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Aronofsky presidente di giuria a Venezia

Sarà il regista, produttore e sceneggiatore statunitense Darren Aronofsky (autore del film d’apertura della 67 Mostra, Black Swan, e  Leone d’oro 2008 per The Wrestler)  è la personalità chiamata a presiedere la Giuria Internazionale del Concorso della 68esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (31 agosto-10 settembre 2011).

La decisione è stata presa dal Cda della Biennale di Venezia, presieduto da Paolo Baratta, accogliendo la proposta del Direttore della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, Marco Mueller.

I protagonisti di Twilight sbarcano a Napoli

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Gli attori del cast parteciperanno dal 10 al 12 giugno a un incontro coi fan presso l’Hotel Futura di Casoria. Dopo il successo dell’edizione romana del 2010, torna la Twilight Ita Con 2, la prima convention italiana dedicata alla saga vampiresca di «Twilight».

Fast & Furious 5: recensione del film con Paul Walker

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Fast & Furious 5: recensione del film con Paul Walker

Dom Toretto (Vin Diesel) e la sua famiglia, composta dalla sorella Mia (Jordana Brewster) e dal di lei compagno Brian (Paul Walker), in Fast & Furious 5 si trovano, dopo la rocambolesca evasione di Dom, a Rio de Janeiro, per portare a termine un ultimo colpo che permetterà loro di rifugiarsi con un’altra identità in uno dei paesi che non applicano l’estradizione dei ricercati.

A Rio però il colpo si complica contro ogni aspettativa; vengono uccisi degli agenti federali e piomba in città, in tutto il suo splendore di muscoli e armi, l’agente speciale Hobbs (Dwayne Johnson), più che determinato a incastrare i Toretto. Intanto Dom ha spostato l’imprevisto del colpo andato a male su di un livello più personale e vuole affrontare una volta per  tutte il capo della malavita locale Reyes, depredandolo del suo potere e dei suoi soldi. Per fare ciò ha bisogno del migliore dei team possibili, e quindi  raduna i suoi uomini e donne migliori per portare a termine il colpo che metta in ginocchio il magnate del crimine.

Fast & Furious 5, il film

Fast & Furious 5 segna la riunione in grande stile del cast delle origini, per offrire due ore buone di intrattenimento composto da effetti sonori saturi, macchine veloci, sgommate, lotte tra culturisti e un po’ di Sudamerica. Questi elementi fanno di Fast & Furious 5 un prodotto completo per qualsiasi mercato: il cast di origine multietnica, le varie lingue in cui vengono declinati i dialoghi, i principi basici a cui il film è votato.

Non disattende la brama di azione, trucchi e astuzie da guardie e ladri, con una base di moralità legata al concetto di sacralità della famiglia. Quella che si è persa e per la quale si continua a lottare e quella che si allarga, dopo pochi minuti si scopre che la sorella di Dom è incinta di Brian, ex poliziotto ormai parte del team Toretto, e, per estensione, si parla anche di  famiglia acquisita, in questo caso formata dalla squadra di Dom che porta a termine il colpo.

Ovviamente in Fast & Furious 5 ci sono le macchine veloci, di cui tutti gli agenti specializzati sono esperti, e un’incredibile, anche se forse un po’ allungata, scena di inseguimento con cassaforte piombata a traino di due macchine ultrapotenti in pieno centro di Rio de Janeiro, con conseguente distruzione di molti edifici e carambole di macchine della polizia. Fanno perciò sorridere i disclaimer a fine film, che suggeriscono di non provare ad imitare queste scene, l’immaginazione porta immediatamente a una Maserati con attaccato un box di sicurezza delle poste che cerca di svicolare nel traffico del Lungotevere romano.

Fast & Furious  è una saga che ci accompagna da dieci anni, in cui i protagonisti si sono alternati attorno al nocciolo duro formato da Vin Diesel e Paul Walker e che ora ritorna al completo con l’aggiunta di Dwayne Johnson, che in più di una scena ci ricorda il perché un tempo non troppo lontano era conosciuto come The Rock e frequentava i ring del wrestling. La sua caccia a Toretto proseguirà nel prossimo (sicuro) capitolo. Un ultimo consiglio, questa volta più di altre  conviene restare oltre la fine dei titoli di coda: Eva Mendes è protagonista del teaser del prossimo film della serie, che vedrà il reintegro, per probabile riesumazione, di un’altra parte del cast.

Marlene Dietrich voleva uccidere Hitler?

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La clamorosa rivelazione è inserita nella biografia dedicata all’attrice, appena pubblicata negli Stati Uniti dalla scrittrice Charlotte Chandler.

L’era dei Remake e Reboot volge al termine?

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In un mondo di oggi saturo di remake e discretamente pieno di reboot fa un enorme piacere apprendere che la 20th Century Fox ha lanciato un’iniziativa molto interessante.

Box Office ITA del 25 Aprile 2011

Box Office ITA del 25 Aprile 2011

Rio continua a dominare al box office italiano, seguito dall’ottima tenuta di Habemus Papam e dalla new entry Faccio un salto all’Avana. Accettabile il risultato di Cappuccetto Rosso Sangue

Oltre ad aver conquistato da qualche settimana il box office internazionale, Rio sta ottenendo una buona prestazione anche qui in Italia, dove si conferma primo alla sua seconda settimana con 1,3 milioni di euro, giungendo a 3,7 milioni complessivi. Nel weekend pasquale, l’ottima tenuta può essere giustificata anche dal target di riferimento, visto che la pellicola di animazione in 3D è il tipico prodotto per famiglie.

Habemus Papam mantiene il secondo posto con un’ottima tenuta: in questo fine settimana, il film di Nanni Moretti ottiene un altro milione e supera i 3 milioni totali. Il passaparola e la prossima presentezione al Festival di Cannes potranno di certo apportare ulteriori benefici al film.

Faccio un salto all’Avana sorprende con il suo terzo posto: la commedia con Francesco Pannofino, dopo il deludente risultato di Boris – Il film, debutta con 975.000 euro e un’ottima media per sala, pari a 3000 euro.

Limitless scende dunque al quarto posto con altri 820.000 euro, arrivando a quota 2,2 milioni e confermando l’esordio positivo della scorsa settimana.

Risultato accettabile per la new entry Cappuccetto Rosso Sangue: la rivisitazione ‘gotica’ della celebre fiaba diretta da Catherine Hardwicke conquista 684.000 euro, attirando sostanzialmente lo stesso target della saga vampiresca da lei avviata al cinema, con Twilight. Desta quindi curiosità l’andamento della pellicola nelle prossime settimane.

World Invasion esordisce al sesto posto con un risultato modesto, pari a 354.000 euro. Seguono The Next Three Days, che arriva a 2,5 milioni con altri 337.000 euro, e Scream 4, che supera il milione complessivo con altri 255.000 euro.

Chiudono la top10 due commedie italiane: C’è chi dice no (229.000 euro), arrivato a 1,5 milioni, e Nessuno mi può giudicare (103.000 euro), giunto a 7,6 milioni.

Box Office USA del 25 aprile 2011

Box Office USA del 25 aprile 2011

Rio resiste in prima posizione anche questa settimana, nella classifica dei maggiori incassi negli Stati Uniti, aggiungendo altri 26 milioni di dollari al suo incasso totale che raggiunge così quasi 81 milioni di dollari. Lo segue una produzione tipica americana, il film demenziale con travestimenti: Madea’s big happy family, dell’attore Tyler Perry che riprende la tradizione di Eddie Murphy, diventando una grassa signora di colore che deve affrontare diverse avventure fuori dal comune.

Il film incassa quasi 26 milioni di dollari. Water for elephants, la nuova prova di Robert Pattinson con Reese Witherspoon, occupa il terzo gradino del podio del box office. Il film è diretto da Francis Lawrence, che dopo l’azione di Constantine e Io sono leggenda, si confronta con il mèlo. Hop, il concorrente di Rio, scende in quarta posizione, ma rispetto al pappagallo protagonista dell’altro film, è in programmazione da due settimane in più. Il film incassa altri 12,5 milioni di dollari, raggiungendo quindi la tonda cifra di 100 milioni di dollari.

A metà classifica troviamo  Scream 4, ultima fatica di Wes Craven, che ha resistito al fuoco incrociato di critiche che lo aspettava al varco nel giorno dell’uscita, conquistandosi settimana per settimana la sua fetta di pubblico. Ad oggi il film ha incassato 31 milioni di dollari. In sesta posizione c’è African cats, un documentario della Disney sugli animali della savana, di cui Samuel L.Jackson è il narratore, seguito dalla storia di volontà e coraggio Soul surfer che raggiunge  un incasso totale di quasi 29 milioni di dollari e il thriller low cost Insidious, ormai a 44 milioni di dollari di incasso.

Chiudono la classifica la spy story Hanna e Source code, che si appresta ad uscire dalla classifica dopo aver raggiunto quota quasi 45 milioni di dollari di incasso. La prossima settimana usciranno: il molto atteso quinto capitolo di Fast and Furious, Fast 5, in cui Vin Diesel è  alle prese nuovamente con macchine veloci e fuorilegge da acchiappare; esce anche la teen comedy Prom, che ha tutta l’aria di avere come riferimento il cinema anni 80 di John Hughes, creatore di The breakfast club e Pretty in pink, film che hanno segnato l’adolescenza e il look, dell’epoca, di molti trentenni di oggi.

Esce anche Dylan dog, che da noi è passato quasi inosservato, vedremo le reazioni in terra statunitense. Ultima uscita attesa è quella di Hoodwinked Too! Hood VS. Evil film di animazione  che realizza un mash up di favole, in cui Cappuccetto rosso  dovrà salvare Hansel e Gretel. Ovviamente il cast di voci è quello delle migliori occasioni, tra tutti spicca Glenn Close, che dà alla parola al personaggio Granny Pickett.

Prime foto di The 13 Women of Nanjing con Christian Bale

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Sono state diffuse le primissime immagini di , il kolossal diretto da Zhang Yimou: ecco il protagonista Christian Bale nei panni di un eroico sacerdote…

Ian Holm ritorna nei panni di Bilbo!

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Il regista Peter Jackson ha confermato, tramite la sua pagina Facebook, che Ian Holm riprenderà il ruolo di Bilbo Baggins in The Hobbit. Il film è finalmente andato ufficialmente in produzione da qualche settimana in Nuova Zelanda, ma non si sa ancora quale sarà il momento in cui entrerà in scena Bilbo in versione Signore degli Anelli.

Il terrorista Carlos arriva anche in Italia

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Il terrorista Carlos arriva anche in Italia

Su Sky in onda una miniserie di tre puntate del film che ha vinto un Golden globe. La miniserie Carlos, in prima assoluta in Italia, racconta la storia del terrorista internazionale anche noto come “lo Sciacallo” Ilich Ramírez Sánchez (l’attore Edgar Ramirez, nominato ai Golden Globe come miglior attore protagonista), che per due decenni è stato uno dei terroristi più ricercati del mondo.

Il Sesso Aggiunto: recensione del film con Myriam Catania

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Il Sesso Aggiunto: recensione del film con Myriam Catania

Il sesso aggiunto, primo lungometraggio del regista e autore televisivo Francesco Antonio Castaldo, ripercorre la storia di un ragazzo sulla trentina, Alan (Giuseppe Zeno), tossicodipendente. Alan ha costantemente un’unica ragione di vita: l’eroina. È completamente invaso dal desiderio di stare con “lei”, di innamorarsi di “lei”, di possederla.

Come ogni altro tossicodipendente, trascorre le giornate alla ricerca della roba, prelevando soldi alla madre, povera e forse troppo comprensiva, e alla sorella che dimostra continuamente il suo affetto per lui. Ha un rapporto complicato con una ragazza più giovane di lui, anche lei tossicodipendente, Laura (Valentina D’Agostino), una relazione che ruota totalmente attorno all’eroina, che li sovrasta e comanda ogni loro azione. Poi c’è Nancy (Myriam Catania) l’ex ragazza di Alan, ex tossicodipendente appena uscita dalla comunità. Nancy sente il peso di averlo fatto cadere nella trappola della droga e vorrebbe aiutarlo, ma in realtà sta cercando qualcos’altro, adesso lui è diventato il tramite per farle raggiungere il benessere più atteso, il suo unico desiderio: l’eroina che “ride alle loro spalle, quando decidono di farne a meno”.

Il Sesso Aggiunto, il film

Così Alan, circondato da “lei”, che incarna ogni persona che gli sta vicino, “lei” che rappresenta la sua vita, i suoi sogni disillusi, si sente abbandonato dal suo “Dio” e ha sempre meno spazio per l’amore e per la vita nel suo cuore. Gradualmente, insieme alle azioni quotidiane per raggiungere l’estasi, l’estremo orgasmo grazie all’eroina, Alan ripercorre con noi, che lo assistiamo, i momenti più importanti della sua vita come se fossero presenti; egli compie un percorso di auto-psicoanalisi per ritrovare se stesso, per riconciliarsi con quel “Dio”, quell’amore che risiede dentro ognuno di noi, quella parte interiore più pura di ogni altra. Ed è questo amore, quello che risiede dentro il suo cuore, e non in quello di altri, che Alan trova quel coraggio che gli permette divivere, di nuovo e di sconfiggere la dipendenza più grande.

Un contributo onesto quello di Castaldo, come lui stesso ammette nel corso della conferenza stampa, per trovare un modo per far capire ai giovani e ai meno giovani che cos’è la tossicodipendenza. Ma il lavoro del regista non è così scontato, se così qualcuno può immaginarselo,egli intraprende un viaggio nel mondo interiore della tossicodipendenza, per parlare dell’amore. Perché di questo si tratta, di un film sull’amore. L’amore di una madre per un figlio già morto, al quale supplica di rinascere. Un amore universale che permette di superare ogni ostacolo che la vita ci pone di fronte. Il regista e il produttore Giovanni Madonna, hanno spiegato come l’esigenza di fare questo film sia nata dalle ultime statistiche che affermano il grande aumento dell’uso di eroina negli ultimi tempi: stiamo parlando dell’incremento del 40% negli ultimi due anni.

Un dato che fa paura, considerando gli effetti dell’eroina, effetti che rendono l’uomo, un vegetale, una nullità, un uomo che non vuole e non può avere alcuna responsabilità. Come dargli torto? La nuova generazione, senza voler generalizzare, rappresentata anche nel film, quando esce la sera, si cala qualsiasi pasticca e droga presente nel commercio e la mattina, per calmarsi e rilassarsi dall’eccessivo uso di anfetamine, etc, decide di fumarsi l’ero, quasi fosse un semplice sonnifero. L’unica differenza rispetto al passato è che mentre prima la decisione dell’uso dell’eroina derivava forse dai grandi fermenti culturali, e i giovani erano (quasi) spinti dal potere a farne uso per bloccare le loro eccessive inquietudini, oggi si vive la situazione opposta, è la mancanza di ideali, di entusiasmo, di valori, la rassegnazione e la disillusione, che porta all’eccesso e alla decisione di uscire da se stessi attraverso lo sballo.

In definitiva, Francesco Antonio Castaldo, ha realizzato un buon film, anche grazie all’aiuto di tre bravi attori, in particolare di Giuseppe Zeno che ha interpretato genuinamente e in maniera molto personale un personaggio complicato. Il sesso aggiunto è un film che deve essere visto da tutti, nonostante la sensazione di angoscia e tristezza che ti pervade dopo averlo visto, perché ci fa conoscere e ci mostra non quello che un tossicodipendente fa ma quello che un tossicodipendente è. Il film che non sarà vietato ai minori di anni quattordici e uscirà nelle sale delle principali città italiane, distribuito da Iris Film il 29 aprile.

Due nuove foto di Crazy, Stupid, Love con Steve Carell

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Due nuove foto di Crazy, Stupid, Love con Steve Carell
Steve Carell

La Warner Bros. ha reso pubbliche due fotografie del film Crazy, Stupid, Love, la rom-com che vede alla regia Glenn Ficarra e John Requa, che la scorsa stagione hanno portato al cinema la storia originale raccontata in I Love You, Philip Morris, miseramente tradotto nei nostri cinema con Colpo di Fulmine – Il genio della truffa (!).

Jeremy Renner sarà il nuovo Bourne

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La Universal Pictures ha ufficialmente offerto a Jeremy Renner il ruolo di protagonista in The Bourne Legacy, diretto da Tony Gilroy. Deadline ha infatti confermato quanto riportato ad inizio mese da Latino Review: Renner prenderà il posto che era stato di Matt Damon e che aveva dato una decisa sterzata vero l’alto alla sua carriera.

Anche Blake Lively per Savages

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La scorsa settimana Blake Lively era la capofila del gruppo di attrici che sarebbero state prese in considerazione per interpretare Ofelia in Savages di Oliver Stone, anche se per la pianificazione l’attrice di Gossip Girl ha dovuto scegliere tra questo progetto e Oz:great and powerfull.

Il Milano FF omaggia Jonathan Demme

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“Life determines what happens: if you trust your subject you never get wrong, because life writes your script.” (J. Demme) – La retrospettiva integrale della 16esima edizione del Milano Film Festival (9-18 settembre 2011) sarà dedicata a Jonathan Demme, figura-chiave del cinema americano dagli anni Settanta a oggi.

Zemeckis e i suoi mille progetti

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Dopo un decennio dedicato alla motion capture, Robert Zemeckis sta cercando di tornare a lavorare con la live action.

Kate Beckinsale in Atto di forza

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Collider informa che, trai nomi della attrici che potrebbero entrare a far parte del cast del remake di Atto di Forza, spicca nelle ultime ore quello di Kate Beckinsale. Il film sarà diretto da Len Wiseman e come protagonista avrà Colin Farrell, visto lo scorso anno in Ondine di Neil Jordan all’Irish film Festival a Roma.

Nuove foto di Lanterna Verde

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Nuove foto di Lanterna Verde

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La Warner ha pubblicato qualche altra nuova foto di Lanterna Verde, l’atteso film basato sull’omonimo personaggio della DC Comics. Nelle foto si possono vedere alcuni dettagli in più sul pianeta Oa, e sulle altre Lanterne, oltre al protagonista del film Ryan Reynolds che impugna un mitra da lui realizzato.

X-Men – L’inizio: ecco Jennifer Lawrence come Mistica

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X-Men – L’inizio: ecco Jennifer Lawrence come Mistica

Dopo i frammenti che abbiamo visto nel trailer, finalmente abbiamo una foto ufficiale di Jennifer Lawrence truccata da Mistica, in X-Men – L’inizio. il riconoscibilissimo mutante dalla pelle blu e i capelli rossi. Il fan club ufficiale della Lawrence ha infatti pubblicato una fotografia dell’attrice nella quale la possiamo quasi per intero con il trucco di scena.

Ecco l’immagine:

http://splashpage.mtv.com/wp-content/uploads/2011/04/mystique.jpg

Tutto quello che sappiamo su X-Men – L’inizio

Il film X-Men – L’inizio, prequel della trilogia cinematografica dedicata ai personaggi della Marvel, gli X-Men (X-Men, X-Men 2, X-Men – Conflitto finale), narra le vicende di Charles Xavier (Professor X), Erik Lehnsherr (Magneto) e del loro primo tentativo di formare una scuola per i ragazzi mutanti.

Nel cast di X-Men – L’inizio protagonisti Michael Fassbender, James McAvoy, Jennifer Lawrence, Rose Byrne, Nicholas Hoult, January Jones, Oliver Platt, Kevin Bacon, Edi Gathegi, Lucas Till, Alex Gonzalez, Morgan Lily, Jason Flemyng, Caleb Landry Jones,  Corey Johnson, Glenn Morshower, Matt Craven, Laurence Belcher, Bill Milner, Zoë Kravitz, Demetri Goritsas, James Remar, Rade Sherbedgia, Ray Wise.

Tratto dall’omonimo fumetto della Marvel, il film racconta della giovinezza di due amici che scoprono di avere poteri speciali, Charles Xavier e Erik Lensherr; del loro lavorare assieme, con altri mutanti, contro la più grande minaccia che il mondo abbia affrontato; del loro allontanarsi causa un dissidio che li vedrà diventare arcirivali con i nomi di Professor X e di Magneto. Il film è ambientato negli anni ’60, all’alba dell’era spaziale, l’epoca di JFK. Un periodo storico all’insegna della Guerra Fredda, in cui l’intero pianeta era minacciato dalle crescenti tensioni fra Stati Uniti e Russia. L’era in cui il mondo scoprì l’esistenza dei mutanti.

fonte: splashpage.mtv.com

Il Ruggito del Coniglio a Bellaria

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Il Ruggito del Coniglio a Bellaria

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La storica trasmissione di Radio 2 Rai Il Ruggito del Coniglio parteciperà alla 29. Edizione del Bellaria Film Festival. Gli intramontabili Antonello Dose e Marco Presta condurranno le puntate del 2 e del 3 giugno in diretta da Bellaria come ogni mattina dalle 8.00 alle 10.00. Protagonista assoluto sarà il pubblico del festival che parteciperà in studio alla diretta radiofonica.

L’asso nella manica

L’asso nella manica Regia: Billy Wilder Anno: 1951 Cast: Kirk Douglas, Jan Sterling, Robert Arthur, Porter Hall, Frank Cady.

Diretto dal ‘re della Commedia’ Billy Wilder, il film è una denuncia al cinismo dei mass-media in nome della fama e del successo. Essendo datato 1951, è una lungimirante previsione di quanto accadrà anni dopo, soprattutto con l’avvento della Tv.

Charles ‘Chuck’ Tatum è un giornalista di talento, ritrovatosi disoccupato e squattrinato dopo essere stato cacciato da più giornali per il suo comportamento poco professionale. Riesce a trovare occupazione in un quotidiano locale, a bassa tiratura, ma dopo un anno la redazione lo manda in Messico per scrivere un articolo su una stramba caccia ai serpenti, ma si ferma vicino a una cava dove è seppellito un minatore, Leo Minosa. Ha fiutato infatti l’occasione e sente che ne può uscire un ottimo pezzo che può ridargli la fama che spera. Il cinismo dei media e della società contemporanea trasformerà il dramma del minatore in un grande occasione per arricchirsi. Non a caso il titolo originale del film è proprio Il grande carnevale.

Gli anni ’50 si aprono per Billy Wilder nel migliore dei modi, con capolavori uno dietro l’altro. Ad aprire le fortunate danze proprio L’asso nella manica, con cui il regista tratta con agghiacciante lungimiranza il problema dei media. Wilder li dipinge cinici, pronti a tutto per avere uno scoop che attiri spettatori, anche se la notizia poggia su un dramma umano. Ma non solo i media sono sanguisughe senza scrupoli; anche la società contemporanea non perde tempo per arricchirsi, anche quando il dramma in questione riguarda un loro vicino parente o caro amico. E Billy Wilder mette in luce tutto ciò, con la solita brillante maestria.

Il regista oltre ad aver diretto commedie che hanno lasciato il segno – tra cui si ricordano soprattutto Sabrina, Quando la moglie è in vacanza e Gli uomini preferiscono le bionde (i due film che resero leggenda Marylin Monroe) – ci ha regalato anche perle del genere giallo, come Testimone d’accusa e La fiamma del peccato. O un altro film-denuncia sulla società hollywoodiana: Viale del tramonto.

Nei panni del giornalista arrivista Chuck, invece, troviamo Kirk Douglas, attore instancabile (80 film) che ha attraversato decenni diversi del cinema hollywoodiano, dai tardi anni ’40 con il film drammatico Lo strano amore di Marta Ivers, fino ai giorni nostri con la commedia del 2003 Vizio di famiglia, un film passato alla storia per la contemporanea presenza dei due Douglas.

La voce nella tempesta

La voce nella tempesta Regia: William Wyler Anno: 1939 Cast: David Niven, Merle Oberon, Laurence Olivier, Flora Robson, Miles Mander.

Trasposizione cinematografica dell’unico romanzo di Emily Brontë, Cime tempestose (1847) e forse la più riuscita. Ne seguiranno di fatti altre tre che non riescono ad ottenere lo stesso impatto emotivo sullo spettatore, sebbene degna di nota è anche la versione di Luis Buñuel, Abismos de pasión, del 1953, nel suo stile essenziale e sapientemente grezzo.

In una notte flagellata da una fitta bufera di neve, un forestiero raggiunge una tenuta della quale dovrà fittare alcuni locali. Viene accolto da persone dal volto segnato dalla sofferenza, molto fredde e schive. Sistemato momentaneamente nella stanza degli ospiti, durante la notte ode alcune voci e dalla finestra scorge la sagoma di una donna immersa nella neve. Il proprietario della tenuta lo sente gridare e raggiunge l’uomo, e dopo aver sentito i motivi delle sue urla, si precipita in fretta fuori dalla casa, nel pieno della tormenta, come se volesse raggiungere la donna. Come se la conoscesse. L’uomo è meravigliato di tanta foga e la domestica, la signora Ellen, soddisfa la sua curiosità, raccontandogli tutta la storia di quella casa. Dalle origini randagie dell’oggi ricco proprietario, Heathcliff, all’amore tormentato con Cathy, fino alla legge del contrappasso che ha colpito il precedente proprietario della tenuta, Lockwood.

La trama segue fedelmente quella del libro, riuscendo a seguirne il passo articolato e la struttura complessa. Non a caso, quando uscì, il libro fu accolgo negativamente, definito da alcuni critici “violento, confuso, incoerente e improbabile, ma anche con un grande potere di scrittura”. Fu riabilitato e apprezzato del tutto solo a partire dal ‘900. Lo si può dunque definire un romanzo d’avanguardia, che ha anticipato una modalità narrativa moderna che ha spesso fatto le fortune del Cinema stesso. Una  storia di amori infelici, tormentati, di ambizioni, ingiustizie, rivalse, pregiudizi, espressa al meglio da un bianco e nero antico, tipica di un film di fine anni ’30. Splendida anche l’interpretazione degli attori protagonisti, con eccellenti espressioni che valgono più di mille parole e gesti.

Quando ha diretto questo film, il regista William Wyler aveva già alle spalle diversi film muti, drammatici e western. Noto al grande pubblico per film come Vacanze romane e Ben-Hur, si è dedicato soprattutto al genere drammatico e di denuncia sociale. Morì a Los Angeles a 79 anni nel 1981, ma lasciò la macchina da presa già 11 anni prima con l’ultimo film Il silenzio si paga con la vita, del 1970.

Senza dubbio La voce nella tempesta è tra i suoi film più riusciti. Ottenne otto nomination agli Oscar, fra cui quella per il miglior film, vincendo solo il premio per la miglior fotografia in bianco e nero.

Nel 1939 il National Board of Review of Motion Pictures l’ha inserito nella lista dei migliori dieci film dell’anno. Nel 2007 è stato scelto per la preservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.

World Invasion: recensione del film

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World Invasion: recensione del film

Difficile parlare di World Invasion (Battle L.A.: World Invasion); difficile per la natura del film, per la sua estrema durata e per tutte le potenzialità inespresse che poteva avere. Si è già capito quindi che la pellicola diretta da Jonathan Liebesman ha non poche crepe nel suo apparato e, mostrandosi per quello che è cioè un popcorn/disaster movie senza alcuna articolazione drammaturgica, fa affiorare alle labbra la peggiore delle esclamazioni per un film: “Quando finisce?”.

Ma andiamo con ordine: World Invasion ci introduce immediatamente in una Los Angeles sotto assedio, siamo con un gruppo di marines che si avviano in elicottero verso una battaglia che sembra ferocissima, le voci dei giornalisti dai Tg ci fanno sapere che “il mondo è in guerra”. Da qui veniamo catapultati in dietro di 24 ore, quando una pioggia di meteoriti minaccia i mari intorno alle estese coste nordamericane. Presto i meteoriti si trasformano in un attacco terroristico che si rivelerà invece un vero e proprio attacco alieno, e questa consapevolezza nei corpi armati mandati in principio per evacuare le zone interessate dai fenomeni ‘celesti’ è straordinariamente accettata come una possibilità naturale, e i nostri marines, addestrati a non ritirarsi mai, affrontano con coraggio e cameratismo questa battaglia: il loro compito è salvare dei civili e difendere la città, unica rimasta in piedi dopo i primi attacchi degli intrusi.

In realtà l’assunto che World Invasion condivide da subito con il pubblico è che non c’è una vera e propria trama, seguiamo solo questo gruppo di valorosi soldati che si inoltrano nelle macerie di una città per salvare degli inermi, il che in questo genere di prodotto non fa una piega. Il vero problema è dilatare la narrazione per 120 lunghissimi minuti, quando le cose da dire sono davvero poche, riducendosi a squallide battute a doppio senso, frasi che hanno il sapore di aforismi stantii e conversazioni improbabili in mezzo alle ceneri della battaglia. Non manca tuttavia il tentativo, fiacco, di rimpolpare l’esiguo filo conduttore (non si può parlare di una vera e propria trama) dando un’identità e un abbozzo di storia ai soldati, ognuno dei quali ci viene presentato all’inizio del film in situazioni ordinarie: che lo scopo sia quello di farci affezionare a loro o semplicemente di renderli identificabili sotto le divise identiche ha poca importanza, poiché in entrambi i casi il risultato fatica ad arrivare.

Al comando di questi valorosi c’è Aaron Eckhart, un sergente della Marina con i sensi di colpa per aver fatto morire i suoi in battaglia, al suo fianco diversi personaggi, che portano con loro diverse storie, e tra tutti Michelle Rodriguez, nei panni di Elena Santos, aereonautica, componente occasionale ma fondamentale al gruppo che forse poteva essere sfruttata meglio, sia per le indiscusse doti dell’attrice in questo tipo di ruoli, sia perché unica presenza femminile di rilievo.

Nota positiva sono le musiche di Brian Tyler che non è estraneo a film adrenalinici tutti (o quasi) al maschile, vedi The Expandables o John Rambo di Stallone, e che riesce a dare quella dimensione in più ad alcune scene conferendo loro epicità, senza però sopperire completamente alla mancanza di efficacia del film. Anche la rappresentazione dei letali giocattoli alieni ricorda molto altri mezzi di combattimento già visti al cinema, alcuni che sembrano sbarcati direttamente da Pandora. World Invasion può essere definito senza ombra di dubbio un Transformers 2, senza però l’ironia di Sam Witwicky.

Ben Affleck: niente Gatsby per Argo

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ben affleck

Sapevamo che il regista Baz Luhrmann voleva Ben Affleck nel cast del suo prossimo remake in 3D del Grande Gatsby. Ora giunge notizia da Deadline che Affleck ha passato la palla, perchè il progetto di Luhrmann intralciav quello di Argo, suo prossimo film da regista, che trai produttori vede anche George Clooney.

Pannofino sull’insuccesso di Boris – il film

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Durante la conferenza stampa del nuovo film “Faccio un salto all’Avana”, Francesco Pannofino, a una domanda relativa allo scarso successo del film Boris, risponde con testuali parole: “ Mi sento di dire che è stata colpa di una promozione e di una distribuzione sbagliate …

portate avanti dalla 01 distribution. Difatti il film era pronto da tempo e non mi sono mai spiegato il motivo per cui è stato deciso di farlo uscire ad Aprile, per di più abbiamo avuto la sfortuna che il finesettimana in cui è uscito il film ha coinciso con il grande caldo in tutta Italia. Inoltre anche il manifesto non rendeva l’idea del film ma richiamava il simbolo del pesce di Boris che solo chi ha seguito la serie tv ne ha capito il senso. Molti, li ho sentiti, lo indicavano come un film pasquale”.

Al completo la Giuria di Cannes

Arrivati i nomi degli ultimi due componenti della giuria del 64esimo festival di Cannes: al presidente d’eccezione Robert De Niro, si aggiungono adesso Uma Thurman e Jude Law.

Al completo la Giuria di Cannes

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Arrivati i nomi degli ultimi due componenti della giuria del 64esimo festival di Cannes: al presidente d’eccezione Robert De Niro, si aggiungono adesso Uma Thurman e Jude Law.

Ecco Will Smith nei panni dell’agente J: Man in Black III!

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Will Smith e Josh Brolin sono stati fotografati nel Bronx a New York negli abiti neri di scena di Man in Black III (appunto) previsto per il 2012. Le foto sono dell’11 aprile e Will è stato visto per diversi giorni girare per le stade di NY City, e pare che ci rimarrà parecchio a vestire ancora i furtunati panni dell’agente J.

Emidio Greco e il suo cast raccontano Notizie degli Scavi

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Alla conferenza stampa dell’ultimo film di Emidio Greco Notizie degli scavi, sono presenti Giuseppe Battiston, Ambra Angiolini, Iaia Forte, Gianluca Arcopinto e lo stesso regista. Il clima è rilassato e subito si avverte l’armonia e la complicitàtra gli attori, che manifestano subito l’entusiasmo e la soddisfazione di aver fatto un film “controcorrente” rispetto al mood del momento.

Cotillard e Gordon-Levitt: ecco chi saranno in The Dark Knight Rises

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Ecco finalmente i ruoli di Marion Cotillard e Joseph Gordon-Levitt in The Dark Knight Rises! La Warne Bros annuncia infatti che i due attori, che già hanno lavorato con Nolan in Inception, si uniscono a Bale &Co.

La Cotillard sarà Miranda Tate, un membro del consiglio di amministrazione della Wayne Enterprises che aiuterà Bruce Wayne ancora in lutto per la morte dell’amata Rachel a continuare la politica sociale del padre. Gordon-Levitt interpreterà John Blake, un poliziotto di quartiere sotto il comando del commissario Gordon. Chris Nolan ha dichiarato in merito ai due attori:

“Quando si collabora con persone di talento come Marion e Joe, non sorprende il fatto che uno voglia ripetere questa esperienza. Ho pensato subito a loro per i ruoli di Miranda e Blake, e non vedo l’ora di lavorare ancora con loro.”

 

Fonte: badtaste