Una Terra devastata da decenni di
battaglie nucleari contro una razza aliena. L’umanità costretta ad
abbandonare il suolo radioattivo per abitare nei cieli. Droni
telecomandati a controllare ciò che rimane di un pianeta ormai
distrutto, caduto nelle grinfie di fameliche creature
extraterrestri. Uno scenario alquanto pessimistico quello proposto
da Joseph Kosinski nel suo nuovo attesissimo
Oblivion, ambizioso progetto fantascientifico e
post-apocalittico che vede il divo Tom Cruise nei panni di
Jack Arper, responsabile della manutenzione di macchine di
controllo sulla Terra e che si trova a dover fronteggiare minacce
d’ogni sorta, sino alla scoperta del corpo di una misteriosa
ragazza immersa in un sonno criogenico.
La passione del giovane Kosinski
per i territori del fantastico e del visionario è evidente fin
dalla sua opera d’esordio del 2010, Tron: Legacy,
sequel del fortunato lungometraggio del 1984 che aveva inaugurato a
pieno titolo l’era del cinema postprodotto in digitale. Il regista,
qui alla sua seconda opera, non manca di creare un immaginario
visivo spettacolare, e allo stesso tempo decide di elaborare un
accompagnamento sonoro che possa essere in sintonia con il clima
futuristico e desolato del film.
ùPer questo motivo egli, grande
amante della musica rock, metal e tecno contemporanea, decide di
affidare la Oblivion soundtrack
alla giovane band M83, fondata da Anthony Gonzales,
Morgan Kibby e Loïc Maurin. Questo gruppo
musicale, impegnato soprattutto nel campo della musica elettronica
e pop, non è del tutto nuovo al mondo cinematografico, poiché molti
loro brani sono stati utilizzati come soundtrack per trailers e
spezzoni di film che hanno ben presto permesso ai giovani talenti
di emergere e di farsi notare nel mondo discografico (ad esempio
ricordiamo Unrecorded per il trailer internazionale del film
russo I guardiani della notte, Teen Angst nel
trailer di A Scanner Darkly, e Run Into Flowers e
Cyborg per il cortometraggio di Giacomo Abruzzese
Fireworks, una produzione italo-francese). Così come
il sodalizio con i Daft Punk per Tron: Legacy,
anche qui la collaborazione tra Kosinski e gli M83 da
vita ad una tessitura sonora che ci immerge subito in un clima di
imponente maestosità rappresentato dall’impero dei cieli in cui gli
umani sono ora costretti a vivere.
La partitura, composta dallo stesso
Anthony Gonzalez con la collaborazione di Joseph Trapanese,
privilegia ovviamente strumentazioni di repertorio rock e metal, e
dunque abbiamo una grande presenza di hammond, sintetizzatori e
percussioni elettroniche, elementi che ci palesano il contesto
futuristico in cui la vicenda si svolge. Ascoltando il brano
introduttivo, Jack’s Dream, però ecco che subito ci
pare di trovarci di fronte ad un paradosso, in quanto il tema soave
ed etereo proposto utilizza come elemento conduttore un
sintetizzatore elettronico che ci propone una melodia leggera ed
incorporea, accompagnata da un leggero sottofondo di archi e da
note di pianoforte. Ma ecco che già con Waking Up
tutto cambia, proiettandoci all’interno di ritmi cadenzati e
imponenti dove gli archi e le percussioni ci portano in un
crescendo di maestosità e preannunciano la tremenda situazione che
attende il pianeta. Altrettanto caotiche e intrise di filosofia
tecno sono anche Tech 49, StarWaves e
Odyssey Rescue, partiture ricche di suspance
adrenalinica in cui la strumentazione classica è perfettamente
amalgamata con un background che attinge ad un vasto repertorio
fonico che va dalle sperimentazioni musicali degli anni ’80 fino
alle più recenti opere elettroniche.
Tutto ciò dimostra come l’influenza
degli M83 nel creare un clima di futuro
incerto abbia fatto leva su una profonda conoscenza del repertorio
tecnico e musicale del passato. Come testimoniano infatti i brani
successivi di Earth 2077, Losing Contol
e Canyon Battle, l’influenza classica da cinema
hollywoodiano è più che evidente, ma essa viene assimilata da un
uso intelligente di suoni elettronici e sintetizzati, come a voler
creare una cover di partiture orchestrali in cui passato, presente
ed ipotetico futuro si mescolano tra loro. I repentini cambi
di tono e di tipologia strumentale presenti in Radiaton
Zone, You Cant Save Her, Raven
Rock e I’m Sending You Away rappresentano la
precisa intenzione di voler creare una specie di parallelismo
musicale tra immagine e suono, una commistione in cui la sonorità
abbia la possibilità di sottolineare e se possibile rimarcare ciò
che lo schermo mostra allo spettatore. Così nelle scene di
battaglia o nei momenti riflessivi la musica si adatta al contesto,
sia strumentalmente che a livello tonale, mantenendo però sempre lo
stile inconfondibilmente tecno che il gruppo ha voluto darle.
Degno di nota infine è il brano
conclusivo della pellicola, Feat Susanne Sundfor,
unico pezzo cantato di tutta la colonna sonora, dove la summa delle
precedenti proposte musicali adottate finisce per essere ancora una
volta confermata, creando un insieme di atmosfere che vanno dal
maestoso al sublime, dal sogno alla realtà. Grande prova musicale
quella degli M83,
i quali confermano nuovamente la loro predisposizione verso un tipo
di sonorità che miscela antico e moderno, in una vera antologia che
ha il pregio di adattarsi perfettamente all’universo immaginifico
creato dal visionario di Kosinski.
Ascolta la colonna sonora dei
M83 in anteprima:
Tom Cruise è il protagonista di Oblivion,
un evento cinematografico originale e rivoluzionario dal regista di
TRON: Legacy Joseph Kosinski e dal produttore de
L’Alba del Pianeta delle scimmie. Nel cast anche
Morgan Freeman,
Nikolaj Coster-Waldau,
Olga Kurylenko, Zoe Bell,
Melissa Leo,
Andrea Riseborough
In un spettacolare pianeta Terra
del futuro che si è evoluto fino a diventare irriconoscibile, un
uomo si confronta col passato che lo porterà ad affrontare un
viaggio di redenzione e ricerca mentre si batterà per salvare
l’umanità. Jack Harper (Tom
Cruise) è uno degli ultimi riparatori di droni
operanti sulla Terra. Parte di una massiccia operazione per
estrarre risorse vitali dopo decenni di guerra contro una
terrificante minaccia conosciuta come Scavs, la missione di Jack è
quasi terminata. Vivendo e perlustrando gli straordinari cieli da
migliaia di metri d’altezza, la sua esistenza crolla quando salva
una bella straniera da uno spacecraft precipitato. Il suo arrivo
innesca una serie di eventi che lo costringono a mettere in
questione tutto ciò che conosceva e mettono nelle sue mani il
destino dell’umanità. Tutte le info sul film nella nostra scheda
film: Oblivion.