ricoprire il ruolo di regista. Egli desiderava infatti smettere di dedicarsi al western per lavorare a film di genere differente. A fargli cambiare idea furono però i due attori protagonisti, che rifiutarono di prendere parte al progetto senza di lui. Fu così che Leone finì con l’essere anche regista di quello che è poi effettivamente stato il suo ultimo film western. Grazie a Giù la testa, inoltre, Leone vinse il suo unico David di Donatello come miglior regista.

Al momento della sua uscita al cinema, il film si affermò come un discreto successo, ma risultò essere il meno remunerativo tra i western di Leone. Come già accaduto al regista, inoltre, anche questo film manco di ricevere particolari riconoscimenti dalla critica. Con il tempo però, il titolo è stato fortemente rivalutato ed è oggi considerato uno dei migliori di Leone. Merito di ciò è il cast, l’ambientazione, le sue tematiche fortemente politiche e ovviamente il grande gusto per la messa in scena del regista. Numerosi sono stati negli anni i tributi al film, indicato come uno dei più significativi per cogliere l’evoluzione presente nel cinema e nella poetica del suo autore.

Giù la testa: la trama del film

La vicenda ha origine in Messico, nel 1913, e ha per protagonista Juan Miranda, il quale è a capo di un gruppo di banditi. Durante l’ennesimo colpo, questi si ritrovano però ostacolati dal dinamitardo John “Sean” Mallory, rivelatosi un asso delle esplosioni. Anziché farselo nemico, Mallory decide di stringere un’alleanza con questo, vedendo in lui la possibilità di espugnare la Banca di Mesa Verde, suo obiettivo da molto tempo. Mallory decide di accettare l’offerta, salvo poi fuggire alla prima occasione utile. I due, però, si ritroveranno proprio a Mesa Verde, dove il dinamitardo offre a Miranda la possibilità di entrare alla banca partecipando alla rivoluzione popolare attualmente in atto.

I due, partecipando ad una riunione dei rivoluzionari, riescono infatti a farsi assegnare come incarico quello di occuparsi della banca. Una volta qui, però, scopriranno che al suo interno non si nasconde un tesoro, bensì una prigione ricolma di contadini. Abbandonata la banca, i due si scontrano con il fallimento della rivoluzione. I loro compagni sono infatti stati tutti assassinati, e a loro non resta che fuggire su di un treno diretto per l’America. Nel corso di questo inizieranno a progettare una vendetta, aspirando a radunare un nuovo esercito di rivoluzionari con cui combattere le truppe del dittatore Victoriano Huerta.

Giù la testa: il cast del film

Ancora una volta, Leone si affidò a celebri attori statunitensi e italiani per i protagonisti del suo film. La parte di Juan Miranda, in particolare, era stata inizialmente pensata per Eli Wallach, che aveva già recitato per il regista in Il buono, il brutto, il cattivo. La produzione, tuttavia, impose la presenza di Rod Steiger, all’epoca divenuto popolare grazie all’Oscar vinto come miglior attore. Per prepararsi al ruolo, questi decise anche di prendere lezioni di spagnolo, così da raggiungere un accento il più credibile possibile. Il suo rapporto con Leone non fu però particolarmente roseo, e diede vita a celebri litigi tra i due, con il regista dichiaratosi insoddisfatto dall’interpretazione dell’attore. Riuscirono comunque a terminare le riprese, e dopo aver visto ultimato il film si dichiararono entrambi soddisfatti del risultato.

Per il ruolo di John Mallory, invece, si considerarono inizialmente gli attori John Wayne e Clint Eastwood. Il regista però scelse di non prendere in considerazione il primo per via della sua eccessiva fama, che avrebbe finito per distrarre il pubblico. Eastwood, invece, rifiutò il ruolo ritenendolo troppo simile a quello già interpretato nei precedenti film di Leone. Ad interpretare il ruolo è stato allora l’attore James Coburn. Questi era però inizialmente riluttante, e si decise ad accettare solo dopo che Henry Fonda, che aveva recitato in C’era una volta il West, gli descrisse Leone come il più grande regista di sempre. A sua volta, anche Coburn lavorò sull’accento. Per risultare credibile, spese diverso tempo in Irlanda, essendo il personaggio originario di quel paese.

Altro celebre attore presente nel film è l’italiano Romolo Valli. Celebre per i suoi ruoli in Il Gattopardo e Il giardino di Finzi Contini, questi ha qui interpretato un personaggio scritto appositamente per lui. Leone, infatti, ideo Villega come un medico di professione, consapevole che l’attore aveva studiato proprio medicina prima di iniziare a recitare. Ciò favorì la sua interpretazione, potendo risultare realistico nella parte. Sono poi presenti nel cast l’attore Antoine Saint-John nel ruolo di Günther Reza, Franco Graziosi nei panni del governatore Jaime, e l’attrice Maria Monti in quelli di Adelita. Rick Battaglia è invece il generale Santerna, il leader della rivoluzione messicana.

Giù la testa: la colonna sonora, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Come per tutti i film di Leone, anche Giù la testa vanta una colonna sonora firmata dal maestro Ennio Morricone. Questi realizzò una serie di brani originali, mantenendo però una perfetta coerenza con quelli già realizzati per i precedenti film western del regista. Il risultato fu una sequenza entusiasmante di epica ed emozioni, in grado di sottolineare nel miglior modo possibile ognuno dei grandi eventi del film. Quella presente in questo film è infatti stata considerata una delle più grandi e importanti colonne sonore realizzate da Morricone, con numerose delle tracce rimaste nell’immaginario comune. Nel 1972 viene pubblicato l’album contenente la colonna sonora completa.

Per gli appassionati del film, o per chi desidera vederlo per la prima volta, sarà possibile fruirne grazie alla sua presenza nel catalogo di alcune delle principali piattaforme streaming oggi disponibili. Jumanji – Benvenuti nella Giungla è infatti presente su Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Now TV, e Tim Vision. In base alla piattaforma scelta, sarà possibile noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale al catalogo. In questo modo sarà poi possibile fruire del titolo in tutta comodità e al meglio della qualità video. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione lunedì 5 ottobre alle ore 21:10 sul canale Rai Movie.

https://www.youtube.com/watch?v=1I_TRvItH8E

Fonte: IMDb

Girls State, il nuovo documentario da oggi su Apple TV+

Girls State, il nuovo documentario da oggi su Apple TV+

Un film Apple Original prodotto da Concordia Studio e Mile End Films di Davis Guggenheim, “Girls State” è diretto e prodotto da Jesse Moss e Amanda McBaine e prodotto esecutivamente da Nicole Stott, Jonathan Silberberg, Davis Guggenheim e Laurene Powell Jobs.

Che aspetto avrebbe la democrazia americana nelle mani di ragazze adolescenti? Una storia politica di crescita, un’emozionante re-immaginazione di ciò che significa governare, “Girls State” segue un gruppo di giovani leader femminili – provenienti da contesti molto diversi in tutto il Missouri – alle prese con un esperimento coinvolgente per costruire un governo dalle fondamenta.

Regia:                            Jesse Moss e Amanda McBaine

Produttori:                    Jesse Moss e Amanda McBaine

Produttori esecutivi:    Nicole Stott, Jonathan Silberberg, Davis Guggenheim e
Laurene Powell Jobs

Apple TV+ offre serie drammatiche e commedie avvincenti e di qualità, lungometraggi, documentari innovativi e intrattenimento per bambini e famiglie, ed è disponibile per la visione su tutti i tuoi schermi preferiti. Dopo il suo lancio il 1° novembre 2019, Apple TV+ è diventato il primo servizio di streaming completamente originale a essere lanciato in tutto il mondo, ha presentato in anteprima più successi originali e ha ricevuto riconoscimenti più velocemente di qualsiasi altro servizio di streaming. Ad oggi, i film, i documentari e le serie originali Apple sono stati premiati con 479 vittorie e 2.135 nomination ai premi, tra cui la commedia pluripremiata agli Emmy “Ted Lasso” e lo storico Oscar® come Miglior film a “CODA“.

Girls 5: Teaser Promo della nuova stagione con Lena Dunham

0
Girls 5: Teaser Promo della nuova stagione con Lena Dunham

Il network americano della HBO ha diffuso il primo teaser promo di Girls 5, l’atteso quinto ciclo di episodi della serie di successo creata e interpretata da Lena Dunham.

Girls è una serie televisiva statunitense in onda sul canale via cavo HBO dal 15 aprile 2012.

La serie è creata, interpretata e prodotta da Lena Dunham. Tra i produttori esecutivi figura Judd Apatow. La prima stagione è stata premiata con il Golden Globe per la miglior serie commedia o musicale. La HBO il 5 gennaio 2015 ha rinnovato la serie per una quinta stagione che verrà trasmessa nel 2016. Lena Dunham ha rivelato che la serie si chiuderà con la sesta stagione.

I diritti per la messa in onda in Italia sono stati ottenuti da MTV, che ha trasmesso la prima stagione dal 10 ottobre 2012 e la seconda dal 13 febbraio 2013.

Girls 4×02: anticipazioni e promo

0
Girls 4×02: anticipazioni e promo

Si intitola Triggering, Girls 4×02, il secondo episodio del l’atteso quarto ciclo di puntate della serie televisiva di successo trasmessa dal network americano dell’HBO.

In Girls 4×02 nei suoi primi giorni come studentessa laureata, Hannah scopre che può ottenere di più per il suo denaro, in Iowa. Più tardi, nel corso di una video chat, lei pungola furbescamente Marnie su Adam. Al suo primo seminario, Hannah avverte i suoi colleghi scrittori del workshop che il suo pezzo potrebbe innescare alcune intense emozioni ma non ottenere il feedback che aveva sperato.

Girls 4×10: promo del finale di stagione “Home Birth”

0

Il network americano della HBO ha diffuso il promo ufficiale di Girls 4×10, l’atteso decimo e ultimo episodio che si intitolerà “Home Birth” e che chiuderà la quarta stagione.

Girls è una serie televisiva statunitense in onda sul canale via cavo HBO dal 15 aprile 2012. La serie è creata, interpretata e prodotta da Lena Dunham. Tra i produttori esecutivi figura Judd Apatow. La prima stagione è stata premiata con il Golden Globe per la miglior serie commedia o musicale. La HBO ha rinnovato la serie per una quarta stagione che verrà trasmessa nel 2015. I diritti per la messa in onda in Italia sono stati ottenuti da MTV, che ha trasmesso la prima stagione dal 10 ottobre 2012 e la seconda dal 13 febbraio 2013.La serie segue le vicende di quattro amiche, poco più che ventenni, che stanno cercando di costruirsi una vita dopo essersi trasferite a New York.

Girls 4×06: promo dell’episodio “Close-Up”

0

Il network americano dell’HBO ha diffuso il promo ufficiale di Girls 4×06, il sesto episodio che si intitola “Close-Up” e che andrà in onda questa sera:

Girls è una serie televisiva statunitense in onda sul canale via cavo HBO dal 15 aprile 2012. La serie è creata, interpretata e prodotta da Lena Dunham. Tra i produttori esecutivi figura Judd Apatow. La prima stagione è stata premiata con il Golden Globe per la miglior serie commedia o musicale. La HBO ha rinnovato la serie per una quarta stagione che verrà trasmessa nel 2015. I diritti per la messa in onda in Italia sono stati ottenuti da MTV, che ha trasmesso la prima stagione dal 10 ottobre 2012 e la seconda dal 13 febbraio 2013.La serie segue le vicende di quattro amiche, poco più che ventenni, che stanno cercando di costruirsi una vita dopo essersi trasferite a New York.

Girls 4×01: anticipazioni e promo

0

Debutta oggi Girls 4×01, il primo episodio del quarto ciclo di puntate della serie di successo targata HBO e scritta, prodotta e interpretata da  Lena Dunham.

 

Girls 4-trailerGirls 4 è una serie televisiva statunitense in onda sul canale via cavo HBO dal 15 aprile 2012. La serie è creata, interpretata e prodotta da Lena Dunham. Tra i produttori esecutivi figura Judd Apatow. La prima stagione è stata premiata con ilGolden Globe per la miglior serie commedia o musicale. La HBO ha rinnovato la serie per una quarta stagione che verrà trasmessa nel 2015. I diritti per la messa in onda in Italia sono stati ottenuti da MTV, che ha trasmesso la prima stagione dal 10 ottobre 2012 e la seconda dal 13 febbraio 2013. La serie segue le vicende di quattro amiche, poco più che ventenni, che stanno cercando di costruirsi una vita dopo essersi trasferite a New York.

Girls 4: Trailer della nuova stagione con Lena Dunham

0

Cresce l’attesa per la messa in onda di Girls 4, il quarto ciclo di episodi della serie televisiva di successo interpretata e prodotta da Lena Dunham e oggi l’HBO ha svelato il nuovo trailer:

https://www.youtube.com/watch?v=lWEuYfww6k4

Girls 4-trailerGirls 4 è una serie televisiva statunitense in onda sul canale via cavo HBO dal 15 aprile 2012. La serie è creata, interpretata e prodotta da Lena Dunham. Tra i produttori esecutivi figura Judd Apatow. La prima stagione è stata premiata con ilGolden Globe per la miglior serie commedia o musicale. La HBO ha rinnovato la serie per una quarta stagione che verrà trasmessa nel 2015. I diritti per la messa in onda in Italia sono stati ottenuti da MTV, che ha trasmesso la prima stagione dal 10 ottobre 2012 e la seconda dal 13 febbraio 2013. La serie segue le vicende di quattro amiche, poco più che ventenni, che stanno cercando di costruirsi una vita dopo essersi trasferite a New York.

Girls 4: la data della Season Premiere

0

Girls 4Manca ancora un po’ all’arrivo di Girls 4, l’atteso quarto ciclo di episodi della serie di successo creata ed interpretata da Lena Dunham e trasmessa dal network amerinca della HBO. Ebbene, oggi finalmente il network ha reso nota la data ufficiale dell’inizio della nuova stagione che partirà 11 Gennaio 2015.

Girls è una serie televisiva statunitense in onda sul canale via cavo HBO dal 15 aprile 2012. La serie è creata, interpretata e prodotta da Lena Dunham. Tra i produttori esecutivi figura Judd Apatow. La prima stagione è stata premiata con ilGolden Globe per la miglior serie commedia o musicale. La HBO ha rinnovato la serie per una quarta stagione che verrà trasmessa nel 2015. I diritti per la messa in onda in Italia sono stati ottenuti da MTV, che ha trasmesso la prima stagione dal 10 ottobre 2012 e la seconda dal 13 febbraio 2013.

La serie segue le vicende di quattro amiche, poco più che ventenni, che stanno cercando di costruirsi una vita dopo essersi trasferite a New York.

Girls 4: anticipazioni sulla nuova stagione

0

Cresce l’attesa per l’arrivo di Girls 4, quarto ciclo di episodi dello show di successo interpretata e prodotta da Lena Dunham e targato HBO. E oggi per ingannare l’attesa vi sveliamo alcune anticipazioni sui primi episodi.

In Girls 4, Hannah avrà molto tempo libero dato che ha perso il suo lavoro, Elijah avrà l’occasione di coltivare le sue relazioni sociali, Ray e Marnie parleranno del da farsi prima dell’incisione e Shoshanna riuscirà ad ottenere un’intervista che avrà molto successo

Girls 4-trailerGirls 4 è una serie televisiva statunitense in onda sul canale via cavo HBO dal 15 aprile 2012. La serie è creata, interpretata e prodotta da Lena Dunham. Tra i produttori esecutivi figura Judd Apatow. La prima stagione è stata premiata con ilGolden Globe per la miglior serie commedia o musicale. La HBO ha rinnovato la serie per una quarta stagione che verrà trasmessa nel 2015. I diritti per la messa in onda in Italia sono stati ottenuti da MTV, che ha trasmesso la prima stagione dal 10 ottobre 2012 e la seconda dal 13 febbraio 2013. La serie segue le vicende di quattro amiche, poco più che ventenni, che stanno cercando di costruirsi una vita dopo essersi trasferite a New York.

Girls 4, Zachary Quinto guest-star

0

Girls 4Si è conclusa con ottimi risultati la terza stagione e oggi vi segnaliamo alcune anticipazioni su Girls 4, l’atteso quarto ciclo di episodi della serie di successo scritta e interpretata da Lena Dunham. Si tratta di una guest-star, ovvero l’attore Zachary Quinto prenderà parte ad uno degli episodi della 4 stagione. A confermarlo è l’HBO

Non è chiaro né il nome, né il ruolo che avrà Quinto, ma pare che sia un personaggio che si vedrà per un po’. Nella scena incriminata, la Dunham sembra stia facendo volontariato. La scena è girata a Bushwick.

Girls è una serie televisiva statunitense in onda sul canale via cavo HBO dal 15 aprile 2012. La serie è creata, interpretata e prodotta da Lena Dunham. Tra i produttori esecutivi figura Judd Apatow. La prima stagione è stata premiata con ilGolden Globe per la miglior serie commedia o musicale. La HBO ha rinnovato la serie per una quarta stagione che verrà trasmessa nel 2015. I diritti per la messa in onda in Italia sono stati ottenuti da MTV, che ha trasmesso la prima stagione dal 10 ottobre 2012 e la seconda dal 13 febbraio 2013.

Girls 4, annunciata una guest star

0

Girls 4Si è chiusa con ottimi risultati la terza stagione e oggi vi segnaliamo alcune anticipazioni su Girls 4, l’atteso quarto ciclo di episodi della serie di successo di e con Lena Dunham. Il network ha annunciato che l’attrice Natasha Lyonn sarà la guest star di uno degli episodi della prossima stagione. Al momento però non sappiamo quale personaggio interpreterà.

L’attrice è nota per la sua parte in un altra serie di successo, Orange is The New Black. Lyonne si aggiunge a una stagione ricca di guest star: Gillian JacobsJason Ritter eZachary Quinto. La quarta stagione di Girls arriverà sugli schermi americani il prossimo anno.

Girls è una serie televisiva statunitense in onda sul canale via cavo HBO dal 15 aprile 2012. La serie è creata, interpretata e prodotta da Lena Dunham. Tra i produttori esecutivi figura Judd Apatow. La prima stagione è stata premiata con ilGolden Globe per la miglior serie commedia o musicale. La HBO ha rinnovato la serie per una quarta stagione che verrà trasmessa nel 2015. I diritti per la messa in onda in Italia sono stati ottenuti da MTV, che ha trasmesso la prima stagione dal 10 ottobre 2012 e la seconda dal 13 febbraio 2013.

Girl: recensione del film di Lukas Dhont

Girl: recensione del film di Lukas Dhont

Debutta nella sezione Un Certain Regard del Festival di Cannes 2018 il regista Lukas Dhont, con il film Girl. Di origine belga, Dhont porta sul grande schermo una storia dal forte impatto, per le tematiche o per alcune sue scene. Nasce così una nuova voce nel cinema europeo su cui si possono riporre grandi aspettative per il futuro.

Struggente racconto di formazione Girl narra le vicende di Lara (Victor Polster), sedicenne determinata a diventare una ballerina. Con il supporto del padre inizia a frequentare una prestigiosa scuola di danza, ma le frustrazioni e le impazienze da adolescente rischiano di mettere seriamente a rischio il suo desiderio. Lara è infatti tormentata da un segreto non indifferente: lei era nata come ragazzo.

L’adolescenza è un periodo molto complesso, dove si cerca di formare una propria identità e di affermarsi nella società che ci circonda. Al regista tuttavia non interessa più di tanto indagare i conflitti esteriori, quanto quelli interiori. Ed è così che Girl si focalizza sulla complessità del vivere con sé stessi, specialmente quando si è ancora alla ricerca di una propria identità. Sin da subito è infatti possibile notare come la volontà della protagonista di cambiare sesso sia generalmente accettata da chi la circonda, mentre è proprio da sé stessa che nascono i crucci principali.

A complicare la situazione di Lara si aggiunge la sua volontà di diventare una ballerina, simbolo di grazia e armonia, a cui lei aspira, ma che tuttavia la fa scontrare con la dura realtà di un mondo dove si è costantemente sotto pressione per arrivare a dare il meglio di sé. La competizione non si genera tanto con le sue compagne quanto con sé stessa, spingendosi all’estremo, auto-lesionandosi o sopportando il dolore che crede di meritare.

Girl

Muovendosi così su due binari paralleli ma mai indipendenti l’uno dall’altro, il regista ci offre una panoramica della vita privata e famigliare e una della vita pubblica della protagonista. Agli occhi di lei sembrano essere due mondi nuovi, due mondi da riscoprire perché nuovi sono gli occhi che li guardano. Lara deve imparare da zero ad ambientarsi con un nuovo corpo negli ambienti che la circondano. Ma prima di tutto deve imparare ad ambientarsi al suo nuovo corpo, un corpo che non è ancora come lei desidera e che sembra tenerla incastrata a metà tra i due sessi, generando così tormenti che la spingeranno sempre più verso l’oblio.

Il giovane Victor Polster è una vera e propria rivelazione, riuscendo, a partire da una brillante e ben scritta sceneggiatura di Dhont, a diventare un tutt’uno con il suo personaggio, a farne vivere con estrema credibilità le speranze e le paure. Aiutato dai suoi tratti androgini, il giovane attore dà prova di estrema mimesi, tanto da porre realmente in confusione lo spettatore riguardo la sua natura.

Girl è un piccolo gioiello, un film tanto delicato nella narrazione, nel soffermarsi sulle piccole cose, quanto spietato nel mostrare i dolori e le azioni a cui i personaggi si spingono. Il regista non ha paura di mostrare entrambi i valori, a volte regalando carezze ai suoi spettatori, a volte dando loro veri e propri pugni nello stomaco. È un film crudo, che non nasconde l’altro lato della medaglia ma allo stesso tempo non lo estremizza mai. Non ci sono pietismi, non ci sono intenti retorici, tutto è asciutto per raccontare nel più semplice dei modi della ricerca di un’identità.

Girl: il trailer italiano del film rivelazione del Festival di Cannes

0

È stato diffuso il trailer ufficiale italiano di Girl, il clamoroso debutto alla regia del ventisettenne belga Lukas Dhont (premiato con la Caméra d’Or), nonché l’esordio a dir poco sensazionale del giovanissimo protagonista Victor Polster, premiato come Miglior attore al Certain Regard di Cannes 2018.

Girl uscirà in Italia con Teodora il 27 settembre 2018 e si candida a diventare uno dei casi cinematografici della stagione. 

Il desiderio di raccontare la storia di un personaggio simile – racconta il regista – capace di sfidare una società in cui genere e sesso sono ancora inevitabilmente connessi, era enorme. È così che è iniziato Girl, dal bisogno di dire qualcosa su come percepiamo il genere, sulla femminilità e la mascolinità. Ma soprattutto sulla lotta interiore di una giovane eroina che mette a rischio il proprio corpo per diventare la persona che vuole essere”.

Ecco il trailer di Girl

Girl, recensione del film di Lukas Dhont

Protagonista del film è Lara, adolescente con la passione della danza classica: insieme al padre e al fratellino si è trasferita in un’altra città per frequentare una prestigiosa scuola di balletto, a cui dedica tutta se stessa. Ma la sfida più grande è riuscire a fare i conti con il proprio corpo, perché Lara è nata ragazzo… Ispirato a una storia vera, il film segna due debutti-rivelazione: quello del ventisettenne regista Lukas Dhont e quello, non meno sorprendente, del giovanissimo protagonista Victor Polster.

Ispirato ad una storia vera, Girl – spiega il regista – nasce dal “desiderio di raccontare la storia di un personaggio giovanissimo, capace di sfidare una società in cui genere e sesso sono ancora inevitabilmente connessi, e dal bisogno di dire qualcosa su come percepiamo il genere, sulla femminilità e la mascolinità. Ma soprattutto sulla lotta interiore di una giovane eroina che mette a rischio il proprio corpo per diventare la persona che vuole essere. Qualcuno che sceglie di essere se stesso all’età di 15 anni, quando a molte persone occorre una vita intera”.

Girl: dal 27 settembre al cinema in Italia con Teodora

Girl: dal 27 settembre al cinema in Italia con Teodora

Salutato come una rivelazione all’ultimo Festival di Cannes, dove ha conquistato ben 4 premi da 4 diverse giurie (Caméra d’or come migliore opera prima, Premio alla migliore interpretazione della sezione Un Certain Regard, Premio Fipresci e Queer Palm), GIRL uscirà nelle sale italiane il 27 settembre, distribuito da Teodora, e si candida a diventare uno dei casi cinematografici della stagione.

Girl, recensione del film di Lukas Dhont

Protagonista del film è Lara, adolescente con la passione della danza classica: insieme al padre e al fratellino si è trasferita in un’altra città per frequentare una prestigiosa scuola di balletto, a cui dedica tutta se stessa. Ma la sfida più grande è riuscire a fare i conti con il proprio corpo, perché Lara è nata ragazzo… Ispirato a una storia vera, il film segna due debutti-rivelazione: quello del ventisettenne regista Lukas Dhont e quello, non meno sorprendente, del giovanissimo protagonista Victor Polster.

Ispirato ad una storia vera, Girl – spiega il regista – nasce dal “desiderio di raccontare la storia di un personaggio giovanissimo, capace di sfidare una società in cui genere e sesso sono ancora inevitabilmente connessi, e dal bisogno di dire qualcosa su come percepiamo il genere, sulla femminilità e la mascolinità. Ma soprattutto sulla lotta interiore di una giovane eroina che mette a rischio il proprio corpo per diventare la persona che vuole essere. Qualcuno che sceglie di essere se stesso all’età di 15 anni, quando a molte persone occorre una vita intera”.

Girl With the Dragon Tattoo: scelto lo showrunner della serie per Amazon MGM Studios

0

Dopo oltre tre anni da quando è stato annunciato inizialmente, l’adattamento televisivo di Girl With the Dragon Tattoo è finalmente entrato ufficialmente nella fase di sviluppo presso Amazon MGM Studios. Come apprendiamo da Variety Veena Sud (The Killing) è stata ingaggiata per il ruolo di showrunner.

Secondo quanto riferito, il riavvio televisivo del franchise, basato sugli omonimi romanzi thriller psicologici più venduti di Stieg Larsson , era in lavorazione nel 2020, sebbene nessuno showrunner fosse incaricato di dirigere il progetto. Un romanzo meglio conosciuto come la “Trilogia Millennium”, Larsson ha pubblicato il primo capitolo nel 2005 e da allora ha generato due sequel, come The Girl Who Played with Fire e The Girl Who Kicked the Hornets’ Nest.

I diversi adattamenti de Girl With the Dragon Tattoo

Larsson, morto nel 2004, è diventato uno degli autori più venduti dopo che i suoi libri sono stati tradotti in inglese, ispirando una serie di adattamenti cinematografici e televisivi con protagonista Lisbeth Salander, il personaggio leaser di Girl With the Dragon Tattoo

Nel 2009 è uscito il film svedese-danese Girl With the Dragon Tattoo, con Noomi Rapace e Michael Nyqvist (Mission: Impossible – Ghost Protocol). Sono seguiti due sequel, entrambi pubblicati nello stesso anno, tra cui The Girl Who Played with Fire e The Girl Who Kicked the Hornets’ Nest. La serie del 2010, intitolata Millennium, con Rapace e Nyqvist, è stata la versione ampliata della trilogia cinematografica del 2009.

Nel 2011 è stata la volta del remake inglese della versione originale Girl With the Dragon Tattoo, diretto da David Fincher che è diventato un successo di critica e commerciale, incontrando così bene il pubblico da riuscire a ottenere numerosi riconoscimenti. E’ stato da interpretato Rooney Mara e Daniel Craig. Sfortunatamente, il film del 2018 diretto da Fede Álvarez, Millennium – Quello che non uccide, non è riuscito a essere all’altezza del primo film ed è stato addirittura considerato il peggior film della serie. La trama del prossimo riavvio televisivo rimane nascosta, ma Variety ha riferito che sarà una storia a sé stante su Lisbeth Salander .

Girl With All the Gifts: poster dello zombie movie

0
Girl With All the Gifts: poster dello zombie movie

Ecco il poster di Girl With All the Gifts, l’atipico zombie movie diretto da Colm McCarthy (Peaky Blinders) con protagonista Gemma Arterton, Sennia Nanua, Glenn Close e Paddy Considine.

Ecco di seguito il manifesto:

Girl With All the Gifts

La storia del film è ambientata in un futuro in cui l’umanità è stata decimata da una specie di fungo che trasforma le persone in creature assetate di carne umana. Solo un piccolo gruppo di bambini pare essere immune agli effetti di questo fungo e, pertanto, viene studiato e sottoposto a esperimenti all’interno di una base militare situata nella campagna inglese.

Fonte

Girl power – La rivoluzione comincia a scuola: trailer del film di Amy Poehler

0

Netflix Italia ha diffuso il trailer del film Netflix Girl power – La rivoluzione comincia a scuola di Amy Poehler.

Tratto dal romanzo di Jennifer Mathieu e diretto da Amy Poehler Girl power – La rivoluzione comincia a scuola racconta di Vivian (Hadley Robinson) è una sedicenne all’apparenza timida che preferisce rigare dritto e passare inosservata. Ma quando l’arrivo di una nuova studentessa (Alycia Pascual-Peña) la obbliga a esaminare il comportamento fuori controllo dei suoi compagni di classe che imperversa a scuola, si rende conto di averne avuto abbastanza. Prendendo ispirazione dal passato ribelle della madre (Amy Poehler), Vivian pubblica anonimamente Moxie, una fanzine clandestina che denuncia i pregiudizi e i torti subiti al liceo dando vita inaspettatamente a un vero e proprio movimento. Trovandosi ormai al centro di questa rivoluzione, la ragazza instaura nuove amicizie con altre giovani donne e alleate superando le rivalità tra combriccole e club e affrontando insieme le difficoltà dell’adolescenza.

Girl Meets World: nuova serie su Disney Channel

0

Girl Meets WorldIn esclusiva solo su Disney Channel arriva la serie Girl Meets World, sequel del fortunatissimo “Crescere, che fatica!” che negli anni ’90 ha fatto appassionare un’intera generazione di teen. Cory Matthews e Topanga Lawrence, che avevano incollato allo schermo i telespettatori con le loro avventure, ci introducono la loro figlia Riley, protagonista di Girl Meets World.  L’appuntamento per tutte le famiglie è da domenica 9 novembre alle 19:50!

Divertente e coinvolgente, la serie Girl Meets World, sequel di “Crescere, che fatica!”, è ambientata a New York. La sit com racconta le avventure dell’adolescente Riley, figlia di Cory e Topanga Matthews, protagonisti della serie tv del ‘93 ora cresciuti, e della sua migliore amica Maya Hart. Le due amiche per la pelle, appena iscritte alle scuole medie, sognano di trascorrere un anno scolastico spensierato ma dovranno fare i conti con il papà di Riley che è il loro nuovo insegnante di storia e la mamma che invece gestisce il doposcuola dei ragazzi.

I 21 episodi di Girls Meets World diretti da Michel Jacobs, stesso regista dello storico successo, incolleranno allo schermo tutta la famiglia per rivivere le avventure adolescenziali e ridere insieme delle peripezie dei protagonisti ogni domenica, a partire dal 9 novembre, alle ore 19:50 su Disney Channel (canale della piattaforma Sky e Mediaset Premium)

Girasoli: il trailer del film con Gaia Girace

0
Girasoli: il trailer del film con Gaia Girace

Ecco il trailer di Girasoli, l’opera prima di Catrinel Marlon che, dopo essere stato presentato Fuori Concorso al 41.mo Festival di Torino esce al cinema il prossimo 23 maggio distribuito da Masi Film. Nel cast del film Gaia Girace (L’amica Geniale, The Good Mothers) al suo esordio in un lungometraggio, Mariarosaria Mingione, Monica Guerritore, Pietro Ragusa.

Il film, ispirato a una storia vera, racconta dei “bimbi sperduti” che abitavano i manicomi fino agli anni ’70 in Italia, cercando di restare bambini il più a lungo possibile in un luogo senza gioia, per non venire trasferiti nei reparti degli adulti. Attraverso una storia d’amore e di solidarietà femminile, i tre personaggi principali Lucia (una giovane paziente), Anna(un’infermiera alle prime armi) e la dottoressa Marie (pioniera delle successive teorie di Basaglia) mostrano un periodo storico di cambiamento della disciplina psichiatrica. Un film corale, in cui l’immaginazione dei ragazzi dimenticati è centrale.

Giraffada recensione del film di Rani Massalha

Giraffada recensione del film di Rani Massalha

Giraffada recensioneGiraffada è un piccolo gioiello, un film poetico con tratti surreali che prova a raccontare una realtà crudele e spietata come quella del conflitto arabo- palestinese attraverso gli occhi di un bambino, come se si trattasse di una favola surreale.

La storia ruota intorno a Yacine, un veterinario dello zoo di Qalqilya (Palestina) che vive solo con il figlioletto Ziad al confine con la West bank, la zona sorta vicino al muro di separazione dai coloni israeliani. Nello zoo, oltre ad una ricca varietà umana, c’è una fauna variegata dove svettano le due bellissime giraffe Rita e Brownie, la passione del piccolo Ziad. Ma una notte, durante un raid aereo, Brownie- spaventato dalle esplosioni- muore sbattendo la testa. La giraffa Rita smette di mangiare e comincia a lasciarsi morire, pur essendo incinta: l’unica soluzione per salvarla è rubare una giraffa maschio, trovandole così un nuovo compagno. Insieme alla giornalista francese Laura, reporter in cerca della verità nei territori devastati dalla guerra, Yacine e Ziad si mettono in viaggio, per portare a termine la loro pericolosa- e folle- missione.

Giraffada recensione posterPeripezie surreali e fiabesche per salvare una giraffa, due vite, un mondo animale così delicato e fragile sono le vicende che vedono però, sullo sfondo, il dramma della guerra, la devastazione che attraversa un territorio conteso e vessato da tempo immemore.

La “favola” animalista diventa una metafora più profonda per raccontare in generale l’umanità: in fondo i sentimenti che proviamo, empaticamente, per queste due giraffe e per la loro sorte, non possono non ricordarci che anche noi- dietro le sovrastrutture secolari che ci regolano e che determinano le nostre diverse società- siamo, in fondo, degli animali. Anche noi soffriamo e spesso per le stesse ragioni: il dramma di Rita e del suo piccolo, destinato a nascere e crescere senza padre, non ricorda in fondo il dramma del piccolo Ziad, cresciuto con l’amore immenso del padre ma senza l’affetto di una madre, morta prematuramente?

Il regista francese (ma palestinese di nascita) Rani Massalha confeziona un bel film per tutti dal tocco delicato e leggero, senza perdersi nelle assurde lotte tra fazioni politiche e ideologie diverse, bensì mettendo in risalto una storia universale che, a partire da un piccolo spunto, prova a raccontare una dimensione universale che coinvolge tutti gli essere umani e le logiche del sentimento che ci legano l’uno all’altro: un padre ad un figlio, un uomo ad una donna, gli amici e tutti gli esseri umani in generale, pronti ad aiutarsi nelle situazioni di pericolo e pronti a sacrificare tutto quello che hanno (come accade a Laura o a Yohav) in nome di un ideale più alto, in nome della libertà stessa, per permettere ad ognuno di vivere liberamente- e con coraggio- la propria esistenza, anche a costo di rischiare tutto e di mettersi in gioco fino in fondo.

Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità