Ameluk di
Mimmo Mancini: E’ Venerdì Santo. A Mariotto, un
minuscolo paese della Puglia, tutto è pronto per la Via Crucis, ma
l’interprete di Gesù, il parrucchiere Michele, si siede per sbaglio
sulla corona di spine. E’ l’inizio del calvario. Il tecnico delle
luci, Jusef, detto Ameluk, è mandato inconsapevolmente allo
sbaraglio dall’amico parroco per sostituirlo nel ruolo di Cristo,
ma è un musulmano. La notizia desta scalpore e fa il giro del mondo
e l’opinione pubblica del piccolo paese pugliese si spacca in due.
Personaggi e momenti a volte esilaranti, calati in un’atmosfera
variopinta, fanno da sfondo alle disavventure del povero Ameluk,
che tra un colpo di scena e l’altro cercherà, a suo modo, di
riportare la pace nel paese.
Ci devo
pensare di Francesco Albanese:
Davide (Francesco Albanese) è un giovane napoletano, poco più che
trentenne, che lavora come precario in un mobilificio ed è
fidanzato con Alessia (Barbara Tabita). Quando lei lo lascia e lo
sbatte fuori di casa, la sua vita cambia per sempre. Trovatosi in
mezzo a una strada, Davide, insieme al gruppo dei suoi improbabili
amici troverà una soluzione abitativa molto originale che gli darà
anche un’idea per un nuovo business.
Humandroid
di Neill Blomkamp: Ogni bambino viene al mondo
pieno di promesse, e cosi è per Chappie che è straordinariamente
dotato, unico nel suo genere, un prodigio. Come ogni altro bambino
Chappie dovrà farsi strada nel mondo con il cuore e con l’anima,
tra influenze buone e cattive, per trovare la sua strada e
diventare un uomo. Ma c’è una cosa che rende Chappie diverso da
ogni altro bambino: Chappie è un robot. Il primo robot capace di
pensare e provare emozioni. Ed è proprio per questo che in molti
vorrebbero fosse l’ultimo della sua specie…
Il padre
di Fatih Akin: Mardin, 1915. Una notte la polizia
turca fa irruzione nelle case armene e porta via tutti gli uomini
della città, incluso il giovane fabbro Nazaret Manoogian, che viene
così separato dalla famiglia. Anni dopo, sopravvissuto all’orrore
del genocidio, Nazaret viene a sapere che le sue due figlie sono
ancora vive. L’uomo decide così di ritrovarle e si mette sulle loro
tracce. La ricerca lo porterà dai deserti della Mesopotamia e
l’Avana alle desolate praterie del North Dakota. In questa odissea,
l’uomo incontrerà molte persone diverse: figure angeliche e
generose, ma anche incarnazioni demoniache.
La dolce arte di
esistere di Pietro Reggiani: Il film
racconta la storia d’amore tra Massimo e Roberta, i due
protagonisti, che soffrono entrambi di invisibilità psicosomatica.
Roberta, scompare se nessuno le dà attenzione, e Massimo, ragazzo
ansioso che, al contrario, scompare se sente attenzione su di sé.
Una storia interessante, affrontata in chiave parodistica, che
invoca una profonda riflessione su come giovani d’oggi possano
reagire di fronte alle difficoltà della società moderna.
L’amore non
perdona di Stefano Consiglio:
Adriana è una donna di quasi sessant’anni: francese di nascita,
vive da molto tempo in Italia, ha una figlia, un nipote e un lavoro
da infermiera nell’ospedale della sua città. Un giorno, in corsia,
conosce Mohamed, un giovane arabo di trent’anni: tra i due nasce
una storia destinata a dare scandalo. Riusciranno Adriana e
Mohamed, così profondamente soli prima di incontrarsi, a difendere
il loro amore, a farlo sopravvivere al fuoco incrociato del mondo
che li circonda?
Ooops! ho perso
l’arca… di Toby Genkel, Sean
McCormack: E’ la fine del mondo e un terribile nubifragio
sta per arrivare. Fortunatamente per Dave e suo figlio Finny, una
coppia di goffi animaletti, un’arca è stata costruita per salvare
tutti gli animali sulla terra. Dopo alcune peripezie riusciranno a
salire sull’arca, ma soltanto grazie all’aiutodi Hazel e sua figlia
Leah. Entrambi penseranno di essere salvi, ma solo fino a quando i
loro figli non cadranno fuori dall’arca e successivamente in mare.
Adesso i piccoli Finny e Leah dovranno lottare per sopravvivere
contro predatori affamati e raggiungere la cima di una montagna,
mentre Dave e Hazel dovranno dimenticare le loro diversità e
costringere l’arca a tornare indietro per recuperare i due
“naufraghi”.
Qualcosa di
noi di Wilma Abate: Un gruppo di
allievi di una scuola di scrittura di Bologna, “Bottega Finzioni”,
una signora di quarantasei anni che fa la prostituta da undici,
Jana, si incontrano in un borgo sulle colline di Sasso Marconi, in
una casa che fu teatro d’incontri d’amore a pagamento. Il corpo,
azienda di Jana, e il denaro sono gli elementi da cui parte il
racconto. Gli allievi sono dodici, sui trent’anni più o meno, in
cerca di ispirazione, lavoro, certezze. Jana, con la sua presenza
maliziosa e rassicurante, rimuove le timidezze come un cavatappi.
L’incontro mette in gioco e in comune diversi nodi.
Se Dio
vuole di Edoardo Falcone: Tommaso è
uno stimato cardiochirurgo, anche se il suo rapporto con il “cuore”
si limita alla sala operatoria. Una vita fa ha conosciuto sua
moglie Carla, affascinante e “pasionaria”, oggi sfiorita come gli
ideali in cui credeva. Tommaso e Carla hanno due figli; la più
grande Bianca non ha interessi, non ha idee, non ha passioni: una
simpatica mentecatta. Andrea invece è un ragazzo brillante,
iscritto a Medicina, pronto a seguire le orme del padre, con suo
grande orgoglio. Ultimamente Andrea però sembra cambiato: è spesso
chiuso nella sua stanza e la sera esce senza dire a nessuno dove
va. Il dubbio si insinua strisciante: Andrea è gay! Chiunque
sarebbe entrato in crisi, ma non Tommaso. Lui detesta ogni forma di
discriminazione: siamo tutti uguali. E il giorno del “coming out”
arriva… Andrea raduna la sua famiglia, prende il coraggio a quattro
mani e finalmente si apre: “ho incontrato una persona che ha
cambiato la mia vita e quella persona si chiama Gesù. Per questo ho
deciso di diventare sacerdote!” Per Tommaso, ateo convinto, un
figlio prete è una mazzata terribile. Mentre finge di dargli
appoggio totale decide di capirci di più e inizia a seguirlo di
nascosto. Arriva così a Don Pietro, un sacerdote davvero “sui
generis”…
Uno, anzi
due di Francesco Pavolini: In piedi
sul parapetto di Ponte Milvio, Maurizio (Maurizio Battista)
minaccia di farla finita. Al pubblico di passanti assiepatosi
intorno all’aspirante suicida, racconta il tragicomico percorso che
l’ha portato sin lì…
White God
di Kornél Mundruczó: Favorendo i cani di razza, la
nuova legge prevede una tassa gravosa sui cani meticci. I
proprietari degli animali cominciano ad abbandonare i loro
bastardini e i canili diventano rapidamente sovraffollati. La
tredicenne Lili combatte disperatamente per proteggere il suo cane
Hagen. Il provvedimento le sembra crudele e senza senso. Non può
accettare nemmeno le argomentazioni del padre ed è devastata quando
lui alla fine abbandona Hagen per strada. Con il cuore spezzato,
Lili detesta il padre per averle fatto tradire il suo peloso amico.
Credendo ingenuamente che l’amore possa vincere ogni difficoltà,
Lili si prefigge di ritrovare il suo cane e salvarlo. Anche Hagen
cerca disperatamente di ritornare a casa da Lili. Sforzandosi di
sopravvivere, Hagen si rende presto conto che non tutte le persone
sono i migliori amici dei cani. Vagando per le strade, l’ex animale
domestico cade in una serie di situazioni estremamente
pericolose…