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Galifianakis a capo di una Banda di Idioti

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Galifianakis a capo di una Banda di Idioti

Zack Galifianakis nel ruolo del protagonista, diretto da James Bobin (The Muppets): questo il team cui sarebbe affidato l’adattamento di Confederacy of Dunces (in italiano: Una banda di idioti), best seller di John Kennedy Toole. Phil Johnston (Cedar Rapids) dovrebbe scrivere la scenggiatura; il film uscirebbe per la Paramount.

Il libro costituisce un autentico caso letterario: l’autore morì infatti suicida nel 1969; il romanzo fu casualmente ritrovato dalla madre, che della pubblicazione del libro fece un’autentica missione, raggiungendo l’obbiettivo nel 1980. Il volume ricevette un’accoglienza trionfalistica, vincendo il Premio Pulitzer nel 1981. La storia racconta le peregrinazioni di Ignatius Reilly nella New Orleans dei primi anni ’60: il protagonista è un trentenne spiantato che vive con la madre  e che si ritrova costretto a cercare lavoro; questo lo porterà a una serie di incontri con vari personaggi. Il romanzo, ispirato ala tradizione dei racconti picareschi, segue però nella struttura il De Consolatione Philosophiae di Boezio.

Il successo del libro portò molto rapidamente all’idea di farne un film: nel 1982 Harold Ramis aveva pensato di portarlo sullo schermo, protagonisti John Belushi e Richard Pryor, ma la morte del primo fece finire in soffitta il progetto; successivamente anche John Candy e Chris Farley, ritenuti possibili protagonisti, sono passati a miglior vita prima che il fil potesse essere realizzato. Al ruolo di Ignatius sono stati in seguito accostati John Goodman e Stpehen Fry. Trai registi interessati, vi sono stati Steven Soderberg e David Gordon Green; nel 2002 si arrivò molto vicino a una realizzazione, protagonista Will Ferrell, ma a stoppare tutto ci si mise l’uragano Katrina.

Fonte: Empire

Prima Clip sorprendente per Cosmopolis con Robert Pattinson!

Prima Clip sorprendente per Cosmopolis con Robert Pattinson!

Arriva la prima clip di Cosmopolis, nuovo film di David Cronenberg con protagonista Robert Pattinson. La clip introduce da subito il tono del film. Vi ricordiamo che venerdì il film sarà proiettato a Cannes.

Dwayne Johnson sarà Lobo?

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Dopo la recente notizia del rinnovato interesse per un adattamento delle vicende del personaggio più dissacrante e offensivo creato dalla DC (la stessa casa editrice di Superman e Batman) negli ultimi trent’anni, continuano ad arrivare rumours riguardo il film dedicato a Lobo. A interpretare l’Ultimo Czarniano (superstite di una razza che lui stesso ha sterminato) potrebbe essere Dawyne ‘The Rock’ Johnson: la notizia è poco più di una voce di corridoio, anche se in un recente tweet lo stesso attore ha ammesso che troverebbe divertente partecipare a  un film targato DC.

Il film dovebbe essere prodotto da Joel Silver e Akiva Goldsman per la Warner; Guy Ritchie è stato finora l’unico ad essere dato come possibile regista; la sceneggiatura sarebbe curata da Don Payne (responsabile del poco memorabile i Fantastici 4 e Silver Surfer). Notizie che più che incoraggiare, non possono che lasciare perplessi i fan del personaggio, oltre al fatto che una trasposizione realmente efficace  – a causa delle abbondanti dosi di violenza che contraddistinguevano il fumetto – non potrebbe che dare luogo a un film vietato ai minori; per contro, puntare (come sembra logico) su un prodotto ‘di massa’ significherebbe quasi sicuramente snaturare il personaggio.

Fonte: Empire

Cannes 2012: Foto Gallery Premiere di Killing Them Softly con Brad Pitt!

Ieri è stato presentato il nuovo film di Brad Pitt, che ritorna a lavorare con l’amico regista Andrew Dominik, dopo la prima collaborazione L’assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford.

Nel paese delle creature selvagge: recensione del film

Nel paese delle creature selvagge: recensione del film

Nel paese delle creature selvagge è il film del 2009 di Spike Jonze con protagonisti Max Records, Catherine Keener, Mark Ruffalo, Lauren Ambrose, Chris Cooper.

Nel paese delle creature selvagge, la trama: Max è un bambino come molti irrequieto, ha una sorella più grande che, come capita spesso, non gli dà molta attenzione e una madre sola che come tante cerca di rifarsi una vita con altri uomini. Un giorno, a seguito di una serie di delusioni prima dalla sorella e poi dalla madre, esplode dalla rabbia e viene per questo redarguito.

Insofferente scappa di casa finendo, dopo un tragitto in barca a vela, in una terra desolata e arida dove trova dei giganteschi mostri dal cuore anche troppo umano che credono a tutto quello che dice e lo incoronano loro re, almeno fino a quando le sue promesse di spazzare via la tristezza dalla loro vita non si rivelano mendaci.

Nel paese delle creature selvagge, l’analisi

Diretto e sceneggiato da Spike Jonze nel 2009, Nel paese delle creature selvagge è un adattamento cinematografico del libro illustrato per l’infanzia di Maurice Sendak Nel paese dei mostri selvaggi.

Alla sua terza prova di regia Jonze – conosciuto al grande pubblico per il cervellotico e visionario Essere John Malkovich – si misura con il genere fiabesco partorendo un film da un’apertura un po’ in sordina, ma suggellata dalla carezzevole ed evanescente musica della sudcoreana Karen O, bandleader del celebre gruppo alternative e indie rock statunitense Yeah Yeah Yeahs.

Un tiepido sole albeggia su un gelido paesaggio innevato. Un bimbo dallo sguardo incupito gioca da solo, costruisce nel giardino di casa un sorprendente igloo cercando continuamente di richiamare l’attenzione di una sorella assente, che lo ignora e lo trascura, anche quando sarà schernito dai suoi amici.

Lui è Max (Max Records), un bimbo turbolento e inquieto, avido di attenzioni e coccole che, di fronte all’indifferenza della sorella e alla premura che la madre ha per il fidanzato (Mark Ruffalo), esplode di rabbia, scappa di casa e, con indosso l’inseparabile tuta da lupo, con tanto di orecchie e coda – feticcio da cui non si separa mai – prende il largo con una barchetta e si dirige verso l’arcano bosco.

Basta un intro di pochi minuti con dialoghi minimali a suggerire l’idea che pervade il film, a preannunciare il corso degli eventi di cui sarà protagonista il piccolo Max, ansioso di evadere e dare libero sfogo alla sua fervida immaginazione. La creazione di mondi paralleli è l’unico rimedio al malessere della vita reale.

L’ingresso nel fantastico regno delle creature selvagge, abitato da affettuosi watussi che ululano, è l’occasione che stava aspettando per riscattarsi, per guadagnarsi le attenzioni e la dedizione che gli sono sempre mancate, e quel pò di autorevolezza che serve a colmare il vuoto di autostima e l’insicurezza emotiva che un bimbo cresciuto senza padre si porta dietro.

Nel paese delle creature selvagge

Max costruisce un mondo ideale, a sua immagine e somiglianza, in cui ritrova il sorriso grazie alla comprensione e all’affetto di amorevoli creature selvagge, che lo gratificano riponendo in lui la loro fiducia e proclamandolo indiscusso sovrano della foresta.

Il messaggio è chiaro sin dall’inizio, come è giusto che sia in un racconto fantastico che, nel ricalcare la semplice struttura narrativa delle fiabe, ne prende in prestito l’innocenza e la formula moralistica.

La fiaba cinematografica di Spike Jonze vanta quindi una struttura circolare che, in stile Mago di Oz, aderisce al modello del viaggio dell’eroe vogleriano. Ci troviamo quindi di fronte ad un eroe/protagonista imperfetto che ritrova la pienezza interiore lasciando provvisoriamente il mondo ordinario/vita reale per abbandonarsi alla beatitudine di un mondo straordinario, non scevro di insidie, dal quale ritornerà illuminato e pronto ad affrontare il quotidiano con una maggiore consapevolezza.

Quel senso di abbandono e di inadeguatezza che facevano di Max un bimbo incollerito e dispettoso, si dileguano nel corso del suo prezioso e avventuroso viaggio, per lasciare spazio ad un bambino raggiante, più maturo e che non teme più che il sole possa morire da un giorno all’altro.

Nel paese delle creature selvagge

Una spedizione nella wilderness, in cui Max si rende conto di come sia difficile essere equi e giusti e di come i rapporti affettivi siano tutt’altro che perfetti e facili da gestire; impara a comprendere sua madre, il suo universo familiare e capisce come siano proprio le sbavature a rendere le cose più vere e profonde e di come sia necessario rispettare e considerare anche le necessità degli altri e non focalizzarsi solo sulle proprie.

Spike Jonze mette in piedi un racconto fiabesco, un’ibridazione certosina di riprese in live action, pupazzi e computer grafica (frutto di un lungo processo di lavorazione), in cui riconferma lo stile visionario e surrealista già sperimentato nei due lavori precedenti.

Quello di Max è un eclettico viaggio nei sotterranei ed esoterici anfratti della mente umana, votato alla creazione di universo immaginifico idilliaco, dove il bambino si guadagna la stima di irsute e amabili creature, metafora delle sue ansie, paure e desideri.

Natalie Portman si da al Western

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Natalie Portman si da al Western

Natalie Portman potrebbe diventare protagonista nel cast del film Jane Got a Gun, un western che, scritto da Brian Duffield, è sulla lista nera delle sceneggiature migliori non ancora realizzate.  Per la regia del film si pensa a Lynne Ramsay, che già nella scorsa stagione cinematografica ha fatto benissimo, dirigento …E ora parliamo di Kevin.

La storia di Jane Got a Gun si incentra su una donna (Natalie Portman) il cui marito fuorilegge ritorna a casa morente, ricoperto da ferite d’arma da fuoco. Quando la banda dell’uomo lo rintraccia per chiedere al marito di finire il lavoro, la donna chiederà aiuto ad un ex-amante per salvare la sua fattoria.

Fonte: worstpreviews.com

Edward Norton commenta l’Hulk di Mark Ruffalo

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Edward Norton commenta l’Hulk di Mark Ruffalo

Tutti ci aspettavamo, all’alba del progetto sui Vendicatori, che Edward Norton sarebbe tornato nel ruolo dell’incredibile Hulk. Così non è stato, dal momento che le trattative della Marvel con l’attore non sono andate a buon fine. Il ruolo è passato quindi a Mark Ruffalo, che come ormai tutti sanno e hanno visto, ha fatto un ottimo lavoro nel doppio ruolo di Bruce Banner/Hulk.

Al Festival di Cannes, dove Norton è arrivato per presentare il film d’apertura Moonrise Kingdom di Wes Anderson, è stato chiesto all’attore cosa pensasse della performance de collega nel film, e Edward molto diplomaticamente ha risposto: Mark è come un fratello per me. Ha due figli e sono contento che stia avendo questo bel momento con loro.

Sul suo ultimo film invece l’attore ha dettodi non aver ancora visto, semplicemente perchè “non è molto importante per me”. Non c’è che dire, Norton conserva sempre la sua nomea (fondata?) di personaggio non propriamente simpatico.

Fonte: worstpreviews.com

The Great Gatsby: il trailer ufficiale

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The Great Gatsby: il trailer ufficiale

E’ arrivato dopo le immagini trapelate ieri, il trailer di The Great Gatsby, ultimo film diretto da Baz Luhrmann tratto dall’omonimo leggendario romanzo di Scott Fitzgerald.

Il Cavaliere oscuro il ritorno: character poster!!

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Il Cavaliere oscuro il ritorno: character poster!!

Oltre ai tre poster appena pubblicati arrivano anche i character poster di Batman, Bane e Catwoman!

Il Cavaliere oscuro il ritorno: altri 3 sorprendenti poster!

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Il Cavaliere oscuro il ritorno: altri 3 sorprendenti poster!

Giorni intensi, pieni di nuovi poster per gli appassionati del Cavaliere Oscuro. Infatti sono stati pubblicati altri tre sorprendenti poster de Il Cavaliere Oscuro il ritorno,

Love & Secrets: il trailer italiano

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Love & Secrets: il trailer italiano

Ecco il trailer del film Love & Secrets, prodotto nel 2010 e finalmente in uscita nelle nostre sale il prossimo 1 gigno.

I protagonisti del film sono Ryan Gosling e Kristen Dunst,

Rupert Everett regista per Oscar Wilde!

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Rupert Everett interpreterà Oscar Wilde in un biopic da lui scritto, diretto e interpretato, The Happy Prince

Hans Zimmer al lavoro sulla OST de Il Cavaliere Oscuro il Ritorno

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Ecco una simpatica foto di Hans Zimmer a lavoro nel suo studio di registrazione. Il compositore è attualmente alle prese con la colonna sonora de Il Cavaliere Oscuro il Ritorno.

Sarà questa la sua terza quarta collaborazione con Christopher Nolan, e la prima che lo vede da solo affrontare un film su Batman, dal momento che sia in Batman Begins che ne Il Cavaliere Oscuro aveva lavorato in coppia con James Newton Howard.

Ecco l’immagine del sorridente e trasandoato Hans a lavoro:

Cadaveri Eccellenti di Francesco Rosi con Max Von Sydow

Cadaveri Eccellenti è il film del 1976 di Francesco Rosi (Il caso Mattei) con protagonisti nel cast di Lino Ventura, Renato Salvatori, Max Von Sydow e Alain Cuny.

La trama di Cadaveri Eccellenti – In un luogo piuttosto vago, non specificato ma ben immaginabile (passiamo infatti dalla Sicilia a Roma), vengono uccisi alcuni magistrati. A prendere in mano le indagini l’ispettore Amerigo Rogas (Lino Ventura). I primi sospetti di Rogas ricadono su di un farmacista, condannato ingiustamente anni prima per un presunto avvelenamento e poi scomparso. Quando il misterioso assassino arriva però ad uccidere anche a Roma il capo della polizia ordina a Rogas di spostare le indagini sui gruppuscoli dell’estrema sinistra. L’ispettore non convinto decide di continuare per la sua strada finché non scopre un terribile complotto.

Cadaveri Eccellenti, il film

Analisi: Francesco Rosi, napoletano, classe 1922, regista, autore e sceneggiatore, inizia a muovere i passi da cineasta nei primi anni ‘50. A lui dobbiamo il cosiddetto filone dei “film d’inchiesta”, film coraggiosi, di denuncia politica che ripercorrono la vita del malavitoso siciliano, dal capolavoro del 1962 Salvatore Giuliano passando per Le mani sulla città dell’anno successivo, con Rod Steiger, in cui viene denunciato lo Stato e lo sfruttamento edilizio a Napoli. Cadaveri Eccellenti viene distribuito nelle sale italiane a novembre del 1976 e presentato fuori concorso al 29° Festival di Cannes.

Cadaveri Eccellenti, dal romanzo di Leonardo Sciascia

Rosi sceglie di ispirarsi al romanzo di Leonardo Sciascia, Il contesto. Un compito non certo semplice, adattare per lo schermo un libro, parodia-denuncia di un’Italia fin troppo vaga, dai richiami e dai flashback però, così terribilmente in sintonia con la realtà. E parliamo degli anni ’70, quelli che il nostro paese ricorda come gli “Anni di Piombo”. Le forze occulte e i rapporti con lo Stato, le tentazioni golpistiche, le rivolte studentesche. Un arco temporale conclusosi sul sorgere degli anni ’80, anni in cui la dialettica della politica fu estremizzata e trasformata in violenza, lotta armata e terrorismo. Piccolo accenno per chi non lo sapesse, Il termine Anni di Piombo deriva dall’omonimo film di Margarethe Von Trotta del 1981, che ritraeva l’analoga situazione contemporanea presente nella Germania Ovest. Insomma, solo un genio dal cuore impavido poteva permettersi di dipingere un quadro così complesso. Parliamo di un uomo che ha fatto della macchina da presa l’arma più forte, la libertà d’espressione. La stessa che gli ha permesso di aggiudicarsi un posto di primaria importanza nel panorama del cinema italiano.

Cadaveri EccellentiUn autore disinibito e pungente ma altrettanto elegante e professionale che ha raccontato l’Italia agli italiani servendosi dei volti più noti del cinema di quei tempi, Gian Maria Volonté, Philippe Noiret e Lino Ventura. Contribuiscono alla riuscita del film, un cast di altissimo livello: il già citato Ventura, Renato Salvatori, Max Von Sydow, Alain Cuny, Fernando Rey, Charles Vanel, Francesco Callari, Paolo Bonacelli, Tino Carraro. Ricordiamo in fase di sceneggiatura oltre a Rosi, hanno collaborato Tonino Guerra e Lino Iannuzzi. La splendida fotografia, che riporta alle sfumature neorealistiche, di Pasqualino De Santis. Montaggio, Ruggero Mastroianni, fratello di Marcello. Le musiche di Piero Piccioni e Astor Piazzolla. Per la scenografia e i costumi rispettivamente Andrea Crisanti e Enrico Sabbatini.

“La verità non è sempre rivoluzionaria”. Un epilogo drammatico, un film scomodo che ha suscitato non poche polemiche. Vincitore di due David di Donatello per miglior regia e miglior film. L’essenza di un’epoca, di una realtà messa a nudo davanti allo specchio. Ecco perché, Cadaveri Eccellenti, rientra a pieni voti nella lista dei titoli “assolutamente da vedere”.

Tornano al cinema I Tre Marmittoni

Tornano al cinema I Tre Marmittoni

L’estro impareggiabile e l’allegria insolita dei Fratelli Farrelly ritornano nuovamente sullo schermo con una commedia (tanto per cambiare): I Tre Marmittoni. A partire dal 22 giugno in Italia e già disponibile dal 13 aprile negli States, questa simpatica commedia apre le danze al periodo estivo, da trascorrere si spera, in allegria.

Lo Hobbit: primo sguardo alla Contea

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Ecco le foto della Contea (in originale The Shire) pubblicate da dailymail.com in cui possimao ammirare il set mozzafiato sito in Nuova Zelanda, a Matamata. Peter Jackson e la sua troupe hanno terminato a costruzione del set, che diventerà permanente e visitabile da turisti, fan e curiosi. Pronti a partire per l’altro capo del mondo?

Ecco le immagini:

The Amazing Spider-Man: viral, foto e tanto altro!

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Giornata interessante per i fanell’uomo ragno. Sono tante infatti le novità che vengono direttamente da The Amazing Spider-Man, da foto di scena a Garfield impegnato in scend’azione, passando per il virale della Oscorp fino ad un allegro siparietto di Gwen/Emma Stone e Peter/Andrew Garfield.

Cominciamo con le foto dal set: Andrew con la tuta di Spidy è impegnato in scene d’azione sul set con tanto di trucco di scena.

Oltre alle fotografie, ecco un simpatico siparietto canoro dei due attori protagonisti:

Abbiamo già detto quanto sia importante la viralità nella campagna promozionale del film, così sul sito della Oscorp continuano ad apparire video del Dottor Connors che rendiconta i suoi esperimenti sugli animali:

 

Questi video sono venuti fuori attraverso la risoluzione di quiz proposti sul sito della Oscorp, e insieme ai video, ecco anche le immagini con cui la produzione ha premiato chi è riuscito a risolvere gli indovinelli:

Fonte: Badtaste e ScreenWeek

Prima Clip per Project X prodotto da Todd Phillips

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Prima Clip per Project X prodotto da Todd Phillips

Arriva la prima clip del film Project X prodotto da Todd Phillips, regista e sceneggiatore di Una notte da leoni. 

Teaser Trailer di The Master di Paul Thomas Anderson!

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Teaser Trailer di The Master di Paul Thomas Anderson!

Arriva finalmente il teaser trailer di The Master, ultimo attesissimo film di Paul Thomas Anderson.

Nel cast del film Joaquin Phoenix è affiancato da Philip Seymour Hoffman, Amy Adams, Rami Malek, Laura Dern.

I dodici passi di Mark Ruffalo, Tim Robbins e Josh Gad

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Mark Ruffalo, tornato in se dopo l’interpretazione di Hulk, ha completato di girare Thanks for Sharing. Il debutto alla regia di Stuart Blumberg è una commedia ambientata nella Grande Mela, dove i protagonisti, Adam, Mike e Neil, sono tutti in terapia per sesso dipendenza.

La terapia consiste nei “famosi” dodici passi in cui le tentazioni che offre New York saranno sempre in agguato e i protagonisti si sforzeranno di continuare a vivere una vita normale e impegnarsi in nuove relazioni più solide. Adam (Mark Ruffalo) cercherà la stabilità insieme a Phoebe (Gwyneth Paltrow), una donna indipendente che dopo aver rotto con un fidanzato alcolista si è ripromessa di aver chiuso con uomini del genere. Mike (Tim Robbins) è sposato con la fidanzata del liceo Dede (Pink) ed è così preso dal programma che man mano perde di vista le altre priorità. Ed infine c’è Neil (Josh Gad) che fa di tutto per garantire agli amici di aver superato i suoi problemi quando in realtà sembra non riesca a far a meno di alcuni vizi, come guardare sotto le gonne delle donne.

Stuart Blumberg ancora fresco di nomination ai Golden Globe con la miglior sceneggiatura per I ragazzi stanno bene e dopo aver scritto e prodotto Tentazioni d’amore con Edward Norton prova il salto dietro la macchina da presa. Ancora non si sa una data d’uscita e ora in fase di post-produzione.

Fonte: Collider

Il trailer di The Words con Bradley Cooper

Il trailer di The Words con Bradley Cooper

Momento d’oro per Bradley Copper, visto le numerose lavorazioni che lo vedono coinvolto nei prossimi mesi e quelle che ha appena concluso, tra cui Hit & Run con i registi Dax Shepard (Idiocrazy) e David Palmer, l’altro film è The Words.

Marion Cotillard costretta a prostituirsi

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Low_Life_Marion_CotillardDall’ottima prova di Rust and Bone (De rouille et d’os) in concorso a Cannes, Marion Cottillard ritornerà in America dove ad attenderla ci sarà il set di Blood Ties. Film sceneggiato James Gray che precedentemente l’ha diretta per il film Low Life, in attesa di essere distribuito in America

Twitt da Cannes 2012: applausi per killing them softly con Brad Pitt!

Arriva uno dei Twitt più attesi della nostra rubrica “Twitt dal festival di Cannes”, quello dedicato al film di Andrew Dominik, con Brad Pitt.

Primo poster di Killing Them Softly in concorso a Cannes

Primo poster di Killing Them Softly in concorso a Cannes

Sarà proiettato oggi il terzo dei quattro film americani in concorso, insieme al britannico The Angels’ Share di Ken Loach. L’immagine il poster character del

Casting online per il video del prossimo singolo di Syria!

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Casting online per il video del prossimo singolo di Syria!

A fine maggio Syria e il rapper Ghemon gireranno il video del nuovo singolo della cantante, COME NON DETTO che sarà anche la colonna sonora dell’omonimo film in uscita nei cinema il 14 settembre.

Project X: una festa che spacca

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Project X: una festa che spacca

Cosa potrebbero fare tre adolescenti americani per uscire dall’anonimato e per aspirare ad incontrare le ragazze più belle della scuola? Esatto: Una festa che spacca. Ed è proprio con questo titolo, discutibile, che Project X (titolo originale) uscirà nelle sale italiane mercoledì 6 giugno.

Entusiasmo a Cannes per 7 minuti di Django Unchained

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Entusiasmo a Cannes per 7 minuti di Django Unchained

La critica si entusiasma al Festival di Cannes per i 7 minuti di anteprima di Django Unchained di Quentin Tarantino. Fra le anteprime più attese al mercato del Festival di Cannes, crocevia di distributori e produttori, vi è indubbiamente Django Unchained di Quentin Tarantino. Questa sera la Weinstein Company ha presentato sette minuti del film, una sorta di trailer esteso, e la critica reagisce con entusiasmo.

Fra le reazioni appena rese note, possiamo citare Empire Magazine, Indiewire, Ain’t It Cool e altre ancora. A quanto pare, il film sarà divertente e anche violento, in degno stile Tarantino, oltre che un omaggio agli spaghetti western di Sergio Leone. Le impressioni positive riguardano soprattutto Jamie Foxx, il cameo di Franco Nero, un inedito Leonardo DiCaprio e, ovviamente, Christoph Waltz. Secondo Twitch Film, il film sarà il “Christoph Waltz show”. Come hanno sottolineato i critici, apprendiamo anche la pronuncia di Django: la ‘d’ è muta.

Nuovomondo: l’emigrazione tra realtà e poesia

Nuovomondo: l’emigrazione tra realtà e poesia

Nuovomondo è un film del 2006 diretto da Emanuele Crialese e con protagonisti nel cast Charlotte Gainsbourg, Vincenzo Amato, Aurora Quattrocchi, Francesco Casisa e Filippo Pucillo.


Anno:
2006

Regia: Emanuele Crialese

Il cast di Nuovomondo – Charlotte Gainsbourg, Vincenzo Amato, Aurora Quattrocchi, Francesco Casisa, Filippo Pucillo

Nuovomondo filmLa trama di Nuovomondo – Sicilia, inizi del Novecento. Le aride e sassose montagne siciliane nei pressi di Pralia non offrono  a Salvatore Mancuso (Vincenzo Amato) grandi prospettive di vita soprattutto se oltre a se stesso il povero pastore deve pensare anche all’anziana madre, donna Fortunata (Aurora Quattrocchi), e sopratutto ai due figli, Angelo (Francesco Casisa) e Pietro (Filippo Pucillo).

Rimasto vedovo da alcuni anni, Salvatore vede nella partenza verso il “nuovo mondo” l’unica possibilità rimastagli per scampare dalla fame e dalla miseria più disperata. Decisosi finalmente a partire dopo un lungo riflettere Salvatore è anche spinto dalla speranza di riabbracciare il fratello, emigrato in America anni prima.

Inizia così una lunga odissea che passa dall’affannosa ricerca di abiti civili necessari per il viaggio alle confuse e caotiche pratiche per accedere all’imbarco e quindi la lunga ed estenuante traversata verso un futuro carico di dubbi, paure, incognite e speranze. Sulla nave Salvatore ha modo di conoscere Luce (Charlotte Gainsbourg) silenziosa e raffinata signora che viaggia misteriosamente sola e con cui inizierà un delicatissimo rapporto fatto di sguardi e cortesie.

Quindi l’arrivo ad Ellis Island, New York, dove iniziano le lunghissime e snervanti procedure di ingresso non certo facili e prive di incomprensibili prove da superare. Ma ormai il destino è segnato e nulla o nessuno potrà più fermare Salvatore e la sua famiglia sulla strada verso un domani colmo di speranze.

Nuovomondo, film del 2006, una co-produzione italo-francese di cui Emanuele Crialese si occupa della regia, del soggetto e della sceneggiatura. Un Leone d’argento alla Mostra del cinema di Venezia, un premio a Crialese come “rivelazione” e tre David di Donatello per scenografia, costumi ed effetti speciali.

Un filmNuovomondo, che ha raccolto quindi premi e riconoscimenti importanti e che ci sentiamo di considerare anche meritati perché, questo di Crialese, è un film di spessore e ricco di spunti interessanti. Innanzitutto i Donatello per tre categorie così tecniche testimoniano, a ragione, di un film molto ben confezionato, realizzato con cura di ogni minimo dettaglio e di cui crediamo doveroso sottolineare anche l’ottimo lavoro fatto in fotografia da Agnes Godard.

La sceneggiatura non è particolarmente intricata e complessa, Crialese decide volutamente di fare un film che raccontasse, in modo quasi documentaristico, le varie fasi e le innumerevoli difficoltà che dovevano affrontare tutti coloro che, spinti da una miseria senza soluzione, erano costretti al grande e doloroso passo dell’emigrazione oltreoceano.

Nuovomondo recensioneUnica concessione romanzesca alla trama narrativa è la figura di Luce, interpretata da una bravissima Charlotte Gainsbourg, verso cui il timido e ignorante Salvatore si appresta con rispetto e quasi vergogna ma al contempo con commovente galanteria. Un rapporto il loro fatto di sguardi, brevi frasi quasi sospirate e altre dette solo con gli occhi, una parentesi romantica che spezza volutamente il decorrere degli eventi.

Il film di Crialese Nuovomondo

Crialese equilibra la linearità di una sceneggiatura come detto abbastanza prevedibile e scevra di grandi colpi di scena con originali sequenze cariche di poesia e simbolismo astratto, personaggi che nuotano in ipotetici fiumi di latte oppure ortaggi giganti partoriti da quella terra magica che dev’essere l’America. Un film sempre in bilico tra poesia e realtà, sempre oscillante tra visioni e verità. La bellezza del film risiede essenzialmente nei suoi personaggi e nel carattere tratteggiato per essi, perchè ognuno di loro rappresenta e incarna una storia, un insieme di sentimenti, di paure e di sogni.

Vincenzo Amato è straordinario nell’interpretare un uomo che sente e avverte il peso insostenibile della vita sua e dei suoi cari ma che lotta e si affanna senza arrendersi e senza desistere mai alle avversità.  Aurora Quattrocchi è superba nel ruolo dell’anziana madre che per amore della famiglia accetta di lasciare il suo mondo e la sua miseria che però per lei era l’unico mondo comprensibile e accettabile e a cui non saprà di fatto staccarsi mai. Tra le altre citiamo anche le interpretazioni di Federica De Cola/Rita e Isabella Ragonese/Rosa nel ruolo di due giovani donne che si imbarcano per il Nuovo Mondo promesse spose di sconosciuti spasimanti, necessari al loro ingresso negli Stati Uniti.

Quelle di Rita e Rosa sono solo due delle pietose e commoventi storie nella storia che fanno di questo film un mosaico di personaggi e intimi drammi personali raccontati con misura ed eleganza dal regista e sceneggiatore. L’intuizione di mantenere i dialoghi in dialetto siciliano stretto (con sottotitoli) conferisce al film un ulteriore dose di realismo che troviamo assolutamente azzeccata e appropriata al contesto narrativo.

Nuovomondo l’emigrazione tra realtà e poesia

Nuovomondo è un film completo che racconta con passione e profondità un dramma, il dramma, che tanti, troppi nostri connazionali hanno dovuto affrontare dalla fine dell’800 sino a dopo la seconda guerra mondiale: il dramma della fuga, della partenza verso l’ignoto. Abbandonare la propria casa, il proprio ambiente, il mondo dove si è nati e cresciuti e al di fuori del quale tutto è sconosciuto. Il viaggio verso qualcosa che non si conosce ancora e che si cela dietro una nube di speranze miste a paure e timori, il terrore di vedere disillusi i propri sogni e le proprie aspettative.

L’emigrazione vista e inquadrata come un lungo e complicato travaglio interiore e di popolo, un viaggio lungo e verso terre ignote e un domani senza certezza solo simbolicamente rappresentato dalla interminabile traversata oceanica.

Un film, inutile dirlo, che nell’Italia di oggi non perde anzi rafforza la sua attualità perché da paese di emigranti il nostro è diventato un paese di immigrati che con i protagonisti del film sicuramente possono condividere esperienze ed emozioni. Ma visti i tempi che corrono non stupiamoci se noi italiani tornassimo, in un domani non troppo lontano, a riprenderci il nostro vecchio ruolo nella storia.

Il Cavaliere Oscuro: il ritorno – Nuovo spettacolare poster!

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Il Cavaliere Oscuro: il ritorno – Nuovo spettacolare poster!

Arriva un nuovo sorprendente poster del Cavaliere Oscuro: il ritorno, dove si legge A fire will Rise. Eccolo: 

Wallace e Gromit La maledizione del coniglio mannaro: recensione del film

Wallace e Gromit La maledizione del coniglio mannaro è un film del 2005 diretto da Nick Park e Steve Box con le voci di Peter Sallis (Wallace), Ralph Fiennes ( Lord Victor Quartermaine), Helena Bonham Carter (Lady Tottington), Peter Kay (Agente di polizia Albert Mackintosh), Nicholas Smith (Reverendo Clement Hedges).

  • Anno: 2005
  • Regia: Nick Park, Steve Box
  • Voci originali: Peter Sallis (Wallace), Ralph Fiennes ( Lord Victor Quartermaine), Helena Bonham Carter (Lady Tottington), Peter Kay (Agente di polizia Albert Mackintosh), Nicholas Smith (Reverendo Clement Hedges).

Wallace e Gromit La maledizione del coniglio mannaro filmWallace e Gromit La maledizione del coniglio mannaro – Trama

La società Anti-Pesto di Wallace e Gromit è pienamente operativa per catturare i teneri coniglietti, che mettono a repentaglio le verdure dei giardini di una piccola cittadina inglese.

Con l’avvicinarsi del Concorso di verdura gigante le incursioni dei conigli sono sempre più frequenti, per questo Wallace idea un macchinario in grado di far cessare la fame di verdure da parte degli animaletti. L’esperimento del nuovo strumento ha successo seppur con un piccolo intoppo…  

Un nuovo pericolo è in agguato per le amate verdure: compare uno strano mostro, dalle lunghe orecchie e due grandi denti sporgenti, che inizia a devastare intere coltivazioni. Wallace, per fare colpo sulla signorina Tottington, cercherà di risolvere il mistero affiancato da Gromit. Il fedele cane dovrà però badare al suo padrone anche contro la concorrenza di Victor Quatermaine, un altro spasimante della Tottington.

Analisi: Wallace e Gromit sono nati dalla tesi di laurea di Nick Park e, dato il loro successo, sono poi comparsi in due successivi mediometraggi (I pantaloni sbagliati e Una tosatura perfetta) e una serie di altre avventure. Forse poco conosciuti in Italia, sono arrivati a questo primo lungometraggio solo nel 2005, condotto dallo stesso Park.

La peculiarità dell’intera produzione è la ripresa, con la tecnica dello stop-motion, di personaggi realizzati in plastilina, modellata su una struttura di fili di ferro. L’unione dell’ingente budget messo a disposizione dalla DreamWorks, ha permesso di perfezionare le invenzioni di Park, mascherando le impronte lasciate sulle figure e offrendo la possibilità di arricchire l’universo dei due protagonisti con tante nuove scenografie e personaggi.

Il risultato è che un’anonima cittadina inglese si popola di individui ben particolareggiati, che risultano vicini all’ambiente familiare e accogliente tipico delle ristrette comunità. E poi ci sono Wallace il formaggio-dipendente, sbadato nella sua genialità, affiancato da Gromit il fedele cane, più vicino alle fattezze umane.

Dopo l’esilarante pellicola di Galline in fuga (2000), Park ha trovato molto più agevole destreggiarsi nell’universo a lui così familiare dell’eccentrico duo, fino ad arrivare alla vittoria dell’Oscar come miglior film d’animazione nel 2006, battendo La sposa cadavere di Tim Burton e Il castello errante di Howl di Hayao Miyazaki.

Wallace e Gromit, un film tra l’Incredibile Hulk o del film Un lupo mannaro americano a Londra

La sceneggiatura di Wallace e Gromit – La maledizione del coniglio mannaro è stata composta a quattro mani tra Park, Steve Box, Mark Burton e Bob Baker ed è risultata essere un valido mix di sottile humor inglese e di richiami ad altri film, non solo horror (alcune trasformazioni del coniglio mannaro ricordano quelle de l’Incredibile Hulk o del film Un lupo mannaro americano a Londra).

Grazie a queste qualità il pubblico di bambini e adulti apprezzerà a pieno la pellicola, divertendosi non poco e scoprendo la grande espressività di cui sono dotati tutti i personaggi, pur mantenendo un aspetto immaginifico.

Nell’era in cui la grafica computerizzata fa il grosso lavoro nei film d’animazione, vi è ancora chi procede nel faticoso lavoro dello stop-motion che, seppur faticoso, riserva la sua esclusività. Wallace e Gromit vanno apprezzati per la loro spontaneità, che non sfocia mai in scadenti battute, e mantiene la stretta simbiosi tra due personaggi del tutto nuovi nella storia dei film d’animazione.

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