James Cameron ha parlato a Fox News
dei sequel di Avatar, che usciranno rispettivamente nel dicembre
2014 e dicembre 2015. Il regista ha raccontato di essere molto
eccitato all’idea di ritornare su Pandora.
<<I film saranno girati
back-to-back, quindi sto scrivendo contemporaneamente due
sceneggiature. I due film completeranno questo insieme di tre film
che non è proprio una trilogia ma solo un insieme di storie che
ricoprono l’arco di vita degli stessi personaggi. Stiamo anche
facendo un sacco di lavori preliminari su nuovi software e nuove
tecniche di animazione.>>
Chissà cosa ci riserverà il vecchio
James per queste altre due avventure con i Na’ ‘vi.
Danny Elfman tornerà a lavorare con
Sam Raimi per comporre la colonna sonora di Oz: The Great and
Powerful, prossimo progetto del regista de La Casa che partirà a
luglio.
Hypnosis è un film
‘di genere’, come in Italia ormai raramente si vedono: è quello in
cui si cimentano Davide Tartarini e Simone Julian Cerri
Goldstein – aka 12/77 – in occasione della loro prima
prova sulla lunga distanza, culmine di una collaborazione di oltre
dieci anni.
Hypnosis ci
racconta di Christian, trentenne proiezionista in un multisala,
privo di ogni ricordo di infanzia; per questo, è in cura da anni da
uno psicanalista, padre di una sua amica: sarà lei a convincerlo a
provare a cambiare terapia, rivolgendosi al suo compagno,
ricorrendo alla tecnica dell’ipnosi regressiva. L’esperimento
finirà per portare alla luce memorie rimosse, conducendo i tre in
un paese sperduto, alla scoperta di una verità da incubo, con
nefande conseguenze.
Hypnosis a cavallo
tra thriller paranormale e horror tutto sommato efficace: dà modo
ai più ‘suggestionabili’ di sobbalzare quelle due – tre volte dalla
poltrona, e offre agli appassionati l’opportunità di farsi qualche
risata, non disdegnando un approccio a tratti ironico al genere,
ponendosi se vogliamo, metà strada tra l’horror giapponese a base
di ‘presenze inquietanti’ che è andato per la maggiore negli ultimi
anni, e il gotico ‘padano’ di certi episodi del primo Avati
(complice anche la suggestiva e azzeccata ambientazione
archeo-industriale di Crespi d’Adda), il tutto condito con qualche
ulteriore citazione (una su tutte, quella del villaggio ‘infernale’
de “Il seme della follia” di Carpenter).
Il cast vede protagonisti volti,
noti al pubblico del grande e (soprattutto) piccolo schermo: il più
conosciuto è senz’altro quello di Daniela Virgilio, reduce dal
successo della versione televisiva di “Romanzo
Criminale” (dove interpretava Patrizia); assieme a
lei, Nicola Baldoni, (nel ruolo di Christian) visto ne
“L’ultimo ultras” di Calvagna e in varie fiction televisive e
Federigo Ceci, anch’egli attivo in televisione, ma anche sul set di
“Miracolo a Sant’Anna”. Tra i ruoli ‘di contorno’, da segnalare
quello di una veterana dei palchi, soprattutto teatrali (per quanto
non conosciutissima tra il grande pubblico), come Narcisa
Bonati.
Hypnosis paga
certo le inevitabili lacune derivanti da una produzione dal budget
limitato (sarà forse ozioso chiederselo, ma resta la domanda su
cosa sarebbe stato questo film con maggiori mezzi a disposizione),
con l’aggiunta di qualche passaggio un pò lento e di personaggi un
filo tagliati con l’accetta: la bella ragazza che per fare del bene
finisce per scoperchiare il classico ‘vaso di Pandora’, il giovane
traumatizzato, il medico che forse è più attirato dalle prospettive
di carriera che non dalla salute del proprio assistito… una ‘pecca’
da mettere in conto, quando la storia e il ‘come andrà a finire’
prendono il sopravvento sui protagonisti, oltre a un finale
che forse potrà risultare non immediatamente chiaro ai meno avvezzi
alla narrativa dell’orrore…. nonostante tutto però, è un film
che in fondo funziona e che si può andare a vedere anche solo per
premiare il tentativo di riproporre (anche attraverso un’ampia
distribuzione, con una cinquantina di copie, anche presso i
principali circuiti multisala) il ‘caro, vecchio, cinema di
genere’.
E’ online il primo trailer
inglese di A Dangerous Method, nuovo film di David Cronenberg, con
Viggo Mortensen, Michael Fassbender, Keira Knightley, Sarah Gadon e
Vincent Cassell.
Festa a Taormina per Nessuno mi
può giudicare di Massimiliano Bruno: lo anticipa il Sindacato
Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani, in occasione della
prossima assegnazione dei Nastri d’Argento 2011, il 25 giugno.
Da San Paolo del Brasile,
arriva il primo film in concorso di quest’anno, una commedia nera,
una storia sul lavoro che diventa un noir, diretto dalla
ventinovenne Juliana Rojas e dal trentunenne Marco Dutra.
Ecco un video che mostra il
lavoro sperimentale dietro agli effetti di The Tree of life.
E’ proprio il leggendario Douglas Trumbull(2001 odissea nello
spazio, Blade Runner) a introdurre le immagini del dietro le quinte
degli effetti.
L’Ospite, tratto da un romanzo
di Stephenie-Twilight-Meyer, ha trovato distribuzione negli USA da
parte della Open Road, partnership fra due catene di sale
cinematografiche, AMC e Regal.
Guillermo del Toro sembra interessato
ad ogni progetto che minimamente si avvicina alle sue corde horror
– pop, ed eccolo così appropinquarsi anche a Maleficent, prossimo
reboot Disney de La Bella Addormentata nel Bosco.
Ian McShane è entrato a far parte del
nutrito cast di Snow White and the Huntsman. L’attore reduce dal
successo di pirati dei Caraibi: oltre i confini del mare, farà uno
dei nani di Biancaneve, Ceasar leader del gruppo.
Giunge notizia che la Universal
Pictures International Italy ha anticipato l’uscita di
Captain America – il Primo Vendicatore nel nostro
paese. L’uscita del film era prevista per il 27 luglio,
mentre ora potremo vederlo in contemporanea con gli Stati Uniti
il 22 luglio. Non ci resta che attendere l’uscita del
film e di seguito proporvi la nostra recensione.
Ecco il trailer in HD di Crazy, Stupid, Love la commedia
romantica che vede trai suoi scatenati protagonisti Julianne Moore,
Steve Carrell, Emma Stone, Kevin Bacon e Ryan Goslin.
In Bitch Slap – Le
superdotate, Trixie, Camero e Hel si ritrovano in mezzo al
deserto di fronte ad una roulotte, cercano il bottino di un colpo
finito in maniera turbolenta, ma scopriranno presto che dietro al
furto c’è dell’altro e soprattutto che non tutto quello che si vede
è come sembra. Attraverso una ricostruzione a ritroso del furto e
delle improbabili operazioni portate a termine per recuperare la
refurtiva, le nostre risaliranno ad un unico personaggio, che
incute terrore al solo ripeterne il nome, si tratta di Mr.
Pinky.
In Bitch Slap – Le
superdotate Rick Jacobson tenta una maldestra e a tratti
imbarazzante operazione di revival del sexploitation,
attingendo a man bassa da tutti quei registi che del b-movie hanno
fatto uno stile cinematografico alto, a partire da Tarantino. Al
suo Grinhouse sembra maggiormente strizzare l’occhio questa
pellicola, che però si rivela un frullato senza capo né coda, con
momenti di cinema davvero bassi, anche per essere di ‘serie B’.
Bitch Slap – Le superdotate, il film
Ogni momento è buono per le nostre
eroine per giocare con secchi d’acqua sotto al sole, per togliersi
i vestiti laddove sono già molto succinti e per spararsi addosso
con armi smisurate. Bitch Slap – Le superdotate
che voleva essere un omaggio a tutto quel cinema dove donne, sesso,
violenza e risate andavano d’amore e d’accordo, finisce con il
trasformarsi in una parodia sgradevole e patinata di film che pur
occupando l’ultimo posto nelle classifiche del Cinema, aveva una
sua dignità espressiva, che però Jacobson dimentica totalmente. Qui
c’è spazio solo per corpi prorompenti, ma proprio quando la
superficie ruvida del genere di riferimento dovrebbe venire fuori,
le nostre si ritirano in bell’ordine, promettendo tanto ed
esaudendo ben poco.
La struttura narrativa alla
Memento con continui rimandi a ‘quello che è
successo prima’ finisce per sfiancare lo spettatore che si chiede
sinceramente se fossero davvero necessari i 105 minuti di durata
del film. Per non parlare poi dell’aspetto estetico, girato tutto
in un set/deserto con uso indiscriminato di ralenti e chroma key,
il film sembra una bruttissima pubblicità. Anche il linguaggio,
caratterizzato dal turpiloquio femminista più scellerato e da
dialoghi sovrabbondanti e superflui, non riesce a dare al film un
briciolo di credibilità.
Il regista massicciamente
influenzato dai telefilm trash a sfondo epico che ha diretto non
esita ad affidare commei o piccoli ruoli ai quegli attori che sui
suddetti prodotti hanno costruito una carriera, ecco infatti
spuntare
Lucy Lawless e Renèe O’Connor (protagoniste di
Xena) nel ruolo di due suore tentate dal peccato
della carne, e Kevin Sorbo (l’Hercules
dell’omonima serie tv) nel ruolo di agente segreto sotto copertura.
Alla fine del film l’unico vero schiaffo (slap) è quello che
vorrebbe tirarsi da solo lo spettatore per aver pagato il
biglietto.
Dopo Checco Zalone e Cetto La Qualunque, un
altro personaggio da cabret è destinato al grande schermo: si
tratta di Giovanni Vernia che il 21 giugno inizia a girare il suo
debutto cinematografico.
“Mi piace pensare che quella di
oggi sia davvero un’occasione speciale, domani il film uscirà in
circa 70 sale in Italia e sarà proiettato via satellite” sono
queste le prime parole di Gioia Avvantaggio, President & C.E.O.
della GA&A Group che promuove la distribuzione di When You’re
Strande, documentario di Tom Dicillo sui Doors e sul loro
turbolento frontman Jim Morrison.
When You’re
Strange è il documentario diretto da Tom Dicillo sui
Doors, la band statunitense che in 54 mesi ha cambiato per sempre
la storia del rock. Protagonista assoluto di When You’re
Strange è Jim Morrison, da timido e
sensibile poeta, a star eccessiva e incredibilmente carismatica,
che è riuscito a splendere con tanta intensità da bruciarsi
immediatamente, a 27 anni, con Jimi Hendrix e
Janis Joplin, per sempre giovane nella memoria dei
fan di tutto il mondo.
When You’re
Strange prende le mosse dall’incontro di Morrison con Ray
Manzarek e parla della successiva fondazione del gruppo, per il
quale Jim scelse un nome dalle poesie di William Blake. La
bruciante ascesa e il crollo immediato, parabola consueta delle
star del rock, assume per Morrison la forma di un destino
ineluttabile, costellato da alcool e draghe di ogni tipo che ne
hanno alla fine determinato la caduta, e forse, anche la morte.
When You’re Strange, il film
Con uno stile piuttosto piatto
Dicillo ci conduce in un montaggio di sequenze di repertorio, senza
troppo aggiungere con la voce narrante che in originale è di Johnny
Deep, mentre da noi è quella di Morgan. Una voce che si limita a
raccontare quello che viene anche mostrato, lasciando inalterate le
emozioni che le immagini offrono. When You’re
Strange raggiunge i suoi livelli più alti solo quando
lascia parlare la musica, che anche per coloro che non conoscono i
Doors, o non ne sono fan appassionati, rappresenta un esempio
particolare e interessante, degno del successo che ha avuto e che
continua ad avere(80 milioni di dischi venduti nei 54 mesi di
‘vita’ della band e 10 milioni ancora oggi ogni anno).
Astenendosi dal giudizio umano,
When You’re Strange mette in risalto la figura
dell’artista, degli artisti, sottolineando in particolari sequenze
proprio la natura ibrida della preparazione musicale di ogni
componente del gruppo, alla quale si attribuisce lo stile e le
sonorità originalissime che li hanno reso il gruppo famigerato. Tom
Dicillo fa vivere il suo film soprattutto del grande mito dei Doors
in sé, e di Morrison soprattutto, senza apportare grande valore
aggiunto ad una storia che, per la sua eccezionalità, non ne ha
affatto bisogno.
Il documentario uscirà al cinema il
21 giugno, il 3 luglio, anniversario della morte di Morrison, andrà
in onda su Studio Universal e il 6 luglio uscirà in DVD in una
doppia versione: la prima edita da Feltrinelli accoppiata al volume
I Giorni del Caos, e la seconda edita da Universal.
Cars 2 . Saetta
McQueen è ormai una celebrità, gira il mondo vincendo gare
su gare e per gli abitanti di Radiator Spring è un eroe. Quando il
magnate Sir Axlerod annuncia l’intenzione di organizzare un World
Tour, Saetta parte per un giro intorno al mondo con il suo fido
Carl Attrezzi, alias Cricchetto.
Qualcosa però va storto e
Cricchetto si troverà immischiato in un intrigo spionistico alla
James Bond, mentre le automobili partecipanti al
tour si troveranno coinvolte in misteriosi incidenti durante le
gare.
Non c’erano ragioni apparenti che
spingessero John Lasseter a realizzare un sequel
del peggiore (a detta di pubblico e critica) film della
Pixar, alla fine però Cars 2 è
stato realizzato e il risultato non è molto diverso dal capitolo
precedente. Banale per trama e messa in scena, il film si dipana
per due lunghissime ore senza mai far sussultare lo spettatore. La
storia, condita da una svolta spionistica che dovrebbe
caratterizzarne la spina dorsale, risulta invece noiosa,
soprattutto perché incentrata sul personaggio di Cricchetto che
vale più come comprimario che come vero e proprio protagonista.
Eppure non si può
dire che non ci sia stato uno sforzo verso il rinnovamento: a
partire dalle location (ben quattro città internazionali) fino ai
personaggi, molti sono gli elementi inediti nel film, che tuttavia
non riescono a far decollare la storia. John
Lasseter omaggia anche l’Italia, che oltre ad essere la
location di una delle gare, insieme a Tokyo, Londra e Parigi, è
anche il paese d’origine di Francesco Bernoulli,
fiammante e spocchiosa Ferrari che ha la voce di Alessandro
Siani (probabilmente l’originale doppiaggio, affidato a
John Turturro, è sicuramente di maggiore
qualità e comicità).
Cars 2 rimane
tristemente su un binario infantile, cosa che alla Pixar non succede
praticamente mai, considerata la profondità emotiva e
contenutistica dei suoi film (Wall-E
e
Alla Ricerca di Nemo, ad esempio). Non resta quindi
che attribuire a Lasseter stesso la volontà di
produrre di Cars 2, allo scopo di realizzare un
suo desiderio d’infanzia.
Notevolissimo invece, nella
migliore tradizione Pixar, il
contrometraggio in apertura del film, che vede protagonisti i
giocattoli di Toy Story e su tutti Barbie e Ken.
A presiedere la giuria
del Concorso internazionale sarà il produttore portoghese
Paulo Branco (Francisca di Manoel de
Oliveira, 1981; In the White City di Alain Tanner, 1983;
Si riaccendono i riflettori per
la XVII edizione de L’Isola del Cinema. Un’intera
edizione dedicata ai Talenti Italiani, inaugurata
da una settimana che celebra il cinema Italiano di maggior successo
dell’ultima stagione: Ciak d’Italia.
Uscite martedì 21 giugno 2011 – When
You’re Strange: A quarant’anni dalla morte di Jim Morrison
(il prossimo 3 luglio), arriva When you’re strange, il docu-film
sui Doors, diretto da Tom DiCillo. Il film – attraverso video e
foto di repertorio (non mancano inediti) – ripercorre il periodo
che va dall’incontro di Jim Morrison con Ray Manzarek nel 1965,
fino alla sua morte (ancora avvolta nel mistero), avvenuta nel suo
appartamento a Parigi, il 3 luglio 1971. Il film è un racconto
avvincente del percorso artistico e umano della rock band e del suo
leggendario front-man.
Mercoledì 22 – The
Conspirator: Washington, aprile 1865. Frederick Aiken è un
ufficiale dell’esercito nordista, sopravvissuto alla Guerra Civile
e deciso a vivere e innamorarsi in una nazione finalmente unita.
Avvocato in tempo di pace, è chiamato a difendere davanti a un
tribunale militare Mary Surratt, accusata di complicità
nell’assassinio di Abramo Lincoln. Proprietaria di una pensione,
supposto luogo della cospirazione, e madre di John Surratt, amico e
frequentatore di uno dei sette uomini coinvolti nello scellerato
delitto, Mary si dichiara innocente e chiede per sé un processo
imparziale. Frederick, riottoso ad accettare la nomina di avvocato
difensore e fermamente convinto della colpevolezza di Mary,
nondimeno avvia la sua indagine e prepara difesa e arringa.
Resistendo alla requisitoria e ai metodi poco ortodossi del
pubblico ministero, il giovane avvocato si appassiona alla causa e
a quella sua cliente, innocente fino a prova contraria. La ricerca
della verità nel rispetto della Costituzione, gli alienerà gli
amici e gli indicherà i nemici dentro un paese sull’orlo del
collasso e dell’isterismo.
Michel Petrucciani – Body &
Soul: Docu-film di Michael Radford (il cui film più noto è
Il postino, con l’ultima apparizione di Massimo Troisi) che
racconta Michel Petrucciani, virtuoso del jazz, pianista dal tocco
irrepetibile, che ha trasformato il destino ingrato che lo ha fatto
nascere con una malattia genetica invalidante in un’occasione di
applicazione appassionata alla tastiera e di espressione totale di
sé. Francese, affetto da osteogenesi imperfetta e nanismo (per cui
occorreva portarlo in braccio come un bambino), figlio di un padre
che lo crebbe nel mito di Wes Montgomery, Art Tatum e dei grandi
classici del jazz, Michel a 13 anni era già un prodigio in grado di
lasciare ogni pubblico e collega di stucco e a 19 si trasferiva a
Big Sur, arruolato nel quartetto del sassofonista Charles Lloyd.
Esuberante, desideroso di gustare la vita fino all’ultimo, girò
instancabilmente il mondo assaporandone i cibi, le droghe e le
donne senza freni. Il figlio Alexandre ereditò la sua malattia.
Cars 2: L’irraggiungibile
auto da corsa Saetta McQueen con il suo amico carro attrezzi
Cricchetto, questa volta, dovrà andare in Europa a gareggiare
contro altri veicoli da corsa. Correrà infatti per il Grand Prix
Mondiale, gara che deciderà chi sarà l’auto più veloce del pianeta.
Inoltre Cricchetto, per un equivoco, diventerà un agente
segreto.
Venerdì 24 – 13
assassini: L’assurda carneficina di innocenti causata
dalle manie di Naritsug,u non può che preludere al tramonto di una
società basata sul rispetto cieco delle gerarchie e del diritto di
nascita, introducendo il Giappone all’età moderna.
Un anno da
ricordare: 1969. Penny Chenery è una classica casalinga
americana con marito e 4 figli. Alla morte della madre e con il
padre affetto da demenza senile, si trova a dover decidere cosa
fare dell’allevamento di cavalli in cui è cresciuta. Il fratello
professore di Economia ad Harvard (e anche il marito avvocato)
vorrebbero disfarsene offrendolo al miglior offerente ma lei non è
d’accordo. Dato che due giumente sono incinte di un cavallo
pregiato e potendo avere la proprietà di uno dei due puledri Penny
ottiene quello che verrà prima chiamato Red One (e così sarà per
sempre per il suo stalliere) e poi Secretariat. Il cavallo
dimostrerà, nonostante le sue caratteristiche di velocità ma non
altrettanto di tenuta sulla distanza, di poter essere un
fuoriclasse.
Hypnosis: Hypnosis
è un thriller paranormale, incentrato sulla terapia ipnotica
video-documentata che Isaia R. Deutzberg, brillante psichiatra
sperimentale americano, conduce su di un soggetto molto
particolare: Christian Parenti, un paziente affetto da aneurisma
cerebrale congenito, che gli provoca visioni inquietanti ed
un’amnesia totale relativa ai suoi primi dieci anni di vita.
Le visioni richiamate alla memoria
di Christian in questi esperimenti porteranno i tre nel suo paese
di origine; un luogo magico dall’atmosfera immutata di fine
ottocento, che rievoca un passato irrisolto e inspiegabilmente
sinistro.
Durante le videoriprese delle
sedute, accadono fatti misteriosi e hanno luogo strane apparizioni,
che faranno capire ai tre protagonisti che non si stanno
confrontando con una regolare patologia ma con un’inquietante
presenza che regna in quel luogo.
La stessa presenza che anni prima,
durante un rito per la sua evocazione, pretese la vita della
sorellina di Christian…
Phobia 2: Sulla
falsariga del predecessore 4bia e di diversi horror usciti in
Tailandia negli anni Zero, anche in Phobia 2 rivive la voglia di
stupire con emozioni semplici e paure ataviche, ricollegandosi
umilmente a una lunga tradizione di orrore che accomuna Occidente e
Oriente.
Un tuffo nel
passato: Dopo aver vissuto una ruggente giovinezza negli
anni Ottanta, tre amici si ritrovano ad essere nel 2010 dei
patetici e depressi quarantenni. Nick ha abbandonato da tempo le
aspirazioni musicali per lavorare in un salone di bellezza per cani
sottomesso a una moglie che lo tradisce. Adam è un assicuratore che
è stato appena lasciato da una fidanzata arrivista che si è portata
via metà del suo appartamento. Lou è invece diventato col tempo un
alcolizzato furioso e senza controllo, tanto da rischiare di morire
intossicato dopo essersi addormentato ubriaco in garage con il
motore dell’auto acceso. In seguito all’incidente, Nick e Adam
decidono di organizzare per l’amico una vacanza a Kodiak Valley,
nello stesso albergo di montagna dove erano soliti trascorrere le
loro folli notti giovanili, e di coinvolgere anche Jacob, il nipote
di Adam, un ventenne indolente e tendenzialmente asociale. La città
ha decisamente perso il fascino e la vitalità di un tempo, così
come il grande hotel è diventato una gigantesca baracca fatiscente.
Ai quattro non resta che concedersi un bagno nella jacuzzi della
loro suite. Solo che, dopo una notte di sbronza e qualche
integratore illegale di troppo, si risvegliano nel 1986, in mezzo a
giovani fan di David Bowie e dei Poison.
Cinque: Ambientato
tra Quarticciolo e Roma est, il film narra una storia di
criminalità, con personaggi che sembrano usciti da un fumetto. 5
ragazzi si conoscono adolescenti in riformatorio, ciascuno
rinchiuso per piccoli reati. Cresciuti in mezzo alla strada,
riescono a portare a termine una grossa rapina. Il facile guadagno,
le donne e la bella vita che ne saranno l’illusoria conseguenza, li
porteranno a oltrepassare il limite. Le continue “dosi” di
adrenalina e l’onnipotenza che sentiranno, li condurranno in un
mondo più agguerrito, più malvagio, più spietato di loro.
Desolante weekend sul fronte degli
incassi, con L’ultimo dei templari che
dubutta al primo posto, seguito da I guardiani del
destino. Mediocri risultati per le altre new
entry…
L’estate è ormai arrivata e, come
ogni anno, gli italiani fuggono in massa dalle sale
cinematografiche. Ad eccezione dei blockbuster in arrivo nelle
prossime settimane, si prospetta dunque un panorama piuttosto
deprimente sul fronte degli incassi, come già dimostrato dal
weekend appena concluso.
Il film che ha guadagnato la testa
della classifica, infatti, ha raccolto meno di un milione di euro
nei tre giorni: si tratta di L’ultimo dei
templari, che ha ottenuto 877.000 euro, per 1,1
milione da mercoledì a domenica.
I guardiani del destino, con la coppia
Matt Damon-Emily Blunt, esordisce invece al secondo posto con
501.000 euro. Così X-Men: L’inizio scende
in terza posizione confermando la deludente performance con cui ha
debuttato la scorsa settimana: il film sui mutanti arriva infatti a
2,1 milioni con altri 378.000 euro.
Quarto posto per la commedia Libera
uscita, che apre con 355.000 euro.
Seguono due film di successo in calo: Pirati dei
Caraibi: Oltre i confini del mare (268.000 euro)
arriva a quota 16,6 milioni e supera il risultato complessivo
dell’episodio precedente, che aveva chiuso con 16,4 milioni di euro
nel nostro Paese. Che la Disney ringrazi il 3D…
Invece Una notte da leoni 2 (259.000
euro) sfiora i 9 milioni complessivi.
L’altra new entry ‘importante’ del weekend,
Priest, si piazza al settimo posto con
soli 157.000 euro, mentre Le donne del sesto
piano sale di una posizione: con un buon passaparola,
il film ottiene altri 135.000 euro per 345.000 euro totali.
Dopo un mese di sfruttamento, The Tree of
Life si appresta a lasciare la to10: il discusso film
di Terrence Malick raccoglie altri 112.000 euro e giunge a 2,5
milioni totali.
Chiude la top10 Paul (101.000 euro),
arrivato a 1,6 milioni.
La notizia gira da un po’ di
giorni, ma si attende un ulteriore conferma sulla possibile
eventualità che un primo teaser trailer di The Dark Knight
Rises, terzo e ultimo Batman diretto da Christopher Nolan, sarà
allegato alle copie di Green Lantern
Il sito Collider è riuscito a
parlare brevemente con Michael Caine che ha rilasciato alcune
interessanti opinioni su The Dark knight rises, che sta girando
proprio in queste settimane.
E’ lo stesso Peter Jackson in
un intervento sulla pagina facebook a confermare la notizia
che Evangeline Lilly, protagonista della fortunata serie di Lost è
entrata nel cast de Lo Hobbit.