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Insurgent: al via le riprese per il sequel di Divergent

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insurgentLa Lionsgate ha annunciato che sono cominciate in questi giorni ad Atlanta le riprese di Insurgent, secondo capitolo della trilogia letteraria di Veronica Roth che è arrivata al cinema con Divergent, prima parte della storia completa. Nel film torneranno Shailene Woodley, Theo James e Kate Winslet, oltre a Jai Courtney, Ray Stevenson, Zoë Kravitz, Miles Teller, Ansel Elgort, Maggie Q e Mekhi Phifer. Al cast si unisce anche il premio Oscar Octavia Spencer.

Il film è basato sull’omonimo romanzo di Veronica Roth, sarà diretto da Robert Schwentke su una sceneggiatura di Brian Duffield e Akiva Goldsman. Insurgent uscirà il 20 marzo 2015.

Di seguito la trama del libro: la storia riparte esattamente da dove si era interrotto il primo capitolo, i protagonisti arrivano nella fazione dei Pacifici, dove trovano asilo consegnando le armi, e adeguandosi al modo di vita di quella fazione, che rimane neutrale rispetto ai conflitti tra le altre fazioni.

Una delegazione di Intrepidi ed Eruditi arrivano al campo dei Pacifici, per catturare i fuggitivi, ma questi riusciranno a scappare per rientrare in città. Giunti all’interno della città devono nascondersi presso gli Esclusi, dove troveranno asilo grazie al loro capo, che si scoprirà essere la madre creduta morta di Quattro. Il libro è incentrato sull’organizzazione da parte degli Esclusi, e dei dissidenti delle altre fazioni, per riprendere il potere all’interno della città, che ormai è detenuto dagli Eruditi.

Si scopre che il motivo per cui la fazione degli Abneganti è stata praticamene distrutta, era che la fazione custodiva un segreto, che aveva deciso di diffondere, ovvero che l’intera città è in realtà un esperimento, volto a migliorare l’umanità, e che la città doveva essere abbandonata una volta raggiunto un alto numero di divergenti.

Fonte: CS

Insurgent Trailer ufficiale del film con Shailene Woodley

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Insurgent Trailer ufficiale del film con Shailene Woodley

Guarda il Trailer ufficila dell’atteso Insurgent, il secondo capitolo della saga con protagonista l’attrice Shailene Woodley e basata sul ciclo di romanzi di Veronica Roth.

https://www.youtube.com/watch?v=suZcGoRLXkU

Nell’atteso sequel The Divergent Series Insurgent oltre a Shailene Woodley e Theo James, la pellicola vede protagonista anche la new entry Naomi Watts,, nel ruolo della madre di Quattro, Evelyn, leader degli Esclusi. Nel cast anche Kate Winslet, Miles Teller, Octavia Spencer, Ansel Elgort, Jai Courtney, Zoë Kravitz, Maggie Q, Ray Stevenson e Rosa Salazar.

La sinossi ufficiale del film è questa: Una scelta può cambiare il destino di una persona… o annientarlo del tutto. Ma qualsiasi essa sia, le conseguenze vanno affrontate. Mentre il mondo attorno a lei sta crollando, Tris cerca disperatamente di salvare tutti quelli che ama e se stessa, e di venire a patti con il dolore per la perdita dei suoi genitori e con l’orrore per quello che è stata costretta a fare. Ora che la guerra tra le fazioni incombe e segreti inconfessabili riemergono dal passato, Tris deve decidere da che parte stare e abbracciare completamente il suo lato divergente, anche se questo potrebbe costarle più di quanto sia pronta a sacrificare.

The Divergent Series Insurgent, la cui regia è stata affidata a Robert Schwentke (R.I.P.D, Red) uscirà nelle sale cinematografiche statunitensi il 20 marzo 2015 nei formati 2D e 3D.

Insurgent colonna sonora

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Insurgent colonna sonora

E’ da poche settimana al cinema Insurgent, l’atteso secondo capitolo del franchise di successo con protagonista e basati sui romanzi “Young Adult” di Veronica Roth. Ebbene oggi come di consueto vi segnaliamo la colonna sonora composta per l’occasione da Joseph Trapanese, autore delle Musiche di Oblivion.

LEGGI ANCHE: The Divergent Series Insurgent recensione del film con Shailene Woodley

1. Holes In The Sky  – M83 With HAIM
2. Blood Hands – Royal Blood
3. Never Let You Down  [feat. Lykke Li] – Woodkid
4. The Heart Of You  – Anna Calvi
5. Sacrifice  – Zella Day
6. Carry Me Home  – Sohn
7. Warriors – Imagine Dragon
8. Convergence – Joseph Trapanese

https://youtu.be/2jK60GOw5tw?list=PL6OE0mCraZIFJPxSPWV3Rls41M402815o

Instancabile J.J Abrams

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Un progetto per J.J. Abrams e Phil Alden Robinson. L’ultimo film di Phil Alden Robinson, che ha firmato piccoli cult come L’uomo dei sogni con Kevin Costner, risale al 2002, quando il regista realizzò Al vertice della tensione con Ben Affleck.

Inspira, espira, uccidi: spiegazione del finale della serie Netflix

Netflix ha lanciato il 31 ottobre 2024 una nuova commedia-thriller tedesca, Inspira, espira, uccidi, divertente e avvincente al tempo stesso, che si presta a essere vista per Halloween. Basata sull’omonimo bestseller di Karsten Dusse, la premessa dello show è piuttosto unica. Segue Bjorn (Tom Schilling), un avvocato difensore, che inaspettatamente si dedica all’omicidio mentre cerca di trovare un equilibrio tra lavoro e vita privata attraverso lezioni di mindfulness.

La serie, composta da otto episodi, è ricca di elementi divertenti e allo stesso tempo oscuri, in quanto mostra il personaggio di Bjorn sviluppare gradualmente vari meccanismi di coping, tra cui l’omicidio, e farla franca. Oltre a Tom Schilling, la serie è interpretata anche da Emily Cox, Sascha Alexander Gersak, Michael Ihnow e altri. Martina Plura, Max Zähle e Boris Kunz hanno diretto la serie.Con tutti gli omicidi di alto profilo che Bjorn commette e che alla fine lo trasformano in una mente mafiosa, esploriamo ora il finale di Inspira, espira, uccidi e vediamo se viene catturato per le sue azioni.

Bjorn riesce a farla franca con gli omicidi alla fine di Inspira, espira, uccidi?

Bjorn, un avvocato mafioso, interpreta in Inspira, espira, uccidi un professionista che trova estremamente difficile bilanciare la sua vita personale con quella professionale.Il suo cliente, il leader mafioso Dragan, lo tiene estremamente occupato e lui trova difficile trovare il tempo per la moglie e la figlia, con un impatto negativo sulla sua vita familiare.Vedendolo in difficoltà, la moglie gli suggerisce di partecipare a un corso di mindfulness. Sebbene all’inizio sia scettico, alla fine accetta l’idea e si iscrive al corso. Per esempio, Bjorn si trasforma in un assassino che uccide Dragan, ma lo fa in modo consapevole e motivando le sue azioni. Poiché il corso di mindfulness gli ha insegnato che sua moglie e suo figlio sono la cosa più importante per lui e che non dovrebbe prestare attenzione ad altri aspetti della vita che lo allontanano da loro, decide di uccidere il suo cliente poiché il suo lavoro lo teneva costantemente lontano dalla sua famiglia.

Mantiene la calma anche quando viene interrogato dalla polizia e deve mentire, così come quando viene interrogato da un altro capo mafia. La nuova vita mentale gli conferisce la disinvoltura di uno psicopatico quando deve affrontare situazioni terribili come l’eliminazione di un cadavere. La parte migliore è che Bjorn riesce a farla franca con gli omicidi non di uno, ma di due capi mafia, Dragan e Boris. Si vede poi che gestisce entrambe le bande rivali con l’aiuto dei pollici mozzati dei capi mafia, che tiene nascosti in una scatola custodita al sicuro. Anche con due omicidi, l’ispettore di polizia Nicole non è riuscita a trovare alcuna prova concreta che lo colleghi direttamente a quei crimini.

Come si è trasformato Bjorn in un assassino in Inspira, espira, uccidi?

Inspira, espira, uccidi - la recensione
Tom Schilling in Inspira, espira, uccidi. Courtesy of Netflix 2024.

Bjorn si è trasformato in un assassino in qualche modo come un effetto collaterale delle sue lezioni di mindfulness. Tutto è iniziato perché un fine settimana che Bjorn avrebbe dovuto trascorrere con sua figlia Emily, riceve una telefonata da Dragan, che gli chiede di incontrarlo immediatamente. A Bjorn non piace l’idea di dover lavorare mentre è con sua figlia o che Emily incontri Dragan.

Tuttavia, non avendo scelta, si reca all’incontro con Dragan e lo nasconde nel bagagliaio della sua auto per portarlo con sé. Tuttavia, una volta raggiunta la casa sul lago dove Emily e Bjorn avrebbero dovuto trascorrere una serata tranquilla e serena, Bjorn decide di non tirare fuori Dragan dal bagagliaio della sua auto. Ricorda che al corso di mindfulness gli era stato insegnato ad essere presente e che, per essere presente con tutto se stesso a Emily, doveva lasciare Dragan lì. Il boss mafioso muore ovviamente nel bagagliaio per soffocamento. È così che Bjorn commette il suo primo omicidio, il tutto mantenendo una grande consapevolezza.

Björn uccide anche Boris in Inspira, espira, uccidi?

Inspira, espira, uccidi

Anche se Björn non si trasforma esattamente in un assassino psicopatico, finisce per uccidere un’altra persona. Poiché Boris stava facendo pressioni su Björn per fargli organizzare un incontro con Dragan, Björn escogita un piano elaborato per sbarazzarsi di questo problema: ingannando Boris e facendogli credere che la polizia ha delle prove contro di lui, consiglia a Boris di nascondersi e si offre di portarlo da Dragan.

Boris, non sapendo nulla dei piani di Björn accetta e, come ha fatto con Dragan, Björn fa entrare Boris nel suo bagagliaio mentre lui guida. Anche se Omicidio con prudenza non mostra con precisione come Boris viene ucciso, si può benissimo supporre che Björn abbia ucciso Boris nello stesso modo di Dragan, soffocandolo nel bagagliaio della sua auto. Con la polizia ancora all’oscuro dell’omicidio di Dragan e incapace di trovare qualcosa contro Björn, quest’ultimo dirige mentalmente le due bande rivali, tenendole letteralmente sotto il controllo del loro capo. Inspira, espira, uccidi è disponibile in streaming su Netflix.

Inspira, espira, uccidi: recensione del thriller tedesco di Netflix

L’ossessione per un lavoro frustrante e insoddisfacente, la pressione familiare, il desiderio di trascorrere più tempo con la figlia senza riuscirci davvero, l’incomprensione della moglie: sono difficoltà in cui chiunque potrebbe riconoscersi. Ma quando la già frenetica quotidianità dell’avvocato Diemel si scontra con le richieste assurde di clienti mafiosi dal temperamento esplosivo, cosa si può fare per ritrovare un po’ di pace interiore? Creata e scritta da Doron Wisotzky, Inspira, espira, uccidi (titolo internazionale Murder Mindfully, Achtsam Morden in originale tedesco) è una serie thriller tedesca, ironica e ricca di humor nero, tratta dall’omonimo romanzo del 2018 di Karsten Dusse.

Composta da 8 episodi di circa 30 minuti ciascuno, la serie segue l’inatteso percorso interiore di Björn Diemel, interpretato dall’ironico Tom Schilling, che scopre nella mindfulness gli strumenti per rimettere ordine nella sua vita… anche se questo comporta eliminare qualche ostacolo di troppo.

Inspira, espira, uccidi è disponibile dal 31 ottobre su Netflix.

In foto, Tom Schilling nei panni di Björn e Sascha Geršak in quelli di Dragan, sul set di Inspira, espira, uccidi (Achtsam Morden). Courtesy of Netflix, 2024.

La trama di Inspira, espira, uccidi

Quando è sul punto di perdere la sua famiglia, l’affermato e amorale avvocato Björn Diemel decide di accontentare la moglie e partecipare a un seminario sulla mindfulness. Grazie alle tecniche apprese, Diemel inizia a ritrovare un equilibrio tra vita privata e lavoro, creando piccole “isole temporali” da dedicare alla figlia Emily e affrontando ogni ostacolo stressante con un respiro profondo. Tutto sembra finalmente ritrovare il suo posto, finché non decide di applicare la mindfulness anche con il suo cliente più problematico: il folle e violento boss mafioso Dragan Sergowicz (interpretato da Sascha Geršak).

Così, l’avvocato si ritrova invischiato in un guaio ben più grande, con la polizia e un’intera banda criminale alle calcagna. Eppure, nonostante l’assurda e pericolosa situazione, Björn riesce a mantenere il sangue freddo, trasformando la sua vita in modo radicale. Se ora eliminare qualche “ostacolo” è diventato necessario per risolvere i suoi problemi, lui sa che è solo una naturale conseguenza della sua nuova e sana consapevolezza.

La terapia può salvarti… fino a prova contraria

Omicidi a sangue freddo, malviventi maldestri e poliziotti corrotti. Inspira, espira, uccidi è una dark comedy che, pur vestendo i toni leggeri di una farsa, riesce a toccare corde profonde dello stato emotivo degli adulti di oggi. L’estrema frustrazione, l’ansia soffocante e la rabbia latente del protagonista, l’avvocato Björn Diemel, sono sentimenti che rispecchiano le inquietudini di un’intera generazione, stanca e insoddisfatta. Di fronte a un mondo caotico e terribilmente immutabile, ciò che rimane da fare è modificare il nostro atteggiamento verso i problemi, tentando di adattarci anziché combattere.

E così cerchiamo soluzioni: paghiamo uno psicoterapeuta nella speranza che ci indichi la via, ci iscriviamo a corsi di yoga, proviamo la terapia occupazionale o ci rivolgiamo a chi può ipnotizzarci per liberarci dai pensieri ossessivi. Oppure, come fa Diemel, ci affidiamo alla mindfulness. Ed è proprio questo approccio, per quanto singolare, a cambiare la sua vita: tra un’inspirazione e un’espirazione, Diemel si ritrova a commettere un omicidio e a scatenare una guerra tra bande. Eppure, grazie alla sua nuova filosofia, la sua esistenza sembra davvero migliorare… o, almeno, così crede.

In foto Tom Schilling è Björn e Murathan Muslu è Sascha. Sul set di Inspira, espira, uccidi (Achtsam Morden). Courtesy of Netflix 2024.

Trovare pace nel proprio caos

Non sono solo le emozioni comuni a rendere coinvolgente la surreale avventura criminale del protagonista. Oltre ai sentimenti condivisibili, Inspira, espira, uccidi cattura il pubblico grazie a un’intelligente regia, che riesce a sopperire a una sceneggiatura a tratti ripetitiva e prevedibile. Inoltre, uno dei punti di forza della serie è il modo in cui Björn Diemel rompe la quarta parete, rivolgendosi direttamente in camera e creando un rapporto intimo e quasi complice con lo spettatore.

In questi intermezzi, il tempo sembra sospendersi: il mondo intorno a Diemel si ferma per qualche secondo, dandogli modo di raccontare o spiegare ciò che lo spettatore ha bisogno di sapere per comprendere — o addirittura giustificare — i suoi inganni, le sue manipolazioni e il sangue che si ritrova inevitabilmente sulle mani. Questi momenti non solo svelano i ragionamenti contorti del protagonista, ma anche il tentativo di razionalizzare il caos e gli eccessi della sua vita, trascinando lo spettatore in un vortice emotivo in cui persino le azioni più spietate appaiono, per un attimo, stranamente comprensibili.

Tutto è bene quel che… non finisce bene

Non è comune vedere produzioni tedesche comparire nell’iconica Top 10 di Netflix. Eppure, Inspira, espira, uccidi è riuscita in un’impresa sorprendente: in soli due giorni ha scalato rapidamente la classifica, avvicinandosi alla vetta e puntando a raggiungere il podio, attualmente dominato da La legge di Lidia Poet. La serie ideata da Doron Wisotzky si distingue per il suo sarcasmo pungente, il tono semplice e diretto, una leggera irriverenza e una spiazzante sincerità. Nonostante le situazioni paradossali e la narrazione a tratti prevedibile, l’atipico e goffo avvocato Björn Diemel riesce a intrattenere e a coinvolgere il pubblico con la sua comicità disarmante.

La serie miscela perfettamente dark comedy e momenti di introspezione, che spingono lo spettatore a riflettere sulle follie quotidiane dell’era moderna, in cui ci si sente sempre più soli e incompresi. Tom Schilling nei panni di Diemel diverte e convince, anche quando le sue decisioni sfociano nell’assurdo, lasciandoci sospesi tra il sorriso e la perplessità. Ora, però, resta l’immancabile interrogativo: Netflix saprà resistere alla tentazione di sfornare una seconda stagione, rischiando di trasformare una storia già completa e autoironica in un brodo troppo allungato per risultare appetibile?

Insospettabili Sospetti: in rete anche il trailer italiano

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Insospettabili Sospetti: in rete anche il trailer italiano

Dopo avervi proposto il primo trailer ufficiale di Going In Style, pellicola diretta da Zach Braff che vede protagonista un cast d’eccezione composto da Michael CainMorgan Freeman Alan Arkin, è giunto il momento di presentarvi il medesimo trailer in versione italiana. Vi ricordiamo che la pellicola giungerà sul mercato italiano il 7 aprile 2017 col titolo Insospettabili Sospetti.

Trama:

Willie, Joe e Al decidono di progettare una rapina in banca quando il loro fondo pensione viene prosciugato dall’azienda per cui lavorano. Nel disperato tentativo di pagare le bollette e portare avanti le loro famiglie, i tre rischieranno tutto pur di riprendersi i propri soldi.

Zach Braff dirige da una sceneggiatura di Theodore Melfi.

L’uscita di Insospettabili Sospetti è prevista per il 7 Aprile 2017.

Fonte: Warner Bros Italia

Insospettabili sospetti: il film è tratto da una storia vera?

Insospettabili sospetti: il film è tratto da una storia vera?

Il famoso attore di Scrubs Zach Braff è anche un apprezzato regista che sa come raccontare una storia, come emerge dal film di rapine del 2017 Insospettabili sospetti (Going In Style). Inoltre, con i leggendari attori Morgan Freeman, Michael Caine, Alan Arkin e Christopher Lloyd a guidare il cast, il film si rivela accattivante e altamente comico. La storia vede un trio di pensionati ritrovarsi con le spalle al muro quando le loro pensioni vengono bruscamente cancellate. Tuttavia, poiché hanno ancora una famiglia a cui badare, il trio tenta di mettere a segno un’audace rapina.

L’anzianità è dunque decisamente un valore aggiunto in questa commedia d’azione, che nasconde i temi della famiglia e della gerontologia dietro una veste isterica e presentabile. Il film ha ottenuto un buon riscontro da parte dei fan ma un’accoglienza contrastante da parte della critica, che ha tenuto a sottolineare come il film non si discosti troppo dagli schemi. Tuttavia, ci si può chiedere se il film sia basato su una storia reale di pensionati indigenti che reclamano ciò che è loro di diritto. In questo caso, indaghiamo sulla credibilità della storia.

Insospettabili sospetti è basato su una storia vera?

La risposta a questa domanda è che no, Insospettabili sospetti non è basato su una storia vera. Braff ha diretto il film da una sceneggiatura di Theodore Melfi, che ha tratto la storia dall’omonimo film di Martin Brest del 1979, scritto da Edward Cannon. Nel XXI secolo abbiamo assistito a numerosi remake di titoli classici, il che dimostra l’importanza di essi nella cultura e nell’immaginario popolare. Nell’ottobre 2012, New Line Cinema e Warner Brothers avevano infatti reso noto che stavano opzionando il remake della commedia del 1979. Tony Bill, co-produttore del film originale, è anche produttore esecutivo di questo remake.

Morgan Freeman, Alan Arkin, Michael Caine e John Ortiz in Insospettabili sospetti
Morgan Freeman, Alan Arkin, Michael Caine e John Ortiz in Insospettabili sospetti. Foto di Atsushi Nishijma – © 2017 – Warner Bros. Entertainment Ic

Tuttavia, il film aggiorna la trama del film precedente per offrire una conclusione più felice. Melfi ha insistito su questo putno, dal momento che i protagonisti muoiono o finiscono in prigione nel finale del film del 1979. Non si tratta affatto di un lieto fine e Melfi ha pensato che oggigiorno non avrebbe voluto vedere un film con un finale tragico dopo due ore in cui gli spettatori avevano fatto il tifo per gli eroi. Cercò quindi di fare in modo che gli eroi mettessero a segno una rapina perfetta e si allontanassero con i soldi verso il tramonto, e i produttori furono d’accordo con lui. È così che è nata la storia del film del 2017.

Il discorso che Joe fa dopo il trapianto di reni di Willie e Al sembra quasi un discorso funebre, anche se poi si rivela essere un discorso nuziale. Questa scena è stata scritta in omaggio al film precedente, dove i personaggi di Willie e Al muoiono di vecchiaia poco dopo la rapina. La sceneggiatura di Melfi è stravagante e adrenalinica e Braff ha affermato che il cast di veterani è stato coinvolto dopo il loro apprezzamento della sceneggiatura. Sir Michael Caine dirà in seguito che questo è stato uno dei film più felici della sua lunga carriera di attore.

Le riprese si sono svolte durante le vacanze estive e la star ha potuto raddoppiare il programma come una vacanza in famiglia. Portò con sé la famiglia, trovò un alloggio vicino al set e si godette le vacanze con la famiglia. Tornando all’aspetto dell’aderenza con la realtà, gli attori veterani hanno eseguito da soli la maggior parte delle acrobazie e le controfigure non hanno dovuto fare molto. Secondo il regista, gli attori erano fin troppo felici di eseguire l’azione vera e propria perché possedevano una sorprendente scarica di adrenalina. Inoltre, Joey King ha trascorso settimane con un vero e proprio allenatore di softball per realizzare le sue scene con questo sport.

Morgan Freeman, Alan Arkin e Michael Caine in Insospettabili sospetti
Morgan Freeman, Alan Arkin e Michael Caine in Insospettabili sospetti. Foto di Atsushi Nishijma – © 2017 – Warner Bros. Entertainment Ic

Anche il veicolo della rapina risulta piuttosto realistico. Il team di produzione ha preso in considerazione diversi veicoli per la loro interpretazione, tra cui la Mystery Machine di “Scooby-Doo”. La banca fittizia, chiamata Williamsburg Savings Bank (WSB), forse è un po’ meno fittizia di quanto si pensi. Una banca con questo nome è infatti esistita fino a quando la HSBC Bank ha rilevato le operazioni. Le scene sono state girate anche nella vecchia sede della WSB nel quartiere di Brooklyn.

Durante la rapina, Joe, Al e Willie nascondono le loro identità indossando le maschere rispettivamente di Frank Sinatra, Dean Martin e Sammy Davis Jr.. Conosciuti collettivamente come il “Rat Pack”, l’iconico trio ha recitato nell’originale “Ocean’s 11”. Un altro film di rapine a cui si fa riferimento nel film è “Quel pomeriggio di un giorno da cani” di Sidney Lumet, un classico del genere. Considerando tutti gli aspetti, il film è abbastanza consapevole dei suoi predecessori e, anche se non è così realistico e non propone una storia realmente avvenuta, regala decisamente più di una bella risata.

Insospettabile follia: dal cast al finale, tutte le curiosità sul film

Quello del revenge movie è da sempre un filone di film particolarmente popolari e acclamati, dove il protagonista di turno intraprende una spedizione punitiva nei confronti di quanti hanno ucciso o rapito dei suoi cari. Da prima genere prettamente pensato per un pubblico maschile, negli ultimi anni, fortunatamente, sono stati realizzati sempre più film dove ad andare in cerca di vendetta è un personaggio femminile. Da Il buio nell’anima a Colombiana, da Peppermint – L’angelo della vendetta fino al recente Becky. Un particolare esempio di revenge movie è però quello rappresentato da Insospettabile follia.

In questo caso, infatti, ad andare in cerca di vendetta non è l’eroe di turno, bensì il vero e proprio antagonista del film, il cui punto di vista è però centrale all’interno del racconto. Diretto da , questo film offre dunque un percorso alternativo per i canoni di questo genere, che vengono qui tutto sommato rispettati seppur, appunto, sotto una diversa prospettiva. Si costruisce così un film dalla premessa avvincente e dallo sviluppo intrigante, che non mancherà di entusiasmare i fan delle opere di questo tipo.

Disponibile ora grazie alla sua messa in onda televisiva, è dunque questo un buon titolo da vedere se si è in cerca di una serata “da brivido”. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Insospettabile follia. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Insospettabile follia trama

La trama e il cast di Insospettabile follia

Protagonista del film è Trudee Smith, una giovane ladruncola e truffatrice che mette a segno piccoli furti insieme all’amato fratello Pete. Il prossimo obiettivo che i due hanno individuato è il mercatino dell’usato organizzato da Marcia Clattenburg fuori dal garage della sua casa in un tranquillo e benestante sobborgo. Purtroppo questa volta le cose non vanno per il verso giusto. Durante il tentativo di furto, infatti, Pete rimane ucciso. In preda alla rabbia e alla disperazione per la perdita del fratello, Trudee inizia a preparare il suo piano di vendetta contro Marcia.

Quattro mesi dopo, sotto le mentite vesti di una appassionata di mercatini dell’usato, la ragazza si riaffaccia nella vita di Marcia, con la quale poco a poco riesce a entrare in confidenza e a stringere amicizia. Mentre prepara meticolosamente il suo piano di vendetta, Trudee non sa che Candice, la figlia di Marcia, giovane giornalista e blogger, trova piuttosto strano il rapporto che si è instaurato tra la giovane ragazza e sua madre e ha iniziato ad avere dei seri sulle reali intenzioni di Trudee, il cui piano mortale è ora a rischio.

Ad interpretare Trudee Smith vi è l’attrice Juliana Destefano, nota per aver recitato in un episodio della serie Tredici e nei film Sorelle di sangue e Trinity – Intrecci pericolosi. Nel ruolo di suo fratello Pete vi è invece Christian Seavey, mentre Arye’ Campos interpreta Marcia. Completano il cast Autumn Noel nel ruolo di Candice, Matthew Pohlkamp in quello di Rick Breedlove, padre di Trudee, e Shaun Duke Jr. in quello del detective West. Pascale Roger-McKeever interpreta infine Evelyn Rodgers, capo dell’associazione di quartiere.

Insospettabile follia castLa spiegazione del finale del film

Nel corso del film, Trudee – grazie anche all’aiuto di suo padre Rick – riesce da prima a sottrarre una grossa somma di denaro a Marcia e in seguito a far arrestare sua figlia Candice per un presunto omicidio. Ma Trudee intende portare via alla donna ogni cosa e il prossimo obiettivo è sottrarle la casa. Mentre Marcia pulisce quest’ultima, Trudee le fa notare che le era sfuggito un punto, riferendosi alla macchia di sangue lasciata dalla morte di Pete. Questo dettaglio porta Marcia a nutrire dei primi sospetti nei confronti di Trudee.

Per verificare i suoi dubbi, afferma che Pete meritava di morire, facendo dunque esplodere la rabbia della ragazza. Trudee chiama dunque suo padre ed esprime il desiderio di uccidere Marcia, che però sta ascoltando di nascosto la telefonata. A quel punto, Marcia rintraccia Trudee nel nascondiglio di lei e Rick e ascoltato il loro piano per prenderle la casa. I due si accorgono poi della sua presenza e la catturano, ordinandole di firmare per consegnargli la casa. Ma Trudee non si accontenta, vuole uccidere la donna e far passare la cosa come un suicidio.

Rick cerca di fermare la figlia, ma viene messo ko. In quel momento, però, si odono le sirene della polizia, richiamata sul luogo grazie ad un segnale di soccorso inviato da Marcia. Inizialmente Trudee tenta di fuggire, ma Marcia riesce a sottometterla e a stenderla con un bidone della spazzatura. Nelle scene finali del film, Candice – che intanto è stata rilasciata di prigione – rivela che sia Trudee che Rick sono stati arrestati per i loro crimini e che lei e sua madre possono ora tornare a vivere nella loro casa.

Dove vedere Insospettabile follia in streaming e in TV

Sfortunatamente il film non è presente su nessuna delle piattaforme streaming attualmente attive in Italia. È però presente nel palinsesto televisivo di sabato 13 luglio alle ore 21:20 sul canale Rai 2. Di conseguenza, per un limitato periodo di tempo sarà presente anche sulla piattaforma Rai Play, dove quindi lo si potrà vedere anche oltre il momento della sua messa in onda. Basterà accedere alla piattaforma, completamente gratuita, per trovare il film e far partire la visione.

Insonnia d’amore: trama, cast e frasi del film con Tom Hanks

Insonnia d’amore: trama, cast e frasi del film con Tom Hanks

Nora Ephron è universalmente riconosciuta come una delle migliori sceneggiatrici della commedia romantica statunitense. Negli anni ha infatti regalato al cinema opere iconiche come Harry, ti presento Sally…, C’è posta per te e Julie & Julia. Tra i suoi lavori più apprezzati si annovera però anche il film del 1993 intitolato Insonnia d’amore, il cui titolo originale è Sleepless in Seattle. Giocando ancora una volta con i sentimenti dei protagonisti, l’autrice, qui anche regista, costruisce la romantica vicenda di due personaggi attratti l’uno dall’altra ma separati da una considerevole distanza geografica.

Come sempre, la Ephron si dimostra una maestra nel dar vita ad una serie di ostacoli che arricchiscono il racconto, evitando con grande astuzia cliché e simili. Prende così vita uno dei film sentimentali più noti degli anni Novanta, apprezzato ancora oggi come modello esemplare per il suo genere di riferimento. Ad arricchire questo vi sono anche le interpretazioni di due tra i maggiori interpreti di Hollywood del momento, che hanno saputo rendere particolarmente umani e memorabili i rispettivi personaggi. A dare ulteriore prestigio al film vi sono poi i risultati da questo ottenuti in seguito alla sua distribuzione in sala.

Insonnia d’amore arrivò infatti ad affermarsi come uno dei titoli più redditizi del suo anno, guadagnando un totale di 227 milioni di dollari a livello mondiale a fronte di un budget di soli 21. Il film venne poi candidato al prestigioso premio Oscar nelle categorie per la miglior canzone originale “A Wink and a Smile”, e per la miglior sceneggiatura originale. Ancora oggi questo è il film perfetto da riguardare in occasione di una serata di puro piacere, ma prima di fare ciò è certamente utile scoprire alcune delle principali curiosità legate a tale opera. Proseguendo nella lettura sarà dunque possibile scoprire molte di queste, dalla trama al cast alle piattaforme su cui è disponibile il film.

Insonnia d’amore: la trama del film

Protagonista del film è Sam Baldwin, giovane architetto rimasto da poco vedovo. Per tentare di elaborare il lutto, egli decide di trasferirsi da Chicago a Seattle con suo figlio Jonah, di 8 anni. Nonostante il passare del tempo, però, Sam sembra non riuscire proprio ad accettare l’assenza dell’amata moglie. Stanco di vedere il padre così triste, suo figlio decide di attuare un piano per aiutarlo. Jonah si rivolge infatti ad un noto programma radiofonico, confidando il desiderio di vedere il padre nuovamente innamorato e felice. Il caso di Sam raggiunge in breve una portata nazionale, suscitando la commozione di numerose donne.

Tra queste vi è la giornalista Annie Reed, la quale però vive a Baltimora, dall’altra parte degli Stati Uniti. La donna, inoltre, è prossima alle nozze con il fidanzato Walter Jackson, un brav’uomo per il quale tuttavia non avverte quel sentimento magico sperato. Dopo aver scritto quasi per gioco a Sam, la lettera di Annie viene pescata tra tante, suscitando l’interesse dell’architetto. Ha così inizio un’accesa corrispondenza tra i due, che porterà entrambi a riscoprire l’amore. La distanza che li separa è però considerevole, e i due dovranno mettercela tutta per riuscire ad incontrarsi e coronare i loro desideri.

Insonnia d'amore cast

Insonnia d’amore: il cast del film

Come sempre accade per questo genere di film, molto del successo si basa sulla giusta scelta degli interpreti principali e sulla chimica di coppia che si forma tra questi. Per il ruolo di Sam Baldwin, dunque, vennero condotte lunghe ricerche che portarono a considerare attori come Dennis Quai, Michael Keaton e John Travolta. Alla fine, tuttavia, venne scelto Tom Hanks, il quale era diventato disponibile in seguito allo stop di un suo altro progetto. L’attore viveva però un periodo particolarmente impegnato, e mentre recitava in Insonnia d’amore doveva anche registrare le sue battute di dialogo per il film Pixar Toy Story. Per il ruolo di Annie Reed, allo stesso modo, vennero considerate diverse attrici.

Tra queste si annoverano Julia Roberts, celebre per le sue commedie romantiche, Kim Basinger, Michelle Pfeiffer e Jodie Foster. Tutte finirono però con il rifiutare il ruolo, o per via di altri impegni o non credendo nella validità del progetto. Alla fine, fu Meg Ryan ad ottenere la parte. L’attrice era già divenuta celebre per aver recitato nel precedente film della Ephron Harry, ti presento Sally…. Accanto a loro, nel ruolo del fidanzato Walter, vi è invece l’attore Bill Pullman, noto per Independence Day. Ross Malinger, che oggi non svolge più la professione di attore, interpreta invece Jonah, il figlio di Sam. Vi sono poi le attrici Rosie O’Donnell nei panni di Becky, Gaby Hoffmann in quelli di Jessica, e Carey Lowell come Maggie Abbott, la defunta moglie di Sam.

Insonnia d’amore: le frasi più belle, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Per gli appassionati del film è possibile fruire di Insonnia d’amore grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Il film è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto un determinato periodo di tempo entro cui vedere il titolo. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno sabato 5 dicembre alle ore 21:10 sul canale Rai Movie.

Nel film sono inoltre presenti diverse frasi oggi entrate a far parte dell’immaginario comune. Si tratta di battute e affermazioni che descrivono alla perfezione non solo il contesto in cui si svolge la storia ma anche i protagonisti che le pronunciano. Di seguito si riportano le più belle e più importanti del film.

  • “Il destino è una cosa che ci siamo inventati per non affrontare il fatto che tutto succede in modo assolutamente casuale.” (Annie Reed)
  • “Tu non vuoi essere innamorata, tu vuoi essere innamorata in un film!” (Becky)
  • “È più facile essere uccisi da un terrorista che sposarsi dopo aver superato i quaranta.” (Victoria)
  • “Te lo mostro io un segno… Dov’è Seattle? Dov’è Baltimora? Aha, qui! Uno, due, tre, quattro! Ci saranno venti stati tra qui e Baltimora. Questo è un segno!” (Sam Baldwin)

Fonte: IMDb

Insonnia d’amore recensione

Insonnia d’amore recensione

Insonnia d’amore è un film del 1993 diretto da Nora Ephoron che vede protagonisti Tom Hanks (Sam Baldwin), Meg Ryan (Annie Reed), Bill Pullman (Walter), Ross Malinger (Jonah Baldwin), Rosie O’Donnell (Becky), Carey Lowell (Maggie Abbott Baldwin).

Insonnia d'amore filmTrama: Sam Baldwin, giovane architetto rimasto vedovo, si trasferisce da Chicago a Seattle con il figlio Jonah, 8 anni, sperando che il cambio d’aria li aiuti a superare il dolore. A un anno e mezzo dalla perdita, Jonah, di nascosto, chiama una trasmissione radiofonica per parlare del padre, solo e triste. Spinto dal figlio, controvoglia, anche Sam parla alla radio della sua condizione. Tra gli ascoltatori c’è Annie, giovane giornalista di Baltimora ormai a un passo dal matrimonio con l’ipocondriaco Walter. La ragazza sente subito un magico feeling con il giovane vedovo, “l’insonne di Seattle”. Amore? Pietà? Un fragile e prevedibile desiderio di fuga dal matrimonio e dalle responsabilità? Senz’altro qualcosa che Annie non può ignorare…

Insonnia d’amore recensione

Analisi: Bravi interpreti, musiche sognanti, dialoghi frizzanti, l’amore, il destino (alleato fedele degli sceneggiatori!), il dolore: tutto questo è Insonnia d’amore, commedia sentimentale di Nora Ephron ispirato da Un amore splendido, titolo del 1957 (con Cary Grant e Deborah Kerr) che trova generosamente spazio nei televisori e nelle parole dei personaggi, con le storie dei due film che si inseguono senza creare eccessivi e sgradevoli corto circuiti.

La nascita di un amore che congiunge East e West Coast di un America piovosa e scintillante ha in Jonah Baldwin (Ross Malinger) il suo irriverente e precoce cupido di 8 anni. Il piccolo è davvero un gioiellino e strappa più di un sorriso. Irresistibili i siparietti con Victoria (Barbara Garrick), la iena che esce con papà Sam (Tom Hanks). E nei panni del messaggero d’amore, Jonah, non è niente male. Come biasimarlo: Annie (una Meg Ryan d’incanto), come nuova mamma, ce la vede proprio bene.

Anche la più semplice delle commedie, per essere di qualità, non deve cedere alla semplificazione estrema dei personaggi e delle situazioni. Una tentazione che Insonnia d’Amore rifugge agilmente. Lo dimostra, su tutto, la caratterizzazione di Walter (Bill Pullman), promesso sposo di Annie.

Insonnia d'amoreÈ carino, affermato (è vice direttore del giornale in cui lavora la Reed), elegante, ma è anche e soprattutto ipocondriaco, paranoico, poco avventuroso, ingessato. Tuttavia, questo sbilanciamento sul versante della noia e dell’ordinarietà, non lo rende un fantoccio insapore da sposare per una vita monotona. Non è l’uomo per Annie, probabilmente, e quando lei glielo fa capire, Walter non azzarda un “non sai che ti perdi”: la sparata tipica dei bellimbusti, tanto utili in certe pellicole magari piene di colore, ma paludate in un eterno bianco e nero sentimentale, morale, narrativo.

Ulteriore merito del film di Ephron è il non dimenticare mai il dramma all’origine della storia – la morte di una giovane moglie e madre – senza tuttavia zavorrare di amaro miele e strazi l’intero lungometraggio. E il messaggio è chiaro sin dall’inizio: c’è il diritto di cercare un’altra storia d’amore. Non il dovere di appaiarsi per forza con qualcuno, né di lasciarsi corrodere dall’insonnia e dal dolore. Né di accettare – è il caso di Annie – una relazione che non ha più niente da dire; accettarla magari solo per ragioni anagrafiche, per disincanto, per pigrizia, per quella ragion di stato che si accoccola sulle spalle dei trentenni e consiglia navigazioni rigorosamente sottocosta.

Insomnia: trama, cast e curiosità sul film di Christopher Nolan

Insomnia: trama, cast e curiosità sul film di Christopher Nolan

Oggi noto per grandi blockbuster come Il cavaliere oscuro, Inception e Tenet, il regista Christopher Nolan ha iniziato la propria carriera dirigendo alcuni sofisticati thriller che già lasciavano intravedere tutte le sue capacità e i suoi interessi cinematografici. Dopo aver esordito come Following, ed aver acquisito grande popolarità con Memento, Nolan si è poi dedicato a Insomnia, forse uno dei suoi film meno citati ma altrettanto ricco di fascino. Uscito nel 2002, questo rappresenta un vero e proprio unicum nella filmografia di Nolan, essendo l’unico film dove egli non ha anche scritto la sceneggiatura, affidata invece a Hillary Seitz.

Insomnia, inoltre, non è un progetto originale, ma è invece il remake di un omonimo thriller norvegese del 1997, diretto da Erik Skjoldbjærg. Nolan accettò però di dirigere tale rifacimento poiché affascinato dalla complessa storia che questo presenta, ritrovandovi una serie di tematiche a lui particolarmente care. Girato nei freddi ambienti dell’Alaska e della Columbia Britannica, il film è così una continua trappola per lo spettatore, costretto a confrontarsi con eventi e personaggi che sono ben lontani da ciò che sembrano essere in apparenza. Costato appena 46 milioni di dollari, anche questo film di Nolan si affermò come un grande successo.

Il film arrivò infatti a superare i 113 milioni di incasso, con la critica nella sua quasi totalità impegnata ad elogiare l’opera come uno dei thriller psicologici più importanti e avvincenti degli ultimi tempi. Per gli amanti del cinema di Nolan, si tratta di un titolo imperdibile. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Insomnia: la trama del film

La vicenda narrata si svolge a Nightmute, in Alaska, dove per sei mesi il sole non tramonta mai, costringendo gli abitanti del luogo a confrontarsi anche con gli aspetti più negativi di questa luce perenne. Protagonista è l’anziano Will Dormer, veterano della squadra omicidi di Los Angeles, che si ritrova spedito lì a causa del suo aver falsificato le prove contro un uomo accusato di pedofilia. Arrivato a Nightmute, Will si trova subito a dover indagare sull’omicidio della diciassettenne Kay Connell. Ad aiutarlo al caso, per sua fortuna, vi è il collega Hap Eckhart.

Guidati dalla detective locale Ellie Burr, i due poliziotti iniziano a cercare quanti più indizi possibili sulla morte della giovane, individuando una serie di sospettati. A destare particolarmente interesse, però, è il ritrovamento del diario della giovane, dove questa raccontava di avere una vera e propria ossessione per i romanzi polizieschi di Walter Finch, scrittore residente in quella stessa città. Più scoprono cose, però, più sembra loro di allontanarsi dalla verità. A complicare le cose, inoltre, vi è l’insonnia di cui Will ha iniziato a soffrire per il sole perenne. Sarà proprio la mancanza di sonno, però, a condurlo sulle giusta strada.

Insomnia cast

Insomnia: il cast del film

Ad interpretare il protagonista, il controverso agente Will Dormer vi è l’attore premio Oscar Al Pacino. Egli, noto per il suo essere un interprete particolarmente metodico, si preparò al ruolo approfondendo molto il personaggio, la sua storia e le sue motivazioni. Studiò gli effetti dell’insonnia e incontrò alcune persone che ne sono affette, al fine di poter dar vita ad un interpretazione più realistica. A lui, Nolan concesse la possibilità di sperimentare molto con il personaggio. Nei panni del suo collega, l’agente Hap Eckhart, vi è invece l’attore Martin Donovan, mentre la modella Crystal Lowe è la giovane Kay Connell, la ragazza uccisa su cui indagano i due agenti.

Nel film spicca poi Robin Williams nei panni del misterioso scrittore Walter Finch. L’attore noto per commedie come Mrs. Doubtfire è stato fortemente voluto da Nolan per i panni dell’antagonista. Il regista desiderava infatti mostrare il premio Oscar in un vesti completamente inedita dalle sue solite. Nonostante sia uno dei protagonisti, Williams non compare però nel film che dopo un’ora dall’inizio. L’attore ha poi affermato che l’isolamento delle riprese in esterni in Alaska ha contribuito alla sua ricaduta nell’abuso di alcol. Nel film è infine presente anche la premio Oscar Hilary Swank, nei panni della detective Ellie Burr. L’attrice, al contrario dei suoi colleghi, preferiva fare poche riprese, mantenendo così la concentrazione sul personaggio.

Insomnia: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Insomnia è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili, Infinity e Tim Vision. Per vederlo, basterà noleggiare il singolo film, avendo così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 23 giugno alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb

Insieme per forza: recensione del film con Adam Sandler

Insieme per forza: recensione del film con Adam Sandler

Insieme per forza segna la terza collaborazione tra Adam Sandler e Drew Barrymore, dopo Prima o poi me lo sposo (1998) e 50 volte il primo bacio (2004). Ancora una volta, il duo artistico, nonostante l’avventura surreale in cui la sceneggiatura del film li catapulta, si dimostra all’altezza della situazione, riuscendo, grazie alla favolosa alchimia che li contraddistingue, a risollevare le sorti di una commedia romantica certamente non esule da difetti.

In Insieme per forza dopo un disastroso appuntamento al buio, Lauren (Drew Barrymore) e Jim (Adam Sandler), due genitori single, hanno le idee chiare: non intendono vedersi mai più. Ma senza saperlo, entrambi organizzano la stessa vacanza in un safari con i propri figli e si ritrovano a dover condividere la stessa suite in un lussuoso resort africano, per un’intera settimana.

Insieme per forza, il film

Frank Coraci, che aveva già diretto Sandler e la Barrymore in Prima o poi me lo sposo, trasferisce questa volta i due protagonisti in un’Africa tanto lussureggiante quanto a tratti inverosimile, che poco ha in comune con la genuinità del racconto di fondo, il cui centro è rappresentato dall’importanza della famiglia e dal bisogno, in quanto genitori, di assumersi le proprie responsabilità. A stonare all’interno del film – strano a dirsi – è dunque la location estremamente irreale, testimone non solo delle disavventure di questa famiglia allargata, ma anche dei numerosi siparietti musicali (divertenti ma che alla lunga annoiano) del gruppo vocale dei Thatoo che, irrompendo sulla scena, commentano tutto quello che succede ai due protagonisti.

Non solo l’importanza della famiglia, ma anche dell’amore. In effetti, guardando Insieme per forza si ha l’impressione di rivedere uno di quei vecchi family movie della Disney, confezionati appositamente per un pubblico composto da famiglie, in cui a trionfare sono sempre e comunque i buoni sentimenti. Indubbiamente il film non brilla per originalità e, forse, non vuole nemmeno esserlo. Non ha la pretesa di fingersi qualcos’altro: conosce i suoi limiti e riesce a trasformarli (a parte quando calca troppo la mano) nei suoi punti di forza. E’ onesto con il pubblico, perfettamente consapevole che si tratta di un prodotto costruito attorno agli equilibri che i due attori principali sono in grado di creare recitando fianco a fianco.

Insieme per forza, nei cinema italiani dal 2 Luglio, è una commedia che vive di eccessi e di situazioni spesso paradossali. Ciononostante, pur gonfiando in modo sfrenato alcuni dei suoi momenti, riesce nell’intento di far ridere e di intrattenere. Adam Sandler e Drew Barrymore si confermano, per la terza volta, una delle coppie meglio assortite di Hollywood, ed è proprio alla loro incredibile armonia sul grande schermo che si deve la riuscita (anche se non assoluta) della pellicola.

Insieme per forza: intervista al produttore Mike Karz

In occasione dell’imminente uscita italiana di Insieme per forza, la nuova commedia romantica che vede recitare insieme per la terza volta Drew Barrymore e Adam Sandler, abbiamo incontrato il produttore del film, Mike Karz.

Karz, che vanta oltre 25 anni di esperienza come produttore di successo per il cinema e per la televisione, nonché come scrittore televisivo ed executive, ha parlato del film, dell’incredibile rapporto che esiste tra Drew Barrymore e Adam Sandler, e anche di alcune curiosità legate al suo mestiere. Ecco quello che ci ha raccontato.

Com’è nata l’idea di realizzare questo film?

“Sembra incredibile, ma ci sono voluti quasi 10 anni per realizzare questo film. Qualche anno fa ho letto che esistono alberghi che offrono la cosiddetta “familymoon”, una vacanza per le neo coppie che hanno figli da matrimoni precedenti. Gli sposi novelli possono portare con sé i propri figli in luna di miele, trascorrendo così un bel momento insieme, lontano dalle pressioni della vita di tutti i giorni. Ho pensato che poteva essere un’idea piuttosto interessante per un film. Dopo aver ricevuto la sceneggiatura, ho proposto la cosa ad Adam, che ha subito amato il progetto. Così, ha chiamato Drew: era da parecchio tempo che voleva tornare a lavorare con lei. Drew ha subito accettato. Anche la Warner Bros. ha amato immediatamente il film, che è poi arrivato nelle mani del regista Frank Coraci, che aveva già diretto Adam e Drew in Prima o poi me lo sposo. In un batter d’occhio, ci siamo ritrovati a girare in Africa. Ecco come sono andate le cose”.

Perché avete scelto di ambientare il film in Africa?

“Siamo rimasti affascinati dall’Africa e abbiamo pensato che potevamo divertirci parecchio con gli animali. Cosa ancora più importante, penso che in nessun altro film venga mostrata l’Africa nella maniera in cui viene mostrata in questo film. Penso che sia un film davvero divertente da vedere anche per questo motivo. Adam, soprattutto, è rimasto entusiasta della scelta della location. E’ fermamente convinto che la location debba essere funzionale alla storia, e mai come in questo film lo è: l’Africa rende ancora più complicato questo viaggio pazzesco che intraprendono il suo personaggio e il personaggio di Drew”.

Quali sono gli aspetti legati al lato umano di questa storia che l’hanno convinta a produrre il film?

“Mi interessava il rapporto che esiste tra i due personaggi principali della storia. Due persone che hanno paura di intraprendere una nuova relazione. Eppure, contro ogni previsione, alla fine riescono a superare tantissimi ostacoli. Inoltre, mi interessava l’esplorazione delle dinamiche familiari: vedere come due famiglie diverse potessero alla fine interagire l’una con l’altra. Penso che gli sceneggiatori abbiano fatto un lavoro incredibile”.

Come spiega l’alchimia che esiste tra Drew Barrymore e Adam Sandler?

“Drew e Adam hanno un’alchimia incredibile. Credo che la motivazione principale di quest’alchimia sia il fatto di essere davvero cresciuti insieme. Sono grandissimi amici e si rispettano moltissimo. Amano lavorare insieme. Credo che il film sia una testimonianza di quanto si siano divertiti a girarlo”.

Quanto ha influito il fatto che Adam e Drew siano adesso due genitori sul loro modo di recitare?

“Adam e Drew sono entrambi genitori adesso, quindi hanno avuto la possibilità di approcciarsi alla storia in un modo che forse prima non sarebbe stato possibile. Penso che questo sia il film perfetto per dove si trovano adesso con le loro vite. Il fatto di essere due genitori davvero incredibili ha permesso loro di approcciarsi alla storia nel modo giusto. Amano i loro figli tantissimo e penso che abbiamo trasportato tutto quest’amore all’interno del film”.

Quali sono i punti di forza di questa commedia?

“Credo che ce ne siano parecchi. E’ una commedia, ma è anche un film in grado di attirare il pubblico più diversificato. E’ una commedia romantica, ma si parla anche dell’importanza della famiglia. C’è poi quest’incredibile avventura che riguarda il viaggio dei protagonisti in Africa. Insomma, la storia può essere letta da più punti di vista e attrarre tante tipologie di pubblico”.

Qual è la parte del suo lavoro che odia di più?

“La parte più difficile, per me, è quando il film è finito e devi aspettare che venga rilasciato. Devi aspettare per sapere se alla gente piacerà o meno, se il pubblico lo accoglierà positivamente o no, ed è una cosa piuttosto snervante. Ecco, questa è la sfida più grande per me e la cosa che mi mette più alla prova. Tutto il resto, lo adoro”.

Le piacerebbe produrre un film girato in Italia?

“Certamente. L’Italia ha delle location incredibili. Sarebbe fantastico, ad esempio, girare una commedia romantica in Italia. Se dovessi scegliere qualcuno, probabilmente scegliere di nuovo Drew Barrymore. Ad ogni modo, spero che gli italiani apprezzino Insieme per forza”.

In futuro realizzerà un film ambientato nel giorno dell’anno più importante per il football, la domenica del Super Bowl. Può svelarci qualche dettaglio a riguardo?

“Si tratta di un film che realizzerò con la Warner Bros. Si chiamerà probabilmente Super Sunday. Il Super Bowl è uno degli eventi più importanti per gli americani. Si tratterà di una storia d’amore ambientata durante il giorno del Super Bowl. Inizieremo a girare il prossimo anno e probabilmente uscirà nel 2016”.

Insieme per forza, diretto da Frank Coraci e prodotto da Mike Karz, Adam Sandler e Jack Giarraputo, uscirà al cinema in Italia il prossimo 2 Luglio.

Insidiuos 2 James Wan torna a raccontarci il Male

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3S7C7147.CR2 E’ dai tempi di William Friedkin e del suo Esorcista che la possessione al cinema ha assunto non solo il ruolo di spauracchio prediletto da registi e sceneggiatori, ma anche quello di grande elemento di intrattenimento per gli amanti delle storie di fantasmi, spiriti e demoni. Due anni fa, era il 2011, Insidious ci aveva regalato forti emozioni che ci ha fatto ricordare da vicino il terrore puro visto e raccontato al cinema nei suoi anni d’oro.

insidious 2 james wan 2Forte di un grande successo in patria e in tutto il mondo, e soprattutto di una squadra creativa che lo accompagna in ogni suo progetto (tra gli altri lo sceneggiatore Leigh Whannell, che lo ha seguito anche nel cult Saw – L’enigmista), il regista James Wan porta al cinema per la seconda volte le disavventure della famiglia Lambert. Dal successo del primo film possiamo già prevedere che Insidiuos 2 sarà una vera garanzia, soprattutto perché, così come il leggendario Scream, è una storia dell’orrore che segue le vicissitudini fuori dall’ordinario di una famiglia e quindi degli stessi personaggi che con il tempo impareranno a fare i conti con gli spiriti e con un passato oscuro da cui viene generato lo stato attuale delle cose.

In questo secondo capitolo ritroviamo la famiglia Lambert alle prese con un trasloco e con una nuova casa. I nostri protagonisti tentano di rimettere insieme le loro vite e i loro legami dopo le traumatiche esperienze vissute nella “vecchia casa”, ma qualcosa ben presto farà capire loro che non c’è spostamento o trasloco che possa arginare un male che è fortemente legato alle loro stesse vite e al loro stesso passato.

Il film, che arriverà da noi il prossimo 10 ottobre, ha già fatto record d’incassi negli Stati Uniti, il che ci fa ben sperare per un sequel all’altezza delle atmosfere cupe e strabordanti di suspence che hanno fatto la fortuna del primo Insidious.

A guidarci in questa seconda disavventura ritroviamo i Lambert al completo, interpretati ancora da Patrick Wilson, Rose Byrne, Lin Shaye e Ty Simpkins qui impegnati ad indagare su un mistero risalente all’infanzia, un evento oscuro responsabile degli eventi di possessione che si trovano adesso a contrastare.

Insidious: recensione del film di James Wan

Insidious: recensione del film di James Wan

Insidious è il film del 2010 diretto da James Wan e con protagonisti nel cast Patrick Wilson, Rose Byrne, Ty Simpkins, Lin Shaye, Leigh Whannell

James Wan ci riprova. Dopo aver scosso il mondo dell’horror con Saw – L’Enigmista (2004) e dopo la parentesi meno remunerativa di Dead Silence (2007), torna ora nelle sale con Insidious, ghost-story ambiziosa che strizza l’occhio ad innumerevoli classici del genere. In molti hanno storto il naso, tra critici ed appassionati del genere, quando la diffusione del primo materiale promozionale lasciava presagire l’ennesima vicenda soprannaturale, patinata e schiava di quei meccanismi scenici e registici che Hollywood sembra voler applicare a quasi ogni sua creatura, trasformando anche la più buona delle idee in un prodotto mediocre.

Insidious, sorprendentemente, riesce in buona parte a distaccarsi da quel pantano di remake scialbi e stanchi che hanno affossato l’horror, proponendoci una storia sinistra ed ottimamente orchestrata che, pur non inventando nulla di particolarmente originale, si fa carico di tutti i luoghi comuni del genere utilizzandoli in maniera efficace: porte cigolanti, sussurri ed apparizioni agghiaccianti fanno capolino in una sceneggiatura che gioca le sue carte migliori nei primi due atti della pellicola, a fronte di un terzo più confusionario e fuori controllo.

Insidious film 2010

Nell’epoca del gore più gratuito e fine a se stesso, dove il mercato sembra voler imporre agli autori la necessità di mostrare più violenza possibile, Wan gioca tutto sull’atmosfera, su di un impianto sonoro quasi minimale, avvalendosi anche di una fotografia chiaroscurale sempre al servizio della storia e ricca di zone d’ombra in cui nascondere i suoi spettri, in un continuo gioco di equilibri tra il “vedo/non vedo”; carrelli lenti, inquadrature fisse e ben studiate, che rivelano un lavoro di storyboard senza dubbio notevole, rappresentano i trucchi vincenti di una regia furbissima nel suo voler sempre spiazzare le attese dello spettatore, che si ritrova suo malgrado a gettare l’occhio in ogni angolo della scena, sicuro di scorgere uno dei molti spettri di cui la pellicola è disseminata, un campionario di fantasmi spaventoso, grottesco e sostenuto da un mirabile lavoro di make-up.

I veterani del genere, inoltre, potranno compiacersi dei continui rimandi, sia in termini di mood che di situazioni, agli intramontabili capostipiti di cui Insidious è debitore: echi di pietre miliari come Gli Invasati di Robert Wise (1963), Amytiville Horror di Stuart Rosenberg (1979), Poltergeist di Tobe Hooper (1982) ed anche lo stesso L’Esorcista di William Friedkin (1973) sono sparsi ovunque.

Insidious

Non tutto comunque funziona, a partire dal comparto attoriale, dove l’unica prova pregevole e coinvolgente è rappresentata dal personaggio della medium interpretato da Lin Shaye, in grado di gelare il sangue persino in una sequenza (una delle migliori del film) prettamente descrittiva; Non splende affatto invece Patrick Wilson, troppo ingessato e spaesato nei panni di un padre in procinto di rischiare tutto per salvare suo figlio, un anonimo (ma gli va concessa l’attenuante della giovane età) Ty Simpkins. Chiude la lista dei comprimari Rose Byrne, che qui interpreta in maniera appena discreta una madre apprensiva e sconvolta dagli eventi.

Un plauso invece agli attori che danno “corpo” e “forma” a spiriti e demoni, tutti inquietanti ed espressivi; l’ultimo vero neo del film è rappresentato dall’atto finale, che alterna momenti di indubbio fascino visionario ad altri decisamente più gratuiti e scontati, andando in parte a scalfire quanto di buono fatto precedentemente, per poi affidare la conclusione dell’opera ad un colpo di scena piuttosto prevedibile.

Insidious, nonostante diversi difetti, resta quindi consigliatissimo a tutti coloro che, tra una lista fin troppo lunga di horror deludenti, cercano un prodotto efficace, dal sapore quasi vintage e, finalmente, davvero in grado di spaventare.

Insidious: Lynn Shaye aggiorna sul futuro della saga horror

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Insidious: Lynn Shaye aggiorna sul futuro della saga horror

L’ultimo capitolo della saga di Insidious ad essere arrivato nelle sale è stato Insidious – L’ultima chiave del 2018, che in realtà è un prequel ai primi due film del franchise horror partorito dalla mente di James Wan. Da allora non ci sono stati più aggiornamenti sul futuro della saga, ma adesso è stata l’iconica Lynn Shaye a parlarne in una recente intervista con ComingSoon.net.

L’attrice, che è apparsa in tutti e quattro i film del franchise nei panni della medium Elise Rainier, ha spiegato che ora come ora non conosce i piani della Blumhouse in merito alla saga, ma che ovviamente amerebbe tornare per un eventuale nuovo film. “Penso che ora come ora siamo tutti preoccupati in merito al film horror della nostra società. Stiamo già vivendo una sorta di horror”, ha ironizzato l’attrice in merito a quanto sta accadendo nel mondo. “Ad un certo punto sembrava che James Wan avesse in mente un altro Insidious, poi non ho avuto più aggiornamenti in merito. Credo che al momento siano tutti abbastanza preoccupati. A me andrebbe bene realizzarne un altro. D’altronde il mio personaggio è già nell’Altrove, quindi sarebbe tutto molto differente.”

Insidious è il film che ha dato il via ad una delle saghe horror più viste degli ultimi anni, capostipite di un sequel e due prequel. Nella fattispecie, il primo film del 2010 è il terzo andando nell’ordine cronologico degli eventi. L’ultima capitolo del franchise, Insidious – L’ultima chiave, è il capitolo della serie che ha incassato di più al box office.

Insidious: La Porta Rossa, trailer del film di Patrick Wilson

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Insidious: La Porta Rossa, trailer del film di Patrick Wilson

Sony Pictures ha diffuso il trailer ufficiale di Insidious: La Porta Rossa, il quinto capitolo della serie horror di culto che è diretto e interpretato da Patrick Wilson.

In Insidious: La Porta Rossa, il cast originario del franchise horror si riunisce nell’ultimo capitolo della terrificante saga della famiglia Lambert. Per mettere a tacere i loro demoni una volta per tutte, Josh (Patrick Wilson) e Dalton (Ty Simpkins), ormai in età da college, devono spingersi nell’“Altrove” più a fondo di quanto non abbiano mai fatto, affrontando l’oscuro passato della loro famiglia e una serie di nuovi e più spaventosi terrori che si nascondono dietro la porta rossa.

Insidious: La Porta Rossa, final trailer del nuovo horror in arrivo al cinema!

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Il capitolo finale della serie horror di culto sta per arrivare al cinema! Insidious: La Porta Rossa, diretto e interpretato da Patrick Wilson arriverà al cinema dal 5 Luglio distribuito da Sony Pictures Italia.

In Insidious: La Porta Rossa, il cast originario del franchise horror si riunisce nell’ultimo capitolo della terrificante saga della famiglia Lambert. Per mettere a tacere i loro demoni una volta per tutte, Josh (Patrick Wilson) e Dalton (Ty Simpkins), ormai in età da college, devono spingersi nell’“Altrove” più a fondo di quanto non abbiano mai fatto, affrontando l’oscuro passato della loro famiglia e una serie di nuovi e più spaventosi terrori che si nascondono dietro la porta rossa.

Insidious: l’ultima chiave, recensione del film con Lin Shaye

Insidious: l’ultima chiave, recensione del film con Lin Shaye

Torna sugli schermi il 18 gennaio, Insidious: l’ultima chiave, un nuovo capitolo della saga horror.

Insidious: l’ultima chiave – Un mondo del terrore

Questo piccolo microcosmo orrorifico è nato nel 2010 dalla fertile mente del regista James Wan, ormai noto nell’ambito del cinema horror per aver portato nuova linfa al genere, con film campioni di incassi come Saw-L’Enigmista, The Conjuring e, appunto, Insidious. A produrre, oltre lo stesso Wan, sono Oren Peli (regista di Paranormal Activity) e la Blumhouse di Jason Blum.

Dove eravamo rimasti

Nata dalla penna dello sceneggiatore Leigh Whannell (che nei film interpreta anche Specs), la storia di Insidious segue principalmente le vicende della medium Elise Rainer (Lin Shaye) e dei vari casi che di volta in volta deve affrontare. Elise ha messo su infatti una sorta di squadra assieme ai due giovani e simpatici Specs (Leigh Wallen) e Tucker (Angus Sampson), che la aiutano con i loro macchinari di rilevazione.

Nei primi due capitoli Elise aiuta la famiglia Lambert, il cui piccolo figlio Dalton sembra caduto in un coma irreversibile, quando in realtà è stato confinato nel cosiddetto “Altrove” da un demone maligno.

Nel terzo capitolo, Insidious 3 – L’Inizio, la medium similmente aiuterà Quinn Brenner a disfarsi di un’entità malefica che la ha presa di mira.

La trama di Insidious: l’ultima chiave

Il vero inizio della saga però, è narrato in questo quarto capitolo. Assistiamo alla prima infanzia di Elise Rainer e alla nascita dei suoi poteri psichici. Tornati ai giorni nostri, un’ormai anziana Elise dovrà fare ritorno alla sua casa natia ed affrontare i demoni, reali e spettrali, che essa racchiude.

Un classico che ritorna

L’intera saga di Insidious ha mirato sin dagli inizi alla rivisitazione del grande classico della casa stregata, rileggendolo in chiave moderna e intelligente. Ma se nei primi capitoli si faceva un uso sapiente dello spavento indotto senza troppi effetti speciali (ma solamente giocato sulla psicologia dello spettatore) questo quarto capitolo perde originalità sia in fatto di narrazione che di messa in scena.

La storia è davvero troppo simile alle precedenti, complice anche la presenza dei medesimi personaggi (che stemperano, al solito, il clima cupo con battute già sentite) e di un mostro quasi uguale a quelli dei capitoli di cui sopra.

A causa del buon successo del franchise, forse gli autori non hanno voluto azzardare in eccessivi cambiamenti stilistico-narrativi, che però questa volta finiscono per tirare troppo per le lunghe una storia di cui già si conosce il finale (la trama di Insidious 4 infatti è direttamente collegata ai primi due capitoli, e questo fa perdere allo spettatore il piacere di scoprire come andrà a finire).

Le citazioni dei grandi classici del genere – primaria caratteristica dei primi Insidious – sono meno sorprendenti.

Certo la coerenza narrativa c’è, la saga funziona grazie anche ai personaggi ormai noti, ma si ha l’impressione di assistere più ad una serie tv che ad un film a sè stante.

Sulla scia delle vecchie saghe horror di serie B, la visione di Insidious: L’Ultima Chiave cela qualcosa di nostalgico. Il ricordo va istintivamente alle innumerevoli VHS che racchiudevano le saghe di Venerdì 13, Hellraiser e tanti altri horror pieni di capitoli più o meno riusciti.

In questo senso, quella di Insidious potrebbe essere una discreta “operazione nostalgia” che cavalca l’onda incredibilmente attuale del revival anni ‘80 e di tutto ciò che ne consegue.

Insidious: L’Ultima Chiave, l’esperienza a 360° – video

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Insidious: L’Ultima Chiave, l’esperienza a 360° – video

SonyPicturesIT ha diffuso un nuovo contenuto promozionale per Insidious: L’Ultima Chiave, il film horror in arrivo al cinema dal prossimo 18 Gennaio.

Le menti creative dietro il successo della trilogia di Insidious tornano con Insidious: L’Ultima Chiave e torna anche Lin Shaye nella parte della dottoressa Elise Rainier, la brillante parapsicologa che stavolta deve affrontare la sua ossessione più terribile, proprio all’interno della sua famiglia.

Il film è scritto dal cocreatore Leigh Whannell (Saw), che ha realizzato la trilogia e ha diretto l’episodio n. 3; prodotto da Jason Blum (lnsidious, La notte del giudizio, Scappa-Get Out), da Oren Peli (Paranormal Activity) e dal cocreatore James Wan (L’evocazione-The Conjuring, Fast&Furious 7); e diretto da Adam Robitel (The Taking of Deborah Logan).

Nel cast, insieme a Shaye, Angus Sampson, Whannell, Josh Stewart, Caitlin Gerard, Kirk Acevedo, Javier Botet, Bruce Davison, Spencer Locke, Tessa Ferrer, Ava Kolker e Marcus Henderson.

Steven Schneider, Brian Kavanaugh-Jones, Charles Layton, Bailey Conway Anglewicz, Couper Samuelson e Whannell sono i produttori esecutivi. La Sony Pictures Worldwide Acquisitions (“SPWA”) ha prodotto e finanziato Insidious: L’Ultima Chiave. Il film sarà distribuito nelle sale italiane il 18 gennaio da Warner Bros. Entertainment.

Insidious: L’Ultima Chiave dal 18 Gennaio al Cinema

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Insidious: L’Ultima Chiave dal 18 Gennaio al Cinema

Debutterà al cinema il 18 Gennaio 2018 Insidious: L’Ultima Chiave, il nuovo capitolo del franchise Horror Insidious.  Diretto da Adam Robitel e prodotto da Jason Blum e Oren Peli, James Wan Insidious: L’Ultima Chiave vede protagonista assoluta Lin Shaye. 

Le menti creative dietro il successo della trilogia di Insidious tornano con INSIDIOUS: L’ULTIMA CHIAVE e torna anche Lin Shaye nella parte della dottoressa Elise Rainier, la brillante parapsicologa che stavolta deve affrontare la sua ossessione più terribile, proprio all’interno della sua famiglia.

Il film è scritto dal cocreatore Leigh Whannell (Saw), che ha realizzato la trilogia e ha diretto l’episodio n. 3; prodotto da Jason Blum (lnsidious, La notte del giudizio, Scappa – Get Out), da Oren Peli (Paranormal Activity) e dal cocreatore James Wan (L’evocazione – The Conjuring, Fast & Furious 7); e diretto da Adam Robitel (The Taking of Deborah Logan).

Nel cast, insieme a Shaye, Angus Sampson, Whannell, Josh Stewart, Caitlin Gerard, Kirk Acevedo, Javier Botet, Bruce Davison, Spencer Locke, Tessa Ferrer, Ava Kolker e Marcus Henderson. Steven Schneider, Brian Kavanaugh-Jones, Charles Layton, Bailey Conway Anglewicz, Couper Samuelson e Whannell sono i produttori esecutivi.  La Sony Pictures Worldwide Acquisitions (“SPWA”) ha prodotto e finanziato INSIDIOUS: L’ULTIMA CHIAVE. Il film sarà distribuito nelle sale italiane il 18 gennaio da Warner Bros. Entertainment

Insidious: Chapter 3 Dermot Mulroney entra nel cast

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Insidious: Chapter 3 Dermot Mulroney entra nel cast

insidious3Jason Blum e la sua Blumhouse Pictures hanno comunicato di aver ingaggiato Dermot Mulroney per il prossimo Insidious: Chapter 3 di cui ancora si sa poco o nulla sia a livello di trama che altri componenti del cast, non sono infatti stati confermati i protagonisti dei capitoli precedenti ovvero Patrick Wilson e Rose Byrne.
Inoltre sappiamo già che alla regia non ci sarà più James Wan ma bensì Leigh Whannell; Wan però rimane come produttore e consulente insieme a Oren Peli.
Di seguito un’immagine di benvenuto a Mulroney nel cast di Insidious

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Fonte: THR

Insidious: 10 cose che non sai sul film

Insidious: 10 cose che non sai sul film

Insidious è il film che ha dato il via ad una delle saghe horror più viste degli ultimi anni, capostipite di un sequel e due prequel. Nella fattispecie, questo film è il terzo andando nell’ordine cronologico degli eventi.

Tra eventi inquietanti, manifestazioni di carattere soprannaturale e possibilità di esplorare tanti e diversi universi, questo lungometraggio ha spaventato, affascinato e coinvolto milioni di persone in tutto il mondo.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Insidious, uno dei film horror per ecellenza.

Insidious film

insidious

1. James Wan ha lavorato al film con The Conjuring in mente. Mentre stava girando il primo capitolo di Insidious, James Wan aveva già il franchise di The Conjuring in mente. Non a caso, infatti, è possibile notare alcuni spunti, tratti dai primi due film di Insidious, che hanno dato vita ad una delle saghe horror più seguite, e i primi film dell’altro franchise. Di fatto, con la creazione di questi due franchise, Wan è diventato uno dei maggior registi dei film horror e del cinema in generale.

2. S’intravede Saw. Nella prima metà del film, dietro al personaggio di Patrick Wilson, è possibile vedere un personaggio molto conosciuto. Si tratta del protagonista del film Saw – L’Enigmista, disegnato sulla lavagna con il numero otto scritto al di sotto.

3. Non sangue, ma rossetto. Quando le lenzuola vengono trovate con delle impronte rosse di mani, questo è stato confuso per sangue, ma in realtà era rossetto rosso. Il demone dalla faccia rossa (noto come “il demone del rossetto”) lascia impronte delle mani ovunque, mostrando di essere molto vicino a Dalton ad un certo punto del film.

Insidious streaming

4. Il film è disponibile in streaming digitale. Chi volesse vedere o rivedere questo film, è possibile farlo grazie alla sua presenza su diverse piattaforme di streaming digitale legale come Rakuten Tv, Chili, Google Play e iTunes.

Insidious cast

insidious

5. Ethan Hawke sarebbe potuto essere nel cast. Pare che la prima scelta per il ruolo di Josh Lambert fosse Ethan Hawke. Tuttavia, l’attore ha deciso di rifiutare il ruolo, anche se non sono chiari i motivi, che poi è andato a Patrick Wilson.

6. Patrick Wilson in un ruolo da perseguitato. In Insidious, Patrick Wilson interpreta il ruolo di Josh Lambert, perennemente perseguitato dai fantasmi che vogliono invadere il suo corpo. Tutto ciò si può intendere quasi come l’opposto della serie tv A Gifted Man (2011) in cui Micheal Holt, il personaggio di Wilson) è in grado di vedere il fantasma di Anna Paul, sua moglie defunta, al fine di migliorarlo come medico e come persona.

7. Un attore che è anche compositore. In Insidious è presente un demone che è interpretato da Joseph Bishara. Ma costui non ha lavorato al film sono in quanto attore: infatti, egli è stato anche il compositore del lungometraggio, realizzando la colonna sonora.

Insidious trailer

8. Un trailer fenomenale. Prima di mettersi alla prova con il film di James Wan, è consigliabile dare un occhio al trailer. Ci si accorgerà subito di come questa prima visione farà capire la direzione e il senso del film, oltre che assaggiare il livello di paura intrinseco.

Insidious sequel

9. È stato realizzato un prequel. Dato l’enorme successo generato dal Insidious, si è deciso di dare vita a un film sequel. Nel 2013, infatti, è stato realizzato Oltre i confini del male: Insidious 2 che vede nuovamente protagonisti Patrick Wilson e Rose Byrne.

10. Sono usciti due film prequel. Con il successo dei due film di Insidious, realizzare altri film legati a questo molto era scontato. Non a caso, sono stati realizzati ben due prequel: nel 2015 è uscito Insidious 3 – L’inizio e nel 2018 è arrivato al cinema Insidious – L’ultima chiave, prequel del terzo capitolo.

Fonte: IMDb

Insidious, L’Ultima Chiave: motion poster del film

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Insidious, L’Ultima Chiave: motion poster del film

La Warner Bros ha diffuso il motion poster di Insidious: L’Ultima Chiave, il film di Adam Robitel e prodotto da Jason Blum, Oren Peli, James Wan e con Lin Shaye.

 

Le menti creative dietro il successo della trilogia di Insidious tornano con Insidious: L’Ultima Chiavee torna anche Lin Shaye nella parte della dottoressa Elise Rainier, la brillante parapsicologa che stavolta deve affrontare la sua ossessione più terribile, proprio all’interno della sua famiglia.

Il film è scritto dal co-creatore Leigh Whannell (Saw), che ha realizzato la trilogia e ha diretto l’episodio n. 3; prodotto da Jason Blum (lnsidious, La notte del giudizio, Scappa – Get Out), da Oren Peli (Paranormal Activity) e dal co-creatore James Wan (L’evocazione-The Conjuring, Fast & Furious 7); e diretto da Adam Robitel (The Taking of Deborah Logan).

Nel cast, insieme a Shaye, Angus Sampson, Whannell, Josh Stewart, Caitlin Gerard, Kirk Acevedo, Javier Botet, Bruce Davison, Spencer Locke, Tessa Ferrer, Ava Kolker e Marcus Henderson.

Steven Schneider, Brian Kavanaugh-Jones, Charles Layton, Bailey Conway Anglewicz, Couper Samuelson e Whannell sono i produttori esecutivi.  La Sony Pictures Worldwide Acquisitions (“SPWA”) ha prodotto e finanziato INSIDIOUS: L’ULTIMA CHIAVE. Il film sarà distribuito nelle sale italiane il 18 gennaio da Warner Bros. Entertainment.

Insidious Chapter 4: Lin Shaye in una foto promozionale

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Insidious Chapter 4: Lin Shaye in una foto promozionale

Lin Shaye è pronta a tornare a vestire i panni della parapsicologa Elise Rainer in Insidius Chapter 4, quarto capitolo della fortunata saga horror inaugurata nel 2010 da James Wan, a testimoniarlo una nuova immagine promozionale che la ritrae in compagnia di Tessa Ferrer, interprete di un nuovo personaggio di nome Aubrey.

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Lin Shaye, che è stata presente in tutti e tre i film, ritorna come la parapsicologa Elise Rainier. Sony Pictures Worldwide Acquisitions finanzierà il film. Sony si occuperà della distribuzione internazionale, mentre Universal si occuperà della distribuzione domestica. La pellicola ha come data prevista d’uscita quella del 20 Ottobre 2017.

Insidious Chapter 4 sarà scritto dal co-creatore della serie, Leigh Whannell, con Jason Blum, Oren Peli e il co-creatore James Wan alla produzione. Adam Robitel, che ha diretto l’horror indie The Taking of Deborah Logan, dirigerà la pellicola; Steven Schneider(Paranormal Activity), Brian Kavanaugh-Jones e Charles Layton saranno i produttori esecutivi. Lin Shaye riprenderà il ruolo di Elise Rainier in questo quarto film.

Fonte: Screenrant

Insidious Chapter 3: trailer del film

Insidious Chapter 3: trailer del film

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Arriva online il primo trailer di  Insidious Chapter 3, terzo capitolo della saga creata da James Wan. Per il terzo film il timone passa però a Leigh Whannell, sceneggiatore di molti film di Wan, compreso il primo capitolo di Insidious.

In questo capitolo l’attenzione sarà concentrata maggiormente su The Further, l’extra dimensione oscura rivelata nel  primo film, e sul principio dell’infestazione della famiglia Lambert.
Il cast è al completo e  sappiamo che non si rivedranno più i volti di Rose Byrne e Patrick Wilson mentre resta Lyn Shaye affiancata da Dermot Mulroney.

Ecco il trailer:

https://www.youtube.com/watch?v=kKJo002h3i0

Sebbene la sceneggiatura del film sia completa ancora non si conosce la trama. La cosa certa è che Insidious Chapter 3 non sarà in alcun modo connesso al finale del precedente capitolo.

Fonte: CBM

Insidious Chapter 3: nuovo trailer

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Insidious Chapter 3: nuovo trailer

Ecco un trailer per Insidious Chapter 3, terzo capitolo, nonché prequel, della serie nata dall’ingegno del duo composto da James Wan Leigh Wannell:

Insidious chapter 3Vi ricordiamo che, per questa terza incarnazione, la pellicola non sarà diretta come in passato dal solito James Wan, ma sarà lo stesso Leigh Wannell a raccoglierne l’eredità, non limitandosi più a firmarne la sceneggiatura.

In questo capitolo l’attenzione sarà concentrata maggiormente The Further, l’extra dimensione oscura rivelata nel  primo film, e sul principio dell’infestazione della famiglia Lambert.

Nel cast non troveremo più i volti di Rose Byrne e Patrick Wilson, mentre è confermata la presenza di Lyn Shaye che per l’occasione sarà affiancata da Dermot Mulroney, Angus Sampson Stefanie Scott.

Insidious Chapter 3  è atteso nelle sale americane il prossimo 29 maggio 2015.

Fonte: CS

Insidious Chapter 3: il trailer internazionale

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Insidious Chapter 3: il trailer internazionale

Focus Features ha diffuso il trailer internazionale di Insidious Chapter 3, terzo capitolo, nonché prequel, della serie nata dall’ingegno del duo composto da James Wan Leigh Wannell. Potete vederlo di seguito:

Vi ricordiamo che, per questa terza incarnazione, la pellicola non sarà diretta come in passato dal solito James Wan, ma sarà lo stesso Leigh Wannell a raccoglierne l’eredità, non limitandosi più a firmarne la sceneggiatura.

In questo capitolo l’attenzione sarà concentrata maggiormente The Further, l’extra dimensione oscura rivelata nel  primo film, e sul principio dell’infestazione della famiglia Lambert. Nel cast non troveremo più i volti di Rose Byrne e Patrick Wilson, mentre è confermata la presenza di Lyn Shaye che per l’occasione sarà affiancata da Dermot Mulroney, Angus Sampson Stefanie Scott.

Insidious Chapter 3  è atteso nelle sale americane il prossimo 29 maggio 2015.

Fonte

Insidious Chapter 3: ecco il primo trailer

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Insidious Chapter 3: ecco il primo trailer

A pochi giorni di distanza dalla pubblicazione di un breve teaser, Insidious Chapter 3, terzo capitolo, nonché prequel, della serie nata dall’ingegno del duo composto da James Wan Leigh Wannell, si mostra in un primo ed inquietante trailer che non tradisce le atmosfere del film:

https://www.youtube.com/watch?v=kKJo002h3i0

Vi ricordiamo che, per questa terza incarnazione, la pellicola non sarà diretta come in passato dal solito James Wan, ma sarà lo stesso Leigh Wannell a raccoglierne l’eredità, non limitandosi più a firmarne la sceneggiatura.

In questo capitolo l’attenzione sarà concentrata maggiormente The Further, l’extra dimensione oscura rivelata nel  primo film, e sul principio dell’infestazione della famiglia Lambert.

Nel cast non troveremo più i volti di Rose Byrne e Patrick Wilson, mentre è confermata la presenza di Lyn Shaye che per l’occasione sarà affiancata da Dermot Mulroney, Angus Sampson Stefanie Scott.

Insidious Chapter 3  è atteso nelle sale americane il prossimo 29 maggio 2015.

Fonte: Comic Book Movie

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