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Al MoMA di New York retrospettiva su Michelangelo Antonioni

Nel decennale della scomparsa, e alla fine di un anno che ha visto le celebrazioni di grandi Festival e città nel mondo, anche New York si inchina a Michelangelo Antonioni: al Maestro, alla sua influenza continua, al padre del moderno nel cinema. E lo fa nel luogo che più ideale non si potrebbe: il Museo d’Arte Moderna di New York, il MoMA, che accoglie e organizza, insieme a Istituto Luce Cinecittà, la più completa retrospettiva cittadina da 10 anni a questa parte.

Michelangelo Antonioni Retrospective, si terrà nei Roy e Niuta Titus Theaters del MoMA dal 7 dicembre al 7 gennaio 2018, e presenta in quasi 40 pellicole in 35 mm e digitalmente conservate, l’opera completa del Maestro, quasi 60 anni di arte dai primi corti documentari – a cominciare da quel Gente del Po del 1947 che oggi si vede e legge come un piccolo testo principe del Neorealismo – fino a Eros e Lo sguardo di Michelangelo, i suoi estremi colpi d’immagine. Passando per tutti i capolavori: dall’esordio di Cronaca di un amore (per alcuni critici anglosassoni anche la nascita del moderno cinematografico), alla ‘Trilogia dell’Incomunicabilità’, ai capolavori internazionali come Blow-up, Zabriskie Point, Professione: reporter, fino alla prima visione newyorchese di un documentario ancora discusso e centrale come Chung Kuo, Cina (1972), e ai ritratti documentari che negli anni gli hanno dedicato Lino Micciché, Carlo Di Carlo, Enrica Fico, Gianni Massironi.

Film di apertura di quella che si annuncia come la retrospettiva evento di questa stagione, Il deserto rosso, in una nuova versione restaurata digitalmente in 4K da CSC – Cineteca Nazionale e Luce-Cinecittà, domani 7 dicembre, alla presenza di Enrica Fico Antonioni.

 Mentre oggi una anteprima della retrospettiva si terrà con un evento editoriale: la presentazione del volume ‘My Antonioni’, curato da Carlo Di Carlo, il collaboratore fondamentale di una vita e amico di Antonioni purtroppo scomparso nel 2016, e che postuma ci regala una ‘autobiografia’ confezionata attraverso le pure parole, dichiarazioni, interviste, pezzi di conversazioni del regista. Un autoritratto al vivo, il ritratto del suo più accorato studioso, e un gesto di amicizia cinematografica. Il volume sarà presentato oggi all’Istituto Italiano di Cultura di NY dal professor David Forgacs, Antonio Monda e dalla scrittrice Lila Azam Zanganeh.

L’edizione italiana, intitolata Il mio Antonioni, sarà prossimamente pubblicata da Istituto Luce Cinecittà e Cineteca di Bologna.

 La Retrospettiva Antonioni in un luogo come il Museo d’Arte Moderna di New York, lontano dall’essere un tributo di circostanza, si prefigura come un momento ideale di verifica del potere dell’immagine-Antonioni, in primis del suo dialogo con il visuale, con il linguaggio figurativo, che nel suo cinema da oggetto si fa protagonista. Il Museo non è allora il luogo di esposizione del suo cinema, ma il laboratorio dove vedere e confrontare le immagini del contemporaneo.

Ed è un momento di confronto tra Antonioni e la platea americana. Un confronto e uno scambio che ha molto influenzato il regista; un regista che a sua volta ha enormemente influenzato il cinema americano, sia per i suoi risultati che come provocatore di nuove sfide espressive.

Infine è una verifica, grazie alla prima retrospettiva nella Grande Mela da anni, della tenuta nel Tempo del cinema e dei film di Antonioni. Di come il tempo reagisce a un cinema che ha sempre lanciato delle sfide al presente e guardato sempre un po’ più in là. E che ha modificato il proprio tempo, facendocelo guardare – attraverso una composizione dell’immagine che non ha epigoni, ma semmai continuatori di un viaggio – per sempre in modo differente.

Dopo l’esordio mondiale al MoMA, la Retrospettiva Antonioni sarà impegnata in un tour nelle più importanti città e istituzioni Nordamericane nel 2018:sono già confermate l’American Cinematheque di Los Angeles, il Castro Theatre di San Francisco, il Festival di Toronto, SIFF Seattle, la National Gallery of Art di Washington, il Berkeley Art Museum and Pacific Film Archive.

La Retrospettiva Michelangelo Antonioni è organizzata da Joshua Siegel, Curatore del Dipartimento Film del MoMA, e  da Camilla Cormanni e Paola Ruggiero di Luce- Cinecittà.

Per il programma completo e tutte le informazioni sulla retrospettiva

https://www.moma.org/calendar/film/3894

 
 

Al Lucca Comics & Games la Maratona Wolverine

Lucca comics-&-games 2013In attesa dell’uscita di Wolverine – L’Immortale in Blu-ray 3D Extended Edition, Blu-ray e DVD prevista per il 20 novembre, 20th Century Fox Home Entertainment invita tutti i fan del mutante più famoso al mondo alla “Maratona Wolverine”. L’evento prevede la proiezione dei film “Wolverine – Le origini” e “Wolverine – L’immortale”.

Per tutta la durata del Festival, verrà inoltre realizzata  un’ esclusiva esposizione della “Adamantium Collection”, l’esclusivo cofanetto Blu-ray ad Edizione Limitata numerata a forma di artiglio del supereroe e che include tutti i film della saga degli X-men, oltre ad un bonus disc inedito di contenuti speciali.

20th Century Fox Home Entertainment offrirà inoltre la possibilità di ottenere imperdibili buoni sconto e numerose e coinvolgenti attività di engagement con la partecipazione di cosplayer legati a Wolverine, per iniziare a rivivere le suggestive atmosfere del film.
maratona wolverine

 
 

Al Lucca Comics & Games 2015 Giovanni’s Island di Mizuho Nishikubo

Diretto da Mizuho Nishikubo, che sarà ospite di Lucca Comics & Games, Giovanni’s Island è stato selezionato in molti festival e ha vinto numerosi premi, compresa una menzione speciale al Festival Internazionale di Annecy, il più importante al mondo.

Giovanni’s Island racconta la vicenda degli abitanti dell’isola di Shikotan, occupata dai Sovietici alla fine della Seconda Guerra Mondiale e tuttora contesa fra Russia e Giappone.

Il titolo allude al famoso racconto per ragazzi Una notte sulla ferrovia galattica, scritto da Kenji Miyazawa nel 1927 e considerato un classico della letteratura giapponese del Novecento, in cui il protagonista Giovanni vive un viaggio onirico su un treno volante la cui destinazione finale è presumibilmente l’aldilà. Shikotan, sembra dire Nishikubo, è come l’isola su cui viveva il piccolo Giovanni: un luogo da cui si parte (o, come accaduto agli abitanti di Shikotan, da cui si viene cacciati) e a cui non c’è ritorno.

Fra i vari riconoscimenti, il film ha vinto anche un Excellence Award al Japan Media Arts Festival, organizzato annualmente dal Ministero della Cultura giapponese, che oggi lo propone al pubblico di Lucca Comics & Games.

Mizuho Nishikubo, classe 1953, ha diretto molti episodi di anime come Gatchaman e Lady Oscar, e lungometraggi animati come California Crisis e Atagoal. Giovanni’s Island è prodotto di Production I.G. fondata da Mamoru Oshii eMitsuhisa Ishikawa, a Lucca per presentare Garm Wars – L’ultimo Druido.

La proiezione di Giovanni’s Island è in programma per venerdì 30 ottobre alle 12.00 al Cinema Centrale.

La proiezione di Garm Wars – L’ultimo Druido è in programma venerdì 30 ottobre alle alle 15.00 al Cinema Astra.

Entrambe le proiezioni sono a ingresso libero fino a esaurimento posti

 
 

Al Final del Túnel: recensione del film di Rodrigo Grande

Al Final del Túnel

Un martellante jazz ci accoglie dalle prime scene e ci accompagna con ritmo nella storia thriller di Al Final del Túnel, una co-produzione spagnola e argentina per la regia di Rodrigo Grande con Leonardo Sbaraglia, Clara Lago e Pablo Echarri, che figura anche tra i produttori. Presentato alla Festa del Cinema di Roma in Selezione Ufficiale e accolto da stampa e pubblico con applausi a scena aperta, risate e reazioni di sorpresa, il film è senza dubbio tra i più originali in concorso.

Joaquín (Leonardo Sbaraglia) è un ingegnere informatico costretto su una sedia a rotelle in una grande casa dove si sente il peso di una vita precedente. Costretto dai debiti, decide di affittare una stanza alla ballerina Berta (Clara Lago) e sua figlia Betty (Uma Salduende), che da due anni ha smesso di parlare. Una notte, mentre sta lavorando, Joaquín sente dei rumori sospetti dall’altro lato della parete e in breve tempo, grazie alla sua manualità tecnologica, riesce origliare la conversazione e a vedere tramite una microcamera cosa sta succedendo nel seminterrato accanto. Scopre così che una banda di delinquenti, guidati da Galereto (Pablo Echarri), sta scavando un tunnel per arrivare alla banca dall’altro lato della strada e fare un grosso colpo aiutati da un poliziotto corrotto. Sommerso dai debiti, Joaquín decide di scavare un entrata alternativa per batterli sul tempo nella rapina. Ma se l’ostacolo della sedia a rotelle potrebbe sembrare il più grande, la storia si complica quando scopre che Berta non è solo una ballerina…

Commedia, thriller, crime e anche momenti da classico film horror confluiscono in Al Final del Túnel, tra colpi di scena e svolte decisamente sorprendenti e originali che stupiscono fino all’ultimo minuto. Rodrigo Grande si districa in riprese difficili nel tunnel, tenendo alta la suspance dietro al protagonista paraplegico che, se di aspetto ci ricorda un George Clooney argentino, nelle azioni sembra più un incrocio tra MacGyver e il Tom Cruise di Mission Impossible. Non c’è solo mera tensione e urgenza di sopravvivere a degli eventi che si evolvono come schegge impazzite, ma grazie anche ad una sceneggiatura brillante, il regista riesce ad indagare nel modo giusto nella psiche dei protagonisti, dalla condizione “intrappolata” di Joaquín, ai conflitti interni di Berta, fino ai misteriosi silenzi di Betty.

 

 
 

Al FantaFestival è di scena Bessoni!

Il Fantafestival ha ospitato il 15 giugno il Bessoni’s Day, una giornata completamente dedicata al regista italiano Stefano Bessoni e alla proiezione dei suoi tre lungometraggi: Frammenti di Scienze Inesatte, Imago Mortis e Krokodyle.

 
 

Al di là delle montagne: il 3 maggio con Sala Bio

Al di là delle montagne

Al di là delle montagneMartedì 3 maggio a Milano (Cinema Colosseo) Sala Biografilm presenta l’anteprima di Al di là delle montagne, il nuovo film del regista Jia Zhang-Ke, Leone d’Oro a Venezia 2006 e recentemente insignito del prestigioso premio Carrosse d’Or a Cannes. Sogni e speranze di un futuro migliore si intrecciano alla storia di tre ragazzi: il ricco Zhang, la bella Tao e l’operaio Liangzi.

Al di là delle montagne è un film CINEMA e sarà distribuito nelle sale italiane a partire dal 5 maggio da BIM Distribuzione.

Al di là delle montagne
di Jia Zhang-Ke

(Cina, Francia, Giappone/2015/131′)

Cina, fine 1999. Tao, una giovane donna di Fenyang è corteggiata dai suoi due amici d’infanzia, Zhang e Liangzi. Zhang possiede una stazione di servizio ed è destinato ad un promettente avvenire, mentre Liangzi lavora in una miniera di carbone.

Sentimentalmente divisa tra i due uomini, Tao dovrà compiere una scelta che segnerà il resto della sua vita e di quella del suo futuro figlio, Dollar.

Nell’arco di un quarto di secolo, tra una Cina in profonda mutazione e l’Australia come terra promessa di una vita migliore, le speranze, gli amori e le disillusioni di quattro personaggi di fronte al loro destino.

Uscita: 5 maggio (un film CINEMA, distribuito da BIM Distribuzione)

 
 

Al di là delle montagne recensione del film di Jia Zhang-Ke

Al di là delle montagne

Cina, fine 1999, provincia dello Shanzi. La giovane Tao è una graziosa ragazza di Fenyang, contesa tra l’amico Liangzi, minatore nel locale giacimento di carbone e Zhang, ambizioso e spavaldo proprietario di una pompa di benzina. Di fronte alla corte sfrenata dei due amici, Tao deve compiere una scelta, una scelta che indirizzerà la sua vita verso una strada ben precisa e che condizionerà l’esistenza di tutti i protagonisti.

Jia Zhang-Ke firma questo lungo in tre atti che racconta le vite di personaggi specchio di una Cina a cavallo tra i due millenni, una Cina che si appresta a vivere grandi cambiamenti. Una storia che si dipana in un trentennio fatto di scelte, di amicizie che si perdono e amori che illudono, destini che sembrano prendere strade diverse per finire poi a rincontrarsi nelle situazioni e nei momenti più inaspettati. Il tutto con la Cina sullo sfondo, una Cina di provincia cui paesaggi sono dominati da grandi complessi industriali, miniere grigie e lugubri, immagine di un paese in ascesa ma non immune da squilibri sociali, povertà e giovani che guardano l’orizzonte sognando il mito americano.

La storia di Tao, Zhang e Liangzi è quella del classico triangolo amoroso destinato a rompersi per dirottare in un verso o nell’altro, storia di un’amicizia inquinata dalla gelosia, il desiderio della medesima donna. Le tre parti con cui è strutturato il film propongono tre tappe temporali diverse e cronologicamente consecutive: il ’99, il 2014 ed il 2025. Un “ieri, oggi e domani” in salsa cinese che mostra i cambiamenti portati dallo scorrere del tempo così come le abitudini, gli affetti che resistono ai mutamenti della vita.

Al di là delle montagneJia Zhang-Ke dirige in modo originale, mescolando sequenze girate con le più moderne tecniche cinematografiche ad altre girate anni fa con la sua prima videocamera digitale, un formato che cambia stringendosi ed allargandosi in base alle esigenze narrative. Una colonna sonora che abbina famosi successi occidentali come Go West dei Pet shot boys a successi popolari del pop cantonese. Se ci aggiungiamo attori non proprio del gota cinematografico d’oriente, a parte forse l’attrice e regista Silvya Chang, il risultato finale non è propriamente esaltante.

Al di là delle montagne ricorda, soprattutto nelle prime due parti, una sorta di soap opera di basso livello, salvo poi risollevarsi nell’ultima parte, indubbiamente la migliore, e questo grazie innanzitutto ad interpretazioni dignitose o più che dignitose da parte dei due protagonisti della scena: Sylvia Chang, di cui abbiamo già detto, e Dong Ziijang nei panni di Dollar, il figlio ormai quasi vent’enne di Tao. Una fotografia migliore, attori all’altezza e una sceneggiatura più intrigante riabilitano in parte, molto in parte, gli scadenti primi due atti in cui Zhang-Ke vuole forse sperimentare questa fusione di immagini di qualità e formati diversi, apprezzabile, ma ottenendo un risultato assai modesto. Anche il finale lascerà alquanto perplessi con un’ultima sequenza ai limiti del grottesco così come diverse altre scene di questo film che onestamente non ci sentiamo di consigliare ai nostri lettori.

 
 

Al di là dei sogni: trama, cast e frasi del film con Robin Williams

Al di là dei sogni film fantasy romantico

Attraverso i film si cerca spesso di confrontarsi o riflettere su tematiche spesso scomode o difficili da accettare. Una di queste è certamente la morte e ciò che può o meno esserci al di là di questa. Sono innumerevoli i film che affrontano tali argomenti, ma uno dei più coinvolgenti a livello visivo è senza dubbio Al di là dei sogni. Si tratta di un fantasy drammatico diretto nel 1998 da Vincent Ward, regista e pittore noto per la cura che ripone nelle sue composizioni, e scritto da Ronald Bass, premio Oscar per la sceneggiatura di Rain Man – L’uomo della pioggia.  Il film è basato sull’omonimo romanzo di Richard Matheson, all’interno del quale sono contenuti numerosi riferimenti allegorici alla Divina Commedia e al mito di Orfeo ed Euridice.

Attraverso queste due celebri opere, entrambe ambientate nel mondo oltre la vita e la morte, si snoda così una vicenda che è un viaggio verso nuove consapevolezze. Si trattano temi come numerosi temi, dall’amore alla reincarnazione, ma tutti in chiave originale. Nel film, inoltre, prende vita un aldilà che unisce elementi derivati da varie religioni e culture, divenendo così un luogo particolarmente inclusivo. A rendere estremamente memorabile il film, però, sono una serie di straordinari effetti speciali e ricostruzioni scenografiche, come anche l’uso dei colori e dell’elemento artistico. Il film ha non a caso vinto proprio un Oscar per i migliori effetti speciali, a cui è dedicata gran parte del budget.

Il celebre critico Roger Ebert definì Al di là della vita un’opera che “anche nella sua forma imperfetta, mostra come il cinema possa immaginare l’ignoto, portare la nostra immaginazione in luoghi meravigliosi”. La rappresentazione che qui si dà della morte, della vita e dell’amore sono ancora oggi qualcosa di raro. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alle differenze con il libro. Infine, si elencheranno anche le frasi più belle e le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Al di là dei sogni: la trama del film

Protagonisti del film sono Chris Nielsen e sua moglie Annie. Legati da un amore sconfinato, i due si trovano a dover affrontare il dolore indicibile scaturito dalla morte di entrambi i figli in seguito ad un incidente stradale. Proprio quando la coppia sembrava aver ritrovato un equilibrio, anche Chris perde tragicamente la vita. Risvegliatosi nell’aldilà, egli trova ad attenderlo un uomo che dice di chiamarsi Albert Lewis, che intende guidarlo alla scoperta di quel mondo. Pur rammaricandosi per l’essere stato separato dall’amata moglie, Chris è felice di sapere che per lui il paradiso consiste nell’esistenza in uno dei dipinti di Annie. Quando però la donna decide di togliersi la vita per il troppo dolore, Chris decide di intraprendere un viaggio verso l’inferno, deciso a ricongiungersi con la sua amata.

Al di là dei sogni: il cast del film

Ad interpretare il protagonista Chris Nielsen, vi è il premio Oscar Robin Williams, il quale dà qui vita ad una delle sue interpretazioni più struggenti di sempre. Nel ruolo di sua moglie Annie, invece, vi è l’attrice Annabella Sciorra, celebre in particolare per la serie I Soprano. Inizialmente, la Sciorra non voleva prendere parte al film, ritenendolo troppo intenso emotivamente. Dopo aver letto la sceneggiatura insieme a Williams, con cui aveva già lavorato in precedenza, si convinse a partecipare. Nel ruolo di Albert Lewis, vero e proprio Virgilio di Chris nell’aldilà, c’è Cuba Gooding Jr., il quale viveva in quel momento un periodo d’oro in seguito alla vittoria del premio Oscar. Il celebre attore svedese Max von Sydow è infine il misterioso personaggio chiamato The Tracker.

Al di là dei sogni cast

Al di là dei sogni: le differenze con il libro

Il romanzo presenta differenze significative rispetto al film, nella sua trama e nella sua visione dell’aldilà. Ad esempio, nel libro le immagini dell’aldilà si basano su scenari naturali piuttosto che su dipinti come nel film. La rappresentazione dell’Inferno nel romanzo, inoltre, è considerevolmente più violenta e cupa che nel film. Nel racconto letterario Chris ha infatti difficoltà a muoversi, respirare o vedere e subisce torture fisiche per mano di alcuni dei personaggi lì presenti. Non incontra invece navi, temporali, fuoco o il mare di volti umani su cui cammina la sua controparte cinematografica. Ulteriori differenze si ritrovano anche tra i personaggi. Ad esempio, i figli di Chris e Annie non muoiono nel libro, dove sono anche più adulti. Infine, cambiano anche i mestieri svolti dai due protagonisti.

Al di là dei sogni: le frasi più belle, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Al di là dei sogni è infatti disponibile nei cataloghi di Chili, Google Play, Apple iTunes, e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 4 novembre alle ore 21:10 sul canale TwentySeven.

Qui di seguito si riportano invece alcune delle frasi più belle e significative pronunciate dai personaggi del film. Attraverso queste si potrà certamente comprendere meglio il tono del film, i suoi temi e le variegate personalità dei protagonisti. Ecco dunque le frasi più belle del film:

  • La gente spesso definisce impossibili cose che semplicemente non ha mai visto. (Chris)
  • Io voglio invecchiare con te. E’ possibile qui? Io voglio tutto. Ma lo voglio insieme a te. (Annie)
  • Quando ero giovane incontrai una ragazza stupenda, su un lago. (Chris)
  • Mi dispiace per tutto quello che non potrò mai darti. Non ti comprerò mai un hamburger gigante a quattro piani. Niente super mega! Non ti farò mai sorridere. Volevo soltanto invecchiare insieme a te, come due vecchie tartarughe che ridono contandosi le rughe insieme al capolinea, sul lago del tuo dipinto. Quello era il nostro paradiso. (Chris)

Fonte: IMDb

 
 

Al completo la Giuria di Cannes

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Arrivati i nomi degli ultimi due componenti della giuria del 64esimo festival di Cannes: al presidente d’eccezione Robert De Niro, si aggiungono adesso Uma Thurman e Jude Law.

 
 

Al completo la Giuria di Cannes

Arrivati i nomi degli ultimi due componenti della giuria del 64esimo festival di Cannes: al presidente d’eccezione Robert De Niro, si aggiungono adesso Uma Thurman e Jude Law.

 
 

Al Capone contro i Vampiri?

Sulla scia del trend degli ultimi anni la graphic novel In the Dust, diventerà presto un film diretto da Top Cow. La storia è ambientata  nella Chicago degli anni Trenta

 
 

Aksel Hennie sarà Tideo in Hercules

Dopo il grande successo nel thriller norvegese Headhunters dello scorso anno, Aksel Hennie è uscito dal semi anonimato delle stelle internazionali e ha subito attirato l’attenzione di Hollywood, tanto che gli è stato offerto di partecipare al nuovo Hercules di Brett Ratner, programmato per il 2014. Il film, adattato da Rayan Condal e Evan Spiliotopoulos dal fumetto di Steve Moore dei Radical Studios, vedrà come protagonista Dwayne Johnson nei panni di un Ercole spogliato della sua figura divina e dunque per la prima volta mortale. Ad Hennie è affidato il ruolo di Tideo, un guerriero devoto a Ercole che deve essere incatenato durante la notte per non provocare caos mentre dorme. Non si è ancora sicuri se il debutto di Hennie sarà in lingua inglese o meno, ma i fans possono ben sperare, poiché l’attore norvegese aveva già interpretato ad un ruolo accanto a Morgan Freeman e Clive Own nel film d’avventura The Last Knights.

Fonte: empire

 
 

Akira: Warner vuole Justin Lin alla regia

Sembra che Warner Bros sia ancora determinata a produrre il live-action Akira. Tantissime voci si sono rincorse negli ultimi anni riguardo il progetto scomodando nomi illustri. Tra gli ultimi quelli di George Miller, Chrisopher Nolan e Leonardo DiCaprio.

Già dal lontano 2002 numerosi artisti del calibro di Stephen Norrington, Gary Whitta, Albert Hughes, Ruairi Robinson, e Jaume Collet-Serra vengono accostati al progetto.

Ora sembra che Warner sia tornata alla carica e starebbe corteggiando il regista di Star Trek Beyond, Justin Lin. Potrebbe essere finalmente la svolta per questo adattamento a lungo in gestazione.

Sarà Justin Lin l’uomo giusto per portare ancora sul grande schermo il celebre manga Akira?

Fonte: CBM

 
 

Akira: una trilogia in arrivo con Christopher Nolan?

L’ultima volta che avevamo sentito parlare di un remake del celebre anime Akira, si era detto che la Warner Bros era a lavoro per Leonardo DiCaprio, adesso invece salta fuori un nome che con DiCaprio ha avuto a che fare: Christopher Nolan. Il discusso regista di Interstellar sembra essere interessato a produrre una trilogia/remake sull’adattamento cinematografico del manga di Katsuhiro Otomo. A produrre ovviamente ci sarà la Warner Bros.

Di recente vi abbiamo anche informato che Christopher Nolan arriverà di nuovo al cinema nel 2017, tuttavia non sappiamo ancora nulla di quel misterioso progetto. L’idea che molti si stanno facendo in queste ore è che il film in questione possa essere proprio Akira, o almeno la prima parte di questa trilogia, che vedrebbe quindi Nolan non solo alla produzione ma anche alla regia.

Che ne pensate?

 

 
 

Akira: trovato lo sceneggiatore per il film in live action

Akira-filmSarà Dante Harper lo sceneggiatore della versione in live action di Akira, in cantiere alla Warner Bros e diretta da Jaume Collet-Serra. Il progetto era stato già annunciato nel 2012 ma adesso sembra che Serra abbia ripreso a lavorarci e che Harper sia stato confermato come sceneggiatore.

Un primo gruppo di attori precedentemente accostati al film sono stati Garret Hedlund, Ken Watanabe, Helena Bonham Carter e Kristen Stewart.

Harper è reduce dalla sceneggiatura di Edge of Tomorrow, film che ha riscosso un discreto successo al botteghino, cosa che forse ha convinto la Warner ad affidare a lui la sceneggiatura di un film che ha un budget stimato di 100 milioni di dollari.

Akira (アキラ?) è un film d’animazione di produzione giapponese del 1988, scritto e diretto da Katsuhiro Ōtomo, basato sull’omonimo manga del medesimo autore, pur avendo un diverso sviluppo e un diverso finale, che ne mantiene comunque inalterato il carattere e l’originalità.

Considerato il capolavoro assoluto di Ōtomo, Akira è stato l’anime che ha favorito la definitiva apertura delle porte dell’Occidente all’animazione giapponese. Il film è arricchito anche dalla splendida colonna sonora di Shoji Yamashiro eseguita dal Geinoh Yamashirogumi.

La première in Giappone avvenne il 16 luglio 1988, negli Usa e in Europa venne distribuito solo a partire da un paio di anni dopo.

Il film è uscito nei cinema italiani distribuito da Nexo Digital, per un solo giorno, il 29 maggio 2013, in occasione del 25º anniversario. L’ 11 dicembre 2013 è stato reso disponibile da Dynit per l’home video l’edizione restaurata con blu-ray, dvd, cd e libro con contenuti extra e interviste.

 
 

Akira: Taika Waititi parla del ritardo della produzione

akira

Al contrario di quanto ufficializzato a maggio dalla Warner Bros., la produzione di Akira, progetto ora nelle mani di Taika Waititi, è rimandata a data da definirsi e la cause di questo slittamento sono state rivelate proprio dal regista neozelandese in una recente intervista con IGN:

Sfortunatamente i tempi con Akira si sono allungati, visto che abbiamo lavorato molto duramente sulla sceneggiatura rimandando la data di inizio delle riprese. Alla fine ci siamo spinti un paio di settimane troppo in là, il che in realtà ha portato a far coincidere il progetto con il nuovo Thor…Quindi è stato rimandato ancora e ancora, e adesso è arrivato troppo lontano rispetto alle riprese di Thor. Il mio primo impegno è stato con la Marvel , quindi sono stato costretto a prendere Akira e spostare le riprese di un paio d’anni.

Vi ricordiamo che questa nuova versione in live-action di Akira, ovviamente tratta dai sei volumi di Katsuhiro Otomo, arriverà al cinema dopo l’anime giapponese del 1988 diretto da Otomo. Per quanto riguarda Waititi, il regista è salito ufficialmente a bordo della produzione dopo aver abbandonato nei mesi scorsi i lavori sul film d’animazione che avrebbe reso protagonista il celebre scimpanzé di Michael Jackson, Bubbles.

Nel frattempo Waititi ha recitato in Free Guy, action comedy che sarà diretta da Shawn Levy e interpretata da Ryan Reynolds. La star di Deadpool vestirà i panni del protagonista Guy, un funzionario della banca che scopre di vivere all’interno di un videogioco dove – insieme ad un avatar – cercherà di impedire agli sviluppatori di chiudere il loro mondo. Insieme a loro Jodie Comer (Killing Eve), Joe Keery (Stranger Things), Lil Rel Howery, e Utkarsh Ambudkar.

Prossimamente dirigerà Thor: Love and Thunder, quarto capitolo del franchise sul Dio del Tuono con Natalie Portman, Chris Hemsworth e Tessa Thompson già confermati nel cast.

Fonte: IGN

 
 

Akira: Taika Waititi condivide i suoi progetti per l’eventuale remake

akira

Da tempo si parla di un adattamento cinematografico in live action per Akira, un remake in realtà dell’anime originale, che è diventato un piccolo cult di genere.

Le ultime notizie in merito alla produzione, volevano Taika Waititi il preferito dello studio e quindi il frontrunner per la regia del progetto. Adesso che è in piena promozione per Thor: Ragnarok, il regista neozelandese ha spiegato a IGN che gli piacerebbe moltissimo lavorare a un progetto simile, ma alle sue condizioni.

“In realtà amo i libri. Mi piace anche il film, ma non farei mai un remake del film. Preferirei realizzare un adattamento direttamente dai libri. E sì, ci sono state alcune chiacchierate con la produzione.”

Che ve ne pare? Quello di Taika sarebbe un approccio più “puro” al materiale di partenza, e potrebbe rendere più giustizia al prodotto rispetto a un remake semplice.

Resta da aspettare a questo punto un annuncio ufficiale da parte della produzione.

La Warner ha sbloccato il progetto su un live action di Akira

Akira è un film d’animazione di produzione giapponese del 1988, scritto e diretto da Katsuhiro Ōtomo, basato sull’omonimo manga del medesimo autore, pur avendo un diverso sviluppo e un diverso finale.

Considerato il capolavoro assoluto di Ōtomo, Akira è stato tra gli anime che, con il suo successo, ha reso l’animazione giapponese più popolare in Occidente. La colonna sonora del film venne composta da Shoji Yamashiro ed eseguita dai Geinoh Yamashirogumi.

 
 

Akira: recensione del film di Katsuhiro Otomo

Akira

Akira è il film culto d’animazione del 1988 diretto da Katsuhiro Otomoe con le voci di Mitsuo Iwata, Nozomu Sasaki, Mami Koyama.

Anno: 1988

Regia: Katsuhiro Otomo

Cast: Mitsuo Iwata/Angelo Maggi: Kaneda; Nozomu Sasaki/Alessandro Quarta: Tetsuo; Mami Koyama/Antonella Baldini: Kay; Tessho Genda/Fabrizio Pucci: Ryu; Tarô Ishida/Paolo Buglioni: colonnello Shikishima

AkiraTrama: Nel 2019, in una Tokyo che ancora risente della Terza Guerra Mondiale, in una società sull’orlo dell’anarchia, in cui l’esercito è diventato l’unico potere veramente stabile, si muovono bande di motociclisti imberbi in perenne lotta tra di loro:

una di queste è cappeggiata da Kaneda e vede trai suoi componenti Tetsuo, che nei confronti del capobanda nutre un misto di ammirazione e di invidia, per non riuscire ad essere bravo quanto lui.  A seguito ad uno strano incidente, Tetsuo sembra scomparire, portato via dall’esercito; mentre Kaneda, accompagnato da Kai, una ragazza conosciuta nel frattempo, si mette alla ricerca dell’amico, quest’ultimo, sottoposto a vari esperimenti, si scopre in possesso di poteri straordinari, perdendone rapidamente il controllo e mettendosi alla sua volta alla ricerca di Akira, un individuo del quale ha sentito parlare durante gli esperimenti, e che ritiene in grado di fornirgli risposte sulle sue capacità: lo stesso Akira che, secondo alcune voci  ha scatenato la guerra e che altri da viene considerato una sorta di messia, destinato a tornare per purificare il mondo dall’ingiustizia…

Akira, l’analisi

Analisi: Nel 1998, Katsuhiro Otomo porta sugli schermi il suo opus magnum, precedentemente uscito come manga, dopo il successo senza precedenti ottenuto non solo in Giappone, ma anche in Europa e negli Stati Uniti, dove venne distribuito dalla Marvel. Akira, è per innumerevoli motivi, una pietra miliare del cinema di animazione, riuscendo a sfondare, come nessun film aveva fatto fino ad allora l’ideale ‘muro’ che (con le eccezioni delle serie a episodi) aveva diviso i mondi dell’animazione giapponese e americana.

Traendo linfa dal successo della versione cartacea, Otomo schiude davanti allo sguardo degli spettatori occidentali un tipo di animazione nuova per gran parte del pubblico delle sale cinematografiche, non solo per la prodigiosa veste grafica ed il realismo dei personaggi ma anche per i temi trattati: in una storia con protagonisti degli adolescenti, vengono affrontati i temi dei limiti della scienza, dell’abuso di potere da parte dei militari, tra ansie millenariste (siamo nell’88, alle soglie del nuovo millennio) e fanatismo religioso, assieme a interrogativi filosofici sull’origine della vita, e al consueto tema dell’orrore della guerra saldato a quello dell’incubo nucleare, vissuto dai giapponesi sulla propria pelle, e vero filo conduttore di tutta la fantascienza – animata e non – del Sol Levante.

Akira sancisce dunque lo sdoganamento dell’animazione come cinema non più per ‘adulti che accompagnano i figli’, ma che proprio al pubblico adulto, per temi e situazioni finisce per essere destinato, oltre a riportar, per certi aspetti, delle atmosfere  cyberpunk nelle sale, qualche anno dopo Blade Runner. Un film la cui fantasmagoria visiva riempe gli occhi, e che è puntualmente inserito nelle classifiche all-time, oltre ad essere considerato un capolavoro, oltre che del cinema di animazione, anche di quello di fantascienza ampiamente inteso. Da ricordare anche l’efficacissima ed evocativa colonna sonora, scritta da Shoji Yamashiro ed eseguita dal collettivo Geinoh Yamashirogumi.

Rappresenta inoltre una sorta di ‘salto evolutivo’, per le soluzioni tecniche adottate, per l’epoca all’avanguardia: in esso e stata sperimentata per la prima volta su larga scala la CGI, cui si aggiunge la cura maniacale per le scenografie, le ambientazioni, la resa incredibilmente ‘naturalistica’ dei personaggi; riguardo a questi ultimi, altra importante innovazione, poi adottata in seguito anche dalla Disney, è quella di registrare il doppiaggio prima della realizzazione delle animazioni, in modo da poter sincronizzare il movimento labiale dei personaggi alle loro voci.  Un film ‘storico’ anche per le risorse economiche impiegate: frutto della collaborazione di alcune più importanti case cinematografiche giapponesi, costò all’incirca un miliardo di yen contro una media che a quei tempi si aggirava attorno ai due-trecento milioni.

Da qualche anno si torna periodicamente a parlare di un eventuale remake in live-action del film; tuttavia il progetto non è mai decollato: l’idea si è infatti più volte arenata nel momento in cui, volendone fare un colossal con il proverbiale cast stellare, sono state puntualmente sollevate perplessità che ciò includerebbe di dare ai personaggi un’età molto superiore a quella dei protagonisti originali, finendo per snaturare la stessa essenza della storia.

 
 

Akira: nuovi segni di vita dall’adattamento in live action

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La Warner Bros ha ricevuto un grande incentivo fiscale per girare in California il suo adattamento in live action di Akira. L’originale è stato scritto da Katsuhiro Otomo negli anni ’80 ed è diventato una delle più influenti serie di fumetti giapponesi di fantascienza di tutti i tempi.

Sia il manga che l’adattamento cinematografico anime del 1988 (che Otomo ha anche diretto e co-sceneggiato) si svolgono in un futuristico ambiente cyberpunk noto come Neo-Tokyo. Lì, il giovane leader di una banda di motociclisti, Shōtarō Kaneda, lotta per salvare il suo amico d’infanzia, Tetsuo Shima, dopo aver iniziato a sviluppare abilità telecinetiche sempre più pericolose come parte di un esperimento governativo.

Per quanto popolare sia Akira, l’adattamento cinematografico live-action di WB si è ritrovato bloccato nel limbo dello sviluppo per oltre un decennio. I registi che si sono interessati all’adattamento vanno da George Miller a Justin Lin e Jordan Peele, nel corso degli anni. Jaume Collet-Serra (The Commuter) in realtà è arrivato abbastanza vicino a far decollare il progetto nel 2012, ma la sua versione è stata criticata per il white-washing del materiale di partenza, e alla fine il progetto si è fermato. Più recentemente, il regista f Thor: Ragnarok, Taika Waititi, è salito a bordo del progetto, anche se non ci sono stati aggiornamenti importanti da quando è stata annunciata la notizia. Tuttavia, sembra che le cose potrebbero cambiare presto.

Secondo Deadline, WB e Leonardo DiCaprio hanno ricevuto un incentivo di $ 18 milioni per girare Akira in California, come parte del round di allocazioni della California Film Commission di quest’anno. La Appian Way di DiCaprio è legata al film da diversi anni ed è ancora impegnata nel progetto. Deadline riferisce che Waititi è ancora legato al progetto.

Gli ultimi adattamenti da anime giapponesi, Ghost in the Shell e Death Note, non hanno riscosso grande successo, speriamo però che questa lunghissima gestazione di Akira sia mirata a rendere giustizia all’originale.

 
 

Akira: nuovi nomi per la regia del live action

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Nonostante sia bloccato ormai da tanto tempo, il progetto di un live action su Akira non è mai stato abbandonato dalla Warner Bros. Adesso sembra che le acque si stiamo smuovendo e che lo Studio sia alla ricerca di registi papabili per raccontare la storia, sulla scia incoraggiante di Ghost in the Shell, che arriverà in sala il 30 marzo.

Secondo Meet the Movie Press i due nomi in lista per la regia del film sono David F. SandbergDaniel Espinosa, che hanno all’attivo rispettivamente Light Out e Life.

L’ultima volta che vi avevamo parlato del progetto, vi avevamo mostrato dei concept che mostravano Chris Evans e Joseph Gordon Levitt nei panni del protagonista (qui).

La Warner ha sbloccato il progetto su un live action di Akira

Akira è un film d’animazione di produzione giapponese del 1988, scritto e diretto da Katsuhiro Ōtomo, basato sull’omonimo manga del medesimo autore, pur avendo un diverso sviluppo e un diverso finale.

Considerato il capolavoro assoluto di Ōtomo, Akira è stato tra gli anime che, con il suo successo, ha reso l’animazione giapponese più popolare in Occidente. La colonna sonora del film venne composta da Shoji Yamashiro ed eseguita dai Geinoh Yamashirogumi.

Fonte

 
 

Akira: lo scenografo sarà lo stesso di The Predator

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È stato annunciato, via Omega Underground, che Martin Whist si occuperà della scenografia di Akira, il live action del classico dell’animazione giapponese in produzione da diverso tempo.

Insieme alla scelta di Whist, che ha lavorato a The Predator, il sito annuncia anche che la Warner Bros, studio che sta producendo il film, vuole spostare la produzione in Canada, meta sempre più gettonata dagli studi che mettono in piedi produzioni ad alto budget.

Akira è un film d’animazione di produzione giapponese del 1988, scritto e diretto da Katsuhiro Ōtomo, basato sull’omonimo manga del medesimo autore, pur avendo un diverso sviluppo e un diverso finale.

Akira: Taika Waititi condivide i suoi progetti per l’eventuale remake

Considerato il capolavoro assoluto di Ōtomo, Akira è stato tra gli anime che, con il suo successo, ha reso l’animazione giapponese più popolare in Occidente. La colonna sonora del film venne composta da Shoji Yamashiro ed eseguita dai Geinoh Yamashirogumi.

Alla regia potrebbe esserci Taika Waititi, mentre il progetto non è visto di buon occhio dai fan che hanno già visto naufragare le migliori intenzione nei live action di Death Note e Ghost in the Shell.

 
 

Akira: la Warner riavvia lo sviluppo con Leonardo DiCaprio

Dopo la battuta d’arresto dello scorso anno il film in live-acton su Akira sembrava ormai tramontato. Ebbene oggi invece THR annuncia che la Warner Bros ha riavviato lo sviluppo con lo sceneggiatore Doug Petrie (Daredevil 2) e Marco J. Ramirez (Sons of Anarchy). Al momento non sappiamo se il precedente cast in trattative e la regia rimarranno invariati. Infatti erano accreditati come in trattativa finale Garrett Hedlund, Kristen Stewart, Ken Watanabe e Helena Bonham Carter. Mentre alla regia c’era Jaume Collet-Serra.

Akira-filmInoltre a produrre il film sarà la Appian Way di Leonardi DiCaprio che sarà il produttore insieme a Drew Crevello e Nik Mavinkurve. 

 
 

Akira: la Warner Bros ferma il film live-action?

Akira-filmArrivano nuovi aggiornamenti non positivi sull’annunciato adattamento cinematografico di Akira. Infatti, durante i junket del film Run All Night il regista Jaume Collet-Serra ha rivelato nuovi aggiornamenti sul film.

Leggendo le sue dichiarazioni scopriamo che al momento lo sviluppo del film è in fase di stallo. Inoltre ha confermato a Collider la volontà di prendersi una pausa dopo aver diretto Non-Stop e Run All Night back-to-back. Al momento questa è l’unico aggiornamento ricevuto dopo mesi, dunque la possibilità che il film venga cancellato sono più che reali. Al moemnto il regista dice che la Warner Bros deve decidersi in tempi brevi.

Vi ricordiamo che il fim è ormai in sviluppo dal Gennaio 2014 e che nonostante un cast di talento che comprendeva Garret Hedlund, Ken Watanabe, Helena Bonham Carter e Kristen Stewart non riesce ad arrivare a compimento. Dunque non resta che aspettare nuovi aggiornamenti.

 
 

Akira: la produzione vorrebbe Taika Waititi di Thor: Ragnarok

Thor Ragnarok Akira Taika Waititi

Continua il lavoro in casa Warner al progetto su Akira, che vedrà riportare in live action sul grande schermo le vicende raccontate nel celebre film del 1988 di Katsuhiro Ōtomo.

Le ultime notizie relative al progetto volevano Jordan Peele rinunciare all’offerta dello Studio che aveva pensato a lui per dirigere il film. Tra le motivazioni addotte alla sua rinuncia, il regista di Get Out aveva spiegato che preferiva lavorare a materiale originale, applicando le sue idee a nuove storie.

Sembra adesso che la Warner abbia trovato un nuovo frontrunner, un nuovo regista per l’ambizioso progetto. Si tratta di Taika Waititi, regista neozelandese che ha sbarcherà al cinema questo autunno con Thor: Ragnarok, la grande produzione Marvel Studios.

L’approccio di Waititi al materiale originale potrebbe essere da una parte interessante, data la forte impronta personale che il regista tende a lasciare sui suoi film, dall’altra rischiosa, dato il pericolo che si correrebbe a modificare troppo un progetto così radicato nella memoria affettiva degli spettatori.

AkiraLa Warner ha sbloccato il progetto su un live action di Akira

Akira è un film d’animazione di produzione giapponese del 1988, scritto e diretto da Katsuhiro Ōtomo, basato sull’omonimo manga del medesimo autore, pur avendo un diverso sviluppo e un diverso finale.

Considerato il capolavoro assoluto di Ōtomo, Akira è stato tra gli anime che, con il suo successo, ha reso l’animazione giapponese più popolare in Occidente. La colonna sonora del film venne composta da Shoji Yamashiro ed eseguita dai Geinoh Yamashirogumi.

Fonte: Deadline

 
 

Akira: Jordan Peele, regista di Get Out, frontrunner

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Il progetto di un live action su Akira sta riacquistando vigore sulla scia di Ghost in the Shell, da oggi nelle nostre sale (qui la recensione). Secondo The Tracking Board, Jordan Peele, regista di Get Out, è ora il frontrunner, favorito a vedersi assegnato l’importante compito di portare sul grande schermo un nuovo anime culto per più generazioni.

Sono retrocessi quindi David F. SandbergDaniel Espinosa, i due nomi che precedentemente erano stati dati per vicini alla sedia di regia.

L’ultima volta che vi avevamo parlato del progetto, vi avevamo mostrato dei concept che mostravano Chris Evans e Joseph Gordon Levitt nei panni del protagonista (qui).

La Warner ha sbloccato il progetto su un live action di Akira

Akira è un film d’animazione di produzione giapponese del 1988, scritto e diretto da Katsuhiro Ōtomo, basato sull’omonimo manga del medesimo autore, pur avendo un diverso sviluppo e un diverso finale.

Considerato il capolavoro assoluto di Ōtomo, Akira è stato tra gli anime che, con il suo successo, ha reso l’animazione giapponese più popolare in Occidente. La colonna sonora del film venne composta da Shoji Yamashiro ed eseguita dai Geinoh Yamashirogumi.

 
 

Akira: Jaume Collet-Serra in trattative per la versione in live-action

Akira-filmArrivano nuovi aggiornamenti sull’atteso adattamento in live-action di Akira che sarà prodotto dalla Warner Bros. Lo Studios nel 2012 aveva messo il progetto in attesa tanto da bloccare ogni trattativa in merito. Oggi arriva da Variety la conferma che la produzione ha ripreso lo sviluppo del film tanto che il regista precedentemente accostato alla pellicola, ovvero Jaume Collet-Serra, ha ripreso ufficialmente le trattative per dirigere quello che probabilmente sarà uno degli adattamenti più attesi dei prossimi anni. In precedenza la battuta d’arresto era arrivata in seguito ad uno script troppo costoso, anche se la stessa Warner è rimasta sempre molto affascinata dalla visione di Collet-Serra del film.  Inoltre, pare che il regista abbia finalmente trovato il tempo per avvicinare l’adattamento alle richieste di contenimento avanzate dalla Warner. Al momento tuttavia non si hanno notizie certe in merito ai tempi di produzione, quindi non resta che aspettare ulteriori sviluppi. Cosa ne pensate di questa notizia? dite la vostra di seguito.

Akira (アキラ) è un film d’animazione di produzione giapponese del 1988, scritto e diretto da Katsuhiro Ōtomo, basato sull’omonimo manga del medesimo autore, pur avendo un diverso sviluppo e un diverso finale, che ne mantiene comunque inalterato il carattere e l’originalità. Considerato il capolavoro assoluto di Ōtomo, Akira è stato l’anime che ha favorito la definitiva apertura delle porte dell’Occidente all’animazione giapponese.Il film è arricchito anche dalla splendida colonna sonora di Shoji Yamashiro eseguita dal Geinoh Yamashirogumi.

 
 

Akira: il trailer fan-made del film live action

Il progetto di fare un film in live action di Akira è stato a lungo cullato ad Hollywood, e non è detto che non ci sia in giro qualche idea che passa da scrivania a scrivania, i fan però sono impazienti e così un gruppo di talentuosi appassionati ha deciso di fare da sé, realizzando un trailer per un progetto di film fan made che ricrei con personaggi in carne e ossa la meraviglia del film d’animazione giapponese.

Si chiama Akira Project, e attraverso una campagna cominciata nel 2012, ha ora realizzato un lungo trailer di 5 minuti che ci mostra un lavoro niente male. Eccolo: 

Akira-filmAkira (アキラ?) è un film d’animazione di produzione giapponese del 1988, scritto e diretto da Katsuhiro Ōtomo, basato sull’omonimo manga del medesimo autore, pur avendo un diverso sviluppo e un diverso finale, che ne mantiene comunque inalterato il carattere e l’originalità.Considerato il capolavoro assoluto di Ōtomo, Akira è stato l’anime che ha favorito la definitiva apertura delle porte dell’Occidente all’animazione giapponese. Il film è arricchito anche dalla splendida colonna sonora di Shoji Yamashiro eseguita dal Geinoh Yamashirogumi.La première in Giappone avvenne il 16 luglio 1988, negli Usa e in Europa venne distribuito solo a partire da un paio di anni dopo.Il film è uscito nei cinema italiani distribuito da Nexo Digital, per un solo giorno, il 29 maggio 2013, in occasione del 25º anniversario. L’ 11 dicembre 2013 è stato reso disponibile da Dynit per l’home video l’edizione restaurata con blu-ray, dvd, cd e libro con contenuti extra e interviste.

 
 

Akira: il live action in sospeso per “colpa” di Thor 4

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Il regista Taika Waititi ha confermato che il motivo per cui il tanto atteso live action di Akira è stato ulteriormente posticipato è a causa dei suoi impegni con Thor: Love and Thunder dei Marvel Studios.

In una recente intervista con Variety, infatti, il regista ha aggiornato in merito allo stato del film, rivelando: “Il tutto è stato temporaneamente sospeso”. Stando alle parole del regista, la data di uscita continuava ad essere posticipata, fino a quando non è andata in contrasto con quella di Thor: Love and Thunder, considerata inamovibile. Così, il progetto di un live action su Akira è stato messo da parte ancora una volta.

Ma sarà davvero il prossimo progetto al quale Taika Waititi si dedicherà dopo il quarto Thor? A questa domanda, il regista e sceneggiatore ha risposto con il suo tradizionale umorismo: “Non so neanche cosa farò nei prossimi due f*****i giorni”, per poi aggiungere: “Semplicemente, non sono sicuro se lo farò o no.”

Vi ricordiamo che questa nuova versione in live-action di Akira, ovviamente tratta dai sei volumi di Katsuhiro Otomo, arriverà al cinema dopo l’anime giapponese del 1988 diretto dallo stesso Otomo. Per quanto riguarda Waititi, il regista era salito ufficialmente a bordo della produzione dopo aver abbandonato lo scorso anno i lavori sul film d’animazione che avrebbe reso protagonista il celebre scimpanzé di Michael Jackson, Bubbles.

LEGGI ANCHE – Akira: Taika Waititi condivide i suoi progetti per l’eventuale remake

 
 

Akira: ecco perché Jordan Peele ha rinunciato

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A fine marzo The Tracking Board aveva riportato che Jordan Peele, regista di Scappa – Get Out (da oggi nei cinema italiani, qui la nostra recensione), era il frontrunner per il live action di Akira.

Adesso, Peele, che sta godendo di una inaspettata popolarità grazie al successo travolgente del film, ha dichiarato che ha rinunciato all’opportunità di dirigere il remake del classico dell’animazione giapponese, film culto di più di una generazione: “Akira è uno dei miei film preferiti di sempre e credo ovviamente che la storia giustifichi un budget importante, ma la vera domanda per me è: voglio lavorare su materiale che già esiste o voglio fare qualcosa di originale? A fine giornata, sento di voler fare qualcosa di originale.”

La Warner ha sbloccato il progetto su un live action di Akira

Akira è un film d’animazione di produzione giapponese del 1988, scritto e diretto da Katsuhiro Ōtomo, basato sull’omonimo manga del medesimo autore, pur avendo un diverso sviluppo e un diverso finale.

Considerato il capolavoro assoluto di Ōtomo, Akira è stato tra gli anime che, con il suo successo, ha reso l’animazione giapponese più popolare in Occidente. La colonna sonora del film venne composta da Shoji Yamashiro ed eseguita dai Geinoh Yamashirogumi.

 
 

Akira: concept inediti del film mai realizzato con Chris Evans

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Come molti di voi sapranno la Warner Bros ha sviluppato un film su Akira per oltre un decennio. Infatti da quando il manga originale ha debuttato lo studios americano ha cercato di produrre un adattamento in live action che ha avuto sempre enormi difficoltà e tanti nomi accostati (Fratelli Brothers, Jaume Collet-Serra, Christopher Nolan, George Miller). Ebbene oggi arrivano dei fantastici concept art del 2014 di Ruairi Robinson che ritraggono Chris EvansJoseph Gordon-Levitt trai protagonisti:

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Akira: Warner vuole Justin Lin alla regia

Al momento l’adattamento è una fase di stallo e le voci dicono di una Warner Bros alle prese con il corteggiamento su Justin Lin per un film che si baserà su una sceneggiatura di Marco J. Ramirez (Daredevil).