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Baywatch: appuntamento alla prossima estate nel poster

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Arriva dal Licensing Expo 2016 di Las Vegas, fotografato da Collider, il nuovo poster di Baywatch, film basato sull’omonima serie tv degli anni ’90 che vedrà protagonisti, tra gli altri, Dwayne Johnson, Alexandra Daddario e Zac Efron.

Potete vedere l’immaginie nella nostra gallery:

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Baywatch: la caduta di Zac Efron scatena il web

Nel cast di Baywatch sono stati confermati Dwayne Johnson, Zac Efron, Alexandra Daddario, Kelly Rohrbach, Ilfenesh Hadera e Priyanka Chopra.

Il film ha una data d’uscita fissata per il 19 maggio 2017.

La pellicola è diretta da Seth Gordon (Come ammazzare il capo e vivere felici). La sceneggiatura, invece, porta la firma di Damian Shannon e Mark Swift. Alla produzione ci sono Dwayne Johnson, Dany Garcia, Michael Berk, Douglas Schwartz e Greg Bonnan.baywatccast

Baywatch: Alexandra Daddario con Rohrbach e Hadera nella nuova foto dal set

Alexandra Daddario ha condiviso una nuova foto dal set di Baywatch. Protagoniste dello scatto la stessa Daddario, in compagnia di Kelly RohrbachIlfenesh Hadera. Per vedere tutte le foto clicca qui.

Nel cast di Baywatch sono stati confermati Dwayne Johnson, Zac Efron, Alexandra Daddario, Kelly Rohrbach, Ilfenesh Hadera e Priyanka Chopra.

Il film ha una data d’uscita fissata per il 19 maggio 2017. La pellicola è diretta da Seth Gordon (Come ammazzare il capo e vivere felici). La sceneggiatura, invece, porta la firma di Damian Shannon e Mark Swift. Alla produzione ci sono Dwayne Johnson, Dany Garcia, Michael Berk, Douglas Schwartz e Greg Bonnan.

Fonte: CS

Baywatch: al via il film con Dwayne Johnson

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La Paramount Pictures ha ingaggiato l’attore Dwayne Johnson per il prossimo adattamento cinematografico di Baywatch, serie cult degli anni 80/90 con  Pamela Anderson e David Hasselhoff. A confermarlo è The Hollywood Reporter e lo stesso attore sul suo profilo twitter instagram. Baywatch il film sarà diretto da Sean Anders e John Morris mentre a firmare la sceneggiatura è stato Justin Malen.

Lo script precedentemente scritto da Jeremy Garelick e Peter Tolan è stato accantonato per le troppe differenze rispetto alla serie originale.

Continua dunque a vele spiegate la carriere di Dwayne Johnson, che recente ha firmato con la Warner Bros per entrare nell’Universo DC Comics al cinema e presto lo vedremo in Fast & Furious 7 e in Horrible Bosses 2.

Baywatch, nota come Baywatch Hawaii nelle ultime due stagioni, è una serie televisiva molto popolare trasmessa negli Stati Uniti dal 1989 al2001, e conclusa nel 2003 dal film per la televisione Baywatch – Matrimonio alle Hawaii.

La serie era ispirata al lavoro dei Los Angeles County Lifeguards. Gli episodi caratterizzano storie di salvataggio, molti argomenti sociali, problemi riguardanti il mondo della gioventù e degli adulti. In particolare raccontano la vita di alcuni guardaspiaggia di Baywatch nella contea di Los Angelese successivamente delle Hawaii, dove viene creato un centro di addestramento “Baywatch Hawaii Lifeguard Training Center” sede della squadra di salvataggio “Baywatch Hawaii” costituita da alcuni elementi di tutto il mondo che collaborano anche con i guardaspiaggia locali.

Creata dal vero guardaspiaggia Greg Bonann, Baywatch è stata trasmessa per la prima volta nel 1989 negli Stati Uniti dalla NBC, ma è stata cancellata dalla rete dopo una sola stagione a causa dei costi elevati e perché i dirigenti della NBC non credevano nel successo della serie. Greg Bonann voleva continuare a produrre lo show e così invitò David Hasselhoff, star dello show ad unirsi a lui, ed insieme formarono la propria società di produzione TV per rilanciare la serie. Veri guardaspiaggia hanno detto che Baywatch ha aiutato la gente di tutto il mondo a capire l’importanza della loro professione. Alcune persone hanno anche salvato delle vite imitando tecniche life-saving ritratte realisticamente nello spettacolo.

Baywatch all’insegna dell’autoironia e della bellezza

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Baywatch all’insegna dell’autoironia e della bellezza

Il primo trailer di Baywatch ci ha mostrato questi nuovi magnifici protagonisti incaricati di salvaguardare e di proteggere i bagnanti delle spiagge della California, a Malibù. Parlando con EW, il regista del film, Seth Gordon, ha spiegato quali sono i punti forti del progetto che vede Dwayne Johnson protagonista assoluto del gruppo di bellissimi protagonisti.

Baywatch: il trailer italiano del film con Zac Efron

“Quando sei al mare, o molto a largo in acqua, non c’è niente che tu possa fare che ti possa nascondere allo sguardo dei paparazzi, quindi semplicemente ci si scende a patti. La storia della serie su Baywatch è incentrata sul mostrare la bellezza. C’è un momento in cui uno dei personaggi vede qualcuno correre e chiede ‘sta correndo in slow-mo? E perché è bagnata ma non in quel senso?’ Cose come queste spiegano che siamo consapevoli delle battute, ci siamo dentro.” La scena in questione è mostrata già nel trailer ed è divertente il fatto che a farla sia proprio Alexandra Daddario, statuaria protagonista femminile del film.

E questo atteggiamento autoironico potrebbe essere la chiave del successo di un film che potrebbe davvero intrattenere nella maniera più pura e scanzonata possibile. Che ne dite?

Di seguito potete vedere anche una nuova foto dal film, che mostra Johnson al fianco di Zac Efron:

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Baywatch: la caduta di Zac Efron scatena il web

Nel cast di Baywatch sono stati confermati Dwayne Johnson, Zac Efron, Alexandra Daddario, Kelly Rohrbach, Ilfenesh Hadera e Priyanka Chopra.

Il film ha una data d’uscita fissata per il 19 maggio 2017.

La pellicola è diretta da Seth Gordon (Come ammazzare il capo e vivere felici). La sceneggiatura, invece, porta la firma di Damian Shannon e Mark Swift. Alla produzione ci sono Dwayne Johnson, Dany Garcia, Michael Berk, Douglas Schwartz e Greg Bonnan.

Baymax! recensione della serie disponibile su Disney+

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Baymax! recensione della serie disponibile su Disney+

Sei episodi di tenerezza e di divertimento, dal 29 giugno su Disney+, hanno il volto tondo e bianco di Baymax!, l’enorme palloncino gonfiabile che il cinema ha conosciuto nel 2014 nella sua veste di supereroe. Quello che però forse non tutti ricordano, e che ha rappresentato la motivazione principale di Don Hall, ideatore della serie, è che Baymanx nasce come assistente medico, supporto emotivo, insomma una specie di medico che non molla il paziente fino a che non lo ha rimesso in sesto.

La serie si basa proprio su questo concetto: Baymax circola per le strade di San Fransokyo cercando persone da aiutare. Che si tratti di una signora anziana con un problema alla schiena, di una ragazzina alle prese con il primo ciclo, di un cuoco di zuppa di pesce che sviluppa un’allergia, il nostro amico è sempre pronto a curare, aiutare, supportare, fino a che il paziente non si rimette alla perfezione. 

Baymax! La parola ai realizzatori della nuova serie Walt Disney Animation Studios

Il personaggio di Baymax riesce sempre con garbo e dolcezza a fare breccia nel cuore dello spettatore. Non solo, è anche inconsapevole veicolo di una vena comica davvero notevole, che si fa portante in moltissimi momenti della serie. Il contrasto nasce infatti dalla sua programmazione a curare persone che, spesso, non vogliono farsi curare, rivelando poi un secondo problema o difficoltà, così che il nostro assistente medico finisce per curare non solo il corpo, ma anche lo spirito di coloro che incrocia.

Altro elemento importante che ci sentiamo di sottolineare è la differenza con cui Baymax è trattato in questa serie a lui dedicata. Si tratta, potremmo dire, di un ritorno alle origini, in quanto il robot nasce proprio come assistente medico e non come supereroe, per cui adesso lo vediamo alle prese con uno scopo forse ancora più nobile rispetto al suo lavoro in armatura, ma comunque sempre al servizio degli altri. 

Tornano i design dei volti e il profilo della città immaginaria che abbiamo visto anche al cinema e nella serie di Big Hero 6, e torna questa creatura dal design semplicissimo e dallo sguardo limpido e diretto sul mondo, un mondo che Baymax affronta con grande purezza, disarmando chi prova a contraddirlo o chi cerca di sfuggire alle sue cure. Aiutante implacabile e determinato, Baymax troverà sempre il modo di curare e aiutare chi ne ha bisogno.

Baymax! La parola ai realizzatori della nuova serie Walt Disney Animation Studios

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In esclusiva sulla piattaforma streaming dal 29 giugno, torna l’affabile, gonfiabile e inimitabile robot sanitario Baymax! che farà ciò per cui è stato programmato: aiutare gli altri. La nuovissima serie di avventure nel campo dell’assistenza medica sarà ambientata nella fantastica città di San Fransokyo. 

Dopo averlo conosciuto nella veste di supereroe in Big Hero 6, il gonfiabile assistente medico si cimenta in quello che è stato creato per fare, ovvero aiutare le persone, nella serie in sei episodi che porta il suo nome.

Don Hall, creatore della serie e già regista del lungometraggio del 2014, spiega: “È cominciato con l’idea di tornare a raccontare il personaggio di Baymax per quello che era stato creato per fare, ho pensato che la tv Disney aveva già esplorato tanti aspetti di diversi personaggi e che con questo progetto potevamo concentrarci su Baymax, mentre si occupa di un paziente alla volta, per essere in grado di godere del divertimento di ogni singola situazione. Era molto di più di quanto avevamo visto prima, è uno show con un cuore molto grande.”

Per uno dei produttori, Roy Conli, si tratta del meglio della Disney, perché mette insieme cuore e umorismo: “Ci sono sia elementi drammaturgici legati alla malattia che di volta in volta Baymax cura, sia elementi emotivi che non vengono mai trascurati.” 

Bradford Simonsens, altro membro illustre della squadra produttiva, commenta invece il ritorno a San Fransokyo, città immaginaria in cui è ambientata la storia: “Sono stato super contento di tornare dopo sette anni. La nostra crew ha elevato ogni elemento del progetto ad altezze eccellenti e tutti sono stati bravissimi. Siamo felici di aver riportato Baymax e la sua bontà al grande pubblico. Per noi storyteller adattarci a questa forma di racconto (ogni episodio dure 8 minuti, ndr) è una grande opportunità, perché è uno scenario completamente diverso rispetto a quello a cui siamo abituati con i lungometraggi. Tempi e metodi sono differenti, ma dato che in questo caso si può lavorare a ogni episodio contemporaneamente e ci sono più squadre produttive, abbiamo la possibilità di rifinire perfettamente ogni aspetto.”

Scott Adsit è la voce di Baymax, la sua caratteristica distintiva su un volto e una fisionomia tanto semplice: “Compassione è la parola chiave per capire e amare Baymax, la sua missione è dover far sentire bene la gente, e non si pone mai nessun problema di giudicare chi ha davanti. Tratta tutti allo stesso modo e cura non solo la malattia ma anche la persona. È il meglio di ciò a cui ognuno di noi può aspirare.”  Ma perché Baymax è così amato soprattutto dai bambini? “A parte la sua abbracciabilità – dice Adsit – secondo me è per il design semplice. Io da piccolo mi connettevo ai personaggi di finzione disegnandoli. E Baymax è molto facile da disegnare, secondo me i bambini possono amare questo aspetto.”

Don Hall prosegue: “Baymax piace alle persone perché ha compassione di tutti. E noi abbiamo usato questa compassione come device comico. I suoi protocolli sono la parte divertente della serie perché stridono con il paziente che non vuole essere curato o non vuole il suo aiuto, e la sua insistenza, sempre garbata ma decisa, genera ilarità. Il tutto con un viso assolutamente semplice e privo di caratteristiche particolari. Credo che il merito sia anche della voce che gli dà Scott.” 

Baymax! è prodotta da Roy Conli e Bradford Simonsen. Gli episodi della serie sono diretti da Dean Wellins (Episodi 1, 2, 6), Lissa Treiman (Episodio 3), Dan Abraham (Episodio 4) e Mark Kennedy (Episodio 5). Lo sceneggiatore è Cirocco Dunlap. Nella versione originale, Scott Adsit ritorna a prestare la sua voce a Baymax. Tra i doppiatori presenti negli episodi figurano anche Ryan Potter, Maya Rudolph, Emily Kuroda, Lilimar, Zeno Robinson e Jaboukie Young-White.

Battling Boy: il regista sarà Patrick Osborne

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Battling Boy: il regista sarà Patrick Osborne

Patrick Osborne ha firmato per dirigere il film di Battling Boy prodotto dalla Paramount Pictures. Il regista premio Oscar per Winston, cortometraggio della Disney, dirigerà l’adattamento per il grande schermo dell’acclamato graphic novel di Paul Pope.

Pubblicato nel 2013, Battling Boy è stato nominato uno dei migliori libri di NPR di quell’anno. Acropolis è invasa dai mostri che ingoiano i bambini negli orrori del loro oscuro mondo sotterraneo. Il genio vigilante Haggard West è l’unico uomo che può mettere fine a questa piaga. Purtroppo però Haggard West è morto. Ma proprio quando Agropolis cade nella disperazione, la salvezza è rappresentata da un semidio dodicenne, e nessuno è più sorpreso dello stesso Battling Boy.

Battling Boy film sarà prodotto da Sarah Esberg e Jeremy Kleiner. Non è chiaro al momento se Battling Boy sarà un live-action o un film d’animazione.

Fonte: Comingsoon.net

Battlestar Galactica: trovato lo sceneggiatore del film

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In cantiere già da diverso tempo (inizialmente si era parlato di Bryan Singer alla regia), il riavvio sul grande schermo della nota serie tv Battlestar Galactica ha finalmente trovato uno sceneggiatore. Variety riporta la notizia che lo script del film sarà firmato da Jack Paglen, già autore della sceneggiature dell’atteso Transcendence, con Johnny Depp e Rebecca Hall. Non si conosce ancora nulla circa questo riavvio per il grande schermo, nonostante la Universal abbia specificato che il film non seguirà la serie originale o qualsiasi altra produzione appartenente all’omonimo franchise.

Battlestar Galactica è una serie tv americana di genere fantascientifico, prodotta da Glen Larson e andata in onda, per una sola stagione, dal 1978 al 1979. In Italia, la serie è nota con il semplice titolo Galactica, ed è composta da 24 episodi della durata di 45 minuti ciascuno. La serie ha avuto un sequel, Galactica, nel 1980, ed un remake, omonimo, dal 2004 al 2009.

Fonte: CS

Battlestar Galactica: scelto lo sceneggiatore per il film

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Battlestar Galactica: scelto lo sceneggiatore per il film

Battlestar GalacticaDa diversi anni ormai, la Universal Pictures sta cercando di portare al cinema un film su Battlestar Galactica, la serie del 1978 creata da Glen A. Larson.

Oggi, via EW, sappiamo che Lisa Joy (Westerworld) ha firmato per lavorare alla sceneggiatura del film. Inoltre sembra che Francis Lawrence, che ha firmato gli utlimi tre film del franchise di Hunger Games, potrebbe essere coinvolto nel progetto per dirigerlo. Tuttavia la partecipazione del regista è tutt’altro che assicurata, considerando che Lawrence ha in programma una versione ad alto budget per il grande schermo dell’Odissea.

I piani precedenti vedevano il coinvolgimento di Bryan Singer e di Jack Paglen (Transcendence) alla sceneggiatura.

La prima serie televisiva, Galactica (Battlestar Galactica in originale), venne trasmessa nel 1978 e fu seguita da un breve sequel nel 1980 (Galactica 1980). Il franchise originale comprende inoltre una collana di romanzi, una serie a fumetti, un gioco da tavolo e diversi videogame.

Ronald D. Moore e David Eick svilupparono nel 2003 la miniserie televisiva Battlestar Galactica, remake della serie originale, che venne seguita dall’omonima serie televisiva trasmessa tra il 2004 e il 2009. È invece del 2010 il prequel Caprica.

Fonte: CS

Battlestar Galactica: la serie reboot ha appena ricevuto un aggiornamento sconvolgente

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Sembra che questa volta i Cylon abbiano avuto la meglio. Secondo Variety, l’ambizioso reboot di Battlestar Galactica di Peacock e Sam Esmail è stato cancellato dopo anni di sviluppo infernale. Originariamente annunciato come serie originale per la piattaforma di streaming, il progetto del creatore di Mr. Robot non è mai stato lanciato, nonostante qualche mese fa avesse ottenuto la collaborazione dello scrittore Derek Simonds.

In precedenza, alcuni rapporti hanno suggerito che la visione di Sam Esmail per il nuovo show di Battlestar Galactica si sarebbe svolta nella stessa continuità della popolarissima iterazione del 2004, che è ricordata come una delle versioni più prolifiche e amate dell’IP. Al momento non è dato sapere se lo show sarebbe stato un prequel, un midquel o un sequel della serie vincitrice di un Emmy. C’è qualche speranza, perché secondo quanto riferito il reboot di Battlestar Galactica di Sam Esmail ha la possibilità di cercare un nuovo distributore, quindi solo il tempo ci dirà se vedremo mai la visione di Esmail prendere vita su un’altra piattaforma.

Di cosa parla Battlestar Galactica?

Se si unisse il desiderio di esplorazione spaziale di Star Trek con le sequenze di battaglie intergalattiche di Star Wars, si otterrebbe Battlestar Galactica. Concepita per la prima volta nel 1978, Battlestar Galactica si svolge in un futuro lontano, dove la maggior parte dell’umanità ha colonizzato le stelle e ha quasi dimenticato la propria storia antica. La creazione dei Cyloni, una razza incredibilmente avanzata di intelligenza artificiale robotica che, come prevedibile, si ribella all’umanità, segna inavvertitamente il loro destino. Un giorno fatidico, i Cyloni conducono un attacco a sorpresa sulla capitale umana di Caprica, massacrando miliardi di persone e sfollando migliaia di persone.

I pochi umani sopravvissuti si sono rifugiati su enormi astronavi in un convoglio collegato. Il leader di questo convoglio è la Battlestar Galactica, un’enorme nave militare guidata dal rispettabile ammiraglio Adama (Edward James Olmos). I due trovano un raggio di speranza quando vengono a conoscenza di un pianeta chiamato Terra, che scoprono essere il luogo di nascita originale dell’umanità. Tuttavia, gli umani continuano a preservare l’umanità mentre lottano per la sopravvivenza ed eludono i Cyloni che danno loro la caccia. Ben presto scopriranno anche che i Cyloni si sono evoluti per creare pupazzi umanoidi e che anche i personaggi più fedeli della serie potrebbero essere agenti dormienti robotici sotto mentite spoglie.

Mentre il futuro del reboot di Sam Esmail è incerto, la serie Battlestar Galactica del 2004 è disponibile in streaming su Prime Video.

Battleship: un altro gioco al cinema, dal 13 aprile

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Battleship : un altro gioco al cinema, dal 13 aprile

Che la saga di Transformers sia stata una miniera d’oro è sicuro, e quindi come biasimare la Hasbro se prova a bissare il grande successo targato Michael Bay con un altro storico gioco? Nasce così l’idea di realizzare un film sulla leggendaria battaglia navale, compagna di giochi di moltissimi bambini e, in versione fatta in casa, indispensabile mezzo di sopravvivenza durante la noiose ore scolastiche.

Battleship: tutto quello che c’è da sapere sul film con Rihanna

Battleship: tutto quello che c’è da sapere sul film con Rihanna

Ci sono giochi molto popolari che, proprio per la loro natura e le loro caratteristiche, si crede siano inadattabili per il cinema. Tuttavia, sono diversi i casi in cui tale credenza è stata smentita, a partire dal recente successo di Barbie, ma si possono citare anche i film di Transformers e G.I. Joe – La nascita dei Cobra. Naturalmente, si tratta di film che principalmente si rifanno ai personaggio o alle regole di base del gioco per adattarli poi ad un racconto originale che vada bene per il cinema. È questo il caso anche del gioco Battaglia Navale, portato al cinema nel 2012 come film di fantascienza dal titolo Battleship (qui la recensione).

Diretto da Peter Berg, noto per film d’azione adrenalinici come Spencer Confidential, HancockRed Zone – 22 miglia di fuoco, il film offre dunque un’esperienza cinematografica basata sulle regole del gioco, portate però nella realtà. Battleship è dunque più di un semplice adattamento di un gioco da tavolo, ma è un’opera cinematografica che riesce a trasformare un concetto apparentemente semplice in un’esperienza coinvolgente e appassionante. La sua combinazione di azione, effetti speciali e complessi personaggi lo distingue dunque come un film d’intrattenimento completo perfetto per gli appassionati del genere.

Alla sua uscita in sala il film non ha fatto registrare incassi particolarmente soddisfacenti, ma resta in ogni caso un lungometraggio che offre esattamente ciò che promette: un’avventura spettacolare e avvincente. Con il tempo, poi, è stato in parte rivalutato dagli amanti del genere. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e molto altro. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Rihanna and Taylor Kitsch in Battleship
Rihanna and Taylor Kitsch in Battleship © 2011 – Universal Pictures

La trama di Battleship

Dopo essere entrate in contatto con una forma di vita extraterrestre tecnologicamente avanzata, cinque astronavi aliene penetrano nel nostro sistema solare, mettendo in campo tre navi da guerra. In quello stesso istante, però, ci sono già altre imbarcazioni militari che si stanno esercitando in mare nei loro paragi. Tra queste, la nave capitanata dal marine Alex Hopper, che si troverà allora a dover fronteggiare la flotta aliena. L’obiettivo sarà impedire agli invasori di comunicare al loro pianeta le coordinate ed evitare così la tanto temuta invasione, distruggendo poi quanti si sono ad ora introdotti sul pianeta terra. Al largo delle Hawaii, la battaglia feroce e decisiva tra umani e alieni deciderà dunque il destino dell’umanità.

 

Il cast di attori e gli alieni del film

Peter Berg voleva ingaggiare la cantante Rihanna per il ruol del ottufficiale Cora Raikes dopo aver visto la sua intervista a Diane Sawyer in seguito alle percosse subite dall’allora fidanzato Chris Brown. Berg era convinto che se la cantante poteva essere grado di gestire un’intervista così complicata, poteva altresì essere un’ottima attrice. Tuttavia, per questo film, Rihanna si è affermata come la decima cantante a vincere un Razzie Awards come Peggior attrice al suo film di debutto. Protagonista maschile del film è invece Taylor Kitsch, nel ruolo del tenente comandante Alex Hopper.

Accanto a loro ritroviamo poi Alexander Skarsgård nei panni del comandante Stone Hopper, Liam Neeson in quelli del Vice Ammiraglio Terrance Shane e Brooklyn Decker nei panni di Samantha “Sam” Shane. Gli attori Rami Malek e Jesse Plemons interpretano invece rispettivamente il Tenente Hill e Jimmy “Ordy” Ord. Per prepararsi al ruolo di marinai nel film, gli attori si sono sottoposti a un campo di addestramento di un mese con veri Navy Seals, che ha comportato un intenso allenamento fisico, esercitazioni con armi da fuoco e simulazioni tattiche.

Per quanto riguarda gli alieni presenti nel film, questi sono noti come Reggenti. Si tratta di una specie di mammiferi alti dalle sembianze umanoidi, dotati di tute corazzate scure con riflessi bronzo-oro sopra una tuta attillata. Hanno quattro dita su ogni mano, orecchie minuscole, occhi verdi con pupille simili, facce piatte, una setola simile a quella di un porcospino sul mento e occhi verdi con riflessi dorati che sono estremamente sensibili alla luce intensa. I Reggenti non vivono sulla superficie del loro pianeta natale, ma piuttosto nelle sue profondità, in grotte ed edifici fatti di roccia. Tuttavia, possono avventurarsi fuori alla luce della sera.

Liam Neeson e Taylor Kitsch in Battleship
Liam Neeson e Taylor Kitsch in Battleship © 2011 – Universal Pictures

La colonna sonora del film

Grazie al successo ottenuto con il franchise di Transformers, il compositore Steve Jablonsky è stato scelto per la colonna sonora ufficiale. La colonna sonora contiene composizioni originali di Jablonsky e vede la partecipazione del chitarrista rock Tom Morello dei Rage Against the Machine. Tra i brani composti dai due si sono in particolare affermati quelli intitolati The Aliens, The Art of War, Super Battle e Thug Fight. Nel film sono però presenti anche altri brani, non originali, che arricchiscono ulteriormente la narrazione. Eccoli di seguito:

  • Stone Temple Pilots – “Interstate Love Song”
  • Billy Squier – “Everybody Wants You”
  • Henry Mancini – “The Pink Panther Theme”
  • Lucky Clark – “My Lai”
  • The Black Keys – “Gold on the Ceiling”
  • Citizen Cope – “One Lovely Day”
  • Dropkick Murphys – “Hang ‘Em High”
  • Carl Perkins – “Blue Suede Shoes”
  • AC/DC – “Hard as a Rock”
  • ZZ Top – “I Gotsta Get Paid”
  • Royal Philharmonic Orchestra – “Waltz: On the Beautiful Blue Danube”
  • AC/DC – “Thunderstruck”
  • Band of Horses – “The Funeral”
  • Creedence Clearwater Revival – “Fortunate Son”

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Battleship grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunes, Tim Vision, Netflix e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 4 novembre alle ore 21:00 sul canale 20 Mediaset.

Battleship: Sul campo di calcio – dietro le quinte!

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Scopri il nuovo dietro le quinte sottotitolato in italiano di Battleship, il nuovo film di Peter Berg con Liam Neeson, Alexander Skarsgård,

Battleship: recensione del film di Peter Berg

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Battleship: recensione del film di Peter Berg

Dal famosissimo gioco della Hasbro, arriva al cinema Battleship, una sfrenata battaglia navale sui mari del pacifico in cui una sola corazzata guidata da due comandanti, un giapponese e un americano (!), si oppone ad una invasione aliena che mette a repentaglio la vita stessa del Pianeta.

A grandi linee questa è la storia di un film che si basa principalmente sugli effetti speciali e sul combattimento tra giganti del mare e astronavi aliene super tecnologiche e distruttive. E infondo non ci si aspettava di più da un film tratto da un gioco che non prevede storia. Immane infatti è stata la fatica di ricavare uno svolgimento narrativo da quello che poteva benissimo essere un filmato di pochi minuti di una battaglia navale vera e propria; ne paga il prezzo una prima parte assolutamente imbarazzante, in cui si susseguono siparietti e scenette spudoratamente riempitive per arrivare poi al grande scontro, cuore qualitativo e narrativo del film.

Al centro di questa vicenda c’è Alex Hopper, giovane tenente della Marina Militare che non ne combina mai una giusta e che diventerà poi l’uomo giusto al momento giusto. Interessanti tuttavia alcuni momenti e strizzate d’occhio del film alla storia (politica e cinematografica) come il ricordo della battaglia di Pearl Harbour che aleggia su tutto il film e uno scienziato aerospaziale che tra tanta musica ascolta proprio il famosissimo valzer di Strauss portato al cinema da Kubrick! Nel cast accanto al protagonista Taylor Kitsch, compaiono Liam Neeson, Alexander Skarsgard e la cantante Rihanna, alla sua prima prova da attrice e paradossalmente, forse la più convincente dei personaggi di rilievo del film.

Battleship recensioneQuello che in Battleship però vale il prezzo del biglietto è tutta la seconda parte in cui i marinai americani, insieme ai giapponesi, trovano il modo per colpire le navicelle aliene attraverso le segnalazioni radio di boe posizionate nel pacifico. I segnali emanati dalla boe formano sui radar un reticolo identificato da numeri e lettere … una battaglia navale in piena regola. Alla regia Peter Berg già regista di Hancock e attore in numerosi film anche importati tra cui Collateral di Michael Mann; Berg conduce il film con la giusta spettacolarità, indulgendo là dove necessario a miracoli balistici per portare a casa il risultato.

Dopotutto se c’è un grosso difetto nel film è da attribuire alla sceneggiatura, ma poco male perché la natura del progetto è di intrattenere e nella seconda parte il film ci riesce alla perfezione.

Lacunoso e con dialoghi a tratti assurdi, Battleship è un prodotto che si appoggia totalmente sui due punti fondamentali, la spettacolarità delle scene di esplosioni e gli effetti speciali a regola d’arte. Se però non vi interessano né le uni né gli altri, fareste meglio a rimanere a casa.

Battleship: quattro character poster

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Ecco quattro character poster del film Battleship, tratto dall’omonimo gioco battaglia navale e nato, neanche a dirlo, dalla mente dei creatori del franchise di Transformers. Esteticamente il film sembra

Battleship: online le prime due clip!

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Arrivano le prime due clip sottotitolate di Battleship, il nuovo film di Peter Berg che uscirà in Italia il 18 aprile:

http://www.youtube.com/watch?v=Ma0ZouZHMoI&feature=player_embedded
http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=eIu-9H9vi7Q

Il cast vede fra gli altri Liam Neeson, Taylor Kitsch, Brooklyn Decker, Liam Neeson, Rihanna, e Alexander Skarsgard.

Battleship: la scena post-credits e il sequel mai realizzato

Battleship: la scena post-credits e il sequel mai realizzato

Anche se il blockbuster Battleship (qui la recensione) del 2012 di Universal e Hasbro Studios è stato un grande investimento per la società, i piani per Battleship 2 e per un franchise esteso non si sono mai realizzati. Prendendo il semplice gioco da tavolo di battaglia navale e convertendolo in un blockbuster, il film seguiva una flotta di navi della Marina che combatteva contro un esercito di navi aliene. Il film vantava un budget gargantuesco, compreso tra i 209 e i 220 milioni di dollari, e stelle come Taylor Kitsch, Liam Neeson e Rihanna. Tuttavia, nonostante avesse tutte le caratteristiche di un franchise di lancio, il film non è riuscito a dare il via a una serie di successo di Battleship.

Il film presentava un’insolita combinazione di adattamento non ortodosso ed epopea fantascientifica. Basandosi sul celebre gioco da tavolo, decisamente poco cinematografico, gli sceneggiatori Jon ed Erich Hoeber hanno deciso di dare una scossa alla formula del gioco a turni facendo ruotare la storia intorno a un’invasione aliena. Sebbene questa storia sia del tutto assente dal gioco originale, la decisione ha comunque contribuito a creare una sorta di narrazione intorno al materiale di partenza. Tuttavia, anche con questa storia in atto, Battleship non è riuscito a gettare le basi per un potenziale sequel, nonostante un accenno in tal senso nella scena post-credits.

Verso la fine del film, infatti, il tenente Alex Hopper, interpretato da Taylor Kitsch, unisce le sue forze a quelle di veterani in pensione che requisiscono la corazzata USS Missouri, dismessa dalla Seconda Guerra Mondiale. Anche la Royal Australian Air Force arriva in loro soccorso con i caccia Boeing F/A-18 e, alla fine, l’equipaggio militare riunito distrugge la minaccia aliena. Battleship si conclude così con una nota positiva: Hooper viene promosso tenente comandante e riceve una Stella d’Argento per il suo valore durante il combattimento. Tuttavia, quella che sembra una chiusura ben riuscita della trama di Battleship viene – come anticipato – successivamente ampliata con una post-credits che apre nuovi spazi per un Battleship 2.

La scena post-credits di Battleship conferma che gli alieni sono ancora una minaccia

La scena post-credits si svolge in Scozia, dove tre adolescenti si imbattono in una misteriosa struttura cubica che sembra essere caduta dal cielo. Quando un adulto si unisce a loro e apre l’oggetto, un paio di braccia aliene spuntano da esso e li fanno fuggire spaventati. Con questa scena finale, Battleship lascia intendere che anche se il Capitano di Corvetta Alex Hopper e la sua flotta hanno sopraffatto l’armata aliena che si era presentata all’inizio del film, la minaccia extraterrestre è tutt’altro che finita. Su di loro incombe la possibilità di un’altra invasione aliena, con gli alieni che probabilmente cercheranno di vendicarsi dei soldati caduti e della tecnologia distrutta.

Come la scena dei titoli di coda di Battleship prepara un sequel

Dal momento che l’astronave aliena atterra in Scozia nella scena post-credits, sembra che si stia preparando un’invasione su scala globale che potrebbe alzare la posta in gioco della guerra intergalattica tra gli umani e gli extraterrestri. In una delle prime scene, Battleship stabilisce che gli alieni stanno cercando di connettersi con il loro pianeta d’origine attraverso una rete di comunicazione sulla Terra. Sebbene Hooper riesca a distruggere l’array, il fatto che un’altra nave aliena atterri sulla Terra subito dopo l’incidente suggerisce che gli alieni hanno effettivamente stabilito una comunicazione sufficiente con il loro pianeta natale per poter chiedere rinforzi.

Se la creatura spaziale nella scena post-credits fa parte di un’altra flotta inviata come rinforzo, l’equipaggio di Hooper e le forze armate mondiali dovranno affrontare un altro difficile conflitto contro gli esseri celesti e la loro superiore tecnologia militare. Questa volta, però, potrebbero essere meglio equipaggiati per resistere alla loro invasione, poiché sono consapevoli che gli alieni sono allergici al sole e hanno anche avuto abbastanza tempo per decodificare alcune delle loro tecnologie avanzate per usarle a proprio vantaggio. Sfortunatamente, nonostante ci siano così tanti potenziali punti di trama da esplorare, Battleship 2 probabilmente non si farà mai.

Rihanna and Taylor Kitsch in Battleship
Rihanna e Taylor Kitsch in Battleship © 2011 – Universal Pictures

Battleship è stato un fallimento al botteghino

Il motivo principale per cui, ad oggi, Battleship 2 non è mai stato realizzato è il fallimento del primo film al botteghino. A fronte di un budget di 220 milioni di dollari, il film ha guadagnato solo circa 303 milioni di dollari a livello globale. Poiché la maggior parte delle stime suggerisce che un film deve guadagnare circa due volte e mezzo il suo budget per avere successo finanziario, Battleship è stato ben al di sotto della redditività. Questo è certo anche semplicemente per il fatto che al costo per il film si deve aggiungere un budget di marketing di circa 100 milioni di dollari. Con queste cifre, i piani per Battleship 2 erano tutt’altro che costruiti su solide fondamenta.

Particolarmente dannosi per lo studio sono stati i guadagni al botteghino nazionale. Secondo Box Office Mojo, il film ha guadagnato solo 65,4 milioni di dollari negli Stati Uniti e in Canada. L’incapacità di catturare un qualsiasi tipo di pubblico in patria è stato il fattore principale dei suoi miseri guadagni totali. In effetti, un articolo dell’Hollywood Reporter stimava che il film avesse perso circa 150 milioni di dollari per la Universal. Di conseguenza, con questi risultati, Battleship 2 non avrebbe mai potuto ottenere il via libera.

Anche le recensioni negative hanno portato alla cancellazione di Battleship 2

Un fattore chiave che ha contribuito al terribile incasso di Battleship è stata senza dubbio l’accoglienza della critica. Sebbene non sia raro che i film mal criticati ottengano poi buoni risultati finanziari, il punteggio del 33% su Rotten Tomatoes di questo film non ha certo contribuito a generare interesse. Come se non bastasse, anche il pubblico non è rimasto entusiasta del film sul gioco da tavolo: secondo l’aggregatore di recensioni, solo il 54% degli spettatori ha risposto positivamente.

Dalla scena post-credits di Battleship si evince chiaramente che c’era l’intenzione di continuare la storia oltre il primo film. Tuttavia, dato che una lamentela comune dei critici era la natura formulaica e derivativa della trama, sembra improbabile che Battleship 2 potesse portare a qualcosa di radicalmente diverso. Viste le enormi perdite subite dal primo Battleship, alcuni dirigenti dello studio potrebbero essere segretamente sollevati dal fatto che il progetto non sia mai andato avanti, evitando di dover ripetere una simile catastrofe.

Battleship: intervista a Rihanna!

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Battleship: intervista a Rihanna!

Con nel nuovo dietro le quinte sottotitolato italiano di Battleship, il nuovo film di Peter Berg con  

Battleship – Intervista a Rihanna!

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Battleship – Intervista a Rihanna!

Ecco l’intervista a Rihanna, la pop star racconta l’incredibile esperienza del set di Battleship,il nuovo film di Peter Berg con Alexander Skarsgård, Brooklyn Decker, Liam Neeson, Rihanna, Taylor Kitsch. Battleship: dal 13 aprile 2012 al cinema.

 

Battleship – Intervista a Liam Neeson!

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Guarda l’intervista sottotitolata in italiano a Liam Neeson, protagonista di Battleship, il nuovo film di con . Battleship: dal 13 aprile 2012 al cinema.

Battleship – Full Trailer Internazionale

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Battleship – Full Trailer Internazionale

Arriva il Full Trailer di Battleship, uno dei titoli più attesi del nuovo anno.La pellicola è l’adattamento cinematografico del famoso gioco Battaglia Navale diretto da . Nel cast 

Battle of the year La vittoria è in ballo Trailer del film con Chris Brown

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Battle of the year La vittoria e in balloGuarda il trailer ufficiale di Battle of the year La vittoria è in ballo che sarà nelle sale italiane a partire dal 5 dicembre, distribuito da Sony Pictures Italia.

Sinossi: Film sul Campionato Internazionale di breakdance chiamato “Battle of The Year” che vede tra gli attori protagonisti il cantante Chris Brown e Josh Holloway (famoso per il ruolo di Sawyer in Lost). E’ la storia di un gruppo di ballerini e del loro allenatore che li porterà alla Battle of The Year in Francia, sperando di vincere la competizione dopo anni di sconfitte contro i più bravi e preparati ballerini del mondo.

Tutte le foto del film nella nostra foto gallery:

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Battle of the year 3D – La Vittoria è in ballo recensione del film con Josh Holloway

Battle of the year

Come i film sul canto e sui sogni da raggiungere a tutti i costi e con tutti i mezzi, il filone dei film sul ballo è sempre più proficuo e ben considerato nell’ambiente. Ed ecco che a quasi fine 2013 , arriva nelle sale italiane Battle Of The Year – La Vittoria è In Ballo , annuale appuntamento con la danza sul grande schermo dal 5 Dicembre distribuito da Sony Pictures Italia.  Ma non stiamo parlando del balletto classico, ma del ballo nato dai sobborghi, l’hip-hop che sfocia nella sua forma più estrema con la break-dance.

La Battle of The Year è una competizione vera e propria a livello mondiale, dove crew in rappresentanza di ogni paese si sfidano a colpi di footwork e freeze . Il problema che si ritrova per le mani l’ex b-boy Dante ( Laz Alonso) , ormai magnate dell’industria del merchandising intorno a questa disciplina, è la squadra americana che non vince il titolo da 15 anni , anche se sulla carta è quella che dovrebbe essere la più forte in quanto la break-dance nacque negli anni 70 nel Bronx. Con l’aiuto del vecchio amico Blake ( Josh Holloway , il famoso Sawyer di LOST) , vincente allenatore di basket deluso però dalla vita , la squadra americana di ballerini verrà messa alla prova con un duro  allenamento e un cambio di direzione vero e proprio. Formando il Dream Team con i ballerini di break-dance più forti del paese, Blake cercherà di dare del filo da torcere ai fortissimi avversari nella gara di ballo di Montpellier.

In un put-pourri di tante idee già viste e sentite, Battle of the Year  non spicca sicuramente per originalità di sceneggiatura, con una seria  banalità nelle battute e prevedibilità in alcune scene. Sulle orme di Step Up,ma solo per il vibe corale del film, c’è un po’ di riscatto sociale come piace tanto a gli americani stile Save The Last Dance, e un po’ di coraggio infuso dalla passione, che come ci insegnano in Ti Va di Ballare? con Antonio Banderas non sempre è di casa nei ballerini più bravi del mondo. Il tipo di ballo ricorda le battaglie tra crew del reality targato Mtv America’s Best Dance Crew , da cui arriva anche uno degli attori ballerini , Dominic Sandoval della Quest Crew vincitrice nel 2007. Ma l’elemento sorpresa e i colpi geniali di coreografia che si potevano trovare in un reality show come quello, purtroppo mancano in questo film. Non bisogna però sminuire il talento degli attori, quasi tutti ballerini e veri b-boy di professione, che risultano credibilissimi come team. Insieme a loro anche il cantante e ballerino Chris Brown, noto alle cronache soprattutto per aver picchiato la ex ragazza Rihanna , che si improvvisa attore riuscendoci abbastanza bene, forse perchè l’atteggiamento del suo personaggio poco si discosta dalla sua vera persona. Infine il coach burbero che si scioglie grazie all’unione dei suoi studenti interpretato da Josh Holloway è un personaggio da manuale e funziona sempre.

Ma Battle of The Year- La Vittoria è in ballo rimane un bel film per gli amanti della danza e della break dance in particolare. Punto totalmente a favore di questo film è il 3D , che con la profondità e libertà di movimento permette alle scene di ballo di raggiungere lo spettatore in poltrona, facendogli credere di essere alla Battle Of The Year in Francia.

Battle of the Damned: un nuovo trailer

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Battle of the Damned: un nuovo trailer

È uscito, per il lancio dell’edizione blu ray, il trailer di uno dei film più ridicoli e impressionanti sugli zombie: Battle of the Damned, diretto da Christopher Hatton e interpretato da Dolph Lundgren.Il film è stato distribuito in edizione limitata in Germania il 12 luglio 2013 e arriverà nelle sale cinematografiche del Regno Unito il 26 dicembre 2013. La distribuzione in America è prevista per febbraio 2014.

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Battle of the Damned è ambientato in un prossimo futuro, in cui un’epidemia virale ha ucciso migliaia di uomini, tramutandoli in mostri assetati di sangue. Dolph Lundgren è un soldato che guida un piccolo gruppo di sopravvissuti in questo mondo post-apocalittico, ingaggiato per una missione di salvataggio suicida. Per riuscire nell’impresa potrà contare soltanto sulle sue forze e su una squadra di robots programmati per uccidere i morti viventi.

Il cast di Battle of the Damned comprende anche Melanie Zanetti,Matt Doran,David Fielde Jen Sung.

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Fonte: ComicBookMovie

Battle Angel: scelta la protagonista dell’adattamento cinematografico

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alita battle angelArriva da Collider la notizia esclusiva che sarà Rosa Salazar (The Divergent Series Insurgent, Maze Runner La fuga) la protagonista dell’adattamento cinematografico di Battle Angel, manga scritto e illustrato da Yukito Kishiro nel 1991 e noto da noi con il nome di Alita l’angelo della battaglia.

L’attrice era nelle shortlist delle favorite al ruolo insieme a Zendaya (Spider-Man: Homecoming), Maika Monroe (It Follows) e Bella Thorne (L’A.S.S.O.).

In Battle Angel Alita (questo il titolo originale del manga nella versione statunitense), lo scienziato Dr. Ido recupera una cyborg femmina, Alita, da una discarica del 26esimo secolo. Diventato un surrogato di padre per Alita, Ido scopre che lei è una sorta di Angelo della Morte che potrebbe rompere il cerchio di morte e distruzione nel quale ruota questo mondo post-apocalittico, devastato 300 anni prima da una terribile guerra mondiale…

Il film, che verrà distribuito dalla 20th Century Fox, sarà diretto da Robert Rodriguez (Sin City, Grindhouse Planet Terror, Machete) e prodotto da James Cameron. Al momento non sappiamo quando inizieranno le riprese.

Battle Angel Alita

Fonte: Collider

Battle Angel : il film nel 2017 per James Cameron

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battle angelIeri sera vi abbiamo raccontato che James Cameron ha partecipato alla TagDF a Città del Messico, ma ci siamo concentrati più che altro sul suo discorso tecnico riguardo al 3D e in particolare riguardo all’inutilità della stereoscopia (secondo il regista) in film con Iron Man 3 o L’Uomo d’Acciaio.

Quello su cui adesso focalizziamo l’attenzione è il fatto che Cameron ha confermato di avere nei progetti un film su Battle Angel, che andrà in porto solo dopo che il regista di Titanic avrà completato il suo lavoro con i sequel 2, 3 e 4 di Avatar, quindi nel 2017.

Già diverse volte, in passato abbiamo sentito parlare Cameron del film che vorrebbe realizzare da Battle Angel ma questa volta sembra che il regista abbia davvero pianificato una data e stia cominciando a pensarci con serietà. In pratica entro il 2017 dovremmo avere altri due film di Avatar, poi il film in questione e infine il quarto episodio di Avatar. Un programma allettante ma che potrebbe subire variazioni.

Battle Angel, che nell’edizione USA si chiama Battle Angel Alita, è un manga scritto e illustrato da Yukito Kishiro nel 1991 ed è ambientato nel 26esimo secolo, un epoca dominata dai cyborg, 300 anni dopo una guerra catastrofica che ha distrutto il mondo. Il personaggio principale, Alita, è una ragazza in un corpo da cyborg che, dopo essere stata trovata in una discarica e riparata, perde la memoria e non ricorda più chi è.Fonte: WP

Battaglia dei sessi: anche Sarah Silverman con Emma Stone

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Battaglia dei sessi: anche Sarah Silverman con Emma Stone

La Fox Searchlight Pictures ha aggiunto Sarah Silverman al cast di Battle of the Sexes (Battaglia dei sessi), al fianco di Emma Stone. L’attrice interpreterà Gladys Heldman, fondatrice del World Tennis Magazine.

Il film porterà sul grande schermo il celebre match tennistico tenutasi nel 1973 che oppose il 55enne Bobby Riggs (Steve Carrell), stella già in pensione, e Billie Jean King (Stone), allora numero 2 del ranking femminile. Riggs dichiarò aperta una vera e propria “guerra dei sessi”, affermando la superiorità del tennis maschile su quello femminile e sfidando le più forti professioniste in attività a batterlo. Un confronto che ben presto si estese al di fuori dei confini del gioco, per assumere i connotati di una pagina storica del costume, oltre che dello sport.

Un soggetto stuzzicante, soprattutto oggi che la questione del genere gap è tema di attualità nell’industria cinematografica americana. E come spesso accade a Hollywood, sono altri due i progetti che si concentrano sullo stesso episodio. Uno sarà sviluppato da HBO e Playtone coinvolgendo Elizabeth Banks e Paul Giamatti. L’altro, dal titolo Match Maker, vedrebbe Will Ferrell nei panni di Riggs. 

Jonathan Dayton e Valerie Faris (Little Miss Sunshine e Ruby Sparks) dirigono il film scritto da Simon Beaufoy (The Millionaire).

Batsuit: 10 cose che non sapete sul costume di Batman

Batsuit: 10 cose che non sapete sul costume di Batman

La Batsuit è un po’ la seconda pelle di Batman, un modo per celare se stesso al mondo e le sue debolezze ma anche fonte di potere e accessori che usa per combattere il crimine. D’altronde è da questa “tuta” – che nel tempo è stata disegnata e progettata in vari modi – ricava tutta l’energia necessaria per trasformare la sua vulnerabilità in vantaggio, come raccontato sui fumetti e al cinema.

Ma quanto sappiamo effettivamente della Batsuit? Ecco 10 cose che forse solo i veri fan conoscono:

Può analizzare campioni sulla scena del crimine

Essere il più abile detective del mondo significa portare a termine il lavoro in modo rapido ed efficiente. E per farlo Bruce Wayne si serve di uno speciale kit in grado di analizzare campioni di ogni tipo già sulla scena del crimine. Dalla Batsuit i dati vengono inviati al suo computer e poi analizzati insieme ad Alfred.

Monitorizza i segni vitali

Grazie alla Batsuit Alfred può tracciare in tempo reale i segni vitali di Bruce  Wayne e apportare modifiche o prendere decisioni di conseguenza. La tuta trasmette infatti informazioni sui danni subiti, e anche se è lo stesso Batman che solitamente può apportare le proprie modifiche, è utile che Alfred sia pronto a rispondere quando necessario.

Funziona come defibrillatore

Spesso nei fumetti la tuta di Batman mette in funzione una scossa per allontanare chiunque possa provare a rimuovere la sua maschera, caratteristica che torna utile quando l’eroe viene messo fuori combattimento.

In casi estremi, la tuta può fungere anche da defibrillatore, generalmente attivato da Alfred, producendo un forte shock per riavviare il cuore di Bruce.

Visione detective

La maggior parte delle persone associa la “Detective Vision” al videogioco di Batman: Arkham, ma sappiamo che questa funzione svolge un ruolo importante anche in alcuni fumetti e persino nei film.

Al cinema Christian Bale utilizza una cosa del genere in The Dark Knight (2008), quando Batman sta raggiungendo Joker e attiva una sorta di ecolocalizzazione per scoprire la posizione dei suoi ostaggi.

Le orecchie possono diventare proiettili

Sappiamo che le orecchie del cappuccio di Batman sono dotate di avanzate tecnologie di comunicazione, ma non tutti ricordano che possono anche funzionare come proiettili.

Usata nel combattimento corpo a corpo, questa funzione enfatizza la pericolosità di ogni gadget della Batsuit, studiato per diventare una minaccia per chiunque.

Batman ha un costume per ogni scopo

Come visto in The Lego Batman Movie, il crociato di Gotham ha accesso ad una varietà di costumi, ognuno dei quali serve uno scopo specifico. Nei fumetti l’eroe ha infatti progettato abiti per combattere Superman, per volare, proteggersi da temperature estreme e persino  per confrontarsi con il temibile Darkseid.

Denti come armi

Sebbene non facciano realmente parte del costume, i denti falsi che Batman può utilizzare lo hanno aiutato ad uscire indenne da varie situazioni. Come nella serie Detective Comics, in cui sfrutta un dente come una bomba fumogena per fuggire.

Il costume è collegato al Batcomputer

Dal suo cappuccio Batman ha accesso a tutte le informazioni memorizzate nei suoi numerosi database. In alcuni momenti, Alfred è la persona dietro il computer, mentre in altri, l’eroe fa riferimento all’intelligenza artificiale Brother Eye.

La cintura è la parte più ricca di gadget

Non c’è gadget che la cintura della Batsuit non possa contenere: a testimoniarlo è il primo arco narrativo di Detective Comics Rebirth, dove scopriamo che è in grado di nascondere almeno centoventi oggetti.

Si è evoluta nel corso degli anni

L’utilità della Batsuit ha subito alcuni cambiamenti significativi nel corso degli anni, così come i dettagli della cintura, del mantello, del cappuccio e di molti altri gadget.

Per quanto riguarda la cintura e le modifiche al cinema quelle sfoggiate da Val Kilmer e George Clooney non sembravano avere una funzione pratica, e si concentravanp più sull’aspetto esteriore, mentre Adam West, Christian Bale e Ben Affleck hanno indossato tutte le cinture con un design più militarista.

Leggi anche – 10 Batsuit che vorremmo vedere al cinema

Fonte: Screenrant

Batmobile: la spettacolare X-Bow GT Black Edition in vendita

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Batmobile: la spettacolare X-Bow GT Black Edition in vendita

Il produttore KTM ha svelato la X-Bow GT Black Edition la nuova automobile che è stata presentata in occasione del Motor Show di Ginevra in Svizzera e che ricorda molto la Batmobile tanto da essere stata presentata in un book che la ritrae in quella che sembra essere una batcaverna:

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batmobile X-Bow GT Black Edition 1La “batmobile” X-Bow GT Black Edition vanta un motore 2.0 da 340 CV e fa da 0.60 in 4 secondi netti. La sua velocità massima è di 146 mph e costa ben 108 mila dollari.

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