Presentato al Festival
Internazionale del Film di Roma 2014, My Italian
Secret (leggi la recensione) racconta la storia del
ciclista Gino Bartali, del medico Giovanni Borromeo e di altri
italiani che lavorarono segretamente per salvare ebrei e fuggiaschi
dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale. Bartali, il
vincitore del Tour de France del 1938, fece centinaia di viaggi
trasportando documenti falsi nella sua bicicletta. Il dottor
Borromeo inventò una malattia inesistente per spaventare le SS e
tenerle lontane dall’ospedale sull’Isola Tiberina in cui nascondeva
gli ebrei. My Italian Secret segue il ritorno in Italia dei
sopravvissuti che raccontano le loro storie e ringraziano le
persone che offrirono la loro vita per salvare degli
sconosciuti.
Di seguito un estratto della
dichiarazione che il Presidente della Repubblica Giorgio
Napolitano ha rilasciato in merito al film:
Considero saggia l’idea di
presentare il film-documentario nella giornata del 16 ottobre, data
che ci ricorda la ferita ai valori umani e di civiltà inferta dalla
deportazione di ebrei romani nel 1943. Non far dimenticare quella
stagione di orrori è indispensabile. Far conoscere con racconti di
protagonisti alcune delle coraggiose solidarietà verso le vittime
delle persecuzioni naziste è un contributo utile alla
consapevolezza della nostra società, e in particolare dei giovani,
su quanto avvenne. Una consapevolezza di continuare a
coltivare.
Con pari attenzione il
documentario ricostruisce sia i meriti di un italiano famoso, Gino
Bartali, sia quelli di altre donne e uomini privi di notorietà, tra
le quali suore e sacerdoti, che mettendo a rischio le incolumità
proprie permisero di salvare vite di concittadini di religione
ebraica e di ebrei in fuga da varie parti d’Europa. I riflettori,
in questo caso, portano la luce su un aspetto positivo di una
storia tenebrosa. Il cui valore, infatti, risalta ascoltando ciò
che, dopo aver perduto ad Auschwitz i familiari con i quali era
stato deportato, afferma Piero Terracina sulle leggi razziste
volute dal regime fascista e sull’indifferenza di tanti: “Ci hanno
portato sull’orlo dell’abisso dove poi le SS ci hanno fatto
precipitare”.
Nel primo giorno della nona edizione
Festival Internazionale del Film di Roma
è stato presentato il film di apertura Soap
Opera di Alessandro Genovese. La
commedia è ambientata in una palazzina di una non precisata città
italiana, mentre la neve imbianca la città, si intrecciano le
vicende di un gruppo di strampalati inquilini, un micro cosmo di
personaggi unici e surreali. Nel cast troviamo Fabio De
Luigi, Cristiana Capotondi, Ricky Memphis, Elisa Sednaoui, Chiara
Francini, Ale&Franz e Diego
Abatantuono.
Per la sezione Cinema
d’Oggi è stato presentato il film tedesco We Are
Young. We are Strong di Burhan
Qurbani che racconta le vicende accadute nell’agosto del
1992 in Germiania a Rostock, dove le violenze contro gli immigrati
si intreccia alla storie di Stefan, giovane arrabbiato e
disoccupato che vede suo padre Martin tormentato tra gli ideali e
la lotta politica. Nel cast Devid Striesow, Jonas Nay,Trang
Le Hong, Joel Basman, Saskia Rosendahl, Thorsten Merten, Paul
Gäbler, David Schütter, Jakob Bieber, Gro Swantje Kolhof, Mai Duong
Kieu, Aaron Le, Larissa Füchs e Axel
Pape.
Ecco
il teaser trailer di In The Heart of the
Sea, film interpretato da Chris
Hemsworth che ritrova alla regia Ron
Howard, che già lo aveva brillantemente diretto in
Rush.
Nell’inverno del 1820, la baleniera del New England viene
attaccata da una creatura incredibile: una balena dalle dimensioni
e la forza elefantiache, ed un senso quasi umano di vendetta. Il
disastro marittimo, realmente accaduto, avrebbe ispirato Herman
Melville a scrivere Moby Dick. Ma l’autore ha descritto solo una
parte della storia. “In the Heart of the Sea” rivela le conseguenze
di quella straziante aggressione, di come i superstiti
dell’equipaggio della nave vengono spinti oltre i loro limiti e
costretti a compiere l’impensabile per poter sopravvivere. Sfidando
le intemperie, la fame, il panico e la disperazione, gli uomini
mettono in discussione le loro convinzioni più radicate: dal valore
della vita alla moralità delle loro spedizioni, mentre il capitano
cerca di riprendere la rotta in mare aperto, ed il primo ufficiale
tenta di sconfiggere il capodoglio.
I
protagonisti di “In the Heart of the Sea” sono Chris
Hemsworth (“The Avengers”; “Rush”) nei panni del veterano
primo ufficiale della nave, Owen Chase; Benjamin
Walker (“La Leggenda del Cacciatore di Vampiri”) è
l’inesperto capitano, George Pollard; Cillian
Murphy (“Il Cavaliere Oscuro: Il Ritorno”) ritrae il
secondo ufficiale, Matthew Joy; e Ben Whishaw
(“Skyfall”) è il romanziere Herman Melville, le cui indagini sul
caso hanno contribuito a portare alla luce gli eventi a distanza di
30 anni.
Ecco due nuove clip italiane per Guardiani della
Galassia, il blockbuster dell’estate che, dopo
una trionfale accoglienza in tutto il mondo, arriverà il 22 ottobre
nei nostri cinema.
Trama: L’audace esploratore Peter
Quill è inseguito dai cacciatori di taglie per aver rubato una
misteriosa sfera ambita da Ronan, un essere malvagio la cui
sfrenata ambizione minaccia l’intero universo. Per sfuggire
all’ostinato Ronan, Quill è costretto a una scomoda alleanza con
quattro improbabili personaggi: Rocket, un procione armato; Groot,
un umanoide dalle sembianze di un albero; la letale ed enigmatica
Gamora e il vendicativo Drax il Distruttore. Ma quando Quill scopre
il vero potere della sfera e la minaccia che costituisce per il
cosmo, farà di tutto per guidare questa squadra improvvisata in
un’ultima, disperata battaglia per salvare il destino della
galassia.
Sono ben venti i progetti
di coproduzione, esplicitamente mirati alla cultura e al
mercato cinese, che verranno presentati alla delegazione
asiatica, guidata da Miao Xiaotang, Presidente della
CFCC, la società pubblica per lo sviluppo delle coproduzioni,
e composta da una dozzina di operatori-chiave del mercato
audiovisivo cinese, per la seconda edizione del CHINA DAY in
programma al Mercato del Festival di Roma sabato e domenica
prossimi.
Organizzato da ANICA insieme a The
Business Street e ITA (Italian Trade Agency) per il Ministero
dello Sviluppo e in accordo con il Ministero dei Beni
Culturali, il CHINA DAY conclude anche quest’anno un percorso
costante di avvicinamento tra le due cinematografie, pensato
come scambio di contenuti, di imprenditorialità aziendale, di
coproduzioni per tutto il mercato audiovisivo, che vede in
Cina un’impressionante accelerazione sia in chiave di box
office domestico che di internazionalizzazione.
A questa domanda cinese di apertura
verso i mercati europei, l’industria italiana risponde
presentando i suoi progetti di coproduzione sabato 18 ottobre
a The Business Street. Domenica 19 invece, alla Casa del Cinema,
è in programma un Forum Italo-Cinese organizzato in
collaborazione con la Fondazione Italia Cina e dedicato al
tema di fondo del CHINA DAY: sarà la coproduzione la chiave
adatta per aprire il mercato della Cina, secondo nel mondo
solo agli Stati Uniti per fatturato?
Ad aprire i lavori del Forum saranno
il Presidente di Anica, Riccardo Tozzi, il Presidente
dell’Istituto per il Commercio Estero, Riccardo Monti, e
il Direttore Generale per il Cinema, Nicola Borrelli. Le
conclusioni saranno invece affidate al Presidente della
Fondazione Italia Cina, Cesare Romiti.
Tra i players cinesi a Roma per il
CHINA DAY ci sono colossi dell’industria come il Bona Group
(produzione e distribuzione) con il vice-presidente Jeffrey
Chan, lo studio-system dell’era internet 2.0 Le Vision e
la piattaforma digitale iQIYI che presto aprirà uno spazio
dedicato al cinema italiano; alcuni gruppi produttivi attivi a
Pechino come Road Pictures e Shanghai Film Group; protagonisti
storici della produzione di qualità a Hong Kong (Stephen Lam)
a Taiwan (Du Yuling) e a Pechino (Shan Dongbing) e
gruppi specialmente legati alle serie tv che sempre più spesso
cercano in Italia location per un pubblico cinese che impara
ad apprezzare il “Belpaese”.
Il Progetto Cina, organizzato da
Anica insieme a tutte le maggiori componenti del cinema
italiano, è stato lanciato nel 2013 e in un solo anno, anche
grazie all’attività del Desk aperto a Pechino, ha portato l’Italia
nel ristretto gruppo dei partner privilegiati dell’industria
cinese, forte dell’approvazione delle Norme Attuative del
Trattato di Coproduzione tra i due paesi, recentemente siglate
dalla Direzione Cinema del MiBACT con il Film Bureau
cinese.
Martedì 21 ottobre alle ore
21.00 torna al Cinema Colosseo di Milano l’appuntamento con Sala
Bio, la sala cinematografica a cura di Biografilm Festival dedicata
ai migliori biopic e ai grandi racconti di vita.
Sala Bio nasce come estensione nel
corso dell’anno di Biografilm Festival – International Celebration
of Lives di Bologna, il primo festival italiano dedicato alle
biografie e ai racconti di vita i cui ambiti spaziano dal cinema
alla letteratura, dal documentario alla fotografia, dall’arte al
teatro, alla musica. Dopo il successo della scorsa edizione nel
capoluogo lombardo, Sala Bio, in collaborazione con il Cinema
Colosseo, ha deciso di riproporre per tutta la stagione 2014 /2015
una programmazione eterogenea e di qualità che spazia dalla fiction
ai documentari e che sarà densa di anteprime, eventi ed incontri.
Un nuovo pubblico per il cinema di qualità che si ritrova ogni
settimana per scoprire le storie di grandi personaggi, che ha
piacere a condividere esperienze e visioni in un contesto culturale
continuativo arricchito dalla presenza di ospiti e critici
importanti.
L’obiettivo è offrire al pubblico
l’opportunità di entrare a far parte di una community che ogni
settimana si ritrova in Sala Bio per scoprire importanti,
appassionanti, divertenti storie di vita. Rispondendo così alla
richiesta di un nuovo pubblico che ama il cinema di qualità e che
ha piacere di condividere esperienze e visioni in un contesto
culturale coerente e continuativo.
Per questo quinto appuntamento, Sala
Bio presenterà l’anteprima, in lingua originale sottotitolata, di
Boyhood di Richard
Linklater, con Patricia Arquette ed
Ethan Hawke. Girato per brevi periodi tra il 2002
e il 2013, Boyhood è un’esperienza
cinematografica innovativa che copre 12 anni di vita di una
famiglia. Al centro della storia c’è Mason, che assieme alla
sorella Samantha, vive un viaggio emozionale e trascendente
attraverso gli anni, dall’infanzia all’età adulta.
Il film sarà distribuito nelle sale
italiane da Universal Pictures a partire dal 23 ottobre.
Inizia oggi la nona edizione del
Festival Internazionale del film di Roma all’insegna
dell’italianità con Soap Opera Soap
Opera, il nuovo lavoro di Alessandro Genovesi, nella
linea di programma Gala. A partire dalle ore 18, accanto al
regista, sfileranno sul red carpet del Festival tutti i
protagonisti del film: Fabio De Luigi, Diego Abatantuono,
Cristiana Capotondi, Ricky Memphis, Chiara Francini, Elisa
Sednaoui, Ale&Franz. Trionfo per Tomas
Milian che riceve il premio alla
carriera.
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Si apre oggi, giovedì
16 ottobre, la nona edizione del Festival
Internazionale del Film di Roma. La Sala Santa Cecilia
dell’Auditorium Parco della Musica – la più grande “sala
cinematografica” della Capitale – ospiterà alle ore 19 la cerimonia
di apertura del Festival, che vedrà come “padrona di casa”
l’attrice romana Nicoletta Romanoff. A seguire si svolgerà la
proiezione di Soap Opera, il nuovo
lavoro di Alessandro Genovesi, nella linea di programma Gala. A
partire dalle ore 18, accanto al regista, sfileranno sul red carpet
del Festival tutti i protagonisti del film: Fabio De Luigi, Diego
Abatantuono, Cristiana Capotondi, Ricky Memphis, Chiara Francini,
Elisa Sednaoui, Ale&Franz.
Alle ore 17, la Sala Petrassi
ospiterà in prima mondiale la proiezione di 27
aprile 2014 – Racconto di un eventodi Luca
Viotto, docufilm nato dalla collaborazione produttiva tra il
Centro Televisivo Vaticano e Sky. La pellicola, che fa parte del
programma degli Eventi Speciali, porta sul grande schermo un
momento storico unico: Papa Francesco (con la presenza del
Pontefice Emerito Benedetto XVI) proclama santi due tra i
personaggi più amati del XX secolo, Giovanni XXIII e Giovanni Paolo
II. Attraverso le testimonianze di autorevoli personaggi, da Dario
Fo a Pupi Avati, il lungometraggio racconta il “dietro le quinte”
del grande evento, tracciando un ritratto inedito delle figure dei
due Papi santi e dell’attuale pontefice, e mostrando alcuni luoghi
esclusivi della Santa Sede.
Alle ore 17.30, saranno
inaugurate all’Auditorium le mostre della nona edizione: “La grande
bellezza”, “Actrices – Omaggio a Kate Barry” e “Asia Argento: la
strega rossa”.
Con la mostra “La
Grande Bellezza”, Mediafriends e Festival Internazionale
del Film di Roma presentano un’importante iniziativa benefica
ispirata al film premio Oscar® di Paolo Sorrentino. Dal 16 al 25
ottobre, nel foyer della Sala Sinopoli, saranno esposte al pubblico
centocinquanta opere, tra foto di scena e frame originali del film
di Paolo Sorrentino che, nel corso della mostra, potranno essere
acquistate dal pubblico a fronte di un’offerta. L’obiettivo
dell’iniziativa “La Grande Bellezza” è supportare FIRA (Fondazione
Italiana per la Ricerca sull’Artrite), ONLUS che promuove la
raccolta di fondi per la ricerca sulle artriti e le altre malattie
reumatologiche.
La conferenza stampa del
film d’apertura di questa edizione vede protagonisti tutto il cast
e il regista Alessandro Genovesi.
La scelta è ricaduta su
Soap Opera che segna un ritorno alle
origini del cinema italiano e soprattutto della commedia, genere
che ha sempre dominato il nostro mercato cinematografico.
Soap Opera nasce da un’idea teatrale
di Genovesi, concepita sette anni fa: i produttori Totti e Usai
(insieme a Medusa Film) lo acquistarono insieme a Happy
Family (diretto poi da Salvatores) , portando
entrambi sul grande schermo.
Il film nasce come una miniserie
teatrale da quattro puntate: per il cinema è stata riscritta la
sceneggiatura, e gli attori sono stati coinvolti subito (quasi la
metà avevano già lavorato con il regista) , a parte le new entry
Elisa Sednaoui e Ricky
Memphis.
Genovesi è stato attore a teatro per
circa 15 anni, per cui concepisce il discorso di compagnia, intesa
come una grande famiglia a livello lavorativo: ciò permette di
strutturare la scrittura fin da subito sugli attori, che hanno reso
personali- e vitali- i vari personaggi.
Per il regista la palazzina doveva
essere accogliente e accomodante, con una finta neve fredda e
gelida che cade all’esterno (finto, come tutti i set del film). La
pellicola usata è stata un 35 mm, ed è forse l’ultima volta che
Genovesi gira in questo modo.
Il film esce giovedì 23 ottobre in
oltre un centinaio di copie.
Il film mescola la commedia con il
melò, realizzando un prodotto “contenitore” da riempire
liberamente, e creando una contrapposizione tra la natura
fortemente fictional della scenografia e la verità
cinematografica degli attori (almeno, questo secondo Genovesi).
Alcuni dialoghi, che sembrano
improvvisati e naturali, in realtà non seguono casualmente un
canovaccio, ma dei dialoghi ben scritti e strutturati.
Genovesi trovava interessante
mettere all’opera un gruppo di attori fuoriclasse, in uno spazio
non definito e fuori dal tempo, cercando di proporre, con realismo,
una rappresentazione non troppo fedele- ma vera !- del mondo che ci
circonda.
Quali sono i riferimenti cinefili
del regista?
La domanda nasce dopo alcuni
paragoni con Wes Anderson e Blake Edwards: Genovesi concorda sul
primo, che ritiene l’unico in grado di rappresentare- al giorno
d’oggi- con uno sguardo diverso e alienato la realtà, evocando e
creando mondi dai tratti spesso fictional. Ad esso si
aggiungono Michel Gondry, Spike
Jonze e Kaufman.
In linea con la domanda precedente,
viene chiesto sempre al regista se si è ispirato, nello specifico,
a qualche film: in realtà l’unica volontà era quella di non rifarsi
ad una commedia sciatta o becera, ma affondare le proprie radici
nel cinema anglosassone (forse con sfumature francesi), perché
secondo l’autore/ regista girare una commedia con poca cura,
sciatteria e disinteresse è considerata una mancanza molto grave
nei confronti del pubblico stesso.
David Portnoy, quindicenne
appassionato di birdwatching, fa una scoperta incredibile: ha
scattato una foto ad un’esemplare di anatra che sembra sia estinta.
Su consiglio dei suoi amici e del massimo esperto nel settore, il
dottor Konrad, David e i suoi amici si mettono in viaggio per
conquistare il loro posto nella storia del birding.
Guida tascabile per la
felicità è il film che ha aperto la sezione di
Alice nella città al Festival Internazionale del
Film di Roma 2014 e segna l’esordio alla regia di
Rob Meyer che sceglie di raccontare un teen movie,
caratterizzato dal conflitto padre figlio, ma anche un road movie
in cui i protagonisti Kodi Smit-McPhee, Katie Chang, Alex
Wolff e Michael Chen cresceranno
attraverso momenti di avventura e ilarità.
La sceneggiatura firmata dal regista e da Luke
Matheny risulta lineare nella costruzione e di facile
lettura nello svolgimento riuscendo a gestire tutte le tematiche
del film e soprattutto i tormenti del giovane David, segnato da una
grave perdita familiare e ossessionato dall’hobby che la madre gli
ha trasmesso.
La pellicola oltre ad essere contraddistinta da vasti scenari e le
ben classiche peripezie del genere, riesce a mantenere costante la
storia nonostante i continui cambi di piani narrativi che trattano
ampiamente i ricordi materni, le prime rabbie ed esperienze
adolescenziali nonché le situazioni comiche che smorzano il filone
drammatico. Soprattutto in quest’ultimo passaggio è evidente il
lavoro di montaggio di Vito DeSario che riesce a
dosare tutte le corde del film al massimo restituendo la giusta
compattezza narrativa.
Del cast spicca il premio Oscar Ben Kinsley che
anche solo attraverso la sua espressione riesce a far trapelare i
consigli del “mentore” e di personaggio guida per David. Bene anche
il resto del cast che si ricava, più con le battute che con
l’interpretazione, il proprio spazio in scena attraverso dei
personaggi-caratteristi che ricalcano un po’ gli stereotipi tipici
dei teen movie.
Guida tascabile per la
felicità è un film leggero che coinvolge i ragazzi
attraverso storie e sentimenti comuni, utilizzando temi piuttosto
noti ma con un mezzo mai visto prima, il birdwatching. Il film
riesce comunque a strappare la risata, far leva sullo spirito
naturalistico e regalare il più intramontabile degli happy
ending.
Marco Muller,
direttore del Festival, dà il benvenuto ai giornalisti per dare il
via a questa nona edizione del Festival Internazionale del Film di
Roma, iniziato con la presunta cancellazione di alcune proiezioni
(Miike Takashi e Joe Dante),
smentite da Muller, che invece conferma entrambi gli incontri.
Una domanda riguarda la scelta dei
due film di apertura e chiusura: due film italiani, due commedie
(Soap Opera e Andiamo a Quel
Paese), scelta sistematica per ricondurre questa
“festa” del cinema alla tradizione puramente italiana della
commedia, due film ritenuti da Muller diversi dalle solite
produzioni e che gettano nuova luce sull’argomento.
Per quanto riguarda i dati
statistici delle vendite dei biglietti, tutto procede sulla linea
più giusta di vendita nonostante l’incalzante crisi del
settore.
A seguire, c’è stata
una breve anticipazione riguardante l’ospite d’onore di questa
edizione: Tomas Milian riceverà Il Marc’Aurelio
Acting Award di quest’anno, un premio prestigioso per un attore
globale che ha rappresentato la romanità in tutto il mondo (pur
essendo cubano di nascita e americano d’adozione).
Il personaggio che più ha amato
interpretare è stato proprio “Er Monnezza”: a tal proposito,
racconta- tramite un aneddoto- di quando, esponente dell’alta
borghesia cubana, decise di “ribellarsi” a quel sistema e a quella
società e, dopo un’illuminante visione del film La
Valle dell’Eden con James Dean,
decise di diventare attore per provare qualcosa a suo padre (morto
suicida, con un colpo al cuore, quando Milian aveva 12 anni). Così
andò da sua zia, una donna ricca e colta, ma anche castrista e,
confidandosi con lei, la donna prese la decisione di pagargli le
lezioni presso il prestigioso Actors Studio trasferendosi negli
Usa. La zia gli dà però un saggio consiglio: per fare davvero del
buon cinema, doveva interpretare personaggi distanti da lui, figure
del popolo lontane dal suo status. Così, con questa nuova
consapevolezza, si iscrisse all’Actors Studio (dove c’erano 3000
attori Usa e un unico cubano con forte accento… lui, appunto). Il
provino consisteva in un monologo tratto da “Home of the Brave” di
A. Lawrence, che Milian scelse perché l’intensità drammatica gli
ricordava il suicidio del padre e il rapporto burrascoso e doloroso
che i due avevano, raccontando così un altro aneddoto che racconta
con dolore struggente, senza risparmiare nessun dettaglio.
Alla fine, Milian ha espresso il suo
punto di vista sulla recitazione e sul mestiere d’attori: per lui
“essere bravi” e credibili sulla scena non vuol dire recitare, ma
vivere il personaggio: perdersi in esso, con tutti i rischi del
caso e la possibilità di essere totalmente assorbiti dal
character che si interpreta.
Il ritorno di Milian a Roma è
paragonabile, secondo lui, ad una vera e propria resurrezione
personale.
Film d’apertura della nona edizione
del Festival Internazionale del Film di Roma, Soap
Opera vede tornare alla regia Alessandro
Genovesi dopo i successi di La Peggiore
Settimana della Mia Vita e Il Peggior
Natale della Vita, e lo fa raccontando una storia
incrociata e corale: Protagonisti, gli strambi e surreali inquilini
di un condominio di una imprecisata città italiana (anche se, in
base ad alcuni dettagli, le tracce porterebbero ad una Roma molto
cinematogrifica e patinata), come i due fratelli gemelli Gianni e
Mario, proprietari dello stabile e dipendenti l’uno dall’altro-
soprattutto l’ultimo, costretto sulla sedia a rotelle dopo che il
fratello lo ha investito; c’è poi Francesco, single quarantenne
ancora innamorato della sua ex Anna che, dopo pochi mesi, è già
incinta di un altro; c’è il suo miglior amico Paolo, quasi papà che
vive uno stato confusionale talmente forte da mettere in dubbio i
suoi orientamenti sessuali e Alice, la vicina attricetta in una
nota soap opera e con un debole per gli uomini in divisa. Le loro
vite vengono sconvolte dall’improvviso suicidio del dirimpettaio di
Francesco, Pietro, che mescolerà le carte delle loro esistenze
proprio alla viglia di capodanno.
Il titolo del film sembra
suggerire, in un primo momento, una lettura molto “fictional”
dell’intera pellicola: merito pure delle scelte tecniche di
Veronesi, con molti scavalcamenti irreali di campo e dei confini
dell’inquadratura: lo spettatore medio si aspetta quasi che il film
stesso sia un’enorme set a cielo aperto, una vera soap opera in
corso. La delusione, profonda, si palesa quando realizziamo che
quello che stiamo osservando- come voyeur curiosi- altro non è che
la vita stessa, in una delle sue manifestazioni più improbabili,
patinate e irreali.
Si salvano i dialoghi e le battute
brillanti grazie anche ad un cast di comici navigati pronti a
sfoderare tutta la loro verve brillante per salvare un film
altrimenti fiacco e banale. Piacevole sorpresa Ricky Memphis in un ruolo misurato, ironico, a
tratti tenero e disarmante per la sua ingenuità.
Alexandra
Breckenridge, attrice vista nella serie
American Horror Story, si è unita al cast
di The Walking Dead 5 in un ruolo che
sarà ricorrente. A dare la notizia è Deadline che conferma
che il nuovo personaggio potrebbe diventare un regular.
La Breckenridge interpreterà
un personaggio così descritto: “Samantha, una donna attraente,
forte, sveglia, affascinante e articolata, che ha anche un lato
vulnerabile. E’ una madre con uno spirito bohémien, e un’artista
talentuosa.”
Certo, gli aggettivi bohémien e
talentuosa sembrano difficilmente attribuibili ad un personaggio
all’interno dell’universo di The Walking Dead
5, ma immaginiamo che il personaggio possa riservare
parecchie e interessanti sorprese. Ovviamente teniamo conto che
spesso le descrizioni dei personaggi di The Walking
Dead sono state dei piccoli trabocchetti, per cui
potrebbe essere anche questo il caso di Samantha.
Basato sul fumetto creato da
Robert Kirkman, Tony Moore e
Charlie Adlard, The Walking Dead
5 vede protagonisti Andrew Lincoln, Norman
Reedus, Steve Yeun, Lauren Cohan, Chad Coleman, Chandler Riggs,
Melissa McBride, Emily Kinney, Danai Gurira e Sonequa
Martin-Green.
Nuove
immagini di Chris Hemsworth
in Heart of the Sea ci arrivano da
USA Today, il nuovo film di Ron
Howardche
racconta glieventi realiche hanno
ispirato il romanzo “MobyDick“.
La
sceneggiatura di In the heart of
the sea, che è
stata scritta da Charles
Leavitt. è un
adattamento dall’omonimo romanzo di
Nathaniel Philbrick. In the
heart of the sea segue il
maldestinato viaggio della baleniera Essex, che è stata attaccata
da un capodoglio nel 1820, lasciando il suo equipaggio bloccato in
mare per ben novanta giorni.
Nel
film BenWhishaw interpreta il ruolo
di HermanMelville, che alla
fineavrebberaccontatola
storianel suo già
citato libro“MobyDick“. Tra gli
altrimembri del
cast cisonoBenjaminWalker, CillianMurphy,BrendanGleeson, TomHolland, FrankDillanee SamKeeley.
Le riprese sono cominciate nel settembre 2013 presso i Leavesden
Studios di Londra. Sono state girate anche alcune scene in location
reali nelle isole Canarie di La Gomera e Lanzarote.
In the heart of the
seauscirà nelle
sale cinematografiche statunitensi a partire
dal13 Marzo 2015, di seguito potete
vedere le foto.
Dopo la notizia che Warner e DC
avevano dato il via libera per due film sulla Justice League, arriva la
notizia che entrambe le pellicole (intitolate per ora solo Part I e
Part II) saranno dirette da Zack Snyder.
Con lui ci saranno, per
ora confermati solo nella prima parte, Ben
Affleck, Henry Cavill ed Amy Adams nei ruoli che hanno già
interpretato per L’Uomo D’Acciaio e
Batman V Superman.
Ci sarà molto da lavorare per
Snyder quindi nei prossimi anni dato il poco tempo tra una release
e l’altra, infatti Batman V Superman uscirà nel 2016, la prima
parte della Justice League sarò subito nel 2017 mentre la seconda
parte nel 2019; non è da escludersi però che Snyder possa già
iniziare a girare qualcosa durante le riprese di Batman v
Superman.
Manca poco anche all’uscita della
prima parte del finale di Hunger Games, intitolato
Hunger Games il Canto della Rivolta Parte
I. Potete vedere il nuovo trailer con immagini
inedite qua sotto.
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In Hunger Games il
Canto della rivolta Parte Ie II ritroviamo i
personaggi dei primi due film e incontriamo tanti nuovi volti. Il
cast è composto da: Jennifer Lawrence, Josh
Hutcherson, Liam Hemsworth, Woody Harrelson, Elizabeth Banks,
Donald Sutherland, Willow Shields, Jena Malone, Sam Claflin,
Natalie Dormer, Evan Ross, Julianne Moore, Gwendoline
Christie, Mahershala Ali, Patina Miller, Wes Chatham, Elden Henson,
Omid Abtahi, Misty Ormiston, Kim Ormiston, Robert
Knepper.
Qui la trama del romanzo: Il canto
della rivolta. Hunger Games (Mockingjay) è un romanzo di
fantascienza del 2010 scritto da Suzanne Collins, il terzo della
trilogia degli Hunger Games, in cui prosegue il racconto di Katniss
Everdeen e la futuristica nazione di Panem. In seguito agli eventi
vissuti nel primo romanzo, Hunger Games, una ribellione contro
Capitol City divampa nei distretti, e Katniss e il suo compagno
Peeta Mellark sono costretti a ritornare nell’arena in occasione di
un’edizione speciale degli Hunger Games. I maggiori temi includono
sopravvivenza, controllo governativo, ribellione e interdipendenza
contro indipendenza. Il romanzo è stato pubblicato negli Stati
Uniti il 24 agosto 2010, mentre in Italia è stato pubblicato l’11
maggio 2012.
Nonostante per Suicide Squad non ci sia ancora
una sceneggiatura e un regista (però qui il nome di David
Ayer è forte), Warner Bros avrebbe già offerto a quattro
star di primo livello i ruoli principali, stiamo parlando di
Ryan Gosling, Will Smith, Tom Hardy e
Margot Robbie.
Ancora però non si sa per quali
personaggi sia stata offerta la parte, ma tutto questo indica una
precisa volontà da parte di Warner ovvero puntare forte su
questo film (o franchise) e non farne una pellicola di
passaggio o una vetrina per giovani in rampa di lancio.
Channing Tatum
rivela alcuni aggiornamenti su Gambit, il nuovo mutante che entrerà
nella squadra degli X-Men in X-Men
Apocalypse e che successivamente avrà un film tutto
suo:
“Stiamo cercando uno
sceneggiatore per iniziare a definire il personaggio. Non vogliamo che sia qualcosa di già visto, abbiamo intenzione
di creare qualcosa di fresco in modo da presentarlo in
un modo innovativo. Quando fai qualcosa di diverso però ti prendi dei rischi perchè
non sai a cosa vai incontro e se piacerà a tutti.”
Il film da solista non ha ancora una data d’uscita sicura ma
potrebeb essere il Fox untitled movie previsto per il 2018.
Manca veramente poco all’uscita di
Interstellar in tutti i cinema del
mondo e Warner rilascia tre spot tv intitolati Countdown, Make It e
Future che potete vedere qua sotto.
Dal celebrato regista Christopher Nolan (la serie di “The Dark
Knight”, “Inception”), Interstellar
vede come interpreti il premio Oscar Matthew McConaughey (“Dallas Buyers Club”), il
premio Oscar Anne Hathaway (“Les Miserables”), la candidata
all’Oscar Jessica Chastain (“Zero Dark Thirty”),
Bill Irwin (“Rachel Getting Married”), il premio
Oscar Ellen Burstyn (“Alice Doesn’t Live Here
Anymore”) ed il premio Oscar
Michael Caine (“Le regole della casa del
sidro”).
Il cast principale include anche
Wes Bentley,
Casey Affleck, David Gyasi, Mackenzie Foy e
Topher Grace. La trama: Quando i nostri giorni
sulla Terra stanno per giungere al termine, un team di esploratori
dà il via alla missione più importante nella storia dell’uomo: un
viaggio attraverso la galassia per scoprire se l’uomo potrà avere
un futuro tra le stelle.
Diretto da
Christopher Nolan, il film è stato sceneggiato da
Jonathan Nolan e
Christopher Nolan. Emma Thomas, Christopher
Nolan e Lynda Obst hanno prodotto
Interstellar
con Jordan Goldberg, Jake Myers, Kip Thorne e
Thomas Tull come produttori esecutivi. Il team
creativo dietro la macchina da presa del film di Nolan, è stato
guidato dal direttore della fotografia Hoyte Van
Hoytema (“Her”), lo scenografo candidato all’Oscar
Nathan Crowley (“The Dark Knight”), il montatore
candidato all’Oscar Lee Smith (“The Dark Knight”)
e la costumista candidata all’Oscar Mary Zophres
(“Il Grinta”). La colonna sonora è stata composta dal premio Oscar
Hans Zimmer (la trilogia di “The Dark Knight” “Il
Re leone”).
I rumors attorno all’attore che
dovrà interpretare il ruolo di Doctor
Strange non finiscono più e così dopo le voci su
Benedict Cumberbatch, Ethan Hawke, Joaquin Phoenix e Keanu
Reeves,Ewan McGregor e Matthew
McConaughey oggi il nuovo candidato è diventato
Ryan Gosling.
Secondo l’Hollywood Reporter
Gosling sarebbe stato chiamato da Marvel per fare un colloquio e
testare la disponibilità dell’attore.
Ancora non ci sono stati aggiornamenti su una possibile decisione
anche perchè Gosling avrebbe numerose offerte in questo momento tra
cui il ruolo da protagonista in The Secret life of
Houdini: The Making of America’s First Superhero e
Suicide Squad.
Dopo la notizia che
Ghostbusters avrà un reboot a cast
femminile, Bill Murray ha voluto dire la sua
invece sul terzo film della saga che vedrebbe lui come
protagonista:
“Non voglio tornare a fare
Ghostbusters perchè quello che vuole fare lo studio è resuscitare
un franchise, questa è una cosa che mi fa impazzire.Il
primo era un film spettacolare, uno dei migliori film di sempre, il
secondo [fa un rumore per dire che on era rimasto impressionato],
ma aveva buone pensate.Ho letto poi le bozze che Dan
[Aykroyd] aveva scritto e anche quella di Lee Eisenberg ma non mi
sono sembrate buone.Quando Dan e Harold [Ramis] scrissero
il film originale erano al top della forma, avevano una visione
chiara di cosa volevano fare, questa cosa invece adesso non
c’è.”
Murray però ha voluto lasciare una
porta aperta per una parte nel reboot rosa degli acchiappa fantasmi
nonostante abbia chiuso l’intervista dicendo molto chiaramente che
non vuole pensare a Ghostbusters per tutto il tempo.
Nuovo video dal set in allestimento
in New Mexico di Batman v Superman: Dawn of
Justice indiscrezioni riportano che dovrebbe
essere una sorta di villaggio in Africa.
Capitan Harlock – L’Arcadia della mia
Giovinezza: Dopo una strenua lotta per la libertà, la
guerra contro gli Illumidiani, che stanno invadendo e devastando
tutti pianeti esistenti, è perduta. Un uomo valoroso torna stanco,
ma determinato a fare giustizia sul suo pianeta ormai occupato: il
suo nome è Harlock. Le città sono devastate e i governanti corrotti
non hanno esitato a vendersi all’invasore. Ma, insieme ad Harlock,
c’è ancora qualcuno pronto a combattere: Maya, la “voce” della
resistenza; Zoll, un soldato di Tokarga deciso a vendicare il suo
popolo; Emeraldas, una piratessa spaziale. E infine Tochiro, il
geniale costruttore di una possente astronave che porta il nome di
un’utopia: “Arcadia”, legato ad Harlock da un’amicizia che si
trasmette da generazioni.
Cristiada:
La pellicola narra di una pagina drammatica della storia
dell’America Latina che vive ancora oggi nella memoria del Paese:
la guerra civile Messicana (anni 1926-1929).
…E fuori
nevica!: Enzo Righi (Vincenzo Salemme) ha
cinquant’anni e vive cantando (male) sulle navi da crociera. Eterno
immaturo, è allergico a qualsiasi tipo di responsabilità. Quando
arriva la notizia della morte di sua madre, è costretto a rientrare
a Napoli per la lettura del testamento, dove, dopo anni, incontrerà
i fratelli Stefano e Cico. Ad attenderli una sopresa: l’unico modo
per ereditare la casa di famiglia è convivere tutti insieme. La
quotidianità non si rivelerà affatto semplice e i tre fratelli ne
vedranno delle belle…finché una trovata geniale e spietata di Cico
risolverà il nuovo, complicato, “stato di famiglia”.
Un milione di modi per
morire nel West: Dopo essersi tirato indietro da uno
scontro a fuoco, Albert viene lasciato dalla sua scostante
fidanzata per un altro uomo. Sarà una misteriosa e bellissima
donna, da poco arrivata in città, ad aiutarlo a tirar fuori il suo
coraggio e a farlo nuovamente innamorare. Ma quando il marito di
lei, un noto fuorilegge, si presenta assetato di vendetta, Albert
dovrà immediatamente mettere alla prova il suo ritrovato
eroismo.
Il giovane
favoloso: Leopardi è un bambino prodigio che cresce
sotto lo sguardo implacabile del padre, in una casa che è una
biblioteca. La mente di Giacomo spazia, ma la casa è una prigione:
legge di tutto, ma l’universo è fuori. In Europa il mondo cambia,
scoppiano le rivoluzioni e Giacomo cerca disperatamente contatti
con l’esterno. A 24 anni lascia finalmente Recanati. L’alta società
Italiana gli apre le porte ma il nostro ribelle non si adatta.
Joe: La
storia inizia con Joe che assume il teenager Gary Jones e il padre
bisognoso, nella sua squadra di somministrazione di veleno agli
alberi, che lavora per una società di legname. Joe è notoriamente
spericolato con il suo pick-up, il suo cane, e soprattutto le sue
donne, ma riesce ad intravedere qualcosa in Gary che in qualche
modo lo scuote: una determinazione, un innato senso morale e una
capacità di ripresa che difficilmente riesce a trovare ormai negli
uomini. Gary non ha nulla nella vita, non è mai andato un singolo
giorno a scuola, ma ciononostante riesce a prendersi cura della sua
famiglia, a proteggere la sorella durante le manifestazioni di
violenza del padre, a sperare in un futuro migliore. Joe e Gary
stringono un atipico legame. Quando Gary si trova a fronteggiare
una minaccia più grande di quella che riuscirebbe personalmente a
gestire, si rivolge a Joe – momento in cui si verificano una serie
di eventi che denotano la brutale inesorabilità della tragedia e la
bellezza dell’ultima pugnalata prima della salvezza.
La banda dei
supereroi: Davide finalmente sta realizzando il sogno
della sua vita: girare un film per il cinema. Ha gli attori, una
troupe, una produzione e una distribuzione. Ma prendendo sotto
gamba le sue responsabilità, Davide si ritrova subito ad aver
superato il budget prestabilito e ad essere in ritardo rispetto ai
tempi prefissati. La produzione gli blocca il set e minaccia di
denunciarlo se non consegna il film finito entro e non oltre due
settimane. Disperato, Davide decide, insieme a suoi due migliori
amici, di mettere in piedi una “banda di Supereroi” che ferma i
ladri e li deruba per racimolare nel minor tempo possibile la cifra
che gli serve per finire il film.
Tutto può
cambiare: Greta (Keira Knightley) e Dave (Adam
Levine), fidanzati dai tempi del liceo ed entrambi cantautori, si
trasferiscono a New York quando lui riceve un’offerta da un colosso
dell’industria musicale. La celebrità, e le molte tentazioni che la
accompagnano, fanno perdere la testa a Dave e incrinano il loro
rapporto. Nella metropoli scintillante e piena di opportunità,
Gretta incontra Dan (Mark Ruffalo), un dirigente di un’etichetta
musicale che assiste per caso ad una sua esibizione nell’East
Village e resta subito colpito dal suo talento naturale. Intorno a
questo incontro casuale prende vita la storia di due persone che si
aiutano reciprocamente a cambiare nel corso di un’estate
newyorchese.
La moglie del
cuoco: Marithé lavora in un istituto di formazione
per adulti e aiuta gli altri a trovare la loro vera vocazione. Un
giorno si presenta Carole, moglie complessata che vive all’ombra
del marito, Sam, uno chef di fama. Marithé decide di aiutarla a
emanciparsi e l’impresa riesce a tal punto che Carole decide di
lasciare Sam. Nel frattempo però le cose si complicano, perché
Marithé non è insensibile al fascino dell’uomo…
Piccole crepe grossi
guai: Antoine ha passato i quaranta quando decide
bruscamente di porre fine alla sua carriera di musicista. Dopo aver
vagabondato per qualche tempo, trova lavoro come portiere nel
palazzo dove abita Mathilde, una donna in pensione, generosa e
impegnata nel sociale. Una sera, Mathilde scopre una crepa nel muro
del suo salotto e inizia a temere che il palazzo possa crollare.
Gradualmente la sua paura si trasforma in un vero e proprio panico
e Antoine, che si sente molto vicino a questa donna, teme che possa
scivolare nella follia.
Alle ore
20 in Sala Sinopoli, per la linea di programma Cinema d’Oggi, sarà
proiettato in prima mondiale Wir sind
jung. Wir sind stark. (We are
Young. We are Strong.), secondo lungometraggio di Burhan
Qurbani. Dopo il successo di Shahada, premiato
nel 2010 al Festival di Berlino e in altre competizioni nazionali e
internazionali, il giovane cineasta tedesco di origini afghane
ambienta il suo nuovo lavoro durante la rivolta xenofoba del 1992 a
Rostock, raccontando i sanguinosi scontri attraverso lo
sguardo dei tre protagonisti: una ragazza vietnamita, un ambizioso
politico locale e un giovane leader della sommossa. Il film ospita
nel cast la pluripremiata attrice Saskia Rosendahl, interprete del
thriller drammatico Lore, Joel Basman
(Hanna, The Monuments Men) e Jonas Nay (reso
celebre da numerose partecipazioni in alcune delle più note serie
tv tedesche).
Si apre oggi, giovedì
16 ottobre, la nona edizione del Festival
Internazionale del Film di Roma. La Sala Santa Cecilia
dell’Auditorium Parco della Musica – la più grande “sala
cinematografica” della Capitale – ospiterà alle ore 19 la cerimonia
di apertura del Festival, che vedrà come “padrona di casa”
l’attrice romana Nicoletta Romanoff. A seguire si svolgerà la
proiezione di Soap Opera, il nuovo
lavoro di Alessandro Genovesi, nella linea di programma Gala. A
partire dalle ore 18, accanto al regista, sfileranno sul red carpet
del Festival tutti i protagonisti del film: Fabio De Luigi, Diego
Abatantuono, Cristiana Capotondi, Ricky Memphis, Chiara Francini,
Elisa Sednaoui, Ale&Franz.
Alle ore 17, la Sala Petrassi
ospiterà in prima mondiale la proiezione di 27
aprile 2014 – Racconto di un eventodi Luca
Viotto, docufilm nato dalla collaborazione produttiva tra il
Centro Televisivo Vaticano e Sky. La pellicola, che fa parte del
programma degli Eventi Speciali, porta sul grande schermo un
momento storico unico: Papa Francesco (con la presenza del
Pontefice Emerito Benedetto XVI) proclama santi due tra i
personaggi più amati del XX secolo, Giovanni XXIII e Giovanni Paolo
II. Attraverso le testimonianze di autorevoli personaggi, da Dario
Fo a Pupi Avati, il lungometraggio racconta il “dietro le quinte”
del grande evento, tracciando un ritratto inedito delle figure dei
due Papi santi e dell’attuale pontefice, e mostrando alcuni luoghi
esclusivi della Santa Sede.
Alle ore 17.30, saranno
inaugurate all’Auditorium le mostre della nona edizione: “La grande
bellezza”, “Actrices – Omaggio a Kate Barry” e “Asia Argento: la
strega rossa”.
Con la mostra “La
Grande Bellezza”, Mediafriends e Festival Internazionale
del Film di Roma presentano un’importante iniziativa benefica
ispirata al film premio Oscar® di Paolo Sorrentino. Dal 16 al 25
ottobre, nel foyer della Sala Sinopoli, saranno esposte al pubblico
centocinquanta opere, tra foto di scena e frame originali del film
di Paolo Sorrentino che, nel corso della mostra, potranno essere
acquistate dal pubblico a fronte di un’offerta. L’obiettivo
dell’iniziativa “La Grande Bellezza” è supportare FIRA (Fondazione
Italiana per la Ricerca sull’Artrite), ONLUS che promuove la
raccolta di fondi per la ricerca sulle artriti e le altre malattie
reumatologiche.
“Actrices – Omaggio a Kate
Barry” è una mostra fotografica dedicata alla memoria
dell’artista francese, morta nel dicembre 2013: dal 16 al 25
ottobre, il foyer della Sala Petrassi ospiterà i ritratti di star
del cinema come Catherine Deneuve, Isabelle Adjani, Monica Bellucci
e Sofia Coppola: grazie al talento dell’artista, si sono lasciate
andare a una sorta di abbandono non comune. Curata da Aline
Arlettaz, giornalista e fotografa, è prodotta dall’Institut
Français in partenariato con Roman de Kermadec, il figlio
dell’artista. L’Institut Français, che riceve il sostegno di Axa,
si occupa anche della diffusione internazionale della mostra.
Nel Foyer Santa Cecilia, dal 16 al
20 ottobre, è allestita la mostra “Asia Argento:
la strega rossa”: ispirata all’omonimo volume fotografico
pubblicato dal Centro Sperimentale di Cinematografia e Edizioni
Sabinae, l’esposizione rivela il talento poliedrico di Asia Argento
attraverso il reportage di Stefano Iachetti, autore del libro, sui
set di Era di marzo e Incompresa.
Le fotografie ritraggono l’artista in azione e mostrano il suo lato
meno glamour e più vero, lontano dall’icona pop e trasgressiva a
cui siamo abituati.
Alle ore 20 in Sala Sinopoli, per
la linea di programma Cinema d’Oggi, sarà proiettato in prima
mondiale Wir sind jung. Wir sind
stark. (We are Young. We are Strong.),
secondo lungometraggio di Burhan Qurbani. Dopo il successo
di Shahada, premiato nel 2010 al Festival di Berlino
e in altre competizioni nazionali e internazionali, il giovane
cineasta tedesco di origini afghane ambienta il suo nuovo lavoro
durante la rivolta xenofoba del 1992 a Rostock, raccontando i
sanguinosi scontri attraverso lo sguardo dei tre protagonisti: una
ragazza vietnamita, un ambizioso politico locale e un giovane
leader della sommossa. Il film ospita nel cast la pluripremiata
attrice Saskia Rosendahl, interprete del thriller
drammatico Lore, Joel Basman
(Hanna, The Monuments Men) e Jonas Nay (reso
celebre da numerose partecipazioni in alcune delle più note serie
tv tedesche).
Alle ore 20.30 presso la Sala
Petrassi sarà presentato My Italian Secret – The
Forgotten Heroes(Eventi Speciali), il nuovo
lavoro di Oren Jacoby, autore di Sister Rose’s
Passion (nominato all’Oscar®), regista e produttore di
documentari riconosciuti dall’American Film Institute, dal Sundance
Institute, dal Tribeca Institute e dal DuPont /Columbia Awards. Il
suo ultimo lungometraggio torna alla Seconda Guerra Mondiale e
racconta una vicenda poco nota al grande pubblico: quella degli
italiani che rischiarono la vita per salvare gli ebrei dai
rastrellamenti nazisti. Fra questi, il grande ciclista Gino
Bartali, che trasportava documenti falsi nel telaio della sua
bicicletta, e il dottor Giovanni Borromeo, che si inventò una
malattia per tener lontane le SS dall’ospedale dove si nascondevano
gli ebrei.
Il programma della giornata si
chiuderà alle ore 22.30 (Sala Petrassi) con il restauro digitale
di Operazione Paura di Mario
Bava, primo film della retrospettiva “Danze macabre. Il cinema
gotico italiano”, presentata dal Centro Sperimentale di
Cinematografia – Cineteca Nazionale e curata da Domenico Monetti,
Emiliano Morreale e Luca Pallanch. Il celebre regista, produttore,
montatore, attore e sceneggiatore statunitense Joe Dante, storico
fan del cinema di Bava, presenterà il film.
Il programma della giornata prevede
inoltre, in Sala Sinopoli, due proiezioni della sezione autonoma e
parallela Alice nella città: alle ore 11 sarà
presentato Guida tascabile per la
felicità di Rob Meyer, alle ore
17 Mio papà di Giulio Base.
Per l’intera durata della
manifestazione, sul sito infinitytv.it,
aprirà i battenti una sala cinematografica virtuale, nata dalla
collaborazione tecnologica fra Accenture e Infinity. Nella sala,
gli abbonati potranno vedere – in contemporanea con la proiezione
del Festival – una selezione dei migliori film in gara, utilizzando
tutti i canali abitualmente disponibili per accedere a Infinity
(sito web, app mobile, smart tv, Xbox, Playstation, Set Top Box,
Chromecast).
La nona
edizione del Festival Internazionale del Film di Roma coinvolgerà
tutta la città di Roma. Accanto all’Auditorium Parco della Musica,
cuore pulsante della manifestazione con le sue sale di proiezione,
gli spazi dedicati agli incontri e alle mostre e il Villaggio del
Cinema, numerosi altri luoghi ospiteranno segmenti della
programmazione del Festival.
La pre-apertura della nona edizione
avrà luogo alla Casa del Cinema in collaborazione con Ripley’s
Film, Istituto Luce – Cinecittà e Centro Sperimentale di
Cinematografia: Prima della rivoluzione, secondo
lungometraggio del Premio Oscar® Bernardo Bertolucci, sarà
proiettato in copia 35mm appositamente stampata dal negativo
originale il 15 ottobre, in occasione dei cinquanta anni (stesso
giorno, stessa ora) dell’uscita nelle sale. L’evento a inviti
anticipa la rassegna pubblica organizzata da Casa del Cinema che,
in novembre, programmerà una rassegna dedicata ai più significativi
film italiani usciti nel 1964. La proiezione di Prima della
rivoluzione sarà preceduta da Casarola, un
documentario di sette minuti sulle origini della famiglia
Bertolucci, diretto da Lorenzo Castore e prodotto da Young Films.
Il cortometraggio verrà inoltre mostrato il 20 ottobre in Sala
Sinopoli, prima della proiezione di Obra di Gregorio Graziosi.
Al MAXXI – Museo nazionale delle
arti del XXI secolo, si svolgerà una parte degli Eventi Speciali
della nona edizione (proiezioni, incontri e tavole rotonde) e il
palinsesto di Wired Next Cinema powered by Mazda, spazio dedicato
ai nuovi linguaggi dell’audiovisivo (senza distinzione di genere,
durata, formato). Il Museo ospiterà inoltre il party inaugurale a
inviti del Festival realizzato con Wired Next Cinema: protagonisti
della serata i Subsonica con un dj set.
L’area di via Veneto
accoglierà dal 17 al 21 ottobre, proiezioni, convegni, incontri e
attività del Mercato Internazionale del Film di Roma (The Business
Street e New Cinema Network): i luoghi coinvolti saranno l’Hotel
Bernini Bristol, la Casa del Cinema e il multisala Barberini dove,
oltre alle proiezioni per i professionisti dell’industria
cinematografica, saranno presentati in replica tutti i film che
avranno la loro prima all’Auditorium. Un luogo prestigioso come
l’Ara Pacis ospiterà invece la festa inaugurale del Mercato in
collaborazione con Cinema do Brasil e INCAA (Instituto Nacional de
Cine y Artes Audiovisuales), istituti di promozione delle
cinematografie di Brasile e Argentina, paesi protagonisti dello
speciale focus di The Business Street. La serata, durante la quale
l’Ara Pacis sarà “colorata” da una particolare tecnica di
proiezione tridimensionale, sarà animata da un dj set di No
One.
Venerdì 24 ottobre alle ore
18, il teatro Argentina ospiterà un incontro pubblico sul tema
“Shakespeare e il cinema” con il regista indiano Vishal
Bhardwaj che sarà al Festival con il suo nuovo film, Haider,
ispirato all’Amleto. Bhardwaj dialogherà con Antonio
Calbi, direttore del Teatro di Roma, Nadia Fusini, una delle
più autorevoli studiose di Shakespeare, i
registi Andrea Baracco e Veronica Cruciani, che
hanno affrontato l’opera in due spettacoli di prosa. Il film
costituisce il terzo capitolo della trilogia shakespeariana di
Bhardwaj,composto da Maqbool (2003)
e Omkara (2006), che saranno proiettati lunedì
20 ottobre in Sala Squarzina (ore 15).
Il Festival, come già avvenuto con
Di Caprio nel 2006 e Sylvester Stallone nel 2012, porterà nei
diversi quartieri della città un altro grande attore, Tomas Milian,
premiato quest’anno dal Festival con il Marc’Aurelio Acting Award.
Alle ore 11 di sabato 18 ottobre, presso il Teatro Lido di Ostia
(via delle Sirene 22), Tomas Milian incontrerà gli studenti delle
scuole superiori di Ostia e il pubblico; lo stesso giorno si
recherà nel quartiere Laurentino, ospite del Centro Culturale “Elsa
Morante”, dove alle 19.30 si terrà un dibattito pubblico.
Continuando la collaborazione con
l’Istituzione Biblioteche di Roma, durante il periodo del Festival
una selezione di biblioteche mostrerà le repliche di documentari
della linea di programma Prospettive Italia: a seguire autori e
protagonisti incontreranno il pubblico. Martedì 21 ottobre alle ore
17.30, la biblioteca “Pier Paolo Pasolini” (Viale dei caduti per la
Resistenza 410/a) ospiterà Looking for Kadija di
Francesco G. Raganato, mentre il 22 ottobre (ore 17.30), presso la
biblioteca “Franco Basaglia” (Via Federico Borromeo 67), si potrà
assistere alla proiezione del documentario Roma
Termini di Bartolomeo Pampaloni. Il giorno successivo
alle ore 17.30 presso Vaccheria Nardi (Via di Grotta di Gregna, 27)
sarà proiettatoMeno male che è lunedì di Filippo
Vendemmiati, venerdì 24 ore 17.30 sarà la volta
de L’orologio di Monaco di Mauro Caputo presso
la biblioteca “Gianni Rodari” (via Francesco Tovaglieri 237).
Il Teatro di Rebibbia celebrerà la
memoria di Enrico Maria Salerno nel ventennale della scomparsa.
Dopo la consegna del Premio Enrico Maria Salerno a Dario Argento,
il 18 e il 20 ottobre, grazie a Rai Movie e Moviextra, si terrà la
proiezione diTake Five di Guido Lombardi, in Concorso
al Festival di Roma nel 2013, interpretato da tre artisti che hanno
conosciuto il dolore della detenzione: Gaetano di Vaio, Carmine
Paternoster e Salvatore Striano.
Fra gli eventi benefici, il 23
ottobre presso Open Colonna – Palazzo Esposizioni, la Fondazione
Telethon organizzerà una gala dinner di solidarietà a cui
parteciperanno personalità del mondo imprenditoriale e
cinematografico.
Il giorno successivo, presso la
terrazza dell’Hotel Boscolo Exedra di Roma, verrà organizzata una
serata speciale, voluta da Mediafriends Onlus, dedicata al film
premio Oscar® La grande bellezza, durante la quale
verranno battute all’asta venti opere, un abito di scena di Cesare
Attolini indossato da Toni Servillo e altri significativi
memorabilia del film.
Nel programma delle Risonanze, “La
Scatola Chiara” organizzerà nei giorni del Festival, visite guidate
in città alla scoperta delle location dei film neorealisti (e non
solo): dal Portico d’Ottavia a Campo de’ Fiori, dal Pigneto a via
Casilina, dal Quadraro al Mandrione, numerosi percorsi attraverso i
luoghi resi celebri da grandi cineasti come Roberto Rossellini,
Pietro Germi, Pier Paolo Pasolini, Federico Fellini, Mario
Monicelli.
La circuitazione regionale della
nona edizione inizierà durante il periodo del Festival a Rieti: al
cinema Teatro Moderno si terrà la proiezione di uno dei film più
attesi al Festival, Buoni a nulla di Gianni Di
Gregorio. In novembre, una scelta dei film della nona edizione sarà
proiettata a Viterbo e Civitavecchia e in altre località della
provincia di Viterbo e Roma, in collaborazione con le associazioni
cinematografiche del territorio.
Sembra non voler finire la carrellata di poster per
Lo Hobbit la Battaglia delle Cinque
Armate, in questi due nuovi poster troviamo Bard e
ancora Bilbo.
Trama: Lo Hobbit La
Battaglia delle Cinque Armate porta all’epica
conclusione delle avventura di Bilbo Baggins, Thorin Scudodiquercia
e la compagnia dei nani. Avendo reclamato la propria terra al
drago Smaug, la compagnia ha inavvertitamente scatenato una forza
letale nel mondo. Infuriato, Smaug riversa la sua ira ardente
dall’alto, su uomini inermi, donne e bambini di Pontelagolungo.
Ossessionato soprattutto dal proteggere il suo tesoro, Thorin
sacrifica la sua amicizia e il suo onore, mentre Bilbo tenta in
tutti i modi di farlo ragionare e presto dovrà compiere una
scelta molto rischiosa. Ma ci sono anche pericoli più grandi.
All’oscuro di tutti a parte Gandalf, Sauron sta radunando le sue
legioni di orchi per attaccare la Montagna Solitaria.
Mentre l’oscurità sta prendendo il sopravvento nel conflitto,
Nani, Elfi e Uomini si trovano di fronte alla condizione di dover
lottare insieme o venire sconfitti. Bilbo si ritrova a dover
lottare per la sua vita e quella dei suoi amici nella battaglia
epica dei Cinque Eserciti, con il futuro della Terra di Mezzo in
bilico.
La serie fenomeno della
TV dei ragazzi più attesa torna finalmente su Disney
Channel (canale disponibile sulla piattaforma SKY e Mediaset
Premium) con la terza stagione di Violetta che
dal 20 ottobre alle 20:10 continuerà a stupire,
divertire ed appassionare milioni di fan in Italia e nel mondo!
I nuovi 80 episodi
di Violetta 3, prodotti in Argentina
e Spagna, sono pronti a far sognare, cantare e ballare le V-Lovers
italiane con appassionanti avventure, intrecci e nuovi personaggi.
La musica è sempre protagonista e l’incredibile colonna sonora è in
uscita il 7 ottobre nei negozi di dischi, su I tunes e nei Disney
Store.
L’album contiene 12 nuovi brani
tratti dalla terza stagione di Violetta e, in esclusiva per le fan
italiane, la canzone “Quanto Amore
nell’aria” interpretata in italiano da Jorge Blanco (Leon
nella serie).
In questa terza stagione Violetta
torna a Buenos Aires dopo il successo del tour europeo, in tempo
per il suo ultimo anno di scuola. La fama raggiunta da Violetta e i
suoi compagni di band, ha aumentato le loro ambizioni che talvolta
però creano attriti. Riuscirà il successo a mettere a repentaglio
la loro amicizia, il futuro musicale e l’esistenza stessa dello
Studio?
Questi gli avvincenti intrecci che
terranno il pubblico incollato allo schermo trascinandoli nel mondo
di Violetta al ritmo delle originali musiche della nuova
stagione.
Per tutte le V-Lovers gli episodi
della terza stagione di Violetta andranno in
onda a
partire dal 20 ottobre, dal lunedì al venerdì alle ore 20:10 e in
replica il giorno successivo alle 14.00.
Il divertimento con i personaggi
di Violetta continua anche sul
sito Disney.it con le inedite lezioni di
spagnolo Hablemos con
Violetta, i consigli culinari
diAngie e le Ricette di
Violetta e altri contenuti in esclusiva.
Si intitola A Potpourri
of Freaks, Parenthood 6×04, la
quarta puntata del sesto ciclo di episodi della serie di successo
trasmessa dal network americano della NBC.
In Parenthood
6×04 Max
(MaxBurkholder) incontra un
nuovo amico che significa per lui più di quanto Kristina
(Monica Potter) e Adam
(PeterKrause) inizialmente
si aspettano. Dopo un incontro imbarazzante con Sandy
(BetsyBrandt), Sarah
(LaurenGraham) cerca di
capire il suo posto nella vita di Ruby, e il pacifico Hank
(Ray Romano) deve mettere alla prova le sue
abilità diplomatiche. Intanto Julia
(ErikaChristensen) e Joel
(SamJaeger), temono che
l’incertezza della loro separazione stia danneggiando i loro figli.
Infine Crosby (Dax Shepard) cerca di scongiurare
una crisi al Lunchonette inseguendo Oliver
(TysonRitter), che ha
superato alcuni limiti.
Parenthood è una
serie televisiva statunitense di genere family
drama prodotta dal 2010. Ideata da Jason Katims, la
serie è basata sull’omonimo film del 1989 diretto
da Ron Howard. La serie è trasmessa in prima
visione assoluta negli Stati Uniti da NBC dal 2
marzo 2010. In Italia, la messa in onda in prima TV
avviene sui canalipay di Mediaset Premium dal 16
dicembre 2010, mentre in chiaro ha debuttato sui
canali Mediaset il 5 luglio 2011.
La serie narra le vicende della
numerosa famiglia Braverman, composta da: Sarah, madre single, che
torna a vivere a casa dei genitori Zeek e Camille con i figli Amber
e Drew; la sorella Julia, avvocato di successo che cerca di
conciliare lavoro e famiglia, insieme al marito casalingo Joel; il
fratello Crosby, allergico a qualsiasi relazione sentimentale
impegnativa; il fratello più grande, Adam, con la moglie Kristina e
i due figli Haddie e Max.
Cresce l’attesa per l’inizio di Grimm
4, quarto ciclo attesissimo della serie di successo
trasmessa dal network americano della NBC e liberamente ispirato ai
fratelli Grimm. Oggi arrivano le foto promozionali del
cast.
Grimm è una serie
televisivastatunitense trasmessa dal 28
ottobre 2011 sul
canale NBC. In Italia viene invece trasmessa in prima visione a
partire dal 2 luglio 2012 sul canale paySteel e successivamente da Premium
Action; in
chiaro su Italia
2 a partire dal 10
aprile 2013.
Nick
Burkhardt è un detective della omicidi di Portland con una
particolare abilità: vedere il lato oscuro, le “bestie selvagge”,
che si nascondono nelle persone che lo circondano. La sua vita
cambia improvvisamente dopo l’incontro con sua zia Marie, che gli
rivela di essere l’ultimo discendente di una famiglia di cacciatori
chiamati col nome “Grimm”, che combattono una famiglia di creature
soprannaturali noti come Wesen, per
difendere il genere umano. Dopo aver indagato sul suo passato, Nick
si rende conto di dover seguire il proprio destino.
I Wesen sono quasi sempre uomini bestia tranne rare
e potenti eccezioni e non tutti sono aggressivi nei confronti degli
esseri umani.
Nick Burkhardt (stagione 1-in
corso), interpretato da David Giuntoli, doppiato
da Francesco Venditti.
Il protagonista della serie. Detective della polizia di
Portland fa parte di una famiglia di cacciatori di creature
malvagie chiamati Grimm.
Hank Griffin (stagione 1-in
corso), interpretato da Russell Hornsby, doppiato
da Massimo Bitossi.
È il partner di Nick. Nel corso della prima stagione è
completamente all’oscuro dei poteri e dei compiti del collega, ma
nei primi episodi della seconda stagione apprende quali siano le
capacità di Nick.
Juliette Silverton (stagione
1-in corso), interpretata da Bitsie Tulloch, doppiata
da Francesca Manicone.
È la fidata fidanzata di Nick. Dopo essere caduta in coma alla fine
della prima stagione a causa di un maleficio, viene risvegliata, ma
non ricorda più chi sia Nick; per Juliette lui è un completo
estraneo. Alla fine della seconda stagione, dopo aver riacquistato
la memoria apprenderà anche lei la verità sulle capacità di
Nick.
Monroe (stagione 1-in corso),
interpretato da Silas Weir Mitchell, doppiato da Fabrizio
Vidale.
È un Blutbad (lupo mannaro) che grazie ad una
serie di diete e al pilates è riuscito a controllare la
creatura dentro di lui. Si unirà a Nick per aiutarlo a risolvere i
casi e col tempo diverranno amici.
Capitano Sean Renard (stagione
1-in corso), interpretato da Sasha Roiz, doppiato
da Riccardo Niseem Onorato.
È un ufficiale superiore della polizia di Portland, nonché
discendente di una potente famiglia reale nel mondo delle creature.
Non è bene accetto dalla famiglia di suo padre a causa delle sue
origini (sua madre era una Hexenbiest,
una strega). È un personaggio carismatico ma
ambiguo.
Sergente Drew Wu (stagione 1-in
corso), interpretato da Reggie Lee, doppiato da Guido Di
Naccio.
È un sergente del Portland Police Department, uno stimato
collega di Nick e Hank.
Rosalee Calvert (stagione 1-in
corso), interpretata da Bree Turner, doppiata da Sabrina
Duranti.
È una Fuchsbau che aiuta Nick e Monroe nelle loro
indagini fornendo informazioni utili e rimedi per risolvere i
problemi legati al soprannaturale.
Adalind Schade (stagione 1-in
corso), interpretata da Claire Coffee, doppiata
da Barbara De Bortoli.
È una Hexenbiest che nel corso della prima
stagione lavora per Sean Renard. Dopo l’ingestione del sangue di
Nick, è diventata un normale essere umano. Proprio per vendicarsi
di quanto Nick le ha tolto, ha causato il coma e la successiva
amnesia di Juliette.
Si intitola
Coronation, Reign 2×03, la
terza puntata della seconda stagione della serie
televisiva Reign, che andrà in onda
sul network americano della The CW.
In Reign
2×03 il popolo francese soffre a causa della carestia
e Mary cerca nuove maniere per dar da
mangiare ai suoi sudditi, provocando l’ira di Lord
Narcisse, Francisteme che lo spirito
di suo padre possa infestare il castello e chiedere vendetta per il
suo omicidio ed infine,
mentre Catherine è indaffarata con i
preparativi dell’incoronazione,Bash si
scontra con la realtà dei poveri, oppressi dalla carestia, dalla
bancarotta e dalle sofferenze.
Reign è
una serie televisiva statunitense trasmessa sulla
rete televisiva via cavo The CW dal 17 ottobre 2013.
Incentrata sulla giovinezze di Maria Stuarda, è ambientata
nella Francia del 1557. I protagonisti sono
interpretati da attori australiani, canadesi e inglesi, mentre la
maggior parte delle riprese ha luogo
tra Canada e Irlanda. In Italia la serie
viene trasmessa in chiaro su Rai 2 dal 14 giugno
2014.
La serie parla della
giovane Maria Stuarda, Regina di Scozia, che per motivi
politici si ritrova promessa sposa all’erede al trono di Francia,
Francesco. Arrivata in Francia con le sue dame di compagnia, il
fidanzamento fra Maria e Francesco viene formalizzato per
rafforzare l’alleanza politico/militare tra Francia e Scozia. Ma la
partita non è conclusa. I problemi si confondono fra politica,
religione e affari di cuore. Il Principe Francesco è incuriosito
dalla focosa Maria, ma come la maggior parte dei giovani, è restio
all’idea di sistemarsi in matrimonio, soprattutto quando
intraprende una storia sentimentale con una dama di corte. E il suo
punto di vista sull’importanza e l’utilità di una alleanza con la
Scozia cambia. Eppure, un’attrazione tra Maria e Francesco si
accende.
A complicare ulteriormente le cose
è la presenza di Bash, il giovane e furbo fratellastro di
Francesco. Nonostante la sua nascita illegittima, Bash è il
preferito di suo padre, il Re. Anche se è fin troppo consapevole
del fatto che Francesco è l’erede al trono e promesso sposo di
Maria, Bash sviluppa ben presto dei sentimenti per Maria. Nessuno
degli intrighi di corte passa inosservato dalla regina Caterina,
madre di Francesco. Come guida in questo labirinto di intrighi, la
regina Caterina si rivolge al suo consulente di fiducia, il
veggente Nostradamus. Quest’ultimo la terrorizza con una
profezia, secondo la quale il matrimonio con Maria costerà a
Francesco la vita. Caterina è determinata a salvare suo figlio, a
qualunque costo. Fra intrighi di corte e tentativi di sabotaggio,
Maria chiama a raccolta le sue più fidate amiche, nonché dame di
corte: Greer, Kenna, Lola e Aylee. Pronta a governare il nuovo
regno e bilanciare le esigenze del suo paese con quelle del suo
cuore, Maria si prepara a combattere i propri nemici a corte.