Tra The Hobbit e i due remake in corso
di Biancaneve, a Hollywood c’è un’inflazione di … nani! Ecco quindi
che arrivano altri nomi di attori che rivestiranno i panno dei
piccoli co-protagonisti delle due storie.
Niente Raoul Bova per Le Guetteur di Michele Placido!
Mission: Impossible – Ghost Protocol: parla Michael Giacchino!
Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2: video intervista al cast!
Empire magazine ha intervistato il cast della saga di Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2. Nella video intervista una era la domanda: come definiresti, in una parola, la tua esperienza nei film di Harry Potter?
Ecco il video:
Vi segnaliamo il nostro speciale sull’ultimo capitolo della saga Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2.
Tutto quello che c’è da sapere su Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2
Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2 settima e ultima avventura della serie dei film di Harry Potter. Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2 è diretto da David Yates, regista anche di “Harry Potter e l’Ordine della Fenice” e “Harry Potter e il principe mezzosangue”. David Heyman, produttore di tutti i film della serie, ha prodotto il film con David Barron. Steve Kloves ha adattato la sceneggiatura, basata sul libro di J.K. Rowling.
Lionel Wigram è il produttore esecutivo. Daniel Radcliffe, Emma Watson, Rupert Grint, riprendono i ruoli di Harry Potter, Ron Weasley e Hermione Granger, e nel cast ci sono anche Helena Bonham Carter, Gary Oldman, Alan Rickman, Ralph Fiennes, Tom Felton, Bonnie Wright, Jamie Campbell Bower, Michael Gambon, Jason Isaacs, Maggie Smith, John Hurt, Ciarán Hinds, Jim Broadbent, Evanna Lynch, Emma Thompson, David Thewlis, Rhys Ifans, Domhnall Gleeson, Clémence Poésy, Kelly Macdonald, James Phelps, Oliver Phelps, Warwick Davis, Devon Murray.
James Cameron su Avatar 2 e 3
James Cameron ha parlato a Fox News dei sequel di Avatar, che usciranno rispettivamente nel dicembre 2014 e dicembre 2015. Il regista ha raccontato di essere molto eccitato all’idea di ritornare su Pandora.
<<I film saranno girati back-to-back, quindi sto scrivendo contemporaneamente due sceneggiature. I due film completeranno questo insieme di tre film che non è proprio una trilogia ma solo un insieme di storie che ricoprono l’arco di vita degli stessi personaggi. Stiamo anche facendo un sacco di lavori preliminari su nuovi software e nuove tecniche di animazione.>>
Chissà cosa ci riserverà il vecchio James per queste altre due avventure con i Na’ ‘vi.
Fonte: Wrostpreview
A volte ritornano … per Danny Elfman
Hypnosis: recensione del film
Hypnosis è un film ‘di genere’, come in Italia ormai raramente si vedono: è quello in cui si cimentano Davide Tartarini e Simone Julian Cerri Goldstein – aka 12/77 – in occasione della loro prima prova sulla lunga distanza, culmine di una collaborazione di oltre dieci anni.
Hypnosis ci racconta di Christian, trentenne proiezionista in un multisala, privo di ogni ricordo di infanzia; per questo, è in cura da anni da uno psicanalista, padre di una sua amica: sarà lei a convincerlo a provare a cambiare terapia, rivolgendosi al suo compagno, ricorrendo alla tecnica dell’ipnosi regressiva. L’esperimento finirà per portare alla luce memorie rimosse, conducendo i tre in un paese sperduto, alla scoperta di una verità da incubo, con nefande conseguenze.
Hypnosis a cavallo tra thriller paranormale e horror tutto sommato efficace: dà modo ai più ‘suggestionabili’ di sobbalzare quelle due – tre volte dalla poltrona, e offre agli appassionati l’opportunità di farsi qualche risata, non disdegnando un approccio a tratti ironico al genere, ponendosi se vogliamo, metà strada tra l’horror giapponese a base di ‘presenze inquietanti’ che è andato per la maggiore negli ultimi anni, e il gotico ‘padano’ di certi episodi del primo Avati (complice anche la suggestiva e azzeccata ambientazione archeo-industriale di Crespi d’Adda), il tutto condito con qualche ulteriore citazione (una su tutte, quella del villaggio ‘infernale’ de “Il seme della follia” di Carpenter).
Il cast vede protagonisti volti, noti al pubblico del grande e (soprattutto) piccolo schermo: il più conosciuto è senz’altro quello di Daniela Virgilio, reduce dal successo della versione televisiva di “Romanzo Criminale” (dove interpretava Patrizia); assieme a lei, Nicola Baldoni, (nel ruolo di Christian) visto ne “L’ultimo ultras” di Calvagna e in varie fiction televisive e Federigo Ceci, anch’egli attivo in televisione, ma anche sul set di “Miracolo a Sant’Anna”. Tra i ruoli ‘di contorno’, da segnalare quello di una veterana dei palchi, soprattutto teatrali (per quanto non conosciutissima tra il grande pubblico), come Narcisa Bonati.
Hypnosis paga certo le inevitabili lacune derivanti da una produzione dal budget limitato (sarà forse ozioso chiederselo, ma resta la domanda su cosa sarebbe stato questo film con maggiori mezzi a disposizione), con l’aggiunta di qualche passaggio un pò lento e di personaggi un filo tagliati con l’accetta: la bella ragazza che per fare del bene finisce per scoperchiare il classico ‘vaso di Pandora’, il giovane traumatizzato, il medico che forse è più attirato dalle prospettive di carriera che non dalla salute del proprio assistito… una ‘pecca’ da mettere in conto, quando la storia e il ‘come andrà a finire’ prendono il sopravvento sui protagonisti, oltre a un finale che forse potrà risultare non immediatamente chiaro ai meno avvezzi alla narrativa dell’orrore…. nonostante tutto però, è un film che in fondo funziona e che si può andare a vedere anche solo per premiare il tentativo di riproporre (anche attraverso un’ampia distribuzione, con una cinquantina di copie, anche presso i principali circuiti multisala) il ‘caro, vecchio, cinema di genere’.
A Dangerous Method di David Cronenberg, Trailer Internazionale!
Nessuno mi può giudicare è la commedia dell’anno
Festa a Taormina per Nessuno mi può giudicare di Massimiliano Bruno: lo anticipa il Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani, in occasione della prossima assegnazione dei Nastri d’Argento 2011, il 25 giugno.
Pesaro Film Festival: la commedia nera apre la competizione
The Tree of life: dietro le quinte con Douglas Trumbul!
L’Ospite della Meyer ha trovato una distribuzione
Guillermo Del Toro interessato a Maleficent
Guillermo del Toro sembra interessato
ad ogni progetto che minimamente si avvicina alle sue corde horror
– pop, ed eccolo così appropinquarsi anche a Maleficent, prossimo
reboot Disney de La Bella Addormentata nel Bosco.
Ian McShane nel cast di Snow White and the Huntsman, rifacimento di Biancaneve!
Un misterioso film Pixar per il 2013
Domani esce al cinema Cars 2 (che abbiamo visto in anteprima per voi) e si è già
diffusa in rete una notizia relativa al prossimo progetto
Pixar.
Captain America: il primo vendicatore anticipato al 22 Luglio in Italia!
Giunge notizia che la Universal Pictures International Italy ha anticipato l’uscita di Captain America – il Primo Vendicatore nel nostro paese. L’uscita del film era prevista per il 27 luglio, mentre ora potremo vederlo in contemporanea con gli Stati Uniti il 22 luglio. Non ci resta che attendere l’uscita del film e di seguito proporvi la nostra recensione.
Ecco il cast completo di The Bob Decameron di Woody Allen!
George Clooney apre Venezia 2011
Ecco il trailer in HD di Crazy, Stupid, Love
Ecco il trailer in HD di Crazy, Stupid, Love la commedia romantica che vede trai suoi scatenati protagonisti Julianne Moore, Steve Carrell, Emma Stone, Kevin Bacon e Ryan Goslin.
E’ morto Ryan Dunn, uno dei Jackass
Faceva parte dello sgangherato
carrozzone di Jackass, Ryan Dunn, morto in un incidente d’auto
vicino a Filadelfia a 34 anni.
Bitch Slap – Le superdotate: recensione del film
In Bitch Slap – Le superdotate, Trixie, Camero e Hel si ritrovano in mezzo al deserto di fronte ad una roulotte, cercano il bottino di un colpo finito in maniera turbolenta, ma scopriranno presto che dietro al furto c’è dell’altro e soprattutto che non tutto quello che si vede è come sembra. Attraverso una ricostruzione a ritroso del furto e delle improbabili operazioni portate a termine per recuperare la refurtiva, le nostre risaliranno ad un unico personaggio, che incute terrore al solo ripeterne il nome, si tratta di Mr. Pinky.
In Bitch Slap – Le superdotate Rick Jacobson tenta una maldestra e a tratti imbarazzante operazione di revival del sexploitation, attingendo a man bassa da tutti quei registi che del b-movie hanno fatto uno stile cinematografico alto, a partire da Tarantino. Al suo Grinhouse sembra maggiormente strizzare l’occhio questa pellicola, che però si rivela un frullato senza capo né coda, con momenti di cinema davvero bassi, anche per essere di ‘serie B’.
Bitch Slap – Le superdotate, il film
Ogni momento è buono per le nostre eroine per giocare con secchi d’acqua sotto al sole, per togliersi i vestiti laddove sono già molto succinti e per spararsi addosso con armi smisurate. Bitch Slap – Le superdotate che voleva essere un omaggio a tutto quel cinema dove donne, sesso, violenza e risate andavano d’amore e d’accordo, finisce con il trasformarsi in una parodia sgradevole e patinata di film che pur occupando l’ultimo posto nelle classifiche del Cinema, aveva una sua dignità espressiva, che però Jacobson dimentica totalmente. Qui c’è spazio solo per corpi prorompenti, ma proprio quando la superficie ruvida del genere di riferimento dovrebbe venire fuori, le nostre si ritirano in bell’ordine, promettendo tanto ed esaudendo ben poco.
La struttura narrativa alla Memento con continui rimandi a ‘quello che è successo prima’ finisce per sfiancare lo spettatore che si chiede sinceramente se fossero davvero necessari i 105 minuti di durata del film. Per non parlare poi dell’aspetto estetico, girato tutto in un set/deserto con uso indiscriminato di ralenti e chroma key, il film sembra una bruttissima pubblicità. Anche il linguaggio, caratterizzato dal turpiloquio femminista più scellerato e da dialoghi sovrabbondanti e superflui, non riesce a dare al film un briciolo di credibilità.
Il regista massicciamente influenzato dai telefilm trash a sfondo epico che ha diretto non esita ad affidare commei o piccoli ruoli ai quegli attori che sui suddetti prodotti hanno costruito una carriera, ecco infatti spuntare Lucy Lawless e Renèe O’Connor (protagoniste di Xena) nel ruolo di due suore tentate dal peccato della carne, e Kevin Sorbo (l’Hercules dell’omonima serie tv) nel ruolo di agente segreto sotto copertura. Alla fine del film l’unico vero schiaffo (slap) è quello che vorrebbe tirarsi da solo lo spettatore per aver pagato il biglietto.
Jonny Groove arriva sul grande schermo
Morgan da voce a Morrison: ecco il resoconto
“Mi piace pensare che quella di
oggi sia davvero un’occasione speciale, domani il film uscirà in
circa 70 sale in Italia e sarà proiettato via satellite” sono
queste le prime parole di Gioia Avvantaggio, President & C.E.O.
della GA&A Group che promuove la distribuzione di When You’re
Strande, documentario di Tom Dicillo sui Doors e sul loro
turbolento frontman Jim Morrison.
When You’re Strange: recensione del film di Tom Dicillo
When You’re Strange è il documentario diretto da Tom Dicillo sui Doors, la band statunitense che in 54 mesi ha cambiato per sempre la storia del rock. Protagonista assoluto di When You’re Strange è Jim Morrison, da timido e sensibile poeta, a star eccessiva e incredibilmente carismatica, che è riuscito a splendere con tanta intensità da bruciarsi immediatamente, a 27 anni, con Jimi Hendrix e Janis Joplin, per sempre giovane nella memoria dei fan di tutto il mondo.
When You’re Strange prende le mosse dall’incontro di Morrison con Ray Manzarek e parla della successiva fondazione del gruppo, per il quale Jim scelse un nome dalle poesie di William Blake. La bruciante ascesa e il crollo immediato, parabola consueta delle star del rock, assume per Morrison la forma di un destino ineluttabile, costellato da alcool e draghe di ogni tipo che ne hanno alla fine determinato la caduta, e forse, anche la morte.
When You’re Strange, il film
Con uno stile piuttosto piatto Dicillo ci conduce in un montaggio di sequenze di repertorio, senza troppo aggiungere con la voce narrante che in originale è di Johnny Deep, mentre da noi è quella di Morgan. Una voce che si limita a raccontare quello che viene anche mostrato, lasciando inalterate le emozioni che le immagini offrono. When You’re Strange raggiunge i suoi livelli più alti solo quando lascia parlare la musica, che anche per coloro che non conoscono i Doors, o non ne sono fan appassionati, rappresenta un esempio particolare e interessante, degno del successo che ha avuto e che continua ad avere(80 milioni di dischi venduti nei 54 mesi di ‘vita’ della band e 10 milioni ancora oggi ogni anno).
Astenendosi dal giudizio umano, When You’re Strange mette in risalto la figura dell’artista, degli artisti, sottolineando in particolari sequenze proprio la natura ibrida della preparazione musicale di ogni componente del gruppo, alla quale si attribuisce lo stile e le sonorità originalissime che li hanno reso il gruppo famigerato. Tom Dicillo fa vivere il suo film soprattutto del grande mito dei Doors in sé, e di Morrison soprattutto, senza apportare grande valore aggiunto ad una storia che, per la sua eccezionalità, non ne ha affatto bisogno.
Il documentario uscirà al cinema il 21 giugno, il 3 luglio, anniversario della morte di Morrison, andrà in onda su Studio Universal e il 6 luglio uscirà in DVD in una doppia versione: la prima edita da Feltrinelli accoppiata al volume I Giorni del Caos, e la seconda edita da Universal.
Cars 2: recensione del film Disney Pixar
Cars 2 . Saetta McQueen è ormai una celebrità, gira il mondo vincendo gare su gare e per gli abitanti di Radiator Spring è un eroe. Quando il magnate Sir Axlerod annuncia l’intenzione di organizzare un World Tour, Saetta parte per un giro intorno al mondo con il suo fido Carl Attrezzi, alias Cricchetto.
Qualcosa però va storto e Cricchetto si troverà immischiato in un intrigo spionistico alla James Bond, mentre le automobili partecipanti al tour si troveranno coinvolte in misteriosi incidenti durante le gare.
Non c’erano ragioni apparenti che spingessero John Lasseter a realizzare un sequel del peggiore (a detta di pubblico e critica) film della Pixar, alla fine però Cars 2 è stato realizzato e il risultato non è molto diverso dal capitolo precedente. Banale per trama e messa in scena, il film si dipana per due lunghissime ore senza mai far sussultare lo spettatore. La storia, condita da una svolta spionistica che dovrebbe caratterizzarne la spina dorsale, risulta invece noiosa, soprattutto perché incentrata sul personaggio di Cricchetto che vale più come comprimario che come vero e proprio protagonista.
Eppure non si può
dire che non ci sia stato uno sforzo verso il rinnovamento: a
partire dalle location (ben quattro città internazionali) fino ai
personaggi, molti sono gli elementi inediti nel film, che tuttavia
non riescono a far decollare la storia. John
Lasseter omaggia anche l’Italia, che oltre ad essere la
location di una delle gare, insieme a Tokyo, Londra e Parigi, è
anche il paese d’origine di Francesco Bernoulli,
fiammante e spocchiosa Ferrari che ha la voce di Alessandro
Siani (probabilmente l’originale doppiaggio, affidato a
John Turturro, è sicuramente di maggiore
qualità e comicità).
Cars 2 rimane tristemente su un binario infantile, cosa che alla Pixar non succede praticamente mai, considerata la profondità emotiva e contenutistica dei suoi film (Wall-E e Alla Ricerca di Nemo, ad esempio). Non resta quindi che attribuire a Lasseter stesso la volontà di produrre di Cars 2, allo scopo di realizzare un suo desiderio d’infanzia.
Notevolissimo invece, nella migliore tradizione Pixar, il contrometraggio in apertura del film, che vede protagonisti i giocattoli di Toy Story e su tutti Barbie e Ken.
Festival di Locarno: ecco le giurie
Al via la XVII edizione de L’Isola del Cinema
Uscite al cinema del 21, 22 e 24 giugno 2011
Uscite martedì 21 giugno 2011 – When
You’re Strange: A quarant’anni dalla morte di Jim Morrison
(il prossimo 3 luglio), arriva When you’re strange, il docu-film
sui Doors, diretto da Tom DiCillo. Il film – attraverso video e
foto di repertorio (non mancano inediti) – ripercorre il periodo
che va dall’incontro di Jim Morrison con Ray Manzarek nel 1965,
fino alla sua morte (ancora avvolta nel mistero), avvenuta nel suo
appartamento a Parigi, il 3 luglio 1971. Il film è un racconto
avvincente del percorso artistico e umano della rock band e del suo
leggendario front-man.
Mercoledì 22 – The Conspirator: Washington, aprile 1865. Frederick Aiken è un ufficiale dell’esercito nordista, sopravvissuto alla Guerra Civile e deciso a vivere e innamorarsi in una nazione finalmente unita. Avvocato in tempo di pace, è chiamato a difendere davanti a un tribunale militare Mary Surratt, accusata di complicità nell’assassinio di Abramo Lincoln. Proprietaria di una pensione, supposto luogo della cospirazione, e madre di John Surratt, amico e frequentatore di uno dei sette uomini coinvolti nello scellerato delitto, Mary si dichiara innocente e chiede per sé un processo imparziale. Frederick, riottoso ad accettare la nomina di avvocato difensore e fermamente convinto della colpevolezza di Mary, nondimeno avvia la sua indagine e prepara difesa e arringa. Resistendo alla requisitoria e ai metodi poco ortodossi del pubblico ministero, il giovane avvocato si appassiona alla causa e a quella sua cliente, innocente fino a prova contraria. La ricerca della verità nel rispetto della Costituzione, gli alienerà gli amici e gli indicherà i nemici dentro un paese sull’orlo del collasso e dell’isterismo.
Michel Petrucciani – Body & Soul: Docu-film di Michael Radford (il cui film più noto è Il postino, con l’ultima apparizione di Massimo Troisi) che racconta Michel Petrucciani, virtuoso del jazz, pianista dal tocco irrepetibile, che ha trasformato il destino ingrato che lo ha fatto nascere con una malattia genetica invalidante in un’occasione di applicazione appassionata alla tastiera e di espressione totale di sé. Francese, affetto da osteogenesi imperfetta e nanismo (per cui occorreva portarlo in braccio come un bambino), figlio di un padre che lo crebbe nel mito di Wes Montgomery, Art Tatum e dei grandi classici del jazz, Michel a 13 anni era già un prodigio in grado di lasciare ogni pubblico e collega di stucco e a 19 si trasferiva a Big Sur, arruolato nel quartetto del sassofonista Charles Lloyd. Esuberante, desideroso di gustare la vita fino all’ultimo, girò instancabilmente il mondo assaporandone i cibi, le droghe e le donne senza freni. Il figlio Alexandre ereditò la sua malattia.
Cars 2: L’irraggiungibile
auto da corsa Saetta McQueen con il suo amico carro attrezzi
Cricchetto, questa volta, dovrà andare in Europa a gareggiare
contro altri veicoli da corsa. Correrà infatti per il Grand Prix
Mondiale, gara che deciderà chi sarà l’auto più veloce del pianeta.
Inoltre Cricchetto, per un equivoco, diventerà un agente
segreto.
Venerdì 24 – 13 assassini: L’assurda carneficina di innocenti causata dalle manie di Naritsug,u non può che preludere al tramonto di una società basata sul rispetto cieco delle gerarchie e del diritto di nascita, introducendo il Giappone all’età moderna.
Un anno da ricordare: 1969. Penny Chenery è una classica casalinga americana con marito e 4 figli. Alla morte della madre e con il padre affetto da demenza senile, si trova a dover decidere cosa fare dell’allevamento di cavalli in cui è cresciuta. Il fratello professore di Economia ad Harvard (e anche il marito avvocato) vorrebbero disfarsene offrendolo al miglior offerente ma lei non è d’accordo. Dato che due giumente sono incinte di un cavallo pregiato e potendo avere la proprietà di uno dei due puledri Penny ottiene quello che verrà prima chiamato Red One (e così sarà per sempre per il suo stalliere) e poi Secretariat. Il cavallo dimostrerà, nonostante le sue caratteristiche di velocità ma non altrettanto di tenuta sulla distanza, di poter essere un fuoriclasse.
Hypnosis: Hypnosis è un thriller paranormale, incentrato sulla terapia ipnotica video-documentata che Isaia R. Deutzberg, brillante psichiatra sperimentale americano, conduce su di un soggetto molto particolare: Christian Parenti, un paziente affetto da aneurisma cerebrale congenito, che gli provoca visioni inquietanti ed un’amnesia totale relativa ai suoi primi dieci anni di vita.
Le visioni richiamate alla memoria di Christian in questi esperimenti porteranno i tre nel suo paese di origine; un luogo magico dall’atmosfera immutata di fine ottocento, che rievoca un passato irrisolto e inspiegabilmente sinistro.
Durante le videoriprese delle sedute, accadono fatti misteriosi e hanno luogo strane apparizioni, che faranno capire ai tre protagonisti che non si stanno confrontando con una regolare patologia ma con un’inquietante presenza che regna in quel luogo.
La stessa presenza che anni prima, durante un rito per la sua evocazione, pretese la vita della sorellina di Christian…
Phobia 2: Sulla falsariga del predecessore 4bia e di diversi horror usciti in Tailandia negli anni Zero, anche in Phobia 2 rivive la voglia di stupire con emozioni semplici e paure ataviche, ricollegandosi umilmente a una lunga tradizione di orrore che accomuna Occidente e Oriente.
Un tuffo nel passato: Dopo aver vissuto una ruggente giovinezza negli anni Ottanta, tre amici si ritrovano ad essere nel 2010 dei patetici e depressi quarantenni. Nick ha abbandonato da tempo le aspirazioni musicali per lavorare in un salone di bellezza per cani sottomesso a una moglie che lo tradisce. Adam è un assicuratore che è stato appena lasciato da una fidanzata arrivista che si è portata via metà del suo appartamento. Lou è invece diventato col tempo un alcolizzato furioso e senza controllo, tanto da rischiare di morire intossicato dopo essersi addormentato ubriaco in garage con il motore dell’auto acceso. In seguito all’incidente, Nick e Adam decidono di organizzare per l’amico una vacanza a Kodiak Valley, nello stesso albergo di montagna dove erano soliti trascorrere le loro folli notti giovanili, e di coinvolgere anche Jacob, il nipote di Adam, un ventenne indolente e tendenzialmente asociale. La città ha decisamente perso il fascino e la vitalità di un tempo, così come il grande hotel è diventato una gigantesca baracca fatiscente. Ai quattro non resta che concedersi un bagno nella jacuzzi della loro suite. Solo che, dopo una notte di sbronza e qualche integratore illegale di troppo, si risvegliano nel 1986, in mezzo a giovani fan di David Bowie e dei Poison.
Cinque: Ambientato tra Quarticciolo e Roma est, il film narra una storia di criminalità, con personaggi che sembrano usciti da un fumetto. 5 ragazzi si conoscono adolescenti in riformatorio, ciascuno rinchiuso per piccoli reati. Cresciuti in mezzo alla strada, riescono a portare a termine una grossa rapina. Il facile guadagno, le donne e la bella vita che ne saranno l’illusoria conseguenza, li porteranno a oltrepassare il limite. Le continue “dosi” di adrenalina e l’onnipotenza che sentiranno, li condurranno in un mondo più agguerrito, più malvagio, più spietato di loro.