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Shawn Levy potrebbe dirigere un prequel su Pinocchio

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Shawn Levy, reduce dal successo al botteghino americano di Real Steel, potrebbe dirigere per la Fox The Three Misfortunes of Geppetto, basato su una sceneggiatura originale dell’esordiente Michael Vukadinovich.

Aaron Eckhart uno dei Beach Boys

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La carriera di Aaron Eckhart sembra procedere a gonfie vele. L’attore è impegnato su molti fronti per il futuro ma arriverà prossimamente nelle sale al fianco di Johnny Depp in The Rum Diary. Ora arriva la notizia che sarà anche il batterista dei Beach Boys Dennis Wilson nel biopic The Drummer.

Box Office USA 17 ottobre 2011

Box Office USA 17 ottobre 2011

Per la seconda settimana consecutiva Real steel, l’action futuristico con Hugh Jackman, mantiene la prima posizione del Box Office USA, incassando altri 16 milioni che fanno raggiungere quasi 52 milioni al suo totale.

Harper’s Bazar omaggia il cinema di Martin Scorsese!

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La famosa rivista Harper’s Bazar ha dedicato una retrospettiva al cinema di Martin Scorsese, in attesa dell’arrivo di Hugo Cabret nelle sale cinematografiche il prossimo 23 novembre (il 16 dicembre il Italia).

Train de Vie – Un treno per vivere

Train de Vie – Un treno per vivere

Train de Vie Anno: 1998 Regia: Radu Mihaileanu Cast: Lionel Abelanski, Rufus, Clément Harari, Michel Muller

Un primo piano apre su un giovane che comincia un racconto. E’ Shlomo, lo “scemo del villaggio”. Per la precisione di uno Shtetl, villaggio ebraico dell’Europa dell’Est, che nel 1941 rischiava l’invasionenazista e la conseguente deportazione dei suoi abitanti.

Il paesino vive tranquillamente il proprio quotidiano, finché Shlomo avvisa i suoi compaesani che nei villaggi vicini gli ebrei sono cacciati dai militari nazisti. Ma oltre ad allarmare i suoi concittadini, propone anche un’idea suggestiva per sfuggire allo sterminio: creare un finto treno nazista per le deportazioni che li accompagni in Palestina passando per l’Unione Sovietica. Si riunisce così il consiglio degli anziani che approva la stramba quanto salvifica idea di Shlomo. Comincia così un viaggio strambo e rocambolesco alla ricerca della salvezza.

Train de vie, del rumeno Radu Mihaileanu, non appartiene ad un genere preciso. Molti dizionari cinematografici lo archiviano come film drammatico, perché ambientato in quella tragica pagina storica che è stata la Shoah, altri ancora come commedia, ma forse indebitamente, date le varie gag che gustosamente ingloba nella sua trama, potrebbe essere perfino etichettato come un film comico.

Questo stupendo lungometraggio del 1998 girato tra Francia, Belgio, Romania, Israele e Paesi Bassi, è una grande prova di come l’arte cinematografica possa trattare un tema così delicato attraverso storielle divertenti, ironiche, pittoresche, grottesche, fantasiose. Il tutto senza offendere chi certe tragedie le ha subite sulla propria pelle, né calpestare la memoria di quanti hanno perso tragicamente la vita per il disegno meschino di una mente folle.

In quel treno c’è la metafora del Mondo: c’è il capo rabino che dialoga con Dio e gli presenta i suoi umani dubbi, c’è chi professa il comunismo creando un gruppo di dissidenti, ci sono ebrei e zingari uniti nella tragedia, c’è chi vorrebbe atteggiarsi a filosofo utopista ma poi cede puntualmente ai piaceri della carne. Insomma, in pochi vagoni colorati è racchiusa l’umanità intera, con i suoi soliti vizi, le sue virtù, i suoi conflitti, le sue prepotenze, le sue debolezze, le sue speranze.

A contribuire all’ambientazione vivace e fiabesca del film contribuiscono, oltre che l’aspetto grottesco dei protagonisti, anche le musiche del bosniaco Goran Bregovic, autore di moltissime colonne sonore dalla fine degli anni ’70 ad oggi.

C’è anche un aneddoto, o forse solo una leggenda, che lega questo film a Roberto Benigni. Pare che il regista e comico toscano abbia letto la sceneggiatura di questo film prima che iniziassero le riprese e che abbia tratto ispirazione dalla vena comica della storia, utilizzandola anche, in una maniera del tutto personale, nel suo La Vita è Bella, uscito lo stesso anno.

Il remake de Il Corvo di nuovo senza regista

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Il remake de Il Corvo di nuovo senza regista

E’ davvero ammirevole l’ostinazione con cui si sta portando avanti un progetto che proprio non vuole decollare. Si tratta dell’ennesimo remake di un film The Crow, (Il Corvo) che per motivi diversi ha segnato la storia dei cinefili più accaniti, all’inizio degli anni ’90.

Il remake de Il Corvo The Crow non sa da fare. Dopo l’abbandono di Juan Carlos Fresnadillo, che era subentrato all’altro regista rinunciatario Stephen Norrington, non si sa davvero che altro tentare per realizzare il film.

E pensare che Eric Draven poteva essere interpretato da Bradley Cooper, il che avrebbe reso tutto più semplice. Ma l’impegno con Paradise Lost ha impedito al divo di seguire anche Il Corvo.

Ora urge una sostituzione e si parla già dello spagnolo F Javier Gutierrez, ma sarà la volta buona?

Fonte: comingsoon.it

Il fan Christopher Nolan parla di Star Wars in intervista video!

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Dopo le tante chiacchiere sulla nuova versione di Star Wars, uscita nel nuovo cofanetto completo, ecco arrivare le interessanti opinioni di un fan sfegatato della serie: Christopher Nolan.

Box Office ITA del 17 ottobre 2011

Box Office ITA del 17 ottobre 2011

Dopo un appassionante testa a testa, I tre moschettieri 3D ottiene il primo posto al box office italiano, ma solo per poche migliaia di euro. Debutta così al secondo posto il vero vincitore del weekend, This must be the place

E’ stato difficile prevedere chi alla fine l’avrebbe spuntata. Per tutto il weekend, le due new entry più forti si sono scontrate in un testa a testa che però non lascia dubbi sul vincitore. Fino a sabato, infatti, a detenere il primo posto è stato This must be the place, mentre I tre moschettieri 3D ha recuperato domenica, grazie al più esteso target di riferimento.
Così il film per famiglie ispirato al celebre romanzo di Alexandre Dumas père esordisce al primo posto con 1.456.000 euro: distribuito in ben 500 sale e sfruttando anche il sovrapprezzo, il risultato non può essere considerato esaltante.

Ben più interessante il debutto di This must be the place: per soli 7000 euro di differenza, il film di Paolo Sorrentino apre in seconda posizione raccogliendo 1.449.000 euro; la pellicola ottiene la migliore media per sala, con 332 copie a disposizione. Il film con Sean Penn è dunque il ‘vincitore morale’ del weekend e sarà interessante vedere gli effetti del passaparola nei prossimi giorni.

Il botteghino italiano torna a registrare incassi interessanti, dopo un settembre sottotono. Così Ex – amici come prima scende al terzo posto, ma perde molto poco: 1,1 milioni di euro raccolti negli ultimi tre giorni, per 3,5 milioni complessivi.
Amici di letto esordisce al quarto posto: la commedia con Mila Kunis e Justin Timberlake apre infatti con 1 milione di euro.

I Puffi scende in quinta posizione e giunge a quota 10,5 milioni con altri 573.000 euro.
Cowboys & Aliens debutta al settimo posto con un risultato discreto, ovvero 546.000 euro in 300 sale.
Seguono Final Destination 5 (423.000 euro) e Abduction (347.000 euro), arrivati rispettivamente a 1,5 e 1,2 milioni totali.

A dangerous method scende in nona posizione e giunge a 1,7 milioni con gli ultimi 291.000 euro raccolti, mentre Baciato dalla fortuna (231.000 euro) chiude la top10 arrivando a 2,2 milioni complessivi.

Ghost Rider 2 ‘sarà più oscuro, più perverso e più cattivo’

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Ghost Rider 2 ‘sarà più oscuro, più perverso e più cattivo’

Ghost Rider: Spirit of Vengeance ‘sarà più oscuro, più perverso e più cattivo’, parola di Mark Neveldine e Brian Taylor, la squadra che scrive e dirige il secondo film con protagonista Nicolas Cage.

The Avengers – Trailer italiano

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The Avengers – Trailer italiano

Marvel Studios presenta “The Avengers”, i supereroi più famosi si riuniscono in una squadra di personaggi leggendari come Iron Man, l’incredibile Hulk, Thor, Captain America, Occhio di Falco e Vedova Nera. Quando la comparsa di un nemico inatteso minaccia la tranquillità e la sicurezza del mondo, Nick Fury, direttore dell’agenzia internazionale per il mantenimento della pace conosciuta come S.H.I.E.L.D., si trova ad aver bisogno di una squadra che salvi il pianeta dall’orlo del disastro. Inizia così, da un capo all’altro della terra, un audace lavoro di reclutamento.

A Matt Reeves il remake de Ai confini della realtà?

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La Warner Bros Pictures ha finalmente deciso che prenderà le redini del remake di Ai confini della realtà (The Twilight Zone). Erano nomi importanti quelli stilati nella short list: da Rupert Wyatt, Alfonso Cuaron e David Yates, fino addirittura a Christopher Nolan e Michael Bay.

Menzione speciale per Krokodyle al Festival fantastico di Catalunya

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Si conclude, con un altro successo ed un altro premio, l’avventura di Krokodyle e del suo regista, Stefano Bessoni, al 44esimo Festival Internazionale del cinema fantastico della Catalunya.

L’Amore che Resta: recensione del film di Gus Van Sant

L’Amore che Resta: recensione del film di Gus Van Sant

Nel suo ultimo lavoro L’Amore che Resta, Gus Van Sant torna a soffermarsi sui giovani e sulle loro problematiche. La trama non è nuova al grande schermo, incentrata sulla coesistenza di amore e morte. Ma il regista ha uno sguardo originale ed è coadiuvato da un buon soggetto e da un’altrettanto valida sceneggiatura, firmata da Jason Lew e inizialmente destinata al teatro.

In L’Amore che Resta i protagonisti sono due adolescenti le cui vite sono precocemente segnate dalla morte, per motivi diversi: lui ha perso i genitori in un incidente, lei è gravemente malata. È sulla base di questa similitudine che avviene il loro incontro. Ciascuno di loro si confronta con la morte ogni giorno, a modo suo, cercando di trovare un sistema per affrontarla e continuare a vivere.

Il protagonista maschile – Enoch/Henry Hopper, figlio del celebre Dennis cui il film è dedicato – è un giovane isolato, senza amici, che “si allena” alla morte imbucandosi ai funerali altrui, sperando così forse di abituarvisi, o di imparare dall’osservazione del dolore degli altri come affrontare il proprio. È alto, magro, veste sempre di nero, vive in una casa scura, con una zia che veste anche lei di nero. Forse, vorrebbe essere morto lui stesso. L’unica relazione che Enoch coltiva è quella con il fantasma di un kamikaze giapponese della seconda guerra mondiale, che lo segue ovunque.

L’Amore che Resta, il film

L'amore che resta

La protagonista femminile, Annabel (Mia Wasikowska), all’opposto di Enoch, ha una grande gioia di vivere, veste con abiti colorati e dalle fantasie particolari, non si vuole deprimere, non vuole lasciarsi abbattere, nonostante la morte le sia già vicina. I due s’incontrano e insieme, aiutandosi l’un l’altro, cercano e in qualche modo riescono ad affrontare qualcosa di difficile ed estremo, come può essere la morte per due adolescenti. Per Enoch la storia d’amore con Annabel sarà occasione di crescita: capirà che non ci si abitua mai, che non esistono antidoti, scorciatoie o soluzioni di comodo alla morte, che non si può non soffrirne, si può solo accettarla come parte della vita. E poiché non siamo comunque al riparo dalla sofferenza, anziché isolarsi, è comunque meglio vivere con gli altri la propria esperienza.

La forza del film però, al contrario di quanto si potrebbe pensare, è quella di non essere didascalico o patetico, di non puntare sul melodramma. Gus Van Sant tratta il tema in modo intelligente, riuscendo a tenersi quasi sempre lontano dalla retorica, anche grazie a un uso consistente dell’ironia, come quella che esercita con tutta evidenza in un paio di sequenze (molto divertente quella delle “death scenes”), ironizzando sull’approccio melodrammatico a questo tipo di storie. I dialoghi sono asciutti ed essenziali e al posto di frasi retoriche si preferiscono allusioni e silenzi.

L’interpretazione dei due protagonisti in L’Amore che Resta è misurata ed efficace. Hopper ci regala a volte uno sguardo assente, perso nel vuoto del suo isolamento, ma più spesso rende con spontaneità, assieme alla Wasikowska, quella voglia di normalità che li caratterizza entrambi. Wasikowska, col suo volto angelico e sbarazzino al tempo stesso, incarna in modo convincente un’apparente ingenuità, estrema difesa nei confronti di ciò che l’attende.

Gus Van Sant non cerca ciò che potrebbe facilmente colpire lo spettatore, per tenerlo avvinto alla storia, come l’esibizione della sofferenza o della malattia, ma punta proprio sulla ricerca della normalità. Ne risulta un racconto che si muove sul filo della leggerezza, su un argomento “pesante”. Il regista riesce così a far rimettere in tasca fazzoletti intonsi a chi si era preparato “al peggio”.

Particolarmente efficaci in questo senso alcuni espedienti di sceneggiatura, come la figura del fantasma Hiroshi: una sorta di saggio venuto dall’al di là, che accompagna Enoch e lo consiglia, ma allo stesso tempo, suo amico, complice e sodale. Nel film c’è, sì, una storia d’amore, c’è una riflessione profonda sul tema della morte, il tutto però filtrato da un’ottica disincantata ed ironica. Il regista si muove abilmente tra questi due poli, come tra una matrice americana e un “mood britannico”, che può ricordare pellicole come Another Year di Mike Leigh. Lo stesso fa con la scelta della colonna sonora, che si apre coi Beatles e si chiude con la voce di Nico. La pellicola è prodotta da Ron Howard e da sua figlia Bryce.

The Woman in Black: trailer internazionale

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Grazie a MSN, abbiamo un trailer internazionale del prossimo film horror con Daniel Radcliffe: “The Woman in Black”, basato su un romanzo di Susan Hill.

Shame Trailer con Michael Fassbender!

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Shame Trailer con Michael Fassbender!

E’ stato diffuso il trailer di Shame di Steve McQueen, che vede come protagonista l’attore in ascesa Michael Fassbender.

William Monahan parla di Sin City 2!

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William Monahan parla di Sin City 2!

Lo sceneggiatore Premio Oscar per The Departed William Monahan ha rilasciato alcune dichiarazioni a Collider in merito al suo lavoro in Sin City 2 di Robert Rodriguez.

This Must Be the Place: recensione del film di Paolo Sorrentino

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This Must Be the Place: recensione del film di Paolo Sorrentino

In This Must Be the Place Cheyenne è una ex rock star cinquantenne che vive un’agiata e pigra esistenza nella sua immensa casa, tra partite di pelota con la simpatica moglie, azzardi in borsa, e Mary una ragazzina che gli è legata quasi fosse un padre. Scambia la noia per depressione e continua, imperterrito, a truccarsi il viso e gli occhi come quando aveva 15 anni. La morte del padre porterà un cambiamento radicale nella sua vita e lo costringerà a spostarsi per l’America sulle tracce di chi ha umiliato il genitore tantissimi anni prima.

Paolo Sorrentino è forse il più talentuoso giovane regista italiano. L’aveva mostrato con diverse opere e con il Divo è arrivato all’attenzione di Sean Penn. Ed ecco trovato il pretesto: il due volte premio Oscar, ragazzaccio contro, ha accettato di vestire i panni di Cheyenne per Sorrentino ed è venuto fuori This Must Be the Place, opera complessa nella quale il regista mostra tutta la sua abilità nel raccontare attraverso le immagini.

This Must Be the Place, il film

La fotografia di This Must Be the Place è brillante e le immagini morbide e fluide, accostate come sono seguendo lunghi e piani movimenti di macchina, carrellate e piani sequenza a volte fini a se stessi ma sempre molto suggestivi. La rappresentazione dell’America in questo road movie sui generis è piuttosto tradizionale, le strade sono quelle lunghe dritte e deserte e i colori sono quelli da cartolina, quasi ci trovassimo in un episodio della serie Smallville.

This Must Be the PlaceMa Paolo Sorrentino filtra tutto attraverso lenti deformanti usando sia per gli interni che per li esterni evidenti grandangoli che spesso modificano anche le proporzioni dei visi. Il risultato di tutto ciò è un racconto molto lento, tacito e a tratti profondamente triste, che permette alla spettatore (insieme al protagonista) di raggiungere una sorta di catarsi finale che rimane sospesa, e quindi nemmeno tanto sicura. Protagonista indiscusso e chiacchierato sin dalle prime immagini trapelate delle riprese è Sean Penn, incredibile interprete di un personaggio schivo e silenzioso, ma sincero e schietto, spiritoso e molto tormentato.

Cheyenne si ritrova ad aver a che fare con il passato di suo padre, con il quale non parlava da 30 anni, si ritrova in giro per gli Stati Uniti alla ricerca di una persona, ma forse si tratta di risposte ai suoi interrogativi, alle sue paure. Alla fine Cheyenne si libererà delle maschere e forse ricorderà tutte le donne e gli uomini (e i bambini) che ha incontrato nel suo viaggio, che gli hanno dato involontariamente indizi sulla sua ricerca, e che hanno lasciato un segno in lui. Bellissimo anche se marginale è il ruolo di Jane, interpretata da una splendida Frances McDormand, moglie pratica e tuttofare di un uomo con la testa tra le nuvole. La cifra identificativa del loro matrimonio è l’ironia che sottende ogni dialogo, ogni scambio di sguardi e persino i momenti intimi.

Straordinaria è la colonna sonora, opera di David Byrne che in This Must Be the Place ha una piccola parte e con il quale Cheyenne si sfoga, mettendo a nudo la sua anima e la sua rabbia, è l’unico caso in cui il nostro protagonista alza la voce. A sostenere queste complesse e interessanti psicologie c’è l’ego spropositato di Paolo Sorrentino, bravissimo a far muovere la camera anche se a volte sembra per il semplice gusto dell’autocompiacimento, dilatando ulteriormente una storia che già di per sé ha tempi lunghi.

Parking Lot 3D – recensione

Parking Lot 3D – recensione

Nel parcheggio coperto di un centro commerciale una ragazza non riesce più a trovare la sua auto e, mentre la sta cercando in una zona un po’ isolata dell’enorme sotterraneo, perde i sensi.

Uscite al cinema di Venerdì 14 ottobre 2011

Cowboys & Aliens: New Mexico, 1875. Uno straniero privo di memoria arriva nella cittadina di Absolution. È ferito e ha fissato a un polso uno strano bracciale metallico. Non gli occorrerà molto tempo per comprendere che non è gradito. Tutti gli abitanti vivono sotto il dominio del colonnello Dolarhyde e debbono subire le angherie del suo tracotante rampollo. Lo sceriffo non esita però ad arrestare il ragazzo e lo straniero che è stato riconosciuto come un pericoloso pregiudicato.

This Must be the Place: un road-movie firmato Paolo Sorrentino con un grande Sean Penn

Il 14 ottobre uscirà nelle sale italiane l’attesissimo film di Paolo SorrentinoThis must be the place” primo lungometraggio in lingua inglese del regista napoletano. Presentato a Cannes 2011, dove è stato accolto tra l’entusiasmo del pubblico internazionale, il film di Sorrentino vede come grande e indiscusso protagonista il premio Oscar Sean Penn nei panni di Cheyenne, rock-star dark alla fine della carriera.

La kryptonite nella borsa – trailer

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La kryptonite nella borsa – trailer

Peppino ha sette anni, e vive in quella che oggi verrebbe definita una famiglia disfunzionale. Ma siccome siamo a Napoli, nel 1973, la sua agli occhi del mondo è solo una famiglia un po’ scombinata. Quando la madre Rosaria va in depressione dopo avere scoperto che il marito la tradisce usando come alcova la Fiat 850 azzurro avion, Peppino viene adottato dai suoi zii ventenni che lo conducono in giro per la Swingin’ Naples, tra feste in scantinati, collettivi femministi, comunità greche che ballano in piazza, molte nudità, sigarette di contrabbando, qualche acido e parecchio alcool.

Science+Fiction 2011: Premio Urania d’Argento a George Romero

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Regista di capolavori di genere fantastico, fantascientifico e horror, come La notte dei morti viventiLa città verrà distrutta all’albaMartinCreepshowLa metà oscura, il cineasta americano George Romero sarà a Trieste dal 10 al 13 novembre

Gerard Butler è Hunter Killer

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Gerard Butler è Hunter Killer

Gerard Butler sarà il protagonista dell’adattamento del romanzo Firing Point di George Wallace & Don Keith diretto da Antoine Fuqua e intitolato Hunter Killer.

Oscar Isaac per i Coen

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Oscar Isaac,  recentemente visto in Drive e Robin Hood, sarà il protagonista del prossimo film dei fratelli Coen, Inside Llewyn Davis, che ripercorrerà la storia del cantante folk Dave Van Ronk.

Robert Downey Jr. in The Accidental Genius!

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Robert Downey Jr. ha deciso di produrre e forse interpretare per la Warner The Accidental Genius. La pellicola ripercorre la storia di un uomo comune che risvegliandosi dal come si ritrova con capacità intellettive potenziate.

Sitges 2011: Méliès D’oro a Alex De La Iglesia

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Il nuovo film del regista spagnolo Alex de la Iglesia, Balada Triste de Trompeta, ha ricevuto il Méliès d’Oro al festival di Sitges, riconoscimento per il miglior film dell’anno. Il prestigioso premio,  viene assegnato dalla Federazione Europea dei Festival di Cinema Fantastico (EFFFF)

Anche My Week with Marilyn al Festival del film di Roma!

Anche My Week with Marilyn al Festival del film di Roma!

E’ stato annunciato a voce dalla Direttrice Piera Detassis che nella Sezione Ufficiale – Fuori Concorso ci sarà anche My Week with Marilyn di Simon Curtis. Il film è stato l’ultimo dei titoli presi dal Festival, addirittura l’accordo è stato chiuso in nottata.

Il film, molto atteso è l’adattamento cinematografico dei diari di Colin Clark, l’attore che per una settimana portò in giro a Londra Marilyn Monroe, durante la lavorazione del film Il principe e la ballerina. Nei panni di Marilyn Monroe, in quel periodo in luna di miele con il marito Arthur Miller, è stata scelta l’attrice Michelle Williams. Nel cast ritroviamo anche Eddie Redmayne nei panni del ventitreenne Colin Clark, che fu nel 1956 l’assistente di Sir Laurence Olivier, qui interpretato dal regista/attore Kenneth Branagh. Judi Dench interpreta l’attrice Sybil Thorndike, Julia Ormond è Vivien Leigh, Dougray Scott è Arthur Miller, Emma Watson è l’assistente al guardaroba Lucy, Derek Jacobi è Sir Owen Morshead mentre Dominic Cooper interpreta Milton Greene. Nel cast anche Emma Watson.

Festival del film di Roma 2011: ecco il programma!

Quindici film in concorso nella Selezione Ufficiale, di cui quattro italiani: La kryptonite nella borsa di Ivan Cotroneo, con Valeria Golino, Cristiana Capotondi e Luca Zingaretti, Il cuore grande delle ragazze di Pupi Avati con Cesare Cremonini e Micaela Ramazzotti, Il mio domani di Marina Spada con Claudia Gerini, Il paese delle spose infelici di Pippo Mezzapesa.

Il programma del concorso prevede anche produzioni da tutto il mondo: The Eye of the Storm di Fred Schepisi con Geoffrey Rush e Charlotte Rampling, Une vie meilleure di Cédric Kahn con Guillaume Canet, e La Femme du cinquième di Pavel Pawlikowski con Ethan Hawke e Kristin Scott Thomas.

I film in concorso nella Selezione Ufficiale saranno giudicati da una giuria internazionale. Il Premio Oscar® Ennio Morricone sarà il Presidente, affiancato dalla regista Susanne Bier, l’Ètoile Roberto Bolle, l’attrice, regista e autrice inglese, Carmen Chaplin, il produttore David Puttnam, il regista Pierre Thoretton, l’attrice Debra Winger. I membri assegneranno il Premio Marc’Aurelio della Giuria al miglior film, il Gran Premio della Giuria Marc’Aurelio, i premi Marc’Aurelio della Giuria alla migliore attrice e al miglior attore.

 Il Festival prevede inoltre la partecipazione di tutti gli spettatori all’assegnazione del Premio BNL del pubblico al Miglior film. Ad ogni possessore di biglietto verrà consegnata, all’ingresso in sala, una tessera relativa al film in programmazione, con la quale il pubblico potrà esprimere il proprio gradimento. I film che partecipano all’assegnazione del premio sono quelli in concorso nella Selezione Ufficiale. Inoltre, grazie alla collaborazione con il Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri, verrà assegnato il Premio Marc’Aurelio Esordienti, trasversale a tutte le sezioni del Festival, e destinato al regista della migliore opera prima.

 The Lady di Luc Besson con Michelle Yeoh e Daniel Thewlis, Fuori Concorso nella Selezione Ufficiale, sarà il film di apertura del Festival, mentre la versione restaurata in digitale 4K di Colazione da Tiffany, in occasione del suo cinquantesimo anniversario dall’uscita in sala, chiuderà la manifestazione.

 Fra i film fuori concorso nella Selezione Ufficiale: Mon pire cauchemar di Anne Fontaine con Isabelle Huppert, A Few Best Man di Stephan Elliott con Olivia Newton-John, Too Big to Fail, il film-tv del Premio Oscar® Curtis Hanson, prodotto da HBO con un cast d’eccezione composto da William Hurt, Paul Giamatti, Bill Pullman, Cynthia Nixon, James Woods e Topher Grace. Da segnalare anche le pellicole dei registi italiani, Someday This Pain will be Useful to you di Roberto Faenza e  L’industriale di Giuliano Montaldo con Pierfrancesco Favino e Carolina Crescentini.

Il programma di Spettacolo | Eventi Speciali, patrimonio comune di tutte le sezioni del Festival, si rivolge anche quest’anno a quei progetti che non limitano il loro interesse alla sola proiezione, ma che prevedono performance, commistioni di genere e per questo liberi da regole rigide di anteprima. Ci sarà ad esempio l’incontro pubblico con Wim Wenders, che mostrerà anche l’acclamato Pina (sulla coreografa Pina Bausch).

La sezione L’Altro Cinema | Extra si compone di 12 documentari che concorreranno Premio Marc’Aurelio al miglior documentario assegnato da un’apposita giuria guidata dalla regista Francesca Comencini, 7 documentari e 5 lungometraggi fuori concorso. Fra gli appuntamenti più attesi della sezione ci sarà la Lezione di Cinema con Michael Mann, così come in passato hanno fatto in Extra celebri registi e attori (dai fratelli Coen a Malick, da Coppola a Landis, da Al Pacino a Meryl Streep) e poi i Duetti che quest’anno vedranno il confronto fra Sergio Castellitto e Penelope Cruz, Valeria Solarino e Vinicio Marchioni, Sergio Rubini e Riccardo Scamarcio. Inoltre, il programma della sezione propone, in collaborazione con il MAXXI e l’associazione CortoArteCircuito, uno spazio dedicato alla Videoarte.

Alice nella città, la sezione ragazzi del Festival, ospita 14 film in concorso, fra cui Little Glory di Vincent Lannoo con Cameron Bright, giovane attore canadese fra i protagonisti in passato della saga di Twilight, il road movie in sedia a rotelle Hasta la vista di Geoffrey Enthoven e Kokurikozaka kara, opera seconda di Goro Miyazaki, prodotto dallo Studio Ghibli e sceneggiato da Hayao Miyazaki. Fuori Concorso The Lion King 3D, il film che ha contribuito alla rinascita del genere d’animazione dei Walt Disney Studios e si è imposto tra i film animati campioni di incassi di tutti i tempi.

Dopo il successo delle precedenti edizioni, Selezione Ufficiale e Alice nella città organizzeranno un grande evento fra libri e cinema, in occasione dell’uscita di The Twilight Saga: Breaking Dawn Parte I. Nell’ambito della collaborazione fra le due sezioni, al Festival verranno presentati Le Avventure di Tintin: il segreto dell’Unicorno, il film in 3D che vede affiancati Steven Spielberg e Peter Jackson, il primo come regista, il secondo come produttore, e le prime sequenze scelte da Martin Scorsese del suo nuovo film, Hugo Cabret, commentate da due ospiti d’eccezione: il giovane protagonista, Asa Butterflied, e lo scrittore più amato dai ragazzi americani, Brian Selznick.

 La sezione Occhio sul Mondo | Focus punta i riflettori sulla Gran Bretagna. I registi Terence Davies, David Hare e Michael Winterbottom sono tre dei registi che firmano i sette film di vetrina. La retrospettiva “Punks & Patriots” è selezionata da sei artisti britannici tra cui Tilda Swinton, Michael Nyman e Hanif Kureishi. Una star mondiale della videoinstallazione, Douglas Gordon, realizza la mostra “Raise the Dead”. Il tappeto rosso è firmato per questa edizione dall’artista Simon J. Lycett, da anni collaboratore della famiglia reale inglese.

 La sesta edizione del Festival consegnerà il premio Marc’Aurelio all’Attore a Richard Gere, il divo di Hollywood da sempre impegnato in battaglie umanitarie, protagonista di film popolari come American Gigolò, Ufficiale e gentiluomo, Pretty Woman e interprete per autori come Robert Altman, Akira Kurosawa, Sidney Lumet, Francis Ford Coppola, Todd Haynes, Terrence Malick. Richard Gere introdurrà la proiezione di Days of Heaven (I giorni del cielo), secondo bellissimo film di Terrence Malick che per primo offrì all’attore un grande ruolo da protagonista. Questo evento nasce grazie alla collaborazione di Universal Pictures Italia Home Entertainment che ha concesso la visione del film, prodotto da Paramount Pictures.

Lucca Comics 2011: celebra Harry Potter con i gemelli Wesley!

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A LUCCA COMICS & GAMES 2011, Warner Home video celebra Harry potter assieme ai gemelli Wsley … all’interno del castello di Hogwarts.Un appuntamento imperdibile che verrà celebrato in maniera unica e sensazionale: le porte del castello di Hogwarts.

Prime foto per American Pie: Reunion

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Ecco le prime foto di American Pie: Reunion. Nel film vedremo ritornare tutto il cast che ha reso famosa la teen saga degli anni ’90: Jason Biggs, Sean William Scott, Alyson Hannigan, Eugene LevyChris Klein, Eddie Kaye Thomas, Thomas Ian Nicholas, Natasha Lyonne, Jennifer Coolidge, Mena Suvari, Shannon Elizabeth.

Ecco le immagini:

http://www.worstpreviews.com/images/headlines/temp/temp3023.jpg

Fonte: worstpreviews.com

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