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The Vampire Diaries 6×03: anticipazioni e promo

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Si intitola  Welcome to Paradise, The Vampire Diaries 6×03, il terzo episodio della sesta stagione dello show di successo trasmesso dal network americano della The CW.

https://www.youtube.com/watch?v=tUxYe0bHAqk

The Vampire Diaries 6×03In The Vampire Diaries 6×03 Nel tentativo di portare un po ‘di divertimento nuovamente dentro la loro vita, Elena (NinaDobrev) convince Caroline (Candice Accola) ad incontrarla al foro di nuoto dove ha intenzione di presentarla a Liam (guest star James Marco). Tyler (Michael Trevino), ancora lavorando sul controllo dei suoi problemi di rabbia, chiede a Liv (guest starPenelope Mitchell) un favore ed è sorpreso quando lei fa una confessione inaspettata. Stefan (Paul Wesley) arriva di nuovo a Mystic Falls in cerca di Enzo (Michael Malarkey) e viene preso alla sprovvista quando nota uno strano cambiamento in Elena. Nel frattempo, al lago, le azioni di Enzo portano Matt (Zach Roerig) a fare una rivelazione sorprendente, e Jeremy fa una scoperta circa l’incantesimo anti-magia che potrebbe potenzialmente messo la vita di Elena in pericolo. Altrove, Damon (Ian Somerhalder) e Bonnie (Kat Graham) inciampano su indizi che li portano a credere che non sono soli.

Bones 10: anticipazioni

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Cresce l’attesa per i nuovi episodi di Bones 10, l’atteso decido cicli di puntate della serie televisiva di successo trasmessa dal network americano della FOX. Ebbene oggi nell’attesa vi segnaliamo alcune anticipazioni.

In Bones 10 John Boyd è ufficialmente un personaggio regolare dello show, mentre nell’episodio numero duecento sicuramente non ritornerà Zack.

Bones è una serie televisiva statunitense prodotta dal 2005.

Protagonista della serie è Temperance “Bones” Brennan, un’antropologa forense che, per via della sua bravura e competenza nell’analisi di resti umani, viene spesso chiamata a collaborare con l’agente Seeley Booth dell’FBI alla risoluzione di complicati casi di omicidio. La serie è liberamente ispirata alle avventure di Temperance Brennan, l’omonimo personaggio letterario protagonista dei romanzi dell’antropologa forense Kathy Reichs (essa stessa una delle produttrici di Bones). Bones è trasmessa in prima visione negli Stati Uniti da Fox dal 13 settembre 2005, mentre in Italia è trasmessa in chiaro dai canali Mediaset e sulsatellite da Fox Life.

Washington. La dottoressa Temperance Brennan è un’antropologa forense di fama internazionale che lavora con il suo staff per il Jeffersonian Institute, oltre che essere una scrittrice di romanzi di successo ispirati alla sua professione. Un giorno Temperance viene contattata dall’agente dell’FBI Seeley Booth per aiutarlo a risolvere un caso di omicidio in cui il cadavere della vittima è in condizioni molto deteriorate (decomposizione, combustione e mummificazione), e per la cui identificazione è necessaria l’analisi delle ossa; i due avevano già lavorato assieme in passato, e non si erano presi in simpatia, ma stavolta decidono di mettere da parte il loro risentimento e tornano a collaborare. L’indagine viene presto risolta e, visti i risultati, da quel momento “Bones” (“Ossa” – così Temperance viene soprannominata da Booth) e la sua squadra iniziano a collaborare assiduamente con Booth e il Bureau per risolvere casi di omicidio all’apparenza molto complicati.

American Horror Story Freak Show: anticipazioni su prossimi episodi

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Cresce l’attesa per i nuovi episodi di American Horror Story Freak Show, il quarto ciclo di puntate della serie televisiva di successo trasmessa dal network americano della FX.

In dove Dandy, il figlio del personaggio di Frances Conroy, proverà ad unirsi allo spettacolo e quando verrà rifiutato, la madre per consolarlo porterà lo show dal figlio assumendo Twisty the Clown ed i due andranno d’accordo e fortunatamente per ora sembra che nessuno muoia in seguito a questo sodalizio.

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American Horror Story Freak ShowLa quarta stagione si chiamerà Freak show. Ambientata nel 1950 a Jupiter, in Florida, la stagione vedrà Jessica Lange, nel ruolo di un’ex patriota tedesca, gestire uno degli ultimi spettacoli di freak show negli Stati Uniti. Il gruppo di suoi stravaganti artisti, salvati dalla donna, farà qualsiasi cosa pur di mantenere attiva la propria attività.

American Horror Story è una serie televisiva statunitense di genere horror trasmessa dal 5 ottobre 2011 sulla rete via cavo FX.

Richiamando caratteristiche delle serie antologiche, la fiction venne concepita in modo che ogni stagione avesse trama, ambientazione e personaggi diversi. Al suo debutto, la serie raccolse un’accoglienza mediamente positiva dalla critica e un ottimo riscontro di pubblico; lapremière risultò la più vista di sempre sulla rete FX.

In Italia il primo episodio è stato distribuito dal 31 ottobre 2011 sul sito internet di Fox, canale televisivo della piattaforma pay satellitare Sky, che trasmette la serie dall’8 novembre 2011. La prima stagione viene trasmessa dal 3 febbraio 2013 su Deejay Tv.

Festival di Roma 2014: Still Alice con Kristen Stewart e Julianne Moore

Still AliceAlle ore 19.30, la Sala Santa Cecilia ospiterà in prima europea la proiezione di Still Alice di Richard  Glatzer e Wash Westmoreland, vincitori al Sundance del Premio del Pubblico e del Gran Premio della Giuria conQuinceañera, autori di Pedro, presentato ai Festival di Toronto e Berlino, e The Last of Robin Hood (Festival di Toronto). Il film, nel programma di Gala, ospita un cast di star formato, tra gli altri, da Kristen Stewart, Julianne Moore e Alec Baldwin. Basata sull’omonimo romanzo di Lisa Genova, la pellicola narra, senza facili sentimentalismi e in uno stile che è stato paragonato al cinema di Ozu, la vicenda di una donna di successo, tenace e caparbia, a cui viene diagnosticato il morbo di Alzheimer.

Festival di Roma 2014: oggi arriva Clive Owen con The Knick

the-knick-cinemax-posterIl Festival Internazionale del Film di Roma presenta in anteprima il cineromanzo più importante e atteso dell’anno: oggi venerdì 17 ottobre alle ore 20 presso la Sala Petrassi, nella linea di programma Gala, saranno proiettati i primi due episodi della serie televisiva The Knick di Steven Soderbergh. Il nuovo lavoro del grande cineasta statunitense – premio Oscarper Traffic, Palma d’Oro a Cannes per Sesso, bugie e videotape, autore di alcuni fra i maggiori successi cinematografici degli ultimi anni (la trilogia di “Ocean”,  Erin Brockovich – Forte come la veritàMagic MikeSide Effects) – vede protagonista Clive Owen, nei panni del geniale chirurgo John Thackery. L’attore britannico (Golden Globe per Closer, interprete di film come King ArthurSin CityInside Man) sarà sul red carpet alle ore 19.30: il giorno dopo incontrerà il pubblico (sabato 18 ottobre) alle ore 18 presso la Sala Petrassi, nell’ambito di una vera e propria “maratona cinematografica” in cui sarà proiettata l’intera serie, con il finale di stagione in contemporanea con gli Stati Uniti. I dieci episodi – scritti da Jack Amiel e Michael Begler, sceneggiatori di Quando meno te lo aspetti e Qualcosa di straordinario – andranno in onda in esclusiva assoluta su Sky Atlantic HD in autunno.

Glee 6: anticipazioni su Brittany e Santana

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Glee 6: anticipazioni su Brittany e Santana

Manca ancora molto all’arrivo di Glee 6, l’attesissimo sesto e ultimo ciclo di episodi della serie di successo trasmessa dal network americano della Fox e scritta da Ryan Murphy. Ebbene oggi nell’attesa vi svegliamo alcune anticipazioni:

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In Glee 6  le persone che apprezzano particolarmente il legame fra Brittany Santana rimarranno particolarmente compiaciuti dalla loro storia all’interno della stagione finale dello show.

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Glee è una serie televisiva musicale statunitense, prodotta e trasmessa negli Stati Uniti da Fox.

Glee 6Lo show si concentra sulle Nuove Direzioni, il glee club del liceo William McKinley, e sui suoi studenti, i quali competono contro cori rivali facendo intanto i conti con problemi adolescenziali e sociali, vivendo i loro primi amori e la loro sessualità, imparando pian piano a diventare una squadra compatta e unita. Gli iniziali dodici membri del cast principale erano il neo-direttore del club e insegnante di spagnolo Will Schuester (Matthew Morrison), la coach delle cheerleader della scuola Sue Sylvester (Jane Lynch), la psicologa scolastica Emma Pillsbury (Jayma Mays), la moglie di Will Terri (Jessalyn Gilsig), e otto membri del club, interpretati da Dianna Agron, Chris Colfer, Kevin McHale, Lea Michele, Cory Monteith, Amber Riley, Mark Salling, e Jenna Ushkowitz. Nelle stagioni successive, il cast principale si è allargato arrivando talvolta a quattordici o quindici membri.

La serie è stata creata da Ryan Murphy, Brad Falchuk, e Ian Brennan, il quale aveva inizialmente sviluppato l’idea di Glee come un film. I tre hanno scritto tutti gli episodi delle prime due stagioni, sia Murphy che Falchuk hanno inizialmente diretto alcune puntate dello show. L’episodio pilota fu trasmesso in America il 19 maggio 2009, e la prima stagione iniziò ufficialmente il 9 settembre 2009, terminando l’8 giugno 2010. Le successive stagioni hanno tutte seguito lo stesso schema, iniziando a settembre e terminando a giugno; la quinta stagione è iniziata negli USA il 26 settembre 2013, e una sesta stagione è già stata annunciata.. In Italia, l’episodio pilota è stato trasmesso in anteprima su Fox il 25 dicembre 2009. La prima stagione è iniziata il 21 gennaio 2010 e terminata il 30 ottobre dello stesso anno. La seconda stagione è iniziata il 2 dicembre 2010, e a partire dall’undicesimo episodio (in onda negli USA il 6 febbraio e in Italia il 14), gli episodi vengono trasmessi a distanza di 48 ore in versione originale sottotitolata e la settimana seguente doppiati in italiano. A partire dalla quinta stagione, lo show va in onda su Sky Uno, con gli episodi sottotitolati trasmessi a meno di 24 ore di distanza dalla messa in onda in America, e quelli doppiati in onda 12 giorni dopo.

Il giovane favoloso: recensione del film con Elio Germano

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Il giovane favoloso: recensione del film con Elio Germano

Mario Martone racconta la storia di un giovane favoloso, un uomo appassionato di lettere e letture che ha riversato tutto il suo essere nella scrittura, nella lettura, nella composizione di opere letteraria.

Il giovane favoloso in questione passò la sua vita in un corpo deforme e malato, un corpo che, nonostante tutto, ebbe la fortuna di ospitare un animo inquieto e ricco, vivace, intelligente, pungente, riflessivo, straordinario. Questo giovane si chiamava Giacomo Leopardi.

Il film di Martone, Il Giovane Favoloso appunto, è un biopic del grande poeta italiano, un film rischiosissimo sulla carta, che però trova nellle scelte narrative e nel taglio scelto per narrare la storia una felicissima prova del cinema italiano. La storia si sviluppa ovviamente nelle tre città che hanno ospitato per più lungo tempo il poeta: prima Recanati, dove Giacomo si è istruito ed è cresciuto, insieme ai fratelli ed al severo padre, il Conte Monaldo; poi a Firenze, dove già malato e provato, Leopardi sperimenta la prima volta il mondo, e conosce Antonio Ranieri (Michele Riondino), unico vero amico che il poeta ebbe in vita; infine il racconto si sposta a Napoli, dove Leopardi raggiunse la piena e consapevole maturità artistica e l’ultima evoluzione del suo pensiero sulla condizione dell’uomo sulla terra. Qui, nella villa di Ranieri, ai piedi del Vesuvio si spense.

Uno dei più grandi artisti della letteratura italiana è interpretato da Elio Germano, che si cala nei panni dell’uomo e del poeta. Questa volta Germano deve mettere da parte il suo conclamato teatrale talento per diventare veicolo di versi e parole immortali, di momenti tante volte immaginati sui banchi di scuola e chhe nel film di Martone assumono una leggerezza poetica e insieme un peso emotivo rari nel panorama cinematografico italiano.

I momenti onirici che costellano sapientemente il film sembrano essere posti a tirare lo spettatore nella storia e dentro i versi dolenti, magnifici, scettici e violenti del Poeta, spezzettati, come bocconi, a volte molto amari, altre volte meno, dalla voce di Germano, che attraverso la lente della grandezza artistica di Leopardi, ci ha consegnato la sua più grande interpretazione ad oggi.

 

Game of Thrones 5: Jamie Lannister sbarca a Dorne [FOTO]

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JaimeLannisterInDornClothingCose davvero strane accadono nei Sette Regni! Jamie Lannister è arrivato a Dorne e chiede udienza a Doran Martell, fratello non solo di Oberyn la Vipera Rossa, ma anche di Elia, moglie di Raeghar e brutalmente uccisa da Ser Gregor Clegane, scagnozzo di Tywin Lannister padre di Jamie stesso. Cosa sarà andato a fare nel sud il Cavaliere della Guardia Reale senza la mano della spada?

Non stiamo parlando per assurdo, ma stiamo commentando, facendo supposizioni, le foto dal set di Game of Thrones 5 che ci mostrano Nikolaj Coster-Waldau abbiagliato secondo la moda di Dorne e Alexander Siddig, new entry della stagione e interprete di Doran, il principe di Lancia del Sole.

I non lettori si fregano le mani, nell’attesa di sapere cosa accadrà. I lettori si stanno invece chiedendo: dove andrà a parare questa serie HBO?

Ecco le immagini:

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Il Trono di Spade (Game of Thrones) è una serie televisiva statunitense di genere fantasy creata da David Benioff e D.B. Weiss, che ha debuttato il 17 aprile 2011 sul canale via cavo HBO. È nata come trasposizione televisiva del ciclo di romanzi Cronache del ghiaccio e del fuoco (A Song of Ice and Fire) di George R. R. Martin.

La serie racconta le avventure di molti personaggi che vivono in un grande mondo immaginario costituito principalmente da due continenti. Il centro più grande e civilizzato del continente occidentale è la città capitale Approdo del Re, dove risiede il Trono di Spade. La lotta per la conquista del trono porta le più grandi famiglie del continente a scontrarsi o allearsi tra loro in un contorto gioco di potere. Ma oltre agli uomini, emergono anche altre forze oscure e magiche.

Festival di Roma 2014: We are young We are strong, il cast presenta il film

We are young We are strong castIl regista Burhan Qurbani tedesco di origine afghana ha presentato la sua opera seconda nella sezione Cinema d’oggi del Festival del cinema di Roma 2014. We are young We are strong ricostruisce la giornata di tre personaggi che si ritrovano protagonisti di una delle peggiori notti della storia della Germania unita, avvenuta nel 1992 a Rostock, cittadina costiera dell’est, dove gruppi di neonazi si scagliarono contro un condominio abitato da immigrati nel tentativo di effettuare una violenta “pulizia etnica” per fortuna non andato a buon fine. Una pagina buia del recente passato tedesco che il regista, classe 1980 ha deciso di mettere in scena.

Lei e i suoi protagonisti siete molto giovani, sapevate dei fatti di Rostock e cosa ne pensate? 

Risponde Le Hong Trang che nel film interpreta Lien l’immigrata vietnamita che considera la Germania la sua terra d’adozione finchè non deve scontrarsi con la realtà e la violenza dei fanatici: “Sono arrivata in Germania diciotto anni fa, quindi di questi eventi ho letto e sentito parlare. Quello che penso è che la convivenza sia molto difficile, ma necessaria, come è necessario mantenere viva la memoria per conoscere il passato e affrontare così il presente e il futuro”.

Il regista Qurbani ricorda invece una frase di Gramsci che prefigurava la violenza nazista dalle ceneri della prima guerra mondiale, dice: “L’unico modo per capire, ricordare e mai dimenticare sia parlare del passato per impedire ai mostri di risorgere”.

Come mai ha scelto il bianco e nero? 

Il film parla del passato, ma anche del futuro, volevamo unire questi due aspetti. Ci sono i giovani e la loro violenza, che nascono dalle ceneri del passato, prima rimosso e da loro adesso esaltato. Abbiamo unito aspetti classici della cinematografia a tecniche nuove, devo ringraziare per la collaborazione l’operatore che è stato importantissimo.

Annie Parker recensione del film con Samantha Morton

Annie Parker recensione del film con Samantha Morton

Le immagini filmiche sono dei simulacri, copie delle copie di originali… lo abbiamo letto spesso. Ebbene, Annie Parker è la copia della copia di un’esperienza comune a molte donne che ha la forza di toccare anche chi non l’ha vissuta sulla propria pelle.

Annie ParkerE’ la storia vera di due donne, Annie (Samantha Morton), che per tre volte ha sconfitto il cancro e Mary-Claire King (Helen Hunt), la genetista che ha identificato un collegamento genetico in determinati tipi di cancro al seno: arrivare a tutti indistintamente è solo lo scopo dichiarato del film, direte voi. Tuttavia, è meno scontato di quanto sembri.

Nonostante le resistenze del giudizio puramente cinematografico, infatti, Annie Parker riesce a muovere qualcosa, e non come lo farebbe un qualsiasi film strappalacrime che ci lasciamo alle spalle una volta finito. Niente primi piani di occhi lacrimosi chi si incontrano dando vita agli immancabili flashback su “quanto è bella la vita che sto per perdere”, e niente canzoni strazianti di sottofondo. Nonostante la diffidenza mista a confusione del primo impatto (che sì, comunque ci ha fatto piangere a fiotti), a freddo Annie Parker diventa un’altra cosa.

Ci riesce perché ci racconta una storia dolorosa con toni da commedia brillante, corretti da una tendenza al didascalico e al documentario. Non cede alla facile mitizzazione del dolore e della sofferenza. Non c’è vittimismo, non ce n’è il tempo.

Non compatiamo la protagonista, ma le camminiamo semplicemente accanto, come la telecamera. E ci riesce così facile che pensiamo di non essere al cinema e di non star vivendo una buona esperienza cinematografica nel senso stretto del termine. Poi però ci rendiamo conto che il film arriva esattamente dove voleva. Ci mostra una storia di forza e determinazione, la stessa che ha contraddistinto anche il regista, durante la produzione del film: la raccolta fondi per il finanziamento, infatti, è stata dura quasi quanto la ricerca di fondi e consensi che hanno accompagnato lo studio della Dott.ssa King. Annie Parker vede la luce dopo 5 anni di duro lavoro, un sogno che è costato a Steve Bernstein casa e auto, ma che è sempre rimasto vivissimo.

In uscita nelle sale italiane il 30 Ottobre, con la visione di Annie Parker contribuirete alla lotta ai tumori al seno, tramite l’associazione Susan G. Komen alla quale andrà parte dell’incasso.

Festival di Roma 2014: We are young We are strong recensione

We are young We are strong24 ore nella vita di tre personaggi in una giornata particolare. 3 anni dopo la caduta del muro di Berlino, la Germania riunificata ma non unita si scontra con la dura realtà di una crisi sociale ed economica che colpisce Rostock, cittadina costiera della parte est del paese. Lin è una giovane migrante del Vietnam che considera la Germania la sua seconda casa e che non riesce ad accettare di essere discriminata dal suo popolo adottivo. Stefan è un adolescente irrequieto e annoiato che deve decidere per quale ideale combattere così come suo padre Martin politico del locale partito democratico, che deve decidere se pensare alla carriera o seguire i suoi ideali. Questi tre personaggi si ritroveranno a partecipare a quella che viene ricordata come la “notte del fuoco” in cui un palazzo rifugio di immigrati vietnamiti viene attaccato da più gruppi neonazi intenzionati ad espellere con la forza gli immigrati lì presenti. Una testimonianza del recente passato purtroppo sempre attuale.

Quello che colpisce alla fine della visione di We are young We are strong è sicuramente l’età di chi lo ha realizzato. Il regista è nato nel 1980, all’epoca dei fatti era quindi un dodicenne, alcuni degli attori non erano neanche nati oppure erano poco più che infanti. Questo infonde alla pellicola un sentimento particolare, di ricostruzione di un passato che sia utile per il futuro piuttosto che la ricostruzione di un ricordo di un’esperienza vissuta.

Il film ricorda, soprattutto per la fotografia, un netto bianco e nero e l’ambientazione, una periferia (in questo caso di un grande paese) l’esordio di Matthieu Kassovitz L’odio, di cui i ragazzi protagonisti del film di Qurbani portano la caratteristica principale: la mancanza di un punto di riferimento che indichi cosa fare e dove andare.

Importante in questo senso la risposta che uno dei ragazzi dà al giornalista tv che chiede loro che cosa fanno lì: “Prima avevamo poco ma sapevamo che era così per tutti e andavamo avanti, ora abbiamo ogni libertà ma siamo soli”.

La ribellione ai padri, alle ideologie che si materializza contro un nemico scelto a caso inquadrato in questo caso nel simbolo del “Palazzo Girasole” che prima ospita gruppi di sfollati rom e sinti una volta evacuati, lasciano solo immigrati vietnamiti che nessuno fino a quel momento aveva considerato. Ma va bene lo stesso, l’obiettivo è “spaccare tutto e fregarsene del passato”. Il nuovo nemico è servito.

In 24 ore si descrive un sentimento, che purtroppo spesso e tutt’ora è più che mai attuale. Bisognerebbe alzare lo sguardo al di sopra di tutto, come per metafora fa il drone che vola sopra il palazzo dell’attacco per realizzare che facciamo parte tutti di un identico sistema, lottando allo stesso modo per la vita migliore possibile.

Sasha Grey ospite al Trieste Science+Fiction

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Sasha Grey ospite al Trieste Science+Fiction

Sasha GreyTrieste Science+Fiction, Festival Internazionale della Fantascienza è orgoglioso di annunciare che Marina Ann Hantzis, in arte Sasha Grey, sarà ospite d’eccezione della quattordicesima edizione del Festival.

La celebrità americana arriverà da Los Angeles per presentare l’anteprima italiana di Open Windows di Nacho Vigalondo, thriller ipertecnologico – già definito “La finestra sul cortile dell’era digitale” – nel quale interpreta una famosa attrice perseguitata da un misterioso maniaco. Nel film con la Grey anche Elijah Wood, ex Frodo della saga de Il Signore degli Anelli.

#ScrivimiAncora: Sam Claflin e Lily Collins a Roma, ecco come incontrarli

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Si terrà lunedì 20 OTTOBRE alle ore 16.30 al CINEMA ADRIANO di Roma un incontro aperto al pubblico con Lily Collins, Sam Claflin e Christian Ditter, gli attori e il regista di #ScrivimiAncora.

L’evento nasce per dare ai numerosi fan l’opportunità di fare delle domande ai protagonisti e al regista della commedia romantica più attesa dell’autunno. I tre racconteranno inoltre curiosità e aneddoti sulla realizzazione del film e commenteranno insieme alcune scene.

I biglietti per accedere all’evento sono in vendita sul sito bit.ly/ScrivimiAncoraIncontroCast e presso la biglietteria del Cinema Adriano.

#ScrivimiAncora è una delicata, vivace e toccante commedia romantica sugli scherzi del destino e sulla forza dei sentimenti.Tratto dall’omonimo best-seller di Cecelia Ahern, edito in Italia da BUR, il film è interpretato da due dei giovani attori più amati del momento: Lily Collins, già protagonista di Biancaneve e del fantasy Shadowhunters, e Sam Claflin, attore britannico che interpreta Finnick Odair nella saga campione d’incassi Hunger Games.

Nel cast anche: Jaime Winstone (We Want Sex) nel ruolo dell’amica e confidente di Rosie, Ruby; Christian Cooke (Romeo e Giulietta) che interpreta Greg; Tamsin Egerton (The Look of Love; Singularity) nel ruolo di Sally; nel ruolo della rivale in amore di Rosie, Bethany, troviamo Suki Waterhouse (Pusher); Jamie Beamish (London Irish) nel ruolo di Phil; l’attrice irlandese Ger Ryan (Redemption – Identità Nascoste), interpreta la madre di Rosie, Alice, mentre Lorcan Cranitch (1916: Seachtar na Cásca) interpreta il padre Dennis.

Sulla scia di alcune delle migliori commedie di sempre, #ScrivimiAncora pone al pubblico la più annosa delle questioni: può un forte legame tra un ragazzo e una ragazza essere soltanto amicizia?

Sinossi: Rosie (Lily Collins) e Alex (Sam Claflin) sono migliori amici dall’età di 5 anni. Crescono sognando di viaggiare per il mondo e di lasciare la piccola cittadina in cui vivono per trasferirsi in America e frequentare insieme l’università. Nella realtà, quando si tratta di amore, vita e di fare le scelte giuste, i due ragazzi sono però i peggior nemici di loro stessi. Tra un imprevisto e un’opportunità mancata, il destino li spinge inesorabilmente in direzioni opposte, lontani l’una dall’altro. Solo una continua corrispondenza, fatta prima di lettere, poi di mail e sms, riesce a preservare il loro speciale legame. Ma può un’amicizia resistere al passare degli anni, alla distanza e a una serie infinita di relazioni disastrose, specialmente quando si capisce che forse è qualcosa di più?

Il film sarà presentato in anteprima internazionale, nella sezione Gala, al Festival Internazionale del Film di Roma, domenica 19 Ottobre presso l’Auditorium Parco della Musica.

My Italian Secret: il messaggio del Presidente Napolitano

Presentato al Festival Internazionale del Film di Roma 2014, My Italian Secret (leggi la recensione) racconta la storia del ciclista Gino Bartali, del medico Giovanni Borromeo e di altri italiani che lavorarono segretamente per salvare ebrei e fuggiaschi dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale. Bartali, il vincitore del Tour de France del 1938, fece centinaia di viaggi trasportando documenti falsi nella sua bicicletta. Il dottor Borromeo inventò una malattia inesistente per spaventare le SS e tenerle lontane dall’ospedale sull’Isola Tiberina in cui nascondeva gli ebrei. My Italian Secret segue il ritorno in Italia dei sopravvissuti che raccontano le loro storie e ringraziano le persone che offrirono la loro vita per salvare degli sconosciuti.

Di seguito un estratto della dichiarazione che il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha rilasciato in merito al film:

Considero saggia l’idea di presentare il film-documentario nella giornata del 16 ottobre, data che ci ricorda la ferita ai valori umani e di civiltà inferta dalla deportazione di ebrei romani nel 1943. Non far dimenticare quella stagione di orrori è indispensabile. Far conoscere con racconti di protagonisti alcune delle coraggiose solidarietà verso le vittime delle persecuzioni naziste è un contributo utile alla consapevolezza della nostra società, e in particolare dei giovani, su quanto avvenne. Una consapevolezza di continuare a coltivare.

Con pari attenzione il documentario ricostruisce sia i meriti di un italiano famoso, Gino Bartali, sia quelli di altre donne e uomini privi di notorietà, tra le quali suore e sacerdoti, che mettendo a rischio le incolumità proprie permisero di salvare vite di concittadini di religione ebraica e di ebrei in fuga da varie parti d’Europa. I riflettori, in questo caso, portano la luce su un aspetto positivo di una storia tenebrosa. Il cui valore, infatti, risalta ascoltando ciò che, dopo aver perduto ad Auschwitz i familiari con i quali era stato deportato, afferma Piero Terracina sulle leggi razziste volute dal regime fascista e sull’indifferenza di tanti: “Ci hanno portato sull’orlo dell’abisso dove poi le SS ci hanno fatto precipitare”.

Festival di Roma 2014: Video commento del primo giorno

Festival di Roma 2014

Nel primo giorno della nona edizione Festival Internazionale del Film di Roma è stato presentato il film di apertura Soap Opera di Alessandro Genovese. La commedia è ambientata in una palazzina di una non precisata città italiana, mentre la neve imbianca la città, si intrecciano le vicende di un gruppo di strampalati inquilini, un micro cosmo di personaggi unici e surreali. Nel cast troviamo Fabio De Luigi, Cristiana Capotondi, Ricky Memphis, Elisa Sednaoui, Chiara Francini, Ale&Franz e Diego Abatantuono.

Per la sezione Cinema d’Oggi è stato presentato il film tedesco We Are Young. We are Strong di Burhan Qurbani che racconta le vicende accadute nell’agosto del 1992 in Germiania a Rostock, dove le violenze contro gli immigrati si intreccia alla storie di Stefan, giovane arrabbiato e disoccupato che vede suo padre Martin tormentato tra gli ideali e la lotta politica. Nel cast Devid Striesow, Jonas Nay,Trang Le Hong, Joel Basman, Saskia Rosendahl, Thorsten Merten, Paul Gäbler, David Schütter, Jakob Bieber, Gro Swantje Kolhof, Mai Duong Kieu, Aaron Le, Larissa Füchs e Axel Pape.

https://www.youtube.com/watch?v=itW7rD08DZA&feature=youtu.be

 

In The Heart of the Sea: teaser trailer italiano del film con Chris Hemsworth

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Ecco il teaser trailer di In The Heart of the Sea, film interpretato da Chris Hemsworth che ritrova alla regia Ron Howard, che già lo aveva brillantemente diretto in Rush.

in-the-heart-of-the-sea-chris-hemsworthNell’inverno del 1820, la baleniera del New England viene attaccata da una creatura incredibile: una balena dalle dimensioni e la forza elefantiache, ed un senso quasi umano di vendetta. Il disastro marittimo, realmente accaduto, avrebbe ispirato Herman Melville a scrivere Moby Dick. Ma l’autore ha descritto solo una parte della storia. “In the Heart of the Sea” rivela le conseguenze di quella straziante aggressione, di come i superstiti dell’equipaggio della nave vengono spinti oltre i loro limiti e costretti a compiere l’impensabile per poter sopravvivere. Sfidando le intemperie, la fame, il panico e la disperazione, gli uomini mettono in discussione le loro convinzioni più radicate: dal valore della vita alla moralità delle loro spedizioni, mentre il capitano cerca di riprendere la rotta in mare aperto, ed il primo ufficiale tenta di sconfiggere il capodoglio.

I protagonisti di “In the Heart of the Sea” sono Chris Hemsworth (“The Avengers”; “Rush”) nei panni del veterano primo ufficiale della nave, Owen Chase; Benjamin Walker (“La Leggenda del Cacciatore di Vampiri”) è l’inesperto capitano, George Pollard; Cillian Murphy (“Il Cavaliere Oscuro: Il Ritorno”) ritrae il secondo ufficiale, Matthew Joy; e Ben Whishaw (“Skyfall”) è il romanziere Herman Melville, le cui indagini sul caso hanno contribuito a portare alla luce gli eventi a distanza di 30 anni.

Fonte: WB Italia

Guardiani della Galassia: Rocket e Star Lord nelle clip italiane

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Guardiani della Galassia: Rocket e Star Lord nelle clip italiane

Ecco due nuove clip italiane per Guardiani della Galassia, il blockbuster dell’estate che, dopo una trionfale accoglienza in tutto il mondo, arriverà il 22 ottobre nei nostri cinema.

LEGGI ANCHE: Guardiani della Galassia recensione del film di James Gunn

Guardiani della Galassia, il film

Guardiani della Galassia è atteso negli USA il 1 Agosto del 2014 in 3D. Tutte le news sul film nella nostra scheda: Guardiani della Galassia. Nel cast del film diretto da James Gunn ci sono Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave Bautista, Vin Diesel, Bradley Cooper, Lee Pace, Michael Rooker, Karen Gillan, Djimon Hounsou, John C. Reilly, Glenn Close e Benicio del Toro.

Trama: L’audace esploratore Peter Quill è inseguito dai cacciatori di taglie per aver rubato una misteriosa sfera ambita da Ronan, un essere malvagio la cui sfrenata ambizione minaccia l’intero universo. Per sfuggire all’ostinato Ronan, Quill è costretto a una scomoda alleanza con quattro improbabili personaggi: Rocket, un procione armato; Groot, un umanoide dalle sembianze di un albero; la letale ed enigmatica Gamora e il vendicativo Drax il Distruttore. Ma quando Quill scopre il vero potere della sfera e la minaccia che costituisce per il cosmo, farà di tutto per guidare questa squadra improvvisata in un’ultima, disperata battaglia per salvare il destino della galassia.

Festival di Roma 2014: seconda edizione del Cina Day

Festival di Roma 2014: seconda edizione del Cina Day

festival-film-roma-2014Sono ben venti i progetti di coproduzione, esplicitamente mirati alla cultura e al mercato cinese, che verranno presentati alla delegazione asiatica, guidata da Miao Xiaotang,  Presidente della CFCC, la società pubblica per lo sviluppo delle coproduzioni, e composta da una dozzina di operatori-chiave del mercato audiovisivo cinese, per la seconda edizione del CHINA DAY in programma al Mercato del Festival di Roma sabato e domenica prossimi.

Organizzato da ANICA insieme a The Business Street e ITA (Italian Trade Agency) per il Ministero dello Sviluppo e in accordo con il Ministero dei Beni Culturali, il CHINA DAY conclude anche quest’anno un percorso costante di avvicinamento tra le due cinematografie, pensato come scambio di contenuti, di imprenditorialità aziendale, di coproduzioni per tutto il mercato audiovisivo, che vede in Cina un’impressionante accelerazione sia in chiave di box office domestico che di internazionalizzazione.

A questa domanda cinese di apertura verso i mercati europei, l’industria italiana risponde presentando i suoi progetti di coproduzione sabato 18 ottobre a The Business Street. Domenica 19 invece, alla Casa del Cinema, è in programma un Forum Italo-Cinese organizzato in collaborazione con la Fondazione Italia Cina e dedicato al tema di fondo del CHINA DAY: sarà la coproduzione la chiave adatta per aprire il mercato della Cina, secondo nel mondo solo agli Stati Uniti per fatturato?

Ad aprire i lavori del Forum saranno il Presidente di Anica, Riccardo Tozzi, il Presidente dell’Istituto per il Commercio Estero, Riccardo Monti, e il Direttore Generale per il Cinema, Nicola Borrelli. Le conclusioni saranno invece affidate al Presidente della Fondazione Italia Cina, Cesare Romiti.

Tra i players cinesi a Roma per il CHINA DAY ci sono colossi dell’industria come il Bona Group (produzione e distribuzione) con il vice-presidente Jeffrey Chan, lo studio-system dell’era internet 2.0 Le Vision e la piattaforma digitale iQIYI che presto aprirà uno spazio dedicato al cinema italiano; alcuni gruppi produttivi attivi a Pechino come Road Pictures e Shanghai Film Group; protagonisti storici della produzione di qualità a Hong Kong (Stephen Lam) a Taiwan (Du Yuling) e a Pechino (Shan Dongbing) e gruppi specialmente legati alle serie tv che sempre più spesso cercano in Italia location per un pubblico cinese che impara ad apprezzare il “Belpaese”.

Il Progetto Cina, organizzato da Anica insieme a tutte le maggiori componenti del cinema italiano, è stato lanciato nel 2013 e in un solo anno, anche grazie all’attività del Desk aperto a Pechino, ha portato l’Italia nel ristretto gruppo dei partner privilegiati dell’industria cinese, forte dell’approvazione delle Norme Attuative del Trattato di Coproduzione tra i due paesi, recentemente siglate dalla Direzione Cinema del MiBACT con il Film Bureau cinese.

Sala Bio: martedì 21 Boyhood

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Sala BioMartedì 21 ottobre alle ore 21.00 torna al Cinema Colosseo di Milano l’appuntamento con Sala Bio, la sala cinematografica a cura di Biografilm Festival dedicata ai migliori biopic e ai grandi racconti di vita.

Sala Bio nasce come estensione nel corso dell’anno di Biografilm Festival – International Celebration of Lives di Bologna, il primo festival italiano dedicato alle biografie e ai racconti di vita i cui ambiti spaziano dal cinema alla letteratura, dal documentario alla fotografia, dall’arte al teatro, alla musica. Dopo il successo della scorsa edizione nel capoluogo lombardo, Sala Bio, in collaborazione con il Cinema Colosseo, ha deciso di riproporre per tutta la stagione 2014 /2015 una programmazione eterogenea e di qualità che spazia dalla fiction ai documentari e che sarà densa di anteprime, eventi ed incontri. Un nuovo pubblico per il cinema di qualità che si ritrova ogni settimana per scoprire le storie di grandi personaggi, che ha piacere a condividere esperienze e visioni in un contesto culturale continuativo arricchito dalla presenza di ospiti e critici importanti.

L’obiettivo è offrire al pubblico l’opportunità di entrare a far parte di una community che ogni settimana si ritrova in Sala Bio per scoprire importanti, appassionanti, divertenti storie di vita. Rispondendo così alla richiesta di un nuovo pubblico che ama il cinema di qualità e che ha piacere di condividere esperienze e visioni in un contesto culturale coerente e continuativo.

Per questo quinto appuntamento, Sala Bio presenterà l’anteprima, in lingua originale sottotitolata, di Boyhood di Richard Linklater, con Patricia Arquette ed Ethan Hawke. Girato per brevi periodi tra il 2002 e il 2013, Boyhood è un’esperienza cinematografica innovativa che copre 12 anni di vita di una famiglia. Al centro della storia c’è Mason, che assieme alla sorella Samantha, vive un viaggio emozionale e trascendente attraverso gli anni, dall’infanzia all’età adulta.

Il film sarà distribuito nelle sale italiane da Universal Pictures a partire dal 23 ottobre.

Festival di Roma 2014, Foto: Tomas Milian e tanta Italia

Inizia oggi la nona edizione del Festival Internazionale del film di Roma all’insegna dell’italianità con Soap Opera Soap Opera, il nuovo lavoro di Alessandro Genovesi, nella linea di programma Gala. A partire dalle ore 18, accanto al regista, sfileranno sul red carpet del Festival tutti i protagonisti del film: Fabio De Luigi, Diego Abatantuono, Cristiana Capotondi, Ricky Memphis, Chiara Francini, Elisa Sednaoui, Ale&Franz. Trionfo per Tomas Milian che riceve il premio alla carriera.

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Si apre oggi, giovedì 16 ottobre, la nona edizione del Festival Internazionale del Film di Roma. La Sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica – la più grande “sala cinematografica” della Capitale – ospiterà alle ore 19 la cerimonia di apertura del Festival, che vedrà come “padrona di casa” l’attrice romana Nicoletta Romanoff. A seguire si svolgerà la proiezione di Soap Opera, il nuovo lavoro di Alessandro Genovesi, nella linea di programma Gala. A partire dalle ore 18, accanto al regista, sfileranno sul red carpet del Festival tutti i protagonisti del film: Fabio De Luigi, Diego Abatantuono, Cristiana Capotondi, Ricky Memphis, Chiara Francini, Elisa Sednaoui, Ale&Franz.

Alle ore 17, la Sala Petrassi ospiterà in prima mondiale la proiezione di 27 aprile 2014 – Racconto di un evento di Luca Viotto, docufilm nato dalla collaborazione produttiva tra il Centro Televisivo Vaticano e Sky. La pellicola, che fa parte del programma degli Eventi Speciali, porta sul grande schermo un momento storico unico: Papa Francesco (con la presenza del Pontefice Emerito Benedetto XVI) proclama santi due tra i personaggi più amati del XX secolo, Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II. Attraverso le testimonianze di autorevoli personaggi, da Dario Fo a Pupi Avati, il lungometraggio racconta il “dietro le quinte” del grande evento, tracciando un ritratto inedito delle figure dei due Papi santi e dell’attuale pontefice, e mostrando alcuni luoghi esclusivi della Santa Sede.

soap operaAlle ore 17.30, saranno inaugurate all’Auditorium le mostre della nona edizione: “La grande bellezza”, “Actrices – Omaggio a Kate Barry” e “Asia Argento: la strega rossa”.

Con la mostra “La Grande Bellezza”, Mediafriends e Festival Internazionale del Film di Roma presentano un’importante iniziativa benefica ispirata al film premio Oscar® di Paolo Sorrentino. Dal 16 al 25 ottobre, nel foyer della Sala Sinopoli, saranno esposte al pubblico centocinquanta opere, tra foto di scena e frame originali del film di Paolo Sorrentino che, nel corso della mostra, potranno essere acquistate dal pubblico a fronte di un’offerta. L’obiettivo dell’iniziativa “La Grande Bellezza” è supportare FIRA (Fondazione Italiana per la Ricerca sull’Artrite), ONLUS che promuove la raccolta di fondi per la ricerca sulle artriti e le altre malattie reumatologiche.

Festival di Roma 2014: Soap Opera conferenza stampa del film d’apertura

Soap OperaLa conferenza stampa del film d’apertura di questa edizione vede protagonisti tutto il cast e il regista Alessandro Genovesi.

La scelta è ricaduta su Soap Opera che segna un ritorno alle origini del cinema italiano e soprattutto della commedia, genere che ha sempre dominato il nostro mercato cinematografico.

Soap Opera nasce da un’idea teatrale di Genovesi, concepita sette anni fa: i produttori Totti e Usai (insieme a Medusa Film) lo acquistarono insieme a Happy Family (diretto poi da Salvatores) , portando entrambi sul grande schermo.

Il film nasce come una miniserie teatrale da quattro puntate: per il cinema è stata riscritta la sceneggiatura, e gli attori sono stati coinvolti subito (quasi la metà avevano già lavorato con il regista) , a parte le new entry Elisa Sednaoui e Ricky Memphis.

Genovesi è stato attore a teatro per circa 15 anni, per cui concepisce il discorso di compagnia, intesa come una grande famiglia a livello lavorativo: ciò permette di strutturare la scrittura fin da subito sugli attori, che hanno reso personali- e vitali- i vari personaggi.

Per il regista la palazzina doveva essere accogliente e accomodante, con una finta neve fredda e gelida che cade all’esterno (finto, come tutti i set del film). La pellicola usata è stata un 35 mm, ed è forse l’ultima volta che Genovesi gira in questo modo.

Il film esce giovedì 23 ottobre in oltre un centinaio di copie.

Il film mescola la commedia con il melò, realizzando un prodotto “contenitore” da riempire liberamente, e creando una contrapposizione tra la natura fortemente fictional della scenografia e la verità cinematografica degli attori (almeno, questo secondo Genovesi).

Alcuni dialoghi, che sembrano improvvisati e naturali, in realtà non seguono casualmente un canovaccio, ma dei dialoghi ben scritti e strutturati.

Genovesi trovava interessante mettere all’opera un gruppo di attori fuoriclasse, in uno spazio non definito e fuori dal tempo, cercando di proporre, con realismo, una rappresentazione non troppo fedele- ma vera !- del mondo che ci circonda.

Quali sono i riferimenti cinefili del regista?

La domanda nasce dopo alcuni paragoni con Wes Anderson e Blake Edwards: Genovesi concorda sul primo, che ritiene l’unico in grado di rappresentare- al giorno d’oggi- con uno sguardo diverso e alienato la realtà, evocando e creando mondi dai tratti spesso fictional. Ad esso si aggiungono Michel Gondry, Spike Jonze e Kaufman.

In linea con la domanda precedente, viene chiesto sempre al regista se si è ispirato, nello specifico, a qualche film: in realtà l’unica volontà era quella di non rifarsi ad una commedia sciatta o becera, ma affondare le proprie radici nel cinema anglosassone (forse con sfumature francesi), perché secondo l’autore/ regista girare una commedia con poca cura, sciatteria e disinteresse è considerata una mancanza molto grave nei confronti del pubblico stesso.

Festival di Roma 2014: Guida tascabile per la felicità

Festival di Roma 2014: Guida tascabile per la felicità

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David Portnoy, quindicenne appassionato di birdwatching, fa una scoperta incredibile: ha scattato una foto ad un’esemplare di anatra che sembra sia estinta. Su consiglio dei suoi amici e del massimo esperto nel settore, il dottor Konrad, David e i suoi amici si mettono in viaggio per conquistare il loro posto nella storia del birding.

A-Birders-Guide-to-EverythingGuida tascabile per la felicità è il film che ha aperto la sezione di Alice nella città al Festival Internazionale del Film di Roma 2014 e segna l’esordio alla regia di Rob Meyer che sceglie di raccontare un teen movie, caratterizzato dal conflitto padre figlio, ma anche un road movie in cui i protagonisti Kodi Smit-McPhee, Katie Chang, Alex Wolff e Michael Chen cresceranno attraverso momenti di avventura e ilarità.
La sceneggiatura firmata dal regista e da Luke Matheny risulta lineare nella costruzione e di facile lettura nello svolgimento riuscendo a gestire tutte le tematiche del film e soprattutto i tormenti del giovane David, segnato da una grave perdita familiare e ossessionato dall’hobby che la madre gli ha trasmesso.
La pellicola oltre ad essere contraddistinta da vasti scenari e le ben classiche peripezie del genere, riesce a mantenere costante la storia nonostante i continui cambi di piani narrativi che trattano ampiamente i ricordi materni, le prime rabbie ed esperienze adolescenziali nonché le situazioni comiche che smorzano il filone drammatico. Soprattutto in quest’ultimo passaggio è evidente il lavoro di montaggio di Vito DeSario che riesce a dosare tutte le corde del film al massimo restituendo la giusta compattezza narrativa.
Del cast spicca il premio Oscar Ben Kinsley che anche solo attraverso la sua espressione riesce a far trapelare i consigli del “mentore” e di personaggio guida per David. Bene anche il resto del cast che si ricava, più con le battute che con l’interpretazione, il proprio spazio in scena attraverso dei personaggi-caratteristi che ricalcano un po’ gli stereotipi tipici dei teen movie.

Guida tascabile per la felicità è un film leggero che coinvolge i ragazzi attraverso storie e sentimenti comuni, utilizzando temi piuttosto noti ma con un mezzo mai visto prima, il birdwatching. Il film riesce comunque a strappare la risata, far leva sullo spirito naturalistico e regalare il più intramontabile degli happy ending.

Festival di Roma 2014: Tomas Milian: “Tornare a Roma è una rinascita”

Marco Muller, direttore del Festival, dà il benvenuto ai giornalisti per dare il via a questa nona edizione del Festival Internazionale del Film di Roma, iniziato con la presunta cancellazione di alcune proiezioni (Miike Takashi e Joe Dante), smentite da Muller, che invece conferma entrambi gli incontri.

Una domanda riguarda la scelta dei due film di apertura e chiusura: due film italiani, due commedie (Soap Opera e Andiamo a Quel Paese), scelta sistematica per ricondurre questa “festa” del cinema alla tradizione puramente italiana della commedia, due film ritenuti da Muller diversi dalle solite produzioni e che gettano nuova luce sull’argomento.

Per quanto riguarda i dati statistici delle vendite dei biglietti, tutto procede sulla linea più giusta di vendita nonostante l’incalzante crisi del settore.

Tomas MilianA seguire, c’è stata una breve anticipazione riguardante l’ospite d’onore di questa edizione: Tomas Milian riceverà Il Marc’Aurelio Acting Award di quest’anno, un premio prestigioso per un attore globale che ha rappresentato la romanità in tutto il mondo (pur essendo cubano di nascita e americano d’adozione).

Il personaggio che più ha amato interpretare è stato proprio “Er Monnezza”: a tal proposito, racconta- tramite un aneddoto- di quando, esponente dell’alta borghesia cubana, decise di “ribellarsi” a quel sistema e a quella società e, dopo un’illuminante visione del film La Valle dell’Eden con James Dean, decise di diventare attore per provare qualcosa a suo padre (morto suicida, con un colpo al cuore, quando Milian aveva 12 anni). Così andò da sua zia, una donna ricca e colta, ma anche castrista e, confidandosi con lei, la donna prese la decisione di pagargli le lezioni presso il prestigioso Actors Studio trasferendosi negli Usa. La zia gli dà però un saggio consiglio: per fare davvero del buon cinema, doveva interpretare personaggi distanti da lui, figure del popolo lontane dal suo status. Così, con questa nuova consapevolezza, si iscrisse all’Actors Studio (dove c’erano 3000 attori Usa e un unico cubano con forte accento… lui, appunto). Il provino consisteva in un monologo tratto da “Home of the Brave” di A. Lawrence, che Milian scelse perché l’intensità drammatica gli ricordava il suicidio del padre e il rapporto burrascoso e doloroso che i due avevano, raccontando così un altro aneddoto che racconta con dolore struggente, senza risparmiare nessun dettaglio.

Alla fine, Milian ha espresso il suo punto di vista sulla recitazione e sul mestiere d’attori: per lui “essere bravi” e credibili sulla scena non vuol dire recitare, ma vivere il personaggio: perdersi in esso, con tutti i rischi del caso e la possibilità di essere totalmente assorbiti dal character che si interpreta.

Il ritorno di Milian a Roma è paragonabile, secondo lui, ad una vera e propria resurrezione personale.

Soap Opera: recensione del film di Alessandro Genovesi

Film d’apertura della nona edizione del Festival Internazionale del Film di Roma, Soap Opera vede tornare alla regia Alessandro Genovesi dopo i successi di La Peggiore Settimana della Mia Vita e Il Peggior Natale della Vita, e lo fa raccontando una storia incrociata e corale: Protagonisti, gli strambi e surreali inquilini di un condominio di una imprecisata città italiana (anche se, in base ad alcuni dettagli, le tracce porterebbero ad una Roma molto cinematogrifica e patinata), come i due fratelli gemelli Gianni e Mario, proprietari dello stabile e dipendenti l’uno dall’altro- soprattutto l’ultimo, costretto sulla sedia a rotelle dopo che il fratello lo ha investito; c’è poi Francesco, single quarantenne ancora innamorato della sua ex Anna che, dopo pochi mesi, è già incinta di un altro; c’è il suo miglior amico Paolo, quasi papà che vive uno stato confusionale talmente forte da mettere in dubbio i suoi orientamenti sessuali e Alice, la vicina attricetta in una nota soap opera e con un debole per gli uomini in divisa. Le loro vite vengono sconvolte dall’improvviso suicidio del dirimpettaio di Francesco, Pietro, che mescolerà le carte delle loro esistenze proprio alla viglia di capodanno.

Il titolo del film sembra suggerire, in un primo momento, una lettura molto “fictional” dell’intera pellicola: merito pure delle scelte tecniche di Veronesi, con molti scavalcamenti irreali di campo e dei confini dell’inquadratura: lo spettatore medio si aspetta quasi che il film stesso sia un’enorme set a cielo aperto, una vera soap opera in corso. La delusione, profonda, si palesa quando realizziamo che quello che stiamo osservando- come voyeur curiosi- altro non è che la vita stessa, in una delle sue manifestazioni più improbabili, patinate e irreali.

Si salvano i dialoghi e le battute brillanti grazie anche ad un cast di comici navigati pronti a sfoderare tutta la loro verve brillante per salvare un film altrimenti fiacco e banale. Piacevole sorpresa Ricky Memphis in un ruolo misurato, ironico, a tratti tenero e disarmante per la sua ingenuità.

The Walking Dead 5: Alexandra Breckenridge in un ruolo ricorrente

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Alexandra BreckenridgeAlexandra Breckenridge, attrice vista nella serie American Horror Story, si è unita al cast di The Walking Dead 5 in un ruolo che sarà ricorrente. A dare la notizia è Deadline che conferma che il nuovo personaggio potrebbe diventare un regular.

La Breckenridge  interpreterà un personaggio così descritto: “Samantha, una donna attraente, forte, sveglia, affascinante e articolata, che ha anche un lato vulnerabile. E’ una madre con uno spirito bohémien, e un’artista talentuosa.”

Certo, gli aggettivi bohémien e talentuosa sembrano difficilmente attribuibili ad un personaggio all’interno dell’universo di The Walking Dead 5, ma immaginiamo che il personaggio possa riservare parecchie e interessanti sorprese. Ovviamente teniamo conto che spesso le descrizioni dei personaggi di The Walking Dead sono state dei piccoli trabocchetti, per cui potrebbe essere anche questo il caso di Samantha.

Basato sul fumetto creato da Robert Kirkman, Tony Moore e Charlie Adlard, The Walking Dead 5 vede protagonisti Andrew Lincoln, Norman Reedus, Steve Yeun, Lauren Cohan, Chad Coleman, Chandler Riggs, Melissa McBride, Emily Kinney, Danai Gurira e Sonequa Martin-Green.

Heart of the Sea: una balena contro Chris Hemsworth nella nuova immagine

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Nuove immagini di Chris Hemsworth in Heart of the Sea ci arrivano da  USA Today, il nuovo film di Ron Howard che racconta gli eventi reali che hanno ispirato il romanzo “Moby Dick.

La sceneggiatura di In the heart of the sea, che è stata scritta da Charles Leavittè un adattamento dall’omonimo romanzo di Nathaniel Philbrick. In the heart of the sea segue il maldestinato viaggio della baleniera Essex, che è stata attaccata da un capodoglio nel 1820, lasciando il suo equipaggio bloccato in mare per ben novanta giorni.

Nel film Ben Whishaw interpreta il ruolo di Herman Melvilleche alla fine avrebbe raccontato la storia nel suo già citato libro “Moby Dick“. Tra gli altri membri del cast ci sono Benjamin WalkerCillian Murphy,Brendan GleesonTom HollandFrank Dillane Sam Keeley.
Le riprese sono cominciate nel settembre 2013 presso i Leavesden Studios di Londra. Sono state girate anche alcune scene in location reali nelle isole Canarie di La Gomera e Lanzarote.

In the heart of the sea uscirà nelle sale cinematografiche statunitensi a partire dal 13 Marzo 2015, di seguito potete vedere le foto.

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Justice League Zack Snyder dirigerà entrambi i film

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Dopo la notizia che Warner e DC avevano dato il via libera per due film sulla Justice League, arriva la notizia che entrambe le pellicole (intitolate per ora solo Part I e Part II) saranno dirette da Zack Snyder.

Con lui ci saranno, per ora confermati solo nella prima parte, Ben Affleck, Henry Cavill ed Amy Adams nei ruoli che hanno già interpretato per L’Uomo D’Acciaio e Batman V Superman.

Ci sarà molto da lavorare per Snyder quindi nei prossimi anni dato il poco tempo tra una release e l’altra, infatti Batman V Superman uscirà nel 2016, la prima parte della Justice League sarò subito nel 2017 mentre la seconda parte nel 2019; non è da escludersi però che Snyder possa già iniziare a girare qualcosa durante le riprese di Batman v Superman.

Fonte: Collider

Hunger Games Il Canto Della Rivolta Parte I nuovo trailer

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Manca poco anche all’uscita della prima parte del finale di Hunger Games, intitolato Hunger Games il Canto della Rivolta Parte I. Potete vedere il nuovo trailer con immagini inedite qua sotto.

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In Hunger Games il Canto della rivolta Parte I e II ritroviamo i personaggi dei primi due film e incontriamo tanti nuovi volti. Il cast è composto da: Jennifer Lawrence, Josh Hutcherson, Liam Hemsworth, Woody Harrelson, Elizabeth Banks, Donald Sutherland, Willow Shields, Jena Malone, Sam Claflin, Natalie Dormer, Evan Ross, Julianne Moore,  Gwendoline Christie, Mahershala Ali, Patina Miller, Wes Chatham, Elden Henson, Omid Abtahi, Misty Ormiston, Kim Ormiston, Robert Knepper.

Qui la trama del romanzo: Il canto della rivolta. Hunger Games (Mockingjay) è un romanzo di fantascienza del 2010 scritto da Suzanne Collins, il terzo della trilogia degli Hunger Games, in cui prosegue il racconto di Katniss Everdeen e la futuristica nazione di Panem. In seguito agli eventi vissuti nel primo romanzo, Hunger Games, una ribellione contro Capitol City divampa nei distretti, e Katniss e il suo compagno Peeta Mellark sono costretti a ritornare nell’arena in occasione di un’edizione speciale degli Hunger Games. I maggiori temi includono sopravvivenza, controllo governativo, ribellione e interdipendenza contro indipendenza. Il romanzo è stato pubblicato negli Stati Uniti il 24 agosto 2010, mentre in Italia è stato pubblicato l’11 maggio 2012.

 

Suicide Squad: offerti i ruoli da protagonisti a Will Smith, Tom Hardy, Ryan Gosling e Margot Robbie

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Nonostante per Suicide Squad non ci sia ancora una sceneggiatura e un regista (però qui il nome di David Ayer è forte), Warner Bros avrebbe già offerto a quattro star di primo livello i ruoli principali, stiamo parlando di Ryan Gosling, Will Smith, Tom Hardy e Margot Robbie.

Ancora però non si sa per quali personaggi sia stata offerta la parte, ma tutto questo indica una precisa volontà da parte di Warner ovvero puntare forte su questo film (o franchise) e non farne una pellicola di passaggio o una vetrina per giovani in rampa di lancio.

Fonte: THR, CBM

Gambit: Channing Tatum aggiorna sulla stesura del personaggio

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Gambit: Channing Tatum aggiorna sulla stesura del personaggio

Channing Tatum rivela alcuni aggiornamenti su Gambit, il nuovo mutante che entrerà nella squadra degli X-Men in X-Men Apocalypse e che successivamente avrà un film tutto suo:

“Stiamo cercando uno sceneggiatore per iniziare a definire il personaggio.
Non vogliamo che sia qualcosa di già visto, abbiamo intenzione di creare qualcosa di fresco  in modo da presentarlo in un modo innovativo.
Quando fai qualcosa di diverso però ti prendi dei rischi perchè non sai a cosa vai incontro e se piacerà a tutti.”

Il film da solista non ha ancora una data d’uscita sicura ma potrebeb essere il Fox untitled movie previsto per il 2018.

Fonte: CS.net

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