Noah
di Darren Aronofsky arriverà in Italia il
prossimo 10 aprile 2014. La storia riprende la storia Noè, il
patriarca biblico, il più importante dopo Adamo e prima di
Abramo. Secondo la narrazione biblica è il costruttore
dell’Arca di Noè grazie a cui l’Umanità continuò la propria
esistenza sulla Terra; sull’Arca furono ospitate 7 coppie degli
animali puri ed una coppia di tutti gli altri animali (secondo
Genesi 6,19; secondo Genesi 7,2).
Nel cast del film Arnold
Schwarzenegger,Sam Worthington,
Terrence Howard, Joe Manganiello, Alba Olivieri, Malin Akerman,
Olivia Williams, Mirielle Enos e Josh
Holloway.
Sabotage racconta di
una task force della DEA specializzata in complesse operazioni
mobili che effettua un raid nel rifugio segreto di un cartello
della droga. Dietro l’operazione di contrasto in realtà si cela un
sofisticato furto di valori pianificato dalla squadra ai danni dei
narcotrafficanti. Dopo aver nascosto il bottino da dieci milioni di
dollari, la squadra del corpo speciale è convinta che il loro
segreto sia al sicuro, se non che entro un breve lasso di tempo
tutti gli agenti coinvolti nella rapina iniziano misteriosamente a
essere assassinati, uno ad uno. Il film debutterà nelle sale l’11
aprile 2014.
Questo giovedì a Pop
Corn da Tiffany (puntata numero 145) sarà la volta di
Dallas Buyers Club, ma anche di grandi
ritorni e soprattutto di Philip Seymour Hoffman,
tragicamente scomparso domenica scorsa.
Dopo le news di Francesca
Vennarucci e Simone Dell’Unto, sarà la
volta dell’intervista a Marco Spagnoli, che
presenta il suo documentario Walt Disney e l’Italia,
una storia d’amore, in sala il 10-11-12 febbraio.
Arriverà poi un momento di serietà,
cosa che a Pop Corn da Tiffany, per fortuna, capita raramente:
Emanuele Rauco, Riccardo Iannaccone, Francesca
Vennarucci e Simone Dell’Unto ci
parleranno dell’attore Hoffman, e della sua carriera, raccontandoci
quello che per ognuno di loro è il suo miglior film.
Arriva poi il momento di
Dallas Buyers Club e di I
Segreti di Osage County, che in vista degli Oscar,
sono dei film che hanno buone probabilità di portare a casa i premi
agli attori: Matthew McConaughey e Jared
Leto per Dallas Buyers Club e
Julia Roberts e Meryl Streep per
I Segreti di Osage County.
Seguirà poi il momento dedicato al
film uscito la settimana scorsa sul semidio
Hercules: tutto muscoli niente cervello?
è la domanda a cui i nostri amici cercheranno di rispondere.
In chiusura, insieme alla rubrica di
Simone Dell’Unto, a commenta un trailer e al
temibile intervento di Spoilerman, arriverà anche una
interessantissima novità: Visioni da Villaputzu, con la rediviva
Serena Guidoni in collegamento dalla Sardegna.
Che aspettate? L’appuntamento è alle
21.30 puntuali su Ryan Web Radio!
La storia si legerà alla fine di The
Avengers, continuando a seguire il Captain America impegnato con
Nick Fury e la S.H.I.E.L.D e alle prese con la modernità. Al
momento l’uscita del film è prevista per il 4 aprile del
2014. Tutte le info utili nella nostra
scheda: Captain America The Winter
Soldier.
Mentre il film di Martin
Scorsese, The Wolf of Wall
Street, rimane saldissimo in vetta al nostro
box office, ecco arrivare un nuovo divertente video parodia del
trailer del film con Michael J. Fox nei
panni del protagonista Leonardo DiCaprio. Le
immagini sono quelle di Voglia di Vincere, film degli anni 80′
diretto da Rod Daniel e interpretato
da Michael J. Fox.
Intanto è di oggi la spiacevole
notizia che la serie tv che vede protagonista
proprio Michael J. Fox è stata cancellata
(leggi qui)
Nel frattempo vi segnaliamo i dati aggiornati del nostro Box
Office che vedono in vetta proprio il film
con Leonardo
DiCaprio e Jonah
Hill (Dati Box Office).
Un paio di film d’autore, una
commedia, uno sguardo ai bambini e qualche oggetto strano. Il 6
febbraio cinematografico non ci offre una scelta vastissima, ma
trai tanti film in queste settimane al cinema, sicuramente ci
propone almeno due titoli imperdibili.
Cominciamo quindi con
il one man show di All is lost (leggi la recensione), epopea dell’uomo contro
la natura raccontata da J.C. Chandor, con un
superlativo Robert Redford alle prese con una
tempesta perfetta. Altro titolo assolutamente da non perdere è
A proposito di Davis (leggi la recensione), il ritorno alle origini
del Fratelli Coen, un’evoluzione nel racconto
delle leggende americane ma un ritorno, sacrosanto, alla passione
per la scrittura, la malinconia e l’umorismo.
Da oggi al cinema arriva anche
Khumba – Cercasi strisce disperatamente
(leggi la recensione), l’avventura animata di
una zebra con le strisce a metà, una simpatica e un po’ didascalica
allegoria sulla diversità raccontata ai più piccoli. Spazio anche
alla commedia italiana con Smetto Quando
Voglio (leggi la recensione), esordio di Sydney
Sibilia in cui una squadra di ricercatori e precari si
rimbocca le maniche e si da alla produzione e allo spaccio di
droga, più o meno un incontro all’amatriciana tra la commedia
italiota e Breaking Bad. Nel cast
Edoardo Leo, Valeria Solarino, Valerio Aprea, Paolo
Calabresi, Libero De Rienzo, Stefano Fresi, Lorenzo Lavia, Pietro
Sermonti, Neri Marcoré. Sei il 6 febbraio arriva al cinema
RoboCop (leggi la recensione), di Josè
Padrilhla, remake del film del 1987 sul poliziotto metà
uomo e metà macchina.
Chiudono Hansel e Gretel
e la strega della foresta nera, film americano a metà
tra la parodia e l’horror, e il documentario Which Way
Is the Front Line from Here? The Life and Time of Tim
Hetherington.
Deadline riporta la notizia che
Marc Forster, regista di Monster’s Ball e
del più recente World War Z, dirigerà l’adattamento
cinematografico del romanzo di Pierce Brown
intitolato Red Rising. Si tratta del
primo libro di una trilogia di romanzi non ancora portata a
compimento. Il film sarà uno sci-fi ambientato in un futuro
distopico. Lo stesso Brown provvederà a scriverne la sceneggiatura,
mentre Palak Patel, Joe Roth e Renee
Wolf si occuperanno della produzione.
E’ oggi il gran giorno
che sancisce il via al Festival di Berlino
2014, arrivato alla 64esima edizione del prestigioso
evento europeo e si inizia questa sera con l’attesa premiere del
film d’apertura, The Grand Budapest
Hotel di Wes Anderson. Attesissimi
sul red carpet sono i protagonisti del film Edward Norton,
Ralph Finnes e Tilda Swinton.
Come sempre anche questa edizione si
presenta come molto attese, con le premiere di altri grandi film,
come ad esempio The Monuments men,
sceneggiato Grant Heslov,
protagonisti Matt Damon, Kate Blanchett, Bill Murray,
Jean Dujardin e John Goodman.
Attesissima è invece l’anteprima di Nymphomaniac part
1, il discusso film scandalo di Lars Von
Trier.
L’Italia è presente all Festival con
una piccola rappresentanza, con Felice chi è
diverso, il documentario sull’omosessualità di
un Gianni Amelio che recentemente ha
fatto outing. Altro film presente è In grazia di
Dio di Edoardo
Winspeare interpretato da un cast tutto al
femminile.
L’evento si chiuderà domenica 16 e
Sabato 15 in serata la giuri, presieduta da James
Schamus , Barbara Broccoli, Trine
Dyrholm, Mitra Faharani, Greta Gerwig, Michel Gondry, Christoph
Waltz e Tony Leung) assegnerà
l’Orso d’oro e i restanti premi.
Vi ricordiamo che tutte le notizie,
le foto e molto altro li trovate nel nostro speciale Festival di Berlino
2014.
Una notizia che probabilmente
susciterà non poche polemiche, soprattutto da parte di coloro che
non amano questo particolare tipo di tecnologia. La
Paramount ha deciso, e di conseguenza annunciato,
che Noah, il nuovo kolossal di
Darren Aronofsky, sarà convertito in
3D. La grande major, infatti, investirà 10 milioni
di dollari nella post-produzione in 3D del film, che sarà così
distribuito in questo formato in 65 mercati internazionali. Ad ogni
modo, in America, in Inghilterra, in Australia e in Francia sarà
disponibile solo in 2D.
In Noahsarà raccontata
l’impresa di Noé (Russel Crowe) figura biblica
chiamata dal Signore a costruire un Arca all’interno della quale
gli sarà concesso di salvare da un’alluvione purificatrice, che
sterminerà l’umanità, la propria famiglia ed una coppia per
ogni animale al fine di ripopolare la terra.
Oltre a Russel
Crowe il cast prevede star internazionali di primo
livello quali: Anthony
Hopkins, Emma
Watson, Jennifer
Connelly, Logan
Lerman e Ray Winstone. Il film
è previsto nelle sale americane il 28 marzo 2014.
Noah
di Darren Aronofsky arriverà in Italia il
prossimo 10 aprile 2014. La storia riprende la storia Noè, il
patriarca biblico, il più importante dopo Adamo e prima di
Abramo. Secondo la narrazione biblica è il costruttore
dell’Arca di Noè grazie a cui l’Umanità continuò la propria
esistenza sulla Terra; sull’Arca furono ospitate 7 coppie degli
animali puri ed una coppia di tutti gli altri animali (secondo
Genesi 6,19; secondo Genesi 7,2).
Dopo
Avengers: Age of Ultron,
un’altra grande produzione hollywoodiana si appresta ad invadere la
Valle d’Aosta. Stiamo parlando del remake di
Point Break, pellicola diretta nel 1991
da Kathryn Bigelow ed interpretata da
Keanu Reeves e Patrick
Swayze.Del cast di
questo remake fa attualmente parte soltanto Gerard
Butler, che interpreterà quello che fu il ruolo di Swayze;
non sappiamo, invece, ancora chi andrà a ricoprire i panni del
personaggio interpretato da Reeves.
Di
seguito vi riportiamo quanto comunicato dalla Film Commission sul
loro sito ufficiale:
“A dirigere il film è Ericson Core, già
direttore della fotografia di Fast and Furious, Payback, e regista
di Imbattible e della serie Tv campione di ascolti in America The
Courier, mentre la regia della Snowboard Unit sarà di Rob
Bruce.
Il remake è ambientato nel mondo degli sport
estremi; oltre al surf, già protagonista del film originale, si
vedranno scene di paracadutismo, wingsuit e
snowboard.
Per ambientare queste sequenze è stata scelta
la Valle d’Aosta: nella fattispecie è stata individuata come
location ideale la Cima Aiguille de la Grande Sassière, in
Valgrisenche. Qui i due protagonisti Utah e Bohdi, venuti in Italia
per effettuare una rapina, si lanceranno in vertiginose discese con
lo snowboard.
Film Commission Vallée d’Aoste è impegnata
nel dare il massimo supporto possibile alla produzione in continua
collaborazione con l’Amministrazione Regionale e tutti i soggetti
coinvolti (Presidenza della Regione, Protezione Civile, Assessorato
Territorio e Ambiente, Questura di Aosta, i sindaci di Valgrisenche
e Rhêmes-Notre-Dame e le Guide Alpine di
Courmayeur). Il calendario prevede la
preparazione delle scene a partire dal 5 di febbraio, mentre le
riprese sono previste dal 10 febbraio al 10 marzo.
«La presenza in contemporanea di due grandi
produzioni hollywoodiane sul nostro territorio – afferma il
direttore della Film Commission Alessandra Miletto–oltre ad altri
importanti progetti previsti per i prossimi mesi, sono la
testimonianza di come il rapporto tra la Valle d’Aosta e il cinema
si stia consolidando sempre più; per la nostra Film Commission è
motivo di grande soddisfazione e il risultato di un lavoro
collettivo costante e appassionato”.
La Sony Pictures ha
pubblicato, attraverso Yahoo! Movies, la prima clip ufficiale di
Pompei,
film diretto da Paul W.S. Anderson ed
interpretato da Kit Harington, il
popolare John Snow della serie
targata HBO Game of
Thrones.
Qui di seguito potete dare uno
sguardo al video in questione:
Pompei
è un’avventura drammatica ambientata nel 79 d.C. Il protagonista è
lo schiavo Milo (Kit Harington), il cui desiderio
più grande è poter un giorno comprare la propria libertà per poi
sposare Cassia (Emily Browning), figlia del
proprio padrone Lucrezio (Jared Harris). I due
verranno separati quando Milo sarà venduto ad un signore di Napoli,
mentre Cassia, per interesse, sarà promessa in sposa ad un senatore
Romano. I due si ritroveranno in occasione dell’eruzione del
Vesuvio quando il giovane schiavo deciderà di fare ritorno a
Pompei al fine di trarre in salvo l’amata ed un amico gladiatore
(Adewale Akinnuoye-Agbaje).
Nel cast del film risaltano i nomi
di Kit Harington, Carrie-Anne Moss, Emily Browning,
Adewale Akinnuoye-Agbaje, Paz Vega, Jessica Lucas, Jared
Harris e Kiefer Sutherland.
Pompei
è atteso nelle sale americane per il 21 Febbraio 2014.
Era ormai da tempo che circolava la
notizia, ma adesso arriva la conferma ufficiale. Manca pochissimo
ormai all’uscita di
Captain America: The Winter Soldier, e così
Bob Iger, CEO della Disney, ha rivelato che il
secondo capitolo delle avventure dedicata all’eroe Marvel interpretato da
Chris Evans sarà direttamente collegato ad
Avengers: Age of
Ultron, andandosi quindi ad inserire
perfettamente tra i due film dedicati ai noti Vendicatori. Inoltre,
è stato svelato anche che gli eventi di Captain America 2
influenzeranno anche la serie tv Agents of
S.H.I.E.L.D., che in Italia arriverà su Fox a partire
dal mese di Marzo.
Iger non ha rivelato di più, ma ha
lasciato intuire che Captain America: The Winter Soldier darà
il via ad una serie di avvenimenti estremamente critici che
apriranno la strada a The Avengers 2. Captain America: The Winter Soldier comprende
nel cast già attori del calibro di Chris
Evans, Sebastian
Stan, Anthony
Mackie, Frank
Grillo, Samuel L.
Jackson, Cobie
Smulders, Scarlett
Johansson, Emily
VanCamp e Toby
Jones.Anthony e Joe
Russo dirigeranno la pellicola, la cui uscita statunitense
è fissata per il 4 Aprile 2014. Le riprese sono iniziate
a Cleveland.
La storia si legerà alla fine di
The Avengers, continuando a seguire il Captain America impegnato
con Nick Fury e la S.H.I.E.L.D e alle prese con la modernità. Al
momento l’uscita del film è prevista per il 4 aprile del 2014.
Tutte le info utili nella nostra scheda: Captain America: The Winter
Soldier.
Jurassic
World è uno dei blockbuster più attesi del 2015.
Proprio oggi, il regista Colin Trevorrow ha
dichiarato che la produzione del film comincerà a breve e che le
riprese si svolgeranno alle Hawaii e in
Louisiana. Midweek riporta che la produzione
girerà per quattro settimana nell’isola di Oahu, in Aprile, e poi
due settimane in quella di Kauai. Poi, si sposterà nel New Orleans,
in Louisiana, per undici settimane all’inizio di Giugno.
Protagonisti della pellicola sono
al momento confermati Chris
Pratt, Bryce Dallas Howard, Ty Simpkins, Jake
Johnson, Nick Robinson e Irrfan
Khan.
Jurassic
Worldsarà diretto da Colin
Trevorrow (Safety Not Guardanteed),
accompagnato nella sceneggiatura da Derek
Connolly, e arriverà in 3D nelle sale USA a partire
dal 12 Giugno 2015. Frank
Marshall e Pat
Crowley sono i produttori della
pellicola. Spielberg sarà il produttore
esecutivo del sequel e affiancherà il regista nella lavorazione del
film. In questo quarto capitolo saranno inseriti nuovi dinosauri
acquatici, ma soprattutto un nuovo temibile dinosauro che potrebbe
essere l’erede del famoso T-Rex che tutti noi ben conosciamo. La
trama completa rimane ancora incerta e nascosta. Dovremo aspettare
ancora un po’ per conoscere la storia e i suoi segreti, almeno fino
a giugno 2015.
Variety riporta la notizia che
Kate Winslet reciterà con molta probabilità nel
nuovo crime thriller di John Hillcoat (The
Road), dal titolo Triple Nine.
L’attrice andrà così ad affiancare Casey Affleck e
la star di 12 anni schiavoChiwetel
Ejiofor.
La Open Road ha, inoltre,
annunciato che Gal Gadot (Batman vs.
Superman), Michael B. Jordan
(Fruitvale Station), Teresa
Palmer (Warm Bodies),
Michael Pena (End of
Watch) e Aaron Paul
(Need for Speed) sono tutti in trattative
per unirsi al cast della pellicola.
Basato su una sceneggiatura scritta
da Matt Cook, Triple
Nine racconterà la storia di un gruppo di malviventi
intenzionati a mettere in scena una rapina con lo scopo, in realtà,
di uccidere un poliziotto, in modo da condurre la polizia lontano
dalla scena del loro stesso crimine.
Prossimamente vedremo Kate
Winslet al fianco di Josh Brolin nel
nuovo film di Jason Reitman, Un giorno
come tanti (Labor Day);
inoltre, l’attrice apparirà anche nel primo capitolo del franchise
Divergent, in uscita il 21 Marzo.
Un altro interessantissimo progetto
coinvolgerà il regista Seth Gordon. Dopo la
notizia di ieri in merito al suo coinvolgimento nell’adattamento
cinematografico del videogame Uncharted, Deadline riporta adesso che Gordon
dirigerà anche il biopic dedicato alla vita di Lewis
Carroll, scrittore britannico celebre per i romanzi
Le avventure di Alice nel paese delle
meraviglie e Attraverso lo specchio e
quel che Alice vi trovò.
Il biopic, che si chiamerà
Queen of Hearts, si baserà su una
sceneggiatura scritta da Stephanie Shannon e
appartenente alla Black List del 2013. Gordon dirigerà la pellicola
per la OddLot Entertainment, cominciando a girare
non appena le riprese di Uncharted saranno terminate.
Novità dal casting di
Ant-man Evangeline Lilly serebbe in fase
di contrattazioni per partecipare al prossimo film della Marvel.
L’attrice, che da poco abbiamo visto ne Lo Hobbit la
Desolazione di Smaug, potrebbe quindi dismettere i
panni elfici per interpretare la ‘donzella in difficoltà’ del film
diretto da Edgar Wright.
Per lei infatti sembrerebbe essere
riservato il ruolo della figlia di Hank Pym (Michael
Douglas) nonchè innamorata di Scott Lang (Paul
Rudd). Se così dovesse essere la Lilly si troverebbe di
nuovo nella spinosa situazione di dover interpretare un personaggio
non canonico, ma creato appositamente per il film dagli
sceneggiatori (le era già successo con la saga tolkieniana, in cui
il suo personaggio, l’elfa Tauriel, è stato inventato da
Peter Jackson).
La presenza di un personaggio che
collega ulteriormente Lang e Pym, potrebbe interferire con la
storia canonica in maniera decisiva, e la cosa sembra essere
abbastanza interessante per lo sceneggiatore Joe
Cornish.
Diretto da Edgar
Wright e interpretato da Paul Rudd e
Michael Douglas, Ant-Man
è scritto da Joe Cornish e uscirà nei cinema USA
il 17 luglio 2015.
Inutile girarci intorno, tutti
aspettiamo dei chiarimenti in merito: perchè alla Warner Bros hanno
deciso di ‘castare’ Jesse Eisenberg nel ruolo
dell’arcinemico per eccellenza di Superman?
L’idea di Lex Luthor è sempre stata
associata, prima nei fumetti e poi sullo schermo, da un uomo
adulto, più in età rispetto a Superman / Clark Kent, per questo
Gene Hackman prima e Kevin Spacey
poi (il primo più del secondo) sembravano ottime scelte per
rappresentare il malvagio cattivone di Metropolis. E sempre per lo
stesso motivo si pensava che il rumor che voleva Bryan
Cranston in trattative per il ruolo fossero ben fondato
(forse aiutati anche dal fatto che Cranston è reduce dal successo
di Breaking Bad in cui porta i capelli tagliati a zero).
Quando l’annuncio ufficiale della WB ha decretato che Eisenberg
sarebbe stato Luthor, moltissimi fan sono caduti nella disperazione
più nera, altri però erano molto curiosi di capire la ragione alla
base della scelta.
The Hollywood Reporter, non
potendo fare nulla per la disperazione altrui, può però venire
incontro a quelli che si pongono la domanda. Sembra che alla Warner
abbiano deciso di portare avanti un Lex più giovane, così come in
alcune delle ultime graphic novel pubblicate o anche come nella
popolare serie tv Smalville. Infatti sembra che anche nel
film Batman vs Superman, Luthor sarà un
amico d’infanzia di Clark. Inoltre il sito sottolinea che Cranston
non è mai stato in trattative per il ruolo!
Alla luce di questa scoperta
possiamo in un certo senso tranquillizzarci e affidarci alle buone
doti d’attore di Jesse Eisenberg. Inoltre con
questa informazione in più qualcuno potrebbe anche azzardare a fare
qualche ipotesi sulla trama del prossimo film diretto da
Zack Snyder.
Vi
ricordiamocheBatman
Vs Supermansarà diretto dal
regista Zack Snyder su sceneggiatura
scritta in collaborazione con Chris
Terrio (Argo),sulla
base di una storia già scritta da David S.
Goyer. Confermati nel cast del film Henry
Cavill, Ben Affleck, Amy Adams, Laurence Fishburne, Diane
Lane, Gal Gadot, Jeremy
Irons e Jesse Eisenberg.
Continuano a tener
banco le speculazioni sul riavvio del franchise I
Fantastici 4 per mano
di Simon
Kinberg diretto daJosh
Trank (Chronicle). Oggi
arriva da The Hollywood
Reporter, fonte autorevolissima, la conferma
che Michael B. Jordan
sarà quasi sicuramente il nuovo Torcia Umana.
L’attore Miles
Tellerinvecepotrebbe
ricoprire invece il ruolo di Mr. Fantastic. Per la Donna
Invisibile invece i nomi che circolano sono quelli
di Kate Mara e Emmy
Rossum. Conferma anche per il villain del cattivo che
dovrebbe essere con ogni probabilità il Dottor
Destino ma la sorpresa è il probabile cambio di sesso del
personaggio che non sarà un uomo ma bensì una donna. Va ricordato
che anche se da fonte autorevolissima, rimane in ogni caso un
rumors, dato che non c’è un annuncio ufficiale.
Josh
Trank (Chronicle) sarà alla
regia del reboot de I Fantastici
Quattro e il film uscirà al cinema negli USA il
6 marzo 2015.
Dopo i rumors che si sono susseguiti
sull’inizio delle riprese dell’atteso film di Zack
Snyder, Batman Vs Superman,
oggi arrivano le dichiarazioni di Jennifer Garner
che rivela a IGN che presto si trasferirà
a Detroit insieme alla sua famiglia e al marito
Ben Affleck per le riprese dell’atteso film:
“Saremo lì questa estate, per
tutta l’estate. Mio marito è… [gireranno a Detroit]. Batman è
.. e … o come diavolo si chiama. Non so come si chiama … Superman
con Batman, qualunque esso sia. Ma lui girerà questa estate, quindi
noi ci saremo. “
Vi
ricordiamocheBatman
Vs Supermansarà diretto dal
regista Zack Snyder su sceneggiatura
scritta in collaborazione con Chris
Terrio (Argo),sulla
base di una storia già scritta da David S.
Goyer. Confermati nel cast del film Henry
Cavill, Ben Affleck, Amy Adams, Laurence Fishburne, Diane
Lane, Gal Gadot, Jeremy
Irons e Jesse Eisenberg.
La Hollywood Foreign Press Association
ha ufficialmente annunciato che Tina Fey e
Amy Poehler torneranno a condurre, per il terzo
anno consecutivo, la serata di assegnazione del Golden Globes, che
si terrà nel 2015 l’11 gennaio.
Non è una sorpresa però che
l’organizzazione della stampa estera, con il produttore
Dick Clark e la NBC che trasmette l’evento,
abbiano deciso di richiamare le due bravissime attrici,
presentatrici e comiche, dato il grandissimo successo che negli
ultimi due anni ha avuto lo show sotto la loro irriverente,
divertente e sempre elegantissima conduzione.
E così, mentre aspettiamo che si
concluda, con la trionfale serata del 2 marzo, la stagione dei
premi 2014, abbiamo già un biglietto prenotato per la notte dei
Golden Globes 2015, accanto a Tina e Amy!
Un cast stellare per il nuovo film
americano di Gabriele
Muccino, Fathers and Daughters.
Secondo Variety,Octavia
Spencer, Quvenzhane Wallis e Diane Kruger
si sono uniti ai già confermati a Amanda
Seyfried, Aaron Paul
e Russel Crowe.
Per quanto riguarda i ruolo,
Diane Kruger sarà la sorella acquisita del
protagonista, Russell Crowe, mentre
la Spencer interpreterà il capo di una
clinica psichiatrica a cui la giovane protagonista si rivolgerà. La
piccola Willis sarà invece una paziente della
clinica.
Fathers and
Daughtersracconterà di una storia d’amore tra
un padre vedovo e in lotta contro una malattia mentale e una 30enne
con un passato turbolento. A scrivere la sceneggiatura è stato il
semisconosciuto Brad Desch (Shotgun
Lovesongs). A produrre la pellicola sarò
la Voltage
Productions di Craig J.
Flores e Nicolas Chartier,
insieme alla Busted Shark
Productions di Sherryl Clark.
Tra i produttori lo stesso Crowe, con la
sua Fear Of God Films.
Alla premiere mondiale del 4
febbraio di Monuments Men, rganizzata
dalla Columbia e dalla Fox, c’era veramente il fior fiore della
società newyorkese, tanto che allo Ziegfeld Theater è stato
avvistato addirittura Rudy Giuliani, ex sindaco
della City.
Presente all’evento ovviamente il
protagonista, George Clooney, che dopo la
fortunata esperienza di Argo, torna alla regia e dietro la macchina
da presa, oltre che alla sceneggiatura.
Durante la serata però
Clooney, da uomo schietto e sempre realista qual è ha parlato
dell'”elefande in mezzo alla stanza”, ovvero della dolorosa vicenda
della dipartita di Philip Seymour Hoffman, attore
che ha collaborato in carriera con la maggior parte del nutrito
cast del film.
“E’ una cosa senza senso e molto
triste, Phil ci mancherà tantissimo – ha detto Clooney – è
dura essere qui con questa cosa che grava su di noi.“
George aveva di recente diretto
Hoffman in Le Idi di Marzo (foto).
Basato sul romanzo The
Monuments Men: Allied Heroes, Nazi Thieves and the Greatest
Treasure Hunt in
Historydi Robert M.
Edsel, il film racconta le vicende di un gruppo composto
da direttori di museo ed esperti d’arte che viene incaricato dal
governo statunitense di localizzare e recuperare una serie di opere
d’arte rubate da Hitler nel corso della Seconda Guerra
Mondiale.
La sceneggiatura del film è stata
scritta da George Clooney e Grant
Heslov.
The Monuments
Men arriverà in Italia il 13 febbraio 2014.
Sarà l’attrice Emma
Watson la protagonista del prossimo film
Regression di Alejandro
Amenábar, già regista di The
Others. Al fianco di Emma ci
sarà l’attore Ethan Hawke per una data di
uscita fissata nel 2015 per la TWC-Dimension. A
confermarlo è The Wrap, secondo il quale il film
si baserà su una sceneggiatura originale firmata dallo
stesso Amenábar. A produrre la pellicola
sarà Fernando Bovaira insieme al produttore
canadese Christina Piovesan.
“Sono appassionato di Alejandro
e del suo lavoro e sono molto felice di collaborare con lui. Sono
davvero eccitato dalla sfida che il mio personaggio rappresenta per
me come attrice. Non vedo l’ora di cominciare ” ha detto
Watson .
“Emma è una donna molto bella,
sensibile e di grande talento, e mi sento molto fortunato di poter
lavorare con lei. Sono sicuro che la sua lunga carriera è
appena cominciata ” ha detto Amenábar.
Regression sarà un thriller delle
dimensione del suo più grande successo, The
Others con Nicole Kidman che ha
incassato in tutto il mondo oltre 200 milioni di dollari. La
pellicola sarà la quarta collaborazione con la Dimension che
ha Bob Weinstein e Harvey
Weinstein tra i collaboratori per sviluppare, produrre e
distribuire film.
Vi ricordiamo che Emma
Watson, vista di recente in The Bling
Ring sarà presto al cinema con l’attesissimo
Noah di Darren Aronofsky
che la vede protagonista al fianco di Russell
Crowe e Jennifer Connelly.
Doveva essere un film interpretato
da Paul Walker, ma come ormai sappiamo, quasto non
è più possibile. Al posto della star di Fast & Furious è stato
scelto a suo tempo l’inglese Rupert Friend
(Orgoglio e Pregiudizio), che è stato
raggiunto dopo poco da Zachary Quinto.
Adesso i due affascinanti attori
hanno una nuova cmpagna di set, Hannah Ware, che
coprirà per ora la quota rosa del film e che abbiamo già visto in
Cop Out – Poliziotti Fuori e soprattutto
in Shame di Steve
McQueen.
Agent 47
sarà un sequel di Hitman – l’Assassino
del 2007, con Timothy Olyphant e Olga
Kurylenko, a sua volta basato sul video game omonimo della
Square Enix. Chuck Gordon, Alex Young e
Adrian Askarieh produrranno con la 20th Century
Fox distributing. Daniel Alter sarà produttore
esecutivo.
Hitman –
l’Assassino ha come protagonista un agente-assassino
geneticamente modificato che ha per nome un numero, 47.
Quest’ultimo, sempre ligio nel portare a termine il proprio
compito, risveglierà la propria coscienza grazie all’incontro con
una prostituta russa. Pur rivelando poco di se stesso e trattenendo
al massimo le proprie emozioni, l’agente 47 riesce a trasmettere
fascino, carisma e un profondo senso enigmatico.
Arriva anche in Italia
RoboCop, il nuovo film della nota saga
cinematografica, questa volta diretto da José
Padilha con protagonista l’attore
Joel Kinnaman. In RoboCop Nell’anno
2028 la multinazionale OmniCorp è leader nel settore della
tecnologia robotica, e grazie ai suoi prodotti ha permesso agli
Stati Uniti d’America di vincere numerose guerre in cui sono stati
coinvolti. Alex Murphy, è un onesto agente di polizia che rimane
gravemente ferito, ma la OmniCorp utilizza le sue avanzatissime
tecnologie per trasformarlo RoboCop. Ma la convivenza tra uomo e
macchina è complicata, e anche se il meccanismo è programmato per
prendere il sopravvento sulla parte biologica di Murphy, presto
dovrà fare i conti con la forza dell’umanità ancora residua in ciò
che resta di Alex.
Questo è
RoboCop, diretto da José
Padilha con protagonista l’attore
Joel Kinnaman, e che poco o niente ha a che fare con
il film del 1987 con protagonista Peter Weller, di
cui pure si dice remake. Il film mette in campo una serie di
tematiche straordinariamente moderne ed interessanti: il
confine/conflitto tra uomo e macchina, la questione morale dello
scienziato al servizio dei potenti, l’imperialismo americano, la
necessità di scindere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato,
nonostante i due ambiti si incrocino spesso e (mal)volentieri.
Purtroppo il film perde l’occasione di approfondire anche uno solo
a caso di questi temi e si risolve in un pasticcio con qualche
scena d’azione discretamente congeniata ma con tanti momenti
deboli.
Il conflitto di Alex/RoboCop è
accennato solo negli infiniti spiegoni del dottor Norton (Gary
Oldman); lo stesso Norton, scienziato e medico che si
‘prostituisce’ al dio danaro per sete di conoscenza, è abbozzato da
una caratterizzazione approssimativa; l’anchorman Pat Novak
(Samuel
L. Jackson) è forse l’unico personaggio davvero
riuscito, lui che rappresentare l’imperialista convinto diventa
tanto comico da risultare poi unica figura degna di nota e da
leggere ovviamente in chiave ironica. Macchiettistico invece il
villain interpretato da Michael Keaton. I rapporti tra le persone sono lasciati
al caso (anche quelli tra Murphy e la famiglia e tra l’agente
stesso con il suo compagno di squadra), tutto dovuto ad una
sceneggiatura affrettata, che pur avendo un innumerevole quantità
di spunti interessanti non riesce a raccontare nulla per davvero.
Da questo deriva poi una totale mancanza di identificazione e di
pathos, che condiziona irrimediabilmente il risultato finale.
Non azzardiamo il paragone con il
prodotto originale: i due film sono separati dalle intenzioni
realizzative, dai fini, dal tono e dalle interpretazioni. Poco
importa la citazione nella colonna sonora, l’omaggio nel finale
all’armatura argento e il ritorno di leggendarie battute
pronunciate per bocca dei protagonisti, il
RoboCop di Paul Verhoeven
è tutt’oggi un cult di genere (con tinte thriller e splatter che
contribuiscono a costruirne il fascino), questo diretto da
Padilha difficilmente resterà nel cuore degli
spettatori.
L’attore premio Oscar
Robert Redford è il protagonista assoluto di
All Is Lost, un thriller che si svolge in
mare aperto, in cui un uomo disperso nell’Oceano a seguito del
naufragio della sua barca a vela, dovrà lottare e contare sulle sue
sole forze per sopravvivere. Del film ne abbiamo parlato proprio
con il leggendario attore.
Com’è nata la collaborazione con il
regista?
E’ venuto da me per chiedermi
se volevo farne parte, così ho letto la sceneggiatura e ho trovato
che fosse audace e in un certo senso sperimentale. Il fatto che ci
fosse un unico personaggio e che non ci fossero dei dialoghi, era
una scelta coraggiosa ed emozionante. E’ venuto direttamente da me
senza passare per un agente. Avevamo proiettato l’anteprima del suo
primo film al Sundance Film Festival. C’era una specie di legame.
Il fatto che mi avesse detto “Ho scritto questa cosa pensando a te”
mi aveva davvero toccato. Quando ho letto la sceneggiatura ho
pensato che sarebbe stata una cosa emozionante da fare in questo
momento della mia vita.
Che tipo di film è All is Lost?
Penso che le cose vengano
etichettate con troppa facilità. In genere preferisco cose meno
identificabili, e questo ne è un esempio. E’ difficile inquadrare
questo film. Staremo a vedere.
Di cosa parla il film?
Penso si possa semplificare
molto la cosa. Dal punto di vista dell’attore secondo me il film
parla del momento in cui la vita diventa troppo difficile e ti
arrendi. Ci sono invece alcune persone che vanno avanti comunque,
perché è l’unica cosa da fare. Continuare. Continuare a superare
una cosa impossibile perché è tutto ciò che puoi fare. Vai avanti
quando tutti gli altri si arrendono. Questo film parla di un
personaggio che va avanti perché può fare solo quello. E non tutti
ci riescono. E’ tutto incentrato su quello che fa quest’uomo per
non arrendersi, contro ogni possibilità.
Innanzitutto nuoto
abitualmente. Il nuovo mi ha accompagnato per tutta la mia vita. Da
bambino nuotavo a livello agonistico, quindi non avrei avuto
difficoltà a stare in acqua o andare sott’acqua. Oltre a questo,
conosco le barche, anche se non conosco quelle a vela. Me la cavo
con le barche ma non con quella a vela. Sono due cose diverse e
quindi ho dovuto imparare cosa vuol dire essere un marinaio e
soprattutto cosa vuol dire quando le condizioni atmosferiche sono
difficili. Il regista invece è un marinaio esperto e ha scritto il
film dal punto di vista di un esperto, io al contrario ho dovuto
imparare molte cose ed è un elemento positivo per il personaggio
perché non è una persona perfetta. Non è un marinaio perfetto. E’
un buon marinaio che ha trascorso in mare buona parte della sua
vita, ma non sa tutto.
Perché il regista ha voluto
te?
Mi ha voluto per via della mia
età. Mi ha detto, ” Guarda ho scritto questa cosa pensando a te”.
Quando l’ho letto ho pensato che sarebbe stato molto difficile. Mi
ha detto “No no no, farai solo i primi piani… ci sono due
controfigure, abbiamo loro per le scene più difficili” così ho
accettato. Poi appena arrivati in Messico qualcosa mi è scattato
dentro. Da giovane praticavo molti sport, ero molto competitivo e
mi piaceva la competizione. Credo sia scattato qualcosa e ho
pensato ” Farò ciò che posso”. Ad un certo punto mi sono detto
“accidenti mi sono superato, magari riusciamo a girare anche
qualcos’altro. Si in effetti posso farcela. Finché mi sono reso
conto che stavo girando la maggior parte delle scene. Era sia
divertente che difficile e sono felice di averlo fatto, perché è
una bella soddisfazione sapere che sono stato io a girare le scene.
Naturalmente ci sono degli effetti speciali, ma io non sono uno
degli effetti speciali.
Una delle cose meravigliose
dell’Oceano è la sua diversità. La bellezza e la calma. Ci sono
poche cose più belle di un mare calmo al tramonto, del mare calmo
al chiaro di Luna o all’alba e ci sono poche cose più brutali di
una tempesta di mare. Questi due estremi sono gli elementi cruciali
del film. Vedi la bellezza e la calma, ma anche la violenza e ti
rendi conte che è la natura a dominare tutto. Non importa cosa
cerchiamo di fare con il pianta, non importa cosa costruiamo o
distruggiamo. Pensiamo di comandare la natura ma ci viene ricordato
sempre più spesso che sia un uragano come Sandy, un terremoto o uno
Tsunami, che la natura è dominante. Penso che alla fine la natura
ha il controllo e il film dimostra proprio questo.
Mancano poco meno di quattro
settimane alla notte degli Oscar, che chiuderà come sempre
l’intensa stagione dei premi, ed è arrivato il momento di guardare
più da vicino le cinque candidate per Migliore Attrice Non
Protagonista. Anche quest’anno gli Academy Awards offrono un vivace
assortimento di figure: un’attrice anziana ma relativamente giovane
nell’ambiente cinematografico, un’inglese lontana dalle luci di
Hollywood, un’icona del cinema rediviva, l’attrice del momento e,
infine, un’esordiente di origine keniota. Stiamo parlando, in
ordine, di June Squibb, Sally Hawkins, Julia
Roberts, Jennifer Lawrence e Lupita Nyong’o.
Sebbene quest’ultima sia una novità a Hollywood, così come per
tutta l’industria cinematografica, e sia in compagnia di attrici
più esperte o più famose o già vincitrice di un Oscar, è la
favorita secondo i bookmaker. La Lawrence, detentrice della
statuetta nella categoria principale, è l’unica che sembra avere
qualche chance, mentre la Hawkins, la Roberts e la
Squibb sono considerate lontane anni luce dalla vittoria.
Tuttavia l’ambito premio non è ancora stato assegnato e sappiamo
che a volte l’Academy decide di stupire.
Candidata per il ruolo di Kate
Grant in Nebraska di Alexander Payne, all’età
di 84 anni June Squibb è la seconda attrice più anziana a
ottenere una nomination come Miglior Attrice Non Protagonista,
subito dietro Gloria Stuart (Titanic). Nata
come attrice teatrale, Squibb esordisce al cinema solo
superati i sessant’anni con Alice di Woody
Allen e lavora per la prima volta con Payne in A
proposito di Schmidt, nel ruolo della moglie di Jack
Nicholson, non immaginando di ricevere 12 anni più tardi una
nomination agli Oscar per interpretare di nuovo la moglie di un suo
protagonista. Tuttavia, per la sua partecipazione al film il merito
non va al regista, tra l’altro poco convinto prima del suo provino,
ma all’attrice-vicina di casa Margo Martindale (I
segreti di Osage County) che le suggerì il ruolo. Sono
innegabili la forza e l’efficacia con cui June Squibb ha
espresso e trasmesso al pubblico i sentimenti di Kate, sposata con
un uomo buono ma alcolizzato e prossimo alla demenza senile, di una
donna semplice ma scaltra e risoluta, che con la sua lingua
tagliente si è resa indimenticabile fin dalla prima scena. Il ruolo
di Kate Grant le ha portato due premi e una ventina di nomination,
tra cui i Golden Globes e i SAGs.
Sally Hawkins, ha
cominciato a farsi notare dalla critica americana con il ruolo
della sempre gioiosa e ottimista Poppy in Happy Go
Lucky. Nata vicino Londra, è la 33esima attrice inglese doc
(e con doc intendiamo non naturalizzata statunitense) a essere
candidata in questa categoria, ma se contiamo quante hanno vinto in
passato, insieme al numero purtroppo si affievoliscono anche le
speranze: solo sette, tra cui le più recenti Tilda Swinton
(2008) e Rachel Wiesz (2006). Candidata con Blue
Jasmine per il ruolo di Ginger, la sorella meno ricca e
bella del personaggio di Cate Blanchett, la Hawkins è
stata in grado di uscire dall’ombra che la collega gettava su di
lei con il suo ingombrante ruolo, pur interpretando un personaggio
fragile, facilmente suggestionale e succube della sorella maggiore.
Nella scena finale, quando la vediamo passare da uno stato di
euforia a uno di profonda tristezza con completa padronanza delle
opposte emozioni, la sua bravura è inconfutabile. Per la seconda
volta sotto la guida di Woody Allen, dopo Sogni e
Delitti, Sally Hawkins ottiene la prima candidatura
agli Oscar, insieme a una decina di nomination per vari premi, tra
cui i Globes e i BAFTA (quest’ultimi ancora da assegnare).
Dopo tredici di anni
d’assenza dalle cinquine dell’Academy, da quella notte in cui vinse
il suo primo Oscar per Erin Brockovich, Julia
Roberts torna a essere tra le candidate, ma stavolta nella
categoria di supporto proprio come nel 1990, anno in cui grazie
alla parte in Fiori d’acciaio ricevette la sua prima
nomination. Dividendo la scena di I segreti di Osage
County con molte attrici, come nel sopraccitato film, siamo
spinti a pensare che forse questa sempre bellissima pretty
woman dia il meglio di sé nelle situazioni più competitive.
Fatto sta che la Roberts ci regala un’interpretazione fantastica,
spazzando via le sue ultime apparizioni sul grande schermo, poco
memorabili, e ricordandoci che è una delle migliori attrici in
circolazione. Nel ruolo di Barbara, figlia maggiore nella
disfunzionale famiglia Weston, Julia Roberts ci regala una
performance solida, emozionante e dolcemente drammatica. Che stia
affrontando la separazione con il marito, la figlia adolescente, le
ormai distanti sorelle o la problematica madre autoritaria, la
Roberts riesce a comprendere il suo personaggio e a mostrare
in maniera chiara il suo percorso verso la consapevolezza della
propria situazione attuale e futura. Vicino a Meryl Streep
in stato di grazia non era facile. Con il ruolo nel film di John
Wells ha ricevuto una decina di nomination, come ai Globes, ai
SAG e ai BAFTA.
In quattro anni ha
ricevuto tre nomination agli Academy Awards, vincendo il primo
Oscar l’anno scorso nel ruolo della protagonista de Il Lato
Positivo, Tiffany Maxwell: stiamo parlando di Jennifer
Lawrence. Al suo secondo lungometraggio con David
O.Russell, la Lawrence ha dimostrato di nuovo il suo
naturale talento per la recitazione con il piccolo ma complesso
ruolo di Rosalyn Rosenfeld. Nelle poche sequenze in cui incontriamo
il suo personaggio ci rendiamo subito conto di come lei sia stata
capace di dare sostanza e solidità a tutta la superficialità che
trabocca dai gesti e dalle parole di Rosalyn, riuscendo
nell’impresa in cui pochi altri hanno avuto successo, ovvero
rendere indimenticabile un ruolo secondario. A questa 86esima
edizione degli Academy l’attrice ventitreenne si presenta come la
più giovane della sua cinquina; tenendo in mano il Golden
Globes vinto a gennaio e altri premi raccolti in questi mesi
passati, è a detta di tutti è l’unica che potrebbe soffiare l’Oscar
alla probabile vincitrice Nyong’o, che però l’ha battuta sia
ai SAG che ai Critics’ Choice awards.
Lupita Nyong’o sarà
la novità di questi 86esimi Awards. Prima volta in un
lungometraggio, prima volta sul grande schermo, la trentunenne
keniota Nyong’o prima d’interpretare Patsy in 12 Anni
Schiavo aveva recitato soltanto in un cortometraggio e in
una miniserie sudafricana. Se si guardano i suoi studi, la sua
gavetta e si pensa al ruolo ottenuto nel film di Steve
McQueen avendo così poca esperienza, dà l’impressione di essere
una professionista capace e determinata; l’interpretazione di Patsy
prova tutto il resto, ciò che conta maggiormente, il talento. Un
personaggio dolorosamente drammatico in un periodo storico la cui
brutalità e sofferenza ormai sono note a tutti, una giovane schiava
di colore, la preferita del padrone che ne abusa fisicamente, una
ragazza la cui unica speranza è convincere il suo amico Solomon a
toglierle la vita, mettendo fine alla sua quotidiana agonia. La
Nyong’o fa stringere il cuore quando in maniera candida la
sua Patsy supplica per porre fine al dolore o cerca di godere dei
pochi momenti di pace, fungendo da tragico metro di giudizio per la
vicenda del protagonista. Con ben 38 nomination e 17 vittorie in
questa stagione dei premi, LupitaNyong’o è la
probabile vincitrice agli Academy Awards.
Purtroppo dobbiamo avere ancora un
po’ di pazienza e aspettare la notte del 2 Marzo per scoprire a chi
andrà la statuetta d’oro. Tuttavia, possiamo farci un’idea il 16
Febbraio quando si celebreranno i BAFTA, affidabili oracoli dei
futuri vincitori.
Come ormai è consuetudine tornano a
circolare voci intorno alla possibilità che Dwayne The
Rock Johnson possa fare il suo esordio
nell’Universo DC in qualità di Lanterna
Verde.
Tali rumors iniziarono a prendere
voce insistentemente nel novembre scorso quando l’attore postò
attraverso il noto social network Twitter una
foto in cui veniva ritratto in compagnia di un CEO
della Warner Bros. accompagnata dal
messaggio “Faremo alcune cose veramente cool e
grandi”.
Successivamente The
Rock tornò a pronunciarsi in materiale attraverso un
messaggio corredato del presente hashtag #John Stewart Can
Still Whup Superman Ass (#John Stewart potrebbe rompere
il Culo di Superman). Post che ha indotto il noto
portale IGN ha porre nuovamente il
quesito circa la possibilità che l’attore interpreti Lanterna
Verde nel futuro Batman Vs
Supermane nel film
dedicato alla JusticeLeague.
A spegnere l’entusiasmo dei fan,
tuttavia, ci ha pensato lo stesso The
Rock precisando che non voleva fare alcuna allusione,
sostenendo di aver espresso un proprio parere personale circa chi
uscirebbe vincitore in un confronto tra Lanterna Verde e
Superman.
Tuttavia quanto precisato
da Dwayne The Rock Johnson ci appare
semplicemente una classica smentita di rito, mentre sembra sempre
più probabile il suo approdo se non già nel progetto di Zack
Snyder almeno nei prossimi adattamenti cinematografici
targati Marvel.
Serata all’insegna del Fantasy/drama
quella in programmazione su Rete 4, infatti, il film che vi
segnaliamo oggi è di David Fincher,
che andrà in onda in prima serata. Nel cast Brad
Pitt, Cate Blanchett, Tilda Swinton, Julia Ormond e
Jared Harris.
Il curioso caso di Benjamin Button
(The Curious Case of Benjamin Button) è un film del 2008 diretto da
David Fincher, basato su un breve racconto del 1922 di Francis
Scott Fitzgerald. Il film è stato candidato nel 2009 a tredici
premi Oscar, vincendo quelli per migliore scenografia, miglior
trucco e migliori effetti speciali.
Curiosità sul film:
– Brad Pitt ha recitato con
Cate Blanchett in Babel, con Julia Ormond
in Vento di passioni e con Tilda Swinton
in Burn After Reading – A prova di Spia. Pitt è
apparso anche con Jason Flemyng in Snatch – lo
strappo.
– Quando Daisy è cresciuta e ha
incontrato Benjamin per la seconda volta, ha parlato di “Kismet”,
un termine inglese di origine turca che significa “il fato
predestinato” o “predetto dalla Provvidenza”.
– I diritti della storia furono
acquistati da Ray Stark già negli anni ‘70, con Jack Nicholson
candidato a protagonista nei panni di Benjamin. Più tardi i diritti
cinematografici passarono allaAmblin di Steven Spielberg, Kathleen Kennedy e Frank
Marshall. David Fincher ha ammesso di non aver mai letto il
racconto originale, ma di aver letto solo la sceneggiatura di 240
pagine scritta da Eric Roth.
– L’esterno della casa in
vendita del padre di Benjamin, sita al 591 di Esplanade Ave a New
Orleans (Louisiana), è il medesimo esterno della Gallier House nel
film Il bacio della pantera.
– Roy Cleveland Sullivan
(1912-1983) è stato effettivamente colpito da un fulmine sette
volte, evento che lo ha fatto entrare nel Guinness dei primati. Mr.
Daws (Ted Manson) nel film ricorda di essere stato colpito mentre
era nella sua auto: “Ti ho mai detto che sono stato colpito da un
fulmine sette volte? Una volta quando ero seduto nel mio camion a
farmi gli affari miei”, proprio come accadde a Sullivan nel
1969.
– Le sirene di allarme sentite
durante la sequenza dell’uragano Katrina sono le stesse usate nel
film “The Time Machine” (2002), quando la luna viene distrutta.
– Julia Ormond ha girato tutte
le sue scene nelle ultime due settimane di riprese. Durante questo
periodo, Cate Blanchett ha dovuto subire 4 ore di trucco al giorno
per interpretare una Daisy moribonda. Poteva sdraiarsi sul letto
d’ospedale solo per un breve lasso di tempo a causa del calore
eccessivo generato da luci di scena e dalle coperte.
– Il film ha fruito di un budget di
150 milioni di dollari, incassandone oltre 127 in patria e
totalizzandone oltre 333 worldwide.
– La pellicola candidata a 13 premi
Oscar ne ha vinti 3 (migliore scenografia, miglior trucco e
migliori effetti speciali).
– Il film in preparazione dagli anni
‘90 ha visto nel corso dello sviluppo diversi candidati registi tra
cui Steven Spielberg, Spike Jonze e Ron
Howard, mentre come potenziali protagonisti sono stati fatti i nomi
di Tom Cruise, John Travolta e Rachel Weisz,
quest’ultima prese in seria considerazione il ruolo di Daisy, ma in
seguito dovette abbandonare per impegni pregressi.
– Questo è il secondo film di
Hollywood, dopo Déjà vu – Corsa Contro il
tempo con Denzel Washington, ad
essere girato a New Orleans dopo l’uragano Katrina.
– Il regista Danny
Boyle nello stesso periodo aveva in
preparazione Solomon Grundy un progetto che
rimandò a data da destinarsi perchè troppo simile al film di
Fincher.
– A Brad Pitt occorsero 5 ore al
giorno per applicare il complesso make-up.
– Il look che David Fincher, il
supervisore degli effetti visivi Eric Barba e il make-up artist
Greg Cannom hanno pensato per Benjamin da bambino, assomiglia alle
fasi successive dellaProgeria, una malattia rara
nota anche come sindrome di Hutchinson-Gilford che fa apparire i
giovani pazienti che ne soffrono come precocemente invecchiati. Il
cinema ha creato diverse forme di progeria fittizia, ne soffriva
il Jack di Robin Williams e il personaggio di
Susan Sarandon ne accenna in Miriam SI Sveglia a
mezzanotte.
– E’ davvero esistito
un uomo pigmeo ospitato in una “casa
delle scimmie”. Ota Benga è stato imprigionato in Congo nel 1904 e
tenuto in mostra in uno zoo del Bronx. Nel 1906 venne finalmente
liberato e trasferito in un orfanotrofio fino al 1910, anno in cui
si trasferì in Virginia, iniziò a lavorare in una fabbrica di
tabacco e cominciò a pianificare il suo ritorno in Congo. Con lo
scoppio della prima guerra mondiale i suoi piani divennero
inattuabili e colto da depressione si suicidò nel 1916. Ota Benga
appare anche come personaggio nel remake The
Fall di Tarsem Singh.
– La motocicletta blu argento
guidata da Button (Brad Pitt) nel film è un T110 Triumph
650cc del 1956, mentre quella guidata in India è
un 350cc Reale Enfield Bullet del ‘55.
– Il personaggio di Daisy nel
racconto originale di F. Scott Fitzgerald si chiamava
Hildegarde Moncrief. Probabilmente il cambio di nome è un omaggio
alla protagonista femminile del lavoro più noto di
Fitzgerald, Il grande Gatsby.
Guarda il Trailer di
Maladies, il film esordio al
lungometraggio del visual artist Carter che vede
protagonista l’attore James Franco in un
viaggio ai margini della società e della settima arte, della
malattia mentale e dell’amicizia. Nel cast oltre all’attore
anche David Straithairn, Alan Cumming, Vince
JolivetteFallon Goodson, Catherine Keener.
Maladiesarriverà in download su
iTunes e in VOD (video on demand) il prossimo 18 marzo con la
Tribeca Film, ed è prevista un’uscita in alcune sale selezionate a
partire dal 21 marzo 2014.