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Lucky Hank: teaser trailer del nuovo dramma AMCI con Bob Odenkirk

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AMC ha finalmente diffuso il teaser promo di Lucky Hank, l’imminente adattamento in serie del romanzo del 1997 dell’autore vincitore del Premio Pulitzer Richard Russo intitolato Straight Man. La serie dovrebbe debuttare negli USA il 19 marzo su AMC e AMC+. Il video anticipa il ritorno di Bob Odenkirk alla AMC, cinque mesi dopo che Better Call Saul ha concluso la sua serie di sei stagioni. Presenta l’attore vincitore di un Emmy che interpreta Hank, un professore universitario che sembra non piacere a nessuno.

Lucky Hank sarà incentrato su una storia di crisi di mezza età ambientata al Railton College. La storia sarà raccontata attraverso gli occhi di William Henry Devereaux, Jr. (Odenkirk), l’improbabile presidente del dipartimento di inglese in un college gravemente sottofinanziato nella cintura di ruggine della Pennsylvania.Bob Odenkirk sarà affiancato da Mireille Enos, Olivia Scott Welch, Suzanne Cryer, Diedrich Bader, Sara Amini e Cedric Yarbrough insieme a Kyle MacLachlan, Tom Bower e Chris Diamantopoulos.

La serie sarà adattata e prodotta da Aaron Zelman e Paul Lieberstein, con Peter Farrelly alla regia. I produttori esecutivi sono Odenkirk, Farrelly, Russo, Naomi Odenkirk e Marc Provissiero. È una produzione di TriStar TV e Gran Via di Sony Pictures. Questo segna l’ultima collaborazione di Odenkirk con AMC dopo aver lavorato con loro per oltre sette anni con la serie prequel di Breaking Bad, Better Call Saul . Per la sua interpretazione da protagonista nella serie AMC, ha ottenuto cinque nomination ai Golden Globe e dieci agli Emmy, inclusa quella come Miglior Attore in una Serie Drammatica.

Luck: recensione della serie tv con Dustin Hoffman

Luck: recensione della serie tv con Dustin Hoffman

A dieci anni dalla cancellazione, dovuta alla carenza di pubblico e alla morte accidentale di tre dei cavalli utilizzati per le riprese, Sky recupera la serie tv Luck (2011), creata da David Milch che combina dramma, azione e introspezione psicologica dei personaggi grazie a un ottimo lavoro di messa in scena e scrittura. Inoltre, lo show presenta un cast eccezionale, capitanato da Dustin Hoffman e Nick Nolte e un episodio pilota diretto da Michael Mann.

Luck: la trama

Luck è una serie tv ambientata nel mondo delle corse ippiche. Fulcro della narrazione è l’ippodromo, dove si incrociano personaggi che vi lavorano ma anche chi, su quel mondo, specula tramite scommesse e sotterfugi vari. Dustin Hoffman è Ace Bernstein, grande burattinaio del mondo delle scommesse, gangster finito in galera per salvare alcuni suoi complici. La serie muove le fila dal suo rilascio, tuttavia senza concentrarsi esclusivamente su questo personaggio. Luck si presenta infatti come una serie corale: già a partire dal pilot si sviluppano almeno 4 storyline che, pur essendo legate fra loro, riusciranno a ritagliarsi una loro dimensione identificativa. Ci troviamo immersi nel mondo di scommettitori, alle prese con la puntata più importante della loro vita, giovani fantini, allenatori, dai tratti caratteriali ambigui moralmente. C’è l’autista/scagnozzo di Chestern, Gus “Il Greco” Demitriou (Dennis Farina) che lo aiuta nel gestire il suo cavallo da corsa dato che Ace, come pregiudicato, non può possederne uno; il romantico allenatore Walter Smith (Nick Nolte), che combatte contro il sistema marcio e corrotto di chi vuole scommettere sui suoi cavalli, e contrappunto del personaggio di Turo Escalante (John Ortiz), che aveva già lavorato con Mann in Miami Vice e qui interpreta un immigrato peruviano che si è fatto strada fino a diventare un addestratore di cavalli, dalle tattiche poco raccomandabili. Ci sono poi Joey Rathburn (Richard Kind), un agente di fantini viscido e avaro e il duo di giocatori incalliti Marcus e Renzo (Kevin Dunn e Ritchie Coster).

Serie tv Luck

Luck: un sodalizio artistico che porta a una scrittura e uno stile visivo ben riconoscibile

Per quanto riguarda la componente visiva, Mann dà il meglio di sé nelle sequenze delle corse dei cavalli: un effetto imponente, scandito da un occhio cinematografico che riesce a mettere in evidenza particolari come i fasci muscolari degli animali, che conferiscono sfumature pittoriche all’inquadratura. Le corse dei cavalli si identificano come il momento filmico in cui la potenza lirica delle immagini e quella narrativa permettono alla serie di fare un salto di qualità. Nonostante alcuni momenti di lenta e scialba tensione e coinvolgimento emotivo, i momenti in cui seguiamo le corse si confermano sempre di grande partecipazione emotiva. Merito di Milch è il riuscire a fondere un mondo affascinante e sporco (le scommesse e il relativo giro di affari), con l’adrenalina, l’istintualità e il pathos della competizione.
Gli stereotipi del gangster movie e della malavita connessa a questo genere sembrano preponderanti, con figure come scommettitori cronici e quella del procuratore dei fantini, talmente estremi da sembrare la riproposizione di tipologie di personaggi di contorno di qualche gangster movie anni ’40.

Alla regia si alternano, oltre a Michael Mann, altri navigati sceneggiatori/produttori: Terry George (Nel Nome del Padre, Hotel Rwanda), Allen Coulter (i Soprano, BoardWalk Empire, Vinyl), Phillip Noyce (Dead Calm, Rabbit-Proof Fence), Bryan Kirk (Game of Thrones, Penny Dreadful), Henry Bronchtein (i Soprano) e Mimi Leder: quest’ultima, direttrice del finale di stagione (conseguentemente anche di serie) a volte si appoggia troppo a certa retorica e a certune convenzionalità (notiamo un montaggio alternato purtroppo non sfruttato al meglio e piuttosto piatto, per esempio durante le due gare di cavalli) ma riesce a ritagliarsi anche intuizioni più riuscite: ad esempio l’inserimento e l’utilizzo delle due canzoni (“Nasty Letter” di Otis Taylor per Mon Gateau ed “Elements and Things” di Tony Joe White per Gettin’ up Morning vs. Pint of Plain). Altra nota di merito della serie sono infatti le tracce musicali: una soundtrack rifinita di tutto punto e che accompagna al meglio lo sviluppo della narrazione.

Ulteriore punto di forza della serie è la scenografia, soprattutto il come sono stati curati gli esterni scelti per le riprese, nello specifico l’ippodromo, vero e proprio personaggio principale della serie (già protagonista di A Day at the Races di Sam Wood & Marx Brothers) di Santa Anita Park, Arcadia, California, il cui fascino è suggellato dalle svettanti e verdeggianti palme californiane e dal profilo delle San Gabriel Mountains sullo sfondo.

Come molte serie HBO, Luck richiede allo spettatore pazienza per poter ingranare la marcia ed entrare nel vivo dello sviluppo narrativo. La trama è in realtà piuttosto densa, ricca di personaggi sfumati e il montaggio non sente il bisogno di precipitarsi e martellare i temi principali. L’avvicendarsi degli eventi renderà ogni episodio più avvincente e caratterizzato da una scrittura arguta e ambiziosa, che cerca di ripagare l’attesa nel traguardo.

Nonostante la mancata conclusione narrativa generale, tutte le altre sottotrame riescono a giungere a una risoluzione, in particolare la storyline connessa al gruppo di scommettitori, quasi coro greco dell’intera vicenda, onnisciente dall’alto delle gradinate dell’ippodromo. Interessante come il loro bagaglio linguistico sia estremamente gergale e specialistico, quasi impenetrabile per noi spettatori, eppure emerge l’ingegno di Milch nel riuscire a comporre dialoghi pregni di musicalità dove spicca prepotentemente l’importanza del rapporto interpersonale e di gruppo rispetto al linguaggio e alle parole del singolo.

Luck, come da titolo, affronta tematiche connesse alle varie manifestazioni della fortuna nel ciclo vitale e alla loro progressione nel tempo. La Storia, il destino, la determinazione e le coincidenze sono il motore trainante delle differenti storyline: la fortuna, il bene e il male che incontriamo sembrano arrivare a noi senza troppe spiegazioni, e resistono a giudizi morali. Ciò in cui Luck eccelle è il dipingere la disperazione venale del gioco di azzardo, teatro di nuovi giocatori che cercano insaziabilmente di arricchirsi in poco tempo, e di giocatori di vecchia data che ambiscono continuamente ad aumentare la propria fortuna, in un circolo vizioso che non conosce tregua.

Luck: il trailer del film Apple Tv+ disponibile dal 5 agosto

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Luck: il trailer del film Apple Tv+ disponibile dal 5 agosto

Ecco il trailer di Luck, diretto da Peggy Holmes il film vede nel cast originale Jane Fonda, Whoopi Goldberg, Eva Noblezada, Simon Pegg, Flula Borg, Colin O’Donoghue, John Ratzenberger e Adelynn Spoon. Dal 5 agosto su Apple Tv+.

Da Apple Original Films arriva la storia di Sam Greenfield, la persona più sfortunata del mondo che, quando si imbatte nella Terra della Fortuna, mai vista prima, parte alla ricerca di un po’ di buona sorte da riportare a casa per il suo miglior amico. In quel posto, però, gli esseri umani non sono ammessi e a Sam non resta che un’unica possibilità per riuscire nella sua missione: collaborare con le creature magiche che vivono lì.

Luck è prodotto da Skydance Animation ed è doppiato, nella versione originale, da Jane Fonda, Whoopi Goldberg, Eva Noblezada, Simon Pegg, Flula Borg, Colin O’Donoghue, John Ratzenberger e Adelynn Spoon. Il film è diretto da Peggy Holmes, da una sceneggiatura di Kiel Murray, con John Lasseter, David Ellison, Dana Goldberg e David Eisenmann che producono per Skydance Animation.

Luck: Apple annuncia il film d’animazione con Whoopi Goldberg

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Luck: Apple annuncia il film d’animazione con Whoopi Goldberg

La leggendaria interprete e vincitrice dell’EGOT Whoopi Goldberg sarà la voce di uno dei protagonisti nell’attesissimo film d’animazione originale di Apple/Skydance Luck. L’attrice doppierà “The Captain”, inflessibile Capo della Sicurezza per la Terra della Buona Sorte. Il Capitano è nota per i suoi vigili occhi da falco e per la sua acuta capacità d’intuizione, ancor più della sua conoscenza dei codici di Luck Security. È impegnata nel suo lavoro di tenere lontana la sfortuna e proteggere i ragazzi fortunati a tutti i costi. Whoopi Goldberg si unisce ad un altro membro del cast vocale precedentemente annunciato, Jane Fonda.

Diretto da Peggy Holmes (“Trilli e il segreto delle ali”, “Trilli e la nave pirata”, “La sirenetta – Quando tutto ebbe inizio”) e scritto da Kiel Murray (“Cars”, “Cars 3”), Luck racconta la storia della ragazza più sfortunata del mondo, che, dopo essersi imbattuta nel mondo mai visto prima della buona e della cattiva sorte, deve unirsi a creature magiche per scoprire una forza più potente persino della fortuna stessa. John Lasseter, David Ellison, Dana Goldberg e David Eisenmann lo producono per Skydance Animation. Goldberg fa parte dell’élite di artisti che hanno vinto il Grammy, l’Academy Award, il Golden Globe, l’Emmy e un Tony. È anche una prolifica produttrice, imprenditrice ed è famosa in tutto il mondo per i sue numerose battaglie umanitarie. Nata e cresciuta a New York City, si è esibita a San Diego e nella Bay Area con la compagnia teatrale Blake Street Hawkeyes. È stato lì che ha creato i personaggi che hanno dato vita allo spettacolo teatrale “The Spook Show”, divenuto poi spettacolo di successo a Broadway, vincitore del Grammy all’album dell’anno e nello speciale della HBO che ha contribuito a lanciare la sua carriera. Whoopi è apparsa di recente nell’adattamento del romanzo best-seller di Stephen King “The Stand“, serie limitata in streaming su CBS All Access. La vedremo anche in un ruolo ricorrente nel prossimo “Harlem” di Amazon.

All’inizio di quest’anno, Apple ha annunciato un’ampia partnership pluriennale con Skydance Animation per offrire film premium d’animazione innovativi e le prime serie televisive animate di alta qualità in oltre 100 paesi su Apple TV+. Oltre a “Luck“, il film musicale “Spellbound“, la serie TV “The Search for Wondla” e il cortometraggio inaugurale “Blush” danno il via alla partnership insieme a molti altri lungometraggi e a serie televisive che saranno annunciati nel corso dell’accordo. “Blush” è stato presentato in anteprima mondiale come parte del programma di cortometraggi animati del Tribeca Festival, curato proprio dalla stessa Whoopi Goldberg, lo scorso 13 giugno. I film e le serie creati e prodotti da Skydance Animation saranno presentati in anteprima insieme agli Apple Original Films, tra cui “Wolfwalkers”, che ha ricevuto una nomination all’Oscar® per il miglior film d’animazione; il Candidato all’Oscar® “Greyhound”; “Palmer” candidato al Critics Choice Award; il film nominato ai Golden Globe e ai Critics Choice Award “On The Rocks”; il due volte vincitore del Critics Choice Documentary Award e vincitore del Grand Jury Prize del Sundance Film Festival “Boys State” e il candidato al premio Critics Choice Documentary “Fireball: Visitors from Darker Worlds”.

Luck, di Apple Original Films e Skydance Animation, sarà presentato il 5 agosto

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Apple Original Films e Skydance Animation hanno annunciato oggi che l’attesissimo film d’animazione Luck uscirà in tutto il mondo il 5 agosto su Apple TV+.

Luck racconta la storia di Sam Greenfield, la persona più sfortunata del mondo. Quando scopre la Terra della Fortuna, mai vista prima, deve unirsi alle creature magiche che la popolano per cambiare la sua sorte. Eva Noblezada (“Hadestown”, “Miss Saigon”, “Yellow Rose”) presterà la voce a Sam, una ragazza che, divenuta troppo grande per essere affidata a una famiglia, scopre la Terra della Fortuna iniziando una ricerca che potrebbe cambiare per sempre il suo destino. Simon Pegg (“Mission: Impossible”, “L’era glaciale”, “Star Trek Beyond”) sarà la voce di Bob, un gatto nero della Terra della Fortuna, dove Il Capitano, doppiato dalla vincitrice dell’Oscar®, dell’Emmy, Grammy e Tony Award, Whoopi Goldberg, è a Capo della sicurezza. Bob diventa il partner di Sam nella ricerca di un penny fortunato che sperano possa preservare la sua vita fortunata.

A loro si unisce anche Flula Borg (“Suicide Squad 2”, “Pitch Perfect”, “Trolls World Tour”), che presterà la voce a Jeff, l’Unicorno, uno straordinario ingegnere capace di progettare strutture incredibili e che si occupa della manutenzione della macchina magica che distribuisce la buona e la cattiva sorte al mondo umano; il suo sogno è di ritrovarsi un giorno con il suo unico vero amore, il CEO di Buona Fortuna, Il Dragone, doppiato dalla due volte vincitrice del premio Oscar® Jane Fonda. Lil Rel Howery (“Free Guy – Eroe per gioco”, “Gli amici delle vacanze”, “Judas and the Black Messiah”) fornirà la voce a Marv, il proprietario del negozio “Flowers & More” dove Sam trova il suo primo lavoro: un personaggio ottimista, ben vestito e sempre pronto a regalare una parola di incoraggiamento alla sfortunata Sam.

Altri membri del cast includono Colin O’Donoghue (“C’era una volta”, “The Right Stuff – Uomini veri”, “Il rito”) che fornirà la voce a Gerry, un leale folletto che adora il suo lavoro con Bob agli “Arrivi” e “Partenze” nella Terra della Buona Fortuna; è sempre il primo a offrirsi volontario per qualsiasi compito, portando buon umore ovunque vada. John Ratzenberger (“Cin cin”, “L’Impero colpisce ancora”, “Quell’ultimo ponte”) doppierà Rootie, uno sfortunato incallito auto-nominatosi sindaco di Cattiva Sorte, che gestisce “The Lucky Shot”, l’unico abbeveratoio della sfortuna, dove è specializzato in consigli gratuiti. Adelynn Spoon (“Watchmen”, “Tell Me Your Secrets”, “Il colore delle magnolie”) sarà la voce di Hazel, la coinquilina e migliore amica di Sam alla Summerland Home for Girls, che ha cinque anni e crede che sarà adottata per sempre dalla sua famiglia non appena troverà un vero penny fortunato, che Sam è determinata a cercare.

Magico e avventuroso, il film d’animazione “Luck” è diretto dalla regista vincitrice di un Emmy Peggy Holmes (“La sirenetta – Quando tutto ebbe inizio”, “Trilli e il segreto delle ali”, “Trilli e la nave pirata”); la sceneggiatura originale è scritta da Kiel Murray (“Raya e l’ultimo drago” “Cars 3,” “Cars”) e Jon Aibel e Glenn Berger (“Kung Fu Panda 2,” “Trolls”). John Lasseter, David Ellison, Dana Goldberg e David Eisenmann producono per Skydance Animation.

“Luck” si unisce alla rosa in espansione dei titoli nati dalla partnership tra Apple Original Films e Skydance Animation, come l’attesissimo film “Spellbound” e la serie animata “The Search for WondLa”, insieme a molti altri lungometraggi e serie televisive ancora da annunciare. “Luck” segue la recente nomination NAACP di Apple/Skydance per il miglior cortometraggio animato e la nomination agli Annie Awards per la Migliore Musica per “Blush”, scritto e diretto dal regista vincitore di un Emmy Joe Mateo (“Prep & Landing”, “Big Hero 6”), composta dalla vincitrice degli Hollywood Music in Media Awards Joy Ngiaw (“Red,” “Fish Head”), ora in streaming su Apple TV+.

I film e le serie creati e prodotti da Skydance Animation saranno presentati in anteprima insieme agli Apple Original Films, tra cui il vincitore dell’AFI Award “CODA”, due volte nominato ai SAG Award e il primo film con un cast prevalentemente sordo a ricevere una nomination Outstanding Performance per il cast in un film; l’acclamato “Macbeth” di Joel Coen, candidato ai SAG Award e vincitore dell’AFI Award, con Denzel Washington e Frances McDormand; “Swan Song” con Mahershala Ali e Naomie Harris, tutti ora in streaming in tutto il mondo su Apple TV+. Tra gli altri film Apple Original che verranno presto presentati in anteprima c’è l’adattamento YA “Il cielo è ovunque”, diretto da Josephine Decker e interpretato da Grace Kaufman, Cherry Jones e Jason Segel; “Emancipation”, del regista Antoine Fuqua, interpretato e prodotto dal candidato all’Oscar® Will Smith; “Killers of the Flower Moon” di Martin Scorsese, con Leonardo DiCaprio e Robert De Niro; “Sharper”, in collaborazione con A24, Brian Gatewood e Alessandro Tanaka, interpretato e prodotto dal premio Oscar® Julianne Moore, e altro ancora.

Lucisano Media Group acquisisce i diritti di Moonfall, il nuovo kolossal di Roland Emmerich 

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Con un budget di 150 milioni di dollari – il più alto tra quelli delle opere in vendita al Festival 2019 – il film racconta di un gruppo di eroi che cercheranno di impedire lo schianto della luna sulla Terra Lucisano Media Group S.p.A. (AIM: LMG), società quotata su Aim a capo del noto gruppo attivo nel settore audiovisivo, annuncia di avere acquisito i diritti per l’Italia di “Moonfall”, kolossal fantascientifico diretto da Roland Emmerich, regista tedesco noto per aver firmato blockbuster di successo in tutto il mondo come “Independence Day”, “Stargate”, “Godzilla”, “The Day After Tomorrow” e “2012”.

Moonfall è un progetto da 150 milioni di dollari – il budget più alto tra i film in vendita al mercato del Festival di Cannes 2019 – e si muoverà sulla scia di “Independence Day” e “2012”, come ha dichiarato lo stesso regista, rivelando che il film racconterà la missione impossibile di un manipolo di eroi chiamati a salvare l’umanità quando la luna uscendo dalla propria orbita minaccerà di distruggere la terra. Una nuova spettacolare epopea fantascientifica speziata di umorismo e arguzia che, come ha sottolineato Emmerich, nasce dal fascino che la Luna – “l’oggetto più strano che esista” – esercita su di lui.

Il film sarà prodotto dalla Centropolis Entertainment di Roland ed Ute Emmerich, i cui film ad oggi hanno incassato più di 4 miliardi di dollari nel mondo, ed è stato scritto e sviluppato dallo stesso Emmerich con Harald Kloser (“2012,” “White House Down,” “Independence Day: Resurgence”) e da Spenser Cohen.

L’acquisizione di ‘Moonfall’ rappresenta un ulteriore passo verso la crescita delle attività di distribuzione del Gruppo, a cui avevamo dato un impulso importante già lo scorso anno, qui a Cannes, rilevando i diritti di ‘Midway’, un altro kolossal firmato da Roland Emmerich in uscita nei prossimi mesi, da cui ci aspettiamo grandi soddisfazioni”, ha commentato Federica Lucisano, Amministratore Delegato di Lucisano Media Group.

Lucio Fulci spiega cos’è la paura ai suoi fans in un messaggio audio

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 Uno dei maestri dell’horror e thriller mondiale è stato sicuramente Lucio Fulci, sottovalutato o forse sottostimato dai suoi contemporanei, oggi invece è figura di riferimento per molti registi (due per tutti, Quentin Tarantino e Wes Craven), che hanno ammirato il lavoro dell’eclettico regista, capace di spaziare nei generi e condire ogni sua pellicola con un tocco tanto personale quanto originale.

Lucio’s Message to His Fans by Fabio Frizzi on Grooveshark

Autore di autentici gioielli di genere come Zombi 2, Paura nella Città dei Morti Viventi o Quella Villa Accanto al Cimitero, Fulci ha sempre tenuto un filo conduttore nelle sue pellicole che si può trovare nel rapporto tra violenza e paura.

Proprio di quest’ultima ci parla nel breve messaggio audio che vi riportiamo in calce all’articolo. Il messaggio è l’introduzione a un Cd di 28 brani intitolato Lucio Fulci’s Horror & Thriller, raccolta di alcune delle sue tracce più famose (scritte da compositori quali Ennio Morricone, Francesco De Masi e Franco Piana) prese da film quali Lo Squartatore di New York o Una Lucertola con la Pelle di Donna.

Fonte: Splatter Container

Lucifer: prima foto della nuova serie FOX/DC Comics

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Lucifer: prima foto della nuova serie FOX/DC Comics

Arriva dalle pagine di The Sandman e dalla sua popolare serie a fumetti  e diventerà presto anche una serie tv Lucifer targata Fox, che oggi diffonde la prima foto ufficiale:

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Lucifer: nuovo poster per la nuova serie in arrivo

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Lucifer: nuovo poster per la nuova serie in arrivo

Cresce l’attesa per scoprire molto di più su Lucifer, l’attesissima nuova serie televisiva basata sul noto fumetto della Vertigo e che sarà trasmesso dal network americano Fox che oggi diffonde il poster ufficiale.

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Lucifer: le mamme americane chiedono la cancellazione

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Lucifer: le mamme americane chiedono la cancellazione

La Fox sta avendo qualche problema non calcolato per la produzione di Lucifer. L’associazione statunitense One Million Moms, interessata a proteggere i bambini dalle cattive influenze, è in procinto di dichiarare guerra alla casa di produzione proprio per questo prodotto che chiedono venga cancellato prima ancora di essere messo in onda.

LuciferLa serie è incentrata sul noto personaggio creato da Neil Gaiman e pubblicato da Vertigo e segue le “avventure” del Signore dell’Inferno, interpretato da Tom Ellis, che lascia il suo regno per trasferirsi a Los Angeles, dove apre un bar dal nome Lux.

Nella petizione lanciata dall’associazione si legge che la serie potrebbe “glorificare Satana facendolo apparire come una persona simpatica e premurosa”. 

In merito alla petizione ecco cosa ha dichiarato invece il creatore del personaggio, Neil Gaiman in persona.

Sembra solo ieri (ma era il 1991) che le ‘Madri Preoccupate d’America’ annunciavano che avrebbero boicottato SANDMAN perché conteneva personaggi Bi e Transessuali, Gay e Lesbiche. Wanda era quella che le scombussolava di più: l’idea di una Donna Trans in un fumetto… Ci dissero che stavano organizzando il boicottaggio di SANDMAN, e che si sarebbero fermate solo se avessimo scritto alla American Family Association con la promessa di rimetterlo sulla retta via. Mi chiedo se abbiano notato che l’ultima volta non ha funzionato, o…

Lucifer: ecco il protagonista della serie tratta da Sandman di Neil Gaiman

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LuciferArriva da TVLine la conferma che l’attore Tom Ellis è stato ingaggiato per interpretare il ruolo da protagonista in Lucifer, la nuova serie televisiva in sviluppo in casa FOX basata sul personaggio introdotto in Sandman di Neil Gaiman.Tom Ellis, attore di origine gallese è meglio conosciuto per aver interpretato Robin Hood in Once Upon a Time. Vi ricordiamo che il pilot di Lucifer sarà diretto da Len Wiseman (Underworld) e vedrà produttori esecutivo Tom Kapinos, Jerry Bruckheimer e Jonathan Littman.

Lucifer: ecco il primo trailer della serie Fox/DC

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Lucifer: ecco il primo trailer della serie Fox/DC

Il network americano della FOX ha diffuso il primo trailer dell’annunciata nuova serie televisiva Lucifer, basata sul personaggio apparso in Sandman di Neil Gaiman.dell’universo della DC Comics:

Lucifer: due nuovi promo della serie tratta dal lavoro di Neil Gaiman

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Il network americano della FOX ha diffuso due nuovi promo inediti di Lucifer, l’attesa nuova serie televisiva basata sul personaggi creato da Neil Gaiman.

https://youtu.be/orUqhQjG978

https://youtu.be/TYQ2XuzbzBQ

Lo show racconta la storia di Lucifer (Tom Ellis) che dopo il suo abbandono degli Inferi si trasferisce a Los Angeles, dove apre  un locale chiamato Lux.

Lucifer prende in prestito una star da Arrow

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Lucifer prende in prestito una star da Arrow
Kevin Alejandro in Lucifer
Kevin Alejandro in Lucifer

Kevin Alejandro, noto per aver partecipato ad Arrow e Golden Boy, si è unito al cast della serie Fox Lucifer, basata sull’omonima serie a fumetti drammatico/procedurale. Stando a quanto riferisce Deadline, l’attore sarà un regular della serie e interpreterà Dan, un detective della omicidi che prova risentimento nei confronti di Lucifer, per via della sua connessione con la moglie e con la figlia. Alejandro rimpiazzerà Nicholas Gonzalez, che nel pilot interpretava lo stesso personaggio.

L’attore ha interpretato Sebastian Blood in Arrow 2 e ora si unisce al cast già formato da Lauren German, Lesley Ann-Brandt e Tom Ellis che interpreta il signore dell’inferno in persona.

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Lucifer esordirà sulla Fox all’inizio del 2016, nel periodo mid-season.

Lucifer 4: recensione della nuova stagione targata Netflix

Lucifer 4: recensione della nuova stagione targata Netflix

Dopo tante preghiere e un po’ di attesa, Lucifer torna a fare bella mostra di sé grazie al salvataggio compiuto da Netflix. La piattaforma ha dato infatti ascolto ai fan dello show, che a gran voce avevano chiesto di salvare questo Barabba dal limbo produttivo in cui Fox l’aveva scaraventato.

E così, come un anti-Cristo redivivo dal sepolcro, la serie con protagonista Tom Ellis e Lauren German torna “a riveder le stelle” grazie al servizio di streaming, accolta trionfante dalla frangia di appassionati, e con un po’ di timore da tutti gli altri. Se i primi, infatti, si sono subito spesi in salamelecchi e inchini, gli altri si son giustamente chiesti come, l’arrivo su Netflix, avesse potuto incidere sugli equilibri di un serial che, pur essendo stato creato da Tom Kapinos (Californication), non è mai stato veramente sconvolgente dal punto di vista della rappresentazione della sessualità o di altri contenuti VM, salvo ovviamente l’aspetto sanguinolento CGI oriented.

Il cambiamento è anche strutturale, perché Lucifer passa da un formato ampio, 13 episodi la prima stagione, 18 la seconda e 29 la terza, ad uno più conforme allo stile di Netflix, con soli 10 episodi, dal minutaggio appena più lungo, e con la possibilità che il diavolo infiammi lo spettatore senza preoccuparsi più del cilicio costrittivo imposto dal rating e da censure varie ed eventuali. A queste domande è facile trovare risposta sin dall’inzio di questo nuovo ciclo. Lucifer è cambiato poco e niente, tranne che per il fatto che la stagione è più corta e questo influisce positivamente sul ritmo del racconto.

Avevamo lasciato la serie con un notevole cliffangher di chiusura per la terza stagione. Dopo innumerevoli episodi a speculare su come e quando Chloe avrebbe scoperto la vera identità di Lucifer, la rivelazione arriva in chiusura di stagione, giusto un attimo prima che Fox cancellasse la serie scaraventando rovinosamente i fan dal paradiso all’inferno. Il nuovo corso Netflix non riprende le cose esattamente da quel punto, ma lascia passare un mese dalla fine della stagione precedente, con Lucifer che si strugge per amore verso una Chloe che si è presa una vacanza con Trixie, allontanandosi volutamente da Los Angeles e da quel diavolo che un po’ la spaventa e un po’, evidentemente, la conturba.

Dopo un attimo di smarrimento, in cui la serie ha bisogno di far ordine tra le carte sparpagliatesi sul tavolo, lo show gioca subdolamente con lo spettatore, riportandolo ben presto sulla strada fin troppo nota di quel serial da sempre a metà tra un criminal drama e una versione per scolarette di Californication, con una manciata di riferimenti provenienti da tutto ciò che rimane dalle ceneri di Streghe, Teen Wolf, Grimm e tutte quelle altre serie tv basate sul sovrannaturale che da almeno un ventennio scorrazzano liberamente tra i palinsesti della via cavo US.

Fino ad oggi, Lucifer è sempre stato uno show diesel, a lenta carburazione, che ha avuto spesso bisogno di numerose puntate per muovere (lentamente) i pezzi sulla sua scacchiera, ma sotto l’egida Netflix lo show ha subìto una brusca accelerata, eliminando tutto ciò che era superfluo, e concentrandosi sostanzialmente solo sui personaggi e la loro maturazione psicologica, lasciando in sottofondo, dove è giusto che resti, quella traccia criminal drama che appartiene comunque al suo DNA.

La gestione e la costruzione del tempo è infatti il più grande cambiamento che lo show ha subìto nel passaggio a Netflix. Non solo perché, come detto, la stagione dura nel complesso circa la metà rispetto al passato, ma anche perché è proprio il modo in cui il tempo trascorre nella serie ad essersi contratto. Se in passato non si aveva mai un’idea veramente chiara di quanto tempo trascorresse tra certi eventi ed altri, oggi abbiamo un chiaro indizio del fatto che l’intera stagione si sviluppi nell’arco di quasi un anno, concentrando quindi, in 10 episodi di circa 50 minuti, una considerevole quantità di tempo e un mucchio di risvolti narrativi e sentimentali, snocciolati nell’arco di 9/10 mesi. Considerando la ricchezza di svolte narrative, avvenimenti e situazioni da gestire, non è poco per lo sviluppo di un cast così nutrito di personaggi.

Tutto questo si traduce in uno show che, come da impostazione delle stagioni 2 e 3, si prende il tempo che serve per parlare dei personaggi e dei loro turbamenti, ma che si libera anche di tante situazioni del tutto accessorie che, in passato, non facevano che mettere sotto i riflettori il fare – spesso macchiettistico – di Lucifero. Quest’aspetto del personaggio viene però conservato e piegato in maniera più funzionale alla narrazione, cadenzato anche da un montaggio più veloce e sintetico. Un pregio, a nostro giudizio, dell’intero show, è stato proprio quello di diventare un racconto corale in cui, benché nessuno dei personaggi abbia lo stile (e la versatilità recitativa) del Lucifero di Tom Ellis, ognuno ha dei momenti di interesse e coinvolgimento per lo spettatore.

L’avvento di Netflix non ha quindi contaminato lo show, né ha utilizzato l’assenza della censura tipica delle tv in chiaro per spendersi in un tripudio di sesso e droghe pesanti, semmai ha semplicemente reso l’intero show più denso e dinamico a patto che, ovviamente, lo spettatore sia a suo agio con il tempo televisivo che trascorre così rapidamente. I salti temporali, in effetti, non sono gestiti benissimo, ed anzi a metà stagione si compie inspiegabilmente un salto di qualche mese, raccontato allo spettatore solo per mezzo di un breve dialogo tra Maze e Linda. L’ellissi temporale non è gestita bene, ma in fin dei conti non lede al carisma dello show, in debito in egual misura all’aspetto sovrannaturale e verso quello poliziesco.

Se l’aspetto investigativo, in questo ciclo, sembra però un pochino sottotono, quel che ne ha guadagnato è lo sviluppo morale e, soprattutto, emotivo dei personaggi, praticamente tutti intenti a fare i conti con un nuovo lato di sé stessi, chi per puro caso (Maze), chi per motivazioni più profonde (Dan), chi per un inaspettato plot twist (Laura e Amenadiel). Il risultato è un nuovo cambio di rotta per una serie che, comunque, sin dai suoi esordi ha sempre cercato di affiancare ai suoi personaggi tematiche nuove e modi alternativi di affrontare le stesse, cercando di mantenersi comunque in equilibrio sulle sue venature più squisitamente sovrannaturali. Venature che qui si mostrano – finalmente – con maggior concretezza, in una serie di situazioni che lasciano ben sperare per il futuro, augurato ma non ancora confermato, della serie.

Lucifer è quindi cambiato? Potremmo dire che l’approdo a Netflix ha portato dei cambiamenti e che i fan della prima ora se ne sono accorti, ma la verità (che questi stessi fan ben conoscono) è che la serie ha sempre avuto voglia di non adagiarsi sugli allori del carisma del suo protagonista, mettendosi in gioco con una serie di ritratti e personaggi secondari che in questa nuova veste emergono più valorizzati e divertiti che mai.

Il pregio del passaggio a Netflix è stato quello di lasciare lo show libero di esprimersi come voleva, scendendo a patti col diavolo solo per la volontà di ridurre il numero di episodi per stagione e, di conseguenza, l’investimento economico. Un risparmio che, per fortuna, non ha leso né al cast né al resto dell’impianto produttivo, mantenendo intatti il divertimento e l’esagerazione che, dal primo episodio, complice l’interesse per Gaiman, aveva spinto gli spettatori a sedersi davanti alla tv.

Luciano Ligabue e il cast presentano Made in Italy

A pochi giorni dall’uscita nelle sale del suo terzo lavoro da regista, prevista per il 25 gennaio, Luciano Ligabue parla di Made in Italy, ritorno dietro la macchina da presa per il rocker emiliano a 20 anni dall’esordio con Radiofreccia. Accanto a lui i protagonisti Stefano Accorsi e Kasia Smutniak e il cast.

Il film nasce dall’album Made in Italy [del 2016 ndr], in che modo?

Luciano Ligabue: “Nasce come progetto “balordo”. Oggi è anacronistico fare un concept album, la musica si ascolta con una certa velocità […], chiedere a qualcuno di ascoltare un album intero è al limite della presunzione, ma era ciò che volevo fare. Da lì ho contattato Domenico Procacci [produttore del film ndr], che ha amato il disco, e a quel punto sono cadute le mie resistenze a fare un altro film. Fare film infatti è un mestiere faticosissimo per me, che sono abituato a fare i conti con emozioni che fluiscono. […] Significa un po’ “progettare” le emozioni, fare in modo che una serie di pezzetti di pochi secondi riescano, attraverso un processo molto mentale, a produrre qualcosa che tu vorresti fosse di cuore”. “Mi sono riavvicinato alla regia perché non avevo più la scusa di non avere una storia da raccontare”. E sul suo approccio da regista precisa: “Ho voluto sempre essere il più specifico possibile, già dai tempi di Radiofreccia. […] Continuano ad interessarmi storie specifiche che non per forza raccontano di tutti. Poi, se altri vi si riconoscono, vuol dire che l’opera di fantasia ha funzionato”.

Il  concetto di cambiamento è centrale nel film, ce ne parla?

Luciano Ligabue: “Il cambiamento fa paura, siamo propensi a pensare che non porti buone cose. Se poi ti ancori alle certezze, hai ancora meno voglia di avventurartici. Però, il cambiamento è il movimento naturale della vita. Più che gli eventi, è come noi reagiamo agli eventi a produrre la nostra realtà. […] Riko sente che ciò che ha gli va stretto, nonostante lo ami. Ha bisogno di cambiare il punto di vista. Il film è il racconto di questo suo percorso”.

È difficile tenere insieme storia d’amore e un discorso forte sull’Italia, come lei fa qui?

Ligabue: “Ho cominciato a raccontare del mio sentimento verso il paese dieci anni fa, con Buona notte all’Italia. […] Con questa e altre canzoni volevo raccontare l’amore per questo Paese, che non viene meno nonostante la frustrazione per tutti i problemi irrisolti. Nel film racconto questo sentimento attraverso gli occhi di chi ha meno privilegi di me. Riko vive una vita normale […] e ha un rapporto molto forte con le radici. […] Mi interessava soprattutto raccontare gli stati d’animo di un gruppo di persone per bene che, come tali mediamente non hanno voce in capitolo, o non vengono raccontate perché non sono interessanti dal punto di vista drammaturgico”.

Crede sia possibile spezzare il cordone ombelicale che la lega così fortemente alla provincia?

Ligabue: “No, non credo, perché ci vivo da un numero inenarrabile di anni e ci vivo bene. È la mia dimensione ed è anche per questo che magari il mio raggio d’azione è limitato geograficamente, perché voglio raccontare ciò che conosco bene”.

Come avete lavorato ai vostri personaggi e com’è stata quest’esperienza?

Kasia Smutniak: “Il personaggio di Sara è stato difficile da affrontare. Mi ha aiutato poter lavorare su una base di musica e parole ed avere molto chiaro il mondo nel quale mi trovavo, il mondo di Luciano. […] Mi sono ispirata alla forza delle donne. Di Sara mi piace la coerenza, il suo stare coi piedi per terra. È una donna che sa quello che vuole. […] Nei momenti difficili prende una decisione e non ha paura di farlo”.

Stefano Accorsi: “Riko è un uomo che sta, sta in questa sua vita avendo vissuto anche anni molto diversi per questo paese. Lo troviamo in un momento di crisi. […] Il bello è che non succede nulla di eclatante nella sua vita, se non cose normali. È il suo modo di rapportarsi a queste cose che cambia. Cambiando punto di vista, Riko si rigenera. È raro mettere in scena questo tipo di personaggi raccontati in questo modo. Di solito si cercano sempre i cattivi, o anche qualcosa di straordinario. Invece qui non è così. […] Questo è ciò che ci ha permesso di interpretare i personaggi in modo autentico.

Fausto Maria Sciarappa [nel film interpreta Carnevale, amico di Riko ndr]: “C’è una canzone di Luciano, […] G come giungla, che dice: non basta restare al riparo, chi vuol sopravvivere deve cambiare. […] Ho vissuto sulla mia pelle questo cambiamento. Negli anni ’90 ho lasciato l’Italia per l’Inghilterra, dove sono stato dieci anni. Vedere il film alla proiezione a Correggio mi ha emozionato. Una cosa che ha detto Luciano mi ha colpito molto: che uno dei suoi obiettivi era quello di far venire la nostalgia dell’Italia non agli italiani all’estero, ma a quelli che vivono in Italia”.

Luciana Littizzetto e Rocco Papaleo raccontano E’ nata una Star?

La conferenza stampa di presentazione del film È nata una star? Si è svolta venerdì 16 Marzo a Roma. Presenti all’incontro Luciana Littizzetto, Rocco Papaleo, Pietro Castellitto e Lucio Pellegrini. Maggior risalto, da parte degli attori e del regista, è stato dato al messaggio che la pellicola intende veicolare più che agli elementi frivoli e piccanti della storia.

Luciana Littizzetto e Fabio Fazio e il doppiaggio con i Minions

Luciana Littizzetto e Fabio Fazio e il doppiaggio con i Minions

In arrivo al cinema il prossimo 27 agosto, Minions racconta le avventure dei piccoli aiutanti dei malvagi prima che trovassero in Gru, protagonista di Cattivissimo Me, il padrone ideale da servire.

A doppiare il film per la versione italiana sono stati chiamati Luciana Littizzetto e Fabio Fazio. Ecco cosa hanno raccontato sull’esperienza  in sala di doppiaggio con Fiamma Izzo.

Scarlet Sterminator è la madre di tutte le cattive, icone di stile e determinazione. Mentre suo marito Herb è uno scienziato pazzo e un gran fustacchione. Intanto, siete sposati?


Fabio Fazio:
Si ci ha sposati Terrence Hill a Sanremo. 

Luciana Littizzetto: Adesso c’è il divorzio breve potremmo pensarci, comunque lui è innamoratissimo di me che sono spietata, perfida, cattiva feroce ma ho anche questa parte morbida e docile perché sono innamorata di lui che è mio marito ed è un cretino totale! Ma è quello che capita alle grandi donne di potere che hanno questa parte fragile che si innamorano facilmente di balenghi che non ti immagineresti mai… poi leggi tu il sotto testo….

Fabio tu hai fatto fatica a manifestare tutto il tuo amore?

F.F.: Quello è il lavoro, il professionismo…
L.L: … è fare finta.
F.F.: È fare finta, poi noi ormai siamo oltre.
L.L.: Noi battibecchiamo spesso ma nella vita normale non litighiamo.
F.F.: Ci vorrebbe pure…! Il film come avete capito è totalmente autobiografico per quanto riguarda Luciana, è la storia della sua vita.
L.L: Ma anche per te!
F.F.: Si per certi versi anche per me, io sto scontando una pena e i servizi sociali mi hanno affidato Luciana.
L.L: E poi non so se notate la fisicità di Fabio somiglia molto a quella di…
F.F.: Jon Hamm che ha doppiato…
L.L.: No a Herb che ha queste lunghissime gambe magre, un po’ senza culo e questo nasone!

Essere scelti per un personaggio dei cartoni animati aumenta la propria autostima o la mette in discussione?

F.F.: La aumenta enormemente, diventare voce di un cartone vuol dire che si finisce nell’immaginario dei bambini, ho due figli piccoli e lo confesso, l’ho fatto soprattutto per piacere a loro…
L.L.: … e guadagnare punti.
F.F.: E guadagnare punti e ho sempre desiderato avere questa possibilità, finire in un cartone animato significa, ora esagero, trascendere dall’aspetto umano, diventi più che umano, immortale, è una cosa meravigliosa. A noi a Sanremo hanno dedicato una volta una storia di Topolino, più di quello non c’è.
L.L: E ti da la possibilità di recitare di nuovo, io nasco come attrice…
F.F.: Chi, tu?
L.L: Si attrice e doppiatrice…
F.F.: Quando?
L.L.: Vedete la fatica?!? Si attrice di telenovela dove facevo i bambini maschi.
F.F.: Come Rita Pavone con Giamburrasca!
L.L.: (ride) Si uguale! Nella televisione non reciti, sei tu. Quindi l’idea di recitare ed essere diretta da Fiamma Izzo vuol dire essere portata per mano da una persona che sa tutto, ma è anche libera e talmente professionista, che ti fa fare quello che vuoi tu ma ti dice anche come puoi modificare e cambiare, che non è da tutti.

Luciana visto la tua esperienza, come se l’è cavata Fabio?

L.L.: Benissimo, si che è un cretino, ma lui ha iniziato facendo l’imitatore e questo vuol dire che ha una padronanza della voca pazzesca, tant’è che diventa la voce degli altri. Quindi per lui questo è stato il primo esperimento ma in realtà è una cosa che gli veniva abbastanza facile.
F.F.: Sei stata molto gentile… è stata un’esperienza molto divertente, la prima e forse anche l’ultima, ma Fiamma mi ha aiutato in tutto aldilà della direzione, gli aspetti tecnici, ma proprio nel trovare la voce adatta al personaggio, e farsi venire un’idea che per me era difficile. Luciana ha fatto qualunque cosa e infatti è arrivata lì e sembrava Sandra Bullock…
L.L.:… si stessa fisicità…
F.F.: A parte quello, la voce era sovrapposta e identica, io invece ho fatto togliere la voce originale perché mi distraeva…
L.L.: Perché tu sei uno straccia palle! No perché sei professionista, perché sei pignolo!

Avete lavorato insieme durante i turni di doppiaggio?

F.F.: No! No per carità questa è stata una clausola, stanze separate!
L.L.: Piste separate! Abbiamo cominciato con lui perché essendo alle prime armi ci è voluto molto più tempo, no?! Poi non voleva vedere me perché magari gli mettevo l’agitazione quindi il primo giorno ha fatto tutto lui da solo, ripetendo ossessivamente le cose perché sbagliava molto! Poi sono arrivata io e in un attimo…
F.F.: Come in montagna il primo che parte è quello più bravo perché deve tirare i compagni.
L.L.: Peccato che poi l’hai dovuta rifare per metà!
F.F.: No non è vero ci tenevo a rifarla… per me è stato tutto difficile, trovare lo studio! E capire se riuscivo a fare due cose insieme, vedere e parlare, e fare tutto prima dell’arrivo di Luciana… che era la cosa più importante.
L.L.: Io non l’ho visto mentre doppiava, mentre lui invece mi ha visto, e avrei voluto vederlo.
F.F.: Io ho impiegato un attimo!
L.L.: Lui sempre un attimo!

Se dovreste scegliere un cattivo da adorare, come fanno i Minions, chi scegliereste?

F.F.: Oggi ce l’hanno fatta spesso questa domanda, eppur essendo in due stanze diverse con gruppi diversi abbiamo detto lo stesso nome, per dire quanto siamo affini, il dittatore coreano.
L.L.: Kim Jong-un.
F.F.:
Il cattivo vero non puoi adorarlo, uno che fa un po’ ridere si. E lui è un po’ ridicolo, e potrebbe essere quello che oggi i Minions cercano, fisicamente gli assomiglia anche no?

L.L.: Si un enorme pinolo obeso.
F.F.: Un enorme Minions, anche perché con i cattivi veri non ci puoi né scherzare né esserci complice.

Secondo voi qual è il mix di successo di questo film?

F.F.: Hanno un linguaggio totalmente surreale, dicono una parola e quella assume un significato pazzesco!
L.L.: Cuccaraccia!
F.F.: (ride) Libertà assoluta, ecco sono liberi, c’è molta libertà nell’essere cattivi nel poter dire cose apparentemente senza senso e magari dire una parola e tutto il resto diventa inutile e quindi sconvolge l’ordirne logico delle cose, la cattiveria diventa bontà, fai il tifo per i cattivi è tutto uno sconvolgimento dell’ordine stabilito.
L.L.: Che poi funziona con i bambini piccoli, con quelli un po’ più grandi, con gli adolescenti e gli adulti. Hanno un pubblico pazzesco!

Lucia Ocone: 10 cose che non sai sull’attrice

Lucia Ocone: 10 cose che non sai sull’attrice

Lucia Ocone è un’apprezzata attrice, attiva tanto al cinema quanto in televisione. La sua partecipazione a film di grande successo le ha fatto guadagnare le attenzioni di pubblico e critica, e i suoi ruoli di rilievo le hanno più volte permesso di mettere in mostra le sue doti attoriali.

Ecco 10 cose che non sai sull’attrice.

Lucia Ocone film

1. Ha partecipato a lungometraggi di successo. Il debutto dell’attrice avviene nel 2001 nel film Un altr’anno e poi cresco. Successivamente partecipa a Mari del sud (2001), Mi fido di te (2007), Generazione 1000 euro (2009), Maschi contro femmine (2010), La banda dei Babbi Natale (2010), Nessuno mi può giudicare (2011), dove recita accanto all’attrice Paola Cortellesi, Immaturi – Il viaggio (2012), Viva l’Italia (2012), Tutta colpa di Freud (2014), Poveri ma ricchi (2016), Metti la nonna in freezer (2018), dove recita accanto all’attrice Miriam Leone.

2. Ha recitato in televisione. L’attrice ha recitato anche in popolari serie televisive come Lo zio d’America (2002), Una famiglia in giallo (2005), 7 vite (2007), I liceali 3 (2011), Il commissario Manara (2009-2011) e Tutti insieme all’improvviso (2016).

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Lucia Ocone Instagram

3. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un proprio profilo, seguito da 85 mila persone. All’interno di questo l’attrice è solita condividere fotografie scattate in momenti di svago, ma non mancano anche immagini e video promozionali dei progetti cinematografici e televisivi a cui l’attrice ha preso parte.

Lucia Ocone figli

4. Non ha figli. In un’intervista l’attrice ha dichiarato di non essere sposata e di non avere figli. Ha aggiunto che non sopporta il giudizio rivolto alle donne non sposate e non madri, frutto di una cultura primitiva. L’attrice è una forte sostenitrice del fatto che si possa essere realizzate e in pace con sé stesse anche senza un compagno o dei figli.

Lucia Ocone Quelli che il calcio

5. Ha preso parte al programma televisivo. L’attrice è ospite ricorrente nel programma, dove è apparsa per la prima volta nel 2005. Prenderà parte poi fino all’edizione del 2009. Nel 2015 torna a far parte del programma, di cui è tutt’ora tra i membri del cast principale, imitando diversi personaggi famosi d’attualità e portando in scena personaggi di sua invenzione.

Lucia Ocone Anna Moroni

6. È tra le sue imitazioni più celebri. Una delle interpretazioni più riuscite dell’attrice è quella di Anna Moroni, celebre cuoca e personaggio televisivo, apparso per anni nel programma La prova del cuoco. L’imitazione della Ocone ripercorreva tutte le principali caratteristiche della cuoca, e ha mostrato le vere potenzialità dell’attrice come interprete.

Lucia Ocone Mina

7. Ha imitato la celebre cantante. Un’altra delle più celebri imitazioni è quella della cantante Mina, che l’attrice ha interpretato più volte all’interno del programma Quelli che il calcio. Nei panni della cantante, la Ocone si sbizzarrisce a dire la propria opinione sull’attuale panorama musicale italiano.

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Lucia Ocone Poveri ma ricchi

8. Ha recitato nel film di Fausto Brizzi. Nel film Poveri ma ricchi l’attrice interpreta Loredana Bertocchi, moglie del personaggio interpretato da Christian De Sica. La vicenda del film ruota intorno all’incredibile vincita di cento milioni di euro da parte della famiglia protagonista, la quale vede cambiare improvvisamente il proprio status economico e trovandosi ad affrontare situazioni sempre più comiche.

Lucia Ocone Paola Cortellesi

9. Ha più volte recitato con l’attrice. La Ocone e la Cortellesi hanno recitato insieme nel film Nessuno mi può giudicare, ma hanno anche diviso più volte la scena all’interno del programma Quelli che il calcio, dove hanno dato vita a duetti comici imitando personalità dello spettacolo o personaggi di loro invenzione.

Lucia Ocone età e altezza

10. Lucia Ocone è nata ad Albano Laziale, il 3 maggio 1974. L’altezza complessiva dell’attrice è di 165 centimetri.

Fonte: IMDb

 

 

Lucia Bosè, morta per polmonite a 89 anni

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Lucia Bosè, morta per polmonite a 89 anni

Si è spenta in un ospedale di Segovia, vicino Madrid, l’attrice Lucia Bosé: ad annunciarlo è stato il figlio Miguel via Twitter, dal Messico, dove vive con due dei quattro figli. L’attrice è morta a causa delle complicazioni seguite a una polmonite, alcuni giornali spagnoli parlano di coronavirus, ma non ci sono conferme ufficiali.

https://twitter.com/BoseOfficial/status/1242083241907101702?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1242083241907101702&ref_url=http%3A%2F%2Fwww.ansa.it%2Fsito%2Fnotizie%2Fcultura%2Fcinema%2F2020%2F03%2F23%2Fcinema-e-morta-lucia-bose_5e901720-6a28-4610-8d51-b9c8073e483e.html

La diva dai capelli blu aveva lasciato la carriera per la famiglia e si è spenta in solitudine a causa della specificità del virus, che prevede l’isolamento dei malati. Era nata a Milano il 28 gennaio 1931 con il nome di Lucia Borioni.

Notata, giovanissima, da Luchino Visconti, partecipa e vince la gara di Miss Italia nel 1947. Di lì a qualche anno, debutta al cinema. Si fa notare in Non c’è pace tra gli ulivi (1950) di Giuseppe De Santis, ma soprattutto Cronaca di un amore (1950) di Antonioni per il quale recita anche ne La signora senza camelie (1953).

Dopo 17 film si sposò e lasciò il cinema ma rimase un personaggio molto popolare. Tornò sugli schermi alla fine degli anni sessanta, per lo più in ruoli secondari in pellicole quali Sotto il segno dello scorpione dei Taviani; Metello di Mauro Bolognini, Fellini Satyricon, di Federico Fellini.

Tra le sue interpretazioni recenti, ricordiamo Cronaca di una morte annunciata (1987), di Francesco Rosi, L’avaro (1990) di Tonino Cervi, Volevo i pantaloni (1990) di Maurizio Ponzi, I Viceré (2007) di Roberto Faenza.

Nel 2017 riceve il Wilde Vip European Award per l’arte e la cultura, onorificenza conferita dalla Dreams Entertainment con l’Osservatorio Parlamentare Europeo.

Luci della città, il film capolavoro di Charlie Chaplin

Luci della città, il film capolavoro di Charlie Chaplin

Luci della città è il film culto di Charlie Chaplin del 1931 con protagonisti nel cast Charlie Chaplin, Virginia Cherrill, Henry Myers.

Luci della cittàLuci della città (City Lights) è un film muto del 1931 interpretato, scritto, diretto e prodotto da Charlie Chaplin. Chaplin con la sua consueta maestria si prende beffa dei ricchi, dei loro vizi e difetti ed esalta al contempo la vera ricchezza delle persone semplici, basata sulla generosità. Anche in questo film alterna con inimitabile capacità momenti di alta comicità a momenti di profonda malinconia e drammaticità.

Un vagabondo vive di stenti, ma in fondo anche con infinita speranza in un futuro migliore, la sua quotidiana povertà; in una notte passata al molo, solo apparentemente come tante altre, salva la vita di un aristocratico che vuole suicidarsi in mare perché lasciato dalla moglie. Apprezzato molto il gesto del vagabondo, il nobile lo ospita a casa e lo riempie di affetto; ma il giorno dopo, passata la sbronza, non si ricorderà più di lui e lo caccerà da casa. E questa amicizia nata da una tragedia continuerà con questi alti e bassi dovuti all’alcool, che porterà sbalzi di umore e continui cambiamenti di atteggiamento dal parte del ricco infelice. Il vagabondo però ha conosciuto anche una bella fioraia cieca e cerca un modo per aiutarla finanziariamente. E sarà questa sua enorme generosità verso lei che gli porterà non pochi problemi. Ma guadagnerà un lauto compenso finale che va oltre il vile denaro.

altQuando nel 1929 Charlie Chaplin cominciò a interessarsi al suo nuovo film (Luci della città), il sonoro era diventato ormai pressoché irrinunciabile per qualsiasi regista dell’epoca.

Sydney, fratello e manager del famoso Tramp, non esitò a proporgli l’idea di una pellicola sonorizzata, ma Charlie era molto scettico rispetto alla nuova invenzione e tentò in tutti i modi di restare alla pantomima che lo aveva reso celebre. Fino al 1940 (con Il grande dittatore) presentò solo film muti.

Decise infatti di continuare con il muto e di realizzare Luci della città, quello che diventerà il suo film più apprezzato dalla critica. Questa volta la leading-lady sarebbe stata Virginia Cherrill, graziosa ventiduenne bionda, che avrebbe impersonato una fioraia cieca. Chaplin raccontò di averla conosciuta ad un incontro di boxe nel 1928 e di averla scritturata immediatamente per il suo imminente lavoro.

 Luci della città

Varie vicissitudini coinvolsero Charlie durante la realizzazione di Luci della città. Una tra le più importanti: la fioraia avrebbe dovuto scambiare il piccolo vagabondo per un milionario ma Chaplin non sapeva come ottenere tale risultato. Prima di trovare una soluzione rifece la scena molte volte, provando i più svariati espedienti. Tale scena alla fine è divenuta la più ripetuta nella storia del cinema, per un totale di 342 ciak.

Accusato di essere un nevrotico perfezionista anche dai suoi collaboratori, che però avevano per lui una grande ammirazione, anche in questo film a causa di queste sue manie non mancano altri aneddoti:

– Luci della città rimase in lavorazione per ben tre anni e vennero utilizzati ben 100.000 metri di pellicola, tempi assurdi anche per i mezzi odierni.

– non mancarono i soliti dissidi e i licenziamenti, i più clamorosi furono sicuramente quello dell’attore scelto per la parte del milionario, Henry Clive, che rifiutatosi di buttarsi nell’acqua fredda per la scena del suicidio venne sostituito da Henry Myers, mentre l’altro riguardò la protagonista, Virginia Cherrill, che lo innervosì talmente durante le riprese della scena finale che la allontanò dal set temporaneamente.

– compositore delle musiche di molti suoi film, ebbe da ridire, come sempre, con gli arrangiatori perché essi insistevano nel dare un’impronta più comica alla musica mentre Chaplin insisteva a volere un “contrappunto di grazia e delicatezza, che esprimesse il sentimento, senza il quale l’opera d’arte è sempre incompleta” (Chaplin).

Questi aneddoti riescono forse a far cogliere ancora di più la grandezza di un regista/attore/compositore/mimo/circense, che proprio grazie alle sue maniacali ossessioni per la perfezione regala ancora oggi quelle stesse emozioni per le quali si batteva, e riesce a far sentire inadeguati, per loro stessa ammissione, molti dei grandi di oggi.

Lucca Project Contest 2014: al via il contest

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Lucca Project Contest 2014Con la presentazione del bando ufficiale prende il via il Lucca Project Contest 2014 che giunge quest’anno alla sua decima edizione. Il concorso per progetti di storie a fumetti, dedicato agli aspiranti professionisti del settore, è organizzato da Lucca Comics & Games con la collaborazione di Edizioni BD.

Il concorso anche quest’anno mira all’individuazione di un progetto di storia a fumetti che, selezionato da una giuria di professionisti, si trasformi in una vera e propria pubblicazione cartacea. Lo scopo è anche quello di dare ad aspiranti giovani fumettisti una prima possibilità per trasformare la propria passione e il proprio talento in una professione. In questi dieci anni, il Lucca Project Contest ha rappresentato in più casi un esordio nel mondo del lavoro e dell’editoria a fumetti, ed è diventato in Italia un trampolino di lancio unico nel suo genere.

Sono ammessi al concorso progetti di opere a fumetti indipendentemente dalla tipologia (volume unico, miniserie, serie eccetera), genere narrativo, target di riferimento, tecniche utilizzate (bianco e nero, colore eccetera), età, nazionalità e professione dei proponenti. Tra i partecipanti saranno selezionati i finalisti, tra i quali la giuria di esperti individuerà il progetto che

sarà pubblicato da Edizioni BD, presentato in occasione di Lucca Comics & Games 2015 e distribuito a livello nazionale. Inoltre, per il progetto vincitore è previsto un contributo in denaro per la realizzazione di € 1.800. La finestra – inderogabile – per partecipare va dal 9 giugno al 19 settembre 2014 e l’iscrizione andrà effettuata sull’apposita area del sito www.luccacomicsandgames.com. Sullo stesso sito è consultabile il bando ufficiale.

Perciò invitiamo tutti gli aspiranti autori a partecipare: si tratta di un’occasione unica, di un anniversario speciale e di una possibilità concreta di veder pubblicato il proprio progetto, come testimoniano le pubblicazioni dei progetti vincitori delle passate edizioni.

2005 – Ford Ravenstock – specialista in suicidi, di Susanna Raule e Armando Rossi 2006 – Il cimitero dei calamari, di Tommaso Destefanis e Tiziano Angri
2007 – Aelis, di Nora Moretti
2008 – Pan, di Elia Morettini e Vanessa Cardinali

2009 – Cuore Nero, di Domenico Cucci e Marco Cito
2010 – Nelle lande dei giganti, di Francesca Santi e Matteo Berton
2011 – Paganini, di Paolo D’Antonio
2012 – Delitto d’autunno – un’indagine di Andrè Dupin, di Gianfranco Vitti, Gabriele Benefico e Fabrizio Liuzzi 2013 – La città dei cuori innocenti, di Silvia Vanni

Lucca Film Festival: Romero, Friedkin, Bellocchio e Sorrentino

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Torna il Lucca Film Festival e Europa Cinema e tornano le mostre che ormai da anni lo accompagnano, rendendo omaggio, non solo attraverso le proiezioni, ai grandi registi internazionali ospiti della manifestazione. Dopo quelle di Peter Greenaway, David Lynch e lo scorso anno David Cronenberg, che ha portato a Lucca anche Jeremy Irons, il Comitato Nuovi Eventi per Lucca, grazie al sostegno di Banca Société Générale, main sponsor degli eventi espositivi, produce e organizza per questa edizione del festival ben quattro mostre, tutte in anteprima italiana. George Romero, Mario Monicelli, Marco Bellocchio e i Mondo Movie di Gualtiero Jacopetti saranno i protagonisti che approderanno quest’anno, oltre che a Lucca e Viareggio, anche nella città di Barga, nella Media Valle del Serchio.

Al Palazzo Ducale di Lucca, dal 26 marzo al 1 maggio, si tiene una grande mostra dedicata a George Romero, regista e sceneggiatore statunitense, maestro dell’horror, ospite d’onore di Lucca Film Festival e Europa Cinema 2016 dal 3 al 10 aprile: 40 oggetti tra locandine, fotobuste e manifesti originali italiani del suo cinema, in un percorso cronologico ben definito. Nelle prime stanze ci saranno i manifesti e le fotobuste della trilogia degli Zombi (La notte dei morti viventi del 1968; Zombi del 1978 e Il giorno degli zombi del 1985), a seguire i grandi manifesti (due metri per 140) dei film Creepshow del 1982, La città verrà distrutta all’alba del 1973 e di tanti altri di quegli anni e infine un omaggio al New Horror americano, filone cinematografico di cui Romero è da considerarsi il padre fondatore, con una serie di manifesti originali americani autografati dai più importanti attori ed autori del periodo (1968-85), tra i quali ricordiamo Wes Craven, H. G. Lewis e Brian Yuzna. La peculiarità dei manifesti, delle locandine e delle fotobuste in mostra è quella di essere delle vere e proprie illustrazioni curate dai più importanti disegnatori dell’epoca. I pezzi provengono dalla collezione privata del critico cinematografico e collezionista Paolo Zelati e la mostra fa parte di una progettualità espositiva più ampia, sempre presente a Palazzo Ducale nelle solite date e con forti connotazioni musicali, frutto delle collaborazioni con l’associazione di compositori Cluster e la Scuola di Musica Sinfonia di Lucca.

Viareggio ospita invece due mostre che celebrano due grandi registi del cinema italiano: Mario Monicelli e Marco Bellocchio. Alla GAMC – Galleria d’arte moderna e contemporanea, si tiene MARIO. Chiara Rapaccini e Andrea Vierucci per Monicelli, un’istallazione dell’artista Chiara Rapaccini con il fotografo Andrea Vierucci (2 aprile – 16 maggio), mentre Villa Argentina omaggia Bellocchio con una serie inedita di dipinti e disegni realizzati dal maestro (2 aprile – 1 maggio), a cura di Alessandro Romanini: Marco Bellocchio. La Pittura Dietro l’Obiettivo.

Per il progetto MARIO, Chiara Rapaccini, in arte RAP, compagna di una vita di Monicelli, si è ispirata alle fotografie del suo archivio privato, scattate dai più grandi fotografi di scena tra gli anni ‘60 e ‘90 sui set di molti dei capolavori del regista. Queste foto erano state gettate via, insieme ad altri documenti preziosi, dallo stesso Monicelli, come “documenti del passato senza nessun valore”. Chiara le ha recuperate e negli anni le ha catalogate, ordinate e archiviate, lasciandosi ispirare dai forti contrasti del bianco e nero della pellicola, dalla loro straordinaria forza espressiva (sono immagini di Secchiaroli, Strizzi, Doisneau), dai ritratti dei grandi attori della commedia cinematografica italiana. RAP ha lavorato con acrilico e punta secca sulle immagini, le ha stampate su grandi lenzuoli di lino, per poi intervenire nuovamente con pennello e ricamo. Con la tecnica del fumetto e della scrittura libera, ha “dialogato” con i protagonisti del grande cinema italiano, Sordi, Totò, la Magnani, Mastroianni dando vita così a dei “Fantasmi” fluttuanti che poi Andrea Vierucci ha fotografato all’interno di un’architettura post industriale dall’atmosfera spettrale e monumentale.

Marco Bellocchio. La pittura dietro l’Obiettivo raccoglie, dal 9 aprile al 1 maggio, oltre 100 opere del maestro. Il primo nucleo è composto da 12 dipinti realizzati in età giovanile, fra i 20 e i 23 anni, quando il suo sguardo iniziava e concepire il mondo in termini cinematografici, ma la mano si esprimeva ancora con il pennello. Sono dipinti realizzati mentre si diffondeva a livello internazionale la Pop Art, che sarebbe stata consacrata definitivamente nel 1964 alla Biennale di Venezia. La figura umana rappresenta il fulcro e l’impalcatura filosofica e formale di questi dipinti, la pittura diventa strumento d’indagine sociale e introspezione psicologica, come molto del suo cinema.

A questo nucleo si  aggiungono circa 100 opere su carta, nate durante la realizzazione dei suoi film, a partire dal primo “I pugni in tasca”, nel 1966, sino al pluripremiato “Sangue del mio sangue”, del 2015: disegni e bozzetti, ma anche vere e proprie opere, complete dal punto di vista espressivo, una sorta di “pre-visualizzazione” filmica dei personaggi e dei loro tic comportamentali, del loro profilo psicologico, ma anche dei costumi e degli ambienti, delle scenografie e delle condizioni illuminotecniche, atmosferiche e cromatiche. La maggior parte di queste opere sono corredate da appunti e frasi stese con tratto rapido, note tecniche di ripresa o destinate ai collaboratori (scenografi, direttori della fotografia, costumisti).

Nel centro storico di Barga, infine, alla Galleria Comunale e alla Galleria Bel Canto, sempre a cura di Paolo Zelati, dal 1 aprile al 1 maggio 2016, si tiene la mostra Lo sguardo Selvaggio – I mondo movies in Italia, dedicata a Gualtiero Jacopetti, il giornalista, sceneggiatore e regista che diresse, insieme a Franco Prosperi e Paolo Cavara, il film-documentario “Mondo Cane”, vero capostipite dei “Mondo movie” o shockumentary, che con le loro immagini forti e scioccanti invasero le sale cinematografiche italiane a partire dagli anni Sessanta. Una vera e propria carrellata nel genere che Jacopetti ha contribuito a creare, attraverso manifesti, locandine e fotobuste originali sia di “Mondo cane” che degli altri film del regista, ma anche una serie di 30 fotobuste che illustreranno altrettanti “Mondo movie”, realizzati nel corso degli anni Sessanta e Settanta.

Il Lucca Film Festival e Europa Cinema, presieduto da Nicola Borrelli, è tra gli eventi di punta delle manifestazioni organizzate e sostenute dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, le sue mostre sono prodotte e organizzate dal Comitato Nuovi Eventi per Lucca, con il sostegno di Banca Société Générale. Il Festival si avvale inoltre del supporto di Gesam Gas & Luce SpA, Banca Pictet, Banca Generali Private Banking, Banca Carismi, Fondazione Banca del Monte di Lucca, Stonecycle, Il Ciocco S.p.A., Il Ciocco International Travel Service S.r.l., Idrotherm 2000, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Regione Toscana, Comune di Lucca, Comune di Viareggio Provincia di Lucca e della collaborazione di Fondazione Sistema Toscana, Fondazione Giacomo Puccini e Puccini Museum – Casa Natale, Fondazione Centro Arti Visive, CG Entertainment, Photolux Festival. Si ringrazia Lucca Comics & Games, la Direzione Regionale di Trenitalia, Unicoop Firenze e il Corso di Laurea in Discipline dello Spettacolo e della Comunicazione del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa per la collaborazione.

Lucca Film Festival for Future: il concorso riservato a giovani registi e filmmaker per portare la sostenibilità al cinema

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Sofidel, tra i leader mondiali nella produzione di carta per uso igienico e domestico, noto in particolare in Italia e in Europa per il marchio Regina, è nuovamente sponsor del Lucca Film Festival 2024 (Lucca, 21-29 settembre) e in particolare della seconda edizione di Lucca Film Festival for Future, il concorso riservato ai cortometraggi che trattano tematiche legate alla salvaguardia del futuro sia dal punto di vista ambientale sia sociale.

Giovani registi e filmmaker italiani e internazionali (fino a 35 anni) possono candidare la propria opera entro lunedì 15 luglio 2024, iscrivendosi sulle piattaforme Filmfreeway e Festhome. I corti dovranno trattare le seguenti tematiche: green, salvaguardia dell’ambiente, temi socialmente rilevanti e nuove generazioni, avere una durata massima di 29 minuti, essere in anteprima per l’Italia e realizzati non prima del 2022.

Curato da Leonardo Galeassi, nella scorsa edizione il concorso ha registrato ben 256 candidature da tutto il mondo. Una giuria composta dai rappresentanti dei 10 Festival della rete “Film For Our Future”, selezionerà i 10 finalisti in concorso nei giorni del festival. Le opere finaliste concorreranno per il premio, del valore di € 1.000, che sarà assegnato da una giuria composta da nomi di spicco nel panorama cinematografico durante la serata conclusiva del festival, in programma sabato 29 settembre presso il cinema Astra di Lucca.

L’intera selezione finale del concorso sarà proiettata durante la settimana del festival in orario mattutino per le scuole e in orario pomeridiano e serale per il pubblico. Sarà possibile vedere gratuitamente i corti anche on demand sulla pagina dedicata del portale Festival Scope.

Ambra Taccola, Group Communication Manager di Sofidel commenta: “In linea con la tagline “Clean Living” della nostra azienda, la collaborazione tra Sofidel e Lucca Film Festival ha l’obiettivo di continuare a diffondere la cultura della sostenibilità attraverso progetti culturali e di educazione rivolti in particolare alle nuove generazioni per sensibilizzare il pubblico sulla necessità di una nuova cultura di tutela del futuro sia dal punto di vista ambientale sia sociale. Il linguaggio cinematografico, grazie all’uso di immagini, dialoghi e suoni e, nello specifico, la sinteticità del cortometraggio, permettono di veicolare i messaggi in maniera coinvolgente e senza filtri”.

Nicola Borelli di Presidente Lucca Film Festival aggiunge: “Per il Festival è una grande soddisfazione rinnovare la sinergia con una realtà internazionale come Sofidel e ospitare la seconda edizione del Lucca Film Festival for Future. Insieme daremo a tanti giovani registi di tutto il mondo la possibilità di portare sul grande schermo il loro sguardo sul presente e sul futuro. L’obiettivo è sempre quello di sensibilizzare il pubblico su temi attuali che riteniamo di cruciale importanza, perché la salute e la tutela del Pianeta riguarda tutti noi: anche quest’anno lo faremo con energia ed entusiasmo”.

Il concorso riservato ai corti incentrati sulle tematiche di sostenibilità nasce anche dalla collaborazione con i festival della rete internazionale “Film For Our Future” e con la rete EURASF (European Network of Science Communicators, Filmmakers, Film Producers and Festival Organizers).

Tutte le informazioni per candidare il proprio cortometraggio, insieme al bando di concorso, sono disponibili a questa pagina.

Lucca Film Festival for Future 2023: la sostenibilità arriva al cinema

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Il Lucca Film Festival si tinge di green. Sofidel, azienda toscana tra i leader mondiali nella produzione di carta per uso igienico e domestico, nota in particolare in Italia e in Europa per il marchio Regina, è sponsor del Festival 2023 e in particolare della prima edizione di Lucca Film Festival for Future, il concorso riservato ai cortometraggi che trattano tematiche green legate alla salvaguardia dell’ambiente, nell’ambito del Lucca Film Festival (LFF) in programma a Lucca dal 23 settembre al 1° ottobre.

Registi e filmmaker italiani e internazionali possono candidare la propria opera entro venerdì 28 luglio 2023, inviandola come link video all’indirizzo [email protected] oppure iscrivendosi sulle piattaforme Filmfreeway e Festhome. I corti dovranno avere una durata max di 29 minuti, essere in anteprima per l’Italia e realizzati non prima del 2021. Tra tutti quelli pervenuti, ne verranno selezionati 15 da tutto il mondo, che saranno proiettati durante le giornate del festival e concorreranno all’assegnazione dei premi. La selezione si propone di mettere in scena le più innovative e interessanti modalità di racconto narrativo, documentario e interattivo.

Sofidel ha fatto della sostenibilità una leva strategica di crescita, riuscendo a integrarla concretamente nelle sue politiche di sviluppo industriale. Da questo impegno nasce la volontà di diffondere la cultura della sostenibilità attraverso progetti di educazione rivolti in particolare alle nuove generazioni, e, da quest’anno, anche grazie al linguaggio della Settima Arte. La prima edizione del concorso Lucca Film Festival for Future punta, infatti, a sensibilizzare il pubblico sulla necessità di una nuova cultura di tutela e valorizzazione dell’ambiente e della natura.

Elena Faccio, Group Creative & Communication Director di Sofidel commenta: “Lucca Film Festival è un appuntamento prestigioso, atteso a livello nazionale e internazionale dagli appassionati di cinema e non solo: siamo molto orgogliosi di essere presenti con questa iniziativa dedicata al cinema green. Siamo impegnati a diffondere la cultura della sostenibilità da oltre 15 anni, convinti che sia un tema che può essere espresso con molteplici linguaggi. Raccontarlo attraverso l’arte cinematografica permette di raggiungere e sensibilizzare nuovi pubblici su tematiche urgenti che coinvolgono tutti”.

Nicola Borelli di Presidente Lucca Film Festival aggiunge: “Sofidel entra a far parte della famiglia dei sostenitori del festival per un obiettivo ambizioso, ma non impossibile, che rientra nel grande tema della sostenibilità. Il cinema è prima di tutto una forma di comunicazione e il nostro comune interesse è promuovere la tutela dell’ambiente, coinvolgendo concretamente i giovani e contrastando l’effetto ‘goccia nell’oceano’, ovvero di percepire il proprio contributo come minuscolo rispetto al sostegno totale necessario. Ma noi siamo convinti che l’oceano sia fatto di gocce e che ognuna di queste possa fare la differenza”.

Il concorso riservato ai corti incentrati sulle tematiche green nasce anche dalla collaborazione con i festival della rete internazionale “Film For Our Future” e con la rete EURASF (European Network of Science Communicators, Filmmakers, Film Producers and Festival Organizers).

A valutare le opere sarà una giuria composta dai rappresentanti dei 10 Festival della rete “Film For Our Future” che comunicheranno i risultati entro il 15 settembre 2023. Nel corso della serata conclusiva del festival di sabato 30 settembre, presso il cinema Astra di Lucca, verranno proclamati i vincitori e assegnato il primo premio del valore di 1.000 euro.

Durante la settimana del festival, l’intera selezione finale del concorso sarà proiettata sia in orario mattutino per le scuole sia in orario pomeridiano e serale per il pubblico. Sarà possibile vedere gratuitamente i corti anche on demand sulla pagina dedicata del portale Festival Scope.

Tutte le informazioni per candidare il proprio cortometraggio sono disponibili a questa pagina.

Lucca Film Festival e Europa Cinema 2020, aperte le iscrizioni

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Lucca Film Festival e Europa Cinema 2020, aperte le iscrizioni

Aperte le iscrizioni ai concorsi internazionali per lungometraggi e cortometraggi del Lucca Film Festival e Europa Cinema 2020, il festival in programma dal 18 al 26 aprile 2020 tra Lucca e Viareggio, uno degli eventi di punta tra le manifestazioni organizzate e supportate dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.

Il festival, che ha portato negli anni in Toscana grandi nomi del cinema internazionale da Oliver Stone David Lynch, da Rutger Hauer George Romero, è da sempre impegnato a valorizzare produzioni contemporanee indipendenti e il concorso rappresenta una vetrina internazionale grazie al quale registi da tutto il mondo potranno candidare i propri film alla sezione competitiva in programma al festival.

Concorso Lungometraggi

I film selezionati per il concorso lungometraggi saranno 12 e competeranno per l’assegnazione di tre premi: il Miglior lungometraggio (3000 euro), assegnato da una giuria composta da nomi di spicco nel panorama cinematografico, Miglior lungometraggio – giuria studentesca, conferito da una giuria di studenti universitari e Miglior lungometraggio – giuria popolare (premio del pubblico).  I film possono essere iscritti entro il 28 febbraio. La giuria internazionale delle precedenti edizioni è stata composta da celebrità del mondo del cinema quali Paulo Branco, Daniele Gaglianone, Cristi Puiu, Rutger Hauer e Philip Groening. Il comitato di selezione sarà composto da Martino Martinelli, Stefano Giorgi e Cristina Puccinelli. Le pellicole selezionate saranno annunciate (sul sito e sulla pagina Facebook della manifestazione) entro il 27 marzo 2020 (per informazioni: [email protected]). Il bando completo è disponibile sul sito del Festival: www.luccafilmfestival.it/iscrizione-concorso-lungometraggi-2020

Concorso Cortometraggi

Confermata la storica competizione dei cortometraggi – alla sua quindicesima edizione – che offre un premio in denaro per l’opera vincitrice del valore di 500 euro. Le candidature potranno essere presentate entro il 28 febbraio, inviando il lavoro sotto forma di link a [email protected] oppure iscrivendosi sulle piattaforme di Filmfreeway e Festhome. Sono più di 300 i lavori che ogni anno arrivano al vaglio del comitato di selezione; tra gli autori anche nomi celebri, come quello di Adan Jodorowsky, figlio del celeberrimo artista cileno, ma anche registi del calibro di Luca Ferri, Adriano Valerio, Giuseppe Boccassini, Giuseppe Spina, Leonardo Carrano. Le opere selezionate dal comitato presieduto da Rachele Pollastrini saranno annunciate ufficialmente (sul sito e sulla pagina Facebook della manifestazione) entro il 27 marzo (per informazioni scrivere a [email protected]) Il bando è disponibile sul sito del festival: www.luccafilmfestival.it/iscrizione-al-concorso-di-cortometraggi-2020 .

Per iscriversi alle giurie studentesca bisogna inviare una e-mail a [email protected] con oggetto: “LFFEC20 Giuria Studentesca” (entro il 27 marzo).

Il Lucca Film Festival e Europa Cinema, presieduto da Nicola Borrelli, è un evento a cadenza annuale di celebrazione e diffusione della cultura cinematografica che coinvolge ogni anno un pubblico sempre più ampio. Grazie a proiezioni, mostre, convegni e concerti il Festival si distingue tra i tanti grazie a programmazioni audaci ma al contempo attentamente studiate.

Il Lucca Film Festival e Europa Cinema è tra gli eventi di punta delle manifestazioni organizzate e sostenute dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. Banca Generali Private e Banca Pictet sono i Main Sponsor della manifestazione e le mostre sono prodotte con il sostegno di Societe Generale. Il festival si avvale inoltre del supporto di Fondazione Banca del Monte di Lucca, Lucar S.p.A, ICare, Martinelli Luce, Wella, Lions Club Lucca Le Mura, Luccaorganizza, Il Ciocco S.p.A, Cantina Campo alle Comete, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Regione Toscana, Fondazione Sistema Toscana, Comune di Lucca, Comune di Viareggio della collaborazione e co produzione di Provincia di Lucca, Robert F. Kennedy Human Rights Italia, Teatro del Giglio di Lucca, Fondazione Giacomo Puccini e Puccini Museum – Casa Natale, Fondazione Carlo Ludovico Ragghianti, Fondazione UIBI, Università degli Studi di Firenze, Accademia di Belle Arti di Carrara, CNA Cinema e Audiovisivo Toscana, Istituto Luigi Boccherini e Liceo Artistico Musicale e Coreutico Augusto Passaglia. Si ringraziano anche Federazione Italiana Teatro Amatori (FITA), Lucca Comics & Games, la Direzione Regionale di Trenitalia, Unicoop Firenze, Confcommercio delle Province di Lucca e Massa Carrara, il Corso di Laurea in Discipline dello Spettacolo e della Comunicazione del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa e Photolux Festival per la collaborazione

Lucca Film Festival 2024: dal 21 al 29 settembre, presentato il programma

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Si tiene dal 21 al 29 settembre 2024 la ventesima edizione del Lucca Film Festival, con la direzione artistica di Nicola Borrelli. Un ricco programma con numerosi ospiti, da Chiara Mastroianni, madrina del festival a Paul Schrader, Ethan Hawke, Matthew Modine, Pupi Avati, Ruben Östlund, Tonino De Bernardi, Massimo Gaudioso, Federico Cesari, Francesco Costabile, Francesco Di Leva, Francesco Gheghi, a Carolina Crescentini, che presiederà la giuria del concorso LFF for Future. Ricco e variegato il Lucca Film Festival 2024: la mostra dedicata a Marcello Mastroianni e numerose proiezioni per un totale di 50 opere in anteprima italiana, provenienti da tutto il mondo, tra cui 12 lungometraggi, 12 cortometraggi, 10 corti a tema ambientale LFF For Future, 10 opere prime italiane per Buona la prima!. Per il concorso internazionale cortometraggi e lungometraggi è prevista la giuria popolare, le proiezioni dei concorsi traslocano al Cinema Astra (lunghi/corti/LFF For Future) e all’Auditorium Banca del Monte (Buona la prima!).

Per la sezione lungometraggi questa edizione segna il record di partecipazione per il Lucca Film Festival 2024: sono oltre 230, infatti, le opere giunte da ogni parte del mondo per il concorso internazionale, curato da Stefano Giorgi e da Mattia Fiorino.  12 lungometraggi in anteprima italiana per esplorare temi universalmente importanti e indagare culture cinematografiche da ogni parte del mondo. Il concorso di quest’anno è composto interamente da opere prime, per la maggior parte extra-europee: dal saudita Norah, vincitore del Premio della Giuria nella sezione Un Certain Regard del festival di Cannes, all’americano African Giants, vincitore del Premio per la miglior sceneggiatura allo Slamdance Film Festival. Peculiare anche la presenza di opere narrativamente imponenti come il giapponese REI e dell’iraniano The Old Bachelor, vincitori dei due premi principali del festival di Rotterdam (Tiger Award e VPRO Big Screen Award), entrambi dalla durata di oltre 3 ore. Il concorso lungometraggi vuole proporre una panoramica delle opere più interessanti del cinema mondiale, ecco perché la selezione non si cura della provenienza delle opere ma solo della loro qualità artistica: per il primo anno il festival ospiterà un’opera proveniente dall’Arabia Saudita e un’opera proveniente dall’India (Swaha); dopo il successo del russo After e del ceceno The Cage is looking for a bird nel 2023, ecco tornare in concorso Liar, della regista russa Yulia Trofimova. Come ogni anno, il premio per il vincitore sarà di 3mila euro.

Chiara Mastroianni e Fabrice Luchini al Festival di Cannes – foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Chiara Mastroianni inaugurerà il Lucca Film Festival con omaggio al padre Marcello, il pomeriggio del 21 settembre a Palazzo Pfanner con la mostra Marcello l’antidivo di successo, aperta al pubblico fino al 27 ottobre. L’esposizione è un omaggio a Marcello Mastroianni, nel Centenario dalla nascita e presenta manifesti originali, locandine, fotobuste e bozzetti del corredo pubblicitario dell’epoca all’uscita dei film, tutti provenienti dalla sterminata collezione di Alessandro Orsucci. Centrale in questa esposizione è anche la musica per film, con un allestimento unico di colonne sonore originali in vinile, corredate di copertine originali anch’esse, spesso disegnate, insieme a libri e spartiti musicali. “La mostraspiega il curatore Alessandro Orsuccipropone una ricognizione delle pellicole, dei generi, delle straordinarie collaborazioni dell’attore, in base a una ricerca fatta sulla filmografia, che mi ha permesso di selezionare le opere proprio tenendo conto dell’importanza del film e soprattutto del lavoro di Marcello con gli altri”. L’attore aveva, tra l’altro, un particolare legame con Lucca: la sua amata casa di campagna, si trovava infatti a Pescaglia, sulle colline lucchesi, un casale settecentesco dove trascorreva molto del suo tempo libero insieme alla famiglia e ai più grandi nomi del cinema che lo venivano a trovare. La sera sempre del 21 l’apertura ufficiale del festival con Chiara Mastroianni e il ricordo a Marcello che continua con Flavio De Bernardinis e, a seguire, la proiezione di Casanova 70, diretto nel 1965 da Mario Monicelli.

Sarà invece l’attrice Carolina Crescentini (Notte prima degli esami – Oggi, Parlami d’amore, I demoni di San Pietroburgo, Boris, I bastardi di Pizzofalcone) a presiedere la giuria della seconda edizione di LFF for Future, il concorso a cura di Leonardo Galeassi, nato nel 2023 in collaborazione con il Gruppo Sofidel, azienda leader nella produzione di carta per uso igienico e domestico, nota nel mondo per il marchio Regina. La Crescentini, che ha da poco terminato le riprese della nuova serie Netflix Mrs Playmen, diretta da Riccardo Donna nei panni della protagonista, sarà affiancata in giuria – per assegnare il premio di 1.000 euro – da Luca Luisa della storica associazione culturale La Cappella Underground e membro del Trieste Science+Fiction Festival, dal produttore, regista e filmmaker Andrea Morghen e dal regista e docente Giacomo Nencioni. Salvaguardia del futuro dal punto di vista ambientale e sociale è il tema cardine dell’edizione di quest’anno che conta ben dieci cortometraggi di giovani registi e filmmaker internazionali. Dieci corti, di cui 8 in anteprima italiana e 1 (l’argentino Cuando Todo Arde) in anteprima europea. Dal documentario alla fantascienza, passando per narrazioni sperimentali, i corti in concorso declinano il tema della sostenibilità in maniera ricca ed eterogenea. La giuria del concorso sarà anche protagonista, sabato 28 settembre, di un incontro con il pubblico dopo la proiezione dei corti alle ore 17.30.

Il Lucca Film Festival, grazie al sostegno di SIAE, indice la prima edizione del concorso Buona la prima!”, riservato alle opere prime di nazionalità italiana in formato cortometraggio curato dalla direttrice artistica Cristina Puccinelli. L’intento è quello di aiutare gli autori emergenti ad avere maggiore visibilità. Su dieci film selezionati, saranno assegnati tre premi da una giuria di professionisti del settore: miglior opera prima, miglior sceneggiatura e miglior colonna sonora. Quest’ultimo riconoscimento sarà assegnato in collaborazione con il Conservatorio Luigi Boccherini di Lucca e il Master M.A.I. (Musica Applicata all’Immagine). Sempre in collaborazione con SIAE, il corso di sceneggiatura, “Scrivere Cinema, nato con l’obiettivo di aiutare giovani aspiranti autori ad affinare l’arte della scrittura cinematografica. Il corso sarà tenuto dalla sceneggiatrice e regista Cristina Puccinelli  – della direzione artistica del festival – e una lezione sarà tenuta dallo sceneggiatore Massimo Gaudioso. Alla fine del corso gli studenti consegneranno un soggetto per cortometraggio e il migliore verrà premiato il 29 settembre con un riconoscimento di 1.000 euro destinati allo sviluppo dello stesso lavoro. Una giuria di esperti decreterà il vincitore a proprio, insindacabile giudizio.

Per il concorso internazionale cortometraggi, curato da Laura Da Prato e da Dario Ricci, alla sua decima edizione, sono oltre 500 le opere giunte da ogni parte del mondo: i 12 cortometraggi selezionati saranno valutati da una giuria professionale composta dal produttore Simone Gandolfo, dal regista e autore Rai Luca Rea e dalla Make up artist Dalia Colli e saranno proiettati al Cinema Astra il 26 settembre dalle ore 17:00 e il 27 settembre dalle ore 15:00. 4 fuori concorso e 12 in concorso, tra cui 3 anteprime europee – The Bug, To Whip A Horse e Stereo-Vision e una prima mondiale, The most beautiful day in life, dalla Cina, indagheranno le relazioni familiari e sentimentali, presentate sotto molteplici punti di vista talvolta inediti (come Forever YoursBinaud et ClaudeDissolutionMumEste no es Noruega), con un tocco di ironia e dark humor e sconfinando talvolta nel cinema dell’orrore (Stereo VisionCults). Storie al limite dell’irrealtà ma radicate profondamente nel contemporaneo come il pluripremiato I am not a Robot (Vincitore del festival fantastico di Sitges e del Melies d’Argent), l’austriaco Nightfaces e il russo The bug, di kafkiana memoria. Evento speciale il corto Good Boy, diretto da Tom Stuart e interpretato da Ben Whishaw, prodotto dall’italiana Elettra Pizzi e selezionato per la short list dei Premi Oscar 2024, sarà proiettato al Cinema Astra domenica 29 settembre alle 20:30 e vedrà uno speciale collegamento in diretta da Londra coi suoi protagonisti.

Sabato 28 settembre 2024 torna Lucca Effetto Cinema, l’evento open-air parte del Lucca Film Festival, con la direzione artistica di Irene Passaglia, che trasformerà il centro storico in un palcoscenico a cielo aperto. Organizzato con il Comune di Lucca e la Camera di Commercio Toscana Nord-Ovest, vedrà la partecipazione di 40 esercizi pubblici e 20 compagnie teatrali e di danza. Le performance, ispirate a celebri film, si alterneranno nelle aree tematiche della città. Novità di quest’anno è l’Estemporanea di Pittura “ENTRA IN SCENA!“, dove artisti interpreteranno scene iconiche del cinema. Previsti premi per le migliori performance e scenografie.

Ricco il parterre di ospiti di questa edizione: il regista e sceneggiatore statunitense Paul Schrader, Leone d’Oro alla carriera nel 2022, protagonista, al Cinema Astra, di una masterclass, il 26 settembre alle 12:00, aperta al pubblico e di una retrospettiva di suoi film, che il 27 settembre riceverà il Premio alla Carriera. Quindi l’attore, sceneggiatore, scrittore, regista e produttore statunitense Ethan Hawke, che il 26 settembre alle 21:00 presenterà, in anteprima italiana, il suo ultimo film Wildcat e riceverà il Golden Panther Award. Il 27 settembre, alle ore 18:00, presso la Chiesa di S. Francesco, Hawke, terrà una masterclass aperta al pubblico, in collaborazione con la Scuola IMT, nell’ambito della BRIGHT-NIGHT 2024, Notte europea delle ricerca e consegnerà il Premio alla carriera a Paul Schrader, che lo ha diretto in First Reformed – La creazione a rischio. Quindi l’attore Matthew Modine, che presenterà il 25 settembre alle 21:00 in un incontro moderato da Silvia Bizio il corto The Martini Short, commedia esistenziale di Stephen Wallis che racconta di un regista cinematografico malato mentre inizia a girare quella che crede essere la propria, ultima opera. Altro ospite d’eccezione, il regista svedese Ruben Östlund, due volte Palma d’Oro a Cannes, nel 2017 e nel 2022, rispettivamente per The Square e Triangle of Sadness, che terrà una masterclass il 28 settembre, riceverà il Golden Panther Award il 29 settembre e sarà omaggiato con una retrospettiva dei suoi film. Illuminano il parterre di Lucca FF anche il regista Pupi Avati, domenica 22 settembre alle 21:00 e omaggiato con la proiezione del suo classico horror La casa dalle finestre che ridono, il regista Tonino De Bernardi, che il 24 settembre riceverà il Premio alla Carriera, il regista e sceneggiatore Massimo Gaudioso che terrà una masterclass il 22 settembre e l’attore Federico Cesari, che riceverà il Premio Nuovi Protagonisti e terrà un incontro con il pubblico.

FamiliaChiuderà il festival un’altra anteprima, la proiezione di Familia, diretto da Francesco Costabile recentemente presentato alla Mostra del cinema di Venezia, che vedrà ospite il regista, l’attore Francesco Di Leva e il giovane attore Francesco Gheghi, vincitore del Premio Orizzonti come miglior attore. La proiezione, in collaborazione con Fice, segna il passaggio di testimone tra due manifestazioni di cinema, il Lucca Film Festival e Le Giornate del cinema d’essai, connubio tra festival e industry. Sempre fuori concorso e nella sezione dedicata ai giovani registi toscani la proiezione, il 23 settembre al cinema Astra alle ore 21 l’omaggio a Mario Tobino con il documentario Mario Tobino per le Antiche Mura, omaggio al grande psichiatra e scrittore nato a Viareggio, che sarà presentato dalla regista Maria Erica Pacileo e dal produttore Fernando Maraghini. Sempre nella sezione dedicata agli autori toscani la proiezione di C’è un posto nel mondo di Francesco Falaschi, che vedrà ospiti il regista e gli interpreti Cristiana Dell’Anna, Daniele Parisi e Luigi Fedele.

Per la sezione Focus, tra gli altri, la proiezione del film Roma blues di Gianluca Manzetti con Francesco Gheghi e Warpigs, diretto da Giacomo Pellegrini, la storia di due soldati americani durante la Seconda Guerra Mondiale.

Un nuova collaborazione per il festival, con ACLI Lucca, per il film Recinti urbani, scritto e diretto da Francesco Cerrone, che sarà proiettato domenica 29 settembre presso il Complesso San Micheletto.  In collaborazione con l’associazione 50&più, il 25 settembre alle ore 17:00 al Complesso San Micheletto, presentato da Flavio De Bernardis, la proiezione di Matrimonio all’italiana, di Vittorio De Sica, datato 1964, con Marcello Mastroianni. Venerdì 27 settembre, presso l’ Auditorium Banca del Monte alle ore 17:00, in collaborazione con l’associazione 50&più e in collaborazione con la Fondazione Giacomo Puccini, in occasione dell’anniversario dei 100 anni della morte del compositore nato e vissuto a Lucca, la proiezione di Puccini by William Friedkin diretto da Federico Salvetti nel 2017.

Venerdì 27 settembre, presso l’ Auditorium Banca del Monte alle ore 18:00, in collaborazione con Lions Club Lucca Le Mura la proiezione del film Lucca Effetto Cinema, diretto nel 2022 da Gino Bertini.

AL Lucca Film Festival, la IX edizione di Over The Real, Festival Internazionale di Video e Multimedia Art, che presenta la mostra multimediale “Ipotesi di futuro”, a cura di Veronica D’Auria, Lino Strangis e Maurizio Marco Tozzi, in programma nelle splendide sale di Villa Bottini a Lucca dal 21 al 29 settembre, con inaugurazione venerdì 20 settembre alle ore 18. Il tema della mostra verte su opere che hanno cercato di confrontarsi con i concetti di metamorfosi, cambiamenti e mutazioni che sono alla base del comportamento di tutto ciò che esiste in senso atavico ma anche espressione particolare di un’epoca come quella corrente, caratterizzata da importanti variazioni storiche. Fra gli artisti partecipanti Chiara Passa, Matteo Donà, Alberto Papotto, Simone Cavallo, Chiara Ciccarelli. Infine sarà a disposizione del pubblico un collegamento interattivo con il Museo del Metaverso, un museo virtuale nato nel 2007 in Second Life, da Rosanna Galvani, per la valorizzazione del patrimonio artistico creato in quel mondo virtuale. La mostra è realizzata con il sostegno di: Regione Toscana, GiovaniSì, Toscanaincontemporanea2024, Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Fondazione Banca del Monte di Lucca, dottor Emanuel Bertuccelli Private Banker Mediolanum Viareggio, la compartecipazione di The Lands of Puccini e Camera di Commercio Toscana Nord-Ovest.

Paul Schrader
Paul Schrader al Festival di Cannes – Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

La sezione Educational del Lucca Film Festival si arricchisce grazie al contributo del Ministero dell’Istruzione e del Merito, nell’ambito del programma Cinema e Immagini per la Scuola. Tra gli eventi di spicco: la masterclass di Paul Schrader (26 settembre, alle ore 10:00, Cinema Astra dopo la proiezione del film Mishima), la proiezione fuori concorso del documentario Mario Tobino per le Antiche Mura con la regista Maria Erica Pacileo e il produttore Fernando Maraghini (24 settembre, ore 10:00, Cinema Astra), Banksy Unauthorized (25 settembre, ore 10, Auditorium San Micheletto) altro interessante documentario presentato dal Prof. Alessandro Romanini e la presentazione di Maria Montessori – La Nouvelle Femme (25 settembre, ore 10:00, Cinema Astra). Questi appuntamenti offrono agli studenti un’opportunità unica di approfondimento nel mondo del cinema e della cultura e le masterclass possono essere seguite in diretta streaming su Zoom. Inoltre LFF avvia un progetto annuale dedicato alle scuole dal titolo “Rise! Storie in Movimento”, con l’obiettivo la costruzione di un ecosistema narrativo digitale.

Quindi l’evento, curato dal giornalista e critico Mario Serenellini, Tam Tam Truffaut : gli esordi, omaggio al cinema del Maestro della Nouvelle Vague, con Il Cinema Che Migliora La Vita, (Radio-Canada, 1971) nell’edizione italiana a cura di Mario Serenellini, in versione originale con i sottotitoli italiani ed estratti dal film I 400 colpi. A Montreal, nel 1971, il cineasta, a 39 anni, sente il bisogno di parlare non soltanto dei suoi film ma anche di sé stesso. Una lucida introspezione, nell’anno in cui è morta la madre ed esce dalla depressione dopo la relazione con Catherine Deneuve. L’infanzia e l’adolescenza, l’apprendistato esistenziale e cinematografico, i grandi maestri da Hitchcock a Welles, la delinquenza giovanile, il servizio militare. E, naturalmente, le donne.

Lucca Film Festival 2016: ospite William Friedkin

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Il regista statunitense premio Oscar ed esponente di punta della New Hollywood William Friedkin sarà tra gli ospiti del Lucca Film Festival e Europa Cinema 2016, la kermesse cinematografica che si terrà dal 3 al 10 aprile a Lucca e a Viareggio. All’autore di film culto quali L’esorcista, Il braccio violento della legge e Vivere e morire a Los Angeles, sarà dedicato un omaggio che comprenderà la proiezione delle sue pellicole più note, la consegna del premio alla carriera e una masterclass. Inoltre, durante la sua permanenza in Italia, sarà realizzato un documentario dal titolo “Puccini by Friedkin”, che esplorerà il rapporto del “regista del male” con il grande compositore lucchese.

Il red carpet del festival, che nei giorni scorsi ha annunciato anche la presenza del maestro dello zombie movie George Romero, si tinge sempre più di “terrore” con la presenza di Friedkin, uno dei maggiori innovatori dei generi horror e poliziesco nella sezione curata da Daniela Catelli, Nicola Borrelli e Stefano Giorgi. Friedkin sarà presente alle attività a lui dedicate in occasione della manifestazione, che si apriranno il 2 aprile a Lucca con una conferenza stampa e continueranno la sera del 3 con la consegna del premio alla carriera, oltre che con la consegna di un riconoscimento da parte della Fondazione Giacomo Puccini. Dopo la premiazione, il regista introdurrà al pubblico il film Il salario della paura. La mattina del 4 aprile, sempre a Lucca, sarà possibile assistere a una masterclass tenuta dal regista, che la sera del 5 aprile sarà invece a Viareggio per la presentazione di Amarcord, l’indimenticabile capolavoro di Federico Fellini nella versione restaurata dalla Cineteca di Bologna.

In programma anche una retrospettiva che comprenderà le pellicole più amate dell’autore. Da L’esorcista (1973), controversa pietra miliare del cinema horror, a Il braccio violento della legge (1971), che riscrisse i parametri del genere poliziesco aggiudicandosi ben cinque Oscar; da Il salario della paura (1977), storia di quattro fuorilegge in fuga, a Killer Joe (2011), adattamento dell’omonimo lavoro teatrale del premio Pulitzer Tracy Letts, presentato alla 68/ma Mostra di Venezia e con uno straordinario Matthew McConuaghey nel ruolo di protagonista, per terminare con Bug (2006), una torbida vicenda in cui la paranoia è la vera protagonista.

William Friedkin ha diretto il Gianni Schicchi alla Washington National Opera e Suor Angelica e Il Tabarro alla Los Angeles Opera’s. Friedkin ha riconosciuto nel confronto con l’opera del Maestro lucchese:”una delle maggiori soddisfazioni della sua carriera”. Per questo l’organizzazione del Festival in collaborazione con la Fondazione Giacomo Puccini produrrà un documentario di 52 minuti, in cui il regista statunitense illustrerà il suo rapporto con il grande Maestro lucchesi. Il documentario sarà il primo di una serie che ogni anno sarà proposta al testimonial del festival per raccontare la relazione tra il cinema e l’opera e  la musica  del musicista lucchese.

Il Lucca Film Festival e Europa Cinema, presieduto da Nicola Borrelli, è tra gli eventi di punta delle manifestazioni organizzate e sostenute dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, le sue mostre sono prodotte e organizzate dal Comitato Nuovi Eventi per Lucca, con il sostegno di Banca Société Générale. Il festival si avvale inoltre del supporto di Gesam Gas & Luce SpA, Banca Pictet, Banca Generali Private Banking, Banca Carismi, Fondazione Banca del Monte di Lucca, Stonecycle, Il Ciocco S.p.A., Il Ciocco International Travel Service S.r.l., Idrotherm 2000, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Regione Toscana, Provincia di Lucca, Comune di Lucca, Comune di Viareggio, Comune di Barga e della collaborazione di Fondazione Sistema Toscana, Fondazione Giacomo Puccini e Puccini Museum – Casa Natale, Fondazione Centro Arti Visive, CG Entertainment, Photolux Festival. Si ringraziano anche Lucca Comics & Games, la Fondazione Carlo Ludovico Ragghianti, la Direzione Regionale di Trenitalia, Unicoop Firenze e il Corso di Laurea in Discipline dello Spettacolo e della Comunicazione del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa per la collaborazione.

Il Lucca Film Festival e Europa Cinema è un evento a cadenza annuale di celebrazione e diffusione della cultura cinematografica. Attraverso proiezioni, mostre, convegni e concerti – spaziando dal cinema mainstream allo sperimentale – il festival riesce a coinvolgere ogni anno un pubblico sempre più ampio. Nel corso delle edizioni il Festival è riuscito a distinguersi tra i tanti, mediante programmazioni audaci, ma al contempo attentamente studiate; è stato capace di omaggiare personalità affermate del mondo del cinema, di riscoprirne altre e “scommettere” su di nuove. A coronare il tutto contribuiscono le belle cornici di Lucca e Viareggio, città in cui il festival si è ormai imposto, diventando un appuntamento atteso ed imperdibile in Italia e in Europa.

Lucca Comics: il calendario dei MOSTRI di Bugs Comics

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Lucca Comics: il calendario dei MOSTRI di Bugs Comics

È ufficiale il calendario del nuovo gruppo degli autori di Mostri che sarà presente da Giovedì 29 Ottobre a Domenica primo Novembre presso il padiglione Giglio allo stand BUGS Comics E327. Tra autori Bonelli (Zagor, Martin Mystère e Dragonero), Glénat, Ed. Ink (Denti), ESH e Kawana, si alterneranno alle dediche i nuovi volti di MOSTRI ! Cristiano Crescenzi, Antonio De Luca, Adriana Farina, Valerio Giangiordano, Riccardo Latina e Alessio Maruccia disegneranno per il pubblico le ultime white cover del numero zero e presenteranno il numero uno della rinascita del magazine horror a fumetti più atteso. Allo stand saranno presenti per dediche anche gli sceneggiatori Massimiliano Filadoro, Gianmarco Fumasoli, Andrea Guglielmino e Marco Scali, nonché alcuni degli autori dei prossimi numeri di Mostri, Francesco Lo Storto, Marcello Mangiantini e Andrea Olimpieri. Troverete inoltre l’immortale Paolo Altibrandi alle prese con alcune white cover speciali. Vi aspettiamo al Padiglione Giglio. Stay Monster!

mostri

Lucca Comics: i numeri della passata edizione

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Lucca Comics: i numeri della passata edizione
A un mese dall’avvio dell’edizione 2017, il Lucca Comics si presenta come il maggiore evento transmediale europeo per spettatori e indotto.
 
Per impatto economico, presenze e biglietti venduti, Lucca Comics & Games si pone come una tra le principali manifestazioni europee dell’intrattenimento. Lo dicono due progetti di ricerca paralleli svolti da Vodafone e dalla Scuola IMT Alti Studi Lucca che permettono alla manifestazione di fornire un alto grado di precisione di informazioni e, quindi, di poter essere meglio valutata da tutti i soggetti interessati – dagli espositori ai clienti, alla pubblica amministrazione, fino alla pubblica opinione. “La ricerca conferma coi numeri l’importanza raggiunta dalla manifestazione a livello internazionale – sottolinea Alessandro Tambellini, sindaco di Lucca – e la preziosa ricaduta economica tanto da porsi come volano del settore turistico e commerciale di un territorio ben oltre quello rappresentato dalla città di Lucca”.
 
I numeri, nero su bianco. L’analisi parte dal numero dei visitatori da ticketing indicati dal fornitore per la vendita dei biglietti (Best Union), e dallo studio sull’impatto socio-economico generato dai visitatori da ticketing (Scuola IMT Alti Studi Lucca); inoltre, per l’edizione del 2016, grazie all’utilizzo della tecnologia Vodafone Analytics, è stato possibile ottenere informazioni relative all’affluenza reale durante la manifestazione, alle presenze orarie del pubblico con o senza biglietto, ai giorni di presenza alla manifestazione, e alla provenienza dei visitatori (Italia ed estero).

Lucca Comics & Games 2016, foto: i cosplay più belli parte 3

Sui cinque giorni di manifestazione 2016, si possono dunque comunicare con un minimo grado di approssimazione statistica (vedi tabella 1):
 
  •  le presenze complessive da ticketing (turnstile attendees): 271.208 
  •  i visitatori unici da ticketing (single acts of purchase): 210.652 
  •  le presenze totali (total visits):792.465   
  •  i visitatori unici totali (unique visitors):447.525
 
Questo pone Lucca Comics & Games per prima tra le manifestazioni internazionali a comunicare visitatori e presenze da ticketing ed extraticketing secondo le modalità generalmente in uso in Occidente, nonostante l’estrema peculiarità di un evento che non è concentrato in un polo fieristico o in uno stadio, ma sparso su un intero (e unico) centro storico cittadino.  
 
Vodafone Analytics elabora i dati della rete 4G di Vodafone, che oggi copre il 97,4% della popola-zione in Italia, e genera 20 miliardi di nuovi record di informazioni al giorno. “Si tratta di una tec-nologia che consente di elaborare ed analizzare informazioni anonimizzate e aggregate irreversi-bilmente, con l’obiettivo di trasformarle in conoscenza da restituire come valore aggiunto al terri-torio”, afferma Filippo De Vita, responsabile di Vodafone Analytics. Grazie a ciò è possibile avere accesso a strumenti di misura su presenze, mobilità e flussi della popolazione in oggetto, utili ad esempio per la gestione in sicurezza dei grandi eventi sul territorio. La tecnologia è stata realizzata nel totale rispetto della privacy dei clienti in quanto non elabora in nessun modo dati personali, ma informazioni aggregate e anonimizzate irreversibilmente che non permettono di risalire all’identità o ai comportamenti della singola persona. I clienti Vodafone che formano il campione statistico, possono, inoltre, in ogni momento scegliere di non essere inclusi nelle analisi statistiche ed esercitare il loro diritto di opposizione inviando un semplice SMS (tutti i dettagli sono su vodafone.it/per il consumatore/privacy e sicurezza).
 

Lucca Comics & Games 2016, foto: i cosplay più belli parte 2

 
Oltre 447.000 visitatori unici in cinque giorni di manifestazione.L’analisi delle informazioni rivela che, distribuiti nei cinque giorni di Lucca Comics & Games 2016 (28 ottobre – 1 novembre), sono circolati nel centro storico (inteso come sopra e all’interno della cerchia muraria) in totale 447.525 visitatori unici, comprensivi dei 210.652 visitatori unici da ticketing (a fronte di 271.208 biglietti venduti). La maggior parte (in media il 64,88%) si intrattiene tra le 3 e le 9 ore. E se prevedibilmente la maggior parte viene per un giorno (275.893 visitatori), sono ben 171.632 (un sostanzioso 40% circa) coloro che restano a Lucca Comics & Games da un minimo di due a un massimo di cinque giorni, con ovvie ricadute di indotto per tutto il territorio (vedi tabella 2).
 
Un impatto economico di quasi 56 milioni di euro (e solo dai visitatori con biglietto). Il progetto triennale di ricerca scientifica accademica che la Scuola IMT Alti Studi sta portando avanti grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, rivela che nei cinque giorni dell’edizione 2016, solo i 210.652 visitatori unici da ticketing hanno portato un benefico indotto di 55,8 milioni di euro, considerando le spese per acquisti in manifestazione, vitto e alloggio, shopping esterno ai padiglioni della fiera (vedi tabella 3). Di questa positiva ricadutahanno beneficiato in primis ovviamente la città di Lucca e le cittadine limitrofe, ma anche in generale la Toscana e in alcuni casi anche le regioni confinanti. “Seppure dettagliata – sottolinea Francesco Caredio, presidente di Lucca Crea, la società che organizza Lucca Comics & Games – la ricerca prende in considerazione solo i visitatori che pagano il biglietto di ingresso del Festival. Non è compreso quel piccolo esercito di addetti ai lavori, operatori, ospiti e anche semplici curiosi. Si può ipotizzare che, se fossero considerati, farebbero lievitare l’indotto in termini economici a circa 80 milioni di euro”. 
A proposito di indotto, la tabella 4, ci mostra dove si trovano i nostri visitatori 6 ore prima e 6 ore dopo la manifestazione, indicatore interessante per capire dove pernottano i visitatori prima e dopo la visita in manifestazione.
 
Il ticketing cap funziona. La massima concentrazione si è verificata domenica 30 ottobre 2016 (giornata in cui peraltro è stato raggiunto il limite massimo di 80.000 biglietti venduti), con 199.465 visitatori unici che sono circolati in centro nell’arco della giornata. Va precisato che nel corso della giornata del 30 ottobre, quindi quella a maggiore affluenza, la presenza contemporanea dei visitatori ha raggiunto la vetta alle ore 16.00 con 51.715 visitatori presenti (vedi tabella 5). Quindi, si può dire che stanno funzionando le soluzioni adottate in questi ultimi tre anni dall’organizzazione per garantire la massima sicurezza di tutti e una maggior vivibilità della manifestazione anche nelle ore di punta. Tra gli accorgimenti adottati negli ultimi anni, vanno ricordati il limite di 80.000 biglietti giornalieri disponibili, la distribuzione dei padiglioni su più aree del centro storico, l’allungamento degli orari di apertura dei padiglioni, la segnaletica e il design interno dei padiglioni, la collaborazione con le autorità preposte alla sicurezza per il servizio di osservazione e controllo. Nel momento di maggior affollamento della giornata più partecipata, in centro erano dunque presenti meno di 52.000 persone contemporaneamente, compresi i residenti. “Ci piace sottolineare – sottolinea Francesco Raspini, assessore del Comune di Lucca con delega alla sicurezza – che l’allargamento della manifestazione a quasi tutta la città, permette di fatto ai visitatori una maggiore vivibilità dell’evento e una migliore fruibilità degli spazi, nella stessa direzione va anche il provvedimento del tetto di 80.000 biglietti giornalieri che ripeteremo anche quest’anno”.
 
Dalla provincia di Lucca all’Australia: la provenienza dei visitatori.Attraverso l’analisi delle informazioni fornite da Vodafone, si è potuta stabilire anche la provenienza dei visitatori: per quelli provenienti dall’estero l’informazione si ottiene considerando il momento in cui il cellulare aggancia una cella dei principali aeroporti attorno a Lucca (Pisa su tutti). I dati anche in questo caso sono sorprendenti. Ben 23.674 visitatori unici provengono dall’estero, il 5,29% del totale. Di questi, 3.787 vengono dalla Francia, 3.101 dalla Svizzera, 2.201 dall’Olanda e così via (vedi tabella 6). Molto interessante il dato delle presenze da altri continenti: hanno preso l’aereo e sono venute a Lucca Comics & Games dagli Stati Uniti 1.538 persone, dal Giappone 497, dall’Australia 95.
 
 
Come si vede dalla mappa, la provenienza dall’Italia copre la maggior parte del territorio nazionale, con ovvia concentrazione nella provincia di Lucca. Tra i comuni italiani (veditabella 7), troviamo le principali metropoli italiane nelle prime posizioni per provenienza dei nostri visitatori: Roma, Firenze, Genova, Milano.
 
Un alto tasso di gradimento. Le interviste anonime su un mega-campione di oltre 9.000 visitatori con biglietto, condotte nel 2016 sul campo e online dalla Scuola IMT Alti Studi Lucca secondo standard scientifici accademici internazionali, hanno rilevato come la percezione positiva della manifestazione sia molto elevata, e si estenda alla città e ai comuni limitrofi (vedi tabelle 8-9-10). Il 92% degli intervistati si è dichiarato molto soddisfatto o soddisfatto della manifestazione, e il 98% afferma di avere intenzione di ritornarci. Anche la splendida Lucca esce vincitrice: il 62% dei visitatori torna a casa con una percezione migliore della città.
Il pubblico si dimostra interessato ad attività culturali anche nei momenti di “tempo libero” lasciato dalla manifestazione: il 41% visita musei e monumenti l’11% visita altre città vicine. L’’8% preferisce fare attività sportiva e ben il 34% fa acquisti al di fuori della manifestazione.
La Scuola IMT Alti Studi Lucca è al primo posto nella classifica dell’Anvur, l’Agenzia nazionale per la valutazione della ricerca e dell’università. “Esprimo soddisfazione per questa collaborazione ormai consolidata – commenta il professor Pietro Pietrini, direttore della Scuola IMT – che vede i ricercatori della Scuola dare un riscontro con metodo scientifico ai dati di flusso e partecipazione legati a questa importante manifestazione, al fine di poter potenziare ulteriormente l’attrattività dell’evento e valorizzare Lucca come importante punto di riferimento turistico”.
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