Leonardo DiCaprio,
che ha recentemente annunciato l’intenzione di prendersi una pausa
dalla recitazione sul grande schermo, produrrà un film per la tv
targato HBO sulla figura del premier sovietico Mikhail
Gorbachev.
Il film verrà scritto da John
Shiban con la consulenza dello stesso Ex Premier e si concentrerà
sul ruolo di Gorbachev al momento della caduta del regime
sovietico. Leonardo DiCaprio, che aveva già
incontrato Gorbachev mentre lavorava al documentario The 11th
Hour, produrrà insieme a Tom Hanks e Gary
Goetzman’s Playtone.
Restando in terra di Russia,
Mike Newell si prepara intanto a girare
Reykjavik, con Christoph
Waltz nel ruolo di Gorbachev e Michael
Douglas in quello di Ronald Reagan, per raccontare dello
storico incontro fra i due leader nella città islandese nel
1986.
Omar Sy, famoso
per il suo ruolo nel pluripremiato film francese Quasi
Amici( Untouchable) e recentemente visto in sala con
la commedia Due agenti molto
speciali, ha ottenuto il ruolo del villain del nuovo
action Thriller di Stephen Gaghan Candy Store.
Sy si unisce così a Jason
Clarke, che aveva già firmato a Febbraio, per lavorare su
una sceneggiatura scritta dallo stesso Gaghan con Shannon Burke. Il
film sarà ambientato a Brighton Beach (Brooklyn) e vedrà Clarke nei
panni di un ex agente sotto copertura che scopre che
l’organizzazione criminale contro la quale ha combattuto per tutta
la vita è riuscita a insediarsi anche nella nuova zona che aveva
scelto per ritirarsi.
Anche Jessica
Chastain si è unita al cast di Crimson
Peak, il nuovo misterioso film da regista di Guillermo Del
Toro.
L’attrice, candidata all’Oscar per
la sua prova in Zero Dark Thirty di
Kathryn Bigelow e protagonista dell’Horror
“La Madre” prodotto proprio da Del Toro, si unisce
quindi a Emma Stone, Charlie
Hunnam e Benedict Cumberbatch, il cui
nome si era aggiunto al cast proprio nelle ultime ore. Il film,
prodotto dalla Legendary Pictures, sarà un Gothic Horror di
presenze e fantasmi e racconterà la storia di una donna che scopre
che il marito non è esattamente ciò che sembra. La sceneggiatura
era stata scritta da Del Toro insieme a Matthew Robbins, ma ha
avuto una riscrittura per mano di Lucinda Coxon. Le riprese
inizieranno a Febbraio 2014.
Vento di passioni
è il film del 1994 di Edward Zwick con
protagonisti nel cast Brad
Pitt, Anthony Hopkins, Aidan Quinn, Julia Ormond e Henry
Thomas.
Trama di Vento
di passioni: Siamo nel Montana alla fine
dell’‘800. Il colonnello Ludlow/Anthony Hopkins, non più in
servizio, ha una fattoria dove cresce i suoi figli.
I tre giovani, Alfred/Aidan Quinn,
Tristan/Brad
Pitt e Samuel/Henry Thomas, sono molto diversi, ma la
familgia è unita. Alla vigilia della Grande Guerra, Samuel porta a
casa la sua fidanzata, Susannah/Julia Ormond, di cui s’invaghiscono
anche i fratelli.
Presto però i tre partono per la
guerra. Tornano solo in due – Samuel, il più fragile, cade sul
campo – edinventano presto ostili l’uno all’altro a
causa di Susannah. Tra lei e Tristan nasce una relazione d’amore
appassionata e contrastata al tempo stesso, che sarà difficile da
gestire per entrambi: due indoli profondamente diverse destinate a
incontrarsi per poi allontanarsi a più riprese, alla ricerca di un
equilibrio sottile. Tristan dovrà fare i conti con un temperamento
irrequieto e rabbioso, che lo rende anche distruttivo (temperamento
simile a quello di un orso, col quale una volta si è
scontrato).
Susannah dovrà fronteggiare lunghe
attese, pressata da schemi e convenienze sociali. Dopo una lunga
separazione si rincontreranno ma molte cose saranno cambiate: la
donna avrà sposato il rassicurante Alfred senza però riuscire ad
essere felice, e anche Tristan farà presto nuovi incontri che
cambieranno la sua vita. Sarà, dunque, ancor più arduo far vivere
quel sentimento che ancora li lega. A dispetto di una grande
passione, le loro strade sembrano destinate a
divergere.
Analisi: Con questo film di
Edward Zwick siamo nel pieno della tradizione
cinematografica americana che fonde grandi epopee familiari e
sentimentali agli affreschi storici di un’epoca. L’epoca in questo
caso è quella della Prima
Guerra Mondiale e il regista, già noto per aver spesso
coniugato efficacemente gusti del pubblico, trame avvincenti e
argomenti di peso, qui non è da meno: non risparmia allo spettatore
la brutalità della guerra, né tace dell’America corrotta e
arrivista, per non parlare poi della condanna del razzismo nei
confronti dei nativi americani.
Tuttavia, lo spettatore non assiste
distaccato a un’esposizione storico-antropologica, bensì è
coinvolto da un’avvincente storia d’amore, si immedesima in
difficili ma profondi legami familiari, vive coi protagonisti
lotte, dissidi e lati oscuri della personalità di ciascuno che si
affacciano, sperimenta gioia e dramma.
Tutto ciò è il
risultato di una lunga gestazione e lavoro da parte del regista, ma
anche degli sceneggiatori, Susan Shilliday e William D. Wittliff,
abili nell’adattare il romanzo di Jim Harrison da
cui Vento di passioni è tratto, dando
importanza anche all’approfondimento psicologico dei personaggi. Un
valido aiuto nel creare atmosfere coinvolgenti e ricche di fascino
è venuto senz’altro dalla fotografia di John Toll, premiata con
l’Oscar, che rende gli sconfinati e semiselvaggi paesaggi del
Montana co-protagonisti del film. Vento di
passioni si avvale di ottime interpretazioni.
Brad Pitt, alla sua prima candidatura al Golden Globe,
dimostra di essere all’altezza di ruoli complessi, anche
drammatici, interpretando con spunti originali il tormentato e
indomito Tristan, oltre ad essere perfetto protagonista di una
storia d’amore che avrà certo fatto sognare molte spettatrici. Come
pure intensa è la prova offerta da Julia Ormond. Anthony
Hopkins, dal canto suo, interpreta ottimamente sia la
prima parte della pellicola, in cui è un padre severo, dai rigidi
princìpi, sia la seconda, che lo vede trasformato in una struggente
figura di anziano malato, cui è rimasto solo l’affetto dei
figli.
Vento di passioni
– Grande classico romantico, dunque, ma con elementi
di approfondimento e riflessione, che lo rendono adatto a un
pubblico eterogeneo.
Sta per
piovere è il terzo lungometraggio di Haider Rashid,
giovane regista fiorentino, di padre iracheno e madre italiana. Un
film che affronta uno dei grandi temi dell’attualità, quello della
cittadinanza agli stranieri nati in Italia, attraverso la piccola
vita quotidiana di un giovane e della sua famiglia, originaria
dell’Algeria.
Said è un ragazzo nato e cresciuto
in Italia, a Firenze, città che gli ha donato anche uno spiccato
accento toscano. Con lui vivono il fratello Amir e il padre Hamid,
che mantiene la famiglia lavorando come operaio. Il suicidio
del direttore della fabbrica, però, porrà di fronte ai tre la
spietata realtà, quella di non poter rinnovare il permesso di
soggiorno, che il padre aveva sempre ottenuto nei 30 anni di
residenza in Italia. Said improvvisamente si ritrova in una
situazione paradossale, in cui la legge lo spinge a tornare a casa
in Algeria. Una casa mai nemmeno vista. Il giovane cercherà dunque
una soluzione al problema, tra avvocati e sindacati, esponendosi in
prima persona con la stampa locale, cercando di attrarre
l’attenzione della comunità civile sul problema. Mentre il fratello
Amir è deciso a rimanere in Italia, Said cerca la soluzione
migliore per mantenere tutta la famiglia unita.
Un tema
profondamente attuale, entrato più volte nella discussione politica
del nostro Paese. Giovani nati e cresciuti in Italia, stranieri di
seconda generazione che non hanno mai visto altra patria se non
quella in cui sono vissuti, costretti ad abbandonare tutto. Casa,
scuola, amici, futuro. I problemi di una burocrazia restrittiva,
dagli iter lunghissimi, spesso attaccata a cavilli puramente
tecnici. Un’Italia ancora poco incline all’integrazione, già nelle
culture di altre nazioni occidentali quali Francia, Inghilterra,
Germania, Stati Uniti, per ragioni storiche legate al colonialismo
e non solo. Rashid vuole proporci interessanti spunti di
riflessione e ci riesce, in una storia che ha un sapore anche
autobiografico, date le origini irachene del regista. Una vicenda
raccontataci attraverso le parole e i volti dei personaggi, con un
uso ricercato dei primi piani, soprattutto quelli di Lorenzo
Baglioni (Said) e Mohamed Hanifi (Hamid), entrambi
capaci di un’interpretazione convincente. Un film realizzato in
modo semplice, con una sceneggiatura lineare priva di clamorosi
colpi di scena che avrebbero tolto un po’ di realismo a una storia
che vuole e deve raccontare un problema vero. La stessa Firenze ci
appare in tutta se stessa. Una città viva, reale, non una semplice,
splendida opera d’arte che fa da artistico fondale. Pur nella
semplicità della rappresentazione, la pellicola riesce a
coinvolgere e far riflettere lo spettatore, grazie a tematiche che
sono, del resto, attuali e ormai argomento di quotidiano
dibattito.
Sta per piovere si
lascia guardare senza particolari problemi, un film semplice, ma
capace di essere ciò che il regista vuole, spunto di riflessione e
traino per la metamorfosi di un paese ancora abbastanza
cristallizzato e chiuso sui temi dell’immigrazione. Un cambiamento
che il regista sembra sentire nell’aria, ormai prossimo, come
profumo di pioggia prima che le gocce comincino a cadere.
11 settembre 1683 – Primi mesi
dell’anno 1683, il Sultano di Istanbul incarica il Gran Visir Kara
Mustafa (Enrico Lo Verso) di guidare un esercito
di 300 mila uomini contro la “mela d’oro” ossia la città di Vienna,
prima tappa verso la conquista musulmana del mondo occidentale.
Le potenze europee, e l’imperatore
asburgico in particolare, si fanno cogliere divisi ed impreparati
di fronte a questa terribile minaccia che rischia di cancellare la
libertà, le tradizioni e la fede cristiana in nome di un altro dio,
in nome di Allah. E’ solo grazie l’intercessione e la mediazione
provvidenziale di un umile frate in odore di santità, Marco da
Aviano (Murray Abraham), che la Lega Santa riesce ad organizzare
una disperata controffensiva che permetterà di ricacciare gli
assedianti della mezza luna nonostante una scoraggiante inferiorità
numerica.
Renzo Martinelli
si cimenta nuovamente in una trattazione storica dopo il non
entusiasmante precedente di Barbarossa.
Martinelli cambia contesto storico concentrandosi sull’eroica
quanto fondamentale difesa di Vienna che, nell’anno 1683, impedì
all’Impero Ottomano di estendere i propri confini e le proprie
moschee sino all’interno della vecchia Europa. Il titolo
11 settembre 1683 ricollega volutamente
l’evento con il più recente attentato alle Twin Towers in una sorta
di parallelismo tra la Jiihad condotta dal Gran Visir Kara Mustafa
e quella attuale operata dagli estremisti di Al Qaeda.
Per la sceneggiatura
Martinelli si è avvalso della competenza e conoscenza storica di
Valerio Massimo Manfredi archeologo e scrittore
che da anni realizza saggi e romanzi storici spesso utilizzati in
ambito cinematografico. Al centro della narrazione troviamo Marco
da Aviano, che oltre ad avere un ruolo chiave a livello storico,
incarna anche e sopratutto quel messaggio di pace e fratellanza che
Martinelli vuole trasmettere con questo film; questo proposito lo
si intuisce in particolar modo in una delle ultime sequenze dove il
frate piange affranto dinanzi al corpo dell’amico musulmano caduto
in battaglia.
11 settembre 1683 di Renzo
Martinelli – recensione
Sebbene non dubitiamo sulla fedeltà
storica della struttura narrativa, riconoscendo l’affidabilità di
Manfredi, ci permettiamo di avanzare delle riserve riguardo altri
aspetti del film che non sono per nulla convincenti. Innanzitutto
la ricostruzione scenografica: un uso-abuso di effetti creati a
computer in digitale che conferiscono al film una veste quasi da
video-game, da fiction più che da cinema, fotomontaggi rudimentali
e scadenti che tolgono qualsiasi anelito di veridicità al contesto
nel quale si muovono gli attori. Ecco, gli attori: il povero
Murray Abraham nelle vesti di Marco d’Aviano è
l’unico degno di nota, anche se fa tristezza ricordarlo nella
bianca tunica di inquisitore ne Il nome della
rosa circondato da ben altri interpreti. In
11 settembre 1683 Abraham, in virtù del
saio che indossa, “predica” nel deserto della recitazione, dove si
susseguono uno stuolo di attori poco convincenti.
11 settembre
1683 è un film che in nome di un’eccessiva dose di
retorica tralascia altri rilevanti aspetti storici che vengono
colpevolmente sottaciuti; ma sopratutto è un film che delude dal
punto di vista tecnico e visivo. Lo spettatore una volta terminata
la visione ha la sensazione di aver assistito ad una puntata di
Superquarq più che ad un film per il cinema, come fiction poteva
ancora essere accettabile. In uscita nelle sale italiane il
prossimo 11 aprile.
Giacca di pelle in coordinato,
affabili e simpatici, un fiume in piena l’uno, un po’ più pacato
l’altro: sono Gerard Butler e Aaron
Eckhart gli ospiti d’onore della mattinata romana. I due
attori hanno presentato alla stampa il loro ultimo film,
Attacco al Potere – Olympus Has Fallen, un action
movie tutto sparatorie e adrenalina che racconta di un attacco
terroristico al cuore degli Stati Uniti, la Casa Bianca.
Gerard Butler,
anche produttore del film ha raccontato: “Una delle ragioni per
cui ho voluto fare questo film è che è una specie di omaggio
all’action degli anni ’80, un film classico, in stile Die Hard. La
storia era spigolosa, ruvida, ma allo stesso tempo è molto attuale
in quanto il terrorismo è una minaccia modernissima, più seria di
quanto non lo fosse anni fa, ad esempio nel periodo in cui Regan
era Presidente. Una cosa interessante a proposito è che uno dei
nostri consulenti per il film apparteneva ai Servizi Segreti
proprio in quegli anni!”.
-Napoleone diceva che non
voleva generali bravi, ma fortunati. Voi quanto siete stati
fortunati ad uscire adesso con un film che parla di una minaccia
dalla Corea del Nord? Questa crisi diplomatica è meglio per il film
e peggio per il mondo?
Aaron
Eckhart: “Quello che viene raccontato nel film è pura
finzione. Certo i terroristi sono una minaccia vera e reale e così
come la Casa Bianca è il loro obbiettivo principale, il Presidente
degli Stati Uniti sarebbe un ghiotto ostaggio, come una gallina
dalle uova d’oro. Il film in realtà vuole celebrare gli eroi
nascosti in ognuno, e il fatto che nel momento di necessità tutti
possono trovare l’eroe che c’è in sé; nel film capita al
personaggio di Gerry (Gerard Butler). Per quello
che riguarda la crisi politica tra Corea e USA, ci auguriamo tutti
che questa spiacevole situazione possa avere una soluzione
diplomatica.”
GB: “Ci state
forse accusando di essere felici per questa crisi in favore del
nostro film? (ride, ndr). Se i terroristi fossero stati
giamaicani, nessuno sarebbe andato a vedere il film. Nella storia
abbiamo cercato delle minacce reali, che rendessero le situazioni
plausibili. La crisi con la Corea del Nord non è cominciata la
scorsa settimana, c’era già un anno fa”.
-Come è stato scelto
Anotine Fuqua per la regia? E cosa ha voluto dire avere un
Presidente come Aaron?
GB: “Io e
Antoine siamo amici, abbiamo già collaborato e ho pensato che il
film fosse particolarmente adato alle sue corde. Ho pensato che
nessuno poteva farlo come lui. Per quanto riguarda Aaron, una volta
avuto lui il film era fatto, dopo di lui sono venuti Morgan Freeman
e gli altri”.
-A chi si è ispirato
nell’interpretare il suo Presidente? Ha pensato a dei Presidenti
veri o ad attori che hanno interpretato questo ruolo in
passato?
AE:“Ogni
ragazzino americano cresce con l’idea che volendo può diventare
Presidente. Io ho un grande amore per il mio Paese e grande
rispetto per la carica di Presidente. Quanto Antoine Fuqua è venuto
da me abbiamo parlato del personaggio, e del tipo di Presidente che
voleva fossi. Mi ha fatto l’esempio di JFK, per darmi un’idea del
fascino, della giovinezza e del carisma che voleva nel personaggio,
e anche la scena iniziale, in cui lui si tiene in forma con la boxe
doveva essere esplicativa del tipo di uomo che è. Doveva essere un
Presidente forte e duro per poter tenere testa a quello che gli
sarebbe poi capitato nel film”.
Reduci dal grandissimo successo del
film precedente, in questa storia ritroviamo i giovanissimi Sully e
Mike alle prese con l’adolescenza che per qualcuno è più difficile
che per qualcun’altro. Così come in Monsters & Co, anche qui
ritroviamo le magnifiche voci originali di John
Goodman per lo spaventoso James P. Sullivan, Billy
Crystal per il secchione Mike Wazowski e Steve
Buscemi per l’infido Randall Boggs.
Ecco il trailer originale a seguire:
Qui la trama di
Monsters and Co: Alla Monster, ink si
raccolgono grida di bambini per fornire energia pulita a tutti gli
abitanti di Mostropoli. I bambini non si spaventano più come un
tempo e l’industria minaccia di chiudere, fino a che una bambina
entrerà attraverso il suo armadio nella città dei Mostri,
scatenando il panico e insospettate conseguenze.
E qui la trama di Monsters
University: I mostri
diciottenni Mike Wazowski e James P. Sullivan sono due matricole
della Monsters University e hanno un desiderio comune: diventare i
più grandi spaventatori del mondo. I due, inseguendo questo sogno,
diventeranno da rivali ad inseparabili amici.
Continuano i preparativi della fase
di pre-produzione di X-Men giorni di un futuro passato
, e il regista Bryan Singer ha rivelato una nuova immagine a
distanza ravvicinata di Bestia, che sotto il peloso trucco blu
continuerà ad essere interpretato da Nicholas Hoult (Warm Bodies).
La foto, twittata da Singer sul suo account Twitter, porta con sè
anche una bella citazione della fiaba francese “La Bella e La Bestia”, di Jeanne Marie
Le Prince de Beaumont:
<<Many a monster wears the form of a man; it is better
of the two to have the heart of a man & the form of a
monster>>
La trama di X-Men: giorni di un futuro
passato, tratta dall’omonimo fumetto del 1981,
ripercorre un arco temporale ambientato in un imprecisato futuro in
cui gli USA sono dominati dalla Sentinelle, mentre i mutanti vivono
confinati in campi di concentramento. Kitty Pride torna indietro
nel tempo e impedisce dal passato che gli eventi precipitino a tal
punto da trasformare la vita dei mutanti del futuro in un inferno
di reclusione.
Guarda il nuovo Trailer
italiano di Carrie con protagonista la
giovane stella Chloe Grace Moretz che vedremo presto
anche nel sequel Kick-Ass 2. Carrie è il remake del film del
1976 diretto da Brian De Palma. Ad
interpretare il ruolo che fu di Sissy
Spacek ci sarà, per questa versione del
2013,la
giovane Chloe Grace Moretz,
mentre Julianne Moore interpreta
la sua fanatica madre.
Completato il cast del film diretto
da Kimberly Peirce (Boys don’t
cry)Alex
Russell, Ansel
Elgort, Gabriella
Wilde. La pellicola è basata sull’omonimo
romanzo breve di Stephen King.
Trama: Tratto dal romanzo di
Stephen King, il film è il remake di Carrie, lo sguardo di Satana
diretto nel 1976 da Brian De Palma con protagonista Sissy Spacek.
Protagonista della storia è Carrie White, un’adolescente
complessata per l’educazione sbagliata ricevuta dalla madre nonché
zimbello della scuola dove viene ridicolizzata di continuo. Quando
Carrie scopre di avere dei misteriosi poteri telecinetici inizierà
ad usarli per vendicarsi.
In questi giorni Paul WS
Anderson ha finalmente trovato uno degli ultimi membri per il
cast del suo novo progetto storico-epico dal titolo Pompei,
un action ambientato all’epoca della devastante eruzione del
celebre vulcano partenopeo.
Si tratta infatti dell’attore
Adewale Akinnuoye-Agbaje, noto soprattutto per la serie tv
Lost di J.J.Abrams e per l’indimenticabile
G.I. Joe: La nascita dei Cobra. Il film, che vede
come protagonista la star Kit Harington della saga di
Game Of Thrones, racconta la vicenda del giovane
Milo, abitante della celebre città condannata alla distruzione a
causa dell’eruzione del Vesuvio avvenuta nel 79 d.C. il giovane
Milo dovrà combattere per salvare le sorti della donna che ama
(Emily Browning, da qualche mese entrata nel cast).
Akinnuoye-Agbaje interpreterà il ruolo di un gladiatore amico di
Milo, impegnato ad aiutare il giovane a sconfiggere il tiranno che
ha ucciso la sua famiglia, interpretato da Kiefer
Sutherland. Jared Harris, Carrie-Anne Moss e
Joe Pingue sono altri nomi appena entrati nel cast del film,
le cui riprese stanno per iniziare Toronto in questi giorni.
Anderson lavora su una sceneggiatura di Lee Batchler,
Janet Scott Batchler, Julian Fellowes e Michael
Robert Johnson. Per quanto riguarda Akinnuoye-Agbaje, è stato
visto l’ultima volta in Bullet To The Head e apparirà
in Thor: Il Mondo delle Tenebre nei panni di
Algrim.
Melissa McCarthy e marito Ben Falcone
in questi giorni hanno visto sfumare quasi definitivamente il sogno
di poter avere la celebre Shirley McClane nel cast della
loro nuova commedia Tammy, di cui la coppia
è autrice ed impegnata alla regia. Però fortunatamente non tutti i
mali vengono per nuocere, ed infatti, mentre altri grandi nomi come
quelli di Susan Sarandon e Mark Duplass hanno dato
l’ok al progetto, ecco che quest’oggi è giunta la notizia secondo
cui anche Allison Janney sarebbe in trattativa per un
ruolo nel nuovo esilarante lungometraggio. Falcone e la McCarthy
stanno cercando di dare il via alle riprese entro il prossimo mese,
mentre la Janney recentemente protagonista in Liberal
Arts e A Thousand Words, sta contrattando per
una suo ruolo nella commedia, compatibilmente con i due successivi
impegni della serie Masters Of Sex e di una nuova
commedia diretta da Mark Lawrence e con la star Hug
Grant.
Dopo le recenti fatiche di
Star Trek: Into Darkness di J.J. Abrams,
Zoe Saldana è ora in trattative per interpretare il ruolo di
Gamora nel nuovo progetto di Guardians Of The Galaxy,
tratto da un fumetto della Marvel. Gamora dovrebbe essere una
perfida assassina dalla pelle verde e squamosa, ultimo superteste
di una specie sterminata da un’altra razza aliena chiamata
Badoon.
Se dovesse accettare, la Slandra
sarebbe solo l’ultima perla di un cast ricchissimo che già
comprende Chris Pratt nel ruolo del Signore Oscuro e il
wrestler Dave Bautista nei panni di Drax The Destroyer.
All’appello di supereroi mancano però ancora i volti di tre
personaggi che però avranno bisogno di un massiccio lavoro di
performance capture e di qualcuno che dia loro una voce. Per il
momento la trama rimane avvolta nel più fitto mistero, ma come già
annunciato dovrebbe essere una versione alquanto particolare sulle
vite di supereroi, prendendo come spunto il precedente caso di
The Avengers. Il film sarà diretto da James
Gunn e le riprese dovrebbero iniziare proprio questo
mese nel Regno Unito, e intanto la Salandra sarà di nuovo tra gli
asteroidi per Star Trek Into Darkness (9 maggio negli USA) e
recentemente ha lavorato su thriller Out Of The
Furnace con Christian Bale.
In questi giorni è stato rilasciato
un inedito teaser trailer in cui che svela al pubblico i nuovi
personaggi e i volti noti del grande schermo che parteciperanno con
dei ruoli cameo nell’attesissima commedia Anchorman: La leggenda
continua, secondo capitolo del celebre lungometraggio
che tanto a fatto parlare di sé in passato.
Così si scopre che almeno due degli
attori di supporto del film originale saranno di nuovo con noi,
ovvero il Wes Mantooth interpretato da Vince Vaughn e il
celebre Frank Vitchard di Luke Wilson. Ed ora veniamo alle
succulente novità: la carrellata di star che presteranno la loro
immagine al film ha inizio con un’inedita Nichole Kidman, la
quale affiancherà gli ormai Anchor-veterani Will Ferrell,
Steve Carell, Paul Rudd, David Koechner e
Christina Applegate insieme nuovo reclute Kristen
Wiig, James Marsden, Greg Kinnear, senza tener
conto poi di un secondo cameo del celebre Harrison Ford.
Anchorman: La leggenda continua è attualmente in fase di
riprese e sarà nelle sale americane il 20 dicembre. Di seguito
proponiamo il primo teaser trialer con alcuni commenti del
cast.
Ecco un nuovo poster internazionale
ed alcune immagine inedite fresche di distribuzione provenienti dal
nuovo attesissimo Suda e Cresci
(Pain & Gain), ambizioso progetto low budget di
Michael Bay interpretato da Mark Wahlberg e Dwayne
Johnson, affiancati da Redel Wilson e Ed Harris.
Distribuito dalla Paramount Pictures, il film sarà nelle sale
italiane dal 1 maggio 2013.
Dopo alcuni mesi di oblio assoluto, ecco finalmente un nuovo
inedito trailer per fare maggiore chiarezza sul nuovo attesissimo
The Iceman, dramma psicologico sulla vita e le turbe
di un insospettabile serial killer. Dopo i promo di gennaio
infatti, il film sembrava essere stato dimenticato da tutti, ma
ecco che ora finalmente le nuove immagini ci mostrano Michael
Shannon nelle vesti di un uomo malato e in preda a inquietanti
voci interiori. La storia narra di Richard Kuklinski e di sua
moglie Deborah (Winona Ryder), normale coppia di sposi che
sembrano avere una vita modello. Ma all’insaputa di Deborah e dei
bambini, quando Kuklinski va a lavorare la mattina, o a volte
nel cuore della notte, egli si reca a commettere esecuzioni per
volere della famiglia Gambino, impiegando una grande varietà di
metodi letali (pistole, coltelli, esplosivi, strangolamento,
avvelenamento) che rendono difficile alla polizia rintracciare la
sua figura. Anche se il film ha incontrato alcune reazioni non
proprio entusiaste, la prospettiva di Shannon nei panni di un
assassino a sangue freddo rimane allettante. The
Iceman arriverà nelle sale americane il 7 giugno. Di
seguito proponiamo il trailer e il poster internazionale del
film.
Il film è diretto da Ariel
Vromen e comprende nel cast Michael Shannon, Danny A.
Abeckaser, Chris Evans, Winona Ryder e Ray
Liotta
Sabato scorso, durante
l’attesissimo incontro al WonderCon, il regista Joseph
Kosinski, famoso per la passata esperienza di Tron
Legacy, ha parlato a lungo coi giornalisti riguardo al suo
prossimo attesissimo film, lo sciente-action Oblivion
con la star Tom Cruise.
Durante la conferenza però Kosinski
si è lasciato scappare un’indiscrezione secondo cui egli avrebbe
espresso l’interesse a realizzare e dirigere un remake del celebre
film di fantascienza degli anni ’70
The Black Hole, chiedendo alla Disney di produrre il
lungometraggio per cui è già stato trovato uno sceneggiatore, il
cui nome verrà comunicato a breve. In realtà proprio quest’oggi
sappiamo che a firmare lo script di questo reboot sarà nientemeno
che Jon Spaigts, autore del recente Prometheus.
La storia originale di The
Hole vede la nave spaziale USS Palomino e il suo equipaggio
alla scoperta di un’altra imbarcazione interstellare perduta,
il Cigno, in bilico appena fuori da un buco nero nello spazio. Al
momento dell’imbarco però, i membri della Palombo trovano uno
scienziato e un esercito di robot, e scoprono con orrore che le
macchine contengono i resti dell’equipaggio umano della nave, che
ha rifiutato di obbedire al medico pazzo. Questa a grandi linee la
struttura originale del film, ma per questo suo attesissimo remake
ancora non si hanno notizie certe, in quanto l’intero progetto è
tenuto sotto chiave. Kosinski però ha rivelato che probabilmente si
deciderà di rendere ancora più dark lo script, ma per il
momento il progetto rimane solo su carta, a causa dei futuri
impegni del regista che lo vedranno a breve coinvolto in altri due
film di fantascienza. Nel frattempo Spaigts è impegnato a
scrivere una nuova versione de La Mummia, un progetto
che a quanto pare coinvolge anche Billy Ray, autore di
Hunger Games, al lavoro su una sceneggiatura
concorrente.
Ecco un nuovo inedito e spettacolare poster per la versione in
I-MAX di Oblivion, diretto da Joseph Kosinski
e con un cast di eccellenza che comprende , Tom
Cruise,Andrea Riseborough,Melissa
Leo,Morgan Freeman,Nikolaj
Coster-Waldau,Olga Kurylenko e Zoe
Bell.
In un spettacolare pianeta Terra
del futuro che si è evoluto fino a diventare irriconoscibile, un
uomo si confronta col passato che lo porterà ad affrontare un
viaggio di redenzione e ricerca mentre si batterà per salvare
l’umanità. Jack Harper (Tom
Cruise) è uno degli ultimi riparatori di droni
operanti sulla Terra. Parte di una massiccia operazione per
estrarre risorse vitali dopo decenni di guerra contro una
terrificante minaccia conosciuta come Scavs, la missione di Jack è
quasi terminata. Vivendo e perlustrando gli straordinari cieli da
migliaia di metri d’altezza, la sua esistenza crolla quando salva
una bella straniera da uno spacecraft precipitato. Il suo arrivo
innesca una serie di eventi che lo costringono a mettere in
questione tutto ciò che conosceva e mettono nelle sue mani il
destino dell’umanità. Tutte le info sul film nella nostra scheda
film: Oblivion.
Guillermo Del Toro che presto
sarà nelle sale con Pacific Rim, ha ufficialmente
iniziato a lavorare al suo prossimo lungometraggio, il
thriller Crimson Peak. Oggi arriva la
conferma da Variety che l’attoreBenedict Cumberbatch che presto vedremo nei
panni del cattivo nel prossimo Star Trek Into Darkness si
unirà ai già confermati Emma Stone e Charlie Hunnam. Della
trama di Crimson Peak si sa poco o nulla, tranne
il fatto che segnerà il ritorno del regista al sovrannaturale e ad
una possibile casa infestata. Crimson Peak è co-scritto da
Del Toro e
Matthew Robins e sarà prodotto dalla
Lucinda Coxon. Il progetto riunisce anche il
regista con la Legendary Pictures che ha
finanziato Pacific Rim, mentre la Universal
Pictures sembra stia aspettando il momento opportuno per entrare a
bordo e finanziare e distribuire la pellicola.
Il progetto riunisce anche Del Toro
con Legendary Pictures hanno finanziato isole del Pacifico, con la
Universal Pictures attesa dietro le quinte per venire eventualmente
a bordo per finanziare e distribuire. I piani sono per le riprese
per iniziare nel mese di febbraio 2014.
Trama: Quando l’Enterprise è
chiamata a tornare verso casa, l’equipaggio scopre una terrificante
e inarrestabile forza all’interno della propria organizzazione che
ha fatto esplodere la flotta e tutto ciò che essa rappresenta,
lasciando il nostro mondo in uno stato di crisi. Spinto da un
conflitto personale, il Capitano Kirk condurrà una caccia all’uomo
in un mondo in guerra per catturare una vera e propria arma umana
di distruzione di massa. Mentre i nostri eroi vengono spinti in
un’epica partita a scacchi tra la vita e la morte, l’amore verrà
messo alla prova, le amicizie saranno lacerate, e i sacrifici
compiuti per l’unica famiglia che Kirk abbia mai avuto: il suo
equipaggio.
Guarda il nuovo Trailer
di Carrie con protagonista la giovane
stella Chloe Grace Moretz che vedremo presto
anche nel sequel Kick-Ass 2. Carrie è il remake del film del
1976 diretto da Brian De Palma.
Guarda l’esilarante video di
Robert Downey Jr. che balla il Gangnam Style
alla premiere mondiale Coreana di Iron Man
3, nonostante la situazione critica fra USA e Corea
del Nord, che minaccia di interrompere l’equilibrio di pace nel
mondo. Infatti, la premiere mondiale di Iron Man
3 si è tenuta proprio nella vicina Corea del Sud, nel
giorno del compleanno dell’attore
Robert Downey Jr. che vedremo nuovamente nei
panni del magnate Tony Stark. Probabilmente per quietare gli animi
l’attore ha danzanto sulle note del celeberrimo tormentone
della pop-star coreana PSY, Gangnam
Style durante il lancio asiatico del nuovo
blockbuster Marvel.
Trama: Il nuovo film MarvelIron
Man 3 vede lo sfacciato ma brillante industriale Tony
Stark/Iron Man combattere contro un nemico senza limiti. Quando
Stark vedrà il suo mondo personale distrutto per mano del suo
nemico, intraprenderà una straziante missione alla ricerca dei
responsabili. Si tratterà di un’impresa che metterà a dura prova il
suo coraggio in ogni momento. Con le spalle al muro, Stark dovrà
sopravvivere senza i dispositivi da lui creati, fidandosi solo del
proprio ingegno e istinto per proteggerele persone che ama. Mentre
trova tutte le forze per reagire, Stark trova la risposta alla
domanda che lo ha sempre segretamente perseguitato: è l’uomo che fa
l’armatura o è l’armatura che fa l’uomo?
Guarda il nuovo Trailer del
Il Grande Gatsby, il nuovo film
di Baz Luhrmann e con
protagonisti Leonardo DiCaprio, Tobey
Maguire, Carey Mulligan, Joel Edgerton. Questo
nuovo filmato promozionale è accompagnato dalle musiche
di Beyoncé x André 3000, Florence + The
Machine eLana Del
Rey, che dovrebbe ever composto la canzone ufficiale
del Il Grande Gatsby. Il video è stato
rilasciato dalla Warner Bros. a poche ore di distanza dalla
pubblicazione del nuovo poster ufficiale del film.
Il
Grande Gatsby uscirà il prossimo 16 maggio al
cinema. Tutte le info sul film le trovate nella nostra
scheda: Il Grande Gatsby. Il sito ufficiale
del film qui.
Il film racconta la storia di un
aspirante scrittore, Nick Carraway che lasciato il Midwest
Americano, arriva a New York nella primavera del 1922, un’epoca in
cui regna la dubbia moralità, la musica jazz e la delinquenza. In
cerca del suo personale Sogno Americano, Nick si ritrova vicino di
casa di un misterioso milionario a cui piace organizzare feste, Jay
Gatsby, ed a sua cugina Daisy che vive sulla sponda opposta della
baia con il suo amorevole nonché nobile marito, Tom Buchanan. E’
allora che Nick viene catapultato nell’accattivante mondo dei
super-ricchi, le loro illusioni, amori ed inganni. Nick è quindi
testimone, dentro e fuori del suo mondo, di racconti di amori
impossibili, sogni incorruttibili e tragedie ad alto tasso di
drammaticità.
All’età di 78 anni, si spegne
Jane Henson. Lei insieme a suo marito
Jim era una delle menti che ha collaborato al
successo e alla commercializzazione dei Muppets.
Martedì proprio il marito ha fatto divulgare la notizia in
rete, e tutto lo staff creativo si è unito al lutto. Una donna
energica e grande lavoratrice era Jane Henson. Nella sua casa
nel Connecticut, si spenta lasciando la sua eredità tra le mani del
marito Jim. Entrambi si sono conosciuti nel 1950 in una classe di
tetro all’università del Mayland. Una conoscenza nata per caso che
li ha uniti si in campo lavorativo che in quello sentimentale.
Miami. Metà anni ’90. La palestra
“Sun Gym” è tra i principali punti di ritrovo della città per
bodybuilder ossessionati dall’attività fisica e dalla cura
“scultorea” del loro corpo: per lo più a base di pesi, aerobica e,
soprattutto, larghi quantitativi di steroidi, illecitamente
trafficati negli spogliatoi sotto lo sguardo vigile del direttore,
Daniel Lugo.
Gli affari sembrano procedere per
il meglio, e tutto fila liscio come l’olio fino a quando l’apertura
di un nuovo complesso a Miami Lake, il Gold Gym, non determina una
consistente fuga di clienti e l’incapacità di stare al passo con la
concorrenza. Per far fronte alla situazione e sfuggire al tracollo
economico il responsabile dell’attività, Daniel Lugo appunto, opta
per una strada in linea con il suo passato “sporco” di
pregiudicato: rapire, con l’aiuto del criminale Paul Doyle, un
importante e ricco uomo d’affari, Victor Kershaw, per accedere alle
sue finanze, a suon di botte e di torture.
Il malcapitato, scampato al tentato
omicidio da parte della “Gang Gym Sun”, e deluso dal dipartimento
di Polizia, affiderà la cattura della banda al detective Ed Du
Bois.
Si tratta di una storia realmente
accaduta, raccontata nel 1999 in una serie di articoli pubblicati
sotto il titolo di Pain and Gain dal
giornalista investigativo Pete Collins sul Miami New Times,
e adesso diventata un film.
Stiamo parlando di Suda
e cresci, diretto da Michael Bay e
interpretato da Mark Wahlberg e Dwayne
Johnson, affiancati da Redel Wilson e
Ed Harris.
Distribuito dalla Paramount
Pictures, e nelle sale italiane dal 1 maggio, il progetto era in
cantiere da alcuni anni. Il regista infatti era diverso tempo che
studiava il caso e aspirava a costruirci un film tratto dal
resoconto sopracitato ma, già impegnato sul set dei tre
Transformer, rinvia di volta in volta le
riprese fino alla primavera dello scorso anno.
La narrazione offerta da Collins
pochi anni dopo l’accaduto (per chi interessato reperibile online
all’indirizzo
http://www.miaminewtimes.com/1999-12-23/news/pain-gain/) è
suddivisa in tre parti e, prodiga di dettagli, ricotruisce
l’episodio risalendo fino all’apertura della palestra nel 1987, ad
opera del commercialista John Mese che, per quanto abile negli
affari, nonchè nel culturismo, non dimostra altrettanto acume
nella scelta dei gestori, consegnando puntualmente l’attività nelle
mani sbagliate.
A giudicare dal trailer e dalle
sinossi che circolano sul web, Michael Bay si
concentra sul nodo drammatico della vicenda, muovendosi su più
generi cinematografici, senza escludere la black-comedy. La scelta
del cast pare non sia stata semplice. In particolare ha creato
qualche difficoltà il ruolo dell’imprenditore rapito,
Victor Kershaw, prima pensato per Albert
Brooks, poi affidato a John Turturro,
venuto meno per altri impegni professionali, infine affidato a
Tony Shaloub.
Ecco un altro bellissimo poster di
gruppo per Il Grande Gatsby , dopo i
character poster che vi abbiamo vostrato nei giorni scorsi.
Strutturato come un manifesto di Broadway, il poster vede
Leonardo DiCaprio campeggiare al centro della
scena, in tutta la sua eleganza fitzgeraldiana, e accanto a lui
Tobey Maguire e Joel Edgerton,
l’amico e il nemico, e oltre ancora Amitabh Bachchan e
Isla Ficher, la donna moderna e la moderna
“sgualdrina”. In basso, cinconfusa in un’aura di innocente attesa e
speranza c’è Carey Mulligan, colei per la quale
tutto è stato fatto, la leggiadra Daisy che vive dall’altro lato
della baia …
Il
Grande Gatsby uscirà il prossimo 16 maggio al
cinema. Tutte le info sul film le trovate nella nostra
scheda: Il Grande Gatsby. Il sito ufficiale
del film qui.
Il film racconta la storia di un
aspirante scrittore, Nick Carraway che lasciato il Midwest
Americano, arriva a New York nella primavera del 1922, un’epoca in
cui regna la dubbia moralità, la musica jazz e la delinquenza. In
cerca del suo personale Sogno Americano, Nick si ritrova vicino di
casa di un misterioso milionario a cui piace organizzare feste, Jay
Gatsby, ed a sua cugina Daisy che vive sulla sponda opposta della
baia con il suo amorevole nonché nobile marito, Tom Buchanan. E’
allora che Nick viene catapultato nell’accattivante mondo dei
super-ricchi, le loro illusioni, amori ed inganni. Nick è quindi
testimone, dentro e fuori del suo mondo, di racconti di amori
impossibili, sogni incorruttibili e tragedie ad alto tasso di
drammaticità.
Marcello Santilli
(Enrico Brignano) un quarantenne irrequieto attratto dalla
facile ricchezza, ma ridotto sul lastrico, scopre che in Puglia c’è
un paese abitato da tantissimi vecchi. Ecco l’affare: aprirrà
un’agenzia di pompe funebri. Ma i giorni passano e nemmeno un
decesso, non una malattia, nè un piccolo malore. Sembra
impossibile: in quel paese non si muore!
Ecco l’attesissimo
primo trailer di Only God Forgives ,
ultimo filmche vede la collaborazione di Nicholas Winding
Refn con Ryan Gosling, che il regista di
Bronson ha già diretto con un eccezionale
risultato in Drive. Inutile dire quanto
sia alto l’hype intorno a questa pellicola che si prefigura
violenta almeno quanto la precedente e forse più torbida. A dirla
tutta proprio Gosling ha detto, in merito a Only God
Forgives , che questa volta Refn non si è proprio
contenuto, realizzando il perfetto sequel di
Drive elevato all’ennesima potenza.
Il trailer che vi mostriamo oggi
esplicita la grande perizia registica di Refn, unita al suo gusto
truculento per una violenza cinematografica resa con una tale
eleganza da risultare sostenibile.
Inutile dire che Gosling sembra
essere nato esattamente per recitare per Nicholas, tanto che anche
nel suo ultimo film in uscita oggi in Italia, Come Un
Tuono, non può fare a meno di sfoggiare uno sguardo
che potremmo definire ormai refniano!
Ecco il trailer del film:
Il film uscirà a maggio ed è uno dei titoli papabili per il
prossimo Festival
di Cannes.
Trama: Sullo sfondo della
Thailandia, a Bangkok, si sviluppa la storia di Julian
(Ryan Gosling), proprietario con il fratello di un
club di boxe thailandese, usato come copertura per lo spaccio di
droga. A seguito dell’assassinio del fratello, la madre Jenna
(Kristin Scott Thomas) obbliga Julian a
vendicarlo. Le sue ricerche porteranno il giovane a un poliziotto
in pensione Chang, detto Angelo della vendetta, che si erge a
giudice e punitore della criminalità. Il ragazzo lo sfida sul ring
sperando di vincere, ma viene sconfitto. Jenna allora chiederà al
figlio di ucciderlo, iniziando un vortice di sangue e vendetta.
La regista di Twilight
Catherine Hardwicke è pronta a portare sul grande
schermo una nuova saga young adult. L’età dei miracoli
infatti è un bestseller scritto
daKaren Thompson Walker. La sceneggiatura è
stata realizzata da Seth Lochhead e il
film sarà prodotto dalla River Road
Entertainment.
L’età dei miracoli è un
romanzo ambientato in un mondo apocalittico e attraverso la
voce narrante della protagonista Julia verremo trasportati in un
mondo in cui la terra inizia a rallentare e le giornate man mano si
allungano. Cambia la forza di gravità, iniziano le tempeste solari.
Quando Julia racconta la storia di come il “rallentamento” è
cominciato ha ventuno anni. Il mondo in qualche modo va avanti, ma
è destinato alla fine.
Una trama davvero invitante, non
trovate? Si prospetta un ennesimo successo professionale per
Catherine Hardwicke.
Interstellar
il nuovo film di Christopher Nolan, sembra
aver trovato il primo nome per il cast. Infatti,
qualche settimana fa era trapelata che Matthew McConaughey avrebbe preso parte al
film. Ora Startribune e lo stesso attore lo confermano con una
breve dichiarazione. Il tutto è avvolto ancora nel mistero
ma sappiamo solo che il film uscirà il prossimo 7
novembre 2014 e che il personaggio di Matthew McConaughey si
chiamerà Cooper.
Interstellar
racconterà le vicende di un gruppo di esploratori che
viaggiano attraverso un condotto spazio-temporale, e ruoterà
attorno a viaggi nel tempo e dimensioni alternative. Sembrerebbe
che per dare vita a questa storia Christopher Nolan si sia basato sulle
teorie scientifiche sviluppate daKip Thorne,
un fisico teorico statunitense specializzato in fisica della
gravitazione e astrofisica. Un film quindi degno della “poetica” di
Nolan. In attesa di ulteriori notizie, attendiamo già da ora
l’uscita di questa pellicola nelle sale cinematografiche.
Vi ricordiamo che ad occuparsi
della distribuzione Warner Bros. Pictures e Paramount Pictures in
questa occasione unite per uno sforzo produttivo importante, per un
film complesso e dalle dimensioni enormi, che potrebbe dare il via
ufficiale alla pre-produzione nel giro di pochissimi mesi. Inoltre,
come già molti di voi sapranno il progetto è già stato per più di
due anni nelle mani di Steven Spielberg, Interstellar
è stato sceneggiato dal fratello di Christopher Nolan, Jonathan
Nolan.
L’Iron Man mania è ufficialmente
scoppiata. Come ormai tutti sappiamo, il prossimo 24 Aprile
arriverà nelle sale italiane l’attesissimo capitolo 3 del super
eroe della Marvel.
Questa volta, anzichè farvi vedere
un altro trailer o spot pubblicitario, grazie a Cinel, vi mostriamo
la locandina ufficiale spagnola di Iron
Man 3. Un pò diversa da quella italiana ed internazionale, ma
comunque di grande impatto visivo. Non ci resta quindi che
ammirarla ed aspettare impazientemente che il 24 Aprile arrivi al
più presto.
Ecco la trama del film: Quando
Iron Man deve affrontare un nemico la cui forza non conosce rivali
e che riesce a distruggere ciò che ha di più caro, l’industriale
Tony Stark intraprende un durissimo viaggio in cui dovrà mettere
alla prova il suo coraggio. Messo alle strette, riuscirà a
sopravvivere grazie ai suoi dispositivi e al suo ingegno, che userà
per proteggere le persone a lui vicine.