Le riprese di The Dark Knight
Rises proseguono e circolano altre foto e video sul blindatissimo
set di Christopher Nolan. A seguire ecco un breve video che
riprende i taxi di Gotham
Hanna: recensione del film di Joe Wright
Joe Wright, uno dei registi inglesi più ‘britannici’ in circolazione, ha stregato pubblico e critica, a suo tempo, con due pellicole (quasi) perfette. Espiazione e Orgoglio e Pregiudizio l’hanno lanciato nell’Olimpo dei grandi cineasti, con un immediato riconoscimento anche da Hollywood che l’ha premiato con 10 nomination agli Oscar e adesso porta sul grande schermo la sua nuova storia, Hanna.
Attraversato l’oceano, Wright ha realizzato Il Solista, che per molti versi è un film decisamente minore a quelli che ci aveva offerto precedentemente Joe. Con Hanna, il regista si assume quindi il compito di riprendersi quegli spettatori (e quei critici) che lo avevano abbandonato nella sua terza regia.
Hanna è un’adolescente dalla pelle candida, gli occhi di ghiaccio e i capelli biondissimi e arruffati, vive in nei boschi del nord Europa, con un padre che giorno dopo giorno la addestra a diventare un soldato perfetto, in grado di combattere, sopravvivere e soprattutto uccidere. Vissuta per 16 anni in questo deserto di ghiaccio, Hanna si troverà catapultata nel mondo vero e con enorme meraviglia, vi troverà tutte le cose di cui aveva solo letto: l’elettricità, la musica, le altre persone. Ma soprattutto la ragazza verrà a conoscenza delle sue origini e dovrà fare i conti con una donna dai capelli color del fuoco e dall’animo di ghiaccio: la donna che deve uccidere.
Wright cambia
marcia, ci fa dimenticare corsetti e sottovesti e ci catapulta in
un universo freddo e spietato, offrendoci un lussuoso saggio di
regia che stona con una sceneggiatura nel finale un po’ fiacca. Se
tutta la prima parte del film incalza lo spettatore e lo incolla
alla poltrona, a metà film l’esigenza di scoprire e sapere, insieme
ad Hanna, maggiori dettagli e giustificazioni diventa una snervante
attesa di conoscenza che alla fine lascia insoddisfatti. Il finale
scialbo è forse quello che di peggiore c’è in un film per altri
versi decisamente notevole.
Abbiamo già accennato all’incredibile capacità registica di Wright, che rimanendo fedele alla sua cifra stilistica per eccellenza, il piano sequenza, ne altera le movenze eleganti per adattarle a quelle della musica, firmata The Chemical Brothers, e dando un ritmo vincente alla fuga e alla caccia che nel film accompagnano i personaggi.
Fondamentale è la giovane protagonista Saoirse Ronan, che con Wright in Espiazione aveva conquistato la sua prima nomination agli Oscar, e che qui dimostra talento e profondità espressiva. La sua Hanna si trasforma da preda a cacciatore con una duttilità disarmante rendendo ancora più avvincente la storia e confermando l’immenso talento della piccola protagonista di Amabili Resti.
Accanto a lei la divina
Cate Blanchett, villain di turno, che con i
soli occhi trasmette timore nel ruolo dell’agente speciale
Marissa Wiegler. In ombra invece Eric
Bana nei panni del padre di Hanna, Erik,
troppo preoccupato di preoccuparsi per riuscire a ‘far funzionare’
il suo personaggio.
Il lupo diventa Cappuccetto Rosso e viceversa, in un mondo reale che Wright ha fuso con quello fiabesco ma inquietante del Fratelli Grimm, non dimenticando nemmeno la casetta di marzapane.
Hanna rappresenta sicuramente una rinascita per Wright, che si mette nuovamente in gioco con una storia e un genere straordinariamente distanti dal suo solito, e il regista si rivela all’altezza di questa nuova fatica.
Joe Wright è tornato.
Bad Teacher: recensione del film con Cameron Diaz
Sicuramente ricorderemo tutti quei film in cui l’insegnamento diviene una vera e propria missione. Bene, Bad Teacher è la prova di come, a volte, questo mestiere sia unicamente una necessità.
In Bad Teacher Elizabeth Halsey (Cameron Diaz), maestra di scuola media dai metodi poco ortodossi, alcolizzata e con una canna sempre pronta per l’occasione, insegnerà solo fino a quando il proprio ricco fidanzato non la sposerà. Ma tutti i suoi piani saltano quando viene lasciata e si trova ad affrontare un altro anno scolastico unicamente con l’obbiettivo di pagarsi l’affitto e riuscire a rifarsi il seno. Alla costante ricerca di un uomo che la mantenga, si troverà in conflitto con la collega Amy (Lucy Punch) per la conquista del professore nuovo arrivato Scott (Justin Timberlake).
Il lungometraggio diretto Jake Kasdan si colloca perfettamente tra le commedie mediocri per le quali lo spettatore non andrà oltre il sorriso sporadico, senza riuscire a ridere di gusto. Il personaggio di Elizabeth, interpretato da una Cameron Diaz che tanto ci aveva fatti ridere in precedenti gioielli della commedia (Tutti pazzi per Mary su tutte), è scritto in maniera efficace solo per la prima parte della storia, diventando poi sciatto nella seconda metà. La caratterizzazione di Mrs. Halsey è esattamente come il suo personaggio: superficiale, tanto che l’unica sua motivazione, pur praticando il nobile mestiere dell’educatrice, è solo quello di guadagnare per pagarsi un paio di tette nuove. Il risultato però è un grande senso di vuoto in sala.
L’unico personaggio degno di nota è quello di Russell Gettis (Jason Segel), impacciato professore di ginnastica ripetutamente rifiutato dalla bella Elizabeth. Spinto dalla voglia di conquistare la bionda cattiva maestra, si dimostrerà disperatamente motivato nel suo intento di catturare l’attenzione di quella professoressa sopra le righe, armato unicamente della sua semplicità. Nonostante le commedie per adulti sembrano prendere sempre più piede, questo risultato di bassa comicità non troverà facili consensi nel pubblico, ma chi vorrà passare una serata senza troppe pretese si ritroverà sicuramente in sala a vedere Bad Teacher, magari riuscendo anche a scovare nel sottotesto un messaggio morale.
Lee Pace in Lincoln
L’atteso progetto di Steven Spielberg dedicato al presidente
degli Sati Uniti Lincoln si accresce di un altro nome che prenderà
parte alle riprese: si tratta di Lee Pace.
L’orso Yoghi 3D: recensione del film di Eric Brevigh
Dopo le svariate avventure televisive alla ricerca di leccornie di tutti i tipi e di tutti i gusti, Yoghi e Bubu diventano trimensionali e passano al grande schermo. L’orso Yoghi 3D, il nuovo film d’animazione di Eric Brevigh – già regista di Viaggio al centro della Terra 3D – unisce modellini CGI, computer grafica e divertenti attori comici americani: Tom Cavanagh, Anna Faris e T. J. Miller.
In L’orso Yoghi 3D
Yellistone Park vive un momento di crisi finanziaria: il sindaco
Brown decide, allora, di tagliare tutti gli alberi secolari e
trasformarlo in un terreno edificabile. Mentre il ranger Smith
viene assunto per tenere in ordine il giardino comunale, Yoghi e
Bubu sono costretti a diventare orsi “normali”. Quando viene
scoperta l’esistenza di una rarissima specie di tartaruga, la
tartaranaruga (nata dall’incrocio tra una rana e una tartaruga), il
parco naturale, per legge, non può più chiudere. Riusciranno i
nostri eroi a fermare in tempo il crudele sindaco
Brown?
Dalla sceneggiatura di un film incentrato sulle rocambolesche creature di Hanna e Barbera, non ci si poteva aspettare molto. E infatti, gli sceneggiatori Brad Copeland e Joshua Sternin non hanno certamente brillato di originalità. Yoghi e Bubu, anche nel 2011, sono stati ritratti come due orsi parlanti capaci soltanto di rubare i cestini da pic nic dei visitatori e combinare guai. Sebbene, dunque, un pubblico infantile possa godere dell’illusione che gli attori dialoghino e abbraccino davvero gli animali, a uno spettatore leggermente più attento, non sfuggono certamente gli errori di collisione. Se con Alvin Superstar e il recente Hop l’esperimento era riuscito, L’Orso Yoghi 3D non riesce a fondere il live action con la computer grafica.
I personaggi, infatti, spesso non guardano in direzione dei modellini CGI, i protagonisti sono poco integrati nel paesaggio e il movimento dello loro bocche poco (e male) si sposa con il doppiaggio. Il problema principale, però, è probabilmente la mancanza di credibilità di Yoghi: troppo spensierato e gioviale per un mondo in cui l’ingenuità, spesso, viene confusa con la ridicolaggine.
Terry Gilliam su Mr. Vertigo
Olivia Wilde diventa Linda Lovelance?
Hugo Cabret: trailer italiano
Brendan e il segreto di Kells: recensione del film
Non è un’illusione: esistono ancora film per bambini che hanno una morale. Abbandonati gli effetti speciali e l’uso abbondante del 3D, questi rari prodotti hanno lo scopo di mandare un messaggio ai pargoletti che guardano il cartone animato. Non importa, dunque, se la qualità dei disegni non è la migliore sulla piazza, né che il colore non è splendente come pochi: l’unica cosa che conta, è far riflettere chiunque sia predisposto alla visione. Brendan e il segreto di Kells, film d’animazione degli irlandesi di Tomm Moore e Nora Twomey è, decisamente, uno di questi. La storia è quella del piccolo Brendan, un orfano cresciuto con uno zio troppo impegnato a fare l’abbate del piccolo paesino di Kells e a difenderlo dall’attacco dei Normanni, per accorgersi della bellezza delle cose semplici, quotidiane, naturali.
Quando arriva in città Padre Aidan, il bambino scopre l’importanza della scrittura come possibilità di raccontare (e, quindi, tramandare) ai posteri la storia e la cultura di un popolo. La fantasia e i sentimenti, però, non vanno mai dimenticati: ecco perché Aisling, la fata della foresta, la bambina dai capelli lunghi come Rapunzel, aiuta Brendan nella sua missione. Il tempo passa, Padre Aidan muore, il piccolo Brendan diventa un giovane uomo, e il sapere del libro inizia a fare il giro del mondo….
Davvero molto bello Brendan e il segreto di Kells, film d’esordio del disegnatore Tomm Moore che, matita alla mano, ha concepito un modo carino, divertente e colorato, per spingere ogni spettatore ad uscire dal guscio per affrontare le proprie paure. Anche quando sembra che tutto sia perduto, infatti, non bisogna mai dimenticare che la bellezza è racchiusa in ogni cosa, per quanto piccola possa essere. Come Mia e il Migù, anche Brendan e il segreto di Kells è un film basato sul valore degli affetti, sul rispetto della natura e sulla gioia di vivere. Una piccola perla in 2D che, con la musica di 2001: Odissea nello spazio, ci invita a (ri)guardare il nostro mondo con occhi nuovi e ad assaporarne ogni piccolo frammento.
Nuovo ruolo da cattivo per Kevin Bacon
Twixt: quattro sanguinosi poster
Dopo la prima immagine dal set, ecco arrivare sempre dal padiglione H del Comic-Con di San Diego, quattro poster di Twixt, prossimo film di Francis Ford Coppola con protagonista Elle Fanning.
Twilight Saga Breaking Dawn Parte I – nuovo poster
Ecco un nuovo poster per Twilight Saga Breaking Dawn Parte I direttamente dal Comic-Con di San Diego. Possiamo vedere tutti i protagonisti in primo piano e indietro la famiglia di vampiri vegetariani : i Cullen.
Ecco il poster:
Il film uscirà nei cinema di tutto il mondo il 16 novembre e segnerà, anche per questa saga fantastica come per Harry Potter, l’inizio della fine.
Si forma il cast per Trance di Danny Boyle
Le Idi di Marzo – trailer e locandina
Le Idi di Marzo aprirà Venezia, ed ecco on line una locandina (foto) e il trailer del film che vede il ritorno dietro la macchina da presa di George Clooney.
La pelle che abito – full trailer
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Il nuovo film di Simon Pegg
The Battleship Trailer: ecco le prime immagini del film tratto da battaglia navale!
Universale Pictures ha pubblicato il primo trailer di The Battleship, il film tratto da battaglia navale. A dirigere e produrre c’è Peter berg, mentre nel cast figurano Liam Neeson, Alexander Skarsgård, Brooklyn Decker e niente meno che Rihanna.
Peter Greenaway sceglie Flavio Parenti
Come ammazzare il capo …e vivere felici: recensione del film
Arriva al cinema distribuito da Warner Bros. Pictures Italia. Come ammazzare il capo …e vivere felici, la nuova commedia diretta da Seth Gordon, con Jason Bateman e Charlie Day. Cosa fare quando il proprio capo è uno psicopatico, oppure una maniaca o addirittura un completo depravato? La risposta ce la da il nuovo lavoro di Seth Gordon che nel primo weekend di programmazione negli States è balzato in cima alle classifiche degli incassi.
In Come ammazzare il capo …e vivere felici Nick Hendricks (Jason Bateman), Dale Arbus (Charlie Day) e Kurt Buckman (Jason Sudeikis) sono legati da uno sfrenato odio per i rispettivi capi (Kevin Spacey, Jennifer Aniston e Colin Farrell), colpevoli di rendergli impossibile la vita sul luogo di lavoro. La soluzione diviene lampante con qualche drink di troppo: dopo aver pagato molto salati gli inutili consigli di un ex galeotto (Jamie Foxx), i tre si ingegnano per eliminare definitivamente la causa di tutti i lori problemi. Ma i loro piani hanno risultati disastrosi dando vita ad un’esilarante commedia. L’ironia, centro indiscusso di questo lungometraggio, è di quelle che funziona efficacemente catturando con leggerezza l’attenzione dello spettatore.
Come ammazzare il capo …e vivere felici, il film
In Come ammazzare il capo …e vivere felici la regia di Seth Gordon dona leggerezza anche a quelle scene dove il delitto sembra essere il fulcro centrale, donando ai personaggi di Nick, Dale e Kurt quella spensieratezza che li fa agire senza pensare troppo alle conseguenze. I tre protagonisti sono il prototipo di cittadino mediocre che attraverso uno sforzo riesce ad emergere ed uscire da questo luogo comune. I loro carnefici invece, gli horrible bosses del titolo originale del film, sono descritti in maniera perfetta. La sceneggiatura estremizza quelli che sono difetti e tendenze che si possono trovare in ognuno, riuscendo a garantire una perfetta costruzione di personaggi surreali, che nessuno vorrebbe avere come propri superiori. La scelta degli attori è azzeccata sotto tutti gli aspetti.
I tre amici, killer improvvisati, trovano pieno accordo con le facce di Jason Bateman, Charlie Day e Jason Sudeikis i quali esprimono al meglio l’incompetenza di tre perfetti pasticcioni catapultati in un mestiere in cui le uniche fonti da cui prendere spunto sono i lungometraggi del maestro Alfred Hitchcock e i telefilm polizieschi. Tutto questo è Come ammazzare il capo …e vivere felici che seguirà sicuramente il successo avuto in patria anche qui in Italia dove il pubblico verrà letteralmente trascinato in sala da un cast stellare, e che ne uscirà ancora con il sorriso sulla bocca fantasticando su come poter eliminare il proprio personale datore di lavoro.
Gwen Stacy secondo Emma Stone
Emma Stone, vista di recente nel
delizioso Easy Girl, ed ora alle prese con Gwen Stacy per The Amazing Spider-Man, ha parlato del
personaggio a Comic Book Resources
Twilight Saga: Breaking Dawn Parte I – nuova scena dalla luna di miele
Ecco una nuova clip di Twilight Saga: Breaking Dawn Parte I. Dopo aver visto la gelosia di Jacob, adesso ci viene mostrato uno stralcio della luna di miele di Bella e Edward e della loro prima notte di nozze.
Anche questo video è un bootleg (ripreso clandestinamente dal cinema).Da notare le reazioni ormonali del pubblico prevalentamente composto da ragazze.
Ecco il video:
Fonte: moviesushi
Bonnie e Clyde di nuovo al cinema
New Year’s Eve Trailer!
Ritorno in grande stile alla commedia romantica per il regista Garry Marshall, nel suo ultimo film New Year’s Eve. Grandissimo cast con Zac Efron, Lea Michele, Halle Berry, Katherine Heigl, Ashton Kutcher, Josh Duhamel, Jessica Biel, Hilary Swank, Sarah Jessica Parker, Robert De Niro, Michelle Pfeiffer, Abigail Breslin, Carla Gugino e Alyssa Milano.
The Twilight Saga: Breaking Dawn parte 1 clip dal Comic-con!
Ecco la clip mostrata durante il panel di Twilight al Comic-Con di San Diego. Durante l’evento sono state mostrate due clip in anteprima di The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 1, primo dei due film in cui è stato diviso l’epilogo della saga fantasy tratta dai romanzi di Stephenie Meyer. Per ora è disponibile solo questa versione registrada dall’evento:
Fonte:traileraddict
Ron Howard non dirigerà il sequel de Il Codice da Vinci
Ghost Rider – Spirit of Vengeance: primissime immagini del film!
Margin Call Trailer! Cast sorprendente!
Ecco il primo trailer di Margin Call, thriller indipendente ambientato a Wall Street mentre nell’anno 2008, cominciavano a emergere i primi segni dell’imminente crisi economica. Grandissimo cast: Kevin Spacey, Paul Bettany, Zachary Quinto, Stanley Tucci, Simon Baker e Carla Gugino, Demi Moore, Mary McDonnell e Jeremy Irons.