Battleship : un altro gioco al
cinema, dal 13 aprile
Che la saga di Transformers sia stata
una miniera d’oro è sicuro, e quindi come biasimare la Hasbro se
prova a bissare il grande successo targato Michael Bay con un altro
storico gioco? Nasce così l’idea di realizzare un film sulla
leggendaria battaglia navale, compagna di giochi di moltissimi
bambini e, in versione fatta in casa, indispensabile mezzo di
sopravvivenza durante la noiose ore scolastiche.
Ci sono giochi molto popolari che,
proprio per la loro natura e le loro caratteristiche, si crede
siano inadattabili per il cinema. Tuttavia, sono diversi i casi in
cui tale credenza è stata smentita, a partire dal recente successo
di Barbie, ma si possono citare
anche i film di Transformers e
G.I. Joe – La nascita dei
Cobra. Naturalmente, si tratta di film che principalmente
si rifanno ai personaggio o alle regole di base del gioco per
adattarli poi ad un racconto originale che vada bene per il cinema.
È questo il caso anche del gioco Battaglia Navale,
portato al cinema nel 2012 come film di fantascienza dal titolo Battleship
(qui
la recensione).
Diretto da Peter
Berg, noto per film d’azione adrenalinici come
Spencer Confidential, Hancock o Red Zone – 22 miglia di
fuoco, il film offre dunque un’esperienza cinematografica
basata sulle regole del gioco, portate però nella realtà.
Battleship è dunque più di un semplice adattamento
di un gioco da tavolo, ma è un’opera cinematografica che riesce a
trasformare un concetto apparentemente semplice in un’esperienza
coinvolgente e appassionante. La sua combinazione di azione,
effetti speciali e complessi personaggi lo distingue dunque come un
film d’intrattenimento completo perfetto per gli appassionati del
genere.
Alla sua uscita in sala il film non
ha fatto registrare incassi particolarmente soddisfacenti, ma resta
in ogni caso un lungometraggio che offre esattamente ciò che
promette: un’avventura spettacolare e avvincente. Con il tempo,
poi, è stato in parte rivalutato dagli amanti del genere. Prima di
intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama, al
cast di attori e molto altro. Infine, si
elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Dopo essere entrate in contatto con
una forma di vita extraterrestre tecnologicamente avanzata, cinque
astronavi aliene penetrano nel nostro sistema solare, mettendo in
campo tre navi da guerra. In quello stesso istante, però, ci sono
già altre imbarcazioni militari che si stanno esercitando in mare
nei loro paragi. Tra queste, la nave capitanata dal marine
Alex Hopper, che si troverà allora a dover
fronteggiare la flotta aliena. L’obiettivo sarà impedire agli
invasori di comunicare al loro pianeta le coordinate ed evitare
così la tanto temuta invasione, distruggendo poi quanti si sono ad
ora introdotti sul pianeta terra. Al largo delle Hawaii, la
battaglia feroce e decisiva tra umani e alieni deciderà dunque il
destino dell’umanità.
Il cast di attori e gli alieni del film
Peter Berg voleva
ingaggiare la cantante Rihanna per il ruol del
ottufficiale Cora Raikes dopo aver visto la sua intervista a
Diane Sawyer in seguito alle percosse subite
dall’allora fidanzato Chris Brown. Berg era
convinto che se la cantante poteva essere grado di gestire
un’intervista così complicata, poteva altresì essere un’ottima
attrice. Tuttavia, per questo film, Rihanna si è affermata come la
decima cantante a vincere un Razzie Awards come Peggior attrice al
suo film di debutto. Protagonista maschile del film è invece
Taylor Kitsch,
nel ruolo del tenente comandante Alex Hopper.
Accanto a loro ritroviamo poi
Alexander
Skarsgård nei panni del comandante Stone Hopper,
Liam Neeson in
quelli del Vice Ammiraglio Terrance Shane e Brooklyn
Decker nei panni di Samantha “Sam” Shane. Gli attori
Rami Malek e
Jesse Plemons
interpretano invece rispettivamente il Tenente Hill e Jimmy “Ordy”
Ord. Per prepararsi al ruolo di marinai nel film, gli attori si
sono sottoposti a un campo di addestramento di un mese con veri
Navy Seals, che ha comportato un intenso allenamento fisico,
esercitazioni con armi da fuoco e simulazioni tattiche.
Per quanto riguarda gli alieni
presenti nel film, questi sono noti come Reggenti. Si tratta di
una specie di mammiferi alti dalle sembianze umanoidi, dotati di
tute corazzate scure con riflessi bronzo-oro sopra una tuta
attillata. Hanno quattro dita su ogni mano, orecchie minuscole,
occhi verdi con pupille simili, facce piatte, una setola simile a
quella di un porcospino sul mento e occhi verdi con riflessi dorati
che sono estremamente sensibili alla luce intensa. I Reggenti non
vivono sulla superficie del loro pianeta natale, ma piuttosto nelle
sue profondità, in grotte ed edifici fatti di roccia. Tuttavia,
possono avventurarsi fuori alla luce della sera.
Grazie al successo ottenuto con il
franchise di Transformers, il compositore Steve
Jablonsky è stato scelto per la colonna sonora ufficiale.
La colonna sonora contiene composizioni originali di Jablonsky e
vede la partecipazione del chitarrista rock Tom
Morello dei Rage Against the Machine. Tra
i brani composti dai due si sono in particolare affermati quelli
intitolati The Aliens, The Art of War, Super Battle e
Thug Fight. Nel film sono però presenti anche altri brani,
non originali, che arricchiscono ulteriormente la narrazione.
Eccoli di seguito:
Stone Temple
Pilots – “Interstate Love Song”
Billy Squier –
“Everybody Wants You”
Henry Mancini –
“The Pink Panther Theme”
Lucky Clark – “My
Lai”
The Black Keys –
“Gold on the Ceiling”
Citizen Cope –
“One Lovely Day”
Dropkick Murphys –
“Hang ‘Em High”
Carl Perkins –
“Blue Suede Shoes”
AC/DC – “Hard as a
Rock”
ZZ Top – “I Gotsta
Get Paid”
Royal Philharmonic
Orchestra – “Waltz: On the Beautiful Blue Danube”
AC/DC –
“Thunderstruck”
Band of Horses –
“The Funeral”
Creedence Clearwater
Revival – “Fortunate Son”
Il trailer del film e dove vederlo
in streaming e in TV
È possibile fruire di
Battleship grazie alla sua presenza su alcune
delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete.
Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunes,
Tim Vision, Netflix e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì
4 novembre alle ore 21:00 sul canale
20 Mediaset.
Dal famosissimo gioco della
Hasbro, arriva al cinema
Battleship, una sfrenata battaglia navale sui mari
del pacifico in cui una sola corazzata guidata da due comandanti,
un giapponese e un americano (!), si oppone ad una invasione aliena
che mette a repentaglio la vita stessa del Pianeta.
A grandi linee questa è la storia
di un film che si basa principalmente sugli effetti speciali e sul
combattimento tra giganti del mare e astronavi aliene super
tecnologiche e distruttive. E infondo non ci si aspettava di più da
un film tratto da un gioco che non prevede storia. Immane infatti è
stata la fatica di ricavare uno svolgimento narrativo da quello che
poteva benissimo essere un filmato di pochi minuti di una battaglia
navale vera e propria; ne paga il prezzo una prima parte
assolutamente imbarazzante, in cui si susseguono siparietti e
scenette spudoratamente riempitive per arrivare poi al grande
scontro, cuore qualitativo e narrativo del film.
Al centro di questa vicenda c’è
Alex Hopper, giovane tenente della Marina Militare che non
ne combina mai una giusta e che diventerà poi l’uomo giusto al
momento giusto. Interessanti tuttavia alcuni momenti e strizzate
d’occhio del film alla storia (politica e cinematografica) come il
ricordo della battaglia di Pearl Harbour che
aleggia su tutto il film e uno scienziato aerospaziale che tra
tanta musica ascolta proprio il famosissimo valzer di Strauss
portato al cinema da Kubrick! Nel cast accanto al
protagonista Taylor Kitsch, compaiono
Liam Neeson,
Alexander Skarsgard e la cantante
Rihanna, alla sua prima prova da attrice e
paradossalmente, forse la più convincente dei personaggi di rilievo
del film.
Quello che in
Battleship però vale il prezzo del biglietto è
tutta la seconda parte in cui i marinai americani, insieme ai
giapponesi, trovano il modo per colpire le navicelle aliene
attraverso le segnalazioni radio di boe posizionate nel pacifico. I
segnali emanati dalla boe formano sui radar un reticolo
identificato da numeri e lettere … una battaglia navale in piena
regola. Alla regia Peter Berg già regista di
Hancock e attore in numerosi film anche importati
tra cui Collateral di Michael
Mann; Berg conduce il film con la giusta spettacolarità,
indulgendo là dove necessario a miracoli balistici per portare a
casa il risultato.
Dopotutto se c’è un grosso difetto
nel film è da attribuire alla sceneggiatura, ma poco male perché la
natura del progetto è di intrattenere e nella seconda parte il film
ci riesce alla perfezione.
Lacunoso e con dialoghi a tratti
assurdi, Battleship è un prodotto che si appoggia
totalmente sui due punti fondamentali, la spettacolarità delle
scene di esplosioni e gli effetti speciali a regola d’arte. Se però
non vi interessano né le uni né gli altri, fareste meglio a
rimanere a casa.
Ecco quattro character poster del
film Battleship, tratto dall’omonimo gioco battaglia navale e nato,
neanche a dirlo, dalla mente dei creatori del franchise di
Transformers. Esteticamente il film sembra
Anche se il blockbuster
Battleship (qui
la recensione) del 2012 di Universal e Hasbro Studios è stato
un grande investimento per la società, i piani per
Battleship 2 e per un franchise esteso non si sono
mai realizzati. Prendendo il semplice gioco da tavolo di battaglia
navale e convertendolo in un blockbuster, il film seguiva una
flotta di navi della Marina che combatteva contro un esercito di
navi aliene. Il film vantava un budget gargantuesco, compreso tra i
209 e i 220 milioni di dollari, e stelle come Taylor Kitsch, Liam Neeson e Rihanna.
Tuttavia, nonostante avesse tutte le caratteristiche di un
franchise di lancio, il film non è riuscito a dare il via a una
serie di successo di Battleship.
Il film presentava un’insolita
combinazione di adattamento non ortodosso ed epopea
fantascientifica. Basandosi sul celebre gioco da tavolo,
decisamente poco cinematografico, gli sceneggiatori
Jon ed Erich Hoeber hanno deciso
di dare una scossa alla formula del gioco a turni facendo ruotare
la storia intorno a un’invasione aliena. Sebbene questa storia sia
del tutto assente dal gioco originale, la decisione ha comunque
contribuito a creare una sorta di narrazione intorno al materiale
di partenza. Tuttavia, anche con questa storia in atto,
Battleship non è riuscito a gettare le basi per un
potenziale sequel, nonostante un accenno in tal senso nella scena
post-credits.
Verso la fine del film, infatti, il
tenente Alex Hopper, interpretato da Taylor Kitsch, unisce le sue forze a quelle di
veterani in pensione che requisiscono la corazzata USS Missouri,
dismessa dalla Seconda Guerra Mondiale. Anche la Royal Australian
Air Force arriva in loro soccorso con i caccia Boeing F/A-18 e,
alla fine, l’equipaggio militare riunito distrugge la minaccia
aliena. Battleship si conclude così con una nota
positiva: Hooper viene promosso tenente comandante e riceve una
Stella d’Argento per il suo valore durante il combattimento.
Tuttavia, quella che sembra una chiusura ben riuscita della trama
di Battleship viene – come anticipato – successivamente ampliata
con una post-credits che apre nuovi spazi per un Battleship
2.
La scena post-credits di Battleship
conferma che gli alieni sono ancora una minaccia
La scena post-credits si svolge in
Scozia, dove tre adolescenti si imbattono in una misteriosa
struttura cubica che sembra essere caduta dal cielo. Quando un
adulto si unisce a loro e apre l’oggetto, un paio di braccia aliene
spuntano da esso e li fanno fuggire spaventati. Con questa scena
finale, Battleship lascia intendere che anche se
il Capitano di Corvetta Alex Hopper e la sua flotta hanno
sopraffatto l’armata aliena che si era presentata all’inizio del
film, la minaccia extraterrestre è tutt’altro che finita. Su di
loro incombe la possibilità di un’altra invasione aliena, con gli
alieni che probabilmente cercheranno di vendicarsi dei soldati
caduti e della tecnologia distrutta.
Come la scena dei titoli di coda di
Battleship prepara un sequel
Dal momento che l’astronave aliena
atterra in Scozia nella scena post-credits, sembra che si stia
preparando un’invasione su scala globale che potrebbe alzare la
posta in gioco della guerra intergalattica tra gli umani e gli
extraterrestri. In una delle prime scene,
Battleship stabilisce che gli alieni stanno
cercando di connettersi con il loro pianeta d’origine attraverso
una rete di comunicazione sulla Terra. Sebbene Hooper riesca a
distruggere l’array, il fatto che un’altra nave aliena atterri
sulla Terra subito dopo l’incidente suggerisce che gli alieni hanno
effettivamente stabilito una comunicazione sufficiente con il loro
pianeta natale per poter chiedere rinforzi.
Se la creatura spaziale nella scena
post-credits fa parte di un’altra flotta inviata come rinforzo,
l’equipaggio di Hooper e le forze armate mondiali dovranno
affrontare un altro difficile conflitto contro gli esseri celesti e
la loro superiore tecnologia militare. Questa volta, però,
potrebbero essere meglio equipaggiati per resistere alla loro
invasione, poiché sono consapevoli che gli alieni sono allergici al
sole e hanno anche avuto abbastanza tempo per decodificare alcune
delle loro tecnologie avanzate per usarle a proprio vantaggio.
Sfortunatamente, nonostante ci siano così tanti potenziali punti di
trama da esplorare, Battleship 2 probabilmente non
si farà mai.
Il motivo principale per cui, ad
oggi, Battleship 2 non è mai stato realizzato è il
fallimento del primo film al botteghino. A fronte di un budget di
220 milioni di dollari, il film ha guadagnato solo circa 303
milioni di dollari a livello globale. Poiché la maggior parte delle
stime suggerisce che un film deve guadagnare circa due volte e
mezzo il suo budget per avere successo finanziario,
Battleship è stato ben al di sotto della
redditività. Questo è certo anche semplicemente per il fatto che al
costo per il film si deve aggiungere un budget di marketing di
circa 100 milioni di dollari. Con queste cifre, i piani per
Battleship 2 erano tutt’altro che costruiti su
solide fondamenta.
Particolarmente dannosi per lo
studio sono stati i guadagni al botteghino nazionale. Secondo
Box Office Mojo, il film ha guadagnato
solo 65,4 milioni di dollari negli Stati Uniti e in Canada.
L’incapacità di catturare un qualsiasi tipo di pubblico in patria è
stato il fattore principale dei suoi miseri guadagni totali. In
effetti, un articolo dell’Hollywood Reporter stimava che il film
avesse perso circa 150 milioni di dollari per la Universal. Di
conseguenza, con questi risultati, Battleship 2
non avrebbe mai potuto ottenere il via libera.
Anche le recensioni negative hanno
portato alla cancellazione di Battleship 2
Un fattore chiave che ha contribuito
al terribile incasso di Battleship è stata senza
dubbio l’accoglienza della critica. Sebbene non sia raro che i film
mal criticati ottengano poi buoni risultati finanziari, il
punteggio del 33% su Rotten Tomatoes di questo film non ha certo
contribuito a generare interesse. Come se non bastasse, anche il
pubblico non è rimasto entusiasta del film sul gioco da tavolo:
secondo l’aggregatore di recensioni, solo il 54% degli spettatori
ha risposto positivamente.
Dalla scena post-credits di
Battleship si evince chiaramente che c’era l’intenzione di
continuare la storia oltre il primo film. Tuttavia, dato che una
lamentela comune dei critici era la natura formulaica e derivativa
della trama, sembra improbabile che Battleship 2
potesse portare a qualcosa di radicalmente diverso. Viste le enormi
perdite subite dal primo Battleship, alcuni
dirigenti dello studio potrebbero essere segretamente sollevati dal
fatto che il progetto non sia mai andato avanti, evitando di dover
ripetere una simile catastrofe.
Ecco l’intervista a Rihanna, la pop
star racconta l’incredibile esperienza del set di Battleship,il
nuovo film di Peter Berg con Alexander
Skarsgård, Brooklyn Decker, Liam
Neeson, Rihanna, Taylor Kitsch. Battleship: dal 13 aprile
2012 al cinema.
Guarda il trailer
ufficiale di Battle of the year La vittoria è in
ballo che sarà nelle sale italiane a partire dal 5
dicembre, distribuito da Sony Pictures Italia.
Sinossi: Film sul Campionato
Internazionale di breakdance chiamato “Battle of The Year” che vede
tra gli attori protagonisti il cantante Chris
Brown e Josh Holloway (famoso per il
ruolo di Sawyer in Lost). E’ la storia di un gruppo di ballerini e
del loro allenatore che li porterà alla Battle of The Year in
Francia, sperando di vincere la competizione dopo anni di sconfitte
contro i più bravi e preparati ballerini del mondo.
Come i film sul canto e sui
sogni da raggiungere a tutti i costi e con tutti i mezzi, il filone
dei film sul ballo è sempre più proficuo e ben considerato
nell’ambiente. Ed ecco che a quasi fine 2013 , arriva nelle sale
italiane Battle Of The Year – La Vittoria è In
Ballo , annuale appuntamento con la danza sul grande
schermo dal 5 Dicembre distribuito da Sony
Pictures Italia. Ma non stiamo parlando del balletto
classico, ma del ballo nato dai sobborghi, l’hip-hop che sfocia
nella sua forma più estrema con la break-dance.
La Battle of The Year è una
competizione vera e propria a livello mondiale, dove crew in
rappresentanza di ogni paese si sfidano a colpi di footwork e
freeze . Il problema che si ritrova per le mani l’ex b-boy
Dante ( Laz Alonso) , ormai magnate dell’industria
del merchandising intorno a questa disciplina, è la squadra
americana che non vince il titolo da 15 anni , anche se sulla carta
è quella che dovrebbe essere la più forte in quanto la break-dance
nacque negli anni 70 nel Bronx. Con l’aiuto del vecchio amico Blake
( Josh Holloway , il famoso Sawyer di LOST) ,
vincente allenatore di basket deluso però dalla vita , la squadra
americana di ballerini verrà messa alla prova con un duro
allenamento e un cambio di direzione vero e proprio. Formando
il Dream Team con i ballerini di break-dance più forti del paese,
Blake cercherà di dare del filo da torcere ai fortissimi avversari
nella gara di ballo di Montpellier.
In un put-pourri di tante idee già
viste e sentite, Battle of the Year non spicca sicuramente
per originalità di sceneggiatura, con una seria banalità
nelle battute e prevedibilità in alcune scene. Sulle orme di
Step Up,ma solo per il vibe corale del film, c’è un po’ di
riscatto sociale come piace tanto a gli americani stile Save
The Last Dance, e un po’ di coraggio infuso dalla passione,
che come ci insegnano in Ti Va di Ballare? con Antonio
Banderas non sempre è di casa nei ballerini più bravi del mondo. Il
tipo di ballo ricorda le battaglie tra crew del reality targato Mtv
America’s Best Dance Crew , da cui arriva anche uno degli
attori ballerini , Dominic Sandoval della Quest Crew vincitrice nel
2007. Ma l’elemento sorpresa e i colpi geniali di coreografia che
si potevano trovare in un reality show come quello, purtroppo
mancano in questo film. Non bisogna però sminuire il talento degli
attori, quasi tutti ballerini e veri b-boy di professione, che
risultano credibilissimi come team. Insieme a loro anche il
cantante e ballerino Chris Brown, noto alle
cronache soprattutto per aver picchiato la ex ragazza Rihanna , che
si improvvisa attore riuscendoci abbastanza bene, forse perchè
l’atteggiamento del suo personaggio poco si discosta dalla sua vera
persona. Infine il coach burbero che si scioglie grazie
all’unione dei suoi studenti interpretato da Josh Holloway è un
personaggio da manuale e funziona sempre.
Ma Battle of The Year- La Vittoria è
in ballo rimane un bel film per gli amanti della danza e della
break dance in particolare. Punto totalmente a favore di questo
film è il 3D , che con la profondità e libertà di
movimento permette alle scene di ballo di raggiungere lo spettatore
in poltrona, facendogli credere di essere alla Battle Of The Year
in Francia.
Èuscito, per il lancio dell’edizione blu ray, il
trailer di uno dei film più ridicoli e impressionanti sugli
zombie:Battle of the
Damned, diretto daChristopher
Hatton e interpretato daDolph Lundgren.Il film è stato distribuito in edizione
limitata in Germania il 12 luglio 2013 e arriverà nelle sale
cinematografiche del Regno Unito il 26 dicembre 2013. La
distribuzione in America è prevista per febbraio
2014.
Battle of the
Damnedè ambientato in un prossimo futuro, in cui un’epidemia virale
ha ucciso migliaia di uomini, tramutandoli in mostri assetati di
sangue.Dolph Lundgrenè un soldato che guida un piccolo gruppo di
sopravvissuti in questo mondo post-apocalittico, ingaggiato per una
missione di salvataggio suicida. Per riuscire nell’impresa potrà
contare soltanto sulle sue forze e su una squadra di robots
programmati per uccidere i morti viventi.
Il cast diBattle of the
Damnedcomprende ancheMelanie
Zanetti,Matt
Doran,David FieldeJen Sung.
Arriva da
Collider la notizia esclusiva che sarà Rosa
Salazar (The Divergent Series Insurgent, Maze
Runner La fuga) la protagonista dell’adattamento
cinematografico di Battle Angel, manga
scritto e illustrato da Yukito Kishiro nel 1991 e
noto da noi con il nome di Alita l’angelo della
battaglia.
L’attrice era nelle shortlist delle
favorite al ruolo insieme a Zendaya
(Spider-Man: Homecoming),
Maika Monroe (It
Follows) e Bella Thorne
(L’A.S.S.O.).
In Battle Angel
Alita (questo il titolo originale del manga nella
versione statunitense), lo scienziato Dr. Ido recupera una cyborg
femmina, Alita, da una discarica del 26esimo secolo. Diventato un
surrogato di padre per Alita, Ido scopre che lei è una sorta di
Angelo della Morte che potrebbe rompere il cerchio di morte e
distruzione nel quale ruota questo mondo post-apocalittico,
devastato 300 anni prima da una terribile guerra mondiale…
Il film, che verrà distribuito dalla
20th Century Fox, sarà diretto da Robert
Rodriguez (Sin City, Grindhouse Planet Terror,
Machete) e prodotto da James
Cameron. Al momento non sappiamo quando inizieranno le
riprese.
Ieri sera vi abbiamo raccontato che
James Cameron ha partecipato alla TagDF a Città
del Messico, ma ci siamo concentrati più che altro sul suo discorso
tecnico riguardo al 3D e in particolare riguardo all’inutilità
della stereoscopia (secondo il regista) in film con
Iron
Man 3 o L’Uomo d’Acciaio.
Quello su cui adesso focalizziamo
l’attenzione è il fatto che Cameron ha confermato di avere nei
progetti un film su Battle Angel, che
andrà in porto solo dopo che il regista di
Titanic avrà completato il suo lavoro con
i sequel 2, 3 e 4 di Avatar, quindi nel
2017.
Già diverse volte, in passato
abbiamo sentito parlare Cameron del film che vorrebbe realizzare da
Battle Angel ma questa volta sembra che
il regista abbia davvero pianificato una data e stia cominciando a
pensarci con serietà. In pratica entro il 2017 dovremmo avere altri
due film di Avatar, poi il film in
questione e infine il quarto episodio di
Avatar. Un programma allettante ma che
potrebbe subire variazioni.
Battle Angel, che nell’edizione USA si
chiama Battle Angel Alita, è un manga scritto e illustrato da
Yukito Kishiro nel 1991 ed è ambientato nel
26esimo secolo, un epoca dominata dai cyborg, 300 anni dopo una
guerra catastrofica che ha distrutto il mondo. Il personaggio
principale, Alita, è una ragazza in un corpo da cyborg che, dopo
essere stata trovata in una discarica e riparata, perde la memoria
e non ricorda più chi è.Fonte: WP
La Fox Searchlight
Pictures ha aggiunto Sarah Silverman al cast di
Battle of the Sexes
(Battaglia dei sessi), al fianco di
Emma Stone. L’attrice interpreterà Gladys
Heldman, fondatrice del World Tennis Magazine.
Il film
porterà sul grande schermo il celebre match tennistico
tenutasi nel 1973 che opposeil
55enne Bobby Riggs (Steve Carrell),
stella già in pensione, e Billie Jean
King (Stone), allora numero 2 del ranking
femminile. Riggs dichiarò aperta una vera e propria “guerra dei
sessi”, affermando la superiorità del tennis maschile su quello
femminile e sfidando le più forti professioniste in attività a
batterlo. Un confronto che ben presto si estese al di fuori dei
confini del gioco, per assumere i connotati di una pagina
storica del costume, oltre che dello sport.
Un soggetto stuzzicante,
soprattutto oggi che la questione del genere gap è tema di
attualità nell’industria cinematografica americana. E come spesso accade a Hollywood, sono altri due i progetti che
si concentrano sullo stesso episodio. Uno sarà sviluppato daHBO e Playtone coinvolgendo Elizabeth Banks
e Paul Giamatti. L’altro, dal titolo Match
Maker, vedrebbe Will Ferrell nei panni di
Riggs.
Jonathan
Dayton e Valerie Faris
(Little Miss Sunshine e Ruby
Sparks) dirigono il film scritto da Simon
Beaufoy (The Millionaire).
La Batsuit è un
po’ la seconda pelle di Batman, un modo per celare
se stesso al mondo e le sue debolezze ma anche fonte di potere e
accessori che usa per combattere il crimine. D’altronde è da
questa “tuta” – che nel tempo è stata disegnata e progettata
in vari modi – ricava tutta l’energia necessaria per trasformare la
sua vulnerabilità in vantaggio, come raccontato sui fumetti e al
cinema.
Ma quanto sappiamo effettivamente
della Batsuit? Ecco 10 cose che forse solo i veri
fan conoscono:
Può analizzare campioni sulla scena del crimine
Essere il più abile detective del
mondo significa portare a termine il lavoro in modo rapido ed
efficiente. E per farlo Bruce Wayne si serve di
uno speciale kit in grado di analizzare campioni di ogni tipo già
sulla scena del crimine. Dalla Batsuit i dati vengono inviati al
suo computer e poi analizzati insieme ad Alfred.
Monitorizza i segni vitali
Grazie alla
Batsuit Alfred può tracciare in tempo reale i
segni vitali di Bruce Wayne e apportare modifiche o prendere
decisioni di conseguenza. La tuta trasmette infatti informazioni
sui danni subiti, e anche se è lo stesso Batman che solitamente può
apportare le proprie modifiche, è utile che Alfred sia pronto a
rispondere quando necessario.
Funziona come defibrillatore
Spesso nei fumetti la tuta di
Batman mette in funzione una scossa per
allontanare chiunque possa provare a rimuovere la sua maschera,
caratteristica che torna utile quando l’eroe viene messo fuori
combattimento.
In casi estremi, la tuta può
fungere anche da defibrillatore, generalmente attivato da Alfred,
producendo un forte shock per riavviare il cuore di Bruce.
Visione detective
La maggior parte delle persone
associa la “Detective Vision” al videogioco di Batman: Arkham, ma
sappiamo che questa funzione svolge un ruolo importante anche in
alcuni fumetti e persino nei film.
Al cinema Christian Bale utilizza una cosa del genere in
The Dark Knight (2008), quando Batman sta raggiungendo
Joker e attiva una sorta di ecolocalizzazione per scoprire la
posizione dei suoi ostaggi.
Le orecchie possono diventare proiettili
Sappiamo che le orecchie del
cappuccio di Batman sono dotate di avanzate
tecnologie di comunicazione, ma non tutti ricordano che possono
anche funzionare come proiettili.
Usata nel combattimento corpo a
corpo, questa funzione enfatizza la pericolosità di ogni gadget
della Batsuit, studiato per diventare una minaccia per
chiunque.
Batman ha un costume per ogni scopo
Come visto in The Lego
Batman Movie, il crociato di Gotham ha accesso ad una
varietà di costumi, ognuno dei quali serve uno scopo specifico. Nei
fumetti l’eroe ha infatti progettato abiti per combattere Superman, per volare, proteggersi da
temperature estreme e persino per confrontarsi con il
temibile Darkseid.
Denti come armi
Sebbene non facciano realmente
parte del costume, i denti falsi che Batman può utilizzare lo hanno
aiutato ad uscire indenne da varie situazioni. Come nella serie
Detective Comics, in cui sfrutta un dente come una bomba fumogena
per fuggire.
Il costume è collegato al Batcomputer
Dal suo cappuccio Batman ha accesso
a tutte le informazioni memorizzate nei suoi numerosi database. In
alcuni momenti, Alfred è la persona dietro il computer, mentre in
altri, l’eroe fa riferimento all’intelligenza artificiale
Brother Eye.
La cintura è la parte più ricca di gadget
Non c’è gadget che la cintura della
Batsuit non possa contenere: a testimoniarlo è il
primo arco narrativo di Detective Comics Rebirth, dove scopriamo
che è in grado di nascondere almeno centoventi oggetti.
Si è evoluta nel corso degli anni
L’utilità della
Batsuit ha subito alcuni cambiamenti significativi
nel corso degli anni, così come i dettagli della cintura, del
mantello, del cappuccio e di molti altri gadget.
Per quanto riguarda la cintura e le
modifiche al cinema quelle sfoggiate da Val Kilmer
e George Clooney non sembravano avere una funzione
pratica, e si concentravanp più sull’aspetto esteriore, mentre
Adam West, Christian Bale e Ben Affleck hanno indossato tutte le cinture
con un design più militarista.
Il produttore KTM ha svelato la
X-Bow GT Black Edition la nuova automobile che è
stata presentata in occasione del Motor Show di Ginevra in
Svizzera e che ricorda molto la Batmobile tanto da essere stata
presentata in un book che la ritrae in quella che sembra essere una
batcaverna:
[nggallery id=2584]
La “batmobile” X-Bow GT
Black Edition vanta un motore 2.0 da 340 CV e fa da 0.60 in 4
secondi netti. La sua velocità massima è di 146 mph e costa
ben 108 mila dollari.
Introdotta in Detective
Comics n. 27 del 1939 nella prima storia a fumetti del
personaggio, la Batmobile è l’iconica vettura di
Batman che nel corso degli anni ha subito numerosi cambiamenti e
interpretazioni, soprattutto al cinema, dove è apparsa in ogni
adattamento delle avventure del crociato di Gotham.
Aspettando la versione di
The
Batman di Matt Reeves, il reboot con Robert
Pattinson attualmente in produzione, ecco di seguito
10 cose che non sapevate sull’automobile:
Il bat-meccanico
Bruce Wayne è un detective, un abile
lottatore e un pericoloso vigilante, ma non un meccanico. Ma allora
chi lavora allo sviluppo della sua Batmobile in sua assenza, e chi
contribuisce ai suoi miglioramenti?
Un personaggio dei fumetti chiamato
Harold Allnut, gobbo e sordomuto, viene salvato da
Bruce Wayne dalla morsa del Pinguino e scelto come meccanico
ufficiale della vettura.
Vetture poco pratiche
Sebbene l’aspetto della Batmobile
risulti sempre affascinante sia in TV che al cinema, non si può
dire che la vettura sia il mezzo di trasporto più pratico in
circolazione.
Nella trama di Batman: White
Knight, lo sceneggiatore Sean Murphy mette proprio in
evidenza questa caratteristica, ovvero l’impraticabilità di tutte
queste auto e dei loro serbatoi, troppo lunghi per le curve, troppo
pesanti e troppo vistose per risultare poco appariscenti.
Lincoln Futura
Non tutti sanno che la Batmobile del
1966 venne progettata e costruita da George Barris, precedentemente
ingegnere del Munster Koach, l’auto familiare
usata nella serie The Munsters.
In sole tre settimane costruì un
modello funzionante, basandosi sul concept di una Lincoln Futura
del 1955, già predisposta a calarsi nei panni del mezzo di Bruce
Wayne per il design specifico.
Le gomme speciali di George
Clooney
Batman e Robin
verrà ricordato come il film di supereroi meno memorabile della
storia del cinema, e anche la Batmobile sfoggiata dal protagonista
non figura tra le più amate dai fan, espressamente slapstick.
Un dettaglio poi è ancora motivo di
discussione e risate, ovvero le gomme con i sigilli del simbolo di
Batman incisi. Dovunque andrà, quell’auto lascerà i segni del suo
proprietario…
La versione originale dei
fumetti
La Batmobile
debuttò ufficialmente sulle pagine di The Case Of The Chemical
Syndicate, storia contenuta in Detective Comics # 27, ma con
le caratteristiche di una classica coupé. di color rosso vivo (non
molto discreta) e utilizzata anche come auto personale di Bruce
Wayne.
Jet Engine
Nei fumetti come sul piccolo e
grande schermo, l’enorme potenza della Batmobile è un dato
indiscutibile, e per aiutare Batman a raggiungere i suoi avversari
in poco tempo, questa vettura è dotata di un dispositivo retrofit
con motori a propulsione a reazione.
Questa caratteristica speciale però
non è stata adattata in nessun film o serie, e sono serviti cinque
anni a Casey Putsch per costruire una replica della Batmobile vista
nei cinecomic di Tim Burton e ultimare la versione.
La corsa di Puppeteer’s Street
Nel corso degli anni molti
collezionisti di automobili hanno speso una piccola fortuna per
acquistare una Batmobile, spesso appartenenti alla serie del 66,
tra cui il comico Jeff Dunham, che riuscì ad appropriarsi di un
modello del 1989.
Ma invece di tenerla chiusa in un
garage, questa vettura è utilizzata per giri in città, commissioni
e parate a tema.
La Batmobile del 1966
Molti considerano la versione
guidata da Adam West la miglior Batmobile vista al
cinema. E tantissime caratteristiche bizzarre create solo per lo
spettacolo funzionavano davvero, come il paracadute a disposizione
del crociato di Gotham in casi di estremo bisogno.
La versione di Christopher
Nolan
Come molte delle Batmobile create
per lo schermo, la Tumbler usata per la trilogia di
Christopher Nolan era molto realistica e
l’utilizzo della CGI relativamente basso.
Il concetto di realismo spinto da
Nolan comportava la produzione di un mastodontico carro armato
funzionante, con un motore proveniente da una Chevy 350 in grado di
passare da 0 a 60 in meno di sei secondi, e di raggiungere i 110
chilometri orari rapidamente.
Bat-Caddy
Il primo adattamento di Batman
arrivò nel 1949 sotto forma di serial che arrivava al cinema una
volta a settimana, e in quello show la Batmobile originale di
Batman e Robin era semplicemente una vecchia
Cadillac del 1939.
La stessa auto veniva usata sia da
Bruce Wayne che dal suo alter ego, e se la deccapottabile era
alzata, significava che Batman era in azione, al contrario invece
segnalava la presenza di Bruce in abiti civili.
Oramai le riprese di Batman v Superman: Dawn
of Justicesono
entrate nel vivo e l’interesse di fan e stampa nei confronti della
nuova fatica cinematografica firmata Zack
Snyder è schizzato alle stelle. Dopo avervi
presentato, appena pochi giorni fa, un’immagine del neo Lex
Luthor Jesse Eisenberg, un nuovo video ci
mostra l’attore Lawrence
Fishburne impegnato sul set.
Qui di seguito vi proponiamo le
immagini in questione:
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Vi
ricordiamo che BBatman v Superman: Dawn
of Justicesarà diretto
daZack
Snyder ed è stato scritto daChrisTerrio su un soggetto
diDavid
S.Goyer. Nel film saranno presentiHenryCavill nel ruolo
diSuperman/ClarkKente BenAfflecknei panni di
Batman/Bruce
Wayne. Nel cast ci saranno
anche: AmyAdams, LaurenceFishburne, Diane Lane, JesseEisenberg, Ray
Fisher, Jason MomoaeGalGadot.
ComicBookMovie ha diffuso online
una serie di nuove immagini, raccolte in un video unico, dal set di
Batman v Superman: Dawn
of Justice.
Le foto in questione ci mostrano per la prima volta Ben
Affleck nei panni di Bruce Wayne. Secondo
il fan che ha raccolto le immagini, le scene sarebbero state girate
alla Wayne Financial. Potete vedere il video di seguito:
Ricordiamo come Batman v Superman: Dawn
of Justice, Zack
Snyder è stato scritto daChrisTerrio, da un soggetto
diDavid
S.Goyer. Nel film saranno presentiHenryCavill nel ruolo
diSuperman/ClarkKente BenAfflecknei panni di
Batman/Bruce
Wayne. Nel cast ci saranno
anche: AmyAdams, LaurenceFishburne, Diane Lane, JesseEisenberg, Ray
Fisher, Jason MomoaeGalGadot.Batman v Superman: Dawn
of Justice arriverànelle
sale di tutto il mondo il 6
maggio 2016.
La Hot Toys ha svelato una nuova action figure di
Batman ispirata al Cavaliere
Oscuro visto brevemente in azione in Suicide Squad. Ecco la foto:
Che ve ne pare? Ricordiamo che la
prossima volta che vedremo Batman sul grande schermo, sarà
impegnato con la Justice League, mentre bisognerà
aspettare ancora un po’ per vederlo nel suo film
standalone.
Suicide
Squad Extended Cut porta in scena la prima storica reunion
dei supervillain targati DC. Il film, diretto dall’affermato
regista David Ayer, presenta un cast di altissimo
livello composto da attori del calibro di Will
Smith (Focus
– Niente è Come Sembra), il premio
OscarJared Leto, Margot
Robbie (The
Legend of Tarzan), Joel Kinnaman, la
candidata all’ Oscar Viola Davis, Jai Courtney, Jay Hernandez, Adewale
Akinnuoye- Agbaje, Ike Barinholtz, Scott Eastwood e Cara
Delevingne.
Il film è arrivato al cinema il 13
agosto del 2016. Nel cast vedremo Will Smith nei
panni di Deadshot, Margot Robbie in quelli di
Harley Quinn, Jay Courtney nel ruolo di Capitan
Boomerang, Cara Delevingne sarà
Enchantress, Joel Kinnaman nei panni di Rick
Flag, Viola Davis nel ruolo di Amanda Waller
e Jared Leto sarà l’atteso Joker.
In Batman v Superman Dawn of
Justice abbiamo avuto la possibilità, grazie a
Jeremy Irons, di vedere all’opera un Alfred
Pennyworth molto diverso dal solito. Il maggiordomo di casa Wayne
ha avuto però tante incarnazioni nel corso della sua storia
cinematografica, grazie agli otto film che l’hanno portato sul
grande schermo con fedele amico e assistente dell’Uomo
Pipistrello.
Di seguito potete vedere un video tributo al personaggio:
“Temendo le azioni incontrastate
di un supereroe pari ad una divinità, il formidabile e
fortissimo vigilante di Gotham City decide di affrontare il più
riverito salvatore di Metropolis , mentre il mondo si batte
per capire di quale tipo di eroe ha bisogno. E con Batman e
Superman in guerra, sorge
qualcosa di nuovo che mette l’umanitá in un pericolo mai conosciuto
prima”.
Ricordiamo
che Batman v SupermanDawn of Justice, Zack
Snyder è stato
scritto da ChrisTerrio, da
un soggetto di David
S. Goyer.
In Batman v Superman saranno
presenti Henry Cavill nel
ruolo
di Superman/Clark Kent e Ben Affleck nei
panni di Batman/Bruce Wayne. Nel cast ci saranno
anche: AmyAdams, LaurenceFishburne, Diane
Lane, JesseEisenberg, Ray
Fisher, Jason
Momoa e GalGadot. Batman v SupermanDawn of Justice è nelle sale
italiane dal 23 marzo 2016.
Quello che vi mostriamo di seguito
è una making of del film del 1989 di Tim Burton,
Batman. Direte voi: un altro backstage?
Invece no. Sembra infatti che si tratti di un behind the
scenes mai visto prima, neanche in nessuna delle varie
edizioni home video della pellicola. Il video contiene una serie di
interviste, oltre a Burton, anche a Michael Keaton, Kim
Basinger e Bob Kane. Un regalo vintage
che tutti i fan dell’uomo pipistrello non possono assolutamente
perdersi.
Batman non ha
superpoteri, am ha un sacco di soldi e tantissimi gadget che lo
rendono, tra le altre cose, uno degli eroi più amati di sempre.
Oltre ai batarang, pipistrelli da lancio che
funzionano sul principio degli shuriken, uno dei
suoi gadget più iconici è la pistola con il rampino, che gli
permette di arrampicarsi con grande facilità.
Un gruppo di
Youtubers ha smesso di sognare di essere Batman e
si è messo a lavoro, mettendo a punto proprio il gadget di cui
sopra, un rampino funzionante che potete vedere in
azione nel video a seguire.
Un cosplayer di
Batman ha infranto il record del mondo entrando di
diritto nel Guinness World Record Book. Il suo merito? Ha
costruito un’armatura di Batman su modello di quella vista in
Batman: Arkham Origins, completamente funzionante e dotata
di 23 gadget funzionanti.
L’eroico personaggio è
Julian Checkley, un esperto di effetti speciali,
che ha dato il meglio di sè in questa magnifica realizzazione. I
pezzi della tuta sono stati stampati in 3D e poi ricoperti da una
gomma di Uretano flessibile.
Un sogno realizzato per tanti fan
dell’Uomo Pipistrello, che ve ne pare?
Batman è da sempre
uno dei supereroi dei fumetti più amati e celebrati, nonché uno dei
primi ad essere stato portato in televisione e al cinema. Ad aver
dato vita al primo lungometraggio dedicato al personaggio è stato
Tim Burton,
reduce dai successi di Pee-wee’s Big Adventure e Beetlejuice – Spiritello
porcello. Burton, come noto, non è un appassionato di
supereroi, ma verso Batman nutriva un certo interesse, dato dal suo
essere al confine tra bene e male e dal fatto che dietro la
maschera del supereroe c’è un uomo solitario in cerca di vendetta.
Nel 1989 arrivò così sul grande schermo
Batman.
Burton era però interessato non
tanto a dar vita ad un adrenalinico film d’azione, quanto più a
studiare la psicologia del protagonista. Una scelta che ha portato
a non badare alla storia in sé e per sé, che all’epoca fu infatti
giudicata da molti come piatta e banale. Tutto invece contribuisce
a descrivere lo stato d’animo del cavaliere oscuro di Gotham, dalla
colonna sonora di Danny Elfman alle scenografie di
Anton Furst, Leslie Tomkins e
Peter Young premiate poi con l’Oscar. Il risultato
è un film con sì dei richiami fumettistici, ma anche profondamente
incentrato sull’esplorazione di una personalità cupa, che detta
dunque il tono all’intero lungometraggio.
Batman fu poi un successo
straordinario, con un guadagno di oltre 400 milioni di dollari.
Ancora oggi è considerato come uno dei film capostipite per le
trasposizioni dei fumetti al cinema, un’opera imprescindibile da
scoprire e riscoprire. Prima di intraprendere una visione del film,
però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali
curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà
infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori. Infine,
si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
La trama del film Batman
In occasione del duecentesimo
anniversario della fondazione di Gotham City, il sindaco chiede al
procuratore Harvey Dent e al commissario
James Gordon di ripulire la città dalla
criminalità e dalla profonda corruzione, amministrata dal
malavaitoso Carl Grissom. Quando le forze
dell’ordine realizzano di essere in netto svantaggio, un misterioso
giustiziere mascherato corre in loro soccorso. L’uomo pipistrello,
soprannominato Batman, infatti, consegna i
criminali alla giustizia e tenta piano piano di fermare gli
illeciti del boss mafioso. Vedendo il proprio impero crollare,
Grissom decide di punire il proprio braccio destro,
Jack Napier, per la propria infedeltà.
L’esecuzione di Napier, tuttavia, è
impedita proprio dall’arrivo di Batman, che ingaggia una
colluttazione con i criminali presenti. Napier, però, cadendo
accidentalmente in una vasca di rifiuti chimici viene ritenuto
morto. L’uomo, in realtà, è riuscito a sopravvivere agli agenti
chimici ma il suo aspetto è stato irrimediabilmente deturpato.
Folle di rabbia, Napier cambia il suo nome in
Joker e medita di vendicarsi di tutti gli abitanti
di Gotham City, uccidendoli con il potente gas ‘Smilex’. Un
pericoloso e imprevedibile nemico di Batman sta dunque prendendo
sempre più poter in città e lo scontro tra i due sarà ben presto
inevitabile.
Per il ruolo di Batman, la Warner
Bros. avrebbe voluto un noto attore di film d’azione, ma Burton
aveva idee opposte a riguardo. Egli ricercò piuttosto un attore
sconosciuto, optando infine per Michael Keaton, con il quale aveva già
lavorato in Beetlejuice. I fan del personaggi furono però
profondamente scontenti dalla scelta, temendo che con Keaton si
sarebbe dato vita ad una versione comica di Batman. L’attore riuscì
però a far cambiare opinione a tutti, dando vita ad un Batman
estremamente convincente. A Keaton si deve anche l’intuizione di
far parlare Batman con una voce diversa, elemento che verrà poi
ripreso anche nelle successive versioni cinematografiche.
Per quanto riguarda il look del
personaggio, Burton specificò di volere un costume totalmente nero,
che rendesse dunque difficile distinguere il personaggio
nell’oscurità. Indossare questo fu per Keaton una sfida non da
poco, poiché il lattice della maschera lo rendeva praticamente
privo di udito. L’attore sfrutto allora tale condizione di
isolamento per costruire al meglio il carattere solitario del
personaggio. Inizialmente, anche riguardo al costume i fan
espressero pareri negativi, affermando che questo risultava poco
minaccioso. Una volta visto nel contesto del film, però, il costume
ideato da Bob Ringwood risultò estremamente
convincente.
Particolarmente importante fu poi
il casting per Joker. Il ruolo stava per essere affidato a
Robin Williams, il quale fu però poi scaricato in
favore di Jack Nicholson,
cosa che provocò una frattura tra Williams e la Warner Bros. Per il
ruolo, Nicholson dovette naturalmente sottoporsi a diverse ore di
trucco, ma ciò non sembrò per lui essere un problema, tanto che in
seguito definirà il Joker come uno dei suoi personaggi preferiti
tra quelli interpretati in carriera. Il ruolo di Vicky Vale è
invece affidato a Kim Basinger,
mentre Billy Dee
Williams è Harvey Dent. Degni di nota sono poi anche
Pat Hingle nei panni del commissario Gordon e
Michael Gough in quelli del maggiordomo Alfred,
ruolo che interpreterà anche nei successivi tre film su Batman.
Il trailer di Batman e
dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di
Batman grazie alla sua presenza su alcune
delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete.
Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV,
Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes e
Now. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma
di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere
un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale
comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre
presente nel palinsesto televisivo di martedì 27
giugno alle ore 21:10 sul canale
TwentySeven.
Ha fatto molto discutere lo stile di
combattimento del Batman di Ben Affleck in
Batman v Superman Dawn of
Justice. Adesso, appurato che il Cavaliere Oscuro
prende legittimità dalle pagine di Frank Miller,
ecco il conto delle vittime collezionate dal Vigilante
di Gotham:
Rivedremo al
cinema il Cavaliere Oscuro di Ben Affleck in
Suicide Squad, in sala dal
prossimo 18 agosto. Intanto si stanno svolgendo le riprese di
Justice League, che
chiaramente vedrà trai protagonisti Affleck, tra gli altri. Inoltre
Batman sarà protagonista di un nuovo film standalone che vedreà
alla regia lo stesso Ben Affleck.