Continua il successo del nuovo film Marvel Studios,Guardiani della Galassia, che anche in Italia si posiziona subito in cima al Box Office ITA. Infatti, il film di James Gunn con i 900 mila euro raccolti nel sabato arriva ad un incasso complessivo si 1,8 milioni di euro, superando così il precedente film Marvel, Captain America: the Winter Soldier, che a questo punto aveva incassato 1,1 milioni. Dunque un debutto migliore non poteva esserci per il film con protagonista Chris Pratt e Zoe Saldana.
In secondo e terzo posto ci sono Soap Operache delude le aspettative per un totale di 629 mila euro e Il Giovane Favoloso che raggiunge un totale su due settimane di 2,2 milioni con la media più alta per sala. Debole anche TheJudge che raggiunge a mala pena 515 mila euro e si posizione sul quinto gradino della classifica.
Qui le foto dal film:
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L’audace esploratore Peter Quill è inseguito dai cacciatori di taglie per aver rubato una misteriosa sfera ambita da Ronan, un essere malvagio la cui sfrenata ambizione minaccia l’intero universo. Per sfuggire all’ostinato Ronan, Quill è costretto a una scomoda alleanza con quattro improbabili personaggi: Rocket, un procione armato; Groot, un umanoide dalle sembianze di un albero; la letale ed enigmatica Gamora e il vendicativo Drax il Distruttore. Ma quando Quill scopre il vero potere della sfera e la minaccia che costituisce per il cosmo, farà di tutto per guidare questa squadra improvvisata in un’ultima, disperata battaglia per salvare il destino della galassia.
Dopo le epiche avventure di Thor, Cap, Iron Man, la Marvel decide di lasciare la Terra e spostarsi nella Galassia, in un territorio inesplorato dalla maggior parte degli spettatori e anche da qualche lettore di fumetti, per portarci in un mondo che prevede aliene verdi e letali, ladruncoli da quattro soldi, maniaci assassini dalla perfetta favella e creature strane come alberi che camminano e procioni parlanti. Una galassia che assomiglia davvero tanto, tantissimo a quella ‘lontana lontana’ di Star Wars di George Lucas e che proprio in questo aspetto trova il suo vero punto di forza.
La trama
In Guardiani della Galassia Dopo la morte di sua madre a causa di un tumore, un bambino viene preso dai Ravagers, un gruppo di pirati contrabbandieri extraterrestri guidati dal loro capo Yondu Udonta. Ventisei anni dopo, ritroviamo Peter Quill (Chris Pratt), il ragazzo che era stato rapito, sul pianeta Morag, intento a rubare un’oscura sfera chiamata l’Orb. Durante la missione si scontra con Korath, un luogotenente della razza aliena dei Kree, capitanato da Ronan l’accusatore. Quill riesce ad avere la meglio sull’avversario e ad allontanarsi dal pianeta insieme alla sfera. Yondu, conoscendo il valore dell’oggetto e venendo a sapere del furto da parte dell’ex membro del suo equipaggio, mette una taglia sulla sua testa. Ronan, dopo il fallimento di Korath, invia Gamora (Zoe Saldana), la sua guerriera migliore, a recuperare l’Orb.
Lo scopo di Quill è solo quello di vendere la sfera: per questo si reca a Xandar, la capitale dell’impero Nova, alla ricerca di Broker, un potenziale acquirente. Inaspettatamente, il cliente interrompe le negoziazione in quanto spaventato da Ronan e dal suo desiderio di avere l’artefatto. Gamora, giunta in città, riesce a sottrarre l’Orb a Quill, che si getta al suo inseguimento.
Nello stesso momento, i mercenari Rocket Raccoon (voce originaleBradley Cooper), un procione antropomorfo, e Groot (voce originaleVin Diesel), un alieno dalle sembianze di un albero, attirati dalla taglia su Quill, intervengono per catturarlo. Nella lotta che ne segue tutti e quattro vengono arrestati dalla polizia dell’impero e imprigionati a Kyln, un penitenziario spaziale da dove nessuno è mai fuggito. All’interno della fortezza c’è Drax il Distruttore (Dave Bautista), un uomo che vuole a tutti i costi uccidere Ronan, causa della morte della sua famiglia. Nel tentativo di fare fuori Gamora, Drax scopre che in realtà la guerriera ha tradito il leader dei Kree. Lo strano gruppo formato da Quill, Rocket, Groot, Drax e Gamora si allea dunque per fuggire dalla prigione e portare l’Orb lontano da Ronan. Il loro piano prevede di venderlo al Collezionista, acquirente di un lontano pianeta, ma qualcosa andrà storto…
Guardiani della Galassia non è un film di supereroi
Guardiani della Galassianon è un film di supereroi, primo perché i protagonisti non sono affatto eroi né tantomeno sono super, poi perché è prima di tutto una commedia irriverente e divertente, che per una volta, nella storia dei film Marvel, strizza l’occhio più ai trentenni che ai bambini intorno ai 10 anni, costruendo un universo che ad ogni svolta di asteroide omaggia gli anni ’80: i concept, gli ambienti, gli strumenti scenografici, le armi, e soprattutto la musica costruiscono un film che potrebbe essere stato fatto in quegli anni.
Drax il Distruttore
Non si può parlare di Guardiani come del miglior film Marvel, perché è semplicemente un film che fa un salto in avanti anche a livello produttivo, tanto che dal risultato finale sembra proprio che James Gunn, geniale regista fuori di testa, abbia davvero fatto suo un enorme blockbuster, rendendolo unico e diverso, interessante e genuinamente divertente, senza rinunciare a momenti di pura epica che si esplicita nella classica ed eterna lotta del bene contro il male.
Nonostante in Guardiani della Galassia ci siano cinque protagonisti mai incontrati prima d’ora sul grande schermo, il racconto ci permette di conoscerli e apprezzarli tutti, poiché ad ognuno di loro è concesso lo spazio per esprimersi, spiegarsi e raccontarsi, e di conseguenza farsi amare. Anche se l’occhio della camera privilegia Chris Pratt e il suo Star Lord, sembra davvero strano constatare quanto siano gli altri protagonisti a trovare una migliore accoglienza, come il procione incazzato Rocket e soprattutto Groot, vera rivelazione del film. Insieme a Pratt, Dave Bautista eZoe Saldana completano lo schieramento dei ‘buoni’, dei buoni con riserva, che sembrano ricordarci la goffaggine e la determinazione del ruvido equipaggio del Millennium Falcon, con Han Solo/Star Lord al timone di una nave spaziale che cambierà le sorti della galassia.
Il film è un esperimento, una commedia d’altri tempi camuffata da cinecomic, un film che riesce a dare nuova energia al genere, trasformandolo, e offre allo spettatore una boccata d’aria fresca.
Cresce l’attesa sui prossimo episodi di Castle 7, l’atteso settimo ciclo di punte della serie televisiva di enorme successo trasmessa dal network americano della CBS. Oggi nell’attesa vi sveliamo alcune anticipazioni sui prossimi episodi. Innanzitutto, abbiamo scoperto quale degli episodi di questa stagione sarà a tema natalizio. DI seguito quello che ci aspetta.
Nel decimo episodio di Castle 7, che sarà a tematica natalizia, Esposito e Lanie arriveranno ad un punto cruciale della loro relazione;
Castle è una serie televisiva statunitense prodotta dal 2009. Creata da Andrew W. Marlowe, la serie è interpretata da Nathan Fillion e Stana Katic, e narra le vicende di Richard Castle, un famoso scrittore diromanzi gialli che collabora alle indagini della detective di polizia Kate Beckett. La serie è trasmessa in prima visione assoluta negli Stati Uniti da ABC dal 9 marzo 2009. In Italia viene trasmessa in prima visione dal canalesatellitare Fox Life dal 16 ottobre 2009 (con il titolo Castle – Detective tra le righe per le prime due stagioni, poi con il titolo originale Castle), e successivamente in chiaro da Rai 2 dal 10 gennaio 2010 (con il solo titolo originale).
New York. Richard Castle, un famoso ed acclamato scrittore di libri gialli, viene contattato dal New York City Police Department per aiutare la detective della Squadra Omicidi Kate Beckett a risolvere un caso che sembra copiato dalla trama di un suo romanzo. Collaborando, i due riescono a risolvere l’omicidio e, galvanizzato dall’esperienza, Castle – che ha deciso di chiudere con Derrick Storm, uno dei suoi personaggi più riusciti, ed è quindi in cerca di nuove ispirazioni – ha l’idea di chiedere all’amico sindaco il permesso di affiancare la detective Beckett in pianta stabile come consulente della polizia, e di seguire i suoi casi, rendendosi spesso decisivo per la loro soluzione.
La collaborazione forzata tra i due non è delle più tranquille: Castle è una persona fuori dagli schemi, entusiasta di questa nuova esperienza lavorativa, mentre Kate è una donna più tranquilla e riservata, che intraprese anni prima la carriera di poliziotta per risolvere l’omicidio della madre, rimasto ancora insoluto. Allo stesso tempo, Castle decide di prendere a modello proprio la detective per creare la nuova protagonista dei suoi romanzi, Nikki Heat. Col tempo, Castle e Kate da semplici colleghi diventano presto amici, e pur negando reciprocamente la cosa, la loro relazione è sempre sul punto di sfociare in qualcosa di più profondo.
Manca ancora molto all’arrivo di White Collar 6, l’atteso sesto e ultimo ciclo di episodi della serie di successo vede protagnista Matt Bomer. Oggi nell’attesa vi segnaliamo alcune anticipazioni sulla prossima stagione.
In White Collar 6, dove già dalla premiere di stagione si capirà che ci sarà un finale dove la posta in gioco sarà alta come non mai ed inoltre possiamo aspettarci di vedere Peter e Neal a far finta di essere padre e figlio e qualcosa di totalmente inaspettato nella relazione tra Peter ed il personaggio di Elizabeth Burke.
White Collar è una serie televisiva statunitense trasmessa dal 2009 sulla rete USA Network.
Creato da Jeff Eastin, lo show vede protagonisti Matt Bomer e Tim DeKay, e narra le vicende di Neal Caffrey, un giovane genio della truffa che si ritrova a lavorare come consulente per l’agente dell’FBI Peter Burke.
In Italia la serie ha debuttato in prima visione satellitare su Fox Crime, e dalla seconda stagione viene trasmessa da Fox; in chiaro le prime tre stagioni sono state trasmesse da Italia 1 dal 2011, mentre dalla quarta stagione viene trasmessa da Top Crime mentre la sesta e ultima stagione andrà in onda prossimamente su Fox.
La messa in onda in lingua italiana della prima stagione è avvenuta col titolo White Collar – Fascino criminale, mentre dalla seconda stagione lo show viene trasmesso in italiano col solo titolo originale.
Serata all’insegna del Fantasy quella in programma su Italia 1 questa sera a partire dalle 19:30, infatti andrò in onda Il Signore degli Anelli: la compagnia dell’anellodi Peter Jackson, primo capitolo della leggendaria trilogia basata sul romanzo di J.R.R. Tolkien. Nel cast Elijah Wood, Viggo Mortensen, Billy Boyd, Dominic Monaghan, Sean Astin, Live Tyler e Hugo Weaving.
Il Signore degli Anelli – La Compagnia dell’Anello è un film del 2001, diretto da Peter Jackson. È tratto dall’omonima prima parte del romanzo di John Ronald Reuel Tolkien Il Signore degli Anelli. Il film è uscito nelle sale negli Stati Uniti il 19 dicembre 2001, mentre nelle sale italiane il 18 gennaio 2002.
La pellicola vede lo hobbit Frodo Baggins cominciare il suo viaggio verso Mordor per distruggere l’Unico Anello creato dal maligno Sauron. Il Consiglio di Elrond di Gran Burrone decide di affiancare a Frodo la “Compagnia dell’Anello”, ovvero un gruppo di guerrieri (e amici) composto dallo stregone Gandalf il Grigio (guida del gruppo), gli uomini Aragorn e Boromir, l’elfo Legolas, il nano Gimli e gli hobbit Sam, Merry e Pipino.
Le riprese del film sono iniziate ad ottobre 1999, in concomitanza con quelle del secondo capitolo, Il Signore degli Anelli – Le due torri, e si sono svolte in Nuova Zelanda, in molti set sparsi per la nazione. La sceneggiatura è stata scritta da Peter Jackson, da sua moglie Fran Walsh e da Philippa Boyens. La colonna sonora è invece composta da Howard Shore, presente anche nei successivi capitoli.
Il film è stato un grande successo sia di critica che di pubblico ed ha ottenuto vari riconoscimenti cinematografici, tra cui 4 Premi Oscar nel2002 su 13 nomination: per la migliore fotografia, il miglior trucco, la migliore colonna sonora e i migliori effetti speciali. L’AFI lo ha inserito al cinquantesimo posto nella classifica dei cento migliori film di tutti i tempi e al secondo posto nella classifica dei dieci migliori film fantasy di tutti i tempi nell’AFI’s 10 Top 10 della American Film Institute.
Tre prequel del film intitolati Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato, Lo Hobbit – La desolazione di Smaug e Lo Hobbit – La battaglia delle cinque armate tratti dal romanzo Lo Hobbit di J.R.R. Tolkien, usciranno rispettivamente nel 2012, 2013 e 2014.
Il malvagio Sauron, re di Mordor, forgia 20 anelli magici che dona ai signori delle altre Sette che vivono nella Terra di Mezzo tenendo per se’ ‘L’Unico’, l’anello che da’ a chi lo indossa la supremazia sugli altri. Scoperto l’oscuro disegno, i 19 signori ingaggiano una sanguinosa battaglia contro Sauron. Ma Isildur – colui che ha tolto l’anello dal dito di Sauron – si rifiuta di gettarlo nelle Gole del Destino, dove il fuoco avrebbe potuto porre fine al suo potere. Cosi’ Sauron e’ sconfitto, ma fino a quando l’Anello esiste c’e’ una possibilita’ che egli un giorno ritorni. Prima di morire per mano degli orchetti, Isildur getta l’Anello in un fiume dove, tempo dopo, viene ripescato da Smeagol che si trasforma in Gollum, una creatura malefica. Bilbo riesce a sottrargli l’Anello e a consegnarlo al cugino Frodo. Tocca a lui, insieme alla ‘Compagnia dell’Anello’, portare ‘L’Unico’ alle Gole del Destino prima che Sauron lo rivendichi per i suoi oscuri progetti. Regia: Peter Jackson – Cast: Elijah Wood, Billy Boyd, Dominic Monaghan, Sean Astin.
Il primo live su Sky di X-Factor 8 ha fatto segnare record di ascolti per l’emittente privata ma da questa settimana lo show non verrà più trasmesso in replica in chiaro su Cielo e quindi questo significa che il live sarà visibile in esclusiva assoluta solo per gli abbonati di Sky. Una scelta rischiosa che costringerà gli appassionati e i fan del programma all’abbonamento e chi non potrà sarà costretto ad accontentarsi di estratti e approfondimenti.
La delusione tra i fans è tanta: sui social in tantissimi si sono schierati contro questa decisione di non trasmettere le puntate del live in chiaro, affermando che si tratta di una mancanza di rispetto nei confronti dei telespettatori di Cielo e in generale del talent show.
A questo punto se non avete seguito la prima puntata del Live Di X Factor 8 del 23 ottobre in diretta su Sky, vi diciamo che potete vedere i migliori video della serata in streaming sul sito ufficiale della trasmissione e vi informiamo che il primo concorrente che è stato eliminato dal programma è il rapper Diluvio che gareggiava nel team di Mika.
E’ oggi il giorno di, Downton Abbey 5×06, la sesta puntata dell’atteso quinto ciclo di episodi della serie di successo trasmessa dal network americano di ITV per la PBS.
Downton Abbey è una serie televisiva anglo-americana in costume, coprodotta da Carnival Films e Masterpiece per il network britannico ITV e per la PBS, televisione non-profit statunitense. La serie, ideata e principalmente scritta dall’attore e scrittore Julian Fellowes, è ambientata durante la fine dell’età edoardiana, dopo la morte di Edoardo VII, nella tenuta fittizia di Downton Abbey nello Yorkshire.
La serie è stata accolta positivamente e gli ascolti sono stati molto alti per uno show di questo genere, raccogliendo diversi premi e nomination. È diventata successivamente la serie drammatica britannica in costume di maggior successo dopo il serial Ritorno a Brideshead del 1981, e nel2011 è entrata nel Guinness dei primati come show dell’anno più acclamato dalla critica, diventando la prima serie britannica a vincere tale riconoscimento. A luglio 2012, in seguito alle nuove nomination agli Emmy Awards, la serie è diventata lo show non americano più candidato nella storia del premio e, con la terza stagione, uno dei più diffusi in tutto il mondo. Nel 2013 è stato classificato al quarantatreesimo posto tra le serie televisive meglio scritte di sempre dalla Writers Guild of America
Si intitola About a Boy, Homeland 4×05, la quinta puntata dell’atteso quarto ciclo di episodi della serie di successo con Claire Danes e trasmessa dal network americano della ShowTime.
Homeland – Caccia alla spia (Homeland) è una serie televisiva statunitense prodotta dal 2011. Lo show è basato sulla serie israeliana Hatufim.
La serie ha per protagonisti Carrie Mathison (Claire Danes), un’agente della CIA, e il Marine statunitense Nicholas Brody (Damian Lewis). Carrie è convinta che Brody, a lungo detenuto da al-Qaida come prigioniero di guerra, faccia parte di una cellula dormiente e che sia un rischio significativo per la sicurezza nazionale.
Nicholas Brody, un sergente dei Marine ritenuto scomparso in azione nella guerra d’Iraq, viene liberato dopo otto anni di prigionia. Una volta ritornato a casa, l’intera nazione lo elegge immediatamente ad eroe di guerra. Carrie Mathison, un’analista della CIA, è l’unica a credere che in realtà egli rappresenti una seria minaccia per il Paese: identifica infatti in Brody uno sconosciuto prigioniero di guerra americano che ha saputo essersi convertito all’Islam ed essere passato al servizio di al-Qaida. Rendendosi conto delle difficoltà di provare la sua tesi e di convincere i suoi superiori a mettere sotto sorveglianza il sergente, Carrie inizia ad indagare segretamente sulla figura di Nicholas Brody, per prevenire un altro attacco terroristico sul suolo americano.
Si intitola Breaking Glass, Once Upon a Time 4×05, la quinta puntata del quinti ciclo di episodi della serie televisiva di successo trasmessa dal network americano della ABC.
https://www.youtube.com/watch?v=3v0HYiN47B0
In Once Upon a Time 4×05 Elsa farà nuovi passi in avanti nelle sue indagini sulla sorella Anna e sui propri genitori, ma la Regina delle nevi riapparirà e cercherà di ostacolarla in ogni modo. Intanto Regina torna al centro dell’azione: prima rivolgerà la sua rabbia verso Emma, accusandola di averle rovinato la vita; poi si troverà a dover far fronte alla potente magia della Regina delle nevi. Il mistero poi si infittirà quando rientrerà sulla scena lo Specchio Magico, quale sarà il suo ruolo questa volta? Regina sta architettando qualche nuova mossa?
Si intitola Girls Gone Wilder, CSI Las Vegas 15×05, la quinta puntate della quindicesima stagione dello show di successo trasmessa dal network americano della CBS.
https://www.youtube.com/watch?v=Ya_nn4i6Pp4
In CSI Las Vegas 15×05 Sappiamo che la prima vacanza solo ragazze con Morgan, Sidle e Finlay nbon andò proprio come sperato, ma ora le tre ragazze decidono di rilassarsi durante una conferenza forense quando però si verifica una fucilazione di massa che manda all’aria i loro progetti e la tintarella costringendole a lavorare.
Si intitola Old Spice, The Good Wife 6×06, la sesta puntata della sesta stagione della serie televisiva The Good Wife, che andrà in onda sul network americano CBS.
In The Good Wife 6×06 Alicia ed Elsbeth mettono da parte la loro rivalità quando entrambi i loro clienti vengono accusati di spionaggio dal governo, mentre Diane ha in mente di spostare la sede della Florrick/Agos/Lockhart negli uffici dellaLockhart/Gardner/Canning e questo porterà la donna a scontrarsi con i suoi ex partner commerciali, ovvero David Lee e Louis Canning.
Si intitola The Call, Madame Secretary 1×06, la sesta puntata della prima stagione della serie televisiva con protagonista Tea Leoni, che andrà in onda sul network americano CBS.
In Madame Secretary 1×06 Elizabeth dovrà affrontare una serie di conseguenze inaspettate quando si ritrova a fare una disperata richiesta al Presidente, chiedendo a quest’ultimo di intervenire per risolvere una situazione a dir poco drammatica in Africa Occidentale ed una volta sotto pressione, vedremo come questa volta la donna reagirà a tutte le sollecitazioni a cui sarà sottoposta.
Si intitola Eldorado, Boardwalk Empire 5×08, l’ottava ed ultima puntata della quinta stagione della serie televisiva prodotta da Martin Scorsese e trasmessa dal network americano della HBO.
In Boardwalk Empire 5×08 vedremo cosa deciderà di fare Nucky riguardo al suo progetto di spostare in massa le sue forze e la sua area di influenza a Manhattan; nel frattempo, Margaret presenta un’idea particolarmente innovativa che non solo sposterà l’attenzione su di lei, ma le permetterà di far colpo su Nucky e su una compagnia molto importante che si occupa di grano.
Boardwalk Empire – L’impero del crimine (Boardwalk Empire) è una serie televisiva statunitense ideata da Terence Winter (già sceneggiatore de I Soprano) per il canale via cavo HBO. La serie, ambientata ad Atlantic City durante il proibizionismo, trae ispirazione dal saggio Boardwalk Empire: The Birth, High Times, and Corruption of Atlantic City di Nelson Johnson, a sua volta ispirato dalla vita di Enoch L. Johnson, politico e criminale del tempo. La serie combina fatti storici realmente accaduti e finzione. L’episodio pilota è stato diretto da Martin Scorsese, che produce la serie assieme a Winter e all’attore Mark Wahlberg. La serie ha debuttato negli Stati Uniti sul canale HBO il 19 settembre 2010: il 26 settembre 2013 la serie è stata rinnovata per una quinta stagione.
In Italia l’episodio pilota è stato presentato fuori concorso al Festival Internazionale del Film di Roma 2010. Al momento in Italia sono state trasmesse tutte e tre le stagioni, a partire dal 14 gennaio 2011 su Sky Cinema 1. In chiaro è trasmessa su Rai 4 dal 18 gennaio 2012. Fino all’edizione 2013, ha ricevuto ben 40 nomination ai prestigiosi Emmy Awards, vincendo 17 statuette d’oro. Il 9 gennaio 2014 viene ufficializzato dalla HBO che la quinta stagione, in programma da ottobre 2014, sarà l’ultima.
SI intitola Four Walls and a Roof, The Walking Dead 5×03, l terzo episodio del nuova ciclo di puntate della serie televisiva di enorme successo che andrà in onda sul network americano AMC.
https://www.youtube.com/watch?v=quvmRIkbCTw
In The Walking Dead 5×03 Rick e gli altri si trovano a passare momenti molto brutti affrontando un gruppo di persone cattive. A seguire vi lasciamo con ben tre video promozionali e la galleria fotografica dell’episodio giornaliero, che vi aiuteranno a dare uno sguardo a quanto ci attende oggi.
The Walking Dead è una serie televisiva statunitense prodotta dal 2010.
Progettata dal regista Frank Darabont, la serie è basata sull’omonima serie a fumetti scritta da Robert Kirkman (anche produttore esecutivo dello show), illustrata da Tony Moore e Charlie Adlard e pubblicata dalla Image Comics. Rispetto al fumetto, di cui comunque vengono seguite le linee guida a livello di trama, Darabont ha affermato che la serie presenta parecchie novità nella storia, come ad esempio l’introduzione di alcuni personaggi inediti.
Il primo episodio è stato trasmesso dal canale televisivo AMC il 31 ottobre 2010, durante il Fearfest. In Italia viene trasmessa, quasi in contemporanea, da Fox a partire dal 1º novembre 2010; l’episodio pilota è stato invece trasmesso in chiaro da Cielo il 21 aprile 2012.
Si intitola Repercussions, Revenge 4×05, la quinta puntata della quarta stagione della serie televisiva Revenge, che andrà in onda sul network americano ABC.
https://www.youtube.com/watch?v=54WHtcGYhLo
In Revenge 4×05 la situazione non è delle più rosee per Emily, dato che Victoria è riuscita a fare la sua mossa e ad avvantaggiarsi rispetto alla ragazza raggiungendo per prima David Clarke e vista l’impossibilità di avvicinarsi al padre, che ormai è presente sulle prime pagine di ogni giornale, Emily dovrà ideare una nuova strategia per il contrattacco.
Il tappeto rosso si arrotola e i riflettori si spengono. Il Festival di Roma 2014, nona edizione, si conclude e si tirano le somme di una dieci giorni, a tratti molto intensa, di proiezioni, eventi, interviste e red carpet prestigiosi.
Il Festival che toglie la giuria e mette il pubblico al primo posto sembra aver funzionato, l’affluenza in sala è stata abbondante, i film numericamente inferiori rispetto allo scorso anno ma tutto sommato, soprattutto nella sezione Gala, di qualità accettabile, anche se non c’erano i capolavori che sono arrivati agli Oscar lo scorso anno, Dallas Buyers Club e Her. Il pubblico ha avuto la possibilità di ammirare i divi nella cavea dell’Auditorium, divi che hanno avuto tutti una buona disponibilità tra foto e autografi, e gli incontri con le grandi personalità del cinema di tutto il mondo sono stati sicuramente di buon livello. Da Park Chan-Wook eClive Owen, passando per Kevin Costnere Geraldine Chaplin, il pubblico ha avuto modo di incontrare diversi tipi di cinema, tra divi e autori, tra Oriente e Occidente, tra attualità e storia, per delle lezioni di cinema che hanno coinvolto e interessato molto il pubblico (la biglietteria ringrazia). Il film che ha stravinto, a dispetto delle previsioni che volevano trionfare #ScrivimiAncora, è stato Trash, l’incursione nelle favelas brasiliane di Stephen Daldry. Il film porta a casa il premio del pubblico sia nella sezione Gala che per Alice nella Città, confermandosi uno dei pochi titoli che conciliassero un messaggio recepibile dal grande pubblico e un linguaggio adatto al palato degli spettatori italiani.
Allora, se tutto sembra positivo, perchè c’è sempre una strana sensazione di insoddisfazione? Forse perché dopo dieci giorni di sveglie all’alba, con tanto di sciopero dei mezzi a colorire l’esperienza, dopo file, ore in sala stampa, ore al red carpet, e ore buca trascorse ad aspettare, sono tutti un po’ stanchi. O forse perché, da un punto di vista logistico, il Festival non ha fatto il suo dovere. Sotto accusa, principalmente, l’orario delle proiezioni, l’organizzazione di eventi e incontri, con tanti film alla stessa ora e tante ore libere da trascorrere nell’ozio. Probabilmente avere le conferme tutte all’ultimo momento e cercare di conciliare le necessità delle star che accettano di venire con il programma in corso non è sempre facile, tuttavia siamo convinti che con un anno di esperienza la nuova formula possa funzionare meglio e possa far progredire una realtà importante per il cinema a Roma.
L’anno prossimo Marco Muller non ci sarà, come ha detto lui stesso durante la premiazione ufficiale, e non sappiamo ancora cosa sarà del Festival di Roma. La posizione del presidente della BNL Luigi Abete in proposito è chiara: il decimo Festival di Roma si farà, noi aggiungiamo: speriamo che chiunque subentri a Muller parta dal suo lavoro e continui lungo un percorso di continuità, senza provare a rinnovare di nuovo un Festival alla disperata ricerca della sua stabilità.
In attesa di vedere il suo prossimo film, The Imitation Game, Benedict Cumberbatch è stato ospite al The Graham Norton Show, dove aveva già dato prova delle sue doti di imitatore, facendo il verso a Chewbacca. Qui l’attore inglese è stato coinvolto nelle imitazioni di Miranda Hart, nota per la sua abilità di saper riprodurre la camminata di ogni persona e animale. E così, quando alla Hart è stato chiesto di imitare ‘the ultimate walk’, lei non ha esitato a mettere in piazza la sensuale falcata di Beyoncè sulle note di Crazy in Love, coinvolgendo anche Cumberbatch che come al solito non si è tirato indietro.
Si conclude questa sera la prima edizione del Festival del Film di Roma in cui a decidere i vincitori è il pubblico. La decisione popolare ha stabilito che Trash, il film diretto da Stephen Daldry, è il vincitore del Festival nella sezione più prestigiosa, Gala. 12 Citizen vince invece per la sezione Cinema d’Oggi. Di seguito tutti i vincitori.
Il pubblico ha premiato i film di tutte le linee di programma della Selezione Ufficiale: Cinema D’Oggi, Gala, Mondo Genere, Prospettive Italia. I riconoscimenti più importanti sono stati assegnati in base alle preferenze espresse dagli spettatori all’uscita dalle sale.
Per la prima volta in un Festival, grazie alla tecnologia di Akai e Xaos, è stato possibile votare attraverso la App (per iOS e Android) e il sito ufficiale del Festival www.romacinemafest.org <http://www.romacinemafest.org>. Si è potuto inoltre votare in modo assistito nei Foyer delle sale Santa Cecilia, Sinopoli e Petrassi (Auditorium Parco della Musica) e presso il punto voto situato nel Villaggio del Cinema.
Gli spettatori hanno assegnato il:
– Premio del Pubblico BNL | Gala: Trash di Stephen Daldry
– Premio del Pubblico | Cinema d’Oggi: Shier gongmin / 12 Citizens di Xu Ang
– Premio del Pubblico | Mondo Genere: Haider di Vishal Bhardwaj
– Premio del Pubblico BNL | Cinema Italia (Fiction): Fino a qui tutto bene di Roan Johnson
– Premio del Pubblico | Cinema Italia (Documentario): Looking for Kadija di Francesco G. Raganato
Premio TAODUE Camera d’Oro alla migliore opera prima
Tutte le opere prime di lungometraggio presenti nelle diverse sezioni (Selezione Ufficiale e Sezioni Autonome e Parallele) hanno concorso all’assegnazione di questo riconoscimento. La giuria presieduta da Jonathan Nossiter (regista) e composta da Francesca Calvelli (montatrice), Cristiana Capotondi (attrice), Valerio Mastandrea (regista, attore, produttore) e Sydney Sibilia (regista) ha assegnato il Premio TAODUE Camera d’Oro alla migliore opera prima a:
– Andrea Di Stefano regista di Escobar: Paradise Lost (Gala)
– Laura Hastings-Smith produttore di X+Y di Morgan Matthews (Alice nella città)
– Menzione speciale: Last Summer di Lorenzo Guerra Seràgnoli (Prospettive Italia)
Premio DOC/IT al Migliore Documentario italiano
La giuria presieduta da Federico Schiavi (produttore) e composta da Valeria Adilardi (produttrice), Mario Balsamo (regista), Ilaria De Laurentiis (montatrice) e Paolo Petrucci (regista e montatore) ha assegnato il premio DOC/IT al Migliore Documentario italiano a:
– Largo Baracche di Gaetano Di Vaio (Prospettive Italia)
– Menzione speciale: Roma Termini di Bartolomeo Pampaloni (Prospettive Italia)
Giunge al termine la nona edizione del Festival Internazionale del Film di Roma 2014 nella manifestazione del cinema di Marco Muller sono stati presentati ben 51 lungometraggi di cui 15 nella sezione Gala, 16 nella sezione Cinema d’Oggi, 7 nella sezione Mondo Genere, 8 per la sezione Prospettive Italia ed infine ben 11 Eventi speciali. Sono intervenuti nel video Chiara Guida, Serena Concato e Riccarco Iannaccone di Pop Corn Da Tiffany.
Una delle più importanti novità della nona edizione del Festival è stato il ruolo degli spettatori, veri e propri protagonisti della manifestazione: saranno infatti i loro giudizi a premiare i film di tutte le linee di programma della Selezione Ufficiale. I premi assegnati saranno:
– Premio del Pubblico BNL | Gala, in collaborazione con il Main Partner del Festival BNL Gruppo BNP Paribas
– Premio del Pubblico | Cinema d’Oggi – Premio del Pubblico | Mondo Genere – Premio del Pubblico BNL | Cinema Italia (Fiction), in collaborazione con il Main Partner del Festival BNL Gruppo BNP Paribas
– Premio del Pubblico | Cinema Italia (Documentario)
La cerimonia di chiusura si terrà questa alle ore 19 nella Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica in Roma, mentre l’intera giornata di domenica 26 ottobre sarà dedicata alla proiezione in replica dei film vincitori.
I due comici siciliani Ficarra e Picone, giunti al quinto film da registi, hanno presentato come film di chiusura della sezione Gala del Festival Internazionale del film di Roma 2014 il loro ultimo lavoro: Andiamo a quel paese, un ritratto cinico e satirico filtrato dalla commedia della Sicilia e dell’Italia di oggi. I due registi hanno poi incontrato la stampa insieme al cast, del quale fanno parte anche Francesco Paolantoni e Nino Frassica.
Siete andati a girare nella vostra Sicilia, come avete scelto le location?
Valentino Picone: Abbiamo girato per tutta la Sicilia perchè avevamo in mente una piazza precisa per le nostre scene. Alla fine abbiamo trovato la piazza perfetta in un paesino al confine con la provincia di Ragusa: Rosolini. Era bellissima e adatta architettonicamente alle scene che volevamo girato, ci è venuto naturale chiedere agli abitanti quanti film avessero girato lì e ci siamo sorpresi della risposta: nessuno. Praticamente, l’intera provincia di Siracusa è stata presente in qualche film, tranne Rosolini, un fatto che ci è sembrato assurdo. Poi abbiamo voluto che il film rispecchiasse la vita del paese e per questo molte delle comparse sono prese dal luogo stesso in cui vivevano.
Il film tocca diversi aspetti della vita quotidiana italiana, riporta fatti della cronaca in modo satirico, era questo il messaggio che volevate far passare?
Salvatore Ficarra: Abbiamo voluto mostrare quello che è davanti ai nostri occhi e a quelli di tutti: la società che cambia, e alcune cose che invece non cambiano mai. Come le raccomandazioni, tutti aspetti che abbiamo portato all’eccesso per dimostrare che non bastano dei piccoli gesti per cambiare la situazione in cui versa il paese.
Il resto del cast si dichiara soddisfatto della prova con i due registi che hanno stupito tutti in quanto a competenza tecnica. In particolare, Francesco Paolantoni è stato contento di non aver “rovinato” il film.
Valentino Picone: Quando abbiamo pensato al brigadiere, che è un personaggio che non si accorge proprio di tutto quello che succede intorno a lui, ci è venuto subito in mente Paolantoni, anche per riunire grazie a lui e a Fatima Trotta, due napoletani, il regno delle due Sicilie.
Kevin Costner è protagonista e produttore ‘pagante’ di Black or White, il film che il divo ha portato al Festival di Roma edizione 2014 e nel quale affronta il tema del razzismo negli Stati Uniti.
In Black or White la figlia di Elliott Anderson perde la vita dando alla luce una bambina, Eloise. Il nonno decide di prendersi cura della nipote perché il padre è un tossicodipendente che lui considera in parte responsabile della morte di sua figlia. Anni dopo, in seguito ad un incidente d’auto la moglie di Elliott e nonna di Eloise muore in un incidente d’auto. A quel punto la nonna paterna si presenta rivendicando il diritto del figlio di crescere la bambina, e così il mondo di Elliott va in pezzi e si trova coinvolto in una dura battaglia legale per la custodia della nipote.
Black or White, il film
Anche se nelle intenzioni dei realizzatori c’era l’esigenza di affrontare il razzismo tra bianchi e neri come elemento ancora particolarmente presente nella comunità americana, il film sembra invece raccontare una storia drammatica, con lieto fine rassicurante, che si concentra maggiormente in temi universali quali il valore della famiglia, l’amore e il senso di appartenenza.
Black or White presenta una struttura molto classica, e si rivela un film quasi semplicistico nell’affrontare le situazioni che la trama, estremamente prevedibile, pone davanti ai personaggi. La contrapposizione tra ricchi ed efficienti bianchi e neri operosi e affettuosi sembra uscita dalle pagine di un manuale di cliché che non tarda a presentare all’appello molti altri luoghi comuni. Il film, che accanto a Kevin Costner schiera una divertentissima Octavia Spencer, ha però una sua dimensione di rassicurante calore domestico che potrebbe costituirne il pregio più grande.
Anche lo spettatore più cinico si troverà in qualche modo toccato dalla vicenda di Eloise e soprattutto dalla naturalezza con cui la giovanissima Jillian Estelle mette in scena i turbamenti di quelle che potrebbero essere tantissime ragazzine che vivono la stessa situazione negli Stati Uniti come in ogni altro Paese del Mondo.
Batman v Superman, oltre ai due supereroi protagonista, ha sicuramente un terzo protagonista che sta attirando attenzioni su di se, in particolare in questo periodo di riprese. Si tratta della Batmobile, la celebre vettura dell’Uomo Pipistrello, comparsa ancora una volta sul set. Ecco le nuove foto che la immortalano:
Ecco le altre foto dal set del film:
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Ricordiamo come Batman v Superman: Dawn of Justice, diretto da Zack Snyder, è stato scritto daChrisTerrio, da un soggetto diDavid S.Goyer. Nel film saranno presentiHenryCavill nel ruolo diSuperman/ClarkKente BenAfflecknei panni di Batman/Bruce Wayne. Nel cast ci saranno anche: AmyAdams, LaurenceFishburne, Diane Lane, JesseEisenberg, Ray Fisher, Jason MomoaeGalGadot.Batman v Superman: Dawn of Justice arriverànelle sale di tutto il mondo il 6 maggio 2016.
Sono stati pubblicati online cinque character poster di Fury, il film con protagonistaBrad Pitt, in cui vediamo il regista del film David Ayer impegnato a condurci in un viaggio alla scoperta dei tank da guerra che saranno parte importantissima del film ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale. Nei poster ecco Brad Pitt, Logan Lerman, Shia LaBeouf, Jon Bernthal, Michael Peña, Scott Eastwood, Xavier Samuel, Jason Isaacs
Fury uscirà nelle sale il prossimo 17 Ottobre e sarà ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, precisamente verso la fine, nel 1945: non appena gli Alleati fanno la loro comparsa in territorio europeo, un agguerrito sergente dell’esercito americano, conosciuto come Wardaddy, al comando di un carro armato Sherman, si lancerà in una missione mortale con il suo plotone composto da cinque fedelissimi soldati. Disarmati e in condizioni di evidente inferiorità numerica, Wardaddy e i suoi dovranno impegnarsi al massimo per cercare di colpire il cuore dell’offensiva nazista.
Uno dei remake più discussi del momento è senz’altro quello de Il Corvo, The Crow, (Il Corvo) del quale abbiamo parlato qualche settimana fa con il protagonista Luke Evans, che ci ha rivelato le difficoltà produttive del progetto. Ebbene oggi arrivano le parole del produttore Ed Pressman, che ha confermato al The Hollywood Reporter che le riprese del film inizieranno in primavera, definendolo anche con un progetto di grande interesse per le nuove generazioni e sottolineando che è quasi un “anti-Spider-Mam”. Ecco le sue parole:
Poi a Luke Evans è stato chiesto qualcosa sul trucco…
“Mi sto preparando. Per il momento è tutto molto fisico”
Vi ricordiamo che The Crow, (Il Corvo)è infatti tratto da un comic book firmato James O’Barr e che, nel raccontare della tragica morte della coppia Eric Draven e Shelly Webster, si ispira ad un episodio che costò al fumettista la perdita della compagna. Il nuovo film sarà diretto dal regista F. Javier Gutierrez, e si baserà su uno script scritto da Cliff Dorfman e si avvarrà della collaborazione di James O’Barr come consulente creativo. Le riprese del film dovrebbero iniziare nei prossimi mesi, mentre al momento non è stata annunciata una data ufficiale di uscita.
“I never thought that I would find myself”– Non ho mai pensato che mi sarei ritrovato -, cantavano i The Cure nella loro All Cats Are Grey. E nemmeno Dorothy nell’omonimo film di Savina Dellicour presentato al Festival di Roma 2014, in concorso nella sezione Alice nella Città.
In All Cats Are Grey Dorothy (Manon Capelle) è una sedicenne che vive nel suo piccolo sobborgo belga. Sembra che dalla vita abbia tutto, una bella casa, un’amica del cuore con cui fare tutti gli errori dell’adolescenza, e una famiglia che le vuole bene. Ma non si sente a suo agio in quel mondo, anche a causa del rapporto freddo con la madre (Anne Coesens), con cui non trova un dialogo e a cui nasconde i pensieri che la tormentano. Tra nuove scoperte musicali e i The Cure, Dorothy trova pace solo quando ha le cuffiette nelle orecchie. Per caso incontra Paul (Bouli Lanners), un detective privato arrugginito e un po’ confuso dopo la morte della moglie, e decide di chiedergli aiuto nella ricerca del suo vero padre biologico. Tra i due si instaura un’inaspettata intensa fatta di silenzi che dicono tutto, sorrisi nascosti ma sinceri e scambio di cd. Quello che Dorothy non sa però è che anche Paul è alla ricerca di sua figlia.
All Cats Are Grey Dorothy, il film
Primo lungometraggio della regista belga Savina Dellicour, All Cats Are Grey (Tous Les Chat Sont Gris) è un film sulla ricerca in tante forme. La ricerca della vera identità di Dorothy, rito di passaggio per tutti gli adolescenti, ma per lei più difficile a causa dell’identità sconosciuta del padre. La ricerca stessa di quest’uomo magari più simile a lei, che la potrebbe far sentire finalmente a casa. La ricerca di una figlia da parte di Paul, una ragazza che avrebbe voluto crescere e che ora potrebbe dare un senso alla sua vita. Un racconto ben argomentato, e per niente scontato, che la Dellicour affida a dei bravissimi interpreti in un duetto ben bilanciato tra Bouli Lanners che con la sua fisicità porta in scena quest’uomo stanco ma pronto a ripartire e Manon Capelle, che con sguardi eloquenti esprime tutta la rabbia e l’incertezza dell’adolescenza.
Cresce l’attesa per i nuovi episodi di Arrow 3 la serie televisiva con protagonista Stephen Amell e basata sul noto personaggio della DC Comics. Oggi arrivano le parole di uno degli interpreti della terza stagione J.R.Ramirez che parla dello show e del suo personaggio.
La morte di Sara ha dato a Laurel una nuova ragione per combattere e credo che il testimone di Black Canary passi a lei; non so come il mio personaggio verrà inserito in tutto il contesto, ma posso dirvi che su di me verrà raccontata una bella storia.
Su Ted:
Non avevo idea di quale personaggio avrei interpretato quando sono entrato in contatto con i produttori di Arrow, ma appena ho saputo al Comic Con mi sono documentato e mi sono sentito subito eccitato all’idea di interpretare Wildcat.
Su, Katie Cassidy:
Katie è eccezionale, mi ha fatto sentire subito parte della famiglia, è molto facile lavorare con lei e ci sono venute in mente un paio di idee che spero il pubblico apprezzerà.
Interessante idea della Air New Zealand legata al mondo della Terra di Mezzo creato da J.R.R. Tolkien. Come molti sanno proprio la Nuova Zelanda è stata patria dei set di Peter Jackson, dalla trilogia del Signore degli Anelli fino alla più recente trilogia Lo Hobbit(in attesa ancora del terzo capitolo che la completi, La Battaglia delle Cinque Armate). La Air New Zealand ha già un passato di video didattici ispirati a personaggi famosi, come ad esempio la scena da ballo con Richard Simmons e il video con la star di Baywatch David Hasselhoff.
La compagnia aerea ha infatti girato un video (dichiarato ‘The Most Epic Safety Video Ever Made’) sulla sicurezza ispirato alla Terra di Mezzo, che ci spiega tutto ciò a cui bisogna stare attenti in volo. Tutto quello che viene spiegato dagli steward, ma con un sapore e fascino profondamente tolkeniano. Il video didattico presenta molti camei, a cominciare da Frodo, Elijah Wood, e dal regista Peter Jackson. Ecco il video, promosso dalla compagnia con l’hashtag #airnzhobbit:
Trama: Lo Hobbit La Battaglia delle Cinque Armate porta all’epica conclusione delle avventura di Bilbo Baggins, Thorin Scudodiquercia e la compagnia dei nani. Avendo reclamato la propria terra al drago Smaug, la compagnia ha inavvertitamente scatenato una forza letale nel mondo. Infuriato, Smaug riversa la sua ira ardente dall’alto, su uomini inermi, donne e bambini di Pontelagolungo.
Ossessionato soprattutto dal proteggere il suo tesoro, Thorin sacrifica la sua amicizia e il suo onore, mentre Bilbo tenta in tutti i modi di farlo ragionare e presto dovrà compiere una scelta molto rischiosa. Ma ci sono anche pericoli più grandi. All’oscuro di tutti a parte Gandalf, Sauron sta radunando le sue legioni di orchi per attaccare la Montagna Solitaria.
Mentre l’oscurità sta prendendo il sopravvento nel conflitto, Nani, Elfi e Uomini si trovano di fronte alla condizione di dover lottare insieme o venire sconfitti. Bilbo si ritrova a dover lottare per la sua vita e quella dei suoi amici nella battaglia epica dei Cinque Eserciti, con il futuro della Terra di Mezzo in bilico.
I fan della serie cult Bewitched possono sperare ancora. Infatti, dopo che CBS e Sony hanno rinunciato a produrre il reboot della storica serie televisiva oggi arriva la conferma che il network NBC è intenzionata a rispolverare lo show e lanciare presto un sequel con un’operazione simile a quella fatta con un’altra celebre serie, Doctor Who.
Vita da strega (Bewitched) è una sitcom statunitense per la televisione prodotta dalla Screen Gems tra il 1964 ed il 1972.
Protagonista è Samantha (Elizabeth Montgomery), giovane strega sposata al pubblicitario Darrin Stephens (Dick York). La sit-com gioca sul fatto che solo il consorte conosce gli straordinari poteri della donna e della loro piccola figlia Tabatha (interpretata dalle gemelle Erin e Diane Murphy). È presente l’attrice Agnes Moorehead nel ruolo di Endora, madre di Samantha e caustica suocera di Darrin.
Tra gli altri personaggi il principale di Darrin, Larry Tate (David White); il dottor Bombay (Bernard Fox), stregone e medico improvvisato, costantemente alle prese con avvenenti infermiere ed improbabili spedizioni in ogni angolo del mondo; la cugina Serena, trasgressiva e dispettosa che per la sua forte somiglianza con Samantha spesso la mette nei pasticci. L’intreccio è surreale e privo di volgarità. Come la gran parte delle sitcom dell’epoca, anche questa è stata doppiata per la televisione italiana senza le risate in sottofondo (laugh track).
Nel 1969 Dick York, svenuto sul set televisivo per via dello stress lavorativo, ma ancor di più per la sua assuefazione (dipendenza) ai farmaci antidolorifici che assumeva per fronteggiare i postumi di un serio infortunio alla schiena procuratosi nel 1959 durante le riprese del film Cordura, venne sostituito da un altro attore, Dick Sargent.
La serie terminò il 25 marzo del 1972, quando venne trasmesso l’ultimo episodio.
Nel 2005 dalla sitcom è stato tratto un omonimo film realizzato da Nora Ephron. La parte di Samantha è stata affidata a Nicole Kidman, mentre Shirley MacLaine è Endora.
E’ tempo di premiazioni e vincitori alla nona edizione del Festival Internazionale del Film di Roma 2014. Il pubblico, giudice supremo di questa edizione, si è espresso, e questa sera conosceremo tutti i vincitori, intanto però ecco i vincitori dei premi collaterali della manifestazione.
I vincitori dei Premi Collaterali della nona edizione
Premio Farfalla d’Oro Agiscuola
– Gone Girl di David Fincher
The SIGNIS Award – Ente dello Spettacolo (dotato di un premio di cinquemila euro)
– Ex aequo: Fino a qui tutto bene di Roan Johnson e Wir sind jung. Wir sind stark. / We are young. We are strong. di Burhan Qurbani
– Menzione speciale: Biagio di Pasquale Scimeca
Premio L.A.R.A. (Libera Associazione Rappresentanza di Artisti) al Miglior Interprete Italiano
– Marco Marzocca per il film Buoni a nulla di Gianni Di Gregorio
– Menzione speciale a Silvia D’Amico per il film Fino a qui tutto bene di Roan Johnson
Premio A.I.C. per la Migliore Fotografia
– Luis David Sansans per Escobar: Paradise Lost di Andrea Di Stefano
Premio A.M.C. al Miglior Montaggio
– Julia Karg per Wir sind jung. Wir sind stark. / We are young. We are strong. di Burhan Qurbani
Premio al Miglior Suono – A.I.T.S.
– Last Summer di Leonardo Guerra Seràgnoli
Premio La Chioma di Berenice – al Miglior Truccatore
– Simona Castaldi per Soap Opera di Alessandro Genovesi
Premio La Chioma di Berenice – al Miglior Acconciatore
– Fabio Lucchetti per Soap Opera di Alessandro Genovesi
Premio Akai International Film Fest
– Fino a qui tutto bene di Roan Johnson
Green Movie Award
– Biagio di Pasquale Scimeca
Premio di critica sociale “Sorriso diverso Roma 2014”
– Film italiano: Biagio di Pasquale Scimeca
– Film straniero: Wir sind jung. Wir sind stark. / We are young. We are strong. di Burhan Qurbani
Cresce l’attesa per la nuova serie televisiva basata sul film culto Screem di Wes Craven che sarà trasmessa dal network americano MTV. Ebbene oggi arrivano alcune anticipazioni sul cosa vedremo in questo adattamento e le notizie non sono molto confortanti, dato che sembra che sia la produzione che il network hanno intenzione di non mostrare in un primo momento ghostface, la celebre maschera dietro a cui si cela l’assasino.
Scream è un film horror del 1996 diretto da Wes Craven e scritto da Kevin Williamson.Il film riprende le caratteristiche dei vecchi film horror (come Nightmare o Halloween, la notte delle streghe). In questo film possiamo ascoltare dei dialoghi che fanno della satira sui vecchi film horror. Il film fa parte di una quadrilogia: ad esso seguirono infatti Scream 2, Scream 3 e Scream 4 che però non raggiunsero mai la notorietà del primo capitolo. Fu un grande successo al botteghino e realizzò uno dei più alti incassi del1996.Il film ha come protagonista Sidney Prescott (Neve Campbell), che viene sconvolta (come tutto il resto della cittadina in cui vive) da alcuni brutali e misteriosi omicidi. Sembra che dietro tutto ci sia un ragazzo che indossa una maschera di Halloween (Ghostface), il cui personaggio è ispirato al vero serial killer Danny Rolling. Altri protagonisti del film sono: il vicesceriffo Lenny “Linus” Riley (David Arquette), la giornalista Gale Weathers (Courteney Cox) e l’amica di Sidney e sorella di Linus, Tatum Riley (Rose McGowan).