Il View
Askewniverse sta per tornare. Lo sceneggiatore, regista e
ideatore di Jay e Silent Bob, Kevin
Smith, ha condiviso su Twitter un post in cui rileva che
Jay e Silent Bob Reboot batterà il primo ciak
lunedì 18 febbraio.
In un post su Instagram in cui ha
annunciato la produzione del film, Smith ha riflettuto anche sui
suoi ultimi due anni, menzionando che è quasi morto per un infarto
e che questo ha sicuramente rallentato il progetto annunciato nel
2017.
Ora, Smith sta finalmente riportando
in vita le sue creazioni più popolari, e ha chiuso il suo post
dicendo ai lettori di non mollare mai, anche quando il cuore viene
messo alla prova (riferimento reale e figurato alla sua situazione
di salute).
Il 25 febbraio 2018, Smith ha avuto
un attacco di cuore mentre si esibiva sul palco durante uno
spettacolo comico a Glendale, in California. Ora, a meno di un anno
dall’incidente, Smith ha perso più di 50 pound ed è pronto a
riportare in vita Jay e Silent Bob.
In altri post condivisi di recente,
Smith ha detto che originariamente aveva intenzione di dirigere
Clerks III, ma ha detto che uno dei principali
membri del cast si è tirato indietro. Ha anche provato a fare
Mallrats 2, ma ha finito per svilupparlo in una
serie TV che non è mai decollata.
Questi fallimenti hanno portato a
Jay e Silent Bob Reboot. Non si tratterà del
reboot del precedente Jay e Silent Bob Strike Back
del 2001, ma è la storia di Jay e Silent Bob che apprendono che
Hollywood sta facendo il reboot dei loro eroi di fantasia, Bluntman
& Chronic.
Smith ha detto che il film si
prenderà gioco dell’ossessione di Hollywood per i reboot e i
remake, mentre presenta molti cameo direttamente dal View
Askewniverse. Jay e Silent Bob Reboot è diretto da Kevin
Smith che tornerà a interpretare Silent Bob (da noi
Zittino Bob), mentre tornerà Jason Mewes nei panni
di Jay.
Non c’è cinecomic dei Marvel Studios che non presenti
almeno un’indimenticabile sequenza di combattimento da vivere col
fiato sospeso e incrociando le dita per uno dei nostri supereroi
preferiti.
Ecco di seguito le 10 migliori selezionate nel corso di tutto il
MCU:
Captain America: Civil War – Steve e Bucky contro Tony
https://www.youtube.com/watch?v=ebCuHnvmZwI
Apriamo questa classifica con uno
dei momenti più importanti a livello di equilibri tra personaggi
del MCU: lo scontro finale tra Iron Man, Captain America e Soldato
d’Inverno nell’epilogo di Captain America: Civil
War.
Azione, sentimento e tecnologia,
tutti questi elementi convergono nella stessa inquadratura
giudicata da molti la più grande scena di combattimento
dell’universo condiviso.
Avengers: Infinity War – La battaglia di Titano
https://www.youtube.com/watch?v=imQ2K3Q30hw
Mentre il resto degli eroi si trova
nel Wakanda, sul pianeta Titano Iron Man, Spider-Man, Doctor Strange e alcuni Guardiani della Galassia
affrontano a muso duro Thanos pur di non cedere la gemma del tempo.
La squadra lavora insieme per
fermare il suo avversario, e quasi ci riesce se non fosse per
l’insicurezza di Star-Lord
mostrata dopo aver appreso che l’amata Gamora è stata uccisa.
Avengers: Infinity War – La battaglia nel Wakanda
https://www.youtube.com/watch?v=JBhlJy8Bbhg
La battaglia di Wakanda occupa
praticamente un terzo della durata di Avengers: InfinityWar e presenza quasi tutti gli eroi impegnati
a difendere la terra di Black Panther contro l’esercito invasore di
Thanos.
Tra questi ci sono Captain America,
Thor, Rocket, Groot, Vedova Nera, Bruce
Banner, Scarlet Witch e Bucky, uniti per salvare la gemma
incastonata nella fronte di Visione. Purtroppo le cose non vanno
come previsto e i Vendicatori dovranno soccombere alla Decimazione,
ma ciò non scalfisce l’effetto entusiasmante della sequenza.
Captain America: The Winter Soldier – L’ascensore
https://www.youtube.com/watch?v=ASWAPkeGUdU
Con lo S.H.I.E.L.D. che sta
letteralmente crollando intorno a lui, Steve Rogers viene messo
alla prova in Captain America: The Winter
Soldier in varie occasioni, soprattutto quando si
rende conto che non può più fidarsi di nessuno (tranne che di se
stesso). A testimoniarlo c’è la celebre scena dell’ascensore in cui
deve confrontarsi da solo, in uno spazio ristretto, con parecchi
avversari.
Cap riesce ad abbattere ben dieci
agenti dell’HYDRA sotto copertura: “Prima che iniziamo,
qualcuno vuole uscire?“
Doctor Strange – Kaecilius contro l’Antico
https://www.youtube.com/watch?v=c3iUNLVHl7U
L’innovazione portata nell’universo
cinematografico da Doctor Strange si misura nel
modo in cui ha completamente ribaltato il senso della realtà e
creato mondi paralleli grazie alle illusioni dei suoi personaggi.
In questo senso la scene iniziale del film dove vediamo combattere
l’Antico e Kaecilius è un esempio
pertinente della meraviglia visiva a cui abbiamo assistito.
Captain America: The Winter Soldier – Scontro sulla strada
https://www.youtube.com/watch?v=mCXUwokL5GA
Per quanto le scene d’azione del MCU
siano un’occasione per mettere in risalto più personaggi nella
stessa situazione, i combattimenti corpo a corpo risultano tra le
cose più entusiasmanti dell’universo condiviso. Come quello in cui
Captain America deve fare i conti con l’amico
d’infanzia Bucky Barnes trasformato nel Soldato d’Inverno, un serial
killer spietato e privato della sua personalità.
Si tratta di una selle sequenze più
veloci e elettrizzanti mai girate, frutto di complicate coreografie
e soluzioni di montaggio che fanno parte dello stile originale dei
fratelli Russo.
Thor: Ragnarok – Battaglia finale ad Asgard
Sulle note di “Immigrant Song” dei
Led Zeppelin si consuma lo scontro finale tra Thor, Loki, Hulk,
Valchiria e Hela, con il Dio del Tuono che si dirige verso il
Bifrost per occuparsi dell’esercito dei morti. Fulmini e uno
spettacolo di fuochi d’artificio animano la scena che chiude
Thor: Ragnarokin un tripudio di
combattimenti corpo a corpo e spade sguainate.
The Avengers – La battaglia di New York
https://www.youtube.com/watch?v=SVjgyI-R4w0
Il valore iconico di questa scena
non ha prezzo, essendo il primo vero momento del MCU in cui vediamo
i Vendicatori riuniti nello stesso fronte e contro lo stesso
avversario al cinema: cinque eroi della Terra e un Asgardiano
affrontano insieme l’invasione dei Chitauri nell’epica battaglia di New York (che
rivedremo presto in Avegers:
Endgame) mentre risuona l’epico tema musicale di Alan
Silvestri.
Thor: Ragnarok – Hela contro l’esercito asgardiano
Hela è stata
uno degli antagonisti più riusciti e d’impatto di tutto il MCU:
figlia ripudiata da Asgard, torna nel regno che l’ha vista nascere
per vendicarsi dei torti subiti e per prendere il controllo del
trono, sotto lo sguardo preoccupato dei fratelli
Thor e Loki.
Sola davanti ad un infinito esercito
asgardiano, Hela si libera facilmente dei suoi avversari impugnando
la sua lama e agitandola con grande destrezza così da eliminare
chiunque le si ponga al cospetto.
Iron Man 3 – House Party Protocol
https://www.youtube.com/watch?v=RSbn2uj8GDU
Concludiamo questa classifica con la
sequenza finale di Iron Man 3, non
esattamente il capitolo sull’eroe più amato dai fan ma sicuramente
divertente anche per il modo in cui sono state impostate le scene
di combattimento.
Ci troviamo appunto verso la fine,
mentre Tony e Rhodey sono a
terra, senza armature e con a disposizione solo pistole; più tardi
sarà Stark ad avviare l’House Party Protocol (azionando a distanza
tutte le sue iron suits) contro i soldati di Aldrich
Killian.
Qui Iron Man funziona più come coach
di una squadra, ma il risultato – seppure caotico – consegna alla
storia la miglior sequenza action della serie.
Una degli elementi che hanno
contribuito a rendere Ralph
Spacca Internet un film di grande intrattenimento
è stata sicuramente l’introduzione delle Princicpesse Disney nel
film. Le protagoniste di tanti classici sono state raffigurate in
maniera atipica, viste dal backstage, si può dire.
L’incontro con Vanellope ha
generato un corto circuito, spingendole in qualche modo a far leva
sulle loro doti e a trovare un posto diverso nella storia. Nel film
infatti sono loro a salvare l’uomo grande e grosso, Ralph, che si
mette nei guai.
Ma soprattutto, il film le ha viste
per un po’ abbandonare i loro ampi e ingombranti abiti da
principesse per affidarsi a un abbigliamento casual davvero
divertente: pigiami e maglioni comodi comodi, con tanto di scritte
personalizzate e buffe.
Proprio in questa veste, Disney in
collaborazione con Hasbro, ha lanciato
la linea di bambole con le Principesse Disney in…
pigiama! Ecco di seguito alcune immagini:
Ralph
Spaccatutto è arrivato nelle sale americane il 2
novembre 2012, registrando l’incasso d’apertura più alto di sempre
per un film di Walt Disney Animation Studios, all’epoca della sua
uscita.
Aquaman
ha registrato degli incassi stratosferici, migliori di quanto
chiunque potesse immaginare, anche nelle più rosee previsioni. E
oltre ad essere l’unico (insieme a Wonder Woman) film
DC
Extended Universe ad aver incontrato il favore
generale di pubblico e critica, è ora uno dei film di maggior
successo di tutti i tempi e in tutto il mondo.
Con gli ultimi numeri del weekend
appena trascorso, Aquaman ha
superato Transformers: Dark of the Moon ed è
diventato il ventesimo film nella classifica dei film con il
maggiore incasso nella storia. Secondo Box Office Mojo, il film ha attualmente
un incasso lordo di $ 1,13 miliardi. Nonostante la corsa in sala di
Aquaman sia quasi finita, c’è anche la possibilità remota
possibilità che possa racimolare altri $ 23 milioni per scalzare
Capitan America: Civil War dalla diciannovesima
posizione di quella classifica.
Il film di James
Wan ha già superato Il Cavaliere Oscuro il
Ritorno diventando l’incasso più alto dei film tratti
da fumetti della DC Comics di tutti i tempi e in tutto il mondo.
Anche se non ha la possibilità di superare i tre film di
Avengers o Black Panther, è
comunque un grande spettacolo per un film che fa ben sperare per il
futuro del DCEU.
A livello nazionale, Aquaman ha
fatto bene, ma non ha colpito abbastanza gli stessi alti. I suoi
numeri al botteghino hanno superato Batman V Superman: Dawn of
Justice con 331 milioni di dollari, ma sono ancora $
81 milioni dietro Wonder Woman. Entrambi i film
del DCEU sono rimasti al di sotto degli ultimi due film su Batman
firmati da Christopher Nolan.
Se il successo di Aquamane
Wonder Woman sono indicativi, il futuro del DCEU
potrebbe essere più luminoso di quanto inizialmente previsto.
Aquaman
è stato diretto da James
Wan (Insidious, L’evocazione The Conjuring,
Fast and Furious 7) e vede
protagonista Jason Momoa. Con lui ci
sarà Amber Heard nei panni di
Mera, Yahya Abdul-Mateen II, Patrick Wilson, Dolph Lundgren, Ludi
Lin e Willem Dafoe. Il
cinecomic è arrivato in sala il 1° gennaio 2019.
Aquaman è il re dei Sette Mari.
Questo sovrano riluttante di Atlantide, bloccato tra il mondo della
superficie, costantemente violento contro la vita nel mare e gli
Atlantidei che sono in procinto di rivoltarsi, deve occuparsi di
proteggere il mondo intero.
Avengers: Infinity War è
uscito quasi un anno fa nelle sale e il pubblico si sta preparando
con trepidante attesa all’arrivo nelle sale di Avengers: Endgame (il film che
chiuderà la Fase 3 del MCU); nel frattempo c’è chi ancora
si diverte a trovare riferimenti nascosti nel cinecomic che ha
visto trionfare Thanos contro i Vendicatori e che è terminato con
molti degli eroi polverizzati dallo schiocco.
L’ultimo easter egg individuato si
riferisce alla scena in cui compare il Tesseract, in
particolare quando in sottofondo possiamo ascoltare le stesse note
minacciose che risuonavano quando Loki scherniva
Nick Fury sulla potenza dell’artefatto in The Avengers
del 2012. Quell’inconfondibile musica è stata scelta per
accompagnare l’apertura di Infinity War dove
Thanos acquisisce la gemma e il suo potere uccidendo il Dio
dell’Inganno.
Vi ricordiamo che il prossimo
capitolo sui Vendicatori, Avengers
4, arriverà al cinema ad Aprile 2019, diretto
da Anthony e Joe Russo concludendo la
Fase 3 del Marvel Cinematic Universe.
L’edizione homevideo di
Animali Fantastici: I
Crimini di Grindelwald conterrà una ghiotta selezione
di contenuti extra sul secondo capitolo del franchise, tra cui ben
14 minuti di scene tagliate dal montaggio finale. In una di queste
però veniva rivelato un momento chiave del passato di Albus
Silente eGellert Grindelwald tramite lo scambio di
battute tra Newt Scamander e il futuro preside di
Hogwarts.
Questa la trascrizione del footage riportata da Hypable:
Newt: Allora perché mi hai mandato a New York?
Silente: Perché sapevo che Grindelwald avrebbe cercato di
catturare Credence. Ha avuto una visione, vedi, molti anni fa, in
cui un Oscuriale uccideva l’uomo che teme più di tutti gli
altri.
Newt: Tu.
Silente: Pensavo che potessi privare Grindelwald della sua arma,
non uccidendo Credence ma salvandolo.
I fan della saga di Harry Potter
conoscono ovviamente il passato di Silente e Grindelwald, amici
intimi che da giovani hanno condiviso lo stesso desiderio:
diventare dei maghi imbattibili. Gli eventi hanno portato i due a
prendere strade diverse dopo la tragica morte di Ariana
Silente, e da allora l’incontro è stato rimandato fino
all’epico duello che il franchise di Animali
Fantastici dovrebbe riprendere al culmine della sua
narrazione.
Finora i due film usciti in sala
non hanno mostrato i personaggi insieme, ma questo dialogo sembra
aver suggerito un piccolo indizio che sfortunatamente non ha
trovato spazio nella versione definitiva vista al cinema.
Nel cast Johnny Depp, Eddie
Redmayne, Jude
Law, Katherine
Waterston, Dan
Fogler, Alison
Sudol, Ezra
Miller, Zoë
Kravitz, Callum
Turner, Claudia
Kim, William
Nadylam, Kevin
Guthrie, Carmen
Ejogo e Poppy Corby-Tuech.
Il film è stato diretto
da David Yates, sceneggiato
da J.K. Rowling e prodotto
da David Heyman, J.K. Rowling, Steve
Kloves e Lionel Wigram.
Arriverà il 27 giugno in Italia
Toy Story 4, il nuovo capitolo della saga con
protagonisti Woody e Buzz, apripista dell’impero Pixar sul grande
schermo. Il canale Youtube, Trailer Blend, ha pensato di prendere
questi giocattoli noti a tutti gli appassionati di animazione e
farli incontrare con Chucky, il giocattolo che il cinema conosce
come La
Bambola Assassina!
Il nuovo film Disney•Pixar
Toy Story 4, nelle sale italiane dal 27 giugno,
vedrà il ritorno di Bo Peep, l’amica di Woody,
Buzz e della banda di giocattoli. Diretto da Josh
Cooley, prodotto da Jonas Rivera e
Mark Nielsen, Toy Story 4 vedrà
Woody e Buzz alle prese con un viaggio in compagnia di vecchi e
nuovi amici.
Trama: Woody ha sempre saputo
quale fosse il suo posto nel mondo e la sua priorità è sempre stata
prendersi cura del suo bambino, che si trattasse di Andy o di
Bonnie. Quando Forky, il nuovo progetto scolastico di Bonnie
trasformato in un giocattolo, si autodefinisce “spazzatura” e non
giocattolo, Woody decide di mostrargli gli aspetti positivi di
questa nuova vita. Ma quando Bonnie porta con sé tutta la banda di
giocattoli in un viaggio con la sua famiglia, Woody fa
un’inaspettata deviazione, che lo porta a ritrovare la sua amica
scomparsa da tempo, Bo Peep. Dopo aver trascorso anni per conto
proprio, lo spirito avventuroso di Bo e la vita “on the road” hanno
rovinato la sua porcellana. Woody e Bo scopriranno che le loro
rispettive vite come giocattoli sono ormai agli antipodi, ma presto
si renderanno conto che questo è l’ultimo dei loro
problemi.
Una nuova versione di La
bambola assassina, Child’s Play in
originale, è diretta da Lars Klevberg (Polaroid)
da una sceneggiatura di Tyler Burton Smith (Kung
Fury 2). I protagonisti saranno Aubrey Plaza, Brian Tyree
Henry e Gabriel Bateman. Il film uscirà
nelle sale il 21 giugno.
Il risultato del mash-up tra i due
franchise è davvero inquietante, e potete vederlo di seguito:
La parità di genere e diritti è un
argomento che Brie Larson ha preso molto sul serio
nel corso dell’ultimo anno, figurando come attivista impegnata del
movimento #MeToo ed esprimendo la propria
posizione in diverse occasioni pubbliche. L’aver interpretato in
Captain Marvel la prima
supereroina protagonista di un cinecomic Marvel è stato motivo di
discussioni in merito alle opportunità e al maggiore spazio
concessi alle donne nell’industria, così come per l’attrice è
necessario adottare lo stesso trattamento nei confronti di tutte le
categorie di persone in ogni ambiente lavorativo.
Per questo, come spiegato dalla
Larson in un’intervista con Marie Claire, il press tour di Captain
Marvel sarà impostato sull’inclusione:
“Circa un anno fa ho iniziato a
prestare attenzione alle persone che incontravo durante i giorni
del tour promozionale, giornalisti e critici, e ho notato come la
maggioranza di questi fossero maschi bianchi. La cosa mi totalmente
scioccato e così ne ho discusso con la dott.ssa Stacy Smith
dell’iniziativa USC Annenberg Inclusion, autrice di uno studio che
confermava la mia supposizione. Andando avanti, ho deciso che avrei
assicurato ai miei press tour più inclusione, dove donne di colore
o disabili potessero avere le stesse opportunità degli altri.
Purtroppo quando ho parlato con le strutture che non le fornivano,
avevano tutte scuse diverse…“.
A giugno l’attrice, che era
salita sul palco del Crystal + Lucy Award, aveva già affermato
di volere più critici
e giornalisti cinematografici rappresentanti di
minoranze tenendo un discorso basato sull’indagine statistica che
riportava come l’82% delle recensioni dei maggiori 100 film
dell’anno fosse stata scritta da bianchi e di queste, solo
il 20% da donne, meno
del 10% da uomini che non fossero bianchi,
e solo il 2,5% da donne di colore.
Captain Marvel è stato
diretto da Anna
Boden e Ryan
Fleck earriverà al cinema
il 6 marzo 2019.
Nel cast Brie
Larson, Samuel L.
Jackson, Ben
Mendelsohn, Djimon Hounsou, Lee
Pace, Lashana
Lynch, Gemma
Chan, Algenis Perez
Soto, Rune
Temte, McKenna
Grace, Clark
Gregg, Jude
Law, Annette Bening.
La sinossi ufficiale:
Basato sul
personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta nel 1968,
il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi più
potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una
guerra galattica tra due razze aliene, è lì che Captain Marvel
interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura
tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia
dell’universo cinematografico Marvel.
Soltanto un mese fa riportavamo le
voci sul possibile sequel di Bumblebee che
avrebbe dato alla Paramount l’opportunità di sfruttare il successo
ottenuto in sala dallo spin-off (400 i milioni di dollari incassati
in tutto il mondo) e di esplorare un’epoca inedita nello scenario
di Transformers antecedente a quella raccontata
dalla saga principale; ora, secondo le ultime indiscrezioni, sembra
che il maggiolino giallo potrebbe dar vita ad un universo
indipendente.
Questo weekend si è tenuta
l’annuale New York Toy Fair in cui la Hasbro ha organizzato
un panel dedicato ai fan di Transformers, e durante l’incontro
Bumblebee è stato ufficialmente dichiarato come
“un nuovo universo narrativo” per il franchise. Possiamo
dunque considerarla come una conferma?
D’altronde pochi mesi fa fu lo
stesso produttore Lorenzo Di Bonaventura a
dichiarare che gli studios avrebbero realizzato un altro grande
film della saga “diverso dai precedenti” senza però
menzionare la parola “reboot“:
“L’obiettivo iniziale era
portare al cinema un nuovo pubblico di famiglie, cosa che ci è
riuscita, ma anche riconquistare le persone che avevano lasciato il
franchise o che non l’avevano mai sperimentato. Per ora stiamo
trovando la nostra strada“, aveva raccontato in
un’intervista.
Vi ricordiamo che le voci sul
possibile seguito erano state in qualche modo giustificate dal
contenuto della scena finale del
film, dove
vedevamo Bumblebee viaggiare insieme ad
un camion sul Golden Gate Bridge: è stato confermato che si
trattava di Optimus Prime, il personaggio
noto ai fan della saga, e che diversi Autobot stanno arrivando
sulla Terra, presumibilmente per preparare il terreno per lo
scontro che avverrà nel sequel o direttamente
in Transformers(il film del 2007).
Bumblebee è arrivato nelle nostre
sale lo scorso 20 dicembre e vede
protagonisti John
Cena, Jorge Lendeborg Jr., Abby Quinn, Rachel
Crow, Ricardo Hoyos, Gracie
Dzienny e Jason Drucker. La
sceneggiatura è stata firmata da Christina
Hodson.
Nella versione italiana, il
campione di pallavolo Ivan
Zaytsevdoppia il transformer del titolo.
Di seguito la sinossi:
“Durante il 1987, Bumblebee
trova rifugio in una discarica in una piccola cittadina di mare
della California. Charlie (Hailee Steinfeld), in procinto di compiere
18 anni e mentre cerca di trovare il suo posto nel mondo, scopre
Bumblebee, scarico, ammaccato e spezzato. Quando Charlie gli
restituisce la vita, impara immediatamente che non si tratta di un
ordinario maggiolino giallo WV.”
Partirà nei prossimi mesi la
produzione del reboot di Dune che
la Legendary Pictures ha affidato alla regia di Denis
Villeneuve (Arrival, Sicario, Blade Runner 2049).
Come saprete si tratterà del secondo adattamento del romanzo
di Frank Herbert dopo quello
del 1984 diretto da David Lynch, che vedeva
Kyle MacLachlan nei panni del protagonista Paul
Atreides.
Proprio l’attore, intervistato di
recente da AM to DM durante la promozione di High
Flying Bird (il nuovo film di Steven
Soderbergh disponibile ora su Netflix) ha espresso i suoi pensieri sul riavvio
della storia:
“Sono curioso di vedere cosa
succederà. Denis Villeneuve sta riunendo un grande cast, con
persone di grande talento, e dovrà confrontarsi con un materiale
davvero impegnativo da portare sullo schermo. Gli auguro buona
fortuna e sono sicuro che farà un ottimo lavoro. D’altronde è un
regista fantastico […] Per quanto mi riguarda, amo il libro da cui
è tratto e mi ritengo una specie di nerd in materia. L’ho letto
quando avevo 15 anni per la prima volta e le tre sezioni che lo
compongono possono essere spezzate e adattate in tre
film.“
Vi ricordiamo che gli attori
protagonisti di Dune saranno
Timothee Chalamet, Paul
Atreides, Rebecca Ferguson, Dave
Bautista, Stellan
Skarsgard, Charlotte
Rampling, Javier
Bardem, Josh
Brolin, Zendaya e Oscar Isaac. Jason
Momoa si trova attualmente in trattative per
interpretare il ruolo di Duncan Idaho, lo spadaccino fedele
alla famiglia Atreides che nella versione di Lynch aveva il volto
di Richard Jordan.
Il regista, reduce
da Blade Runner 2049, aveva specificato tempo
fa che il film non sarà un remake dell’originale di Lynch ma una
lettura personale del testo di riferimento. Nel frattempo
Villeneuve, con le ultime dichiarazioni al Rendez-Vous
du Cinema Quebecois (dove ha tenuto delle lezioni di
cinema), ha svelato dettagli sulla lavorazione e forse sulla
possibilità che Dune possa diventare un franchise:
“Probabilmente ci vorranno due
anni per finire Dune. L’obiettivo però è realizzare almeno due
film“.
Questo invece il suo commento delle
scorse settimane riguardo l’errata definizione di remake:
“Il film non sarà in nessun
modo collegato a quello del 1984. Tornerò al romanzo e cercherò di
tirare fuori le immagini che le pagine mi ispireranno” ha
commentato Villeneuve. “Sia chiaro, ho il massimo rispetto per
David Lynch, che considero tra i più grandi registi viventi, però
ricordo che all’epoca il suo adattamento aveva deluso le mie
aspettative e tradito i miei sogni. Per questo proverò a fare il
film dei miei sogni“.
Copia Originale e
Eighth Grade hanno scombinato i pronostici per i
WGA Awards 2019, e si sono portati a casa i premi
principali del sindacato degli sceneggiatori.
Copia originale,
basato sulle memorie di Lee Israel, ha battuto
nella stessa categoria, Black Panther, Se la strada potesse
parlare, A Star Is Born e BlacKkKlansman.
Quest’ultimo dovrebbe essere il frontrunner di categoria agli Oscar
2019, ma questa vittoria mescola le carte in tavola, proiettando
anche il premio alla sceneggiatura come uno dei più incerti di
questa edizione degli Academy
Awards.
Bo Burnham ha
invece vinto per Eight Grade con grande sorpresa e
con grande merito. La concorrenza sbaragliata era formata da:
Roma, Vice, A quiet Place e Green
Book. Quest’ultimo è considerato il front-runner di
categoria per gli Oscar, ma, come per la categoria “non originale”,
anche in questo caso la questione si apre.
Lo scorso anno, Jordan
Peele per Get Out e James
Ivory per Chiamami col tuo nome hanno
portato a casa i WGA di categoria e anche i rispettivi Oscar.
Chissà se quest’anno il risultato sarà conforme e quindi i due
outsider prenderanno il posto dei favoriti o se l’Academy rimarrà
“conservatrice”.
Ecco tutti i vincitori dei WGA
2019
SCENEGGIATURA ORIGINALE
Eighth Grade, di Bo Burnham; A24
SCENEGGIATURA NON ORIGINALE
Copia originale, di Nicole
Holofcener e Jeff Whitty, basata sul libro di Lee Israel; Fox
Searchlight
SCENEGGIATURA DI COCUMENTARIO
Bathtubs Over Broadway, di Ozzy
Inguanzo & Dava Whisenant; Focus Features
VIDEO GAME WRITING
“God of War,” Written by Matt
Sophos, Richard Zangrande Gaubert, Cory Barlog; Story and Narrative
Design Lead Matt Sophos; Story and Narrative Design Richard
Zangrande Gaubert; Narrative Design Orion Walker, Adam Dolin; Sony
Interactive Entertainment
DRAMA SERIES
“The Americans,” Written by Peter
Ackerman, Hilary Bettis, Joshua Brand, Joel Fields, Sarah Nolen,
Stephen Schiff, Justin Weinberger, Joe Weisberg, Tracey Scott
Wilson; FX Networks
COMEDY SERIES
“The Marvelous Mrs. Maisel,” Written
by Kate Fodor, Noah Gardenswartz, Jen Kirkman, Sheila Lawrence,
Daniel Palladino, Amy Sherman Palladino; Prime Video
NEW SERIES
“Barry,” Written by Alec Berg, Duffy
Boudreau, Bill Hader, Emily Heller, Liz Sarnoff, Ben Smith, Sarah
Solemani; HBO
LONG FORM ORIGINAL
“Castle Rock,” Writers: Marc
Bernardin, Scott Brown, Lila Byock, Mark Lafferty, Sam Shaw, Dustin
Thomason, Gina Welch, Vinnie Wilhelm; Hulu
LONG FORM ADAPTED
“The Assassination of Gianni
Versace: American Crime Story,” Writers: Maggie Cohn, Tom Rob
Smith, Based on the book Vulgar Favors by Maureen Orth; FX
Networks
SHORT FORM NEW MEDIA ORIGINAL
“Class of Lies,” Written by Tessa
Leigh Williams; Snapchat
SHORT FORM NEW MEDIA ADAPTED
“The Walking Dead: Red Machete,”
Written by Nick Bernardone; AMC.com
ANIMATION
“Bart’s Not Dead” (The Simpsons),
Written by Stephanie Gillis; Fox
EPISODIC DRAMA
“Paean To The People” (“Homeland”),
Written by Alex Gansa; Showtime
EPISODIC COMEDY
“Chapter One: Make Your Mark”
(“Barry”), Written by Alec Berg & Bill Hader; HBO
Sembra che i Marvel Studios abbiano appena
assunto il regista di The Disappearance of Eleanor
Rigby, Ned Benson, per riscrivere da capo
la sceneggiatura di Vedova Nera, standalone
dedicato al personaggio di Natasha Romanoff che vedrà alla regia
Cate Shortland e come protagonista
Scarlett Johansson.
A riportare la notizia è Collider,
specificando che non c’è stato ancora un commento ufficiale da
parte della Marvel. Tuttavia diverse fonti spiegano che i
dirigenti sono rimasti positivamente impressionati dal lavoro di
Benson sul suo precedente lavoro (un a storia raccontata con tre
diversi punti di vista in altrettante versioni dello stesso
film).
Ma non finisce qui. La scorsa estate
il regista era stato scelto per adattare l’articolo in sette parti
del Dallas Morning News intitolato “My Aryan Princess” per
la Pascal Pictures di Amy Pascal, progetto che avrebbe avuto come
attrice principale nientemeno che Scarlett Johansson, dunque è
possibile che sia state lei stessa a consigliare gli studios per lo
script di Vedova Nera.
Le riprese del cinecomic inizieranno
nel corso del 2019, probabilmente in estate, nel Regno Unito e si
sposteranno poi in America. Per ora il misterioso titolo di
lavorazione è Blue Bayou.
La nascita di Vedova Nera (alias
di Natasha Romanova) dipende dal KGB, un’organizzazione che la
spingerà a diventare il suo ultimo soldato: quando l’URSS cade a
pezzi, il governo cerca di uccidere l’agente segreto a New York,
dove lavora come freelance operativa. È lì che ritroveremo Natasha,
emigrata da quindici anni dopo la caduta dell’Unione
Sovietica.
Vedova Nera sarà a tutti gli effetti
un viaggio nel “passato” del MCU (come Captain
Marvel, ambientato in un’epoca mai esplorata
all’interno dell’universo condiviso). Lo
standalone riprenderà quindi le sorti
di Natasha Romanoff quindici anni dopo
la caduta dell’Unione Sovietica negli Stati Uniti ed è evidente che
si piazzerà in un momento della timeline antecedente
a Iron Man 2.
Come suggerito da alcune
indiscrezioni, il villain potrebbe essere un uomo di etnia non
identificata che si aggira intorno ai quarant’anni. Sfogliando la
storia dell’eroina nei fumetti, un personaggio che corrisponde a
questa descrizione è il Guardiano Rosso,
soldato russo tra i più amati dai fan; oppure potrebbe trattarsi
di Taskmaster, supercriminale mercenario
capace di duplicare perfettamente i movimenti di chiunque e
infiltrato nello SHIELD. Possibile, vista l’ambientazione in
Europa, anche la presenza di Night Raven,
apparso nella graphic novel Fury / Black Widow: Death
Duty. Viene inoltre menzionato che gli studios sono in
cerca di un’attrice di 50 anni che possa interpretare un villain
secondario.
Contrariamente a quanto riportato nei giorni scorsi da
Forbes, Harley Quinn potrebbe tornare anche in
Suicide Squad 2, nuovo
capitolo del franchise di cui è previsto il riavvio con la regia e
la sceneggiatura di James
Gunn.
Ed è proprio il sito ad aggiornare
le voci sul film spiegando che fonti vicine alla produzione
hanno detto che il personaggio interpretato da Margot Robbie sarà effettivamente presente in
The Suicide Squad (questo il
titolo finora confermato) e che le riprese dovrebbero iniziare
entro la fine dell’anno.
Ovviamente non si tratta di una
notizia ufficiale, ma considerando che gran parte del successo del
primo capitolo era dovuto alla presenza dell’eroina e al responso
positivo del pubblico nei suoi riguardi, oltre al fatto che la
rivedremo presto al cinema nello spin-off di Birds of
Prey, è probabile che gli studios siano intenzionati a
creare una sorta di interconnessione coerente tra questo sequel e
il suo predecessore e gli altri titoli.
Rimarrà di sicuro l’impronta
personale di Gunn, che da quanto riportato nelle ultime settimane
vorrebbe introdurre nella trama nuovi personaggi come protagonisti.
Non sappiamo però che fine faranno il Deadshot di Will
Smith o la Amanda Waller di Viola Davis, ma aspettiamo i prossimi
aggiornamenti.
Una cosa sembra ormai assodata: la
corsa per il Joker di Jared
Leto potrebbe essere conclusa. La Warner Bros. ha
accantonato i piani per lo spin-off con Harley Quinn e le foto dal set di Birds of
Prey hanno suggerito che il legame tra i due amanti sia al
capolinea.
La Warner Bros ha
diffuso un nuovo inedito spot tv di
Pokémon Detective Pikachu, nel quale possiamo vedere
per la prima volta Bulbasaur e altri noti personaggi del mondo di
Pokémon.
La prima avventura Pokémon
live-action,
Pokémon Detective Pikachu, nella sua versione
originale vede Ryan Reynolds dare la voce a Pikachu, il volto
iconico del fenomeno globale Pokémon, uno dei marchi di
intrattenimento multigenerazionale più popolari al mondo ed il
franchise multimediale di maggior successo di tutti i tempi. I fan
di tutto il mondo potranno vedere Pikachu sul grande schermo come
mai visto prima, nel ruolo del Detective Pikachu, un Pokémon come
nessun altro. Il film mostra anche una vasta gamma di amati
personaggi Pokémon, ognuno con le sue abilità e personalità
singolari ed uniche.
La storia inizia quando il geniale
detective privato Harry Goodman scompare misteriosamente,
costringendo il figlio di 21 anni Tim a scoprire cosa sia successo.
Ad aiutarlo nelle indagini l’ex compagno Pokémon di Harry,
Detective Pikachu: un adorabile, esilarante e saggio
super-investigatore che soprende tutti, persino se stesso. Avendo
scoperto che i due sono equipaggiati per comunicare tra loro in
modo singolare, Tim e Pikachu uniscono le loro forze in
un’avventura elettrizzante per svelare l’intricato mistero. Si
trovano così ad inseguire gli indizi lungo le strade illuminate al
neon di Ryme City, una moderna e disordinata metropoli dove umani e
Pokémon vivono fianco a fianco in un iperrealistico mondo
live-action. Qui incontreranno una serie di Pokémon, scoprendo una
trama sconvolgente che potrebbe distruggere la loro coesistenza
pacifica con gli umani e minacciare l’universo stesso dei
Pokémon.
Pokémon Detective Pikachu, il film
Fanno parte del cast di
Pokémon Detective Pikachu anche Justice
Smith (“Jurassic World: Fallen Kingdom”) nel ruolo di Tim;
Kathryn Newton (“Lady Bird,” TV’s “Big Little
Lies”) nei panni di Lucy, una giovane reporter alle prese con la
sua prima storia importante; e il candidato Oscar Ken
Watanabe (“Godzilla,” “The
Last Samurai”) nel ruolo di Lt. Yoshida. Diretto da
Rob Letterman (“Goosebumps,” “Monsters Vs.
Aliens”), la squadra dietro le quinte di “POKÉMON Detective
Pikachu” comprende il direttore della fotografia John
Mathieson (“The Phantom of the Opera,” “Gladiator”) già
candidato a due premi Oscar, lo scenografo Nigel Phelps (“Pirates
of the Caribbean: Dead Men Tell No Lies”) ed il montatore premio
Oscar Mark Sanger (“Gravity”). Gli effetti visivi sono di Moving
Picture Company (“Wonder Woman”) e Framestore (“Guardians of the Galaxy Vol.
2”).
Lanciato nel 1996 con una reazione
di pubblico travolgente, il marchio Pokémon è un successo globale
che ora comprende un ricco fandom di videogiochi con oltre 300
milioni di unità vendute in tutto il mondo; giochi di carte
collezionabili disponibili in 11 lingue con oltre 23,6 miliardi di
carte acquistate; una serie televisiva alla 20° stagione
disponibile in 98 Paesi; e film d’animazione che hanno incassato
oltre 700 milioni di dollari al botteghino; oltre a libri, fumetti
manga, musiche, giocattoli, merchandising e app, incluso Pokémon
GO, che è stato popolare e scaricato più di 650 milioni di volte ed
è apprezzato in tutto il mondo da fan di tutte le età. “POKÉMON
Detective Pikachu” arriverà nelle sale italiane il 9 maggio 2019.
Il film è distribuito in tutto il mondo da Warner Bros. Pictures,
mentre in Giappone da Toho Company, Ltd. ed in Cina da Legendary
East.
Si è concluso con la premiazione
oggi la Berlinale 2019, arrivata alla sua
sessantanovesima edizione e che ha visto la presenza di titolo
acclamati come il cinese “So Long, My Son” di Wang
Xiaoshuai e “By the Grace of God” di François
Ozon.
Ecco tutti i premiati della giuria
presieduta da Juliette Binoche con i membri
Justin Chang, Sandra Hüller, Sebastián Lelio, Rajendra
Roy, Trudie Styler.
(In aggiornamento):
Orso d’oro per il miglior
film : “Synonyms,” Nadav Lapid
Gran Premio della Giuria d’Argento : “By
the Grace of God,” François Ozon
Orso D’oro for Best
Director: Angela Schanelec, “I Was at Home, But”
Orso D’Argento Alfred
Bauer Prize: Nora Fingscheidt’s “System Crasher”
Orso D’Argento per la
miglior attrice: Yong Mei, “So Long, My
Son”
Orso D’Argento per il
miglior attore: Wang Jingchun, “So Long, My Son”
Orso D’Argento per la
miglior sceneggiatura: “La paranza dei
bambini” Maurizio Braucci, Claudio Giovannesi e Roberto
Saviano
Orso d’argento per
eccezionale contributo artistico, costume o
scenografia: “Out Stealing Horses,” Rasmus
Videbæk
Berlinale Glashütte
Original – Premio del documentario: “Talking About
Trees,” Suhaib Gasmelbari
Miglior Opera
prima: “Oray,” Mehmet Akif Büyükatalay
Orso d’oro per il miglior
cortometraggio: “Umbra,” Florian Fischer and Johannes
Krell
Orso d’argento per il
premio della giuria del cortometraggio: “Blue Boy,”
Manuel Abramovich
Premio Audi Short
Film : “Rise,” Bárbara Wagner and Benjamin de
Burca
Da oggi 15 febbraio, arriva su
NetflixThe
Umbrella Academy, la nuova serie originale della
piattaforma di streaming basata sull’omonica graphic novel
supereroistica. In occasione della presentazione alla stampa a
Londra, abbiamo intervistato Mary J. Blige e
Cameron Britton, che nello show danno vita a
Cha-Cha e Hazel, i due killer atipici alle calcagna dei nostri
eroi.
The
Umbrella Academy (15 febbraio 2019) è una nuova serie
tratta dai popolari fumetti vincitori del premio Eisner, creati e
scritti da Gerard Way (frontman del gruppo My Chemical Romance),
illustrati da Gabriel Bá e pubblicati da Dark Horse Comics. La
serie, che ha per protagonisti Ellen Page, Tom Hopper, Emmy Raver-Lampman,
Robert Sheehan, David Castañeda, Aidan Gallagher, Cameron Britton e
Mary J. Blige, racconta una strana storia: nello stesso giorno del
1989, quarantatré neonati nascono in diverse parti del mondo, figli
di donne che non si conoscono e che fino al giorno prima non
avevano mostrato segni di alcuna gravidanza.
Sette di loro vengono adottati da
Sir Reginald Hargreeves, un industriale miliardario, che dà vita
all’Umbrella Academy e addestra i suoi “bambini” a salvare il
mondo. I suoi piani vanno però in fumo. Negli anni
dell’adolescenza, fratture interne alla famiglia portano allo
scioglimento della squadra. La morte di Hargreeves fa riavvicinare
i sei membri sopravvissuti, che ormai hanno circa trent’anni.
Luther, Diego, Allison, Klaus, Vanya e Number Five collaborano per
cercare di scoprire cosa si cela dietro la misteriosa morte del
padre. Ma la famiglia così ricomposta è nuovamente divisa dalle
personalità divergenti e dalle abilità contrastanti, oltre che
dall’imminente minaccia di un’apocalisse globale.
Si è spento all’età di 77 anni
Bruno Ganz, attore svizzero diventato famosissimo
per aver interpretato Adolf Hitler nel film
La Caduta (2004). Tuttavia la sua carriera, lunga
oltre 50 anni, è stata costellata da grandissime collaborazioni,
tra cui quella con Wim Wenders, che lo diresse in L’amico
americano (1977), Il cielo sopra Berlino
(1987) e Così lontano così vicino (1993).
Tuttavia fu l’interpretazione di
Hitler negli ultimi giorni della sua vita, chiuso nel suo bunker,
che lo rese noto in tutto il mondo e lo portò anche alla nomination
agli Oscar.
Madre italiana e padre svizzero,
Ganz debuttò al cinema nei primi anni Sessanta, oltre a portare
avanti una lunga carriera teatrale. Alla fine degli anni ’70
arrivano le prime collaborazioni con il regista tedesco Wim
Wenders, che vengono coronate con il bellissimo Il
Cielo Sopra Berlino.
Nel 2000 anche il cinema italiano
onorò l’attore, quando Ganz vinse il David di
Donatello grazie alla sua partecipazione nel film
Pane e tulipani.
A partire dal 28 febbraio prossimo,
arriverà al cinema La casa di Jack, di
Lars Von Trier, uno degli ultimi film a cui
l’attore ha partecipato.
L’ormai certo futuro vincitore del
premio Oscar Spider-Man: Un Nuovo Universo ha
riscritto la storia del film d’animazione proponendo al pubblico
l’adattamento più fedele possibile della grafica dei fumetti
originali con un’esperienza visiva mozzafiato, unendo le avventure
di Miles Morales ad una riflessione su cosa
significhi essere un eroe e sulla società americana
multiculturale.
Ecco perché i nuovi titoli del
genere dovrebbero imparare queste lezioni dal capolavoro
di Bob Persichetti, Peter Ramsey e Rodney Rothman:
La rappresentazione della diversità
Il tema della rappresentazione è
stato al centro dei dibattiti dello scorso anno relativamente
all’uscita di Black Panther,
primo cinecomic della storia a presentare un cast composto quasi
esclusivamente da afromericani. Proprio il bisogno di dare voce ad
ogni etnia è stato accolto in maniera originale da
Spider-Man: Un Nuovo Universo, dove chiunque –
nero, latino, asiatico, animale, giovane o vecchio – può indossare
il costume dell’Uomo Ragno e portare equilibrio nel mondo.
Non esistono etichette quindi
nell’universo animato di Spidey, dove tutti svolgono un ruolo
importante e la mescolanza di genere è un dono e non un limite da
combattere.
Un’originale direzione artistica
Forse l’aspetto più incredibile di
Spider-Man: Un Nuovo Universo è stata la geniale,
oltre che originalissima, direzione artistica: il film è infatti un
vero e proprio fumetto animato, capace di coniugare le due realtà
(reale e animata) in una sintesi a dir poco sbalorditiva.
Per non parlare del dinamismo e
della stilizzazione del 2D che incontrano magistralmente la
profondità e il virtuosismo del 3D, con esplosioni di colore uniche
nel panorama contemporaneo.
Sperimentazione
Anche in materia di sperimentazione
narrativa il film non è da meno, solo per il fatto di aver reso
l’originale Spider-Man, Peter Parker, un
personaggio secondario rispetto al protagonista afro-latino
Miles Morales. Un rischio che si è rivelato
sorprendentemente vincente.
Un altro aspetto riuscito è l’aver
giocato con il materiale di partenza: l’aderenza quasi letterale ai
fumetti non ha impedito al team artistico di prendersi le sue
libertà creative.
Budget
La scommessa di Marvel e Sony su
Spider-Man: Un Nuovo Universo parte soprattutto
dall’ingerente budget di 90 milioni di dollari stanziati per la
produzione. Una cifra altamente inferiore alla concorrenza DC, che
ad esempio su The Supermen aveva sganciato ben 130
milioni senza ottenere lo stesso successo.
Il casting
Quanto può essere importante per il
risultato finale scegliere il cast perfetto? A quanto pare molto, e
Spider-Man: Un Nuovo Universo lo conferma.
Diversità anche qui, con la
selezione di voci appartenenti ad ogni genere, optando per la
qualità assoluta e attori che sappiano infondere il giusto spirito
alla personalità dei vari personaggi (vedi Jake
Johnson, nuova voce originale di Peter Parker adulto,
semplicemente incredibile!).
La data di uscita
Un’altra mossa fondamentale è stata
l’uscita nelle sale sotto le feste natalizie, calcolando le
aspettative del pubblico in quel determinato periodo dell’anno.
Risultato? Il film ha incassato ben 170 milioni di dollari
solo negli Stati Uniti e in Canada, e altrettanto nel resto del
mondo, per un totale di 338 140 116.
La connessione con il pubblico
Probabilmente, al netto dei punti
illustrati finora, l’aspetto più riuscito di Spider-Man: Un
Nuovo Universo è la sua capacità di connettersi umanamente
ed emotivamente con il pubblico.
Al giorno d’oggi le società di
produzione non possono semplicemente puntare alla realizzazione di
un film di supereroi che riesca a guadagnare milioni di dollari, ma
ci vuole dell’altro: per distinguersi bisogna consegnare alle
persone un racconto in cui potersi rispecchiare e riflettere sulla
società che ci circonda. Come l’epica classica nel mondo antico,
così le storie di supereroi oggi…
Slitta di un mese l’uscita nelle
sale di Fast & Furious 9, il nuovo capitolo del
franchise la cui produzione dovrebbe iniziare ad aprile con il cast
originale e il ritorno dietro la macchina da presa
di Justin Lin: come annunciato nelle ultime
ore, la release originariamente prevista il 10 aprile
2020 è stata spostata al 22 maggio
2020.
Non sono state fornite spiegazioni
ufficiali che hanno motivato questa scelta, ma è evidente che nei
piani della Universal Pictures ci sia la volontà di garantire alla
saga il miglior posizionamento al box office possibile in una
stagione già ricchissima di blockbuster molto attesi.
Per quanto riguarda il film, tempo
fa era stato lo stesso Vin Disel a spiegare che
Lin sarebbe tornato anche per la regia dell’episodio 10, cosa che
faceva pensare che i due episodi venissero girati in contemporanea.
Il rumor non è stato confermato e, visti i numerosi impegni degli
attori, non sembra un’ipotesi facilmente realizzabile.
Si aspettano nel frattempo gli
aggiornamenti sul cast che, oltre ai soliti nomi, dovrebbe
presentare anche delle new entry ed un nuovo villan.
Intervistato da Rolling
Stone, Dwayne “The Rock”
Johnson aveva discusso di Fast and
Furious 9 e del futuro del franchise in generale,
valutando l’ipotesi di non figurare nel gruppo di attori. Come lui
anche Michelle Rodriguez si è detta “incerta” del
suo ritorno.
In concomitanza con i festeggiamenti
di San Valentino Sony Pictures ha annunciato l’inizio delle riprese
di Jumanji 3, sequel diretto di Jumanji
– Benvenuti nella Giungla e secondo capitolo del
riavvio del franchise che lo scorso anno è stato campione
d’incassi.
A rivelarlo è stato Dwayne
Johnson su Twitter pubblicando la prima immagine ufficiale
del film in cui vediamo parte del leggendario gioco d’avventura.
Sotto potete dare un’occhiata al post dell’attore e a quello di
Karen Gillan, anche lei presente sul set.
Jumanji – Benvenuti nella
giungla, recensione del film con
Dwayne Johnson
Vi ricordiamo
che Jumanji 3 arriverà nelle sale
il 13 dicembre 2019. A rivelarlo è stato
stesso Dwayne The Rock Johnson sui suoi social,
allegando un video di presentazione ufficiale. Con questa data è
chiaro che assisteremo ad un altro epico scontro al box office
con Star
Wars: Episodio IX.
Il sequel di Jumanji –
Benvenuti nella giungla è già in fase di sviluppo con
gli sceneggiatori Scott
Rosenberg e Jeff Pinkner a
lavoro sulla storia. Non c’è ancora un regista a cui è stato
affidato il progetto e non sappiamo se Jake
Kasdan sia stato contattato per tornare, dopo aver
diretto il primo film.
Nel cast, oltre a Johnson,
Jack Black, Kevin Hart e Karen Gillan
anche Danny De
Vito e Awkwafina.
Il nuovo set LEGO di
Avengers: Endgame sembrerebbe
confermare il ritorno in scena di personaggio amato dai fan di Tony
Stark, visto nel primo capitolo del franchise di Iron
Man. Ma di chi stiamo parlando?
Il film di Jon Favreu ci aveva
infatti mostrato la creazione dell’armatura originale dell’eroe
coadiuvata dall’aiuto di un assistente meccanico chiamato
Dum-E; questo popolare e divertente braccio
robotico sarebbe poi riapparso in The Avengers,
Iron Man 2 e Iron Man 3 (visto
che Stark era riuscito a salvarlo dalla distruzione della sua casa
di Malibu) e infine in un breve cameo in Spider-Man:
Homecoming.
A quanto pare Dum-E figurerà negli
eventi di Avengers: Endgame con un look inedito,
come rivelato dalle immagini leak dei LEGO che trovate qui
sotto.
Captain Marvel segnerà il
“debutto” nell’universo dei Marvel Studios di Anna
Boden e Ryan Fleck, registi del cinecomic
con Brie Larson che finora avevano lavorato
soltanto a piccole produzioni indipendenti come Half
Nelson e Mississippi Grind.
Proprio l’inesperienza in questo
genere di film, compensata con la voglia di raccontare la storia
delle origini dell’eroina che ha conquistato Kevin Feige, ha necessitato l’intervento di due
figure molto importanti all’interno del MCU, ovvero Anthony
e Joe Russo:
“Joe e Anthony, sono stati così
gentili con noi, dandoci consigli su cose che non pensavamo fossero
utili” hanno raccontato Boden e Fleck durante il tour
promozionale di Captain Marvel. “È stato grandioso lavorare con
loro, sono dei collaboratori preziosi. D’altronde hanno già girato
quattro film del MCU, senza contare che sono dei ragazzi
straordinari e grandi registi.“
A loro volta anche i registi hanno
collaborato insieme ai Russo per portare a compimento il racconto
incrociato fra lo standalone di Carol Danvers e
Endgame, il prossimo capitolo del franchise che la
vedrà protagonista insieme ai Vendicatori.
Captain Marvel è stato
diretto da Anna
Boden e Ryan
Fleck earriverà al cinema
il 6 marzo 2019.
Nel cast Brie
Larson, Samuel L.
Jackson, Ben
Mendelsohn, Djimon Hounsou, Lee
Pace, Lashana
Lynch, Gemma
Chan, Algenis Perez
Soto, Rune
Temte, McKenna
Grace, Clark
Gregg, Jude
Law, Annette Bening.
La sinossi ufficiale:
Basato sul
personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta nel 1968,
il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi più
potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una
guerra galattica tra due razze aliene, è lì che Captain Marvel
interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura
tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia
dell’universo cinematografico Marvel.
Hasbro ha rivelato la nuova
collezione di action figure e accessori dedicati a
Spider-Man: Fra From Home, terzo titolo dei
Marvel Studios in arrivo nel 2019
(dopo Captain Marvel e Avengers: Endgame). La selezione
di giocattoli sarà ufficialmente mostrata questo weekend durante la
fiera del New York Toy.
Come potete notare nelle immagini
qui sotto il merchandise non sembra anticipare nulla di sostanziale
sulla trama del film, compresi i segreti del costume inedito nero
di Spidey. Parte dell’uniforme nera è però applicata al vecchio
costume rosso e blu con una diversa maschera abbinata.
Spider-Man: Far From
Homeè stato diretto ancora una volta
da Jon Watts ed uscirà nelle sale
il 5 luglio 2019.
Confermati nel cast del film il
protagonista Tom
Holland nei panni di Peter
Parker, Marisa Tomei in quelli di zia
May e Zendaya in quelli di Michelle.
Secondo IMDb, nel cast sono presenti
anche Jake Gyllenhaal, Michael Keaton, Samuel L.
Jackson e Cobie Smulders.
Le riprese del film sono durate
circa tre mesi, e nella maggior parte delle foto circolate in rete
abbiamo visto Peter Parker alle prese con Michelle
(Zendaya). Naturalmente il film vedrà tornare
anche Flash Thompson (Tony Revolori) e Ned
Leeds (Jacob Batalon), gli altri compagni di
scuola di Peter. Ma cosa conosciamo realmente della trama e quali
teorie circolano intorno al nuovo titolo dei Marvel Studios?
Per quanto riguarda le novità del
sequel, la tuta di metallo di Peter dovrebbe essere una
versione rimodellata di quella di Iron Spider.
vista in Avengers: Infinity War.
Questa nuova tuta, prevede anche una nuova maschera, con degli
occhiali al posto delle orbite bianche, come da tradizione, questo
perché è ovvio che il personaggio abbia bisogno di una nuova
maschera dopo che la sua precedente è andata distrutta su Titano,
durante il confronto con Thanos e prima della sua disintegrazione.
Contrariamente a quanto riportato a
settembre, Bond
25 non uscirà più nelle sale il 14 Febbraio 2020 ma
l’8 Aprile 2020. Rimandata dunque di circa due
mesi la release, precedentemente confermata dalla MGM.
Il primo ciak ai Pinewood Studios è invece fissato al 4 marzo
2019 con la regia di Cary Joji Fukunaga.
Vi ricordiamo che
Fukunaga (True Detective) è
il primo regista nella storia del franchise a non essere
britannico, segno che forse per Bond
25 la produzione ha deciso di ampliare gli
orizzonti, e forse anche la scelta del prossimo Bond potrebbe
cadere su un attore non britannico.
Non ci sono ulteriori aggiornamenti
sul cast del film, esclusa l’indiscrezione secondo cui la
produzione avrebbe puntato gli occhi sul candidato all’oscar
Rami Malek
per il ruolo del villain.
Gli ultimi due film
di James
Bond sono stati diretti da Sam
Mendes che ha incassato con i suoi film
rispettivamente 1,1 miliardo di dollari
per Skyfall (il Bond di maggior successo
di sempre, con un Oscar all’attivo) e 880 milioni
con Spectre. Dato il successo che Mendes ha
raggiunto con i film, quando ha annunciato che non avrebbe più
diretto un Bond Movie, la EON e la MGM si
sono date da fare per cercare un rimpiazzo all’altezza.
Cary
Fukunaga ha trovato il successo internazionale grazie
a True Detective, serie culto in cui ha dimostrato una grandissima
capacità e padronanza del mezzo cinematografico. Dopo la sfumata
regia dell’adattamento da Stephen
King di IT, passata
a Andy Muschietti, Fukunaga aspetta ancora la
sua grande occasione per tornare sullo schermo d’argento in grande
stile. E parlando dell’agente 007 e della sua nuova avventura,
siamo sicuri che lo stile non mancherà.
Dopo l’anteprima nazionale
del 2 febbraio al Seeyousound di Torino e dopo la
69° edizione del Festival di Sanremo con Solo
una canzone, gli Ex-Otago arrivano al cinemadal 18 al 20 febbraio con il documentario
EX-OTAGO – SIAMO COME GENOVA diretto da
Paolo Santamaria, un viaggio che ci porta alla
scoperta della band, tra le protagoniste del prossimo Festival di
Sanremo, raccontandone la storia, le ispirazioni e i
retroscena.
Per promuovere il nuovo album,
Corochinato, e il film stesso, il gruppo
parteciperà a un tour di dieci date in cui si esibirà dal vivo,
parteciperà a un firmacopie e presenterà il documentario stesso.
Grazie a Cinefilos.it sarà possibile partecipare gratuita
mente all’evento.
Ecco i dettagli della tappa
disponibile:
20 FEBBRAIO
PADOVA
FELTRINELLI // Via S. Francesco,7 – ore 18.00
firmacopie
CINEMA MPX // Via Antonio Francesco Bonporti, 22 – ore 20.30
live e proiezione
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svolgerà l’evento!
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Per avere la possibilità di vincere
un ingresso gratuito, scrivere una e-mail all’indirizzo
[email protected]:
inserendo in oggetto “EX-Otago + la città (che cambierà
a seconda della data)”.
Nel corpo dell’e-mail inserite nome e cognome
della persona interessata a partecipare (se si desidera chiedere un
biglietto per due, comunicare due nominativi).
Le e-mail mancanti di una di queste componenti non saranno
prese in considerazione.
Solo chi riceverà una e-mail di conferma sarà
autorizzato a partecipare.
Si accetteranno prenotazioni fino a esaurimento posti.
NB – saranno valide le prenotazioni che arriveranno
entro le ore 18.00 del giorno precedente alla data per cui si fa
richiesta.
EX-OTAGO – SIAMO COME
GENOVA parte dal rapporto della band con la propria città,
Genova, tema portante dell’album Marassi, nome di quel quartiere
che rappresente la Genova post moderna, rimasta fuori dalla canzoni
di De Andrè, un serpente di strade che arrivano fino al mare, un
quartiere che ben rappresenta i giorni nostri, un quartiere di
supermercati e palazzi, di relazioni sull’autobus, di vita. Un atto
d’amore per il luogo degli ultimi, ma anche cuore pulsante della
città, di cui tutti dovrebbero sentirsi parte.
Dai tour nei locali underground ai
sold out dei club nelle grandi città italiane, fino al
concerto in piazza de Ferrari a Genova, passando per il concerto ai
detenuti del carcere di Genova, i live e i racconti personali si
intrecciano in un ritratto appassionato di una band che crede
ancora nella forza della musica e della scrittura.
Paramount e Bad Robot, la società di
produzione di J.J.Abrams, hanno acquistato i
diritti cinematografici di Your Name e lavoreranno
insieme a Genki Kawamura e Lindsey Weber al remake americano
del capolavoro d’animazione giapponese uscito nel 2016 diretto da
Makoto Shinkai.
A dirigere queste nuovo adattamento
in live action sarà Mark Webb, regista di
500 Giorni Insieme, The Amazing Spider-Man
1 e 2 e The Only Living Boy In New York,
come confermato nelle ultime ore da Deadline.
La versione in arrivo avrà come
protagonisti una giovane nativa americana proveniente da una zona
rurale e un ragazzo di Chicago che scopriranno di poter cambiare
corpo in modo straordinario e continuativo. Purtroppo un disastro
rischierà di sconvolgere le loro vite, e i due dovranno viaggiare
salvando i rispettivi mondi.
Kawamura ha così commentato la
scelta di Webb:
“Marc è stato il nostro primo
candidato a dirigere questa interpretazione moderna del film,
perché grazie a 500 Giorni Insieme abbiamo capito quanto talento
avesse nel raccontare grandi storie d’amore […] Siamo certi che
riuscirà a coinvolgere i fan dell’originale e un pubblico
completamente nuovo con il bellissimo viaggio di questi personaggi.
Insieme a J.J. Abrams, Eric Heisserer alla sceneggiatura, questo
progetto ha ufficialmente il team che abbiamo sempre
sognato“.
Si sono ufficialmente concluse le
riprese di Star
Wars: Episodio IX. Il film, diretto ancora una volta
da J.J. Abrams, arriverà il prossimo Natale in
sala e da ieri sera le riprese principali si sono ufficialmente
concluse, dando al regista la possibilità di condividere la prima
foto da set.
Nell’immagine, che il regista ha
condiviso sui suoi social, compaiono Oscar Isaac, John Boyega e Daisy
Ridley che si abbracciano, probabilmente da una scena del
film. La foto è accompagnata da una didascalia, un ringraziamento
di Abrams alla sua squadra: “Sembra
impossibile, ma oggi Episodio IX ha completato le riprese. Non c’è
un modo adeguato per ringraziare questo cast e questa crew, davvero
magici. Sono per sempre in debito con tutti.”
Intanto, John
Boyega, che interpreta Finn, ha condiviso anche l’immagine del regalo di fine
produzione ricevuto da Daisy Ridley (Rey). Si
tratta di una provetta di siero della Oscorp, direttamente da
The Amazing Spider-Man, la stessa che Peter e Gwen
hanno sintetizzato per curare il Dottor Connors dalla sua
trasformazione in Lizard. Non sappiamo però che tipo di legame
possa avere questo regalo con un film di Star
Wars!
Nel cast del film
tornano Daisy Ridley, Adam Driver, John Boyega, Oscar
Isaac, Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Kelly Marie
Tran, Joonas Suotamo e Billie Lourd. Si
uniranno al cast di Star Wars: Episodio IX Matt Smith,
Naomi Ackie, Dominic Monaghan e Richard E.
Grant, insieme ai veterani del franchise Mark
Hamill, Anthony Daniels e Billy Dee
Williams, che riprenderà il ruolo di Lando Calrissian.
Continuano i lavori sulla serie
spin-off dedicata a Loki e in arrivo sulla
piattaforma streaming di Disney + il prossimo anno che vedrà ancora
protagonista Tom Hiddleston nei panni del Dio dell’Inganno: ora è
l’Hollywood Reporter a confermare che lo showrunner e sceneggiatore
di Rick and Morty, Michael
Waldron, è stato ingaggiato dai Marvel Studios per scrivere il
primo episodio e figurerà anche come produttore esecutivo.
Evidentemente gli sceneggiatori
troveranno un modo per resuscitarlo dopo gli eventi della
Decimazione, con il Dio dell’Inganno che sopravvive in una realtà
alternativa.
Vi ricordiamo che gli altri titoli
in sviluppo, come riportato nelle ultime
settimane, saranno dedicati a Scarlet
Witch, Falcon e Soldato
d’Inverno, ed è probabile che vengano confermati (insieme
agli attori coinvolti) già nei prossimi giorni.
Creato da Stan Lee,
Jack Kirby e Larry
Lieber, Loki è uno
dei personaggi ricorrenti all’interno dell’universo cinematografico
Marvel ed è apparso in ben cinque cinecomic dei Marvel Studios (se
contiamo anche l’imminente Avengers: Infinity
War). Noto come “Il Dio
dell’Inganno“, è stato fra i primi villain davvero
apprezzati dai fan grazie soprattutto all’egregia interpretazione a
tinte shakespeariane di Tom
Hiddleston, l’attore che ne veste i panni
da Thor (2011).
La piattaforma streaming Disney ha
già ordinato nel suo catalogo una serie inedita
su Star Wars ideata da Jon
Favreau, un’altra basata sui film di High
School Musical e il live action di Lilli
e il Vagabondo.
Le nuove divise che i Vendicatori
indosseranno in Avengers: Endgame (quelle nere,
rosse e bianche mostrate nelle prime immagini leak del
merchandise) hanno ora un nome ufficiale: come rivelato dal
sito che venderà alcuni capi firmati a tema, Merchoid,
sarà Advanced Tech la denominazione di questi
speciali costumi presumibilmente adatti ad attraversare il Regno Quantico o difficili
viaggi nello spazio.
Fortunatamente non c’è spazio per
ulteriori spoiler sul film, ma non vediamo l’ora di scoprire quale
funzione avranno le uniformi nella disperata corsa contro il tempo
dei nostri eroi.
Di seguito potete dare uno sguardo a
due pezzi del merchandise ufficiale di Endgame.
Dopo le varie conferme dei membri
ufficiali del cast, Legendary Pictures ha annunciato la data di
arrivo nelle sale di Dune, il
nuovo adattamento del romanzo di Frank
Herbert (già portato sul grande schermo
da David Lynch nel 1984) e ora affidato
alla regia di Denis Villeneuve.
Il film uscirà infatti il
20 Novembre 2020, con la produzione che partirà
nei prossimi mesi a Budapest.
Vi ricordiamo che gli attori
protagonisti saranno Timothee
Chalamet, Paul
Atreides, Rebecca Ferguson, Dave
Bautista, Stellan
Skarsgard, Charlotte
Rampling, Javier
Bardem, Josh
Brolin, Zendaya e Oscar Isaac. Jason
Momoa si trova attualmente in trattative per
interpretare il ruolo di Duncan Idaho, lo spadaccino fedele
alla famiglia Atreides che nella versione di Lynch aveva il volto
di Richard Jordan.
Il regista, reduce
da Blade Runner 2049, aveva specificato tempo
fa che il film non sarà un remake dell’originale di Lynch ma una
lettura personale del testo di riferimento. Nel frattempo
Villeneuve, con le ultime dichiarazioni al Rendez-Vous
du Cinema Quebecois (dove ha tenuto delle lezioni di
cinema), ha svelato dettagli sulla lavorazione e forse sulla
possibilità che Dune possa diventare un franchise:
“Probabilmente ci vorranno due
anni per finire Dune. L’obiettivo però è realizzare almeno due
film“.
Questo invece il suo commento delle
scorse settimane riguardo l’errata definizione di remake:
“Il film non sarà in nessun
modo collegato a quello del 1984. Tornerò al romanzo e cercherò di
tirare fuori le immagini che le pagine mi ispireranno” ha
commentato Villeneuve. “Sia chiaro, ho il massimo rispetto per
David Lynch, che considero tra i più grandi registi viventi, però
ricordo che all’epoca il suo adattamento aveva deluso le mie
aspettative e tradito i miei sogni. Per questo proverò a fare il
film dei miei sogni“.